Sarà il caldo che mi vengono idee curiose. Mi spiego. Avevo fatto, per lavoooro, del tonno di coniglio (mai cucinato prima, provateci, è divertente – l’unica cosa è che nella conserva al posto della salvia che non si rimediava da nessuna parte ho messo il basilico, comunque per la ricetta consultate pure la Gosetti che a questo punto dovrebbe stare sullo scaffale di tutti :-) e quindi me ne stavo con questi barattolini di coniglio che macerava nel frigo (e non vi dico nemmeno del congelatore pieno di strudel, della bagna cauda e della salsa verde in stand by e di quant’altro di men che meno estivo che in questi giorni ingombra il mio povero frigorifero che, fosse per lui, conterrebbe esclusivamente acqua con le bollicine e mele verdi).
Così, un giorno che non riuscivo neanche a far entrare la spesa nel frigo per quanto fosse pieno, mi son detto che sarebbe divertente (oltre che urgente) smaltire quel coniglio là dove tradizionalmente si usa il tonno sott’olio e, eccoqua che arriviamo al dunque, ho pensato alla salade niçoise. Ora, scoprire come si fa una vera insalata nizzarda temo sia una questione abbastanza simile all’inutile ricerca della vera ricetta della parmigiana di melanzane: dove ti giri giri trovi versioni simili ma diverse per cui alla fin fine ne ho fatto una versione mia, includendo ciò che amo e escludendo quel che non mi garbava. Così i fagiolini verdi che a quanto pare nella versione doc non ci stanno (ma che tutti ci mettono) me li son tenuti e le uova soda, per quanto siano indispensabilissime, le ho tolte. Per il resto, notare che fra peperoni, acciughe e aglio, i sapori della salade niçoise in realtà sono abbastanza vicini a quelli che si usano anche nel piemonte (da dove arriva il tonno di coniglio), per cui in fin dei conti non è neanche tanto eretica questa ricetta :-)
Così, un giorno che non riuscivo neanche a far entrare la spesa nel frigo per quanto fosse pieno, mi son detto che sarebbe divertente (oltre che urgente) smaltire quel coniglio là dove tradizionalmente si usa il tonno sott’olio e, eccoqua che arriviamo al dunque, ho pensato alla salade niçoise. Ora, scoprire come si fa una vera insalata nizzarda temo sia una questione abbastanza simile all’inutile ricerca della vera ricetta della parmigiana di melanzane: dove ti giri giri trovi versioni simili ma diverse per cui alla fin fine ne ho fatto una versione mia, includendo ciò che amo e escludendo quel che non mi garbava. Così i fagiolini verdi che a quanto pare nella versione doc non ci stanno (ma che tutti ci mettono) me li son tenuti e le uova soda, per quanto siano indispensabilissime, le ho tolte. Per il resto, notare che fra peperoni, acciughe e aglio, i sapori della salade niçoise in realtà sono abbastanza vicini a quelli che si usano anche nel piemonte (da dove arriva il tonno di coniglio), per cui in fin dei conti non è neanche tanto eretica questa ricetta :-)
Il tonno di coniglio nell’insalata nizzarda
tonno di coniglio fait maison (o tonno sott’olio tout court)
insalata (ho usato spinacini freschi e rucola)
fagiolini verdi sbollentati
peperone rosso a listarelle
olive nere
acciughe (1 a persona)
e anche (se piace):
un uovo sodo a persona
pomodori a spicchietti
cipolla tagliata fine
Basta mescolare tutti gli ingredienti e condire con poco sale, pepe e un filo di olio d’oliva :-)
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ciao a tutti,
io abito a nizza da 4 anni! La niçoise l’ho sempre vista con insalata, pomodori, tonno, cipolle, olive, cetriolo, origano. Non ho mai visto né patate né fagiolini, anche nei famosi ristorantini del centro, che tra l’altro sono un po’ uno specchio per le allodole per turisti. Ma visto che non mi sento affatto nizzarda non mi scandalizzo se ci sono diverse versioni di questo piatto cosi’ classico!!
L’idea di metterci il tonno di coniglio é davvero originale!
lapedivetro
Cara cavoletto e da tanto ma da tanto che ti leggo(si…tutti i santi giorni) e ti trovo deliziosa allegra ecc..ecc..
Comunque ti scrivo per chiederti un piccolo consiglio.
Sabato e domenica sarò con la mia piccola Cecilia(e marito…non dimentichiamolo) a Parigi.
Ho già stampato la tua guida ma per caso hai un indirizzo di un posticino al centro dove mangiare velocemente e bene e fare provare a Cecilia qualcosa di veramente particolare(va bene anche dei buoni panini o insalate o zuppe.
Grazie anticipatamente
Barbara e Cecilia
@ Filippo: ero ospite dai miei cugini che hanno un appartamento ad Agay, ma abbiamo fatto qualche giretto (ci sono stata solo per una settimana), nei dintorni. Siamo stati un po’ turistici e quindi abbiamo visto: S. Raphael di sera, Cannes, Grasse, Saint Tropaiz, Antibess, pochissimo Nizza. Ma delle vere e proprie toccte e fuga!
@Sigrid: il basilico lo metto abbondante nella salsa. A casa anche io friggo in olio di oliva.
Farlo nella mia gastronomia sarebbe un salasso che i clienti comuni non capirebbero e apprezzerebbero.
Però per il negozio ho comprato anche una piccola friggitorina per friggere, su richiesta, in olio di oliva!
Buonissimo! Era ed è tutt’ora un modo per conservare i cibi in barca. Secondo me viene buono anche con il pollo…magari con il petto ;-)
Penso di averlo assaggiato a Panzano…forse dal Cecchini, lo chiamava “tonno del Chianti”.
@ Graziana
dove sei stata di preciso?? io sono stato , come ogni anno (20 anni a questa parte), a Villefranche sur Mer bellissimo paesino prima di Nizza..
@ Sigrid, Alemu, Christian ecc ecc
non voglio sempre fare il polemico anche perchè non sono qualificato per farlo..
trovo giusto che comunque ci si possa scambiare opinioni e consigli..
l’importante in una ricetta è sempre metterci del proprio, giusto per il gusto di personalizzarla, perciò ognuno seguendo le proprie disponibilità di ingredienti e seguendo i propri gusti può mettere quello che più gli piace.
In cucina ci si diverte tanto, già la vita e il lavoro son così precisi e stressanti..
che ne dite??
ciao ciao
@christian: m quale disturbo? :-)
@filippo & alemu: io avevo letto non ricordo dove che i fagiolini in realtà non ci stanno, ma io (e tanti altri pure) ce li ho sempre messi… poi veramente non scherzavo quando dicevo che le versioni sono tante… :-)
@graziana: è che pensavo che il tono di coniglio lo sapete fare tutti meglio di me :-P
comunque, se leggi il francese ho postato la ricetta qui:
http://choubru.blogspot.com/2007/08/le-thon-de-lapin-ceci-nest-pas-une.html
(altrimenti poi te la traduco, domani però :-)
ah, invece, per la parmigiana le melanzane le friggo in padella con olio d’oliva, e aggiungo pure una marea di basilico fresco tra uno strato ell’altro, rigorosamente senza uova sode,su tutto il resto son d’accordo, non che sia la versione che ritengo ‘vero’, è giusto che così piace anche a me… :-P (ecco, lo sapevo, e mo’ si riparte per un giro di polemica sulla parmigiana :-D)
@Silvia: ciao!! :-) (è solo che della parmigiano avevamo già discusso parecchio ferocemente credo circa un anno e mezzo fa – non sapre dirvi però dove, cioè nei comment a quale post, non me lo ricordo proprio…)
X Filippo e Alemu
nemmeno le patate ???
non voglio certo fare una discussione/polemica sulla Nizzarda visto che siete convinti, nè voglio disturbare il bel piatto postato in questo articolo, quindi scusate il disturbo.
Bella sta ricetta…!
Ah, la mia Nizzarda?
Fagiolini, patate, acciuga, uova sode, barbabietole, pomodori.
Ovviamente, non è l’originale…
Sono stata in Francia la scorsa settimana, Costa azzurra, e di insalate nizzarde ne ho viste a decine (compreso a Nizza).
Ma poi è così importante avere la ricetta originale, di un piatto che probabilmente ogni famiglia fa in maneira diversa?
La parmigiana è già meno versioni.
La mia:
Melanzane a fette e messe sotto sale.
Poi fritte in olio di arachide.
Una bella salsa di pomodoro fresco (anche qua ci sono mille versioni).
E poi via a strati: melanzane, poca salsa, mozzarella firodiltte e parmigiano (o grana).
Poi in forno per una ventina di minuti il tempo di far sciogliere la mozzarella.
A me piace moltissimo servita a temperatura ambiente
Il tonno di coniglio!
E però non puoi fare così!
Sgancia la ricettozza!
Tempi di conservazione?
Sterilizzazione?
Ho molti libi di cucina, ma purtroppo non ho quello della Gossetti…ok, ok, provvederò.
E’ che ho appnea preso il Larousse du Chocolat di Pierre Hermé, e a giorni mi arriva Paco Torreblanca…
Nel frattempo mi posti la ricettina?
mah.. concordo con filippo!! in effetti mi sentivo una ignorante alimentare a non ricordare nè patate nè fagiolini nella niçoise. nella pasta al pesto genovese sì, ma nell’insalata no..
@ Cristian
in tutti questi anni a Nizza non ho mai visto mettere nella Nicoise nè patate nè fagiolini.. ti dirò di +, per il condimento utilizzano olio aromatizzato alle erbe e una spolverata di origano e erbe di provenza.
Ciao
se può essere utile i fagiolini cosi’ come le patate sono la base della Salade Nicoise più nota come Nizzarda, le uova invece un complemento.
complimenti per il piatto ;)
Ciao cara,
vera ricetta della parmigiana di melanzane?
è così difficile trovarla?
In effetti di versioni ne esistono tante…
Baci e ben tornata….
Silvia
Adoro il tonno di coniglio…
poco tempo fa, ne ho mangiato uno prelibato in un ristorante di Asti. Che dire…
una meravigliosa idea.
La foto è da top ten…;-)
Sigrid,
appena trovo la ricetta originale della “Nizzarda” te la mando, ormai sono 20 anni che passo parte delle mie vacanze in quel di Nizza dove nelle vie caratteristiche della città vecchia si puo degustare una fantastica insalata, “mista”.
Comunque, pensandoci bene, fino a un pò di tempo fa, Nizza era Italiana…
ciao ciao
Filippo