Vabbene che non è che io abbia chissàche formazione ès scones, però quando capito in un marks & spencer o in un forno inglese, è proprio verso questi bocconcini densi ma insieme morbidi e fragranti che vanno i miei desideri. Ma come spesso accade con gli oggetti esotici, semplicemente non mi era mai venuto in mente che queste cose si potessero anche preparare in casa. E invece si. Ho preso la ricetta su Breakfast, lunch, tea, il ricettario di Rose bakery (dallo stesso libro avevo già provato una zuppa con fagiolini e mandorle in precedenza) e veramente, mi ripeto, lo so, provateli che sono da cascare per terra, da rotolare sotto al tavolo dalla goduria, da svenire dal piacere. Ho reso l’idea, no?
*gli scones sono tipici per all’ora del tè, per la colazione e per il brunch, serviti in genere con burro e marmellata, esistono anche ‘nature’, appure con noci, datteri, sciroppo d’acero, mirtilli o in versione salata, al cheddar.
Sultana scones (Rose backery recipe)
per circa 15 scones
farina 500g
latte 300ml
uvetta 160g
burro 110g
lievito per dolci (baking powder) 2 cucchiai abbondanti
zucchero 2 cucchiai
sale un cucchiaino
uovo 1
Setacciare la farina, aggiungerci il lievito, lo zucchero e il sale e mescolare. Aggiungere il burro morbido a fiocchetti e, con la punta delle dita, sbriciolarla nella farina finché sia completamente assorbita. Aggiungere l’uvetta e mescolare bene. Versare il latte al centro e, con una forchetta, mescolare. Lavorare poi rapidamente l’impasto con le mani (se, com’è capitato a me, risulta troppo liquido, aggiungere un po’ di farina fino a quando non sarà più colloso).
Su una spianatoia leggermente infarinata, stendere l’impasto a 3cm di spessore e, con un tagliapasta di 5cm, ritagliare gli scones (e ripetere l’operazione con gli avanzi di impasto). Disporre gli scones su una teglia da forno rivestita con carta da forno, lasciando 1 o 2 mm di spazio fra ognuno ma senza che si tocchino. Sbattere l’uovo e spenellare la superficie degli scones. Infornare a 200°C per 15-20 minuti finché saranno leggermente dorati. Sfornare (a questo punto gli scones, che si sono gonfiati, si toccano), staccarli delicatamente e lasciarli intiepidire su una griglia. Servire tipiedi (più buoni! :-P) o a temperatura ambiente, con burro e marmellata.
Ciao! Sono una muffin-pancake-scones dipendente… E pure marmellata-burro-lemon curd dipendente.. Anche io sono “inciampata” nel tuo blog, cercando nella rete una ricetta per gli scones che mi soddisfi.. Ne ho già provate 2 diverse ma sono ben lontani dagli originali…
Non sono alle prime armi in cucina, anzi tutt’altro, ma non mi vengono bene.. Soprattutto l’ultima volta sono rimasti troppo “duri” all’esterno ed anche esteticamente erano brutti!
Questo we cercherò di provare la tua ricetta! Complimenti anche per le fotografie, bellissime!
Ciao Sigrid, cosa fai quando copiano una tua ricetta e la ripropongono su un altro blog? Ho visto che questa ricetta è stata copiata su un altro blog, hanno copiato tutto, anche la punteggiatura. Non hanno però potuto copiare le tue foto, che sono sempre bellissime.
Ciao Singrid, cosa fai quando copiano una tua ricetta e la ripropongono su un altro blog? Ho visto che questa ricetta è stata copiata su un altro blog, hanno copiato tutto, anche la punteggiatura. Non hanno però potuto copiare le tue foto, che sono sempre bellissime.
buoniiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Ciao Sigrid!
Girovagando per il tuo blog (avevo intenzione di fare il pane pita) sono “inciampata” su questa ricetta degli scones… L’ho fatta subito e devo dire che sono buonissimissimi ;), proprio come quelli che ho mangiato in Irlanda pochi mesi fa…
Grazie x questa ricetta!!!
Ormai le tue ricette sono una garanzia! Li ho preparati oggi per colazione (dosi dimezzate, temevo qualche danno collaterale invece ha funzionato!). Ti chiedo un consiglio: secondo te va bene preparare l’impasto la sera prima, lasciarlo in frigo, e infornare semplicemente al mattino? Grazie mille
Fatti (fare), mangiati con gusto e postati. Grazie!
Ciao Sigrid!
Giravo l’altro giorno per la mia libreria di fiducia e mi è capitato sotto il naso il tuo libro =) purtroppo non avevo soldi con me, così tornata a casa mi sono fiondata nel tuo blog! Mi piace un sacco gironzolarci, è pieno di foto stupende e ricette golosissime! Ho deciso che la prima ricetta che avrei provato sarebbe stata proprio questa degli scones, biscotti che ho scoperto nel mio primo viaggio in inghilterra e che mi avevano subito conquistata e si…incuriosita ;)
Ovviamente la tua ricetta è risultata perfetta: son venuti squisiti!!!
Grazie mille! =)
PS: il libro, ovviamente, sono corsa in libreria a comprarlo! =)
Fatti! Buoni buonissimi! :))
Buonissimi!! vorrei preparali, avevo solo un dubbio: le uvette le lasci a mollo nell’acqua prima di metterle nell’impasto? Grazie
Variati un pò causa assenza di uvetta in casa: pezzetti di pera e gocce di cioccolata.
DE-LI-ZIO-SI
cara Sigrid,
li ho appena sfornati e, a dispetto della mia scarsissima abilità, sono bellissimi e profumati grazie a te!
Fra qualche minuto arriverà dalla Perfida Albione un amico con un carico di clotted cream, non vedo l’ora di assaggiarli, peccato non te ne possa mandare uno per mail
di solito sono una pessima cuoca ma con questi ho fatto un successone, sono perfetti.
li consiglio a tutti, anche a chi non si sente a suo agio con il mattarello in mano
grazie mille
mariel
li ho fatti mangiare a dei ragazzi inglesi e americani! complimenti, mi hanno detto che sono molto soft e non duri come altri che hanno mangiato!!:))))
Ciao Sigrid,
non ho saputo aspettare la consumazione degli scones-biscotti e li ho rifatti subito stamattina!
Sono riusciti!!! Ottimi con la marmellata di more, ma attendo i miei ospiti per un ulteriore riscontro!!
2 precisazioni ancora per favore: la prima è il sale, ho l’impressione (anche dai precedenti mal riusciti)che il sale -negli scones- faccia tanti puntini marroni… può essere??
L’altra è che la seconda teglia di scones – che ha aspettato il suo turno di 15 minuti prima di entrare nel forno – non è lievitata molto, circa un millimetro… è “scoppiato” il lievito nell’attesa?
Grazie
PS: La torta al grano saraceno e la torta con farina di mais hanno avuto un successone enorme!!!
poi non parliamo del pesto alla trapanese, che è sempre nel mio frigo come alternativa al pomodoro, ragout e genovese!!
@roberta: vero è che è una quantità di lievito poco razionale, ti capisco, anch’io la prima volta ho esitato prima di metterne cosi tanto… e invece ci va tutto (anche perché è un’impasto bello compatto :-) Insomma, dacci delle notizie del secondo giro di scones ;-) ps. Son comunque felice che con le altre ricette sia andata meglio, e sopratutto che il libro ti sia utile, davvero ;-)
non è scaduto, ma sicuramente la quantità era inferiore ai due cucchiai abbondanti….
ho letto le note solo ora e ho quantificato un cucchiaio = una bustina.
Posso suggerirla come nuova ricetta “biscotti di scones”!;-)
Alcuni una gobbetta ce l’hanno!;-P
Ma devo dire che ormai ho consumato quasi tutto il tuo libro e che tutte le altre ricette sono venute benissimo!!
Avevo perso il senso e la passione della cucina per la mole di lavoro che dovevo affrontare e che l’ho ritrovata grazie ad una carissima amica, che mi ha regalato il tuo libro! Ora è diventato la mia Bibbia!
@roberta:siccome è assolutamente impossibile che non lievitino affatto, o ti sei dimenticata di mettercelo, il lievito, oppure era scaduto :-)
Come mai i miei scones non lievitano? l’altezza tra crudi e cotti è uguale!! rilago e rileggom a mi sembra di non aver saltato alcun passaggio…
B-U-O-N-I-S-S-I-M-I!!
Che dire….ho già dato la ricetta a tutte le mamme delle amichette di mia figlia che se li è voluti portare anche a ginnastica!
Da leccarsi i baffi e resistono anche un paio di giorni, se tenuti in scaffale non accessibile a settenni.
Mi spiace solo di non averti conosciuto di passaggio a padova :)
Sigrid, che dire… sei vulcanica!!! :-) Graziiissimoooo!
Io forse l’avrei fatto ma io il limone me lo sparerei anche in intravena :))) cmq si, l’acidulo dipende anche dalla qualità dei limoni usati, secondo me con i scones puòcmq andare benino nel senso che in finis ognuno si regola, si può anche scegliere di spalmare solo una puntina di curd su mezzo scone, insomma ciascuno fa come vuole :) Altrimenti puoi anche fare una semplicisisma genovese o torta simile, morbida e dolce, e farcirla con dei sottili strati di lemon curd (e glassarla al cioccolato bianco e vuoi proprio esagerare ;)
grazie del consiglio! beh, forse il limone nell’impasto degli scones che ho deciso di destinare alla lemon curd, lo eviterei (solo perchè assaggiando la lemon curd ho sentito che ha comunque un’aroma intenso di limone di suo…)
Ti chiedevo se fosse una buona idea accompagnare con gli scones perchè nonostante avessi aggiunto circa 20 gr di zucchero in più, mi sembrava che la mia lemon curd fosse un po’ acidula e mi immaginavo ci potesse stare bene bene una cosetta estremamente dolce a contrastarla… Tu che ne dici?
@valeria: maccerto :) (con o senza uvetta direi :)) o se ti piace prorpio il limone, anche con della buccia grattugiata nell’impasto degli scones…
Ciao Sigrid!
Domenica scorsa ho preparato la fantastica lemon curd (seguendo la tua ricetta ovviamente!) e poi l’ho messa in un barattolo di vetro creando il sottovuoto (speriamo si sia mantenuta bene!) con l’idea di consumarla questo weekend magari accompagnata dagli scones… Posso seguire questa ricetta (magari togliendo l’uvetta?) per prepararli e accompagnarci la mia lemon curd?
chi sa consigliarmi una ricetta di qualche ottima torta con farina di mais? grazie molte!
Enrico
Mamma che buoni!!! sono tornata in Italia dopo un anno di Dublino e sono già in crisi d’astinenza….domani mattina produrrò scones per tutto il vicinato!!!
Oltre ad essere una maniaca dell’Uk sono anche maniaca dell’englysh-food, sicchè ho provato di tutto per fare bene gli scones! per la clottedcream ho trovato questa ricetta a “freddo” che assomiglia abbastanza alla vera clotted, attenzione che non me la sono inventata ma era scritta da un inglese!!: 200 gr.di mascarpone (si, mascarpone italiano!), 100cc di panna liquida fresca, un cucchiaio di zucchero e qualche goccia di essenza di vaniglia e qualche goccia di limone. Mescolare il tutto con cura e tenere in frigo. Come crema è davvero buona anche da mangiare così!
love,
lori
Oltre ad essere una maniaca dell’Uk sono anche maniaca dell’englysh-food, sicchè ho provato di tutto per fare bene gli scones! per la clottedcream ho trovato questa ricetta a “freddo” che assomiglia abbastanza alla vera clotted, attenzione che non me la sono inventata ma era scritta da un inglese!!: 200 gr.di mascarpano (si, mascarpone), 100cc di panna liquida fresca, un cucchiaio di zucchero e qualche goccia di essenza di vaniglia e qualche goccia di limone. Mescolare il tutto con cura e tenere in frigo. Come crema è davvero buona anche da mangiare così!
love,
lori
Mi trovo a Lussemburgo ed oggi è giusto una di quelle tipiche giornate autunnali… piovose e bui… Sarebbe potuta essere una domenica rovinata se non avesse preparato i favolosi scones stamattina :)
Anche io ringrazio Sigrid per questa ricetta e per il suggerimento (quasi imperativo) di farli :))
Gli scones sono scozzesi. Eh credimi son stata stupida a non prendere la ricetta dopo sei mesi di permanenza in Scozia. Oh mamma gli scones son buonissimi, non scorderò mai il loro sapore. Non son leggerissimi e ben si confanno alla anglosassone. Di certo li preparerò nell’inverno siciliano. :D
dove vivo io la baking powder che e; aggiunta alla self rising farina non e’ altro che il bicarbonato ciao
ciao sono grazia e volevo solo aggiungere che gli scones si possono anche mangiare tagliati a meta’ con panna fresca e marmellata sono deliziosi cosi!
@barbara: il magic baking powder non lo conosco, in caso di baking powder normale, sono due cucchiai con la montagnetta, cioè abbondanti… :-)
@tick: beh la farina autolievitante è semplicemente della farina mescolata con del baking powder. Siccome non tutti la trovano e che la proporzione di lievito è più alta che nelle torte normali, mi sembra francamente più semplice di usare della farina normalissima e del lievito per dolci, no? :-)
cmnq ci va messa la farina autolievitante, + il lievito, xo nn tanto, poco.
Ciao.
Che cosa intendi con “2 cucchiai di lievito”?
Si intende una bustina (per 500gr di farina)?
E’ che li vorrei provare con la marmellata fragole-rabarbaro…
Ho anche del “Magic Backing Powder” dal Canada. Pensi che vadano bene 2 cucchiai di quello?
Grazie per la consulenza :)
Barbara
..ciao sono appena tornata da Dublino e,avendo una pasticceria,mi sono subito recata in una bakery..e..che trovo? scones,scones,scones..così cercando su google ti ho trovata!Domani li propongo in negozio..chissà..
Ho appena sfornato gli scones, ma al posto dell’uvetta ho aggiunto delle fragole disidratate che ho lasciato in ammollo per qualche minuto in acqua bollente. Una delizia unica!! Grazie per le prelibatezze che ogni giorno scopro proprio qui.
Appena fatti! BUONISSISSISSISSSSIMISSSSIIIMIIIII…. Sn crescuti tanto! Prossima volta proverò farli cn le prugne secche! Grazie x la belissima ricetta!
Sono appena rientrata da Londra con 2 vasetti di lemoncurd! ecco che cerco la ricetta degli scones per poi papparmeli con marmellata, panna ed ovviamente lemoncurd e cosa trovo?…un interessante sito di ricette, scambi, commenti
a presto!
Ciao Sigrid,
ieri sera mi sono cimentata anche io, dimezzando le dosi mi sono venuti comunque una dozzina di scones, probabilmente avevo tirato troppo la pasta, ma non sono male lo stesso, probabilmente un po’ meno “cicciotti” dei tuoi.
Da buona genovese la prossima volta che li farò aggiungerò anche i pinoli, che uvetta e pinoli fanno tanto pandolce genovese :-)
Grazie delle belle ricette che ci proponi!
Ginevra
Ciao Sigrid..
ho fatto i tuoi scones!!
Sai che ti dico? Che sono stati un’ottimo benvenuto..
Oltre alle cose buone da fare e belliissimo il fatto di poter conoscere altre persone amanti dellas cucina..
Un saluto a te e tutte..
:)
R
esperienza all’estero come exchange student grazie all’ass. intrecultura. Ma ripeto, avevo solo sedici anni e non ricordo tra i tanti cibi nuovi che gustai se ci fossero anche gli scones! Mannaggia ho perso il primato!;)
Giuro che non appena mi riprendo dal fuso orario mi produrrò in una variante di scones ai mirtilli rossi.Aspettatemi
la mia prima
MA no, i cranberries a napoli li puoi trovare freschi ma raramente e al gs o da qualche gioielliere travestito da ortolano e li paghi quindi tantissimo, secchi poi non saprei cosa se ne possono fare i napoletani , vista la reale (nel senso di royal ) pasticceria napoletana che da secoli rende più piacevole i pomeriggi domenicali.Invece, chi come me , è napoletana ma non così tradizionalista, può anche apprezzare la salsa di cramberries (dolce)insieme al tacchino (salato)del giorno del ringraziamento.
Non in senso assoluto, si capisce, siamo circa un milione e con diversi palati….Il fatto è che di boschi da queste parti non ce ne sono più….la cucina napoletana si distingue per essere poco raffinata ma molto genuina e più di mare che di terra. Trovatemi un secondo di carne che sia all’altezza delle pietanze toscane, umbre, piemontesi o trentine.Potrebbe essere che di ristoranti raffinati qui ce ne siano, lavoravo in uno dove si provava a rendere più raffinata la cucina napoletana e a contaminarla con quella lucana, tanto da meritare di andare su gambero rosso tv.MA saranno mosche bianche.Il problema è che anche la ristorazione qui è questione di ……e viene gestita alla napoletana.Forse una menzione speciale la merita un posto che si chiama appunto il ristorantino, sta sulla parte più alta della città, lo chef è un avvocato.Non dirò di più se non pensate che gli voglia fare pubblicità.
p.s.
cmq gli scones è possibile anche che li abbia provati insieme coi muffins e le pancakes in quel di toronto nel lontano 89, avevo solo 16 anni e facevo la mia prima
luvaz, hai voglia che si trovano in Italia i cranberries che non sono altro che i mirtilli rossi… beh, magari non si trovano ovunque, in Alto Adige spuntano come funghi.
P.S. pivellina, il mio primo scone e` stato nel lontano ’85 :)
scusate ma io li ho provati, mi sa, senza uovo spennellato e con una spolverata di zucchero granulato. cmq oltre alla polvere di matcha mi son portatas la baking powder, i cranberries secchi, noci pecan, pistacchi non salati che qui cosatnio un occhio della testa ma che negli states mi son costati nulla grazie anche all’euro forte… cmq appena avrò ricetta dalla mia amica mericana ve la comunicherò…
uffa. mangiavo scones nel lontano 94 e sapevo cosa mi mangiavo…non vale cavoletto…li ho scopertti prima io….ahauhuahuauhaua
se andate su bette’s diner http://www.worldpantry.com/bettes/home.html
troverete che gli scoens si possono fare anche con i cranberries tipo di berries che qui non si trovano o con lemon currant…fatevi un giro su questo sito che è soprattutto un posto meraviglioso dove fare colazione…
Domanda: persone come me a cui non piace l’uvetta, possono sostituirla con cose tipo gocce di cioccolato o altro?
Fa-vo-lo-si!!
Non pensavo fossero così semplici da prepare e così buoni :)
Ho postato una foto qui: http://www.flickr.com/photos/lawoodstock/1293936876/
Li farò al più presto e ti farò sapere.
Intanto grazie!
Ciao!
Adoro il cream tea! E odio l’acidità di scomaco che sopraggiunge poco dopo.
Comunque voglio provare questa ricetta, a cui non viene aggiunto un uovo nella pasta…
:-)
Marco
Fatti fatti.. caduta, rotolata e svenuta dal piacere anche io! Come sempre le tue ricette sono fenomenali ! Ho provato a farne una parte secondo il consiglio di Chiara con la granella di zuchero e zucchero di canna ed erano buooOOoonissimi anche quelli ^__^ serviti col thè bianco: la morte loro!
a proposito anche io e i miei piccoli li faremo oggi pomeriggio, ho già tirato illl burro fuori dal frigo…..
Le faremo sapere!
To die for!!!
Ciao Sigrid, ieri sera ho deciso di cimentarmi nella tua ricetta stampata nel pomeriggio a lavoro.avevo solo 100ml di latte così ho aggiunto 200ml di yogurt al naturale con 2 cucchiai di miele..ti assicuro che anche così erano ottimi!su alcuni ho aggiunto granella di zucchero e zucchero di canna per renderli più “biscottosi”, molto buoni anche nella versione rimasterizzata a biscotto.
saluti, Chiara
Ma che bella ricetta!
La provero’ sicuramente…complimenti per il sito,è davvero carinissimo!
Ciao meravigliosa Sigrid ! oggi pomeriggio proverò questi scones insieme a mia figlia di 8 anni che smania per imparare a cucinare (dice di voler fare la cuoca a Londra (?) da grande). Peccato sia allergica a latte e uova quindi non so se il suo desiderio potrà mai realizzarsi. Oppure sarà la prima cuoca che cucinerà senza assaggiare…
Comunque proverò gli scones sostituendo il latte con il latte di soia e il burro con la margarina e senza spennellatura di uova…poi ti racconto, se vuoi.
Ciao! Io non amo l’uvetta, con cosa mi consigli di sostituirla?
Grazie
PS. Anche stavolta splendide foto!
Ma… lo sentite anche voi questo odorino di… scones che si sparge lieve lieve da nord a sud?! :-)) Grazie a chi se li è fatti a casa, mi poace molto l’idea di questo ‘cucinando tutti insieme appassionatamente’ :-D
Li ho visti e fati subito ieri sera per degli amici: molto molto buoni, veloci da fare e sono buoni anche stamattina a colazione!
E se vi dicessi che li ho provati con il Parma sottile sottile?! Buoni perchè non sono dolci e non sono salati e appena sfornati sono una favola anche da soli!
Grazie Sigrid!
p.s. aspetto sempre i “macarons” con tue indicazioni…..;-))
Oh, I love scones. On my last business trip to London I even had time for afternoon tea at the four seasons before I had to head back to the airport. I was served the lightest scones with clotted cream and apple and vanilla jam. Gorgeous. I do hope they’ll send me to London again soon. I love to read your blog, I always do, even though my italian is not what it used to be and I can only read slowly. It’s more than worth it, though, your writing is so good.
buoneeeee
io di ricette di questo blog ne ho provate tante, ma di sicuro non mi faccio scappare neanche questa!
….ma le voglie in gravidanza secondo voi sono vere????perchè se ciò è vero, Sigrid ritieniti responsabile !!!! Scherzo, ovviamente, ma non mi rimane che provare questa ricetta al più presto. Ben tornata cavoletto.
Ti seguo da tanto ( e con ammirazione:quando leggo il tuo blog mi sento una bambina davanti ad un negozio di giocattoli :O))…beh, che dire, accetto l’invito a provare questa ricetta :O)
Oggi tè delle sei con scones (senza uvetta), salsa di mirtilli della Valsesia e poca panna leggermente montata. Che meraviglia! Gli scones hano questa meravigliosa proprietà di conservare un soave e discreto aroma di burro, pur presente in piccola quantità, forse proprio perché poco dolci.
Grazie dell’idea!!!
Purtroppo (sigh!) il colesterolo grida vendetta e urge mettersi a dieta…
Sigrid li ho fatti (al cioccolato)!! sono una meraviglia, ne ho assaggiato uno ancora tiepido..da svenire ;) Grazie!
Appena finisce il periodo di “soli liquidi” mi cimento anche io :-) Che marmellata è quella della foto? Home made, presumo ;-)
guarda..io le tue ricette le proverei tutte, infatti ho appena pubblicato la mia versione della tua crostata ai fichi, ma questi scones non me li lascio scappare!!
Baci
Ora te lo confesso… E’ da un pò che ti seguo, ed un paio di ricette ho provato a farle… Tra queste gli hot cross buns, che per ben due volte non sono venuti come sono venuti a te (ma sono capocciona e prima o poi riproverò anche per la terza volta).
Adesso mi metti questi dolcetti all’apparenza fantastici: insomma!!! Devo provare per forza anche questi!
Scherzi a parte… Complimenti per questa fucina di meraviglie!
– Sole –
Che belli questi scones, così altini sono una meraviglia! Li proverò di sicuro. Non ho mai fatto la prova cucchiaio, ma su 1/2 kg. di farina ci metto 2 bustine di lievito Bertoini (cioè 32 g.).
Ciao, Nico
Ma per me che non amo l’uvetta? Cioccolato?
Questo blog è bellissimo… me lo leggo tutti i giorni!
Ieri sera ho preparato l’insalata con la rucola + mozzarella di bufala + pesche…. BUONISSIMAAAA!
Stupendo! Proverò senz’altro a farla… E’ bello sapere che non sono la sola addicted to cream tea :-))
ecco come si fa la clotted cream, o per lo meno un sostituto che ci assomiglia un pochino.
Io ci ho provato una volta sola e il risultato non era male, considerato anche che ero in crisi d’astinenza da scones.
Si mescolano due parti di latte intero e una di double cream in un tegame e si scalda a fuoco bassissimo per qualche ora (io l’ho lasciato 2 ore…), non deve bollire ma si deve formare una pellicina sopra.
Poi si lascia il tegame al fresco (fuori sul balcone) per una notte intera. In questo modo la panna si separa dal latte, recuperarla con un cucchiaio senza mescolare (tricky…). Il resto del latte io l’avevo buttato via, anche se la ricetta originale diceva che poteva essere riutilizzato (ma per che cosa, poi?).
beh, sigrid se veramente sei riuscita a fare gli scones che non sanno di lievito … ti amo! a me piacciono da pazzi pero’ devo dire che anche nelle tea house piu’ tradizionali (se siete a londra provate la mitica Maids of Honour di fronte a Kew Gardens) sanno sempre un po’ di lievito ….
Ma voi dite che la clotted cream si puo’ fare a casa? Io pensavo che fosse solo una delle 100 variazioni di panna piu’ o meno grassa, piu’ o meno gialla che solo le mucche english sanno fare …ah, e per la marmellata penso che la vera tradizione voglia quella di fragole!
@lorenzo: nono, pieni i cucchiai, mi raccommando! (cmq si, bertolini va bene,…)
@elisa: appunto, la clotted cream di cui sopra no? però credo che pure gli inglesi, in alternativa, ci spalmano il burro (anche generosamente :-) Per esperya, ci sono stati una serie di contrattempi, poi appunti ad agosto non aveva molto senso, a giorni ormai, vi farò sapere, stay tuned… :-)
In UK li mangiano con la cream, quella spessa e giallognola tanto diversa dalla nostra.
OT. sono rimasta con la curiosita’ di dove sia approdato il pacco Esperya quale premio per il miglior panino… o sono io che sono stata distratta e mi son persa qualcosa? :)
non avevo letto i commenti.. scusa… va beh.. priverò con due cucchiai…… scarsi…;)
ma con lievito per dolci cosa intendi?
tipo bertolini?
2 cucchiai non sono tantissimi?!??!
@alessia: per i mirtilli freschi, c’è anche la ricetta di quelli sul libro, tutto uguale tranne che c’è da aggiungere un uovo nel latte (1 uovo + latte deve arrivare a 300ml quindi c’è un po’ di latte in meno), e la buccia grattugiata di un limone o di un’arancia. Invece per le gocce di cioccolato credo che tu possa sostituire e basta (ma personalmente sarei più tentata dalla versione mirtilli :-)
@filippo: ci ho messo due ore a maturare questa riflessione ma… siam sicuri che è una questione di zucchero? perché se prendi per es. un cake salato, li non c’è zucchero proprio e ci va poco lievito lo stesso, e anche lui è più umido. Quindi io tenderei a pensare che è una questione di densità dell’impasto… (my 2 centesimi di euro… :-)
E’ da un po’ che medito di preparare gli scones… potrei partire proprio da questa ricetta, che tra l’altro prevede le mie adorate uvette!!!
ciao ciao
@Tuki: ahhh skùùùùùùùsa, mi ero persa la battuta di sigrid… ero troppo concentrata sul dolcetto!!!!!
ciao ciao
@Valeria: era una battuta spiritosa..Sigrid ha scritto che fanno cadere a terra da quanto sono buoni, no? LOL
@ Tuki: no, in che senso scusa??????
Adoro gli scones, ma nemmeno a me era mai passato per la testa di farli.. dovrò recuperare?! questi li metto in lista, vedendoli non resisto. Ora però mi chiedo, non è che ci infortuniamo tutti dopo averli assaggiati? :P
@monica: potresti provare a versare il lievito delle tue bustine in un cucchiaio… :-))
Ciao a tutti!!! Sempre a proposito del lievito: io ce l’ho in bustine…se ne metto due va bene lo stesso? Devo assolutamente fare questi scones oggi pomeriggio…devo assaggiarli prima possibile!!!
ciao, bellissimi!!!
secondo te posso sotituire l’uvetta (che al marito proprio non piace)con mirtilli freschi o gocce di cioccolato? grazie
@martina: guarda qui, c’è pure una ricetta per una specie di clotted cream fatta in casa,
http://en.wikipedia.org/wiki/Clotted_cream
@elaysa: duri no, un po’ più secchi sì, ma comunque non impossibili da magiare :-))
gli scones sono ottimi! in inghilterra anche con la panna (invece del burro) e la marmellata li mangiano. una volta li ho fatti, come dici tu, non sono difficili e danno moltissima soddisfazione! buon rientro!
hai proprio ragione a dire che sono buonissimi.
abito a parigi ed ho la possibilita’ di degustarli sul posto ma 2 mesi fa’ ho comperato il suo magnifico libro e d’allora continuo a sperimentare nuove ricette, oltre alle tue ovviamente.
complimenti ancora per il tuo blog e’ il mio preferito.
@ Ginevra
pensavo fossero dei muffin, sai quella classica forma tipo fungo..invece erano si gonfi ma tondeggianti..solo per questo… ☺
@ Sigrid
Penso che non si sente tanto il lievito forse perchè anche la quantità di zucchero non è inferiore e comunque la lievitazione gonfia letteralmente d’aria l’impasto e i lieviti spariscono quasi del tutto.. no??
Ciao!
E’ la prima volta che scrivo, ma agli scones non resisto!!! Per caso, qualcuno sa come si fa la “clotted cream”? E’ una specialità dell’Inghilterra del sud, specialmente del Devon (e infatti si chiama anche “Devonshire cream”) ed è una cosa pazzesca, tra il burro e la panna… E con la marmellata di fragole è da svenimento!
Complimenti per il blog!
Martina
io di ricette tue ne ho provate alcune , comunque penso che proverò anche questa a brevissimo.
ah, ecco grazie!! e chissà allora perché a filippo sembravano non ben lievitati????!!!!!! ihihihihihihihihi
;-)))))
Ciao,
sembrano davvero buoni….ma si conservano? o il giorno dopo sono già pietre?
:-)
e.
@valeria: si, proprio cucchiai grandi, anche belli colmi (infatti la cosa insospettiva pure me che cerco sempre di metterne il meno possibile, di lievito, che nei cake e muffin si sente parecchio se è troppo). Invece sarà che l’impasto è più denso, meno umido, di quello dei soliti dolci per cui non c’è affatto quel famigerato effetto sgradevole del cake in cui hai messo troppo lievito.
mmmm… in effetti sembrano assai goduriosi!!! senti ma di lievito due cucchiai-cucchiai, proprio cucchiai? cioè cucchiai grandi da minestra, non cucchiaini?
farò finta di non aver cucinato ancora nessuna ricetta di questo blog….così li preparerò oggi stesso e magari cercherò di ‘incastrarmi’ dalla goduria sotto il tavolino del computer. (grande sforzo ginnico!!!) ;-D
Mamma mia, che acquolinaaa!!! Alla prima occasione li provo, sono proprio il genere di dolce che potrei mangiare A CHILI!!!
L’ultima volta che sono stato a Londra a trovare un amico che fa il cuoco, mi sa che ho provato queste meraviglie..eeee….li ho scambiati pe dei muffin non ben lievitati :-)
Poi mi hanno spiegato che non era proprio così..
Ora sò anche il nome..dici che è la volta buona che me li faccio??
Ciao Sigrid…