Tout le monde se lève pour…

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Non so se la pubblicità italiane era uguale a quella francese ma, il seguito di quel claim è… Danette! Ed è proprio a quelle cremine industriale che queste qui assomigliano, almeno per quanto riguarda la consistenza, se non fosse che la danetta alla vaniglia di vaniglia c’ha solo l’aroma e per di più è giallissima (e non credo solanto per causa dei tuorli che ci mettono dentro). Quindi, trattasi di falsa danette con vera vaniglia (o di una via dei mezzo fra crema pasticciera senza uova e pannacotta moscia, vedete un po’ voi :)

Mentre le preparavo mi stavo chiedendo se sarà mica che ci scegliamo gli alimenti anche in funzione del colore che hanno? Perché curiosamente, mentre non è che io non ami il cioccolato (sono belgaaaaaaaa, noi facciamo i cioccolatini più buoni al mondooooooo, anche se il cioccolato non mi piacesse lo ingurgiterei a tonnellate lo stesso, fosse soltanto per orgoglio nazionale – euhm, sto forse esagerando un po’ ultimamente con le referenze nazionalistiche no?), fatto sta che in genere, quando esistono due varianti di uno stesso alimento (l’una scura e eventualmente cioccolatosa, l’altra no), preferisco la versione chiara, anzì quella scura non la considero proprio. Esempi? Quanti ne volete: i grisbi al limone, le danette alla vaniglia, i muffin, i cheesecake, la nutella che per fortuna mia una variante chiara non ce l’ha (non la mangio e basta), i gelati (so che il cioccolato kentuky della fata morgana è buono, e non lo prendo mai), insomma i dolci in genere (è pur vero che di ricette cioccolatosissime qua ce n’è una valanga ma in realtà sono cose che tendo a non fare pensando a me, l’ultimo brownie, che tanto è piaciuto, per dire, lo scambierei anche subito contro una crostatatina al limone). La stessa cosa si può dire anche di ciò che non è dolce, anche si lì ovviamente la cosa diventa meno netta (così ciò che è verde scuro non viene colpito dallo stesso disamore, mentre ciò che è tutto rosso forse un po’ si). Curiosa sta cosa, no? (se qualcuno ha sotto mano un fornito studio scientifico sulla discriminazione cromatica applicata all’alimentazione umana, benvenga :-)

Ah, un appunto sulla fecola di mais: anticipo perché in genere sulla gelatina e addensanti vari poi arrivono mille domande… insomma qualcosa doveva pur farle addensare ste cremine, e ho sempre il fondatisismo sospetto che l’agar agar risolverebbe tutte queste situazioni (ma purtroppo sono lustri che non vado da castroni e comunque resta un ingrediente per nulla facile da reperire). Detto questo, qui di amido ce n’è relativamente poco, la crema non si trasforma in un qualche cosa di gelatinoso né si sente troppo l’addensante (ero anche un po’ terrorizzata dal ricordo di un certo biancomangiare che in pratica era tutta fecola – si lo so, lo è anche il gelo di mellone :-( – mangiato qui, tanto per non lo nominare :-P)

Cremine alla vaniglia

latte 5dl
panna fresca 2,5dl
zucchero 120g
amido di mais 30g
vaniglia 1 bastoncino

Tenere da parte 1 bicchiere di latte, versare il resto in un pentolino, aggiungere la panna, lo zucchero e la vaniglia aperta (con la punta di un coltello si tolgono i semini e si aggiungono nel latte). Portare a ebollizione, lentamente, su fuoco basso. Nel mentre sciogliere l’amido nel latte freddo. A ebollizione, aggiungere il latte + amido, e mescolare per un paio di minuti con una frusta finché il tutto non si addensi, sempre a fuoco basso. Versare la crema in una ciotola capiente, coprire con della pelicola faccendola aderire direttamente alla crema, e lasciar intiepidire. Versare infine nei recipientini individuali e servire.

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45 Commenti

  • Emanuela ha detto:

    Ma che meravigliaaaa!! era una vita che cercavo una ricetta per relicare le mie amate danette alla vaniglia e finalmente la trovoooooo!!! grazie grazie grazie!!!! sei una fonte inesauribile di ispirazione!

  • claudia ha detto:

    fatte ieri sera per una cena, sono piaciute molto! l’unica cosa è che non ho proprio visto i semi nella bacca di vaniglia, ma sono piccolissimi?

  • giulia ha detto:

    che bello! voglio provare assolutamente a farle. mi pare di ricordare che in danette non ci sia uovo e io che volevo provare a farne un’imitazione non mi capacitavo di come cavolo lo producessero… questo un po’ di anni fa.. quindi grazie!!

  • ci hai mai pensato che a volte, per capire tutto di una persona, basta guardare nel suo frigorifero?
    fai un salto sul mio frigoblog!

  • Lucia ha detto:

    Sono in possesso dell’agar agar!! Mi diresti gentilmente come usarla ed in che quantità? Ho fatto le cremine e l’ho utilizzata: per la quantità ho seguito le istruzioni (circa 5 grammi per la quantità di liquido totale della tua ricetta);l’ho mescolata al latte freddo e aggiunta al composto bollente. Non so ancora come siano venute però! La tecnica utilizzata è giusta? ci potresti illuminare riguardo questo esoterico ingrediente? Grazie Sigrid

  • Valentina ha detto:

    Deliziosi!Anche io non amo i dolci troppo cioccolatosi.Li trovo stucchevoli.Infatti non mangio cioccolata al latte, solo fondente extra dark!!!
    Quindi viva il bianco, il panna, il color crema e chi più ne ha più ne metta!

  • Eleonora ha detto:

    Io le ho fatte queste cremine, pero non sono venute bene, liquide. Forse non le ho fatte cuocere abbastanza ? Quanto tempo ci vuole più o meno ? Grazie grazie !

  • CoCo ha detto:

    Da provare con il loro candore mi ispirano buono! Visto che vai spesso da Fata Morgana perchè non la convinci a lasciarti la ricetta del gelato alla rosa e riso nero? L’ho assaggiato questa estate e ci ho lasciato il cuore…

  • golosastro ha detto:

    ti sei persa la nutella bianca turca???
    non ci posso credere! ;-)
    meglio per te…

  • ire! ha detto:

    appena fatte…troppo buone!!!!!!!!!!!

  • noisette ha detto:

    @denis de bayonne : j’ai beau être belge, je préfère le chocolat brut aux pralines que je trouve en général assez écoeurantes. Et bien sûr, du bon chocolat il y en a ailleurs qu’en Belgique. En France, mon préféré est le chocolat Bonnat de Voiron (http://www.bonnat-chocolatier.com/fr/01_tradition.html). Mais je dois avouer que nous en avons également goûté du côté de Biarritz au… piment d’Espelette (qu’on mange à toutes les sauces maintenant). Il était divin. Bonne idée d’ailleurs pour donner un peu de caractère à la mousse au chocolat : y ajouter une pincée de piment d’espelette ou du poivre rose moulu. C’est très en vogue pour l’instant de par chez nous.

  • pat ha detto:

    cavoli, cavoletto. qui aumentano a dismisura le visite sul mio sito e le richieste!!!!!
    dopo aver scritto qualche commento!!!!
    devo inventarmi qualcosa pure io.
    in altri blog i lettori non sono per niente attivi. i tuoi sono curiosissimi!

  • Cin Cin ha detto:

    ciao Sigrid,
    puoi reperire l’AGAR AGAR da natura si la catena di negozi di prodotti biologici e naturali, a Roma uno è in zona ex fiera di Roma e l’altro a Via Latina

  • lefrancbuveur ha detto:

    concordo pienamente con Francesco!

  • Marianna ha detto:

    Volevo solo avvisarti che dopo aver sperimentato la ricetta dei tuoi Shortbreads scrivero un post sul tuo bellissimo sito e i tuoi ottimi biscotti ;)

  • Francesco ha detto:

    E se si usasse lo yogurt greco invece di latte e panna? Leggero e sufficientemente denso … ma forse non facile da dargli il senso di vanigliato.

  • Alemu ha detto:

    ..e a Torino l’agar agar si trova anche in quell’antro delle meraviglie che è Paissa.. :)

  • Marinella ha detto:

    Ciao Sigrid, io sono di Torino, e anche da noi si dice che il cioccolato migliore è stato inventato qui, quindi come vedi siamo in tanti a vantarne la paternità. Comunque anch’io se posso scegliere preferisco le creme dove il cioccolato è assente. Per quanto riguarda l’agar agar, si trova nei negozi asiatici anche con il nome di Kanten.

  • Ivana ha detto:

    fantastique!

  • Flo Bretzel ha detto:

    Superbes ces petites crèmes à la vanille!

  • piedozzino ha detto:

    che io sappia le nostre preferenze cromatiche alimentari sono legate ai cibi con i quali siamo stati svezzati.

    saluti!

  • Nico ha detto:

    Anch’io adoro servire le cremine e anche il kheer nel vasettini di vetro. Hanno un che di deliziosamente semplice e rassicurante.
    Scusate la domanda banale, ma l’amido usato nel gelo è quello di frumento, di patate, di riso, di mais o che altro? Vorrei proprio provarlo così, senza canditi, secondo la ricetta di Caroline.

  • Nirvana ha detto:

    Ciao Sigrid,,eccomi tornata da Londra e..stasera mi faccio stà cremina..ho due lamponcini freschi freschi…mmmhhh
    Grazie a chi mi ha dato delle “dritte” su dove mangiare e stato tutto ok :))))
    Chi può dfarmi un sito dove poter trovare accessori per la csa ( tipo cornici,quadri,zerbini..) in stile provenzale ?
    Grazie a tutti quelli del blog..
    Blog magnifico…frequentato da gente fantastica!!!
    :)))

  • Alemu ha detto:

    a vedere la foto così, senza didascalia e descrizione sembrerebbero addirittura vasetti di bruss, il formaggio tipico piemontese.. poi basta parlare di vaniglia.. e si sprigionano tutti altri profumi nella mente!!

  • sary ha detto:

    Ciao!scusa se vado fuori argomento…ma siccone le tue ricette sono davvero fantastiche ho bisogno un favore…potresti darmi la ricetta di una torta soffice di mele semplice ma buona buona???ti ringrazio e complimenti!

  • Elisa ha detto:

    elvio, beh, quello che intendevo e` che forse pure Sigrid sceglie gli alimenti in base ai suoi bisogni primari, un po’ come facciamo tutti istintivamente, anche in base al nostro vissuto, ovvio :)

    Antaress ed elvio:
    la gelateria e` Vivere meglio, qui le mie impressioni, indirizzi etc.: usa tutte materie prime di qualita`.

  • viviana ha detto:

    tohh!!! Cercavo giusto una cremina alla vaniglia da abbinare ad una al cioccolato per salsina bicolor rompi indugi sui colori :D !!!
    (come Paola anche io compro l’agar agar in polvere da naturasì, se invece che a grammi preferisci dosare a centimetri puoi cercare negli asianfood), comunque credo che con l’amido di mais siano perfette!
    Besos!

  • c ha detto:

    Ma sai che credo di essere affetta dalla tua stessa sindrome?
    Mentre leggevo i tuoi esempi di “discriminazione cromatica alimentare” me ne sono venuti in mente tanti altri:
    i ringo alla vaniglia anzichè quelli al cioccolato, le macine anzichè i pandistelle, il cornetto con la crema anzichè con il cioccolato…

    PS. Visto che hai citato la Fata Morgana, ne approfitto per consigliare una “tappa-gelato” lì a tutti coloro che ancora devono andare a vedere le mostre fotografiche! (è a 2 passi da Fotoleggendo)
    A mio parere quella gelateria è un unicum a Roma e spero abbia sempre più successo!

  • Giuseppe ha detto:

    @cioco-nazionalisti Mi offro come imparzialissimo assaggiatore di cioccolatini francofoni, per risolvere l’annosa diatriba di cui parlate! L’indirizzo ve lo mando privatamente. Grazie.
    Per quanto riguarda i colori, sicuramente ci sono basi scientifiche, tant’e’ che noi percepiamo meglio il rosso per motivi genetici: andando a caccia, il rosso del sangue ha bisogno di maggiore attenzione dell’azzurro del cielo diciamo (che invece gestiamo meglio con la vista periferica). Cmq credo sia come dice Elisa: e’ quasi sempre una questione psicologica. Ripensate al verde degli spinaci che nemmeno potevate guardare quando eravate piccoli…
    Le cremine di oggi invece… slurp!

  • silvia ha detto:

    Già scaricata la ricetta di queste invitantissime cremine! Anche io sono siciliana ma la penso come Sigrid, nel gelo l’amido si sente troppo e non mi piace affatto.
    Sempre in tema di dolci, due giorni fa ho fatto la torta di mele, quella con la pasta frolla, squisita! anche se le dosi che hai dato a me sono bastate per una tortiera da 20 e non da 25 cm.E’ finita troppo in fretta purtroppo…

  • Carolineh ha detto:

    Ho scritto coreografico invece di scenografico. Pardon.

    Sempre Caroline

  • Carolineh ha detto:

    Mi spiace sapere che “il gelo di mellone” non ti sia piaciuto.
    Io sono siciliana (trapiantata a Milano) e sono sempre stata ghiotta del gelo o “gelu” come diciamo giù.
    Dovresti farlo tu in casa: è facile ed estremamente coreografico oltre che buono. Certo, dvrai aspettare l’estate prossima ma intanto la ricetta te la do lo stesso:

    Dosi per 1 lt di succo.

    80g. amido
    80g. zucchero
    essenza di gelsomino
    fiori di gelsomino, scaglie di cioccolato fondente, pistacchi tritati per decorare.

    Passa al setaccio la polpa dell’anguria, raccogli il succo. Sciogli l’amido e lo zucchero con un po’ di succo, versa il resto del succo e mettilo sul fuoco a fiamma dolce. Aggiungi l’essenza di gelsomino e mescola sempre fino a quando non raggiunge il bollore e la crema si addensa. Versa in tanti stampini o in uno solo o in bicchierini di vetro e lascia raffreddare. Appena la crema si raffredda spolvera la superficie con tante scaglie di cioccolato e i pistacchi tritati. Passa in frigo e lascia riposare per almeno due ore. Prima di servire aggiungi i fiori di gelsomino come guarnizione.

    L’essenza di gelsomino io la preparo da me. Raccolgo una bella manciata di fiori (devono essere profumatissimi e con i petali larghi non come il gelsomino che si trova al nord)e li metto in infusione con un po’ d’acqua per una notte intera.

    Ciao, Caroline

  • elvio ha detto:

    @ elisa
    ho apprezzato l’analisi chimica dei colori dei cibi, secondo me però sigrid avrebbe bisogno di una “psicologa alimentare” della serie strizzacervelli. Mi dici qual’è la gelateria a Milano che fa il gelato senza niente?
    @ sigrid
    proverò……

  • Antaress ha detto:

    Io l’agar agar lo trovo al Kathay International Foodstore a Milano, penso che si trovi in quasi tutti i negozi “etnici”…

    @Elisa: slurp…che gelateria e’?

  • Elisa ha detto:

    I colori della vita Sigrid :)

    In natura ci sono cinque classi fondamentali di colori per cio` che riguarda gli alimenti, con caratteristiche proprie in quanto a contenuto di elementi nutritivi. Noi esseri umani siamo animali, evoluti (uhm lo siamo davvero sempre e comunque? :)), ma pur sempre animali, quindi un po’ istintivamente tendiamo a scegliere gli alimenti in base a cio` di cui abbiamo bisogno. Gli alimenti rossi per esempio sono ricchissimi di antiossidanti, antociani, licopene e vitamina C per lo piu’, efficaci per la prevenzione di un sacco di brutte malattie, il gruppo bianco e` ricco di potassio e di quercitina. In genere cmq tutti i gruppi sono ricchi di fitochimici antiossidanti. Pero` non esiste un gruppo “marrone/nero” :) quindi questi alimenti boh :))

    Io cmq sono affezionatissima ad una gelateria di Milano dove tutte le creme di cioccolato, pure e speziate, sono senza latte e senza uova prima di tutto e poi son fatte con il cioccolato belga…sono buonissime! ;)

  • fanny ha detto:

    Sigrid,
    ces petites cremes ont l’air delicieux. Et la photo est sublime.
    xxx

  • Paola ha detto:

    Ciao Sigrid,
    leggo sempre il tuo blog, e oggi posso intervenire sia per farti i complimenti sia per aggiungere un’informazione forse utile a qualcuno.
    L’agar agar in polvere si trova nei negozi Naturasì. L’unica fregatura è che la maggior parte delle ricette con agar agar che ho rimediato contemplano l’uso delle barrette o dei fiocchi, e quindi all’inizio bisogna fare la mano coi dosaggi. Non rimpiango cmq gli esperimenti andati male: sapere che nel mio dolce non c’è nessuna traccia di suino mi riappacifica col mondo…

  • Violette57 ha detto:

    Bonjour Sigrid,
    Anch’io sono belga come te, ma vivo in Sardegna!
    Ho scoperto da poco il tuo blog e devo dirti che lo trovo eccezionaleeee! Queste cremine sembrano squisite e conto di provarle oggi stesso! Ti farò sapere…A bientôt

  • Tuki ha detto:

    Davvero invitanti queste creme! ma lo sai che anch’io ho una certa predilezione per i dolci chiari? dev’essere per un’atavica e inconscia paura del cioccolato che, come ci dicevano le mamme, fa male e bla bla :)

  • Susanna ha detto:

    ..che buone io adoro la vaniglia! proverò a farle.. cosa ne dici di un pochino di cannella?

  • denis ha detto:

    J’ai eu peur, j’ai cru que tu allais encore te faire flinguer pour publicité excessive!! A propos de nationalisme culinaire, j’habite depuis quelques années dans une ville qui se targue d’être la capitale (française) du chocolat, ce qui s’explique par des raisons historiques que je détaillerai peut-être un jour chez moi… Donc je ne peux pas laisser affirmer que les pralines belges sont les meilleures … ;-))
    Leggendo il titolo del post ho avuto paura, pensando che ti fucilassero ancora una volta per pubblicità eccessiva :-)
    A proposito di nazionalismo culinario, abito da alcuni anni in una città che si gloria di essere capitale (francese) del cioccolato (si capisce da ragioni storiche che esporrò nei dettagli forse un giorno da me…) Dunque non posso lasciare affermare che le “pralines” belge sono migliori… ; -))

  • lenny ha detto:

    Mi trovi d’accordo sulla predilezione per le varianti chiare dei dolci e trovo deliziosa questa crema servita nei vasetti. Ciao

  • Filippo ha detto:

    Ciao Sigrid, buon inizio settimana.
    Questa crema ci voleva proprio questa mattina a colazione..

  • Elisa ha detto:

    Buongiorno Sigrid,

    grazie per il dolce buongiorno.
    Un buon modo per sfruttare la mia scorta di vaniglia di Tahiti.
    Per quanto riguarda l’Agar Agar, ho comprato una buona quantità (800 gr) ad un ottimo prezzo da un ragazzo tedesco che lo vende su Ebay.de.

    Salutoni

    Elisa

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