Pastel [panzerotti senegalesi]

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Capita anche a voi questa cosa di comprare un libro di cucina, di sfogliarlo spesso, di rimanerci incantato per quanto è bello e in fin dei conti di non cucinare mai una singola ricetta trovata lì dentro? Ecco, a me a volte capita e l’esempio più eclatante di libro-bellissimo-mai-usato è senz’altro Venti donne Cento ricette dal mondo. E del 2004, vale a dire che è vecchio ormai e, tutto sommato, è fra i libri che sfoglio più spesso, di quelli che non ti stanchi mai di rivedere, che sembra che ogni volta che lo apri lui debba insegnarti una cosa nuova che per un qualche strambo motivo non avevi notato prima.

Le foto sono di Isabelle Rosenbaum e sono as-so-lu-ta-men-te stupende, le donne, le cucine e i gesti illustrati sono terribilmente affascinanti, le ricette sono dei classici dei quattro angoli della terra, insomma bello, bellissimo tutto, ma – eppure ero stata tentata – non avevo mai cucinato il benché minimo budino al latte di cocco, corn muffin, zaalouk, ceviche, brazo de gitano, proprio nada de nada. E però in tutto ciò, fra le pagine che di più mi polarizzavano ci sono quelle dedicate ad Aicha, una signora mezza mauritana mezza senegalese che divide le sue giornate fra pentole e tessuti, con un viso e delle mani veramente belli. In mezzo alle sue ricette c’erano questi panzerottini che – finalmente! – dopo credo tre anni che il libro se ne stava nella mia libreria – ho fatti. Innsomma, qualcuno vuole un piccolo fingerfood etnico? :-))

Pastel (panzerotti senegalesi ripieni di carne)

per la pasta:
farina 500g
lievito mezzo cubetto
uovo sbattuto mezzo
latte 1,25dl
burro 25g
sale un pizzico

per il ripieno:
carne tritata (manzo) 300g
cipolla 1
aglio 1 spicchio
prezzemolo un pugnetto
senape (con i semini dentro) 1 cucchiaio
olio d’oliva
sale & pepe

olio per friggere

Preparare la pasta: sciogliere il lievito nel latte tiepido e impastare tutti quanti gli ingredienti fino a ottenete un impasto liscio e elastico. Lasciar riposare.
Preparare il ripieno: afettare finemente la cipolla e l’aglio e far appassire con due cucchiai di olio d’oliva. Aggiungere la carne, rosolare, poi aggiungere il prezzemolo, la senape, sale e pepe e due cucchiai di acqua e lasciar cuocere a fuoco basso per una decina di minuti.
Riprendere l’impasto, staccarne un pezzo e, col mattarello, ricavarne una sfoglia di 1 o 2mm di spessore (più è sottile meglio è), poi ritagliare dei quadretti di pasta di 8cm di lato. Deporre un cucchiaino scarso di carne al centro della pasta, spenellare i bordi con poco acqua, e ripiegare a rettangoo. Premere i bordi del raviolo con i rebbi di una forchetta per chiuderlo e procedere ugualmente con il resto della pasta. Infine friggere i pastel in olio bollente per pochi minuti o finché saranno belli dorati. Scolare su carta da cucina e servire subito (in realtà si possono mangiare anche freddi :-)

nb: ho un po’ riadattato la cosa, prima smezzando le proporzioni, poi scegliendo il lievito di birra (la ricetta diceva ‘una bustina di lievito’ senza precisare, insomma un bel problema, cioè erano buoni ma ci sarebbe da riprovarci con il lievito chimico – quello diieri! – per vedere…), e infine usando la senape con i semi ( e non saprei proprio quale si usa in senegal :-)

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54 Commenti

  • momo ha detto:

    no solo il lievito ma anche la bicrabonata per renderla dorata. comunque volevo dire k si puo fare anche col pesce e sugo da parte composto da
    cipolla, aglio, peperoncino…..
    sono senegalese ciao…

  • Mirtilla ha detto:

    Sigrid, parlando della ricetta (che ho letto solamente adesso) dovresti provare ad utilizzare la moutarde in grani di dijon (anche se il mio ragazzo è senegalese e mio padre dijonese ti assicuro che non è un consiglio di parte)e per il lievito, in qsti paesi usano sempre quello chimico… spero mi farai sapere…

  • Enrico ha detto:

    Si fantastico quel libro (20 donne…) l’ho regalato tre anni fa ad una ragazza,ora viviamo insieme!! Come si dice… la cucina unisce i popoli.
    ciao

  • Sabrina ha detto:

    Complimenti, mi piace tutto quello che prepari, leggo con piacere il commento delle ricette e le foto sono fantastiche!
    Ciao Sabrina

  • liutprando ha detto:

    Stasera provo la ricetta, sono armato di senape, semi di senape e tritato di semi di senape. penso userò solo quest’ultimo, giusta le indicazioni di Eli. Vi farò sapere. per ora ho tutti contro. Si vedrà!!!

  • Sigrid ha detto:

    @annalisa: all’origine è francese, ma esiste in traduzione italiana, pubblicata dalle edizioni l’ippocampo :-)

  • annalisa ha detto:

    ma il libro è in francese?

  • Elvira ha detto:

    Youpie!!!!!!!!!!
    iL mio mitico papa’ ha trovato libreria e libro!! Non e’ Amazon, ma ditemi se non e’ acquisto a distanza anche questo…..(scivo dalla provincia di Napoli!)

  • Elvira ha detto:

    Grazie, chiedero’ a mio padre di cercarlo a Roma (fossi meno indecisa e meno in ritardo sui regali opterei per Amazon!!) AUGURI!

  • astars ha detto:

    hahaha ‘Giu’ grande :)

  • caravaggio ha detto:

    ottima ricetta se faccio in tempo la preparo per questa sera sereno natale

  • Roberta ha detto:

    Grazie Sigrid!
    vedo, però, che già lo hai fatto…!
    @)>—–>—

  • Giu ha detto:

    @Sigrid Beh no non e’ vivo, dato che Churchill non ha mai avuto (pare) un pappagallo. Pero’ e’ una bufala stupenda che girava sulla stampa 2-3 anni fa: il pappagallo che in certi momenti rifaceva il verso del primo ministro e la leggenda vuole anche le sue imprecazioni contro Hitler. Una bufala divertente e anche innoqua direi. :)))

  • Sigrid ha detto:

    Paola, ma guarda che ce ne dovrebbe essere del philadelphia in francia eh… :-)

  • Alemu ha detto:

    petit suisse?

  • Paola ha detto:

    Grazie, ma il philadelphia non l’ho mai visto qua in Francia.

  • Sigrid ha detto:

    @paula: beh, col philadelphia magari? :-)))
    (o qualunque ‘fromage frais’ anche non di marca)

  • Paola ha detto:

    Sigrid, help! Con quale formaggio francese potrei sostituire una cosa tipo robiola o philadelphia? Grazie.

  • Sigrid ha detto:

    @giu: ma… dici sul serio??????!!!!!!!!!
    (davvero è ancora vivo il papagallo di churchill??? mannon ci posso credereeeeeee !!!! :-)

    @carla: beh sai da noi è tutto un tacchini ripieni, purée di castagne, cranberries, croquette di patate, salmone affumicato, aragosta, caviale, capesante, fegato grasso, tartufi e chi più ne ha più ne metta… robe che per lo più qui manco trovo (a parte che a natale non cucino!!! :-), e che comunque non farebbero ridere nessuno se le proponessi come si fa da noi, alla vigilia (hum, ‘magro’ cosa??!). Insomma, silenzio stampa :-))

  • Giu ha detto:

    @Sigrid Non so nemmeno di cosa tu stia parlando, e’ chiaro che sono solo illazioni populiste di questo centrosinistradestra che non rispetta la scelta degli elettori e col chiaro conflitto d’interessi si fa giustizialista e tiene i bambini nel freezer insieme agli extracomunitari. Secondo me e’ la stampa faziosa che travisa tutto e che ecc ecc ecc… (trad.: un buon ufficiostampista, quando s’imbarca in un’avventura nuova tipo il sole24h fa finta di crederci totalmente, il sacro fuoco del successo futuro lo fa ardere come un manifestante che protesta per la strage dei ricci sulle strade di secondarie. Quando pero’ poi vede che la causa si fa persa, si defila silenziosamente, per evitare il pestaggio mediatico che ne conseguirebbe. Il sistema di voto funziona cosi’: il punteggio e’ dato dalla media matematica tra i punti ricevuti ed il n. di utenti che hanno votato. Si puo’ votare da 1 a 5 stelline per piu’ di un sito, quindi diciamo che si puo’ votare gravidanza.it e miciomiao.it con un cinque, e poi TUTTI GLI ALTRI con una sola stellina abbassando di conseguenza la loro media. Ora… siccome gli utenti del Cavoletto sono tutte persone civili, educate, corrette, votano solo una volta, solo il Cavoletto e solo con un 5, succede che invece tutti gli altri votano il proprio sito con un 5 e poi tutti gli altri con una stellina soltanto per abbassargli la media. Per puro motivo di studio e per curiosita’ scientifica, anche “uno” del nostro ufficio stampa ci ha provato, e possiamo garantire che il sistema di abbassamento media altrui funziona veramente. Visto che il concorso del Sole ha quindi un sistema di voto che in confronto il porcellum, il mattarellum, il pecorellum, il pastarellum ed il cacarellum sono dei sistemi perfetti, il risultato e’ che il cavoletto all’inizio era tra i primi, ed ora invece non piu’. A questo punto vi chiedo, cosa fa un buon direttore d’ufficio stampa in questi casi? Si defila, sta in silenzio, evita il confronto e prega che nessuno si ricordi di quella campagna che si preannuncia perdente, e che porterebbe come conseguenza logica le sue dimissioni… ed intanto cerca di distrarre il pubblico con discorsi inutili e fuorvianti).
    Avete visto che bella giornata oggi? Che bel sole splendente che c’e’? Il Natale si avvicina! Che bello, no? Tutta questa bonta’ da distribuire…
    Questo e’ il periodo della migrazione degli gnu’ in Africa! Lo sapevate che il pappagallo di Churchill e’ ancora vivo???
    Giu

  • carla ha detto:

    @Sigrid: si lo so…che hai fatto biscottini etc…etc… ma io intendevo qualche primo o secondo piatto che si usa dalle tue parti, se poi non ti va per carità!
    Comunque Buon Natale a te e a tutti del blog!

  • Sigrid ha detto:

    @astars: boh, non so, c’ero qualche tempo fa, si vede che il mio ufficio stampa ultimamente è troppo impegnato con pandori e fegati graddi ungheresi… (giuuuuuuuuu, ando’ seeeeeeiiiiiiii??? :-))

    @salsadisaba: secondo me al forno perde un po’ di sfiziosità, ma non c’è ragione per cui non dovrebbe funzionare lo stesso :-))

    @roberta: beh sulla home ci solo gli ultimi 5, magari ne mettiamo un po’ di più (anche perché non sei sola a chiederlo :-), magari dopo le feste?? :-)

    @bera: wow! grazie!! proverò!!! :-))

    @manu: l’altro giorno a piazza zama ne ho visto una marea, di sacchettini di tutti i tipi (questo sempre se stai a roma però), anch’io voto per i sacchettini trasparenti, in alternativa quelli di carta pacco mi piacciono molto anche :-)) (eppoi nastri colorati dalla merceria direi :-) (e curati!!! :-))

    @cri, uh, il set ‘presepe’ a me mi manca!! :-)))

    @monica: ehbbeh si – pensa te che io non sapevo fossero anche brasiliani! :-) – è un po’ come le cose che si ritrovano da una sponda all’altra del mediterraneo, no?

    @elvira: euhm, dunque, alla libreria francese di roma e nelle librerie francesi…. in francia :-)) (e basta credo, comunque amazon è praticissimo eh :-)

    @leo: sissisi, ho visto grazie! :-)

    @silvia: grazie della ricettina!! Non lo conoscevo proprio questo pollo yassa!! :-)

    @carla: ma insomma sono 10 giorni che faccio solo biscottini da regalare e finger food per le feste…!!! :-DDD (più di questo non farò, cioè io a natale non cucino mai, figurarsi in anticipo e per di più… ho un sacco di lavoro in questo periodo, sorry! ;-)

    @tutti: grazie degli auguri, li ricambio con affetto, anzì oggi vedo di postarli proprio (ma prima devo riuscire a fare la fotina che voglio io, … stay tuned :-P)

  • astars ha detto:

    OT:

    Sigrid, come mai non sei in lista su http://premiowww.ilsole24ore.com/ ? Il tuo deve esserci assulutamente. Se c’e’ e io non l’ho visto… Come non detto :**

  • Alemu ha detto:

    i sacchetti in cellophan apposta per alimenti (li usano anche le torrefazioni “serie”) si trovano in qualunque cartoleria ben fornita. a volte basta chiedere e si aprono mondi insospettabili!! ad esempio i sacchetti di plastica “a peso”, i fogli grandi di cellophan, i suddetti sacchettini, la carta oleata per fasciare i biscotti in modo professionale (e metterli in scatoline di cartone), addirittura delle targhette sagomate ad es per scrivere gli ingredienti.. tutto trovato in diverse cartolerie.

  • Cristina ha detto:

    io quando li metto nel sacchetto trasparente li chiudo con nastro rosso e ci metto una decorazione natalizia (quelle da appendere all’albero) un babbo, una stella…
    Vengono troppo carini! :)

  • Roberta ha detto:

    ah! io i miei li ho confezionati proprio come ha detto Crstina: piattino color crema piccolo centrino in carta, sacchetto di “cellophan” messo in orizzontale e di lato un bel pasticcio di raffia rossa…..de-li-zio-si…

  • Roberta ha detto:

    @manu di dove sei?
    potrei darti il nome di un negozio…a San Vittore Olona….

  • salsadisaba ha detto:

    ciao sigrid :)
    io ci provo ogni tanto… ma il fritto proprio non mi va giù! vorrei farci pace, ma non è facile: va sempre a finire che butto in forno quel che dovrei friggere :-P chissà come sono i pastel al forno? ^_^’

  • .manu. ha detto:

    @Cristina: graziegrazie, oggi anche niente piú febbre, mi sa che esco a comprare un pó di ingredienti! I miei dubbi erano proprio sui sacchettini, ma a questo punto mi sa che mi arrangeró con scatolette varie..baci!

  • Elvira ha detto:

    Ciao Sigrid, visitare il tuo blog sta diventando una piacevole abitudine…..!
    Potresti dirmi dove e’ in vendita il tuo librino oltre che su amazon? Vorrei regalarlo alla mia belle-soeure belga, importata a Roma anche lei….

    Merci et félicitations pour le blog, toutes les recettes et les photos sont superbes!

  • Cristina ha detto:

    @manu: io i sacchettini li ho trovati in un negozio che vende scatole, buste ecc. all’ingrosso… immagino sì che non siano facili da trovare. Cmq un’altro modo per regalare i biscotti potrebbe essere un bel piattino di cartone (in questo periodo se ne trovano anche con decorazioni natalizie) e poi “incellofani” il tutto, fiocchetto rosso e via…
    Oppure puoi comprare piattini o ciotoline in vetro o ceramica (quest’anno ho trovato dei bei piattini/ciotolina rosso/oro a tre euri!!)o anche una bella scatola in latta, così si conservano anche a lungo! ;-)

  • lenny ha detto:

    E’ vero che alcuni libri e non solo quelli di cucina, indipendentemente dell’età anagrafica che recano, sono quelli che si sfogliano più di altri.
    Ti lascio i miei più affettuosi auguri di Buon Natale e felice Anno nuovo.

  • pat ha detto:

    A casa mia in Sicilia, questi panzerotti li chiamiamo “pasta fritta” ma li farciamo semplicemente o con acciughe salate, o con ricotta fresca o con formaggio stagionato. E’ un ricordo d’infanzia bello da pranzo del sabato quando mia mamma era a casa a pranzo e facevamo pranzi sfiziosi.

  • Roberta ha detto:

    vorrei chiedere una cosa: c’è la possibilità di vedere gli ultimi commenti tutti insieme (come succede nei forum) ?
    perchè mi accorgo che mi sfuggono tante indicazioni e suggerimenti….
    come faccio ad andare a ritroso…
    insomma spero di essere stata chiara :-)

  • maria ha detto:

    grazie elisa,
    vado sicuramente alla rinascente e se riesco da coin. Cosa vende Kathay? cibi etnici, io adoro di più la cucina regionale italiana.
    Grazie e Auguri di Buon Natale

  • eli ha detto:

    Sigrid,
    deduco dalla provenienza della ricetta, che l’uso della senape si riferisca ai soli semi. Si vendono in bustine nei negozi etnici.

    Vi devo fare gli auguri? Di già? Vabbè… un bacio natalizio a tutti gli amici, presenti e assenti.
    Un abbraccio sincero e speciale a te, Sigrid!
    Ricordati di dare un bacione a Olive da parte mia ;-)

  • Flo Bretzel ha detto:

    J’aime beaucoup l’aspect dodu de ces petits coussinets!

  • Elisa ha detto:

    @Maria: il 7 piano della Rinascente in Duomo (cose buone e vista stupenda sulle guglie e la Madunina), Eataly da Coin in Piazza 5 Giornate, Kathay, stazione centrale o, piu’ fornito, in via Rosmini, 11 zona “quartiene cinese” in zona via Paolo Sarpi.
    E non preoccuparti che Milano e` piccola e si gira senza problemi, almeno in metro…

  • Elisa ha detto:

    Adoro quel libro, le foto, le ricette, le storie di quelle donne. Il mio libro e` su uno scaffale, ogni tanto lo sfoglio…mai realizzato una ricetta :)
    Buon Natale se non ci sentiamo (resti a Roma?)

  • carla ha detto:

    Quante cose che si imparano da questo blog!!!
    Mi piace molto sapere che cosa mangiano le persone degli altri continenti, è un non finire mai di conoscere e sperimentare…
    Grazie Sigrid e grazi a voi tutti della community!!!
    Però Sigrid ci fai la sorpresa di Natale? Cioè ci fai vedere qualcosa di particolare ma che sia natalizio?
    thanks

  • Bera ha detto:

    Scusi
    L acqua del impiasto devessere molto fredda e il uovo del ripieno devessere bollito ovviamente.

  • Bera ha detto:

    In Brasile i pastel sono da pertutto, la riceta pero e un po diversa, la pasta é sottile molto crocante eccola:

    Per la pasta
    1 kg de farinha de trigo (farina)
    1/2 xícara de chá de óleo (olio di soya o semi di girassole)
    1 colher de sopa sal (sale)
    1 ovo (uovo)
    1/2 dose de pinga (sarebbe mezzo bichiere de grappa di cana, credo che la grappa vostra andra bene)
    1 colher de chá vinagre (aceto non balsamico)
    250 ml de água (acqua)

    MODO DE PREPARO:

    Misture os ingredientes em uma tigela e amasse com as mãos.
    Sove bem a massa sobre uma superfície lisa enfarinhada. (impastare tutto )

    Utilize um rolo para esticar a massa e deixá-la na espessura desejada. (sfogliare sotillissimo circa 0,5 mm)

    Corte a massa no tamanho que quiser fazer os pastéis. (tagliare a quadretti o triangoli de 8 cm totale)

    Il ripieno puo essere solo un pezzo di formagio morbido affetato non molto fino o solo carne tritata rosolata in poco olio con pepe, cipola, molto prezzemolo, olive nere a pezzi, uovo a pezzi, sale (senza acqua).

    Qui si mangiano nel mercato a San Paolo (il piu conosciuto é quello di bacallà) o nelle feiras fatti dai imigranti giaponesi (sono buoni) sempre caldo.

  • .manu. ha detto:

    eh; scusate tutti gli errori di ortografia, giurin giuretta che é tutta colpa della febbre :(

  • .manu. ha detto:

    Sigrid cara, non c´entra nulla coi panzerotti e mi rendo conto che la domanda potrebbe essere poco sensata, ma chissá che qualche anima pia non mi risponda comunque: se invogliata da tutti i tuoi bei biscottini e dalmla febbre che mi costringe in casa da giá due giorni decidessi di confezionarli sotto l´albero, dove trovo i classici sacchettini trasparenti rigidi? ne esistono di appositi per i alimenti? o, male che male, alternative?!
    grazie a tutti!

  • monique ha detto:

    Che belli anche questi!Anche io vivrei di antipasti..ma poi chissà com’è..mangio tutto!
    Oggi ho preparato i bignè per la cena di Natale!

    monique
    ————————————————-
    http://quantocepiacechiacchera.blogspot.com/

  • Filippo ha detto:

    cIAO Sigrid…
    in questi giorni sono presissimo….
    un bacio e un saluto a tutti
    ciaooooo

  • Silvia ha detto:

    Sigrid, prova qesto Pollo Yassa

  • Cri ha detto:

    L’altro giorno in libreria mi sono lasciata tentare dal libro “Il giro del mondo in 80 spuntini”: molto accattivante (titolo, grafica, formato ecc.)…ma mentre lo compravo ho pensato proprio quello che ha scritto Sigrid! Per ora sono ancora affascinata dalle fotografie e dai colori…quando mi sarò assuefatta riuscirò anche a leggere le ricette e a pensare di sperimentare qualcosa!!!! Per ora le mie serate libere sono impegnate dai biscottini natalizi …e questa mattina ho trovato, in un furbo negozietto del mio piccolo paese montano, un set di formine con tutti i personaggi del presepe, palme comprese!
    Scusate oggi sono logorroica!

  • Roberta ha detto:

    Letto per bene Sigrid!
    ogni anno a Natale vorrebbero boicottarmi l’antipasto…(io vivrei di quello…) ..e quest’anno avevo quasi deciso di non farlo (‘che poi rovini tutto..eh..grrr)…ma non posso proprio!!!
    Tutte queste ricettine di ditocibi bisogna che le faccia…
    Grazie!

  • Leo ha detto:

    Salve,
    Forse già lo sai, ma mi si dice che il Blog Cavoletto sia citato nel Magazine del Corriere di oggi all’interno di un servizio sugli chef italiani, la cucina-show in cucina….

  • maria ha detto:

    C’è l’ho quel libro è molto bello, trovo che i libri delle edizioni Luxury e Guido Tommasi siamo scritti bene, con belle fotografie e ricette fattibili.
    Adoro quelli di Bill Granger di cui ho visto un suo programma su Gambero Rosso.
    Il libro che uso di più, difatti è molto pasticciato,è Marie Claire Kitchen di Michele Cranston della Luxury; è un corso di cucina con 600 ricette.
    Inoltre ovunque vada in viaggio cerco sempre libri riviste e prodotti particolari.
    A Natale sono a Milano sicuramente faccio un giro da Peck, qualcuno mi suggerisce altri negozi particolari nella zona centro e porta Romana di Milano……….

  • Monica ha detto:

    Ciao Sigrid,
    non sapevo che il pastel fosse senegalese. In Brasile si mangia tantissimo e pensavo fossero di li, probabilmente sono arrivati insieme agli schiavi africani. Purtroppo la historia brasiliana ha questo neo nel suo passato.
    Auguri.

  • Roberta ha detto:

    Adesso però leggo il post per bene.
    Grazie Sigrid

  • Roberta ha detto:

    prima!!!!

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