Comunque sia, ricetta nata quasi per caso, per via di un barattolo di nescafé acquistato un po’ di tempo fa – un amarcord di gioventù, di quando la mattina prima di andare all’università io e i miei compagni di appartamenti ci ritrovavamo in cucina a farci grandi mug di caffè solubile… Sarà l’astinenza durata una decina di anni, sarà che ormai sono abituata all’espresso del bar, non lo so, ma quando ho rifatto il nescafé a casa l’ho trovato tremendamente schifoso, neanche nel latte riesco a berlo. E così bisognava trovargli degli impieghi alternativi, e questo poteva esserne uno :-) (il cardamomo invece arriva naturalmente dal caffé libaese :-)
piccola nota: di solito ripasso le palline di ganache nel cioccolato fuso, stavolta non l’ho fatto, giusto perché avevo voglia di palline morbide e un po’ grassotelle, senza involucro croccante, però potete fare come volete :-)
Tartufi al cioccolato, caffè e cardamomo
cioccolato fondente al 70% 200g
panna fresca (liquida) 15cl
burro 25g
caffè solubile 1 cucchiainio abbondante
cardamomo macinato 1 cucchiaino scarso
cacao in polvere
Rompere il cioccolato a pezzettini e buttarlo in una ciotola capiente. Scaldare la panna insieme al burro. Quando arriva a ebollizione, spegnere, aggiungere il caffé e il cardamomo, e mescolare bene. Versare la panna calda sul cioccolato, coprire e lasciar riposare per 5 minuti. Mescolare bene fino a ottenere una ganache liscia e omogenea. Mettere al frigorifero per un paio di ore o, meglio, una notte intera. Riprendere la ganache ormai soda, prelevarne dei cucchiaini, formare delle palline con le mani e passarli nel cacao. Rimettere al fresco fino al momento di servire.
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Cara Sigrid,
complimentissimi (per i tartufi e per tutto il resto :-))
Una domandina -emergenza: la ganache che ho preparato è decisamente troppa … dici che la posso congelare o dovrò ‘sacrificarmi’ a mangiare tartufi per un po’?? Che mondo difficile… :-))
Grazie ancora!
Raffaella
Buonissimi e facili da preparare….io piuttosto che il cardamomo metto la cannella!!! Grazie per questo bellissimo sito.
Ciao Sigrid, leggo spessissimo, ma non ho mai postato nulla. Bene, ho trovato una tua ricetta, senza che la fonte sia citata, qui:
http://www.bebeblog.it/post/2525/ricette-di-nataletartufi-al-cioccolato-e-cardamomo#show_comments
e dato che tu metti a disposizione tutto ‘sto lavoro gratuitamente, non mi e’ parso per niente bello.
rita
ciao
meravigliosi..devo assolutamente provare in questi giorni
percaso hai anche una versione bianca…con cioccolato bianco e cocco invece di cacao? cos altro ci metteresti dentro?
grazie
antonella
cvd non si capisce niente (sono troppo negata)
dunque mi pare proprio che sia questo, ti incollo il link (spero che si veda)http://www.tortealcioccolato.com/2008/10/29/tartufi-al-cioccolato-2/
@carlotta: e qual è quel sito scusami?? (che già che ci siamo facciamoci du’ risate mandandi una letterina minacciosa a colloro che hano osato ecc :-)
mamma mia ho scritto come una cerebrolesa… sarà il terremoto di oggi????
syasera provo i tartufini per la vigilia di domani!!!
ps: c’è un sito con la foto dei tuoi tartufini.. li ho ric onosciuto lontano un miglio… :-(
uffa
Giusto!
Mi sa che ci avevo aggiunto il latte!
non lo faro mai più, ovvio…
grazie sigrid
un piccolo commento prima della nanna.
non ho letto proprio tutti tutti i comenti.
forse la ganache è più sostenuta perchè la proporzione cioccolato\panna è a favore del cioccolato.
praticamente quasi un due terzi\un terzo, cosa che è così in pasticceria classica.
o meglio si va dal fifty fifty al due terzi un terzo, specie quando si usa la ganache per glassare.
e poi…un modo per mantenere il cacao ben asciutto e attaccato al tartufo senza la patina di bagnato è quello di immergere prima il tartufo nel cioccolato fuso e poi nel cacao.
e adesso volo a nanna, avrei dovuto ronfare da un pò ma non passo da te da troppo tempo e mi sentivo in astinenza.
buona notte
grazie! dopo averlo tolto dal frigorifero ho notato che “l’acqua” (è giallina e oleosa…forse burro?) si era rappresa in modo orrendo, così ho riscaldato il tutto e sembra che vada meglio.
domani per i miei 15 ospiti sperimenterò altre tue ricette e ti farò sapere!
A presto!!!
@ele: uhps, scusa, mi ero scordata di te! :-) Non è tanto normale che il cioccolato si sciolga a temperatura ambiente, non è che lo avevi mescolato con qualcos’altro? Di solito, per far rapprendere bene il cioccolato, dopo aver fatto i tartufi (li passo nel cioccolato, a volte annche due volte, poi nel cacao), poi li metto al congelatore, subito, per una ventina di minuti, e poi li rimetto al frigo, mettiamo per una notte, dopodiché posso anche trasportarli, non si fanno nulla…
@laura: acqua?! non dovrebbe… dunque, la ganache deve venire omogenea perché tu, una volta che hai lasciato riposare un 5 minuti il cioccolato con la panna calda, devo lavorare bene in composto (anche con un semplice cucchiaio), mescolando vigorosamente fino a quando tutto il cioccolato si è sciolto bene, altrimenti ti ritroverai con dei pezzetti di cioccolato duri nei tartufi, ma è veramente solo questione di mescolare il tutto. Quindi se hai ancora dei pezzetti e che l’insieme magari nel mentre non è già più tanto caldo, magari rimetti il tuo recipiente (resistente al cavore, tipo metallo o vetro resistete) sopra un pentolino con un fondo di acqua appena bollente, in modo che si riscalda un po’, e poi mescoli fino a ottenere una ganache bella liscia, e poi metti a riposare al frigo fino a quando formerai le palline…
Cara Sigrid
ho appena preparato i tartufi o almeno sono arrivata solo alla parte dell’impasto.
é normale che non sia particolarmente omogenea e per di più sembra che si formi acqua? non sono propriamente una brava cuoca, dove potrei aver sbagliato?
Merci!
L
Cara sigrid
volevo chiederti un consiglio
Vorrei preparare i tartufi per regalarli ad amici a Natale. L’ultima volta che mi sono cimentata in una ricetta simile ho passato le palline nel cioccolato fuso. Le ho portate per una cena a casa di un amico, ma nel giro di una ventina di minuti il cioccolato ha cominciato a sciogliersi!
Che mi consigli per evitare questo inconveniente?
Ooops… leggendo meglio i commenti ho appena trovato la risposta al mio quesito…
Grazie lo stesso…
Ciao Sigrid,
gnam questi tartufi, volevo chiederti più o meno quanti ne vengono con queste dosi, vorrei farne un po’ da regalare per Natale. Poi ti faccio sapere se anche la mia ganache si marmorizza o meno…
Grazie e tanti complimenti
Greta
Ciao Sigrid, sì ce l’ho messo…ma non quello solubile; ho preparato un bel caffettino tradizionale. Il risultato è stato incredibile; i sapori erano perfettamente separati e riconoscibili uno dopo l’altro in un’eslposione finale davvero goduriosa. Secondo me però, il caffè potrebbe essere facoltativo perchè lo zenzero è davvero aromatico. :-)
@chiaretta: ciao, bentornata! :-) è curioso, sei la seconda che mi scrive di quanto diventi dura questa ganache, è strambo, la mia non si è tasformata in cemento…! (boh??), comunque, ripeto, sul serio, penso che dovrebbe bastare una permanenza a temperatura ambiente, semmai :-) interessante la versione allo zenzero fresco (ma con caffè o senza??)
@carmen: ti dirò, sono anni-e-anni che non bevo nesquick, semmai mi sentirei più nostalgica dell’ovomaltina però tanto già lo so come finiscono ste cose (in grandissime delusioni appunto :-)
@ela: trovo pure belli i tartufi passati nella granella, solo che poi… non li faccio mai così, non lo so perché!? :-))
Ciao Sigrid! Leggo sempre il tuo blog e ho commentato raramente quando c’era la vecchia versione. Ho provato a fare questi magnifici tartufini. Non avevo il cardamomo, così ho usato zenzero fresco grattuggiato, una meraviglia. L’unico problema che ho avuto è stato che l’impasto è diventato davvero durissimo. L’ho sciolto a bagnomaria, aggiunto un po’ più di panna liquida a temperatura ambiente e ho montato il tutto fino a completo raffreddamento. Ho piazzato il tutto fuori dalla finestra per circa 20′. La consistenza è diventata perfetta e ho potuto modellare le palline.
Un successo! Un bacio
Grazie Marco,
caspita… è vergognoso! Purtroppo vedo che boicottarla non è facile… alla Nestlé appartengono numerossissimi marchi! Ma ci proverò…
A proposito… ultimamente ho comprato nuovamente il Nesquik… non lo usavo da anni. Ho notato che è moooolto diverso rispetto ad una volta! Prima il cioccolato si sentiva di più… ora si sentono soprattutto gli aromi! In particolare la cannella.
Ve ne eravate accorti?
Mamma mia…come mangerei volentieri un tartufino proprio adesso!!!!
Faccio i tartufi di ganache e caffe’ molto spesso, ma di solito li passo nella granella di nocciole o pistacchi. Invece mi piace tantissimo la tua idea di aggiungerci il cardamomo. Da provare assolutamente :-)
Complimenti per il blog! Lo leggo dall’inizio ma ho sempre paura di sbagliare l’italiano e scrivo molto poco :-)
il link alla pagina di wikipedia non funziona. vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Nestlé
e vai a “Critiche alla politica commerciale di Nestlé”
@ carmen – nestlé: per esempio vedi qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Nestlé#Critiche_alla_politica_commerciale_di_Nestl.C3.A9
—-
@ sigrid – tartufi & marmellata: io li ho ho serviti su dei piattini al pranzo del mio compleanno (eravamo in due ;-) ), e il mio compagno mi ha dato questo suggerimento, che mi ha incuriosito: però, pur avendo in casa la marmellata – e proprio di arance! – non ci abbiamo provato. il giorno dopo li ho portati (gli otto rimanenti) al pranzo del suo compleanno, e li ho serviti come pasticceria da caffè come dice sigrid. in effetti per questo secondo uso erano un po’ grandi, è vero… e sono stati dichiarati da alcuni dei presenti “troppo amari”… anche se per me erano giustissimi…
@ Sigrid
Sai che sei davvero brava? Questi tartufi devono essere ottimi!
@ Donatella e Marco
Come mai boicottate la Nestlé? Vorrei saperlo… così lo faccio anche io…
;-)
incredibile: anche per me, tartufi=natale…corro a farli!
;-)
Grazie mille!
@paolina: è curioso perché dopo una notte la mia ganache si poteva ancora prelevare col cucchiaio (vabbe non che fosse morbida ma insomma c’era modo). Intanto la panna calda non l’avrei aggiunta proprio. Pensa che se la ganache diventa soda al freddo è per via del burro e del cioccoalto, due componenti che se li tiri fuori dal frigo con la temperatura ambiente diventano più morbidi per cui bastava che tirassi fuori la ciotola e la facessi stare a temperatura ambiente per, non so, mezz’oretta, un’ora, finché la tua ganache la smettesse di sembrare cemento :-) (gli stampini davvero non servono per questa cosa qui :-)
@marco: forse li hai fatto un pochino grandi, a me ce ne sono venuti una ventina :-)) (però vabbe diciamo che la dimensione del tartufo può anche entrare nei parametri di gusto personali :-)) – detto ciò io la marmellata, no grazie :-) (ma anche perché i tartufi sono da piccola pasticceria/café, non da essere serviti al piatto), comunque se provi, faci sapere! :-))
@paola: euhm, un alternativa salata ai tartufi???
(in materia di polpette fritte però vediti le falafel e le polpette quinoa/mozzarella, in archivio :-)
@sabrina: ma di che? :-)) dunque, in materia di pasticceria, conosco solo i corsi del gambero rosso (quelli con maurizio santin li trovo abbastanza imperdibili :-P), ce ne saranno pure altri ma non saprei dove. Se ti va potresti chiederlo sul forum (è linkato il alto sotto il nome del blog)
@donatella: ah ecco perché! ma sul serio allora sono divesri?! ecco perché non me lo ricordavo affatto così il nescafé, pazzesco!… :-))
ciao Sigrid, ho provato a fare i Tartufi: buoni anche se un pizzico troppo amari(ma dipende dalla bontà e qualità del cioccolatoc credo) e li avrei preferiti più speziati.
PROBLEMA: li ho lasciati una notte in frigo e la mattina l’impasto era fin troppo sodo e ho aggiunto un pò di panna calda per poter rilavorare il tutto e forse mi avrebbbe aiutato avere degli stampini!
In cosa ho sbagliato?
Grazie sei la migliore!
allora: fatti e provati! buonissimi! ne sono venuti 12 con le dosi della ricetta, grazie sigrid per il regalo… pensavo che potrebbero essere accompagnati da marmellata di arance (amare magari) in una ciotolina a parte nel piattino della porzione, o direttamente a specchio sul piattino stesso di lato ai due o tre (!) della porzione. ah dimenticavo: ho usato caffè in polvere al posto del nescafé (che oltre ad essere nestlé è pure, come dice elena, orrendo). va benissimo anche così…
ora sbavo!!
AAAAAAAAAAAAAAHHHHHHH, ma che ricetta hai postato???? Tu non ci tieni proprio alla nostra linea????
Accidenti a te…
Ma nonostante tutto ti ringrazio ancora una volta, dato che domani trasloco e vado a vivere col mio ragazzo, ne approfitto per festeggiare con questi tartufini!!!
E finalmente avrò una cucina tutta mia!!
buonissimi!!!!!
puoi fare un’alternativa salata?
a londra mangio sempre delle specie di polpette di pollo ripiene di formaggio , forse di capra, probabilmente industriali, ma buonissime!!!!
forse crocchette????
ciao silvia.
sigrid, sei il mio idolo culinario.bacipaola
Grandioso! Oggi mi hai aperto un nuovo mondo: la “tartufazione” anticipata! Avevo pensato di preparare un po’ di tartufini per Natale, magari di diversi tipi, ma lavorando in un negozio sono impegnata fino al 24…ora che mi hai dato questa notiziona, comincerò la sera a preparare ganache e palline da congelare :-p
Grazie, sei grande!
Primo, la ricetta è stupenda!!! Secondo, il Nescafé in Italia E’ veramente orrendo! L’ho scoperto da quando, abitando in Grecia, mi sono accorta che qui non è poi così male…. :-)
Paese che vai, Nescafé che trovi….
Ciao Sigrid!! Sono Sabrina.Devo assolutamente ringraziarti per la tua sezione “spesa”, era un pò che cercavo degli attrezzi da pasticceria professionali, e quando ho tirato giù il catalogo di una ditta di milano ho rischiato il collasso!!:)))
Un sacco di emozioni.. ammiro tutte le donne che, come te, vivono di passioni, ed è quello che sto cercando di fare io..
Sono food blogger da poco, e senza pretesa ti lascio il mio indirizzo web , non si sa mai che tu abbia tempo per una sbirciatina.. (www.liquiriziadolceradice.blogspot.com).
inoltre volevo chiederti, visto che sei nell’ambiente, se conosci un VALIDO corso di pasticceria in Italia, è quello che vorrei fare dopo la laurea da erborista (altra mia passione!).. Scusa il papiro, un abbraccio ;)
Se non usate il nescafé ma un’altra marca (ce ne sono diverse nei supermercati) io sono più contenta. Sono una di quelle rompiscatole che boicottano le ditte cattive…
mi correggo: dato che mi mancano solo panna e cioccolato e che ho visto ora sul sito che la ipercoop vicino casa è aperta… al lavoro!!
grazie degli auguri! purtroppo oggi è tutto chiuso: niente ingredienti. festeggerò domani col cioccolato… e farò sapere il risultato
@chiara: esattissimamente, hai capito tutto :-))
comunque conta un paio di ora o adirittura una notte al frigo prima che si scongelano del tutto :-))
@marco: auguri anche da parte mia! ;-)
Ciao Sigrid, è la prima volta che ti scrivo ma è da un po’ che seguo il tuo blog…fantastico!
Ho letto che le palline di ganache si possono fare “in anticipo” e poi surgelarle…davvero??? WOW! E poi che faccio? Le tiro fuori dal freezer, le passo in frigorifero finchè si scongelano un po’ e poi le rotolo nel cacao…può andare? Grazie 1000!
auguriiiii marcoooooo!!
oggi è il mio compleanno… mi sa che mi faccio un regalino al cioccolato! altro commento: l’abbinamento tra la suggestione degli ingredienti scritti e del risultato fotografato è irresistibile, e fa di questo blog uno dei miei appuntamenti irrinunciabili con il web. grazie sigrid!!
@paola, ma figurati, con tutte le volte che l’ho nominati, castroni, in passato :-)) il caffè solubile non l’ho mai provato però…
@salsa: certo che no, cioè ormai non lo dico più perché sono precisioni che vengono fuori ogni volta che si usa del cardamomo… Quindi va benissimo il cardamomo a bacche, anzè è molto meglio (il più buono poi è quello verde), basta togliere i semini dalla bacca e pestarli fine al mortaio, in questo caso però sulla quantità vi dovete regolare voi, ce ne vorrà un po’ di meno (perché la versione in polvere tende a perdere aromi), ma basta che vi regolate, insomma mettetene un po’ e annusate e così via :-)
@ang: beh l’ho scitto nel post che nel mio caso era nescafé, ci sono anche altri marchi se preferisci. Poi chiaro che il cardamomo, se non ti piace, non ce lo devi mettere per forza, ma neanche il caffé se è per questo :-)
@giomaga: un paio di giorni, al fresco, probabilmente anche qualcosina di più poi in realtà potresti anche francamente surgelare le palline di ganache prima di passarle nel cacao poi tirarle fuori quando servono…
@robi: beh potresti provare con una tzaazina di espresso e togliendo l’equivalente (in quantità di liquido) di panna, credo che non dovrebbero succedere drammi – quanto sarà na tazza di caffé? 4cl?? – però in questo modo comunque togli grassi (della panna) e quindi sbilanci un po’ la ricetta. Però per sapere basta provare :-)
@lupa: infatti, è quel che dicevo sopra a salsa, io ce l’ho in polvere quindi per ora me lo finisco, però meglio in bacche solo che appunto è più forte quindi tocca regolarsi, però è facile, a naso :-)
@adriano: non si filtra appunto perché o il cardamomo ce lo metti in polvere o usi i semini pestati fine, nei due casi, si lascia tutto dentro :-)
@noisette: vero, devo ancora testarla sta cosa delle bacche di cardamomo nella machinetta del cafè :-)
è necessario il caradamomo in polvere? ho comprato del cardamomo in chicchi e vorrei iniziare ad usarlo… per metterlo in questa ricetta quanto ne serve? si può schiacciare?
Posso consigliare un’alternativa al nescafè? Vale purtroppo solo per i romani: il caffé solubile di Castroni. Una cosa goduriosissima per chi ama i caffè beveroni (sono nordica dentro), con un leggerissimo retrogusto di liquirizia.
No, non mi chiamo Castroni di cognome :)
comment résister à la tentation?
ho due domande per te (che rompiscatole sono :D):
caffè solubile -> nescafè?
cardamomo -> necessario?
grazie in anticipo :).
mmmmmmmmhhhhhhhh…….
ma perchè queste foto così… così…. così… sconvolgenti, ecco!
con pure i denti stampati sopra! questa è una slealtà nei nostri confronti, soprattutto per le vecchie galline “un pò sovrappeso” (ma poco poco…). Li farò senz’altro, tanto… ormai i buoi sono scappati :)
Bellissimi ! In francese, si chima lei “truffes” :) Adoro !!
…sbav sbav…
Complimenti per il blog, è da tempo che ti leggo con piacere, e questa ricetta mi fa uscire dal silenzio per chiederti quanto possono durare?
Se stessero nel mio frigo ben poco!! ma ho pensato di utilizzare questa ricetta per fare dei pensieri natalizi agli amici.
In questi tartufi, ci sono tre tra le cose che amo di più: il caffè, la cioccolata fondente ed il cardamomo. Mi domandavo quanti ne potrò mangiare prima di trasformarmi in una mongolfiera…..
Sigrid, ti prego cerca di fare delle foto meno invitanti, ti pregoooo.
Che belli i tuoi dentini sul tartufino!
Sono i tuoi vero?
Goduriosi, peccaminosi, consolatori.
Questo blog è sempre più interessante! Può essere che altri blog abbiano anche ricette ancora più buone o che qui vengano usate ricette già ultra conosciute… ma non è la ricetta a fare un GRANDE blog…. evidentemente!!!
slurp
caffè solubile?
non c’è un’alternativa col caffè caldo???
anche una tuffata in scagliette di cocco non dovrebbe essere male!!! mhh.. che goduria..
Io ho provato pure con il mascarpone al posto della panna liquida, non male! Ma il cardamomo lo prendi direttamente in polvere? Io ho trovato quello in semi (che contengono semini) e già 3 microsemini danno un sapore molto forte…
Anzi, è vero, adesso ci ripenso, il caffè lo preparo pure così, come un qahwa arabo: nella macchinetta metto cannella o cardamomo pestato. Non c’è nemmeno bisogno di zucchero!
sei sleale, Sigrid…non posso sentirmi così ogni volta che vedo la foto di una cosa che hai appena cucinato! ;-)
(grazie!)
Ottimo, una buona idea per utilizzare del caffè liofilizzato che ho in scadenza. Non c’è bisogno di filtrare il cardamomo?
Coïncidence, il y a qqes semaines, nous faisions nous-mêmes des rochers chocolat-cardamome. Le mariage est étonnant… et délicieux ! Pas de café dans notre recette par contre.