E penso tutt’ora che non si fa, cioè che non si dovrebbe fare un piatto del genere, che ci sono mille altri modi (cfr sempre la nage ecc) di far onore a quella carne delicata e pregiata (cioè, non tanto comune e quindi cara, due motivi quelli per cui andrebbe trattata con rispetto e attenzione) che non passarlo nell’olio bollente manco fossimo in friggitoria [foto] a trattare zucchine e che so io altro (non per denigrare zucchine e friggitorie, per carità , ma certe cose nascono in una logica povera, cioè di rendere appettibili cose da poco, ma ha veramente senso trattare materie ricche in modo povero?). Anzi, mettere dell’astice nella zeppola, come atto culinare in sé, quasi quasi mi starebbe antipatico. Cioè, cosa significa? Sono napoletanissimo (zeppola), però sono anche un cuoco di un certo livello per cui ti ci ficco dentro una materia pregiata? (e magari sulla pizza ti ci metto il caviale… mah? – pure qui, la pizza – in sé, di base – è favolosa ma ha veramente bisogno di caviale? secondo me no, secondo me qui siamo inutilmente snob e basta…) Però, e qui la cosa diventa appunto amletica, c’è appunto nella zeppola un qualche cosa di irresistibilmente goloso e festoso, di infantile e di simpaticamente popolare, e così, anche per il fatto di metterla su un piatto e di servirla a tavola, il fascino persisteva. Ora, io continuo di pensare che ci dovrebbe essere una correlazione fra quanto lievita il costo del piatto e quanto lievita il piacere fisico che deriva dalla consumazione di quel piatto (per dire, fra una zeppola farcita di, boh, diciamo zucchina, e una zeppola farcita di aragosta, il costo sale in modo esponenziale mentre il piacere, beh, non creda segua esattamente lo stesso trend. Cioè quanto più buona è una zeppola di astice rispetto a una zeppola farcita d zucchina?? insomma, d’istinto, l’operazione mi sembra un pochino azzardata, anzi quasi quasi mi sembra eticamente poco responsabile – forse la sto sparando grossa ma l’idea è quella – insomma non so se mi spiego?).
Vabbe tutta sta pippa (che poi non è una ferocissima critica eh, anzi, semmai ringrazierei lo chef per aver regalato questo spunto e l’esercizio cervellotico che ne è derivato), per dire che ho risolto il mio dubbio amletico (e la voglia di rifare delle zeppole farcite di pesce) usando, per la prova, dei gamberi congelati che mi erano avanzati (questo è un po’ la croce di chi deve cucinare certe cose perche deve fare delle foto: tiene in congelatore un sacco di cose che altrimenti manco per sogno, non so se vi ho già detto della mia scorta di merluzzo congelato… vabbe lasciamo perdere va che è meglio :-), però al prossimo giro di gamberi freschi avanzati il giorno dopo, potrebbero per l’appunto finire proprio così. Mentre astici e cuginetti, continuerei molto crudelmente a grigliarli e a divorarli conditi con giusto quel micropezzetto di burro salato francese, o semmai a usarli per la mia personalissima e infinita ricerca della nage perfetta, ovvero quella che ha il sapore di come la faceva la nonna, che poi chiaramente era la più buona al mondo, ovvio no? :-P
La ricetta
Far sciogliere 5g di lievito in mezzo bicchiere di acqua tiepida, versarlo su 200g di farina e allungare con altra acqua fino a ottenere una pastella densa (ma non compatta!). Coprire e lasciar lievitare a t° ambiente per 1h e mezzo. Sgusciare i gamberi lasciando solo il pezzetto di coda, passarli nella pastella tenendoli per la coda, cospargere con poco sesamo e tuffarli nell’olio bollente, fino a quando saranno leggermente dorati, lasciar sgocciolare su della carta da cucina e salare leggermente. Servire con poche gocce di salsa di soia e miele fatti ridurre insieme (un terzo di salsa di soia, un terzo di miele e un terzo di acqua). Va bene come antipasto ma personalmente li servirei più volentieri come fingerfoodino con le bollicine :-)
Stampa la ricetta
Prova a mettere il lime al posto dell’acqua nella salsa e poi ne riparliamo : )
@Giu Beh, l’espressione “carne nuova dal frigo” mi piace molto…:-). Sfiziose le tue due interpretazioni… probabilmente la verità sta da qualche parte in mezzo… come sempre, ma la terza via, la tua, è quella più sensata! Allora: premesso che il mio è un forno elettrico e non a gas, che è ad aria calda, che latte e burro provengono da mucche svizzere (che però non sono lilla), che la nostra acqua è quasi del tutto priva di calcare… beh, che faccio ci riprovo? In fondo non c’è due senza tre! Comunque continuo a sostenere, cocciutamente per altro, che sarebbe bello leggere le esperienze personali, come quest’ultimo di Barbara, ad esempio…
Provate venerdì sera con delle mazzancolle: ottime, poco unte e con la salsina sono davvero super!
Grazie della bella ricetta,
Barbara
ciao a tutti,
vi seguo da un po’ di settimane, decisamente l’atmosfera di questo blog e’ piacevole, non ha ancora preso il sapore di cento perditempo che devono per forza lasciare un commento, come pare sia moda in tanti altri blog. Devo dire che ho condiviso molto l’opinione di Anto, ma ahime’ anche io non avevo capito che si puo’ parlare di ricette sul forum….bella la discussione sulle zeppole e a questo punto vorrei dirvi la mia, se vi interessa:
ho avuto la fortuna di mangiare delle fritture di don alfonso, la cena in particolare non mi ha colpita molto, ma la frittura la ricordo ancora a distanza di anni, la pastella aveva un sapore sublime, l’unto era decisamente inesistente!!! quante volte mi sono chiesta chissa’ quale sara’ il segreto, e quindi trovo che sia uno spreco usare l’astice se preparata seguendo il ricettario… ma se la cottura della zeppola e considerata arte, sono certissima che il risultato sara’ incredibile, al contrario l’astice se possibile potrebbe ottenere ancora una rivalutazione perche’ accompagnata da una pastella modesta e senza pretese, per cosi’ dire la diva viene ancora di piu’ evidenziata…. e’ solo la mia opinione, come anche devo riferirvi che i biscotti al cioccolato, sembrano una ricetta senza pretese e facile facile, ma la consistenza dell’impasto e’ tutta da valutare, a me e’ venuta bene solo la prima teglia, la seconda forse perche’ cambiava la temperatura dell’impasto gia’ non davo piu’ lo stesso risultato, comunque a parte questo dettaglio sicuramente risolvibile con un po’ di esperienza, i biscotti sono ottimi, e sicuramente da rifare. Belli anche da regalare in una confezione di cartone…
Bravo Sigrid, proprio un bel sito, grazie!
Grazie Sigrid proprio un bel risultato il tuo blog.
ti ho assegnato un premio, se vuoi passa a ritirarlo
uffi!!!purtroppo non ho tempo per leggere tutti questi interessanti commenti sulla cucina povera rivisitata. So solo che le zeppole so buone con i fiori degli zucchini, ricetta napoletanissima,e sembrano buone con il gamberetto al sesamo,gnam!Gli astici lasciamoli nei loro gusci….Ciao e buon weekend!
@Giù no niente flicker ma mi devo attrezzare… te le potrei mandare via mail… ma dove? pensiamo a un modo! io ci sono andata con dei soldi avuti da un contenzioso che mi aveva fatta stare molto male: non li ho voluti neanche vedere e li ho spesi tutti nel viaggio che mi ha portato fortuna per molte cose pertanto ci tornerei super-volentieri :-) Non erano moltissimi… comunque non è una meta costosa come si pensa, eccetto il volo: hotel e cibo costano meno che in italia e hanno un rapporto qualità /prezzo altissimo! se si prenota in anticipo il volo… facciamoci un pensiero!!!
Appunto Giu, le tue news da CNN…mi mancano :-))
Come al solite hai sempre idee geniali…
Ciao da Francesca
@Anto Beh fa piacere che ogni tanto esca un po’ di carne nuova dal frigo :))) E pure tosta! Bene. Qui fai conto che fa sempre piacere leggere quello che la gente ha da dire, se non c’interessa, passiamo oltre senza dirti che sei una demente, come capita invece altrove (difatti io di cazzatelle me ne permetto tante proprio per questo motivo, me ne approfitto insomma). Comunque ricorda: le critiche sono sempre ben accette, purche’ siano costruttive e lascino un minimo margine di errore (proprio). Direi che il tuo commento copre tutti i requisiti :DDDD
Il fatto e’ che ogni tanto capita di scaldare un po’ gli animi con qualche comment magari un po’ da lunedi’ mattina senza caffe’ e con la gomma dell’auto bucata ed in ritardo al lavoro. Non so se rendo l’idea. Il forum funge da buffer per quelle cose che non sempre si possono gestire nei post. Le cose veloci, dinamiche, quotidiane passano qui, le discussioni lunghe e strutturate dilla’. Il successo delle ricette invece e’ sempre un tema spinoso, perche’ le possibilita’ di solito sono 2: Sigrid bara e nessuno le prova mai (quindi solo commenti tipo: uh la devo fare), Sigrid non bara ma bariamo noi (commenti: uh come m’e’ venuta beeeeene, anche se non e’ vero).
Esiste ovviamente anche la terza via: Sigrid l’ha fatta davvero come dice, le e’ venuta davvero come nella foto, ed a molti e’ davvero riuscita bene. Per quanto mi riguarda, ogni volta che non ho avuto risultati soddisfacenti, mi sono seduto, ci ho ragionato sopra ed ho cercato di correggere il tiro. Esempio banale: fatti dei muffin come in una ricetta ma venuti diversi perche’ gli stampini non erano identici, il forno era diverso, la farina era diversa, il latte non era quello ecc ecc ecc. Ora i muffin mi vengono bene :D e la ricetta e’ stata riadattata ai gusti personali, al forno, alla farina ecc ecc. Se una cosa non esce al primo colpo, stai tranquilla che il trucco c’e’. Poi Sigrid in realta’ bara, perche’ lei della stessa ricetta prepara 14 versioni e poi fotografa solo quella che le riesce meglio. Ma questo a noi non ce lo dira’ mai.
@CoCo “stavo per non lasciare alcun commento” beh molto male!
“ne è venuta fuori una bella discussione alla quale mi unisco” Molto beeeeneee!! :)
@Filippo Niente da fare. Sono impegnato con le News, questo weekend solo pane sale.
@Daniela Invidia, molta. Ma non e’ che hai tipo delle foto fatte li e messe su un flicker? Io pero’ in Giappone ci vorrei andare… uffa… hm… che fareste una colletta? :DDDDD
No eh? :||| Vabbeh comincio a risparmiare per quando organizzeremo il Choubrusushi trip, ho capito…
Ciao buon week end
@ Sigrid buon fine settimana
@ Giù hai due giorni per preparare una lasagna perfetta :-P
Mi sono soffermata come al solito a leggere le tue divagazioni e stavo per non lasciare alcun commento ma poi ho visto i commenti degli altri e dico solo che ne è venuta fuori una bella discussione alla quale mi unisco dicendo che io sono favorevole a nobilitare i cibi semplici mediante preparazioni più fantasiose ed accurate mentre amo lasciare quasi nature cò che di per sè è pregiato, aggiungo che la ricetta l’ho stampata ma questo forse non interessa a nessuno, buon W.e. a chi scrive ed a chi legge
MAmma mia come sono invoglianti queste zeppole!!!! Da provare al più presto!!!!
@Roberta Sì, proprio i Sultana scones. Grazie, grazie mille te ne sarei davvero grata (non riesco proprio a rinunciare…!!).
@Anto, no non li ho provati quelli dolci…:-( i sultana scones giusto? ma sono in lista!!!
sul forum è più facile seguire gli argomenti, nel senso che hanno ognuno un suo post(o) :-)
qui ho constatato anche io che i messaggi, le domande, le risposte ecc. si perdono …
sono in partenza, ma quando torno provo e ti dico :-)
@ Roberta Perché quelli dolci ti sono venuti bene?!? Possiamo trovarci volentieri sul forum ma scusa l’ignoranza… come funziona? Qui si lasciano dei brevi commenti e sul forum si approfondiscono temi correlati alla ricette?
ah…parlavo di quelli salati..i suoi proprio suoi… :-)
@ Anto!!! anche io scones…
grrr..non mi sono venuti come Sigrid..vabbè che pretese dirai..dà i parliamone sul forum…
Ciao Sigrid!!! @)>—->—
Ecco. Allora ho proprio fatto bene a uscire dall’ombra… non avevo visto che c’è un forum correlato al sito e quindi non dico più nulla! Sono andata a dare una sbirciatina, ma non ho trovato nulla. Devo però cercare con più attenzione. Comunque grazie! Il fatto che siate tutti amici, come dice Filippo, lo si avverte e vi ringrazio per avermi accolta!
@ ANTO
ciao..benvenuta, mi permetto di farti gli onori di casa.(Sigrid non bastonarmi)
Qui siamo tutti amici si ride si scherza e ci si confronta.
Se hai qualche problemuccio con le ricette basta che chiedi e vedrai che qualcuno ti risponderà sicuramente.
Ti ricordo che cè anche un forum dove ognuno è liberissimo di esprimersi e fare tutte le domande che vuole.
Per qualsiasi altra informazione @Sigrid
ciao
@ Anto: Ciao, hai provato a cercare nel forum?Puoi postare un nuovo topic sugli scones,se non c’é giá.
Ciao a tutti e soprattutto alla padrona di casa. Vi seguo da molto e con piacere. Non ho mai scritto perché mi sembrava di non aver nulla di pertinente da dire. Se posso essere sincera, mi piacerebbe se i commenti fossero più “utili”. Mi spiego… vanno benissimo i complimenti, e Sigrid se li merita tutti (!) ma ogni volta leggo una ventina di “che bella foto, che bella ricetta, oh la mia dieta) quando invece mi piacerebbe tanto poter condividere le esperienze degli altri. Un’ esempio su tutti: ho provato tre volte a fare gli scones e non mi sono mai venuti! Ho cercato sul sito i commenti degli altri per capire cosa sbaglio, ma non ho trovato nulla. Così ho tradito la ricetta di Sigrid con una trovata in un altro blog. Però trovo che sia peccato. I commenti dovrebbero servire a questo no? Beh, scusate se mi sono permessa di “rimproverarvi”. Sarà che sono Svizzera e gli svizzeri si sa, non me ne vogliate, sono un po’ rompiscatole! Comunque Sigrid ora ti faccio i miei complimenti, tanti e sinceri, ma poi non te li farò più e posterò commenti più… concreti. Grazie mille a te e a voi tutti!
Ricetta appetitosa e pippa/esercizio cervellotico ancora più stimolante.
E’ più che un piacere leggerti.
Elaborazioni e commistioni VS schietto? Probabilmente tutto. Quandola volontà non è stupire, quando il rispetto per il cibo si coniuga a quello per chi mangia ed all’amore ocn cui si elabora, il risultato non può essere che quanto la nostra cucina esemplifica da sempre. E lo dico a ragion veduta, da un paese dove certe logiche gastro-culturali sono tutt’altro che acquisite.
Siamo ciò che mangiamo, ed anche ciò che cuciniamo…
@Giu e Sigrid ho avuto la fortuna di visitare il Giappone e di apprezzarne la cucina che, com’era prevedibile, è molto più varia e gustosa di quella che viene proposta nei vari sushi bar e affini da noi. Io non amo molto i fritti ma la tempura lì è di una tale delicatezza da far venire voglia di mangiarne a chili!!! :-P Risultato: ormai sono delusa ogni volta che vado a mangiare giappo in Italia! Ho provato anche a rifare il sushi a casa ma è un’altra storia!
Sai Sigrid che ti ho “conosciuta” proprio dopo quel viaggio? cercavo una ricetta per i noodles che avevo riportato e sono capitata qui https://www.cavolettodibruxelles.it/2006/07/noodles-con-tagliata-di-manzoin-brodo-piccante :-)
Le zuppe sono decisamente più semplici da replicare anche se in Italia non sempre è facile tutti gli ingredienti!
In sintesi… Mi iscrivo alla gita proposta da Giu!
@PaMine anche mia nonna le preparava!!! inutile dire che le mie non vengono croccanti e buone come le sue!
@Sigrid pero’ non mi hai detto chi mangia poi quelle cose deliziose che cucini…se hai bisogno io sono di Roma ;)
@Giu grazie grazie troppo buono.Ripeto a forza di scrivere ricette via email verso l’America , ho pensato che un blog poteva essere un utile strumento. Per questo motivo e’ in Inglese perche’ i possibili fruitori (anche se la maggior parte di origini Italiane) non sanno l’Italiano. Cio’ non toglie che possa tradurre in un futuro vicino tutto nella nostra bellissima lingua. Anche se non conosco benissimo l’Inglese ce la metto tutta, il mio desiderio e’ di far conoscere la Cucina Italiana a chi ne ha voglia e far capire che non e’ poi cosi’ difficile e lungo cucinare qualche sana e gustosa ricetta Italiana…
Dimenticavo, io non so cucinare manco un un uovo, ma, incredibile!
tutte le sere una capatina in questo sito la devo fare.
Ariciao!
PaMine
Ciao a tutti e anche a te Sigrid,
Mi chiamo Patrizia ed è da un po’ che seguo questo blog (tutte le sere dopo il lavoro). Questa sera a sentir parlar di zeppole non ho potuto far a meno di aggiungere un commento, perché uno dei ricordi più belli della mia infanzia era il periodo in cui la mia nonna calabrese faceva le zippole (non zeppole e sempre rigorosamente salate) per i suoi 11 nipotini ed in una limited edition di queste, riservate ai grandi, c’era il pesce… e che pesce!…lo STOCCAFISSO!!!
Erano BUONISSIME!!!
Un saluto a tutti!
Sigrid sei davvero brava
PaMine
veramente sembrano una delizia….e poi la salsa di soia ed il miele..! ma quale tipo di miele?
come al solito da provare
Bene, vedo che la discussione si e’ animata non poco :))) Ma andiamo con ordine…
@Filippo Convengo sul lato: “puro piacere personale” :))) Pero’ sei aperto e sperimenti, e questo mi pare positivo, no?
@Alessandra Ma il tuo blog e’ tutto in inglese??? Alla faccia degl’italiani che non sanno le lingue (oddio magari fai solo finta di saperlo, ma in quel caso lo fai molto bene secondo me :DDD) Un bel esercizio di stile, non c’e’ che dire. Complienti.
@Donatella L’ultima lasagna l’ho fatta almeno, dico almeno… 6-7 anni fa, ed ho smesso per i succitati motivi. La mozzarella probabilmente non ce la mettevo, non ricordo… Ma nelle foto delle pubblicita’ mi pare che fosse sempre “filamentosa”, no? ;)))
La settimana scorsa, su supplica famigliare, ho comprato delle tavolette di pasta per lasagne in grano duro, ma giusto per curiosita’. Non dirmi che sono una cacata che senno’ mi rovini la sorpresa :DDDDDD
Pero’ e’ come dici tu, ci vuole impegno e tempi lunghi. Forse, e dico forse, dipende dal fatto che per me la lasagna non e’ un piatto “archetipo” come dice Sigrid. Non appartiene al mio backround culinario. Certo a quel punto non dovrei usare nemmeno l’aceto balsamico, che fino a 10 anni fa noi “del sud” non sapevamo manco cosa fosse.
@Sigrid E’ dura rispondere ad una come te :DDD Dici che non sei uno chef, ma visto che cucini circa 5 volte di piu’ e 80 volte piu’ variegato di me… beh… Ti renderai conto che non puoi rientrare nella norma della casalinga qualunque (la mia categoria insomma). Quello che pero’ penso sia il motivo del clima positivo e propositivo che c’e’ sempre su questo blog, e’ che proponi sempre cose semplici, fattibili, e senza la pretesa di essere “il verbo”, “la ricetta assoluta”, “si fa cosi’ e basta”. Sulla questione sushi concordo che concordi il concordato. Aggiungerei che ho un sushi bar trendyissimo ed appena perto proprio a 20 m dall’ufficio, e che l’unica cosa che mi tiene lontanto dai suoi tavoli sono le avvenenti ragazze UNGHERESI in “kimono”, e soprattutto il Dottor Sushi dietro al banco, anch’esso esemplare bianco caucasico, maschio stavolta. Non che gli pseudoristoranti cinesi con un mandorlato a servire siano miglir garanzia di qualita’, per carita’, pero’… almeno la finta riescono a farla meglio.
I giapponesi, per la cronaca, hanno fatto un istituto apposito per la difesa della vera cucina giapponese, e quantomeno del sushi di base. Anonimi giapponesini (ANONIMI??? Che se ti entra un giapponese nel sushi bar a Catania non te ne accorgi vero???) pare girino il mondo e facciano giustizia dispensando o negando diplomi e, pare, denunciando i locali piu’ indecenti (ma che ci vanno con gli spadoni da samurai???) Ora… ammesso e non concesso che in effetti ci siano ristoratori ai quali qualche dito mozzato potrebbe servire di stimolo a cucinare meglio, se una cosa del genere la facessimo per la cucina italiana all’estero, allora sarebbe una strage che manco le guerre puniche. E via ad impalare tutti i ristoratori che si chiamano LUIGI, hanno la TRATTORIA, i capelli lunghi a coda e bisuntissimi, la camiciazza con petto villoso in bella mostra anche con -12, catenella con santo patrono e baffo o pizzetto a scelta (scusate, ma all’estero lo stereotipo dell’italiano delinquente-ristoratore e’ quello). Detto questo pero’ bisogna anche scontarsi con il fatto che uno per assaggiare la vera cucina vietnamita, o va a Saigon, o e’ meglio che si mette l’anima in pace ed al massimo si accontenti dei surrogati. Senti, ma quando lo organizziamo un bel viaggetto culinario in giappone? Chi viene di voi????
Sul punto n.2, mi rendo conto solo ora, che la mia voleva essere una domanda, e quindi manca il punto interrogativo. Comunque mi par di capire che la tua risposta sia: come FP (che ovviamente sara’ Fulvio Pierangelini, visto che si parla di semplificare la cucina) anche tu sei per il “famolo semplice”. Ma su questo pero’ non posso che concordare, in un certo senso si riallaccia a quello che dico io: quando un piatto e’ troppo lungo o troppo complesso, o lo si semplifica o non ne va le la pena. Ho letto di Fulvio che come “consulente” al De Russie di Roma ha fatto un pollo arrosto. Vi rendete conto? Un dannatissimo pollo arrosto. Diavolo di un Fulvio. Quindi viva il piatto semplice che puo’ diventare superlativo, e viva l’ingrediente scelto bene e trattato bene. Sul palato ugualmente sensibile pero’ ci andrei con le molle, perche’ la musica si puo’ imparare (praticamente tutti potrebbero suonare), ma poi Mozart e’ un prodotto un po’ piu’ raro. Certe cose s’imparano con l’allenamento (accostamento vini-cibo per esempio) ma certe altre devi averle dentro in una qualche maniera. Comunque, complice anche l’aggiunta che hai fatto al tuo comment, concordo con te nello sceglier la strada della semplicita’ e della qualita’ delle materie prime. Che poi infondo non e’ molto distante da cio’ che mi fa fare la pigrizia oggi: cose semplici e quotidiane :)))) Penso in ogni caso di aver capito il cavoletto-pensiero (na volta tanto…). Vado subito a praticare, mettendo a dimora un po’ di massa per il pane di domani :)))
Grazie per la pazienza e per lo stimolo :)))
Giu
Cara Sigrid, ti ho nominata ;)
(lo so che non hai tempo nè voglia per i Meme, ma te lo dico comunque ;>)
Cara Sid,
scrivo per la prima volta, ma mi sento ‘di famiglia’ visto che sei ormai da qualche mese uno dei primi siti che leggo al mattino! Ricette curate, idee nuove, foto superlative. L’atmosfera del tuo sito è proprio deliziosa, volevo dirtelo! E ringraziarti per i bei momenti che, col tuo aiuto, ci fai trascorrere a tavola!
@Mari: mi permetto di risponderti io visto che ho preparato l’impasto ieri sera e fatto i biscotti stamattina. Nessun problema, proprio volendo puoi tirarlo fuori dal frigo una mezz’ora prima perchè si ammorbidisca leggermente prima di lavorarlo. Sono buonissimi!
Ciao!
Seguo da un po’ il tuo blog e devo dire che mi piace molto, ci sono molte ricette che ho gia provato dapprima…e tante nuove da provare! qualcuna l’ho gia provata…e devo dire…stupende!
Volevo dire che nel ristorante cinese vicino a casa mia (io sono slovena, da capodistria) cucinano questi stessi gamberetti, pero senza aggiunta di sesamo. OTTIMI!
Volevo pure dire che cio che dici riguardo il pesce e assolutissimamente vero! La mia famiglia e una famiglia di pescatori e da sempre mi hanno insegnato che il miglior modo di cucinare carni pregiate e il piu semplice, quasi minimalista!!
scusa sig, torno un attimo indietro sui biscotti al cioccolato
: se preparo l’impasto e invece di 2 ore lo lascio una notte intera in frigo dici che ci sono problemi, così con calma potrei preparli la domenica mattina!
grazie e inutile aggiungere …. complimenti per il sito!
@Giu: la lasagna, quella vera, emiliano-romagnola, non vuole la mozzarella! Solo ragù alla bolognese (be’, io invece della carne macinata, da brava vegetariana ci metto la soia, e già immagino alcuni nasi storti, ma giuro che viene benissimo e i miei amici ne sono ghiotti) e besciamella. Poi in realtà la pasta fatta in casa (mooooooolto più buona) andrebbe tirata a mano e non a quadretti ma a pezzi grandi quanto la teglia, e poi si’, cotta un pezzo alla volta… Ci vuole una giornata sana per fare una buona lasagna, me certo che ne vale la pena!
ah, mi accorgo ora di non aver finito il ragionamento… Grosso modo, mi sembra che il modo di guardare all’alta cucina andrebbe rovesciato (tipo un calzino :-), cioè, non è che uno cucina normalmente e all’occasione cucina ‘da ristorante’, semmai si potrebbe pensare che cucinare sia un processo (quello che ho cercato di accennare malamente nel punto 2 cfr sopra), fatto di technica, di intelligenza, di sensibilità , insomma di attenzione costante che, quando portata all’estremo, cioè con tanto impegno, tanto genio, tanta esperienza ecc, diventa alta cucina, grande ristorante. Ma è lo stesso identico mood che dovrebbe presiedere alla pasta al pomodoro (ahum :-) o a qualunque cosa preparata velocemente in qualunque circostanza. Insomma mi sembra che la Cucina in finis sia questa, ma poi vabbe io non sono manco cuoca ecc ecc, anzi la smetto di teorizzare e torno a pulire i carciofi :-)))
In realtà , nelle molte domande di Giù io individuo due questioni sulle quali ragionerei separatamente:
1) si puo’ fare il sushi senza aver MAI mangiato sushi?
Si è no. Pero sopratutto no. E aggiungerei: ‘senza mai aver messo un piede in giappone’. Sembra da terroristi messo così ma non lo è, penso che il cibo sia anche, forse prima ancora di un qualche cosa di nutriente, atmosfera, cultura e sensibilità . Per cui mi sembra sbagliato estrapolare un elemento culturale quanto una preparazione culinare cercando di riprodurlo altrove senza avere il bagaglio conoscitivo che fa da contorno. Cioè si può sempre fare (io faccio i maki, hum) solo che si fa sapendo di essere in torto, cercando di replicare una cosa di cui non si ha neanche vagamente idea quale sia l’originale. E infatti già lo so che dal giorno in cui metterò piede in Giappone odierò i suscivendoli europei, più o meno tutti, e mi sentirò misera e scema di aver pensato un giorno che quella roba là potevo anche farmela in casa. Detto ciò, questo vale per il modello archetipale che si riproduce, dallo sushi alla ribollita passando per la tagine al limone e lo stufatino indiano ecc. Diversamente già ne va per tutto ciò che non ha archetipo, dove lo sfondo è nient’altro che il vissuto e la memoria di chi cucina. E comunque, non c’è da essere integristi, magari non siete mai andati in belgio ma potete godervi lo stesso un bel stufato di manzo alla birra senza farvi dieci millioni di domane filologiche, insomma forse il ragionamento vale sopratutto per ciò che è veramente esotico, cioè radicalmente estraneo culturalmente.
2) e’ un peccato sprecare materie prime di qualita’ per delle preparazioni banali
No. Non penso proprio. Anzi, FP docet (strizzo l’occhio a giu, scusate), e c’ha ragionissimo, che più fai semplice meglio è. Insomma non è questione di far complicato o no (può essere complicata anche la semplicità , a voglia, mentre l’apparentemente complicato spesso non è che confusione, mentale e dei sensi), è invece questione, come nel caso dell’astice, ma vale lo stesso per la trippa se vuoi, di essere attenti al sapore proprio di ciò che tratti, consci degli equilibri delicati sui quali puoi giocare negli accostamenti (e questo è forse la lezione più cara che ricevi in cambio della – mica enorme – spesa che occasiona un viaggio a San Vincenzo) e di quanto il palato (tuo, mio, probabilmente di chiunque), riesce a cogliere delle sfumature davvero delicate. Insomma, non importa poi molto che tu usi delle materie costosissime oppure no, importa che sia buona la materia, e che tu cucinando la ascolti, la rispetti, e la usi in modo da farle esprimere se stessa (e appunto la zeppola e il fritto, per l’astice, non mi sembra poi il massimo, e il caviale non mi sembra che venga un granché sublimato, lui, per il fatto di trovarsi sulla pizza). Poi chiaramente, fate quello che dico e non quello che faccio, questo, per me, è il mondo delle Idee, poi finisce nella pratica che uno, per mille motivi a iniziare della propria ignoranza, faccia tutt’altro, però ecco, la cucina, come arte, dovrebbe essere proprio questo, nel migliore dei mondi possibili (poi nella fattispecie nel mio di mondo, euhm, perfettibile diciamo, transitano anche brownies e merluzzo surgelato :-)
@Giu la penso esattamente come te, diciamo che l’usare ingredienti costosi lo lascio ai cuochi. quando voglio mangiare qualcosa di particolare vado al ristorante. A casa ricette semplici e magari anche salutari che non ci sta male, le cose un po’ piu’ particolari le preparo quando arrivano amici e parenti. E poi che vuoi il tempo e’ sempre meno, lavoro, figlie , marito,cane e poi…ci sarei anche io…
Buoni….adoro l’idea del sesamo sulle frittelle!
A proposito di zeppole, dal mio marito campano ho imparato (un po’ di anni fa!) cos’e’ la borragine, e soprattutto quanto e’ buona questa foglia vellutata racchiusa in una frittella
soffice!
PS: ieri ho mangiato una buonissima pastina in brodo all’aroma di chiodi di garofano, eredita’ dell’esperimento “blanquette di veau”! A proposito di blanquette, non e’ che un giorno di questi potremo avere anche la tua versione? Resto in trepida attesa :) Ciao e complimenti!
@ Giù..
ho letto tutto il tuo commento e ho trovato tante verità .
Ogni tanto ci penso anche io se ne vale veramente la pena preparare piatti di alto livello che verranno consumati in famiglia.
Io penso che la passione per la cucina porta sempre a puntare in alto, mi spiego, chi ha passione cerca quasi sempre di imitare nel suo piccolo creazioni di grandi chef o di grandi pasticceri.
Personlmente mi diverto molto in cucina, creo ricette nuove frutto della mia immaginazione, esperimento abbinamenti nuovi e tante volte ripeto quelli venuti meglio.
Punto tanto sull’aspetto estetico, l’importanza stà nella presentazione, insomma anche l’occhio vuole la sua parte, ma sempre utilizzando prodotti normalissimi e rustici con dei risultati a dir mio soddisfacenti e gustosissimi.
Non sono un cuoco, perciò tutto quello che dico è puro orgoglio personale o apprezzamenti di amici, ma diciamo che è un modo per sentirsi soddisfatti in quelle ore libere lontani dal lavoro o dalla quotidianità .
Diciamo che in parte sono d’accordo con te..
ciaooo
Cara Cavoletto, il caviale nella pizza, la zeppola di astice e magari il dentice a beccafico: anche a me sembrano idee eticamente poco responsabili.
In più mi sembra presuppongano un’idea di cucina per nuovi ricchi.
L’operazione esattamente contraria è prendere cibi poverissimi e nobilitarli con preparazioni accurate e presentazioni sofisticate. Mi viene Davide Oldani, che magari conosci perché ha fatto il giudice all’IRONBLOG.
BEL POST!!! BRAVA! :)
E’ bello leggerti nelle ore del meriggio con il caffe’ in mano, e il sole che finalmente si e’ deciso a togliere di mezzo il grigio plumbeo di questo ultimo mese, ed entra di sghembo tra le tende lasciate socchiuse.
Ma e’ ancor piu’ bello leggerti quando cominci a divagare. A prescindere dal tema. Un po’ perche’ dai la possibilita’ di sbirciare nel tuo mondo,
nella tua vita e, se ne parli, anche nel tuo passato, e un po’ perche’ un discorso un attimo piu’ complesso del solito ti da molti spunti per ragionare, per riflettere. Non che i post quotidiani non siano belli tutti, ma e’ chiaro che non possono essere tutti superlativi sempre, altrimenti ci sarebbe qualcosa che non va proprio (o in te o in chi ti legge :DDDD). Quindi ci vuole anche qualche eccezione, qualche punta piu’
alta, che confermi la regola :))) E poi basta guardarsi indietro per non poter dimenticare il post sul topastro della Disney o quello sul mecching offe delle foto per il gambero (tanto per citarne un paio).
Di solito non mi perdo in commenti tanto lunghi (HAHAHHAHAHAHA) pero’ oggi volevo condividere cio’ che penso (per una volta che penso… su… siate buoni). Il discorso di fondo, se le mie pilloline non hanno ancora fatto effetto sui neuroni, e facendono un iper-sunto, dovrebbe essere: e’ un peccato sprecare materie prime di qualita’ per delle preparazioni banali (troppo semplici o che tolgo stravolgono il sapore eccellente della materia prima).
Su questo in realta’ ci avevo pensato gia’ diverse volte, ma da un’angolazione un po’ differente, piu’ terra terra. Non sono bravo a cucinare, nel senso che si’ c’e’ gente che viene a casa mia solo per mangiare un piatto di pasta decente (dicono loro), si’ cucino io e tutti i giorni, pero’… pero’ non sono bravo. Non ho arte, non ho mestiere, non ho nemmeno una grande tradizione alle spalle. Le ricette di famiglia delle nonne non sono piu’ reperibili e non si sono curate di tramandarle, mia madre cucina(va) benissimo ma molto semplice e soprattutto molto economico (gente povera siamo…). Ho una zia che cucina ungherese divinamente, ma la cucina .hu non e’ il massimo ne’ in leggerezza ne’ in varieta’ (ottima, per carita’, ma non e’ la cucina italiana). Quindi per mancanza di certe basi teoriche, per mancanza di fondi da poter spendere da Pierangelini o Vissani per farsi magari “un’idea”, visto anche l’aver cominciato tardi a scoprire che cio’ che mettiamo un bocca ha anche un sapore, tocca arrangiarsi come si puo’. Quindi vado giu’ di libri, libretti, giornali e da 6-7 mesi: di foodblog! :)))
Mi arrangio, mi barcameno, provo e riprovo, ma ad essere sinceri… ogni tanto mi viene il magone a non aver mai assaggiato una ribollita fatta come si deve. Quella che faccio io e’ buona, la adorano, ma detto tra noi… credo non abbia
nulla a che fare con la ribollita classica. Certo ogni famiglia nel fiorentino se la fara’ diversamente, ma cio’ non toglie che ci sia una logica di fondo, una specie di melodia di base sulla quale improvvisare. Se pero’ tu la melodia di base non l’hai mai sentita, come fai? Leggi lo spartito ma che musica ne esce? Del tipo: si puo’ fare il sushi senza aver MAI mangiato sushi? Indubbiamente, ma non sara’ lontanamente somigliate al sushi visto che non sappiamo nemmeno cosa sia (giuseppe = mai mangiato sushi, ma questo e’ un altro discorso che ora e’ meglio non affrontare).
Il mio dilemma in realta’ parte da un gradino piu’ in basso del tuo: vale la pena cimentarsi in piatti molto complessi (e quindi magari anche con materie prime eccezionali) per avere dei risultati indegni o comunque appena decenti? Mi spiego. Partendo dai presupposti tecnici che ho detto prima sulle personali ed oggettive capacita’ in cucina, che senso ha fare, per dire, una vera lasagna con la pasta fatta in casa, i quadretti cotti a parte, asciugati uno ad uno, lasciati freddare, ragu’ di carne cotto 2 ore e mezza, mozzarella fresca, besciamella calda ecc ecc, se poi il risultato e’ si buono, ma non degno dell’intera mattinata spesa a farle (parlo per esperienza)? Faccio 10.000 cose e quindi il tempo libero purtroppo e’ sempre un fattore fondamentale nello scegliere le attivita’ ludiche, ma se una ricetta richiede piu’ di un’ora di lavoro per la preparazione, di solito trova in me un avversario molto duro. Parallelamente, non cucino con prodotti costosissimi, un po’ perche’ non me lo posso sempre permettere, ed un po’ perche’ penso: ma se spendo 50€ per una pescatrice, fatta da me al forno diciamo… alla pugliese, ne varra’ veramente la pena? Se sputtano 50€ perche’ poi faccio degli errori grossolani vuoi per mancanza di basi e vuoi per ignoranza di cio’ che dovrebbe essere il risultato finale, mi chiedo: ne vale veramente la pena? Certo che si’, direte voi, altrimenti dovremmo magna’ tutti pane e olio (bbono pero’…) o spaghetti sconditi (meno bbono pero’…). Ma non e’ questo che volevo dire: mi chiedevo semplicemente se cucinare per ore ed ore dei piatti magari costosissimi, valga la pena per dei sapori che oltretutto non so nemmeno come dovrebbero essere veramente. E guardate che sono combattuto pure io, non ho mica una risposta definitiva… Intanto cucino cose semplici, piu’ e piu’ volte fino alla noia per capirne tutti i lati positivi e negativi (tipo che la mia torta di mele ormai viene bene, ma ci ho messo 1 anno ed almeno 50 tentativi, prima di arrivare alla MIA torta di mele). E intanto leggo Sirid, i vostri commenti ed anche i vostri blog, perche’ comunque la mia curiosita’ e’ sempre tanta. Intanto cucino, insomma, mentre “passa ignaro il vero senso della vita”.
Grazie per la pazienza
Giu
in effetti non posso che concordare.. tutto quell’astice usato cosi..già mi piange il cuore quando ci faccio le penne! Ad ogni modo bella ricetta, da riproporre magari grattuggiando nella pastella un po di zenzero?
sì, avrei fatto anch’io lo stesso ragionamento! e poi a me il pesce piace talmente tanto al naturale che mi trattengo sempre dal manipolarlo/stravolgerlo troppo… certo che come stuzzichini però questi dovrebbero essere buoni un bel po’ :-)
Ottimo fingerfood per ottime bollicine, hai proprio ragione!
Mi sono venuti in mente i gamberoni alle mandorle che mangio nel mio ristorante preferito! Per me, amante del pesce crudo, (( Ho giusto appena parlato di sushi! ;-) ))
questa alternativa potrebbe essere una buona idea!
Tes crevettes enrobées de sésame me font très envie!
Sicuramente da rifare con i gamberi e concordo con il tuo ragionamento. Con l’astice è un peccato … almeno lo sarebbe a casa mia. Salutoni
Ma lo sai che mi hai letto nel pensiero?!?
Ieri stavo proprio rimuginando su come fare un frittino leggero leggero di pesce.
Ricette veramente intriganti e che attirano tutti i sensi , e quando dico tutti dico tutti !
Foto sensazionali,complimenti.
Ma mi domandavo : Chi Mangia poi tutte queste squisitezze ? A me piacerebbe ogni giorno cucinare una di queste prelibatezze, ma poi ‘ahime’ ‘ le devi anche mangiare…
ti ho anche linkato al mio modesto blog nato per le continue richieste di ricette ‘vere’ Italiane da parte dei miei innumerevoli amici Americani.
http://cookinginrome.blogspot.com/
Continua cosi’…Alessandra.