Crumblitos de fresas y naranja

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Nonono, non è una ricetta spagnola (cioè non in senso stretto per lo meno). E soltanto un’ordinaria lunedi di follia. Leggermente euforizzata dell’arietta primaverile che tira da queste parti, ho comprato delle fragole. Spagnole ovviamente. E non erano neanche male, cioè parecchio meno peggio di quano non temevo. Poi sicome avevo finito le arance ho preso anche quelle. Ispaniche anche loro. E visto che a sto punto i miei crumble di frutta iniziavano a ostentare uno strano accento iberico, beh, ecco. Ah, ps, giusto per spirito di contradizione, ci ho pure aggiunto un po’ di pistacchi, di bronte (poi vai a sape, magari vengono dalla cina, che vabbe’ che tu signor castroni c’incolli un etichettina dicendo ‘pistacchio di bronte’ ma se io per caso quel giorno fossi d’umore scettica? e già che ci siamo, ma un confezionamento un pochino più serio per frutta secca e spezie? no dico perché ste bustine di platica chiuse col nastro adesivo, in proporzione al giro d’affari della casa, fanno un po’ ridere eh… ).

Piccoli crumble di fragole, arancia e pistacchio

per la frutta
fragole 300g
arancia 1
pistacchi non salati 3 cucchiai
zucchero di canna 2 cucchiai

per il crumble
farina 75g
burro 60g
mandorle spellate 50g
zucchero 50g
pistacchi non salati 1 cucchiaio
sale una piccola presa

Pulire le fragole e tagliarle a pezzetti. Metterle a macerare con lo zucchero e il succo dell’arancia. Aggiungere i pistacchi grossolanamente tritati e mettere da parte.
Preparare il crumble mescolando, con le punte delle dita, le mandorle frullate (piuttosto finemente), la farina, lo zucchero. i pistacchi grossolanamente tritati e il burro morbido, fino a ottenere un impasto sbriccioloso. Prendere delle ciotoline o dei recipientini che possono andare al forno, riempirli ai tre quarti di frutta e finire con un po’ di briciole. Cuocere al forno, a 180° per una ventina di minuti o finché le bricciole non si siano dorate. Lasciar intiepidire un po’ e servire.

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78 Commenti

  • miranda ha detto:

    …fatti ieri sera a sono buonissimi questi crumble…grazie sigrid

  • Giulio ha detto:

    D’accordo in tutto e per tutto con Giu.
    Giustissimo prendersi cura del pianeta.
    Sbagliatissimo ma soprattutto controproducente trasformarlo in ideologia.
    Equilibrio, buon senso, priorità.

  • claudia ha detto:

    Spettacolare il tuo blog, complimenti! Me lo sono appena letto tutto e non so cosa provare per primo.
    Ciao da Londra.

  • luvaz ha detto:

    @Giu Io inizierei con una fase repressiva per poi passare a quella costruttiva, così imparano :)!
    Lo so, l’argomento è così attuale, mi riguarda così da vicino (avrei preso una specializzazione in marketing agroalimentare, ma sono ancora disoccupata!)ed è così delicato che ci vorrebero ore di discussione, va a finire che la nostra ospite ci manda a raccogliere i pomodori….A proposito dei nuovi schiavi poi, non cosa farei ai noti caporali dell’agroaversano….Giu avrai letto gomorra? Quello è solo la punta dell’iceberg…

  • Giu ha detto:

    Hai perfettamente ragione, pero’ devi ammettere che il dubbio ti rimane, proprio perche’ non potrai mai sapere se sono stati corretti o meno (i produttori). E sai la cosa brutta? Non c’e’ rimedio. Puoi punirli, e anche tosto, ma per uno che ne becchi, 100 la sfangano. E’ come la droga: un ufficiale dell’antidroga un giorno che presero “per caso” un furgone carico di coca mi disse “no guarda, stai tranquillo, in questo lavoro il caso non esiste”. Questo per dire che lo spaccio si ferma solo con l’onesta’ intellettuale di tutti (utopia ovvio) o con una delazione. Cio’ che possiamo fare, e’ cercare di dare il buon esempio e di fare del nostro meglio per rispettare l’ambiente e per avere meno impatto ambientale possibile con le nostre vite. Bisognerebbe poter passare dalla fase repressiva (se mi avveleni, ti taglio le mani), ad una fase propositiva e costruttiva (ti premio se sei piu’ bravo di quello vicino a te che lo e’ gia’). E questo purtroppo richiede secondo me prima di tutto un atteggiamento mentale totalmente diverso verso l’intera vita: bisogna smettere di essere egoisti :))))
    Utopia insomma ;)
    Giu

  • luvaz ha detto:

    @giu Io i pinoli cinesi li continuo a usare e la mozzarella, boicottando quella aversana, la continuo a mangiare (forse pure troppa!)Il problema non è la stagionalità=bontà del frutto-verdura, il problema è sapere se si produce nel rispetto dell’ambiente e della salute pubblica. non posseggo la macchina e il telefonino è lo stesso dal 2003 (fortunata io che non ho dovuto ancora cambiare la batteria!)ma non posseggo nemmeno la tessera del wwf!Insomma non sono una estremista verde,ma mi incazzo se gli strafottenti e scellerati produttori agricoli e trasformatori agroalimentari minano la nostra salute. Come mi incazzo per le morti bianche, per la monnezza a napoli (in famiglia facciamo la raccolta differneziata da anni, ma non abbiamo mai capito se effettvamnete è servito o eravamo cavie per la sperimentazione della stessa!!!), per la mafia,……,……,etc…
    Resta che la foto del crumble è stupenda e invitante…W le fragole!:P

  • Barbara ha detto:

    D’accordo anche con Giu, niente da dire sul fatto che inquiniamo anche con molto altro e sprechiamo molto e tutti i giorni.
    Resto comunque dell’opinione che privilegiare prodotti di stagione sia un toccasana per il gusto, per la salute, per l’ambiente e perché no….per il portafoglio!
    Se guardate bene, al mercato adesso le verze, i cavolfiori, i broccoli, hanno tutti prezzi accessibili (da me da €1 a €1,50 al kg al massimo), sono prodotti di stagione, vengono coltivati nelle vicinanze e sono ricchi di sostanze nutritive che proteggono dalle malattie invernali (e non solo).
    Con questo non voglio condannare Sigrid per aver comprato (tra l’altro per lavoro) fragole ed arance spagnole….e come ho già detto tengo questa ricetta per tempi più caldi!
    Ciao Sigrid e grazie,
    Barbara
    lapanificatricefolle.blogspot.com

  • noisette ha detto:

    Salut Sigrid, si tu cliques sur le lien inclus dans celui que j’ai cité, tu trouveras le seul producteur qui reste apparemment à Wépion.
    @donatella: di sicuro fragole di serra.

  • oldhen ha detto:

    Giu come sei profondo e intelligente…… :)))
    Sottoscrivo tutto quello che hai scritto.
    Sigrid sei assolta. :)))
    Vai avanti così che le tue ricette sono perfette.

  • Donatella ha detto:

    @Noisette e Sigrid: vi posso assicurare che non erano fragole di Wépion ma fragole di serra. Come i peperoni arancioni olandesi…

  • maude ha detto:

    @ giu, chapeau! o più semplicemente: quanno ce vò, ce vò!hai ragione, bisognerebbe usare un pò di buon senso… ogni tanto ce lo dimentichiamo!

  • Giu ha detto:

    Bene, ragioniamo un po’ :)))
    Premesso che da sempre in famiglia ci facciamo un tarallo cosi’ per riciclare, compattare, ridurre, tagliare, lampadeconomizzare, ecc. ecc. ecc., come al solito e’ difficile essere equilibrati su temi come questo della stagionalita’. Nel campo ho una microscopica esperienza, visto che tra i miei clienti c’e’ proprio una ditta che consegna verdura fresca nella ristorazione, e che importa il grosso della merce dall’Italia. Quando hanno bisogno di definire dettagli, risolvere problemi o spalare la cacca, e’ me che chiamano.
    Cosi’ ho visto carenze di pomodoro per uno sciopero dei raccoglitori in Marocco (ridicolo no? Da noi lavorano in nero e schiavizzati, a casa propria scioperano. Non c’e’ piu’ religione), uva sudafricana a giugno, prezzemolo israeliano a febbraio, paprika peruviana a dicembre, e frutta esotica impossibile, che nemmeno nella Treccani o sul National Chougraphics. Insomma, per capirci, mi capita di aiutare il diavolo ad inquinare.

    Mi sono chiesto piu’ volte se fosse piu’ etico mandarli a quel paese o non avere abbastanza per sfamare la famiglia a fine mese (non scherzo). Pero’ il problema me lo sono posto, e qualche volta mi sono trovato a consigliare io stesso una provenienza dieversa per questo o quello, per non far viaggiare cosi’ tanto la merce, o a far ottimizzare il carico per far viaggiare piu’ roba possibile con un solo viaggio.

    Sono per la stagionalita’, sia chiaro, ma non sono per gli estremismi. In questi mesi non sto mangiando pomodoro, cosi’ come non faccio festini a luci rosse con fragole e champagne. Pero’ mi rendo conto, che forse prima di tutto dovremmo rivedere completamente la nostra scala di valori ecologici. Perche’ accusare qualche fragolina di ammazzare il mondo come il testo wwf sopra riportato, mi sembra eccessivo. Anzi, gia’ che ci siamo, vi dico pure cosa penso di quella storia del bromuro-coso spagnolo: secondo me’ e’ una bufala bella e buona. Guardate che la UE se bandisce un prodotto, poi non e’ che chiude un occhio se viene usato su 5000 ettari, specialmente dopo una denuncia. Ora, o la denuncia e’ fasulla, o qualcuno ha notizia di un reato e non ne ha informato le autorita’. Stiamo attenti coi proclami ;))))))) Per capire: l’anno scorso gli spagnoli, di nuovo loro, hanno fatti i furbi con una partita piiiiccolaaaaa di peperoni al diserba-qualcosa. Furbi, ma manco tanto, perche’ li hanno portati in Germania, dove i controlli CI SONO, e per qualche cassetta taroccata gli hanno bloccato non solo tutti i peperoni, ma tanti altri prodotti che potevano aver avuto qualche forma di contaminazione. Ora mi chiedo: secondo voi gli e’ convenuto ai caballeros cercare di sfangarla per qualche euro? No. Quindi credetemi che in linea di massima si cerca di stare attenti, specialmente all’interno della comunita’ europea. I problemi grossi ci sono in realta’ con i semilavorati e/o prodotti finiti realizzati lontano e portati qui con stratagemmi di ogni tipo, o semplicemente che sfuggono ai controlli che sono impossibili viste le quantita’ prodotte: olio, farine, pomodori ecc. Ma quella e’ una porta che e’ meglio non aprire stasera. Se volessimo essere davvero verduracoerenti, dovremmo abolire totalmente le banane che da che mondo e mondo sono sempre state import (ancora per poco eh, grazie al clima), bere solo vino disumano del contadino vicino di casa di mamma’, scordarci la carne e anche il pesce, e boicottare la ristorazione tutta tutta, dal pizzettaro ai grandissimi blasonati, perche’ se c’e’ un posto dove si consuma energia da morire, questo e’ proprio il ristorante (chi ci ha lavorato, sa cosa intendo).

    Penso in realta’ che sia uno sfregio ben maggiore sapere di tonnellate di alimenti mandati al macero perche’ scaduti grazie ad una filiera ridicola e lacunosa (nessuno mi venga a dire che dei 1500 yoghurt che stanno sullo scaffale perche’ fanno bella mostra (tra l’altro refrigerato APERTO, assolutamente ecologicoooo), tutti vengono venduti prima della scadenza. Sappiamo che non e’ cosi’. Devo ammettere che ormai provo un certo fastidio persino nei reparti di cibo per animali…

    A mio insignificantissimo avviso comunque, ritengo che il problema piu’ grosso in fin dei conti non sia nemmeno il cibo. Quello in parte lo mangiamo, e comunque e’ legato al bisogno primario piu’ importante (dopo il sesso? hm… ci devo pensare). Penso che il vero buco ecologico lo provochi lo spreco immane di energia per le stronzate piu’ impensabili. Penso alle magliette di cotone con i messaggi dei politici, ai cappellini con ventilatore incorporato, ai vibratori USB, alle paperelle fosforescenti, ai fiori che ballano, ai nani da giardino, ecc ecc ecc. (potrei continuare all’infinito). Penso insomma a tutti quegli oggetti di non-uso quotidiano, quegli ammennicoli, quei pazziarelli assolutamente inutili, che la Cina produce per il nostro trastullo “una tantum”. Poi ovviamente possiamo passare subito dopo ai cellulari cambiati almeno 1 volta all’anno, alle 3 automobili per famiglia, o al regalo natalizio a tutti i costi. Non conosco le statistiche, e vedro’ di documentarmi, ma penso che quello del cibo sia forse il problema in assoluto minore in tutto il quadro/disastro ecologico. Questo non toglie che sia importante stagionalizzare, tornare un po’ a ritmi piu’ antichi, ma forse, dico forse, un peccato veniale per un crumble ogni tanto… beh…

    Come hanno detto in molti: “bella ricetta, la faro’ quando le fragole saranno inquinate in Italia”. Ecco questo e’ un buon approccio, altrimenti rischiamo come al solito di criticare una belga sciagurata per le fragole d’inquinamento spagnolo, la carne steroidea, il pesce metallaro pesante, il burro grasso, il non burro grasso, tutto insomma. Magari alla fine quella si scoccia, e per accontentare tutti smette di pubblicare :DDDD

    Mi sono dilungato missa’…scusate…

    baci sfusi
    Giu

  • Sigrid ha detto:

    @noisette: eh bien, tout à fait, Thierry.. uhps, pardon, mame noisette, c’est bien juste, à Wepion les meilleures fraises du royaume! (enfin en tous cas moi je les avais pas loin de chez moi, du coup…). Insomma si, ci sono pure delle fragole buonissimissime in belgio (vabbe mo’ non è perché piove e fa grigio che siamo tutti piccoli e neri eh, in belgio :-P), però ecco, a parte che le fragole di Wepion non credo proprio che già ci siano, non penso neanche che si ritroveranno mai qui al super (un po’ come il pomodorino scarpariello col cavolo lo ritrovi per caso nella GDO all’estero, giusto? :-)

  • noisette ha detto:

    @donatella : si producono fragole ottime anche in Belgio, nella regione di Namur (Wépion), nevvero Sigrid? Più informazioni e ricette (FR): http://www.epicurien.be/blog/produits/belgique/namur/fraises-de-wepions-fruits.asp. Ma è pure vero che in genere quelle vendute nei supermercati sono da evitare.

  • maude ha detto:

    vero, vero…compriamo prodotti di stagione che non facciano il giro del globo per arrivare nei nostri mercati! è un piccolo gesto responsabile, senza contare che il sapore è migliore e che frutta e verdura sono più ricchi di vitamine…
    esclusi ovviamente quelli che, come Sigrid, acquistano per lavoro e che per aver proposto delle fragole a fine febbraio vengono travolti da un’ondata di polemiche, tra sostenitori e detrattori: personalmente metterò la ricetta in archivio e la tirerò fuori fra un paio di mesi!

  • Fabien ha detto:

    Lo so è antipatico e non è che uno può star sempre dietro a tutto per fare la spesa, però non si può sempre solo pensare a “oh guarda che comodità, adesso ci sono le fragole anche a febbraio” anche perché un po’ sono di qualità peggiore e un po’ bisognerebbe anche cercare di rivalutare i prodotti nostrani quando è la stagione giusta.
    Poi alla fine succede che spesso al mercato la provenienza dei prodotti non è nemmeno indicata e quindi uno compra senza pensarci troppo…

  • Laura ha detto:

    Vabbeh, intando uno si segna la ricettina della mitica Sigrid, poi ste fragole ce le facciamo quando ce pare, no?

    besos

  • Jessie Cacciola ha detto:

    Sono americana e conosco un poco italiano, ma che bella blog, e il questo piatto e` esquisito. Ho deciso di portarli sul mio blog per “Daily Dish” di oggi. Anche, ho un posto per i miei visitori a cercare il tuo blog. Grazie per il questo piatto e visitero` il tuo blog nel futuro!
    – Jessie Cacciola –

  • Sigrid ha detto:

    Ma io pensavo che il WWF s’occuppava delle panda e greenpeace delle questioni ambientali… mi sono persa qualcosa? Comunque sia, va benissimo, exit fragole spagnole (ripeto, è una questione lavorativa, io di fragole ne ho comprato persino a dicembre – comprate fotografate e buttate s’intende che erano ovviamente immangiabili). Detto ciò, certo, ci manca l’informazione (è la prima volta che la sento sta roba qui), pero nel contempa ho come la sensazione che di storie come queste ce ne siano un’infinità. Insomma non vorrei che il fare la spesa diventassi una grande operazione schizofrenica. Ma nel contempo, è vero, in questo caso, comprare ciò che è di stagione e evitare ciò che non lo è suppongo risolva già molto (molto ma non i tonni che scompaiono, ne la mozzarella inquinata, ne i bulbi di tulipano al posto del peperone quadrato d’asti, e neanche gli schiavi moderni che raccolgono i nostri pomodorini, che fra tutti sono forse la cosa peggiore…)

  • Fabien ha detto:

    L’acquisto di fragole spagnole è caldamente sconsigliato e una breve nota del WWF ti spiega il perché…

    Te la riporto per intero:

    “Comprando le fragole spagnole in vendita nei supermercati da gennaio ad aprile sostenete la distruzione dell’ambiente naturale iberico perché l’impatto di questa coltivazione è catastrofico”.

    È con questa frase che il WWF, la maggiore organizzazione per la conservazione della natura, vuole mettere in allarme tutti i consumatori sui gravi danni che sta provocando la coltivazione intensiva delle fragole in Spagna, invitandoli a “boicottare” questo prodotto che per il mercato italiano è ancora una primizia, in quanto procura gravi danni all’ambiente.

    Vi chiederete come può una coltivazione di fragole danneggiare in modo così serio, l’ambiente!

    Il 95 per cento delle fragole spagnole viene infatti prodotto in un’area di 5.000 ettari attorno al parco nazionale di Coto Doñana, inserito nella lista dei patrimoni naturali mondiali dell’Unesco.

    Il problema è che l’irrigazione dei campi di fragole ha ridotto del 50 per cento il flusso di acqua dolce che alimenta le paludi di Doñana e sta inaridendo una delle regioni paludose più importanti d’Europa.

    In più, circa il 40 per cento delle aziende e il 50 per cento dei canali di irrigazione sono fuorilegge, e per finire la coltivazione è “altamente inquinante” perché produce 4.500 tonnellate di rifiuti di plastica l’anno e comporta l’impiego di un pesticida, il bromuro di metile, al bando nell’Ue.

    Scusa per il commento molto lungo ma ci tenevo.
    A parte questo, hai sempre la mia grandissima stima!!! :)))

  • Donatella ha detto:

    Sigrid non ci crederai ma l’anno scorso al supermercato a Roma ho trovato delle fragole… belghe! Ovviamente mi sono astenuta dal comprarle…

  • Elvira ha detto:

    La cosa triste e’ che anche le fragole comprate a maggio spessissimo sono gonfie d’acqua e sanno davvero di poco…. :(
    Eh eh , Sigrid, sei un po’ come gli stilisti tu, vai una stagione avanti!!!

  • Sigrid ha detto:

    ahum, in merito al dibattito sulla stagionalità delle fragole, volevo giusto segnalare che stamattina, al mercato della garbatella (rrroma), c’erano praticamente fragole ovunque, sopratutto siciliane ma anche, udite udite, di terracina (alcune c’avevano ancora attaccate i petalini rosa dei fiori… Entrambi buoni ma dai sapori, per adesso suppongo, ancora timidi, ovvio… :-) E mo non per fare la cattiva ma non è che erano superlativi rispetto alle fragole spagnoloe (comprate per lavoroooooooo) l’altro giorno. Insomma si certo, è presto…. Comuqnue io piuttosto sto aspettando le fave… (tipo che a ponte milvio c’erano già un mese fa e qua nisba, 20 giorni mi dicono… )

  • franKa ha detto:

    Quoto in pieno Barbara e tutti gli altri che l’hanno detto nei commenti precedenti.
    Dobbiamo fare di tutto per usare frutta e verdura di stagione e soprattutto di produzione LOCALE!!!
    Approfitto di questo spazio per dare voce alla mia personale battaglia quotidiana.
    Il tuo delizioso crumble, Sigrid, lo proverò con le fantastiche fragole di Terracina (mai provate?), che come quelle siciliane arrivano moooolto presto ;)

  • Gallinella ha detto:

    Qui, in Versilia, pare che esistano solo pistacchi iraniani e salati. Non si potrebbero sostituire con le nocciole?

  • Barbara ha detto:

    Di grande effetto suggestivo anche se decisamente fuori stagione…..le arance no, ma perché non italiane (siciliane…calabresi)?

    Ho appena parlato nel mio piccolo e semplice blog della mia passione per le materie prime di stagione, di nazionalità dei prodotti (anche per rispermiare carburante e conservanti..) e di etichette: la fragole adesso…vabbè! Da riprovare in maggio.

    Ciao,
    B

  • luvaz ha detto:

    Ciao Sigird, mi spiace ma non ho aggiornamenti sulla situzione del tuo pastificio preferito. Le uniche notizie che ho riportato le ho lette sulla stampa locale.appena saprò buone nuove te le girerò.Buona giornata.
    P.S. Grazie per i suggerimenti sul crumble fruttesco fresco e secco: ho un barattolo di pistacchi comprati quest’estate in un meraviglioso mercato super di berkeley, California (berkeleybowl.com mi piacerebbe averne uno uguale qui!dove il matcha costa solo 5 euro!!!)sperando che siano ancora buoni e non cinesi. Anche se devo confessare il mio peccato:sempre in america ma al costco (altro che supermercato questo è il corrispettivo di ikea al cubo) ho comprato un bustone da un chilo di buonissimi, ma diversissimi dai nostri, pinoli fatti in cina che però costano meno della metà che paghi qui.Lo so il risparmio si dice non è mai guadagno…poi penso a quello che succede qui con i rifiuti e mi consolo…peggio di così non possiamo stare in fatto inquinamento della nostra terra che da i suoi frutti…chissà se uguali a quelli cinesi….

  • gazzosaalcaffè ha detto:

    mi unisco a roby…!solo calabria..!!
    @sigrid…ma al posto dell’arancia che ne diresti di utilizzare il bergamotto??

  • Daniela ha detto:

    @ Giu 2-0!

  • Sigrid ha detto:

    @vakond: ma sul serio??? lol! pensa che a me ieri è successo il contrario: sono stata a fotografare Claudio & Anna Vicina, autori di una bella quanto buona bagna cauda nel bicchiere (è una genialata sto bicchiere, sul serio),
    https://www.cavolettodibruxelles.it/2007/07/bagnacauda-e-dove
    e appunto parlando della ricetta, che ieri hanno cucinato, mi è sfuggito che l’avevo fatto pure io ma che c’avevo messo un po’ di patata – sbagliando, loro non la mettono – per paura che fosse troppo liquida ecc. Risposta: ‘Aaaaaah, ma sei tuuuuuuuu che l’avevi messa in reteeeeee??!’ (uhps, m’hanno scoperta :-))))

    @manuela: ecco! lo sapevo!!! (an vedi che mi ricordavo che l’anno scorso verso fine febbraio ne avevo mangiato, delle buonisisme fragolone siciliane!!) cmq, ok, niente pistacchi iraniani, m’avete convinta! :-)

    @giulio: certo, o anche la polvere di arance (la trovi sul blog, da qualche parte :-), è solo che li per li non la volevo fare troppo vcarica sta cosa ma si potrebbe senz’altro provare :-)

    @giu & daniela: bah no per par condicio mi sembra giisto che dopo i calabresi pure gli abbruzzesi facciano un po’ di outing :-) (ps: mmm scripelle ‘mbusse forever!!! ;-)

    @fabrizio: che volessimo fare una petizione?! :-) Infatti, questi packaging, più che per cura estetica (so’ pure bruttarelli, su), direi che sono nati per mera tircheria. Anzi, suììaggiungerei anche: ‘vogliamo uno scontrino che riporti le voci degli articoli insieme al loro prezzo, e non sto pezzetto di carta con dei numeretti sparsi battuti a mano!’ :-)

  • liquirizia ha detto:

    Che bello il crumblee!! I tuoi piatti sono sempre a regola d’arte, a vederli sembrano mega complicati, poi ogni volta mi stupisco della semplicità degli ingredienti.. e di cosa tu riesci a creare con farina, zucchero, frutta e poco più!:)

  • Manuela ha detto:

    parlate di sicilia, pistacchi e fragole e mi sento tirata in ballo…al mercato a Siracusa si trovano da due settimane fragoloni locali che sono una bellezza, ma non li ho ancora provati perchè mi sento ancora in clima invernale. Costano 4 euro al chilo, solo 3 euro a fine giornata. I pistacchi, cercherei di evitare quelli iraniani, leggendo il bollettino della comunità europea si vede che sono sempre pieni di aflatossine.

  • vakond ha detto:

    @Daniela Giu ha rinnegato le origini ormai è convertito all’Ungheria, lo posso capire visto che comunque non sarei orgogliosissimo di essere di Teramo… ( giu questa te la sei tirata)

    @ Giu spettacolo il derby devo precisare che ci sono anche 11 anni di C1 nei quali il Teramo calcio stava a guardare ma sorvoliamo

    @ Maude Marà inteso come ristorante sinceramente non lo conosco, conosco un Marà che aveva una pescheria, parlo al passato perchè non esiste più neppure quella pensa si è trasferito a TERAMO

    Ieri sera a Genova ho assaggiato un dolce che è molto simile alla ricetta delle fragole, ho chiesto al cuoco dell’hotel che ormai è un amicone e mi ha detto che ha preso spunto da un sito internet… mi sa che copiano!!!

  • Daniela ha detto:

    @ Giu volevo istituire un Abruzzo Pride… tutti che parlano di arrosticini, pecorino, scrippelle, zafferano, ferratelle, spaghetti alla chitarra, miele…
    e tu che fai? mi boicotti n’altra volta..
    beh, ma allora lo fai apposta, dillo… e strappa la tua carta d’identità!!! :-D

  • Giulio ha detto:

    @Gingerbreadgirl03: raffinata l’idea della vaniglia…

    @sigrid: ma visto che sotto ci sono innegabilmente delle fragole non potremmo aggiungere della polvere di limone al crumble? Nelle tiepide serate amalfitane un limone rigorosamente non trattato sogna che si prenda la sua sola parte gialla della scorza e che la si lasci in forno a 60C per un paio d’ore. Quindi che la si frulli e la si renda polvere. Un cucchiaino della medesima polvere potrebbe finire nella farina del crumble?

  • @Robic…

    LOL Laughing Out Loud

  • Robiciattola ha detto:

    niente abbruzzo… solo calabria!!!
    :)

    Giu, ma LOL che significa?
    mai capito…

  • Giu ha detto:

    A Danie’! Questa e’ la volta buona che Sigrid ci caccia… LOL
    Giu

  • Daniela ha detto:

    vakond OHHHH un’altra abruzzese!!!!!! lancio l’outing degli abruzzesi!!! su su… quanti siamo? :-))

  • carla ha detto:

    Il brodetto è anche una specialità gastronomica delle Marche….anzi direi che qui è proprio la caratteristica della cucina marchigiana (per il pesce)oltre allo stoccafisso! Fatto con patate e olive e capperi! da provare per chi piace lo stocafisso certo!
    A me piace più il brodetto…

  • Giu ha detto:

    Vabbeh… mo’ tutta sta’ storia giugliese per un brodino. A Teramo ci sono le scrippelle ‘mbusse, che se permettete, il brodaglio pesciarolo non lo vede proprio. Questione di provincia insomma.

    ORE 21:26 – Lezione di storia

    La legenda vuole che Giulianova fosse in provincia di Teramo gia’ prima che Muzio Scemola facesse il pirla mezzo ubriaco col bracere del barbeque, e che pertanto ne avesse dovuto subire le angherie per centinaia e centinaia di anni (legenda giuliese eh, sia chiaro!).
    Teramo era piu’ grande geograficamente, e quindi la sua superiorita’ era dovuta anche a fattori strettamente “fisici” (chi ha il culo piu’ grosso riesce sempre a schiacciare quello col culo piu’ piccolo).
    Cio’ di cui invece nessuno riusciva a dare una spiegazione razionale, era il perche’ le squadre di calcio delle due citta’ fossero praticamente sempre nello stesso girone di C2, fatte salve alcune sporadiche follie in avanti o in dietro nella scala dell’evoluzione sportiva. Nessuno riusci’ mai a dirci, se era il Giulianova ad essere talmente fortunato da trovarsi in C2, o il Teramo talmente scarso da doversi “abbassare” coi giugliesi. O viceversa, ovviamente. E la domanda resta ancora senza risposta.

    Ma tutto questo un giorno cambio’: furono varate le nuove targhe automobilistiche (quelle attuali ndr.). Durante il derby Teramo-Giulianova che si tenne di li a poco, fu dispiegato un enorme striscione con sopra disegnata una nuova targa appena introdotta (senza il prefisso della provincia, per capirci), mentre la scritta sottostante recitava: LA VERGOGNA E’ FINITA!
    Fu cosi’ che Giulianova si emancipo’ (motoristicamente) da Teramo, ed una nuova era comincio’ per la ridette cittadina marittima.

    baci sfusi
    Giu

    Ps. La storia di Vakond e Giu ve la racconto n’atra vota.

  • Robiciattola ha detto:

    ma certo certo, mica polemizzavo… era così per curiosità per Sigrid!!!

  • Giulio ha detto:

    Non so…generalmente prediligo i prodotti di stagione e locali ma non ne farei un’ideologia. considero che gli aerei volano comunque e probabilmente non è un gran male se volando ogni giorno da un capo all’altro del globo ci fanno arrivare prodotti dove ora sono di stagione, spagna o cile che sia. insomma importante che le cose siano buone e ci siano sopra meno schifezze possibile.

  • Fabrizio ha detto:

    appoggio la mozione contro il packaging castroniano.
    Che non è, come vorrebbero far intendere, volutamente naif.

    :)

    F

  • Maude ha detto:

    @vakond, ho abitato tre anni a giulianova da bambina: il mio più bel ricordo d’infanzia! andavo con i miei genitori a cena da Marà… c’è ancora?

  • oldhen ha detto:

    @Sigrid:ma guarda che la parte meridionale della Spagna è alla stessa latitudine del Marocco… Quindi sono un pò più avanti di noi. Poi, i pistacchi “iranano” non so che colore abbiano, non li ho mai incontrati, quelli iraniani sono sicuramente gialli perchè sono di un’altra qualità rispetto a quelli italiani. :-))))))
    Adesso non ricordo, ma ho letto che è proprio un’altra varietà di pistacchio.

  • vakond ha detto:

    @ sigrid : eh si il famoso brodetto, orgoglio dei nostri avi…

    ti faccio i complimenti per le foto io mi diverto con una canon eos 350 D magari una volta posto anche qualcosa di mio

  • Sigrid ha detto:

    @vakond: ma… giulianova… come il brodetto? :-)

    @oldhen, gingerbreagdirl & capolin : le sbavature rosse sono dovute alle fragole (i bicchierini sono rosa fuori e bianco dentro :-)

    ps @oldhen: in effetti i pistacchi di castroni sono belli e anche buoni, non pensavo pero che quelli iranano avessero un altro colore!?

    @elisa: in effetti, chiaramente meglio ciò che è di stagione (vabbe magari in questo momento in spagna è stagione di fragole, non saprei :-), semplicemente, solito discorso, mi servivano delle fragole per una foto, cosi le ho prese e ti dirò che erano pure belle, insomma roba che ti riempi di gioia solo a guardarle (almeno io :-), poi certo non era il massimo, ma era molto meno peggio delle fragole di dicembre (sempre foto) che erano veramente acide e tremende, queste qui, timidamente, certo, sapevano di fragola. Cmq io la ricetta ve la do ora, voi fatela se e quando vi pare :-) ps: comunque le fragole siciliane mi sembra che arrivino abbastanza presto, no?

    @velvetyscarlet: beh qua in effetti non si vede forse benisismo ma crumble sarebbe una cosa (frutta, verdure…) cotta in teglia, al forno, con sopra uno strato di ‘briciole’ (crumbles, in realtà è un impasto tipo frolla, quasi, sbriciolato e poi cotto fino a diventare croccante), può essere dolce o salato.

  • vakond ha detto:

    Let me take your down cause i’m going to strawberry fields, mitica ricetta, non appena arrivano le primizie dell’orto provvedo a provare…( dovrò pazientare ancora un pochino)sempre che mia figlia non decida di proseguire l’opera di aratura con paletta e secchiello, con grande disperazione di mio suocero che vede i suoi preziosi finocchi estirpati e caricati a bordo di camioncini di plastica con destinazione ignota
    @ Robiciattola: vivo in una ridente cittadina sul mare adriatico si chiama Giulianova, chiedere i riferimenti a Giu
    @Giu : Citazione spettacolare nelle News, grazie mille, hai appena guadagnato un’orata al forno…

  • Sandra ha detto:

    Sound di casa…. :) mi ricorda quando stavo in Spagna.. che bei tempi!
    naranja Y fresa..lo mejor..:o)

  • oldhen ha detto:

    Bellissima questa foto! mi fa venir voglia di crumble… in effetti non si capisce se la sbavatura rossa viene dalle fragole o è già stampata nelle cocottine.
    Comunque è bella… A proposito, credo che Castroni non ti abbia infinocchiata. Perchè pistacchi così verdi sono solo di Bronte. Un modo per sapere se i pistacchi che compri sono italiani o iraniani (la maggior parte…) è guardarne il colore: se sono gialli sono sicuramente di pessima qualità (leggi stranieri), se sono verdi sono italiani.
    Io non ne compro di stranieri, Hamadinejad non avrà i miei soldi. Baci primaverili

  • Maryann ha detto:

    I can’t wait for strawberry season. Your dessert looks and sounds lovely. Good photo as well :)

  • Mi associo a @Capolinodalpentolino, il rosso proviene dalle fragole?
    Comunque non ho mai provato il crumble, quindi potrebbe anche scapparci…
    Trovo molto appropriato il connubio tra arance e fragole, io ci avrei aggiunto anche una spolverata di vaniglia ;)
    Ginger ~♥

  • Robiciattola ha detto:

    appoggio il fuori stagione.
    non saprei
    ma ho gran voglia di fare un crumble

  • campodifragole ha detto:

    ¡Hablas de fresas y aquí aparezgo yo! Beh le fragole ispaniche proprio buone non sono a meno che non sia tanta la voglia di primavera…Comunque la ricettina mi piace molto, specialmente l’effetto cromatico! Besos

  • giovanna ha detto:

    che meraviglai questi bicchieri!!! e poi le tue foto sono sempre da invidia!!!

  • Elisa ha detto:

    @eli, non so dove abiti, ma per sapere di fragola, da te fara’ un caldo della madonna oppure le fragole sono importate, altro motivo per cui io le escludo dalla mia dieta. Poi ognuno fa cio’ che vuole, ma tendo a preferire il piu’ possibile prodotti di stagione e locali per svariati motivi.

  • Flo Bretzel ha detto:

    Très tentants ces petits pots de crumble!

  • Dede ha detto:

    mamma mia che bontà! devo andare a fare la spesa stasera (dopo l’ufficio) e questo calduccio milanese (strano ma vero) mi ha fatto venire voglia di fragole!!!! :-)

  • Gialla ha detto:

    Sigrid… già avevo voglia di primavera… ma con questa ricettina… mmmm, ancora di più! Grazie!!!

  • mari ha detto:

    Sigrid: TI ADORO!!!! I crumble sono i mei dolci preferiti e questa ricetta è bella, bella e bella!
    Meno entusiasmo per Castroni, hai perfettamente ragione: quelle bustine che appena provi ad aprirle si sparge tutto il contenuto per casa le detesto, mi sanno di vecchio.
    Un ciao primaveroso.

  • Maude ha detto:

    VOGLIO LA PRIMAVERA!!!!!!!
    anche qui nel Cusio, dove la nebbia è rara, c’è una foschia che fa molto fine ottobre/inizio novembre… magari il crumble di Sigrid servirà da antidoto!

  • eli ha detto:

    @elisa
    si sì, è vero quello che dici della stagionalità, ma sabato scorso dal mio fruttivendolo c’erano le prime vere fragole che sanno di fragole.

  • Velvety Scarlet ha detto:

    P.S.: Scusa l’ignoranza ma… cos’e’ una crumble?

  • stefy ha detto:

    Cara Sigrid concordo pienamente con te per quanto riguarda Castroni, inoltre se chiedi informazioni non sono assolutamente professionali.

  • Elisa ha detto:

    Sigrid, ma le fragole di adesso non sanno di nulla! Non sei per la stagionalita’ dei prodotti? Soprattutto per la frutta! Cmq, a pensarci bene, quando saranno di stagione le fragole, non lo saranno le arance e il connubio mi incuriosisce :)

    Ciao!

  • amarilli ha detto:

    @robiciattola: massa lubrense…e arance e fragole vengono dal mio giardino!

  • capolinodalpentolino ha detto:

    @robiciattola

    ..qui a washington fa un freddo becco.. cosi’ mi riscaldo cucinando le golosita’ di cavoletto…
    ..le fragole vengono dalla california..

  • Erborina ha detto:

    uhmm, adoro i crumble alla frutta :D y estos me trasportan a mi querida andalucía!!
    Buona settimana!
    alicia

  • werfen ha detto:

    belle ma…io ho comprato fragole “targate” spagna ma marocchine! (la spagna ci mette solo il “timbrino” UE”)..

  • Elvira ha detto:

    Che belle quelle cocottine!! Ed anche la ricetta, si magari aspetto le printemps cosi ho meno sensi di colpa!

    Sigrid, la variante della tua minestrina di orzo con gli spinaci freschi al posto delle ortiche e’ andata benissimo!!! Be’…veramente ho anche messo lo stracchino al posto dei caprini…risultato molto coccoloso in una sera in cui ne avevo proprio bisogno! :)) Merci!

  • Anto ha detto:

    Ciao Robiciattola. Io vivo a Lugano, nella parte italofona della Svizzera, e c’è un sole magnifico!

  • Robiciattola ha detto:

    buongiorno a tutti.
    Qui a Roma c’è un tempo bellissimo…
    Dove vivete voi?

    :)

    r

  • Velvety Scarlet ha detto:

    Complimenti: bel blog anche nel layout oltre che nei contenuti.

  • Laur@ ha detto:

    Veramente primaverili!!!!
    Si scontrano duramente con il muro di nebbia che c’è qui… che tristezza…
    Accidenti che voglia di sole!!!!!!
    Sono davvero interessanti, da provare appena si rifarà vivo il sole e si trovino fragole degne di questo nome :D
    Buona giornata!!!

  • capolinodalpentolino ha detto:

    … ma il rosso delle tazze appartiene alle tazze o ai crumblitos? … quasi pornografico … ;-)) un rifacimento in cucina di un film di ken russell.. la famosa scena dei fichi in women in love.. ve la ricordate..?
    ..comunque quando ho finito di lavorare (si’, appartengo anch’io alla schiera dei cavoletto addicts che apre il sito sei volte per turno lavorativo…) compro le fragole e lo faccio.. i pistacchi saranno cinesi…. ma chissene… castroni qua non c’e’…

  • noisette ha detto:

    Anda, que también te pones a cocinar en español! Ay que gusto, fresas españolas! Comí un montón de esas en Aranjuez… Saluti da Bruxelles

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