Ici Radio Londres [4/ The Borough Market]

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Dunque, stamattina sono andata a fare un giro al mercato di Boroughs, credo – spero di non spararla grossa, sono stanca :-) – il più vecchio – vabbe: uno dei più vecchi – mercati della città. Ci ho passato un paio di ore e mi è piaciuto molto. Solo che, chiaramente non saprei dire se Borough Market è l’equivalente londinese di Campo de’ Fiori, cioè bello ma studiato, quasi un set per turisti in vena di dolce vita & co, o se è (nel senso ontologico) un filo più autentico. In realtà, penso la seconda: stamattina ho visto ragazzi trascinare carichi di capesante e granchi dopo aver passato una settimana a pescarli (strepitosissime le capesante vive butttate per pochi minuti sulla griglia…), ho assagiato carni vendute da gente che la settimana la passa in mezzo ai suoi animali (fondamentalmente, è anche la ragione per la quale il mercato qui non c’è tutti i giorni…), ascoltato chi il formaggio lo importa personalmente (fisicamente :-) dalla francia, piccoli panettieri col pallino dei semini, e via dicendo. Poi ancora marmellate londinesi, e appassionatissimi importatori di burro, panna e yoghurt francesi… E anche però pecorini sardi (!?), cioccolati dai monasteri italiani (???!!), e altre cose un po’ (troppo?!) fighette come l’alimentare spagnolo (eh, vabbeh…), il venditore di solo oli italiani (una cinquantina? – aceto balsamico bianco in bonus… mumble… ) e quello di conserve di oca francesi. Insomma Borough Market è tutto questo e parecchio di più, autentico o non autentico non saprei, ma a me è piaciuto sul serio, ed è stato senz’altro uno dei più bei mercati mai visti, in assoluto.

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41 Commenti

  • trivago ha detto:

    Grazie al tuo racconto quest’estate quando andro’ a Londra non manchero’ di certo di visitare questo mercato. Complimenti per le foto, sono davvero belle.
    Il tuo articolo è stato recensito su:
    http://www.trivago.it

    una community online di viaggiatori, al seguente link:

    http://www.trivago.it/londra-38715/hotel/borough-market-163199/recensione-e551744

    Ciao

  • Bruno44 ha detto:

    Ho la fortuna di vivere a Londra per qualche mese all’anno e questo mercato e’ uno dei posti che mi piacciono di piu’.
    La gente e’ viva e vera (ma questo lo si avverte anche nei posti piu’ turistici (vedi Portobello o Camden) ed in effetti quello che si puo’ comprare e’ veramente della qualita’ promessa.
    Un mercato dove, specialmente per chi e’ appassionato di fotografia, si deve andare e’ quello dei fiori, in Columbia Road,
    In questa piccola e stretta via, che normalmente presenta tanti piccoli negozi di cose “sfiziose” (molti li si ritrova anche al Borough) con i cortiletti con boutique e artigiani (si puo’ anche trovare il vasaio che ti fa sul momento un vaso di argilla come lo vuoi tu) la domenica mattina si riempie di banchi di fiorai.
    Una scoperta ubriacante di colori, fiori profumatissimi “nornali” ed esotici.
    frequentatissimo dai londinesi che tornano a casa con borsoni di vasi, vasoni e plateau di vasetti (praticamente assenti i fiori recisi).
    Ha ragione Campodifragole che dice della cura nella disposizione della merce sui banchi, qui badano molto anche alla presentazione dei prodotti.
    Columbia road e’ sicuramente consigliabile a chi voglia fare delle belle foto di colore e non solo per i fiori, ma anche per gli ambienti ed i personaggi che li frequentano (c’e’ anche sempre qualcuno che suona benissimo musica “seria”, il piu’ delle volte sono studenti del conservatorio che cosi’ arrotondano le entrate).
    E questo non e’ che uno dei mercati di Londra che i turisti, purtroppo, non conoscono.
    Dimenticavo di dire che per arrivarci si puo’ passare da Brick Lane che e’ la strada Indiana con relativi ristoranti, decisamente da provare per chi non ha paura dei cibi piccanti.
    Buon Viaggio.

  • Laura ha detto:

    sono stata a londra questo finesettimana e alloggiavo in un ‘albergo proprio vicino a questo fantastico mercato….!!! Bellissimo… ho fatto tantissime foto!!! ciao

  • Mijo ha detto:

    Bellissime foto.
    Voglio andare a fare un giro al mercato di Boroughs. Non lo conosco.

  • Blueberry ha detto:

    @Sigrid, torno oggi da 10 giorni di “ingrassaggio” in puglia… volevo ringraziarti per la risposta, non so se leggerai questo comment, cmq grazie.

  • sooishi ha detto:

    Merci pour le voyage Sigrid, j’ai adoré ce billet, tu m’as donné envie de retourner en Angleterre, ils aiment les bons produits!
    Bravo tes photos sont de plus en plus belles…

    Bises

  • campodifragole ha detto:

    Mi piacciono gli inglesi proprio per il fatto che sanno apprezzare le cose buone e fanno di una passione molto spesso un lavoro. Borough Market e’ solo un esempio…non so se e’ autentico o cosa intendi per autentico…cioe’ se i prodotti sono buoni e sono come i venditori dichiarano allora e’ un mercato autentico. Poi se vedi che sono ben organizzati e tutta la merce e’ ben esposta e’ perche’ dovunque vai i mercati inglesi o i negozi inglesi sono cosi’, danno molta importanza anche all’esposizione. Comunque credo che sia una bella esperienza questo mercato, se si e’ a Londra una capatina non guasta :)

  • virgi ha detto:

    Io adoro il Borough Market: forse e’ un po’ turistico, ma e’ anche uno dei pochi posti a Londra dove sai veramente cosa compri. Non ci vado spesso, ma in caso di attacchi di nostalgia canaglia e’ IL posto dove andare, anche solo per mangiarsi un panino con il prosciutto crudo oppure recuperare un po’ di raschera.
    Happy belated Easter!

  • Antaress ha detto:

    Sigrid, le tue foto diventano senpre piú belle, sei bravissima!!

  • luigi ha detto:

    Per Sofia:

    Il primo consiglio che ti posso dare e di cercare la guida Zagat di Amsterdam, poi se vuoi ti posso consigliare un paio di ristoranti dove sono stato: il primo e il Blue Pepper ristorante Indonesiano(fantastico anche perke adoro la cucina orientale) il secondo e Janvier chiaramente cucina tendente al francese la cosa bella e ke l’edificio ke lo ospita era una vecchia chiesa.
    In bocca al lupo e buone vacanze.

  • Sigrid ha detto:

    @luca: ci sono andataaaaaa!! :-))) (guarda qua io c’avrei materia per fare dei post londinesi fino alla fine del mese, missà :-)

    @luigi: miiiiiiiii quanto va di moda il light box!! :-))) (io non ce l’ho, e sinceramente, anche se riconosco possa essere untile per certe foto ‘noiose’ – capire, ‘di quelle che a me non piace fare – fino a quando lo potrò evitare lo eviterò :-P

    @donatella: c’hai ragione! :-) (giu, perdooooooonamiiiii :-))))

    @blueberry: alloooooora, missa che sarà lunga questa eh…. (intanto, fai bene a chiedere cosi mi ricordo di pensare a quel ipotetico workshop di foto di cibo for beginners da organizzare al gambero rosso, tipo una cosa light ma utile, io la vedrei bene in due mattinate, che ne pensate? facciamo un sondaggio a mano alzata??) Quindi, intanto, io, almeno in questo caso, eheh, non giro come ‘fotografa ufficiale’. Pero è anche vero che quando hai una macchina un po’ grande induci più sospetto (e quindi un atteggiamento più rigido da parte di chi vorresti fotografare – tranne quando appunto il soggetto in questione è habituato a essere ripreso). Quindi, è pur vero che io preferisco appunto la gente quando non posa, in generale, perché spesso si osservono, da lontano, espressioni e movimenti che, una volta che si accorgono che ‘gli fai la foto’, scompaiono proprio, pero ecco, in realtà fotografare ‘di nascosto’ spesso non va per nulla bene perché in fin dei conti se c’è un legame, una intesa fra il soggetto e chi l’ha fotografato si vede anche nella foto ed è spesso proprio questo a renderla interessante, la foto (e se non c’è sembra spesso troppo staccato, o rubata…), ma dipende tutto da quello che vuoi fare… Comunque, in linea di massima questa cosa si risolve 1) chiedendo (che in genere è meglio perché uno che si accorge che lo state fotografando di nascosto potrebbe – giustamente – anche incavolarsi, spesso basta anche un cenno… 2) passarci del tempo. Basta spesso quello per ritrovare un po’ della naturalezza che è andata persa nel momento in cui vi siete messi davanti al soggetto con la camera, quindi state un po’ li, chiacchierate, interessatevi, insomma mettetelo in confidenza, in modo che non siate più per lui uno straniero ostile, create una dinamica fra voi e ci volete fotografare, una volta che ci riuscite torneranno anche quei dettagli che da lontano vi hanno calamitati. Questo quindi in teoria. In pratica, dipende da chi avete davanti e da cosa volete fare. Alcune volte può essere bello anche uno che non conoscete e che guardi in camera in modo sospettoso, o quasi, e a voi capire cosa v’interessa nella persona. In questo caso qui invece, oltre a far notare che si tratta di un mercato appunto famosissimo dove in fin dei conti le persone sono abituate a vedere turisti, giornalisti & co per cui nessuno ma proprio nessuno si meraviglia se tirate fuori un obiettivo, il ‘metodo’ è semplicemente consistito nel fatto di essere accompagnata da un piccolo gruppetto di persone, le quali, e neanche per permettere a me di fotografare ma sempicemente per interesse proprio, hanno intrattenuto i ‘soggetti’ (poi ovviamente potete sempre portarvi dietro qualcuno che possa svolgere lo stesso ruolo, di proposito, distoglie un po’ l’attenzione da voi anche se il soggeto è consapevolissimo del fatto che siete lì e a volte basta quello :-) Ah, in fine, a rischio di infierire, non uso zoom potenti e comunque non penso proprio si possa fare un ritratto serrato interessante da lontano con zoom a 300, per dire, la messa a fuoco va seguita nel mirino e aggiustata sul momento (perche il soggetto essendo un essere umano si muove e basta che si sposti di mezzocm e finisce fuori fuoco, quindi niente ‘faccio finta che non ti guardo e poi scatto’, cioè si in alcuni casi faccio pure delle foto con la macchina che penzola lungo il braccio, senza vedere proprio cosa sto mettendo a fuoco, ma son giochi insomma, anche se il risultato poi delle volte è divertente, diverso e interessante…. :-) Infine, vero che se usi uno zoom non enorme (io sempre il 24-70 :-) devi stare quasi sotto al naso di chi fotografi, in compenso, a parte i dubbi espressi prima, se vai in giro con un 80-200 o 300 fai peggio, sembri esattamente un paparazzo, vedete un po’ voi … :-))))) Ah, dimenticavo, certo, meno per le persona che per il cibo, ma in certo circostanze e in certi luoghi, verrai chiaramente e inevitabilmente presa per una deficiente in fase terminale a forza di fare macro sulle casse di mele, sui dolcetti nelle vetrine ecc. Basta saperne ridere, ci può stare :-)

    @raperonzolo: beh no io nada lampade anche se un po’ dovrei che appunto, faccendo con la luce naturale sei sempre legatissimo agli orari e alle condizioni atmosferiche. Per il bianco, certo, il bilanciamento aiuta (non è per nulla misteriosa, semplicemente si tratta di dire alla macchina che ‘questo qui’ dovrebbe essere bianco (tipo’vedi questo foglio che è bianco ma che tu, tu camera, per qualche oscuro motivo mi rendi in giallo scuro? ecco, quello è bianco’ :-) Comunque ecco la luce c’entra eccome, e un po’ anche l’iso e eventualmente anche un po’ di sovraesposizione. Altra cosa interessantissima da fare in casa (basta una finestra, o una terazza), è di giocare con il controluce (cosa che ultimamente a me diverte molto :-). Comunque, fondamentalmente, per rimanere sul semplice, se il tuo bianco non è bianco può darsi che sia semplicemente perché non stai in condizioni di luce buone (per cui per prima cosa magari prova a spostarti, o a cambiare orario)

    @rocco: ma sai che gli scottish eggs non li ho mai assaggiati? :-D

    @elisa: capperi a disposizione, quando vuoi invece… niente formaggi puzzolenti nei miei bagagli, sorry, so’ già piena di libri, di irrinunciabili tazze di sophie conran e alzatine per dolci firmate nigella, stampi da muffin retro, tutta la stampa british di settore, insomma, bastaaaaaa :-))))

  • maude ha detto:

    sembra di esserci, che voglia…

  • Chiara ha detto:

    Mi piace il tuo blog, le ricette, le foto.. bellissime!
    ancor di più ora che fra i tuoi post ritrovo Londra, la città dove ho vissuto e che amo tantissimo. Rivedere le immagini del Borough Market con i suoi colori e profumi mi provoca una stretta al cuore.. mi sembra ancora di essere lì, quando andavo a farci la spesa!
    salutami Londra! e Buona Pasqua!
    Chiara

  • sofia ha detto:

    siccome vedo che sia tu che i tuoi lettori siete dei giramondo, io sono in partenza x Amsterdam….avete consigli da darmi circa posti in cui andare ( a mangiare ovvio :) ) o cose da mangiare? merci…. bisous a tous

  • luigi ha detto:

    Per migliorare le vostre foto fatte in casa date un occhiata a questo sito http://digital-photography-school.com/blog/how-to-make-a-inexpensive-light-tent/

    PS: I haaaate Jamie Oliver

  • Valentina ha detto:

    Uno dei mercati preferiti di Jamie Oliver, non ci sono mai stata ma dopo questo reportage non posso perderlo nella mia prossima tappa londinese.
    I LOVE LONDON and FOOD BLOGGERS
    AUGURI di BUONA PASQUA a TUTTI

    sul mio blog ricetta di colomba pasquale!

  • Donatella ha detto:

    @Blueberry: un consiglio da amica, ascolta i suggerimenti di chiunque riguardo alle foto, ma non quelli di Giù. E so di cosa parlo…

  • Alice ha detto:

    Vien voglia di stampare tutte le tue foto e appendersele in giro per la stanza

  • vakond ha detto:

    Buongiorno a tutti
    @ Giu la lama di Hattori Hanzo è una valida alternativa al diger seltz farò delle verifiche
    ah ma la collezione di foto delle ragazze che ci piacevano ( facendo parte degli amici sfigati di cui sopra) la condividerai mai oppure no ? Ho l’impressione tralatro che un paio di foto del sottoscritto che mi avevi assicurato di distruggere sono ancora in tuo possesso ma indagherò!!!

    @ Sigrid foto splendide sembra di respirare l’aria del mercato e sentire il vociare della gente

    @ Rocco fatto un giro sul blog complimenti anche se dubito che riuscirò a sopravvivere alla tentazione di preparare le scottish eggs con grave dispiacere del mio fegato

    Un augurio di felice pasqua a tutti

  • Blueberry ha detto:

    @Giu, mi piace la scena del fegato/Hattori Hanzo :-)))

    @Rocco in effetti, a parte l’idea e l’aspetto scenografico delle tue uova che non sono male, a pensarci bene:
    uova=pesanti
    salsiccia=pesante
    fritto=strapesante…
    … è pesante al cubo…

  • Blueberry ha detto:

    @Giu non so se lo dirà il suo segreto (se è segreto è segreto no?).. immagino solo che quando una gira da “fotografa”.. è autorizzata a fotografare quello che vuole.. se vado io sul mercato e faccio una foto alla cassa delle mele mi prenderebbero per matta. Figuriamoci se provo a fotografare qualcuno… non ci riesco a fare l’aria spensierata di chi fischiettando cerca di inquadrare un uccellino che vola nel cielo e poi… zac…click!! e poi c’è questa legge sulla privacy che ormai incombe..

  • Giu di fronte a una scelta simile non posso che alzare le mani… le lame Hattori Hanzo non si discutono.
    però per evitare di infastidire i vicini con l’urlo che un gesto simile provocherebbe ti consiglio di tapparti la bocca con un meraviglioso scottish egg.. così saremo entrambi contenti ;-))

  • Giu ha detto:

    @Rocco Mentre leggevo il tuo comment, il mio fegato ha ordinato una lama Hattori Hanzo per fare hara-kiri.

    @Blueberry Poi Sigrid ti dira’ il suo “segreto”, ma in linea di massima ho visto che con uno zoom serio si possono fare degli ottimi ritratti “disimpegnati”. Intanto di solito non chiedo necessariamente il permesso di fotografare (salvo quando stai in zone o situazioni che potrebbero creare… ahem… diciamo potrebbe non essere gradito, ecco), e faccio praticamente finta di puntare altro: guardi nella macchinetta il soggetto, prepari lo scatto, poi alzi gli occhi quando lui ti vede e tu non lo guardi minimamente, ma cerchi un punto indefinito a qualche metro da lui. In pratica il soggetto pensera’ che non stai fotografando lui. La distanza in ogni caso e’ una mano santa; ti diro’ che il mio odio per le foto in posa e’ tale, che per anni la gente l’ho fotografata sempre e solo cosi’. Ho una discreta collezione dei matti della mia citta’, o delle ragazze che ci piacevano (a me e il gruppo di sfigati che mi frequentavano nei tempi che furono), di ragazzi in sciopero scolastico, del quasi funerale del quasi defunto Liceo artistico anno 1989 ecc. Per il cannone usavo un 35-210 molto luminoso, poi da quando ho la digitale fotografo un po’ tutto, ma le immagini fanno pena e compassione (maledette automatiche…).
    Piu’ che altro sarei curioso di sapere come fa a fotografare chi sta in prima linea mentre gli sparano addosso o va nei ghetti dove se ci dovessi passare io farei si’ e no 100m. Boh…

    Giu

  • adina ha detto:

    eccoti lì, pure noi ci siamo state! e ho preso il rabarbaro anche, che s’è fatto tutto il viaggio fino in italia, dopo aver soggiornato nella borsa nello sgabuzzo dell’ostello. :-) ma quelle carote piccole a forma di carota di bunny, le hai viste? io in italia, carotine così precise non le ho viste mai…. :-) col rabarbaro ci ho fatto la marmellata (se trovo il tempo la posto pure!) buona pasqua

  • elena ha detto:

    visto che sei a Londra prova ad andare da Chez Bruce, bel posto, si mangia bene (sì in Inghilterra, e allora?. so che è brutto tempo, ma vicino c’è un bel parco e con la bella stagione è davvero piacevole

  • Cookie ha detto:

    Ciao Sigrid, che stupendo reportage!! Ti seguo sempre ma commento davvero molto poco, ne approfitto per farti gli auguri di buona Pasqua.

  • London London I love you.. sono stato l’estate scorsa con mia moglie e ci abbiamo lasciato un pezzo di cuore.. cmq a proposito di regno unito, di pasqua, di uova ecc ecc quest’anno alle uova di cioccolato ho preferito (leggi bene Giu) le uova alla maniera Scozzese.. belle, sostanziose e ricoperte da pasta di salsicce, ottime per tirarsi sù dopo una fastidiosa influenza.
    Se volete venite a guardare sul mio blog.
    Saluti e Auguri di Buona Pasqua a tutti a partire dalla padrona di casa Sora Sigrid.

  • Luca ha detto:

    ti consiglio di fare un giretto qui…
    http://www.nealsyarddairy.co.uk/ grande spacciatore di formaggi a due passi dal Borough Market.
    Ah proprio li c’è uno dei pub più forniti di real ale di Londra, il Market Porter!

  • Elisa ha detto:

    A proposito di formaggi ti chiederei di importare un po’ di cheddar, altra roba inglese che mi manca una cifra, ma poi va a finire come i capperi (Davide mi ha detto che se li mangia lui :))

  • Raperonzolo ha detto:

    Anche io voglio dei consigli per le foto! Non solo sulle persone ma anche sul cibo! Questa volta non posso dire “Si beh grazie ha una lampada apposta! Non può essere la stessa luce che entra dalla mia finestra!”
    ….che sia grazie al misterioso ” bilanciamento del bianco”?!?
    Buona Giornata a tutti!!!

  • Elvira ha detto:

    Di questo mercato aveva parlato e fotografato anche sciopina de “la cuoca avvenente” un po’ di tempo fa, ora tu con queste foto magnifiche, che sembra di essere li….
    prima o poi ci andro’ a Londra, e Borough Market sta salendo in cima alla lista delle cose da vedere assolutamente, poi se resta tempo magari il Big Ben…. :))

  • Blueberry ha detto:

    Che bello, che bei colori caldi nelle tue foto. Lo so che è scontato, ma complimenti…!
    Ho solo una curiosità.. come fai a fotografare le persone in atteggiamenti così naturali, sembra che non se ne accorgano, altrimenti sarebbero in posa o col viso tirato di che dice “oddio ora mi fa la foto” … e poi che fai, chiedi prima il permesso di fare la foto? Io vorrei fare foto a persone che non conosco ma evito perchè ho sempre paura che qualcuno si giri e mi insulti.. perchè non ho rispettato la privacy etc etc? Eppure sono così belli i volti….

  • Aidi79 ha detto:

    povere capesante… che brutta morte!
    belle le foto, le olive e quel pane… che voglia di mangiarli…

  • brina ha detto:

    mi fai sognare, mi fai viaggiare e amo le tue ricette

  • maruzzella ha detto:

    Vedo che non c’è l’ossessione dell’igiene, è fantastico!

  • mercotte ha detto:

    Et bien il ne te reste plus qu’à te dépêcher de trouver le livre avant de partir !!Et tu dors quand??

  • giorgio ha detto:

    io non viaggio molto ma ho come l’impressione che qualcosa in Inghilterra stia combiando sulla cucina e sulle abitudini alimentari… parlo per testimonianza diretta di amici che lavorano o studiano lì… è così?

  • oscar ha detto:

    se ti capita prova a cercare il libro su questo bel mercato edito da Civic Book si intitola “The Borough Market”. immagino che tu conosca già la libreria Books for Cooks vero? …ciao buona londra!

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