E così succese che una bella mattinata di pioggia, il cavoletto, che per inciso era stata derubata da tutti i suoi documenti il giorno di natale, s’era finalmente decisa a sacrificare mezza giornata lavorativa per andare a chiedere il duplicato della sua carta d’identità italiana (non valida per l’espatrio, diceva, quella di prima, ehvabbè). Munita quindi di passaporto belga provvisorio, denuncia, fototessere, moduli, bolli e controbolli, il detto cavoletto si presentò alla diciottesima circoscrizione di roma pregando iddio di non passarci tutto il giorno e, fra due occhiate inquiete al panello luminoso annunciando il numeretto/sportello di turno, ingurgitò anche, ignara, un cappuccino al bar lì accanto facendo mentalmente la lista della spesa per il servizio da finire per l’indomani.
Arrivato il fatidico numeretto 148, cavoletto mollò tutti i documenti in suo possesso al gentile dipendente municipale e lo guardò con aria significativa (emmo’ datemelo sto cavolo di documento che c’ho daffa).
– Denuncia?
– Eccolo!
– Passaporto?
– Eccoqui!
– Timbri
– Qua!
– Permesso di soggiorno?
– Ma che ci dovete fare col permesso di soggiorno scusi? Boh, comunque, meno male che non l’avevo buttato…
– Ma questo è scaduto due mesi fa!
– ehh?? (Ma, scusate eh, a parte che non è che sono arrivata ieri dal turkmenistan, che sono espatriata, residente a roma, sposata con un italiano, che pago iva e tasse in italia, ho anche bisogno di un permesso di soggiornoooooo????? Maddecccheee???)
– No niente, senza permesso di soggiorno non posso fare nulla, deve chiedere l’attestazione di soggiorno, di là (e giunse il gesto alla parola indicando un altro sportello).
– Boh? Ehvabbe…
Fatta la fila di là, si viene a conoscenza che che l’attestato in questione si ottiene su appuntamento. E che il primo momento libero per prendere appuntamento è da qualche parte verso la fine di gennaio 2009. Ahpperò. Intanto, nel paese più bello del mondo sono in questo momento una straniera con un permesso di soggiorno scaduto. Giusto un pochino fuori legge. Magari il proprietario di casa mi sfratta pure (pare che sia reato affittare a stranieri non in regola… detto ciò non so se gli conviene, tanto mica lo dichiara, lui, l’affitto…). O magari mi metteranno di forza su un aereo, direzione casa (beh, ma, in fondo… :-)). Vabbè, tanto per consolarsi, un po’ di colonna sonore adeguata e due linguine con zucchine, basilico e ventricina: affettare e soffriggere il tutto e poi farci saltare le linguine scolate al dente. Teh, viene pure tricolore, ‘sta pasta….
scopro il blog, et trovo il tuo biglietto sulla burocrazia innomabile. io habito in Francia da 34 anni, e mi hanno chiesto pure la carta di soggiorno.
Ora i cittadini europei in europa non ne hanno bisogno. Ho fatto un scandalo nell’ufficio, minacciandoli di fare una denuncia al parlamento di bruxelles….., dopo aver preso la “temperatura” il capo ufficio mi ha dato i documenti richiesti, con le scuse e li ricevuti con una celerità spettacolare
Forza europa
ciao
Pierluigi
Bravissima Sigrid per questo tono ironico! Pure la pasta tricolare c’hai fatto…
Permesso di soggiorno?? Questa mi e’ nuova…. Io vivo in Spagna e non ho il permesso di soggiorno… non me l’hanno mai chiesto e poi non serve se fai parte della Comunita’ Europea… non capisco perche’ in Italia ci vuole il permesso mo’…vabbe’ per il fatto di essere nel bel paese?? Che dei balocchi??
Pazienza mia cara…. purtroppo… quando torno se me ne va la voce… per le incazzature….
Le tue ricette fanno impazzire!! Ragazze se volete conquistare gli uomini per la gola, affidatevi al CAVOLETTO DI BRUXELLES-
Kiss
ebbè, burocrazia all’italiana, ma festa con linguine!!!!!
l’avventuraaaa del Cavoletto clandestino ah ah ah non ci posso credere…
immagino che si risolverà tutto prestissimissimo!!! almeno spero perchè se ci imbagoliamo nei cavilli burocratici altro che bel paese!!
incrociamo le ditaaaaa
ciao
ciao,
data la stagione, e poichè le mie verdure nell’orto sono quasi pronte, ti chiedo una ricetta per utilizzare i fiori di zucchino.
Oltre ai soliti fritti impastellati vorrei preparaci un condimento per la pasta.
grazie
@tutti
Molto meglio stamattina, ma della mia borsa nesuna traccia.
Grazie per il sostegno.
Ilaria
@ sigrid e tutti
non so se capita anche a voi, ma io leggo tutti i post in un sorso e poi tra le disavventure burocratiche di sigrid, la torta nel barattolo di oldhen,(però non l’ho capita bene)e la sua rete di affetti, le straordinarie cronache “virate in seppia” di giu…mi perdo non riesco a fare più commenti. Resto ferma come un paracarro a pensare e aggiungo suoni, profumi e sapori alle immagini che si definiscono, quelle sì, lente, dopo l’allegro bombardamento. Bello, molto bello. Guardo l’ora, sì buon lunedì a tutti!
Buona notte a tutti. Non so perchè, ma sto dormendo davanti allo schermo e poi ho il figlio piccolo che mi sta tirando la vita che vuole il pc. Non ho la forza di combattere, stasera…z…z….z…z…
@Oldhen, grazie, se mi assicuri che non c’è pericolo farò la prova!
Devi solo ricordarti di imburrarli e infarinarli fino all’orlo e riempirli poco più della metà. Mi raccomando di riempirli con un cucchiaio e di non sporcare di impasto il bordo, altrimenti quando è cotto il coperchio non chiude bene e non si crea il sottovuoto.
@Maude: no, non succede niente con i barattoli di vetro. Ho usato i barattoli della marmellata esselunga che sono perfetti, completamente lisci. Vanno bene anche quelli della zuegg ma sono un pò più piccoli.
@Oldhen, curiosità a proposito delle torte in barattolo: ma è sicuro che il vetro non scoppi in forno? E si usano vasetti normali?
Scusa se insisto ma non riesco a convincermi…non vorrei produrre una micidiale arma esplosiva!
@Oldhen, sei grande!
Sono abboffata. Non ho resistito all’ultimo pezzo avanzato di sticky toffy. Però l’ho ucciso tutto…
@Ilaria, a me non è mai successo, e faccio gli scongiuri, ma credo che mi dispiacerebbe più per l’agenda,il moleskine e le foto che per i soldi! Uno ” stai su ” di incoraggiamento, magari si limitano a tenere i soldi e il resto lo ritroverai!
@Giu, bello e vivido il tuo racconto, sembra di veder scorrere le immagini: hai uno stile da sceneggiatore!
@chi ama leggere… se non conoscete Cormac McCarty ve lo consiglio! Scoperta recente, dopo il film che è stato tratto dal suo romanzo ” Non è un paese per vecchi ” e mi ha affascinato…
@Stella, bentrovata!
E tanto per ricordarci che questo è un blog di cucina… il cheese cake che ho portato a cena ieri sera ha avuto un successone, sempre grazie a Sigrid, ovvio!
@Ilaria: un abbraccio anch’io…
@Ilaria, un abbraccio…
Sigrid cara, cari tutti,
‘derubata’….
Stavolta questa parola mi prende davvero come un pugno nello stomaco. Ieri sera mentre dirigevo il coro per una Messa solenne mi hanno rubato la borsa con dentro tutta la mia vita (documenti,chiavi,cellulare,palmare,foto,carte,soldi,moleskine, tutto). Sotto al naso. Per la prima volta in vita mia (magari poi si diventa più saggi e si evita di portarsi tutta la casa dietro…).
Sembra stupido, ma sapere che qualcuno ha tutta la mia vita in mano e sappia tutto di me senza permesso mi fa stare davvero male.
Farò le tue linguine?
Sicuramente… ma un altro giorno, per oggi mi sento solo tanto giù.
Ilaria
Sono le 17.23, è scattato il 24…insomma di domenica, dentro la ciotola in cucina sta lievitando un’impasto per una torta che ho trovato su internet…l’ho trovata in un blog che ho scovato per caso mentre cercavo una bruschetta un po’ diversa, circa un mese fa. La bruschetta era olive e fragole…il suo successo fu indiscusso. Il giorno dopo, sapendo di dover fare una torta per il compleanno del mio ragazzo, sono riandata in quelle pagine web…mi sono un po’ persa e ubriacata di immagini e dosi…ma ho trovato la ricetta che cercavo…
Da quel giorno in cui velocemente cercavo l’antipasto e la sua bruschetta sono passati più o meno 35 giorni, più o meno tutte le mattine guardo e leggo quel blog, attirata e incuriosita da quelle immagini e dai suoi colori…il rosso pomodoro e il giallo uovo…ma soprattutto da quelle tonalità arcobaleno delle persone che ci scrivono…mentre aspetto l’ora di riposo della pasta ne approfitto per entrare un secondo dentro quei commenti che sbircio ormai ogni giorno…
Intanto buon fine giornata.
Non ho letto tutti i commenti ma che puoi mantenere sia quella Belga che Italiana *__*
e quindi si festeggia!!!!
Ti avessero messo sull’aereo qui in Italia ci sarebbe stata una rivoluzione come minimo !
Un bacione Sigrid!
@ Giu (210)
……eeeh vabbe’… 355 commenti… una vooolta…. ;-)…quisquillacchere… mi andava troppo di fare il verso a fior di sale… ..non potevo perdere l’occasione…. :)))))))))))))))))
quindi, se ho ben capito, tu non ci coinsigli alcun vino con questo piatto?
;-)
@Giulio
No non e’ ovvia, ma nel mio caso a tutt’oggi e’ ancora l’unica soluzione possibile. Diciamo che dalla mia ho un discreto pragmatismo, per cui quando devi fare delle scelte, le valuti e poi le fai, senza starci troppo a rimugginare. Tieni presente che mia madre e’ venuta via da qui nel 71, e lei davvero ha fatto un salto nel buio piu’ totale. Ancora oggi capita che in qualche ufficio le chiedano: “lei e’ slava?” e mamma’, dall’alto del suo illuminatissimo genio risponde: “no, cinese”.
(giuro che lo fa davvero, nell’interdizione piu’ totale dello sportellista cafone).
Ci ha educati secondo il valore: “i figli devono fare la loro strada”. E non poteva essere diversamente, per essere coerente con le sue stesse scelte. Non avevo in programma di venir via, non era proprio contemplato. Si e’ creata una situazione per cui c’era da decidere, e si e’ deciso. Tra il conoscerci e lo sposarci e’ passato 1 anno e 1 mese, e questo proprio perche’ volevamo evitare di doverci fare la stessa croce dei miei, che per anni si scrissero soltato delle lettere da far passare al vaglio della censura di Stato (erano tutte regolarmente aperte). Poi non posso negare che tutta una serie di situazioni congiunturali accessorie abbia favorito la decisione. Lavoravo in uno dei primissimi internet provider esistenti con contratto di formazione a 1.200.000 lire al mese, e le prospettive nella mia provincia non e’ che siano mai state cosi’ “favolose”. I miei si erano separati, con noi figli ormai maggiorenni che senza manco pensarci ci schierammo dal lato di mamma. E poi l’irripetibilita’ dell’evento: sentirmi innamorato e non voler rischiare, per mancanza di attributi, di perdere l’occasione della vita per essere felice. Non lo nego, ho anche pensato che se non avesse funzionato, me ne sarei sempre potuto tornare in Italia. Poi cominci a costruire qualcosa, lavoro, casa, figli, e alla fine passano 10 anni :)))
C’e’ poi una specie di “punto di non ritorno”, che io so aver gia’ superato, quando sai che ormai il tuo posto e’ quello, e tornare indietro significherebbe un nuovo, ma molto piu’ pesante, salto nel buio. Il mondo cambia mentre non ci sei, non sta li ad aspettarti, e nemmeno l’Italia e’ piu’ quella che ho lasciato. :)))
@Grande Capo di Lino
Augh! Io concordare pienamente con tua analisi.
Diciamo che forse il lato parentale per me e’ stato un po’ diverso (quello descritto da te e’ cio’ che facevano i miei nonni ai miei genitori :DDD lo ricordo perfettamente). Il regresso uterino invece e’ assolutamente vero. A me succedeva venendo in Italia, quando mi ritrovavo nella solita compagnia di amici il sabato sera, e mi rivedevo esattamente nella parte che ricoprivo prima. E non che fosse brutta o cosa, semplicemente era grottesco stare li a far finta di essere chi ormai non ero piu’. Di cosiddetti amici ne avevo tanti, se mi sono salvato qui in .hu e’ proprio perche’ sono un tipo abbastanza socievole (avevate dei dubbi?? :DDD ), sono curioso di tutto, e mi piace scoprire lati di me che non immaginavo neppure.
Ma dei tanto citati amici, in 10 anni solo 2 sono venuti qui a trovarmi, e uno di essi e’ Vakond (l’unico presente al matrimonio). Cioe’ se tu fossi amico mio e mi dicessi: dai vieni che mi piglio una settimana di ferie e ci facciamo il coast to coast insieme (vabbeh, anche una gita meno impegnativa dai), non ci penserei manco per 5 minuti e prenoterei la barca a remi per venire. Mentre a soli 1200 km di distanza, sono near to zero quelli che hanno avuto la quantita’ giusta di curiosita’ per alzare il culo e venire a vedere con i propri occhi (si puo’ dire culo in un blog?). Pensa all’occasione persa di poter visitare un paese con qualcuno che fa quanto in suo potere per aiutarti, per trovarti l’alloggio giusto, per non farti mangiare le tarantole fritte, per raccontarti quel poco che sa del luogo dove abita, che evita di farti fregare dai tassisti.
Per i condizionamenti culturali invece, mi ha aiutato tantissimo leggere (sono a meno della meta’, visti i 25 e rotti tomi) la Storia d’Italia scritta da Montanelli. Non do un giudizio letterario, storico o estetico che non mi competono visto che non e’ la mia materia, pero’ da lettore posso dire di aver trovato sconcertante la quantita’ d’informazioni che ci vengono in parte nascoste e in parte tralasciate per ovvi motivi di tempo, durante le ore di lezione di Storia a scuola. E li si’ che scopri cose “che voi umani non immaginate neppure”, tipo che la riforma protestante non e’ stato solo un attacco isterico di Lutero, sfociato nella giusta reprimenda vaticana, ma un evento che ha cambiato totalmente il tessuto socio-economico dell’Europa e dato la spinta a tutto il mondo anglosassone. Altro che noccioline.
Cosi’ col tempo, forse proprio perche’ guardi al tuo ex paese da fuori, scopri cose sorprendenti, come le mostarde di frutta, l’aceto balsamico tradizionale di Modena, la pasta artigianale, la farinata, il vino, il caffe’ (eh.. che vuoi… prima non li bevevo) ecc ecc. E vedi anche la reazione estera alla politica italiana, alle corna nelle foto ufficiali, alla mancanza di spina dorsale del governo precedente (tra l’altro messo insieme con la coccoina), e alla ministra con le tette da fora della compagine attuale (incredibile che si parli appena di cose molto piu’ gravi, mentre su tutti i giornali ungheresi trovo le foto smutandate della suddetta).
Questo per dire che la visione del tuo mondo passato riceve un filtro naturale, che pero’ non ti fa passare tutto lo spettro luminoso. E quando ormai e’ trascorso cosi’ tanto tempo dalla tua “dipartita”, e’ troppo tardi per recuperare :))))
Comunque sia chiaro: non ho rimpianto alcuno.
Oddio… beh si’ uno forse ce l’ho: avrei dovuto baciare una certa ragazza una certa sera molto molto tempo fa, e mi lasciai scappare la cosa in modo idiota. Ma che vuoi… il mondo non e’ perfetto, e se lo avessi fatto, oggi non avrei un bimbo stupendo che a cena mi dice:
“Papa’ guardiamo frigojifejo. Papa’ vojjei pane e pomodoro e fojmaggio!”
Perche’ se fosse per lui, vivrebbe di pane e cacio :)))
@Capolino 2
Ahem… non vorrei rovinarti la festa, maaaaa…. guarda un po’ qui (e conta il numero di commenti):
https://www.cavolettodibruxelles.it/2008/04/ci-vediamo-per-laperitivo
@patricia b.
Beh la fotografia in bianco e’ nero e’ quella che preferisco, ti diro’ che se fosse per me avrei tutto in bianco e nero anche dentro casa. Mi vesto praticamente solo di nero da anni (mi hanno titolato “man in black” e “uomo nero” piu’ di una volta), per qualche strano motivo mi affascina il mondo senza colori. Forse perche’ cosi’ quando li vedi, i colori, non sono piu’ tanto scontati. Chissa’…
La parte che invece pensi di esserti persa, in realta’ non l’ho mai scritta :DDDDDD
@oldhen
Ho qualche dubbio che Pina Visconti abbia internet a casa :)))) Gran donna comunque anche lei. Pensa che per anni ha dato lezioni private anche a mia madre, e ora quest’ultima legge delle robe che per me sono come l’arabo antico. Potenza del saper insegnare…
Per il forum, secondo me, Sigrid voleva scrivere “assoreta”, ma ha disdigitato.
baci sfusi
Giu
@Sigrid: ho guardato con occhi nuovi il forum e ho letto attentamente il titolo delle categorie: ma “cavolate varie $ ASSORITE” è intenzionale o è uno svarione? :)) non me ne ero mai resa conto prima…
eccomiiiii! Jozs come mi piaci!! Io insisto, bisognerebbe dare alla tua insegnante di italiano l’indirizzo di questa piazzetta..:) Ma sai che hai un futuro come scrittore? Ha ragione patricia b. vedevo anch’io le immagini in bianco e nero e poi quella nevicata di “pizzoccheri”… La storia mi ricorda un film girato in bianco e nero che se non sbaglio si intitola “La vita degli altri”.
Comunque, la mia cena moldava è andata benissimo e lo sticky inglese si accoppiava benissimo con i moldavi. I miei ospiti amano i dolci molto dolci, il problema è che oggi non dovrei mangiare proprio per compensare… Buona domenica a tuttiiii
@Giu; che storia!! mentre leggevo visualizzavo nella mia mente immagini in bianco e nero, quasi un film!!! scrivi davvero bene. Mi sono persa forse la prima parte, quando hai conosciuto tua moglie….
Ciao, buona domenica a tutti
Patricia
@capdalpen: si’, sei diventato un po’ genovese-salato anche tu con questo commento :-)
@ tutti
..ma dicoooo…. ..ma vi rendeteeee contooooo, ragassi…??? ….hehehehe… .. non vi sembra di sentire fior di sale….? ..o potrebbe essere oldhen….?
…abbiamo superato i 200 … siggnnori.. penso sia la prima volta che abbiamo piu’ di dugento hommenti ….
..sigrid, come primo immobile .. hehehehe.. c’e’ di che essere orgogliosi… no? :PPPPPPPPPPP
.@ giu (201)
……stupendo….
…condivido i tuoi sentimenti sull’espatrio, che poi esilio non e’.. una volta che ‘esci’ non ci sono piu’ i genitori che puoi deludere o meno, chettaspettanoladomenicaeguaiaddiosenon mangiconloro, che ti opprimono o meno …, in maniera a volte sottile a volte non proprio, (….eccheeeeee..? cooooosa? vai in vacanza da solooooooooo????… ..ma da quando? ..il bambino ha fame… no, gli dai troppo da mangiare..
..ho visto delle cose folli, intere famiglie di espatriati regredire psicologicamente a uno stadio uterino, alla visita oltreoceano dei genitori o suoceri…) ..non gli amici da emulare o meno, non la parte che tutti (parenti, amici dei genitori, genitori degli amici), tutti coloro che fanno parte della tua vita e che praticamente ti hanno visto nascere e si sono fatti un’idea loro di te, ti hanno dato, parte che devi assolutamente recitare… qualsivoglia la parte… e poi il buio.. da una parte la paura del luogo sconosciuto, di una cultura sconosciuta, di una lingua a volte difficile da navigare, dall’altra il senso straordinario della scoperta di tutto cio’ che e’ nuovo e diverso, dal lavoro al cibo, dai luoghi alle persone… l’anima non cambia, ma la mente si modifica, incominci a mettere in dubbio i tuoi condizionamenti culturali.. beh.. forse che l’italia non sia l’ombelico del mondo? ..hmmmm :PPPP … che il pane e l’insalata siano buoni anche qui…? hmmm…. :PPPP e alla fine ti ritrovi con una complessita’ nuova .. e non sei piu’ italiano e non sei neanche ‘mericano o sei entrambi perche’ ti vedi in quegli aspetti della cultura che hai scelto…
..beh .. insomma rieccomi con la solita diarrea verbale… ..ragazzi non lasciatevi ingannare, pero’…. dopotutto la ‘mia’ italia non fu un disastro totale… :-)))).. ..peggio… hehehehe… .. sicuramente, pero’, la ‘mia’ america e’ stata finora un viaggio molto eccitante….
..buenas noches a todos..
@giu: detta così come la scrivi sembra la roba più ovvia del mondo ma continuo a pensare che ci vuole un discreto coraggio a fare il passo iniziale. Bella però come storia.
La vicenda del tuo procione è invece tristemente nota, la tua foto segnaletica è ben in vista nella lista dei “Ten Most Wanted Criminals” in tutte le sedi del WWF con la didascalia “…per aver nutrito il suo procione con frutti di mare crudi e rabarbaro importato illegalmente causandogli l’insorgere di epatite purtroppo cronicizzata. Dead or Alive”.
Ciao Sigrid , ke bella l’italia quantto mi manca:-)
in italia una semplice visita agli uffici comunali puo diventare un viaggio dantesco :-))
un paio di anni fa mi hanno derubato a roma e sono stato costretto ad andare all’ufficio di polizia della stazione termini che ubicati meandri oscuri dei sotterranei. Al posto della sala d’attesa c’erano tre sedie rotte!!! Davanti alla porta dell’ufficio c’era un cartello scritto in inglese, francese e italiano ke diceva di bussare una volta ed asppettare ke qualcuno uscisse, e che era inutile bussare piu volte tanto non avrebbe aperto nessuno. Insieme a me c’era una quindicina di turisti, io mi sono spacciato per inglese visto ke non avrei potuto sopportare la vergogna :-( mentre tutti eravamo li fuori ad aspettare si vedevano agenti entrare con pizze e coca cola in mano, una cosa da ridere e da piangere.
W l’Italia :-)
Un saluto a te e a tutti voi….
@Giulio il domandatore
No guarda, io rispondo quasi sempre a tutto, se non me ne scordo :DDD
Non e’ che abbia tanti segreti da nascondere.
La questione e’ semplice: c’era da scegliere tra mia moglie che viene da Budapest a Teramo con un diploma d’italiano (!), e me che da Teramo vado a Budapest con qualche nozione d’informatica. Visto e considerato che mia madre s’era gia’ fatta 30 anni da extracomunitaria li, e considerate le pressoche’ nulle possibilita’ lavorative per mia moglie con quel titolo di studio… Francamente il problema non si e’ quasi posto. Il tempo in effetti mi ha dato ragione, visto che qui sono sempre riuscito a far finta di capirci qualcosa di pc, mentre a Teramo ci credevano in pochi. Ho una casa (col mutuo), e un ufficietto in centro mio mio chenonmelotoglienessuno, comprato con un paio di lavori grossi fatti a suo tempo, e quindi se tiro le somme, tra il vivere a Teramo a casa di mia madre per altri 20 anni anche da sposato, e cercare delle possilbilita’ migliori qui, ha vinto la seconda. E per adesso direi anche con buoni risultati. Poi che oggi come oggi le cose vadano male per la generale crisi economica, sono un altro paio di maniche.
Aggiungo, tanto per chiarezza e completezza, che comunque a parte i parenti non mi sono lasciato dietro nulla, ne’ castelli ne’ attivita’ produttive piu’ o meno legali. Son venuto via da un posto dove avevo un ruolo, in posto ben preciso nel giro di persone conosciute, una parte da recitare, mentre a Budapest infondo, sono tornato ad essere me stesso, senza dover dimostrare niente a nessuno. Teramo e’ una bella citta’, ma infondo e’ solo un paese un po’ troppo cresciuto, con tutti i pro e i contro di essere conosciuto o meno.
Poi se vuoi chiedere anche del mio procione e della sua epatite, fai pure, sono a disposizione :))))
Giu
Ps.: se manca qualche dettaglio, chiedi pure.
@giu: miii…complimenti, ragazzo, scrivi bene davvero.
Ho una domanda.
In buonissima fede ma molto personale, quindi sentiti liberto di glissare, ignorarla o vedi tu.
Perchè? Cioè esattamente come mai tra trasferirvi entrambi in Italia o entrambi a Budapest hai/avete scelto Budapest. Confesso che sembrerebbe la scelta più difficile quindi immagino si siano delle ragioni non ovvie ma magari non è così.
@fiordisale
Beh no dai, a me la manna dal cielo mica e’ caduta. Solo un po’ di neve…
Annuncio l’avvenuta preparazione della torta streusel,
https://www.cavolettodibruxelles.it/2008/04/torta-streusel-con-le-fragole
col kg di frutta meta’ fragole e meta’ rabarbaro. Dire che e’ buona e’ indubbiamente riduttivo. Sono assolutamente esterrefatto di aver prodotto una cosa simile con le mie ignare manine…
Aggiungo, per cena, una farinata al rosmarino con fettine finissime di lardo di Campotosto.
Domani pane e acqua, missa’…
Giu
@Giù certo che tu hai avuto un viaggio più turbolento di Mosè
ciao! ho appena letto la storia di giu. mi pare di aver visto ogni singolo scenario e di aver sentito il freddo delle nevicate notturne tanto è scritta bene.davvero, complimenti.
@ sabrina e @mat: grazie infinite per i consigli su castagneto!!!!!!!ora mi segno tutto e a luglio vi farò sapere :)
@sigrid: oggi ho ricevuto nella buca delle lettere il numero di giugno di sale & pepe al quale sono abbonata. le tue ricettine al basilico mi ispirano moltissimo, soprattutto il dolcino con le fragole. sei sempre bravissima!!!!
E venne l’ora di traslocare.
Sopravvissuto il matrimonio e la varicella, per Giu arrivo’ il momento di portare i suoi 4 stracci via dall’Italia. Il 31 agosto 1998, ultimo giorno di permanenza in Italia, aveva finito d’inscatolare la sua vita verso le 2 di notte. Scatolette e scatoloni, ben numerati e inventariati, furono accatastati nella camera, pronti per partire in qualunque momento.
Sparita o meno che fosse la cortina di ferro, restava pur sempre una frontiera da varcare: quella austro-ungarica. Il nostro chiamo’ l’ambasciata ungherese a Roma, per sapere quale fosse la procedura, visto che quella italiana a Budapest non sapeva manco chi fosse il proprio ambasciatore. Gentilmente gli dissero d’indirizzarsi all’ambasciata italiana a Budapest. LOLE li’ Giu subdoro’ la fregatura: ma come, non sanno dirmi nulla del matrimonio e dovrebbero saper tutto del trasloco? Hm…
Interrogati sul da farsi, gli ambascianti dissero che serviva un non meglio specificato papier della dogana, che attestava l’essenza del trasportando: beni personali per fini non commerciali. Nel dubbio fu interrogato anche l’ufficio import/export (che non ne sapeva nulla), l’ufficio doganale ungherese (che aveva qualche sospetto), e persino la polizia di Stato (che invece dava per certo la sua versione. Quest’ultima gentilmente gli spiego’ quello che nemmeno la dogana sapeva: i beni dovevano essere elencati su carta, certificati dalla dogana italiana, messi in scatoloni sigillati e piombati (!!!), in un furgone altrettanto piombato (seeeee vabbeh…) e fatti pervenire a Budapest dove avrebbero potuto anche voler controllare.
Ma allora, controllano o non controllano? Boh…
Cosi’ la trafila burocratica ando’ avanti, finche’ la piombatura non fu fatta dalla dogana di Giulianova (e da buon teramano campanilista, anche questa volta Giu avrebbe dovuto subdorare, ma stando a 1250 km di distanza il suo infallibile fiuto per le sole non funziono’).
E venne il 18 dicembre del 1998. Il padre di Giu si procuro’ un furgone piu’ grande del proprio, che lui defini’ “piu’ affidabile”, lo riempi’ della refurtiva, lasciandosi dietro non si sa per quale motivo 3 scatole, e aggiunse di suo una sedia per operatore informatico, un tavolo per operatore informatico di circa 20 anni che manco quelli Olivetti, e una tastiera per operatore informatico.
Giu ando’ con la moglie in una cittadina vicino al confine austriaco, dove risiede(va) la sorella maggiore di sua madre, nonche’ zia del nostro eroe. Fatti i dovuti calcoli, in tempi in cui una telefonata in roaming costava piu’ o meno come un kg di filetto, si avvio’ senza avere informazioni del genitore, alla frontiera di Rábafüzes (lasciate perdere, non sarete mai in grado di pronunciarlo). Si mise al volante della Polski Fiat (per chi non lo sapesse, la Fiat sposto’ la produzione delle 126 in Polonia, e quindi nell’est europeo la parola Polski e’ tutt’ora sinonimo di Fiat 126), e si avvio verso la vicina frontiera. Inizio’ a nevicare. Fiocci grossi come pizzoccheri.
Arrivato alla stazione di confine, ebbe parecchi dubbi persino sul posto dove parcheggiare senza avere il sospetto d’infrangere qualche trattato intgernazionale.
Giu era cresciuto in autostrada, tra Teramo e Budapest, viaggio che i suoi facevano mediamente una volta all’anno. Aveva attraversato quel confine decine di volte, e ancora oggi gli vengono i brividi al solo avvicinarcisi. Ai tempi della guerra fredda (primi anni ’80, gia’ che siamo in tema di revival) si arrivava dall’Austria dopo un viaggio di almeno 30 ore, di solito dopo aver dormito da qualche parte nei pressi del confine italiano. In Austria le autostrade erano poche, se in montagna ti capitava un camion davanti, eri fregato: 100-150km a 30 km/h senza possibilita’ di sorpassare (pena la morte certa). Discesi dai monti, si arrivava su una spianata, dove la frontiera era ben visibile da lontano: una forte luce nel buio totale, esplicava senza tema di essere smetiti: spegnere la radio, preparare i passaporti, svegliarsi tutti, mettere ordine in macchina, e
soprattutto stare assolutamente zitti.
Ci si metteva in fila in religioso silenzio, gia’ dalla parte austriaca. I doganieri tedescofoni controllavano ben poco, l’Austria era ancora neutrale e se ne fregava di chi usciva. Semmai controllava quelli in entrata. La fila andava avanti a passo di bradipo (l’animale piu’ lento del mondo, se qualcuno non lo sapesse), passato il casello austriaco si restava per 1-2 ore nella terra di nessuno, tra le due forze armate contrapposte.
Un enorme pilone faceva da passaggio a livello, mentre le torrette armate illuminavano con le fotoelettriche i dintorni. Soldati armati di AK-47 si muovevano secondo un qualche arcano ordine superiore, e tu stavi li in silenzio a seguire gli eventi.
Poi all’improvviso il pilone si alzava, un soldato faceva cenno che si poteva entare, e 2-3 automobili avevano il permesso di entrare nell’area del casello. Il nervoso aumentava. Si parcheggiava dove dicevano “loro”, si scendeva quando dicevano “loro” e si faceva esattamente cio’ che dicevano “loro”.
Se avevi il visto e t’andava bene: 4 ore. Se non ce l’avevi e t’andava bene: 8 ore. Il “se t’andava male” non si sa cosa fosse, perche’ a chi andava male probabilmente o lo rimandavano indietro o non si sa. In estate ti si mangiavano vivo le zanzare, in inverno rischiavi l’assideramento, e tutti a dire: non c’e’ piu’ la mezza stagione.
I soldati intanto giravano con i mitra spianati, davano impunemente della “zoccola espatriata” a tua madre, e ti rovistavano tutto il bagaglio quando e come gli pareva. Poi a un certo punto l’altro pilone si apriva, ed entravi finalmente nella terra del piano quinquennale, del nessuno fa mai la fame, del tutti hanno un lavoro e soprattutto… del siamo tutti uguali.
L’arrivo della guardia risveglio’ Giu dal suo torpore veterocomunista e lo mise davanti alla triste necessita’ di spiegare il motivo della sua presenza. La guardia non sembro’ molto convinta, ma fece spallucce e se ne ando’ in guardiola: troppo freddo per perdere tempo con lui.
Verso le 21 arrivo’ suo padre, con un furgone in condizioni da arresto immediato, e la tanto agoniata “robba sua”. Subito uscirono diversi doganieri, per far finalmente qualcosa nella noia di una fredda sera d’inverno, e dopo un breve consilium doganandis, all’unanimita’ dissero: qui non passa lo straniero.
“Come scusi?”
“Mi spiace ma le carte non sono valide, Lei non puo’ far entrare questo veicolo nel paese”
“Ma perche’ scusi? Ho le carte doganali, la piobatura d’ordinanza, e poi non ci sono merci, guardi lei stesso”
“No guardi, cosa porta a noi non interessa proprio, qui quella roba non puo’ passare”
“Mi spiega almeno il perche’?”
“Solo trasportatori autorizzati possono portare beni di qualsiasi tipo attraverso il confine”
“Ma scusi, e io dove lo trovo un trasportatore autorizzato alle 21:20 del 18 dicembre venerdi’???”
“Ah beh se e’ per quello, lo trova li’, in quell’ufficio”
“Ma e’ aperto!”
“Beh si’, sono aperto 0-24”
“Ma allora potrei farmele fare da loro le carte?”
“Certo”
Certo, disse, capite? Stavano per rimandare tutto indietro dopo 1000 km di viaggio, e sarebbe bastato dire: pagate 100 euri a qualcuno che vi certifica.
Cosi’ l’impiegata compilo’ le dovute scartoffie e per la modica somma di 15.000 fiorini circa, fece una bolla dove si specificava che il trasporto lo faceva Giu col suo furgone. La procedura prevedevalo sdoganamento a Budapest il prima possibile.
Dopo un testacoda sul giaccio con la polski per vedere cosa si prova, e diversi tentativi falliti di finire nel fossato accanto alla statale, Giu arrivo’ a casa della zia, mollo’ la suddetta, mollo’ la polacchina, si mise al volante dell’ambaradan diesel, e con moglie, genitore e amico del genitore a carico, si diresse verso la capitale.
La neve cadeva sempre piu’ fitta, i camion erano tutti fermi piu’ o meno in panne piu’ o meno ovunque, finche’… verso le 3 del mattino… noto’ che non c’erano piu’ cartelli stradali. Lo fece notare alla moglie stoicamente ancora sveglia, e si resero mestamente conto di essersi piuttosto persi… Altro che GPS, altro che cartine stradali. C’era solo una traccia di gomme nella neve e un bosco da attraversare.
Girarono per piu’ di un’ora, finche’ inspiegabilmente si ritrovarono a 80 km da Budapest. Arrivarono in citta’ alle 5:30 del mattino, e dopo aver mollato l’amico del padre che andava a farsi una dormita in dolce compagnia, andarono direttamente in dogana. Dopo alcune discussioni sul perche’ un normale essere umano che trasloca si porti dietro 12 scatole di CD per un totale di oltre mille titoli, mentre di mutande e calzini ne aveva si e’ no’ una decina, i doganieri fecero un controllo certosino anche dell’ultimo album di Sting e misero l’ormai insperato timbro: “permesso accordato”.
Fu cosi’ che Giu riusci’ dopo molte peripezie a portarsi a casa la sua musica, i suoi vestiti, lo stereo e qualche scampolo di esistenza, mentre il sole sorgeva freddo e distaccato sulla sua nuova vita.
Giu
@fordisale: eh si…. però devo ammettere che mi divido tra De Gre e la Roma… ;)
@Lisa la stai sentendo? sto Generale è da lacrime agli occhi, ho fatto proprio bene a rimanere a casa (ufficialmente perchè ero stufa della pioggia
@Sigrid:leggo adesso quello che ti è sucesso!! ma come si permettooonooo!!! per fortuna che hai chiarito un pò questo incubo!!Ti capisco perchè anch’io mi ricordo i miei giorni in questura tanti anni fa, senza problemi dato che mio padre era italiano quindi non ho avuto “incubi” ma che noia!!!…. in quelli ani in questura eravamo in 3: l’ingegnere tedesco che era qui per lavoro, la studente svizzera… e io che in quegli anni me la spassavo viaggiando…. ahhh! che tempi…
A proposito, ho preso ieri sale e pepe e ho già fatto l’olio al basilico. Bel servizio, bellissime foto e ottime ricette! complimenti!.-))) sale e pepe è proprio un bel giornale.
E’ da tanto che voglio chiederti (o chiedervi) una cosa: vorrei mangiare più soia, ho trovato i fagioli di soia, ma in nome della salute li faccio solo bolliti, e, sinceramente sono stuffa!! Sapete di una ricetta con la soia che comunque non preveda fritti o intingoli pesanti ma che sia gustosa?
Ok, ciao di nuovo e un abbraccio a te Sigrid
Patricia
@fiordisale.. fantastico…. scriviamo qui e gardiamo Che tempo che fa.. tutte e due contemporaneamente!
@adorabili non ho veramente parole per ringraziarvi. Entrare qua e immergermi nella lettura è un’esperienza che oscilla tra il divertente e l’esaltante.
@Giù sei meraviglioso (puramme MI piaceva supercar!)
@Maude ehi perchè guardi il bicchiere mezzo vuoto? viè qua che lo riempiamo!
@Donatella mica vero che Maude sarebbe un’ospite difficile, basterebbe farle un menù macobiotico, ti pare?
@Geillis veramente vi siete sposati per colpa del canone rai? ma è pazzesco!
In questo preciso istante c’è De Gregori che canta in diretta La leva calcistica della classe ‘ 68. Ecco, ve la dedico di cuore.
@fiordisale: grazie delle info… guarderò meglio allora!!
@bluerosa: uffa… ancora niente rugbista… la cena continua a sfuggirmi… i miei amici sono dei pessimi organizzatori.. se aspettano ancora un po’ cambia la stagione e dovremo RI-mettere a punto il menù!
Il XVIII municipio, Aurelio Boccea, è anche il mio
:-)
Nello stesso ufficio ho vissuto anch’io una esperienza surreale tipo la tua, per colpa del Canone Rai. Ho dovuto cambiare residenza dal mio appartamento al mio appartamento: cioè passare da coinquilina a convivente del mio fidanzato, sennò la Rai pretendeva doppio canone, perchè eravamo due nuclei familiari dentro lo stesso appartamento.
Alla fine, per disperazione, ci siamo sposati
:-))
Come vedi, anche a noi italiani capitano queste avventure incredibili!
Dai mi ripiglio encora un piatto ….Buona domenica a tutti di Francia
unione europea? libera circolazione delle persone? avevo sentito parlarne da qualche parte..
(io sto per emigrare in belgio.. se tutto va bene..)
@Jozs: finita la streusel? io ho finito il mio sticky. SLURP! ho pensato che il topping dello sticky è perfetto da mettere sul gelato al fiordilatte SUPERSLURPPPP!!
@Maude: esagerataaa!!
e con questo credo che vi saluterò per oggi, devo lasciare qualcosa da mangiare per il t-rex e il velociraptor, prima di andarmene a cena fuori.
BA-BAAAACIIIII
@Oldhen e Maude: Avete ragioneeee!!! mi viene già nostalgia!!!.
Vado a pulire i chili di pesce. ciao:-)))
:D ma siete pazzi/e a scrivere tanti replay? … meglio di un buon libro?
@Giu.. io sto aspettando la prossima puntata..:D
@Oldhen, qui puoi avere quello che vuoi…
Io tornerei anche a 35/40 e mi fermerei lì!
Trovato tutto, meraviglia di dolce e che bella idea le torte in barattolo: da copiare assolutamente per qualche regalino!
@Patricia b, ricorderai con nostalgia anche gli imprevisti, credimi, quando i tuoi piccoli saranno adolescenti!!!
E ora ragazze vado ad impacchettare il dolce e a farmi bella per stasera, operazione che richiede un certo tempo… per i motivi di cui sopra!
Buona serata a tutti
Ecco appunto. Come pensavo. Mi pare proprio che i migliori ricordi degli anni 80 li avete tutti nel personale perchè fuori, se ci pensate, faceva proprio un tempo da lupi.
Tra ladri che oggi si vuole riabilitare a tutti i costi, stragi, logge massoniche e soprattutto una diffusissima mediocrità intellettuale, artistica, musicale non si poteva fare altro che chiudersi a riccio nel proprio personale aspettando tempi migliori.
Oggi giustamente ci lamentiamo perchè potremmo certo migliorare ma va detto che l’ambiente è decisamente meno desolante di quanto non fosse allora. Oggi penso ci siano molte più cose interessanti e ben fatte, a cominciare da molta musica, da una minore importanza data all’apparenza, da una crescente responsabilità verso gli altri e il pianeta, da questo gioco (internet) che mette in relazione persone ai capi del mondo che non si sono mai viste. Direi quasi che oggi è più semplice l’accesso ad un modo di vivere più ricco e interessante. Che non vuol dire che tutti approfittino dell’opportunità, ma che per molti esiste ed è accessibile quest’opportunità che vent’anni fa era molto più difficile da scoprire.
Insomma di questi tempi ogni tanto piove ma ci sono anche parecchie giornate di sole.
baci sociologici, esco a comprare
g.
@Oldhen: E’ la stessa cosa che mi dicono mia mamma e mia suocera (la quale questo fine settimana tiene i miei bimbi al Lido di Venezia, se no come pensi que sarei andata al mercato del pesce!!). Sei molto simpatica:-))) complimenti!!!
posso avere 25 anni? :))))
@patricia b: ma sì, chi se ne frega dell’imprevisto! tanto fra un pò di anni lo ricorderai ridendo… (se lo ricorderai) (e se non te ne ricorderai più, non ci vale la pena a inquietarsi adesso) “mi sono fatta spiegata?”
@dorabileGIu, in realtà hai toccato il tasto dolente… è che sto cercando di abituarmi all’idea che non sono più, appunto, una pollastrella ma comincio ad essere più una gallina da brodo… anche se il mio orologio interno si è fermato credo una decina d’anni fa e c’è una certa discrepanza tra quello che mi sento dentro e quello che vedo allo specchio!
Comunque, promesso, basta parlare di età e ognuno abbia, almeno qui, in questo non luogo, l’età che si sente!
evviva! la piazzetta si è animata!
@Maude: lo sticky toffy lo trovi da qualche parte sul cavoletto. E’ un dolce appiccicoso ma particolarmente buono che sembra quasi di cioccolato ma non c’è niente di ciocco.
La torta nel barattolo la trovi nel forum sotto la voce S.o.s. ricette alla pagina 2 torta nel barattolo, però è in inglese.
@Maude e Oldhen: nei Vostri anni ’80 oggi mi ritrovo io, alle prese con i miei piccoli, gli adoro e non potrei pensare la mia vita senza di loro…. ma che fatica riuscire a fare tutto bene e che tutto riesca perfetto… sembra ci sia sempre l’imprevvisto che ti fa cambiare programma… mi ricorderò con nostalgia comunque di questi anni… lo so, lo sooo…
Patricia
@oldhen Ma che c’entro io? Ero serissimo prima. Assolutamente.
@maude
La parola anziano per me ha un suono simile ad ansioso. Quindi per me che ansioso non sono mai, anziano proprio non mi pare di poterlo essere. Men che meno a 36 anni. Penso che un giorno, verso gli 80, mi scopriro’ magari vecchio, nel senso stretto del termine, ma non anziano e men che mai ansioso :)))
Per tutte le gallinelle di mezz’eta’ invece, vorrei semplicemente dire che e’ fuor di dubbio che l’eta’ abbia importanza, ma e’ altrettanto fuor di dubbio che in uno spazio a-fisico come questo, essa si perda del tutto (scusate, ma chiamarlo metafisico mi sembrava un po’ troppo). Ci sono commentatori che appaiono ben piu’ “avanti” di voi nonostante l’eta’ novella, e se non fossimo noi tutti a far sempre riferimento alle nostre eta’ anagrafiche, credo che certe cose nemmeno le noteremmo. Quindi, permettetemi di dirlo una volta per tutte: chi se ne frega dell’eta’ che avete/abbiamo. :)))))
Mo’ faccio una torta streusel e poi torno a raccontarvi del mio trasloco.
:*
Ciao Sgrid, ciao a tutti!:-) Appena tornata da Chioggia. Sono andata prestissimo al mercato del pesce, io e mio marito non sapevamo da dove girarci!! Grandi acquisti e buonissimi prezzi (es. pesce spada, 1 trancio di 1 kg. € 15!!!).
Mi metto subito a cucinare e pulire pesce, ma prima, faccio anch’io il mio ricordo degli anni ’80 nei quali mi sono taaaanttooo divertitaaaa! Insomma, nel ’84 avevo 18 anni (anni sbruffoni sia gli ’80 sia i 18), mi ricordo la classica pettinatura di noi ragazze: cappelli lunghi e lisci con una piccola mollettina che creava un ciuffo e due peletti che cadevano sulla fronte; in discoteca si sentiva Michael Jackson, Spadnau Ballet e Living in a Box!!! Vacanze a Punta del Este dove ci si trovaba in spiaggia, si portaba lo champagne gelato e si beveba sotto il sole (ABOMINEVOLE!!)il peggio e che lo faccevano i nostri genitori, non noi!!!, vi siete dimenticati della minestra di tartaruga, le rane, il claret cup e i crepes suzette e i colori fluo!!! Tutto questo Vi ricorda qualcosa???
Ciao
Patricia
Giubiscuits, Barattoldhens… il nostro dizionario di cucina si sta ampliando… eheheh!
@Oldhen, ammetto l’ignoranza ma ..cos’è lo sticky toffY?
E la torta in barattoli?!?
Delucidazioni, please, muoio di curiosità…
@Maude: non lo dire a me, anche io adesso vado a fare uno sticky toffy che mi sono rimasti gli ingredienti di quello per il cugino inglese. Mi hanno invitato a cena e la scusa è buona per trafficare in cucina, anche perchè tutti mi invitano e si aspettano una torta, un babà, due cannoli, una qualunque torta margherita ma non certo un dolce comprato. Vuol dire che non li ho amati.
Ieri ho fatto una torta con farina di mandorle da mettere in barattolo e mi è successo come per i giubiscuits. MA QUANTA ERA ‘STA TORTAAA? era un blob infinito che fuoriusciva dai barattoli e colava sul fondo del forno, diffondendo prima un delizioso profumo di torta dorata e poi tramutandosi in un gas venefico che si spandeva per tutta la cucina e poi strisciava fuori nel corridoio e si diffondeva in tutte le camere tramortendo chiunque incontrava sulla sua strada… Ho impiegato tutta la serata per far andare via l’odore di bruciato dalla casa. Ma qualcosa ho salvato, i barattoli li ho chiusi lo stesso, la torta sarà solo più “ariosa” cioè più vuota. Penso che sia stata la combinazione del succo di limone con l’amido di frumento che la rende troppo leggera e la fa eruttare come un vulcano dai barattoli che, si, forse erano un pò troppo pieni, ma lo erano solo a 3/4 come giusto. BAH! ‘anvedi…
@Oldhen, dovrò rassegnarmi a seguire il tuo esempio…ma i dolci mi piacciono tanto, troppo forse?!? non so se avrò la forza di volontà di separarmi dalle mie creazioni!
Questa sera, per esempio, vado a cena da amici e porto un cheese cake di Sigrid… ma mi dispiace, perchè è venuto così bene che lo terrei per me!( In effetti un pezzetto l’ho tenuto da parte, per assaggiare…) Temo di essere un caso senza speranza!
@Maude: ih ih ih! non ti dico di quante sono aumentata io… ecco perchè regalo.
@Oldhen, anch’io ho tricottato moltissimo, riempito gli armadi di maglie maglioni sciarpe e coperte, poi… doloretti alle spalle, maluccio al collo, indolenzimento ai polsi, senza contare che in casa siamo rimasti in due… ma chi me lo fa fare? Così ora cucino… e sono già aumentata di una taglia!
@Donatella: ma sai che è un sacco di tempo che non “tricotto” più? ma non ho più tutta questa fantasia, attualmente… ormai preferisco fare nonna papera e regalare in giro (solo per non mangiare tutto io, non me lo posso più permettere…)
@Maude: pollastrelle mi va di più
Ok ok, come non detto… due pollastrelle, va bene così?
Non temete per la mia autostima e per il mio umore… non mangio pasta ma i dolci, ragazze, non me li faccio mancare MAI!!! Posso impiegare anche un pomeriggio intero apreparare un dolce che poi mangerò solo io! e scusate se è poco…
@oldhen: guarda che fare la calza è tornato di moda ed è anche molto trendy, esistono dei caffé dove ci si riunisce per “tricottare” in compagnia, di tutte le età e di tutti i sessi…
@Donatella: hai ragione, la pasta ci vuole proprio, ti tira su, condita con un sughetto buono buono ti fa vedere il mondo sotto un’altra luce
@Maude: hai detto: DUE ANZIANE SIGNOREEE?!? sei andata in crisi di autostimaaa?? ANZIANOSARA’GIU ECHINONGLIELODICE!! eravamo sedute sulla panchina a chiacchierare, non a fare la calza…:)
@maude: è il fatto di mangiare la pasta che rende sorridenti :-)
@Giu, ti sembra carino ascoltare i discorsi di due anziane signore?
@Oldhen, scusa le interruzioni ma ogni tanto devo cedere la postazione al mio amato bene…
I miei anni più difficili, invece, li ho vissuti in condominio, in un orribile appartamento pieno di spifferi invernali…
Però tu devi proprio essere una compagnia piacevole… persino i tuoi post sembrano sorridere!
eeehhmmm… pensavo di essere sola seduta su una panchina in piazzetta con Maude…
@Giu: che fai prendi in girooooo???
@Maude: e gli anni più intensi ma anche più belli li ho vissuti in campagna, in una cascina bella ma un pò isolata (meno male che ho avuto degli ottimi vicini di cascina) dove spesso restavo sola perchè il mio maritino si faceva i vespri siciliani (e si divertiva…) e i miei figli si sono rotti tutt’e due il braccio sinistro a una settimana di distanza, e il mio cagnaccio bellissimo scappava e si rosicchiava le galline dei miei vicini contadini (non quelli bravi…). Però, bei tempi… ma penso perchè si era giovani e si prendeva la vita con più leggerezza ( si pesava di meno…).
@oldhen: sei grande. E troppo forte il tuo brontosauro che cede alla volontà del popolo :-)
Miiiiiiii io per raccontare tutto questo avrei dovuto scrivere un memoriale… tu invece breve concisa e compendiosa.
Brava comunque. Gente con le palle siete.
baci
Giu
@Oldhen, a oltranza, direi!
No, io non ho avuto anni facili, con tanti, troppi, problemi di salute… Sarà per quello che non riesco ad essere così positiva e il mio ottimismo, per mutuare dalla politica, è sempre più cauto!
@Maude: ma guarda che il primo figlio è arrivato subito (e lo spiritoso ancora adesso mi ricorda che sono andata allo scientifico…), nei 10 anni di intervallo con il secondo, sono arrivati una ragazza di 11 anni in affido che abbiamo sposata e che è ormai come nostra figlia, un bimbo di 4 anni in affido, tutt’e due con relativi problemi più quelli che ci ha creato il nostro grande che nel frattempo cresceva…
Poi è arrivato il piccolo che ora ha 17 anni, arrivato dopo una votazione per alzata di mano. Tutti abbiamo alzato la mano per dire si, l’unico che non l’aveva alzata, ha detto che cedeva alla volontà del popolo e che si sarebbe impegnato. Infatti alla fine del mese ero incinta… (si è impegnato a fondo:) ) quindi i lavori ci sono stati come quando il bimbo in affido si è presa la pertosse e per qualche mese la notte non si è dormito e per occupare il tempo si raccoglieva il vomito che regolarmente c’era per terra. Poi subito dopo l’ha presa il mio piccolino di due anni e daccapo per quasi un anno… Però, io mi sono divertita lo stesso, a me la mia vita è piaciuta, tornassi indietro ricomincerei di nuovo, nulla escluso, da febbraio ’80 ovviamente… Sono troppo ottimista…?
Silvia-Magnolia, vengo a trovarti anche solo per un raggio di sole, pioggia e nebbia su di me … che noia!?!
Buon sabato a tutti!!!!
@Donatella, no guarda, non è assolutamente un problema… per il resto mangio tutto… anche un panino col formaggio, purchè servito con un sorriso! quindi, se stai pensando di invitarmi a cena no problem, vengo volentieri!
@maude: certo che invitarti a cena deve essere un incubo, già io che sono “solo” vegetariana” rappresento un problema, ma tu… E anche al ristorante non è che avrai molta scelta…
@capolinodalpentolino: ti ho risposto dall’altra parte, ma per quello che hai detto qui: e che dire del nonsopiùcheact che permette di arrestare chiunque per sospetta attività terroristica, di rinchiuderlo senza dirgli il perché, non fargli chiamare un avvocato e tenerselo stretto per quanto tempo si vuole? Certo ha anche i suoi lati positivi: hai un vicino rompiscatole che fa troppo rumore la sera o che non ti saluta in ascensore? Basta una telefonatina anonima, dire di averlo visto parlare con fare sospetto con un tipo di fattezze arabe, e ne sei sbarazzato per un po’… E della pena di morte? Vogliamo parlare della pena di morte? Ma no dai, parliamo di linguine…
@Giù: io la lezione di pronuncia francese la imopartirei pure, se non fosse su parole sbagliate (io sono tu segui egli… boh? seguo?) :-P
@Oldhen, sempre ottimista e positiva tu, vero? i miei ’80 sono trascorsi a crescer figli tra pappe e notti insonni, varicella morbillo orecchioni, grembiulini e tonsilliti, prime elementari e prime comunioni …Più innocenti, più incoscienti chissà, più giovani sicuramente!
piove… piove… piove… piove…
nell’anno ’80 io mi sono sposata e gli ’80 sono stati bellissimi, piacevolissimi e divertentissimi. Si lo so, tutto “issimo”, ma io sono stata bene perchè mi sono proprio divertita, sarà perchè prima avevo avuto la vita molto in salita… ma dopo è stata tutta una discesa piacevolissima. Ma comunque, ho sposato il mio maritino perchè mi faceva ridere, ancora non era il “brontolosauro”… Ma ancora adesso mi fa ridere, devo solo ricordargli di non pensare troppo… Comunque tutti i ricordi di Jozsef sono i miei, ero solo un pò più grande, ma che nostalgia in fondo, ma penso solo perchè eravamo più giovani e innocenti. Perchè in fondo non c’è niente di nuovo sotto il sole, come diceva il saggio Salomone. La vita e le sue scoperte sono belle ancora adesso, i nostri figli diranno così fra venti anni. Ba-baaci ba-bagnati.
Buongiorno a tutti..finalmente qualche secondo di sole :-D
@Giulio Righeira
Mi pare che ci sia un po’ tutto il meglio degli anni ’80 nella tua lista. Io forse avrei aggiunto il CAF per intero, Alfredino Rampi, La strage del Rapido 904 ascoltata via radio tra le dolomiti a rovinarti la settimana bianca, le serie televisive di Supercar, Automan e Magnum PI, i cartoni animati con i robot, il maxiprocesso, Tandem con Frizzi su Rai2, il primo pesto genovese del sottoscritto, il C16+ prima e il commodore 64 dopo (come hai gia’ detto tu), i campi estivi della federazione italiana tennis a Pievepelago e Castel Di Sangro, la sgrima a spazzola gelatinificata prima e la capigliatura da tedesco poi (sopra a spazzola, dietro lunghi brrrrrrrrrr, meno male che non me l’hanno mai voluta fare), Kyrie dei Mister Mister, il primo grande amore adolescenziale, le feste dove si faceva il gioco della bottiglia e a te finiva per darti un bacio sempre la piu’ racchia della comitiva (e di notte giu’ a vomitare pure l’anima per aver mangiato troppe porcherie), i mondiali dell’82, Platini’ che bacia il pallone prima di tirare il rigore, lo Space Shuttle in gloria e in decadenza, TV sorrisi e canzoni che fa un reportage sul numero di testate nucleari presenti nei due blocchi e su quanti morti farebbe una guerra (tutta roba da dare in mano anche ai bambini come noi, mi raccomando!), la caldaia a gas che si accendeva con i fiammiferi, i genitori che smisero di fumare, la Fiat 131 Supermirafiori 2500 diesel con i finestrini elettrici (che me la invidiarono tutti per mesi) prima, e la Croma poi, le zuffe a scuola, le recite scolastiche dove Giu finiva sempre o per fare la riserva, o il gobbo, o a suonare il triangolo a mo’ di campana per la messa in scena della Sacra Famiglia (la campana capite? Come fa uno poi ad amare il teatro?), il cane di Vakond che fu chiamato RAMBO (era grosso 2 spanne o giu’ di li…), la TV dei ragazzi alle 5 di pomeriggio, le merendine tipo tegolino e girella, Highlander, i Queen che li ascoltavamo in 3 in tutta la citta’, il tronchetto della felicita’ che poi si diceva contenesse un ragnetto che ti poteva infettare con l’AIDS, il cilindro impermeabile da portare al collo al mare anche in acqua per salvare soldi e chiavi (e che regolarmente impermeabile non era), il referendum sul nucleare, il venditore di “coccobelloooooo vitamineeeecoccooooo, cocccoobilll, comprate mammeeeee coccoobbelloooo”, le conserve di pomodoro fatte in casa che una famiglia ci lavorava almeno 3 giorni, il primo viaggio oltre cortina da solo (2 giorni di autobus!!!), cuccuruccuccu di Battiato, la cucina nuova di mamma, il primo televisore a colori, il secondo in camera di mia sorella perche’ “tu non studi e quindi la TV non te la meriti”, le prime materie rimandate a settembre…
Bei tempi Giulio dai, sara’ che tante cose nemmeno le percepivamo nella loro effettiva grandezza perche’ eravamo concentrati su ben altro. Certo come dici tu, di conseguenze ce ne sono state tante, ma non credo ci sia stato un decennio passato che non abbia lasciato segni devastanti su quello successivo. Il trend e’ indubbiamenete in discesa da tanto, ma forse non e’ mai stato in salita, e siamo solo noi ad illuderci che ogni tanto le cose vadano meglio.
Ps.: sappi che quando parli di Trentino mi togli 3 anni di vita per il dolore (invidia?), ogni volta :DDDD
Ps: attendiamo BarbaraT per il completamento della lista di cui sopra, grazie :)
(o di chiunque nato a ridosso dei primi anni 70 abbia qualche chicca da farci ricordare)
Buongiorno, ma non ditemi che ancora nessuno è passato da queste parti?!? Allora comincio io…
@Sigrid, ho fatto il cheese cake limone e cannella da portare a cena stasera: è venuto perfetto…come tutte le tue ricette che ho sperimentato finora ( a proposito, il cake di ceci è squisito!), semplici, ben spiegate e ben dosate! Brava!!!
@Giu, ho riso molto al racconto delle tue peripezie sanitarie ma hai tutta la mia comprensione: quando mio figlio andava all’asilo ha preso la varicella e ha contagiato tutta la famiglia! Lui e la sorellina se la sono cavata in pochi giorni mentre gli adulti, io mio fratello e mio padre abbiamo impiegato un buon mese a rimetterci… conservo ancora qualche cicatrice!
@Fiordisale, cosa vuoi che ti dica…non mi piace, la trovo insulsa… non mi verrebbe mai in mente di sfamarmi preparandomi un piatto di pasta! E sì che mio padre era uno che la pasta la mangiava anche a merenda, mio marito se non mangia pasta è come se non avesse mangiato, la mia nipotina la chiede a colazione… boh, forse una reazione, il troppo stroppia! Celiaca non credo proprio, mangio tutto il resto, tranne gli animali e non ho mai avuto problemi!
Piesse, PIOVE ANCHE OGGI!!!
@giu: Degli anni 80, oltre al dorato imperante, ricordo senza un particolare ordine l’AIDS, i Righeira, Chernobil, i paninari, il gel nei capelli, Ustica, la strage di Bologna, Craxi e la sua banda bassotti, la loggia P2, gli yuppie, l’ostentazione, la disco music, l’assassinio di John Lennon, lo scioglimento dei Led Zeppelin…e ometto molto altro proprio per evitare di parlare di politica contemporanea.
Mica un bel decennio in generale…
Se mi sforzo di pensare a cosa c’è stato di buono mi vengono in mente solo il Commodore 64 e la fine della guerra fredda.
Poi si, anch’io dal punto di vista personale mi sono pure divertito nonostante tutto, ma in generale credo che i danni di quel decennio scellerato li stiamo pagando ancora ora.
Giu i tuoi racconti sono spaziali!
Ho scorso velocemente 138 commenti (a quest’ora poi…) e cosa leggo mai?! Sigrid, ma è assurdo! E la comunità europea che ce sta a fà?! Sono certa, se già non è successo, che tutto si aggiusterà. Semplice e buona la ricetta che, come molte altre, verrà sicuramente “riprodotta”. Bacio!
@ fiordisale & giu: molto simpatici, davvero. Sghignazzo sommessamente per non svegliare il mio “lui”, che potrebbe scoprire che non sono del tutto sana di mente ;)
@maude ma come giornataccia, uffa.
già è nuvolo e domenica pioverà, uffaaaaaaaaaaaa
@Maude ah amme va benissimo, a saperlo prima manco mi sbattevo tanto per finire il mais e ti avrei chiamato direttamente
cmq adesso spiegami cosa ha la pasta che non ti piace. presumo che tu intenda tutta, di qualunque farina (grano duro, farro, integrale, saracena, etc)
ma non ti piace o ti da fastidio?
ma non è che sei celiaca e non te ne sei accorta?
amme pare tanto strana sta cosa che tento di dargli delle motivazioni (eh non che non ti creda, ci mancherebbe)
Dunque… eravamo rimasti al matrimonio.
Appena sposato, Giu ando’ in luna di miele a Venezia. Siccome lui e la consorte vi avevano messo piede solo in separata sede, decisero che Venezia “val bene un matrimonio”, e ne fecero la prima tappa del loro lungo percorso coniugale (wow! Detta cosi’ sembra quasi amore).
Per poter fare il viaggio, risparmiarono clamorosamente sul pranzo di matrimonio e su altri orpelli della moderna matrimonieria. Fu cosi’ che invece di 6000€, ne spesero l’equivalente di 220€ per qualche stronzata da servire ai 30 forzati del post-sceneggiata comunale.
Cosa mangiarono nessuno lo sa piu’, ma stettero tanto tanto bene. Ci fu pure chi, in un momento di ebrezza, nel senso che era proprio bevuto, si alzo’, e decanto’ le lodi dello charme e del fascino del nostro eroe. Ancora oggi a casa si chiedono se fosse stato prima o dopo il dolce al butulino (“buta” in ungherese significa stupido, “butulino” quindi… fate voi).
Cosi’ i novelli sposi, dopo una prima (e ultima) notte di focosi intrattenimenti erotici, presero la via del Canaletto. Cercarono alloggi prima nei pressi della stazione di Marghera, e poi sempre piu’ fuori, fino a trovare un alberghetto con i seguenti requisiti:
– non avesse la carta da parati “pendula”
– avesse il bagno in camera e non un solo cessetto per tutto il piano
– che non ci risiedessero 18 comitive di polacchi, tutte sullo stesso piano, con lo stesso unico cesso
– che le porte non fossero laccate di “verde disperazione”
– che non ci fosse il pitale sotto il letto
– che sotto al materasso non ci fosse solo una tavola di truciolato
– che il portiere non fosse ubriaco alle 4 del pomeriggio
e…
– che ci fossero dei vicini di stanza francofoni.
Quest’ultimi si rivelarono fondamentali quando, la prima notte a Marghera, i nostri piccioncini approcciarono una certa intimita’, e mentre le effusioni si facevano piu’ sulfuree, ecco che i francoparlanti iniziavano le loro, di effusioni. Al “grido” (si’ si’ quella strillava proprio) di ooooooouuuuiiiiiiiiiiiii ooooooouuuuiiiiiiiiiiiii
ancorrrrrrrrrrrr (che nemmeno Gianfranco D’Angelo al Drive In), c’e’ poco da fare, la coppia di sposini sbotto’ a ridere cosi’ a lungo, da farsi passare qualunque velleita’ erotica.
Tornati in .hu, Giu’ si mise subito all’opera per trovare un lavoro, e in 2 giorni rimedio’ un posto che gli duro’ 2 anni.
Dopo 1 solo mese pero’, uno strano brufoletto gli spunto’ sulla tempia sinistra. Il germe del male era in agguato. Poi una leggera febbre e qualche altra pustoletta, lo indirizzarono verso il telefono per far venire un medico. Nel giro di 24 ore la sentenza non lascio’ scampo alcuno: VARICELLA!
“Ma come varicella? Non puo’ essere dotto'”
“Si fidi, e’ varicella”
“Ma non puo’ essere le dico, da ragazzino le inventai tutte (senza successo) pur di prendermela e saltare 3 settimane di scuola”
“Ora invece lei e’ adulto e se l’e’ presa da qualche ragazzino”.
“Dottore mi dica, riusciro’ a camminare ancora?”
ah no chiedo venia… quella era la soap opera messicana
dunque…
“Dottore, ma ci potrebbero essere complicazioni?”
“Beh alla sua eta’ si’, l’impotenza senza dubbio”
“Ettepareva! Pe’ na volta che mi piglio qualcosa io, subito l’impotenza”
Le pustole proliferarono in copiosa guisa per giorni. Il farmacista consiglio’ un lenitivo alla menta, che consisteva in una schifezza biancastra da porre sopra le pustole, a mo’ di lenitivo, che manco la poltiglia bordolese. Lenisci che ti lenisci, l’effetto duro’ circa mezz’ora.
“Dotto’, ma ci si puo’ lavare mentre si ha la varicella?”
“Beh no, e’ da evitare soprattutto nel perido del prurito forte”
“Ettepareva! Pe’ na volta che mi piglio qualcosa io, non ti puoi manco lava’!”
Ormai la pestilenza aveva invaso le piante dei piedi, il palato, la gola, le natiche, il… beh insomma… il… si’ si’ quello, ecco. Pustolette ovunque.
Ogni contatto con il mondo esterno fu’ completamente tagliato, mentre l’unica fonte d’informazioni resto’ un vecchio televisore russo da 14″ in bianco e nero, che prendeva due canali soltato (credo fu allora che Giu smise di vedere la TV). Dopo 2 settimane di siringoni per febbre da cavallo, priznyitz (lenzuoli bagnati e freddissimi per far scendere la febbre), e soprattutto delle oscenissime minestrine di crema
d’asparagi in polvere (una roba che nemmeno nei lagher nazzisti), il male comincio’ non ad andarsene, ma a cambiar sede: passo’ da Giu’ alla moglie. Totale dell’operazione: 5 settimane di reclusione forzata. Si aggiunga: senza
lavoro e senza stipendio (w la partita IVA).
Alla quinta settimana, benche’ l’embargo prevedesse ancora 7 giorni d’isolamento, Giu’ s’imbacucco’ come una vecchia befana, e con fare sospettissimo ando’ ad acquistare qualche genere di primo conforto, per cercare di sopravvivere.
Come tutti drammi umanitari, anche questo ebbe fine, e verso i primi di dicembre finalmente Giu pote’ dedicarsi al piu’ importante dei suoi progetti a breve termine: portare i suoi 4 stracci e lo stereo in Ungheria.
Continua domani…
Bene, domani giornataccia… quindi lascio la piazzetta! buonanotte e buon we a tutti!
@fiordisale, sicura sì… non mangio alcun tipo di pasta: fresca secca ripiena al forno, niente!
Eccezionalmente, se mi trovo a cena a casa di qualcuno con cui non ho troppa confidenza, ma, ti assicuro, capita molto di rado, mi limito ad assaggiare, per non fare proprio la parte della cafona… Mangio però tutto il resto: riso, gnocchi, polenta, couscous ecc.
Sono stramba, lo so, ma che vuoi farci?!?
@ risonero (142 della sfogliata alle pesche)
…hmmmm interessante… ..di livorno, eh? .. la mia amica maria che vive qui anche da anni, pure lei e’ di livorno… ed e’ da anni che, a intervalli variabili, ci ritroviamo a cena, le ultime rigorosamente cavolettiane…. a discutere come e quando apriremo il nostro ristorantino, e di come lo gestiremmo… e’ stata e rimane una fantasia, un dolce pensiero ricorrente perche’ 1. non viviamo di rendita 2. abbiamo responsabilita’ finanziarie, ecc. ecc… 3. perche’ uno si puo’ fare tutte le seghe mentali che vuole (e parlo per me), ma avere un ristorante anche piccolo, tipo venti posti a sedere, e’ un lavoro comunque da schiavi, specialmente se vuoi fornire un prodotto di qualita’ e sei pignolo , ecc. ecc..
..ovviamente tutto cio’ appartiene alla mia situazione, per altri potrebbe essere molto differente…
..in quanto al visto/carta verde, non ti so dire nulla perche’ esistono quote per ciascun paese e per ciascuna attivita’ e la mia non ha nulla a che vedere colla cucina… forse cinzia, che sta a silicon valley ne sa piu’ di me.. forse…
..in quanto agli americani, posso dirti, come gia’ ho detto altre volte, che il paese ottimale non esiste.. e cosi’ esistono qualita’ meravigliose qui e altre non tanto.. e si potrebbe disquisire a iosa… c’e’ un senso dell’onesta’ personale che ti colpisce, eppero’ guardi alle efferatezze di certi repubblicani o di wall street negli ultimi otto anni e ti chiedi se esista veramente questa onesta’ ….. dopotutto tutto il mondo e’ paese… cmq quell’onesta’ a me va bene.. c’e’ pero’ un senso biblico della punizione.. che se sbagli devi essere punito, che a noi italiani, o forse a me in particolare, e’ totalmente alieno.. dopo tutto noi abbiamo la confessione… heheheh e ti parla un ateo… che con la confessione c’e’ cresciuto, pero’… e poi nonostante tutta st’onesta, rettitudine ecc. ecc. c’e’ un senso di ingiustizia profondo che pervade i vari strati sociali e si distribuisce differentemente a bianchi e a neri, a ricchi e poveri, a privilegiati o meno……. ..ultimamente poi, e forse faccio demagogia a dirlo, ma a me pare da quando negli ultimi otto anni, le grandi corporations, agevolate da un governo connivente, stanno facendo il bello e cattivo tempo, i diritti di chi lavora vengono regolarmente calpestati, e nelle corporations, o anche solo nelle universita’ puoi essere sommariamente licenziato a discrezione del tuo direttore… tutto questo sta generanndo, ovviamente per salvarsi il proprio deretano, comportamenti assolutamente stereotipati, artificiali che stanno stravolgendo un po’ la relazioni interpersonali….
…blah blah blah..
..e a differenza di fleur de sel, non ho neanche esagerato col sciacchettra’… boh.. adesso vado a comprare del tonno.. stasera tartare…..buon weekend a tutti…
@cdp
Ah scusa, dimenticavo la risposta politica. La verita’ e’ che credo bene o male tutti qui abbiano le proprie idee, i propri (mal)umori, le proprie appartenenze. Pero’ siccome la politica assomiglia sempre piu’ al calcio (corruzione, partite truccate, accuse agli arbitri, gente che se le da di santa ragione ecc ecc), molti preferiscono seguire altri sport, e comunque preferiscono tenersele per se’ certe cose. Ed e’ una gran fortuna credo, perche’ vedo altri blog dove grazie alla politica c’e’ tanto letame da potersi tirare l’un l’altro. Da estrapolato estero, ho sempre cercato di votare, per poter dare quello che credevo fosse il mio giusto contributo alla vita politica del paesiello. Dopo le ultime due elezioni, devo ammettere che mi son dovuto ricredere profondamente, e ho accettato di buongrado che la vita politica italiana ormai non mi appartiene piu’. Per fortuna mangiare non e’ ancora una cosa solo di sinistra o di destra, ma la devono ffa’ tutti :))) fino a che noi si stara’ in convivio al desco, penso che il mondo sara’ sempre un tantino migliore. :)))
@maude ma sei sicura? manco le trenette col psto fatto dalle mie manine sante?
manco i ravioli di pesce col ragù di pescato?
manco lo spaghetto alla carbonara?
manco le picagge matte?
naaaaaaaaaaaaaaaaaaaa non ci credo.
atte non TI piace la pasta che ti offrono, viè qua che te la mostro com’è fatta la pasta golosa!
piesse
si si si due bicchieri.
dopo l’ape, naturalmente!
@fiordisale lo so lo so l’amore ti fa fare certe cose…:-D io personalmente mai e poi mai avrei pensato di sposarmi alla fine del mondo laggiù alle Fiji e tantomeno con un sardo che mi ha fatto perdere la testa in un secondo ..e bada fino al secondo prima ero straconvinta che stavo bene da sola..e che ogni giorno che passa basta che mi guardi per farmi venire la tremarella alle gambe..oh signur sembro un Harmony..ma di quelli desire anche ;-)
behh dai un paio di bicchierini me li sono fatti anche io!
@Maude è successo anche a me..mi avevano detto che nella foto non si vedeva bene il collo..ma vi pare possibile!siamo in italia
Però il vino lo bevo, eccome!
@fiordisale, ciao bella, ti sento allegra, stasera… solo due bicchieri, sicura?
@Jozsef, scusa ma la tentazione è irresistibile… Jozsef, ihihih!
@Europei ed extraUE in Italia, coraggio… molto spesso nemmeno noi autoctoni capiamo come si possa andare avanti così…
@Donatella e @Giulio(runner), altro outing: non solo mi piace rientrare a casa e non trovarci nessuno, per godermi un pò di tranquillità, non solo sono anch’io vegetariana, ma confesso anche che non mangio la pasta, perchè, ebbene sì, non mi piace! Ecco, l’ho detto…
Fiatone per recuperare il tempo perduto e leggere tutti i post, ma quanto scrivete?!?
@Sigrid, non te la prendere… mio marito, italianissimo, ha recentemente rifatto la carta d’identità scaduta, portando le foto che sono venute leggermente, dico leggermente, di 3/4; l’impiegato dell’anagrafe prima gli ha fatto il documento, poi… POI gli ha detto che, in caso di espatrio, potrebbe avere dei problemi, perchè dalla foto si vede bene solo un orecchio (!)… farglielo presente prima sembrava brutto ?
In casi simili e/o peggiori i nostri amici francesi scuotono la testa e sospirano : Ah, les italiens…
Anche noi sospiriamo, povera Italia nostra!
Ma che succede?
Il mio nome è sempre comparso in nero, adesso ha cambiato colore da solo. Io non ho un blog. Boh!!!!
@tutti macciao! nevvero vi ero mancata quando non c’ero che non ci stavo ecco perché mancavo?
hhihiihihihhi
(si, lo confesso, SI. però solo un paio di bicchieri, mò non cominciate a darmi dell’avinazzata, che io ho un rispettabilissimo passato da astemia, oh)
Nella ricetta dei biscottini con i pistacchi e tè al gelsomino l’uovo sbattuto da spennellare sopra è a parte o è nel computo degli ingredienti?
Grazie
@ cinzia
..maledetto fuso orario, neh?
Come al solito so’ l’ultima, ma è uno spasso leggersi 124 commenti, è un po’ come essere a casa (in Italia intendo).
Clandestini… noi emigranti non siamo mai perfettamente apposto, c’è sempre qualche documento che manca o che scade: permesso di lavoro, di soggiorno , visti da rinnovare eeeee…. comincio a saperla lunga su certe burocrazie mericane. Non siamo “i peggio”, secondo me.
Siete tutti un mito.
Giu…. no comment, me fai scompiscià!
@capodichino
No vabbeh… la mia era solo una minaccia velata.
Per la cronaca si pronuncia “Iojef”, con la J tipo francese (je suis tu suis il suis). Poi magari Donatella ci fara’ un minicorso di pronunscia franscesse. Kafka cmq aveva capito tutto della vita. Probabilmente avra’ lavorato al comune pure lui.
@ Giu (111)
…ooops.. l’ho appena visto adesso…..
@ sigrid
…la tua storia e’ una di quell che ci fa vergognare di essere italiani… e poi ci si scandalizza quando times magazine, o era l’economist..? ritrae l’italia in copertina come un pargolo recacitrante col moccio al naso al seguito di mamma europa…
..guardo con sempre maggior interesse alla spagna… che zapatero stia facendo le cose a puntino…? … bah….
@ jozsef
…sto ancora ridendo…. ma non sapevo che kafka fosse ungherese… ;;-))
@ elisabetta
..ti voglio bene anche se non ti conosco e non ti ho mai parlato prima.. parole sante…. non e’ pero’ solo l’italia.. e’ un’onda di ‘male’ che sta pervadendo un po’ tutto il mondo… ..qui poi negli us non ne parliamo neanche.. ci hanno scritto il trattato su come spaventare la gente…
..altro che predetta age of aquarius.. qui si sta ritornando all’eta’ del ferro e del fuoco…
…ma ditemi una cosa.. so di contravvenire un po’ alle regole… mi sembra di sentire da molte parti una certa animosita’, un po’ timida a volte .. nei confronti del nostro governo… per me sentirlo e’ come acqua sorgiva.. ma qualcuno li avra’ pure eletti, no…? ..che a loro non piaccia cucinare..? . hmmmm…
Cara Sigrid, questa sera ci siamo trovati di fronte a una coltivazione casalinga di germogli vari (alfalfa, fungus mungus, rucola, senape) e non siamo stati capaci di fare di meglio di una insalata. Gustosa ma forse si poteva dare di più. Tu hai qualche prezioso suggerimento? Ciao!!!!!!!!!
@fiorellino
Mannoooo, era per i 4 nomi, che detto tra noi sara’ anche strafigo averli, ma insomma…
Per l’amore eterno apprezzo sinceramente :)
(fa sempre bene alle coronarie).
@Giulio (Il divo)
Concordo con l’inutilita’ di certi orpelli, specialmente se non hanno proprio funzioni pratiche. Sara’ che in cucina per me un ingrediente che non aggiunge nulla alla ricetta e’ un ingrediente inutile… Gli hanni 80 per me non sono stati “malissimo”, anche se poi di cose da dimenticare ce ne sono state tante; tra le piu’ tristi metterei sicuramente le dorature in tutte le loro accezioni(gingilli dorati, penne dorate, portalampada dorati ecc ecc). Ecco, la roba dorata mi sa tanto di kitsch, ma di quello proprio grezzo. E non me ne vogliano tutti gli amanti del genere “retró”. Questione solo di gusti personali, non voglio mica offendere nessuno. :)))))))
baci
Giu
@oldhen: ma è un velo sottilissimo, una roba impalpabile, probabilmente di valore di pochi euri che comunque posso assicurarti che pagavi ampiamente nel costo del piatto e pertanto, volendo, potevi anche portarti via…(per farne che?)
@Giulio runner: eehmm… scusa, la foglia di rigorosi 24 carati erano obbligati a sgranocchiarla sorridendo o potevano silenziosamente farla scivolare in tasca senza per questo essere perquisiti all’uscita…
@sigrid: mah ci andrei piano a dire che la foglia d’oro è brutta, così, tout court…finisce che oltre al permesso di soggiorno ti stracciano anche la tessera del gambero rosso e il libretto sanitario di Olive…non so se ti rendi conto di chi stiamo parlando. DI LUI…ci siamo capiti.
Limitiamoci a dire che a noi la foglia d’oro non ci piace tantissimissimo e poi appunto non avendo alcun sapore rappresenta una sovrastruttura che poteva sicuramente rappresentare e ben inserirsi nel contesto di superficialità degli anni 80 ma che oggi ha forse meno ragion d’essere.
E qui mi sprofonderei invece in dovuti omaggi e devozioni al “Dripping di Pesce” quale geniale interpretazione ed omaggio all’arte di Pollock.
Pfiu… con quest’intervento di diplomazia forse ho salvato almeno Olive dall’estromissione dal paese…
comunqua al vostro giudizio la ricetta incriminata
http://www.marchesi.it/ric09.htm
@ SALAMANDER … per bolgheri quando sei in paese chiedi della Maona e quando ci sei ordina la “panzanese” una bistecca come non avrai mai mangiato prima in vita tua!! Poi se fai un giro di giorno cerca e fatti una visita al cimitero vecchio… e non sfuggire al custode… un’esperienza unica. buon divertimento!
@ominosalato, mannò Giù ci è rimasto male che io ho 2 nomi più di lui!
@giu, calma raga, calma con tutti sti sinonimi salati…fiordisale E’ fiordisale e nn può certo essere paragonata a del normalissimo cloruro di sodio e tantomai a della volgare salgemma… ;)
@Giù condoglianze perchè t’ho dichiarato AMMMore eterno?
maddai, non lo vedi che so’ vaccinata?
:)
@cristallina
Se non la smettete di chiamari Jozsef, giuro che faccio “na pazzia” :DDDD
@tette di cristallina
Ma quella svizzera e’ anche lilla come la ben nota marca di cioccolato decadente? Sarebbe uno scoop scientifico non indifferente.
@Chantilly
Omonimia? E’ una malattia, o una perversione nuova di cui non abbiamo mai sentito parlare? E cosa ne pensa il Vaticano?
@fiordisale alias salgemma alias clorurodisodio alias santamargeritadisavoia
Beh condoglianze vivissime…
@Silvia lo vedi che tengo raGGGGione, tutto fila lissio finché non ci s’innaMMMora, poi è fregato per sempre.
Altrimenti avresti potuto fare un cambio e magari, siccome il tuo è già rodato e civilizzato, avresti potuto pure guadagnarci qualcosina, facendoti monetizzare l’integrazione, in fondo siamo in pieno calcio mercato no?
Felice per la risoluzione del tuo problema Sigrid. Wow, però, che blog multietnico! In tema di cambio di nomi, nuntio vobis che d’ora in poi mi firmerò come Babuska, in modo da non confondere le idee con Barbara T (che saluto, scusandomi se qualcuno l’ha scambiata per una piromane ;-D). Ringrazio per la solidarietà in merito al forno incendiato: me la son cavata con 130 euri di tecnico che mi ha fatto le pulizie di pasqua e cambiato il fondo (già che c’ero ho preso anche una leccarda aggiuntiva per fare i biscotti – 24 euro inseriti con non chalance nei suddetti 130 – ma non ditelo a mio marito…). Ciao a tutti.
Barbara – Babuska
ps passata in edicola, preso tutto, grande come al solito…
@chantilly ma pure tu stai a Roma? ma non è che st’impiegati della capitale so’ troppo distratti dalle catacombe?
@ fiordisale :-D è che ci ho messo tanto impegno e fatica con lui che ora non mi va proprio di cambiarlo :-P..e poi che faccio? chiedo ad una sposina di prestarmi il suo? :-D
no no la verità è che sono proprio innamorata marcia! Me lo tengo moltooooo stretto!
bacione tesoro
Ciao a tutti
e’ la prima volta che scrivo ma vi seguo da tempo.
Complimenti a Singrid per il sito e’ davvero strepitoso…
Capisco come ti senti…burocrazia e procedimenti senza senso. Ieri anche io ho avuto un assaggio di burocrazia del comune di Roma – atac, per lo meno io pero’ ho risolto anche perche’ si trattava solo di richiedere un permesso di parcheggio come domiciliata… ma data la complessita’ della procedura (ho dovuto produrre chili di documenti) immagino il tuo disappunto..
@ fiordisale
:oDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD
4 nomi?
4 nomi!
ci batti tutti!
sempre per il matrimonio mio, mi stà diventando antipatico quello, mi sono fatto spedire, dal Belgio, il certificato di nascita con tutti i nomi virgolati. non è servito a niente. per di più, un’impiegato del %%%$£$”£$£ (un’altro ancora, e siamo a tre per un matrimonio solo!) ha avuto la faccia tosta di dirmi che mi facevano un favore (il loro presunto aiuto inesistente), solo che ha fatto lo sbaglio di dirmelo quando nel suo ufficio c’era un sacco di gente. non ti dico come ho esternato il mio sentimento poco cristiano. va ancora in giro con la cenere nei capelli a segno di pentimento.
@chantilly e bluerosa mi vergogno un po’.
davvero, io non so come dirvelo però è meglio che confessi prima che lo veniate a sapere da qualcun altro, è dura ma devo trovare il coraggio
ecco… io… (sospirone) insomma ecco…
ho 4 nomi!
ecco l’ho detto.
e fino al liceo funzionava tutto a meraviglia: ogni virgola, che mi padre all’epoca si curò di accertarsi essere dove avrebbe dovuto, stava difatti al posto suo, tra un nome e l’altro, come un dolcissimo apostrofo rosa, solo più in basso.
invece negli ultimi anni, presumo quando hanno traslocato tutto sui sistemi informatici, le mie virgole erano sparite, qualcuno se l’era freagate.
quando me ne accorsi andai all’ufficio centrale della città, munita di un vecchissimissimo stato di famiglia di mio papà (che tengo ancora oggi per motivi miei) e mostrai all’omino che i miei nomi erano tutti virgolati, in 5 minuti netti ho risolto il problema senza manco doverci tornare.
che io ciò 4 nomi e ci tengo, che per ora non li hanno ancora tassati :P
ahhhh l’administration italienne, o secours !!! et encore toi tu parles/ecris l’italien, Moi je baraguine un peu l’italien alors je ne t’explique avec les problemes administratifs que ns avons avec notre maison en Toscane, entre les theories du geometre, celles du banque, celle de la fiduciaire…. Mon mari, palestinien, ayant longtemps habite en Egypte a bien rigole lors d’une de ces seances…. Il avait de la peine croire que l’Italie fait partie de l’Europe :)
C’est super l’Italie, j’ a d o r e, mais l’administration suisse me convient mieux :)
Tjrs aussi sympa ton blog !
Merci, corinne
@ salamander, da quelli parti vediamo… sono stata a mangiare da Ugo su a castagneto pesce e cibo toscano, poi ci sarebbe il ristorante il bambolo ma è tanto che non ci vado, il buon ristorante “da andrea” a cecina e per finire lo scolapasta a castiglioncello tutti vicino alla zona dove dovrai andare e allora buon cibo e vacanza!
sabry
@ bluerosa
forse si. oppure, meglio ancora, che gli impiegati communali imparassero a leggere e trascrivere bene i dati ricevuti.
nella mia famiglia si usava aggiungere i nomi delle nonne o dei nonni come ricordo o benedizione.
inoltre, non c’era il codice fiscale, pertanto poteva essere d’aiuto in caso di omonimia (o una parola del genere).
ora come ora neanch’io darei più nomi, e soprattutto nomi stranieri che nessuno sa scrivere e/o pronunciare.
– come ti chiami?
– Shianon.
@Chantilly: no no per carità! però con il senno di poi visti i molti problemi che creano forse sarebbe meglio non esagerare no?
@lisa: i campi da rugby! ma poi come è andata la tua cena con il rugbisti???
@ bluerosa
stai forse insinuando che i miei genitori non sono stati saggi?
@ oldhen
:oDDDDD
@Donatella (64): meglio invece essere genitori saggi e dare un solo nome ai figli! che tanto il secondo il terzo il quarto a che servono??
@fiordisale: ma il nick è una cosa sconcia? :DD
@PetitChocolatbelge scusa, ora non per dire, ma tu all’omino comunale ce l’hai fatto vedere il nick?
buon pomeriggio a tutti!
ho appena visto il video su youtube, sembra molto carino il locale! bel suggerimento mat…
a proposito di viaggi, qualcuno sa consigliarmi dei ristorantini carini, osterie spartane zona bolgheri/castagneto carducci?
a luglio farò un week end lungo da quelle parti.
grazie!!!
e grazie a sigrid, che nonostante il “cattivo umore” dovuto a cavilli burocratici tipicamente italiani riesce sempre e comunque a regalarci delle ottime ricettine.
buon fine settimana a tuttiiiiiiiiiiiii
Io ho le stesse difficoltà speculari in Belgio.. Pensa che una volta mi volevano rinnovare la carta di iscrizione al comune per un mese solo!!! Il che implicava doverci ritornare ogni mese… Ho rotto le palle talmente tanto ( e cmq avevo ragione) che l’ho ottenuto per 5 mesi…dici che se rompevo di più me lo facevano annuale? Alla faccia della Unione Europea E DELLA LIBERTA’ DI CIRCOLAZIONE DEI LAVORATORI!!!
@Jozsef
è a causa tua se mi stanno aumentando le rughe a lato degli occhi, sai?
I tuoi racconti (ehm… racconti è riduttivo…)
mi fanno sempre scompisciare dalle risate!
Mi ci ti (=>licenza poetica) vedo con la faccia da Arnold : “che cavolo stai dicendo Willis?”
@tutti
mi sono appena resa conto che essendo mezza svizzera (mio marito mi prende sempre x il c*** dicendomi che la mia tetta svizzera dev’essere quella più grande… scusate i particolari raccapriccianti.. che poi adesso che ci penso, da poco ha la doppia cittadinanza anche lui, quindi di… ehm … “materiale” da prendere in giro ce ne sarebbe x lui…) dicevo, mi sono appena resa conto che sono mezza extracomunitaria!!
grandi linguine!!!! sono stato a parigi ho trovato un posticino fantastico te lo segnalo sigrid per aggiornare la tua splendida guida. Si tratta di un localino piccolo piccolo in Rue Lucien Sampaix al n. 15, a due passi dal Canale St. Martin e alla Metro Jacques Bonsergent, non lontano da place de la republique. Il Bob’s Juice Bar. E’ aperto per la colazione e il pranzo dal lunedì al sabato dalla mattina presto fino alle 16. Frutta e verdure sono alla base di ogni preparato, tutto all’insegna del bio, gestito da un simpaticissimo anglosassone. Da non perdere i muffins alla pera!! Atmosfera molto rilassata, avventori molto simpatici, riviste da leggere e chiacchiere in allegria. I succhi, i sandwich e le insalatone sono anche take away. Insomma provate e fatemi sapere. Hanno pure messo un video su youtube: http://www.youtube.com/watch?v=iCKCpg46TzE un saluto a tutti
@valentina_con_panna seeeeeeee mò ti diamo pure quello di transito.
ahoooooooooooooo ma lo sai quante ce costi te-tu co’ tutti sti passaporti? ma te rendi conto?
hihihihiihi
@Silvia secondo me si. l’unica fregatura è che con entrambi i passaporti non avresti manco un ministero della sanità.
scusa co’ tutti i matrimoni di cui ti occupi, non puoi sbolognare sto sardo, non più in garanzia, ma comunque in ottimo stato di conservazione (:P) e pigliarti chessò uno spagnolo, un tetesko, un belga?
Insomma cerchiamo d’ottimizzarci, dai
ihihihihihiihhihihiihhi
piesse
ma perchè quando scrivo ste str…. scoppio a ridere da sola come na scema così l’altri mi guardano di storto, uffa.
io voglio il triplo passaporto!
romano (nascita)
siculo (crescita)
toscano (…bo’…come si può dire…adozione?)
!
:-D e io che ho il marito sardo lo posso fare il doppio passaporto :-P
hahahahahh…
@Elisabetta marò per un istante m’è parso di leggere nostradamus. Tanto a che serve preoccuparsi prima, scusa? :)))
Mi piace molto leggerti…sono sicura che l’idea di di pensare seriamente ad un blog tutto mio sia partita quando ti vidi a ‘questo l’ho fatto io’…gia’ da tempo sbirciavo sul tuo blog ma vederti li’ ha fatto la differenza, trasmettevi una passione per quello che fai davvero travolgente!!! Bellissimo piatto e …in bocca al lupo per le noiosissime trafile burocratiche!!!
AAhhh, adesso sì che mi sento SUCURA!!! Adesso, finalmente, con il bel clima che il nostro bel governino ci sta preparando e so che anche tu, mia cara sigrid, sei a un passo dall’essere una CLANDESTINA FUORILEGGE, adesso sì che dormirò sonni tranquilli!
Questa non è la solita scocciante burocrazia italiana; questo è il frutto di anni di politiche assurde sull’immigrazione e sui diritti civili. E fortuna tua che vieni da un paese “civilizzato”, fortuna che sei bella bianca e con gli occhietti azzurri (azzurri?).
Vedrete come peggioreranno le cose… o sì se peggioreranno…
@Lisa apposta ci sta la barra con su scritto fingerfood, zuppe e quant’altro, che ammemi intristisce fa i titoli in style maccheroni strascicati casacasa :))) poi in ultima analisi se si cerca qualcosa di specifico basta dgt chessò “focaccia al formaggio” et voilà, essa compare
@Lisa: ovviamente, per i tuoi rughbisti siamo anche tutte disposte a cantare l’inno, a condizione che si decisano a venire a cena a casa tua :-)
@SIGRID sii è proprio quella! me ne hanno dato un barattolone da mezzo kg e non so proprio come usarla..a dire il vero non l’ho mai vista prima…quindi accetto suggerimenti e ricette tantissime grazie
@fiordisale. Mi ero dimenticata di dirti che ho visto il tuo sito oggi e mi è sembrato interessante. Solo che si fatica un po’ a guardare le ricette perchè non si capisce dall’indiice di cosa si tratti (c’è solo il titolo del post). Scusa se mi sono permessa.
@Lisa ma pure sui campi di calcio, speciesè campi mondiali che in aggiunta si vincono, dico ma già vi siete scordati tutte le ricettine meravigliosamente tricolori che ci regalò sigridina-al-momento-semi-apolide? :)))
@Sigrid – donatella: fatta eccezione per gli inni nazionali cantati alle partite di rugby ;)
@sigrid..nascondersi in aspromonte..no..dicevo che quella calabra è la cittadinanza che ormai hai acquisito e che difficilmente si potrà abbandonare..!
@gazzosa: nel senso che potrei andare a nascondermi nel aspromonte?? :-))
@sabrina: troppo forte! ;-)))
@giulio & lisa: a parte che la foglia d’oro non ricordo di averla mai assaggiata, personalmente la trovo pure brutta :-(
@italo: ahggià ci mancava il ‘torna nel paese tuo’, eccofatto :-)
@giu: quasi quasi che ti chiamo Jozsef pur io, lol!
@mammamsterdam: ecco per esempio un’altra cosa che io non capisco è perché chi sta fuori dal proprio paese ci deve votare mentre chi sta dentro a un paese che non è suo (e subisce di conseguenza tutti i fatti e non fatti della politica), non lo può fare? :-( (vabbe insomma si, abbiam capito, europe under construction :-)
@odeline: ma si tratta di dulce de leche?? se si, paaaare che si possa usare per farcire los alfajores, dei dolcetti argentini (che devo fare da una vita e che ancora non ho fatti, n’est-ce pas Patricia?? :-))
@donatella: a me gli inni nazionali, in generale, non piacciono, proprio per nulla, mi fanno una tremenda impressione di cieco barbarismo, brrrrr… :-)
@sigrid ti rimane pur sempre la cittadinanza calabrese no..!
Ma buongiornooooo, su col morale che se ci mettessimo a raccontarle tutte potremmo scrivere un dossier … ne ho una anche proprio l’anno scorso per rinnuovo passaporto mi documento prima cosi da non arrivare impreparata…ecco che faccio la fila col numerino arrivo allo sporello tutto bene fin quando la signorina mia fa”ma qui manca una firma di suo marito !” caspita ma come ero stata cosi pignola , ma in ultimo con le millecinquecento controfirme una era sfuggita, mmm che faccio idea geniale istantanea, dico sa mio marito lavora proprio in centro faccio un salto e lo riporto fra mezz’ora!Esco dall’ufficio giro l’angolo faccio la firma di mio marito… faccio colazione un giro per le vetrine e ritorno….ECCO FATTO bene signora tutto a posto! Beh tutto sommato è andata! Maaa, buone sarebbero a quest’ora quelle linguine si si le farò … brava Sigrid e vai avanti come sempre . abbracci e baci da firenze….
@ Giulio (runner)
lo sospettavo che fosse così… che gusto c’è ad usare un ingrediente costoso, insapore e magari tossico (considerando che è un metallo)… che strano mondo quello dell’apparenza. Thanks.
@Lisa: è totalmente insapore, se posso permettermi, con il dovuto rispetto per il Maestro, a me è sempre sembrata un’idea del tutto insulsa. Spero che degli anni 80 non torni di moda proprio niente, il decennio più buio degli ultimi 3 secoli
@oldhen
quando sono arrivata in Italia, in comune, un impiegato del %&))£(/& (un’altro), ha di sua iniziativa, tolto il terzo nome, così su atto di nascita ne avevo 3, su carta di credito ne avevo 2!
@Chantilly: a me è andata bene. Mi sono persa per strada il secondo nome che i miei genitori allora modernissimi, mi avevano messo. Il primo nome quello che piaceva a loro, il secondo quello delle nonne, uno a me e uno a mia sorella. Mia sorella in teoria aveva il nome più bello, Michela, in pratica siccome la nonna la chiamavano Michelina, le hanno messo così con estrema dannazione sua. Io avevo un più comune Caterina, “avevo” perchè è scomparso, anche nell’estratto di nascita e nel codice fiscale. Così adesso mia sorella rosica perchè io negli atti ufficiali mi pregio di firmare con nome e cognome, lei deve firmare per esteso con Daniela MICHELINA. Non so com’è successo e mi va bene così, tanto non ho eredità da reclamare…
@ TUTTI, anche a me me ne capitano di tutti i colori…sigh…volevo farmi scrivere sul passaporto Pinco Pallino AKA OMINO SALATO ma mi hanno mandato a quel paese…acciderboline, per non parlare poi quando ho detto CONIUGATO CON FIORDISALE… ;-)
mia figlia è nata a Firenze, ma su alcuni documenti risulta essere nata a Livorno, perchè..ci spiegò un impiegato comunale, segue la città di nascita della madre (spiegazione incomprensibile).a leggervi mi sa che dovrò darmi da fare per sistemare la questione, per evitarle interminabili code prematrimoniali ;-))
Sigrid mi diventi anche poetessa!
@Giu: SI! SI! dai, la patante, la patante! e pure il trasloco! Dai Jozsef!
@Giù e Chantilly: tutto ciò mi conferma quello ceh ho sempre pensato: meglio non sposarsi!
@ italo
piano con le parole, non mi risulta che il mostro sia tanto osanato in B, dove, se ti documenti, scoprirai: storia, arte, cultura, e via dicendo. e dove andare a visitare un museo non si trasforma in un esercizio di pazienza
@ giu
si dai, anche traslocco e patente!
@ lisa
anch’io ho avuto problemi con i miei tre nomi! e sempre per la mancanza di virgola tra uno e l’altro al momento della registrazione, in Italia, da parte di impiegato del %&$£”=*… Ci ho messo 6 mesi per avere le mi carte a posto. una settimana prima del matrimonio (!!!!) ho avuto la conferma del mio nome!
In tutto questo io ignoravo che ad un europeo servisse un permesso di soggiorno per stare in un’altro paese europeo.
Mi basta aver fatto il cambio del medico di base dal Friuli a Roma. E i giri che sto facendo perchè ho il modulo stampato con le esenzioni di diritto, ma queste non figurano nel sistema informativo.
@Giù ti amo!
piesse
ora che ci penso, devo amarti come Giuseppe o come Jozsef? proporrei la prima ch’ho detto, non foss’altro che per rispetto a tu’ moje
:PP
@donatella
concordo con te circa il fatto che un certo tipo di comportamento degli americani sia dettato spesso più dall’educazione che da un effettivo modo di vivere le cose e i rapporti con la gente, però resta il fatto che non vedo per i miei figli, oggi come oggi, un gran futuro in Italia, e credimi, lo dico con immensa tristezza.
@giu
e anche il trasloco!!!
@Donatella
Era un francesismo, nella speranza che te ne accorgessi. Te lo dedico :D
Ciao bellini, come state?
Zitti zitti che pare che qui a Roma sia spuntato il sole… contenti eh? Io si, da morire, direi…
un abbraccio,
r
guarda, fossi in te ritornerei in Belgio, paese davvero civile, dove il rabarbaro costa pochi spiccioli e gli eroi nazionali sono plastic bertrand e il mostro di marcinelle
@Giù: si’ si’, vogliamo anche la “patante” :-)
Anche io ho la doppia cittadinanza esendo nata in Canada. Al momento della registrazione all’anagrafe italiana non hanno messo la virgola tra Lisa ed il mio secondo nome quindi mi tocca firmare sempre con entrambi… Pallosissimo!
Una domanda: la foglia d’oro che si usava molto nella cucina anni ’80 per impreziosire i vari piatti (tornerà anche questa oltre alla moda?) ha un sapore (e buono?) o è solo per fare scena?
Beh annuncio ufficialmente che io ho la doppia cittadinanza. :)))
E se non vi scoccia, vi racconto pure com’e’ andata.
Essendo mezzosangue, alla nascita mi hanno regalato subito anche quella ungherese (sono nato in Italia da padre italiano e madre ungherese). Il kit “pimo nato” comprendeva un bellissimo certificato di nascita “tradotto” in ungherese, quindi io Giuseppe Pincopallino, notare bene, sono stato registrato in .Hu come Jozsef Pincopallino.
Nei primi anni ’80, mamma’ dall’alto della sua saggezza, studio’ la situazione, e sicomme della dipartita dei figli di Peppe Stalino non c’era segno premonitore alcuno, decise di rinunciare alla sua cittadinanza ungherese, e di conseguenza “a cascata”, a quella mia e di mia sorella. L’operazione era mirata ad evitare che Giu dai 14 anni in su rischiasse la deportazione in una caserma ungarosovietica per l’espletamento di n.2 anni di servizio militare. Cosi’ l’unico modo per permettergli di andare in Ungheria senza patemi d’animo, era quella di ridare indietro il papiro rossostellato. Se non che’… nel 1998 Giu decide di andare a vivere in Ungheria, e memore delle file di vucumpra’ alla locale questura in attesa di papier, penso’ bene d’informarsi, sul come e sul perche’. Ando’ all’ambiasciata italiana a Budapest per chiedere informazioni sul matrimonio, e quelli fecero spallucce dicendo: non ne sanno nulla, di come un italiano possa venire a sposarsi qui. Ma scusate, allora che ci state a fare al mondo? A questa domanda Giu trovo’ risposta molti anni dopo, quando ricevette la prima scheda elettorale per voto postale, che aveva l’affrancatura inferiore a quella prevista per il peso della busta (praticamente per poter votare, il francobollo ce lo dovette aggiungere lui, grazie allo zelante sportellista postale). Dopo aver preso informazioni sul percorso burocratico di permessi e permessini vari, Giu decise di riprendersi sta’ benedetta cittadinanza, perche’ se in Ungheria per sposarsi gli sarebbero bastate 3 settimane di scartoffie, c’era sempre il temutissimo NULLA OSTA da farsi rilasciare dalla questura di Teramo. Ecco, conoscendo bene la questura, Giu capi’ che avrebbe fatto molto meglio a cercare altre vie. Tornato in patria, contatto’ l’ambasciata ungherese a Roma, dove cortesemente gli fecero notare che c’era una legge che permetteva di richiedere indietro la cittadinanza per coloro che ne avevano fatto a meno per motivi politici. Detto fatto, divento’ un ex dissidente (o figlio di tale), e ando’ a Roma. Compilo’ la risma di fogli A4 necessari, e… firmo’.
ERROOOOOOREEEE beeeeep beeeeep beeeeeep la sirena comincio’ a ululare, e l’impiegata lo apostrofo’:
– “MA COSA HA FATTO?”
– “Ho firmato…”
– “Mannooooo lei doveva firmarsi come Jozsef e non come Giuseppe!”
Ecco, Giu a quel punto ha fatto la faccia di Arnold quando dice “che cavolo stai dicendo Willis?”.
Per farla breve, per la Repubblica Ungherese il nostro eroe era Jozsef e non Giuseppe. Dopo 10 minuti di prove di firma (si’ si’, dovette rifare pure la firma!!!), Giu domando’ quale sarebbe stato allora il suo nome in Ungheria.
– “Jozsef ovviamente”
– “Non esiste”
– “Beh ma noi l’abbiamo registrata cosi'”
– “Vuole che le racconti del mio procione con l’epatite?”.
E fu cosi’ che Giu’ ricevette il modulo 251/d/33/f45/4-bis per la richiesta di cambio di nome. Per capirci, in Ungheria basta compilare un modulo e ti puoi chiamare anche Genoveffa se ti va, mentre in Italia ci vuole come minimo il Giudice e la Sacra Rota.
Dopo 3 mesi Giu si trasferisce, chiama l’ambasceria e domanda se sta tutto a posto.
– “Si’, vada tranquillo”.
Tranquillo na sega, pensa lui a dentri stretti.
Arrivato a Budapest, si affida alle amorevoli cure dell’apposito ufficio, dove gli viene consegnata la cittadinanza in carta bollata con tanto di legaccio tricolore e dispensa papale. Ingenuamente chiede lumi su come fara’ ad avere il nuovo estratto di nascita da consegnare al comune per sposarsi, e gli rispondo
– “non si preoccupi, lo ricevera’ a casa”
Ah… pensa lui, paese civile questo… Il documento arriva, la busta viene aperta e… il nostro scopre tra il serio e il faceto, che il suo nuovo nome e’ Jozsef Giuseppe. Si’, Jozsef di nome e Giuseppe di cognome.
Seguono frasi vietate ai minori di 21 anni, che in mancanza dell’apposito bollino non riportiamo.
Dopo megacazziatone telefonico con la suicidanda impegata comunale, riesce a ottenere la procedura d’urgenza e riceve il tanto agoniato pezzo di carta entro 48 ore, con deprofundis scusandis dell’impiegatura (il bacio accademico lo rifiuto’). Il nostro eroe pertanto, riusci’ a sposarsi entro e non oltre la data indicata sull’etichetta, per la gioia del ristoratore dove si tenne il pranzo.
E questo solo per la cittadinanza, poi se volete vi racconto il trasloco e la patante, che sono allo stesso livello di follia.
baci
Giu
la burocrazia a Pistoia è da piangere.. non mi ci abituerò mai.. essendo nata nella Romagna efficiente..
mio figlio ha 15 anni e solo il passaporto perchè non ho voluto perdere un paio di gironi di file, litigi e soldi.. mia figlia ha solo la foto sul mio passaporto.. mio marito ha solo al carta di identità.. vi posso dire che sia in Questura che in Comune non ci sono regole fisse e a secondo del momento e dell’umore dell’adetto le regole cambiano per fare lo stesso documento..
un anno fa quando ho rifatto il mio passaporto con la foto di mia figlia di 10 anni e fatto il passaporto di mio figlio di 14 anni.. siamo dovuti andare tutti e 4 (anche il marito essendo i figli minori) ben 4 volte in questura per mattine intere, senza numerini.. in fila con moltitudini di disgraziati come noi ( italiani e non) e abbiamo speso 40 euro di foto… pagato bollettini in più e mai rimborsati… e Pistoia sarebbe anche una Provincia…
io sono amareggiata… meglio gustarsi queste belle ricette e Foto.
aah, tutto il mondo è paese alla faccia dell’Europa. Il giorno che, leggi alla mano, ho deciso di evitare lo sbattimento del rinnovo permesso di soggiorno in Olanda, che avevo appena partorito e in altre fccende affaccendata, ci è arrivata la lettera minatoria che ci sospendevano gli assegni familiari e semmai ci richiedevano quelli di tre anni addietro se non ci decidevamo a chiarire la questione del mio status. telefonicamente mi hanno dato ragione sulla doppia legge sempre in vigore (sono straniera=mi serve il p.d.s./no, non mi serve, sono cittadina europea) ma vallo a risolvere!. ho ceduto, adesso ho una pecetta sul passaporto che tanto scade a settembre e la devo rifare, che palle.
Comunque si, una piccolezza e di colpo sei clandestino, ci ero già passata anni fa quando è cambiata una legge.
Io comunque dico sempre che, anche se mi migliora la vita, non cambio cittadinanza, che quella italiana mi serve per esercitare il mio diritto di voto. A 18 anni i miei figli avranno anche obbligo di scelta, aiuto.
Il mio amico S. invece si è disilluso e arreso, sta facendo le carte. Sta qui da 22 anni e paga le tasse, e ha appena scoperto che comunque ha molti diritti in meno degli imprenditori olandesi (e quando ciò è saltato fuori, il suo fidanzato storico NL si è incazzato e ha detto: e allora ci sposiamo, porca puttana, se è questo che vogliono). Non si sposano, il che mi dispiace, avrei volentieri fatto la damigella a un matrimonio omofilo.
Consoliamoci, S. ha un ristorante, gli passo le linguine.
Sono nuovamente a chiedere consulto ad una grande cuoca…mi hanno regalato un barattolo di crema di Leice (una sorta di crema di latte ) dal brasile..hai idee su come potrei sfruttarla?
Grazie 1000
ehi ATTENZIONEEEEEE è arrivato @l’ominosalato
aleohoh, alèohoh
@fiordisale, che strano accento hai… :-)
buongiorno,
sono arrivata solo ora.
una domanda: mi sembrava che i cittadini europei non avevano bisogno del permesso di soggiorno, ma tutti i paesi? o solo alcuni?
essendo figlia di italiani e nata in Belgio, mi è stato detto che, volendo, posso fare richiesta della doppia nazionalità. Ho lasciato perdere per pigrizia. “ai miei tempi” a 18 anni in caso di matrimoni misti (uno dei genitori doveva essere chiaramente belga), il/la giovane poteva scegliere se essere belga, altro o altro-belga. si va beh, ci siamo capiti.
benvenuta a CHIARA (post 1!, prima volta e prima del giorno?! Fortunata!)
Sigrid, rif. l’ultimo tuo commento a Donatella, ESATTO!! Il punto è (purtroppo) proprio quello: qua da noi se ti serve qualcosa/chiedi un permesso ci sono ottime chances che la risposta sia un no. O una roba che ci somiglia. Noi che lo sappiamo a) cerchiamo di fare affermazioni piuttosto che chiedere permessi b) se arriva il no non ce lo teniamo di sicuro. Fin troppo, aggiungerei. Il punto è che se non impari a far così ti ritrovi il più delle volte con le pive nel sacco e la tua vita diventa molto ma molto più complicata. Ora, se questo ti torna e riesci ad esprimerlo con una forma di pensiero fiamminga, potresti mica spiegarlo al mio olandese personale per il quale un NO è un punto fermo???? Una fatica, signora mia, una fatica!!!
Ok, back to the kitchen now!!/graz
@Sigrid: l’hai rifatto!!! :-))) Sei riuscita a trasportare di nuovo il belgicismo del francese nell’italiano: “abbastanza ebeti CHE PER cascarci”. Que pour! :-) Pero’ in italiano è carino :-)
@fiordisale: certo che Sigrid non è sciocca, volevo solo dire che se i belgi non conoscono l’inno belga perché mai dovrebbero conoscere quello italiano (che poi ti diro’, anche noi, che lo conosciamo a fare? Un inno nazionale secondo me va bene solo da cantare quando si vince qualcosa di importante di sportivo, e in realtà anche li’… Dai mettiamoci tutti a cantare l’inno alla gioia di Beethoven, inno europeo)
@pao: immagina che mia sorella, sposata ad un belga, ancora non è riuscita dopo 8 anni a dare la nazionalità italiana elle sue bimbe adottate (origine cinese) e che in realtà risultano solo come figlie di suo marito visto che abitano in Belgio. Poi, che mia sorella non sia particolarmente sveglia e che non abbia troppa voglia di passare le ore al consolato, questo è un altro discorso…
Mia mamma è nata in Etiopia, da genitori italiani, durante la guerra e ad ogni rinnovo della carta d’identità viene trattata come se fosse un immigrata clandestina dai funzionari dell’11° municipio! Dai che la strada è ancora lunga….. ;)
@pao: nun saprei (vabbe che mi sto documentando ma insomma :-)) cioè il mio problema di nazionalità era legato al fatto che era il belgio a farti decadere la nazionalità belga se ne chiedevi un’altra, per l’italia non credo sia così ma forse meglio se te lo confermano gli italiani :-))
@noisette: tiens c’est curieux, à l’unif mon meilleur ami (d’origine italienne mais né en belgique, vers 18 ans a choisi… d’etre italien – bon faut dire que le meme avait fait réaliser un énorme autocollant en forme de lione di san marco qu’in avait apposé sur la lunette arrière de sa punto – non so se mi spiego :-)
@donatella: mattipregoooo non me lo ricordare quello, ma che vergognaaaaaa :-))) (è quello che dico sempre, i francesi si impongono culturalmente a tutta la francofonia e alcuni sono abbastanza ebeti che per cascarci :-P) ps: ma infatti per fortuna ho trovato una signora gentile intenzionata a risolvere il problema (anzi missa che èer quando torno le faccio una torta al cioccolato, tié :-) ma per una gentile che trovi per miracolo quanti ‘non è di mia competenza’ ecc. Poi devo dire che noi belgi siamo così ben educato (a-hum) che quando a uno sportello ti dicono ‘no, nun sse ppuò ffa’, prendiamo il no e ce ne andiamo tutti rattristiti. Invece qui il ‘trucco’ sembrerebbe che ti devi mettere li a discutere, cercare scorciatoie, e prima o poi qualcosina salta fuori, sembrerebbe… :-P
ops…ho dimenticato di dire che sto in Belgio, per chi non l’avesse capito dal riferimento al famosissimo Uccle….;-)
ed io dove la trovo la ventricina qui?
Ma CHHEPER CASO sta cosa della doppia cittadinanza da fine 2008 vale anche theotherwayround? Possibile? a gennaio mi hanno detto che per la mia bimba nata ad UCCLE devo fare una trafila lunghissima per richiedere cittadinanza…infatti anche qui non scherzano mica con burocrazia….
vabbè pensiamo alla ventricina…che è meglio!
Salut Sigrid. J’ai été confrontée au même problème de nationalité, mon père étant italien, ma mère belge. J’ai été italienne jusqu’à mon 18e anniversaire, puis, selon la nouvelle loi qui venait d’être mise en application, je me suis retrouvée belge dès mes 18 ans, car issue d’un mariage mixte et née sur le territoire belge. Chemin inverse donc : je n’ai jamais signalé à l’administration belge si j’avais renoncé ou pas à la nationalité italienne (ce que je n’ai pas fait !). En conclusion, pour la Belgique, je suis belge uniquement, et pour l’Italie, je suis italienne (et le fait que je sois belge aussi ne pose aucun problème pour l’Italie). C’est peut-être une piste à investiguer pour te faciliter la vie ici et là-bas.
@Donatella che domande, perchè sigrid mica è na cozza sciocca, lei è la prova vivente che non tutti i cittadini belgi so’ ciofeche o no? potrebbe essere che sia issu l’eccezione dai… vorrai mica che il mondo pensasse che tutte le italiane siano come la carfagna e l’omini italici come calderoli, ti pare? :))
@fiordisale: ma perché Sigrid dovrebbe saper cantare l’inno italiano se il primo ministro belga neoeletto circa due anni fa alla televisione belga, quando il giornalista gli chiese di cantare quello belga (la Brabançonne) rispose con la Marseillaise?
@Sigrid: ecco, una cosa bisogna dirla. Per certi versi siamo un Paese di m… La burocrazia ci affoga, le leggi sono un casino, non funziona nulla o quasi normalmente. Però… però possiamo sempre contare sulla fantasia e il buon umore. Probabilmente la fantasia c’è venuta proprio perché se no non se ne usciva, ma insomma, davanti ad un casino burocratico-statale c’è sempre qualche dipendente che cerca di aiutare con dei mezzi non proprio legali (come darti un appuntamento fuori lista d’attesa o, come successe a me un sacco di anni fa, rilasciandomi la carta d’identità immediatamente invece che dopo due giorni visto che non abitavo nella città dove l’avevo richiesta e sarebbe stato un problema per me tornare due giorni dopo). Certo, sarebbe meglio non dover ricorrere a sotterfugi di questo tipo, ma meglio che niente. In altri Paesi, dove le cose in teoria funzionano, ci si imbatte invece in problemi diversi: davanti a situazioni non contemplate dal codice legislativo, il funzionario rifiuta di fare qualsiasi interpretazione (se non c’è scritto che si puo’ non so se si puo’ e quindi non lo faccio) né mette a frutto l’inventiva (sono pagato per applicare, non per riflettere), e tutto resta bloccato. Insomma ad ognuno il suo…
@sigrid eddaiiiii! aho non so tu, ma io sarei felice assai di poter dire che sei mezz’italiota, vojo dì ce stanno mai tanti italiani di cui mi vergogno (un bel po’) e vuoi dire che non farei i salti di gioia a saperti (almeno per metà) da questa parte della barricata? dai su, da oggi cominciamo le piccole lezioni della perfetta cittadina modello, ripeti con me: FRATEEEEEELLLIIIIIIIIIIIIII D’ITALIAAAAAAAAAAAAAAAA L’ITALIA S’É DESTAAAAAAAAAAAAAAAA DALL’ELMO DI CIPIOOO S’É CINTAAA LA TESTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Dopo aver letto tutti sti commenti arrivo nel momento della soluzione… quindi…tutto è finito bene… FAMOSE DU LINGUINE Và!
Buon fine settimana a tutti!
Alloooooora, piccoli aggiornamenti… Siccome a me avevano detto, tre anni fa, che chiedendo la nazionalità italiana dovevo rinunciare a quella belga, avevo lasciato perdere poi, fra una cosa e l’altra m’avete fatto venire un po’ il dubbio così ho chiamato l’ambasciata e abbiamo fatto una lunga e illuminante chiacchierata. Risulta intanto che il permesso di soggiorno per i cittadini europei non esiste più, solo che ora è il comune a dover verificare caso per caso la ricevibilità delle richieste (il ché dovrebbe spiegare la questione degli appuntamenti a distanza di sei mesi – perché il lavoro aumenta ma i dipendenti, ovviamente, no). Comunque se la questione dovese interessare qualchedun altro, ecco, documentazione:
http://www.meltingpot.org/articolo10202.html
Inveeeceee, guardate caso, da fine aprile 2008 i belghi possono chiedere la cittadinanza italiana mantenendo anche quella belga. Come dire, missà che oltre i due giri in circoscrizione, in ambasciata e alla motorizzazione posso aggiungerne anche un paio all’anagrafe centrale… (evviva :-))
splendida foto, come sempre, il titolo è espressivo l massimo e la ricetta vale la pena provarla, appena avrç un giorno di riposo e potrò mangiare a casa….buona giornata;)
Bè, non è una novità che in Italia le cose non funzionino a dovere…il “bel Paese” è come una velina (senza offesa, eh):bella ma stupida.
(e poi chi te l’ha fatto fare di venire in Italia..ah, l’amour..ma la belgique c’est mieux-se si scrive così..forse devo ripassare un pò i miei studi accademici…)
Nadia – Alte Forchette –
confermo quello quello che dice fiordisale, è da diversi anni che anche l’Italia accetta la doppia cittadinanza, io ho sia quella svizzera che quella italiana :-)
E mio marito (italiano al 100%) dopo 7 anni di matrimonio (x la svizzera sono 7) ha potuto chiedere quella svizzera (…si sa mai, nel caso volessimo fuggire… :-D)
Poi se proprio non vuoi avere nulla da spartire con questi zuzzurelloni di italiani ;-P è un altro discorso…
a fine estate mi trasferisco a Roma dal mio ragazzo, sono nata e cresciata in un paesino di 4.000 abitanti in montagna (Valtellina)dove si conoscono tutti…Credo che l’impatto con la burocrazia sarà tremendo, ma prenderlo con ironia sarà l’unico modo per vincerlo! Forza Sigrid, siamo tutti con te!!!
Cara Sigrid,
è l’Europa sai che funziona a singhiozzi, non solo l’Italia… cmq in realtá il permesso di soggiorno te lo dovrebbero fare, perché cittadina EU, senza scadenza… dipende da quanti te ne hanno fatti, qui in Germania lo allungavano via via…
Penso fiordisale abbia ragione, dipende dai paesi e dagli accordi fra i due, ma l’Italia ammette la doppia cittadinanza, e se il Belgio non c’ha nulla in contrario, dovrebbe essere fattibile…
Alla propria cittadinanza non si rinuncia, brava! Ma in tempi di Europa averne due è figo, no? ;-)
@sigrid hihiihhiihhi nonono che che poi come lo chiameremmo il cavolendario, dai! credo che la cittadinanza sia aggiuntiva a quella d’origine, ossia tu non dovresti rinunciare nulla dei tuoi attuali diritti-doveri, ma in aggiunta a questi, avresti pure il cartoncino che ti direbbe (ah ah ah) che le tue tasse le paghi perchè hai il dovere di farlo, in quanto ANCHE cittadina italica.
mmm non sono sicura di essermi spiegata, sà? forse ho bisogno di un caffè :)
@irish: non c’è rischio che io investa nessuno: sono anche senza patente! (perché per recuperare quella mi serve la carta d’identità belga da espatriata, e per recuperare la c.i. belga mi serve… il documento italiano ecc ecc meglio riderci sopra va :-)
@silvia: beh anni fa io avevo fatto la riflessione opposta, stavo per prendere un aereo e mi tranquilissima cittadina belga, pensa te che sfiga), sono semplicemente corsa dai carabinieri con due fotine e mi hanno rifatto tutto al volo, ho persino preso l’aereo, così, senza documenti ‘veri’, pensa te…
@mari: in realtà i dipendenti erano anche simpatici (va pure detto, poverini, per una volta che ne trovo di più o meno umani :-P – aggiungendo ‘che sono anni che dicono che cambiano la legge e poi non la cambiano mai’, insomma loro hanno capito – tant’è che poi alla fine mi hanno persino ‘infilato’ l’appuntamento nella lista e parecchio prima di gennaio 2009, ma non è normale che io alla fine qua ne esca grazie alla comprensione dei dipendenti…??!!!)
@valerio: canon 5D e mo’ non mi ricordo se questa foto l’ho fatta con la 150 2.8 sigma o con la 24-70 2.8 :-)
@raperonzolo: vabbe ma se continui a non ricordarti che il dominio blogpost finisce in .con qua capace che ce lo riscrivi tre volte al giorno per il prossimo mese… :-P
@giulio: ma sai che mi hai appena fatto capire percé dello stesso programma continuano sempre a uscire versioni nuove??!!! :-) ps: a volte i comma s’inseriscono anche tipo ‘faccio finta di nulla e non se ne accorge nessuno’ e poi hanno per risultato che si crea un enorme mercato immobiliare attorno a, per dire eh, gli imobili del centro storico proprietà del comune e in via di dismissione, per dire…
@donatella: bah, io ricordo solamente che quando il maritino se ne stava in belgio mica glieli creavano tutti sti casini :-P ps: io personalmente i fiamminghi dei comuni limitrofi di bruxelles li rimanderei tutti in casa loro (mai visto nulla di più idiota e inutilmente ciuccio che ‘de gordel’ e tutte ste menate, ehvabbe… :-))
@fiordisale: ma infatti quando sono arrivata ho fatto la mia bella mattinata in questure, fra signorine dell’est incinte e allattando (mai visto tante mamme concentrate nello stesso luogo :-), dichiarato che non avrei mai chiesto na lire allo stato italiano (figurarsi :-) e me lo hanno fatto per 5 anni, il permesso. Solo che non ho mai badato alla data di fine perché francamente pensavo che essendo sposata non ce n’era più bisogno… La nazionalità italiana in effetti la potrei chiedere solo che, non ve la prendere, non la voglio (vabbe ma siamo in europa, io sono belga, non italiana, che senso ha che io rinunci alla mia identità e storia giusto per risolvere delle rogne amministrative??? eppoi dopo sto’ blog come lo chiamo?? Er’ cavolo de roma?? suona mica bene eh :-)))
E’la prima volta che leggendo un tuo post mi rimane un po’ di amaro in bocca … assurdo annegare nelle scartofie … ma ti faccio i miei complimenti, mi piace il tuo atteggiamento non piagnucolone, con ironia dici la cruda verità. Sapessero, forse sei più italiana di tanti italiani, … Buon WE!
il piatto di linguine fa venire appetito di primo mattino, emanano un che di fresco…di estivo…
pensa che tu sei una clandestina pur avendo ogni diritto per essere una regolare cittadina italiana e ti tocca pure stare attenta
poi se guardi in giro ne senti di ogni, ci sono tanti di quei clandestini quà che manco si immagina
lo scoprono tutte le volte che succede qualcosa di drastico….ha investito questa…era senza permesso di soggiorno :(
spero tu riesca a risolvere al più presto l’inghippo
buon week end ^^
Buongiorno Sigrid e buongiorno a tutti! :-( anche io molti anni fa fui scippata e i documenti furono l’unico mio cruccio (apparte lo spavento) ti fanno sentire una nullità quando vai a rifare la carta d’identità ..come se non fossi stata neanche cittadina italiana..ho solo perso la carta d’identità mica l’identità dissi loro :-D
Ci vuole pazienza cara Sigrid ..vivi nel bel paese …ma purtroppo di bello inizia a vedersi poco.
Bellissime le linguine ..a quest’ora sono comunque graditissime :-D
Silvia
Sono pienamente concorde con Giulio, la burocrazia del nostro Paese è veramente sconfortante. Come se non bastasse, chi è predisposto a dare spiegazioni non fa altro che confondere le idee. Mi dispiace, cara Sigrid, e ti chiedo scusa a nome dei miei connazionali. Mi sa che i dipendenti comunali che hai incontrato non frequentano il tuo blog, altrimenti altro che permesso di soggiorno…..permesso permante ti davano.
Il tuo “Maddecccheee???” sicuramente non ha bisogno di permessi di soggiorno.
Ciao ! Posso chiederti che fotocamera ed obbiettivi usi ?
Le tue foto sono spettacolari ! Nn se ne vedono spesso di cosi’ belle, anzi………..
@oldhen: ma dunque chi si è cimentato nella scrittura di software sa che a volte, quando si usa la versione preliminare di un programma ci si trova con un problema che non si era previsto inizialmente e si cerca di risolvere aggiungendo un pezzo di codice che serve solo a risolvere quel problemino. Solo che quel pezzo di codice (che a genova si chiamerebbe tappullo) in realtà ti risolve quel problema ma ne crea altri quattro per cui ti occorrono altri quattro tappulli che a loro volta …etc. Ad un certo punto la manutenzione del software è talmente incasinata che la cosa migliore è prendere e buttare tutto e ricominciare da zero.
Ovviamente facendo tesoro di tutte le scemenze fatte in passato ma sostanzialmente partendo da zero. Ora io credo che con il nostro sistema di leggi siamo al punto che l’unico modo per venirne fuori sia buttare tutto e riscrivere da capo.
Ah vi ho già importunato nel post prima cari i miei bloggers….se a qualcuno va fate un salto sul mio nuovo nuovo blog di cucina!
oliosutelafood.blogspot.it
Grazie!
ora che ci penso, @oldhen e @Donatella, siete proprio malfidate che io mi permetterei di privarvi(ci) delle ricette cavolettose, anzi a sigridina ci metterei a disposizione pure la linea superveloce mia, tzè.
antiquate! Lo sanno tutti che noi non mangiamo nessuno sopra i 10 anni :PPP
Povera patria….che robe che succedono, coraggio!!
@BarbaraT cioè? hai optato per la depilazione definitiva, intendi?
:PPP
la burocrazia è come i peli sulle gambe: più li tagli, e più ricrescono…
e con questa perla di saggezza, vi saluto e me ne vado a dormire, sperando che domani ci sia meno pioggia e meno inutile burocrazia su questo paese (sulla prima ipotesi ho qualche lieve speranza però)
@Giulio runner: ma credo che la burocrazia non si riuscirà mai ad estinguerla, perchè secondo me è un mostro che si autoalimenta. Oltre ad essere noi, o meglio, i nostri governanti ad alimentarla per proprio tornaconto…
e brava fiordisale! Ma Donatella ha svelato il tuo piano camuffato da resistente…
Boh noi ci ridiamo su e Sigrid la sta prendendo pure bene ma questa cosa è veramente sconfortante. Ma io mi chiedo e poi torniamo a parlare di cucina ma possibile che ogni singolo imbecille che ricopre posizioni all’interno della macchina statale pensi di dare un senso alla sua inutile esistenza creando una leggina in più, un comma, un articolo di regolamento condominiale con l’unico risultato di rendere più complicata la vita della gente?
Vabbè, Sigrid hai tutta la mia comprensione e non so perchè ma mi vergogno anche un pò…
@Sigrid: ma se torni nel plat pays ti porti dietro il maritino? Perché non è che di là le cose vadano poi meglio. La sai l’ultima? A Overeijse, e altri comuni residenziali intorno a Bxl, le autorità comunali hanno deciso che è proibito acquistare casa se non si dimostra di parlare il fiammingo. Viva l’Europa…
@fiordisale: ma figurati, guarda che abbiamo capito il tuo gioco. Vuoi nascondere il cavoletto in cantina per obbligarla, con una catena al piede, a cucinarti manicaretti giorno e notte. Altro che i bambini vietnamiti di giulio…
mi so’ pure scordata di ringraziarti per la ricetta tricolore!
ah un’altra cosa, che sicuramente saprai meglio di me, dovessi trovarti nelle canne, ovvero con l’urgenza di ‘sti certificati, rivolgiti a porre i tuoi quesiti alle segreterie del presidente della repubblica e dei ministri competenti, saranno loro a d acculturale gli amministratori, che spesso sono un tantino burocrati e ottusi :)))
(scusa eh, ma ci tengo assai che tu non ci sparisca dentro n’aereo piena di rimpatriandi :O)
un saluto, sigrid!
@sigrid scusa mi risultano un paio di cose (verifica plis)
a) dopo i tre anni di matrimonio col connazionale si può fare domanda di nazionalità, e a quel punto dovrebbero (do-vre-bbe-ro!) dare ‘na carta sostitutiva transitoria in attesa di fine istruttoria?
b) i permessi di soggiorno, in special modo quando il cittadino straniero ha un reddito tale da consentirgli di mantenersi, non hanno una scadenza annuale, ma sono a cosiddetta data-aperta (la chiamano carta non so cosa)
il tutto valeva fino a qualche legislatura fa (me ne occupai un 3 legislature fa)quindi non so se adesso le cose sono cambiate in peggio, però sicuramente in questura sono più preparati rispetto ai dipendenti comunali, che co’ rispetto parlando … vabbè mi sto zitta, và
Dai non te la prendere, dovessi diventare clandestina ti nasconderò come fossi una novella Anna Frank e ti difenderò con tutte le padelle che ho in casa perché tu non faccia la medesima fine :))
(sei tantissimissimo arrabbiata?)
Coraggio! Siamo tutti con te.
Spesso la burocrazia italiana mette a dura prova la pazienza anche di noi cittadini storici. Ti potrei citare tanti e tanti episodi. Consoliamoci con questa pasta tricolore!
cara la mia ercule poirot col grembiule (l’era belga pure lu, no?) e che ti pare che fantozzi l’hanno inventato in italia mica per caso?
mi hai fatto schiantare dalle risate ‘co ‘sta storiella… un giorno magari ti racconterò di quando ho avuto la geniale idea di rivolgermi al giudice di pace per contestare una multa… ulisse in confronto alla mia odissea aveva affrontato si e no la gita a pietralcina col pullman e quelli che te vendono le pentole…
Siiiiiigriiiidddd!!!!
@donatella: t’ho linkata la ventricina, però missà che a te non interessa (è maiaaaleeee :-))) Comunque il giorno che mi ritroverò ‘delinquente’ perché ‘immigrata clandestina’ (seh, cor codice fiscale e la p.iva??), prendo le mie cose e me ne torno da dove sono venuta, eccheccazz’ :-P
@Sigrid: ma non è che adesso per sbaglio ti mettono su un aereo per la Romania? E fai attenzione che vogliono creare per legge il delitto di immigrazione clandestina…
P.S.: che cos’è la ventricina?
Ciao Sigrid!, le tue ricette mi fanno sempre impazzire… ti seguo da tempo ma non avevo mai aggiunto un commento.. forse questa volta sono la prima ad inaugurare la sezione? non ci credo! grazie per le tue fantastiche creazioni, che allietano gli occhi e il cuore.