L’insostenibile leggerezza del cookie

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Dato che domani, cioè oggi, non ci sono, ve la scrivo oggi, cioè ieri :-)) Insomma, lo so, son strani ‘sti blogger. Vivono nell’inimità delle loro cucine, nascosti da tutto e da tutti, sono litigiosi e golosi, abbonati ai social network e insieme egocentrici e poi, ogni tanto, vai a capire perché, si mettono a cucinare tutti insieme le stesse cose. Stavolta è il cookie al cioccolato a ritrovarsi ai quattro angoli della foodblogosfera, tutto colpa del new york times (che aveva già causato lo stesso fenomeno tempo fa col suo no knead bread – il giubread se volete, da me abbandonnato quasi da subito causa incompatibilità fra il mio forno e l’impasto) e di David Leite che ha consacrato un intero articolo alla ricerca del cookie perfetto, con tanto di incontri, ricerca e confronti. Il risultato? Una ricetta. E noi (che in materia di baking – sempre causa forno – faremmo meglio di star zitti), come tanti altri, un po’ per curiosità culinaria, un po’ per dei rimasugli di mitologia infantile, l’abbiamo provata…

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Allora. In quanto breve riassunto degli episodi precedenti della ricerca del cookie più buono ricordo che questi e quelli mi erano risultato i più interessanti, con una preferenza, che vale tutt’ora, per la ricetta di Hermé. All’ultimo giro però m’era rimasto la voglia di cookies con quel lato chewy, gommoso, del centre, e che contraddisitingue alcuni di quei cookies comprati fuori (okay, all’estero, non ricordo di averne visti in italia, magari ce ne sono, non saprei…), e che non ero riuscita a replicare. Buona notizia, in questo i cookies del NYT sono proprio somiglianti, croccanti sul bordo e gommosi dentro, chewy quindi, proprio così.
Dal lato dei baking notes però, ci sarebbero un paio di cose da segnalare:
– Iniziamo coi meaculpa: io ho un forno decisamente non affidabile, quindi più o meno ogni sfornata è venuta comunque leggermente diversa, il risultato varia anche molto a secondo delle quantità di impasto messe, a mucchietti, sulla teglia. Questo per dire che, con la stessa ricetta, secondo me, si possono in finis ottenere decine e decine di versioni diverse. Bye bye serietà scientifica :-) Inoltre, la ricetta e l’articolo insistevano sul riposo dell’impasto per un 24 ore prima della cottura. Riposo da me non rispettato ‘per motivi organizzativi’ (e anche perché qui si conclude che in fin dei conti tutto sto riposo non fa tutta questa differenza :-P) Posto questo, passiamo alle note vere e proprie, quelle che nonostante tutto possono vantare una certa obiettività (mia :-):
Quesi cookies sono decisamente troppo zuccherati. (e se lo dico io che non è che sono una che si spaventa facilmente, dello zucchero voglio dire). Al prossimo giro ridurrei lo zucchero almeno di un terzo, resta a vedere se la ricetta regge una volta che è stata levata tutta quella sostanza.
Questi cookies sono decisamente troppo salati. (Pure?!) Beh si, parecchio sale nell’impasto (che ho conservato, rispettando la ricetta) e del fior di sale in superficie (che non ho messo, dopo aver costatato che l’impasto era francamente salato), Che qui si stia scivolando verso gli abituali cliché su quanto è rozzo e abituato all’iperbole gustativo il palato americano?? boh??
Questi cookies sono probabilmente troppo cioccolatosi. Ho messo metà della quantità di gocce di cioccolato prescritta e, francamente, bastava e avanzava (l’unica cosa è che le mie gocce si sono affondate nel’impasto, mentre i chips dell’originale, probabilmente più grandi, rimangono in superficie).

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The New York Times Chocolate Chips Cookies (così come li ho preparati io)

farina 420g
burro 250g
zucchero di canna 210g
zucchero semolato 200g
gocce di cioccolato fondente 200g
uova 2
estratto naturale di vaniglia 2 cucchiaini
lievito per dolci 1 1/2 cucchiaino
bicarbonato 1 1/4 cucchiaino
sale 1 1/2 cucchiaino (ridurrei a 1)

Setacciare la farina con il lievito, il bicarbonato e il sale.
Nel mixer con la foglia, lavorare gli zuccheri con il burro a temperatura ambiente, per 5 minuti, fino a ottenere una crema di color chiara. Aggiungere un uovo per volta, poi la vaniglia. A velocità ridotta, incorporare la farina setacciata, giusto il tempo necessario per incorporare. Aggiungere infine le gocce di cioccolato, mescolare, stendere un foglio di pelicola sulla superficie dell’impasto e trasferire al frigorifero per 24 ore (ma anche no :-) – io l’ho lascato per 2-3 ore…
Infine, deporre delle cucchiaiate di impasto s una teglia da forno rivestita con carta da forno, secondo il NYT per un cookie ci vuole una quantità dalle dimensioni di una pallina da golf. In questo modo vi vengono dei cookies giganti, io ci ho messo dei mucchietti come delle noci. In ogni caso, lasciare parecchio spazio fra un mucchietto e un altro (io ho cotto 8 cookies per teglia), e infornare a 180° per circa 15 minuti o finché i bordi siano leggermente dorati ma in centro ancora pallido. Sfornare, trasferire su una gliglia e lasciar raffreddare. Gli american sembra che preferiscano i cookies ancora caldi, e in efetti da caldi/tiepidi sono piu croccanti sui bord, raffreddando tendono a diventare più gomosi, anche sui bordi.

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57 Commenti

  • Marta Emmepi ha detto:

    fatti e non sono niente male. Ho seguito i consigli cavolettistici, abbassando il sale a un cucchiaino (piccolo raso e scarso) e lo zucchero (180g semolato, 100 di canna golden demerara e 80 di canna muscovado medio).
    Direi che questa ricetta è praticamente identica a quella dei cookies del “casello” (o dei doganieri che dir si voglia) come da ricetta del sito (a parte un po’ più di lievito in questa e le noci o nocciole o noccioline insomma i frutti a guscio che lì ci sono e qui no) e confermo sia che i cookies vengono deliziosamente crunchy e chewy allo stesso tempo, sia che il risultato varia variando la grandezza del biscotto, un minuto in più o in meno di permanenza nel forno, il ripiano del forno in cui si mette la teglia (forse qui è colpa del mio forno) e anche il passaggio o meno in frigo a riposare. Insomma, la ripetibilità dei cookie non è verificata. Ma possiamo dire che non saranno scientifici, ma sono golosi, eccome! Buon Ferragosto a tutt*! :-)))

  • lucrezia ha detto:

    Buonissimi!

  • lucrezia ha detto:

    Evidentemente non riesce ad aprirmi il file della pagine , quindi grazie mille!

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Scusami Lucrezia ma non capisco bene a tua domanda: la lista degli ingredienti/quantità è elencata sopra il procedimento. Nel caso comunque per qualche motivo tu non la dovessi visualizzare te la incollo qui:

    farina 420g
    burro 250g
    zucchero di canna 210g
    zucchero semolato 200g
    gocce di cioccolato fondente 200g
    uova 2
    estratto naturale di vaniglia 2 cucchiaini
    lievito per dolci 1 1/2 cucchiaino
    bicarbonato 1 1/4 cucchiaino
    sale 1 1/2 cucchiaino (ridurrei a 1)

  • lucrezia ha detto:

    qualcuno sa associarmi gli ingredienti alle quantità? Questa ricetta è tanto tempo che vorrei farla ma se ci sono scritte solo le quantità non so proprio dove rigirarmi. :)

  • Arianna ha detto:

    Vivo negli USA e per me non si riesce a fare gli stessi cookies semplicemnte perche’ lo zucchero di canna non ha nulla a che vedere con il brown sugar americano. Quello ha zucchero grezzo con melasse che rendono la consistenza dei CCC molto particolare.
    Mio marito ha la sua ricetta particolare modificata dal restro dei Chocolate chips (a noi non paicciono piatti ma cicciotti) e ne facciamo un impasto e li cuociamo e mangiamo rigorosamente “a richiesta” in modo di mangiarli al meglio…

  • gova ha detto:

    Non vorrei fare pubblicità a una certa multinazionale svizzera, PERO’ la ricetta stampata sulle confezioni di gocce di cioccolato commercializzate dalla suddetta è stata LA ricetta per generazioni di americani. Ed è davvero buona. Usa solo bicarbonato, meno sale e meno zucchero (io lo riduco ancora un po’, ma perché ho il palato italianizzato a questo punto). Con l’opzione di aggiungere noci – non lo fa quasi nessuno, però è buono. Con i pecan, se li trovate, ancora meglio! Non ho provato la ricetta del NYT, ma non mi convince, mi sembrano cambiamenti in peggio. Se qualcuno vuole provarla, cercate in rete la marca… uhm… diciamo “la casa dei doganieri” in inglese… fa molto Montale. ;-)

  • Martha ha detto:

    Io li ho provati e non li trovo affatto buoni. Voglio dire, rispetto ai cookies americani sono un totale fallimento, secondo me.
    Il cookies “tipo” americano è più alto, più “sodo”, più croccante. In questa ricetta del NYT, più che troppo zucchero o troppo sale, c’è troppissimo burro, a mio modo di vedere. Questi biscottini a me sono venuti unticci e troppo sottili (come quelli di Sigrid, si vede dalla foto) per essere dei cookies.
    La mia ricerca della ricetta dei veri cookies… beh, continua.

    P.s. Sigrid, hai il blog più bello di tutta lo blogosfera ; )

  • Anna ha detto:

    Adoro questi biscotti, ho meglio li adoravo…anche io sono alla ricerca della ricetta perfetta che dovrò poi trasformare in versione gluten free….riusciremo mai a trovarla? Mi associo a Ginger credo proprio di no… :(

  • mary ha detto:

    @tutti
    …il vento sollevava vortici di polvere ed una pagina di giornale, sfuggita a qualche lettore distratto, seguiva i movimenti concentrici dello scirocco. Nella piazzetta assolata un cane giallo, giallo come la sabbia della vicina spiaggia, giallo come il sole infuocato, giallo come l’ombrellone del chiosco gelato che si vedeva in lontananza, cercava riparo all’ombra di una panca in legno.
    Mary ricordò le serate di primavera e della prima estate passate ad ascoltare le voci ed a sentire i profumi che dalle cucine delle case arrivavano all’imbrunire. Ricordò le baruffe per l’ingrediente segreto della torta della nonna, no della zia americana, no anzi della viaggiatrice belga che amava l’Italia e i suoi sapori, i suoi colori…tanto da posare finalmente la sua sacca da viaggio e la macchina fotografica per prendere una casa in quella piazzetta così amichevole.
    Il vento portò ai piedi di Mary il foglio di giornale e, nella calura che rende tremuli i contorni delle cose, come in un miraggio lesse “Rapina alla redazione del Gambero Rosso: trafugate le immagini e le ricette di cucina fotografate da Sigrid Verbert. La polizia cerca nelle cucine di mezza Europa”. Gli occhi di Mary ebbero un lampo divertito mentre dallo zaino semiaperto usciva lo scatto della “Tokyo cheesecake” anch’essa gialla come il cane dormiente.
    Buone vacanze! :-)

  • strudel ha detto:

    @ Penelope
    dipende dal tipo di cena …
    potresti portare il cous cous freddo (non va neppure cotto, è sufficiente prepararlo con una mezza giornata di anticipo)
    oppure i “tonnarelli Felice Style”
    li trovi entrambi nell’archivio del Cavoletto

  • ominosalato ha detto:

    FATTO anche io il lonzino del nostro mitico Filippo. Beh ragazzi, fantastico davvero. Molto ma molto divertente e lavorare con il sale e la carne ci si sente un poco macellai quanto antichi alchimisti della conservazione. Ne ho preparati tre con tre tipi di sali diversi…e devo dire che sono molto contento. Partirà una produzione…industriale!

  • mary ha detto:

    @penelope67
    ti rispondo io che solitamente leggo. La proposta migliore è il lonzino (lo trovi nel post del 12 giugno post 72- se non è il 12 è il 10 non ricordo più bene) purtroppo la preparazione pur nella semplicità necessita di parecchi giorni quindi occorre vedere quand’è la tua cena.
    In alternativa non ti resta che guardare nelle “categorie” in cui è suddiviso il blog. C’è sicuramente una ricetta sfiziosa, anche se una torta salata con dentro quello che vuoi fa sempre un bel’effetto (e la puoi portare sia tiepida che fredda.

  • Pegaso ha detto:

    Ciao penelop67, io ti proporrei un couscous condito con zucchine e gamberetti saltati in padella con un bel cipollotto e un po’ di peperoncino, pomodorini freschi e mentuccia, un bel giro di evo buono, disponilo in una teglia a ciambella da sformare al momento. Sara’ di sicuro, oltre che buono, anche di bell’effetto alla vista.
    Auguri!!

  • oldhen ha detto:

    BAH!

  • penelop67 ha detto:

    ma fate a gara per chi è il primo o per chi non mi risponde???

  • penelop67 ha detto:

    si può usare la cucina per scopi personali????

  • penelop67 ha detto:

    devo portare un primo freddo ad una cena in giardino….praticamente se volessi essere il meno scontata possibile …voi che mi proporreste????sapete c’è una persona che vorrei stracciare

  • @ gabriella, twostella, fiordisale a tutta la piazzetta

    ….grazie carissime per gli auguri…. ..il mio compleanno e’ stato dolcissimo… a biciclettare col mio compagno e alcuni amici… con loro ho condiviso una cena bellissima nella campagna lussureggiante della west virginia … con voi voglio condividere, almeno ‘in spiritu’, la mia torta preferita……

    http://www.nytimes.com/2005/05/15/magazine/15FOOD.html

    ..buone vacanze a tutti……

    cdp

  • P!NkInSiDe ha detto:

    Dio mio che buoni!

  • luigi ha detto:

    Ferie!?!?!?
    Qualcuno potrebbe spiegarmi cosa significa :-) Aimme’ quest’anno niente visita in madre patria, quindi mi tocchera’ fare la parte del vecchio gallo lasciando commenti qua’ e’ la’ per tamponare la mancanza della mia cara vecchia Italy.
    In compenso sto sfruttando il tempo libero per andare in giro qui in Irlandia.
    L’altro giorno passeggiando lungo il fiume Blackwater ho trovato un sacco di asparagi di mare e una pianta enorme di rabarbaro selvatico con delle foglie larghe piu’ di mezzo metro sembrava di stare nella foresta tropicale.
    Saluti e imbuti

    luigi

  • fiordisale ha detto:

    @cdp… ma .. ma… ma fai gli anni e manco uno sbatacchio di sirene, di campane, ditrombe (sbatacchiano le trombe? vabbè non formalizziamoci al solito:)))
    Augurissimi carissima, carissima personcina, ti auguro un milione di queste estati leonesche!

    @Giu buonissime vacanze anche a te e se dovessi capitare da ste parti, cerca di munirti di vakond telefonico, non si mai che ci facciamo una scorpacciata di farinata :))) (sempre che non sia già partita, eh)

    @tutti-i-sopravissuti all’esodo
    ciao fanciulli, qua è tornato il solleone, oggi pomeriggio avevo sudati persino i neuroni, cosi’ ho smesso subito di lavorare :))

  • Giu ha detto:

    Chiedo venia per il passato lavorativo impegnativo degli ultimi mesi, e soprattutto per le prossime 2 settimane d’immeritato sollazzo che mi sono ritagliato a tradimento. Sono nuovamente in terra natia, ma questa volta “solo” per le ferie. Tornato all’avventura con la 500 di famiglia (solo 1000 km in un giorno, bazzecole direi), ho deciso di tentare il silenzio informatico, e il piu’ a lungo possibile. Voglio vedere se senza cavoletto, e-mail, siti web ecc ecc si vive ancora, o e’ meglio non sfidare la natura. Riduco pertanto ad icona le mie attivita’, auguro a tutti i ferieggianti di potersi finalmente riposare e sbaciucchio tutti, soprattutto le signore, sperando di riuscire a tornare un po’ piu’ arzillo degli ultimi tempi, quando le temperature scenderanno a livelli accettabili per ospitare la vita umana su questo pianeta.

    buone vacanze
    Giu

  • Filippo ha detto:

    @ Chantilly
    indovinato
    ciaooo

  • chantilly ha detto:

    che siano tutti in ferie?
    oppure saranno in ferie fra una settimana e devono chiudere alcune pratiche/lavori?

  • gabriella ha detto:

    è vero! Anch’io, ma che siete andati tutti in vacanza!?
    twostella: si ieri era il suo compleanno.
    Ciao

  • mary ha detto:

    …me lo stavo chiedendo anch’io, da ieri pomeriggio nessun commento… questa mattina mi sono sentita orfana!

  • oldhen ha detto:

    Ma è un bel giorno oggi??? siete tutti impegnati? avete cambiato sito e questo è rimasto per le vecchie galline? non mi funziona il pc? Boh! Comunque, BUONGIORNO!!!

  • oldhen ha detto:

    @Nirvana: lo stampo di porcellana bianca è bellissimo e si fanno delle bellissime figure. Devi solo metterlo nel ripiano più basso del forno e andrà bene il solito tempo di cottura. Anche io ho sbagliato la prima volta, poi il cervello si è messo a ragionare… e ho risolto il problema. La porcellana ci impiega un pò di più del metallo e quando di sopra è pronta, sotto è ancora indietro, mettendola più in giù risolvi il tutto. Mmmmm.. sono logorroica…

  • Flou ha detto:

    Ciao Sigrid,
    ho fatto anch’io la crostata di pesche.. buonissima: ho conquistato anche i suoceri!
    ciao e grazie
    flou

  • Nirvana ha detto:

    @SIGRID!
    Ho fatto la crostata di pesche!
    Grazie,, fantastica.., l’unica cosa che l’ho cotta in una teglia di porcella bianca ed ho dovuto allungare il tempo di cottura, Sotto era un pò bianchina e a me piace dorata..
    Ma non và bene la porcellana?
    grazie
    R

  • twostella ha detto:

    Sigrid, le tue pesche bianche abbinate alla frutta secca sono state fonte di ispirazioneper una ricetta tradizionale/stagionale!
    Con dedica e auguri anche a capolino dal pentolino (ma gabriella sono auguri di compleanno?)
    http://giardinociliegi.blogspot.com/2008/07/pesche-ripiene.html

  • rondinella ha detto:

    …grazie per lo sticky lemon chicken…lo so, qui si parla di cookies…ma lo volevo dire a Sigrid che ho fatto un figurone.

  • Giorgia ha detto:

    direi che qui si parla di precisione scientifica ormai… bellissimi, e sicuramente anche buonissimi!

  • gabriella ha detto:

    tanti auguri……….capolino…tanti auguri amico caro..spero che tu te la stia divertendo..

    Scusate, ma non è esattamente una comunicazione personale, volevo farlo sapere ad alcuni di voi che spesso parlano con lui, e in più questo blog è un nostro punto di riferimento, è l’argomento di tante chiacchere transoceaniche e quindi..mi sembrava carino dirlo.
    Un abbraccio a tutti e sempre grazie a Sigrid
    gabriella

  • Fra ha detto:

    Io ho la ricetta della zia del mio moroso (from San Francisco) prima o poi la pubblico. Hanno una consistenza veramente fantastica. Comunque proverò anche questa versione, magari stando un po’ più stretta con lo zucchero e il sale
    Un abbraccio

  • Antonella ha detto:

    Ciao, sonoo golosissimi, appena le temprature scendono un po’ li faccio.
    Ehm, e se uno non avesse l’impastratice? PUò fare con il frullino….
    ciao,
    Antonella quella del gouda fiorentino :-)

  • Precisina ha detto:

    Una colazioncina golosa ci starebbe tutta, anzi considerato che è lunedi’…ci starebbe ancora di piu’!!! gnam!

  • francesca ha detto:

    volevo fare un piccolo appunto….i nostri cucchiaini sono diversi dagli americani measuring spoons,e ho quindi pesato un cucchiaino nostrano e mezzo di fior di sale,ed un cucchiaino e mezzo americani (per misurare,da qui measuring) sempre di fiordisale.Risultato,il nostro cucchiaino e mezzo pesava 15 gr,il cucchiaino e mezzo americano ne pesava dieci.Ma non credo fossero proprio questi 5 gr a cambiare la cosa…però ho voluto dare il mio contributo :) :) :)

  • kosenrufu mama ha detto:

    che voglia di prepararli suuuuubito!

  • adry ha detto:

    Sono da poco una tua ammiratrice, ma ormai non posso fare a meno di passare da te quando accendo il pc vedere cosa hai combinato di nuovo…
    non ne hai proprio bisogno, ma domani ti dedico un post, te lo meriti tutto! :)
    Piacere di conoscerti.
    Adriana.

  • Lucy ha detto:

    fanno proprio biscotti della domenica buoni! complimenti a te sigrid…domanda ma tutto quello che prepari poi che fine fa??? e poi in fondo nn so se sono l’unica a chiedermelo!!! buona serata a tutti

  • salamander_75 ha detto:

    @ fiordisale: sempre a proposito di variazioni sul tema, ecco la ricetta per crostata che mi ha girato un’amica. dice che non è proprio una vera crostata, ma ha il vantaggio di venire sempre bene!
    300 gr farina 00
    150 gr zucchero
    75gr burro morbido
    3 tuorli
    1 pizzico di sale
    1 bustina di lievito
    1/2 bustina di vanillina

    Impastare e lasciare riposare per circa 40 minuti poi stendere nello stampo e lasciare riposare 10/15 minuti , guarnire a piacimento ed infornare in forno caldo a 200 gradi fino a cottura usando la tecnica dello stecchino comunque circa 30minuti.

  • salamander_75 ha detto:

    @ filippo: oggi ho “massaggiato” il lonzino con le erbe aromatiche.
    e proprio mentre ero lì alle prese con le erbettine, mi telefona un’amica x una variazione sul tema che avevano appena dato alla tv (linea verde mi pare).al posto della lonza di maiale lo chef proponeva un filetto di maiale. poi sempre un paio di giorni in sale e zucchero, trascorsi i quali lo si sciacqua bene prima sotto l’acqua e poi con del vino bianco. lo si impana infine in un trito di coriandolo e lo si lascia nel frigo per altri giorni, circa 3.
    da provare!!!!

  • Alice ha detto:

    Sto sbavando praticamente *_*

  • GiubreadGirl03 ha detto:

    @Giu,
    non sò se l’hai già scritta la tua famosa ricetta, mi ricordo, spero bene, che in un vecchio post c’erano delle foto…
    Comunque sia potresti proporla, o se l’hai già fatto, riproporla =D

    Ginger~♡

  • Giu ha detto:

    Mi duole constatare che non hai citato i MIEI famosissimi biscotti al cioccolato… un dispiacere enorme… Eppure il loro valore edilizio e’ stato riconosciuto da diversi esperti (tipo Vakond, per dire)… Sono molto molto triste… davvero…

    Giu

  • Lorenzo ha detto:

    Ciao Sigrid,

    potresti descrivermi la tua strumentazione fotografica? Facesti un post a riguardo un po’ di tempo fa ma non lo ritrovo… fotocamera, lenti… ecc..

    grazie e complimenti!!

  • Tuki ha detto:

    Effettivamente la quantità di zucchero è improponibile.. io ne faccio sempre tantissimi e congelo le palline di impasto, così quando mi servono li inforno e via! vedo che l’impasto ti si è un po’ troppo “sciolto” in forno, li hai raffreddati bene prima di cuocerli?

  • fanny ha detto:

    Sigrid, I just made them yesterday and loved them. But you’re right they’re on the (very) sweet side.

    xx fanny

  • GiubreadGirl03 ha detto:

    Il NY Times fa scoppiare sempre una baraonda quando inizia a pubblicare le ricette più facili e “perfette” che puoi fare comodamente a casa tua senza alzarti, uscire da casa per andare al bar o bakery, questo vale solo per gli americani, magari piove e c’è pure la coda alla cassa…
    Meglio farseli a casa, cosa giustissima, ma poi si scopre che, in effetti, non saranno mai uguali a quelli assaggiati da Starbucks®.
    E’ un pò come fare i biscotti della Mulino Bianco® usando le ricette sul retro della confezione… Mi spiace deludervi ma non saranno mai uguali agli originali.
    Ed infine la cosidetta “perfezione” varia da persona a persona.

    Un bacione,
    Ginger ~♡

  • Robin ha detto:

    instead of making little balls and freezing, you can also make a few long “logs”.(they are easier to wrap…keep their shape better) after defrosting, just slice off little rounds with a sharp knfe and place on baking sheet.

  • Sigrid ha detto:

    @capolino: è che oggi sono jetlaggata io (nell’orario di pubbliaczione voglio di’ :-))
    Per quanto riguarda il forno, colpa mia, è che siccome volevo anche cambiare casa, sono almeno sei mesi che mi dico ‘vabbe’ primo cambio casa poi prendo il forno così non devo trascinare inutilmente sto coso in giro per roma’, solo che a trovare casa ci ho messo un tot, però… a settembreavrò risolto tutto :-)))

    @luigi: interessantissima l’idea del congelare palline di impasto da cookie, non c’avrei pensato e invece è proprio fico :-))

    @chika: actually, it’s true, these cookies seem somehow commercial, maybe not like the ones you buy at the supermarket but they’re definitely similar to the ones I once used to buy at the bakery :-) Anyway, they’re not bad, it’s just that, for me, there’s really too much sugar and salt in there, and I reduced the chocolat to :-) For me, this baking experience was interesting the same, at least now I know I might prefer a smaller and firmer cookie (the chewy part is nice but, at the end of the story, it’s not a personal favorite :-)

  • Http500 ha detto:

    meglio zuccherati, buona domenica!

  • chika ha detto:

    Hi – I’ve read that New York Times article but haven’t tried the recipe. I’ve also read an article ABOUT the NYT article, claiming that the cookies were good but somehow tasted like store-bought ones, which could be both positive and negative verdict. What did you think?

    Your white peach tart looked divine, too, btw; I haven’t been doing much baking (or cooking) as of late but would love to try that one.

  • luigi ha detto:

    Mi accontento della medaglia d’argento….Io preparo i cookie faccio delle palline e le congelo cosi’ quando mi servono li tiro fuori a dopo qualche minuto sono pronti da infornare :-)
    A dire il vero facevamo cosi’ al baker and spice di Londra, se si ha un bel freezer vale la pena fare un po’ di mix extra e congelarlo.
    Sigrid ma perche’ non metti la publicita’ di un forno cosi’ magari te ne regalano uno ;-)

  • capolinodalpentolino ha detto:

    ….noooooooooooooooooooooooooo… non e’possibileeeeeeeeeeeeee…. che tempismo… sono il primo dei commentanti…

    ..ho una una domanda per sigrid, che forse non dovrei fare… ma con tutte steffotocheffai e tuttistippiattichepprepari, ma non c’e’ nessuno chetteregali ‘no straccio de forno come si deve…? :PPPPPPPPPPPPPPPPPPP

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