Andare per osmize…

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Ancora non ho ben capito Trieste. Cioè questa città mi fa un po’ girare la capa per quanto è terra di confine e di mescolanze. Per dire, in questi giorni me ne sto in una casa in città alta, la mattina mi svegliono i gabbiani e la freschezza dell’aria venuta del mare, e fuori è tutto un declinarsi di azzuri. Poi magari uno scende in città e trova luoghi dove, a 30 e passa gradi, si mangiano crauti e salsicce, e cebabcici che chiaramente italiani non sono, trova mille indizzi che fanno pensare alla germania, all’austria, all’est ignoto e però poi tutto ciò si mescola con profumi di caffe, e leoni alati e tanti altri dettagli che sono invece italianissimi. Tanto per confondermi ulteriormente le idee, mi hanno parlato dello sport nazionale del triestino. Che sarebbe di andare sul carso (e dalla città m’indicavano le colline verdi circostanti) a cercare le frasche. Poi vai anche tu, sul carso, e ti accorgi che in effetti, qua e là, agli incroci, fra le indicazioni bilingue (?!), sono appese, appunto, delle frasche, accompagnate di freccette rosse.

Sono le indicazioni stradali, temporarie, per arrivare nelle osmize, che sono un po’ le fraschette di qui, ma delle fraschette efimere, come lo indica il loro nome, che viene credo dallo sloveno e che significa ‘8 giorni’ (ve la racconto come me l’hanno spiegato a me eh :-) In sostanza, si tratta di case private che per piccoli periodi regolamentati si trasfomano in osterie (senza cucina) e dove si può andare a bere il vino (terribilmente simile a quello del contadino, hum…) e dei salumi di produzione propria (questo in teoria, poi non so se nella pratica è proprio così ma tant’è). Comunque sia, starsene per un paio di ore a sbevazzare sulla cerata a quadretti, in mezzo a comitive locali dall’accento quasi esotico, ci sta, come no :-) Poi, guarda caso, ripartendo ci siamo imbattuti in una sagra di paese, a Prosecco (mi dicono che non c’entra nulla con l’altro prosecco), il resto in immagini… :-)

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152 Commenti

  • Giuliana Pecar ha detto:

    A quel kli è necessario   dare senz’altro ragione ,a Trieste anche la cucina è fascista come del resto il vento tanto odiato  da Henry Beyle quasi quanto la schifosa cucina  su  menzionata. Risposte di  fascisti qui però non ne trovo ,tutto ciò è strano.

  • Klaus canguro ha detto:

    Kli descrive triestini come bruttali, inospitali, arroganti, scontrosi, diffidenti di forestieri … Ce da meravigliarsi? Non penso vi sia un’altra città al mondo con popolazione di un ethnic-mix più alto. Nei ultimi tre secoli è stata occupata o contestata da quanti? Da menzionare Venezia, Napoleone, Austria, Italia ecc. ecc.? È da menzionare che tutti quelli abbiano lasciato la loro traccia dopo lunghi e turbolenti assestamenti?
    Parlando di conflitto e odio razziale … Perché Kli non visita la sua terra, nel Kashmir. La tensione è là fra due soli gruppi etnici di genti quasi identiche, con la sola differenza di due fedi, che dovrebbero esser insignificanti e private, ma là sono micidiali. A parlar di ospitalità, tolleranza o armonia razziale in quel inferno, è e sempre sarà futilmente ridicolo. Da non menzionare l’armonia fra le svariate sete religiose nel Pakistan proprio … I morti li si contano con il calcolatore … Prova a camminare nei luoghi dei suoi fondamentalisti senza camuffarti Islamicamente … Vedrai il benvenuto!!! Posso continuare??? ..

  • san bernardo ha detto:

    Per oldhen (88 del 30/07/08) sarà forseper il fatto che…..l’allegria la vien dai giovani …e non dai veci imbaccucà…..

  • tamara ha detto:

    Signor Kli, lei che prima ci etichetta tutti, indistintamente e senza eccezioni, come inospitali, insopportabili, fascisti, ignoranti, incivili, intolleranti… e poi ci condanna tutti, indistintamente e senza eccezioni a morte (“Possa la bora spazzarli via tutti”), crede di essere migliore di noi?
    Ciao a tutti, ora vado a farmi l’esame di coscienza ;)

  • marco ha detto:

    Interessante Il Montecarlo, come pure l’Ittiturismo di Muggia. Saranno degli itinerari interessanti da percorrere in futuro. A Klì vorrei manifestare però piena solidarietà, dirgli di non prendersela eccessivamente mi sembra superfluo. Le parole di Dolcenera sono abbastanza chiare. Ai triestini vorrei raccomandare di fare un esame di coscienza e a ildiavoloincucina di non abbondare con i luoghi comuni di comunismo e fascismo contrapposti. Non ha senso e la sua è la classica risposta banale dela serie: “Io sono perfetto e non accetto lezioni da uno straniero qualunque”. esistono anche dele vi e di mezzo. Il disagio manifestato dal docente pachistano è reale e forse aiutarloa comprendere è un dovere. Trieste non è il meglio che ci sia, soltanto una bela città con tante persone incattivite e maleducate. Per fortuna ce ne sono anche di decenti, come tutti i luoghi.
    Mandi

  • Sandra ha detto:

    …mi fa piacere che qualcuno la pensi come me!!! :) Dolcenera…condivido appieno quello che hai detto…,a parte i locali mangerecci…perchè non ne conosco molti!L’unico che ogni tanto frequento è il ristorante “Montecarlo”a San Giacomo,in via San Marco.E’ un ristorante di quelli veri,con il servizio in argento e si mangia di tutto,soprattutto pesce.Gli antipasti sono a buffet e già con quelli ci si sazia…e poi…beh,dipende dai gusti!!!!Il titolare è alquanto pittoresco…e non dico altro…!!!!
    Dolcenera…allora ti unisci a noi per l’incontro??? :)

  • Alessandro ha detto:

    bel blog..
    A parte i commenti che, dio mio, sono sul serio la fiera del pregiudizio..
    un saluto!

  • Dolcenera75 ha detto:

    Ciao a Tutti,
    io triestina non lo sono, ma qui ci vivo da 8 anni e devo dire che le cose dette da Klì e poi da Clà sono tutte tristemente vere.
    Trieste è una città fascista, una delle più nere che io abbia mai visto e abitato in vita mia (e vi giuro che per lavoro ho davvero girato il mondo in lungo e in largo). Gli abitanti, la maggior parte purtroppo, rispecchiano esattamente questa condizione di razzismo e xenofobia che qui si respira. Ma notate bene, ho detto gli abitanti e non i triestini e c’è un perché. Perché la maggior parte dei triestini che frequento e conosco è di sinistra (forse perché sono operai in ferriera, alla Illy, in Alcatel o magari perché fanno parte della minoranza slovena… mah?) e quelle di destra che frequento sono più rivolte al pensiero di Fini che non di Forza Nuova, perché moltissime forme di odio xenofobo e razzista nei confronti di chi non ha la pelle bianca le ho viste praticare da chi proprio triestino di nascita e origine non era, ma si trattava dell’immigrato del sud venuto qui a lavorare. Quindi, fare di tutta un’erba un fascio è in questo caso davvero sbagliato.
    Io sono valdostana (altra terra di confine, fatta di montanari chiusi dal dialetto osticissimo) e un po’ i triestini li capisco. Non è facile essere “sballotati” da uno stato all’altro, passare dal benessere austriaco alla dimenticanza italiana. Se a Trieste si ha la pazienza di parlare con qualcuno dei cattiveriosi vecchietti (verissimo) di cui si parlava in un altro commento, si scoprirà che loro in Italia non è che fossero proprio felici di venirci. Poi se vogliamo dirla tutta anche nelle rossissime Bologna, Firenze, Rimini ho visto episodi di xenofobia e razzismo degni delle più ardite camicie nere; vogliamo aggiungere che a sud c’è stato un incremento magistrale del potere di destra su quello di sinistra? Quindi a Klì, che tanto sputa nel piatto in cui ha comunque mangiato per tre anni, vorrei dire che se si guarda attorno per bene, ovunque si trovi, episodi di razzismo ne troverà sempre e comunque e se in tre anni di vita triestina non ha avuto modo di fare amicizie o conoscenze forse il problema non sono i triestini ma lui stesso.
    Trieste è la classica terra di conflitto: il carso duro, bianco abbarbicato alle spalle e davanti la vasta distesa del mare con il suo blu intenso che nei giorni di bora scura vira al grigio piombo. E’ terra di contrasti nel cibo: il mare che si mescola alla montagna, piccoli assaggi di cucina contadina (la meravigliosissima e taumaturgica Jota) mescolati a piatti raffinati come solo qui mi è capitato di assaggiare (uno fra tutti l’insalata di tartufi di mare che era semplicemnte da ribaltarsi).
    Trieste è una città splendida, con una cultura e una storia uniche. Ammetto che i triestini non sono persone facili, ma a furia di prenderli a badilate in testa, di dargli noia, di, come dicono qua, tazzargli l’anima, alla fine ti accettano e liberartene diventa impossibile. Se io avessi mollato dopo i miei primi tre anni a Trieste (e comunque ci ho messo molto meno a conquistarmi le simpatie dei triestini), non avrei mai conosciuto il mio futuro marito (di padre e madri Istriani) triestino, la mia migliore amica triestinissima e la bellezza di questi posti.
    Il Carso è una piccola perla che dove ti giri ti giri trovi qualcosa di bello da scoprire. Il cibo è una meraviglia: si passa dalla cucina austriaca a quella slovena, passando anche per piatti ungheresi (a Trieste fanno un goulash da concorso culinario), il tutto condito dall’estro triestino. Solo qui ho potuto assaggiare la jota di cui parlavo prima, una zuppa a base di krauti, fagioli, patate e varie altre cose; a Trieste ho ritrovato un mio grande amore: il bollito, o lesso che dir si voglia, che qui chiamano caldaia e lo si consuma nei buffet; vogliamo poi parlare del prosciutto cotto in crosta di pane? Sempre a Trieste ho mangiato uno dei dolci/primi piatti più particolari della cucina italiana: gli gnocchi di susine.
    Per tutti questi motivi, vorrei aggiungere il mio personale contributo alla guida di Trieste. Suggerisco il minuscolo ristorante Il Bagutta Triestino in via Carducci, che ha una cuoca meravigliosa (la Signora Maria che g’ha zatta per cucinare) ed un titolare, il Signor Maurizio, che ha una passione e una conoscenza dei vini e del cibo da lasciare senza parole. Poi fate un salto in via di Torre Bianca da Baracca e Burattini. Altro minuscolo locale che ha una cucina stagionale molto varia (cambia menu praticamente ogni giorno) e dei prezzi piuttosto buoni. Poi ci metterei un ristorantino di Muggia che personalmente adoro, si tratta dell’Ittiturismo La Terrazza, proprio sul porticciolo di Muggia. Tavolacci da sagra di paese e piatti rusticissimi, ma lo gestiscono dei pescatori e tutto quello che si mangia è roba che hanno pescato, pulito e cucinato loro, alla vecia.
    Poi non si può farsi mancare un giro da Marino vecchia osteria piazzata nel ghetto di Trieste e un panino de porzina e kren da Bepi.
    Per finire sappiate che Trieste ha una cultura ed un amore per il caffè che ho visto davvero solo in pochissime altre città. Come molti hanno già detto qui si ha un modo tutto particolare di ordinare il caffè, ma difficilmente vi serviranno qualcosa di diverso da quello che avete ordinato. La città ogni anno ha sempre più turisti e quindi anche i baristi irriducibili hanno capitolato alla terminologia presente in tutta Italia. Se però volete avere la certezza di quello che ordinate ecco un minuscolo vademecum:
    Cappuccino o capo = caffè macchiato
    Gocciato = caffè con una goccia di latte
    Nero = caffè classico
    Caffellatte = cappuccino
    Poi abbiamo le mitiche ordinazioni che ogni triestino ti porterà ad esempio come: “un deca goccia in b” che vuol dire un caffè decaffeinato con una goccia di latte servito in bicchiere. Questo è quello che potreste sentire in un bar al mattino mentre fate colazione.
    Per chi venisse in inverno e avesse voglia di una cioccolata, sappiate che la maggior parte dei caffè sovente la serve con sopra la schiuma di latte, quindi se non piacesse, specificarlo prima.
    E adesso non mi resta che rinnovare a Sigrid e a tutti voli l’invito a tornare o a venire prestissimo a Trieste, magari per i morti così potrete assaggiare le fave triestine e il marzapane che fanno qui (diverso da quello siciliano giuro!) mentre la bora vi sferza in punta al Molo Audace.

  • MARIA ha detto:

    Ho vissuto per sei anni a Trieste. Non mi sono trovata benissimo, forse perche a casa lavoravo e li sono andata a fare la casalinga. Non me la sento di dare tutta la colpa la colpa ai triestini è andata così!!

  • A kli’ ancora ad arrostire carne stai!?!?!
    Stai facendo tutto stambaradam e non sei manco italiano eppure spari giudizi a raffica sulla nostra storia, gente e cultura come se niente fosse! Si quegli episodi storici anche se tristi sono parte della nostra cultura, magari la prossima volta che vuoi fare il giramondo informati bene su dove stai andando e sulla cultura del posto magari cosi’ ti risparmi un piccolo esaurimento.
    Eppoi macche’ ti pensi che i comunisti so meglio dei fascisti!?!? Se vai a vedere ne hanno torturato e ammazzato piu’ loro dei fascisti.
    E per finire perche’ non ci parli un po’ degli scempi che tuttora vengono commessi nelle tua nazione tipo il fatto che le donne hanno diritti equivalenti a zero e per fare un esempio vengono anche condannate a morte o mutilate perche’ avvolte semplicemente SOSPETTATE di adulterio.
    Saluti e imbuti

  • Sandra ha detto:

    Beh…se proprio vogliamo dirla tutta…tutta questa discussione non ha senso!
    Non è facile parlare di queste cose qui,in questo luogo…,non si arriva a nessun punto perchè non è una discussione fatta tutta nello stesso momento…!Nello scrivere è facile non capire bene il messaggio che uno vuol far arrivare…,ed è facile stracapire,perchè per iscritto è tutto un altro parlare.Magari uno dice cose giuste,ma scritte in maniera non “corretta”possono risultare diverse…!
    Comunque è ovvio che la città è vista in maniera diversa in base alle esperienze che uno ha avuto…!Io non posso fare molti confronti con altre città…perchè non ho mai vissuto altrove,non so che problemi ci siano…!Non posso assolutamente negare che ci siano i ragazzini fascisti in Viale(si sa che quella è la loro zona…),come ci sono pure i Punka bestia in P.Oberdan…,o i comunisti a Dolina ed affini…Purtroppo questa è solo questione di educazione e di quello che gli altri(familiari)gli hanno”passato”!
    Come ho già detto a mio parere i giovani non son tenuti in considerazione come dovrebbero,la città è a misura di anziano…ed è davvero un peccato!Forse se si puntasse di più sui giovani cambierebbe qualcosa!Purtroppo ho notato che spesso gli anziani son cattiveriosi e prepotenti,e questo mi ha molto amareggiata poichè mi illudevo che la storia vissuta da loro(che è sicuramente diversissima dalla nostra…),li avesse resi più disponibili e comprensivi.Invece al contrario li ha induriti e incattiviti!
    E’ ovvio che però io devo vivere in questa città,e devo imparare a convivere con queste cose.Però continuo a disapprovarle!Il miglior modo per farlo è comportarsi all’opposto! :)
    Per concludere…ci sono molte cose che non vanno in Trieste,ma è troppo facile solo giudicare puntando il dito,ed è troppo comodo giustificare ogni cosa e far finta che tutto vada benissimo!Se ognuno iniziasse a far qualcosa…sarebbe già qualcosa!
    Spero non abbiate stracapito e non abbiate intenzione di linciarmi :)

  • amarilli ha detto:

    si infatti questa cosa di ribadire le proprie origini non ha molto senso

  • clà ha detto:

    Quello che scrive kli è particolarmente lucido, e mi sorprende che nessuno riesca a rispondere nel merito, e solo con banali quanto ovvie considerazioni su “tutto il mondo è paese” etc.
    Chiunque abbia vissuto e lavorato a Trieste sa che le cose descritte sono vere: esiste il fondo Trieste che è in effetti una vergogna; esiste un diffuso razzismo e un palese risorgere del fascismo e via dicendo.
    Se passate in Viale vedete un negozio che vende abbigliamento paramilitare con magliette del tipo “BOIA CHI MOLLA”, “repubblica sociale italiana” e l’inno della X MAS “viva la morte”.
    Magliette vestite da ronde di ragazzini fascisti che fanno paura solo a guardarli.
    Tutto questo alla luce del sole.
    E’ inutile ribadire con le proprie origini, che sono miste come in tutto il mondo (nella specie homo sapiens non esistono razze, ma solo etnie: solo i cani posso essere di “razza pura ;-)), oppure offendersi.
    Tutte le cose descritte sono vere, e ve lo dico perchè ho lavorato in quella città due anni e, facendo parte di una diversità che non nomino, mi sono trovata nelle stesse condizioni di kli.

    Questo il resto dell’Italia lo dovrebbe sapere.

  • paolap ha detto:

    dico ancora questo a proposito di mix e poi basta..mio nonno nato a venezia da padre tedesco, mio padre di muggia, mia madre delle alture di muggia da genitori esuli , mia nonna materna friulana, mio figlio con sangue bilingue essendo suo padre della minoranza slovena…che dire di più??
    amici di tutte le parti, di tutte le razze di tutte le religioni (perchè a trieste ce ne sono tante)….l’importante è saper vivere…l’ignoranza si trova da per tutto..sia a trieste che nel resto del mondo…

  • Sandra ha detto:

    Mah…io sinceramente non ho mai capito questa avversità di Trieste verso il friuli…!!!
    Certe cose non so proprio come possano succedere!
    In questa città poi…,che è un crogiolo di culture e dovrebbe essere più aperta verso le differenze…Forse son fortunata a non capire,perchè vuol dire che non fanno parte del mio modo di fare….!
    Mi dispiace davvero che kli abbia incontrato solo la parte peggiore della città…,e che creda che quella sia Trieste…Fortunatamente posso dire che non è sempre così…Forse sono io ad esser fortunata,perchè non ho mai incontrato nessuno che mi abbia emarginato perchè son”terrona”…Anzi…son curiosi!Questo è solo questione di intelligenza…,forse è una cosa che appartiene di più agli anziani…,incattiviti da quello che hanno vissuto(anche se questa non è una giustificazione…valida,ma forse una spiegazione..)!Spero che i giovani siano semplicemente cittadini del mondo…,che siano sempre aperti alle diversità per farle diventare punto di unione!Spero che le persone che conosco io siano una cosa normale per Trieste,no un’eccezione(che solo io ho incontrato)!Io vivo di diversità in famiglia..e non solo!La mia amica d’infanzia è mezza Pakistana(e son cresciuta con lei),ho amici friulani(e mio moroso lavora per una ditta friulana con sede a Trieste),mio moroso ha origini Piranesi…e non mi sembra di esser venuta su poi così male..!!! :)
    Chi ha problemi a riguardo…,chi è razzista…ha solo da perdere!Chiuso nel suo mondo,senza confronti,senza novità…
    Viva i mix!!!!

  • paolap ha detto:

    hai ragione oldhen,
    mi sono lasciata prendere la mano, chiedo scusa a tutti

  • oldhen ha detto:

    la rete è stata nuovamente calata a mare :) per piacere, pescioloni, girate al largo, così non ci finite dentro…;)) Ba-baci augustani

  • kli ha detto:

    paolap: io già ho smammato da trieste, e non è TRIESTE (e tantomeno tu, che poi lavorare ed essere pagati mi sembra una cosa banale)che mi pagava ma la UE e LO STATO ITALIANO, quello stato che nella propria Costituzione ha scritto: repubblica nata dalle Resistenza e che ha vietato il fascismo e la sua apologia.
    E che ha come prima firma quella di Umberto Terracini, partigiano comunista.
    Per cui, dato che sono pure straniero (in realtà pakistano) non posso non notare la vostra traballante sintassi e l’imbarazzante scempio che fate della grammatica, per non dire della tua/vostra bassezza morale che si esprime con “se non ti piace vattene” – siete nell’Unione Europea, care scorie dell’impero asburgico, non funziona più così.
    Siete voi che dovete adeguarvi al mondo e NON viceversa.

    alla fine hai scritto: lasciaci godere del fondo Trieste: MA NON VI VERGOGNATE di vivere come parassiti con contributi statali a fondo perduto??
    NO, ovviamente.
    e poi inveite sui “negri” e sui “terroni”!

    ringrazio Marco per il suo intervento e gli rispondo: non c’è stato giorno, NON c’è stato giorno che quegli incivili non mi rinfacciassero la mia origine, e non in italiano, che io uso molto meglio di loro ma lascio a voi il giudizio, ma in triestino.
    OGNI GIORNO, come il mio collega friulano, cadevano battute idiote e razziste su di me, ogni giorno.
    In ogni caso, non ci tornerò più in quella fogna.

  • paolap ha detto:

    caro marco
    io ho degli ottimi amici friulani e frequento san daniele del friuli dove ormai mi sono fatta un bel giro di amike , per un corso di cucina che c’è almeno una volta al mese
    trieste e udine sono sempre state diciamo rivali, ma secondo me bisogna guardare avanti e soprattutto oltre
    per quanto riguarda l’antica ghiacceretta io ti posso dire che ne ho sentito parlare bene ma enache male, là vicino c’è anche “el fornel” dove io ho mangiato bene ed anche male , ma spendi sempre uguale e non poco, poi ci sono “i fiori” spendi un po’ di più ma vai sul sicuro
    per il più abbordabile da quelle parti non saprei consigliarti…se vuoi ti posso dare consigli ma questi rispecchiano l’area che va oltre il rio ospo, ….sai io sono di muggia, ancora più campanilista dei triestini ….pensa un po’…

  • Marco ha detto:

    Qualche ragione kli la esprime in maniera netta. Sono friulano e quindi non fa testo, dato che siamo i nemici storici dei triestini, ma c’è un fondo di razzismo in parecchi di loro. Un po’ pietosetto e fuori dal mondo, però c’è. Eccome! Che poi non si riesca ad avere un qualsiasi rapporto con la città, mi sembra impossibile. C’è molto risentimento nelle parole di kli e viene spontaneo chiedersi cosa gli abbiano fatto. Confermo che, da friulano, è stato veramente impossibile stabilire vere amicizie a Trieste. E’ giusto dire che forse ci ho messo qualcosa di mio, ma un razzismo, talvolta celato, c’era. Tanti sloveni mi hanno confessato la stessa cosa. Diciam o che la città vive molto su se stessa, ripiegata sulla “triestinità”, sulle sue grandezze passate. Questo vale in particolare per gli anziani. Difficile arrivare alle conclusioni di kli, che vede tutto nero, ma la vostra superficialità mi stupisce. Non mi piacciono le frasi fatte. Dato che mi interessa più il cibo e che visito spesso Trieste per delle splendide passeggiate, mi dite cosa pensate della Antica Giacceretta? Un mio amico me ne ha parlato molto bene, ma mi ha riportato anche dei prezzi un po’ alti. C’è altro, in zona, di buono, ma più abbordabile?

  • paolap ha detto:

    caro kli
    perchè non torni nella tua terra ad insegnare ??
    se trieste ti tratta male e ti ha trattato male e sempre male ti tratterà, prendi le tue belle valigette e torna dove nessuno mai al mondo male ti tratterà??
    ma se rimani qui voglio ben sperare che non sia solo per il tuo stipendio…perchè tutto il tuo mal stare in questa orribile città non può essere secondo ad un pacchettino di banconte dateti a fine mese..da qualche istituto o anche università sicuramente fascista e filo fascista come tutto in questa tremenda città
    vai a casa e lacia che trieste si goda il suo fondo trieste
    baci ed abbracci da trieste

  • oldhen ha detto:

    Ke O O O O O….!…!…!………

  • amarilli ha detto:

    credo che l’alta concentrazione di fascismo a trieste sia innegabile

  • kli ha detto:

    “Se sono qua da tanto tempo forse un motivo ci sarà non credi?”

    si, come per tutti. per LAVORARE, non di certo per l’opitalità INESISTENTE dei FASCISTI triestini, e qui dentro c’è pure qualcuno che li giustifica. Chiedo scusa per la sbagliata koinè del triestino, NON mi interessa impararla.
    Noto solo che NESSUNO di voi ha risposto nel merito, in ogni caso.
    Chiedete a QUALUNQUE tristino cosa ne pensa degli slavi e dei furlani, perchè SE è vero che hanno debiti con gli slavi, NON ne hanno con i “furlani” come li chiamano loro.
    Vediamo se qualche fascio triestino saprà rispondere senza ipocrisia.

    PS: a Trieste è fiorente il traffico di cimeli nazisti. Anni fa hanno osato rubare la mazza elettrificata con la quale il comandandante della Risiera di San Sabba (unico campo di STERMINIO in Italia, casualmente a Trieste…) TORTURAVA i prigionieri.

    BOICOTTATE QUELLA CITTA’ FASCISTA.

  • Sandra ha detto:

    Ok,paolap…vedrò di ripescare questo post verso fine agosto…così saprò se e dove ci sarà l’incontro!Certo che sarebbe bello coinvolgere anche gli altri triestini che abbiamo incontrato qui… :)

  • millanta ha detto:

    mmm, ferie lontane mentre tutti sono in ferie. queste foto mi fanno compagnia, mentre sono sola in città e mi fanno venire voglia di viaggiare, di mangiare e anche di fotografare.
    grazie e continua cosi’
    Camilla

  • paolap ha detto:

    mah?..io credo che questo sia un ottimo punto di contatto….al rientro delle ferie…ci si ritrova qui…e chi non va inf erie (come il mio caso) rimane e basta….si?

  • Sandra ha detto:

    beh…allora come facciamo????Come restiamo in contatto? :)

  • paolap ha detto:

    eh si , siamo proprio in tanti….
    per l’incontro io sono disponibile, ma penso che si debba rimandare a settembre causa “agosto italico”

  • Sandra ha detto:

    Caspita…!!!Ma siamo veramente in tanti!!! :) Beh…fatemi sapere se si fa l’incontro…!!!

  • paolap ha detto:

    sei un’appassionata di magris??..ma dai??..non si sarebbe proprio detto….
    l’ho visto più volte anni or sono al caffè san marco….

  • helena ha detto:

    Magris è uno scrittore insigne in odore di nobel ed è anche saggista e giornalista e insegnante.Inoltre è un uomo affascinante pieno di verve che sa, nelle sue rare conferenze, divertire ed appassionare Lo si può incontare a Trieste in qualche osteria o locale seduto a scrivere ed a bersi un calice di vino o un bel boccale di birra. E’ un uomo di grande intelletto che ha scritto poco più che ventenne un saggio straordinario sulla Mitteleuropa.Forse si è capito che sono un’appassionata lettrice di Magris?

  • paolap ha detto:

    eccomi ci sono anch’io !!
    ho visto con piacere anche graziana,!! ciao graziana!! e che ha consigliato la “risorta” a muggia…che ne dire del mio apese, muggia??..in mezzo a questa miscellanza secondo me eccezionale di trieste, c’è muggia che con trieste ha sempre litigato, grandi battaglie nella piana delle noghere
    mentre trieste si divertiva con maria teresa, noi aveva la serenissima repubblica di venezia, difatti dicono che l’istria inizia proprio a muggia ed è così…
    se si fa un incontro cavoletti treiste(muggia) ci sono pure io…
    chi di noi non ha qualche nonno o bisnonno austriaco oppure sloveno o croato??..anche quello che dice di essere triestino “patoco”…
    io amo trieste , il molo audace, la bora, il suo mare, il borgo teresiano…
    tutti hanno detto tutto io mi accodo agli altri…secondo me bisogna viverci..
    le foto sono molto significative!!

  • Sandra ha detto:

    Ciao Graziana…!!!L’unica che mi ha risposto…!!! :) Ma come mai?Tutti timidi???
    Caspita…una gastronomia…!!!Però sei tutta un’altra zona rispetto a dove bazzico io!Però se dovessi esser in giro da quelle parti…!!!Chissà se si unirà qualche altro concittadino…!

  • toni ha detto:

    p.s.
    pardon,
    laicità ( non laicismo )

  • toni ha detto:

    sono nato e vivo a Trieste, ed è luogo che amo più dei suoi abitanti ( che peraltro molti difetti hanno, ma non certo quello del provincialismo e il laicismo, inteso in senso vasto, abbonda ).

    ora un ” piccolo ” dettaglio e una breve considerazione

    mi colpisce molto, oltre a altro, il razzismo intellettuale, mi riferisco a quanto sotto riportato:

    ” kli ha scritto:
    2 Agosto 2008 alle 18:48

    graziana, vedere un Nobel per la fisica appellato con:”ciò ’sti negri adeso ce rubano anche i autobus” è solo l’inizio.. ”

    perchè, se non era Nobel per la fisica, cambiava qualcosa ?
    per me vedere QUALUNQUE ( gioco anch’io un pò con le maiuscole ) persona trattata in tale modo è cosa che mi fa scattare qualcosa dentro…

    dettagli, appunto.

    p.s.1)
    riguardo poi al discorso storico su fascismo e comunismo a Trieste, il discorso è molto lungo

    – credo sia molto meglio lasciarlo fuori da queste splendide pagine

    e ognun* lo inizia da dove gli sta bene:
    quasi nessuno, purtroppo, dall’inizio

    p.s.2)
    Professor kli,
    scriva per cortesia in italiano, che col triestino fa casini in quantità.
    trascrivo ora qui in corretto dialetto triestino la bruttissima frase da Lei riportata:

    ” ciò, ‘sti neri ‘deso ne ruba anche i autobus ”

    (mai sentito un triestino dire ” ce rubano ” )

  • Graziana ha detto:

    @Sandra: io ci sto.
    Si può organizzare anche qualcosa presso la mia gastronomia…

  • Sandra ha detto:

    …mah….,comunque per me la mia città…è sempre la mia città!
    Conosco tanta gente,diverse culture…,son fortunata ad avere nella mia stessa famiglia una mescolanza di culture (seppur italiane)diverse…,cucine diverse….e se a qualcuno questo disturba…,a me non importa…!Anzi,credo sia solo invidia!
    Mi piace la posizione della città,vicina a tutti…ma lontana per storia e tante tradizioni!
    Bisogna sempre saper prendere il meglio…!
    Allora…questo incontro tra cavoletti-triestini????? :)

  • david ha detto:

    Salve & grazie per le informazioni davvero “strategiche” per il mio prossimo passaggio a Trieste. Come “piccolo” blogger non posso fare a meno di notare i 110 commenti anche se circa il 36% animato dal tentativo di spiegare la natura del “triestino”. Vivo in provincia di Venezia e mi piace andare spesso in laguna e devo dire che anche i Veneziani “veraci” sanno essere antipatici: forse veneziani e triestini (…ma quanti altri!) cercano disperatamente di darsi un tono pensando nostalgicamente ad un glorioso passato per sopravvivere oggi, come dei nobili decaduti. Ma queste sono solo le parti più evidenti di una città che in realtà è anche ricca di umanità e pullula di vita, così Trieste come Venezia. Se fosse veramente come affermano i pessimisti, immagino che le cose sarebbero molto peggio: forse non ci resta che abbozzare e dare il nostro piccolo, unico, modesto contributo perché i motivi che hanno alimentato i pregiudizi e l’ignoranza altrui non si trasmettano alle nuove generazioni. Vittime a Trieste e dintorni ce ne sono state fin troppe nel passato, non aumentiamole nel presente… Ancora grazie per le “utilities” turistiche! Ciao Muli!

  • Beppe ha detto:

    @luigi finalmente qualcuno che capisce qualcosa di fotografia.. per me la seconda foto grande è pessima, altro che scorcio rubato ! pure l’alone ! e la composizione non è niente poetica, per non parlare di quanto sono scure e inespressive certe altre.

  • Franca ha detto:

    Ci sono sempre degli interventi che rovinano l’atmosfera…..
    Io amo Trieste, ci sono andata con mio marito per lavoro e già alla prima volta ne ero innamorata, tanto da pensare di trasferirci tra qualche anno…..
    Penso che non per mettere della politica in questo bellissimo blog, ma il nostro professore kli forse è di Rifondazione Comunista e senz’altro a Trieste non si potrà mai trovare bene, visto che cosa hanno fatto i comunisti sia italiani che di Tito alla città di Trieste………..
    Giustamente i Triestini non dimenticano.

  • Graziana ha detto:

    @kli…esatto kli cinesi, pakistani indiani, sono qui da più di 40 anni.
    Precisamente dal 1964 quando è stato fondato
    Se sono qua da tanto tempo forse un motivo ci sarà non credi?

    Hai ragione Oldhen sono una pesciolona, ma offese così pesanti sono molto difficili da lasciar correre.

  • oldhen ha detto:

    non abbiamo ancora capito che non ne vale la pena… e sì che ogni paio di mesi succede…. siamo proprio dei pescioloni, tanto per restare in tema culinario… ;))

  • oldhen ha detto:

    BAH!

  • kli ha detto:

    cito:

    “l centro di fisica apre al Marocco.
    Il direttore del Centro di fisica teorica internazionale che guarda caso, alla faccia del più radicato razzismo è intitolato al famoso “negretto che ci porta via l’autobus” (Abdus Salam), tale Katepali Sreenivasan (altro “negro”) ha annunciato nuovi progetti di colalborazione con il Ministero dell’Istruzione del Marocco: oltre ai vari progetti di mobilità degli scienziati. Questa collaborazione rappresenta un momento molto importante in quanto consente di ampliare la stragtegia internazionale dell’Istituto che dopo la recente apertura di una filiale a Bucarest intende ampliare le sue azioni anche in altri continenti
    In centro organizzaerà con il sostegno dell’Ictp di Trieste corsi di formazione e conferenze internazionali per studenti provenienti da vari paesi del nord africa I Nuovi progetti si inseriscono nella startegia di promuovere la scienza triestinaa 360 gradi diffusamente riconosciuta come insostituibile fattore di crescita sociale ed umana e come elemento indispensabile per consolidare ed arricchire la società…

    Be’ per essere una città retrograda, razzista e e poco ospitale non mi sembra male.”

    non è la citta di Trieste che FINANZIA l’ICTP ma un ENTE INTERNAZIONALE cui l’Italia fa parte.
    e i marocchini come i cinesi come i pakistani come etc ci sono DA ANNI.
    resta il problema, che nessuno di voi ha affrontato, NESSUNO, di come vivono e di come SONO TRATTATI.
    trieste è e RESTA una CITTA’ FASCISTA, non di destra che non sarebbe nulla di male, ma FASCISTA.
    profondamente FASCISTA, INOSPITALE E RETROGRADA.
    cordiali saluti!

  • salamander_75 ha detto:

    ciao a tutti!
    ho ftto il lonzino di filippo! ottttiiimmooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! gli amici che avevo a cena mi hanno fatto un sacco di complimenti e ho consigliato loro di visitare il blog e prendere la ricetta (oltre ovviamente a tutte quelle di sigrid).
    grazie anche a sigrid perchè il pollo sticky è venuto veramente buono! era un pollo ruspante che ho comperato in una comunità vicino a casa mia…slurp!
    ora vado a cucinare i muffin per domani mattina. ciao a tutti!

  • elisabetta ha detto:

    ciao, solo un saluto, passavo di qua e noto che c’è molto movimento, buone vacanze.

  • Quando ero ancora in Italia mi piaceva tanto guardare un programma comico alla tv, non ricordo il nome ma ricordo uno dei miei sketch preferiti dove il comico concludeva la sua performance con il mitico ” Siamo tutti finocchi con il culo degli altri!!!!” Mi scuso in anticipo se ho urtato la sensibilita’ di qualche lettore con questa frase ricca di francesismi ma dopo tutti sti caldi commenti d’Agosto penso fosse piu’ che legittima.
    Saluti e imbuti.

  • Luigi ha detto:

    Glisso sulle inutili questioni sollevate dai comment precedenti e vado dritto al sodo. Il blog è bello e si fa leggere, le ricette squisite. Solo una cosa: le foto. Da parte mia lavorerei un pò di più sulla post produzione. Sul workflow da adoperare. In alcune di post fa, addirittura ho visto le tipiche macchie di sensore sporco. Poi non capisco perchè spesso alcune foto vengono tagliate come fossero 6×6 … Mi chiedo poi se lavori a 100 ISO o anche spesso a 800 o addirittura 1600. Se così fosse questo spiegherebbe il rumore che vedo in molti scatti. Niente critiche amare. Solo constatazioni. Da come è presa da un pò qui sopra ho paura ad esprimermi ;-) Saluti e buone vacanze!

  • chantilly ha detto:

    io ho provato a stare zitta, memore dei post precedenti nei quali sigrid aveva chiesto, con il suo solito garbo ed eleganza, di rimanere un pò dentro certi limiti. ma ora basta!
    @ kli
    dici che i triestini si credono al centro del mondo perchè hanno risposto in massa a questo post. e quando sigrid è andata da altre parte è successo lo stesso , perchè tutti erano orgogliosi della propria terra e delle belle foto fate, ecc…e la cosa mi sembra normale.
    a trieste c’è pure l’università del mondo, o come si chiama.
    essere di destra NON significa essere fascista.
    magari sei tu che ti imponi in modo sbagliato e non trovi persone cordiali. certo che se vai in giro confrontandoti come hai fatto qui, stai fresco a trovare persone cordiali.
    la gente del nord è chiusa, ok. e la gente del sud è aperta, ok. ma c’è gente di tutti i tipi da tutte le parti, e magari essere chiusi non è sempre un diffetto, come essere aperto non è necessariamente il massimo. bisogna adeguarsi alla PERSONA, non al tipo di gente che credi di poter incontrare, e RISPETTARE i ritmi altrui. magari con uno chiuso ci vorrà più tempo per fare amicizia ma dopo ti darà tutto, mentre uno che ti abbraccia al primo incontro e ti invita in ferie a casa sua, alla fine non si dimostrerà chissà cosa.
    poi se ti trovi così male, perchè rimani da queste parti? torna dove ti trovi bene. esiste un posto dove ti troverai bene, o no???
    @ Sigrid scusami malgrado l’aria condizionata non ho potuto trattenermi.

  • evelyne ha detto:

    credo sia inutile cercare di far ragionare chi, quando non ha più argomentazioni, offende gli altri (si, insinuare che una persona non abbia neuroni è offensivo!) e che comunque già dal primo intervento si è presentato così (“possa la bora spazzare via tutti i triestini”).
    Sono le persone così che sono pericolose e non chi ha idee diverse dalle proprie… l’intolleranza, la non-mediazione e, in questo caso, il non voler circoscrivere e rielaborare non portano da nessuna parte se non proprio a ciò che si sta criticando.
    Torno a dire che questo non è il luogo in cui esprimere certe cose.
    Purtroppo in molti siamo caduti nella trappola provocatoria… ma era anche difficile non farlo perché molto diretta e molto imbarazzante per tutti (i non triestini come me imbarazzati verso i triestini, i triestini perché messi duramente.. stavo quasi per dire in discussione ma qui di discussione non c’è stata neanche l’ombra! il giudice/professore ha solo dato un verdetto, non appellabile, non discutibile, chi ha provato a dire la sua è stato tacciato di stupidità o di non voler capire).. che dire?? torniamo a noi? possiamo ignorarlo assumendo come dato di fatto che nessuno di noi pensa ciò che qui è stato espresso così malamente?

  • Graziana ha detto:

    @ Sigrid: scusami, ho abusato del blog…

  • Graziana ha detto:

    @ kli:…tanto per saperlo, tu di dove sei?

  • Graziana ha detto:

    Il 9 novembre 1956, la città è stata insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:[1]

    « Protesa da secoli a additare nel nome d’Italia le vie dell’unione tra popoli di stirpe diversa, fieramente partecipava coi figli migliori alla lotta per l’indipendenza e per l’unità della Patria; nella lunga vigilia confermava col sacrificio dei martiri la volontà d’essere italiana; questa volontà suggellava col sangue e con l’eroismo dei volontari della guerra 1915 – 18. In condizioni particolarmente difficili, sotto l’artiglio nazista, dimostrava nella lotta partigiana quale fosse il suo anelito alla giustizia e alla libertà che conquistava cacciando a viva forza l’oppressore. Sottoposta a durissima occupazione straniera, subiva con fierezza il martirio delle stragi e delle foibe, non rinunciando a manifestare attivamente il suo attaccamento alla Patria. Contro i trattati che la volevano staccata dalla Madrepatria, nelle drammatiche vicende di un lungo periodo d’incertezze e di coercizioni, con tenacia, con passione e con nuovi sacrifici di sangue ribadiva dinanzi al mondo, il suo incrollabile diritto d’essere italiana. Esempio d’inestinguibile fede patriottica, di costanza contro ogni avversità e d’eroismo. »

  • Graziana ha detto:

    @kli: ora stai veramente esagerando…
    Leggo oggi sul giornale locale:
    Il centro di fisica apre al Marocco.
    Il direttore del Centro di fisica teorica internazionale che guarda caso, alla faccia del più radicato razzismo è intitolato al famoso “negretto che ci porta via l’autobus” (Abdus Salam), tale Katepali Sreenivasan (altro “negro”) ha annunciato nuovi progetti di colalborazione con il Ministero dell’Istruzione del Marocco: oltre ai vari progetti di mobilità degli scienziati. Questa collaborazione rappresenta un momento molto importante in quanto consente di ampliare la stragtegia internazionale dell’Istituto che dopo la recente apertura di una filiale a Bucarest intende ampliare le sue azioni anche in altri continenti
    In centro organizzaerà con il sostegno dell’Ictp di Trieste corsi di formazione e conferenze internazionali per studenti provenienti da vari paesi del nord africa I Nuovi progetti si inseriscono nella startegia di promuovere la scienza triestinaa 360 gradi diffusamente riconosciuta come insostituibile fattore di crescita sociale ed umana e come elemento indispensabile per consolidare ed arricchire la società…

    Be’ per essere una città retrograda, razzista e e poco ospitale non mi sembra male.

  • Eva ha detto:

    Ragazzi, su su …come direbbe Giu

  • simona ha detto:

    @kli: a questo punto i tuoi post si commentano da soli: fai pure!

  • kli ha detto:

    simona, sapessi…
    che leggerezza, la tua.
    poveri i tuoi neuroni… se ne hai!

  • simona ha detto:

    Kli, che pesantezza!!! Poveri i suoi studenti…se ne ha!

  • kli ha detto:

    :-D
    io non “pretendo” nulla, uso solo il metodo scientifico, e il commento sopra di me quasi lo DIMOSTRA, per affermare che 40 anni di contributi statali a fondo perduto (il fondo Trieste, altro che cassa del mezzogiorno), uniti ad un degrado morale e culturale creano una realtà, quella tristina, che è sotto gli occhi di chiunque voglia vedere.
    è facile fare i turisti, provate a viverci.
    ed è inutile ribadire che ci sono molte città di destra, che è tutto un magna magna qualunquistico, qui si parla di inciviltà elevata a morale e costume, sono cose diverse.
    chiedete agli slavi, RIBADISCO, che stanno a pochi kilometri, chiedete ai friulani, chiedete ad ogni forma di diversità che OSI affacciarsi alla soglia di quella città.
    chiedete cosa succede quando finite di essere turisti e diventate ALTRI.
    chiedetelo ai ricercatori/schiavi/altro dell’area di ricerca e del sincrotrone (quasi tutti stranieri e/o terroni) chiedetelo alla fine ai NERI come “i li chiama lori”, come si vive da DIVERSO a Trieste.
    come si vive da NON triestini, invece di dire mio cuggino mio cuggino era a rozzano e lo trattavano male mio cuggino e mia zia invece a champoluc le tiravano le pietre.
    altro che osmizze.

  • Sandra ha detto:

    Ciao a tutti…!!!E un saluto anche a tutti i miei concittadini… :) !E’ da un sacco che non riesco a scrivere…(prima ero abbastanza attiva…sul blog),troppi impegni…!
    @Sigrid:mi fa piacere tu sia venuta a trovarci!La nostra Trieste…è un po’ strana,bisogna capirla…o….anzi,forse è meglio non capirla proprio.. :) !
    Io sono Triestina di nascita,ma non di origine…I miei genitori e tutti i miei familiari sono dalla Ciociaria in giù,quindi quasi “terroni”,ma nessuno mi ha mai detto nulla in proposito!Anzi,io dico sempre che son terrona a tutti quelli che conosco…,ben contenta di esserlo!
    La cosa che proprio non sopporto della città…è che ci son moltissime persone anziane,e la maggior parte delle cose è fatta a misura di anziano.I posti per i giovani son davvero pochissimi..,quelli che son rimasti hanno sempre rogne perchè c’è qualcuno “che si lamenta…per la confusione”…E poi spesso i nostri anziani son “cattiveriosi”…e non ho mai capito perchè!Ce l’hanno su sempre coi giovani per principio!
    Se solo si riuscisse a puntare di più sulla gioventù…,l’università…ecc…sarebbe bello!
    E’ solo una mia considerazione…e di sicuro non voglio generalizzare!
    Caspita però quanti triestini su questo blg!Si potrebbe organizzare un incontro…,così potremmo conoscerci e magari scambiarci idee e ricette!!!Che dite?

  • oldhen ha detto:

    @kli: ciao Kli, vengo dalla terronia anch’io e anch’io ho dovuto sopportare i preconcetti dei “nordici”. In un paesino, Mirabello Monferrato, che quando sono arrivata sposina contava 1500 abitanti. Tutti campagnoli, vogliamo dire ignoranti? ma non è giusto definirli così perchè questo termine non rende loro giustizia. Erano gli abitanti autoctoni :). Beh, quando io sono arrivata, ovviamente parlavano solo il loro dialetto stretto e chiamavano la signora che gestiva uno dei tre negozi di alimentari, la milanese. Ho saputo poi che “la milanese” abitava lì da 30 anni. Quando parlavano di gente che veniva da più giù di Roma, dicevano che venivano “dalla bassa” e accompagnavano la frase con un gesto eloquente della mano. Ma io li guardavo come un caso di “antropologia sociologica” e cercavo di dimostrare loro con i fatti che avevano idee molto preconcette. Non mi sentivo assolutamente inferiore a loro o diversa e con il tempo l’ho dimostrato, alla fine mi hanno proposto di far parte della loro giunta comunale, peccato che me l’avessero proposto dalla parte sbagliata….;D
    Certamente non ho vissuto mai sulla difensiva e con la spada sguainata e non ero insegnante universitario, solo studentessa universitaria :) Non abito più lì ma ho ottimi ricordi e rapporti con quelli che si credevano migliori. Ma penso che riesca ad avere buoni rapporti con quasi tutti, “migliori” o “peggiori” che siano, perchè in definitiva, in parte si tratta dell’atteggiamento che si ha nell’affrontare il diverso da noi in qualunque campo. Se è positivo, si evita di arrabbiarsi e fraintendere e si cerca di andare incontro, altrimenti ci si fa venire l’ulcera e la botta di bile e si vive molto male ;)))

  • evelyne ha detto:

    visto che di questo si continua a parlare: che trieste sia di destra non è una notizia sconcertante, lo si sa! oltre al fatto che si sta facendo di tutta l’erba un “fascio” (a trieste vivono sicuramente molte persone che la pensano in maniera diversa e che non si sarebbero mai sognate di fare una “battuta” del genere!) il punto è che questo non è il luogo!
    e infine kli come puoi pretendere che le persone non siano razziste se sei il primo ad esserlo? (in questo caso contro i triestini ma sono sicura che potresti avere da dire qualcosa anche contro altri per analoghi motivi!), caro professore, questa è una grande caduta di stile e, rimanendo sullo stile, perché chi afferma cose del genere non scrive mai con il proprio nome??

  • kli ha detto:

    graziana, vedere un Nobel per la fisica appellato con:”ciò ‘sti negri adeso ce rubano anche i autobus” è solo l’inizio.
    fatevi un esame di coscienza invece di vivere nel mito di Sissi e della Mitteleuropa (morta ormai da secoli)

  • Graziana ha detto:

    @kli: non so che dire.
    Hai troppa rabbia e odio dentro di te.
    Talmente radicati che non c’è parola che si possa dire per farti cambiare idea.
    Peccato.
    Riguardo agli altri argomenti che hai toccato, posso solo dire che li trovo proprio fuori luogo su questo spazio, magari in altra sede dove magari si potrebbe parlare di altre realtà italiane piuttosto discutibili.

  • kli ha detto:

    in questa tua ultima considerazione mi trovi d’accordo, ma il “rispetto” tra cittadini del mondo dovresti spiegarlo a chi non ce l’ha neanche per quelli che vivono oltreconfine a 3 km.
    in ogni caso chiedo scusa per l’OT.

  • luigi ha detto:

    Continuo a non capire, come fai a parlare di “rispetto” tra cittadini della stessa “Repubblica” quando sei tu in prima persona a mettere etichette addosso alla gente.
    Anch’io sono stato a Londra, e ne ho viste di tutti i colori per esempio essere preso in giro da un indiano per il mio accento italiano!?!?!
    Sai cosa, ognuno di noi in questo sito e’ libero di esprimersi nel modo in cui gli piace sempre rispettando una certa etichetta. Bisogna sempre ricordarsi che in questo spazio si scrive essenzialmente di cibo, certo i tuoi commenti sono piccanti come un “Curry vindaloo” pero’ in sostanza stai solo facendo retorica.
    Secondo me hai messo troppa carne al fuoco senza sapere che questa e’ una tavolata di vegetariani!!!

  • kli ha detto:

    e aggiungo: le VERE città cosmopolite non hanno bisogno di ribadire quanto sono famosi, quanto sono bravi quanto sono importanti: lo sanno già.
    non c’è triestino che non faccia ogni giorno propaganda alla sua città come se fosse la capitale del mondo e i vicini a loro (si tratta di 5 km…) siano arretrati e inferiori.
    a Londra non mi è mai successo, non mi è mai successo a Berlino e neanche a NY.
    strano, vero?

    ho visto con i miei occhi tanti anni fa il premio Nobel Abdus Salam insultato sull’autobus che lo portava alla SISSA, perchè agli occhi del troglodita era solo un negro (inn realtà era indiano) seduto su u posto da BIANCO.

  • kli ha detto:

    in 3 ANNI è difficile incontrare SOLO persone sbagliate, conosco di persona una coppia di abruzzesi che in 11 anni non sono stati accolti da nessuno, mentre in 3 anni di permanenza a NY hanno conosciuto mezzo mondo.
    l’invasione di triestini in questo post è sintomatico del LORO sentirsi il centro del mondo, il giardino dell’Eden, il luogo ideale dove vivere.
    la realtà è ben diversa: Trieste vive di contributi statali a fondo perso da 40 anni (e poi parlano dei TERRONI!), se è vero che sanno godersi la vita lo fanno a SPESE di chi deve fare il lavoro al posto loro, ribadisco che sono FASCISTI (non ho MAI visto in NESSUNA città dove ho lavorato scritte “zona fascista” etc lasciate in bella mostra)e profondamente razzisti.
    se hanno a che fare con i VICINI sloveni si sentono superiori agli Sciavi, idem per i friulani trattati ancora peggio, per loro sono CONTADINI (come se fosse un insulto). tutti gli altri sono ospiti sopportati fino al massimo di 3 giorni, poi sono rompicoglioni.
    la cucina discende dalla tradizione mitteleuropea ma la qualità è assolutamente mediocre a patto di non spendere il centone.
    questo è quanto.
    ed io sono insegnante universitario, immaginatevi come trattano gli immigrati che asfaltano le strade sotto 37°.

    e tutti “noi” schifati dai triestini dovremmo anche scusarci?
    ma per favore!

  • Salines ha detto:

    Chissà se un giorno la finiremo di giudicarci in base al sud e al nord o da un lembo di terra che delimita un confine, dal colore della pelle o dall’inflessione dell’accento e di vedere nel diverso una minaccia, spesso non c’è bisogno di andare in zone di confine, pensiamoci, succede anche tra un paesino ed un altro o all’interno di un condominio. Chissà se cominciassimo a pensare di essere solo degli esseri umani e ad una volontà di cambiamento che comincia da noi stessi.

  • marco ha detto:

    condivido in pieno

  • SiLviA ha detto:

    Che foto bellissime! Trieste e’ una citta’ che adoro, anche se ci ho vissuto per poco…e’ stato bello tornare a “farci un giro” attraverso questo post! Sei davvero molto brava! SiLviA

  • evelyne ha detto:

    @ debbi : curiosa questa notizia.. a metà tra la realtà e la fantasia! con tutto il rispetto per il fattorino-gourmet sembra quasi più il lancio di un film che una notizia vera (magari qualche regista ci sta già pensando!)
    @ kli : mi chiedo solo perché hai avuto l’urgenza di scrivere qui queste cose, come già altre voci ti hanno detto probabilmente hai incontrato le persone sbagliate… peccato! io non credo esistano solo il bianco e il nero ma anche infinite sfumature di grigio!
    auguri per i tuoi prossimi viaggi!

  • maggie ha detto:

    io sono nata a napoli ed ho origini calabresi; inoltre ho diuscendenze spagnole….NON HO UNA SOLA GOCCIA DI SANGUE NORDICO!!!! eppure vivo felicemente in Friuli da 34 anni (sono arrivata a San Daniele del Friuli (PATRIA DEL PROSCIUTTO PIU’ BUONO DEL MONDO) per amore dei miei genitori per questa terra che conobbero ai tempi delle navi transatlantiche(mio papà è un lupo di mare)e non ci siamo piu’ mossi!!!!
    i miei amici sanno cucinare il ragu’ alla napoletana, la pizza, i pipi chini, la parmiggiana, il pescespada e la spatola….io, viceversa, l’orzo e fagioli, muset e brovade, i cevapcici, il presnitz, la gubana, gli strucchi.. ed ho perfino imparato a fevelà furlan!
    E’ UNA REGIONE MERAVIGLIOSA!paragono i friulano alle angurie….fuori duri ma dentro morbidi e zuccherini…doverte avere pazienza e sbisigare poco per volta..i giuliani sono simpatici e goderecci…
    che sfortuna Kli, ma, si sa , gli incontri sono questione di..”lato B”! E per favore non fare di tutta l’erba un “fascio”!!!!

  • Rossella ha detto:

    Io le ho conosciute quest’anno pur avendo vissuto in Friuli.
    Amo Trieste, sebbene sia di Udine. E vi assicura fa una grande differenza. La filosofia di vita è diversa. A Trieste si ama la vita e si fa di tutto per godersela, mentre il friulano affronta deciso, in maniera modesta l’aspetto duro della vita, lasciando agli altri (spesso) gli aspetti più belli.

    Anch’io però di visitare anche il Friuli. Cividale del Friuli conquista come la gubana ed i vini del Collio (io amo La Tunella, tanto per non fare favoritismi). Vedi anche Villa Manin, merita e fai una passeggiata nel parco. Poi ? Io vivevo vicino San Daniele, bello il paesaggio collinare e il prosciutto. Poi ti dirò, lo riscopro ora che porto il mio ragazzo lassù

  • ominosalato ha detto:

    @Graziana
    complimenti per come hai trattato il tema. Non è da tutti, brava. Confrontarsi con intelligenza su argomenti così spinosi è che rischieano l’effetto molotov è veramente importante.

  • Debbi ha detto:

    ciao sigrid è un po’ che seguo il blog. Il tuo articololo sul Adrià mi ha incantanta e da allora ci ho fatto caso e attenzione. oggi sul corriere è riportato un caso curioso e misterioso di un gourmet in giro per i migliori ristoranti e ho pensato che ai cavoletti potessse interessare. ciao a tutti e grazie per i vostri interventi e grazie a sigrid natualmente :)http://www.corriere.it/cronache/08_agosto_01/gourmet_sparito_tre_stelle_f8162eb6-5f91-11dd-8d8f-00144f02aabc.shtml

  • Graziana ha detto:

    @kli, mi rammarico per quello che hai scritto e mi scuso in prima persona con tutti i triestini che ti hanno trattato male.
    In parte le cose che hai detto sono vere, ma magari non così estreme come le hai fatte sembrare tu: sì Trieste è una città di destra, non si può negare, ma stando alle ultime elezioni anche la sicilia non mi sembra poi così progressista; permettimi di non essere d’accordo con te in fatto di uffici pubblici, non è vero quello che dici, gli uffici pubblici non chiudono d’estate, magari c’è meno personale perchè godono delle ferie, ma credo che la cosa sia diffusa un po’ in tutta Italia e se devo dirla tutta quando facevo l’impiegata e contattavo spesso gli uffici pubblici di Roma manco d’inverno si risuciva a trovare la persona o perchè fuori stanza o perchè arriva in ufficio dopo le dieci (da noi si inizia a lavorare alle 7,30); sì è vero il Triestino è chiuso, non c’è paragone con l’apertura e l’ospitalità che puoi ricevere al sud e questo mi dispiace molto ma dipende anche molto da come e con chi ti approcci, siamo purtroppo una città di confine stretta in una striscia di terra che ci lascia molto poco spazio per muoverci, inoltre non dimenticare che fino a 15 anni fa di là c’era la yugoslavia e non la Slovenia, non ci si dimentichi che Trieste è stata strappata all’Austria dall’Italia nemmeno 100 anni fa e dopo l’Italia si è un po’ dimencata che ci ha presa …; ciononostante trovo eccessivo pensare che qualcuno desideri che la bora ci porti via.
    Trieste è sempre stata un misto di razzeedi gente che va e che viene, istintivamente è abbastanza normale che l’indole sia sempre un po’ sulla difensiva.

    Mi spiace veramente molto sai, anceh perchè io da quetsa città non me potrei mai andarmene.

    @ Sigrid: quanto mi dispiace, ma sono sicura che alal prossima non mi scappi!

  • luigi ha detto:

    @kli: mannaggia sei fortunato che giu sta in vacanza! Ma come con tutti i post pieni di elogi per questa citta’+ na bella poesia tu replichi dicendo che e’ insopportabile, fascista e inospitale!!! Boh !?!?!
    Secondo me dovresti porgere delle scuse a tutti i triestini, magari non tutti tutti…. potresti iniziare con coloro che sono intervenuti :-)

  • Cri ha detto:

    Kli, forse hai solo incontrato le persone sbagliate? Premetto che non ci sono mai stata, purtroppo, ma ho un caro amico che dopo aver lavorato a Trieste per un po’, ora si è stabilito lì. E pensare che è veronese di nascita, ma di origine sicula!

  • kli ha detto:

    se c’è una città inospitale, fascista e insopportabile è Trieste. D’estate fai fatica a trovare uffici pubblici aperti perchè sono tutti al mare. Il cibo fa schifo(discendenze austroungariche senza troppa passione) ma ci sono eccezioni.
    Ci ho fatto 3 anni di lavoro ed ero SEMPRE, OGNI GIORNO, lo straniero che veniva dalla TERRONIA.
    Possa la bora spazzarli via tutti.

  • paola ha detto:

    Ciao!
    Mi emoziona sempre sentire raccontare la mia città da chi la vede con altri occhi, da chi la scopre poco a poco.
    E’ molto conosciuta, questa poesia di Saba, ma te la scrivo ugualmente perchè è bellissima e io, vivendo qua, sento tutta la “scontrosa grazia” di cui parla il poeta.
    Ciao! Paola

    TRIESTE
    Ho attraversata tutta la città.
    Poi ho salita un’erta,
    popolosa in principio, in là deserta,
    chiusa da un muricciolo:
    un cantuccio in cui solo
    siedo; e mi pare che dove esso termina
    termini la città.

    Trieste ha una scontrosa
    grazia. Se piace,
    è come un ragazzaccio aspro e vorace,
    con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
    per regalare un fiore;
    come un amore
    con gelosia.
    Da quest’erta ogni chiesa, ogni sua via
    scopro, se mena all’ingombrata spiaggia,
    o alla collina cui, sulla sassosa
    cima una casa, l’ultima, s’aggrappa.
    Intorno
    circola ad ogni cosa
    un’aria strana, un’aria tormentosa,
    l’aria natia.

    La mia città che in ogni parte e viva,
    ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
    pensosa e schiva.

    Umberto Saba

  • Lya ha detto:

    Wow! è la prima volta che visito questo sito ma non c’è male devo dire.
    La foto che prefrisco è quella di quel nonno che gioca a carte. è così familiare XD

  • riccardo ha detto:

    sarò sincero…ti ho visto fare foto migliori.. di queste che hai fatto in questo tuo viaggetto “casareccio”, secondo me sono quella del vecchio che gioca a carte ed un paio fatte a vino e cibi..
    però che bel racconto, hai reso bene l’idea dell’atmosfera dei luoghi di confine..

  • noisette ha detto:

    Grazie a tutti per le informazioni!

    @sigrid: et alors..? curieuse d’avoir ton sentiment sur la/es question/s (la ville, l’écrivain, l’homme si tu l’as rencontré) ;-)

  • Sigrid ha detto:

    Uhmammammia, ma quanti triestini!! (se lo sapevo ve lo chiedevo prima!! :-)) Beh, purtroppo, sono appena rientrata a roma, ed ero senza collegamento da circa quando ho postato le cose di sopra per cui non ho potuto provare qualcuna delle numerosissime dritte (me le conservo per il prosismo giro, giuro :-)

    @graziana: anche i tuoi messaggi li trovo solo ora, scusami, prossima volta, passo :-))

    @noisette: proprio curioso quello che hai chiesto, pensando che ho passato appunto questi 4 giorni nella casa/libreria dello scrittore in questione :-)

    @marty: beh udine e il resto della regione m’incuriosiscono molto, solo che, beh non si può sempre fare tutto, specie in poco tempo, ma tornerò! :-)

    @tina: mi dispiace se ti è dispiaciuto, io come puoi immaginare non ho fatto che prendere appunti di esperienze breve, in realtà lo spirito e l’atmosfera li mi sono piaciute, poi ero con un cicerone triestinissimo però magari non è bastato.. Comunque sentiti libera di spiegarmi in cosa mi sono sbagliata :-)

    @maggie: bepi era in ferie!! :-))

    @tiziana: allora buon trasloco!! Comunque, non so se s’è capito ma è una zona molto bella, mi pare decisamente una buona idea, questa trasferta :-)

    @celeste: ma bello! vado a leggere… :-)

    @alice: beh, in effetti, è come diceva barbarat più giù… Comunque, grazie! :-))

    @grazia: veramente se c’è una cosa sulla quale mi sono persa, completamente disorientata, è sulla grafia dei nomi, luoghi (e cibi!), sorry! :-) ps, ma ho una vaga idea di cosa intendi, io ho fatto una cena con un triestino molto italianizzato, un triestino di mamma serba e una croata trasferita a trieste, insomma, mi sono fatta una vaga idea del lato multiculturale :-)))

    @ominosalato: curioso che mi parli dei brasiliani, in questi giorni ho scoperto kapuscinski, la prima cosa che ne ho letto è stata ‘un altro giorno’, in cui racconta del suo periododa reporter in angola, nel 1975 (in cui ho saputo che gli angolani sono stati venduti a millioni come schiavi nel nuovo mondo e quindi molti brasiliani, cubani ecc sono proprio di origine angolana), si ma mo’ perché ti dico questo? :-))

    @ste: ma certo che conosco gennarino :-)) In realtà, stando li piu per riposo che per tour de force gastronomico, non ho girato molto, anzi sono andata per lo più a casaccio o con qualche indicazione fornitami in loco, insomma tra i caffe l’unico che abbia cercato era san marco e proprio come bepi era in ferie, snifff… ps: ah invece il negozio di via roma, l’ho trovato, hehe :-)))

    @beppe: beh, non so che dirti, a me in qualche modo quella foto è piaciuta (altrimenti non l’avrei messa qui :-P), non so, credo per il lato ‘scorcio’ intravvisto, rubato… però non è detto che non possa sbagliare eh :-)))

    @isabilla: bello!! grazie della ricetta!! :-) ps: il prosciutto cotto in crosta l’ho chiesto ieri sera solo che era finito, sniff! l’accento e il vivere al quotidiano invece l’ho un po’ annusato e m’è piaciuto un fracco :-)))

    @lucia: grazie mille anche a te della spiega e… della chicca!!! Mi hai fatto venire una curiosità!!!! (devo tornaaaareeeee :-))

  • Graziana ha detto:

    E poi, puoi andare anche a mangiare ai Fiori in piazza Ortis: Stane il cuoco (eccezionale!!!) e la moglie Vlada (sommelier), hanno fatto un ristorante molto bello dove si mangia da Dio.
    Confermo Salumare, merita una piccola visita
    E poi c’è pure Ami Skabar cuoca di pesce
    A Muggia puoi passare al ristorante alla Risorta, sempre pesce
    E che dire del clasico dei classici, un’istituzione a Trieste Antica Trattoria Suban, cucina tradizionale, triestina e molto curata
    Giò che ci sei visita la Mostra del medioveo ho sentito dire che è molto bella e interessante e poi è al Castello di San Giusto da poco resaturato e molto carino.
    Non puoi saltare una visita alla gelateria Zampolli in via Ghega, altra istituzione a Trieste.
    Da poco è stato aperto un nuovo ristarante ina Via Diaz: Amarina molto carino, io non ci sono ancora stata ma mi è stato detto che si mangia molto bene.
    Tarttoria dove spendere poco e magiare bene: Da giovanni (due biceri se li bevi volentieri) in via San Lazzaro
    Se invece vuoi fare una salto al mercato ittico non hai che da chiamarmi e ti ci porto (ma si deve andare al mattino prestissimo)
    E poi una cosa unica in europa il bagno alla Lanterna: la spiaggia è rigorosamente divisa tra uomini e donne.

    Tomaz Kaucic merita una visita me è in Slovenia Vicino a Nova Goriza

    Insomma CHIAMAAAAA che ti scorazo in giro!!!

  • Graziana ha detto:

    Ma dai!
    Sei a Trieste??!!!!
    Come mai?

    Ma vieni a trovarmi nella mia gastronomia in via Zandonai, 8 tel 040 945048 aperto al mattino dalle 8,30 alle 14.
    Oppure mi telefoni ci diamo un appuntamento…

    Avrei tanta voglia di conoscerti!
    Sono un po’ spaccata dalla stanchezza perchè ho preparata il rinfresco per l’inaugurazione della mostra sul Medioevo al Castello di S. Giusto, ma un bicchiere di frizzantino te lo ofrirei volentienri, o magari un bicchiere di Malvasia di Sancin, o il Glera di Sancin, anche una bruschetta con il nostro olio Celo di S. Dorligo..

    Dai Vieniiiii!!!!!

  • SteO153 ha detto:

    @serena: Strabacco si trova all’inizio di via della Madonnina, prendendola da largo Barriera.

  • serena ha detto:

    @noisette – Magris è un grande scrittore (direi senza dubbio uno dei più grandi scrittori italiani) ma scrive di temi più universali, poco della città dove vive e insegna (è a capo del dipartimento di studi germanici dell’Università). E’ autore- tra gli altri – di Danubio, tradotto praticamente in tutte le lingue del mondo…

    @luigi – i cevapcici sono una specie di polpettine/kebab di origine serba, la carne (manzo misto a maiale, l’agnello non c’è nella nostra versione) è mischiata agli aromi e resta un po’ piccantina. Vengono solitamente serviti con cipolla dolce cruda e una salsa ai peperoni che si chiama Ajvar. Io ora sono vegetariana, ma me li ricordo buonissimi…

    @tartetatin – ottime le tue dritte su Prepotto e il (buon) vino del carso. Non conoscevo ancora lo Zidarich dei formaggi, ma la prossima volta che vado a trovare mia madre ci faccio una capatina. Grazie!

    @F.COM – grazie anche a te per la segnalazione di Vidali

    @JvH e Ste0153 – dove si trova Strabacco?

  • Marty ha detto:

    da friulana quale sono ti posso dare un consiglio? la prossima volta che passi nella nostra bellissima regione fatta di colori, gusti ed atmosfere magiche a volte troppo sottovalutate rispetto ad altre magnifiche regioni, visita il collio, Cividale del friuli, Grado e perchè no anche Udine… magari a settembre in occasione dell’annuale appuntamento con Friuli Doc ( rassegna enogastronomica regionale e d’oltralpe), o per un semplice aperitivo Al Cappello l’osteria storica di Udine. beh allora ti aspetto!!

  • oldhen ha detto:

    @Tina: O-O scusa Tina, ma che hai voluto dire? Non riesco a capire, perchè dici così?

  • Tina ha detto:

    Cara mia, non ci hai capito una stecca delle osmiCe!
    Si vede proprio che i nostri dintorni non ti stanno a cuore. Mi spiace, perche e una terra bellissima la nostra.
    Sono proprio delusa siccoma fino adesso ti ho letto sempre e non mi hai mai fatto brutta impressione.
    Peccato.

  • serena ha detto:

    ciao Sigrid, e ben arrivata a Trieste!
    Io vivo lontana dalla mia città da 12 anni ormai e le tue foto e i tuoi commenti mi hanno fatta tornare subito a casa anche se solo virtualmente. Spero ti abbiano portata nell’osmiza di Contovello, una delle più belle del Carso con quel terrazzino da cui si vede tutto il golfo.
    Ah, che nostalgia Trieste d’estate…!
    Serena

  • maggie ha detto:

    DA NON PERDERE LA “PORCINA” DI BEPI SCIAVO…UNO DEI “BUFFET” PIU’ FAMOSI DI TRIESTE
    P.S.
    IN SCIAVO LA “SCI” SI DEVE LEGGERO COMME LA “C” DI CIAO…DA CUI DERIVA PROPRIO LA PAROLA CIAO!!!!

  • barbaraT ha detto:

    qualcuno può dire ad alice lassù che difatti la belga la fotografa la fa proprio di mestiere???? ;-)

  • tiziana ha detto:

    quanta grazia!mi girano la pagina sapendo che sto per trasferirmi da Roma a Trieste per 2 anni et voilà! copia e incolla e sarà pronta la miniguidacavolettomangiaebeviatrieste. non che non avessi già stampato e rilegato il libro dei dolci di cioccolato, ma mai come oggi mi ha incoraggiata e coccolata questo blog.
    Grazie tutti, nessuno saprà godersi il blu più di me.

  • oldhen ha detto:

    pant, pant… ho appena finito di friggere 280 polpette di carne terroncelle… Sono proprio una vecchia gallina pazza ih ih… Non mi parlate di cevapcicich-cich-cich… potrei avere reazioni inconsulte ;DD

  • Celeste ha detto:

    A Trieste, anzi, li’ vicino (Duino), c’è un mondo tutto diverso dal nostro: è il Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, dove 200 studenti da 80 nazioni diverse studiano, vivono e imparano a conoscersi. Ci sono stata, qualche anno fa, per frequentare gli ultimi due anni delle scuole superiori. E si, fra un libro e l’altro di osmize ne ho visitate un po’;)
    Se vi interessa la “mescolanza” di culture del collegio mista alla “mescolanza” triestina, http://www.uwcad.it. Non è assolutamente un sito commerciale o pubblicitario. Li’ trovate la spiegazione di cos’è il collegio, e se conoscete un liceale in gamba potete proporgli di partecipare al concorso per una borsa di studio per un’Esperienza di Vita.

  • Fra ha detto:

    Io Trieste l’ho sempre vista dall’autostrada, passando per andare in Croazia. Un giorno mi ci devo proprio fermere, è una città che mi attira così tanto, in bilico fra un mondo e l’altro
    Come sempre foto magnifiche
    Un bacio

  • Alice ha detto:

    Fai delle foto bellissime, sei molto molto brava!!! Dovresti farlo x mestiere! Ma anche cucinare…mmmm sono indecisa..
    Visito spesso il tuo blog e lo trovo veramente bello e utile. E ammiro molto le tue foto :)

  • Grazia ha detto:

    Ciao, da brava Triestina di adozione (abito in questa città da 10 anni), fidanzata con un bel “carsolino verace”, di quelli che a casa si parla solo lo sloveno – che tra parentesi se vai a lubiana mica lo capiscono lo sloveno del carso – ti confermo che le buonissime salsiccette che si mangiano a Trieste si chiamano CIVAPCICI o, volendo dirla alla slovena, CEVAPCICI.
    Complimenti per il sito, w le tue ricette

  • ominosalato ha detto:

    bene, evviva il meticciato! Non può che portare creatività a mio avviso. Pensate ai brasiliani…quando gli dici che hai un solo sangue nelle vene ti guardano come se fosse un limite pazzesco!!

  • Lu ha detto:

    I cevapcici dovrebbero essere bosniaci, da quanto ne so sono retaggio musulmano quindi SENZA MAIALE!
    … a Trieste li trovi con il maiale, ma non è la ricetta originale.
    Le palacinke invece sono semplicemente crepes che vengono arrotolate invece di piegarle a triangolo.

    Che dire della mia città? Amore e odio… amore perchè è unica e speciale, perchè la bora ripulisce l’aria e il mare ti abbraccia, odio perchè è chiusa, perchè in verità tutta sta sbandierata multiclturalità si trasforma in odio e paura del diverso.

    Rimane comunque un posto spettacolare.

    @ precisina: l’identità non è facile da trovare per chi, come me, ha la mamma slovena, il papà italiano, la nonna croata e il nonno austriaco. Ma è una mancanza che sopporto volentieri e mi godo la ricchezza di esperienze e espressioni che la mia famiglia mi offre.

  • Lucia ha detto:

    Cara Siegrid,

    scrive una friulana mezza austriaca che ama di Trieste gli squarci di eredità asburgica molto ben conservata (ti consiglio il caffè Tommaseo o l’indimenticabile e imperdibile Caffè degli Specchi di piazza Unità)…
    Ma non confondere mai i triestini e i friulani (quelli-per intenderci- che vivono tra Cividale, San Giovanni al Natisone, Stregna, fino a salire verso la Carnia a ridosso con i confini nord ed est della Regione) con gli slavi. Gli ex jugo-slavi sono gli slavi del sud (quelli del nord sono i russi) come da etimo, e NULLA hanno a che spartire non solo con i giulani e i friulani ma, soprattutto, con gli ISTRIANI, scacciati e derubati proprio da loro.
    Per venire al sodo: culture diverse, teste diverse, osmize diverse.
    Dulcis in fundo, ti regalo una chicca: vai ti prego VAI a pranzo o a cena al BAGATTO di Gianni Marussi in via Felice Venezian 2, visto da fuori sembra niente, dentro c’è un mondo di sapori da lasciar esaltare ad occhi chiusi. Gianni è un artista del pesce e mai ne ho assaporato di così buono… Non te ne pentirai!
    Ciao

  • kosenrufu mama ha detto:

    foto magnifiche!!!!!

  • F.COM ha detto:

    BENVENUTA A TRIESTE!
    E’ stata una bella sorpresa aprendo oggi il tuo blog trovare la mia città. Ho visto che ti hanno scritto tantissimi miei concittadini…Normalmente veniamo classificati come gente “chiusa”, di confine. Però credimi, quando ci viene data l’opportunità, sappiamo accogliere chi ci viene a visitare con un grande abbraccio, forse un po’ timido e goffo, ma molto sincero.
    Se sei ancora dalle notre parti, viste le belle giornate e le tue escursioni sul carso triestino, ti segnalo il produttore di formaggi Vidali a Basovizza. Il suo stracchino è davvero fenomenale!
    PS: devo rigraziarti della guida su Parigi che hai messo a disposizione di tutti noi, appassionati di cucina e assidui lettori. L’ho utilizzata per una breve ma intesa visita. Abbiamo trovato dei posticini davvero bellissimi e caratteristici dove abbiamo assaporato dei piatti e dei vini ottimi, in posti non turistici! Grazie ancora! Complimenti!
    Ciao

  • chantilly ha detto:

    commento che non c’entra niente con il post:
    (chiedo scusa e vi prego di non castigarmi, ma la curiosità è tanta e odio non capire le cose)
    dunque, FIORDISALE: io non ho capito, mi spieghi? sarà una mancanza di proprietà linguistica o ottusità totale, ma mi faresti un corso in modo che capisca pure io? intanto vado a vedere il significato di “sfragellare”

  • fed ha detto:

    piccolo bignami del caffè triestino
    nero = caffè
    capo = macchiato
    capo in b = macchiato in bicchiere
    capo in b special = macchiato in bicchiere con spruzzata di cacao
    macchiato = cappuccino

    …e fantastica la volta in cui mio zio (friulanissimo e tocai-addicted) ha ordinato un bianchetto e si è visto servire un latte caldo ;-)

  • vittorio ha detto:

    consiglio…cantina zidarich a prepotto sul carso, almeno per fare una foto alla cantina ricavata in una grotta carsica; forse è più
    da wine blog ma tant’è

  • Eleonora ha detto:

    R comme Retour vacances de ce superbe périple. Deux semaines de regards sur notre belle France. Un compagnon génial ( Nikon ) et des paysages qui ont été un régal pour les yeux. Entre la Drôme, le Lubéron, l’Ardèche et l’Auvergne que dire…Bonne cuisine et un accueil sympathique. On ne revient jamais vide de beaux sentiments. A tout bientôt. ps: brava per le tue fotos…sempre belli et per il tuo billetto….

  • fiordisale ha detto:

    @Sigrid grazie davvero per il reportage, ma grazie sopratutto per aver stimolato e coinvolto così tanti triestini. mi sarà sufficiente stampare questa pagina per avere una guida gourmet affidabilissima :))

    piesse
    che poi tutte le discussioni che si leggono in giro sul contenuto dei commenti bloggeschi, si sfragellano di fronte a cotanta delizia, diciamoci la verità. Capiamoci, non capita spesso, ma capita… capita!

  • risonero ha detto:

    ciao Sigrid,
    ho fatto le tue panelle palermitane, buonissime, ricordano molto la torta di ceci, ma in più sono fritte, eccellente combinazione! complimenti ai palermitani, e a te, che riesci a trovare sempre, tra le tante, la miglior ricetta.
    ciao:))

  • Tatiana ha detto:

    Mi hai messo nostalgia di Trieste, del mare, dei profumi….
    Sono dall’altra parte dell’oceano e mi mancano i gusti ed i colori della mia terra.
    Come vorrei tornare……

    E adesso leggendo il tuo post…mi sono venute due lacrimette……..

  • luigi ha detto:

    Isabilla grazie per la ricetta :-)

  • SenzaPanna ha detto:

    Boni i cevapcici quanti ne ho mangiati nella ex Jugoslavia nel 1982 :D

    Ti ho dato due premi:

    http://senzapanna.blogspot.com/2008/07/un-brillante-weblog-e-loscar.html

  • SteO153 ha detto:

    @JvH
    Purtroppo Strabacco è chiuso fino al 20 agosto (ci passo davanti tutte le mattine). Sto aspettando anche io che riapra.

  • JvH ha detto:

    Sei fortunata ad aver trovato una mamma col pancione per la tua foto, nella città col tasso più basso di natalità d’Italia!
    Per il vino nelle osmize, devi mangiare un uovo sodo prima di berlo, se no ti fa un buco nello stomaco!!! ;)
    Se sei ancora a Trieste, devi assolutamente mangiare da “Strabacco”, lo so che hai già ricevuto parecchi consigli ma è un posto dove si mangia davvero bene. Cucina tipica, ma cucinata in un modo molto raffinato.
    Voglio tornare in Itaaaaalia!!!

  • SteO153 ha detto:

    Anche io romano* a Trieste, anche io ieri stavo per andare a quella stessa sagra. :-)
    Poi si è optato per una gostilna lì vicino, a Ternova (da Suban).
    Seguo il tuo blog, ma non ho mai scritto, e questo messaggio sulle osmize mi ha fatto cambiare idea.
    Io sono qui da due mesi e solo ora inizio ad abituarmi alla doppia identità della città e del Carso triestino; vivo in città e lavoro sul Carso e questa dualità la sento molto. A Trieste il rapporto è Italia-Austria, che si fa sentire soprattutto con l’architettura, mentre sul Carso è Italia-Slovenia, che si nota subito dalle indicazioni in doppia lingua, ma poi si ritrova quando si entra in un caffè o anche all’ufficio postale (o quando ti chiedono un’indicazione in sloveno!).
    Le osmize, oltre a quello che hai già scritto, hanno anche la caratteristica di non poter servire piatti cucinati, l’unica concessione sono le uova sode.
    Di posti da consigliarti non ne molti altri da aggiungere, oltre quelli che ti hanno già dato. Con la tua passione per la fotografia dovresti fare il giro dei caffè storici di Trieste (Grand Hotel, degli Specchi, San Marco, Tergesto, Tommaseo, Stella Polare), e ovviamente provare ad ordinare un caffè, qui sembra di parlare in codice: un nero, un capo in b, un gocciato,…
    Io l’ho fatto per un piacere/dovere, come te sono un appassionato di cucina, e mi piace condividere le mie esperienze “tra i fornelli”. Sono uno dei moderatori sul forum di Gennarino.org (non so se lo conosci), e quindi non potevo non fare una recensione su questi locali.
    Ci sono anche due pasticcerie antiche e famose, la Bomboniera e Pirona; la seconda, da molti considerata la migliore della città, era frequentata da Joyce.
    Se sei appassionata di attrezzistica da cucina c’è un negozio molto fornito in via Roma, tra la Borsa e il Canal Grande.
    Non so quanto rimarrai a Trieste, ma per te, belga a Roma, questa dualità rimarrà più facile da capire.

    Ciao

    *lo so che tu lo sei solo d’adozione ;-)

  • alemu ha detto:

    già nei promessi sposi si descrivevano case private con la frasca fuori, ad indicare luoghi di ristoro. è bello vedere che antiche tradizioni in alcuni luoghi non si sono perse…

  • Beppe ha detto:

    @sigrid come mai la seconda foto grande non regge il confronto con le altre ? Pessima inquadratura, brutta l’ombra in alto e brutto l’alone in basso, non dirmi che è fatto apposta.. naaahhh che ti è successo ?

  • Sangha ha detto:

    Ma quanti triestini spuntanti improvvisamente…me compresa!

    Per i cevapcici (o civa, o anche ciba) ho un vago ricordo di un’aromonia d’aromi, mescolata alla carne macinata.

  • Alice ha detto:

    Viva le mescolenze e viva quelle brocche lì! (che ho anche io)

  • La negra ha detto:

    Ciao Sigrid, Io ti consiglio di provare i gelato di Zampolli (via ghega 10) strepitosi! anche Jazzin (dietro a piazza Unità). Pasticcerie… La Bomboniera (via Trenta ottobre vicino a piazza san antonio) e Saint honorè a opicina rimani senza parole!

  • Babuska ha detto:

    Ciao Sigrid! Stasera ho una cena di condominio improvvisata e sono venuta a ispirarmi nel reparto dei “fresh”. Splendida ed enigmatica Trieste, ma di tutte le tue foto oggi preferisco in assoluto la mamma con il pancione: bella lei e immortalata con una sensibilità rara. “Coccola” direi… Un salutone alla cricca.
    Barbara – Babuska
    ps sono in partenza per la Calabria (Capo Rizzuto) e mi sono stampata il tuo post dell’anno scorso sulle delizie da portare a casa… non cambiare questo blog… è bello così com’è. E pure utilissimo, per quanto personale…

  • elena79 ha detto:

    Ciao a tutti! non ho mai scritto nulla ma visto che oggi sei a Trieste, dove vivo ormai da quattro anni, qualche consiglio ce l’ho anch’io….
    Per i libri da leggere su Trieste consiglio Mauro Covacich, Trieste sottosopra, quindici passeggiate nei luoghi più strani e caratteristici di Trieste.
    Per i posti da vedere invece consiglio il Castello di Duino, meno conosciuto del Castello di Miramare, ma ugualmente spettacolare, a picco sul mare e appena ristrutturato.
    Per il cibo, direi che nonostante il caldo se hai voglia di posti caratteristici dovresti provare Buffet da Pepi dove si mangia il classico piatto caldaia…

  • Flou ha detto:

    Io a Trieste ho mangiato molto bene al Ritrovo Marittimo (via del lazzaretto vecchio 3). Ci è stato segnalato proprio da gente del posto..

  • scintilla ha detto:

    Non sono mai stata a Trieste….ma credo proprio mi piacerebbe molto come città….Sono d’accordo con Precisina sulla probabile differenza tra Trieste e l’alto adige…ma, essendo io di parte, non posso comunque che preferire quest’ultimo!!:-)

  • Tommaso Farina ha detto:

    I cevapcici sono un piatto in uso nell’Europa balcanica. Li ho mangiati tanto a Graz, in Austria, quanto in Ungheria numerose volte negli anni ’80.

    @noiosette: ancora più che Claudio Magris, lo spirito triestino si trova distillato nella prosa di Carolus Cergoly, uno scrittore fattomi conoscere da Camillo Langone. In un passo delle sue opere si trova pure la descrizione degli gnocchi alla frutta, piatto tipico della zona.

    @sigrid: se sei ancora lì, consiglio una capatina a Monrupino: al ristorante Furlan si trova quanto di meglio la gastronomia triestina abbia realizzato.

  • isabilla ha detto:

    ..e se a qualcuno interessa, questa è una ricetta per i cevapcici, c’è chi dice che siano di origine croata, chi serba e chi bosniaca, indubbiamente sono stati il piatto nazionale dell’ex Jugoslavia:
    carne macinata, non troppo grossa nè troppo fine, di:
    agnello – manzo – maiale, in proporzioni uguali
    tanta cipolla tritata finemente finemente (qualcuno mette l’aglio sempre trit. finissimo)
    sale, pepe;
    amalgamare gli ingredienti con le mani bagnate (d’acqua o vino bianco), quindi formare delle polettine cilindriche grandi come un dito, cuocerle sulla griglia – devono fare una costicina bruna e rimanere succose all’interno,
    servire accompagnati a cipolla tritata grossolanamente, una spolverata di paprica, e Ajvar in quantità. Cosa bere? una bella pivo fresca fresca.

  • unmei ha detto:

    La cosa incredibile di Trieste è che il cappuccino, caffe macchiato e caffelatte sono diversi dal resto d’italia e direi del mondo, sono invertiti o qualcosa del genere…insomma se chiedi un cappuccino t’arriva un caffe macchiato (se ricordo bene)

  • isabilla ha detto:

    non scrivo mai, solitamente leggo i post, ma oggi su Trieste qualcosa forse da dire c’e l’ho…capisco quando scrivi che “non ho ben capito trieste”, perchè è a mio avviso una città a sè, io amo Trieste per le sue bellezze e per le sue difficoltà, per l’amore che hanno i triestini per “far do ciacole”, per sdraiarsi al sole al primo raggio che fa capolino (fa ridere, ma è proprio così, in ufficio a marzo nelle pause pranzo, tutti a correre a prendere il sole nelle terrazze sul mare!); sono fantastici i tristini, o ciacolano, o mangiano, o prendono il sole…insomma sono goderecci. Purtroppo non vivo a Trieste, ma ci vado spesso …
    consiglio gastronimico: prova il prosciutto cotto cotto in costa di pane con in cren, così buono lo mangi solo lì.
    Se pendi il caffè occhio, perchè sono un po’ strambi, non è detto che ti arrivi cioè che ti aspetti..:-)

  • tartetatin ha detto:

    Benvenuta a Trieste. Consiglio enologico. Il tuo hum relativo al vino in osmizza l’ho capito. Pertanto……. vai a Prepotto (sopra Aurisina) troverai il vero vino del Carso. Vitovska, terrano, malvasia. Tre grandi produttori con delle splendide cantine scavate nella roccia. Edi Kante, Beniamino Zidarich, Sandi Skerk. Vai a trovarli, sicuramente ti accoglieranno a braccia aperte. Stai solo attenta. Sai quando vai ma mai quando torni. Puoi anche abbinare la visita ad un’altro Zidarich, sempre a Prepotto. Produttore di formaggi. Tutti buonissimi, particolarissimi quelli alla santoreggia e quelli di grotta. Salutameli. Liliana

  • Nadia ha detto:

    …e già che ci sei fai anche una capatina al Castello di Miramare e al suo incantevole parco!
    Meritano davvero, specialmente in questa stagione!
    Nadia – Alte Forchette –

  • Martina ha detto:

    Ciao Sigrid e benvenuta a Trieste,
    se ti fermi ancora per qualche giorno ti consiglierei un paio di posticini, prima di tutto in Cavana (a pochi passi dalle rive e dalla città vecchia: Salumare in via Cavana è una specie di salumeria (esclusivamente con prodotti di mare e altre leccornie difficili da trovare da altre parti)dove trovi sempre stuzzichini pronti e salumi di pesce. A pochi passi da Salumare puoi fermarti da Chocolat, sempre in via Cavana, ottima gelateria dove ti consiglio di provare in particolare i gusti pistacchio e caffè. Un altra gelateria da provare è Udevalla in strada di Rozzol (vicino a Melara, fatti spiegare da un triestino come arrivarci), è un po’fuori mano ma merita assolutamente. Se ti fermi per più giorni puoi visitare anche la rocca di Monrupino vicino al confine con la Slovenia e il Carso sloveno (il paese di Stanjel è molto bello), Pirano e le sue saline, sempre in Slovenia (hai già il fleur de sel delle saline di Pirano nella tua collezione di sali?) e magari cenare a Socerb (castello di S.Servolo)…
    E per un “assaggio” letterario di Trieste vale la pena di leggere uno dei gialli di Veit Heinichen (I morti del Carso, Le lunghe ombre della morte…). Queste sono soltanto alcune idee su dove andare a Trieste e dintorni, passo la palla gli altri triestini e torno a lavorare…

  • Dolcezza ha detto:

    Che assoluta meraviglia queste fotografie, Sigrid, un mare di complimenti..

  • Giorgia ha detto:

    @sigrid: secondo me a trieste qualcuno sì. perchè se al posto della mia macchina sotto quel pezzo di cornicione ci fosse stata la testa di qualcuno si sarebbe fatto parecchio male…

  • ominosalato ha detto:

    Kavcic, vai da Tomaz Kavcic. :-)

  • Consiglio per pranzo o cena, proprio a Santa Croce, dove è stata scattata la prima foto:

    OSTERIA IL PETTIROSSO a Duino Aurisina, loc. Santa Croce tel: 040 220619

    Ottimi vini, strepitose le padelle di conchiglie…

    Ciao

    Fede

  • Lorealys ha detto:

    Ciao Sigrid, è da un po’ che ti leggo e non sono mai intervenuta… ma sei qui a Trieste! Cavoli non potevo crederci!!!! Solo una piccola correzione: si scrive cevapcici detti anche civa.
    Complimenti per le foto che sono meravigliose!

  • Sigrid ha detto:

    @marzia Beh qua ormai siamo a ritmo estivo/vacanzieri, e credo pure voi… :-PP

    @luigi: i cevapcici (oddio non mi chiedere come si scrive) sono quelle simil polpette a forma di bastoncini nella foto a sfondo giallo, sotto le crespelle (palacinche o una cosa del genere :-), non mi hanno ancora saputo spiegare e io non ho cercato ma per me sono proprio balcanici, da catalogare nella grande famiglia dei kebab, kofte, spiedini & co, in sostanza è carne macinata – credo un misto maiale/agnello – e grigliata, tutto qui :-)

    @giulia: grazie delle dritte!! :-)

    @precisina: non ho idea, per me sono cresciuti cosi, è il melting pot è proprio quello che sono loro. Per me però risulta in qualche modo disorientante, di trovare referenze metti germaniche (e che trovi quindi anche in belgio) in un contesto italiano, oltre poi alla parte slava che per me è completamente nuova e ignota e che qui è familiare, di casa :-)

    @giorgia: mi fai ricordare palermo, i giorni dello scirocco, il cielo saturo di sabbia, e le palme e pezzi di ferro e di qualunque altra cosa che volavano 1 metro sopra i marciapiedi (mi sono sempre chiesto se c’è mai rimasto secco qualcuno…)

  • chantilly ha detto:

    assolutamente non mancare di fare una passeggiata nel parco di miramare, è splendido, e ci sono angoli stupendi di calma assoluta dove non passa mai nessuno.

  • twostella ha detto:

    Sono terre che non conosco, ma l’idea del osmize mi pare divina … ospitalità, semplicità sarebbe carino contagiare con questa esperienza anche altre zone!!! Complimenti (era tanto che non vedevo una partita a carte!)per le foto!

  • noisette ha detto:

    Belle foto, bella pure questa città bilingue. Mi fa pensare a Piran (Slovenia) che sa di Venezia. Ho scoperto ieri appunto uno scrittore, Claudio Magris, proveniente da Trieste che sembra aver scritto un libro molto personale sulla sua città: Microcosmi. Chi me ne puo dire di piu?

  • luigi ha detto:

    Osmize!?!?? Oddio pensavo che ci stessi per fare un post bilingue sul fenomeno chimico piu’ frequente in cucina “l’osmosi”.
    Belle e molto rustiche le foto, ma c’e mica pure quella cebabcici? Mai sentito parlare di questo piatto e delle sue origini, e possibile saperne “more about it” ?

  • Giulia ha detto:

    Trieste… Che posto e quanti ricordi. Un consiglio (per una volta ne do io uno a te :P): visita la “Nuova Locanda Daneu” a Opicina. E’ un posto meraviglioso… E poi Miramare, il castello con i suoi strepitosi giardini. Che ogni tanto, del sano turismo non fa male!
    – Sole –

  • marzia ha detto:

    Complimenti! Come sempre bellissime fotografie. Ma dove sono finiti tutti?? In vacanza?? Ti hanno lasciata sola soletta??

  • Precisina ha detto:

    Un’amica (mezza)triestina m’ ha sempre parlato della nettissima influenza slovena, ma va da sè che la definizione ‘terra di mescolanze’ ci sta proprio tutta! Non ho mai capito se, in questi casi, si faccia fatica a trovare la propria identità, oppure se l’ identità stessa equivale a conservare di tutto un po’, il che magari è anche fortemente voluto! Sempre meglio dell’alto adige, ogni volta mi sembrano dei prigionieri, tipo che la porta s’ è chiusa e loro non hanno fatto in tempo ad uscire(o entrare). Ciao Sigrid, buona giornata!

  • Giorgia ha detto:

    bellissime le foto, e bellissima trieste. anche con la bora… certo, magari ti cade un pezzo di cornicione sulla macchina mentre stai entrando nel garage a pagamento, costosissimo, proprio per evitare danni di quel genere, però…

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