In quanto alla crostata, il suo ripieno assomiglia un po’ alla frangipane (ma senza farina), e quindi si tratta di abbinare frutta a nocciolo con frutta secca (sarà un caso che quel abbinamento è sempre vincente? no eh?? :-), anzi direi proprio che le pesce si possono sostituire con qualsiasi frutto a nocciolo. Diversi i punti – per me – entusiasmanti: l’impasto da crostata, l’ennesima versione di quelle che provo in giro, questa è facile da fare, si stende benissimo e viene croccantina e insieme sbriciolosa ma non troppo, come piace a me insomma; la gelatina di zibbibo, che uno di ‘sti giorni me la faccio senza la crostata di contorno (tranne poi non sapere cosa farci, dopo), e la frangipane non frangipane, profumata e lussuriosamente morbida :-)
Crostata di pesche bianche con mandorle, nocciole e zibbibo
pesche bianche 4
zibbibo 200ml
zucchero 100g
limone, il succo 1
acqua 100ml
per l’impasto da crostata
farina 175g
burro 125g
zucchero 25g
tuorlo 1
acqua fredda 2 cucchiai
sale una presa
albume 1 (per spennellare)
per il ripieno
burro 150g
mandorle senza pellicina 100g
nocciole tostate 80g
zucchero 100g
uova 3
limone, la buccia mezzo
estratto di vaniglia 1 cucchiaino
Preparare l’impasto: sbriciolare il burro, freddo e tagliato a pezzettini piccoli, con la farina, lo zucchero e il sale, con la punta delle dite, fino a quando tutto il burro non sia stato assorbito dal composto secco (otterete dei piccoli grumi). Versare sulla spianatoia, aggiungere, in mezzo, il tuorli e l’acqua, e impastare velocemente in tutto. Avvolgere di pelicola e lasciar riposare al frigorifero per un’oretta scarsa.
Nel mentre preparare le pesche: lavarle, e tagliare ogni pesca a 8 spicchi, scartando il nocciolo. In un pentolino, portare a ebollizione il vino con lo zucchero, il succo di limone e l’acqua. Diminuire il fuoco, aggiungere le pesche e lasciar sobbollire per 5-6 minuti (le pesche devono giusto sbollentare un po’, non spappolarsi). Con la schiumarola tirare su le pesche, poi far bollire il liquido finché sia ridotto a un quarto, divendando denso e scirupposo (ci vorranno un 10 minuti). Tenere tutto da parte.
Riprendere l’impasto e stenderlo a 2mm. Foderarne uno stampo da crostata (se è tondo di diametro 24), bucherellare il fondo con una forchetta, aggiungere un foglio di carta da forno, coprirla con del peso (le palline da pasticceria o del riso, dei legumi secchi….) e infornare a 180° percirca 20 minuti o finché l’impasto sia cotto ma non dorato. Sfornare, togliere carta e peso, spenellare la crostata con l’albume leggermente sbattuto, e rimettere in forno per 2 minuti. Sfornare e lasciar intiepidire.
Preparare il ripieno: nel frullatore (quello con la lama a elica grande), ridurre in polvere le mandorle insieme alle nocciole. Tenere da parte. Nello stesso frullatore, frullare il burro a temperatura ambiente insieme allo zucchero in modo da ottenere una crema. Aggiungere poi, sempre frullando e gradualmente, le 3 uova sbattute, l’estratto di vaniglia, e infine la farina di nocciole/mandorle e la buccia di limone. Frullare fino a ottenere una crema bella omogenea.
Versare la crema nella crostata, adagiarci gli spicchi di pesca, premendo un po’, e infornare il tutto a 180° per circa 30 minuti o finché il ripieno sia gonfio e dorato. Sfornare, riscaldare leggermente la gelatina di zibbibo e spennellarne generosamente la torta ancora tiepida. Lasciar raffreddare del tutto e conservare al frigorifero prima di servire.
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preparata questa mattina, tra poco la servirò a dei signori giapponesi, tanto per stare in tema,dal profumo direi che è deliziosa :-) !!!
Salve aveva proprio ragione lo stampo è stato trovato da Tervi a Roma ,grazie al fatto che la mia amica ,proprio in quei giorni ,era in vacanza a Roma (io abito in Sardegna ). Però ha il fondo amovibile ! Grazie per l’informazione esatta e ancora saluti e complimenti.
@sofieli: non ci giurerei ma penso di averlo preso da tervi, qui a roma (non ha il fondo amovibile però, forse cercava quello?).
Salve , complimenti per le sue ricette e le sue foto. Ho una domanda da farle riguardo lo stampo che ha usato per questa crostata : si ricorda per caso dove l’ha acquistato, perchè per quanto abbiamo cercato, anche in rete,. non si riesce a trovarlo . Spero si ricordi dove l’ha acquistata…. un saluto e grazie .
@ Sigrid
Ma la gelatina di zibibbo come si prepara? E poi, qual’è la differenza fra lo zibibbo e l’uvetta normale, a parte la dimensione ovviamente?
Grazie Sigrid. Se riuscirai a rispondermi, lo puoi fare anche nei commenti del tuo ultimo post.
Un caro saluto
Natalì
infatti come temevo allora sigfrid scusa sa ma mi sono persa la ricetta di felder sulla frolla il mio computer non apre la pagina dove hai sritto la ricetta sono un appassionata di frolla vedo che ne usi diversi tipi mi spieghi la differenza grazie p.s. ho passato due meravigliosi anni di erasmus ad anversa baci
non sono sicura che il mio commento sia stato accettato…grazie e scusa ancora
…mmmmh, l’ho appena sfornata! Ma la mangeremo domani sera…ti saprò dire allra!!
Ciao!!!
cara sigrid
proprio ieri ho mangiato in un agriturismo una crostata con le pesche bianche. su una base di pasta frolla e marmellata (credo di pesche) avevano adagiato delle pesche bianche a fettine ricoprendo il tutto con una gelatina al prosecco! sbadatamente non ho chiesto la ricetta ma vorrei tanto riproporla, mi aiuteresti a riscotruire la ricetta? grazie mille
udumbara di laguna
@ luigi: ti assicuro che stampare è molto più semplice di ciò che sembra… l’unica difficoltà sta nel farsi l’esperienza per arrivare a fare delle stampe di qualità, ma la magia di veder “apparire” le tue foto…. quella è impagabile! anche io adesso ho problemi di spazio infatti sono in crisi.. pensiamo di rivendere l’ingranditore grande e tenercene uno piccolino…
le tue ricette sono fantastiche e le foto semplicemente eccezionali, sembra quasi che posso addentarne un pezzo!!!!
Je crois que c’est l’un de mes fruits préférés l’été à tel point que je ne le cuisine pas pour retrouver leur saveur brut et les meilleures pêches blanches que je trouve à Munich…elles viennent d’Italie!
@evelyne: che bella la camera oscura come ti invidio, io non saprei dove mettere mani pero’ ho visto un paio di amici sviluppare le proprie foto ed e’ proprio interessante!
@chiara vr: i greci fanno peperoni e pomodori ripieni con feta, riso e agnello macinato, Potresti omettere l’agnello fai un soffritto con cipolla e fai come se stessi cucinando un risotto ma lascialo un po’ indietro, puoi aggiungere pomodori a pezzetti, peperoni, piselli ecc…e imperativo usare la menta e la feta che aggiungerai alla fine al mix di riso. svuota i peperoni e i pomodori e riempili con il riso ma non troppo perche’ poi quando li passi in forno il riso gonfia. Prima di informare cospargi i peperoni e i pomodori con del pan grattato aromatizzato. Una mia amica greca una volta mi ha preparato dei calamari ripieni allo stesso modo cucinati con una salsa al pomodoro, sublimi!!!
Oh facce’ sape’!!!!!
@ Tuki e Luigi : grazie per i consigli, conosco ed utilizzo già sia i filtri (ma non mi appassionano e non è ciò che cerco… magari sbaglio ma per ora la penso così!) che photoshop (ma mi sembra un controsenso – oltre ad un gran lavoro!! – fotografare in “analogico” e poi passare tutto in digitale.. io ho la camera oscura e mi diverto molto di più a stampare le mie foto!!). In realtà volevo proprio approfondire il discorso del bilanciamento dei bianchi e, ne sono sicura, conosco persone che lo usano con l’analogico (saranno dei pazzi ma lo fanno!) per cui, se quest’argomento ha interesse per qualcuno vi farò sapere al più presto (vedo uno di questi pazzi domani)
peperoni ripieni?consigli….ma non di carne….ho lafeta pero
@ fiordisale: ok proverò, grazie! sìsì…ho capito quale rullino. proverò la prossima settimana e ti farò sapere.
anche io voglio la ricetta sorpresa x piemontesiiii!!!!
@ cdp: anche io ho amici che vivono in america! loro sono nel nwe jersey e importano ceramica italiana.
dirò loro di farmi avere il “coso” per affumicare che ho letto nel post del salmone
coprirla con la carta no……..non vorrei avesse uo shock termico….poi fa effetto soufflè
ho abbassato un po’ il fornno ma si è sgonfiata un po…..l’ho abbassato di 20 grdi piano piano facendone 5 alla volta
Prova ad abbassare il forno oppure coprila con della carta forno o carta stagnola….
sto cucinado le cheese cake japanese…….ma……è dentro da mezz’ora e gia sembra troppo cotta….nel senso che sopra sta diventando marrone troppo scuro……che faccio?
help help help
E’ un delizioso attentato ad ogni buon proposito di contenimento calorico.
Per fortuna che…. sono fuori sede!
:-)
Macchebbella! L’ultima foto mi ha sorpreso, non mi aspettavo ne spuntasse un’altra. Stupenda!
@fiordisale
….aspetto con impazienza….. chissa’chissa’cchecceprepari?
…hhhmmmmmmmmmmmmm….
Segno l’ennessima frolla, non so quante ne avrò già provate, ogni volta dico ‘questa è lei’, ma poi ci ricasco sempre…anche adesso, da come la descrivi, ma come si fa a non provarla!!! Crostata fantastica!!! p.s. ieri ho fatto la terrina di melanzane al timo, avevo del parentume a cena… oltre all’effetto novità(nessuno aveva mai visto una cosina così), gustosissima, la prox dovrò però migliorarne la tenuta, affettarla decisamente a freddo (freddissimo)! Buon weekend!!!
@Evelyne:povresti imparare ad usare un buon software per l’editing delle foto tipo Photoshop cosi’ migliori e aggiusti le foto dopo averle scattate. E sempre meglio che spendere un mucchio di soldi per attrezzatura professionale e non saperla usare ;-)
@Alemu:Grazie mille,scusa per la profonda ignoranza e la stupidita’ della domanda ma per astigiano intendi la provincia di Asti? Voglio comprare tartufi bianchi e rivenderli in giro per hotel e ristoranti qui in Irlanda, sta cosa la faccio gia’ con la bottarga dalla Sardegna :-)
@fiordisalotto: oh mamma mia! Sono andata a vedere al tuo “qua”, e che ti trovo in bella vista? La girolle! Che quella ce l’ho si’, ma mi manca la tête de moine, ossia il formaggio da “girollare”. Ecche buono!
@luigi: se vai ad ottobre ad alba c’è la fiera del tartufo. lì tu puoi sbizzarrire. oppure fai un salto da ottobre a novembre in tutto l’astigiano/albese e lì ogni paesello ha la propria fiera con vendita all’asta. riesci ad acquistare piatti di tartufi mica male. se non ti interessano gli esemplari unici, che di solito si accaparrano i ristoratori.. :)
Very complimenti assai per questa ricetta, sai cosa io le pesche le amo pero’ la peluria che le ricopre mi fa venire la pelle d’oca!!! Provero’ questa ricetta magari cotte cambia tutto :-) Lo zibibbo poi, lo fai proprio apposta adesso come minimo mi esce na voglia di zibibbo in fronte l.o.l
Piccola domanda fuori tema, please c’e’ qualcuno che mi puo’ dare una dritta per comprare tartufi bianchi d’Alba???? Lo so che forse ancora e’ presto pero’ devo cominciare ad organizzarmi :-)
@Salamander la regola è semplice ed applicabile a prescindere da quanta farina si userà, questo è il divertente! cmq, visto che hai provato il metodo della nostra Donatell-ina (ed hai smadonnato come ti avevo preanniunciato) mò prova il metodo mio, facile, veloce, senza stress ed in meno di 2 minuti si risolve: piglia il panetto (che dovrebbe essere ancora abbastanza duretto. appiattiscilo col mattarello mettendo tra impasto e matterello un foglio di carta forno. quando sarà appiattito quel tanto da stare nella teglia (anche fosse più piccolo andrà benissimo)posizionacelo, compresa la carta forno sopra. poi con un rullino (quello che in genere si usa per la pasta fresca, il rullo è meno di 10cm ed ha un manico per farlo andare avanti e indietro, se non sai di che parlo, fammi un cenno che te lo fotografo)dicevo con il rullino terminare di stendere tanto da riuscire a fare le alzatine. finire con le dita, modellando sulle scanalature (tanto sono imburrate e non s’attacca in cottura, tranquilla)
sè plù fasil!
@Sigrid complimenti a) per la torta di ciliege, a grande richiesta questa settimana l’ho rifatta 2 volte, davvero eccezionale, tu che hai modo, ringrazia da parte di noi altre utenti la creatrice, è una delle torte più buone che abbia mai fatto, merita un (altro) post!
b) per quest’altro dolce, che mi sa preparerò a breve, mi stuzzica assai e visivamente è bellissimo.
sulla teglia (non ho capito con parlavi, ‘mbo) vabbè cmq sarà telepatia, sarà quel che sarà oggi abbiamo usato lo stesso stampo, il che ha del divertente di suo (vabbè adesso non starmi a sottilizzare che però tu lo usi meglio però!:) io, come dicevo nei miei commenti l’ho trovato a Roma, precisamente qua, pagato 9 euro o giù di lì. ne ho presi 3 di diverse misure. hanno il fondo amovibile, il che significa che diventa facilissimo togliere la crostata dallo stampo (non ho capito se il tuo ha il fondo amovibile oppure no, nel caso ti dovesse servire l’info, mò ce l’hai, il negozio è vicino a quel bel posticino dove ci compri tutte quelle cosette golose ;)
@cdp allora nei prossimi giorni (appena riesco a liberarmi) aspettati una piccola chicca dedicata ai piemontesi doc :)
@salamander_75
…ciao salamander.. sississi’.. torinese di borgo s.paolo, neh.. ormai da troppi anni negli us… ma ancora in pieno contatto con le mie radici… tant’e’ che mio figlio parla un italiano fluente, anche se molto meglio parlato che scritto…
…le pesche ripiene appartengono al mio passato come la mole antonelliana… ..d’estate erano una chicca.. un vero premio.. le si raccoglieva in vigna e poi la mamma le preparava, ed erano gustosissime, anche se la zia aveva una ricetta segreta e le sue, con gran invidia di mamma, erano sempre migliori..
@la teglia (spero mi legga :-)) : dunque, si tratta come si vede credo dalla foto di una teglia tipo da crostata, col bordo ‘da crostata’ :-), rettangolare (non so le dimensioni ma è abbastanza stretta e lunga), in – non so proprio cosa sia – metallo (ferro? aluminio?), non antiaderente e senza bordo amovibile, insomma una stupidissima teglia da crostata :-)), eppure ho ‘scoperto’ che imburrandola per bene si può stendere l’impasto direttamente la dentro, non si attacca per nulla (l’unica cosa è che per sformare la crostata è meglio aspettare che sia proprio fredda). Per la seconda foto idem, è una teglietta individuale tipo bocconotto, sempre di metallo semplice (usata giusto per smaltire gli avanzi). Comunque, confermo, impasto elastico e facile da manipolare! :-)
ciao capolinodalpentolino! anche tu piemontese? io in realtà ho sangue veneto ma son nata in piemonte. bbbuoneee le pesche ripiene!
@ twostella: anche io mi stavo interrogando sullo stampo…..sigrid, illuminaci!!
….un’epifania, questa crostata….! :DDD
…improvvisamente mi ha riportato al giorno nell’agosto del 1968 quando i russi invasero praga… …eravamo in montagna, la radio lo aveva appena annunciato e mia zia era appena arrivata con un gran vassoio di pesche ripiene alla piemontese…..
..i sapori saranno anche differenti, ma il ricordo c’e’ stato lo stesso .. beh, manca il cioccolato in questa crostata, ma sara’ poi cosi’ importante, eh..? ..urrgh.. piemontese rinnegato che sono!!!
cdp
Fa venire una voglia….
Ma davvero l’impasto si stende bene, con tutto quel burro? Provareeeee
Tu e Nigella lawson siete ufficialmente le mie Kitchen Goddesses.
cette tarte est P.A.R.F.A.I.T.E !! (comme la photo ;-))
Buona e carinissima questa crostata…ma lo stampino particolare…dovrei trovarlo!!!
Da acquolina e poi quei colori sono splendidi. Interessente anche la versione della frolla, la proverò sicuramente
Un abbraccio
La crostata è magnifica e sicuramente profumatissima, ma ho un leggerissimo crampo d’invidia per lo stampo … quelle ondine così perfette!!! Domandina, è uno stampo antiaderente? O è come quello che si usa per le tartellette di brisèe? occorre imburrarlo? Insomma come si fanno a scolpire i bordi in quel modo?
Please … help!
Ammazza che crostata!
@ valentina_con panna: sì le pesche son anche più lunghe da fare. col cappuccino in 15 minuti te la cavi
buona serata!
Ovviamente bellissima da vedere, ma molto intrigante per l’accostamento!!!!
grazie Salamander!
se domani riesco a recuperare le fragole faccio il cappuccino, che deve essere buonissimo!
le pesche anche sembrano buonissimissime, le farò magari per una prossima cena con meno persone…
sigrid!!!! avevo giusto chiesto ieri una ricettina di crostata facile facile e tu arrivi con questo ben di dio?????ma grazieeeeeee che bello!
@ fiordisale: crostata venuta! grazie grazie grazie!!!! h solo un po’ smadonnato come dicevi tu al momento di metterla nella teglia, però….
la prossima volta devo solo controllare un po’ la cottura. è venuta troppo cotta.però la tua ricetta è preziosissima. :-)
@ valentina_con panna: ancora con questo forno…povera! porta pazienza e vedrai che tra poco tornerai a sfornare dolci sublimi.
x la macedonia direi che è un’ottima idea. in alternativa potresti proporre il cappuccino di fragole che già avevo suggerito a sabrina e che miha detto che ha raccolto successo. frulli fragole con zucchero a velo. metti poi questo frullatino in bicchierini e sopra ci metti una crema che avrai fatto con mascarpone e panna. la panna ricorda di montarla poco, perchè deve risultare una cremina non proprio densissima. sopra la crema spolverata di cacao, foglioina di menta et voilà.
oppure pesche ripiene, un piatto tipico piemontese: lavi le pesche, le tagli a metà, togli il nocciolo e le fai sbollentare per 30 secondi. poi le svuoti un po’, ma non troppo, e mescoli la polpa (schiacciata) con circa 60 gr di zuchero semolato (quantità x 6/8 pesche), 40 gr circa di cacao amaro, stessa quantità per cioccolato fondente a pezzetti, 1 uovo (2 se son piccole), 150 gr di amaretti sbriciolati. mescoli bene il tutto, ne metti un po’ dentro ad ogmni metà di pesca, fiocchetto di burro, teglia a 180° per circa 20 minuti
mammamia, io al momento ho ancora una digitale compatta (ancora er poco, spero!). ma quante cose bisogna imparare… aiuto! ottima crostata sigrid, come al solito aggingerei…
la faccio, la faccio!!!!
si però quando mi avranno cambiato il termostato del forno…dopo le ferie!
intanto domani, per una cenetta pre-matrimonio con una quindicina di amici, per dolce farei una macedonia di frutta con cucchiaiata di crema chanilly sopra. dite che è una buona idea? fresca sicuramente…(altrimenti? idee rapide e a freddo??)
@Evelyne: come ha detto Sigrid, in analogico si può tentare di eliminare le dominanti con l’uso di specifiche pellicole e filtri, ma ci vuole un’esperienza non da poco.. che io sappia solo il termocolorimetro (usato dai professionisti) ti permette di misurare precisamente la temperatura della luce in modo da sapere che filtri occorrono per una determinata pellicola.
SIGRID!!
Bellissima..domenica sarà sulla mia tavola!
Non hai letto ciò che ti ho scritto ieri eh? ;((
Un bacione :)))
Rita
ma…ma… io so che c’è chi lo fa con l’analogico! dei pazzi?? non saprei! mi informerò e ti farò sapere!
Di una perfezione disarmante, chapeau! :-)
@evelyne: ma…. ma…. in realtà, il bilanciamento dei bianchi s’ha da ffa solo sulle macchine digitali, è una questione di sensore e di come questo legge la temperatura della luce. Riguarda quindi il sensore numerico, perché la temperatura della luce varia da una fonte luminosa/situazione a un’altra (per dire, a secondo che stai sotto il sole, una lampadina, una nuvola o un neon ecc). Devi, grosso modo, dire tu alla macchina cos’è bianco perché altrimenti potrebbe anche sbagliare (con conseguente foto tirate sul blu, sul giallo ecc). In fotografia analogica, dal momento che non c’è sensore, beh, non c’è neanche bilanciamento dei bianchi: si lavora solo ed esclusivamente con l’esposizione. Semmai ci possono entrare la scelta delle pellicole, l’illuminazione, i filtri e la stampa :-)
sono allergica alle pesche e alle albicocche….con quale altro frutto viene bene????
Quasi una torta siciliana, Sigrid, se con le pesche bianche profumatissime di Bivona, le nocciole delle Madonie, e l’immancabile zibibbo, così arabo e dolce: l’ennesimo tuo avvicinamento, eh? :)))
(E comunque nel trapanese fanno delle torte simili, con le pesche e le albicocche, a volte anche in confettura, ma le mandorle, oltre che nell’impasto, stanno pure sopra in uno strato di pasta: una torta leggera leggera, insomma!)
Un bacio
ps io sono vecchia scuola: macchina reflex manuale! l’unica modernità concessa è la scelta tra priorità di tempi e/o di diaframma.. tutto il resto è fuori dal mio mondo! per ora…! :)
minimalista il titolo.. minimalista la foto! bello l’incipit, bella (e sicuramente buona) la ricetta, da provare il prima possibile! a forza di seguirti e osservare le tue foto mi sta incuriosendo tutto questo discorso sul bilanciamento dei bianchi, fotografo da una vita ma non l’ho mai fatto (io non sono molto tecnica… mi definirei piuttosto “istintiva”.. per arrivare poi, ovviamente, agli stessi metodi ma con percorsi alquanto contorti! devo anche dire però che io non fotografo mai o quasi in ambienti chiusi e, sopratutto, aborro il flash.. quindi tutto si spiega!). se hai suggerimenti sarei molto felice di ascoltarli! grazie.
MA CHE MERAVIGLIA!!!!!!MI LECCO GIA’ I BAFFI….
Mi ricorda tanto una torta che faceva mia nonna, non c’entra niente ma le pesche sono fantastiche e la mente torna a quelle estati di quando ero bambina……La mia però si può fare anche senza la base, si toglie in nocciolo alla pesca si scava un pò e si riempie con cacao amaretti e la pesca che hai scavato via, poi in forno.
CHE TORTA FANTASTICA
MI SA’ CHE PROVERO’ A FARLA
CIAO CIAO
Sto partendo per le vacanze e questa ricetta è quasi una provocazione… L’ho stampata e me la porto, chissà se all’Isola del Giglio riesco a sfornare questa meraviglia! Grazie e buona estate
Wow Sigrid, questa crostata ha l’aria deliziosa, adoro il frangipane e l’abbinamento con le pesche! Sono mesi che leggo il tuo blog e ogni tanto spuntano alimenti che mi mancano del Belgio! Sono nata e ho vissuto i primi 18 anni della mia vita a Bruxelles e ora vivo a Roma, molto spesso mi riconosco in quello che scrivi! Non so se il frangipane sia tipico proprio del Belgio ma qui a Roma non lo ho mai visto…
Stasera vengono le mie amiche a cena proverò lo sticky lemon chicken ;-)
Buon fine settimana a tutti!
Una “crostata” davvero golosa e saporita, ideale in questo periodo, magari accompagnata da un ottimo tè freddo fatto in casa.
Ottima come sempre,
Nadia – Alte Forchette –
Ok, ho provato a resistere… a scrivere PRIMO!
Wow le pesche bianche sono le mie preferite!