Probably the lightest cake in the world…

tokyo3_ssl.jpg

Mi rendo conto che di questo passo faccio inflazionare i miei entusiasmi (sono due torte fantastiche di seguito, non sarà troppo?), ma rischiamo va… Ecco, il punto è: ho versato l’impasto di questa cosa in una tortiera di silicone di 26cm, con un bordo alto un 5cm, e l’ho completamente riempita. Avevo quindi una torta buona per 8 persone golose (o 12 reduci di cena pesante :-), l’ho sollevata e… non pesava praticamente ni-en-te! Eppure, non è che sia una mousse o un bavarese. E una torta!

Piccolo rewind: della cheesecake japanese style ho dei vecchi ricordi. Non che l’abbia mai vista o assaggiata, ma ricordo che tanto tempo fa ci aveva accennato Clea, parlandone come del miglior cheesecake mai mangiato. E la cosa m’era rimasta in mente. Fino a quando, questo weekend, ho voluto fare una torta al formaggio, tipo cheesecake ma senza biscotti sotto, o kasekuchen o come lo vorremo chiamare, oggetto che, oltre ovviamente negli stati uniti, è assai diffuso in tutto l’est europa e che, se cotto in precedenza e messo in frigo prima di servire, è relativamente leggero e anche fresco. Cosi, girovagando alla ricerca di una ricetta, ho ripensato a questa curiosa interpretazione nipponica della stessa cosa e, anche se non è che fossi del tutto convinta dalla strambisisma ricetta, ho provato. Risultato: strepitoso, torta ultra leggera, freschissima, spumosa, insomma sembra quasi un bavarese, solo che è cotto :-)) In principio andrebbe servito con una salsa di frutta, spesso di fruttini rossi, io quel giorno avevo voglia di (un frullato di) fichi e arancia e cosi – e visto che stavamo affa’ leggero – non mi sono neanche scomodata a farne una salsa marmellatosa (cotta con un po’ di zucchero), ho semplicemente frullato dei fichi con del succo di arancia e ho schiaffato il risultato sulla torta, hehe :-)) Bueno, y ahora me voy a hacer maletas… :-) (un indizio?? un po’ strampalato ma ci sta, quasi…)

Cotton soft Tokyo cheesecake

formaggio fresco (tipo philadelphia) 250g
uova 6
zucchero 140g
latte fresco 100ml
farina 60g
burro 50g
amido di mais 20g
succo di limone 1 cucchiaio
lievito per dolci 1/4 cucchiaino
sale 1/4 cucchiano

Mescolare il formaggio fresco, il burro fuso, il succo di limone e il latte in modo da ottenere una cremina omogenea. Incorporare la farina, l’amido di mais, il sale e i tuorli (tenere da parte gli albumi), e mescolare bene. Montare poi gli albumi insieme al lievito finché siano pressoché sodi, aggiungere gradualmente lo zucchero, fino a ottenere degli albumi ben compatti. Incorporare poi, delicatamente, mescolando dal basso verso l’alto, gli albumi al composto a base di formaggio fresco, e poi versare tutto quanto l’impasto in uno stampo imburrato (o foderato con della carta da forno, se non usate uno stampo di silicone) di 26cm di diametro. Sistemare lo stampo dentro una teglia più grande, versare un paio di dita di acqua in questa seconda teglia e infornare il tutto a 160°C per un ora e 10 minuti. Lasciar raffreddare e servire con il coulis di frutta che preferite.

Stampa la ricetta

213 Commenti

  • Sara ha detto:

    Ho provato questa ricetta e devo ammetterlo…il risultato è paradisiaco. La ricetta dovrebbe essere accomapgnata da un’avvertenza: crea dipendenza! mmmhhh

  • John Tydway ha detto:

    Are you going to make a speech on New Years Eve? And don´t know what yo say? Are you in need for New Year Quotes?

  • win on google ha detto:

    Win on Google and have a lot of money if you’re a interessed by that … read this on my own site

  • Jenny ha detto:

    ciao a tutti!
    intanto devo dire ke questa torna è fantastica!veramente buona.però avrei una domanda.finita la cottura mi si sgonfia…tantissimo!seguo la ricetta passo per passo,e per raffreddarla apro leggermente il forno.risultato?dopo 5 minuti si sgonfia!nn so come evitare il problema,qualcuno mi può aiutare?
    grazie mille!!

  • xginia ha detto:

    Ciao a tutti,

    avrei una domanda per @ Dario Bressanini, visto che non riesco a fargliela sul suo blog (di cui sono diventata un´avida lettrice), riguardo alla cottura a bagnomaria: se la temperatura interna del dolce non sale sopra i 100 °C, perché mettere il forno a temperature più alte (con maggior dispendio di energia, forse?)

    Grazie e un saluto a tutti da una novizia dei blog culinari

  • Elisa ha detto:

    Provata, ma posso dirlo? Non mi piace…tutte quelle uova la fanno sembrare una frittata, e poi è spugnosa. Meglio una cheesecake come si deve…anche perchè questa di cheesecake ha ben poco.
    Baci

  • valentin@ ha detto:

    finalmente l’ho fatta ma ho combinato uno dei miei soliti casini.
    l’ho messa in forno in 2 dita d’acqua, l’ho tolta dopo 1h10′, quando mi sono accorta che il fondo (la parte in acqua) era ancora molle, il marito aveva già alzato la temperatura e iniziato a infornare le pizze, quindi non potevo ri-infornarla.
    la mattina dopo, quasi rassegnata a buttare il tutto, ho ri-infornato senza acqua per circa 20′.
    la parte inferiore è rimasta compatta (ovviamente gli albumi si erano smontati), la parte superiore ha preso la consistenza giusta, come in foto.
    Ora, siamo sicuri che la cottura a bagno maria fosse indispensabile (magari senza acqua in 1 ora era tutto fatto)…

  • Mao ha detto:

    Vorrei provarla con il lemon curd … ma devo per forza sisyemare lo stampo in una teglia più grande con l’acqua ? :)

  • Alessio Proietti ha detto:

    Mmmh, davvero interessante, la proverò senz’altro!

  • Mauripz ha detto:

    Ciao, questa torta mi è piaciuta un sacco e non solo a me ma anche ai miei amici.

    Ho messo nel mio blog il video della preparazione di questa ricetta stupenda

  • strudel ha detto:

    anche a me ad un corso presso un istituto alberghiero è stato detto tassativamente di non usare MAI il forno ventilato per la cottura dei dolci
    io ho fatto il cake seguendo le istruzioni alla lettera ed è venuto ottimo, solo ho dovuto tenere in forno almeno 1 ora e 1/2 e forse ci poteva stare ancora…
    l’ho portato a casa di amici ed ha avuto un grosso successo, non era però il dolce ideale dopo piadina e salsiccia !!!!!!

  • GIULIA ha detto:

    Io non lo uso mai, ma ci ho messo vari tentativi anche per stabilire le giuste altezze della grata…stavo demordere…anche perchè una mia amica che aveva lo stesso forno multifunzione della Smeg mi aveva detto che era un disastro…ora (“the lightest cake primo tentativo” a parte) mi trovo benissimo, ma ho accantonato la funzione ventilata…

  • salamander_75 ha detto:

    che io sappia non si dovrebbe mai usare il forno ventilato per cucinare i dolci…a me lo hanno detto dopo un numero imprecisato di dolci fallimentari. da quando non uso più funzione ventilato in effetti i dolci mi vengono

  • GIULIA ha detto:

    Allora, pausa pranzo, arrivo a casa, ci riprovo, sto molto attenta alla commistione di tutti gli ingredienti, dedico particolare attenzione all’amalgama degli albumi con il resto del composto, inforno la soffice spuma come previsto e mi butto in piscina…rientro e…risultato perfetto!!! Erano gli albumi, quindi!!!
    Stasera la servirò con una profumatissima marmellatina di albicocche del contadino presa nel Salento 2 settimane or sono…che frutta e che verdura la’…che pomodori saporiti…Grazie a Roger-Martin per l’input!

  • Tuki ha detto:

    Giulia: ahhhh, il ventilato no!!

  • Roger-Marin ha detto:

    A me, con un vecchio forno a gas senza ventilazione, è venuta bene. Per paura che non fosse completamente cotta l’ho lasciata un quarto d’ora in più (ma forse non serviva).

    Un accompagnamento (coulis, marmellata, …) è indispensabile, perché la torta non ha molto sapore…

    @ Giulia: il mio impasto era molto spumoso.

  • GIULIA ha detto:

    Sigrid…hai ragione…credo proprio che il problema sia stato causato dagli albumi che mi si sono smontati…l’impasto me lo immaginavo spumoso e soffice, invece era eccessivamente liquido..si era come liquefatto…ergo…il risultato errato.
    Ma io ci riprovo, non demordo! PS: hai un web site davvero bellissimo. E’ da poco che lo frequento..sto scoprendo un mondo inesplorato pieno di spunti, idee e suggestioni gastronomiche e visive! Really compliments a te ed ai tuoi amici!!!

  • Sigrid ha detto:

    @franceso, giulia & chi si è ritrovato con un qualche cosa di compatto – non me lo spiego, cioè, usando io un forno a gaz davvero scassatissimo parto dal principio che se ci riesco io ecc…, però in effetti mi verrebbe da pensare alla ventilazione (oppure ad albumi smontati?). Forse ci sarebbe da riprovarci senza. Anzi, fra quelli che l’han fatta e a chi è venuto bene, qualcuno l’ha usata, la ventilazione??

  • francesca ha detto:

    Aiutoooooooooooooo!!Ho fatto proprio ieri sera il cheesecake con gli occhi a mandorla…UNA TRAGEDIA!Dopo solo 10 minuti di forno (ventilato a 160°) era marrone sopra,dopo un’ora e dieci minuti era bruciato sopra,e crudoa all’interno.Sfornato si è afflosciato su sé stesso diventando esattamente come una frittata : basso,umido,compatto con una bella crosta marrone scuro.Cosa devo fare????Eppure l’impasto era perfetto…sono quasi sicura sia il forno,la cottura o non so…..potete aiutarmi???

  • GIULIA ha detto:

    A me è successa la stessa cosa di Mariella, ho seguito pedissequamente la ricetta, ma mi è risultata soffice sopra e solida al fondo per circa l’80% del totale…una sorta di cheesecake…sicuramente tutt’altro che leggera…che peccato….

  • Mariella ha detto:

    Un aiuto: perchè la torta mi è diventata soffice sopra e sul fondo era solida? Nella foto sembra tutta “soffice”, la mia invece era come la classica cheese cak edove il formaggio sta sotto….chi mi dice perchè?
    Grazie!

  • Roger-Marin ha detto:

    I commensali, piccolo miscuglio d’Europa ed Oriente, hanno apprezzato sia la cheesecake che il coulis.

    Grazie a Sigrid e a chi mi ha dato un consiglio…

  • Marina ha detto:

    Anche a me è venuta la voglia di fare questa buona torta e l’abbiamo gustata con della marmellata ‘home made’ di ciliegie per colazione.
    Ci ha ricordato il ‘far’ bretone ma senza prugne.

  • manuela ha detto:

    grazie dario, il sapore era ottimo, ma molto…ovoso :)

  • evelyne ha detto:

    @roger-marin : ok, ok, mi arrendo!! io li conosco non cotti, evidentemente esistono delle varianti… avevo visto quello con le albicocche sul sito.. non so che dire, probabilmente una ragione c’è, oppure è solo una variazione estrosa, la padrona di casa ne sa niente?

  • cricri ha detto:

    Ohiohi, oggi la provo. Visto che piove e la temperatura è più freschina mi concedo il lusso di accendere il forno!
    (che dire, qui è sempre tutto meravigliosissimo!)

  • Dario Bressanini ha detto:

    @manuela: se sa molto di uovo molto probabilmente e’ stato cotto male, a temperatura troppo alta e troppo velocemente. La denaturazione e coagulazione delle proteine e’ stata troppo veloce e si sono formati dei composti dello zolfo dalla caratteristica puzza :-)

    ciao Dario

  • manuela ha detto:

    nina, effettivamente anche quella che ho fatto io sapeva molto di uovo, infatti mi son pentita di non aver accoppiato uno sciroppo di frutti di bosco

  • Roger-Marin ha detto:

    @evelyne: nel sito a cui ho messo un link c’è una ricetta di coulis di albicocca in cui le albicocche vengono passate in forno con il succo di limone prima di essere frullate.

    @Donatella: dovrebbe litigare con una donna napoletana. Non sono vecchio come Asterix…

  • Donatella ha detto:

    @Roger-Marin: di Lutèce, allora sei un contemporaneo di Asterix! :-)

  • Donatella ha detto:

    @Roger-Marin: il fatto che tu abbia accorciato il nome significa che sei d’accordo per sposarmi? :-)

  • evelyne ha detto:

    @ roger-marin ops! ecco quindi la smentita! probabilmente solo ed unicamente perché il rabarbaro non cotto sarebbe un po’ duro! infatti se cerchi i coulis di fragole o albicocche o altra frutta “morbida” non credo che ne troverai mai di cotti… o almeno lo spero! bel sito comunque! lo aggiungerò ai miei preferiti!

  • Roger-Marin ha detto:

    @ evelyne: opterò per la tua soluzione, ma ti segnalo questo link (dove il coulis viene “cotto”): http://www.gustave.tv/recettes/246/coulis-fraises-rhubarbe.html)

  • salamander_75 ha detto:

    @ evelyne: anche io so che si fanno così i coulis!!
    @ patricia b: dai, ho guadagnato qualche punto con la storia dei coulis ;)…son preparata nè?
    @ chiara: sì anche il cous cous non è niente male!infatti stavo pensando di iserirlo
    @ strega & oldhen: ma certo!!!! altro che sparecchiare…a quello ci penserà mio marito. del resto io cucino, e per par condicio lui sparecchia (anche se non è una cosa molto equa….ehh…bontà mia che la equivalgo)

  • evelyne ha detto:

    @ roger-marin che io sappia (e finché nessuno mi smentisce) i coulis si fanno frullando il frutto in questione con zucchero a velo e limone, poi si passa il tutto al setaccio, non necessita assolutamente di cottura visto che la sua caratteristica è proprio la freschezza!

  • Roger-Marin ha detto:

    @ Donatella: come vedi, ho accorciato il nome (è francese, di Lutèce).
    @ Dario: grazie della spiegazione…

    P.S. nessuno mi ha illuminato sul coulis: lo passereste sul fuoco (e se sì, per quali tipi di frutta)?

  • chiara ha detto:

    scusate credo sia impazzito il mio pc

  • chiara ha detto:

    @salamander
    meglio cuos cous freddo.suggerisco gamberi pomodoro fresco e peperoni e pomodorini secchi.
    se anche polpettine da mangiare con le mani!!!o una rivisitazione della breakfast inglese….tipo qualcosa di finger food con bacon e uova e pane tostato…o mini coppette con queste cose dentro….mini croassaint ecc….ecc…
    bacvi ciao

  • chiara ha detto:

    @salamander
    meglio cuos cous freddo.suggerisco gamberi pomodoro fresco e peperoni e pomodorini secchi.
    se anche polpettine da mangiare con le mani!!!o una rivisitazione della breakfast inglese….tipo qualcosa di finger food con bacon e uova e pane tostato…o mini coppette con queste cose dentro….mini croassaint ecc….ecc…

  • chiara ha detto:

    @salamander
    meglio cuos cous freddo.suggerisco gamberi pomodoro fresco e peperoni e pomodorini secchi.
    se anche polpettine da mangiare con le mani!!!o una rivisitazione della breakfast inglese….tipo qualcosa di finger food con bacon e uova e pane tostato…o mini coppette con queste cose dentro….mini croassaint ecc….ecc…

  • oldhen ha detto:

    post 159: aaahhhh! lo sapevo che dovevo chiedere all’esperto…. non avevo mai pensato alla questione dell’acqua nell’impasto e al mantenimento della temperatura a 100°… e nemmeno alla questione della crosticina gustosa che si colora a ben più che 100°. Mi piace la scienza in cucina… Grazie
    @Giuliettochecorre: AUGURIII!!
    @salaman: anch’io! posso venire anch’io? ti aiuto a sparecchiare. Oltre che a mangiare… ;))

  • Nina ha detto:

    Sigrid, e à tout le monde che sicuramente ne sa più di me…

    Ho appena fatto e mangiato ;) la torta giapponesina…Buona! leggerissima, e con un coulis di marmellata di frutti di bosco che era decisamente necessario per spezzare il sapore…
    Ma un consiglio: avverto (per lo meno io, dato che mia madre, si sta ripassando la quarta fetta…) sento molto il sapore dell’uovo… Sbagliato qualcosa? vi avviso che io uso farina gluten free assieme all’amido di mais…puo’ darsi che essendo leggerina leggerina come farina, non abbia coperto a pieno quel sapore tuorloso? come se può ffà?

    grazie a tutti,
    buon pm di sole

    Francesca

  • jessica.. ha detto:

    @ Dario Bressanini…concordo con la Cheesecake se vista come torta…ma se lo vedo come il dolce????

  • jessica ha detto:

    @ Dario Bressanini…concordo con la Cheesecake se vista come torta…ma se lo vedo come il dolce????

  • betty ha detto:

    @giulio (che corre): domani il il giorno G? the D-Day? le jour J? e, visto che sono in Germania aggiungo, der Tag T?
    È stato anche il mio/nostro giorno ormai 10 lunghi anni fa che sono corsi come il vento. Ancora funziona (eccome se funziona) anche se domani non lo trascorreremo insieme!
    I miei piú cari e speciali auguri!

  • sara ha detto:

    konichiwa!!
    ciao cavoletto !grazie mille per questa recetta adoro tokyo !ma penso che ancora di piu adoro questa torta!!!! era tanto tempo que voleva la ricetta !!! E como un sogno :)!jaja :)
    si si !
    sayonara!
    e grazie
    Sara

  • Dario Bressanini ha detto:

    @valeria: ma il cheeseburgher e’ UN panino :-)

    Sul forno, l’acqua nella cottura a bagnomaria impedisce che la temperatura raggiunga valori troppo elevati. Ricordate che nelle torte “umide” la temperatura interna non raggiunge mai i 100 gradi, perche’ nell’impasto e’ presente acqua. La temperatura del forno in questi casi determina principalmente la durata della cottura, non il risultato finale (crosticina gustosa a parte)

    ciao Dario

  • Donatella ha detto:

    @La fille de la… : ok, ma allora sarà una cosa tipo crostata, insomma una tarte e non un gateau… :-)

  • Donatella : Devi sapere che in francese la Tarte au chocolat esiste, non ha niente da vedere con le Gateau au chocolat ma esiste ;-)))

  • Donatella ha detto:

    @Roger marin, concordo con te sull’uso delle parole italiane quando esistono (cioè quasi sempre). Perché alcuni dicono (e scrivono)per esempio “senso dello humour” quando esiste il nostro bellissimo senso dell’umorismo? Cio’ detto, se cambi nome ti sposo. Uno che frequenta il sito dell’Accademia della Crusca non me lo lascio sfuggire…

  • Donatella ha detto:

    @Roger Marin: no, non preferisco, me lo posso ricordare anche in francese (o sarà spagnolo?), ed è più corto da scrivere che in italiano. Ma, se in più ci aggiungi anche quel cognome à rallonge, è davvero un nome à coucher dehors… :-)

  • la strega di biancaneve ha detto:

    @) salamàn: possiamo venire anche noi?? :-))))))))))))))

  • salamander_75 ha detto:

    @ patricia b: dimenticavo…no posate, bicchieri ecc di plastica/carta. ho una favolosa tovaglia di fiandra e tovaglioli coordinati.
    bicchieri di vetro e piatti in ceramica bianca (no ikea!!!!!…non che abbia qualcosa contro l’ikea, però…).
    età del brunch, miei coetanei, 30/35 anni, una cosa molto agreste a piedi scalzi nel prato.
    niente di formale, anzi…

  • salamander_75 ha detto:

    @ patricia b: ciaooo!
    ehehh…ti faccio preoccupare eh??
    al brunch saremo in 6, quindi dovrei proprio farcela da sola. ho affrontato numeri ben più grandi e, anche se sembro veramente impedita, alla fine raccoglo sempre consensi (SINCERI…sì perchè alle volte mi escono delle schifezze e mi prendono in giro per mesiiii!!!).
    il fatto è che per il brunch vado in paranoia perchè è un bel misto di breakfast e lunch e alla fine rischio di fare troppo e troppo legato o alla colazione o al pranzo. poi da quando leggo questo blog vedo un sacco di ricette nuove bellissimissime e così integro alle mie più noiose e banali (vedi insalata di riso. dio che buonaa!!! sarà che mi ricorda l’infanzia, sarà che mia mamma me la fa tutte le estati, però dici tu, che cosa ne possono i miei amici???). ah per la quiche felder ora vado a cercarla, non sapevo mica che si chiamasse così :D
    l’insalata greca la saltiamo và, che senza il cetriolo non va bene.
    grazie per i consigli! nel pomeriggio ti dirò bene cosa ho deciso. ora scappo nell’orto
    ciaooo!

  • Roger-Marin Courtial des Pereires ha detto:

    @ i linguisti vari: esistono due risposte molto succinte di Raffaella Setti (sul sito dell’Accademia della Crusca) che riguardano il genere ed il plurale dei forestierismi.
    A mio avviso sarebbe logico utilizzare il genere della parola italiana equivalente (se esiste) e lasciare invariata la parola stessa al plurale. L’uso del plurale nella forma straniera è per lo più un vezzo (si pensi a curricula, ad animaux).
    Tutti questi ragionamenti vengono però stracciati dalle consuetudini: si dice infatti “il plumcake”.
    Accordo raggiunto con Donatella e Dario: le cheesecake.

    @ Donatella: Roger-Marin è un nome semplice da ricordare! Se preferisci, puoi scrivere Ruggero Marino.
    La tart with the cart è un personaggio (la cui professione tacerò per pudore) dublinese.

    @Dario: si aspettano spiegazioni scientifiche sul funzionamento dell’acqua nella cottura in forno!

    Postilla: quanto è faticoso essere a dieta e leggere un blog di cucina?

  • oldhen ha detto:

    Perchè le cose da cuocere a bagnomaria, se si cuociono solo in forno vengono come ad Alessandra?
    Ragionando “poco”, la temperaratura è più o meno la stessa… Ragionando “tanto” @Dario, hai una spiegazione scientifica?
    Ebbene si, mi sono innamorata del tuo blog e lo seguo silenziosamente…

  • valeria ha detto:

    @)Dario: ..e il cheeseburger mica lo chiami la cheeseburger eppure è carne (la)… vabbè, l’importante è mangiarsele tutte queste cose e non chiamarle… ;-)))

  • evelyne ha detto:

    @ fiordisale grazie mille per la precisione nell’informazione.. ne farò tesoro e sperimenterò!

  • alessandra ha detto:

    Sono tristissima, dalla fretta non l’ho voluta cuocere a bagnomaria e mi è venuta una schifezza collosa. Il sapore è buono, ma non è riuscita come quella della foto.

  • Dario Bressanini ha detto:

    @valeria: semplice: un plumcake NON e’ una torta :-)

    ehehe, sorry, tutti i blog cucinieri sbagliano: si dice LA cheesecake, ormai io e donatella abbiamo raggiunto un accordo ;-)

    ciao Dario

  • Donatella ha detto:

    @Giulio: veleggiare, non veleggera. Sai com’è, l’emozione, lo smarrimento, le sconforto…

  • Donatella ha detto:

    @Giulio carissimo: se non ricordo male domani è il giorno G, le jour J, the D day. Io sono distrutta dal dolore, e per dimenticare me ne partiro’ per un week end lungo in una capitale europea, e “anneghero'” il mio sgomento nel viaggio. Cio’ nondimeno (o “naso in meno”, ma questa la capisce solo chi parla francese e ha dimestichezza con San-Antonio) mi preme farti tutti gli auguri del mondo per un futuro di eterna felicità, tra manicaretti da realizzare e vele da cazzare, ricordando che la cucina non serve solo a cucinare e la barca a veleggera. Ma sono sicura che già lo sai (sapete). Un abbraccio di cuore.

    @valeria: grazie.

  • valeria ha detto:

    vorrei spezzare una lancia a favore di donatella: ma se dite UNA cheescake dite anche UNA plumcake???
    ma dài!

  • pescelau ha detto:

    Wow che bella torta!
    Era tanto che non ti leggevo, cara Sigrid, me ne stavo a Creta…
    La proverò prossimamente, mi ispira proprio tanto…
    e anche tutti i detox…
    e visto che ti piace il latticello… qui in Germani a c’è quello con i microfiocchetti di burro, rimasugli della lavorazione, che è buonissimo, e se ci versi un frullato di frutti di bosco o altra frutta, senza mescolare, in modo che venga una cosa variegata e che i sapori non siano amalgamati… è buonissimo!
    Ciao!

  • Donatella ha detto:

    @Dario: accordo raggiunto, tu mi dai ragione sui plurali e io ti do’ ragione sul(la) cheesecake.
    Si’ anche in francese è di origine inglese, ed è entrato ovviamente come maschile perché assimilato a gateau (dolce), e non tarte, che in francese è sempre una cosa bassa come una crostata e generalmente riempita come puo’ esserlo la crostata (vedi ad esempio la tarte au sucre, meravigliosa “crostata” di zucchero, o la tarte au riz…)Anche se bassa invece una torta fatta con una pasta che lievita, sarà sempre un gâteau. Non esistono tartes au chocolat, ma solo gâteaux au chocolat. Uhm, vado a fare colazione…

  • Dario Bressanini ha detto:

    @donatella: non conosco il francese, cake e’ una parola “importata” dall’inglese anche in francia?
    Comunque, se proprio vogliamo spaccare il capello in quattro :-) Cheesecake e’ indubbiamente una parola inglese (anzi, americana): torta meravigliosa a base di philadelphia cream cheese.
    Sui plurali hai ragione (e in quanti sbagliano dicendo “euri” invece che euro?)

    ciao Dario

  • Humm, questa torta sembra buonissima, leggera e morbida. Da provare presto !!!

  • Donatella ha detto:

    Ma insomma!!! Ma che fate tutti, prima mi fate vedere e annusare la torta e poi me la levate e non la posso neanche assaggiare? Giulio tutta colpa tua, io senza di te neanche ci facevo un pensierino. Uffa! Va be’ ma di Roger-Martin che mi dite, a parte che ha un nome “da dormire fuori” (Sigrid ha dato licenza col suo “in principio” di tradurre letteralmente dal francese)?
    @oldhen ti prego! “i pneumatici” non si puo’ sentire, e mi si accapona la pelle ogni qual volta lo sento dire dai commentatori di F1.
    @ Dario e Roger-Marin: sarà forse la mia deformazione francofona, ma per me un cake non è una torta, bensi’ un cake, cioè quella cosa rettangolare che si fa appunto in un “moule à cake”, una pasta lievitata in forno che puo’ contenere ingredienti aggiuntivi vari. E che in francese si chiama appunto “un” e non “une” cake. E’ pur vero pero’ che cheesecake niente ha a che vedere con quello… mumble mumble, ci riflettero’ nottetempo.
    Cos’è la la tart with the cart? Ti assicuro che usare il plurale alle parole inglesi (cioè aggiungere la s) è un errore, e per fortuna nelle redazioni dei giornali (almeno quelli seri) ti segano le manine se lo fai. Quanto ai plurali irregolari, nessuno se ne cura, dato che quelle parole non sono entrate nel linguaggio italiano. E nelle mie parole senti solo un’eco di Donatella :-)

  • Giulio (runner) ha detto:

    @Donatella: …peccato…

  • Dario Bressanini ha detto:

    @Oldhen: mi conosci? :-) Ho visto che hai citato il mio articolo su come si montano gli albumi, ma non mi pare di averti mai “incontrato” sul mio Blog. Vieni in incognito ? ehehe :-)
    Hei, non mi vorrete discriminare perché sono sposato :-p

    ciao Dario

  • oldhen ha detto:

    @Donatella: Bressanini mi piace un mucchio, lo seguo sempre sul suo blog da quando ha postato un commento tempo fa su una ricetta di Sigrid. MA E’ SPOSATO E CON UN FIGLIO! Non lo stimare troppo…;DDD
    Comunque, a rigore di logica, penso che abbia ragione lui anche se tutti diciamo un cake… è come per “i” pneumatici

  • Dario Bressanini ha detto:

    @Giu: riguardo al commento n. 78, non mi pare che sia spam, ma semplicemente un trackback: nell’articolo originale si linkava questo post di cavoletto, e il sistema avvisa automaticamente con un post nei commenti il blog linkato, estrapolando la frase che linka e mettendola tra […]

    ciao Dario

  • Roger-Marin Courtial des Pereires ha detto:

    @Donatella: vero che nell’uso si è imposto il genere maschile per cake.
    Ma non perché esso non sia una torta: un(a) cheesecake è una torta nel senso proprio del termine.
    Il motivo poi per cui si usano i plurali stranieri è solo la convenienza: non si pretende che tutti conoscano il plurale di Haus o di foot o di tableau (tutti irregolari). Non è però un errore usarli…

    P.S. Tart in Inglese non vuol dire solo torta. Celebre è la tart with the cart di Dublino.
    P.P.S. sento un’eco di De Rienzo nelle tue parole.

  • Giulio (runner) ha detto:

    @Donatella: guarda a me sembra quello giusto…

  • Dario Bressanini ha detto:

    @Donatella: non sono d’accordo sul tuo non essere d’accordo :-)
    Io LA cheesecake l’ho sempre sentita al femminile, e nel vocabolario comune era femminile sino a quando è apparso il web e i forum e i blog di cucina :-)
    Comunque, a quanto sostiene Luisa Carrada ne “Il mestiere di scrivere”:

    Un’e-mail o un e-mail?
    Normalmente il genere delle parole straniere non muta rispetto alla lingua d’origine. Quindi: la par condicio, l’agorà, il bijou, il patio, la Bundesbank. Per le lingue che hanno anche il genere neutro – il latino, il tedesco, il russo – i nomi neutri diventano maschili in italiano. Per esempio il leitmotiv.
    Per l’inglese le cose cambiano. Persone o animali mantengono il loro genere. Il genere delle cose si accorda invece con quello della corrispondente parola italiana. Quindi “una e-mail”, “il flash”, il sex-appeal”, “la system integration”, “l’austerity”, “la holding”.

    http://www.mestierediscrivere.com/testi/straniere.htm

    Quindi io continuo imperterrito a mangiare LA cheesecake :-D

    ciao Dario

  • Donatella ha detto:

    @Giulio: ammetto pero’ che una persona abbastanza puntigliosa da sottolineare questo punto di grammatica, seppure io non lo condivida, ha tutta la mia stima… E poi tu oramai stai per sposarti, e capolinodalpentolino da un po’ si è dato alla macchia… :-)

  • Donatella ha detto:

    @Giulio: no, assolutamente, perché il cake non è una torta, ma appunto un cake. Da quando la parola cake è entrata nel vocabolario italiano è stata acquisita come maschile (e lo è anche in francese, mentre la torta è une tarte – che significa anche cozza parlando di una donna) e quindi come tale rimane. Così come le tutte le parole inglesi acquisite in italiano non vogliono la s finale al plurale, perché la nostra grammatica non lo prevede e perché noi abbiamo, a differenza degli inglesi, l’articolo a definire il genere e il numero anche per le parole di origine inglese, e questo basta.

  • Elo ha detto:

    El Bulli… foto foto foto!

  • Roger-Marin Courtial des Pereires ha detto:

    Domanda sciocca (o forse no): il coulis lo passate sul fuoco? E se sì, per quali tipi di frutta?

    Roger-Marin

    @Bressanini: mi trova d’accordo nella scelta del genere…

  • Giulio (runner) ha detto:

    @Donatella: che ne dici? (125)…potrebbe nascere una storia?

  • Dario Bressanini ha detto:

    Aspettando il tuo reportage su Adrià ;-) mi godo questa ricetta (anche se la mia cheesecake preferita rimane quella classica New York Style…)

    ciao Dario

    Ps: voglio ricordare che Cheesecake, in italiano, è femminile, nonostante in molti dicano “il cheesecake”. E’ infatti *una* torta :-) e si dovrebbe dire *La Cheesecake*

  • Giulio (runner) ha detto:

    @Benedetta: ma se vuoi fare dolci sciccosi, eleganti e non ti spaventano le preparazioni un pò complesse ti consiglio il bellissimo libro “I dolci di Maurizio Santin” Ed. Gambero Rosso. Invece per preparazioni non complesse, spiegate nei minimi dettagli, con foto del procedimento, veramente a prova di Giulio (runner) idiota ti consiglio la fantastica collana di Christophe Felder – Lecons de Patisserie. In francese, ma spiegato benissimo e molto semplice anche se non conosci la lingua…

  • Benedetta ha detto:

    @Giulio: Grazie mille!!! Credo che ascolterò il tuo consiglio e ne farò a meno…(anche per forza non spiccico una parola di francese…)credo che opterò per le edizioni a cura di Dorie Greenspan!!

  • bagnacaoda ha detto:

    OTTIMA!! Grazie Sigrid.
    IO ho utilizzato il St Moret allegé (abito a Parigi per cui nn trovo il Philadelphia).
    Ho fatto il coulis di fruits rouges e l’acidno del coulis si sposa meravigliosamente con la torta!!!

    Grazie (stamattina ne rimaneva solo + metà, e in famiglia siamo in 2…..)

  • Sara ha detto:

    @Giulio e Sigrid: ho fatto la marmellata e i vostri consigli sono stati utilissimi!!! Alla fine ne ho fatti due tipi: uno semplice con Fruttapec e uno spruzzo di limone e l’altro uguale, ma aggiungendo alla fine poche gocce di essenza di fiori d’arancio…Devo dire che non è affatto male, sicuramente sta meglio con le albicocche, ma anche con le susine è molto buono, lascia il suo profumo alla fine…
    Grazie ancora dell’aiuto, a presto!
    Sara

  • Elisabetta ha detto:

    Alla facciaccia di chi ieri sera ha lasciato cadere nel vuoto il mio accorato appello, comunico che la mia cheesecake è venuta comunque benissimo: secondo me il mio forno era un pochino troppo alto (165,7°?) al punto che l’ha fatta dorare troppo in fretta, ma poi, dopo un’ora di cottura (mi son scontata 15 minutini) non solo non si è bruciata, ma l’interno è lievitato perfettamente e si è cotto bello morbido e spumoso……ci ho abbinato una confettura prugne e zenzero che avevo in dispensa, particolare, buona ma troppo dolce; meglio un gusto più fresco e agrumato, la prossima volta.
    PS: Ho usato tutte le 6 uova indicate da Sigrid, non temete!

  • pennyw ha detto:

    L’ho provata ed è venuta una meraviglia, potrebbe sostituire il cheesecake tradizionale come mia torta preferita!! Come fai a trovare sempre delle ricette così spettacolari?!

  • chiara ha detto:

    @jessica
    anche secondo me sono troppe 6

  • Giu ha detto:

    @Roger
    Secondo me Sigrid si riferiva ad un tedesco molto bavoso.

    Maledizione… sono finite le uova. Stasera le compro e la faccio missa’.

  • Roger-Marin ha detto:

    Gentile Sigrid,

    il bavarese è un abitante della Baviera. La bavarese invece, oltre ad essere spesso una procace ed avvenente abitante della Baviera, è il semifreddo a cui sicuramente ti riferivi.

    Noi si proverà la tua torta sabato. Grazie in anticipo,

    Roger-Marin

  • patti ha detto:

    che delusione… l’ho fatta ieri sera e non è lievitata per niente: altro che soffice… è rimasta un paccone umido… uffi.
    cosa posso aver sbagliato???

  • jessica ha detto:

    Ciao Sigrid…una curiosita’ 3 o 6 uova in questa ricetta….il link originale ne da 3 uova e tu 6…forse un svista!!!????
    ciao.ciao.ciao

  • patricia b. ha detto:

    @Salamander: la quiche normande la trovi il 9 ottobre 2006 ed è sublime (le cucini negli stampini da muffins).
    nell’insalata greca ci va il cetriolo, che rinfresca il sapore della feta…. inventati l’insalata che vuoi ma senza cetriolo non sarà insalata greca, che , per dire la verità, offro sempre nei miei party estivi, è molto semplice ma piace sempre molto, e servita nei bicchieri con il suo cucchiaino è perfetta.
    un altra cosa strepitosa da servire è il gaspacho di Sigrid con, appoggiata nel bicchierino, una polpettina di pesce spada, fatto e offerto questo finger più di una volta, molto apprezzato.
    Adesso però mi “spieghi” tu se pensi di fare questo brunch da sola… sono un pò in pensiero per te… sei pronta??? età del brunch??? quanti siete??? (no, perchè prima l’insalata di riso… poi che è la quiche di felder, poi il cetriolo e, la faccio lo stessoooo!!!)
    In ogni caso, niente posate di plastica e tovaglioli di carta eeehhh!!! ok? nooooo che già ti vedo…. noottteeee;-)

  • salamander_75 ha detto:

    @ patricia b.: scusa mi “spieghi” le quiche di felder?mi ispirano ma non so di cosa son fatte.
    e nell’insalata greca ci metti anche i cetrioli vero? mi piace moltissimo l’idea di servire nei bicchierini ma io detesto i cetrioli, sono l’unica cosa che non mangio in assoluto…potrei farla senza secondo te?

  • salamander_75 ha detto:

    @ donatella, giulio, patricia e luigi: grazie!!! mi avete dato veramente un sacco di idee….eh ehh…sapevo che lanciando un sos non sarei riamsta delusa ;)

    sì in effetti l’insalata di riso è un po’ banale e ci ha rotto le scatole…
    in più ogni volta mi sembra di rifare sempre le solite cose e gira e rigira mi mancano idee fresche.
    domani che ho un po’ di tempo provo a guardare anche le ricettine della sigrid e poi vi farò sapere.per ora GRAZIE!!!!

  • luigi ha detto:

    holden: ciau beddra :-)

  • Giulio (runner) ha detto:

    @Benedetta: PH10 esiste solo in francese. Per procurartelo basta andare su amazon.fr e ti arriva a casa dopo pochi giorni…ma sei sicura di volerlo? E’ un pò particolare come libro, fossi in te gli darei un’occhiata prima…
    @salamander: bleah l’insalata di riso…ma ci sono decinaia di piatti strabuoni inclusi quelli suggeriti da Patricia…torte salate tipo pasqualina, tutti i fingerfood di Sigrid, puoi fare del cuscus di pesce, delle piccole parmigianine di melanzane con o senza pomodoro, etc

  • Donatella ha detto:

    @salamander : ti consiglio vivamente l’insalata di bulgur, ceci, pinoli e uvetta che sigrid ha postato poco più di un mese fa, è buonissima e freschissima.

  • patricia b. ha detto:

    @salamander: ma no insalata di riso… ti prego… il blog è pieno di buone ricette… devi prevedere che quasi tutto si mangi con la mano… non so… così velocemente io farei piccole quiche di Felder, insalata greca servita nei bicchierini, cestini di patate con il salmone, una pasta corta estiva, dei tramezzini con la aragosta o i gamberoni tipo bill granger e anche un bel roast beef fatto bene e tagliato a fette sottili e piegandole in modo carino e messe in cucchiaini… insomma che si utilizzino le posate solo per la pasta e l’insalata….ok gli smoothies, preparerei qualcosa di fresco come aperitivo con spumante brut e frutta e un rosè buono che è poi così carino da vedere… ciao, e buon lavoro!!!

  • luigi ha detto:

    salamander: ciao :-) potresti preparare diversi dips tipo guacamole, tatziki, humus,tapenade(o tapernade??),pomodorini confit….ecc puoi fare anche delle polpettine di pane, carne o pesce… una tortilla di patate e dei vegetali alla piastra conditi con olio, aglio e basilico fresco.se ti piace il pesce e vuoi fare na cosa semplice delle cozze gratinate sono perfette oppure degli spiedini di gamberi. puoi servire il tutto con delle fettine di pane tostate al forno, piadina o focaccia. il tutto puo’ anche essere preparato la sera prima onde evitare mega ingorgo in cucina. per finire potresti fare degli spiedini di frutta di stagione da servire con del gelato alla vaniglia.
    se hai bisogno di qualche ricetta specifica email me passionxfood@yahoo.it

    ciao

  • Elisabetta ha detto:

    Mio dio! ma com’è che ho la torta in forno da un quarto d’ora e già mi sembra cotta!?!?
    Ho the strongest oven in the world o sono la peggior cuoca del blog?
    Ho letto bene? 70 (SETTANTA) minuti??

    Se qualcuno mi soccorre entro immediata carbonizzazione prometto che eseguirò ogni ricetta di Sigrid anche proponesse impossibili mapazze belghe realizzabili in non meno 6 ore di lavoro indefesso….

  • salamander_75 ha detto:

    @ tutti: ciao! domenica potrei avere un brunch domenicale in giardino (tempo permettendo!!!)con amici.
    cosa mi consigliate? ok gli smoothies e le ultime torte postate, ma di salato? pensavo anche ad un’insalata di riso che però non mi viene mai buona.
    aiutoooo!!!
    grazie ;)

  • salamander_75 ha detto:

    bbbuonisssimmmaaa la torta! fatta e apprezzata da tutti
    grazie sigrid

  • Gretel ha detto:

    Ciao..sabato mi sono dedicata a cucinare una deliziosa marmellata di carote, arancia e cardamomo come da tua ricetta..bhe..ammetto qualche piccola personalizzazione..nonostanye il mio zampino è venuta benissimo ed è buonissima…e se lo dico io che ODIO le carote!!
    Grazie per lo strepitoso suggerimento!

  • fiordisale ha detto:

    @Giù apposta te l’ho detto, perchè io lo saccio! :))

  • fiordisale ha detto:

    @eveline per certi versi le due si equivalgono, la pietra ollare si può usare sia in forno che sul fornello, è l’ideale anche per cibi come carni-pesci-verdure, in questo è meglio della refrattaria perchè si sporca meno (ed assorbe praticamente zero). però su cibi lievitati il sapore del forno (tipo legna)lo da di più la refrattaria. quindi sta a te capire l’uso che ne vorresti fare.

  • Giu ha detto:

    @fiordisale
    Ti rispondero’ con un vecchio tormentone ungherese: non puo’ essere (come dici tu), perche’ non lo so.

  • evelyne ha detto:

    grazie fiordisale per la risposta! (eh beh, ci voglio provare anch’io a usare il grassetto!)
    e rispetto a pietra ollare/pietra refrattaria? posso usare la pietra ollare in forno come la pietra refrattaria o sono due cose completamente diverse?

  • Benedetta ha detto:

    Sono incappata nel tuo blog pochi giorni fa e devo ringraziarti perchè mi hai fatto riscoprire la cucina made in italy (paradossale eh?). Sono una patita di pasticceria e cominciata l’estate (ho 17 anni e vado al liceo quindi riservo a questo periodo il tempo per gli hobby)mi sono letteralmente tuffata nei blog internazionali (che devo dire sono fatti proprio bene) non considerando invece, da buona italianofoba ( si dice???), le buone ricette nostrane,ritenendole retrograde e scontate(non ho idea del perchè..). Mentre però mi trovavo immersa fino al collo in ricette zuccherose e ipercaloriche mi si è presentato il tuo blog (colpo di fortuna ) di cui mi sono innamorata,specialmente delle foto, sono stupende (oggi per curiosità ho comprato il Gambero Rosso!!!)! A questo punto,dopo averti annoiato con la storia della mia vita,ti volevo chiedere una cosa di assoluta importanza : devi sapere che tra me e Ph10 è nato l’amore! Ebbene si, dal minuscolo particolare che se ne intravvede nalla foto che hai postato è scoccata la scintilla e mi chiedevo non è per caso che il libro è stato pubblicato anche in italiano vero? Per favore rispondimi al più presto prima che perda completamente la testa per poi sapere che è un amore impossibile!!! Grazie mille!!

  • fiordisale ha detto:

    evelyne la pietra refrattaria andrebbe direttamente sopra la resistenza, anche perchè volendo usare la logica, se il fine ultimo è che si scaldi, più lontana è dalla fonte di calore (la resistenza, appunto) e più ci impiegherà, il che starà a significare che la pizza, oltre a mangiarla a notte fonda, costerebbe così tanto in bolletta, che si fa prima ad andare a magnare nel miglior ristorante della città ;)
    sul suo uso: come ho già detto, il mio forno ha la funzione pizza, con la pietra refrattaria inclusa, ed io ci faccio pane e pizza, esternamente viene una bellissima crosticina e internamente ha un sapore ben diverso dal vecchio forno e molto più simile alla pizza della pizzeria

  • chiara ha detto:

    MA NON SONO UN PO’ TANTINE SEI UOVA??????????????????????????????????????????????????????????????????????????????

  • fiordisale ha detto:

    @Giu mi risulta che in wordpress ogniqualvolta viene lincato un post (vale anche sui post vecchi, quindi) appare una striscia identica a quella che hai visto, generata in automatico dal sistema per avvisare il proprietario del blog che quel dato post è stato citato (con tanto link) in un altro blog.
    se vuoi possiamo fare una prova anzi dovresti trovare un messaggio simile fatto da me al post dei muffin. In questo caso non c’è dolo, non c’è spam e quant’altro, perchè è impossibile impedire l’automatismo del sistema, concordi? :)

  • evelyne ha detto:

    @ chiara: sì, sì, sì, la vogliamo la tua ricetta di cheese cake che non si cuoce (scusa se non ti ho risposto prima)
    @ giu: bellissimo il link!
    @ all: funziona davvero così bene la pietra refrattaria? vale l’acquisto? perché io è da tempo che me lo chiedo e non ho mai avuto il coraggio di lanciarmi… e si mette sul fondo del forno o sulla griglia? perché io l’avrei messa sulla griglia.. e poi: pietra ollare = pietra refrattaria o sono due cose diverse? e la pietra ollare si può mettere in forno con lo stesso tipo di risultato?

  • Giulio (runner) ha detto:

    Comunque è veramente incredibile la ricetta di questo cheesecake: 6 uova 100ml di latte con soli 60g di farina verrebbe da pensare il risultato più simile ad una frittata invece guarda te cosa ti combina la chimica…
    Lesson Learnt: lasciar perdere i propri preconcetti e le proprie verità rivelate e provare provare provare che c’è sempre da imparare e da ricredersi
    …anche e soprattutto per quelli giovanissimi come me e giu…

  • twostella ha detto:

    @Giu: non credo sia spam, è una ricetta di un blog in cui viene citato il cavoletto e fior di zucca … credo sia solo un errore del commento
    DELIZIOSA LA FOTO DELLO SPAM!
    P.s. confesso … ho anche acquistato questa scatoletta (ho una passione per il packaging), ovvero spam normale e spam al pepe (in seguito a suggestioni del film “50 volte il primo bacio”) ma il contenuto è 50 volte da dimenticare …

  • Giulio (runner) ha detto:

    @Donatella: mmm…no non lo metterei sul fondo del forno il coso di terracotta anche se non credo succeda nulla. Sul fondo del forno metterei solo pietra refrattaria, marmo o granito.
    @patricia b: Stesso gioco di qui..ehm..cui sopra ma con <STRIKE> come tag (che va poi chiuso nel solito modo). Meaning an afterthought while writing…

  • Donatella ha detto:

    @Giu: e io che credevo tu l’avessi detto apposta… l’escatologia esiste, è una dottrina filosofica. Oppure l’hai fatto davvero apposta, con trattino, per confondere le idee? Uffa mi sa che io oggi è meglio che mi rimetto a letto…

  • Giu ha detto:

    @donatella
    Escatologico e’ di chiara derivazione spagnola, mi pare evidente. Comunque volevo scrivere e-scatologico, ma il trattino non mi e’ venuto.

    @oldhen + donatella
    E pensate a me che sono addirittura giovane non so cosa dico.

  • Donatella ha detto:

    @oldhen, pensa un po’ come sono messa io, non sono vecchia e non avevo capito :-)

  • oldhen ha detto:

    che vuoi… la vecchiaia…

  • oldhen ha detto:

    @Giu: mi piace la tua foto! rende molto bene. Avevo capito che era la solita pubblicità gratuita e proprio per principio non l’ho cliccato. Non ho capito molto quello che volevi dire, ma il senso si e quindi concordo :))

  • Donatella ha detto:

    @Giu, vabbé, finché sei polemico escatologico e non “scatologico”, penso nessuno avrà da ridire. Pero’ quello che non ho capito è come fai a sapere che quel messaggio è spam (io non ho aperto il link, era toppo strano), quale scopo ci sia a spammare in questo modo su un blog, né tanto meno come si faccia, voglio dire, se lo spammatore lo deve fare a mano in ogni blog farebbe meglio a fare più sesso no?

  • Giu ha detto:

    @Donatella
    In alcuni blog, invece di aprire una polemica sull’inutilita’ dell’ennesimo link spammato a casa d’altri senza essere invitati, si mette un link come quello che ho postato sopra, dove c’e’ un’immagine che richiama esplicitamente allo spam. Spesso usano appunto una foto del noto scatolame post-colombiano. Perche’ tanto discuterne diventa quasi inutile, visto che il guerrilla-spammer tira la pietra e nasconde la mano, e poi perche’ questa specie di sit-in silenzioso e’ di gran lunga piu’ esplicito e “loud”, di mille commenti possibili.
    Magari sara’ solo che oggi non sono molto urbano e soprattutto diplomatico, ecco.
    Giu

  • chiara ha detto:

    @sigrid
    ciao…bellissima….la farò…
    comunque ho visto che tutte le tue cheesecake sono cotte!!!vuoi che ti mandi la ricetta di quella che faccio io?non va cotta…così poi sono anche tutti contenti perchè non devono accendere il forno!baci

    chiara

  • Donatella ha detto:

    @Giu: non ho capito nulla! Mi spieghi?

  • Giu ha detto:

    @all
    Da qualche parte gia’ lo fanno, magari potremmo introdurlo pure noi. Quando arriva un link esterno come quello del comment n.78, che e’ chiaramente uno spam, invece di aprire un incazzaturapopolare, potremmo postare questo link esplicativo. Il link e’ a uso libero (se volete usate/usiamo questo), ma e’ chiaro che ognuno potrebbe linkare la sua immagine di spam preferita.
    Giu

    Ps. Oggi sono di “polemica escatologica”

  • patricia b. ha detto:

    Mi ricordo i miei tempi dell’HTML, quando ho appena un pò imparato ad utilizzarlo, è stato creato il dreamweaver, al quale sono passata tempestivamente e mi ricordo che tutti mi guardavano con orrore (per rimanere in tema gastronomico come si guarda chi fa il purè con i fiocchi e non con le patate e, Nigella nel suo programa Express lo ha fatto… ma che cosa le è successo a quella divina????)
    Adesso Giulio… ci provochi però…. come fai a cancellare quello che hai scritto????

  • Donatella ha detto:

    @Giulius runnus velocipetor: io per cuocere il pane uso il coso di terracotta per la piadina che normalmente si mette dul fornello e non in forno. Ma lo poggio sulla griglia, non ho mai pensato di appoggiarlo sul fondo. Se lo faccio non è che questo va in tilt?

  • Giulio (runner) ha detto:

    @pegaso: Dunque quello che ho io è un pezzo di normalissimo marmo bianco levigato 40x40x2cm che normalmente viene venduto come piastrella ma che io ho appoggiato sul fondo del forno. Io ce l’ho messa per cuocerci sopra direttamente il pane e la pizza ma mi sono accorto che migliora anche il funzionamento del forno. Sconsiglio di usare qualsiasi altra piastrella mi atterrei a quelle di marmo, granito o di pietra refrattaria.
    @giu & @donatella: bei tempi…adesso questi ragazzi sono tutti pieni di style-sheets…dove andremo a finire…

  • Donatella ha detto:

    @Giu: eccoti qui la classica casalinga di Voghera. Io non conosco gli albori del frullatore, ma devo dire che la reazione che hai descritto ce l’ho avuta ultimamente con la pubblicità del foglietto che metti in lavatrice e “acchiappa il colore”. E mi sono detta “pfui! vuoi mettere una buona separazione del bucato secondo i colori?” Poi invece magari funziona davvero…
    Acc, se continuiamo cosi’ va a finire che Sigrid ci ritira su le bretelle (e questa la capisce solo lei e i francofoni)…

  • Pegaso ha detto:

    Ciao a tutti, scusate l’ignoranza, ma sta piastrella di marmo e’ una comune piastrella o qualcosa di particolare?
    Visto che ho gia’ deciso di acquistarla, poi come si usa? si poggia direttamente la pizza o il pane sulla piastrella o serve solo a riscaldare il forno in modo diverso?
    Grazie delle informazioni, un bacio

  • Giu ha detto:

    @Giulio Cern
    Ah… i bei tempi del debugging…
    Ricordo giorni in cui i programmi cosiddetti “dedicati” ti andavano talmente sui nervi, che cominciavi (non scherzo) a usare il notepad per scrivere html. Sai cosa mi manca in realta’ di quei tempi? L’ottimizzazione del codice. Poiche’ le connessioni erano scarse e lente, si tendeva a guardare con precisione ai contenuti delle pagine, si eliminava il superfluo, si cercavano le prestazioni migliori, si ottimizzavano le foto fino all’esaurimento nervoso. Oggi si fanno tanti click click, ma poi secondo me la meta’ della banda disponibile se la mangiano dati inutili, o informazioni che noi non vediamo affatto. Comunque non mi lamento: a me l’editing manuale non mi manca assolutamente. Certo e’ un dato di fatto che quei tempi abbiano influito sul metodo di lavoro, sul puntiglio per l’ottimizzazione e l’ordine, e sull’occhio critico per gli sprechi :)))) (la famosa deformazione professionale).
    Sarei curioso di sentire il commento della casalinga che vide per la prima volta un frullatore. Immagino una cosa tipo: “Seeeeh vabbeh… ma vuoi mettere un bel mortaio a mano?”
    Giu

  • Giulio (runner) ha detto:

    @patricia b: va che sei smart ragazza! brava!! Per far scrivere i segni di maggiore e minore senza che vengano interpretati e quindi producano il grassetto non ho scritto direttamente i segni con la tastiera bensì i tre caratteri “& lt ;” (scritti senza spazi in mezzo) “lt” sta per “less than” e questo produce il simbolo < scrivendolo e non interpretandolo…idem per il “gt”…ma non tutto l’html viene interpretato e funziona qui sopra solo qualche tag

  • Donatella ha detto:

    @Giulio: io all’inizio degli anni 90 mi collegavo alla rete con compuserve, che i portali in europa non esistevano, e infatti nei forum e nelle chat si incontravano soprattutto americani, e qualche sparuto europeo. Vabbé, adesso faccio la vecchia reazionaria, pero’ erano bei tempi quelli… :-)

  • Giulio (runner) ha detto:

    @patricia b: grazie per gli auguri! e si la pietra refrattaria aggiungila che vedrai che ti trovi bene…qualcosa di personale possiamo scriverlo se astutamente mischiato con cose di cucina…

  • patricia b. ha detto:

    @Giulio: ma perchè la seconda volta che hai scritto la frase con i tag non ti è venuto il grassetto??
    Come vedete mi sbizzarrisco anch’io!!!

  • Giulio (runner) ha detto:

    @Donatella: ma io sono obsoleto veramente, su molti aspetti di valori e approccio alla vita ma in particolare su questi ultimi sviluppi di Internet. World Wide Web era un progetto nato al CERN a inizio anni 90 al quale ho partecipato sia pure come assistente all’aiuto-sgabuzziniere. Dunque l’HTML che ricordo è quello dei primi anni 90, in Italia non si sapeva neanche che esistesse internet. La rete andava come una scheggia ma ovviamente c’era sopra solo roba di fisica delle alte energie, astrofisica, fisica nucleare e (ovviamente) pornografia di base. Si scrivevano le pagine HTML con lo stesso editor con cui si programmava in Fortran 77, quindi altro che suggeritore di tag, se ti dimenticavi un segno di maggiore o minore debuggare era un delirio. Veramente sembrano 200 anni fa…ma prima o poi mi aggiorno.

  • patricia b. ha detto:

    Buongiorno a tutti!!!
    @Giulio: Ho sentito di questa piastra di marmo o granito per cuocere le pizze, dicono che il risultato è strepitoso!!! Adesso forse mi tireranno le orecchie dato che vado sul personale, mi assumo le mie responsabilità, ma siccome domani parto volevo già oggi in anticipo farti tantissimi auguri di tutta la felicità possibile per il 18 e per i giorni a venire, con tutto il cuore. Ti invio un abbraccio pieno d’affetto, Besos
    Patricia

  • Donatella ha detto:

    @Giulio road runner meep meep: ha funzionato! Adesso vedrai tutti che si sbizzarriscono con i grassetti! E guarda che obsoleto è bello. Mi fai pensare al mio primo word processor, un computer che faceva solo quello, e ogni volta gli dovevi caricare il programma con un dischetto (formato che ando’ poi fuori standard). Ci scrissi la tesi con quel coso, rispetto alle macchine da scrivere, anche elettroniche, era una rivoluzione. Per tutte le funzioni bisognava usare i tasti F…
    A proposito di obsoleto, ieri ho comprato una raccolta di Topolino (si’, ogni tanto la sindrome di Peter Pan raggiunge dei livelli parossistici. La prima storia è del 72, e ha un livello di vocabolario veramente elevato, sono sicura che i ragazzini di 13 anni cui do’ ripetizioni dovrebbero cercare un bel po’ di parole sul dizionario. La storia seguente, del 2000 e rotti, non raggiunge invece questi livelli. La De Filippi ha fatto danni anche su Topolino…

  • Giulio (runner) ha detto:

    @fiordisale: la piastrella di marmo equivalente alla refrattaria serve solo ad accumulare calore, quindi a stabilizzare la temperatura del forno, non fa null’altro, non asciuga, non stira, non fa nulla, sta lì fermissima e accumula calore, per rilasciarlo quando serve. Ripeto: migliora la performance del forno ed è piuttosto semplice da provare, basta appoggiarla sul fondo del forno. Sul ventilato mi pare che la pensiamo diversamente, mi trovo più d’accordo su quanto dice risonero, ma non c’è problema, per fortuna siccome nessuno ha la verità rivelata possiamo continuare entrambi a fare come pensiamo meglio.

  • Donatella ha detto:

    @Giulio meep meep: grazie , vediamo se funziona…

  • risonero ha detto:

    @fiordisale
    per quel che ne so io la funzione ventilata va usata per tutto ciò che deve essere friabile(infatti tende ad asciugare), tipo frolle e sfoglie, quindi benissimo per le crostate, mentre lo statico si usa per i prodotti lievitati, dolci e pane.io devo dire che ottengo i risultati migliori usandole in questo modo:)

  • manuela ha detto:

    buona, davvero buona..
    mi è uscita bassina ma ottima
    grazie grazie

  • Giulio (runner) ha detto:

    @elisa: ma io sono obsoleto
    @oldhen: hai ragione, ma infatti devo dire che non è che avessi notato chissà quali differenze…mi par di capire però che funzioni da catalizzatore per iniziare la reazione, infatti se ne mette di solito un pizzico, aiuta all’inizio insomma…

  • oldhen ha detto:

    Evvvai! giulietto che corre hai dato l’indicazione giusta, non altrettanto si può dire di @Elisa…

  • oldhen ha detto:

    mmm… non ha funzionato… ci riprovo: ciccio!

  • oldhen ha detto:

    @Giulio che corre: ! e il sale che non si mette? non hai letto tutto… ;) (ci ho provato…)

  • Elisa ha detto:

    Giulio, nell’era del W3C i tag <b> e </b> sono obsoleti anche se funzionanti e si sostituiscono con <strong> :D

  • Giulio (runner) ha detto:

    @donatella: il grassetto si fa mettendo la parola da grassettare tra i simboli <b> e </b>.
    per esempio:
    la torta di mele si fa senza ventilazione
    si scrive
    <b>la torta di mele si fa senza ventilazione</b>

  • Giulio (runner) ha detto:

    @oldhen: grazie, molto interessante, finalmente qualcosa con base scientifica e non di paraveggenza…mi pare ci sia conferma di quanto detto sopra, il tuorlo e i grassi che smontano il tutto e anche il recipiente che è meglio se non è di plastica. Mi mancava quella della goccia di limone…proverò sicuramente.

  • nuovomavecchio ha detto:

    sigrid, ti seguo da quando cercavo una buona ricetta di yakitori. sito fantastico, grazie

  • twostella ha detto:

    Buona sera Sigrid! Sono passata per ringraziare: ho seguito il tuo consiglio per il Golden Syrup e ho utilizzato la ricetta dei Chocolate chip muffins di Tuki ed è stato un successone!!!! Grazie!

  • fiordisale ha detto:

    Giulio no in realtà non è proprio così.Il ventilato o il turbo ventilato circolare dei nuovi forni è un aiuto notevole nelle lievitazioni dolci (quindi veloci. Le altre lievitazioni sono più lente quindi hanno bisogno dello statico (altrimenti scuriscono) e gli altri impasti (crostate, etc) vanno con lo statico.
    Se hai notato non ho menzionato né adesso né prima ulteriori pietanze (tranne i dolci)
    la tua piastrella è equiparata alla mia pietra refrattaria, che per talune cose (pane, pizza, etc) è ottima, per il resto direi proprio di no (secca troppo velocemente). Le tue strategie hanno il piccolo difetto di costati in termini energetici almeno il 30% in più rispetto alle mie (uno dei vantaggi del ventilato è questo, tra l’altro) se hai un termometro fa pure a prova e posiziona il forno in ventilato a 170°C una volta raggiunta la temperatura sposta la funzione sullo statico, vedrai che la temperatura crollerà di 30°C… e siccome io sono per il risparmio energetico a prescindere, mi sono permessa di contraddirti :)

  • manuela ha detto:

    bellissima, vedo negli ingredienti il sale ma non lo vedo nella ricetta. E’ in forno senza, sperem… (non sono molto brava)

  • oldhen ha detto:

    @giuliochecorre @risonero: http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/01/07/la-dolce-neve-della-cucina/ non dico altro. Mmmmm…. più sintetica di così…
    BAAAACI

  • Flo Bretzel ha detto:

    Fan de cheesecake, je ne peux manquer de tester cette version mais à mon avis, elle sera un peu trop light à mon goût. A suivre donc…

  • evelyne ha detto:

    non mi connetto da due giorni per cui mi permetto un rewind: .. riguardo agli smoothies e ai cenni rispondevo alla provocazione! non mi permetterei mai di dire basta agli smoothies o a quant’altro, era un gioco e qualcuno si è anche aggregato, ma giocavamo tutti!! e visto che di provocazione si trattava non potevo fare altro che rispondere con un’altra provocazione: lo pseudo-calo di numero di commenti… a parte che ero certa che sarebbe stata presa come battuta perché non aveva senso e poi è ovvio che il numero di accessi e/o commenti non fa la qualità del blog, altrimenti questo ne dovrebbe avere qualche milione di migliaia in più! la qualità è notevole sia per le foto che per le ricette, è un piacere frequentarlo, cosa rara tra i milioni di blog di cucina che ci sono, ma in questo traspare che chi lo cura (sigrid) lo fa con passione, gusto e piacere.. spero di aver chiarito qualsiasi equivoco.

  • Giulio (runner) ha detto:

    @fiordisale: la penso un pò diversamente. Per me il ventilato va dove voglio la croccantezza (arrostitura) o togliere acqua (es. melanzane alla parmigiana) o gratinatura. Quindi quella funzione la uso e spesso ma solo in questi casi.

    Nelle torte (di mele, di ciliege), plumcake, muffin, etc uso rigorosamente il non ventilato perchè NON voglio l’uniforme distribuzione del calore ma più caldo in basso che in alto anche perchè comunque fa una lievitazione in forno. Inoltre non voglio che vengano asciutte con la ventola. Quindi nessun escamotage, credo di usare la funzione giusta per l’effetto che desidero. Devo dire che facendo così le cose in forno mi vengono piuttosto benino…

  • maria ha detto:

    Ciao ragazzi è un bel po che manco.
    Come state tutti?
    Marcello Valentino mi manchi, sono finalmente in Puglia,caldo torrido oltre 42° gradi. rucola di campo,fichi freschi, talle di zucchine ecc.
    Non potrò visitare spesso il sito ma mi mancate.
    Baci a tutti

  • valentina_con panna ha detto:

    ecchime
    @fiordisale
    grazie per il consiglio, ma per il momento attendo la visita del tecnico, dato che qualche sera fa il quasi-maritino ha acceso il forno a 60° per tenere in caldo la carne che aveva arrostito al barbeque…sono passata appena in tempo! si stava per avviare il processo di carbonizzazione!!!

    quindi, involontariamente, la prova proposta da Giulio è stata fatta: ho optato per la sostituzione del termostato!

    QUINDI: venerdi sera ci riprovo col plumcake!

  • fiordisale ha detto:

    Donatellina ma che domande! colla matitina bleu, no? ;)

  • Donatella ha detto:

    @fiorellino, ma come fai a fare il grassetto?

  • fiordisale ha detto:

    @sigrid mi piace la morbidezza che si intuisce di questa torta, perl ho una curiosità. In questa stagione, con sto caldo, quanto possono stare (presumo in frigo)? Per farla ho bisogno di capire se devo immediatamente smerciarne 2/3 oppure se riesco a mangiucchiarmela con calma. Ottima e dietetica l’idea della salsina semi-light sopra.
    Adesso mi vado a bere uno dei tuoi beveroni ;)

    @Donatellina sei tremenda

    @Giulio giammai vorrei contraddire il tuo pensiero però secondo me stavolta la conta non mi torna. Il calore statico va bene ed è perfetto per i lievitati con lievito di birra (pane, etc), invece con i dolci la ventola garantisce la distribuzione omogenea del calore in tutta l’area fornesca. Prendiamo ad esempio i problemi col plumcake di valentina_con panna (a cui chiedo umilmente scusa per non avere risposto per tempo :(( )il forno di sta fanciulla evidentemente ha una distribuzione disomogenea del calore e potrebbe aiutare a risolvere la questione spostare il cake a metà, mentre per le torte (tortine, muffin et affini) bisogna mettere le teglie in basso con la ventola. Se il calore suggerito dalla casa produttrice è 160°C ti sarà sufficiente alxarlo a 170-180 (bisogna provare). Insomma tanto per non farla troppo lunga chesennò Sigrid mi cazzia, la metafora è che è perfettamente inutile comprare la stilografica se poi si continua ad usare lo scalpello per scrivere, è perfettamente inutile camprare un’auto turbo se poi si decide di viaggiare con una marcia bassa, ti ho reso l’idea?
    non devi rinunciare alla ventilazione, ch’è l’escamotage sbagliato, ma devi trovare la temperatura ideale in quella funzione (ed è diverso)

    @all-adorati vi leggo, eh! urca se vi leggo! buon inizio settimana

  • Fulvio ha detto:

    Ciao a tutti e tutte!!
    E’ la prima volta che scrivo… grazie ad una collega ho conosciuto il tuo blog, Sigrid… fantastico… sabato ho fatto una cena tutta a base di tue ricette… successone… Grazie Grazie Grazie!!!
    Buona giornata a tutt ie tutte!! :)

  • Sigrid ha detto:

    @sara: il fruttapec è fantastico :-)) (semplicemente devi cuocere molto meno a lungo la frutta quindi si spappola di meno, io preferisco :-)

    @donatella: eh vabbe scusa tanto ma io sto post l’ho scritto dopo mezzanotte, evidentemente stavo già dormendo :-)))

  • Sara ha detto:

    @Giulio: No, tranquillo, non ho nessun pregiudizio sul fruttapec…solo non mi è mai capitato di utilizzarlo e in questo momento non l’ho in casa, comunque adesso esco e provvedo subito!!!
    Per i fiori d’arancio, come dicevo, assaggiai questa marmellata di albicocche buonissima a cui era stata agiunta dell’essenza di fiori d’arancio…però effettivamente le susine sono un pò più asprine delle albicocche, infatti avevo dei dubbi se ci potesse stare bene o no…magari ne faccio due tipi e provo con una piccola quantità e poi vi faccio sapere!
    Grazie davvero per la risposta solerte!
    A presto!

  • Giu ha detto:

    @Giulio
    Potrei metterci un bel blocco 40x40x40, magari ci mette 2 ore per partire, e ci puoi infilare solo una farinata, pero’… vuoi mettere il poter dire: il mio forno pesa 300 kg, lo carico una volta il lunedi’ e mi resta caldo tutta la settimana? Da brevettare proprio.
    Comunque la refrattaria la vorrei pure io per fare una pizza decente ogni tanto… non che i 230 del forno possano fare una grandissima differenza, ma almeno posso illudermi di aver fatto tutto il possibile.

  • Giulio (runner) ha detto:

    @sara: le dosi puoi traslarle da questa:
    https://www.cavolettodibruxelles.it/2008/05/e-con-un-chilo-di-fragole-a-rischio-mummificazione
    Circa 450g di zucchero per kg di frutta vanno bene.
    Inoltre ti consiglio vivamente di usare il fruttapec, nello stesso post trovi un ampia trattazione sull’argomento. Te lo sintetizzo: non ti farà venire le orecchie verdi, puoi usarlo tranquilla. Se non ci credi o non lo trovi mettici una mela cotogna (a questo punto bio) con la buccia…

    Sull’abbinamento con fiori d’arancio non ce lo vedo, penserei di più ad una spezia o forse a dello zenzero…

  • Giulio (runner) ha detto:

    @giu:…bene…pensavo già che il mio problema fosse quello solito della promiscuità…

    @risonero: A parità di dimensioni si, la pietra ollare funziona anche meglio avendo un calore specifico più alto del marmo (circa 1 verso 0.8 del marmo).
    Ma la piastrella di marmo standard 40x40x2 è perfettamente a misura di forno e penso costi anche un pò meno venduta come umile piastrella. Detto ciò è importante anche lo spessore della lastra, una lastra da 1cm pur di preziossima ollare funzionerà poco più della metà di una da due cm in marmo. Insomma vedete un pò voi, comunque consiglio di aggiungerla al forno.

  • Sara ha detto:

    Ciao a tutti,
    innanzitutto complimenti a Sigrid per questa fantastica torta (che proverò appena posso)!
    Vi scrivo perchè avrei bisogno di un consiglio culinario:
    Oggi vorrei fare una bella marmellata di susine gialle (ne ho il frigo pieno perchè la nonna del mio ragazzo ha l’albero e ci ha riempito casa…), quanto zucchero devo mettere? E poi l’anno scorso avevo assaggiato una buonissima marmellata di albicocche con essenza di fiori d’arancio…secondo voi può star bene anche con le susine?
    Vi ringrazio in anticipo e ringrazio Sigrid che ci allieta ogni giorno con le sue ricette!
    A presto,

    Sara

  • salamander_75 ha detto:

    ciao sigrid e ciao a tutti! grazie per la ricetta: non devo più pensare a che torta fare per domani mattina. gli ingredieni li ho tutti in casa!!!
    ma solo io non ti vedo su sky? ieri mi son messa a guardare cortesie per gli ospiti. niente. poi ho girato sul gambero per vedere “questo l’ho fatto io”…niente. c’era un sgnore che ha fatto morire dal rdere la povera francesca…era alle lacrime!

  • Fra ha detto:

    Ciao Sigrid, dato che l’esperimento della torta di ciliege ha dato un risultato fenomenale mi scarico anche questa ricettina con la sicurezza che non mi deluderà
    Thanks

  • risonero ha detto:

    ah, Donatella, capisco..ancora la sindrome della matita rossa…missà che ci siamo sentiti un pò tutti chiamati in causa, eh?? bacchettati proprio per benino!! (so che non è grammaticalmente corretto ;))

  • Donatella ha detto:

    @risonero: si’, è vero, ma l’ho nominato per due ragioni; la prima perché volevo sottintendere che è meglio leggere i classici che si va sul sicuro, visto che spesso gli autori contemporanei (non tutti, è ovvio) fanno l’impasse sulla grammatica – non per scelta stilistica ma per ignoranza. La seconda, più importante, è che dopo i discorsi di giorni fa sull’opportunità o meno di divagare nei commenti, volevo rimanere in tema… :-)

  • risonero ha detto:

    @Giulio
    lo stesso risultato penso si ottenga anche con la pietra refrattaria, che magari si trova più facilmente del marmo, e già a misura, soprattutto, non credi?
    concordo sullo sconsigliarti la lettura dell’Artusi, quello di buono che ha fatto col suo ricettario in termini linguistici, mi sembra oramai superato da un pezzo.. non ti sembra, Donatella?;)

  • risonero ha detto:

    @Antaress
    condivido ciò che afferma Giulio, prova sempre a mettere poi un pizzichino di sale, anche nelle preparazioni dolci, dove è consigliato comunque, essendo un esaltatore di sapore, mentre per il tuo “problema” ti permette di stabilizzare gli albumi, e quindi li rende più fermi.
    Buone queste torte, sicuramente da provare entrambe. Anche io faccio un cheese-cake cotto in forno, simile a questa torta (però ha la base di biscotti), che diventa molto leggero e soffice.
    Buona settimana a tutti :))

  • Giu ha detto:

    @giapponesi
    Ma una bella salsa di sushi sulla torta? No eh?

    @Donatella
    Secondo me, se Giulio ha fatto qualche errore, e’ dovuto proprio all’aver letto l’Artusi (che scriveva notoriamente da cani). Quindi Giulio non ti preoccupare, anzi non ti curar e passa.

  • Donatella ha detto:

    @Giulio: non guardi la tv ma sei socialmente promiscuo, quindi ti commetti con coloro che la guardano, e per forza di cose assorbi. Resto quindi della mia idea di eliminazione staliniana. Ma ovviamente la (buona) lettura resta la fonte primaria. E secondo me va bene anche l’Artusi… :-)

  • campanellino ha detto:

    Se c’è una cosa che mi fa impazzire del tuo blog (oltre a ricette come queste…) è il tuo modo di raccontare… et, bien sur, tes chansons…

  • Giulio (runner) ha detto:

    @Donatella: mmm…not in my case. Non accendo praticamente mai la televisione. Forse potrei tornare a leggere in italiano…che c’è di bello ora sugli scaffali?

  • Donatella ha detto:

    @Giulio: eliminazione definitiva dal palinsesto televisivo di De Filippi e simili e presentazione di tutti i programmi da professori universitari di lettere in pensione?

  • Alice ha detto:

    Wow, adoro questo genere di torte che ti svaniscono in bocca… me l’appunto.

  • MICHELA ha detto:

    Però effettivamente sembra delizioso e light.
    Grazie
    ciao
    Buon inizio settimana.

  • Giulio (runner) ha detto:

    @Grace: Praticamente sei l’antiparticella di un celiaco (intolleranti al glutine ma mai alle proteine del mais). Potresti dunque usare 20g di amido di frumento per esempio.

  • Giulio (runner) ha detto:

    @donatella: condivido l’indignazione…effettivamente suona malissimo. Chiaro sintomo di analfabetismo di ritorno e non è il primo. Andrei pure a sciacquare panni in Arno se servisse a qualcosa. Suggerimenti per fermare questa deriva verso un ineluttabile destino di comunicazione a gesti e grugniti?

  • Grace ha detto:

    Sembra ottima…con cosa si potrebbero sostituire i 20 grammi di amido di mais? Allergia al mais, accidenti….

    Grazie, Grace

  • Giulio (runner) ha detto:

    @Antaress: Strano anche la frusta a mano dovrebbe funzionare. Quando separi i rossi dai bianchi devi fare superattenzione a lasciare i rossi perfettamente integri. Se il bianco viene “sporcato” con del rosso poi non si monta, i grassi e le proteine dei rossi non lo fanno montare. Così come non si monta se contenitore e frusta non sono pulitissimi, meglio usare un recipiente di vetro che sei sicura viene ben sgrassato piuttosto che uno in plastica. Poi qualcuno suggerisce di mettere un pizzico di sale nei bianchi…vabbè torniamo a lavorare, plan 2009 da consegnare entro domattina…

  • Donatella ha detto:

    @Giulio, matita rossa: “un posto che vendevano”??? Un posto DOVE, un posto IN CUI, non CHE!!! Eh no, eh, perché a Sigrid le si puo’ perdonare e anche sorridere (desopilante sarebbe esagerato, désopilant è quando ti rotoli a terra dal ridere tenendoti la pancia), ma ad un italiano laureato no… Vabbé, ti perdono perché sei in preda allo stress da matrimonio va… :-p

  • Giulio (runner) ha detto:

    @patricia: Dunque mi trovavo per lavoro a passare dalle parti di Carrara e mi sono detto proviamo a vedere se qui trovo…et voilà. Girellando per la zona cave ho trovato un posto che vendevano oggetti in marmo di ogni tipo tra cui una fantastica “piastrella” di marmo 40cmx40cm alta due cm che ho messo sul fondo del forno. Ovviamente adesso ci mette un poco di più ad andare in temperatura ma naturalmente funziona molto meglio, perchè quando apri per infornare il forno non scende di temperatura, la piastrella “stabilizza”, un pò il principio del tegame in coccio. Prox esperimento il pane fatto direttamente sulla piastrella…P.S. Ovviamente non serve andare a Carrara, immagino che le piastrelle in marmo le vendano ovunque…

    @all: ma che vi è preso? la sindrome della matita rossa? Se non ve ne siete accorti Sigrid sta qui creando una nuova lingua e il risultato è talvolta desopilante ma sempre interessante…

  • Donatella ha detto:

    Well, probAbly è la prima volta che mi interesso ad un cheese cake, che in genere la crema formaggiosa appiccicosa allapposa non mi piace, questa invece sembra… nu babbà (da leggersi con l’accento napoletano).
    Sigridina, “in principio” in italiano significa all’inizio. “En principe” si dice “in teoria”… Pero’ è carino cosi’, fa… couleur locale :-)

  • Precisina ha detto:

    Hai capito i nipponici…ma sai che m’intriga tantissimo!!! Qualcuno disse, non c’è due senza tre…quindi, a domani?! Buon lunediiiii!!!

  • twostella ha detto:

    Buongiorno Sigrid, mi hai convinto! Voglia di leggerezza …
    Alcuni cheesecake risultano troppo compatti, anche la base contribuisce ad appesantire il dessert. Grazie per la ricetta con la frutta di stagione!!!
    Buona settimana a tutti! dite cheese :-)))))

  • Antaress ha detto:

    Accidenti, il mio tallone d’achille sono gli albumi montati a neve, non mi diventano mai sodi…sarà perchè ho la frusta a mano, devo decidermi a comprare quella elettrica…questa torta vale l’acquisto!!

    PS: Sigrid, nel titolo…probAbly, non probEbly ;)

  • patricia b. ha detto:

    Buongiorno Sigrid!!:-)))
    Buongiorno a tutti!!!:-)))
    tornata ieri trovo un sacco di cose buone, anche quest’ultima torta mi sembra deliziosa e leggera, c’è da dire però,che la più leggera è la angel, senza dubbio.
    Dove vai Sigrid??? spero tanto vacanze… Spagna forse?? in Argentina si dice valijas e non maletas… ma vabe’, è lo stesso.
    @Giulio: ciao;))) ma quale è la modifica che hai fatto al tuo forno??
    Baci a tutti
    Patricia

  • Giulio (runner) ha detto:

    @Sigrid: fatta torta alle ciliege e direttamente portata da amici e parenti. Devo dire grande successo di pubblico e critica, ottima ed apprezzatissima.
    Teglia da 19cm ed è venuta bella alta. Euhm…ma secondo me non è tanto la teglia ma quel che succede in forno a far la differenza. Ho fatto recentemente una piccola modifica al forno che mi pare lo abbia ulteriormente migliorato ma soprattutto l’ho messa molto in basso, non ventilato, con solo calore dal basso, in modo che l’impasto ricevesse una buona spinta.

  • Erborina ha detto:

    Maletas?? te vas a Argentina?? pero dónde?? uhmmm qué envidia ;)
    Buen viaje!!

  • Elvira ha detto:

    Si, troppe, troppe torte, basta, non se ne puo’ gia’ piu’……

    scherzo!!!!!!

    Solo, si allunga la lista delle torte da provare, ma e’ un grosso problema che riusciro’ a risolvere prima o poi :)

    Intanto mi sa che stasera faccio una rielaborazione criminale della torta lemon cocco :))) Ciao!

  • Tuki ha detto:

    Confermo, il japanese style cheesecake è uno dei dolci più soffici al mondo..una nuvoletta direi! E poi ha una texture davvero indescrivibile.

  • Sere ha detto:

    Semplicemente deliziosa! Non sarà mica troppo dolce però? 140 gr. di zucchero?
    Buh… mi segno la ricetta con una piccola postilla sul peso dello zucchero… ti farò sapere! Smack

  • Silvia-Magnolia ha detto:

    Buongiorno Sigrid e a tutti quanti! Quanto mi siete mancati :-D
    ma come..mi assento un paio di giorni per lavoro e tu..cosa mi combini? tutte queste torte meravilgiose? accidenti ! :-D sono meravigliose! Bravissima come sempre!
    bacione
    Silvia

  • luigi ha detto:

    Probably the lightest cake in the world…well i take that for granted and i will try it tomorrow :-)
    by the way what jaques brel has to do with this cheesecake?

  • Elo ha detto:

    Anche di domenica sera si fanno i blog adesso? hihihi

  • kosenrufu mama ha detto:

    leggera, fresca, fruttosa…. l’eccellenza per questi giorni afosi e caldi!!!!!

Commenti chiusi.