Sono tornata anch’io! Appena appena il tempo di smetterla di sentirmi una che ha passato sei mesi su marte prima di essere catapultata in città, per qualche strano movimento di risacca che non domino eccomiqui che riempo tutti i bicchieri di casa con mascarpone e savoiardi (eh che devo ffa, mi chiedono una foto di tiramisu, io la fo’…)
Va detto anche che tutto ciò si svolge in un decoro da finimondo: la libreria è scomparsa e si erge, tutta inscatolata, in torricelle che occupano metà del soggiorno, e per arrivare alla scrivania mi tocca slalomare fra scatoloni da riempire, aste sparse, cataloghi di mobili e cucine, scarpe da tennis che non ho avuto il tempo di mettere apposto – tanto ormai, che serve?- e bustone di vestiti dismessi (io sono di quelle che s’intestardiscono, tipo che se la maglia che tanto mi piace si buca continuo anche a metterla fino a quando diventa veramente indecorosa, dopodiché va in un cassetto, un angoletto, mica me ne separo… insomma buttare i vecchi capi del cuore mi fa veramente venire una strana nostalgia :-)
Ah, giusto per placare insostenibili curiosità del tipo ‘Ma dove andrà a vivere ora il cavoletto globetrotter?’ (haha) o ‘E quindi la belga finalmente torna nel paese suo?’, preciso che me ne vo a si e no 500m in linea d’aria da dove vivo ora, almeno mi risparmio il trauma del ‘nuovo quartiere’ (del resto mi sono già fatto san pietro – esquilino – marconi – trieste – garbatella, direi che ho dato, grazie), insomma vado all’ostiense, anzi al gazometro, e devo dire che con andreotti (fornitore ufficiale delle torte nuziali – 1! – di casa cavoletto) e doppio zero letteralmente sotto casa (e ferzan ozpetek alla finestra di fronte, non è uno scherzo :-), mi sento di vivere lì già da una vita… :-)
Intanto, per fare un po’ di transizione mentre faccio shopping compulsivo all’ikea (veramente farò compagnia al caro vecchio forno a gas fino a fine ottobre, il tempo di avvitare le 478 viti svedesi in dotazione con armadi, cassettiere e lampade a sospensione) e aspettando che tutti rientrano dalle vacanze, ho accumulato, in calabria, un po’ di cucina di casa. Perché quest’anno (dopo che per anni ogni agosto sbarcavo con un cassone pieno di annelli di pasticceria, speziette svariate e assortite, della serie sissammai’ che mi servisse il cardamomo, o il 5spezie, e dove vado se non ho la paprika affumicata??!) mi è venuta finalmente una stupenda illuminazione: ma visto che sono in calabria tanto vale che cucino con quel che c’è, giusto?! E quindi quest’anno niente trasporti di materiale cucinesco, tutt’al più un po’ di libri, e cose semplici con i sapori e gli ustensili di lì. Mavvipareva?! :-)
Fra le letture portate in ferie cascava a pennello La cucina del Cilento (vedo fra parentesi che la casa editrice, ed. dell’ippogrifo, si trova a Sarno, ridente località campana che ricordo per i suoi camion carichi di san marzani, il suo autogrill da evitare e un suo taciturnissimo meccanico al quale una volta ho lasciato 800 euro dopo ché la cinghia della macchina mi era saltata sull’autostrada, son sicura che ancora se la ride nei baffi, ma mi distraggo, scusate… ), una raccolta di ricette appunto cilentane, a cura di Luciano Pignataro, giornalista enogastronimico campano. La cosa buffa è che la cucina cilentana in fin dei conti è molto simile a quella che si pratica in calabria, per lo meno in quella calabria dell’alto ionio che conosco io, e sono parecchi i piatti e gli abbinamenti presenti nel libro che non mi sono affatto nuovi. Fra altre cose mi intrigava la versione bianca della classica parmigiana, provata e quasi subito rifatta, in pratica, un plebiscito generale :-))
La parmigiana in bianco, la ricetta: prendere 3 melanzane medie, lavarle e affettarle a fettine di 2-3mm di spessore. Infarinarle e friggerle, poche per volta, in olio d’oliva. Lasciar asciugare su della carta da cucina. Afettare 200g di mozzarella di bufala e 150g di caciocavallo silano a fettine sottili e preparare la parmigiana in una teglia, alternando strati di melanzane, di mozzarella e caciocavallo, finendo ogni strato con due cucchiai di parmiggiano grattuggiato e un po’ di basilito tritato, senza dimenticare di condire con sale e pepe. Finire spolverando il tutto con del parmigiano e qualche fiocchetto di burro. Infornare a 180°C finché la superficie non sia dorata, un 30 minuti circa. Servire a temperatura ambiente.
Fatta stasera! Veramente buona! Grazie
sai sigrid, questa era la parmigiana che mi faceva sempre la mia zietta. mi rimane un ricordo lontano, il suo viso sorridente quando mi faceva trovare il mio piatto preferito, la mia totale incapacità nel fermarmi davanti a tanta bontà. la tua foto mi ha commossa: è proprio come la ricordavo io. strano non me ne sia mai accorta prima di questa ricetta…
Ho preparato oggi le tue melanzane alla parmigiana, cara Sigrid: gli ospiti ed io, satolli, ringraziamo.
@ amanti del fleur de sel, SIGRID e CHEF VARI che parlano di sabbia
se nell’insalata rimangono chicchi di sale tipo sabbia allora vuol dire che non si sta usando un fleur de sel ma un sale normale, magari venduto come fleur de sel. Quest’ultimo è talmente delicato che appena entra in contatto con l’umidità dell’ingrediente si scioglie immediatamente. Questa è una caratteristica fondamentale dei VERI FLEUR DEL SEL.
Dag chouke! On vient de rentrer sous nos bas cieux brabançons… quel contraste avec le chant des cigales, le soleil et une température formidable près d’Avignon… Enfin, let’s dig in. Finies les ratatouilles, les p’tits fromages de chèvre et de brebis, les calissons, les pêches et autres douceurs provençales. On passe aux nourritures d’automne, et on redémarre les soupes du … souper ;-)
ps (eppoi la smetto con la contestazione) ma ci sono degli chef che dicono no fleur de sel nell’insalata, per il semplice motivo che i granelli ricordano la consistenza della sabbia (tipo quella che rimane nell’insalata pulita male), e condivido :-)
sempre a fine cottura…e il fleur de sel solo per i “condimenti a crudo”, nel senso direttamente nel piatto e per insalate, verdure, pesce, ecc ecc
@ graziana: ah….anche io lo faccio così il fondo di coniglio. sì magari non essendo troppo saporito visto che si tratta di carne bianca, basta poi usarlo con qualche ingrediente più deciso.
@ ominosalato: benissimo! grazie davvero. è da 6 mesi a questa parte che cerco di informarmi un po’ su quel che uso sia in cucina sia x la cosmesi. insomma, voglio fare un uso “consapevole” il più possibile, e così cerco di raccogliere informazioni su bio, non bio, ogm ecc. e il sale dove lo mettiamo???
sul fleur de sel ho avuto modo di leggere lo scambio di opinioni tra te e sigrid. proverò e vi farò sapere! lo si usa a fine cottura solitamente, vero?
domani se ho un momento di tempo vado a vedere meglio il tuo sito, cosa che ho fatto circa un mesetto fa ma troppo alla veloce….
buona serata!
a presto
@SALAMANDER
figurati, nessun grazie. Il consiglio che posso darti è di comprare sempre sale marino integrale proveniente dal mare. Lascia perdere il sale di miniera e non usare mai prodotti raffinati. Il sale integrale è leggermente umido, bello a vedersi e ricco di tutti gli oligoelementi nobili del mare. Vedrai che è più buono e se ne usa la metà rispetto a quello raffinato. Per quanto riguarda i fiori di sale, fleur del sel o soffi di sale a dir si voglia, fai tu delle prove e usa quello che ti convince e piace di più. Per quanto mi riguarda la mia preferenza va al fleur de sel de camargue che oggi si trova anche nella grande distribuzione. Buon sale!
@salamander: grazie andrò a leggermi la ricetta!
Be’ il fondo di coniglio non è saporitissimo, sempre carne bianca e magra è.
Io lo faccio così: metto le ossa in forno a 230° a rosolarsi bene.
In casseruola poi metto, olio, burro, cipolla, sedano carota, rosmarino, timo, salvia.A pezzetti.
Aggiungo quindi le ossa rosolate e deglasso la teglia del forno con poco vino (o anche solo acqua).
Metto tutto nella casseruiola e copro di acqua.
Faccio cuocere fino a ridurre della metà.
Quindi tolgo le ossa e riduco ulteriormente.
Poi metto tutto nei biccheirini di plastica e congelo.
Al isogno uso così com’è oppure allungo con un po’ di acqua e pochissima maizena
ciao cara, bentornata ed in bocca al lupo per il trasloco, io ho appena finito il mio settimo in 10 anni!bella la parmigiana bianca, non esattamente leggerisisma, ma chissenefrega per un anno il bikini non se lo mettemo più!
wow ma la foto sembra un dipinto… o lo è?…. e la ricetta, favolosa, grazie e ben tornata!
@ graziana: il lonzino lo trovi al post 72 del 12/6. ti consiglio di farlo…è buonissimo.
per quel che riguarda i filetti potresti fare una ricettina piemontese che mi pare si chiami tonno di coniglio, che in casa di mia mamma non si è mai fatto(avendo origini venete)e che non ho mai provato neppure io. però c’è una mia amica che lo fa e posso chiederle la ricetta.
il fondo con le ossa lo faccio anche io ma mi rimane sempre poco entusiasmante. tu come lo fai?
Ah scusate, ma non trovo la ricettina del tanto decantato lonzino…
C’è qualche anima pia che potrebbe postarla?
Grazie
@Sigrid: bentornata
@Salamnder_75: io predno sempre i conigli interi che costano mooooolto meno.
Le cosce e le spalle le faccio in arrosto pressapoco come le fai tu. Con la carne delle costine faccio un ottimo ragù perfetto con la pasta all’uovo.
Con le ossa un fondo di conglio utilizzabile in mille occasioni
Mi manca una ricettina giusta per i filetti.
Li conservo di solito per preparare delle terrine ma mi pare un po’ riduttivo.
Qualcuno ha dei altri consigli?
@ tutti:
dimenticavo di raccontarvi una cosa (ehm…una ricetta). ieri ho rifatto per l’ennesima volta il filonzino, e mentre tritavo le erbette aromatiche ho pensato di tenerne un po’da parte per cucinare i tagliolini al coniglio.
avevo delle cosce di coniglio, le ho fatte rosolare bene poi fatte cuocere a fuoco lento in padella. le ho disossate e tagliato la polpa a dadini. poi ho preparato un battuto di sedano, crota e cipolla e l’ho messo nella pentola dove ho fatto cuocere le coscettine, ho aggiunto i tocchetti di coniglio, saltato i tagliolini e in ultimo ho sparso un po’ di erbette aromatiche e grattato la scorza di arancia. BUONISIMI!
peccato che il lonzino non fosse pronto :( dovrò aspettare fino a sabato prossimo
@ sigrid: ho visto le tue nuove ricettine di cocco su sale & pepe. brava come sempre!!! le proverò…
buon trasloco!
@ ominosalato: grazie delle tue precisazioni! ti dirò che sul sale non ne so molto e come giustamente dici tu, essendo un alimento che uitilizziamo tutti i giorni sarebbe meglio saperne qualche cosina in più. quindi ti farei una domanda: per essere sicura di usare un sale “giusto” (dove per giusto intendo sano, non trattato, inquinato bla bla bla..), quali sono le informazioni che devo trovare sul pacchetto? grazie ;)
@ominosalato:good point !
cara SIGRID,
io non “disprezzo” niente, tanto meno il sale a cui ho dedicato quasi una vita. Chiedevo solo come mai esprimi “dubbi” su un tipo piuttosto che l’altro. Tutto qui. Certo, stiamo parlando di due prodotti al top della gamma, dunque rimaniamo sempre nell’ambito del de gustibus. Alcune precisazione permettimele però. Anche perchè ti leggono quasi 3 milioni di persone e un tuo “dubbio” potrebbe avere ricadute catastrofiche. :))
Intanto, da un punto di vista scientifico e adottando le tecniche di “petrografia degli ingredienti”, fango e argilla sono praticamente la stessa cosa.
Il sale di Guérand è “sporco” di argilla. Infatti se lo lavi diventa bianco. L’argilla, attenzione attenzione, è si un purificatore dell’organismo MA HA anche la proprietà di assorbire tutte le fonti inquinanti presenti nel mare. Compresi gli idrocarburi delle varie petroliere affondate al largo della Bretagna.
Il sale CAMARGUE non presenta traccie d’argilla e proviene da acque salmastre dei 900 km quadrati del delta del Rodano, acque decisamente più pure di di altre. Analisi alla mano.
I sali rossi e neri delle Hawaii non sono “sporchi” ma presentano carbone attivo (quelli neri) e minerali ALAEA (quello rosso)direttamente sedimentati all’interno del cristallo che è da considerarsi cristallo puro, a contrario di quello Guérande. Infatti, se li lavi, rimangono rossi e neri.
Questo volevo dire. Scusate tutti la noiosa precisazione ma il sale è una cosa estremamente seria come molte altre. Lo usiamo tutti i giorni, dunque ritengo sia bene conoscere cosa mangiamo e stare attenti approfondendo anche i prodotti delle brand consolidate come Guérand, Maldon o altri. D’altronde amiamo essere puntigliosi con la tracciabilità e la provenienza di un sacco di prodotti e vogliamo lasciar da parte il sale? :))
ah sigrid…adoro l’effetto lomo che hai dato alla foto calabra
ciao sigrid,bentornata.
Io sono irpina e questo accostamento non mi è nuovo, non perchè sia tradizionale fare la parmigiana in bianco, ma perchè durante le serate estive in cui la mamma affetta, infarina e frigge quintali di melanzane “paesane” da congelare, per far magazzino per i mesi invernali (quella santa di mia madre mi sgrida ancora se per caso mi faccio scappare di acquistare frutta e verdura fuori stagione…) noi eravamo soliti rubare le fette fumanti e riempirle a mò di panino con quel che c’era: mozzarella di bufala, fiordilatte, scamorza, caciocavallo, tutto rigorosamente irpino…mammamia che bontà che mi hai fatto ricordare…
Bentornata! Queste melanzane devono essere la fine del mondo… :)
Ci mancavi Sigrid :D
@beppe: ahi ahi beppe, caso vuole che la vignettatura è interamente made in photoshop… complimenti per il senso dell’osservazione, quindi… :-)
@ominosalato: beh intanto ci sarà pure sale di camargue e sale di camargue, e – ma stessa cosa per il guérande – i prodotti a largissima diffusione mi fanno sempre un po’ venire il dubbio… a me comunque piace di più il noirmoutier, poi il guérande, poi eventualmente il camargue, ma insomma, è esattamente come hai detto tu, de gustibus… :-) Più che altro, il sale di guérande non è grigio perché fangoso ma perché è argilloso (anzi il fior di sale lì non entra nemmeno in contatto con l’argilla per cui è cmq abbastanza bianco, mi sembra?!), e non se proprio è un motivo quello per disprezzare un sale allora anche i sali rossi e neri delle hawai sarebbero da scartare, mi sembra :-P
cara mercotte nell’ultima foto si vede l’anello parasole…… ahi ahi sigrid, sempre piene di errori le foto in esterni !
@RISONERO
non mi è chiaro se il fleur del sel che hai comprato in Camargue sia migliore o peggiore di quello dell’Esselunga. Puoi spiegarmi meglio? Il tema mi interessa molto. Dove lo hai comprato in Camargue?
@SIGRID
quali dubbi hai sul fiore di sale camarguese? Perchè trovi migliore quello di Guérande? Lasciando da parte le imitazioni e i falsi prodotti che spesso si trovano sul mercato, per quanto mi riguarda è esattamente il contrario. Nel senso che trovo Guèrande un sale spesso troppo pieno di fango (il colore grigio è dato da quello) comparato con il bianco leggermente rosée del Camargue. Il primo troppo salato, il secondo più morbido. Infine, giusto per testimonianza diretta, sono stato in entrambe le saline e posso assicurare che raccolgono a mano. Ho visto anche le linee di inscatolamento. Nessun trucco. In ogni caso…de gustibus :))))
Complimenti Sigrid per il magnifico foodblog, ti seguo da qualche mese e solo oggi scopro che sei praticamente di casa in Calabria….bellissime le foto!
Ed eccoci di nuovo qua, mi fa quasi fatica scrivere, non ero più abituata…
@sigrid: bentornata. E quando sarai pronta, sappi che… ho l’apparecchio per le gaufres!
@valentinapannosa: auguri! E ci devi raccontare tutto, soprattutto se sei riuscita ad entrare nel vestito :-)
@barbaraT: a proposito di cose perse, ho letto quest’estate un libro interessante “A place called Here”, di Patricia Ahern. Where do missing people and things go?
Sigrid, ciao!
Non ti avevo mai scritto ma leggo il tuo blog da un paio di anni. I miei sinceri complimenti per le deliziose ricette, per le fotografie stupende e il tuo leggero senso di umorismo e autoironia che riempie queste pagine!
Bentornata!
Finalmente a casa… buon trasloco… cominciavi a mancarmi…
madonna il trasloco…io l’ultima volta ho perso la metà delle cose che dovevo portarmi dietro. Però l’odore nuovo di una casa sconosciuta, le prime notti che ci si dorme dentro, è bellissimo.
bacioni a tutti e bentrovati :))
Bentornata, finalmente!! :-)
Chiara
@sigrid: ma sai che bello però? ho dovuto inscatolare pochissime cose. borse dell’ikea a tutto spiano e via!
@Sigrid
Perchè semplicemente avevo una bottiglia di cabernet di troppo e non sapevo come usarla, la ricetta è quella classica del risotto al vino, almeno come la facciamo noi mantovani, il risultato è eccezionale …
Sigrid!che bello che sei tornata :) ho lavorato tutto agosto e oltre il danno la beffa: tutti i miei foodblog preferiti erano in vacanza..che tristezza..
quindi ben tornata e buon trasloco (ma è lontanissimooo..io trasloco a fine mese e non ho ancora inscatolato nulla..mmh..)
‘notte :)
@ Sigrid..
bentornata…
punto 1 ok e punto 2 ok anche adesso
ciaooo notte
:-))))
Ciao Tutti!! Grazie per i tanti ‘bentornata’, veramente, faccio un gran ‘bentornati’ anche a voi, fa piacere leggervi dopo tanto tempo (beh oddio erano solo un paio di settimane, solo che sembra una vita :-))
@serena: sissammai che non finosce che c’incrociamo all’ostiense?! :-)) Pero ti dirò… a me andreotti piaceva più prima, quando ancora aveva il suo style vecchiotto, aveva proprio un fascino diverso, ora mi sembra un po’ troppo una scoppiazzatura di appunto doppio zero (e sopratutto l’insegna nuova mi ha fatto un tonfo al cuoro, non ho proprio capito coma mai possa essergli venuto in mente di togliere quella vecchia che era bellissima… mah!), però vabbeh, i tempi cambiano, hum… :-)
@risonero: bisogna vedere però se è proprio lo stesso identico fior di sale, o se per caso quello preso li è veramente raccolto a mano (non so tu ma io sul fior di sale di camargue della confezioncina che ogni tanto si trova in giro in italia, avrei anche dei mezzi dubbi…??) Comunque io ricordo del guérande ottimissimo raccolto in loco e venduto mica poco caro. Poi chiaro che nelle località turistiche ci marciano sempre, comunque… ps: spero di andarci a gironzolare un po’, prima o poi, in provence :-)
@valentina_con_panna: annello nuovo??!!! ma auguri!!! :-) Com’è andata???
@precisina: nel senso che stai per diventare una foodblogger romana??!!
@filippo: macciaooo! :-)) mi fai pensare a due cose: 1) che devo ancora postare il tuo filonzino! :-) 2) che devo rispondere al tuo messaggio!!! mammammia che sbadata! :-)
@valina: ma è il trasloco dell’incubo quello??!!!
@giorgia: beh tu decisamente sei riuscita a fare più forte di me, già che mezzo km mi sembrava curioso, ma addirittura il portone accanto, beh, è geniale :-)
@oldhen: buonaseraaaa! Contenta di rivedere anche te da queste parti! :-)
@pentoladimais: beh, si vede che ho una vita decisamente nella media :-)) perché proprio al cabernet, il risotto??
@ilaria: quella casetta delle foto è una di quelle classiche casettini che si trovano all’angolo dei terreni, anzi, delle ‘campagne’ ormai in disuso. Sono casette piccine, alla gente che veniva a raccogliere l’uva o lavorare la propria terra poteva anche capitare di dormirci qualche volta, se occorreva, ma non sono abitazioni. Ah, e spesso dentro c’erano proprio i tini per fare il vino. Insomma questa qui sta esattamente accanto all’igresso di casa nostra, in campagna, ai piedi del pollino. Ecco, sai tutto :-)
@giu: visto che ho traslocato in media una volta ogni 18 mesi non è che abbia tante robe ‘perdute’, semmai delle cose messe da parte che a ritrovarle mi chiedo perché mai le ho messe li invece di buttarle direttamente :-)))
@mica: buon trasloco a te!! ;-)
@barbara: ma ciao!! noi uguale, allargamento in senso di metri quadri (tipo che oggi discutendo del guardaroba ho fatto togliere la parte destinata al bambino e l’ho convertita in cassetti per camice :-P
@santin: quindi ci sono altri gazometrari in giro su sto blog?? :-)))
@fiordisale: macche esperta, temo non lo diventerò mai :-)) in compenso la cucina e gli elettrodomestici sono decisi (facciamo che ne riparlo quando ci saranno? :-), dobbiamo ‘soltanto’ decidere cosa mettere dove, ma sinceramente la parte più bella di questo trasloco è proprio quella di avere una cucina perfettamente vuota e di poterci mettere cosa voglio dove voglio :-) (anzi veramente vale anche per il resto della casa, ma la cucina è sempre la cucina :-))
@bionda: beh… benvenuta a roma allora?! :-)
@annamaria: veramente, non ho proprio parole da spendere, non c’entro nulla con quella faccenda lì, la quale del resto non è neanche stata realizzata al gambero rosso, che è solo ‘consulente’ (in sostanza, ci ha messo il bollino sopra). Devo ancora vedere com’è fatta la collana… :-)
@patricia: vabbuo’ allora se vedi ferzan (vabbe tra vicini ci possiamo pure chiamare per nome, giusto? lol! :-), digli di venire a prendere il té che gli preparo du’ muffin… :-)))) (in quanto a finestre, in pratica pare che lui stia nella scala di fronte, che affaccia sul cortiletto dove affacciano anche le finestre mie, boh? – se lo vedo qualche mattina che annaffia le piante ve lo papparazzo, vabbeeene?! – anzi, mo’ che ci penso, non è la prima volta, qualche anno fa casa mia affacciava su quella di dario argento – delle due l’una: o è una predestinazione mia o ci sono troppi cineasti in sta città :-))
@serena: ho intravisto il locale proprio l’altro giorno, solo che… mi sono già scordata del nome (e per di più, non sono proprio sicura che la ristorazione della zona sia proprio tanto interessante – da ste parti hanno un po’ la tendenza a fare locali guardando solo al lato trendy n’è vero? :-)
x serena: come si chiama il nuovo locale al gazometro?
BENTORNATA SIGRID!! Que belli i traslocchi!!! di solito si cambia sempre in meglio!! io ho sempre amato molto i miei traslocchi (oltre tutto gli ho fatti incinta)… un augurio di riuscita nei tuoi nuovi spazi di casa. Già il fatto di avere una cucina nuova è un paradiso.
Commenti gastronomici dalla Mostra: Oggi siamo stati invitati nel ristorante dello chef Emanuele Scarello, e veramente devo dire che ci ha deliziato con i suoi piatti, la sua locuacità e la sua genuina simpatia, bravo bravo.
Domani abbiamo l’amato Ozpetek e, la finestra di fronte (Sigrid: la tua o la sua?) il mio film preferito, con spunti deliziosamente gastronomici.
Baci a tutti devo scappare…
ciao a tutti e ben tornata sigrid in questi giorni spendi 2 parole sulla nuova uscita del gambero rosso enciclopedico…. grazie
Bentornata Sigrid ed è un piacere leggere le tue ricette calabresi: proverò la parmigiana bianca, ma so già in anticipo che sarà di mio gradimento.
Buon trasloco
Ciao e bentornati a tutti,
mi siete mancati il rientro dalla Puglia è più facile adesso. Finalmente torno a leggere cavoletto il miglior blog di sempre.
Sigrid come ti invidio, adoro traslocare, facce nuove, negozi nuovi, locali nuovi e invece rimango qui sperduta come Heidi di fronte alla mia Bisalta.
Baci a tutti
sono arrivata mercoledì a Roma traslocando dalle alpi!!! Primo mio vero trasloco, il precedente avevo solo cambiato appartamento all’interno della stessa casa. Ho una montagna di scatole che mi guarda minacciosa, ma penso che andrò a fare la spesa e poi parmiggiana bianca.
buon rientro a tutti.
Io quando cambio casa la prima cosa che faccio appena trasferito e aprire tutte le porte e finestre della casa e accendere un paio di incensi preferiti, non so perche’ ma quando cambio casa ci metto sempre un po’ ad adattarmi ai nuovi ambienti e i vari rumori della casa .
Comunque ben tornata. Gran bella parmigiana per non parlare della teglia d’alluminio, lo so che quella non l’hai fatta tu pero a guardarla cosi sembra una di quelle teglie che ci si portava appresso durante le gite al mare da piccolo.
Certo che ne sai una piu’ di me :-)
Ciao Luigi
Ma bentornati pure da me, ‘mmazza quanto mi siete mancati!
@Sigrid poi che forno hai scelto? a che punto sei? Dai che pure i traslochi hanno i loro lati positivi, poi tu oramai dovresti essere espertissima, hihihihihi
Sulle melanzane invece, mia mamma, calabra purissa, in questo modo (o cmq molto simile) faceva le melanzane imbottite (due fette di melanzane impanate e fritte, al cui interno ci stava mozzarella e caciocavallo, poi si ripassava in padella)erano la nostra delizia. Anzi a ripensarci non ho mai capito come non siamo morti dalla quintalata di colesterolo che riuscivamo ad inghiottire in un solo pasto.
Mi pare che il tuo metodo riduca di un bel po’ sto rischio, quindi mi sa che proprio sto we me la provo, al solito… grazie e davvero bentornata a casa (che almeno questa non la cambi, và!)
@Giù maddai io mi sono sempre divertita da morire nei miei traslochi, fatti tutti rigorosamente alla buona, senza alcuna ditta a gestire o sovrintendere le operazioni. Macché, qua si risparmia pure su quello!
@BarbaraT che gioia rileggerti! dai incrociamo le dita (per il nasone). Invece su ‘st’allargamento familiare ne vogliamo parlare? Quand’è che ti deciderai ad affidarti alle amorevoli cure di Silvia e convolare. Dai che qua abbiamo voglia di festeggiare matrimoni e sguazzare in banchetti nuziali. Nevvero giù?
:)
Abiterò vicino ad una famosa foodwriter….fantastico
ciao Sigrid! era ora, bentornata!
e ciao anche a tutta l’allegra combriccola della piazzetta…
giu!
è una vita! hai visto? grande naso peloso mi ha riallacciato le comunicazioni!
concordo pienamente con giu sulla storia dei desaparecidos domestici “la casa nasconde ma non ruba” diceva sempre la mia vecchia tata, la ‘sciura antonietta, sarà.. ma la mia deve aver preso ottime lezioni da arsenio lupin.. ma vedi che tra qualche mese traslochiamo pure noi e allora si che tutta ‘sta roba scomparsa dovrà pur saltare fuori..
eh si cari miei, la quasi-famiglia si sta per allargare.. non in senso “biblico” ma in senso di metri quadrati..
… ah che bello si ricomincia a leggere, clikkare, chiacchierare,scoprire, sognare, sperimentare e…..naturalmente cucinare!!!!
bentornata sigrid e bentornati a tutti i cavolettomani
L’unica cosa buona dei traslochi e’ che ti puoi disfare di tante stronzate accumulate negli anni, come fossero le cose piu’ importanti del mondo. E poi c’e’ il piacere masochista di ritrovare per 10 minuti oggetti creduti persi per sempre, goderne del piacere di riaverli in mano, dei ricordi che ci suscitano, e riporli in una scatola con la consapevolezza di tornare a perderli nuovamente…
Fino al trasloco successivo.
Io il prossimo lo faccio solo in un urna di ceramica quando andranno a spargermi in mare, perche’ da qua non mi muovo nemmeno con le cannonate. No more traslocs, io.
Giu
Magnifiche foto e deliziose ricette ! complimenti !
Incredibile!!! Anch’io sto traslocando, anch’io mi sposto di solo un’isolato da dove vivo adesso e anch’io ho la casa piena di scatoloni tra cui fare le gincane…. ma io sono a Milano e sopratutto non ho la parmigiana…. almeno per ora!
Bentornata e buon trasloco!!!!
Mica
Ben tornata!
Che bella foto quella del casolare, una cartolina dalle tue vacanze?
ciao
Bentornata!
@Sigrid
Scusa l’OT, ma ho letto solo adesso il tuo profilo (link “about”).
E’ davvero sorprendente quanto siamo simili, quello che scrivi sembrano parole mie, anch’io ho cominciato nelle pause pranzo di un nosioso lavoro a roma, solo per tenermi un “ricettario” (in realtà allargato anche a popoli e culture e mille altre cose, una specie di piccola enciclopedia). Poi è chiaro che le diverse abilità fanno la differenza, tu arrivi a essere uno dei primi blog italiani e io ancora fermo alla mia enciclopedia, però l’averti scoperto mi dà nuova linfa, male che vada resterà sempre e solo il mio diario di ricette …
Avendo nel frattempo letto di almeno una decina di tue ricette che vorrei provare da domani (perchè purtroppo durante la settimana ho davvero poco tempo per questo) mi metterò ai fornelli col notebook aperto sul tuo blog, non spaventatevi se troverete macchie di sugo in qualche post 8)))
P.S.
Avete mai provato il risotto al cabernet ??
ciao a tutti! bentornata sigrid!
rientrata anche io purtroppo…sigh!
@ valentina con panna: finalmente ti è arrivato il termostato!ora però mi sa che devi proprio metterti a sfornare una bella torta…..
Yuuuuhhhhh!!! Sigridina è tornataaaa!!! cominciavi a mancarmi proprio…. mi toccava leggere certe cavolate….
Magari adesso si parla di nuovo simpaticamente di cucina, ci sono stati certi colpi di calore…. mica da poco..
SLURP! la parmigianaaa… mi va bene in bianco, in rosso, in giallo rosa… basta che sia parmigiana.
Bentornata e divertiti con il trasloco
bellissima questa parmigiana bianca…:-D
Non parliamo di traslochi!!Io a Firenze ne ho fatti 3 quest’anno (per fortuna “solo”valigie,alimentari,padella,minipimer e altre cose così..niente mobili!)…di cui uno da sola al sole cocente di fine giugno camminando avanti e indietro da un appartamento all’altro (in quello di destinazione nn c’era l’ascensore…3 piani a piedi!!)…e intanto anche a Casa (dove vivo,dove sn nata..)la mia famiglia ha traslocato..quindi mi sono trovata una marea d scatoloni di roba mia da sistemare!!!T capisco!!!!:-D
mio dio…è tornata…cavoletti…
La parmigiana bianca!?! Non ci avevo mai pensato! Devo organizzare una partita in casa … parmigiana Bianca contro Rossa.
Che piacere rileggerti! Buon rientro (non ti affaticare troppo con il traslocco!)
Finalmente sei tornata!
Mi stavo chiedendo che fine avessi fatto e iniziavano a mancarmi le tue ricettucole quotidiane!
:-)
Bentornata comunque e buon trasloco!
Sigrid e’ tornata… che stress…
Ora tocchera’ ricominciare pure a cucinare…
Orrore…
Giu
Facciamo tutti la ola per il rientro di Sigrid :-D
Ma ben ritrovati a tutti…
tra finti filonzini, balenotteri e animalisti vari, insalate di paste e melanzane calabre…son finite anche per me le ferie!!!
oggi primo giorno di lavoro..già iniziare di venerdì è il massimo ma vabbè…
a presto un bacione a tutti
@ Sigridina buon doppio lavoro (lavoro + trasloco) CIAOOOOOOO
sigrid, cominciavo a sentire la tua mancanza! buonissima la parmigiana, è uno dei miei piatti preferiti. ma soprattutto, è il cavallo di battaglia della nonna, casertana, che però la prepara solo con melanzane, salsa di pomodoro, basilico e parmigiano. semplice semplice.
vedo che anche tu quanto ad affetto per il quartiere in cui vivi sei messa bene… io a settmebre dello scorso anno sono risucita a spostarmi nel portone accanto alla casa da cui me ne andavo. e sono ancora qui.
Ciao Sigrid, bentornata… tornata per modo di dire, sapessi le ricettine cavolettiane provate in queste ultime settimane pseudo-vacanziere, da un’insalata ad una brioche, passando per un involtino (grazioso)… insomma ti ho rigirata come un calzino, non ti fischiavano le orecchie laggiù?! E per completare, mi sa che festeggerò il tuo rientro con questa parmigiana, ho giusto un paio di melanzane che penzolano beate! Buon trasloco, pauraaa… se vuoi augurare qualcosa di brutto a qualcuno, auguragli di fare un trasloco, vabbè però se nel cambio ci si guadagna, alla fine passa pure quello! Uhm, ultimamente le parole Roma, trasloco e lavoro mi ronzano intorno con una certa insistenza, un segno?! Incrociamo l’incrociabile! Buona giornata!
Caspita che bella e formaggiosa questa parmigiana in bianco….mozzarella e caciocavallo…mmmm che buoni!!
bentornata a te e bentrovati tutti!
vedo che anche per te l’estate/le ferie portano cambiamenti!
il mio unico cambiamento è l’anello nuovo al dito, sembra niente…però…diciamo che pesa!
ah!…di nuovo ho anche il termostato del forno, per chi si fosse appassionato al tema. quindi finalmente potrò cucinare un dolce come si deve (spero, sennò mi menano!)
E’ bello, Sigrid, leggere le tue cronache romane, per me che a roma sono nata e poi ho vissuto gli ultimi 11 anni, ma che adesso mi accingo a lasciare definitivamente… :) magari quando passo a ostiense a salutare mia sorella…mi guardo un po intorno…chissà magari incontro ozpetek!
Bentornata! Buona la parmigiana in bianco! Da noi è di casa, le uniche differenze stanno nell’aggiunta di prosciutto cotto al ripieno, nella frittura delle fette di melanzana senza preventiva impanatura e nell’aggiunta di fettine di provola.
Saluti
bentornata Sigrid.in vacanza ti ho pensato perchè sono andata in Provenza, bellissima, ed ho ritrovato un pò quell’atmosfera che avevi descritto nei tuoi post. pur avendo speso delle cifre per le varie cene, non sempre abbiamo mangiato bene. in fondo, in paesi sovraffollati di turisti, non è facile, pur seguendo le indicazioni delle migliori guide, trovare sempre il posto giusto. devo segnalare che in Camargue ho pagato il famoso fior di sale, ben 2 euro in più che all’esselunga di Firenze!! ma ahimè, mi sono accorta della differenza tornata a casa, un’enormità scandalosa, considerato che eravamo a due passi dalle saline! anche le famose stoffe provenzali mi sembravano quasi più care che da noi, mah!? probabilmente colpa dell’affollamento turistico che faceva lievitare i prezzi! comunque una regione molto varia e molto interessante anche sotto il profilo archeologico. e da non dimenticare il bellissimo mare della costa blu!
buon rientro (se così si può dire) a tutti.
mi ero già preoccupata, leggendo del tuo trasloco!!! sono quella della garbatella (moletta)…a garbatella sono di adozione, ma sono nata proprio al gazomentro….doppio zero l’ho visto nascere sulle ceneri di un supermercato e Andreotti….Andreotti è storia!!! tutti i compleanni festeggiati con le sue torte e i suoi pan brioche!!! oggi è anche un’ottima alternativa all’aperitivo di doppio zero, negli ultimi tempi troppo affollato e proprietari, secondo me non proprio cortesi! ti segnalo poi su via del gazomentro, di fronte alla chiesa di San Benedetto, ha aperto un nuovo locale….tutto da scoprire! un saluto
Sono molto contenta del tuo ritorno…
J’adore la dernière photo ! j’espère que tu t’es bien reposée ! Merci pour le CD et à bientôt pour la suite des aventures…