Caviale di peperoni

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Oggi ricette supersciuésciué :-)) Vi ricorderete che una settimana e passa fa mi ero data ai cevapcici, per scoprire dopo, nei comment, che questi andrebbero accompagnati dall’inseparabile ajvar di peperoni. Che ho quindi provato a fare ora. La noia semmai è che nel mentre i cevapcici sono scomparsi da tempo…ma in realtà la vedo bene anche sui crostini e nei panini sta cosa, o in delle verrine con caprino fresco e olive nere marinate :-))

Ajvar, la ricetta: far abbrustolire 1kg di peperoni al forno finché siano neri. Lasciarli raffreddare in un piatto coperto con del film plastico. Eliminare pelle e semi e tritare finemente la polpa. Tritare finisismo una cipolla, farla appassire con un generoso filo d’olio (m’han detot di semi, ho usato l’oliva, scusate :-), aggiungere la polpa di peperone e l’acqua di vegetazione e lasciar cuocere a fuoco bassissimo finché il composto non si asciughi. Spegnere, condire con un cucchiai di aceto (di lamponi se come me siete un po’ perversi :-), sale & pepe.

66 Commenti

  • Sebastiano Cocco ha detto:

     very very good

  • Chechi ha detto:

    Se si fa con i peperoncini piccanti calabresi ci vuole il porto d’armi LOL ;)

  • shamira ha detto:

    vi propongo un’altra piccola delucidazione sull’ajvar,questa é una ricetta nata dai contadini croati,era un piatto povero,per cosi’ dire…la mia famiglia é di origine istriana e fino a pochi anni fa andavo spesso in croazia,ogni famiglia ha la sua variante della ricetta,ma solitamente é fatta o di peperoni,o di melanzane,e sapete che sulla pasta ci sta divinamente?
    Quindi sbizzarritei pure on bruschette,spaghetti,carne alla brace,l’ajvar sta bene con tutto,se volete io posso fornirvi la mia versione(una ricetta di famiglia)

  • Stefania ha detto:

    Nel caso in cui riesca a trovare anche la versione “Caviale di Melanzane” ne sarei estremamente felice!!! L’ho mangiato da una mia amica armena e devo dire che e’ fantastico.

  • daisy18 ha detto:

    complimenti per il sito è bellissimo

  • Salines ha detto:

    @Sigrid
    Buonissimi! Fatti e mangiati con un goccio di balsamico e pane casareccio.

    @Giuliosposo
    Bentornato.
    Abito proprio li’ vicino. Abbiamo varie ricette con le alici, ma quelle polpette sono fenomenali.
    Ti sei fatto dare la ricetta?

  • valentin@ ha detto:

    evviva Giulio!!!

  • Giulio (runner) ha detto:

    Ollà, buongiorno a tutti.

    no, non ero in vacanza come taluni pensano, anzi alle prese con un’agenda da delirio…vi basti pensare che l’ultima creazione cavolettiana è stata la crostata con le pesche bianche.
    Più dietro ho visto rapidamente polpettine di sgombro. Lunedì sera a Salerno (Ristorante del Golfo – cucina eccelsa a prezzi ragionevolissimi – andateci) ho mangiato delle polpette di alici con capperi e mandorle. Spettacolari. Missà che provo a rifarle e vi dico. Credo entrerò in una fase di rivalutazione della polpetta. Ognuno attraversa le fasi che si merita. baci, raccolgo le mie carabattole e mi rimetto in viaggio.

  • Filippo ha detto:

    @Acquaviv
    uuuu…che ricordi..imbottigliare il vino con il nonno..in cantina.
    Tra 2 settimane si vendemmia…non vedo l’ora
    ciao

  • acquaviva ha detto:

    nella mia famiglia la tradizione non era quella della salsa (a cui mi ha poi iniziato l’entourage casertano di un ex fidanzato) bensì, date le radici venete, l’imbottigliamento del vino. Era l’unica occasione in cui genitori rigorosissimi permettevano a noi bambini, come concessione speciale, di dare qualche sorsetto alle bottiglie troppo piene. Anni più tardi hanno poi scoperto che il nonno da sempre quando eravamo da lui a merenda ci dava il pane o le pesche intinti nel vino (“perchè, l’acqua fa arrugginire, fiòi!”)…

  • valentin@ ha detto:

    @ Giu
    FALLA LA CONSERVA DI POMODORI!
    Così avrai di che raccontare in vecchiaia (e anche tuo figlio!)

  • oldhen ha detto:

    ‘aspita..! quanto ho scritto… i ricordi mi hanno preso la mano, sto decisamente invecchiando ih ih

  • oldhen ha detto:

    aaaahhhhh, la conserva di pomidoro….Quanti ricordi… Per anni abbiamo compiuto questo rito di fine estate. Mi ricordo di una conserva record:1200 kg, sì sì, milleduecento. Come sempre ci eravamo riuniti in 4 famiglie, quella con meno figli era la mia con un figlio mio e una in affidamento, tutti in cascina e mio cugino, l’inventore, quell’anno per fare prima, visto l’enorme quantitativo, aveva collegato un motore di lavatrice alla comune macchinetta per i pomidoro. Quando partì a tutta velocità ci fu un grido: eddai che quest’anno non ce ne accorgeremo neanche!!! Ma durò neanche 10 minuti, con un gigantesco PPPEMMMMM saltò tutto e ci furono schizzi rossi alla CSI dappertutto e come finì? che il mio maritino, visto che aveva le spalle larghe, si girò a mano tutti i 1200 kg. Attorniato da tutti i ragazzini che gli asciugavano il sudore e per 5 minuti gli davano il cambio. Ma quanto ci siamo divertiti quella volta, le battaglie con i pomidoro un pò ammaccati che finivano addosso con le nonne che gridavano che era peccato, le mamme (le altre, io tiravo i proiettili) che gridavano per le macchie, la padrona di casa che gridava per la macchie sui muri della cascina, i ragazzini tutti rossi e bagnati a causa della rappresaglia con i vari tubi dell’acqua per annaffiare, i cani impazziti che partecipavano anche loro. I ragazzini di allora ormai sono dirigenti ma ogni volta che ci incontriamo il ricordo dell’epopea dei pomidoro aleggia sempre. Come tutte la cose belle, è arrivata la fine anche per questa ricorrenza annuale. Adesso andiamo al supermercato e compriamo la passata rustica, che non è lo stesso ma… Vuoi mettere la praticità? e poi, non ho l’etaaaà come cantava la Cinquetti… Mi accontento dei ricordi, forse che stiamo invecchiando..?!
    Piesse: comunque i pomidoro se li girò in due giorni, perchè lo spasso fu tornare il giorno dopo in cascina e continuare da dove avevamo lasciato e ovviamente mangiare due giorni alla griglia come i trapper

  • P!nkinside ha detto:

    Eeeee addirittura? Che ricettona!

  • Silvia-Magnolia ha detto:

    accidenti che meraviglia di ricetta! giustissima su una fettina di pane proprio come suggerisci anche tu! grazie sempre una meraviglia passare di qui!
    buona giornata!
    Silvia

  • Giu ha detto:

    @graziana
    Grazie :)))) cio’ che mi ha fatto smettere di provare a far sott’oli e’ stato un bel po’ di melanzane buttate, ma soprattutto l’olio di ottima qualita’ che e’ andato a finire nel cesso, quando ho aperto il primo vasetto e ha cominciato a ribollire vistosamente… E’ stato allora che ho capito che non faceva per me, e’ rinunciai.
    Pero’ magari adesso potrei riprovarci. Mo’ ci penso :)))

    @conservatori
    Ai tempi che furono, noi si scrificava un fine settimana a “fare i pomodori”. Mio padre li prendeva dal contadino, mi pare fossero 2 quintali. Si lavavano e si tagliavano grossolanamente in un contenitore. Poi si passavano con l’apposita macchina, e questa era la parte piu’ pesante, perche’ richiedeva ore di lavoro. Il mio compito di solito era quello di spingere dentro il macinatore i pomodori, col pestello bianco, o di buttare periodicamente bucce e semi che uscivano alla fine del cono della macchina. Poi con imbuti e mestoli si riempivano le ex bottiglie di birra raccolte e messe da parte sia dall’anno precedente che da quello in corso, si tappacano con i classici tappi da birra (e qui c’erano i primi caduti: qualche bottiglia si rompeva sul collo e trakk…
    Una volta finite, si mettevano in un grande ex barile di petrolio (avete presente?), dove venivano messi anche dei canovacci o dei giornali per evitare che le bottiglie sbattessero tra di loro al primo bollore, e si riempivano d’acqua con la manichetta usata per innaffiare i fiori. A quel punto, chi viveva in campagna accendeva il fuoco di legna sotto al bidone adagiato su qualche affare di metallo tipo treppiede. Il nostro era un misero “mezzo bidone” con delle maniglie saldate sopra, e lo facevamo bollire sopra un bruciatore a gas sul terrazzo di casa. Ricordo che avevamo fatto fare una modifica alla condotta del gas, per poter usare quello di casa e non le bombole. Ci metteva ore a prendere il bollore, poi si abbassava la fiamma e si lasciavano cuocere per 1 oretta. Il raffreddamento avveniva direttamente nell’acqua di cottura. Qualche bottiglia di rompeva sempre, cosi’ si creava un liquido di cottura rosato con un odore caratteristico di misto: pomodori, inchiostro di stampa, metallo, canovacci. Il bello del fuoco di legna invece era che il bidone diventava nero fumo dopo qualche minuto ed era di uno sporco impossibile, e soprattutto… quando si formava la brace, ci si buttavano sopra i peperoni a spellare. E quelli si’ che erano peperoni poi…
    Le famiglie numerose si aiutavano a vicenda, anche noi “andavamo” e poi “ricevevamo”, ed era una piccola festa, che il consumismo e la vita sempre in volata ci hanno tolto lentamente. Non sono convinto che le conserve di oggi siano piu’ buone di quelle, ma certo e’ che sono migliorate tanto. Le nuove generazioni invece sono cresciute solo a pummarola in tetrapack, quindi non e’ detto che sappiano cosa sono quei sapori rustici che noi ci ricordiamo. Un giorno penso che li rifaro’ pure io, per assaporare ancora quei profumi, e soprattutto per farli conoscere ai miei figli. Perche’ non e’ detto che pomi’ si debba portar via per sempre un pezzo di storia neanche tanto lontano :)))

  • susina ha detto:

    Gustosa questa ricetta, io poi adoro i peperoni! Te la rubo!!!
    :-))

  • LARA ha detto:

    ciao! complimenti per il blog e le splendide ricette!
    una domanda: vivo a roma, dove lo trovo l’aceto di lamponi che ho cercato invano anche nelle enoteche più raffinate?

  • Graziana ha detto:

    Nel caso dell’ajvar temo che la bassa concentrazione di acido all’interno del proodtto non preservi dal rischio botulinico.
    Meglio a questo punto optare per la conservazione in freezer, magari nei cubetti del ghiacco per un migliore utilizzo della quantità da utilizzare

  • Graziana ha detto:

    Il botulino non si genera se l’ambiente è sufficientemente acido.
    Quindi i famosi sott’oli sono sicuri se si rispetta la dose di aceto necessaria per bollire i vegetali che dovranno poi essere conservati sott’olio.
    A questo si aggiunge ovviamente una corretta igiene dei vasetti.
    Questo se si vogliono consumare alimenti che dopo l’apertura del vasetto si vogliono consumare così come sono (ricordo: melanzane, peperoni cipolline sott’olio)
    Se vogliamo conservare altri alimenti in vasetto, oltre ad effettuare la sterilizzazione dei vasi è necessrio dopo l’apertura ricuocere per lameno 10 minuti a 85° l’laimento, piichè il bacillo del botulino e termolabile.

    Sono anni che conservo verdure sott’olio e non ho mai avuto problemi di nessun tipo.

  • imeruelda ha detto:

    Che nostalgia del passato(della mia infanzia, intendo,non del passato di pomodoro,che pesticcio!!! )Quando ero piccola -dodici forse tredici anni- a casa mia si usava l’estate dedicare una giornata per “fare la salsa”,quasi due quintali di pomodori passavano dalle mie mani e da quelle di mia madre e mia nonna, per la scelta di quelli buoni per la salsa e quelli che si cuocevano in ultimo,per la passata da consumare subito.Poi si passava nel giardina dove c’era una vasca di cemento e lì avveniva il lavaggio dei suddetti pomodori; poco più in là mio padre aveva acceso il fuoco dove un pentolone di rame o di alluminio (non ricordo bene) ffaceva il suo dovere di cottura. con un grande mestolo mia sorella toglieva dal pentolone i pomodori cotti e li metteva in un canestro rivestito di un panno bianco di cotone x far colare un po di acqua; a parte su di un tavolo altra gente aveva il compito di passare il pomodoro coto per ottenere la “salsa” rossa, fragrante, saporita e salutare che cadeva in una grand tinozza dala quale poi, raffreddatasi un po ( ma si può rievocare un momento così magico se un figlio ti va su YouTube per sentire e farmi sentire Lenny Kravitz……….. belllo )imbottigliata, per farla breve, è ritornata la realtà del terzo millennio,veniva bollita e poi le bottiglie prese come una roba preziosa si stipavano per tempi migliori. sono anni che non sento più quei sapori.

  • cobrizo ha detto:

    beh, se poi questo “caviale” invasato avesse i pregi di un altro botulino, farebbe la fortuna di Sigrid… altro che foodblogger, apriresti una spa ;-)! sì, sì, già vi vedo a spalmarvi di nascosto di ajvar tra una bruschetta e due cevapcici,;-))…

  • imeruelda ha detto:

    @twostella: accc….. al frizer non ci avevo pensato!!!!!! e dire che pochi giorni fa l’ho utilizzato x conservare il pesto alla genovese.
    @Giu(M)se proprio c’è bisogno di notizie sul botulismo e suoi sintomi, vai su -google- digita -botulino- e saprai tutto,,,,. pensa che, per evitare il ns botulino, da anni non faccio più una prelibatezza a base di peperoni gialli e verdi conservati sott’olio ( da noi si chiama “pisticci)

  • acquaviva ha detto:

    @filippo: sto farcendomi di appuntamneti di lavoro questa settimana proprio perchè a giorni la viabilità verrà totalmente alterata e muoversi sarà un delirio! Nonostante sostenessi che i Mondiali in città sono una buona scusa per bigiare un po’, ho anche avuto avuto la grande pensata di trasferirmi ad abitare a due passi (be’, diciamo “due pedalate”) dal mio ufficio, quindi l’alibi non regge…
    Ad ogni modo ci sarà poco da fare, così sto già pregustando giornate di lavoro a tempi ridotti e molto più tempo a casa a recuperare un po’ di ricette arretrate del Cavoletto! Dopo settimane di caccia al tesoro tra scatole ed imballi vari ho ritrovato anche un assortimento accettabile di pentolame, mestoli e misurini, qundi attendo solo l’ora X… Non fosse che i pomodori a buon mercato qua sono già finiti…
    Comunque sei matto, due quintali di conserva diventa produzione industriale! Sono per le dosi umane, preferisco vivere, il mio massimo è davvero un paio di cassette…

  • annies! ha detto:

    ciao a tutti!ho tentato una sorta di pesto di peperoni simile a questo di Sigrid: frullare nel mixer i peperoni cotti con mandorle,basilico,grana o pecorino,abbondante olio,poco sale e pepe (deve essere cremosetta). Provate…ovviamente su bruschette e co!io ne sono dipendente ormai :)

  • Filippo ha detto:

    VALENTINA@
    TROVATOOOO….
    “E con un chilo di fragole a rischio mummificazione?” POST DEL 9 DI MAGGIO..

    MAMMA MIA MA è GIà PASSATO COSIì TANTO TEMPO DA QUELLA CHIACCHIERATA????

    CIAO

  • La negra ha detto:

    Ciao Sigrid, stamattina “divorando” i programmi con i qualli centrano ricette, cibo, cucina, sapori, ecc mi sono fermata su uno in particolare dove se non sbalgio c’eri tu?? non che io ti conosca di persona pero le ricette, il backup mi sembrava molto vicino a quello che leggo tutti i giorni sul tuo blog. Se eri tu, complimenti per la “gara” Io ti avrei dato 10 in tutto!! Le ricette fatte, li trovo già qui?
    Complimenti!

  • Filippo ha detto:

    @ vALENTINA @
    BRAVA LO STAVO CERCANDO PURE IO SE NON RICORDO MALE I COINVOLTI ERANO APPUNTO gIULIO RUNNER E IL SOTTOSCRITTO, GIu’ E QUALCUNALTRO..

  • valentin@ ha detto:

    @ Giu
    non le faccio. le ho fatte insieme a mamma fino a un po’ di anni fa, poi anche lei ha smesso perchè, come dice acquaviva, se non si è in compagnia è una palla mostruosa.
    Ma le farei se avessi i pomodori di fine raccolto aggratise, come ci accadeva appunto!

    @tutti
    chi è che ritrova quel post in cui si è disquisito di conserve e botulini fino alla nausea? (ma è stato molto molto istruttivo!)
    era forse quello del fruttapec della discordia?

  • mica ha detto:

    @giu: io l’ho fatta quest’anno. Sono andata al mercato e ho trovato dei bei pomodori: 3Kg 1.5€ e mi sono lanciata con 6Kg di pomodori (totale 10 vasetti medi). La voglia è venuta perché il mio maritino ha assaggiato quella della mia mamma e da quel momento ogni volta che usavo il pomodoro non fatto in casa, storceva il naso, del tipo: “e vabbé se proprio non hai quello “vero”….”
    Cosa non si fa per amore ;-)

  • twostella ha detto:

    @Giu: io faccio outing: polpa di pomodoro, conserva di pomodoro alla piemontese, pelati con basilico, concentrato di pomodoro, antipasto alla piemontese con pomodoro, tomato ketchup, salsa messicana (però ho degli aiutanti … quasi sempre spontanei …) :-))))

  • Filippo ha detto:

    @giu
    Ho smesso 2 anni fa..a conti fatti non ne vale più la pena..metti lo sbattito di andare a recuperare 2 o più quintali di pomodori a prezzi stracciati, l’attrezzatura, il tempo di bollitura, ecc..ecc…
    Io sono ancora fortunato che ho un orto bello grande ma con 20 piante di pomodoro non mi metto a fare la conserva…
    Ripeto al supermercato un vasetto ti viene a costare di meno…
    Lo so Lo so…proprio io parlo..la soddisfazione!!!!
    ciaoo

    @ Acquaviva
    manca poco…al degenero varesino..

  • acquaviva ha detto:

    @giu: non proprio tutti tutti gli anni, ma qualche estate mi ci sono messa… Più che coraggio ci vuole una bella compagnia di gente mista che rallegra gli animi e divide i compiti!
    Per completezza di informazione: appartengo alla scuola che lascia i vasetti a raffreddare lentamente avvolti nelle coperte…

  • Giu ha detto:

    Posso fare una domanda oscena? Ma c’e’ ancora qualcuno qui che si fa le conserve annuali di pomodori? FERMIIIIIIII non tirate fuori nonne, zie, prozie e trisavoli di dubbia genealogia!

    VOI LE FATE?

    Mi servono delle statistiche per trovare il coraggio, l’anno prossimo, di mettermi a rifarli (anche se in quantita’ ridotte e da usare per preparazioni particolari), come nei bei tempi andati.

  • Giu ha detto:

    @imeruelda
    Si’ sul botulino confermo. Se mi ricordo bene e’ anaerobico, quindi se la gode anche senza ossigeno. Il mio cmq non e’ terrore, e’ solo che quando posso, cerco di evitare problemi derivanti da incuria e disattenzione: vasetti ben lavati e sterilizzati, prodotti in buone condizioni, igiene generale impeccabile. Poi e’ chiaro che puo’ succedere di tutto, pero’ intanto… si fa il possibile. Ah… btw mi par di rimembrare che il botulino in generale se ne freghi anche delle alte temperature. Ci vorrebbe Giulietto nostro (una volta ne parlo’ in modo esteso), ma quello sta’ alle Sbarbados a godersi l’ultima vera vacanza della sua vita, quindi niente… resta Wikipedia. OH NO! ASPETTA, c’e’ anche DARIO il chimico :))))

    @bistella
    Si vabbeh… ma con le melanzane e’ facile, perche’ ci sono i semini dai! Lo sanno tutti :DD

  • santin ha detto:

    Mia cara Sigrid, vorrei proporti un’intervista radiofonica con maurizio costanzo in un programma che va in onda su rairadiouno.

    aspetto una tua preziosa risposta
    santin

  • twostella ha detto:

    @Giu (man): leggere i tuoi commenti è sempre uno spasso! L’idea del battuto non è male, ma mi sa che rimango sul caviale. Infatti a casa facciamo un antipasto con melanzane (cotte al forno e addirittura frullate) che si chiama caviale di melanzane, per cui trovo che sia adatto anche al procedimento per i peperoni.

    @imeruelda: io userei il freezer, pratico veloce e senza assillo del botulino.

  • imeruelda ha detto:

    Per i pep alla brace non ci sono prblm si conservano anche in vasi senza olio, smplicamente,……. se vogliamo anche per il “caviaar” di Sigrid la conservazione può avvenire per qualche tempo in frigo(forse una decina-20 di gg) .
    Per precisione@Giu il botulino si contrae se le conserve,vuoi in olio vuoi in sottovuoto(fagioli o legumi) non correttamente conservati o scaduti.:

  • Giu ha detto:

    @dario
    ovvio ;-)

    @fil
    Bravo! Ristretta mi piace.

    @imeruelda
    Secondo me vanno bolliti (il buonsenso e soprattutto la botuliofobia mi dicono cio’), si’, pero’ mi par di ricordare che nonne e zie, i peperoni cotti alla brace dei fuocaracci innalzati per cuocere le conserve annuali di pomodoro, venivano spellati e affettati, ma non li bollivano mica. Li mettevano via cosi’. Ma magari ricordo male io…

  • imeruelda ha detto:

    Da Trieste al confine della terra Slovena ci sono pochi passi e fino a qualche anno fa, quando c’era ancora la jugoslavia, era facile al free shoop del confine comperare a poche lire bei vasetti di peperoni triturati, piccanti e non; preferisco cmnq le preparazioni casalinghe, questa versione sarà conservabile? e per quanto tempo? forse bisognerebbe bollire i vasetti per una conservazione diciamo di un paio di mesi?

  • Filippo ha detto:

    “ristretta di peperoni”
    :-P

  • Dario Bressanini ha detto:

    @Giu: beh, si scherza ;-) solo per ricordare che ormai “caviale di” in gastronomia significa una cosa ben precisa. E poi, il termine Caviale Sigrid l’ha usato solo nel titolo, neanche nel testo :-)

  • Giu ha detto:

    no dai salsa no, e’ un declassamento :DDD
    se penso che il checiapp e’ una salsa… brrrrr

  • acquaviva ha detto:

    … e chiamarla semplicemente “salsa”?

  • Giu ha detto:

    L’ajvar ha tante varianti quante sono le famiglie slave che lo fanno in casa. Le versioni sono tante, ed e’ come da noi, che si chiama pesto anche roba che con quello ligure non ha in comune manco il colore. L’unica certezza, pare, e’ che dentro ci sia sempre il peperone. Poi tutto il resto é solo lessico culinario famigliare.
    Il migliore me lo ha dato un amico serbo, che se ne riporta a quintalate da casa di sua madre. In assoluto il piu’ buono che abbia mai mangiato.

    @felipe de gorgonzola + dario il piccolo chimico
    Dai su, non cerchiamo sempre di depilare l’uovo :DDD Come lo doveva chiamare? Pate’? Poi arrivavano subito i vegetalisti a difendere il peperonus serbinus, ingrassato con la forza per darci le sue saporite interiora.

    Oppure lo doveva chiamare “crema”? Poi arrivavano i pasticceri a scassare i vasetti.

    mumbre mumbre… e se invece lo chiamassimo BATTUTO? Vogliamo aprire una votazione?

    (si vede che oggi non ho voglia di lavorare? eh? si nota?)

    Giu

  • Elvira ha detto:

    @Elisabetta
    parlai un po’ di gorni fa nel blog di questa scoperta che mi ha cambiato la vita (eeeehhh che esagerazioneeee!!!! vabe’ ha cambiato il mio rapporto con i peperoni :D)
    basta mettere i peperoni tagliati a falde nel cestello del vapore, e farli cuocere con il coperchio per almeno un quarto d’ora….la pelle diventa come una pellicola che si solleva e si toglie moolto facilmente..se cio’ non accade vuol dire che devono cuocere ancora un po’ :)
    Niente forno, griglia, o sacchetto di plastica :)))

    Ciao!

  • federica ha detto:

    La ricetta dell ajvar è a base di peperoni e melanzane grigliati(2 peperoni,1 melanzana),aglio e paprika.frullare tutto con olio..ho avuto un fidanzato croato!
    buona giornata

  • cobrizo ha detto:

    … io ne avevo comperato un vasetto che è finito subito nella spazzatura per quanto faceva schifo! …invece il tocco di perversione mi piace ;-)))))

  • valentin@ ha detto:

    chi è Ingrid???
    :.D

  • twostella ha detto:

    In questi giorni sono alle prese con la preparazione delle “conserve” con i peperoni di Carmagnola, aggiungo anche questa preparazione … sento già il profumino!

  • Elisabetta ha detto:

    @elvira:
    dicci dicci…i peperoni al vapore, e quindi?? Pellicola?

  • sabry ha detto:

    @isabella- in effetti su quella salsa -io l’aceto non l’ho mai usato … boh provare e riferire !!!

  • tootsie ha detto:

    brava Ingrid…questa secondo me è proprio una buona ricetta…

  • isabella ha detto:

    @dario
    magari lo percepisci come “caviale” se te lo mangi da solo seduto in poltrona servito e riverito , dopo che qualcuno te lo ha preparato !
    Secondo voi si può usare l’aceto balsamico

  • Sere ha detto:

    Ho preparato un paio di volte qualcosa di simile ma l’ho spalmata su crostoni di pane toscano belli croccanti… dici che va bene lo stesso??? ;-)

  • Dario Bressanini ha detto:

    @Sigrid, concordo con Filippo: o lo “sferifichi” o non lo puoi chiamare “caviale” (come avrai visto da Adria’ ;-) )

    ciao Dario

  • Elvira ha detto:

    Da quando ho scoperto quanto e’ assurdamente semplice togliere la pelle ai peperoni cuocendoli al vapore, tutte le ricette con i suddetti mi attraggono molto di piu’ :))

    Questo “caviale” deve essere tanto buono quanto e’ semplice :)))

  • berny ha detto:

    Non lo conoscevo l’ajvar… comunque qualsiasi cosa preparata con i peperoni mi piace sicuramente… può essere buono anche con il pesce..

  • sabry ha detto:

    ciao, buoni i peperoni per me un po indigesti, codesta salsa mi è capitato di farla per spalmare su crostini per antipasto…. ma buoni per ogni momento!

  • Precisina ha detto:

    Strano rapporto che ho con i peperoni, li adoro, ma non li cucino mai… che sia pigrizia da spellatura?! Ricettina davvero sfiziosa, da annotare al volo… adoro ste’ cosine simil-pesto, sui crostini(appunto), mi risolvono parecchi aperitivi! E poi, così com’è, se ci buttassimo dentro due rigatoni… e il (tuo) caprino che stacca un po’?! yum yum! C’è una ricetta di famiglia, il cavallo di battaglia di mia madre, peperoni spellati, a falde, rosolati in olio con spicchietto d’aglio, poi pangrattato da far aderire, aceto (di vino) e zucchero in parti uguali, olive nere per decorare… peperoni in agrodolce versione contorno, una cosa da perderci il sonno… e lì altro che crostino, ti ci vuole un bel panellone casareccio… appena sfornato magari!

  • valina1977 ha detto:

    Ma dai!!! quest’anno al mio rientro dalla crozia mi sono presa una mega scorta di quei vasoni color arancio fluo che vendono al supermercato perchè con grigliata&co è fantastica!!!
    Grazie ora non ho più scuse e me la farò certamente!!!! e la proverò con tutto tanto è buona!
    ciao e buona giornata!
    V

  • Filippo ha detto:

    @ Sigrid
    enno eh!!! non me lo puoi chiamare caviale….
    :-P

  • Nina ha detto:

    uhm..una leggera difficoltà con l’aceto di lamponi…
    però dato che io sono quella che commenta sempre i colori direi che non potevi sceglierne uno migliore..;)

    Ciao, buona giornata!

    Francesca

  • Soffio ha detto:

    ciao!!! che bello proverò questo ajvar con i cevapcici che non ho ancora sperimentato.
    Ieri ho preparato la torta al cioccolato con fichi e peperoncino.. BUONissimissima! Grazie mille
    Buona giornata

  • valentin@ ha detto:

    ajvar…
    in croazia, parecchi anni fa, per me e mia sorella, una vera droga…
    (mi sembra ce ne fossero varie versioni però…e io me lo ricordo piccante…)
    besos
    buona giornata

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