Grande bolgia mi avevano promesso e grande bolgia ho trovato. Dopo il primo pomeriggio di full emersion al salone del gusto mi sento sopratutto… rimbambita! :-) Insomma c’è di tutto, anzi verrebbe quasi quasi da togliere il ‘di’, e mentre mi riprendo un po’ di fiato (e che decida delle spesucce da fare – e se farle, essendo senza cucina, mumble..), lascio un paio di morsi strappati qua e là, specie nell’area street food, uhps pardon, cibo di strada (qui sopra i calamari fritti di non ricordo dove – si, vero, in quanto a didascalia si poteva anche fare di meglio :-)
L’inevitabile… pane ca’ meusa, panino con la milza, dell’antica foccacceria san francesco, palermo (stand completo di titolare fasciato in un bel grembiule proclamando la sicilia libera e il prodotto pizzo-free…)
Una scoperta, cioè na roba mai vista né sentito prima (eh, signori miei, non si può mica conoscere tutto :-): la bombetta di alberobello, una specie di involtino fatto – credo??? – di coppa e formaggio, untuoso e godurioso a volontà (se qualcuno ha dei dettagli da far pervenire a proposito dell’oggetto, benvenga :-)
E al posto del caffè, l’espesso di lavazza (feat. Ferran Adrià), insomma una spuma di caffè, da mangiare al cucchiaino, qui nella nuova versione spray (avete presente la panna spray? ecco, proprio così), francamente nient’affatto male (a quanto pare, presto nei bar e più avanti anche nella grande distribuzione)
@Babuska
ciao, sarei molto interessata alla ricetta della figassa veneta, yum che bontà…la sto cercando assiduamente…Sei riuscita a recuperarla?
Grazie
Quando sono tornato lunedì verso le 2 e mezza proprio per assaggiare le bombette e la focaccia di recco erano finite entrambe …
UEH !!!!!!!!
@twostella
che belle! e che bellissima foto di sigrid!
brava, davvero complimenti :-))))))
x Babuska (232) grazie , ed un abbraccio alla nonna. Tienla da conto ! beata te che ce l’hai ancora . Le nonne erano lo scrigno storico delle nostre case .Ma per la ricetta del dolce,cerca di
sfogliare l’archivio contenuto nello scrigno : quelle domestiche sono sempre migliori di quelle di negozio . Per quanto concerne poi il nonno della Donatella , un occhio di bue con la si…ntemal..un bicchiere di rosso e poi zaino in spalla….vai tranquilla fino alla merenda .
Luigi è piuttosto informato sulle bombette che sembra abbiano colpito parecchio anche Marco Bolasco: http://www.paninodautore.it/?p=77
Dobbiamo proprio assaggiarle!
A proposito di BOMBETTA
La bombetta nasce circa quarant’anni fà ad opera di macellai di Martina Franca in Valle d’Itria per diffondersi nell’arco di questi anni su tutto il territorio della Murgia; territorio compreso tra le province di Bari, Brindisi e Taranto; viene proposta come specialità da infilzare negli spiedi per la cottura alla brace o più tipicamente al fornello. Le macellerie le propongono in maniera differenti tra loro: chi impanata, chi piccante, chi con ripieno di scamorza, di mozzarella e chi più ne ha più ne mette…A noi di Slow Food Alberobello e Valle d’Itria piace definirla e poterla mangiare così com’è nata: è un fagottino di capocollo di maiale ripieno di formaggio pecorino o vaccino (canestrato Pugliese), prezzemolo, sale e pepe. Con la cottura, il formaggio all’interno tende a fondersi concentrandone il gusto. Mangiandoli appena cotti creano in bocca una vera e propria esplosione di sapori.
Questa è la BOMBETTA !
NO BOMBETTA? NO PARTY!!! Arma legale…e non cercate la miccia.
@ Nettarina, Acquaviva e BarbaraT: grassie! A proposito dei racconti, alla fine il mio commento infinito è andato perso (misteri del web) perciò non so più che cosa è stato pubblicato di ciò che ho scritto. Comunque, tra tutti quelli messi on line da Giu mi è rimasto sicuramente impresso (e ci ho sparso pure una lacrimuccia sul finale) quello di BarbaraT, proverò le varie ricette delle torte di mele e anche l’ovetto con la Simmenthal che mi sta ossessionando (giuro!).
@ Cobrizo: scusami tanto, ma devo chiderti di portare un po’ di pazienza, devo andare in pasticceria per farmi dare la ricetta della figassa, e in questi giorni non mi è proprio comoda…
Scrivo di rado ma questa volta volevo proprio lasciarle due righe: sto leggendo poco alla volta i vostri scritti e quello di Babuska mi è piaciuto tantissimo; nonostante sia romana e la lettura non mi fosse agevolissima, tanto ero presa che non mi sono accorta se non alla fine che dopo c’era la traduzione. Hai reso benissimo l’atmosfera, è un caldo, familiare racconto di Natale, complimenti davvero!
@ babuska: suggerirei una linea al rabarbaro! :D
Uhhh, dopo le Tre Marie e le Tre Grazie, ecco le Tre Barbare… che ci mettiamo a produrre? ;-)
@babs: ma certo che puoi cominciare a sondare il terreno con il tuo amico!!! per la cronaca per adesso nel gruppo di acquisto siamo 4 (io e voi 3 barbare!), ma confido che col diffondersi della notizia altri aderiranno… forza indecisi più siamo e più il prezzo può abbassarsi!!!
@ San Bernardo: la Siora Baistrocchi (appena sentita al telefono, finalmente! vorrei precisare che ha 93 anni ma se la tira come una 18enne) è tutta giuliva per la tua citazione… e conferma la ricetta del “raicio coto”. Ciao!
@ pentoladimais:bene, sono contenta che torino ti sia piaciuta. per le tre galline avrai modo di ritornarci
@ sigrid: ma che bella che sei!!!!! ti ho vista per la prima volta per bene sul blog del gambero che cerchi di scappare dalla intervistatric..ma bellaaa!
Ciao Sigrid, ci siamo perse per poco, perchè quando arrivavo io sabato pomeriggio tu te ne stavi andando con Bonilli… e pazienza, mi son detta, capiterà un altro momento…ti ho lasciato un messaggio scritto, che spero ti abbiano dato ! Tanti baci e alla prossima ! (belle le foto, anche io ne pubblicherò qualcuna sul blog)
Marilì
Buon giorno . Questa giornata , si fa er dire , iniziata il 24 u.s. è troppo bella . Me la rileggo a spizzichi , ogni volta che ci ritorno .
x Babuska ( P. 83 ) la Siora Baistrocchi , la ga desmentegà la figassa….. x acquaviva ( 147 ) saionala…e, a parte i precedenti , il colesterolo con i trigliceridi ringraziano .
ciao twostella, mi incuriosisci…
P.S. Se puoi mostri anche un po’ di quelle belle fotine di cavolettini al raduno?
Per amore di cronaca erano le 18.29 ora del salone del gusto …
Ah ecco, l’altra cosa che avevo scritto era che sono passato 2/3 volte davanto al tuo stand, ominosalato, ma non conoscendoti di viso, e trovando sempre lo stand molto “preso”, non me la sono sentito di mettermi a urlare “Chi è ominosalato qui ?” disturbando le vostre faccende … sarà per una prossima volta ok ?
Sgrunt ! Avevo scritto un bel post stile “fiume in piena” e quando ho cliccato “Invia” il sito è andato giù e ho perso tutto …grrrr…
Comunque, riproviamo, dicevo, Sigrid, dov’eri ???
Ti ho cercato per il salone in lungo e in largo venerdì e oggi (lunedì) ma nisba …
Per me è stato un week end di quelli da mettere negli annali.
Ho visto tutto, ma proprio tutto, dagli stand (tutti) del salone all’Eataly, dal padiglione di Madre Terra al concerto del gruppo siciliano del venerdì sera, dal palazzo Madama al museo egizio, dal “Bicerin” di fronte al santuario della Consolata alla reggia di Venaria (ma che delusione però quest’ultima!), dal Lingotto alla lettura pubblica del libro di Saviano il sabato sera al “FreeVolo”.
E’ stato un viavai di suggestioni, atmosfere, ricordi di sogni da bambino che riaffioravano (poi vi spiegherò il perchè), sta di fatto che Torino mi è entrata nella pelle, anzi, forse ce lo era già, prima di vederla dal vivo, e nemmeno me ne ero accorto, come è mai possibile condividere così tanto lo spirito di una città in cui non si è mai stati ?
Cercherò di dare a tutto questo una forma su carta prima, e poi sul blog, con l’aiuto delle 500 e passa foto che ho fatto, chissà che ci riesca questa volta, mah, nel frattempo grazie a tutti per le segnalazioni per la visita di Torino.
P.S.
Non mi ricordo, qual’era il ristorantino che mi avevate consigliato ? Era per caso il “3 galline” ? Non ce l’ho proprio fatta a mangiarci, per incompatibilità coi tempi, ci sono passato 3 volte e sono pure entrato a chiedere per la cena, ma non è stato possibile, pazienza, almeno csì mi tengo qualcosa per la prossima visita (fra 2 anni al prossimo salone 8)).
giu: beh, a quanto pare non le serve un corso di niente, visto che sembra ottenga risposte da tutti perchè è “sexy”(!). Eviterei di darle ulteriore spazio, comunque, anche se involontariamente la sua telecamera ci ha fatto un piccolo favore documentaristico, e mi concentrerei sulle questioni davvero importanti: ma che fine hanno fatto i fotografi cavoletti?! Io se volete vi racconto atmosfere e menù, ma oltre non so arrivare…
sentita/vista intervista salone, ma questa tizia, da dove è spuntata? una pazzaaaaaaaaaaaaaaaaa
ti credo che sigrid è scappata!!!
@giu, ma foto, filmati, file dal salone????
non ci mostrano nulla!!!! :-(((((
@donatella
Dillo alla maestra, e vedi se mi mette all’angolino :DDDD
Il gioco e’ bello finche’ dura poco.
@acquaviva
yeeeeeeeeeeeeeee filippppooooo il nostro De La Bloghera preferito :)))
E i primi due chi sono? E la sciapitella che intervista? Ma a farle un corso rapido almeno di recitazione dico io (lasciamo stare le buone maniere), no eh?
scusate, eventualmente si contatta anche direttamente la ka
PRO KA!!!!
hola, buenas tardes a todo el mundo de el cavoletto!
ok, mi ripiglio, buona sera a tutti, ho perso il filo dei post, ma l’idea del gruppo d’acquisto direttamente all’alessi, che è il distributore italiano del ka dei nostri sogni, potrebbe anche funzionare, con una certezza quasi assoluta nel caso di una sigrid che intercede per noi.
il discorso commerciale è sempre lo stesso, più siamo in cordata, più il prezzo si abbassa. se volete, a titolo informativo, avendo un amico che è rivenditore alessi e anche ka, posso informarmi su eventuali prezzi eccezionali che potrebbe farci, e nel contempo sentire anche l’azienda, dopodichè si valuta!
fatemi sapere, io ci sto!!!!
bye
@donatella
beh questa del buco della pancia non me la ricordo moltissimo…. però mi ricordo benissimo quella di “el merenderoooooo!”
anche io ho provato a vedere se la chat fosse ancora in piedi e invece niente…
“ecco… la musica è finita… gli amici se ne vanno…”
come alle feste di quando eravamo ragazzini che poi finivano e le mamme tiravano fuori i sacconi neri dell’immondizia e iniziavano a raccogliere piattini e bicchieri di carta disseminati ovunque… che tristessss
Complimenti!!è un bellissimo sito!Ho già segnato un sacco di ricette che vorrei fare. Bellissime anche le foto!!un sito da ricordare.
uffa ma le fotooooo???????
GIU HA CANCELLATO LA CHAT!!!
@barbara T: adesso non esagerare, ricordati che io son cresciuta in altri lidi, e la tv italiana la vedevo solo durante le vacanze. Pero’ te lo ricordi il Carosello che faceva “mamma vogliamo anche noi l buco nella pancia ancia ancia, oh, yé”?
@giu: bene, se vuoi cominciare con gli indovinelli nel video di cui parla Cobrizo, oltre a ben noti Sigrid, Ominosalato e mr. Bonilli, si vede anche… il creatore di filonzini Filippo!
sigriiiiid!!! bellina lei…
ma ti sei messa il maglione a collo alto! l’avevo detto qualche post fa che al salone di 2 anni fa ci si moriva di caldo… pure io all’epoca avevo fatto il ragionamento alla totò e peppino “a torino a fine ottobre fa sicuramente freddo” e mi ero imbacuccata che quasi non mi veniva un attacco di rosolia!!
lì ti si vede un pochino…
“Ore 16:36 | Cavoletto di Bruxelles, ovvero la blogger Sigrid Verbert, protagonista al Salone del Gusto di un cavoloraduno (raduno di lettori del suo blog) sfugge alle grinfie dell’inviata di Kelablu, Francesca Ciancio.”
da
http://blog.gamberorosso.it/kelablu/node/1185
@babusca: scusa non avevo letto grazie
@mary@barbara.babs@alemu@precisina@evelyne scusate se mi sono dimenticata qualcuno, innanzitutto grasssssie per le ricette ora ho solo l’imbarazzo della scelta comunque piano piano le proverò forse inizio da quella con la scamorza visto che la mia nonna è tornata proprio stamattina dalla puglia e l’ha portata fresca fresca poi vi farò sapere
dona, dimmi che ti ricordi pure del cartone di tofffsy e il filo d’erba musicale e ti assumo come analista personale!
donatella!!!! ecco menomale!!
Belluno? Belluno? chi parla di Belluno? EVAAAA????!!!
mi spiace non aver partecipato alla chat. non ho potuto andare oltre ai saluti.
il baby mi reclamava, febbricitante, dopo quattro gg che non mi vedeva, ma leggo che non vi siete fatti mancare niente ;-))
BABUSKA: mi piacerebbe comunque la ricetta della “Figassa”. se puoi, sarebbe un piacere ;-)
@Barbara t: Diabolo menthe!!! Ricordo ancora la canzone!
@fiordisale: snowfish??? Cos’è, pesce d’alta montagna? :-)
@ acquaviva -158
bellissimi posti.
Io vicino a Belluno.
@evelyne&babu
KA anche io !…. si si sono d’accordissimo.. anche secondo me è meglio seguire la via del gruppo d’acquisto con la KA direttamente, in genere non mi fido a comprare aggeggi su internet… io ci sto!
giu..
cavolo… acc… ieri alla festa mi sono persa la sezione cartoni animati… ero preparatissima!
comunque, caro il mio tre tre giu giu, menomale che c’eri tu a confermare molti alcuni dei miei (per i più) inspiegabili ricordi d’infanzia..
ho trovato pure su internet recensioni del film “gazzosa alla menta”.. 1977, una via di mezzo tra un grease alla francese e il tempo delle mele… l’ipotesi del rapimento degli alieni a questo punto mi sentirei di poterla escludere con serenità!!
@ fiordisale: eh sì, grande ominosalato. in forma spettacolare!
io ero lì mentre stava rilaciando un’intervista, poi son tornata verso le 16.30.
x Babuska , grazie . La voglio provare , ho già le bave…
Ily@ mi è venuta in mente una lasagna che fa mia mamma e che si chiama “goccia d’oro”. Pasta fresca, besciamella, funghi trifolati,cubetti di prosciutto cotto formaggio grana e fette sottilissime di scamorza non affumicata.
Cioe’ non mi dite che anche questa volta non ci sono foto, perche’ la prossima volta davvero vengo a farle io!!! Su su, mettete mano alle schede di memoriaaaaaa VI VOGLIAMO VEDEREEEE!!!
@Robiciattola e tutti, intanto cominciate a farvi un bel nodo al fazzoletto per snow fish dal 17 al 20 APRILE. Io non ne ho perso una sola edizione (ci vado TUTTI I GIORNI, epperforza ce l’ho qua a 3 passi!)ne vale davvero la pena.
@ babuska: io proponevo il gruppo di acquisto (e ti conto dentro allora), mentre MI indicava un sito francese dove vendono il KA scontato a 330 €, penso che non riusciremo mai a strappare un prezzo del genere… ma se fossimo 5/6 per un commerciante sarebbe cmq una bella vendita e forse ce lo potremmo portare via ad un prezzo decente scegliendoci il colore che vogliamo (non per forza rosso o nero!) e non mettendo a rischio i nostri portafogli con acquisti su internet.. mi sto convincendo che è la cosa migliore.. come dici tu potremmo anche sondare direttamente KA, magari sigrid che ha gli agganci ci può aiutare… tra l’altro se il prezzo fosse veramente interessante si potrebbero anche ordinare direttamente gli accessori… sigriiiid??? ci sai aiutare??
@ salamander_75 maddai!!! eri mica nei praggi nel momento in cui gli ho scattato quelle foto? Oh apparte tutto hai visto in che forma splendida era? ‘mmazza aho io ero stravolta e lui tutto pimpante
@ San Bernardo: scusa se ti rispondo con ritardo, ma mi hai mandato in crisi con la ricetta del “raicio in tecia”. O meglio: mia nonna oggi sta facendo lo sciopero del telefono (ogni tanto lo mette fuori posto e non se ne accorge per ore…), ho cercato la ricetta precisa sui miei libri di cucina veneta, ma nisba. Son stupita! Allora, ti passo la mia ricetta personale… Io uso il radicchio di Castelfranco (quello variegato verde-rosso, aperto a fiore per capirci), da solo ma anche mescolato a un tipo di radicchio verde, che da noi si chiama proprio “radicchio da cotto” e che trovi per tutto l’inverno al mercato e dai fruttivendoli. Generalmente io butto tutto in pentola a pressione a listarelle grossolane, senza averlo troppo sgocciolato dall’acqua. Cottura quattro-cinque minuti dal fischio. Quindi lascio scolare a lungo. Poi butto “in tecia”, generalmente con un paio di spicchi di aglio incamiciati ma schiacciati, olio evo e poco sale (ma è soggettivo). Se vuoi esagerare anche un pochina di pancetta, o tocchetti di salame casereccio. Lasci che vada pian piano, mezz’ora o più, in modo che si asciughi. Un giro d’olio un minuto prima di chiudere e il gioco è fatto. Invece recentemente ho cotto l’insalata brasiliana alla maniera della scarola, con pinoli e uvetta. Una scoperta…
@ Cobrizo: un amico pasticcere produce quotiodianamente la figassa, con la grappa come dici tu. Ma non ci mette le uova, che però sono indispensabili nella “sgrisolona”, che non contiene i fichi. Vuoi comunque la ricetta?
@ Ily: lasagne con radicchio rosso di Treviso rosolato con guanciale e scamorza, zucca e porcini, verdure di vario tipo (piselli, zucchine, fagiolini, radicchio, ecc…) cotte separatamente e besciamella formaggiosa, ideale se hai un po’ di avanzi…
@ Eve: attenzione che in giro – anche su EBay -vendono KA usati e “rigenerati”, ma non so se è il caso che citi tu… Ottima però l’idea del gruppo di acquisto: perchè non fare una proposta direttamente alla KA? Io ci sto!
@babs: è un piacere!! fai poi sapere quali modifiche fai… è sempre utile avere un confronto!!
ciao a tutti.
Io tornata dalla Romagna, anche se ogni tanto ascoltavo alla radio le news del Salone del Gusto.
L’anno prossimo spero proprio di non perderlo…
un abbraccio,
Roby
@evelyne, gracias
@barbara.babs: per semplicità te la copio-incollo qua, nel caso tu la perdessi (per 1101 motivi diversi può succedere) la ritrovi al post del 9 aprile 2008 (cavoletto raduno romano). i commenti sono original-giu:
GIUBREAD
450 gr farina 00
50 gr farina integrale
36 cl di acqua tiepida
2 cucchiaini colmi di sale
8-10 grammi di lievito di birra
Metti il lievito spezzettato in poca acqua, in modo che si sciolga. Mescola le farine e il sale e poi aggiungi acqua e lievito. Rispetto al video che si trova sul sito del NYT io lo impasto un pochino di più. Cerco cioè di ottenere una massa omogenea.
Poi copro tutto con un coperchio e metto da qualche parte a riposare (di solito nel forno spento e freddo).
Lo lascio 24 ore, poi scodello il tutto sulla spianatoia infarinata, gli do’ qualche botta sulla testa, lo piego 2 volte come prescrive il superfornaio ammerricano e lo metto in un canovaccio cosparso di semola di grano duro (puoi usare anche semini e altro).
Lascio riposare ancora 3 ore e poi per la cottura fai cosi’: metti la pentola (col coperchio) nel forno a 230 gradi, quando sarà arrivato in temperatura la prendi con molta cautela (scotta proprio) e te la metti accanto alla spianatoia. Con un movimento veloce fai cadere l’impasto al centro della pentola e rimetti il coperchio al volo.
Butti tutto nel forno per 50 minuti, e poi togli il coperchio e lasci ancora almeno 10 minuti.
Quest’ultima fase ti farà uscire la crosta croccante e dorata (la mia si era già cominciata a scurire un po’), quindi nelle prove successive te la potrai gestire anche diversamente. Il pane cuoce con il proprio vapore, e devo dire che e’ di una semplicità quasi ridicola. Non e’ un gran pane d’autore, questo no, pero’ devo dire che mi ricorda molto il pane casareccio dell’infanzia e comunque e’ molto molto gustoso. Si conserva un po’ maluccio devo ammettere, nel senso che dopo 2 giorni e’ proprio duro. Personalmente ne faccio solo il necessario per 2 giorni e al massimo lo rifaccio. E’ un gran piacere (non) ammassarlo, mangiarlo, e ascoltarlo scrocchiare mentre lo lasci raffreddare sulla grata.
@ fiordisale: ma come eri anche tu al salone del gusto giovedì??? anche io c’ero…peccato non averlo saputo ci saremmo potute salutare allo stand di ominosalato…
@fiordisalina:va bene, non ti chiedo su cosa, l’importante è che concordi :-)
@ Giu io ho solo un paio di foto dell’ominosalato! non sono state fatte domenica, perchè ieri ero già prenotata, seppur con dolore ho dovuto rinunciare al raduno.
sono andata giovedì, all’apertura. Del Cavoletto manco l’ombra.
@Sigrid sai mica come si chiamavano quelle due tipe che avevano una telecamera targata gamberorosso in giro per il salone? aho proprio 2 Catterpillar :-)))
@Donatella non ho letto tutto (e come si fa?) ma direi che concordo con te (e mò non pignoleggiare su cosa, chennesò!!!!)
avrei preserito aspettare il permesso di Sigrid
ma visto che è davvero superimpegnata e le scorte potrebbero esaurire…
spero non si arrabbierà
°____°
qui http://www.chezmi.com/2008/10/grace-corriiiiiiiiiiiiiiiiiiii.html
tutte le indicazioni per ottenere il
KITCHENAID SCONTATO a 330 euro
qui il link diretto al sito
http://www.kookit.com/recap_commande.php?sid=R2rwRD9AXwrhUhT
ripeto che io l’ho trovato per caso
e non ho nessun collegamento con kookit
spero che qualcuno ne possa approfittare
ciao ciao
Mi
ciao a tutti!
allora dai post mi pare di capire che il raduno sia andato bene. che invidiaaaa!!!
io ieri ho lavorato tutto il santo giorno, sigh!
tra americani e francesi mi hanno fatta trottare tutto il dì.
@ giu: mi spiace non essere riuscita a chattare. però ti ringrazio lo stesso per tutto quel che fai per la piazzetta, davvero.
buon inizio settimana!
… e poi dobbiamo far indovinare a giu i nomi di tutti i soggetti inquadrati!
@evelyne,
pf mi giri la ricetta del pane? grazie. babs
@ily
@mary
vero vero vero,fatte anche quelle in viola col radicchio di treviso, anche quelle facilissime, veloci e particolari.
ciao mary!
foto: giravano apparecchi professionali dappertutto, io mi sono vergognata della mia piccola digitale da turista improvvisata e mentre cercavo il coraggio di estrarla…se ne sono andati quasi tutti.
Sigrid poverina è stata invece travolta dagli eventi ed ha pure dovuto pure assentarsi per un bel po’, quindi non mi sembra di averla vista con la macchina fotografica in mano…
Lancio un appello a Twostella, Uvetta, Alemu ed agli altri che invece hanno “operato”: please, condividete… So cosa si prova senza immagini di un cavolraduno a cui non si va, mi è capitato con quello di Roma …
@ily
se ti piace il sapore un pò etnico/speziato, potresti provare a fare le lasagne con la besciamella al curry:
pasta fresca per lasagne
spinaci
ricotta
fontina o gouda affettato
besciamella col curry al posto della noce moscata
in pratica il ripieno è il classico di magro, spinaci passati al burro miscelati alla ricotta freschissima, alternati alla pasta fresca, al formaggio (tanto!) e alla besciamella che prenderà un bellissimo colore giallo, se ti piace anche una spolverata di parmigiano.
sono velocissime da fare e danno sempre un bel risultato.
per le doci, a discrezione tua, io abbondo col curry perchè mi piace particolarmente, ma degustibus
fammi sape se le provi. bye
babs
sigrid, ti devo chiedere scusa
ieri sera alle 18 ero presente al cavoletto party ma non ho avuto il coraggio di presentarmi..
ho spiluccato un po’ (il salmone era favoloso!), comprato 4varianti di sale ma..non ti ho salutata!poi, complice un cioccolatino al gorgonzola assaggiato poco prima, mi sono sentita male e sono fuggita a casa!
però quando mi capiterà un’altra occasione per conoscerti??
sigh, i’m so stupid
spero almeno che Torino ti sia piaciuta.
io l’adoro, anche se il prossimo anno mi trasferirò proprio vicino alla Garbatella:)
@ ily: un’ottima variazione alle lasagne di mary sono con besciamella, pesto e zucchine!! buonissime!
dunque… le bombette:assaggiate quest’estate in quel di Cisternino, non lontano da Alberobello appunto. Esperienza travolgente, assolutamente non adatta ai vegetariani!
In questo paesello ha una quantita infinita di macellerie che rimengono aperte anche la sera, dove tu vai, ti scegli(dopo qualche decina di minuti di attesa) la tua carne da grigliare, tipo 5.2 kg in 7 persone! e poi ti metti comodamente ad attendere enormi vassoi di carne nei locali adiacenti, ben forniti di tavoli sgarrupati e toveglie a scacchi rosse!!! esperienza da provare, specialmente se hai amici pugliesi doc che ti fanno scoprire le loro specialita( da aggiungere che lavorando a parigi avevo in vacanza con me coinquiline e copain , tutti francesi , per la prima volta in italia(del sud) rientrati sconvolti e soddisfattissimi del tour enogastronomico concentrato in una settimana)
Ovviamente piatto forte: LA BOMBETTA!
@ily: fai quelle vegetariane! io ho trovato la ricetta in rete, non hai problemi con una googlata veloce. besciamella, verdure stufate: ottime e leggere!! fatte per un amico vegetariano ma hanno apprezzato tutti!
Ily@ due tipologie di lasagne che tra i miei amici hanno successo sono una semplicissima pasta con strato di besciamella, e strato di pesto, alternata per 5 piani, oppure le lasagne al radicchio: prima faccio stufare con un filo d’olio cipolla e radicchio tagliato fine poi passo a preparare la teglia con besciamella, sfoglia, besciamella, radicchio, provola affumicata a fette e via a seguire per 4-5 piani e poi tutto in forno, solita cottura. Ah dimenticavo, una variante ottima è utilizzare al posto della besciamella, la ricotta, il sugo di pomodoro e il parmigiano, con qualche foglia di basilico…leggerissima! Spero di esserti stata utile!
@Luigi: mi spiace, mi si è bloccata la chat, forse Giù stà disallestendo tutto…
@SanBernardo incanutito: sarà che non faccio acquisti familiari, ma l’assaggio dell’olio al bicchiere continua a farmi schifo. Ma sono d’accordo con te che male non fa, anzi sono sicura che le pareti intestinali ringrazino per la lubrificazione. Quanto all’uovo con simmenthal (oddio, diventerà un tormentone) se non fossi vegetariana probabilmente ogni tanto me lo farei in ricordo dei vecchi tempi nonnastri.
@tutti: foto foto foto… per i frustrati e gli invidiosi, sob!!!
@acquaviva: bellissima descrizione, grazie, m’è sembrato d’esserci (quasi)!
@ily: tipo con la zucca, oppure funghi, carciofi, broccoli, ci sarebbe anche quella alla napoletana, senza besciamelle, ma con ricotta… e con le mitiche polpettine in luogo del solito trito, diciamo così, più bolognese… se può servire qualcosa… :-)
@ giu: e le tovaglie di plastica finto ricamo?? :$
@ giu: ho fatto il tuo pane (ma con la farina di farro) ed è molto buono, l’unica cosa è che i tempi di cottura sono un po’ lunghi, io l’ho tenuto 42 minuti in totale ed era già un po’ sbruciacchiato. per farlo durare un pochino di più pare che un cucchiaino di limone aggiunto all’impasto faciliti.. io l’ho fatto e dopo due giorni è ancora abbastanza fresco! grazie per la ricetta che hai condiviso!
a chi volesse provarlo con il farro o con il kamut (patrizia, luvaz, babs) io per ora non ho fatto modifiche alle dosi di giu, ma secondo me ci può andare un pochino di acqua in più (20-30 ml), riproverò in settimana e farò sapere (è difficile dirlo a priori perché l’impasto è molto appiccicoso normalmente per cui si deve solo capire quanto appiccicoso deve essere).
Aggiungo per le foto: aspettando quelle di Sigrid, ovviamenteeeeeee :)))))))
Ciao a tutti oggi non ho avuto tempo di leggere neanche un commento ma appena torno a casa mi piazzo subito al computer piuttosto volevo sapere se qualcuno ha dei suggerimenti su delle lasagne(non le classiche)xchè ho persone a cena e volevo fare qualcosa di particolare.
Grazie da ora
Se qualcuno ha delle foto da condividere, puo’ mandarmele se crede, e ne faccio volentieri una paginetta per tutti.
@evelyne
Ci siamo scordati la tovaglia pastificata a quadrezzi bianchi e blu, ovviamente molto sbiadita e che puzza di plastica industriale fino all’ultimo giorno di permanenza sul tavolo.
@ sigrid: se per te fosse un problema questo utilizzo del tuo blog fammi sapere e farò girare tutto sul mio indirizzo e-mail!
@acquaviva: non so se sono la persona più adatta perché io andavo e venivo causa lavoro ma il perfetto padrone di casa aveva organizzato: quiz di riconoscimento canzoni anni 80, chiacchere (tante) e l’elenco delle cose kitsch a più mani, ovvero ciò che ognuno di noi ricordava come oggetto kitsch di quegli anni, ma abbiamo parlato anche di cartoni animati, film, oggetti di uso comune, merendine… di cosa ci fa giu a budapest e dell’anno di nascita di san bernardo… scoprendo di essere tutti dei giovincelli!! si, ma negli anni 80!!
grazie per il tuo racconto è stato come essere stati lì con voi. :)
@ mi: certo che vogliamo il link!!!! siamo tutti disperati di non averlo vinto… magari ci possiamo organizzare e strappare un prezzo ancor più interessante, se volete io posso contattare rivenditori in zona, poi calcolando le spese postali valutiamo se è realmente interessante o meno…che dite?? lo facciamo?? se vi interessa e se anche voi potete contattare 1-2 rivenditori nella vostra zona fate sapere, quando sapremo quanti siamo partiremo con le contrattazioni!! diamo come data limite il 30 di ottobre??
io quei calamaretti lì della Riviera del Brenta me li sono ingollati in men che non si dica! per non parlare delle bombette dello stand a fianco.. eccezionali! la prima volta al salone del gusto è stata incredibile, i sapori che ho gustato mi han fatto reggere la quantità enorme di persone che ho incontrato nelle mie 48 ore slow.. b giornata a tutti!
Ciao che bello deve essere stato stare fra i cavoletti beh era il compleanno di mia figlia… magari se ne fate un’altro nei d’intorni di bologna roma o magari firenze ci verrò sicuramente…se poi qualcuno ha delle foto, prego metterle in onda son curiosa di vedervi!!!
saluti a tutti i cavolettiani!
beh devo dire che queste foto sono fantastiche e fanno venire l’acquolina in bocca…..kebab…panino con la meuza….
uhm.. capelli raccolti a mezzacoda, giubbetto marrone tipo motociclista. tra un po’ dovrei riuscire a pubblicare la mia foto di rito con sig, forse facciamo prima!!
@alemu: sì, brava! Da cosa si capiva?! Trolley per forza, all’andata pieno di cibo ed al ritorno di depliant…
Tu qual’eri? Ho focalizzato poco, in effetti…
Ho provato ora ad entrare nella chat, è ancora aperta, e mi sembra una buona cosa lasciarla li’, che ci si possa entrare in qualunque momento. Anche se oggi è lunedi’ e magari la gente normale lavora…
@acquaviva, peccato non averti conosciuta! io sono arrivata un po’ dopo le 18 per cui mi sono persa l’apertura ufficiale con conseguente riconoscimento. peccato. eri tu con trolley blu al seguito?
@eva-l’altra: zone di Aune e Feltre…
@san bernardo: mi sembra saggio cogliere i piccoli lati positivi delle cose, ma stanchezza e denaro a parte (anche se tra viaggio condiviso, ingresso scontato, assaggi vari oculati e singolo acquisto giap ho superato di poco il costo equivalente ad una cena in trattoria), il divertimento c’è stato anche a Torino.
Su Giu non avevo dubbi, oramai è un maestro di cerimonie talmente esperto ed acclamato che potrebbe quasi pensare di farne una professione!
Per i fuochi d’artificio se vuoi condividiamo quelli del raduno…
@ babuska e agli altri ottantenni (nel senso di reduci anni ’80…) curiosi:
Non ci sono stati botti, in realtà, solo una grande luce riflessa negli occhi di tutti quando Sigrid è arrivata…
Noi si era lì, cavoletti mescolati a gente comune, sguardi “traversi” un po’ imbarazzati del non conoscersi, nessuno che osava rivelarsi. Diciamo che eravamo singolarmente riconoscibili proprio un po’ per quell’aria spaesata e comune del “vorrei ma non oso”, e nessuno faceva il primo passo… Ominosalato, garbatissimo padrone di casa, cercava di metterci a nostro agio chiaccherando a caso con tutti quelli che gli capitavano sotto tiro, ma ciò non bastava a permettere di fonderci (maledetta abitudine dello stare dietro il paravento della scrittura…)
Poi arriva lei, borsoni a tracolla, telefonino in mano, trafelata e… sorridente!!! E’ stato un attimo: una decina di persone sono partite in quarta, l’hanno circondata ed hanno cominciato a presentarsi, sia a lei che, finalmente, tra di loro.
Omino al microfono ha detto: “i cavoletti alzino la mano!” ed altre braccia si sono alzate, oltre a quelle degli intraprendenti che già avevano osato avvicinarsi a Sigrid. La cosa più buffa è stato lo sguardo disorientato degli altri presenti, i “non cavoletti”, che si sono trovati nel mezzo di una selva di mani senza capire che stesse succedendo.
Omino ha quindi dichiarato ufficialmente aperto il cavoletto-raduno ed ha pure offerto vino e stuzzichini a tutti (gran signore!).
Da qui la visione degli eventi ha un taglio personale, nel senso che io un po’ mi sono imboscata in cucina per aiutare i cuochi di Omino con i vassoi di delizie portate da alcuni cavoletti, un po’ mi sono dedicata alla conoscenza dei cavoletti che ho incrociato per primi, dunque mi sono persa probabilmente tutto il resto della compagnia, gran parte della quale purtroppo si è defilata abbastanza presto, quando Sigrid ha dovuto abbandonare momentaneamente il raduno per un suo impegno.
Quando è tornata però abbiamo fatto cerchio, i superstiti con lei, Stefano Bonilli ed Ominosalato, e ce ne siamo stati amenamente a chiaccherare delle cose più svariate per una buona mezz’ora, fino a portare i tre eroi sul limite del ritardo per una cena a cui erano invitati subito dopo.
Adesso tocca a voi… notizie chattose o altri dettagli restano in sospeso…
Giu@ grazie per avermi messo per prima nell’elenco delle ricette, quasi non mi riconoscevo!!! E grazie a chi mi ha commentato. Ho visto ominosalto in tv sabato ad Eatparade e speravo nei vari collegamenti di riconoscere Sigrid, ma nulla, l’intervista è stata fatta di mattina!
b.babs@ la fontana, i conigli, il brodo con i capelli d’angelo…ma non è che siamo state separate alla nascita? Carramba che sorpresa?
Una buona giornata a tutti.
reduce dall’appuntamento di ieri al Salone: non posso dire nulla delle varie stuzzicherie portate dagli altri blogger, compresi il lonzino e l’anatra di filippo, dato che ero più che altro disidratata dal mio arrivo in bicicletta (il sistema anti sclero da parcheggio ha funzionato alla perfezione, ma a scapito della mia freschezza e dell’appetito), ma erano davvero di aspetto splendido!! ho visto passare meravigliosi salatini, mini quiches e ovviamente il famoso fi-lonzino. mi è spiaciuto non conoscere gli amici intervenuti, ma ero un po’ alienata. in compenso la nostra sig dal vivo è una persona davvero carina e sempre disponibile.
Cavoletta, spero davvero in un prossimo tour torinese/piemontese in modo da poter chiacchierare un pochino di più!!
in compenso ci siamo portati a casetta: arancinE, focaccia di recco, piadina, le stupende bombette e 2 bei cannoli siciliano, per una cenetta multiregionale!!
@mi
sisisisi vogliamo sapere!
giorno a tutti!!!!
e allora, cosa aspettano i “saloniani” a raccontarci un pò? noi qui ci siam divertiti :-)
forza, parole, foto etcetc
bravo giu!
peccato che non abbia potuto parteciparvi….
Beh ci siamo divertiti, questo e’ certo. Magari rifaremo si’, ma solo di tanto in tanto, cosi’ resta una cosa un po’ particolare, extra diciamo.
Sono io che vi ringrazio per la compagnia :)))
^___^
uffi ci volevo essere anch’io al salone
Sigrid ho trovato un link FRANCESE dove si può trovare il KITCHENAID scontato,
io non ci guadagno nulla, ma visto l’entusiasmo scatenato dal tuo concorso, ho pensato, se sei d’accordo, che potrei postarlo qui così che tutti gli amanti ne possamo approfittare
ciao
Mi
@ BarbaraT: ti prego, le abbreviazioni noooo… qua siam tutti vecchietti, lascia la quasi figlia alle chattate incomprensibili con i suoi coetanei ;-)
@ Giu: bellissima chat, bravo! Sembrava di essere davanti a un caffè con vecchi amici, a condividere vecchi ricordi. Da ripetere.
@ Acquaviva: vogliamo saperne di piùùùùùùùùùùùù
ciao a tutti!
un grazie a giu per l’organizzazione della festa di ieri, anche per me la chat è stata un’esperienza nuova e a tratti allucinante (!).. la quasi figlia del quasi marito (12 anni e mezzo) qui mi prendeva in giro perché diceva che ero troppo lenta, che dovevo usare le abbreviazioni (tipo xk, msg, nn, qnd, cmq)… ma che vi devo dire, a me ‘sta roba mi fa troppo federico moccia e io sono all’antica..! comuque, bellissima serata davvero, bei ricordi, revival, canzoni indimenticabili… anche se mi sono dovuta ritirare piuttosto presto che il quasi-marito reclamava la mia attenzione sugli ultimi ritocchi al progetto della nuova casa, è stato bello ragazzi!
bravo giu giu!
Bentornata!Ti saresti divertita,non avresti spesa quella barca di dindi,non ti saresti stancata .Giu,si è dimostrato all’altezza di qanto aveva promesso : sono mancati i fuochi d’artificio perchè il pubblico femminile forse aveva paura dei botti…..
… appena rientrata da Torino, stanca ma raggiante. I Cavoletti dal vivo sono come qua dentro: persone positive, piacevoli e spiritose (… e poi cucinano davvero bene!). Sigrid, pur nel suo vorticare continuo, ha la deliziosa capacità di dedicarsi agli altri con cura.
Non riesco a collegarmi alla chat, anche se credo che a quest’ora sia già chiusa, dunque cedo volentieri ulteriori interessanti informazioni appena qualcuno in cambio racconta per bene cosa è successo qua dentro nel frattempo…
P.S.: di un intero Salone pieno di specialità italiane di ogi tipo cosa mi sono portata a casa alla fine?! Un’insalata giapponese in salamoia di curcuma. Lo dicevo che devo ancora uscire dal tunnel…
io sono appena uscito dalla chat, purtroppo ho partecipato poco visto che a cena c’era stinco di agnello e dopo il festino mi e’ venuta addosso una papagna incredibile :-)
un saluto a tutti quelli che erano in chat rabarbara, iomilanese, sanbernardo, barbara con la t, evelyne, donatella, giugiu, babuska e tutti gli altri….bella anche la selizione musicale…grazie a giu per aver organizzato tutto in maniera impeccabile. giu rulez
ragazzi in piazza, se c’è qualcuno, buonanotte, anche oggi è arrivata l’ora X….
chissà se domani qualcuno ci racconterà del cavolettoparty a torino!!!
bye
babs
ATTENZIONE , CORREGGERE L’OROLOGIO !!!!
Si riprende da qui,dal cortile. Giu, grazie ancora per la bella serata . Per me il chattare, è stata una nuova esperienza , e data la compagnia, molto piacevole . Per la grappa : pendi una bottiglia da 1/2 lt. ci metti due cucchiai di zucchero , 2-3 stelline di anice, ricopri con grappa bianca fino a riempire la bottiglia. la tappi e la riponi al buio per circa 1 mese .
niente da fare ragazzi, sto provando da ore ma non mi fa entrare, oppure riesco ad entrare pochi secondi oppure non leggo niente…insomma, mi leggo qualche altro bel ricordo e poi a nanna. un bacione a tutti e buonanotte!
oppure fate tasto destro: apri in una nuova scheda
non so cosa dirvi…
magari provate col tasto destro del mouse e salvate il file sul disco, provando ad aprirlo solo dopo…
@giu, io nn riesco a far funzionare mp3 e la chat si impianta in continuazione, magari torno dopo.
bye a tutti
Buona sera al cortile . x Babuska : mi passeresti , per favore , la ricetta del ‘raicio coto ‘ ? Rende meglio in dialetto ! x Donatella : la simmental con l’occhio di bue …mi ha fatto venire in mente quando non ancora ‘bianco per antico pelo’ in montagna mi apprestavo ad affrontare una scarpinata tra i rifugi . Non è una schifezza, come vorrebbero farci credere…
x Luigi (120) e Donatella (122) :però quando vai al frantoio in vista di un acquisto a livello familiare – un sorso in assaggio te lo danno. E’ buono e …fa bene :lubrifica il motore .
ciao a tutti! anche io ho provato ed ho avuto qualche problema.
ora devo scappare di nuovo :(
ciao giu!
@ acquaviva
i tuoi nonni bellunesi, di dove?
mi sono staccata e sono rimasta fuori xchè mi dice -error-?però la musica la sento. non lasciarmi qui.
boh, io nn riesco più ad aprirla….
ma si è bloccata la chat?
Bene. Ecco a voi la tecnica a nostra diposizione questa sera.
Per la chat collegatevi qui:
http://www.giuseppe.hu/chat/
la musica invece sara’ qui (mano mano che aggiorniamo la directory, con un semplice refresh della pagina vedrete aumentare il numero dei file.
http://www.giuseppe.hu/musica/mp3/
Qui dalla regia mi hanno ordinato dei muffin, quindi per i prossimi 15-20 minuti divertitevi senza di me, prendete confidenza col mezzo e poi torno e iniziamo le danze.
a dopo :)))
Giu
Bere l’olio per me ormai non e’ piu’ un prolema, anzi. 1-2 cucchiai al giorno me li faccio sempre, anche solo per restare in allenamento. Poi se faccio un assaggio guidato, un paio di bicchierini da caffe’ alla fine li hai bevuti.
Vi garantisco che diventa come qualunque altro ingrediente di cucina.
uhhhh…sorry credevo fossi lei dall’e-mail di qualcun’altro!!mamma che rintrono…devo dormire di più!comunque credo che i complimenti le leggerà lo stesso!!
@luigi, ma bravo! allora nn disturbo, continua ad allenarti! :-))))
@eva
ps: non è il mio blog, io ci partecipo solamente, come te e gli altri, il blog è di sigrid!!!!!
@EVA
125 gr zucchero da lavorare con la frusta (o un mixer) con 3 tuorli d’uovo fino ad ottenera una crema chiara e gonfia, aggiungi 25 gr di farina e continua a mescolare, versaci sopra piano piano (a filo) 250 gr latte caldo, che precedentemente hai scaldato con un baccello di vaniglia, trasferisci il tutto su fuoco basso e, sempre mescolando porta ad ebollizione, ma NON deve bollire, appena comincia a “muoversi” un oò, spegni e mescola ancora per 5 minuti.
allora, se ti serve più densa aumenta la farina o la fecola, ultimamente uso più la fecola della farina, mi pare più delicata, se la vuoi cioccolatosa, semplicemente negli ultimi minuti lasci sciogliere del cioccolato fondente extra nella crema (sempre mescolando), se la vuoi al profumo di lavanda o limone, alla fine aggiungere della scorzetta gratuggiata di limone o della lavanda.
fai una e più prove, sicuramente trovi la dose perfetta per te!
ma scherzi!!non preoccuparti x i tempi…non sai quanto ti ringrazio,non è da tutti passare le ricette con tanta tranquillità…devo dirti che spesso davanti ad alcune richieste o semplici domande mi sono trovata davanti un muro….apprezzo molto quello che fai e il tuo blog, da sempre!anche se non commento mai…grazie in anticipo…eva
si facciamo un po di riscaldamento durante l’attesissimo appuntamento di questa domenica condotto, diretto e sponsorizzato dal mitico Giu :-)
@eva, sorry, non avevo capito, provo a mandarti la mia ricetta, anche se ci vuole un momento perchè per abitudine faccio tutto ad occhio….
@ragazzi ma giocate a ping pong? donatella luigi, luigi donatella, donatella luigi, luigi donatella….. :-))))))
ma buon pomeriggio!
@luigi: pensa che anni fa mi mandarono “in gita” nella Sabina, una zona del Lazio, per fare un servizio sulla raccolta delle olive, i frantoi, l’olio… (mi sa che era una punizione, io mi occupavo di politica locale, non di gastronomia, ma non so quali interessi c’erano dietro e questa cosa “andava” fatta). Insomma alla fine, ecco la degustazione con i vari oli da assaggiare col bicchierino. Che schifo!
ciao babs!!no la pasticcera la faccio io, mai comprato niente di pronto!!ma provo miliardi di ricette diverse…tutte molto buone eh…ma nessuna adatta alla mia torta della nonna PERFETTA!se vai in pasticceria e prendi un tortino la crema ha un sapore stupendo ed è bella soda,gialla, ma non sà troppo d’uovo nè di farina e soprattutto non è al limone!finchè non la troverò non avrò pace…aimè…
hai capito a ominosalato e poi dicono che il sale fa’ male….ma fanno ancora vedere il tipo che si beve l’olio d’oliva nei bicchieri da degustazione :-))) o mi sto confondendo con canale 5!!?!?!?!
in entrambi i casi e’ una cosa un po’ schifosa da fare posso capire farci il toccio con il pane ma berselo a sorsetti mi fa venire i brividi.
giu’: io ci provo spero di non sbagliare :-)
semi di mostarda 230 gr ?????
aceto 230 ml
miele 76.666666666666666 gr
acqua 76.666666666666666 ml
e per la curcuma e il sale puoi usare un cucchiaio da caffe’. Mi sa che con ste conversioni ho fatto un bel macello quindi giu appena vai all’Ikea compralo un set di misurini (ma c’e’ Ikea dalle parti tue???)
donatella: se po fà come no qui in irlanda fanno la moutarde con la guinnes, secondo questa ricetta di base si puo’ variare in diversi modi. I semi si possono polverizzare con il mortaio prima di metterli a marinare oppure fai metà e metà. Fammi sapere se ve gusta sta ricetta :-)
@Luigi: grazie, e per me va bene anche non in lingua madre, che sono fornita di tutto l’occorrente in misurini per cups e spoons. Che succede secondo te se invece dell’aceto di sidro uso l’aceto di xeres?
In settimana faro’ un salto da Natura si’ a comprare il miso per fare il dado da brodo in casa e vedro’ se trovo anche i semi di mostarda. In caso non li trovassi magari ti chiedero’ di mandarmeli via fax :-)
Ho appena visto ominosalato al tg2 eatparade.
@luigiiiinoooooo
vogliamo le dosi in lingua madreee :))))
Dimenticavo la consistenza cambia a seconda dagli ingredienti che si usano quindi avvolte bisogna allungarla con un po di acqua quando e sul fuoco.
donatella: questa ricetta me la passo un pasticciere di “Baker & Spice” a Londra, magari non e’ quella originale pero il risultato e’ piu’ che soddisfacente.
1 cup di semi di mostarda
1 cup aceto bianco o cider vinegar
1/3 cup d’acqua
1/3 cup miele
3/4 di cucchiaino di sale
1 cucchiaino di curcuma
1 spicchio d’aglio
Mischia tutti gli ingredienti tranne l’acqua e mettili a marinare in frigo per 24 ore poi metti l’acqua sul fuoco e quando e calda ci metti dentro tutto e lo fai andare sul fuoco per 5 minuti senza portare a ebollizione. A questo punto puoi frullare tutto oppure una piccola parte insieme all’aglio oppure si toglie l’aglio e si usa bella grezza. ci puoi aggiungere altri aromi tipo pepe, alloro, tarragone, cipolla e cosi via pero’ amme’ piace cosi semplice.
qui i semi di mostarda si trovano facilmente se hai problemi a recuperali ti posso fare un pacchetto veloce :-)
L’appuntamento e’ per le 17:50!
Festino anni ’80, e che caschi il mondo se non si fa :)))
A quell’ora vi postero’ il link per la chat e dove trovare la musica. Potete intanto raccogliere ricordi, foto in rete di amenita’ di ogni genere, e segnarveli, per poi condividerli con noi. Non so se dal salone riusciranno a collegarsi, vedremo. Noi intanto ci divertiamo per cavoletti nostri. Gli alcolici sono d’obbligo dopo le 20 :))))
a dopo
Giu
@luigi: sul porridge passo. Come diceva una mia amca britannica ma originaria delle Barbados, il porridge è un “gusto acquisito”, se non lo mangi da piccolo difficilmente poi ti puoi adattare senza trovarlo disgustoso. Si vede che sei un’eccezione. Mi interessa invece sapere come fai la moutarde à l’ancienne, e dove trovi i semi per farla…
Ooohohhh la moutarde a’ l’ancienne quant’e’ buona da poco ne ho provata una fatta con il miele che era una bomba ti giuro si poteva mangiare da sola a cucchiaiate, io ogni tanto la faccio in casa con ottimi risultati. Qui vendono pure il bacon vegetariano pero ho paura che se lo provo mi cacciano definitivamente dall’Irlanda :-) Diciamo che i progressi continuo a farli visto che sono diventato assiduo consumatore di porridge (pappa d’avena) a colazione, io la faccio con 2 tazze e 1/2 di acqua e una di avena poi aggiungo zucchero di canna, uvetta, qualche seme tipo di girasole, nocciole, zucca e cannella in polvere e faccio cucinare per 5/10 minuti dipende dal tipo di avena. Lo puoi fare pure con il latte ma secondo me solo con acqua e piu’ leggero, alla fine ci puo aggiungere anche del miele o muesli sparso sopra. Il miele va sempre aggiunto alla fine seno il porridge diventa strano quasi scomposto, volendo puoi mischiare gli ingredienti alla sera e al mattino devi solo scaldare il composto visto che sono gia ben incorporati.
@luigi: si’ tanto tempo. Ma non è che non ci fossi, leggevo silenziosa e in rispettoso silenzio, ogni tanto mi capitano dei periodi di asocialità e grande misantropia, non comunico più con nessuno e per quanto possibile non esco neanche di casa :-)
Dai su, non ti buttare giù cosi’, in fondo non è colpa tua se sei uomo :-) E cmq i passi avanti già li avevi fatti, ricordo che provasti anche il mio ragù con la soia. E se vedi la mia ricetta del KA, ho messo anche la versione vegetariana con soia, provare per credere. Sono molto interessata alle salsicce vegetariane che porta a casa tua moglie, le cose che trovo qui da Natura si’ mi fanno un po’ senso e non ho mai osato provarle. In compenso adoro i wurstel di quorn che trovo a Bruxelles, sembrano “veri” e mi ci faccio dei cani bollenti molto buoni (rigorosamente con moutarde à l’ancienne, senape in grani)
donatella: da quanto tempo ;-) Si ogni tanto mi lascio andare, pero ti dico piu’ la mia dolce meta’ che lavora in un “Healthy shop” porta a casa oltre che a miele Manuka, soya, marmellate senza zucchero e pane senza glutine anche delle salsiccie vegetariane…all’inizio data la mia indole di uomo nonche t.d.c lo presa in giro a piu’ non posso poi quando le ho provate era lei che prendeva in giro me visto che me l’ero quasi mangiate tutte e continuo a farlo ogni volta che le porta :-) come se non bastasse l’altro giorno ha fatto la Mussaka e mentre la mangiavamo (io avevo quaso finito il mio piatto) mi dice beh ti piace sta muzzaka con le lenticchie ? Io sono rimasto di stucco ti giuro non avevo notato la differenza pensavo che la base fosse con carne macinata,devo ammettere che la cucina vegetariana non a niente da invidiare alla cucina tradizionale visto che e’ ricca di pietanze fantasiose e saporite.
Comunque per e’ tardi visto che con il lavoro che faccio come minimo mi rincarno in un cheeseburger senza cipolla e cetrioli :-))
sto leggendo piano piano tutti i racconti, e sono contenta di questa iniziativa di giu perchè questi non li avevo letti. mi dispiace non esserci stata ieri sera ma ho lavorato tutto il giorno e per di più mi sono data una sportellata in testa (non mi chiedete come ho fatto) quindi ieri sera a letto con emicrania!!!
intanto tantissimi complimenti a barbaraT, le storie d’amore per me sono il must! bellissimaaaa
Luigi: grazie Luigi, sapevo di poter contare su di te per la difesa della colazione del nonnino. Anche se, per uno che è stato vegetariano per svariati anni, bacon e salsiccia mi sembrano un po’ esagerati… :-)
Bon jour a tout le monde :-) comunque sto uovo con carne simmenthal non e’ male :-) sembra quasi una colazione anglosassone, comunque la colazione e il pasto piu importante e sapete come si dice chi ben comincia e a meta’ dell’opera. Io ogni tanto mi sparo un paio di uova in camicia, con bacon, salsiccia e i mitici baked beans dopodicche posso andare avanti sino a dopo l’ora di pranzo senza accusare nessun languorino.
@babuska e barbara.babs: ma il “povero nonnno” se lo faceva da solo e di sua spontanea volontà l’ovetto con la simmenthal tutte le mattine a colazione. E si’, pesante era pesante, pero’ non era cattivo: nel tegamino (rigorosamente di metallo, di quelli che si attacca tutto e poi ci vuole olio di gomito per pulirlo) metteva prima la simmenthal, e poi, quando questa era bella calda e con la gelatina sciolta (si’ lo so, anche a me cosi’ a raccontarlo fa un po’ schifo, poi sono pure vegetariana…) ci rompeva dentro l’uovo. Il tempo di far rapprendere solo il bianco e via, in tavola, da mangiare direttamente con il pane dentro al rosso.
Ok, non sono cose da raccontare a primpa mattina. Vado a farmi un tè…
Uffa volevo andarci anch’io….:-(
@babuska
ma sai che pure io ci pensavo all’uovo al tegamino con la simmenthal? da star male….. povero nonno :-)
@eva, scusami, in che senso? la crema pasticciera non la fai? la acquisti già pronta?
ciao…è da molto che ti seguo e che dire…le tue ricette sono squisitissime!!è proprio per questo che vorrei porti un quesito…vedi io sono sempre stata fissata con una torta in particolare:la torta della nonna; ho provato quella dell’enoteca pinchiorri e con ottimi risultati, ma essendo fan sfegatata della crema pasticcera vorrei sapere quale crema pasticcera usare…perchè vedi, di creme ne ho provate a milioni…ma ancora non ho trovato la mia… :-(…mi affido a te…e grazie in anticipo!!!
eva
mitico giù!
complimenti a tutti ho inizaiato solo ora a dare una sbirciatina agli altri racconti… ma ho i bimbi che ruotano attorno e non è facile e costruttivo… ahimè devo rimandare a più tardi…. riposino pomeridiano!! a più tardi!
Valentina
Sigh (nel senso di “piango”), avevo fatto un commento lungo così… ma o mi è partito in automatico e sono in moderazione (perciò non ripeto), o si è aggiornata la pagina mentre sproloquiavo di torte di mele, di Quindici, di barbare, di figasse, di veneti, eccetera. Vabbè, replicherò domani. Mi è piaciuto leggervi donne, grazie infinitamente a Sigrid che riesce a radunare e ospitare un numero infinito di splendide persone (e a Giu, incommensurabile).
Ho solo un problema, non riesco a togliermi dalla testa l’uovo al tegamino con la Simmenthal del nonno di Donatella… bleah! Notte!
Cucù, ci sono nottambuli? Arrivo ora, un salutino e poi vado a ritroso… Sono troppo curiosa di leggervi. Bonne nuit!
Buon giorno , anch’io nel mio piccolo , sto attendendo con ansia l’evento . Tuttavia , leggendo i vari commenti mi accorgo di quanto “misera” sia la mia preparazione in materia di PC . Per una ventina d’anni ho pestato tasti di ‘termnali’ , seguendo pedestremente le istruzioni. Ora , oltre a queste righe ed a qualche ‘mail’ non vado avanti . Farò del mio meglio .
@giu, grazie mille GIU
buona notte
a domani
:-)
Bene… io avrei finito con coloro che mi hanno mandato del materiale, e forse chiuderei proprio qui la sessione, vista anche l’ora tarda e il jet lag di domani mattina. La chat sembra funzionare decentemente, la musica per domani sera e’ al suo posto, direi che abbiamo grossomodo tutto pronto per il burdell di domani :))))
Spero solo che il nostro omino abbia mezzi tecnici internetteschi nel suo chiosco di salatini domani.
L’indirizzo e le istruzioni per la chat, ve li mando domani pomeriggio.
baci sfusi
Giu
http://www.giuseppe.hu/081025/cinzia.html
@acquaviva…. ecco, lo sapevo, per forza che io cerco dietro l’angolo e non trovo! :-)
mi toccherà andare in inghilterra a fare la spesa!
http://www.giuseppe.hu/081025/donatella.html
@b.babs: ho preso in Inghilterra entrambi, a dire il vero…
siii pure a me il video mi è piaciuto un sacco!
ma davvero, che talenti!
babuska: che forte, sembrava di leggere dario fò! e me lo sono letto tutto in veneto prima di capire che sotto c’era la traduzione…
@acquaviva, torno al post 78, ma dove lo trovi lo sciroppo di mais?
domanda numero due, aperta a tutta la popolazione dei golosi, dei fiori di zucchero, ma belli belli belli, per inciso non quelle cose commerciali da supermercato, da mettere sui muffin piuttosto che su altro, ma voi, dove li trovate?
@barbaraT
maccome???? ti è antipatico “babar”????
povero elefantino, già aveva un sacco di problemi, chissà ora che sente dire che ti sta sugli zebe….
:-) :-) :-)
@cristina e stefania, io vi avrei premiate quanto meno per l’impegno!!!! fantastico il video :-)
ma che artisti frequentano la piazzetta del cavoletto????
Ecco la mia ricetta:
Ricetta molto semplice che non ha niente a che vedere con la Lombardia ma che mia madre ha sempre cucinato in autunno e che io adoro, ci tuffo tanto pane toscano arrostito , il tutto molto appetitoso!
Zuppa Lombarda – 4 persone
400gr Fagioli cannellini secchi ( o già cotti per chi vuol far veloce)
8 fette di pane toscano
2 spicchi di aglio
1 rametto di salvia
Olio extra vergine di oliva
Sale
Pepe macinato al momento
Preparazione:
Il giorno prima mettete i fagioli in una ciotola d’acqua fredda. La mattina dopo, lessateli in acqua leggermente salata con la salvia, l’aglio e due cucchiai di olio evo finché saranno cotti (circa 1 ora e 30′).
Intanto disporre sui piatti le fette di pane abbrustolito (sfregato di aglio a chi piace) poi versare un romaiolo di fagioli con la sua broda e le foglie di salvia, salate e macinate del pepe al momento quindi ancora un bel filo di olio.
assolutamente affascinnte il caffè da bere con il cucchiaino!!!!!!!!!!!!!
ma siam pieni di venete qui!
fra soppressa, conigli e polenta e osei, facciam bagordi per due giorni!
son tornata, finite le lasagne, ora ci pensa il forno….
http://www.youtube.com/watch?v=fEVp8-BjAZE
@babuska: mi sono tuffata nel tuo dialetto con voluttà! I miei nonni erano del Bellunese, qualche termine era diverso, ma mi sono letto tutto ad alta voce e mi sono divertita come una matta! (La zia rematrice poi…) Meno male che qualcun altro ha l’infanzia fatta di soppressa, non solo di dolci…
@barbaraT: eh, indagando nell’infanzia vedi che si spiegano tante cose… visto che nel tunnel ci sono ancora! Vuoi per caso la ricetta del sugo dal tubetto?!
La tua storia invece è così delicata che mi sono fatta scrupolo a commentarla… Sai che sei veramente forte?
http://www.giuseppe.hu/081025/pane_vino_e_zucchero.ppt
——
Per dovere di cronaca, questo e’ un file di power point, quindi se non ce l’avete, non scaricatelo che tanto non si apre. Magari ve lo fate raccontare da chi lo vede :DDDD
Giu
Ecco quello giusto…
http://www.giuseppe.hu/081025/babuska.html
sbaglio sempre i nomi…
ma che stress…
un dos tres! eccomiiiiii!
allora, ci ho messo un po’ a mettermi in pari con queste belle storie, vedo che la torta di mele impazza, eh?
@b.babs
grazie del compli! ma sai che io il coniglio non l’avevo mai mangiato fino a qualche anno fa? che poi io in vacanza andavo al mare dai nonni e lì di conigli non se ne vedeva ‘manco l’ombra quindi niente traumi del tipo “ma che fine ha fatto quel batuffoletto bianco e peloso, con le orecchie lunghe e gli occhi rossi che zompettava nel cortile stamattina?” “nel forno con le patatine”.. mah, dev’essere una cosa di famiglia, pensa che mia madre per 50 anni non ha mai voluto assaggiare l’ananas..
@acquaviva, … ma questa è roba da telefono azzurro!! che infanzia ragazza mia… comunque troppo carino il tuo racconto! davvero! ma a che età esattamente hai capito di essere uscita dal tunnel???
torta di mele pure te epperò… vedi che c’era il fil rouge?
@giu
no te preocupe… sul mio tesserino della compagnia aerea per cui ho lavorato, avevano sbagliato a scrivere il mio nome che invece di barbara risultava babar.. capisci, come l’elefantino… che a me devo dira la verità mi è anche sempre stato discretamente sugli zebedei..
dei quindici
allora, premetto che appartengo ad una famiglia medio borghese, con lo stipendio del babbo che ci manteneva a tutti e tre, e ci pagava pure il mutuo, insomma, comunque non è che ci si poteva proprio permettere qualsiasi lusso, insomma la macchina nuova restava quella fino a quando non iniziava a perdere seriamente pezzi per strada, le vacanze si facevano solo e rigorosamente a casa dei nonni (ecche per fortuna mia nonna abitava in costa azzurra, epperò ci si andava con l’alfasud e ci si metteva penso due giorni..), mia madre è l’ultima di 9 figli quindi potete capire la quantità di cugini/cugine di vario grado che mi ritrovo, di a rotazione mio fratello ed io indossavamo i vestiti smessi.. insomma, un’infanzia felice dove non c’è mai mancato nulla ma qualche piccolo sfizietto magari non sempre poteva essere soddisfatto ecco… ebbbene.. per farla breve… uno dei miei sogni proibiti (insieme alle mekap della superga gialle e viola) sono sempre stati i quindici… ce li aveva la mia vicina di casa, e io segretamente sognavo di sottrarglieli con un sotterfugio, proponendole improbabili scambi con vestiti di barbie fatti da me con la maglieri magica… ma insomma, non voglio andare fuori tema e mi riservo le chicche anni 80 per domani sera!
ora vi saluto, che qua si reclama la mia presenza
a dopo gente!
http://www.giuseppe.hu/081025/babuska.html
@b.babs: si, grazie, negli anni successivi mi sono documentata ed ora li ho pure entrambi nella dispensa (quando sono in giro faccio incetta praticamente solo di ingredienti strani, attrezzini da cucina e libri di ricette. Vedrai che ti posso tirare fuori…). Parlavo di quando ero bambina. Ma già, figurati che per i miei erano fantascienza anche i soli popcorn da fare in casa o qualsiasi uso della farina gialla che non fosse per la polenta (spesso in pentola a pressione…)
Nel leggere tutte queste memorie di genitori e nonni in grado di esprimere amore attraverso la cucina mi viene quasi da piangere…
Adesso comincio a rosicare sul serio, comunque su e-bay c’e’ ne a bizzeffe e costano intorno ai 70/90 euro. Mi sa che mi faccio un regalo di natale in anticipo :-)
@acquaviva: lo scirippo di mais è una di quelle cose misteriose di cui fa gran uso in cucina nigella, ne riempie i dolci, io l’ho cercato in giro ma non esiste da noi (o io non sono abbastanza brava nelle ricerche….) la melassa, beh, l’ho comprata in francia quest’estate per cuoriosità… è indescrivibile, odora di liquirizia, è scura, appiccicoda…. facciamo che torno allo zucchero!
@luigi, il porcellino è l’anticipazione dello speck!!!!
@luigi: l’ho preso: nella mia edizione le ricette dei bambini vanno da pag. 237 a pag. 256. Da piccola mi attiravano da morire quelle ricette (se hai letto il mio racconto sai anche perchè!), soprattutto la palla di popcorn, ma nessuno sapeva dirmi cosa fossero la melassa e lo sciroppo di grano, ne’ si è mai sognato di provare a procurarmeli…
http://www.giuseppe.hu/081025/cobrizo.html
@giu: ti conviene riprenderteli nell’arco del prossimo paio d’anni, almeno quelli delle favole, quello delle poesie e quello dei personaggi e inventori… perchè, esistono forse testi migliori che avevi pensato di sottoporre a tuo figlio per insegnargli a leggere l’italiano?
@luigi: il mitico n. 9, “fare e costruire”, quello con il dorso verde charo…
Io i quindici ce li ho ancora :D
A Teramo pero’… :|
@luigi, ma daiiiiiiiiii i quindici, quelli che avevano il dorso ognuno di un colore diverso!!! me li ricordo pure io, erano troppo belli… sigh… serata di ricordi….. torno subito, vado a fare la besciamella :-) ma voi scrivete, scrivete, poi leggo tutto! :-) una mano alla pentola e l’altra al mouse…
in effetti…
http://www.giuseppe.hu/081025/evelyne.pdf
rabarbara: tutto bene se non fosse che piove da stamattina, grazie per il porcellino :-) faccio la spola tra il camino, il computer e il divano. per fortuna ho un paio di giorni liberi. sono in piedi da stamattina e sono andato avanti con 3 red bull, 2 caffe’, 3 sigarette e un the’ e una tisana e’ una nuova dieta inventata da me per i momenti dove bisogna stare all’erta. adesso come minimo mi devo bere 8 camomille prima di andare a dormire :-)))
E’ tutto il giorno che penso ai “Quindici” quella raccolta di libri per bambini che avevo a casa da piccolo e ce n’era un volume con dentro ricette semplici per i piu’ piccoli e non riesco a ricordare che numero era !!!!! Heeeeelp …….Lo devo trovare assolutamente, prima cerco su ebay se la non c’e’ niente assillo qualche parente:-)
@acquaviva; ahahahahahah mi sa tanto di si!!
@giu: non mi attribuire due torte di mele, la mia è quella cruda e che fa ridere, quella bella è di evelyne!
@b.babs: altro che associazione a delinquere, siamo una vera e propria “famigghia”…
http://www.giuseppe.hu/081025/evelyne.pdf
@acquaviva, ma anche tu sei mezza veneta! alla fine scopriremo davvero che siam state separate alla nascita :-)))))
sai che mio nonno invece, i missili li faceva con la carta degli amaretti di saronno?? io rimanevo sempre a bocca aperta e a naso all’insù a guardare la magia, bellissimo, me l’ero dimenticato finchè non ho letto il tuo racconto….
@giu, sera Giu, son appena tornata, sto cucinando il ragù (quello bolognese) per fare le lasagne, ma intanto vi tengo d’occhio!
@luigi, ma buonasera chef! tutto bene?
@mary…… stupendo, davvero :-)
@barbarat, ma sai che è una presentazione bellissima? spetta che me la riguardo con calma, che brava….. compli
@acquaviva!!!! ciao, sei in fermento? tt ok?
http://www.giuseppe.hu/081025/acquaviva.html
UNA RICETTA D’INFANZIA
Premetto che per raccontarvi la mia ricetta della memoria la vera difficoltà sta nell’individuare all’interno della famiglia un adulto di riferimento gastronomicamente credibile di cui citare l’opera…
La mia era una mamma lavoratrice, aveva scarse attitudini per la cucina ma soprattutto era svizzera. Per chi non si rendesse conto del problema, ciò significa crescere a patate, spezzatino con la panna, formaggio, würstel e poco altro. Il pesce era rigorosamente al burro (le rare trote pescate da mio padre qualche domenica d’estate ed ogni tanto una sogliolina surgelata d’inverno); la pasta veniva scolata senza assaggio, come da istruzioni sulla confezione, allo scattare del il timer (!) e condita con concentrato di pomodoro in tubetto; i salumi erano fleischkäse (trad.: affettato di simil-würstel gigante) di varie pezzature e colori; risotti ne arrivavano saltuariamente e solamente dalla pentola a pressione, mentre il riso bianco (“solo parboiled, così siamo sicuri che non scuoce”) era quotidiano contorno per qualsiasi cosa, dolce e salata.
Il massimo della mediterraneità consisteva in una estivissima teglia di patate, cipolle, melanzane, zucchine e pomodoro (sempre in tubetto…) sovrapposti in quantità e dimensioni casuali e messi al forno tutti insieme con olio di mais fino a che i pezzi in superficie erano bruciacchiati. Torte casalinghe neanche a parlarne, al limite il “San Salvatore della Migros” (trad.: rotolo di pan di spagna con crema al burro del supermercato più noto nel Canton Ticino) o il creativo “Budino Beige”, fatto con i preparati in povere al cioccolato e vaniglia miscelati… Per non scendere troppo nei dettagli perversi ti cito un’ultima chicca di mia mamma, una perla di saggezza domestica di cui noi figli portiamo ancora tracce evidenti: “La Nutella va conservata in frigo, così diventa dura, voi bambini fate fatica a spalmarla e non ne mangiate troppa” “Ma, mamma, il sapore diventa cattivo…” “Meglio!”.
Già pasticciare in cucina mi incuriosiva più di altri giochi, tuttavia diciamo che con l’età della ragione mi sono resa conto che se volevo sopravvivere dovevo assolutamente imparare a cucinare per conto mio, così mi sono fatta regalare l’abbonamento ad un giornaletto di cucina ed ho provato ad attaccarmi alle gonne della mia nonna veneta che abitava nella casa a fianco.
Dalla padella nella brace: la nonna portava più che altro pantaloni! E’ stata una donna d’affari fino a quasi ottant’anni; dinamica ed in gamba, badava poco alla casa ed ancor meno alla tavola: pranzava a pastina e carne bollita, cenava col caffellatte e pane duro ed alle feste comandate sfornava crostate di frolla surgelata…
A Natale preparava un pollo arrosto specialissimo, è vero, ma ho provato più volte a cucinare un suo pollo nella sua cucina, con lei a fianco che mi suggeriva le sue dosi di burro, vino bianco ed alloro, sul suo fornello e nella sua pentola, ma il sapore non è mai stato “il suo”. Mi ci identifico con quel piatto ma, data l’irriproducibilità dei risultati, anche ti riportassi pari pari dosi e procedure allora trascritte non raggiungerei lo scopo di tramandarne giusta memoria.
Mio nonno veneto dal canto suo era più attento al bicchiere che al piatto, anche se ogni tanto preparava il “formai ne la tecia”, ovvero formaggio fuso nel padellino. Che dire? Il formaggio lo prendeva alla stalla dei cugini quando d’estate tornava al paese in montagna, il padellino è andato perso nella notte dei tempi ed altre componenti nella ricetta non c’erano…
Da vero montanaro cominciava la giornata con una colazione virile che per noi nipoti era un mito ma i nostri genitori per qualche strana ragione non ci concedevano spesso: versava in una ciotola un litro di latte caldo e ci univa caffè, zucchero mezzo panetto di burro, pane secco ed un uovo, amalgamava per bene, si scolava tutto quasi d’un fiato, si leccava con gusto i baffoni rossi e chiudeva con un bicchiere di vino rosso. Che, ti posso proporre una ricetta così?!
Mio padre invece era una persona metodica e molto più morigerata, fondamentalmente appassionato di formaggi e salumi veneti veraci. Quando il nonno tornava dal paese portandoci la soppressa, dato che “è più buona calda” papà dimenticava gli affettati svizzeri e si applicava a quella: trascorrevamo mesi monotematici di polenta (invernale) o griglia (estiva) a base di soppressa fino a che in cantina finivano le scorte venete.
E fin qui ci sta pure, ma poi, sfortunatamente, mio padre ha cominciato “per caso” anche a sfogliare le mie riviste di cucina… Un bel giorno di punto in bianco ha deciso che doveva portare alla perfezione un piatto che l’aveva particolarmente colpito, il risotto arance e taleggio, naturalmente nella versione personalizzata in pentola a pressione. Mio padre, ripeto, è una persona precisa, metodica e molto, molto testarda… Risultato: risotto alle arance (alternato alla polenta) quasi ogni domenica per anni…
Sono esperienze che provano, preferisco quasi non parlarne… A volte mio padre ci riprova anche adesso, sigh… Forse solo i familiari di Giu mi possono capire…
L’unico lato positivo dell’intera vicenda agli occhi innocenti e stupiti di noi bambini erano i “missili” che papà ricavava arrotolando ed incendiando le carte veline avvolte attorno alle arance, che a fine pasto prendevano il volo da un piatto al centro della tavola ed andavano quasi regolarmente ad affumicare il lampadario soprastante…
La nonna svizzera ed il nonno francese abitavano più distante e se ne sono andati presto, lasciandomi purtroppo solo una vaga memoria di risotto (ancora!) con funghi e vino rosso. Il ricordo vero è soprattutto una piccola scatola di latta, nascosta nella penombra della credenza del salotto buono, piena di caramelle di zucchero a forma di fiore, tanto belle che sembravano murrine, avvolte una ad una nella carta trasparente perché non si attaccassero.
Non si può considerare “ricetta di famiglia”, di certo i miei nonni le comperavano in qualche piccola drogheria locale. I in queste zone non le ho mai trovate e mi piacerebbe saperle ricreare. Ne ho anche viste preparare di simili in un laboratorio artigianale in Danimarca. Gesti affascinanti ma complessi, spazi estesi per “tirare” i fili di zucchero colorato … e poi la ricetta nun ce l’ho!
E’ stata per me di certo una fortuna che entrambi i miei genitori fossero figli unici, non riesco ad immaginarmi altrimenti a che ulteriori perversioni gastronomiche sarei stata sottoposta da eventuali zii. Però ne sono uscita viva, tutto sommato, anche se non perfettamente sana di mente…
E, ora che mi puoi capire meglio, arriviamo al quaderno di ricette che ho cominciato a raccogliere ancora alle elementari, quando giudicavo la mensa scolastica un paradiso gastronomico (!) che avrei voluto riprodurre anche in casa. Tra ritagli di riviste, appunti presi osservando altri adulti e “dettati” delle mamme altrui avevo messo insieme un piccolo manuale di sopravvivenza alimentare. Mia sorella ed io attingevamo da lì qualche risorsa nei momenti di più cupa disperazione, cucinando e proponendo al desco familiare alternative che per gli altri suonavano clamorose…
Di fronte alle nostre creazioni si erano sviluppati diversi gradi di giudizio familiare. Il commento “ah, buono…” significava sorpresa ed esperimento apprezzato, con “gustoso…” il piatto era piaciuto un po’ di meno, “saporito…” scendeva proprio di livello, mentre “sostanzioso…” era al limite dell’accettabilità. Il minimo storico lo abbiamo raggiunto con uno spaghetto al sugo di pomodori verdi, che mia nonna veneta definì: “beh… caldo…”!
Nel delirio di queste esperienze gastronomiche infantili credo il quaderno sia l’unica testimonianza un minimo sensata citabile in questa sede. Molte di quelle ricette sono poi di fatto diventate di famiglia “per adozione”, nel senso che le più apprezzate venivano richieste più volte fino a diventare “di famiglia”. Tralascio però la narrazione dei tentativi di mia mamma di riprodurne qualcuna in proprio…
Ma che scegliere dallo scartafaccio? Con divertita tenerezza taglio la testa al toro e ti allego “copia originale” della ricetta più antica di quella raccolta, scritta con la grafia dei miei nove/dieci anni su un foglio d’agenda, la prima incollata sul famoso quaderno. Si tratta di una torta di mele (e pensa che io non sono nemmeno tanto “da dolci”!) di oltre trent’anni fa, dove, se ci penso, già l’olio al posto del burro era indice di una rivoluzione interiore in atto… Inutile specificare che si trattava di olio di mais (come sopra), in quanto quello d’oliva in casa nostra era bandito perchè “troppo grasso”!
La prima volta che mia sorella ed io abbiamo tentato di preparare questa torta eravamo in montagna, bambine trepidanti ed orgogliose per la responsabilità di avere la cucina tutta per noi . Seguiamo la ricetta con attenzione maniacale, discutiamo di ogni dettaglio, versiamo l’impasto nella teglia e… la torta in forno si rifiuta di crescere! Dopo due ore di smanettamenti con i comandi ci rassegniamo a chiamare mio padre, che smanetta pure lui per un po’ dentro e fuori dall’elettrodomestico e poi decreta che il forno è definitivamente defunto. La stessa torta (diminuito il sale) è stata in seguito più volte rifatta con grande successo, mentre in montagna il forno è rimasto così, destinato da anni a contenitore di pentolame, “tanto quante volte lo si usa di fatto il forno in un anno?!”.
L’episodio è rimasto uno dei miti di famiglia, tanto che ancora oggi se qualcuno ha voglia di torta di mele telefona a me o a mia sorella ed ordina “la torta cruda”.
Torta di mele (alias Torta Cruda”)
Occorrente:
– 3 o 4 mele
– 2 uova intere
– 1 bicchiere di latte
– 1/2 bicchiere di olio di semi
– 6 cucchiai di farina
– scorza di limone
– 3 o 4 cucchiai di zucchero
– 1 bustina di lievito
– 1 po’ di sale
Preparazione:
– Fare una pastella piuttosto liquida con le uova, il latte, l’olio, la farina, lo zucchero, (la scorza de) il limone , due pizzichi di sale.
– Tagliare le mele a fettine molto sottili dopo averle sbucciate e aggiungerle al preparato.
– Unire il lievito.
– Mettere nel forno in una teglia unta e infarinata e regolare il forno attorno ai 180 gradi.
– Dopo mezz’ora (meglio 40/45 minuti]) togliere e… gustare.
Ciao a tutti!
Torno adesso dal Salone del Gusto, una ressa incredibile ma inutile dire che ne vale la pena.
E’ un giro del mondo gastronomico a 360°. Ho trovato molto interessante la parte dedicata a Terra Madre, ai Presidi Slow Food e ai prodotti del Paniere. Da quelle parti ho annusato il profumo intenso e delicato al contempo del cardamomo che vendono in semini o nelle bacche. Poco lontano un sentore forte di tartufi bianchi, preziosi e per chi se li può permettere… I 20 euro di ingresso al salone non sono pochi ma per chi come me ha ogni tanto nostalgia dei colori e sapori di casa è decisamente un bel tuffo. E allora mordi un panino ca meusa che ti ricorda tante cose lontane, guardi sopraffatta le cassatine siciliane del bar Alba che non ti sembra vero siano arrivate fin qui. Ma perfino l’aglio rosso di Nubia invita all’acquisto per poter preparare in settimana una pasta cu l’agghia (vedi pesto alla trapanese) come si deve! Insomma, una giornata così non ti si attacca solo nelle papille gustative ma ti attraversa la memoria e il cuore. Questa sarà una serata perfetta…
Sono milanese di nascita, trevigiana per nonni paterni e quando ero piccola venivo mandata a passare l’ estate a casa del nonno.
Casa di campagna, il nonno era un contadino, la casa era vicino ad un fiume e ricordo benissimo il lento scorrere dell’acqua, le oche bianchissime che solcavano il fiume, le anatre affannate, il silenzio della notte ed i grilli del pomeriggio. Le robinie in fiore che mandavano quel profumo dolciastro, il noce immenso (almeno così appariva a me bambina) sotto cui leggere i fumetti, il fienile in cui correre con amici e cugini, giocando a nascondino.
Davanti a casa e sopra la porta d’ingresso, una pergola d’uva fragola, il profumo impregnava l’aria, il colore scurissimo degli acini macchiava le dita… sul prato, accanto alla pergola d’uva, (sotto la quale mio nonno fece un’altalena per noi bambini, praticamente una grossa corda da lavoro con dei cuscini che facevano da seduta) una fontana di pietra, l’acqua scorreva giorno e notte, era ghiaccio puro! La mattina lavarsi il viso e i denti con l’acqua della fonte era un impresa, ma decisamente ci svegliava!!!
Ma in quella fonte, per tutti i mesi estivi c’era la frutta al freddo e l’anguria!
Ricordo che il nonno metteva l’anguria la mattina nell’acqua corrente e la sera la mangiavamo dotto la pergola, il distinto “crack” della buccia scalfita dal coltello, il sapore zuccherino, il freddo gusto del frutto che ti riempiva la bocca… ma perché la frutta non è più buona come quella di una volta? Io non riesco a trovare più il gusto dei sapori perduti….
Accanto alla casa, c’era l’orto e, per quanto ne so, frutta e verdura che c’erano in tavola, provenivano quasi esclusivamente da quel pezzetto di terra.
Pomodori, zucche e zucchine, patate, cipolle, spinaci, erbette e coste, insalata, carote, cavolfiori…. Ad ogni stagione l’orto si riempiva di ortaggi differenti, ma tutti squisiti.
E in un angolo dell’orto, le gabbie coi conigli, mentre la galline razzolavano libere.
Ecco, i conigli…. Io adoravo i conigli del nonno, spesso li vedevo nascere e poi crescere e come tutti i bambini andavo a prenderli in braccio e accarezzarli, nonostante gli urli del nonno “barbara, lascia stare i conigli che poi la mamma non li vuole più crescere”… ovviamente parole inutili, era troppo bello giocarci.
Un giorno ho realizzato che i conigli erano li per crescere e finire nei nostri piatti.
Non so se il dispiacere di vedere come si uccidono i conigli o il fatto che io avrei mangiato i miei compagni di giochi mi ha allontanato da quella prelibatezza che era la base della cucina del nonno.
Coniglio arrostito con le patatine…
Ecco, da lui, tra l’altro cucinava sempre lui, veniva servito il brodo con i capelli d’angelo, il brodo era ovviamente di gallina… la minestra di verdura con la pasta, a volte la pasta al pomodoro e il famoso coniglio con le patate, beh, di merenda era d’ordine pane e nutella, ma con che pane….. la nutella sarà anche rimasta invariata nel tempo, anche se pure quella a parer mio era più buona, ma il pane…. La quintessenza della bontà.
Sarà per questo che tutt’oggi io non mi accontento mai dello stesso pane e in assoluto mai quello del supermercato, preferisco fare qualche kilometro in più e magari tenerlo nel freezer, ma avere la varietà e i sapori differenti sulla tavola di ogni giorno.
Tornando al coniglio, credo che la riuscita di quel piatto, non sia stata tanto nella semplicità del piatto in se, quanto negli strumenti. Mio nonno nn aveva la cucina a gas, ma la stufa, ve la ricordate la stufa con la legna all’interno, con i cerchi concentrici che in base alla cottura venivano tolti o aggiunti, sempre col ferro ricurvo per evitare ustioni, beh, sulla stufa si coceva nella padella di ferro, io credo che i segreti della cucina del nonno fossero proprio questi, la stufa a legna e le padelle di ferro.
Il coniglio generalmente era giovane, tenerissimo e pieno di gusto. Tagliato a pezzi veniva rosolato in olio e aglio per far “uscire l’acqua”, poi, passato in un’altra padella dove preventivamente era stata rosolata della cipolla, olio, burro, aglio, solo il profumo acutizzava l’appetito, poi abbondante rosmarino, una grattatina di noce moscata e una buona dose di vino bianco per sfumare, man mano che il coniglio coceva, veniva rigirato, rosolando perfettamente un ogni sua parte e per evitare scquigasse troppo veniva bagnato con del brodo caldo; verso la fine della cottura, ricordo la scorza del limone grattugiata fine ed il succo che irrorava il coniglio, zampillando al contatto con la padella caldissima, ed infine, una buona dose di sale e pepe.
Mentre il coniglio cuoceva, l’arte della patatina finiva in un’altra padella, io nn sono mai riuscita ad ottenere delle patate così buone, ricordo che erano tagliate a rondelle sottili e che c’erano sale e rosmarino, niente più, ma raggiungevano una bontà mai più provata, da qui la mia deduzione che anche il fuoco e la pentola di ferro facevano la loro bella parte.
Ecco. Questo è quanto. Gastronomicamente forse non è niente di nuovo o particolare, ma i sensi dei ricordi si acuiscono al pensiero di quella antica cucina.
Spero che questo pizzico di vita vi sia piaciuta.
Ovviamente il link precedente era di barbaraT e non barbarT come sono riuscito a scrivere distrattamente :)))
mary, l’hai raccontata con gli occhi da bambina… davvero una piccola magia (ma anche le merandine con il latte non scherzano…)
http://www.giuseppe.hu/081025/barbarat.pdf
L’Espesso gira qui da almeno 2 anni, hanno cercato di farlo diventare “in” in vari posti sciccosetti, risultato: ZERO. Tra l’altro è zuccherato di default…non so come sarà lo spray, ma con questi precedenti….mah!
Mary
LA RICETTA SEGRETA DI NATALE
E’ bello quando lasciamo affiorare i ricordi in superficie. E’ un malinconico languore che prende lo stomaco e riempie la mente di momenti sereni del tempo passato, racchiusi nel cuore di chi ha vissuto, inconsapevole testimone, momenti irripetibili.
Da questo cassetto tiro fuori un ricordo fatto di attesa e di gioia per un dolce preparato dalla nonna, che abitava con noi, e che per più di un mese solleticava la nostra gola, perché sì, così tanto durava la preparazione di questo dolce.
Ma andiamo per ordine: a casa mia le stagioni e le ricorrenze erano scandite dalle magie della nonna. Così la primavera vedeva la scomparsa della scatola dei Lego che per tutta la stagione fredda era stata il contenitore dei nostri giochi serali. Non c’era possibilità di trovarla… e ci abbiamo provato noi sorelle e fratellino a cercare in tutta la casa! Semplicemente spariva…per poi tornare con i primi freddi, quando non era più tempo per stare in cortile a giocare. Così l’autunno ci trovava curiosi e golosi a guardare la preparazione dei piatti di “savur” (mosto cotto e trasformato in solida gelatina con aggiunta di bucce d’arancia) o con la “saba” (sempre mosto di vino cotto ma “liquidamente denso”) o con il latte “cagliato” da mangiare con lo zucchero o il latte fresco che fatto bollire creava, nel pentolino, due (e dico due) dita di panna che veniva spalmata sul pane con un po’ di zucchero…non c’è Mulino Bianco che lo possa eguagliare!
Ma sto divagando, questo cassetto è troppo pieno di sapori e di ricordi, ma devo arrivare a metà novembre, quando mia nonna diceva che era tempo di andare a comprare “le droghe” e mia mamma tornava dal negozio con un sacchettino piccolo, piccolo con una “misteriosa” miscela di spezie…e così noi sapevamo che era tempo di “pane natalizio”.
Si prendevano le mandorle raccolte dal nostro albero e si facevano lessare per poterle poi spellare, venivano poi tostate sul fuoco di una cucina a legna intanto che prendevano colore. Nell’impasto c’era farina, cacao in polvere, miele, un po’ di latte e un uovo penso per amalgamare il tutto e le famose “droghe” che avevano tutto il profumo del Natale. Fatto l’impasto, si formavano alcuni pani, lunghi e schiacciati, sopra si posavano canditi, mandorle tostate, gherigli di noce e poi tutto andava nel forno della cucina a legna. Non so quanto cuocevano – ero impegnata con i Lego! – ma quando uscivano dal forno, bruniti e profumatissimi…erano duri come il legno!
Qui iniziava la “magia”, per più di un mese mia nonna spennellava i suoi pani con il miele, giorno dopo giorno, mentre noi cercavano di rompere un pezzettino di pane, oppure rubavamo una mandorla dalla copertura o un pezzettino di noce non propriamente agganciato all’impasto. Così, mentre l’inverno avanzava e con la prima neve noi bambini ci facevamo il sorbetto (la neve schiacciata nel bicchiere con un po’ di “saba” sopra…mmh!), la nonna continuava nella sua opera, cospargendo di miele i suoi pani finchè a Natale la magia era completata.
Il risultato era un pane morbido, dolce (ma non quanto si potrebbe pensare), profumatissimo che ci faceva brillare gli occhi e solleticare il palato e che non ho più trovato, se non in versioni simili nel pan speziato, ma mai con quel sapore dell’infanzia.
Ormai la nonna non c’è più da tempo, abbiamo anche traslocato, mia madre ha trovato ricette, fotografie, poesie e lettere scritte da lei, ma la ricetta del Pane di Natale l’ha portata con se.
Bene COMINCIAMO :))))
Annuncio ufficialmente che stasera pubblichiamo un po’ di lavori fatti per il concorso KA. Chi volesse partecipare, puo’ farlo pubblicando direttamente qui cio’ che vuole. Se invece ha materiale in forma di file, fotografie o video, le puo’ mandare a me, e risolviamo.
@Giu
Uffa, va bene. Io mangio la pizza, poi mi offrite il digestivo… Non vi addormentate!
@kkri
non darle buca dai :))) torna e beviamo dopo :)
Urko! Ho promesso ad un’amica che andavamo a mangiare una pizza: le dico che ho mal di pancia e stappo una bottiglia con voi?
@luigi: dì la verità, ti sei astutamente organizzato al lavoro per tenerti il sabato sera libero! Fatti un pisolino adesso per riprenderti, magari ti conviene, che stasera si tirerà tardi, missà…
Ma no no, facciamo tutto sul cavoletto. Verso le 8 comincio a postare i vari lavori KA, prima quelli arrivati per posta, e poi vado a raccattare un po’ di quelli dei blog che trovo in giro. Ve li mettero’ uno ogni 15 minuti, cosi’ ognuno ha il tempo di leggere e commentare se vuole. Intanto c*****giamo parlando un po’ di quello che ci pare :))) Direi che si potrebbe disquisire anche di cio’ ce avete mangiato oggi, come lo avete fatto ecc. Poi tipo alle 10 o le 11 (a scelta) ci facciamo un bel brindisi, dove ognuno “porta” un vino o bollicine a scelta :))))
Poi se bevete o meno, non lo scoprira’ nessuno. Io di sicuro qualcosa stappo :)
A dopo
Giu
scusate ma non avevo visto proprio quel comment dove diceva l’ora :-) mi sento uno via di mezzo tra “Quelo” e l’istruttore di “Pino la Lavatrice” visto che stamattina mi sono svegliato alle 5.30 e ho appena finito di lavorare.
@luigi: sono qui anch’io che scalpito, ma se ha detto alle 20… Che dici? Si può cominciare prima? Ma ha in testa una roba tecnica diversa questa volta, missà, per cui servono le istruzioni…
giu:beh allora ndo se vedemo!??! che se dimo!?!?! che famo!?!?!? ndo annamo!?!?!
ciao io non ho mai scritto ma seguo sempre il tuo sito e devo dire che mi dà sempre nuove ricette da sperimentare…le tue ricette sono sublimi…ciao e in bocca al lupo
Imeruelda: si e’ da almeno un paio d’anni che non passo da Ostuni o Cisternino, ormai e’ diventato un po’ un magna magna a un certo punto e’ anche uscito un articolo sul quotidiano perche’ c’era gente che vendeva frise con pomodoro a 5 euro l’una:-( poi e’ meglio non toccare il tasto “Trulli” per un po ho lavorato per un’agenzia inglese che si occupava principalmente di trovare trulli per il mercato inglese avvolte li compravano a 20/30 mila euro e li rivandevano anche a 150 :-(( per non parlare del trapianto di ulivi secolari che vengono estirpati per essere venduti in giro per il mondo per adornare case e palazzi :-((( per fortuna da un po di tempo a questa parte la legislazione e’ cambiata e tutti gli vengono segnati con un satellite e vengono monitorati periodicamente :-)))Comunque Ostuni rimane pur sempre una citta’ incatata e consiglio a tutti coloro che fanno uno zumpo nel salento di andarla a visitare imperdibile e’ la vista dai colli dove si possono ammirare distese di Ulivi che ricoprono tutta l’area sottostante.
Ma al Salone del Gusto c’è qualcosa per i vegetariani?
Fermo restando che sto lavorando alla Biennale dell’Antiquariato di Roma, per cui lo chiedo solo per “rosicare” ulteriormente.
Ciao Sigrid, da poco più di una settimana consulto quotidianamente il tuo fantastico sito, scoperto per caso mentre ero alla ricerca di info sul Salone del Gusto: assolutamente fantastico! le foto della Ciociaria sono splendide, la ricetta del Malakoff superba, tutto il sito è delizioso, ti consulterò spesso! davvero tanti complimenti, a presto!
Buongiorno a tutti- Mai stati alla fiera internazionale del cibo che si tiene a Parigi in ottobre? Spettacolare, grandiosa e gli assaggi ehehhhh non c’è bisogno di continuare…………..
@ luigi comment n. 8. manchi d troppo tempo da Ostuni, “la città bianca”, meta turistica agognata da chiunque e ricercata dagli inglesi che stanno comprando a più non posso in special modo le masserie fortificate.
Purtroppo, per motivi di igiene, da anni e anni l’arrosto davanti alle macellerie non si fà più, e le meraviglie di cui racconti le puoi trovare, devi sederti ai tavoli all’interno, a cisternino, san michele, io le ho assaggiate in un salone strcolmo e super prenotato, sito alle spalle di una macelleria dove sceglievi le golosità che poi servono cotte alla brace a Ginosa ( vicino Ginosa marina) un paesino prov. di traranto o a laterza oppure a bernalda in basilicata( braciuole di cavallo con ragù, cotte direttamente nel forno a legna in terrine
coperte, uhmmmmmmmm si sente l’odore sin qui!!!!
Sono una grandissima golosa, ma vorrei poter essere al Salone del Gusto per goderne l’atmosfera gioiosa e goduriosa e soprattutto per conoscere Sigrid e tutti voi cavoletti-boys & girls. Spero in una prossima occasione al Centro Italia (Marche)così venite tutti, da Nord e da Sud. “In medio stat virtus” … ;))))))))
che invidia vorrei tanto essere li…..
la mia mamma è pugliese ma le bombette non le avevo mai assaggiate una cosa simile che però chiamano gnumerelli sono piccoli involtini fatti con le interiora cotti alla griglia poi messi nella carta gialla con cipolle e pomodorini…….. una goduria.
@giu: bho.. se mi parli di raviolE piemontesi posso dirti tutto, ma sulla cucina siciliana non posso essere sicura, essendo originaria di altre zone. però io ho sempre sentito parlare di arancinI (Camilleri docet :) ), per cui li ho chiamati come so.. non so se la dicitura cambi da zona a zona.. tu ne sai di più?
C’è uno strano clima nell’aria. Stiamo aspettando tutti che succeda qualcosa di bello da condividere, via internet o dal vivo… Questa attesa comune mi riempie di allegria. Piccole cose, emozioni, dettagli che fanno di questo sito un bel posto. Ringrazio Sigrid ed ognuno degli altri per essere così
non vedo l’ora sia domaniiiiii!!!
voglio papparmi tutto!!
E allora, Sigrid, che mi dite tu e il papero giallo di questo pane con la milza, rispetto a quello che ci siamo mangiati in piazza Marina?
@ Giu, ottima idea l’arancin, senza ‘a’ e senza ‘o’: io, da palermitana, ci sto! :)))
che invidia il radunodel cavoletto!!!!
l’unica cosa che non mi dispiace è la calca che ci sarà in fiera. la domenica è terrificante. giovedì è stato vivibile.
buona cavolettata a tutti!
Chi volesse pubblicare il proprio lavoro KA puo’ mandarlo anche stasera, mentre mettiamo su quelli degli altri. Pensvo di cominciare verso le 20. Se ci sono idee in merito, fatemelo sapere.
Giu
Ps. Ma le bombette alla griglia? No eh?
Perfetto post da leggere prima di andare a pranzo!
Buon appetito!
da quel Salone si rischi di uscire con un elenco di patologie inesauribile (glicemia, colesterolo e vi dicendo)…troppa bontà!!!
Credo che questi siano i modi migliori per passare un fine settimana e per conoscere l’Italia. Peccato che da quaggiù a Palermo non è sempre agevole e facile muoversi….mi consolerò con un panino ca’ meusa!
Ciao Sig…è un sacco che nn vengo a dare una sbirciatina! e oggi che ci son tornata cosa mi ritrovo…..il piatto che fa imazzire tutti le BOMBETTE! sono nostreeee èèèè! (è inutile mensionare nuovamente la ricetta è stato già fatto.Io parlo da tarantina e qui è più rinomato il pesce, più che la carne, ma se vai dalle parti di cisternino, crispiano, ostuni o una piccola frazione di martina chiamata san paolo ci sono tanti di quei macellai che te la preparano in due minuti e la mangi già solo con gli occhi…e poi successivamente anche con la bocca (OVVIAMENTE), accompagnata con un bel bicchiere di primivito…è una goduria solo a pensarci; una cosa molto spartana con tovaglie e piatti di carta ma nn importa il contorno a noi interessa la sostanza! grazie di aver fatto riferimento a un piatto di qui giù…siamo fieri delle nostre BOMBETTE (anche impanate mmmm) buona giornata a tutti e complimenti come sempre Sigrid, si sente la tua passione tra le righe CIAOOOO
Ciao Sigrid beata te che sei in giro al salone….
Purtroppo anche io sono una studentessa squattrinata e il salone costa, a dire la verità, un po’ troppo per noi!!!
Solo una precisazione per le bombette: non sono solo di alberobello ma sono tipiche di tutta la Murgia, famosa proprio per le sue macellerie che ti cucinano la carne sul momento…
E’ molto difficile che la gente se le prepari in casa, di solito si comprano già fatte e ogni macellaio ha la sua ricetta….
L’ultima volta che le ho mangiate (quest’estate in spiaggia ;-)) erano di carne di cavallo, più leggere di quelle di maiale, ma semplicemente FANTASTICHE!!!
Ah dimenticavo… si cucinano solo ed esclusivamente sulla brace!!!
Ciao!
@ominosalato
Omino mio, se non avrete internet e la possibilita’ di collegarvi con noi in chat, sappi che ti mandero’ tanta tanta umidita’.
Ecco.
:))))
@alemu
Ma siamo sicuri che fosse l’arancino e non l’arancina? Non vorrai mica scatenare una faida sul blog spero. Anche se pare che Lombardo presto proporra’ di rinominarli Arancin, cosi’ viene meno il motivo di lite.
sigrid, se trovi il banchetto con i prodotti del mais ottofile, prova assolutamente i frollini… da sballo!
due anni fa c’erano anche nel settore dei birrai dei produttori di birra dalle parti di civitavecchia se non sbaglio che facevano una birra veramente buona!
buon salone, che invidia…
domenica domenica, la la lala…domani e domenica, che ci sarà da far…RAGA guardate che la Cavoletta è in forma splendita, è passata allo stand salato (Pad 2 isola b2)e…vabbè non potete averne un’idea. Però, c’è sempre un però…vi ricordo, per chi ha memoria non lunga, che DOMANI alle ore 18 vi aspettiamo tutti qui per fare un pò di caciara. Segnatevi, così ci organizziamo, sul post che la Sigrid ha fatto proprio per convocarvi tutti. Per intenderci quello con il “fulmine” nell’elenco post. CIAOOOOO a domani!
beata te!
bene bene, ho già l’acquolina e domani anche se ci sarà una ressa spaventosa, la bombetta di alberobello non me la leva nessuno (ora sono certa di saperne di più io del mio fidanzato che è pugliese, tiè) Ciao a tutti!!
buongiorno a tutti, soprattutto a chi gira per il salone!!!!! a loro anche buon appetito, tanto se magne in continuazione :-)
@twostella, hai un gran bel blog, complimenti!
…..e poi come cavolo (mai termine fu più adatto) fai a rimanere filiforme!?
ma io solo a leggere i tuoi post prendo un paio di chiletti
ci sarai in giro anche oggi? io sarò li tutto il giorno
un cartoccio di calamari fritti, che gioia!!!!!!
Li papperei anche adesso con il the.
Interessante il tuo reportage e le novità che racconti. La bombetta poi dev’essere strepitosa
buona giornata
marg
A me la Puglia (oltre al mio vvuomo) ha fatto conoscere tre cose belle: la bombetta (carne avvolta con prosciutto e formaggio che varia a seconda della zona), la zampina (salsiccia sottilissima arrotolata e arrostita) e gli nghiummeridd (pezzi di fegato avvolti nella ‘rezza’ con prezzemolo e pepe e fatti alla brace). Credo che potrei mangiarne fino a scoppiare (come in effetti è capitato in tutte le sagre dove li ho trovati).
Mamma mia che invidia !!! Buon divertimento e continua con i resoconti
ma sig! hai saltato la focaccia di recco e allo stand siculo il pane e panelle e l’arancino! l’arancino molto buono, un fritto croccante anche dopo un po’ a differenza di altri gustati sempre al salone. la focaccia splendidaaaa!! vale tutti i 5 euro del piatto. anch’io volevo provare la bombetta e i calamari e la piadeina e.. ma eravamo pienotti!! a quanto pare ci siamo passate sui piedi dato che il giro era quello..
l’espesso è una goduria!! ma al super ci sono già da un po’ i vari gusti della cremetta. noi però adoriamo il marocchino aromatizzato (da provare all’arancia) del caffè lavazza di via Garibaldi, dove si può trovare tutta la gamma, dall’espesso all’espessone!
Wow Sigrid, le bombette sembrano davvero meravigliose… Una scoperta anche per me, nonostante i miei 5 anni in Salento. Ma non mi stupisco: io adoro i rustici, ma già fuori Lecce sono una rarità, figuriamoci ad Alberobello… E viceversa, ovviamente.
@ Luigi, sei un vero maestro!
@luigi….. ma quante ne sai!!!
wow….. che fameeeeeeeeeeee!!!!!! e brava sigrid!
mi ispira la bombetta ma, nonostante non beva il caffè, quella spuma alla ferran adria mi piace un sacco!!!!!!
provare subito.
anche se i puristi del caffè staranno stralunando gli occhi :-)
Avevo il sospetto che ci fosse un discreto afflusso di persone … non oso pensare domenica! :-) Spilucchiamo virtualmente in attesa dell’aperitivo …
Oooops, mi dice un mio conterroneo dalla regia che c’e’ chi le fa anche avvolgendo del macinato+formaggio con pancetta. Saluti e imbuti
Caspita quasi dimenticavo ma si chiama proprio “Espesso” o e’ un errore ortografico !?!?!
L’ESPESSO???!!!! oddio, ma è fantastico! è perfetto! è… è… geniale, è unico! Ok, sono stata chiara, no? :-)
Ciao Sigrid, vengo in aiuto per quanto riguarda le bombette :-) le bombette sono una specialita’ di alberobello ma le fanno anche piu’ giu’ sino ad arrivare a Ostuni dove ci sono macellai che in estate tengono aperto sino a tardi con una griglia fuori al negozio dove ti cucinano la carne e te la servono al tavolo. Le bombette sono fatte con carne di manzo ripiene di formaggio e prosciutto, adesso la ricetta cambia da paese a paese o meglio ancora da macellaio a macellaio visto che nei paesini i macellai sono piu che affidabili quindi molta gente si fida a comprarli gia’ fatti. Sono come un fagottino, secondo me la carne la battono fino a farla diventare sottile ci mettono il ripieno e lo chiudono a fagottino altrimenti tutto il formaggio rischia di uscire quando li cuoci. C’e’ chi ci mette un po di pan grattato e formaggio grattuggiato dentro e c’e’ chi c’e’ lo mette fuori prima di grigliarli. Se ti piacciono le bombette allora devi provare i “turcinieddi” o “gnummarieddi” a seconda di dove ti trovi in puglia, sono fatti con fegatini di agnello, prezzemolo e pepe avvolte con le interiora lo so che a spiegarli cosi’ non gli daresti un centesimo pero sono la fine del mondo ed e’ un piatto che risale algli albori del’umanita’ infatti e’ cosi che l’uomo ha cominciato a cucinare la carne ( c’e anche il fratello maggiore che si chiama “marro” che sarebbe una versione extra large del turcinieddo).
Un saluto a tutti, ciao Luigi
Ho avuto occasione di parlare con chi ha svolto il lavoro di ricerca sulle tradizioni del caffè nel mondo da presentare in conferenze allo spazio Lavazza… Se vi capita di passarci nell’orario giusto fermatevi perchè è davvero interessante(e lo dico io che il caffè manco lo posso bere…), indipendentemente dallo sponsor e da altre gioiose amenità che si possono trovare nello stesso stand. Una specie di Ominosalato del caffè!
E poi se non ci pensa Adrià a spumizzare il cappuccino… Avrebbe anche potuto farlo aereo, se ci si fosse messo…
Lavazza BRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!
Potevano fare direttamente lo spry tipo per l’alito allora.
Qui ho sentito che ne stanno testando alcuni al sapore di grappino. Magari per un ex alcolista e’ come la pasticca di nicorette per il fumatore. Boh…
Quei calamari fritti sono di Trieste, l’hanno detto al TG! ;-)
Buona goduria!! (Dopo tutti insieme a dieta?..)
ciao sigrid, come fai a stare sul pezzo con tutta questa energia?! Ti si legge proprio dentro la passione… Buon lavoro, non stancarti troppo (e se domenica ti serve una mano… fai un fischio!)
uffa…….se non fossi stata una studentessa squattrinata questo weekend avrebbe avuto una sola meta:TORINO che tra salone del gusto, eataly e la voglia di rivedere la città con museo egizio annesso mi avete fatto venire una vogliaaaaaaa…pizzeeeee….
Quante cose ci sarebbero da assaggiare…, io purtroppo mi posso solo limitare a vedere un po’ di video sul web…, questa bombetta mai sentita nominare.., c’è da approfondire in merito…, il caffè spray molto curioso!!
Aspettiamo tue nuove scoperte…
Pur essendo siciliana non ho ancora mangiato il pane cà meusa! me ne vergognooooo…. Io vivo nella Sicilia sud orientale,ma questo non mi giustifica, è imperdonabile….Appena ne avrò l’occasione dovrò riparare con questo panino storico e inimitabile! Rita