Non so se Bachelard è un autore che si legge in Italia. Fatto sta che Bachelard, e la sua l’acqua e i sogni (saggio sull’immaginario della materia), è importante, dal punto di vista dell’analisi letteraria, e che ciò che dice del rapporto all’acqua e di ciò che rappresenta, symbolizza e suggerisce l’acqua per e nella mente umana, delle sue valenze nell’immaginario, è praticamente universale. E Venezia, in questa ottica, è esattamente la cristallizazione del pensiero acquatico di bachelard, è il punto in cui tutte le sue letture si incrociano, il luogo dove tutte le tipologie dell’acqua sono presenti simultaneamente, come un groviglio, un concentrato. Insomma Venezia, oltre a tutto ciò che se ne dice, è anche un crogiolo di sogni, è materia cangiante, è spunto permanente per la mente, un microluogo che affascina e magnetizza non solo il turista medio ma anche una bella schiera di intellettuali francofoni e non (ma sopratutto francofoni :-). Penso a d’Ormesson, a Ezra Pound, a Philippe Sollers, nutrito di Casanova (sempre lì siamo, e sempre nei francofoni), e a Vincent Engel. Questi nomi per me erano non dei punti di riferimento ma dei veri e propri fari, ed è con queste letture in tasca che sono andata, per la prima volta, a Venezia, un 12 anni fa. Poi sono tornata, diversamente, ma quasi sempre d’inverno. E così anche questo weekend.
Più prosaicamente, Venezia d’inverno era ed è sempre un gran freddo bestiale, poi sono, nell’ordine, delle gran camminate, per forza, e una quantità indicibile di spritz e almeno altrettante grosse olive verdi, delle pietre, delle pieghe nell’acqua, e poi dei luoghi piccoli e stretti, quasi oltre l’immaginabile, riscaldati, dove ci si ristora in tutti i sensi della parola. Stavolta, oltre ai pensieri sulla vita di altri tempi, sul miracolo della laguna, su ciò che di efimero appare e scompare nella nebbia, oltre alle meditazioni su una Venezia che non c’è più da tempo e che non si smetterà mai di rimpiangere, e di immaginare, e di innestare sui propri sogni, ovviamente – come poteva essere diversamente? – sono anche andata a guardare un po’ al lato mangereccio della faccenda veneziana. E vi lascio un paio di indirizzi.
Al Marca’
Questo posto qui mi è piaciuto tanto. Forse perché ricorda altri viaggi, altri luoghi, e il bisogno quasi universale dell’essere umano di radunarsi, in certe ore, nelle piazze, e di bere un aperitivo, in piedi, stuzzicando e chiacchierando en passant. Al Marca’ è proprio cosi, ci sono capitata un sabato dopo il mercato, anzi veramente già alle 11h30 c’era un bel giro di calici e stuzzicchini. Verso pranzo, la piazza man mano si riempie, al banco si ritirano polpettine di melanzane, di tonno o di carne, o dei mini panini (a Venezia sembra si contempli tendenzialmente solo un tipo di pane che è quello all’olio) farciti di ossocollo, soppressa veneta, e quant’altro. Ottimo i panini, interessante la lista dei vini, e delizioso sorseggiare lo spritz carico di ghiaccio saltellando da un piede sull’altro in una fredda giornata dicembrina.
Al Marca’, piazza Cesare Battisti, 213 San Polo
Mascaron
Ci siamo semplicemente capitati per caso, anche se la doppia porta vetrata interamente tappezzata di segnalazioni sulle guide lascia poco spazio al dubbio. Mascaron oserei quasi dire che è esattamente il tipo di locale che idealmente cerco quando vado in un qualche luogo la cui cucina tipica vorrei conoscere (manco a dirlo, si trova quasi mai): una trattoria, tenuta bene, intimista, vecchio stile ma decorata in modo spiritoso, consapevole, che ha quel inconfondibile sapore di vero, il quale però non è sinonimo di primitività. Si serve il cibo tradizionale, preparato con un’attenzione molto forte alle materie prime, una cura nel cucinare secondo me parecchio sopra alla media, un’intelligenza nella cucina che si indovina, decisamente notevole, e che consiste nel fare semplice ma azzeccato (pare facile detto così e in realtà è la cosa più difficile al mondo), consiste nel saper ascoltare i sapori e le consistenze, e dosare di conseguenza gli ingredienti e le cotture, in modo millimetrico. Insomma un posto insieme alla mano e anche molto buono, un sogno. Per dire, le sarde in saor (fritte poi marinate in agrodolce con cipolla, uvetta e pinoli) erano buonissime, la marinatura equilibratissima; l’insalata di polpo era grandiosa, il polpo molto fresco, cotto a un punto davvero ammirevole, condito in parte con le sue stesse interiora (da queste parti dei moscardini & co non si pulisce in principio quasi nulla, chiaramente lo puoi fare solo con della roba freschissima) e – ed è proprio così che la cucina dovrebbe essere – si sentiva la freschezza del polpo, il mare, la qualità dell’olio d’oliva, poco più, e infatti non ci voleva nient’altro. I maltagliati alla granseola erano semplicemente spa-zi-a-li, sottile e insieme consistente la pasta, e un sugo di nuovo bilanciatissimo nel quale si individuva chiaramente il sapore delicato e dolciastro e la consistenza morbida del granchio. Veramente posticcino ottimo, coup de coeur esponenziale, raccomandatissimo, sui 40 euro per un un antipasto e un primo, vini esclusi.
Osteria al Mascaron, Santa Maria Formosa, Castello 5225 041/5225995, chiuso la domenica.
Da Gigio
Pure Gigio esibisce la sua bella collezione di segnalazioni. Rispetto a Mascaron, Gigio è decisamente un ristorante: le tovaglie bianche sostituiscono la carta paglia appoggiata sui tavoli di legno, e tutto è più ordinato e sereno come conviene appunto a un ristorante. Il cibo però, in sostanza, e a parte qualche piatto più di terra, un tartufo o un agnello di qua o di là, è sostanzialmente simile, veneziano. Il lato più raffinato, da ristorante (notare il corsivo :-P), si osserva anche dalle singole preparzioni: laddove da mascaron le sarde in saor erano cucinate con la lisca e andavano quindi spugnate nel piatto, quelle di gigio ne sono pulite in precedenza. Entrambe però erano ottime. Per il resto, ottime le capesantine gratinate, i gamberettini su polenta bianca morbida e il baccalà mantecato fritto a polpetta dell’antipasto veneziano. Buona l’insalata di polpo anche se quasi rimpiangeva quel sapore di mare più schietto e ruvido del polpo di mascaron. Qui era, come nel resto, più gentile, per cui il polpo era perfettamente pulito, e cucinato insieme a dei peperoni e delle olive, un risultato quindi un filo smussato rispetto al piatto schietto della tradizione. Buoni infine gli spaghetti alla granseola e quelli mori (al nero di seppia) con tonno, pomodorini e taggiasche, e la frittura. Comunque sia, si mangi abbastanza bene, si beve con una certa cura, e si sta benissimo nella salettina che si affaccia sul piccolo canale e dove a tratti, anche a dicembre, spunta un raggio di sole. Circa 35 euro per un antipasto e un primo.
Vini da Gigio, Cannareggio 3628a 041/5285140
Da’a Marisa
Un posticcino da insiders questo. Marisa si trova sul fondamenta san Giobbe, quasi alla punta nord di Canareggio, e saranno si e no 45 metri quadri scarsi che contengono 32 coperti. Vale a dire che quando la saletta e piena, non esce né entra più nessuno. In realtà pare che da Marisa sono forti in una specie di variante veneziana della cucina del quinto quarto: è che a 100 metri da lì sta l’ex macelleria comunale diventata ormai una delle sede dell’università (incluso aula magna completa di ganci ai quali venivano appesi i maiali ecc). Fatto sta che da Marisa, essendoci stata la domenica a pranzo, io ho mangiato pesce, cosi come tutti gli altri veneziani che erano lì (era anche una delle poche occasioni in cui non ho sentito una parola straniera intorna a me), perché appunto la domenica a pranzo si mangia pesce e il menù è fisso. Sono arrivati a tavola quindi, spontaneamente, un po’ di antipasti fra cui l’immancabile baccalà mantecato (che però è stoccafisso), dei moscardini in umido serviti con una polenta calda, del branzino marinato all’aceto e delle cozze gratinate. Poi una lasagna di pesce e infine, nel vassoio di alluminio, l’opulente fritto di calamari, gamberi (una delle pochissime occasioni in cui ho trovato, nel fritto, dei gamberi che non fossero di provenienza esotica e surgelate) e sogliole. Per dessert, a ciascuno una ciotolina di mascarpone al rum e una montagnetta di baicoli, roba che anche se non l’hai mai mangiata prima ti riporta direttamente in infanzia. Cibo buono e decisamente onesto, atmosfera impagabile, per tutto il resto c’è la carta di credito e appunto qui non l’accettano :-) Il menu fisso costa 40 euro.
Trattoria da’a Marisa, Fondamenta San Giobe a Canaregio 652 041/720211, chiuso lunedì sera e mercoledì sera.
Biscotti veneziani?
Mi pare siano un po’ inflazionati i biscotti veneziani. Perché certo, c’erano i baicoli, i biscotti di burano, e poi le zalette ecc. Poi anche i kranz e gli strudel si potevano capire, filologicamente parlando. Però nelle tante tantissime pasticcerie veneziane, di cui gran parte si trova sugli itinerari turistici, sono apparsi anche una miriade varianti sul pan del pescatore, del doge, del moro, del redentore, alcuni in temibili versioni glassate verdi, e un po’ mi è venuto da chiedermi dov’è che stavamo andando dunque con tutta sta roba. Per fortuna poi ho trovato la pasticceria che fa per me. Intanto è una pasticceria vera, non un negozio di souvenir, sta abbastanza vicino alla stazione e si chiama Majer. Fa dei pan del doge favolosi, che sanno di burro e di mandorle, e poi dei cornetti che ricordano quelli parigini, croccanti e burrosi, e poi dei biscotti tipici che non hanno il sapore non sapore di quelli che spesso si trovano in giro, e infine una bella serie di torte serie, belle, e dei pani a lievitazione naturale. Insomma se ci passate, vi prego vi supplico, lasciate perdere gli altri e andateci ☺
Pasticceria Majer, Santa Croce 287/a 041/710385
che bene…..anche me piace moltissmo al mascaron. hai visto….hanno adesso un sito di web…. http://www.osteriamascaron.it e anche sere di musica http://www.youtube.com/osteriaalmascaron
buon appetito!
so che è sicuramente tardi per postare un commento, ma… sono stata all’osteria La zucca, sabato scorso, e… estasiiiiiii! il flan di zucca è una cosa strepitosa,e anche tutto il resto i dolci poi… ne ho mangiati tre di seguito! ho trovato anche la ricetta in internet del flan,pubblicata per i 25 anni di attività… aspetto solo che sia la stagione delle zucche per sperimentare!
grazie sigrid per le bellissime foto e il testo perfetto per farmi ricordare questa splendida città come se l’avessi lasciata ieri. un luogo molto carino come ambiente e dove si mangia veramente bene cucina veneziana (soprattutto assaggiare le polpette) con prezzi modici è la trattoria Ca’ d’Oro, Cannaregio 3912 – proprio di fronte alla fermata Ca’ d’Oro del vaporetto, un po’ all’interno
Volevo ringraziare tutti perchè con le vostre dritte abbiamo trascorso una fantastica giornata di scoperta della cucina Veneziana! A pranzo Al Mascaron e merenda con i biscotti di Colussi… A buon rendere se venite dalla mie parti (imola e dintorni)
noooooooooooo………ma com’è possibile? Mayer è una catena di pasticcerie ultradozzinale (certo lo standard è più alto di altre porcherie turistiche).
E la cosa peggiore è che una delle sedi di Mayer ha sostituito una delle mie pasticcerie preferite: la compianta Gobbetti.
Se vuoi qualcosa di veramente buono, c’è Tonolo tra S. Margherita e i Frari.
Ma…ma…merci beaucoup!! domani devo andare a Venezia a trovare degli amici che hanno deciso di festeggiare la pensione passandoci due mesi in vacanza…così potrò dar loro tutti questi bei nomi di trattorie pasticcerie osterie…
Ne saranno felicissimi!!
bellissime le foto, gli appunti su ristoranti, bacari ecc. E stupende le impressioni su venezia in inverno! bello, bello!!
un saluto e auguri di buon natale dall’ex signora di shanghai :-)
Magnifique! Nous y étions probablement le même week-end que vous, dans le brouillard… et, qui sait, nous nous sommes peut-être croisés chez Vini di Gigio!
mangiare a venezia, io posso dare indicazioni ma poi sui prezzi ai “foresti” (non veneziani) non garantisco…
La sera:
Marisa 35 (menù fisso, il primo che prenota sceglie carne o pesce. comprese bibite)
Da Loris (santi apostoli direzione giorgione) 60-70 (mangiando svariati antipasti (canestrelli, alici marinate, baccalà mantecato, sarde in saor, schie con polenta..e altro), un primo, una fritturina condivisa (3 piatti in 8), qualche dolce, caffe, vino…)
Antica Letizia (Ruga Rialto, con la botte fuori)22-25 , antipastini vari, bigoli in salsa, vino e caffe
Alla botte (Vicino Rialto), 30
antipasti vari, pasta, birra, caffè
@fatasbadata
grazie per la tua indicazione sul “Fujiama”! Ogni volta passando davanti a questo posto ne sono rimasta affascinata ma mi sono sempre chiesta se fosse realmente aperto al pubblico – forse talvolta era veramente chiuso – o fosse solo una qualche forma di pubblicità al B&B. Io adoro le sale da the, che sono così rare nel nostro Paese (almeno così mi sembra) e allora sicuramente andrò a provare il the di “Fujiama”.
Grazie!.. m’hai ricordato che sono nato nella città più bella del mondo (che è un gran bel posto pure quello!)… mercì
Aaaaaaahhh, Vizio e Virtù! ogni volta che ci passo davanti devo entrarci! Niente mi rende più contenta che vedere la commessa infilare nella scatolina tante piccole gioie profumate e pensare a con chi le condividerò! ricordo ancora la prima volta che sono andata… quel cioccolatino alla violetta e ribes… i ricordi di un’infanzia da Heidi concentrati in aromi deiziosi e avvolti nella cioccolata… MERAVIGLIA!
Ottima anche la Marisa!
Majer, buono, soprattutto gli onighiri(spuntini giapponesi), Colussi è meglio, vero, ma non riesco mai a trovarlo aperto,se avete la fortuna di capitarvi… provate la fugassa venexiana!
se posso consigliare due posticini a me cari:
il Bottegon alle Zattere:buon vino e cicchetti superlativi!
La gelateria Grom a San Barnaba: è una catena di gelaterie (c’è anche a Mestre e a Padova),ma non hanno perso il gusto delle cose genuine, gelati fatti solo con ingredienti naturali e selezionatissimi!
Beatrice Tea Room: dagli studenti chiamata “il Fujiama” (che in realtà è il Bed&breakfast al piano di sopra),è il posto migliore per fare una pausa rilassante,d’estate nel giardinetto all’interno, d’inverno nel caldo del locale, i the sono importati direttamente da Giappone e Cina dal proprietario. Non so come, ma appena ti siedi inizi a parlare a bassa voce e ti rilassi,automaticamente! Ogni tanto il proprietario passa e aggiunge acqua alle teiere,puoi stare lì tutto il tempo che vuoi!
Un bacio Sigrid ti seguo sempre!
Ciao Sigrid, complimenti anche da parte mia per questo bel reportage da Venezia (spero di visitarla nuovamente molto presto).
Scusa se te lo chiedo, ma le scatti in digitale o con una classica macchina a rullino? Dall’atmosfera e dai colori io opterei per la seconda ipotesi. Comunque bellissime foto.
Enrico
Per Nerina (100) ,io solo due anni : 1945 /47 giusto il tempo di frequentare la 1°e la 2° elementare ….
@nerina
Oi ndemo veder i Pin Floi
Oi ndemo veder i Pin Floi….
grazie mille per le indicazioni, marilena e pentoladimais, mi sono segnata gli indirizzi….non mancherò di visitarli tutti.
buona giornata,
risonero
pasticceria baratti & milano, scusa, ho fatto un errore di battitura
@ risonero: ti consiglio anche io le tre galline in città. se hai modo di spostarti con l’auto puoi andare al “con calma”: Antica Trattoria Con calma – Strada Comunale del Cartman 59 – Torino – Tel. 011 8980229
ovviamente una visita a Eataly (zona fiere lingotto)è obbligatoria! lì pui mangiare ed acquistare prodotti deliziosi.
poi assaggia il bicerin, una sorta di marocchino, presso la pasticceria storica: Caffè Al Bicerin
piazza della Consolata, 5.
ottimi i tramezzini per un pranzo veloce, sempre in locale storico, presso il caffè mulassano in piazza castello.
infine, pasticceria batti & milano, sempre in piazza castello e caffè torino in piazza san carlo.
e pensare che io mi sorprendo anche per il cambio annuale di cellulare ( ma serve??) e dal parrucchiere ci vado 3 volte l’anno.
mmmm dove posso risparmiare ? :-D
però a venezia si può essere felici anche con un crostino al baccalà o una fritola di tonolo…evviva!
ele
Per Claudio (92), stavo giusto riflettendo oggi con un’amica di Genova sul fatto che Venezia è molto bella, ma non ci sono posti per mangiare a prezzi normali. E’ per questo che noi andiamo a cicheti o fuori città in genere. Quello che ho menzionato è un posto molto romantico che si presta bene ad una gita a due a Venezia, non sono di certo un habitué. E poi se voglio mangiare da leccarsi i baffi (ciò significa per me spendere 50 euro) me ne vado in un posto rinomato fuori città. Io sono nella tua stessa barca, ma volevo dare un consiglio a chi ci viene in occasioni speciali.
business: questo post è bello, riassume cultura, foto, cibo…vai al comune di venezia e fatti sponsorizzare una mini guida… io nei panni del sindaco non ti farei scappare.
:)
bella venezia…io ci sono stata una volta sola a vedere i pink floyd nel 1989…
baci
nerina
Per risonero
Il ristorante Tre Galline si trova nel cuore del “quadrilatero romano” (tra porta palazzo e piazza della Repubblica per intenderci)un gioiellino ormai per i torinesi con un numero impressionante di vinerie, locali, ristoranti che fanno bella mostra di sè soprattutto d’estate grazie ai dehor ma anche in questo periodo le atmosfere all’interno dei locali sono davvero belle.Tre Galline si trova in via Bellezia 37, tel. 011 4366553, fa tipicamente cucina regionale con ricette tradizionali soprattutto bolliti, arrosti, bagna cauda e il fritto misto alla piemontese.
Ti aggiorno più tardi con altri locali perchè adesso vado un po’ di fretta..
Venise, c’est ma ville magique surtout en hiver et à seulement 5h de Munich en voiture, pas de raison de s’en priver!
x bea (79) : Sigrid ha pubblicata una ricetta di tagliatelle nere con asparagi ecc. : vedi 28/11/2005 : Se vuoi la ricetta degli spaghetti al nero di seppia di P. Petroni, dillo che te la copio .
@laura, isabella e altri
se avete qualche posticino da segnalare per favore fatelo .. a Venezia è così difficile trovare locali dove si mangia bene, io ho smesso di entrare in locali che non conosco per evitare il salasso dopo aver mangiato decisamente male, tanto che io e mio marito abbiamo formulato la convinzione che è preferibile affrontare i migliori ristoranti puntando sullo sconto che fanno alla clientela locale piuttosto che affrontare la disavventura .. naturalmente ci sono le eccezioni, come per i locali segnalati da Sigrid e dagli altri qui sopra. Anch’io però, come qualcun altro di cui non ricordo il nome, ero stata molto delusa dal Mascaron, ma ci ero stata molto tempo fa e quindi è probabile che la gestione sia nel frattempo cambiata. Se a qualcuno può far piacere, o non lo sapesse già, segnalo che al Caffè Florian di Piazza S. Marco è possibile avere le consumazioni al prezzo del banco sedendosi ai picccoli tavolini davanti al banco bar (si tratta circa della metà dei prezzi al tavolo).
che bellezza che bello che meraviglia!!!! che struggimento tutta questa Venezia bella e buona da mangiare… grande Sigrid che ci fai viaggiare :-)))
Bellissima Venezia, un insieme di sapori, colori e profumi inconfondibili…
Claudio,
no che non sei l’unico.
Ma evidentemente (per fortuna, direi!) non è un problema di tutti.
Poi, cosa di cui si è già parlato poco tempo fa, esiste anche qualcuno che rinuncia ad alcune spese per potersene permettere altre.
Io vado a cena fuori 3/4 volte al mese, qualcuna in più durante le ferie, non vado in ristoranti da 50 euro, e 35 euro sono un’eccezione, ma preferisco andare poco spesso a mangiare bene, magari sacrificando il parrucchiere o il cambio annuale di cellulare!
E comunque, a tutti noi piace sognare con le foto di Sigrid!
(e poi ci risparmia un sacco di fatica: pensa che noia visitare tutti questi ristoranti. e che danni alla linea poi! se facessi il lavoro di Sigrid sarei una cicciona pazzesca!!!!)
Stavo per mandare un commento a Sigrid riguardo la sua fortuna di poter visitare i ristoranti, bar e pasticcerie di Venezia con un gran quantitativo di soldi in tasca (visto i 35/40 euro per un antipasto e un primo vinesenti, Marisa esclusa).
Poi ho letto il messaggio di Guarino: al remer, 50 euro.
Ma sono l’unico poveraccio che non arriva a fine mese? Che tristezza.
Comunque grazie per i reportage, a casa mia sono sempre molto apprezzati i sogni.
@risonero
si omo sugno, e pure villoso 8-)))
Del 3 galline, che dire, passandoci davanti aveva attirato enormemente l’attenzione, e poi è sempre pieno, se due indizi fanno una prova …
accidenti!!!non mi verrà mica un’indigestione???;))se non voglio digiunare missà che dovrò andare a venezia!!
pentoladimais….ma sei un uomo?ti avevo sempre pensato donna!!!non so come mai..ma ogni tanto cado in questo genere di errori…mi era già risuccesso!….3 galline dici? mi sembra di capire che me lo consigli, giusto?
Se avete scovato Marisa…non avete più segreti per scoprire la mia bella città. Aggiungo un posticino tanto carino quanto impossibile da trovare. Ci si arriva dal ponte dei giocattoli (per andare a rialto dalla stazione) e si gira in una calletta strettissima che fa angolo sulla destra con il ristorante Fiaschetteria Toscana. Fate il percorso obbligato di calli e sbucate in un campiello con uno spettacolo veramente imperdibile. Bellissimo per mangiare, ma anche per aperitivo. Se passate al mattino potrete bervi “un goto” di fronte al mercato.Mangiare sui 50 euro. Al remer, Cannaregio 5700, 30121, venezia. tel. 0415228789
x pentoladimais (78) ,però anche su una fettina di pane nero , con un velo di burro…..
@risonero
Io volevo andare al “3 galline” in via Bellezia ma non ci sono riuscito, qualcuno c’è stato ? Com’ è ??
DAVVERO UN’IMMAGINE BELLISSIMA….
COMPLIMENTI PER TUTTO!!
http://archimede2008.blogspot.com
sono stata a Venezia in estate, sono stata a venezia in febbraio per ammirare il famoso “carneval de Venesia”, ma anche in inverno ho trovato nel tempo, per cui oggi con le tue foto, stupende, mi dai una visione nuova di una città che amo.
Da A Marisa ci sono stata anche io circa sei mesi fa. Anche io di Domenica…stesso menù, stessa libidine!
@risonero, sono di Asti, se prevedi un giretto dalle mie parti ho delle buone indicazioni, per Torino ho bisogno di un po’ di tempo per informarmi. a risentirci.
Buona giornata a tutti,
i primi di gennaio andrò con la mia famiglia in vacanza a Torino, vorrei sapere se qualcuno del luogo ha da consigliarmi dei posti dove poter mangiare le squisite specialità locali,che non siano i soliti ristoranti da turisti, ma anche piccoli ristoranti e trattorie conosciuti e frequentati strettamente da torinesi.
Grazie mille,
risonero
@rondinella hai proprio ragione il rognone non fa parte della nostra idea di nessun tipo di dolce figurati uno natalizio ma ho dato il link di Delia perchè ci sono tantissime torte di frutta secca che ci somigliano ma senza ingredienti discutibili io ne ho provata qualcuna in onore di alcuni amici inglesi il risultato era davvero buono anche senza rognone. Se provi fammi sapere.
molti utili questi indirizzi veneziani, me li segnerò sicuramente!
Once again, lovely pictures Sigrid. Je veux le plat de spaghetti a l’encre de seiche!!!
La mostarda mantovana tipica è quella di mele cotogne, adesso mostardano qui un po’ tutto, angurie, zucche, pere, sono buone (se mi si passa la pubblicità, quelle de “Le Tamerici” fanno proprio sono eccezionali) ma per i tortelli ci vuole la tradizione.
La quantità non è ben codificata, diciamo che devi equilibrare il dolce della mostarda con l’amaro degli amaretti, mia madre per una bella zuppiera piena di tortelli (diciamo 6 persone, una zucca piccola) mette circa 200/250 gr di mostarda.
Mentre scrivevo questo commento sono andato in cucina e c’ho trovato il mio bel vasetto di mostarda, slurp slurp, che buona da sola !!
x giu (59) Bravo,copiata bene . Questa che segue è mia . ‘Sull’acqua,ormai fetida,per civiltà incombente ,si stende Venezia,qual dama morente. Non più i colombi in Piazza San Marco. Son ferme le acque,le barche,le navi.’
Ancora una precisazione…
la mostarda deve essere di un frutto particolare? E in quale quantità? Grazie Valentina
Va alla grande…. Grazie mille!!!!
Uffà ! Riprovo …
Mentine !!! AAaaaarrrrgggghhhhh !
Ricetta di Renzo Dall’Ara (da “Cucinare e mangiare alla mantovana”, il miglior libro che abbia mai trovato sull’argomento)
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Tortèi (ndMais: che tanto si sa che sono di zucca)
[…]
Dentro i confini amministrativi della provincia si può disegnare la particolare topografia dei tortelli creata dal modus tortellandi […]
Prendete un chilo di zucca, mondatela delle budella, del verde della scorza e fatela lessare in pentola. Ripescata, mettetela a sgocciolare in un telo sospeso. Tempi più lunghi ma risultato migliore con la cottura a vapore o in forno (attenzione a non seccarla).
[…]sbriciolare finemente 2 etti di amaretti (ndMais: che mentine ?????) e passare al coltello, per sminuzzarla, la mostarda mantovana (ndMais: non quella cremonese che è diversa!).
Poi toccherà al Grana, per amalgamare il tutto alla zucca, con o senza un’idea di noce moscata (ndMais: mia mamma ce la mette).
Un uovo farà da legante, più una spolverata di pangrattato ove serva per dare consistenza.
Lasciar riposare in frigorifero.
Il segreto sta nell’armonia dei sapori, tra il dolce della zucca, l’amarognolo mandorlato degli amaretti e il piccante della mostarda.
Passate poi alla sfoglia, sulla quale andranno allineate delle palline di pesto.
[…]
(ndMais: tralascio il discorso sulla forma dei tortelli, ma se interessa recupero)>>
Può andare ? Poi ci sono tutte le varianti, da quelli ferraresi, con o senza pomodoro, soffritto o salamella, la variante sàorina, fino ai tortelli amari e ai capunsei.
Mentine !!! AAaaaarrrrgggghhhhh !
Ricetta di Renzo Dall’Ara (da “Cucinare e mangiare alla mantovana”, il miglior libro che abbia mai trovato sull’argomento)
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Può andare ? Poi ci sono tutte le varianti, da quelli ferraresi, con o senza pomodoro, soffritto o salamella, la variante sàorina, fino ai tortelli amari e ai capunsei.
@Valentina
Mi fischia un orecchio, qualcuno mi sta chiamando ?
La vuoi la ricetta della nonna ??
Sigrid,che nostalgia, ha Venezia ho trascorso alcuni giorni in luna di miele proprio a dicembre (un secolo fa !). Mi hai fatto venire voglia di tornarci per l’anniversario. Splendida come sempre.
senza parole…
@giuliana e marcella. Grazie per le indicazioni per il Chrstmas pudding. Mi sa che se rimarrò dell’idea di fare una roba per la quale servono 400 gr di grasso di rognone, vorrà dire che prenderò anche in considerazione l’idea di sbattere poi tutto nella pattumiera.
@valentina. Mio marito che è di quelle parti, dice che nei tortelli di zucca ci vanno anche le mentine. Io li ho provati una volta e credo che siano di quelle cose che, ho hai avuto l’imprinting da piccolo, oppure proprio non ce la fai. Quanto alla ricetta giusta, penso che questo sia il caso in cui, ognuno pensa di avere quella unica e giusta e, forse proprio per questo si è arrivati alla mentine…
Sigrid manaccia !!!!! io A Venezia ci lavoro, ho la fortuna di lavorare in un palazzo storico…. mi pare l’unico a Venezia ad avere un ulivo di 300 anni ,serviva per la chiesa vicina … in più siamo due uffici di cui uno di grafica … prossima volta dimmelo che forse troveresti ulteriore ispirazione…poi ho un paio di posticini che ti piacerebbero
Non ci siamo incontrate, ma mi sa che eravamo molto vicine! Belle foto, del resto il we è stato perfettamente nebbioso in puro stile veneziano umido e gelido. Un paio di ristoranti che hai segnalato non li ho mai provati, provvederò presto, ma sulle pasticcerie il discorso sarebbe lungo.. Vorrei segnalartene un paio veramente ottime, per la prossima volta che passi. Ciao,L.
Bello, molto bello, molto molto bello. L’idea, il percorso, le indicazioni… e le foto. I momenti, i luoghi, i colori, quasi i profumi… Complimenti, una miniguida formato tascabile, un’introduzione alla Venezia nascosta. Una serie di sospiri. Grazie.
Ciao a tutti…
qualcuno di voi ha per caso la ricetta dei tortelli di zucca alla Mantovana??? Vorrei farli nel nome della tradizione, ma trovo troppo varianti differenti!!!
Grazie
Che sogno queste foto…Se non ti mettono voglia loro di visitare Venezia..
Tocca mettersi in coda con i complimenti, capirai… se l’intento era quello di farti venire voglia di partire, diciamo, oggi… con il tuo post stampato e riposto gelosamente in tasca… mi sono rivista molto, nell’infinito camminare, chiedi un’informazione e ti ci accompagnano direttamente… si rendono conto da soli che, per noi comuni mortali, sarebbe impossibile orientarsi tra quelle viuzze… poi sì, freddo, fredddisssimo, quindi sì, tante pause ristoratrici, vabbè, abbiamo osato anche la gondola… a momenti ci restavamo secchi, brrrr!!! poi la magia, l’incanto, la malinconia di quell’acqua, ma senza tristezza… uhm, però mi mancano le esperienze gourmand, tipo che… dai, entriamo qui che fa troppo freddo anche solo per pensare! tac, locale turistico, ahimè! va da sè che appena ci torno, se ci torno… :-)))
p.s. ma quell’ideuzza della ciotolina di mascarpone, quasi quasi l’adotto per queste seratine pre-natalizie, coi cantucci etc etc!!!
La cosa che più mi piace delle tue fotografie è che non sono scontate. Ok, c’è scappata la foto del leone e della gondola ma chissenefrega, sono stupende.
dai sigrid sei splendida!!!è proprio nella magica venezia che andrò tra meno di un mese a passare il mio compleanno in dolce compagnia!!!grazie tantissimo per i tuoi indirizzi golosi!Ale
@ Sigrid, non ho parole per come hai raccontato l’incanto…
@Giu, groppo in gola per una canzone che credevo di aver dimenticato…
Venezia che muore, Venezia appoggiata sul mare,
la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi, Venezia, la vende ai turisti,
che cercano in mezzo alla gente l’ Europa o l’ Oriente,
che guardano alzarsi alla sera il fumo – o la rabbia – di Porto Marghera…
Stefania era bella, Stefania non stava mai male,
è morta di parto gridando in un letto sudato d’ un grande ospedale;
aveva vent’ anni, un marito, e l’ anello nel dito:
mi han detto confusi i parenti che quasi il respiro inciampava nei denti…
Venezia è un’ albergo, San Marco è senz’ altro anche il nome di una pizzeria,
la gondola costa, la gondola è solo un bel giro di giostra.
Stefania d’ estate giocava con me nelle vuote domeniche d’ ozio.
Mia madre parlava, sua madre vendeva Venezia in negozio.
Venezia è anche un sogno, di quelli che puoi comperare,
però non ti puoi risvegliare con l’ acqua alla gola, e un dolore a livello del mare:
il Doge ha cambiato di casa e per mille finestre
c’è solo il vagito di un bimbo che è nato, c’è solo la sirena di Mestre…
Stefania affondando, Stefania ha lasciato qualcosa:
Novella Duemila e una rosa sul suo comodino, Stefania ha lasciato un bambino.
Non so se ai parenti gli ha fatto davvero del male
vederla morire ammazzata, morire da sola, in un grande ospedale…
Venezia è un imbroglio che riempie la testa soltanto di fatalità:
del resto del mondo non sai più una sega, Venezia è la gente che se ne frega!
Stefania è un bambino, comprare o smerciare Venezia sarà il suo destino:
può darsi che un giorno saremo contenti di esserne solo lontani parenti…
(Venezia – Francesco Guccini)
Bellissime le foto. Ed io pur essendo veneziana di foto della mia città ne ho proprio poche. Forse perchè tutto è custodito nella mia mente. Vado anch’io al Marcà…forse perchè le polpette sono davvero super… posto da veneziani, niente di “fighetto” si beve in piedi, fuori (dentro dove?) anche d’inverno. Purtroppo Vini da Gigio è diventato troppo ristorante e troppo “turistico” per i miei gusti.Da ea Marisa….fortuna a trovar posto. Ottimi tramezzini di toro, polipetti serviti tiepidi in mano con una semplice salviettina di carta ai “Do mori” vicino Rialto…un must…anche per i calici di qualità (anche Tignanello a bicchiere)…poi ognuno ha i posti del cuore e le proprie sensazioni…. ma lo spritz in campo S.Margherita non si può perdere….
Foto davvero suggestive! Brava!
cavoli, ma perché fai sempre foto così belle? non è giusto. ad ogni modo un po’ mi manca venezia ora.
Grande! Abbiamo una passione in comune, adoro Venezia e almeno due volte l’anno ci vado, complice il vol Ryan Air da Roma per Treviso.
La adoro ma la evito accuratamente quando è piena di turisti. Da tre anni ho scoperto il carnevale, ma rigorosamente di giovedì grasso e venerdì, e dopo fuggo via.
Son stata al Mascaron (cibo ottimo e freschissimo)ma mai sono riuscita ad entrare dalla Marisa, sempre pieno. Amo scoprire questi posticini perchè mi odierei se finissi in un locale per stranieri dove si mangia da schifo.
Ti consiglio anche ‘La Cantina’, Strada Nova, Cannaregio 3689, tel.0415228258. Se scegli il piatto con il pesce (crudo o cotto sono freschissimi) ed anche la zuppa di fagioli mi ringrazierai.
Brava!
…la bellezza non è bisogno ma estasi…un cuore che arde e un’anima incantata…un’immagine visibile anche ad occhi chiusi, e un canto che potete udire anche tappandovi le orecchie (Gibran).
Grazie:-) le immagini bellissime, le descrizioni appassionate mi hanno fatta viaggiare un pò ne avevo tanto bisogno!
Oggi causa neve ho avuto i bimbi in casa tutto il giorno, e per passare il tempo abbiamo dato fondo al frigo, ed abbiamo preparato tutti i dolci per Santa Lucia, che a casa nostra è un evento quasi all’altezza del Natale. Mezzi romani e svedesi quali siamo, abbiamo preparato Saffransbröd (panini dolci allo zafferano), Pepparkakor decorati con la glassa, e tantissimi Knäck (un incrocio fra le caramelle e il croccante).
E’ stata una lunga e bellissima giornata, ma adesso avevo proprio bisogno di sfogarmi un pò, grazie ancora, a presto Giuliana.
Hi Sigrid,
I loved to see Venezie through your eyes. I’ve been there years ago, your post made me want to come there once again.
Thank You!
Regards from Lisbon – Portugal
Moira
Altro consiglio lettarario dunque, Sigrid potrà leggerlo direttamente in francese:
Paul Morand, Venezie.
http://www.ibs.it/code/9788873055020/morand-paul/venezie-i-volti-di.html
e perché non segnalare anche:
Brodskij Iosif, Fondamenta degli Incurabili?
http://www.ibs.it/code/9788845908088/brodskij-iosif/fondamenta-degli-incurabili.html
:-)
ops volevo dire “a bere un goccetto”…
Ciao Sigrid, che super post questo ! con Casanova l’admirable e Bachelard le magicien (e la “Psychanalyse du feu”? anche quella grande amore, ma forse va bene per un’altra città…)
per Venezia invece dissento un po’sul Mascaron che insieme alla vicina Mascareta si è un po’ (tanto) infighettito in questi ultimi anni.
Consiglio invece tanto “La Vedova”, mentre dico a tutti quelli che amavano un tempo il “Paradiso perduto”: non andate !!! ha cambiato gestione e fa veramente rabbrividire.
Per chi va a Venezia per la prima o la centesima volta consiglio poi la bellissima e niente turistica guida di Corto Maltese (con tutti i luoghi strambissimi e avventurosi che Pratt amava e con tutti i posti dove andava sempre a mangiare e a bere un cicchetto). baci !
Splendido servizio e splendide foto….come sempre del resto.
@paolo
Aveva avvisato per tempo, siete voi che eravate distratti ! 8-))
Molto raffinato, ma…..è la finestra del Gritti?
je suis française et italienne de coeur, je vais régulièrement en Italie depuis 1978.
Votre blog est un enchantement, c’est un plaisir de découvrir autant de talent ! Dommage j’étais à Rome cet été et chez Pierre Hermé à Paris en novembre j’aurais aimé vous rencontrer à Rome,vous faites de la cuisine et vous photographier avec art !
Bravo
elisa
x sigrid , grazie ,come sempre fa vo lo sa! Ma come diceva una canzone tanti anni fa….’com’è triste Venezia….’ : nella mente,nei ricordi,nel vissuto .Bellissime le foto ,hai dimenticato-se si può dire- i gatti .
eh però avvisa che passi a venexia così si fa lo spritz dei cavolettisti venexiani
Per quanto riguarda le pasticcerie mi sentirei di segnalare anche la pasticceria Gilda Vio in Rio Marin che ora ha una nuova gestione; seppure non si tratta di pasticceria di altissimo livello (nel senso in cui parlava Sigrid in un post di tanto tempo fa a proposito della pasticceria italiana e in questo senso penso che a Venezia, seppure esistano molte pasticcerie e con produzioni anche di tradizione, mi pare che giorno per giorno si vada come in altre citta´ anche qui perdendo la passione a vantaggio del commercio) direi che e´ una pasticceria di livello molto buono, si trova poi in un posto proprio caratteristico con tavolini lungo il canale dove si puo´ essere serviti senza sovrapprezzo (cosa rara per Venezia) e gli attuali proprietari sono veramente gentili e lavorano bene. Una segnalazione particolare la merita tuttora la pasticceria veneziana in tempo di carnevale, in cui tutte le pasticcerie – e per le migliori ognuna con la propria ricetta – preparano le frittelle, ripiene con crema o zabaione o non ripiene. Un vero attentato alla liena e forse anche – se si esagera, ed e´ facile esagerare – alla salute.
che posto incantevole…
ho una voglia di venezia da giorni… mi hai letto nel pensiero, grazie!
(per la pasticceria anch’io segnalo Tonolo, con l’accento sulla prima o)
Sigrid, dirti della bellezza delle foto… sarebbe pleonastico, daaaiii =)
Passo alla parte pratica dunque, se mai vorrai soddisfare la curiosità di me pivella della fotografia… insomma, breve questionario:
-cosa cerchi in un’immagine?
-scatti d’istinto o di tecnica?
-vorresti consigliare ad una novella (…io insomma)un testo a cui ispirarmi, da cui trarre linfa vitale?
Spero che in un post prima o poi tu possa parlarci del tuo approccio fotografico al mondo, insomma tutto quanto ruota attorno ad una tua foto…
Grazie mille:-*
Venezia….così romantica…..così appetitosa…
ha ragione linda, ci sono davvero degli ottimi locali qui, nonostante tutti ne parlino male (della città e dei prezzi). io vado spesso in un ristorante pochissimo conosciuto, vicino a rialto, ma veramente ottimo: solo carne e pesce freschissimo, a richiesta anche crudo.
comunque io ho prenotato ieri dalla marisa e vado la settimana prossima, però mangio carne. vi scriverò, ma come al solito sarà ottimo
ciao
@sigrid: Interessantissimo! A quest’ora colpiscono particolarmente i maltagliati alla granseola … oltre alla presenza di pomodoro e prezzemolo, sai dare un’idea degli altri ingredienti? grazie, potrebbe essere un’idea gradita per le feste :-)
La Marisa..dovresti scrivere che per andare bosogna avere mooolta fortuna o prenotare mooolto tempo prima! che bello..la prossima volta che vieni a venezia, sigrid, devi fare un giro di tutti i baretti che ci sono nei paraggi del marca’rigorosamente spriz e cicchetto! c’è anche un posto che si chiama Pane vino e San Daniele a rialto dove c’è addirittura la gelatina di spritz che accompagna la selezione di formaggi!
bello.
personalmente..fai sempre sognare
io AMO venezia…..
che nostalgia. vorrei esser lì. grazie sigrid.
Complimenti Sigrid, ho scoperto il tuo blog pochi giorni fa, è fantastico. Con le foto di Venezia, che adoro mi hai emozionato e sono stata a settembre dalla Marisa su consiglio di un amico veneziano,io abito a Padova, mitica…..
Un saluto a tutti
…bachelard! certo che si legge in italia, cosa credi!? personalmente ho letto solo “la poetica dello spazio”, davvero interessante.
complimenti per come curi questo blog, è formidabile!
… sono stata molti anni fa e il ricordo con queste foto riaffiora…oltre che per scattare belle foto in bianco e nero, vorrei tornarci per quei posticini che fanno venire l’acquolina in bocca e che le tue foto gli esaltano al massimo!!!
saluti a sigrid e a tutti i cavoletti…
Io di Venezia vorrei segnalare Boscolo (in strada Nuova, quella che porta alla stazione dei treni). Le pizzette e le meringhe con la panna ti fanno sopportare l’umidità. Giuro!
Che dire…il soggetto è sempre meraviglioso, ma tu sei una fotografa fantastica!!
Finalmentee!! Amo Venezia, e penso che sia estremamente fotogenica, specie d’inverno, e davvero non vedevo l’ora di vederla fotografata da te!!! Foto bellissime..adesso salgo su e leggo! Sto studiando per l’esame da avvocato e un quarto d’ora al giorno sul tuo sito è l’unica distrazione che mi concedo, oggi più che mai ne èe valsa la pena!
Hai visto come e´ caratteristica Venezia? Io penso sempre che sia un vero e proprio universo, uscendo di casa potresti non tornarci per giorni .. Ora a me piace, per cio´ che tu hai mostrato. Ci ho messo anni pero´ ad abituarmici, pur essedomi trasferita tante volte in citta´ diverse perche´ e´ veramente un posto particolare. Forse il motivo era anche che lavoravo talmente tanto che non avevo il tempo di poter apprezzare niente. E´ anche vero che rispetto a nove anni fa la citta´ a mio parere e´ un po´ piu´ viva, hanno aperto tutti i locali che si trovano vicino al mercato di Rialto, in campo S. Giacometto. Il primo e´ stato Bancogiro nel 2000 che ahime´ quest´estate ha cambiato gestione. Al Marca´, di cui tu parli, che e´ piu´ vicino al mercato di Rialto, pero´ c´era gia´ e probabilmente e´ antichissimo. Se qualcuno capita a Venezia puo´ fare un salto alla cioccolateria Vizio e Virtu´, vicino a Campo S. Toma´ e all´omonima fermata del Vaporetto (in zona Chiesa dei Frari), dove preparano anche, oltre alle praline e tante altre specialita´, tre tipi di cioccolata calda e degli ottimi gelati.
venezia nella sua nebbia.
chissà se c’è qualcosa di piu bello, che perdersi dentro essa.
viene voglia di andare.
ciao,f
Un post meraviglioso, veramente entusiasmante. Le foto mi proiettano nei ricordi di mille gite lagunari e le tue parole di accompagnamento … lasciano senza parole. Bello, bel post. Bello tutto. Sigrid sei veramente una personcina unica, preziosa e specialissima, riesci persino a non farci annoiare pur essendo ancora senza cucina. Unica, già l’ho detto! :-)
Sì, che si legge, in Italia, per lo meno dalle mie parti… ;-P
“La poetica dello spazio” il mio preferito, Sigrid.
E Venezia è splendida. Poi vista dai tuoi occhi…!
Baci
Sigrid, non si riesce a tacere una volta guardate queste foto, che contrastano con le immagini desolate che vediamo in questi giorni in televisione. L’acqua alta, Venezia e i disagi lasciano il posto alla magia e alla poesia che solo tu riesci a scovare ogni volta.
Non finirò mai di dirlo: BRAVA !!!
Cari saluti
concordo, con quanto detto nei posti precedenti, Majer non è una “pasticceria” è semplicemente una gran catena, che di tradizionale e genuino secondo me ha proprio poco, sarà che sta colonizzando Venezia, ha anche acquistato Gobetti (Sigh!!). la prossima volta prova, Colussi, Tonolo e Boscolo…quelle si sono tradizionali e vere pasticcerie!!! per gli altri indirizzi concordo pienam,ente, ottime scelte….soprattutto la Marisa, andate quando fa la cacciagione…..da delirio!!!
Simona
Cara Sigrid, a Venezia avrai certamente assaggiato i zaeti: quei dolcetti a base di farina gialla, uvette, mandorle, etc. Ci sono svariate ricette per farli, tutte piu’ o meno valide.. Che ne dici di proporre una tua ricetta? Grazie ciao
Foto splendide e indirizzi TOP! Sei mitica =)
Ho ascoltato i tuoi consigli: ho ordinato il libro di Donna Hay sulle ricette natalizie! E’ uno spettacolo di libro con foto meravigliose. GRAZIE e buona giornata di neve ;)
Splendido reportage. Non vado a Venezia da tantissimo tempo, che nostalgia…Comunque mi segno questi indirizzi (Da Marisa mi ispira tantissimo) non si sa mai che mi venga voglia di prendere il treno…
un bacio
Fra
Un reportage stupendo e ben scritto. Complimenti Sigrid
Dalla Marisa è il top, ti danno pure la vaschetta per portarti a casa quello che avanzi (dopo l’obbligatoria lavata di capo da parte della cameriera, per la quale le possibilità sono due: o stai male o sei una di quelle anormali perennemente a dieta). Davvero uno dei pochi posti ancora autentici :D
come mi manca venezia, anche d’inverno, anche con l’acqua alta e la bora che non ti lascia neanche respirare, quando, uscendo sulla riva da una calle protetta, ti investe con tutta la violenza del suo gelo.
mi manca il tramonto dietro le vetrate della Salute, di tutti i colori dell’arcobaleno, le scintille di oro e fuoco delle cupole, la pace delle parti periferiche eppure grandissime: san francesco della vigna, san pietro de casteo.
la desolazione dell’arsenale quando ancora non era della biennale e rimpiangeva la dimenticata arte dei marinai.
i gatti, le signore veneziane antiche, i barconi della verdura, i tramezzini con la gobba, via garibaldi tutta piratesca per carnevale, la mia casa con la terrazza che adesso ci entro solo per vedere il padiglione della biennale…
i miei amici, i miei sogni, quando ero giovane, le visite di mio padre che c’era stato anche lui 50 anni prima, ma nel dopoguerra gli insegnanti erano samonà e scarpa, e in aula erano 15 e lui aveva il suo studio ai tolentini.
venezia è un luogo dopo il tempo si annulla e tutto può essere, dietro il primo angolo, come ieri o come domani.
venezia mi manca.
ele
Meravigliose le tue foto. La prima è un incanto. Complimenti
Buongiorno a tutti! e a te cara Sigrid! vedere queste bellissime foto, pensando a quanto bene si mangi a Venezia..a quanto sia romantica Venezia e quanto poetica sia Venezia d’inverno..mamma mia hai proprio rasserenato la mia anima oggi! Grazie
bacione
Silvia
Bellissime foto Sigrid!
Stavo a Venezia esattamente un anno fa e le tue foto mi fa ricordare il tempo che faceva, sempre nebbia e grigio in inverno sembra.
Ma si mangiava bene, ammazza!
[mi si perdoni il pessimo italiano utilizzato per il post precedente… sigh!]
Un veneziano,
hai ragione! Colussi è veramente veramente un sapore d’altri tempi. L’anno scorso stava per vendere il negozio, chissà ora cosa farà? :-)
Majer? la prossima volta prova i dolci e i biscotti dello storico Colussi che ha una bellissima pasticceria al numero 2867 di calle lunga san Barnaba nel sestiere di Dorsoduro…poi ne riparliamo. Majer ha semplicemente fatto una scelta commerciale che mette in evidenza solo l’estetica ma ho dei seri dubbi sulla qualità! Scusa la franchezza ma in fondo il “sapore” da souvenir che temevi di trovare l’hai proprio trovato da Majer…peccato! Definire Majer come una pasticceria “vera” mi sembra un pò eccessivo.
post meraviglioso!
Sono sempre indeciso.. Sono più belle le tue parole o le foto che scatti? Forse quest’ultime…ma di poco…complimenti
Rimango incantata a guardare delle foto piene di forma, scattate nella nebbia. Sei incredibile.
Venezia mi manca….
Cinzia
grande sigrid!!!! venezia è l’altra mia anima, dopo treviso ovviamente (anche se sono milanese di nascita)…. amo venezia, mi fa impazzire camminare e passare davanti alla “cicchetteria venexiana” andando verso san marco, ma senza fermarmici troppo, perchè san marco, come il colosseo, come san pietro, o piazza duomo a milano, sono invase da persone che hanno un immagine stereotipata della città, solitamente molto ristretta… invece, girando intorno ai canali, rincorrendosi fra una calle e l’altra, guardando in alto sui palazzi e sulle antiche insegne….. uuuuuuuuuuuuu quanti ricordi!
e che magnifiche foto hai fatto!
brava sigrid, sempre entusiasmante :-)
C’est magnifique merci!
Tu m’as vraiment donné envie de redécouvrir cette magnifique ville…
I riferimenti letterari su Venezia, la poesia dell’acqua, la magia delle foto, le intriganti descrizioni dei cibi…Sigrid sei magica
Curiosità, ma quanto ci metti a scrivere queste opere d’arte ? A me gnanca una vita basterebbe …
Mitici i cicheti venessiani!!!
Bello