Chicken Biryani

Beh, eravamo rimasti a parlare di riso e zafferano e… guarda un po’ che ti trovo gironzolando ieri sera mentre mi chiedevo pigremente cosa cucinare per cena?! (beh che vi credete, io faccio esattamente come voi che venite qui solo che io – mica scema – vado altrove :-)) Il biryani è un piatto indiano molto popolare, e la ricetta ce la propina Mark Bittman del NYTimes che la definisce en passant come la versione indiana della paella, la cosa buffa è che io nei giorni scorso m’ero detto che in fondo la paella era, forse, la versione spagnola del risotto alla milanese (… no?? :-)))

E quindi riso e zafferano otra vez, solo che qui il riso è basmati e oltre ai preziosi stimmi, ci vanno anche cardamomo, cannella, zenzero, garofano (e chi più ne ha più ne metta). Insomma, quasi un piatto du placard (suona meglio di ‘della dispensa’, no?), e c’avevo giustappunto del pollo da fare fuori e poca voglia di lavare cinquanta pentole (qui ne serve solo una, e ne ho approfittato per usare la cocotte di ghisa :-)

piccola nota: della serie che s’impara dai propri errori, il mio riso si è un po’ ammappazzato, poiché, e l’ho scoperto dopo, bitman non lo dice la il riso andrebbe sciacquato prima di aggungerlo nella pentola. Ehvabbe, mo’ lo so per la prossima volta :-)

Chicken Biryani

petti di pollo 2
riso basmati 200g
anacardi 50g
uvetta 30g
brodo di pollo 75cl
burro 2 cucchiai
zenzero fresco 1 pezetto
cardamomo 10
chiodi di garofano 5
cannella 1 bastoncino
zafferano 1 presa
curcuma mezzo cucchiaino
sale & pepe

Sciacquare il riso prima di utilizzarlo. Pelare e tritare la cipolla, e metterla a rosolare nel burro. Dopo un paio di minuti, aggiungere la cannella, i chiodi di garofano, lo zenzero tritato fine, il cardamomo, lo zaferano, il curcuma, l’uvetta e gli anacardi, far insaporire per un minuto, poi aggiungere il riso, mescolare. Aggiungere infine il petto di pollo tagliato a listarelle e coprire il tutto con il brodo, coprire la pentola e lasciar cuocere piano per 15-20 minuti finché il riso non sia cotto. Aggiustare infine il condimento e servire caldo.

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59 Commenti

  • Vivian Bracco ha detto:

    Grazie per l’idea, mi è piaciuta molto.  Purtroppo il riso si è stracotto. Controllando con la ricetta del NYT ho visto che c’è un errore nella conversione, una tazza e mezza di riso sono 300 g, non 200 (verificato su bilancia con standard metric cup). Ma i sapori sono stupendi, quindi oggi riprovo!  

  • giulia ha detto:

    Pollo fatto!..mangiato!! …e gustato!!!
    Buonissimo, davvero!

    Il riso ha tenuto bene (l’ho aggiunto solo dopo la carne e dopo averla fatta un po’ cuocere).

    Altra piccola variante e’ stata quella di far macerare per un paio di orette il pollo con tutte le spezie prima di metterlo nella padella.

    Grazie Sigrid!

  • giulia ha detto:

    …gia’ che ci sono ti dico che io pensavo di fare una piccola variante nell’ordine dell’esecuzione, per vedere di ridurre il rischio del riso amapazzato: dopo aver rosolato la cipolla e aggiunto le spezie metterei subito il pollo, facendolo insaporire e dorare e solo in ultimo il riso con il brodo….ON VERRA !!!!

  • giulia ha detto:

    …davvero superdirettissima!!! Fantastica!!!

    Allora, siamo in 6 e ho 1 kg di pollo, quindi, in pratica moltiplico per 3 le tue dosi e che Dio me la mandi buona ;-)

    In ogni caso ti faccio sapere a cena consumata.
    Grazie davvero tantissimo per la rapidita’, troppo carina.
    Buona notte

  • Sigrid ha detto:

    Ciao Giulia, dipende: per quante persone devi cucinare?? Qui comunque la ricetta era per due, e con due petti intendevo due metà cioè uno intero (non so se mi spiego :-) Comunque, conta quindi che quello era per due, e conta che di carne a persona te ne serve circa 150g, basta molteplicare per il numero di persone che ti serve. Facci sapere!! :-)

  • giulia ha detto:

    Sigrid help!!!!
    Domani devo fare la tua fantastica ricetta, ho 1 kg di pollo e non so come fare le proporzioni con gli altri ingredienti, visto che tu parli di 2 petti di pollo…e non so a quale peso corrispondano all’incirca…
    Riesci a rispondermi in superdirettissima?

    grazie infinite

  • cri ha detto:

    io non ho trovato curcuma e cardamomo (maledetta Milano a tarda ora…), mi si è scotto il riso e messo troppo zafferano.
    ma essendo la prima ricetta che faccio dopo anni, è buonissimo comunque.
    grazie!
    cri

  • Fabiano ha detto:

    Sapevo che il riso cotto con carne o verdure si chiama pulao o pullau, mentre nel biryani il riso è cotto pilaf separatamente. A te non risulta? grazie

  • Oliva in London ha detto:

    Io trovo il commento di Sigrid sulla paella/risotto alla milanese perfettamente innocuo e con la sola pretesa di essere una semplice osservazione. La reazione di Paolo mi pare spropositata e fuori luogo, ma d’altra parte questa e’ soltanto la mia opinione personale.

    Sigrid: complimenti per il blog ben scritto e stupendamente illustrato; e’ per me continua fonte di sorrisi ed ispirazione!

  • Stefania ha detto:

    Ciao, da quello che so (avendolo anche cucinato ed essendo inoltre una fan accanita di cucina indiana..[pensa che ogni tanto mi preparo da sola pure il paneer!!!]) il biryani deve essere cotto in forno. Comunque grazie per la ricetta!

  • lucrezia ha detto:

    “la cosa buffa è che io nei giorni scorso m’ero detto che in fondo la paella era, forse, la versione spagnola del risotto alla milanese”
    e la jambalaya la paella cajun..? :)
    sei splendida sempre!

  • Ariannina ha detto:

    Ciao Sigrid
    sono ormai due sere che mi metto ai fornelli con le tue ricette (dopo aver studiato il blog da cima a fondo), ieri sera zuppa di zucca e arance e strudel della donna moderna (ho messo carote al posto della zucca altrimenti era un pò una cena da Halloween) e stasera questo fantastico pollo!
    Però il RISOOOO uffi mi è venuto proprio spatasciato e con il basmati il risultato ultimamente è sempre quello…Lo abbiamo anche sciacquato prima ma nulla da fare… cosa suggerisci?grazie mille!
    Ciao ciao
    Arianna

  • laVale ha detto:

    Buonissimo, e la foto è molto bella.
    Il brodo non è troppo poco? (forse manca uno 0?) Invece il cardamomo mi sembra tanto.
    Ciao. Vale

  • catobleppa ha detto:

    @Sigrid: questa ricetta per quante porzioni è? Domanda oziosa, mi rendo conto, è che sono a dieta, uffaaaa e devo pesare tutto al milligrammo. Con 200g di riso mi vien da pensare che sia per 4, giusto?
    @gintonic: anche la tua versione mi sembra interessante, proverò con il peperoncino che mi piace mettere dappertutto ;)

  • Benedettapiroetta ha detto:

    @nettarina
    io a ferrara ci vivo…in questi giorni c’è un’ottima nebbia spessa spessa e umida che si accompagna perfettamente a cappellacci di zucca e piatti caldi goduriosi. Il mio personalissimo consiglio è “il ristorantino di Colomba” (vicolo Mozzo agucchie- un vicoletto piccino all’inizio di via san romano, così mentre lo cerchi passerai anche davanti a Rizzati che è una cioccolateria molto buona- io ti consiglio i canditi di zucca o di arancia e caffè ricoperti di cioccolato). Il ristorantino è un posto piccolo, intimo, fanno cucina tradizionale (tutta la pasta fatta in casa da colomba!maltagliati, cappellacci, gnocchi, tagliatelle..)ma anche delle rielaborazioni interessanti con spunti di cucina ebraica (la zona del ghetto è vicina). Oltre ai primi, a me pice un sacco il flan di zucca e tra i dolci la torta di mele ebraica- comunque il menù varia abbastanza spesso, a parte alcuni capisaldi.
    Per l’aperitivo ti consiglio l’enoteca “I tre pennelli” in via previati (una traversa di via borgo leoni, se torni dalla mostra di turner attraverso via ercole d’este verso il castello è una deviazione minima tipo due minuti e mezzo:). Ottimo vino, è una vecchia enoteca piena di bottiglie alle pareti anche se non così antica come il brindisi..però per l’aperitivo ci sono degli stuzzichini buonissimi: pane caserecchio e olio umbro:) o pane casereccio tostato e salsine preparate in diretta dal proprietario, che anche se non è molto simpatico bisogna ammettere che è bravo. Si può anche giocare a scacchi, sono appassionati. Per i dolci e il the del pomeriggio ci sono “il caffè del corso” o la pasticceria “europa” in corso giovecca,uno di fronte all’altro..se dalle pasticcerie ti sposti verso il castello attraverso via bersaglieri del po’ troverai una piccola cioccolateria superartigianele, nascosta, proprio minuscola “dalis” in cui puoi assaggiare dolcini sopraffini…mi dispiace che tu venga in questa stagione solo perchè trovi il k2 chiuso- è una gelateria strepitosa, ma fino a febbraio è in ferie…
    spero sia una buona gita, e di non essere stata troppo prolissa;)

  • Giu ha detto:

    AHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHA!!!!
    Grazie Paolo, ben detto!
    Torna piu’ spesso pero’, ti prego. :DDDDD

    Giu

  • Paolo ha detto:

    Se lei mi accusa di essere noioso, io le rispondo che non è necessario non esserlo.
    per il resto
    1) lei condivide esperienze, racconta cose che ritiene interessanti, fa resoconti di avvenimenti che si svolgono in giro, fotografa pubblica e mette a disposizione quel che le sembra meritevole: a casa mia questo si chiama fare informazione non so a casa sua. se le dico che fa informazione non la sto offendendo: informare non è mica peccato, anzi… non capisco perché la prenda tanto sul personale.
    2)nel mio primo commento ho già fatto osservazioni sul tale Bittman del NY Times, che lei ha citato come voce autorevole, e che invece mi pare abbia mollato lì uno sfondone inutile, che lei ha poi riportato: se qualcuno mi dicesse che lo scij russo è una specie di ribollita o che il gazpacho è una specie di panzanella spagnola, o che la panzanella è una secie di gazpacho italiano io non lo ripeterei, anzi lo confuterei in ogni modo…
    3)cosa sia la comparatistica mi è bene noto, perchè me ne occupo e quindi non mi pare il caso di tirare in ballo come fa lei archetipi e imagologie varii che non hanno alcuna pertinenza con riso e spezie.
    4) perché lei dedichi il suo tempo a rispondermi non mi è noto; magari per far valere una sua posizione?
    in ogni caso la prego di notare, e me ne renderà atto spero, che non mi sono mai sognato di dire che il suo riso indiano con pollo non sia buono: è un piatto ottimo che conoscevo già. semplicemente ho sottolineato il fatto che, mentre si va cercando la sottigliezza, la delicata sfumatura che distingue, lei spiana tutto con due parole, e questo può risultare controproducente in persone che abbiano un bagaglio che non permette loro di scovare da sole le sottigliezze di cui sopra (ecco perché parlo di informazione). lei trova simpatico che con riso e zafferano popoli diversi abbiano dato vita a preparazioni analoghe. E dove sta l’aspetto sconvolgente? Mi stupirei più se con riso e zafferano si facessero suole per le scarpe o mattoni.
    detto ciò lei continui a scrivere pure quel che le pare come le pare: io eviterò di inflieggerle nuovamente le noiose osservazioni che evidentemente le risulta tanto difficile accettare. nulla mi leva dalla testa che comunque nel chiedere una informazione più accurata non ci sia nulla di male,e al contrario che sarebbe bene essere accurati e dettagliati.
    detto ciò la lascio in pace. se non replicherò ad una sua eventuale risposta magari sarà perché sto a facendo il minestrone, o magari sto inseguendo le mie simpatiche quaglie dentro la voliera.
    Ancora cordialmente
    p.s. le uova in cocotte ci stanno sempre bene, ma storco il naso sulle zucchine: siamo sicuri di voler mangiare le zucchine a gennaio? io aspetterei l’estate; ma è solo per colpa del mio pallino per la stagionalità. le verdure fuori stagione le lascio a chi le vuole, no? sa, noi noiosi siamo fatti così!
    P.

  • Sigrid ha detto:

    Bene. Intanto mi chiede perché pensi che qualcuno possa spanciarsi dalle risate con un affermazione del tipo ‘il biryani ecc’, personalmente no vedo cosa ci sia di divertente e credo che anche tu concordi su questo punto. E comunque sia se ci fosse della gente in giro disposta a srotolarsi per terra al solo pensiero del riso indiano scoppiazzato dal risotto (dico scoppiazzato per dire qualcosa che in tutto ciò non si è capito dove stesse la – mia – colpa: cioè secondo ti cos’è cheio abbia voluto far sottointendere e di cui dovrei essere colpevole?), direi che saranno pure un po’ cavoli loro. Per il resto, mi chiedo un paio di cose: 1) da quando in qua noio facciamo ‘informazione’ (personalmente a livello di fare cucino e fotografo, boh…), anzi aggiungerei che persino i tiggì in sto paese l’informazione non la fanno, a forteriori, perché dovrei io… 2) ma com’è che te la prendi con me poi e non con il signore che scrive sul new york times? 3) e comunque sia, nei tre casi si tratta di riso e zafferano, che sono pur sempre la stessa cosa ovunque, quindi se vuoi proprio farmelo dire, si, io penso che un qualche paralelismo si possa fare (non so se hai mai sentito parlare di letteratura comparata, beh ecco, si potrebbe pensare a una démarche del genere, ma in cucina) 4) mi chiedo perché dopo essere stata per 8 ore di fila a fare foto cosa ci sto a discutere su sta cosa? ecco appunto, vado a vedere il mio minestrone :-)

  • Paolo ha detto:

    Che le puntualizzazioni possano risultarle noiose è cosa che non discuto.
    In ogni caso preferisco risultare noioso piuttosto che approssimativo.
    Fare informazione non significa far spanciare dalle risate, ma fornire elementi utili alle persone per formarsi un’opinione propria. Ecco perché certi parallelismi mi risultano di dubbia utilità.
    Ancora cordialmente
    Paolo

  • Sigrid ha detto:

    @paolo & co: trovo sinceramente un po’ noiose queste puntualizzazioni seriose sul tema ‘milanese non milanese’, ‘il biryani come la paella come il risotto, no per carità ecc’, come se avessi potuto pensare che c’è chi ha scoppiazzato l’altro, o voluto suggerire delle contaminazioni del tipo di quelle che si dicono nelle leggende. Trovo invece divertente che tre ‘popoli’, avendo evidentemente a disposizione fra le risorse territoriali, il riso e lo zafferano (e poi tante altre cose), li abbiano usati in tre modi diversi e secondo me altrettanti validi e degni di rispetto. Semplicemente tutto qui :-)

  • monica ha detto:

    Ciao Sigrid!Sei speciale, rendi la mia vita da casalinga veramente dinamica. Mi diverto molto a cucinare ,ma da quando ho avuto la fortuna di conoscerti basta seguirti un po’per allontanare la noia della routine ai fornelli.
    GRAZIE Monica

  • Paolo ha detto:

    La paella come versione spagnola del risotto alla milanese? Il chicken, che, in un momento di pura follia, potremmo addirittura azzardarci a chiamare pollo biryani come versione indiana della paella?
    Trovo queste comparazioni, che sanno sempre di bassa divulgazione, inutili nella migliore delle ipotesi, ingiustificate in ogni caso e generatrici di profonde storture. Cosa dovrebbero aggiungere alla nostra conoscenza delle cose? Non hanno senso neppure come scherzo, perché non fanno ridere…
    Non so se la leggenda che narra la nascita del risotto con lo zafferano abbia un fondamento incontestabile o se sia, appunto, leggenda. Certo è che non ha nessun nesso con la paella, che invece sicuramente è legata alla presenza araba nella penisola iberica, quindi collocabile in un contesto storico-culturale ben preciso, e incontestabilmente più antica del risotto alla milanese. Certo, le influenze fra le culture sono sempre esistite e non so se la dominazione spagnola a Milano abbia a che vedere col risotto alla milanese, ma mi suonerebbe già più plausubile (e, per puro caso, intersecherebbe anche cronologicamente la nascita riferita dalla leggenda) dell’inverso, che viene affermato nel post. Perché no?
    Trovo poco serio, e anche irriguardoso delle culture che hanno espresso certi piatti, fare d’ogni erba un fascio e mettere a paragone, come si suol dire, le carote e le mele…
    Il risotto alla milanese è milanese e la paella è valenciana. Prenderle per quello che sono è un normale e niente affatto criminoso atto di cultura. Non si dice da tutte le parti che il cibo è cultura? E allora cerchiamo gentilmente di essere coerenti. Se il NY Times fa dei paragoni coerenti con la totale e innegabile mancanza di prospettiva storica e culturale degli statunitensi a noi, che invece di prospettiva storica e culturale non siamo privi, spetta il compito di sbandirli e rilevarne l’assurdità, non quello di ripetere le castronerie.
    Cordialmente
    Paolo
    P.s. piccolo inciso irrilevante: curcuma è sostantivo femminile, quindi la curcuma… :-)

  • cobrizo ha detto:

    Evelyne: e lo so, lo so, che funziona… altrimenti non mi sarei permessa! ;-))

    Benedetta, Sigrid: io ne faccio una versione con il tofu (cotto prima a dadini in acqua, curcuma e shoyu per 10 minuti). l’ultima volta ho usato pistacchi in mancanza di anacardi.

  • Nettarina ha detto:

    @Salamander grazie per le dritte, tutto appuntato e salvato, sono ottimi spunti, li metterò in pratica :-)

  • Gintonic ha detto:

    Ciao Sigrid!
    vedo che la nuova cucina ti sta elettrizzando!
    Io ho imparato a preparare il biryani dagli indiani e, differenza di quanto hai riportato, utilizzo mandorle anzichè anacardi, uso molta curcuma e un pò di garam masala anzichè zafferano, un paio di spicchi d’aglio ed un peperoncino fresco insieme alla cipolla e i piselli. insomma una bontà!
    buon appetito a tutti…

  • Sigrid ha detto:

    @benedetta: beh si, ecco, in versione vegetariana, ecco, il pollo non ci si mette :-))) Scherzo, fai conto che è un piatto che si può realizzare con diversi tipi di carne (okay, glissiamo :-), ma anche di verdure, insommase preferisci puoi sostituire il pollo con ciò che vuoi, anzi persino con dei mix di verdure, la versione più clasisca prevede cimette di cavolfiore, piselli o fagiolini e dadini di patate, tutti da aggiungere al momento in cui ci andrebbe, in questa ricetta, il pollo :-)

  • Benedettapiroetta ha detto:

    ..ma e se io fossi vegetariana???cioè non esiste una versione senza pollo, per piacere sigrid?:)
    bacini
    b.

  • evelyne ha detto:

    @ cobrizo et al.: ho provato stasera l’ammollo del riso prima della cottura… FUNZIONA!! woow, niente più risi “ammappazzati”! (testato per una pappa per i gatti… ;-))

  • salamander_75 ha detto:

    @ nettarina: a ferrara ti consiglio
    “le antiche volte”, ottimi i totelli di zucca con la scorza di arancia. poi un ristorante dove non sono mai stata ma mi hanno detto che è favoloso “quel fantastico giovedì” ,
    “il cucco”, molto spartano e alla buona con cucina tipica e molto economico.
    ti consiglio poi un’enoteca carinissima piena di bottiglie impolverate, atmosfera molto “fumosa” che si chiama il brindisi.
    quelle che ti ho indicato sono tutte in centro perciò le puoi raggiungere a piedi. a ferrara ci sono stata diverse volte per lavoro quindi ho testato molti ristoranti e su questi garantisco!

  • Ily ha detto:

    ….sono l’unica che non impazzisce per questa ricetta?tutti quei sapori mescolati non fanno per me sono più per le cose semplici,poi sinceramente non mi fa impazzire neanche il riso.
    Aspetterò domani..

  • cobrizo ha detto:

    riguardo a quanto ho detto al n°7, intendevo in preparazioni miste come questa. nel caso di semplice riso basmati, ammollo ugualmente e risciaquo bene, ma poi cuocio in acqua fredda, come Luigi (26)

  • sabrina ha detto:

    Bella ricetta! Sono una fan delle tue ricette e delle tue foto, si fanno mangiare con gli occhi!

  • Nettarina ha detto:

    Mi piacciono queste ricette che in due secondi ti ricreano un mondo di sapori! Grazie, Sigrid.
    E invece, cavoletti, datemi qualche indicazione, per favore: andrò a breve a Ferrara per una mostra, che posti mi consigliate per mangiare una buona cucina tipica, senza che sia un posto ricercato? Ehm, vado in treno, siamo a piedi!
    Grazie!

  • luigi ha detto:

    Ciao Sigrid, lavare il riso sotto l’acqua corrente fa sempre bene anche per motivi igenici. La mia ricetta fool proof prevede l’aggiunta di acqua fredda sino a coprire piu’ o meno due dita. Porta a ebollizione dolcemente e quando vedi che la maggior parte dell’acqua e’ andata spegni e lascia riposare, il riso non sara cotta a puntino ma lasciandolo riposare con il suo calore stesso finira’ di cuocere. Io aggiungo sempre dell’aglio tritato all’inizio che da al riso un’aroma speciale.
    Ma gli Indiani (non quelli con le frecce) non usano la curcuma al posto dello zafferano?
    Ciao Luigi

  • Egle ha detto:

    Deve essere proprio buono!!complimenti come sempre!!le tue ricette sono impeccabili e non falliscono mai!!
    Sai che sto prendendo in considerazione di avvicinarmi ad una carriera come la tua (una volta finiti gli studi ovviamente…)?mi piacerebbe sapere cosa ti ha portato a questo tipo di lavoro…perchè lo trovo davvero affascinante!!alla prossima ricetta!! (che attendo con impazienza…)
    ciao ciao

  • Giu ha detto:

    (ps: …come per dire: non ti preoccupare bimba! Non mi hai copiato la ricetta :DDDDDDDDD)

    baci
    Giu

  • Giu ha detto:

    Hahahahahahahaha quasi cascavo dalla sedia :DDD
    Questo l’ho (quasi) fatto ieri sera!!!
    “Quasi” perche’ mi mancavano gli anacardi, sostituiti con i pinoli, e il riso asiatico, che e’ stato egregiamente doppiato da un riso integrale italiano. Ma che poi non possiamo parlare di sostituzione, perche’ io sono partito per usare il pollo a disposizione e ci ho buttato dentro tutte le spezie asiatiche che avevo, nonche’ l’uvetta per dargli la nota dolciastra (ho usato dell’uvetta dorata ungherese, un vero sballo).

    Comunque non credo sia stato il caso, ma semplicemente la contaminazione da risottomania di questi giorni, e la presenza di quei 2 petti di pollo in frigo “che senno’ domani si buttano”.

  • Linda ha detto:

    Gnam…Sigrid,sei fantastica!Adoro la cucina indiana…provero’ questa ricetta stasera,grazie mille!

  • barbara.babs ha detto:

    @sigrid!!!! ma è il mio riso :-D
    anzi, ad essere sincera, quello che ho scopiazzato da Nigella quest’estate quando era in programmazione sul gambero channel…. è buonissimo, l’unica differenza è che io gli anacardi li tosto a parte e li metto a riso finito. bellissimo e buonissimo!
    ciao
    Babs

  • frank ha detto:

    finalmente la ricetta del byriani! da quando paolo è tornato dall’india è stato tutto un byriani qui e byriani lì… l’abbiamo anche provato in un paio di ristoranti qui a roma, ma “non è mai la stessa cosa”… ora ci provo io, tanto le spezie ce le ho tutte, regalo, ovviamente, di paolo dall’india!
    grazie,
    frank

  • Gian dei Brughi ha detto:

    io questo piatto qui lo faccio anche nella versione con il grano al posto del riso (che è super buona)!
    e comunque quanto a risi e affini il risotto allo zafferano, mi dispiace, ma batte tutti di almeno cinquanta punti !!!( e non lo dico solo perché sono milanese neh…) :-)))

    @Sigrid
    comprato i Massive Attack: belli belli !!!

  • linda ha detto:

    io direi che la paella NON è la versione spagnola del risotto…

  • helen ha detto:

    Io invece tolgo i chiodi di garofano..per il resto deve essere buonissimissimo!! spero di assaggiarlo presto! :-)

  • Maude ha detto:

    Si può fare senza pollo?;-) certo che sì… stasera per cena, gnam!

  • Sabry ha detto:

    buongiorno….mmm i petti di pollo stanno gia scongelando a casa…chissà stasera potrei fare porprio questa ricetta anche se l’uvetta dovrò toglierla non piace ne al marito ne alla figlia….forse la rivisiterò un pò….
    grazie sempre per le belle foto anche fanno la sua parte!!!
    Sabry

  • Robiciattola ha detto:

    si vede che è arrivata la cucina eh?
    guarda che attività frenetica!!!
    :)

    benvenuta cucina!

    a presto,
    Roby

  • Sere ha detto:

    beh… non è proprio esattissimo che la paella sia la versione spagnola del risotto alla milanese: a parte riso e zafferano non hanno niente in comune! e poi hanno due storie diverse… per approfondire leggete qui:-
    http://www.ristorantetoni.com/menu_spagna.html
    e qua http://website.lineone.net/~traditio/risotto.html

    Nonostante ciò, la ricetta proposta da Mark Bittman del “byriani” non è affatto male! :-)

  • Laura.lau ha detto:

    bello, bello, bello, siamo tornati a regime … un post nuovo subito dopo l’altro!

  • salamander_75 ha detto:

    ciao sigrid!!!! lo sai che ho appena messo a posto il pc dopo giorni e giorni di incavolture varie, e ho pensato di venirea cercare sul cavoletto qualche ricettina speziata per una cena con un’amica venerdì. e cosa mi trovo? questo favoloso riso!!!!
    grazie grazie grazie

  • Giulianagiu ha detto:

    @ sigrid
    Lo mangerei subito, fra le altre cose è molto più semplice di quello che faccio io (non difficile ma lungo).
    Il trucco per c’è la mia amica Angiula (pass inglese famiglia indiana)mi ha insegnato, quando prepari il riso fai così:
    bollire abbondante acqua, toglierla dal fuoco aggiungere il riso con le spezie intere (io uso cumino cannella e cardamomo verde) lasciare per 5 min fuori dal fuoco, scolare togliere le spezie ed usare il riso per la ricetta Biriani.
    Biriani di mattina questo si che scalda la mia giornata da malatina…
    Giu

  • Salines ha detto:

    Bella idea per il mio pranzo di domani.
    Il pollo deve essere messo crudo? Grazie

  • evelyne ha detto:

    sarà la foto o la ricetta…. ma fa proprio venire voglia di provarlo! :-)
    @ cobrizo: interessante questa, non lo sapevo proprio!

  • cobrizo ha detto:

    per ridurre l'”ammappazzamento” (come lo chiami tu), se ho tempo, io lascio il riso anche un pochino in ammollo (venti minuti e poi risciacquo) così rilascia l’amido in eccesso e si sgrana molto meglio. tosto e aggiungo acqua (brodo) bollente.

  • Saretta ha detto:

    mmm deve essere profumatissimo questo piatto!Adoro la cucina indiana :)
    bacione

  • janefonda ha detto:

    buono buonissimo solo a leggerlo. E comunque si..du placard suona molto meglio, credo sarà un termine che userò spesso ;o)

  • Castagna ha detto:

    Ottimo! Io adoro la cucina indiana, il basmati, il pollo…..di solito faccio il pollo al curry, questa è una buona occasione per cambiare un po’!!

    Castagna

  • Romy ha detto:

    Che bontà! Sempre bellissimi, i tuoi post….Bacioni :-)

  • Patatone ha detto:

    Du placard suona decisamente meglio, grazie a te e a Mark :-)

  • supersofia ha detto:

    il biriani!!!
    a me hanno insegnato le ricette le mie suorine indiane preferite!
    io però non ci metto la cannella, in compenso ci metto l’anice stellato.
    ci abbiamo messo mezz’oretta a capire tutte le spezie che ci volevano visto che loro me le indicavano nel loro inglese con accento non proprio inglesissimo.
    buono, buonissimo, magari lo preparo domani sera per il compleanno della mia amica lisa.
    saluti!!
    s.

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