Cosa fare con la tapioca?

Anzi no, prima domanda: ma che cavolo è la tapioca??! Ecco, la tapioca è fecola di manioca. Cos’è invece la manioca potete leggervelo da soli e fra l’altro l’avevo già usata tempo fa per farci delle tortine. La tapioca, che non contiene glutine, si presenta sotto forma di minuscole palline opache che dopo cottura diventano trasparenti e questo aspetto buffo insieme alla sua consistenza gelatinosa ne fanno un ingrediente divertente assai. Solo che, la tapioca essendo inodore e senza sapore, e a parte appunto il lato aneddotico della cosa (per quanto ricordo da piccola mia mamma me la metteva nella zuppa, e infatti io con la zuppa ci giocavo, mica la mangiavo poi :-), occore quindi aggiungerci dei sapori intorno :-) Quindi tanto per provarla, ci ho aggiunto latte di cocco, mango, zenzero e lime, per un dolcetto al bicchiere un po’ cremoso, un po’ esotico e, beh, piuttosto divertente :-)

Bicchierini di tapioca, cocco e mango

per 6 bicchierini

tapioca 1 bicchiere
latte di cocco in scatola 30cl
mango 1
lime 1
zenzero fresco 1 pezzetino di 1,5cm
zucchero 80g

Versare 6 bicchieri di acqua in un pentolino e portare a ebollizione. Versarci poi 1 bicciere di tapioca, e lasciar cuocere, mescolando, per 10 minuti. Spegnere e lasciar riposare la tapioca in acqua per altri 20 minuti. Infine, scolare e sciacquare sotto acqua fredda. Nel mentre, scaldare il latte di cocco insieme allo zucchero, la buccia grattugiata di mezzo lime e lo zenzero grattugiato. Lasciar cuocere per 6-7 minuti e spegnere. Sbucciare il mango e tagliarlo a dadini. Infine, versare il latto di cocco sulla tapioca, aggiungere il mango e il succo del lime, mescolare bene e versare il composto nei bicchierini, metterli al fresco fino al giorno dopo in modo che la tapioca si gonfi ancora e venga impregnata dai sapori del cocco ecc. Servire fresco.

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93 Commenti

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Ma davvero? Ora francamente per questa particolare ricetta non ricordo proprio la marca della tapioca, l’unica cosa di cui sono certa è che l’avessi presa da Castroni. Per quel poco che ne so però non si dovrebbe sfaldare in cottura. C’è un tempo di cottura indicata sulla tua confezione? Si scosta molto dai tempi di cottura della tricetta? Casomai magari prova ad aggiustare il tempo, altrimenti occorrerà cambiare marchio…

  • Francesca Squizzato ha detto:

    Scusi, ma che tapioca usa? A me le perle si sfaldano tutte diventando una massa informe :(

  • Andrea Sanchez ha detto:

    La mandioca,in spagnolo yuca,e un tubero ,che produce sotto terra come le patate,una pianta ne puo’ produrre anche 10 kg.Si mangia svuciata come le patate,fatta volire con il sale ,e molto buona.

  • Giulia ha detto:

    Magnifica ricetta! Già fatta varie volte e sempre un successo!

  • Florasol ha detto:

    …tapioca dolce? Boh, sarà da provare. Non è vero che è insapore, la tapioca, anzi, a me piace assai! Ma l’ho sempre mangiata come zuppa, insomma cotta nel brodo e poi spolverata di grana, o alter varianti, ma comunque sempre ad uso minestra… esiste anche colorata -a pallette un pochino più grandi-, è simpaticissima!

  • Barbara ha detto:

    Con il Sago, del tutto simile alla tapioca, in Indonesia si fa questo dolce molto popolare, Gula Melaka:
    http://asiasociety.org/style-living/food-recipes/recipe/desserts/sago-pudding-gula-melaka

  • E fu così che si scoprì cos’era la “tapioca”! :-)

    Bisogna segnarsela così da provarla subito!!!

  • toto' ha detto:

    E’ ottima come dieta per chi soffre di colite !!

  • Valentina ha detto:

    Ciao Sigrid, sono appena tornata da qualche giorno a Parigi e proprio ieri sono stata a pranzo in uno dei mille ristorantini indiani che si trovano nel quartiere, appunto, indiano. Siamo stati al COFFEE ANJAPPER che consiglio a tutti gli amanti di questa cucina, tutti piatti lontani da quelli proposti nei classici ristoranti indiani in Italia: sarete infatti gli unici clienti occidentali e a mangiare con le posate. Resterete incantati ad osservare le manine degli indiani che mescolano nel proprio piatto di riso queste mille salsine colorate e formano dei piccoli pugnetti che poi metteranno direttamente in bocca. Provateci anche voi, è un po’ strano, ma divertentissimo! :-) Torno cmq alla Tapioca della quale non sapevo nulla fino a qualche minuto fa. Una delle salse da mescolare al riso aveva palline gelatinose trasparenti, un po’ assomiglianti a uova di lompo, questa aveva un sapore dolce, direi di mango e lì per lì ho azzardato ad una salsa di maracuja e mango. Poco dopo siamo entrati in un negozio nel quale abbiamo comprato un sacchetto enorme di spezie, salse, ecc ecc (peccato non aver potuto portare a casa direttamente il negozio!!! Adoro queste cose, quei profumi, quei colori!)e indovinate che cosa ho preso?? La TAPIOCA!! :-D Ovviamente avere la Tapioca in casa senza sapere che farne non è il massimo così oggi mi sono messa alla ricerca su internet ed eccomi qui: ho scoperto che le palline gelatinose che ho mangiato ieri erano tapioca, quindi io vi suggerisco di usarla aggiunta ad una salsa al mango che poi mescolerete a del riso basmati. SLURP!
    Ah… per chi si trovasse a Parigi ecco l’indirizzo del ristorante:
    COFFEE ANJAPPER
    22 Rue Cail
    Paris
    Metro: LA CHAPELLE

  • albe ha detto:

    terapia? tapioca.

    (Amici miei)

  • maurice ha detto:

    in alcuni paesi del sudamerica (paraguay,brasile ad esempio,dove viene servita con tutti tipi di carni alle brace ed essendo cosi neutro il suo sapore si sposa muy bien con la carne!! vabe,un ingrediente lo si puo utilizzare in tanti modi pero alla fine quello giusto x il nostro palato e quello piu appropiato

  • Nicoletta ha detto:

    Purtroppo a Bollate (dove vivo) non riesco a trovarla. Mi ricordo però che mia mamma me la propinava come dolce. La cuoceva nel latte, poi aggiungeva zucchero e cannella. Una delizia!

  • martina ha detto:

    ciao a tutti!!! anche a me la tapioca suonava fino a pochi mesi fà…una parola un po strana….ma se volete avventurarvi in una ricetta facile facile provate a sciogliere le perle a fuoco lento nel succo di mela e poi aggiungetevi frutta a piacere..con le fragole è una delizia! ma in inverno vanno bene anche mele -pere a dadini o qualunque altro tipo di frutta di stagione! Lasciate bollire il tutto per pochi minuti e servite rigorosamente calda!|Avrete un ottima macedonia adatta alle sere invernali e anche un ottimo dessert.
    Buon appetito Marty

  • roby ha detto:

    Scusate l’ignoranza.. ma dove si compra la manioca?grazie ciao

  • lory ha detto:

    xGiulianagiù
    xfavore mi puoi dire dove posso trovare la ricetta dei macarons grazie mille ciao ciao

  • Sabry ha detto:

    grazie lory … per la prossima torta prova la tua versione…ciaooo

  • milena ha detto:

    @lory, grazie per la ricetta anti-arrabbiature, solo a leggerla mi sento meglio. tra l’altro era tempo che cercavo una ricetta di un dolce con l’abbinamento pere e cioccolato, questa mi sembra semplice, veloce ed altrettanto buona. provero’. grazie

  • lory ha detto:

    x MIlena a te andrebbe proprio bene una bella crostata di pere e nutella è una libidine ti farebbe passare tutte le arrabbiature….fai una base di crostata-tieni da parte un pò di pasta x fare delle strisce o disegni sopra la torta .. poi a crudo metti sopra un dito di nutella poi prendi 3 pere (dure mi raccomando) le tagli a fettine e le distibuisci sopra la nutella fai sopra i ricami che vuoi con la pasta tenuta a parte e metti in forno x 30 min a 180 gradi provare x credere i miei amici la chiamano orgasmo ciao ciao

  • san bernardo ha detto:

    xgiu (63) , altra passeggiata, altro commento a seguire . Melata : escrementi liquidi prodotti da adattamento fisiologico di insetti fitomizi che si nutrono esclusivamente di linfa. Se ne nutrono : api,vespe, formiche. In zone desertiche,però , dato il suo contenuto zuccherino può rappresentare fonte alimentare anche per l’uomo. In zone con scarsa presenza di nettarifere, la melata viene utilizzata dalle api per la produzione del miele .

  • lory ha detto:

    a sabbry se ti può andare bene io una torta al cioccolato semplice la faccio cosi =mescolo 3 uova con 150 gr di zucchero unisco 50 gr burro morbido 200 gr farina 100 gr ciocc fondente tagliato a pezzetti mescoli bene poi unisci
    1pera o 2 tagliata a fettine 1 bustina di lievito metti in una teglia con carta forno e metti in forno caldo x 35 min a 180 gradi provala e fammi sapere alla mia famiglia piace molto ciao ciao

  • san bernardo ha detto:

    x Giu (63),sono andato a passeggio tra le pagine di Goougle , per poterti rispondere . Dunque le formiche ALLEVANO gli afidi come noi con le mucche . Li nutrono ( coltivano infatti particolari funghi che servono come alimento per il loro bestiame ) , li mungono , li spostano da un ramo ad un altro , li difendono da pericoli esterni. Inoltre ,in caso di necessità , arrivano anche a mangiarseli. Come noi con ..gli allevati… :-)

  • Savita ha detto:

    Sigrid, se ti piace la tapioca prova questa ricetta salata per delle cotolette vegetariane indiane:

    ½ tazza di tapioca
    3 patate medie
    ¼ tazza di arachidi senza pellicina, abbrustoliti in padella e ridotti in pezzettini piccoli
    sale q.b.
    abbondante coriandolo fresco, sminuzzato
    1 peperoncino verde piccante, sminuzzato

    Lavare la tapioca, coprirla d’acqua e lasciarla così tutta la notte.

    La mattina seguente lessare, sbucciare e schiacciare le patate. Scolare bene la tapioca e mescolare tutti gli ingredienti, lavorando bene l’impasto. Formare delle polpettine schiacciate e friggerle in abbondante olio di semi. Scolarle sulla carta da cucina e servirle calde.

    Sono ottime. Provare per credere! La tapioca si trova sia da Castroni, sia a Piazza Vittorio a Roma.

  • san bernardo ha detto:

    xgiu (64): quello poi, non ha problemi : infila la …linguetta nel buco…..e ….. :_)))))

  • san bernardo ha detto:

    x donatella (56) : hai dimenticato un passaggio…’coprire, ma non ermeticamente:il lievito tende a produrre -liberare- CO2 ‘ , quindi se chiudu in modo ermetico dopo un pò di tempo il liquido sarà sulle pareti del locale. :-)

  • iomilanese-laura ha detto:

    @giu,lucia,ecc
    su, su, prendiamoci una pausa, facciamoci una buona tazzulella di Kopi Luwak e dolcifichiamo con la mielata!!!!!!!!!!!!!!!lol, superlol, arcilol!

  • Barbara ha detto:

    Sigrid che bello la tapioca, pensa che nella mia famiglia è un piatto tipico di Natale: la crema Maddalena, che prevede tapioca, emmenthal, burro e del buon brodo. Mia mamma dice che è una ricetta speciale del ristorante più bello e “antico” di Milano. Grazie per la ricettina

  • Giu ha detto:

    @Donatella
    E del formichiere che mi dici?

  • Giu ha detto:

    @lucia
    Infatti, e’ cosi’, solo che manca il passaggio fondamentale: la suddetta resina non la prendono direttamente dall’albero, ma direttamente dall’afido o dalla cocciniglie (o pseudo-tale). Difatti la comodita’ sta’ nel fatto che il pidocchietto, per campare succhia la linfa, solo che ne deve succhiare parecchia per ricevere da essa gli elementi di cui necessita. Il surplus, soprattutto la frazione zuccherina, vengono espulsi fino alla formazione di una gocciolina appiccicosa. Le formiche se ne nutrono (che’ mica so’ sceme), e lo fanno anche le api. La minore o maggiore aromaticita’ dipende forse anche da quanto riescano le api a trovare altre fonti di nettare oltre alla melata. Voglio dire… all’ape Maya mica glielo impone nessuno di produrre solo da melata o solo da cardo selvatico: quella fa un po’ come le pare, secondo me.
    Se ci sono entomologi in linea, tra una collezione di farfalle da “mostare”, e qualche provetta da analizzare, ci potrebbero dare qualche informazione un po’ piu’ scientifica rispetto alla mia elaborazione di choubrupedia.

  • valentin@ ha detto:

    @Giu
    il miele di melata l’ho trovato mooolto delicato, effettivamente quasi insipido, il che in alcuni casi può essere un vantaggio se si vuole dolcificare senza aromatizzare. comunque non l’ho più ricomprato.
    L’ape, la discaricca, la gallina e il lato B…ok, e c’è anche di peggio e io mangio tutto e gradisco pure, ma il miele di pidocchio è decisamente “er peggio”!
    per quanto riguarda la società delle formiche: il loro capo del governo è sicuramente meglio del nostro.

    @Donatella
    beh se le formiche divorano il capo pazzo allora….

  • Donatella ha detto:

    @Giù: no le formiche vivono in regime di monarchia, e il loro capo dello stato è più alto dei sudditi. E non si diverte ad andare nei formicai vicini a fare cucu’ ai suoi omologhi da dietro uno stalagtite di terra. All’interno del formicaio gli ordini sono chiari e per il bene di tutta la comunità. Il capo dello stato dovesse impazzire le formiche operaie hanno come istinto di conservazione di divorarlo e digerirlo per trasformalo in qualcosa di utile alla costruzione.

  • Viro' ha detto:

    Certo che leggere questo blog è un atto d’amore verso se stessi! Siete una banda di mitici matti…continuate tutti esattamente così:siete spettacolari e riuscite a trasmettere a chi vi legge un’idea di complicità ed intimità…sembrate una famiglia (migliore di quelle vere!)…

  • Lucia ha detto:

    A me risulta che la melata sia un miele che le nostre care amiche apine producono “utilizzando” la resina degli alberi anziché il nettare dei fiori, e comunque io non lo trovo affatto poco aromatico, è semplicemente diverso! Anzi quello che avevo comprato io un po’ di tempo fa aveva un nonsoché di esotico…

  • Giu ha detto:

    @valentin@
    Veramente l’ho letto ma non l’ho scritto per non far svenire nessuno: il miele di melata non e’ altro che un miele fatto in zone e/o periodi in cui il nettare non e’ disponibile alle api, mentre i pidocchietti di cui sopra appunto…si’.
    Penso che siano oltretutto meglio quelli, che non le sostanze zuccherine che si trovano nelle discariche d’immondizia (visto mai le api succhiare la cocacola di un barattolo abbandonato? Ti lascio immaginare quale alta qualita’ mielosa si possa raggiungere con quella…)
    Qualitativamente pare che il miele di melata non sia un granche’, perche’ poco aromatico.

    Tutto cio’ non e’ il massimo del gusto, certo, pero’ se pensi che il miele e pur sempre prodotto da un insetto, o che l’uovo esce dal lato B della gallina… direi che non e’ poprio il caso di fare troppo gli schizzinosi :)))

    @donatella
    ah si’ si’ l’idromele! Ne ho sentito parlare. Non lo faro’ mai :))))))
    Pero’ anche la manioca sputazzata nelle bacinelle e lasciata birrificare non e’ male, non trovi?
    Per quanto riguarda il parallelo formica/uomo, mi chiedo se abbiano un presidente del consiglio anche loro.

    Oggi siamo di roba gustosa missa’.
    Tutti argomenti da trattare a tavola :DDDD

  • valentin@ ha detto:

    io una volta ho comprato un barattolino di “miele di melata” (così cìera scritto e mi è stato detto)
    leggendo di formiche e di pidocchi….chi sa che roba era!!!! arghhhh!!!! :oS

  • Donatella ha detto:

    @Giù: da L’encyclopédie du savoir relatif et absolu, di Bernard Werber, qui in mia libera traduzione:
    Hydromel: L’uomo e la formica sanno fabbricare alcol di miele. La melata di pidocchio è utilizzata dalle formiche, il miele di api dall’uomo. Si chiama hydromel. Era una volta la bevanda degli dei dell’Olimpo in Greciae dei druidi in Gallia. Riceta della bevanda degli dei: far bollire 6 kg di miele d’ape, chiumarlo, ricoprirlo di 15 litri d’acqua, 25 gr di zenzero in polvere, 15 gr di cardamomo, 15 gr di cannella. Far bollire finché l’insieme non si sia ridotto circa di una quarto. Levare dal fuoco e far intiepidire. Poi aggiungere 3 cucchiai di lievito e far riposare per 12 ore. Passare poi il liquido versandolo in una piccole botte di legno. Chiudere bene e lasciare al fresco per circa due settimane. Versare poi in bottiglie, chiudere ermeticamente con un tappo munito di fil di ferro e portare in cantina dove le bottiglie saranno disposte coricate. Non bere prima di due mesi.

    Se poi dello stesso autore ti leggi Formiche (questo tradotto e pubblicato in italiano) scoprirai che queste bestioline sono molto simili all’uomo, perfettamente organizzate in società (che funziona meglio della nostra) e che addirittura… si parlano!

  • milena ha detto:

    … scusate, cerco una ricetta che mi faccia passare le arrabbiature (!!!)di questa mattina. E’ URGENTE!!

  • Sabry ha detto:

    … chi di voi mi aiuta, cerco una ricetta di una torta soffice al cioccolato ma non che troppo fondente, una torta semplice, tipo da merenda o colazione, vediamo che accontento mia figlia!!!!
    GRA ZZZZ III EEEE .. .. ..

  • Lucia ha detto:

    (no, direi che per questa volta passo il turno…preferisco cibi che abbiano un aspetto più mangereccio e un sapore più definito, con più carattere.) Comunque…ANCHE IO VOGLIO VEDERE LE FOTO DELLA TUA CUCINA NUOVA!!!!!SI’ SI’ SI’, deliziaci e facci sognare con le immagini del tuo rifugio-laboratorio-luogo sacro-tempio della creazione!!!! Siamo tutti in ansiosa attesa!!!!

  • Alli ha detto:

    sembra la zuppa che mangiano i reduci di matrix sull’astronave.

  • Lisa ha detto:

    Scusate, ma dove si compra la tapioca a Roma? da castroni? a Piazza Vittorio?…

    Grazie!!

  • eva ha detto:

    ciao sigrid…avrei da porti una domanda per la mitica focaccia di locatelli…non ho ben capito cosa vuol dire che non si deve impastare…poi se metto il sale insieme alle farine e ci butto sopra il lievito non fermo la lievitazione?se potessi rispiegarmi questo piccolo passaggio te ne sarei molto grata…grazie e complimenti per il blog…
    eva

  • Vannina ha detto:

    La tapioca è la base per molti dolci vietnamiti che io adoro, ci puoi fare il CHE che in realtà ha numerose varianti, diciamo che il risultato è visibilmente molto simile a quello che hai proposto tu, in realtà ci fanno anche le sfoglie per gli involtini vietnamiti freschi chiamati “banh cuon” e una volta avevano fermato mia mamma in areoporto perché portava un sacchettone di tapioca in polvere, perché credevano fosse droga!!! eheheh comprensibile ma molto buffo.

  • il ramaiolo ha detto:

    Questi pallini sono scivolosissimi!!!
    Una volta ho provato a farci una zuppetta stile “neonato” e più che mangiarla abbiamo riso!! Io correggerei il titolo con “BICCHIERINI per IL BUON UMORE”!
    Ciao

  • mila ha detto:

    Risposta: colla da parati!

    Pensare che la manioca non é niente male, croccantina, un po’ dolce. A me piace molto l’attiekè (il “couscous ivoriano)… questa pappetta, perdonami la franchezza, ma non m’invita proprio.

  • iomilanese-laura ha detto:

    @sigrid
    che fai, guardi nella mia dispensa? 500 g di tapioca formato medio, ballano sullo scaffale da un po’ di tempo. Perché l’ho comperata? Per l’aspetto. Quelle palline bianche simili a perline, mi sono simpatiche. Però non l’ho ancora utilizzata perché la ricetta sulla confezione infatti è così vaga da diventare pericolosa: “un po’ d’acqua e di latte e frutta fresca a piacere”. Adesso so cosa farne. Grazie
    @sanberny
    è vero!!!!!!!!i lupini secchi e spezzati sono il concime dei miei limoni che sono splendidi anche a milano, anche sotto la neve.

  • valentin@ ha detto:

    Sigrid….mi dispiace ma te lo devo proprio dire…quel bicchierino di palline…ecco…non lo trovo per niente invitante…perdonami!

  • Robiciattola ha detto:

    DONATELLA IN GRANDISSIMA FORMAAAA!!!

    Mi hai fatto morire con la cantata…

    ih ih ih

    e il caviale albino…

    bene bene

  • san bernardo ha detto:

    x giu (40) i lupini ,secchi e spezzati , sono anche un’ottimo concime per le piante in vaso…
    Tornando a quelle palline….hai trovato la ragione per cui devono essere cotte , prima del consumo….? :-) A crudo non sono solo indigeste ,ma anche mortali . \°°/ .

  • twostella ha detto:

    @Sigrid: grazie per le informazioni e le sperimentazioni. A volte ci sono ingredienti interessanti ma non avendo esperienza si rimanda l’acquisto e la prova :-)
    @Giu: mitico mondo di quark!!! grazie per l’appendice :-) per gli Angela inside

  • Carmelo ha detto:

    Leggendo questo post, ma soprattutto vendendo l’immagine, mi sono venute le lacrimucce agli occhi io prendevo sempre il Pearl tea e il Pearl Coconut in questo posto durante il mio tirocinio

    http://www.santanarow.com/shopping/store/fantasia_coffee_tea/

    mitico post mitica la tapioca.

  • Giu ha detto:

    Ecco, finalmente un uso “occidentale” della tapioca! Le mie nozioni in merito erano solo quelle reminiscenti dai tempi del Mondo di Quark (facevo carte false per far cadere la fine del pranzo con l’orario esatto d’inizio della trasmissione… altri tempi…). Mammane in sgargianti vestiti di lino lo masticavano e facevano fermentare in grandi recipienti, ricavandone una specie di birra (orrore!), mentre certe caraibiche ci preparavano dei pani di forma tonda.
    Ricordavo fosse con la manioca uno dei grandi sfamatori del terzo mondo, ma che fossero praticamente lo stesso prodotto, non lo sapevo. Ma del resto se pensate che i comunissimi lupini sono anch’essi una fonte di cibo importantissima in molte zone del pianeta, mentre da noi sono solo uno spuntino, e ormai anche poco trendy… (provate a chiedere a un adolescente se preferisce il “lupino” o la “patatina”).

    Per curiosita’ congenita, per capirci: quella che un tempo mi faceva passare ore sull’enciclopedia a cercare un termine e a leggerne altri 30, ho zompettato un po’ in giro da una voce all’altra del wiki-sapere, sono passato dalla manioca ai suoi infestanti, ed ho scoperto la melata. Che badate bene: non e’ una variante di sidro, e nemmeno un famoso dolce del ben piu’ importante pomo giallastro. Si tratta di una secrezione di certi insetti, che filtrano la linfa delle piante, ed espellono la frazione che non utilizzano, con sommo simbiotico godimento di formiche, api e altri insetti. Avete presente le goccioline bianche appiccicate sul “di dietro” (per dirla in modo elegante) degli afidi delle rose? Beh quelle.
    Ho persino scoperto che le formiche, pur di avere a propria disposizione un certo numero di pidocchietti da sfruttare, sono capaci, in caso di pericolo, d’issarsi sul dorso afidi e pseudococciniglie melata-producenti, per portarli in posti piu’ sicuri. Non che questo possa far salire il punteggio bassissimo che hanno presso di me gl’insetti, ma insomma… un po’ di considerazione in piu’ le formiche ora ce l’hanno.

    Uno dice tapioca, e scopre cose, “che voi umani non immaginate neppure”. :))))
    E di cose da scoprire, penso ce ne siano ancora tante. :))))
    Giu

  • Maude ha detto:

    Mai mangiate queste perle…ma non m’attirano per niente, stavolta passo la mano e aspetto la prossima ricetta! :-)

  • Selece ha detto:

    La tapioca, per come la conosco io, è stata la salvezza di mio fratello. Nato con varie intolleranze alimentari è cresciuto a latte di soia e, dal momento dello svezzamento,a pappette di tapioca. Al tempo la si trovava solo nei negozi bio ed era praticamente sconosciuta ai più. Mi ricordo che si appiccicava dappertutto, anche se il sapore non era male. Grazie a questa ricetta però l’ho rivalutata! :)

  • Icez ha detto:

    In Inghilterra le “perle di tapioca” sono piu’ comuni che in Italia. In un negozio asiatico ho comprato una confezione di tapioca in cui le perline hanno un colore verde e il gusto di pandan, una pianta aromatica molto utilizzata nella preparazione di dessert nel sud est asiatico.
    @Sigrid: grazie per la ricettina, la provero’ presto!

  • salamander_75 ha detto:

    @ acquaviva: esatto! infatti il colore era un po’ giallino e il sapore decisamente buono!
    ps: hai ricevuto la mia mail di risposta?

  • supersofia ha detto:

    a me fa un po’ senso…
    s.

  • Carolineh ha detto:

    Ciao Sigrid,non vorrei sembrare invadente ma
    sono curiosa di vedere la tua cucina nuova.
    Perché non ci posti una bella foto?

  • san bernardo ha detto:

    x Donatella (17) …uova di salmona bianca nativa del …mar bianco….
    2°) uova di salmona stufa di …andare in bianco … :-))))

  • Giulianagiu ha detto:

    @mimmi a Milano la vende la Rinascente se tanto mi da tanto prova a Roma…
    @Sigrid aiuto oggi ho fatto i macarons e l’infornata di sotto è venuta tutta effetto craquelè è la prima volta che ne infornavo due placche,(una sotto una sopra) che non si può???
    Invece di metterli in piedi li ho messi col lato brutto di sotto ma che tristezza :(
    Visto che non posso mangiare il mais la manioca/tapioca servono pure per polentine un pò tristi e un pò no ma le palline non ho avuto ancora il coraggio ma l’idea del sushi veg è grandiosa! Chi ci prova? Ciao a tutti Giu

  • giorgio ha detto:

    inutile dirlo… dolce interessantissimo, e interattivo “lo mangio ma prima ci gioco…!” e non so perchè ma mi ha fatto pensare a tutt’altro e forse è il latte di cocco che m’ha stimolato la memoria…io sto cercando la ricetta di un cous cous che hanno preparato a san vito lo capo al cous cous fest, con frutti di mare e cocco, non avresti, cara e adoratissima Sigrid, la ricettina? immaginami che sbatto le ciglia e faccio gli occhi dolci, anche se non, m’hai mai visto…! ;-)))

  • imeruelda ha detto:

    Le foto, come al solito, sono bellssime e realistiche, però il contenuto non mi ispira nè mi invoglia alla prova.

  • graz ha detto:

    … era solo una faccenda di colore, mi sembra troppo bianco .. ma è del tutto personale chiaramente. E poi mi chiedo come sia dal ‘vero’ (per quanto le tue foto siano sempre talmente belle /set mode invidia = off) :-)) /graz

  • acquaviva ha detto:

    @salamander: proasbilmente hai mangiato la farofa, un piatto brasiliano di tapioca tostata con olio e cipolla (o con burro e pancetta) fino a che diventa dorata e croccante, che si usa generalmente come contorno alla carne…

  • vaniglia ha detto:

    molto naif….
    in realtà i tuoi bicchieri mi piacciono sempre, in particolar modo il contenuto!
    e finalmente mi sono ricordata di chiederti una cosa… dove trovi i bicchieri che possono anadare in forno, per fare tipo monoporzione di cheescake, o latre cosette da servire singole, tipo crumble?
    baci baci, e che bello, averti “in post” praticamente tutti i giorni!

  • Castagna ha detto:

    Sigrid, ho fatto i tuoi ricotta&lemon pancakes! Sono venuti buonissimi. E…cavolo quanto riempono!!! Le foto invece sono venute molto peggio delle tue, ci ho anche messo un bel po’ di tempo a farle e li ho mangiati quasi freddi… Sigh…
    Ottima come sempre la tua ricetta.

    Bacioni
    Castagna

  • stefy ha detto:

    Ciao a tutti, vi seguo sempre ma è la prima volta che scrivo.. confermo che la tapioca è uno dei primi alimenti (sotto forma di crema) che si dà ai bimbi ma soprattutto in spagna la utilizzano molto con del brodo di pollo o vegetale come zuppa quando non si sta bene perchè è molto nutritiva.. eccone il senso! anche se inodore e insapore!

  • mimmi ha detto:

    Ciao Sigrid e ciao a tutti voi che scrivete sempre su questo meraviglioso blog.
    Mi sento un pò in imbarazzo a scrivere per la 3 volta, diciamo un pesce fuor d’acqua!
    Una cosa è certa, sò che sul Cavoletto trovo sempre le indicazione che mi occorrono.
    Perciò…chi sa dirmi dove posso acquistare il
    cioccolato Valrhona? Negozi di Roma o preferibilmente in Internet?
    Grazie baci a tutti

  • Un anno fa ho comprato un paio di manioche che sono rimaste per un periodo di tempo imprecisato nella mia dispensa, senza subire il minimo cambiamento. Mi ha fatto impressione e da allora non le ho comprate più !!! Però ho visto che tanti ci vanno pazzi, diventa poi una questione “maniocale” direi ih ih che scema…

  • salamander_75 ha detto:

    buongiorno a tutti!
    io se non ricordo male ho mangiato della tapioca saltata in padella con aglio ed erbe per accompagnare una grgliata di carne argentina. sigrid, ti risulta che si possa usare anche così?

  • Tuki ha detto:

    Sissi, lo è ma prima o poi lo faccio!

  • Sabry ha detto:

    … carina come sempre la foto ma il contenuto non mi ispira molto, anzi mi ricorda un dialogo in inglese alle medie da imparare a memoria e talmente è rimasto impresso che faceva proprio così…
    Mum: Jack, Jill tapioca is on the table!!!

    ciao e buona giornata a tutti i cavoletti vecchi e nuovi!

  • @Natalia.

    Ma i ragazzi intolleranti sono i naziskin? E hanno apprezzato un prodotto non autoctono…?
    Scherzo, dammi pure dell’idiota. Comunque ho apprezzato il tuo blog, nelle prime due pagine ci sono un paio di chicche, a cominciare dalle polpette di lenticchie e il pollo al cocco.

    Si scherza…

  • Babuska ha detto:

    La farina di tapioca e manioca non è una delle prime pappe che si danno ai neonati per lo svezzamento? Boh, son passati ben 2 anni e mezzo, non me lo ricordo già più! Comunque, cara Sigrid, a me stà cosa m’ispira assai, soprattutto per il suo lato esotico.
    @ Fabila: però forse non è male l’idea di usare la tapioca per un sushi vegetale…

  • Donatella ha detto:

    Ma per dargli un’aria più… chic, non si potrebbe spacciare per caviale, magari uova di storione albino, rarissimo?

  • Sigrid ha detto:

    Hihhi, certo che qua fra uova di pesce, sfere e gelatina mappazzosa, andiamo proprio bene :-)) In realtà, a mio parere, la tapioca serve a creare volume, sostanza. Cioè, prendete il bicchiere di qui sopra, togliendo la tapioca, cosa rimane? un sacco di sapori ma liquidi, senza consistenza quindi. E quindi la tapioca, nonostante il suo non sapore, che regge questa ricetta, che fa si che diventa una cosa che si può mangiare :) Personalmente, non trovo faccia schifo, la consistenza delle palline è davvero divertente :-)

    @graz: ma il mango non è ospedaliero :-) insomma, sul serio, i sapori qui dentro ci sono, anche decisi (beh n’zomma, lo zenzero fresco?!), giuro :-)

    @barbara: infatti, in tutte le ricette che ho viste la tapioca andava cotta prima, cmq l’effetto mapazza si risolve passandole sotto acqua fredda, per il resto contare che durante la notte in frigo la tapioca assorbisce comunque qualcosa degli altri sapori nel bicchiere.

    @tuki: infatti, c’ho pensato al bubble tea, però mi sembra una cosa quasi demenziale, hihhi. Forse insomma :-)

    @macaronsaddicted: ecco, nella zuppa secondo me la tapioca non ha un granché senso, cioè non serve a niente, non apporta nulla in più, tranne ovviamente il fatto che i bambini lo trovano senz’altro divertente :-)

  • Donatella ha detto:

    Allora, se siete interessati alla danza del tapioca, si trova su youtube (non metto l’indirizzo che senno’ vado di nuovo in moderazione)basta cercare Julie Andrews e Tapioca, e il film era thoroughly Modern Millie.

  • natalia ha detto:

    Io poco tempo fa avevo comprato una confezione di farina di manioca al mercato di piazza Vittorio (roma) nel banco di Mostofa (n° 62) tra i più forniti, sicuri (le confezioni sono sigillate e riportano tutte la data di scadenza) gentili (ti spiega tutto quello che vuoi sull’uso di quello che decidi di prendere)ed economici (rispetto a castroni poi…) Ho seguito le istruzioni del pacchetto e ho fatto una torta. Niente male, l’ho fotografata e prima o poi la metterò nel blog.Ho pensato di provarla per la sua assenza di glutine, per proporre qualcosa di nuovo ai ragazzi intolleranti. A casa l’esperimento è stato apprezzato!

  • Sele ha detto:

    Sigrid, sembra buonissimo ma aspetterò l’estate, con questo freddo sono più chocolate style

  • graz ha detto:

    In effetti se la tapioca è insapore e inodore la domanda ‘a che pro?’ potrebbe porsi … ;-)) ma poi guardi il bicchierino e davvero, il risultato sembra davvero curioso.

    Proverei però con un frutto dal colore un poco più deciso del mango? Giusto per non ottenere un risultato troppo ‘ospedaliero’? Che ne pensi Sigrid?

    Ciao/graz

  • barbaraT ha detto:

    @cinzia
    ad occhio mi viene da pensare che si debba cuocere nell’acqua prima proprio per evitare l’effetto “orrenda mappazza gelatinosa” citato da macaronsaddicted nel commento successivo al tuo.
    francamente mi hanno sempre molto incuriosita queste perle di tapioca, ma non ho mai avuto il coraggio di provarle, vedremo…

  • fabila ha detto:

    sig, non ti offendere…. ma appena ho visto la foto mi sono venute in mente le uova di pesce che mettono nel sushi… :-)

  • Donatella ha detto:

    Il mio commento è in attesa di moderazione. Sarà perché cantavo?

  • Tuki ha detto:

    Puoi farci il bubble tea! In dispensa ho perle di tutte le misure, il problema è che le ho provate una volta e sono rimasta un po’ schifata dalla consistenza delle palline, sembrano di silicone.. vanno un po’ dove pare a loro.. Ghh! Io le avevo fatte cuocere in latte vaccino e latte di cocco, tipo riso al latte ma non è bastato.. devo inventatmi qualcosa! Il tuo bicchiere quassú m’ ispira assai ma so che non riuscirei a mandarne giú nemmeno un cucchiaino.. è una di quelle cose che mi hanno esaltata da morire fino al momento dell’assaggio, poi basta..sigh.

  • Donatella ha detto:

    Ricordo un vecchio film, se non erro con Julie Andrews, ambientato negli anni ’30, con la protagonista che arriva a New York per lavorare e scopre cose nuove, soprattutto nella moda, e anche il budino di tapioca, e allora fanno il balletto cantando:
    Tap, tap, tap tap, tapioca everybody tap, tap, tap tap, tapioca everybody…

  • Filippo ha detto:

    Sembra un dolce sferificato…

  • pasadena ha detto:

    … a me quelle palline fanno impressione!

  • Patatone ha detto:

    Hai fatto un giro in sud-america cavoletto? Dai noi è raro sentir parlare di tapioca e manioca…

  • MacaronsAddicted ha detto:

    Ah!
    Quando la provammo qualche mese fa il risultato fu una mappazza gelatinosa orrenda che venne snobbata da tutto il coinquilinaggio… sigh, la mangiai tutta io, beurk!
    Ma questa sembra buona eh!! :-D

    Una domanda però mi sorge spontanea: tapioca nella zuppa??

  • cinzia ha detto:

    ma se già di suo è abb insapore, non converrebbe cuocerla direttamente nel latte anzichè nell’acqua?
    Comunque grazieee, sembra davvero divertentissima, appena capito da castroni la tapioca è mia!!! ;p

  • Ily ha detto:

    …che senso ha sta tapioca se è inodore e insapore???:)))(non nella ricetta proprio come alimento)

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