Costine caramellate alla Coca-Cola®

Devo confessare che me la sto ridendo in petto: se vi siete scandalizzati per la tapioca (avete torto, sappiatelo, ma capisco che possa essere una cosa ‘culturale’ – io per esempio non riesco a mangiare la trippa :-), chissà che mi direte per la Coca-Cola usata per cuocare la carne :-))))
In realtà, non ho inventato proprio nulla Igles Corelli già tempo fa faceva riduzioni di cocacola e scalogno, mentre l’anno scorso ho assaggiato delle triglie con una matonella di mousse alla cocacola da Andrea Berton, senza contare che la marinatura della carne alla cocacola è ormai un trucchetto – tanto per usare un’espressione di casa mia – vecchio come la strada, già letto in giro per i blog diversi anni fa.

Mi aveva – ovviamente, come non poteva? – già intrigato allora, e mi ci ha fatto ripensare uno degli ultimi numeri di Elle à Table (ecco, della serie ‘abbonamenti’ :-)). Va detto che qui, più che insaporire la carne (perché comunque gran parte del tipico sapore della bibita zuccherata svanisce facendola cuocere), viene usata come liquido zuccherato che, cuocendo, caramelizza. Tutto qui. Però volete mettere il piacere di portare a tavola queste costine e annunciare placidamente con cosa le avete cucinate? Ecco, osservate le facce, è persino meglio dell’effetto ‘è un sugo pronto’ :-)

piesse: tra una cosa e un’altra sono anche riuscita ad aggiornare il portfolio fotografico, se volete sbirciare è da questa parte :-)

Costine di maiale caramellate alla cocacola

per 4

costine di maiale 800g
Coca-Cola 20cl
miele 2 cucchiai
curcuma in polvere 1 cuchiaino
paprika in polvere 1 cucchiaino
cumino in polvere 1 cucchiaino
semi di coriandolo 1 cucchiaino
noce moscata
alloro 4 foglioline
olio d’oliva
sale & pepe

La sera prima, sistemare le costine in un piatto, aggiungere tutte le spezie, sale e pepe, aggiungete un filo d’olio e il miele. Mescolare in modo da ricoprire tutti i lati delle costine con la marinatura, coprire a lasciare al frigorifero per una notte. L’endomani, scaldare un fio d’olio in una padella antiaderente, aggiungere le costine e farle brevemente dorare, poi versare la cocacola, quando bolle abbassare la fiamma e lasciar cuocere il tutto piano per circa 25 minuti, girando di tanto in tanto le costine. Alla fine della cottura il liquido si sarà del tutto evaporato/caramellato.

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86 Commenti

  • Anna ha detto:

    Cara Sigrid, hai ragione. tanti anni fa andai ad un asado a casa di amici sudamericani e la carne era buonissima, molto saporita. Chiesi alla padrona di casa con cosa avesse marinato la carne e lei mi rispose Coca-Cola. Proverò anche questa!

  • sonia ha detto:

    E io che non ne avrei mai parlato in pubblico…ma ecco, adesso, lo posso confessare: il pollo alla cocacola è uno dei souvenir culinari che mi porto dal viaggio in sudamerica, ed è fantastico!
    La ricetta del “mio”pollo è facilissima:chili,cumino,cannella,tanto peperoncino e sale con cui devi massaggiare un pollo intero che poi metti in forno con 1/2 l di coca, cuoci irrorando con il sughetto che si forma.
    Proverò anche questa variante.Brava Sigrid!

  • genny ha detto:

    non l’avevo vista e ho fatto oggi l’arista alla cocacola..ora se non ti spiace linko anche questa:DDDciao!g

  • Corin ha detto:

    Ciao Sigrid,
    mi sento di darti già del tu nonostante io sia nuova per te. Questo perchè ho girato tutto il tuo blog da capo a piede, spulciando tra tutte le tue ricette “^__^”
    Ho deciso di lasciarti qui il mio commento perchè ho effettivamente provato questa ricetta, che il mio compagno ha apprezzato moltissimo.
    Spero di non aver fatto cosa sgradita linkando il tuo blog sul mio.
    SALUTI e BUONA CUCINA

  • Fabio ha detto:

    Sono curiosissimo, le farò per domani sera. Domanda importante: dalla ricetta, mi pare di capire che la coca cola si usi solo per cuocere, non in fase di marinatura (dove si usano solo spezie e miele). Mi sto sbagliando?

  • Antonio ha detto:

    Provate domenica. Ottime! Complimenti!
    Non ho detto a nessuno in casa con cosa le avevo cotte finché non le hanno asssaggiate. Ma è la rielaborazione di una ricetta orientale?
    Saluti.
    Antonio

  • lodovica ha detto:

    risposta al piesse
    ma che belleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
    ma se metto mia figlia su un’alzatina non potresti farle una foto ?
    io sono negata e tu sei incredibile :-)

    le foto sono a dir poco meravigliose
    Lodo

  • andrea ha detto:

    Beh che dire… è la prima volta che “passo da queste parti”…e devo dire che questa cosa mi ha veramente divertito! La voglio provare! Complimenti per le foto…mi mangerei il monitor!

  • Laura.lau ha detto:

    @giu
    ci spiegheresti la “quasi-saturazione” di acido citrico per tpgliere il calcare? Magari riuscire a sostituire i prodotti chimici …

  • Kris ha detto:

    @ Giu: hihi…hai ragione!! :D
    Sperimento e vi faccio sapere! ;)

  • Giu ha detto:

    @kris
    Non domandare. Prova! :DD

  • Kris ha detto:

    Letteralmente M-A-G-N-I-F-I-C-H-E le foto della Croazia…davvero: sono rimasta incantata!!!
    Grazie per questa tua arte!
    Ovviamente…cucini pure in maniera strepitosa!!! :)
    Devo dire che interessante questo uso della Cocacola, non lo avevo mai sentito…ma, domandina, al suo posto si potrebbe usare anche del Chinotto? Qui a Torino, da Eataly, troverei facilmente quello della Lurisia…perché ho un po’ di “avversione” nei confronti della Coca…
    Ciao!!

  • Babuska ha detto:

    @ Sigrid: il riso nella cocacola non è una ricetta, ma un’idea… me lo vedevo bello caramellato tipo salsa agrodolce, ma io sono una da idee perseguite per anni e mai realizzate e non è ancora venuto il tempo di provarlo come lo penso io. Però, googolando, vedo che non è un’idea poi così balzana. Nel sito del Riso Gallo Andrea Berton del “Trussardi alla Scala” propone questa ricetta con il riso venere. Copioincollo.
    Ingredienti: 1 confezione di Riso Gallo Venere Expresso da 250 gr, 100 ml di acqua calda, 80 gr di miele d’acacia, 30 gr di zenzero grattugiato, Erba cipollina tagliata sottile, 5 cl di coca cola, 4 petti e cosce di quaglia, Olio extra vergine d’oliva, timo.
    Preparazione. Sciogliere il miele in una casseruola, aggiungere lo zenzero e all’ultimo momento la coca cola e l’erba cipollina tritata.
    Versare il riso in una padella con un goccio d’olio e portarlo a cottura per 2 minuti bagnando poco per volta con l’acqua calda, a fine cottura, mantecare il riso aggiungendo un filo di salsa al miele con zenzero e coca-cola. Nel frattempo cuocere i petti e cosce di quaglia in una casseruola con olio e qualche rametto di timo.
    Servire il riso, stenderlo su uno stampino rettangolare, appoggiare sopra il rettangolo di riso ottenuto, il petto e la coscia, terminare stendendo un velo leggero di salsa.
    @ Giu: splendidi come sempre i tuoi racconti. Anch’io sono stata astemia fino a 28 anni, fino a che non mi hanno fatto assaggiare un goccio di amarone di Quintarelli… La mia prima “balla” l’ho invece presa proprio tracannando cocacola a litri (un paio, per la precisione) alla festa di compleanno di un’amica di mia madre quando avevo 14 anni. Mi annoiavo… ;-)

  • Juls ha detto:

    grazie Sigrid, ho trovato il suo sito e provo a scuriosarci un po’.. alle brutte cercherò un negozio in zona che le venda buone (quelle che ho trovato per ora ‘svaporano’ subito!)

  • valentin@ ha detto:

    @Giu
    e secondo te perchè mi sono chiesta se al posto dell’incriminata si potesse usare un surrogato (comment n.8)?
    vedi, c’è modo e modo di portare avanti le proprie piccole battaglie talebane. io scelgo quello del proporre senza rompere eccessivamente le scatole agli altri, altri scelgono di strillare e innescare un casino, come spesso è successo.
    ;o)
    @Dario
    e il tuo libro, il giorno dopo l’uscita, sarà là nella mia libreria, insieme a quello di Sigrid (se mai un giorno…)

  • Sigrid ha detto:

    @Dario: devo dire che i tuoi contributi qui sono proprio interessantissimi, Grazie!! :-))

    @babuska: perché il riso nella cocacola?? cioè, è una ricetta??? ps: grazie anche a te per lasegnalazione ortografica, ho corretto! :-))

    @valentina: guarda nemmeno io non è che sia grande consumatrice di carne ma la marinatura, classica, con vino e odori, spesso ci sta come no specie sulle carni un po’ forti tipo cinghiale e selvaggina in generale, insomma è da provare in ogni caso :-)

    @cuoca inesperta: hai ragione, qui la coca viene aggiunta al momento di cuocere

    @juls: in effetti castroni in quanto a sito è meglio lasciarlo perdere, detto questo non ho mai comprato spezie in rete, no saprei dirti (c’è qualcuno che ha dritte??), un posto che ha spezie molto molto buone è l’épicerie de bruno, a parigi, posto piccino e titolare appassionatissimo, so che vendevaanche in rete, dal suo sito, ma non so se poi spedisce anche in italia, insomma ci sarebbe da scrivergli e chiederglielo!

    @quasiquasi: oh, la versione di nigella mi mancava! grazie!

    @mari: direi che se le vuoi tenere un po’ crude all’osso magari falle cuocere a fiamma più alta eper meno tempo, sinceramente ame il crudo sull’osso non piace, e quindi qui la carne è cotta colo che risulta profumata e decisamente morbida :-)

    @nika: mabrava, colti al volo eh?! :-))

    @precisina & alex: grassieeeee :-))))

  • Alex ha detto:

    Complimenti Sigrid per il nuovo portfolio. Lo trovo meraviglioso. Prova di bravura a tutto campo

  • san bernardo ha detto:

    Sigrid,in Toscana, quel taglio di maiale , lo chiamano ‘ROSTICCIANA’ . Viene tagliato a tocchi e non ossicino per ossicino . Lo cuociono sulla brace o in bbq : sale e pepe ,e, prima di andare a tavola , qualche schizzo di limone .

  • evelyne ha detto:

    ops! mi ero persa un pezzo fondamentale: un libro di dario bressanini????? facci un fischio che corriamo tutti in libreria eh?!?

  • evelyne ha detto:

    che delirio!! ma perché io oggi ero in altre faccende affaccendata?? uff….
    mi ha fatto molto ridere tutto il mettere le mani avanti nei primi commenti… con la paura che qualcuno scendesse in campo contro l’uso della coca cola! in realtà questa ricetta ha avuto più consensi che altro! :P
    alla faccia del boicottaggio alla coca cola!
    sia chiaro boicotto anch’io, ma “se ce sta, ce sta!”
    una talebana (dentro e fuori)

  • Donatella ha detto:

    @Giu: si’ che è amaro. Io ci ho fatto uan cura, 10 goccie ogni mattina in un bicchiere d’acqua, e mi trascinavo il sapore amaro in bocca fino a sera. Pero’ fa bene…
    Io sono talebana sulla nestlé, pero’ non mi inalbero se altri la consumano, a ognuno le proprie battaglie.

  • Dario Bressanini ha detto:

    @Giu. Non conosco il nome di quel marsala. Ora ti spiego: ero ad Erice per un convegno di Fisica quantistica bla bla bla (insomma, il mio *vero* lavoro :-) ) ed ero ospitato al centro scientifico Ettore Majorana, diretto da Zichichi. E’ un vecchio convento con chiostro rimodernato. C’è un locale interno, aperto solo ai partecipanti dei convegno e solo in determinate occasioni, con un pianoforte e due botti di marsala. E’ chiamata “la sala del marsala”. La sera, dopo il convegno, ci portavano dolcetti alle mandorle che gustavamo bevendo, appunto, il marsala stravecchio che sapeva di mandorle spillato direttamente dalle botti anonime.

    McGee non l’ho mai incontrato dal vivo :) ma ovviamente conosco i suoi libri. Detto tra noi, ho intenzione di scriverne anche uno io, sulla cucina (italiana) scientifica :)

  • nikka ha detto:

    Non ho resistito e le ho fatte stasera! Mi sono piaciute molto, l’effetto è un po’ salsa barbecue. Ammetto di non aver usato il coriandolo, sarà per la prossima. Ora inizio a fare il plumcake con i semi di papavero e la glassa al limone, ne vanno tutti matti!

  • Giu ha detto:

    @giulianagiu
    Beh se fossi solo la fantasia di qualcuno, andrebbe sicuramente arrestato e rinchiuso in un posto sicuro.

    @donatella
    Beh ragazzi, io l’estratto di semi di pompelmo l’ho provato, e se avete anche solo una vaga idea di cosa significhi “amaro”… beh… fate conto che voi non sapete cosa sia veramente l’amaro. 10 goccie di quella roba potrebbero far rinsavire chiunque, ve lo garantisco. L’unico modo che ho trovato per assumerle e’ stato quello di buttarle in un succo di frutta misto di varie cose, e questo stempera un po’ il sapore. Ma brrrrrrrrrrrr na roba da incubo proprio.

    @Dario
    Coca e marsala… Wineporn praticamente!
    Secondo te con la pepsi tutta sta’ roba carnosa come viene?
    Vogliamo il nome del marsala mandorlatoooo :)
    Sono un gran estimatore del marsala, devo ammetterlo.
    La questione “bistecca spappolata” pero’ una qualche utilita’ me la fa sospettare: non e’ che consumando qualcosa di proteico e il frutto in questione, lo si digerisca meglio? Parlo in linea teorica eh…
    Senti, ma parliamo di cose serie: sei mica parente di Harold McGee?

    @barbaraT
    E che te lo dico affa’? :DDD
    Che poi mi pare tentarono di rivitalizzarne il mercato con prodotti tipo Frizzina o simili. In compenso c’era il nonno di Vakond, che di mondo ne aveva visto piu’ di me, che quando andava al super la chiedeva col nome di un prodotto venezuelano, e alle cassiere gli pigliava sempre un coccolone. Ma del resto lui quello conosceva! Peppe era un grande, se avessi potuto scegliermi un parente, lui sarebbe stato della lista, questo e’ certo. Basti dire che a lui ne’ pomplemi e ne’ pillole blu: over 70 sul surf tra i primi spericolati della stagione, sempre abbronzato e pronto a fare il donnaiolo! Fra le tante che Vakond sarebbe in grado di raccontare, la mia preferita era quella di quando chiese a una signora, affacciato al finestrino della sua cinquecento, se la pantente l’avesse trovata nell’uovo di Pasqua :DDD

    @talebani
    Ma com’e’ che nessun integralista fa una levata di scudi antiglobal alla vista del coca-nome?
    La cosa mi preoccupa…
    Hm… vediamo se cosi’ funziona: Nestle’ Nestle’ Nestle’, McDonalds McDonalds McDonalds, Danone Danone Danone, Unilever Unilever Unilever (mo’ non me ne vengono altri pero’… speriamo che basti).

  • Alice ha detto:

    avevo già sentito di prosciutto alla coca cola (di nigella lawson) ma le costine mai! saran da provare!!!

  • guarino ha detto:

    E’ bello vedere che anche noi rigidi italiani per cui coca cola e fonzies rappresentano la trasgressione più totale, ci stupiamo incuriositi e beffardi davanti a quasta ricetta tanto bella quanto provocatrice! bravaaaaa!!!

  • Giulianagiu ha detto:

    @Sigrid Aiuto!!! come da mio commento 32 su
    “Cosa fare con la tapioca” ho avuto problemi coi macarons, per riscattarmi volevo provare la ricetta da te suggerita nel post del 9 luglio 2006 ma non riesco ad aprire la pagina con il link della ricetta, mi aiuti per favore.
    Il portfolio è bellissimo e le foto dei macarons mi suscitano un attacco di “rosicamento” acuto!
    Grazie Giu :)

  • Mari ha detto:

    ma lacottura lenta nonrovina la costina? voglio dire: le costolette per essrre buone devono avere un minimo di crudezza all’interno, o almeno è questo il risultato della cottura lla brace, oppure no?

  • Precisina ha detto:

    … dimenticavo il portfolio (quasi) nuovo di zecca, in effetti volevo sorvolare per non spargere la solita mielosità, ma poi ho pensato che è sempre bello ricevere complimenti, soprattutto sulle cose che si fanno con passione autentica, per cui ecco: f-a-n-t-a-s-t-i-c-o, senza essere mielosi però :-) N.

  • Sillaba ha detto:

    Vedi quante cose nuove? e chi ci avrebbe pensato mai alla coca cola….non solo scopro, dopo una piccola ricerca, che ci fanno anche una torta al cioccolato!

  • Precisina ha detto:

    Cara Sigrid, che dire, non foss’altro per tutte queste mezze bottiglie di Cola salvate in extremis… che santa donna!!! :-P Cmq, no… non ci scandalizziamo per niente, anzi solitissimo plauso per averci ricordato che il ‘trucchetto’ funziona davvero… e bravo Bressanini per l’utile dissertazione, soprattutto per la storia degli ‘istinti tradizionalisti’… noi italiani, una battaglia persa! Oltretutto, queste costine hanno un aspetto a dir poco stuzzicante, a dir poco… toccherà soltanto nascondere il misfatto al maritino… ecco, vedi, invece di star lì a copiare sempre e solo muffins e biscottini… :-))) buona serata, N.

  • valentin@ ha detto:

    cocacola+vino rosso=calimocho
    (bevanda spacciata per spagnola bevuta in germania con studenti erasmus…peggio di così…ho un ricordo un po’ offuscato, ma non era male!)

  • san bernardo ha detto:

    x Giu , io la coca la usavo per lucidare il paraurti della 500 ! L’uso in cucina mi giunge nuovo. Per quelle signore che la vorrebbero sostuire con altri liqidi , mi viene in mente la barzelletta di quel tipo che raccontando una magnifica serata galante passata con un’amica, tra ostriche e champagne , si sentì chiedere alla fine….’potere fare anche con …pirra ? :-)))

  • CoCò ha detto:

    Sono di sasso e pensare che credevo di essermi spinta già oltre bevendo una miscela si coca cola vino rosso e succo di limone, ma quante cose si imparano!

  • cuoca inesperta ha detto:

    Ho appena fatto i pancakes di Annalisa e li ho trovati stre-pi-to-si; superata anche la prova marito…
    Solo che cuocendoli uno alla volta, ci vuole tempo: c’è un sistema per tenerli al caldo…oppure farli e poi scaldarli in qualche modo?…Grazie grazie
    Bellissime le foto ‘da quella parte’…

  • Donatella ha detto:

    @dario: la dieta dell’ananas funziona, io a suo tempo la provai. Cosa faccia il pompelmo non lo so, ma so cosa fanno i suoi semi. Il concentrato di semi di pompelmo è un potente antibiotico naturale.

  • Dario Bressanini ha detto:

    barbaraT: niente idrolitina, perche’ non e’ acida :-)

  • barbaraT ha detto:

    che vi devo dire, a me la coca cola piace… nel mio frigorifero non mancano mai le 6 bottigline anche se, da quando mi hanno detto che una lattina equivale a qualcosa come 40 cucchiaini di zucchero, bevo solo quella light..
    sarà che aprire il frigo e vederla lì mi fa sentire ancora, per certi versi, adolescente…

    mi ricordo che quando eravamo piccoli la coca cola mia madre, saggamente, non la comprava praticamente quasi mai, un po’ perché io e mio fratello ce la sgargarozzavamo in un nano secondo, comprese incursioni notturne al frigorifero, quindi economicamente diciamo che era molto più conveniente l’acqua, ma con l’idrolitina però!

    giu, ma te la ricordi l’idrolitina… che figata…

    “disse l’oste al vino, tu mi diventi vecchio, ti voglio maritare con l’acqua del mio secchio… rispose il vino all’oste, fai le pubblicazioni.. sposo l’idrolitina del cavalier gazzoni!” è stata praticamente la prima filastrocca che ho imparato a memoria, prima ancora della vispa teresa che poi è diventata il mio pezzo forte…

    l’idrolitina, che storia…ho provato a ricomprarla ultimamente e devo dire che fa veramente schifo… eppure quel saporino vagamente di bicarbonato mi ha portato indietro di 30 anni, come la ratatouille per anton ego…

    allora dario, si potrebbe far marinare la carne pure nell’idrolitina??

  • milla ha detto:

    Bellissimo il piatto e il nuovo portfolio. Grazie, rendi belle anche le giornate un po’ giù.

  • Salines ha detto:

    @Dario
    Penso che anche il meccanismo d’azione dell’antinfiammatorio Ananase sia da riportare al suo principio attivo, la bromelina, un’enzima proteolitico.

  • imeruelda ha detto:

    volevo dire “”calamarata

  • imeruelda ha detto:

    sono proprio invitanti,stuzzicose, si sente il profumino fino qui…. allora domani ho già organizzato il menù: calmarata!!!, quindi sabato che siamo tutti a casa proviamo le costine caramellate, devo solo comperare la coca……..

  • Giulianagiu ha detto:

    @sigrid avendo sperimentato il prosciutto alla cocacola di Nigella, ti ringrazio perchè queste costine le proverò sicuramente, la cocacola piena di sostanze zuccherine ed aromi vari non solo costituisce un’ottima marinatura ma fa anche caramellare la superficie della carne rendendola dolce salata e croccante allo stesso tempo.
    Oddio scusa lo sproloquio ma le adorerò :-)

    @Giu ma tu sei vero? Sei uno spasso :)

    @Dario Bressanini Complimenti!!!

  • rondinella ha detto:

    @sigrid. adoro le tue foto in bianco e nero, mi piacciono le facce che scegli di fotografare.

  • Dario Bressanini ha detto:

    @Donatella: so che esiste una dieta all’ananas, ma non ho idea se funzioni. Anche perche’ l’enzima si mangia le proteine, mica i grassi.
    Sicuramente ha altri effetti molto potenti, come anche il pompelmo, probabilmente dovuto ad altre sostanze contenute (Ad esempio si sconsiglia di prenderlo insieme alla… pillola blu perche’ potenzia l’effetto ma pare che ci si possa rimanere secchi … )

  • Dario Bressanini ha detto:

    @Donatella: so che esiste una dieta all’ananas, ma non ho idea se funzioni. Anche perche’ l’enzima si mangia le proteine, mica i grassi.
    Sicuramente ha altri effetti molto potenti, come anche il pompelmo, probabilmente dovuto ad altre sostanze contenute (Ad esempio si sconsiglia di prenderlo insieme al… viagra perche’ potenzia l’effetto ma pare che ci si possa rimanere secchi … )

  • quasiquasi ha detto:

    anche Nigella ci ha provato, ma con un prosciutto intero!!!

    http://www.nigella.com/recipe/recipe_detail.aspx?rid=253

  • mila ha detto:

    Non so, siete troppo avanti per me……..

  • Donatella ha detto:

    @Dario: infatti l’ananas è usato anche per le diete dimagranti, e funziona davvero. Il problema pero’ nella dieta è che l’ananas ha anche la funzione di “rivelatore” di malanni. Ora, tu sei un chimico e forse potrai spiegare il perché, fatto sta che se hai qualcosa di latente, l’ananas te lo scatena, e magari senza sapere di avere problemi di fegato ti ritrovi con una bella colica…

  • Gee_Or_Dan_Oh ha detto:

    Un paio di link interessanti per te:

    http://www.tastespotting.com/

    il tuo alter ego made in U.S.:
    http://www.visionsofsugarplum.com/

  • Dario Bressanini ha detto:

    valentina: infatti marinare nell’ananas e’ una cosa che si fa, specialmente per il BBQ

    Io pero’ confesso che non mi piace il connubio ananas/carne quindi per me l’insalata di pollo con l’ananans non sarebbe buona :-)

  • valentin@ ha detto:

    @Dario
    e se faccio una marinata con l’ananas?
    ed è per questo che l’insalata di pollo con l’ananas è così buona? perchè ammorbidisce la carne?

  • Dario Bressanini ha detto:

    @giu: beh, se esiste Rhum e Coca, perche’ non Coca e Marsala ? :-)

    Quest’anno a Erice ho assaggiato un marsala che profumava di mandorle. strepitoso!!!

    Comunque, l’ananas fresco contiene degli enzimi, al pari della papaya, dei kiwi e dei fichi, che si mangiano le proteine, e se fai una purea di ananas fresco, lo spargi su una bella bistecca, la tieni al caldo per qualche ora (diciamo 40 gradi), beh, la bistecca letteralmente ti si spappola.

    Checcenefrega? Niente :-), almeno direttamente, ma l’idea e’ che si puo’ prendere l’enzima responsabile, iniettarlo con una siringa nella carne e questa diventa molto morbida (l’enzima papaina si vende ad esempio e so che si usa in cucina)

  • fiordisale ha detto:

    @giù quando hai scritto chi la vuole bere la beve, chi non vuole si puo’ drogare con altro intendevi proprio quella della marinata?
    :-PPP

  • arancionissima ha detto:

    Anche io adoro il Chinotto, e lo preferisco di gran lunga alla Cola…baci a tutti..

  • GRZ ha detto:

    Mi piace la trippa, sono rimasto al Chinotto.

    Non credo la proverò mai, a cucinarla s’intende. Se la troverò già pronta, farò l’assaggio.

  • Giu ha detto:

    @dario
    Tra l’altro mi sono sempre chiesto: come hanno fatto a far passare la bistecca con l’osso nell’apertura della bottiglia??? Era questo che mi faceva sospettare.

    Ananas??? Davvero? Dai dimmi dimmi!!!

    La cocacola piace anche a me, ma per qualche strano motivo non la cerco piu’, non mi attira, boh… e ripeto: e’ successo il giorno che ho scoperto il marsala :DDD

  • Dario Bressanini ha detto:

    Giu’, ma certo che non scioglie la carne :-) e’ una delle tante leggende (aumentate da un po’ spirito “antimultinazionale” :-p )

    Una cosa che invece scioglie la carne e’ l’ananas. Provaci :-)

    Comunque a me la Coca Cola piace abbastanza

  • Robiciattola ha detto:

    mmmmhhh…no, non so

  • Juls ha detto:

    leggendo gli ingredienti ed essendo a corto di spezie, mi domando…
    dove posso comprare spezie on line, di buona qualità, ad un prezzo contenuto?
    volevo provare da Castroni, ma ha il sito inagibile!

    poi così provo le costine!! la coca non riesco a berla, chissà che cucinandoci…

  • Sabry ha detto:

    … una ricetta oserei dire da “party” inglese, la foto produce un certo languorino, sinceramente il coca cola non lo beviamo in famiglia…rimango incerta ma chissà….
    ciaooo ciaooo

  • Giu ha detto:

    yeeeeeeeeeeeee Vakond!!!
    Questa me l’ero dimenticata proprio!
    Insomma, per farvela breve, noi a 15 anni ci comprammo dei cappelli da cowboy in paglia e ce ne andammo in pizzeria con la cocacola PORTATA DA CASA!!! Stava nello zainetto. Chiedemmo acqua di rubinetto, e quando il cameriere era assente, riempivamo i bicchieri di coca. Per vendicarsi ci portarono delle bruschette che praticamente erano delle fette di pane raffermo ripassate nella padella del filetto usata il giorno prima (non scherzo!). Ma del resto, se uno ste’ follie non le fa a quell’eta’…
    Il locale poi ha chiuso e riaperto in un altro punto della citta’, ha cominciato a fare pizze molto buone, ed anche la bruschetta mi dicono sia migliorata parecchio ;))) Insomma, forse quel giorno hanno capito che se il cliente ormai si porta la roba da casa, c’e’ qualcosa da cambiare.

  • vakond ha detto:

    ciao
    giu aspettavo come il pane un tuo intervento sulla coca cola, in qualità di massimo esperto, ricordo solo che in media una bottiglia da due litri era a malapena sufficiente per la pizza da el gato ehehehe
    Io ci sgrasso la catena della bici ultimamente e va meglio dell’acquaraggia proverò a cucinarci anche la carne

    ciao a tutti besos

  • filodilana ha detto:

    quasi quasi mi lascio tentare da una variante, con il chinottto!
    saluti

  • fra ha detto:

    io no mi scandalizzo affatto…mi chiedo solo come mai non avessi mai incontrato questa meraviglia!!! E poi se lo fa Igles non ci sono dubbi sul risultato
    Un bacio
    fra

  • Elisakitty ha detto:

    Sei davvero unica!
    Sono curiosa di sapere che gusto ne viene fuori.
    Che idea!

  • fiordisale ha detto:

    @
    oppsss sorry la fretta non mi aveva fatto notare che in realtà Dario si è già pronunciato, poi torno a leggermelo con calma

  • fiordisale ha detto:

    @Sigrid, di corsa, e quando mai :-P?? Hai ragionissima, perché se la cocacola va benone per “scrostare” le “tubature” incrostrate (e lo posso testiminiare con la mia vivissima personcina, tzè!) e che non si vogliono svitare, direi che diventa perfetta per le tipologie di carne che sono grasse di loro. Secondo me potrebbe persino essere una ricetta dietetica, magari Dario poi spiega s’è vero che c’è uno sgrassamento e in che modo avviene!

  • Giu ha detto:

    Nooooooooo! :)))))
    Dario, ma allora non e’ vera la leggenda secondo la quale, la carne immersa nella cocacola sparisce senza lasciar traccia!!! Me lo hanno detto e ripetuto in tanti per decenni, ma nessuno lo ha mai provato veramente, e con quello che costa la carne… non mi verrebbe mai in mente di giocarci.
    Certo mio nonno ci toglieva la riggine dai chiodi, questo si’ che me lo ricordo, ma del resto a casa uso una quasi-saturazione di acido citrico e uno spruzzatore per togliere il calcare dai lavelli, invece di certa robaccia chimica, quindi direi che tutto e’ possibile, no?

    La cocacola… compagna di mille avventure…
    Ne ho bevuta talmente tanta, che c’e’ gente che si meraviglia io sia ancora vivo. Il fatto e’ che non bevendo praticamente nient’altro oltre all’acqua, quando poi andavo a feste e ristoranti, che potevo ordinare che non fosse il “prezioso liquido nero” (come lo chiamava un mio vecchio collega)? A scuola detenevo il record di tracannamento di lattina: 13,5 secondi. Il rutto a venire invece, entrava ogni volta di diritto nello special guinnes della classe.
    Una volta per scommessa ho smesso di berla per piu’ di un anno (a quei tempi era come se avessi smesso di fumare!).
    Sono certo che questi “bei” ricordi sono comuni anche a Vakond!!!
    Poi e’ venuta l’eta’ dell’automobile, ed eravamo sempre li: “Giu non beve”.
    Certo le mamme erano sempre contente, perche’ c’era chi gli riportava i figli in shock alcolemico sani e salvi…
    Tutto cio’ fino a quando… Giu non ha scoperto il vino!
    Ebbene si’!!! Per qualche insondabile motivo, una volta cominciato a bere vino (dopo i 30 anni), la cocacola e’ stata degradata a caffeina da viaggio e alkaseltzer dei poveri.
    Insomma, non mi sento di criminalizzare il prodotto, perche’ altrimenti farei come certi politici che prima criticano le conigliette a San Remo e poi si scordano che oooppppsss… hanno posato per quel giornale pure loro. Penso che come tutti gli alimenti, vada gestita con parsimonia, poi chi la vuole bere la beve, chi non vuole si puo’ drogare con altro. :)))
    E ovviamente, chi vuole ci puo’ anche cucinare :)

    @Sigrid
    Trippa e lumache: assolutamente tabu pure per me! :))) (oddio… poi ci sarebbero anche alcuni derivati del maiale, ma direi che dopo i pidocchi di ieri, e’ meglio sorvolare).

  • Tuki ha detto:

    Grande Sigrid! Questo potrebbe rappresentare l”unico modo per farmi ingerire la coca cola, nonostante io non sia amante di quel tipo di carne.. e comunque la trippa non piace nemmeno a me, piuttosto mangio la tapioca gommosetta ;)

  • cuoca inesperta ha detto:

    Se ho capito bene la coca-cola si aggiunge durante la cottura e non tra gli ingredienti della marinatura precedente, o mi sbaglio?

  • Donatella ha detto:

    Sigrid molto interessante questa cosa. Quando non ero vegetariana le costine le marinavo in salsa di soia, zucchero, miele, aglio, zenzero e brodo, e alla fine, fatte arrostire in forno o sulla brace, venivano caramellate più o meno cosi’. L’estate scorsa ho provato con degli spiedini di… soia! E penso che ritentero’ con questo tuo metodo, che permette di fare in padella e non su una griglia (con il casino che comporta per il forno). Peraltro, per coloro che boicottano la cocacola, non vedo il problema a sostituirla con una qualsiasi altra cola sul mercato, anzi, probabilmente queste contengono ancora più zucchero…

  • Laura ha detto:

    Che roba strana ma sicuramente non male! La coca cola con tutto lo zucchero che ha caramellizzerà alla grande. Io però presa da dislessia avevo inizialmente letto che avevi fatto una crostata caramellata alla coca cola…quella mi avrebbe incuriosita di brutto! Mi immaginavo strane marmellate alla coca cola..ah ah ah!

  • meeshell ha detto:

    Finalmente so cosa fare con la mezza bottiglia di Coca Cola che ho in frigo da settimane perché noi a casa non la beviamo. Comunque, quando si tratta di cibo, io non mi scandalizzo di niente!

  • valentin@ ha detto:

    @sigrid
    la marinatura della carne è una cosa che non ho ancora mai sperimentato, forse perchè non sono una fanatica della carne in sè. avevo deciso di iniziare con il famoso pollo sticky lemon, ma anche questa non è male e forse è la volta buona che provo (domanda: un surrogato della coca cola andrà bene lo stesso? io penso di si)

  • fabila ha detto:

    cara sig, sai che anni fa ho comparato un libro intitolato “Cucinare con la Coca Cola”??
    nonostante io sia abbastanza salutista mi ispirava troppo… appena ho tempo riporterò qualche ricetta;-)

  • Babuska ha detto:

    @ Sigrid, io ti adoro! Io ho sempre avuto la fissa di cuocere il riso nella cocacola e mai il coraggio di provare. Queste costine mi chiamano a gran voce…
    ps molto belle le nuove foto, ma “predilige” va con una “g” sola (scusa la sindrome da correttrice di bozze)

  • Dario Bressanini ha detto:

    Prima che qualche tradizional-talebano :-) salti addosso a Sigrid, volevo ricordare cosa e’ una marinata e a cosa serve:

    Una Marinata, tecnicamente, consiste di un ingrediente acido (necessario, altrimenti non e’ una marinata anche se molti la chiamano cosi’) aromatizzato in qualche modo e solitamente con degli zuccheri presenti.

    Lo scopo e’, tramite l’acido, ammorbidire la carne attraverso la denaturazione delle sue proteine. La marinatura e’ solo superficiale, per cui non funziona se i pezzi di carne sono molto grossi.

    Spesso ci sono anche zuccheri presenti (glucosio o fruttosio), perche’ sono gia’ presenti nel vino, nella birra, nel succo di limone etc…. tutti liquidi che si usano per marinate. Oppure si aggiungono apposta (ad esempio per la salsa Teriyaki si aggiunge lo zucchero)

    Questi zuccheri agiranno poi durante la cottura della carne per brunire meglio l’esterno, attraverso la reazione di Maillard (http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2007/10/01/il-segreto-di-una-buona-bistecca-ma-non-solo-si-chiama-maillard/ )

    ORA, non pensate alla coca cola come una bevanda, toglietegli l’anidride carbonica, e cosa rimane?
    Un acido (ortofosforico) e degli zuccheri http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2007/08/30/dolce-e-aspro/
    (glucosio o fruttosio, ovviamente se non usate la coca zero o la light)
    Quindi a tutti gli effetti e’ un liquido per marinare.
    Che poi possa avere buoni effetti non lo so ancora perche’ non ho provato la ricetta :-) pero’ almeno fermate gli “istinti tradizionalisti”, che un senso questa cosa ce l’ha :-)

    ciao Dario

  • vaniglia ha detto:

    te sei fori de testa, ti adoro quando fai così!

    ;-]

  • Maite ha detto:

    oh mon dieu… stai a vedere che questa volta tocca comprare una coca cola… e pensare che conosco chi la usa per l’influenza intestinale!

  • Patatone ha detto:

    Questa mi mancava… magari un giorno proverò… inutile scandalizzarsi, brava cavoletto!

  • roberta ha detto:

    tutti troppo basiti per commentare o sono la prima?Io la coca cola non la compro mai per un discorso di boicottaggio comunque complimenti per l’inventiva!
    ciao ciao
    roberta

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