Mascarpone, vaniglia e fichi

Certo che qua se dovrò continuare a fare a meno del forno finirò reginetta del dolce al cucchiaio, mah? :-) Dunque, di ‘sto giro si tratta di cremine un po’ infantili e un po’ da dispensa, insomma, una roba classificata ‘è-domenica-pomeriggio-e ho-voglia-di-dolcezza-ma-senza-fare-la-spesa-anche-perché-tanto-è-tutto-chiuso’ e anche un ottimo modo per usare quel mezzo quintale di marmellata di fichi dello scorso estate che se ne sta li perché tanto voi (vabbe’, okay: io) la marmellata la fate ma poi non la mangiate :-)

Anzi, per la precisione: la marmellata che ho usata (potete in realtà usare un po’ quella che più vi garba) è di fichi neri e vaniglia, fatta in calabria l’anno scorso, secondo il metodo Ferber. In realtà meritava un post tutto suo solo che, beh, quando mi sono ricordata di non averlo scritto il tempo dei fichi era ormai bello e passato e così quel post, a novembre, non aveva più un granché senso. Il punto è che gli anni precedenti cercavo un modo di fare la marmellata di fichi (si scusate son fissata coi fichi ma insomma c’ho pure il terreno pieno :-), senza far cuocere la frutta per due ore come fa invece mia suocera perché così faceva sua nonna ecc, semplicemente perché non mi piace un granché la frutta strastracotta. Così m’ero buttata sul fruttapec, che da risultati soddisfacenti, e poi ho letto di come fa le marmellate Christine Ferber, la guru alsaziana in materia. Ovvero aggiunge il succo di un limone, porta frutta e zucchero (qui 1kg di fichi e 800g di zucchero) a ebollizione, spegne, lascia riposare per una notte, poi fa bollire di nuovo per 5 minuti ed è pronto. Quindi, frutta per niente distrutta dalla lunga cottura, e una consistenza marmelatosa perfetta. Un genio! :-)

Budini mascarpone, vaniglia e fichi

per 6 bicchieri

latte 50cl
zucchero 200g
mascarpone 120g
fecola di mais 2 cucchiai e mezzo
burro 2 cucchiai
estratto naturale di vaniglia 2 cucchiaini
marmellata (fichi, prugne, arancia…) 4 cucchiai
grappa 1 cucchiaio
succo di limone 1 cucchiaio

Versare il latte in un pentolino, aggiungere il mascarpone, lo zucchero, la fecola di mais e una presa di sale, portare a ebollizione mescolando con una frusta in modo da far sciogliere bene la fecola. Far cuocere per un minuti mescolando sempre, poi spegnere, aggiungere il burro e l’estratto di vaniglia e mescolare di nuovo, fino a ottenere una crema omogenea.Versare la crema in 6 bicchierini emetterli al fresco per un paio di ore. Infine, scaldare la marmellata con la grappa, due cucchiai di acqua e e il succo di limone, lasciar bollire per un minuto e versare un cucchiaino di marmellata su ogni budino. Rimettere al fresco prima di servire.

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111 Commenti

  • Ricettaok ha detto:

    Ricetta perfetta, squisita una vera delizia…

  • The Magic Pie ha detto:

    ma che buono che sarà! lo mangerei con tante marmellatine..ma perchè sono perennemente a dietaaaa?!?!?! :P
    ciaoooo

  • fatonza ha detto:

    provati stamattina con marmellata di prugne rosse. sono squisiti, forse per i miei gusti un filino troppo dolci. proverò la dose doppia (6 bicchierini sono troppo pochi :-) ) diminuendo un po’ lo zucchero (circa 150 grammi per la dose normale).
    buon anno!

  • Silvia Sm+ ha detto:

    .. ora si iniziano a trovare i fichi.. le tue ricette sono sempre una certezza.. e proverò.
    Grazie

    Silvia Sm+

  • renato ha detto:

    ciao, li ho fatti ieri sera con della marmellata diet di lamponi che avevo in casa e sono venuti davvero squisiti….!!!!! grazie

  • Virò ha detto:

    @iulianaGiu @Dario
    Grazie mille siete stati gentilissimi: ora ho le idee un po’ più chiare…nel senso che opterò nella maggior parte dei casi per i prodotti naturali e per la vanillina sono nelle preparazioni …meno chic!

  • evelyne ha detto:

    @ Fabrissio de Bruxelles: tanto per non essere pignoli le parole esatte erano “potete in realtà usare un po’ quella che più vi garba”… che vergogna!! ma ti sembra cosa?? e noi che stiamo qui tutti i giorni!!
    come faccio ora io a decidere se mi piace di più la marmellata di ciliege, quella di fichi o quella di fragole?? perché non vorremo mica azzardarci a cambiare anche il colore oltre al sapore, eh?? mica vorremo osare con una sfumatura più scura tipo mirtillo o addirittura cambiare completamente con un’arancia!? penso che ci dovrò meditare per un annetto almeno… ci vediamo l’anno prossimo!!

  • Giulianagiu ha detto:

    forse non era necessario chiedere aiuto a Dario per le spiegazioni sugli acidi vari non mi ero accorta che in piazzetta si era affacciato un vero esperto in materia COMPLIMENI Fabrice de Bruxelles!

  • Alemu ha detto:

    @giu: ah ah, vero, facciamo un minuto di silenzio e vergogna per cucinare in modo divertente ed abbinare le cose che più ci piacciono!! :D
    scherzi a parte, in italia l’acido citrico costa tipo 20 cent la bustina, così come il salicilico, che io trovo ancora a Torino. il farmacista che consigliò a mia mamma il citrico è in un paesetto in provincia e magari aveva finito le scorte.. ma mi hai rassicurato sul fatto che anch’esso è un ottimo conservante. io infatti lo guardavo con sospetto, dato che mia nonna aveva sempre usato il salic senza problemi. sul fatto che questo sia cancerogeno.. mah, tempo fa ne avevo letto in rete che ormai è obsoleto.. 10 grammi diluiti su 1 kg di salsa non penso facciano più male del teflon delle padelle..
    ecco, io per le marmellate non ho mai usato conservanti, ma le faccio con la pectina (e sto finendo quelle di 2 anni fa), mentre uso questo acido per le conserve di verdura (antipasto piemontese o salsa per bollito), secondo me a rischio bollicine per la presenza di olio. il tuo metodo delle coperte è molto diffuso per la salsa di pomodoro, anche questo letto in rete, ma mi mancava il frighetto portatile!! :) interessante!

  • Giu ha detto:

    @Alemu
    Beh pero’ non oso immaginare a quanto la vendano in farmacia la granella limonata:))))

    Qui il salicilico si usa tutt’ora, e mia zia lo mette in tutte le sue marmellate. Quando lo cercai in Italia, mi dissero che ormai per quello scopo non lo potevo usare e non me lo davano perche’ cancerogeno. Giuro, il farmacista ha detto proprio cosi’ :)))) Difatti in quel posto poi non ci ho comprato piu’ nemmeno un collutorio. Se devo essere sincero, ho sempre usato solo del succo di limone, ho sterilizzato a fondo i vasetti e poi ho usato il metodo ungherese, che consiste nel mettere la marmellata bollente nei vasetti, chiuderli e metterli in una cassa coperta con canovacci ed asciugamani. Niente vasi sottosopra quindi.
    Ultimamente uso il frigo da spiaggia, che isola perfettamente, piu’ i soliti canovacci da cucina, lascio tutto 3 giorni e via. Ho marmellate decenti anche dopo 4 anni (ogni tanto uno ritrova uno scheletro nell’armadio…).

    Ah… una curiosita’, giusto per ribadire il “paese che vai ingrediente che trovi”: al super non troverete mai l’alcol (che non sia in forma bevibile, ovvio ;)))). Qui non si usa, non e’ come in Italia che vai giu allo spaccio e torni a casa con lo spirito nel flacone rosa. Se ne vuoi un po’, te lo devi comprare in farmacia in boccette di vetro brunito, a prezzi di Sassicaia.

    @Dario
    Senti, ma perche’ non ci dici una bella ricettina inventata da te, magari usando qualche nozione scientifica? Non mi dire che non hai mai sperimentato questa o quella diavoleria, perche’ tanto non ci crediamo. Un fisico che cucina solo con padellina e spatoletta, non se la beve nessuno. ;))))

    @Fabrice de Bruxelles
    Bravo! Hai ragione, che si vergognino tutti, che qua davvero non si sa piu’ cosa si sta’ cucinando.
    Propongo di fare un minuto di vergogna in silenzio, tutti insieme…

  • Dario Bressanini ha detto:

    Dunque: la vaniglia contiene molte centinaia di sostanze chimiche aromatiche, ma la vanillina prevale per il 99%.
    La vanillina che si trova in commercio è sintetizzata in laboratorio, ma questo non fa alcuna differenza, è identica in tutto e per tutto a quella della vaniglia (un po’ come la vitamina C che ci mangiamo in pasticche: è sintetica, mica è estratta dall’arancio :-) )

    Però il 99% non è uguale al 100%: l’aroma della vaniglia è più complesso, strutturato rispetto a quello monodimensionale della vanillina.
    Per alcune preparazioni (ad esempio in una torta) la vanillina (quella buona eh, perchè a volte in commercio ci sono delle vere schifezze che contengono chissà quali altre impurezze), dicevo, la vanillina va più che bene per alcune preparazioni dove viene “coperta”. Per altre invece si sente la differenza e vale la pena di comperare un bacello.
    Ma attenzione, che a volte i bacelli sono schifosi e peggio della vanillina :-D

    insomma, la vita è complicata ;-)

  • GiulianaGiu ha detto:

    @Virò
    Ciao la vaniglia più naturale possibile è quella in baccello che altro non è che il depositario dei semi della pianta (tipo fave o piselli in miniatura) il baccello si essicca e tagliandolo a metà (per il lungo) trovi i semi (appiccicosi) che sono appunto il nettare più puro che prende il nome di vaniglia (il baccello può profumare barattoli di zucchero, sale o bollire nel latte per vari utilizzi).
    Le varianti estratto (liquido scuro molto concentrato) e polvere sono dei succedanei della lavorazione dei semi e del baccello stesso, quindi sono naturali.
    La vanillina liquida o polvere è una formulazione chimica del tutto artificiale che oltre a non essere naturale ha spesso un sapore forzato più “profumoso” che “gustuso”, quasi medicinale.
    Costano meno ma il risultato non è comparabile io sono estratto dipendente, lo metto un pò ovunque.
    Non so dirti più di questo magari Dario Bressanini è più ferrato che ne dici @Dario?
    Ciao Giu :))

    @Sigridina scusa il delirio dei dieci messaggi precedenti non sapevo degli impegni a Milano, peccato a saperlo facevo un salto.
    A presto Giu :-)

  • Laura.lau ha detto:

    Se volete avere notizie della padrona di casa andate su Paperogiallo dove potete trovare un videoracconto di Sigrid su Identita´ golose a Milano!!!!!!

  • giova ha detto:

    scasa sigrid :alcuni post fa hai parlato della rivista gourmet,è possibile abbonarsi anche in italia?
    oppure si trova in edicole o librerie specializzate?
    grazie

  • Virò ha detto:

    Intanto che si aspetta che Sigrid riemerga dalla nebbia e si faccia strada tra la neve di questi giorni per riprendere la via del ritorno…non è che qualcuno ha due minuti per risolvermi i dubbi su vaniglia & affini? E dai…

  • Nettarina ha detto:

    Ahahah! Allora non la prendere in cosiderazione!
    Io mi riprometto tutte le estati di farmi la marmellata di fichi, che adoro in qualunque forma e foggia, e poi ci casco sempre, arriva ottobre e non ho fatto niente ma magari il prossimo anno…

  • Fabrice de Bruxelles ha detto:

    Una persona che dice potete usare quella che vi va, non merita neppure di essere presa in considerazione, capisco che oramai tutti devono blaterare sul cibo, ma mettere online certe cose è un insulto a chi legge.

    Vergognatevi

  • Laura.lau ha detto:

    @lucia
    il problema e´ che se Sigrid e´ andata a Milano per Identita´ golose mi sa che purtroppo dovremo aspettare ancora un po´ …

  • Lucia ha detto:

    Siigriiiiid…ma dove sei finita?! Bello questo post, ma noi cavoletti ne stiamo aspettando un altro ora!!!

  • Alemu ha detto:

    per chi parlava dell’acido citrico: in Italia si trova facilmente in tutte le farmacie!!! lo so perchè come le nonne insegnavano, per le conserve si metteva tot grammi di acido salicilico come conservante (poi oggi è stato un po’ dimenticato) ma a mia mamma hanno più volte proposto l’acido citrico dicendo che è lo stesso, conserva tranquillamente. ed in effetti fino ad ora nessuna salsa è stata da buttare. quello nelle bustine che si trovano qui è in effetti sotto forma di granelli, tipo sale

  • Maude ha detto:

    @Salines,grazie ma…solo arancia c’è nessuno che la trova? A mio marito piace solo quella!

  • Laura.lau ha detto:

    Se vi siete incuriositi di marmellate e metodo Ferber andata a dare un´occhiata all´ultimo post del blog cuoche dell´altro mondo! Marmellata di banane, vaniglia e succo d´arancia! Con un richiamo al presente post di Sigrid …

  • Salines ha detto:

    @Maude
    C’è un post di Sigrid del 31/01/07 dedicato alla marmellata arancia, carota e cardamomo col metodo Ferber.

  • Maude ha detto:

    C’è qualcuno tra i cavoletti presenti che potrebbe postarmi la ricetta della marmellata di arance di Christine Ferber? Si meriterebbe la mia imperitura riconoscenza!!!
    Ho una cassa di arance che attende di essere trasformata… resto in fiduciosa attesa! :-)))

  • Laura.lau ha detto:

    @giu
    GRAZIE!!! Aspettiamo il responso di Darius …

  • agriturismo ha detto:

    Il periodo andrebbe dedicato a smaltire gli eccessi delle feste natalizie, ma davanti a contanta tentazione… come resistere?!?

    Io non ci riesco e mi ci tuffo gnam gnam…

  • Isabella ha detto:

    aspetta aspetta .. la tua cucina meravigliosa aprirà i battenti … io sono costretta a tenermi i tafanari in armadio e nel porta ombrelli

  • evelyne ha detto:

    come sempre arrivo il giorno dopo.. ehm… ecco, però se volete qualche informazione in più sulla sostituzione dei detersivi con prodotti ecologici io faccio riferimento a questo sito: http://biodetersivi.altervista.org/index_file/page0001.htm

  • Robiciattola ha detto:

    ah, oggi ho visto su raitre, il servizio di Identità golose a MI, dove sta sigrid e, chi mi appare? Sigrid, chinata a scattare!
    bacetti,
    r

  • Robiciattola ha detto:

    @ Barbara T e TUTTI:
    mia nonna, maestra giardiniera, nei fiori recisi ci mette solo lo zucchero e taglia poco poco il gambo ogni giorno.

    per il resto, effettivamente casalinghe disperate!
    non so di lavatrice e lavasoviglie per due motivi:
    – la seconda non ce l’ho!!!
    – nella prima metto tutto come in un gran calderone, visto che, anche lì, ne faccio, ma poche, perciò tutto insieme e passa la paura!

    ih ih, per ora, senza disastri!

    rob

  • Jonna ha detto:

    Non vedo l’ora di fare la marmellata con questo metodo “breve” – intanto ne segnalo un altro (non ancora provato) visto in uno dei programmi di Nigella: lei ha praticamente infornato a 180° una ciotola di lamponi e una di zucchero (in parti uguali) unendo i contenuti dopo 20 min. di cottura…

  • Giulia ha detto:

    Ma che delizia!!! Causa dieta ferrea il mascarpone è temporaneamente bandito, ma magari con un altro formaggio…
    Giulia

  • il ramaiolo ha detto:

    Saranno buonissimi!!
    Ma per me possono aspettare… i fichi ovviamente…
    Nel frattempo proverei con la marmellata di more che se ne sta sugli scaffali dall’estate passata…
    Ciao F

  • iomilanese-laura ha detto:

    è impazzito come la maionese!!!!!!!
    nei vasi di fiori recisi io aggiungo un cucchiaio di aceto e un cucchiaino di zucchero. Uno impedisce che marcisca lo stelo, l’altro nutre. Chissà se Dario B approva, talmente bravo da intendersi anche di fiori.
    @ tutti
    buona settimana, anzi buon febbraio

  • iomilanese-laura ha detto:

    @BarbaraT
    nei vasi di fiori recisi io aggiungo un cucchiaio di aceto e un cucchiaino di zucchero. UnBuona settimana a tutti, anzi buon febbraioo impedisce che marcisca lo stelo, l’altro nutre. Chissà se Dario B approva, talmente bravo da intendersi anche di fiori.
    @ tutti
    buona settimana, anzi buon febbraio

  • san bernardo ha detto:

    x barbara . T . (74) L’aspirina ( acido acetil salicilico ) per gli umani è un fluidificante del sangue : viene consigliata infatti a piccole dosi a quelli con problemi di colesterolo e di pressone alta . L’alcol ( qui in senso lato , ma i liquori rientrano nella categoria ) è un vaso-dilatatore . Può essere che la pianta recisa , si becchi una …’ciocca’ di quelle dure , assuma acqua per diluire gli effetti e, duri di più. :-)

  • barbaraT ha detto:

    acc.. per un attimo ho pensato di essere sul sito di casalinghe disperate…
    beh, non posso esimermi dal mollarvi ‘sta perla di saggezza sull’argomento:

    nella lavatrice, metto il bicarbonato solvay al posto dell’anticalcare
    invece dell’ammorbidente, faccio fare un risciacquo a fine lavaggio e ricentrifugo

    nella lavastoviglie metto il sale grosso del discount (da quando ho letto il contenuto su quello per la lavastoviglie che altro non è che cloruro di sodio, meglio noto come… sale)

    e per la serie di palo in frasca, nei fiori recisi ci metto pure mezza aspirina effervescente (anche se ultimamente ho letto che anche un goccio di gin li fa durare di più…??), ma siccome ho studiato lingue non ho idea se ciò abbia un seppur vago fondamento scientifico oppure se siano solo leggende metropolitane…

  • marcella ha detto:

    Provati budini al mascarpone. Ho messo la vaniglia in polvere biologica e mi sa di aver esagerato: il budino ha assunto un color nocciola. Allora ho deciso per una variante cromatica, al posto della marmellata la crema di castagne mescolata con un po’ di liquore amaretto. Delizia per il palato dei commensali … per me un po’ troppo dolce, da rivedere leggermente le dosi.

  • cuoca inesperta ha detto:

    Come ammorbidente (e anticalcare)per lavatrice io uso 100 ml di aceto bianco nella vaschetta dell’ammorbidente- se usato insieme al detersivo gli effetti si annullano, sembra. Non puzza. I panni dopo sono effettivamente morbidi…
    Comunque,se a qualcuno può servire, ho rimesso a nuovo un tavolo di legno su cui avevo fatto segni bianchi(mooooolto estesi) col vapore del ferro da stiro, con una pappetta fatta di olio di oliva e bicarbonato in parti uguali, lasciata agire 10 minuti. Non credevo ai miei occhi!

  • Lulu ha detto:

    a Sigrid ..ho provato il budino al mascarpone ma con la marmellata di mirtilli….una delizia!!! come ospite c’era anche mia cognata Lucia che fa la pasticcera…mi ha fatto i complimenti!
    Grazie ancora alla , mitica Sigrid.
    buon Week End a tutti i cavoletti

  • Giu ha detto:

    @Darius
    No guarda io non sono mica un bioculturista talebano, per carita’, che’ come hai detto tu fa molta moda e non sempre sostanza. Semplicemente mi sono chiesto se il citrico non fosse piu’ biodegradabile in senso stretto, rispetto alla roba chimica che vendono nei negozi. Sono partito dall’idea che l’acido citrico, essendo un prodotto piu’ naturale, o quantomeno una copia di qualcosa gia’ esistente in natura, fosse un po’ meglio di quelle porcherie di raffineria. Ho avuto tante convinzioni nella mia vita, ho cercato sempre di supportarle con un po’ di logica e qualche informazione, ma tu capisci che se uno e’ ignorante, deve per forza rifarsi a quanto legge in giro. Tu dimmi che inquinano troppo, che le farfalle della papuasia soffrono per colpa mia, e io da domani i piatti li lavo con l’acqua minerale :DDDD

    aahhhhhhh aspetta, quella del marmo e’ stupenda! Mia moglie, tipo prima settimana di matrimonio, decide di fare le pulizie in bagno, e cosa ti spruzza sul bordo in marmo del lavandino? L’anticalcare! :))))) Inutile dire che abbiamo convissuto 8 anni con quello sfregio dovuto alla nostra ignoranza :))) (ma era comunque una pietraccia da poco, comprata in un grande magazzino, che noi non siamo mai stati tanto “a soldi”, quindi oltre a qualche lacrimuccia subitanea tipo scarpe nuove pestate sul tram… non e’ che ci siamo depressi piu’ di tanto).

  • GiulianaGiu ha detto:

    Grazie mille, spero di leggerla presto, i miei ricordi più belli a Roma sono fra gli altri in un ristorante eritreo vicino a piazza Bologna :-)
    Poi ti faccio sapere;)
    Giu

  • Lulu ha detto:

    te l’ho già postata 2 volte ma è sempre in attesa di moderazione…

  • Lulu ha detto:

    te l’avevo postata subito in questa discussione ma hp visto che è in attesa di moderazione.. te la rimando :
    LA RICETTA D’INGERA – (provata e molto apprezzata)
    Impastare 5 etti di farina 00, 5 etti di farina gialla di mais (quella da polenta), 250 grammi di semola di grano duro, 25 grammi di lievito e acqua fino a rendere il composto denso come una crema in una ciotola capiente. Coprire con uno canovaccio e far riposare a temperatura ambiente 3 giorni. Ogni giorno controllare che il composto non si asciughi, nel caso lavorare ancora con un po’ d’acqua. Il 3 giorno aggiungere acqua fino a renderlo fluido come la pastella per le crepes. Il composto deve fermentare visibilmente. Poco prima di cena scaldare una padella antiaderente e versare a filo il composto, uno strato di 3-4 millimetri, come una crepe. Quando inizia a rapprendere devono comparire le bollicine che danno la caratteristica consistenza spugnosa al pane. Coprire e lasciare cuocere per circa 3/4 minuti, evitando che prenda colore. Lasciar raffreddare su un canovaccio evitando di sovrapporre le focaccette finche’ non sono fredde.
    L’effetto che suscitano è che sembrano di pizzo.
    Ciao

  • Dario Bressanini ha detto:

    Giù: no, va benissimo un acido come il citrico per sciogliere il calcare. Basta un acido qualsiasi: acetico, citrico, muristico diluito (attenzione ai ripiani di marmo però!)
    E’ che io sono estremamente critico nei confronti di questa moda del Bio, anche perchè non è per nulla dimostrato che le colture Bio siano “meglio” di quelle coltivate in modo convenzionale. Non è l’essere “Bio” a fare la differenza. Io (vecchio cinico scientista :-D ) lo considero un buon espediente di marketing che fa breccia (nel portafoglio) di molte persone.

  • GiulianaGiu ha detto:

    @Lulu me la daresti la tua ricetta?
    Giu

  • Lulu ha detto:

    bene…mi raccomando fammi sapere quando ti ci butterai e eventuali migliorie da te apportate
    ciao

  • GiulianaGiu ha detto:

    @Lulu intendevo mi ci butto!!

  • valeria ha detto:

    Wow che bella questa ricetta.. mi sà che mi tocca organizzare una cenetta…e mettermi alla prova con le tue nuove ricette!!!

  • GiulianaGiu ha detto:

    @Lulu forse i bicchierini di tapioca e mango sono più freschi dopo una cena così ricca e anche più in stile con la cena eritrea, o altri bicchierini di Sigrid con la frutta.
    Che brava che sei a fare l’ingera, non ho avuto mai il coraggio di provare che dici mi dai la tua ricetta e magari ci mi butto?

    @Giu anche per me l’odore dell’aceto da fastidio ma se ne ho bisogno lo uso di mele che “maleodora” meno, e tanto vapore a 100° :)

    @Sigrid, che per colpa della pellicola sono caduta in disgrazia che non mi rispondi??? :(

  • Giu ha detto:

    @dario
    Beh no certo, specialmente in quelle quantita’ non puo’ essere tutto limoncello amafitano, ma mi piace pensare che sia piu’ biodegradabile del cilit che vendono qui, che se ti va sulle mani te le infeltrisce per 12 ore, e che un tempo vedevo reclamizzato come l’unica arma contro il malefico incrostante. Pero’ senti, se hai informazioni di prima mano, da condividere, sull’inutilita’ di quanto io faccia per evitare un po’ d’inquinamento, te ne sarei molto grato, perche’ il fatto che io usi un surrogato del limone, non e’ mica detto che sia oro colato, anzi: potrei essermi sbagliato sin dall’inizio e magari con l’acido citrico le farfalle della papuasia ora stanno diventando bicefale e io non lo sapevo.
    Su su, senno’ che ci fai con tante laure scusa, se non fai qualcosa per migliorare il nostro mondo? :DDDD

    @valentin@
    Eh… se mi fai l’aceto senza puzza d’aceto, allora mi associo :))) purtroppo lo reggo un po’ male in quelle concentrazioni, ed e’ per questo che ho cercato un’alternativa.

  • lulu ha detto:

    sabato prossimo ho a cena amici e parenti e cucinerò lo “Zighinì” un piatto eritreo molto molto piccante accompagnato con uova sode e “l’ingera” (impasto che preparo e lascio fermentare 3 gioni)
    che cucinerò sabato sera prima di servire lo Zighinì…visto che il piatto è così gustoso e piccante e fa da sè, è gia completo, mi chiedevo se questo dessert consigliato da Sigrid, può essere indicato? Oppure avete qulche consiglio per un dolce al cucchiaio leggero ma che non passi inosservato??
    grazie per la bella oppurtunità di imparare quatidianamente ricette nuove
    ciao

  • Salines ha detto:

    Anch’io uso l’aceto come anticalcare soprattutto per pulire il lavandino di acciaio. L’acido citrico non saprei dove trovarlo (a meno che di spremere i limoni!).

  • Dario Bressanini ha detto:

    @Giu: oddio, il concetto di “acido citrico bio” mi fa morire!!! :-P
    E’ una sostanza chimica come un’altra, e sintetizzata come tutte le altre. Mica penserai che lo estraggano dal limone, eh? ;-)

  • valentin@ ha detto:

    @Giu
    io per il calcare uso lo stesso tuo spruzzatore ma con metà aceto e metà acqua e funziona una meraviglia.
    solo in lavatrice metto le pasticche perchè quella se si rompe sono soldi…qualcuno sa quanto aceto ci andrebbe per avere lo stesso rendimento?

  • valentin@ ha detto:

    @Giu, sul marsala
    se vuoi c’è un modo di non crepare d’invidia in eterno…ti prendi una laurea in fisica o in chimica, ti specializzi in quantistica o molecolare, fai un dottorato, diventi ricercatore precario e partecipi al convegno di Erice, così sarai ammesso alla sala del marsala.
    ovvio no?

    @produttrici di marmellate
    anch’io ne faccio tante e poi ne consumo poca, ma adesso mi faccio lo yogurt e metto un cucchiaino di marmellata dentro e diventa un dessert, oppure la uso in crostate express da portare a cena da amici, e alla fine qualcuna la regalo (e qualcuna me la regalano, quindi purtroppo mi si accumulano sempre….però fino a 2 anni rimangono buone!)
    Quello di cui oggi mi devo sfogare è la domanda che il marito mi rivolge circa ogni volta che deve riporre la spesa in dispensa: “ma che ci devi fare con tutti questi barattoli vuoti?”…..GRRRRRRR! un giorno lo strozzo!

  • Giu ha detto:

    @laura.lau
    Dunque… ti rispondo qui, che magari lo trovi prima il comment. Per togliere il calcare in casa non uso piu’ prodotti chimici specifici, ma comunissimo acido citrico. Devo dire sinceramente che in Italia non l’ho mai visto; qui in Ungheria si vende un confezioni di varia misura, per lo piu’ bustine da 100 gr, al supermercato, ed e’ proposto come sostituto del limone, come additivo per le marmellate, e anticalcare appunto. Nei paesi nordici e comunque piu’ freddi, la conservazione degli alimenti ha un’importanza strategica molto piu’ grande che in zone come l’Italia dove le stagioni calde sono piu’ lunghe, e la possibilita’ di accedere a frutta e verdure fresche e’ piu’ semplice. Per farti un esempio: qui si consuma molta carne di maiale, molta carne comunque grassa in tutte le sue accezioni, perche’ qui in inverno puo’ fare anche -15/-20, e i pastori altrimenti un tempo come campavano? Di conseguenza si fanno tantissimi sottaceti, specie con cavoli e peperoni di vario tipo (hai presente i crauti del trentino?), ed hanno la funzione di apportare vitamine, specialmente la C, ad una dieta che per piu’ della meta’ dell’anno non la contempla. Infine hanno anche un effetto sgrassante per la bocca, e forse leggermente digestivo anche. E aggiungo: sono buonissimiiii!.
    Ma sto’ divagando…
    Insomma, qui il citrico, che sembra una specie di sale grosso, si trova in negozio. Ne compro almeno 200 gr per volta, prendo un flacone spruzzatore usato, lo riempio per 2/3 circa di acqua calda, e poi quest’ultima la verso in una ciotola. Aggiungo i primi 100 gr di acido citrico nell’acqua e giro con un cucchiaio fino a quando non si sciole completamente, e poi da qui continuo il lavoro un cucchiaio alla volta, finche’ vedo che si scioglie sempre meno. Di solito 200 gr bastano abbondantemente. Dicevo “quasi saturazione”, perche’ ricordo con immenso piacere la saturazione di sale che si faceva alle elementari. Stesso procedimento, poi si mette l’acqua su una placca da forno e si lascia al sole per 1-2 giorni, e si formano i cristalli di sale :))))) Questa invece non so quanto sia una vera e propria saturazione, perche’ probabilmente c’e’ un punto in cui l’acido citrico comincia a diventare una specie di colla. Non saprei dirti, perche’ non ci sono mai arrivato. Ti garantisco che su mezzo litro d’acqua calda, 200 gr di questa roba e’ piu’ che sufficiente. Dopo la versi nel flacone con l’imbuto, e la usi, con una certa parsimonia devo dire, sulle superfici da scrostare. Spruzzi e lasci agire per qualche minuto e poi pulisci. Siccome se ne usa davvero poca di questa roba, col tempo la soluzione potrebbe prendere un odore un po’ acido, e comunque e’ da evitare assolutamente di spruzzarla sulle mani screpolate (ti lascio immaginare perche’.
    Qui a casa non esce acqua dal rubinetto, ma direttamente calcare in cubetti, quindi ti lascio immaginare come diventa il manicotto della doccia dopo 1 mese. Per quello faccio una soluzione di una bacinella d’acqua (2-3 litri) e circa 100 gr di acido citrico, per poi lasciare in ammollo tutti gli oggetti calcarosi del circondario (filtri dei rubinetti, docciamenti vari, giocattoli da bagno del pupone ecc ecc.) Ah… uso lo stesso sistema anche per il bollitore dell’acqua, che in una notte torna praticamente nuovo, 100 gr ogni tanto nella lavatrice con 1-2 litri d’acqua nel cestello per tutta la notte, ecc. E per finire… ogni tanto c’immergo anche i piatti in ottone della bilancia centenaria, che mi tornano come nuovi.
    Questa per me e’ stata una scoperta bellissima, e col tempo ho capito che meno della meta’ di cio’ che ci hanno costretto a comprare, con il lavaggio mediatico del cervello per anni, ha veramente una sua necessita’ in casa. Quasi tutto si puo’ sostituire, e ha un suo equivalente bio.
    Per dire: tu lo sapevi che nella lavastoviglie ci puoi mettere benissimo il piu’ scadente e meno costoso sale che trovi al supermercato, invece di quello venduto a peso d’oro con nomi altisonanti e pseudo-blasonati? Quando qui ancora non si trovava il sale grosso, io ne riportavo sempre 15-20 kg dall’Italia, sia per cucinare che per rigenerare la stovigliatrice, per la gioia e la successiva delusione del casellante, che alla frontiera credeva sempre di aver fatto il colpo grosso col narcotrafficante.

    Bisogna solo armarsi di pazienza e cercare le informazioni in giro, e per questo internet e’ una grande risorsa.

    Giu

  • Frenk ha detto:

    Ma dalle a me le tue marmellate se non sai cosa fartene!!!!!!! Non riesco mai a trovare nè fichi nè rabarbaro per fare la marmellata!!! E tu invece sembri esserne invasa!!!!!Argh che invidia!!!!! :))))

  • Laura.lau ha detto:

    anche con riferimento al commento di Vaniglia direi che urge intervento di Dario Bressanini per poter aprire una finestra nell´imperscrutabile mondo delle marmellate e della loro riuscita ….
    Help!

  • Elda ha detto:

    …ma che bravi cher siete! sto imparando a cucinare!

  • Alemu ha detto:

    uffa, è un anno che vado alla fnac in cote d’azur ad elemosinare il libro della ferber e mi dicono che è in arrivo ma non arriva mai. e dire che l’avevo pure visto tempo fa ma avevo rimandato l’acquisto.. avete anche visto il sito pectinarium? il negozio è situato in un paesino splendido in svizzera

  • Patatone ha detto:

    @ Robiciattola

    Ok, attendo il risultato dell’esperimento

  • Giu ha detto:

    @imeruelda
    Ah beh… ma sul mio blog ci sei gia’ :)))) e’ questo!!! :DDD
    Ogni tanto lascio scrivere qualche cosa anche a Sigrid che, diciamolo, fa delle foto carine e colorate, ma in linea di massima ormai il proprietario sono io. Mi pare evidente.

    @sigrid!!!
    Senti, mi rendo conto che magari e’ plagio, ma non potresti riassumere qualche altro dettaglio tecnico o trucco, se ce ne sono altri, di questa marmellatara alsaziana? Che’ il suo libro che comprerei subito, non e’ che lo vendono qui dietro l’angolo… Insomma, per come l’hai descritta tu, fare una marmellata diventa una una bazzecola. Non e’ che ci sono altri piiiiiiiccoli dettagli interessanti da condividere?

    @ada
    Grazie grazie grazie!!! :))))
    Che si sappia: la mia gratitudine durera’ almeno quanto la betoniera.

    @Giulianagiu
    l’importante e’ prendere le cose allegramente e col giusto spirito (marsala, passito, montepulciano, quella roba li insomma…)
    ;)))

    @Dario Bressanone
    Ti rispondo qui, che’ il post di eri ormai se l’e’ portato via la corrente.
    Per il marsala: tanta invidia :))) Credo sia stata una di quelle cose che ti restano dentro, no? (oddio certo dipende pure dalla compagnia).
    Per il tuo libro tienici aggiornati. Se ti serve un candidato per fare la prova del cretino (testare le tecniche e/o ricette se ci saranno), basta che mi fai un fischio.

  • Ravioloalvapore ha detto:

    Anche io in tempo di fichi (i miei erano bianchi e hanno mantenuto un colore dorato bellissimo) l’ho fatta con la ricetta della Ferber: de-li-zio-sa! E ti dirò di più..se hai voglia (mi sembra di aver capito che hai il libro anche tu) prova quella di pere e cioccolato Belle Hélène, da capogiro!

  • fiordisale ha detto:

    maddai! naaaaa troppo bello, sta a vedere che finalmente riuscirò anche io ad avere i pezzi di frutta nella marmellata. Ma grazie, questa è un’info strautilissima e la strauserò, sei impagabile :-)

  • Michela ha detto:

    ..io appartengo decisamente alla categorie di quelle che fanno un sacco di marmellate e altre cose nei vasetti, ma poi, alla fine, ne regalano la maggior parte (per la gioia di mamma e sorella!) e lasciano il resto nella credenza, perchè…”non si sa mai!”
    e guarda un pò cosa avevo nella credenza: 2 vasetti di marmellata di fichi fatta a settembre!
    grazie dell’idea!

  • cuoca inesperta ha detto:

    Mai più bruciature da marmellata, allora.
    Questo metodo innovativo è fantastico!
    Da provare anche questa ricettina golosa e semplice anche per me!

  • milena ha detto:

    @Alemu, no che io sappia non ha un nome in dialetto. è un dolce che ho scoperto da poco. ho trovato la ricetta,dopo averla cercata a lungo,su un libro di ricette piemontesi(scusa la ripetizione). avevo assaggiato questo dolce in un ristorante tipico e mi era piaciuto molto.
    nello stesso posto avevo assaggiato per la prima volta il tonno di coniglio che ho poi scoperto essere un piatto che cucinava anche mia nonna.
    grazie per il consiglio.

  • Francesca ha detto:

    ma quante volte ho scritto la parola frutta??!! mah…

  • Francesca ha detto:

    @ Sigrid: dato che non sono un’esperta di marmellate ma vorrei dilettarmi con la frutta di stagione di turno e visto che anche a me non è che faccia impazzire la frutta troppo cotta, ti chiedo se il metodo Christine Ferber è utilizzabile con tutta la frutta oppure se è adatta solo per i fichi. Grazie!!

  • Alemu ha detto:

    sempre @milena: io una volta per cambiare un po’ ad un compleanno avevo fatto una cheese cake all’arancia, con strato di gelatina all’arancia. l’effetto ottimo e le candeline stavano su che era un piacere!! poi la puoi decorare con spicchi di arancia e scrivere con il cioccolato (che ci sta a meraviglia!)

  • Alemu ha detto:

    @milena: anch’io sono piemontese, ma sai che non avevo mai sentito parlare della cassata? ha per caso un altro nome in dialetto?

  • elisa ha detto:

    Ciao sigrid!!
    Beh..si..una cremina infantile. Ma che dici??Sembra buonissima!!
    Un bacio!!

  • milena ha detto:

    @valentina:
    300g ricotta e 150g zucchero ben amalgamati, 30g canditi,30g fichi secchi, 30g pezzetti di cioccolato ed infine 2dl panna montata.tutto in freezer.
    domani devo preparare una torta di compleanno dove si posssano mettere le candeline. si accettano idee e consigli.grazie.

  • valentin@ ha detto:

    @milena
    CASSATA PIEMONTESE????
    dicci di più!

  • Gea ha detto:

    Adoro sfogliare le tue ricette e rifarmi gli occhi con foto così belle, mi accontento, non potendole assaggiare, ma oggi si cambia! Mi cimenterò con la tua “Cotton soft Tokio Cheesecake”, spero di essere alla tua altezza!

  • imeruelda ha detto:

    SIGRID, brava, bravissima, coi fichi ci vado a
    nozze, sia che siano freschi,quando è il periodo, sia secchi, ora anche in dolce al cucchiaio……….
    @GIU: mi son persa qualcosa,vel la mia memoria fa degli scherzi? ricordavo che tu avevi un blog, sbaglio, se non sbaglio allora come posso fare per leggere ed entrare nel tuo blog?
    Buona serata a tutti.

  • Anna ha detto:

    Io sono una frana a fare le marmellate. Comprero subito il libro di questa signora alsaziana cosi forse anche io riusciro a fare una marmellata decente.
    Ps: a me i dolci al cucciaio piacciono molto! :D

  • salamander_75 ha detto:

    sigrid ma chmeravigliaaaa!!!!!
    grazie grazie grazie.

    ps: ho fatto la tua crostata al limone: spaziale!
    ciao a tutti i cavoletti e buon fine settimana

  • felisa ha detto:

    ciao!Proverò a fare questi bicchieri con la marmellata di melecotogne….

  • vaniglia ha detto:

    oddio vorrei dire un sacco di cose (credo che tu abbia centrato un paio di miei punti nevralgici!), ovvero:
    a) anche io niente forno ancora, ma pure niente fornelli, e mi verrebbe da buttarmi sui bicchierini di yogurth (peraltro potrebbero essere un buon intermezzo al ristorante o al pane e mortadella con birra), se non fosse che la frustrazione della cucina monca ancora prevale sulle mie esigue energie e sto cercando di andare in pari con le ricette ammalloppate e fotografate nell’hard disk e in attesa di essere postate (quindi sono un tantinello scissa: sto a casa nuova, no forno, no fornelli + pane e mortadella e posto roba lievitata e altre cosette molto cotte, oltre a quello che riesco a fare invadendo, quando proprio non ce la faccio più, la cucina di parenti)
    b) la MARMELLATA: uno dei temi preferiti in famiglia, ovvero marmellare tutto il marmellabile!
    Questo procedimento è una svolta per tutta la frutta che abbisogna di un bel po’ di cottura (poi non so perchè ma i tempi di cottura delle marmellate godono di un libero arbitrio tutto loro, e cambiano secondo parametri imperscrutabili….)
    GRAAZIE bella, a presto!

  • rondinella ha detto:

    devo ricordarmi immediatamente chi era Gian de i brughi…uhm…Barone Rampante? Sì?

  • Gian dei Brughi ha detto:

    ma una ricetta salata no ? dai Sigrid, per favooore, sono a dieta, posta una roba di quelle buone che ci fanno anche sentire magri….

  • Alex ha detto:

    Proprio ieri ho fatto una marmellata della Ferber, di banane. Quando ho visto gli 800 gr di zucchero su un kg di banane non ho osato adottare il suo metodo e ho fatto di testa mia usando pectina e solo 300 gr di zucchero – e già così è dolcissima. Però, ora che ne parli, mi riviene la curiosità di riprovare con il suo metodo … non per nulla viene chiamata la regina delle marmellate. Secondo te, il metodo funziona anche riducendo di molto lo zucchero?

  • Giulianagiu ha detto:

    @Giu leggo solo ora la tua risposta di ieri, ma devo dissentire (sennò mi tocca essere rinchiusa).
    Trovo che la simpatia, la puntualità, la ricerca, gli aneddoti, i ricordi, gli scherzi e le canzoni che sempre ci proponi valgano tanto:)
    Insieme a Sigrid che ci rallegra con le bellissime immagini e le tante golose idee, per me è divertente cercare il tuo nome e leggere i tuoi commenti perchè sò che ci troverò dentro qualcosa di buono.
    Perciò se sono da rinchiudere vabbè tanto credo di essere in buona compagnia:)))
    P.S. se posso la pepsi e qualsiasi altra marca andranno bene Nigella docet.
    Buona giornata Giu

  • giangi ha detto:

    ah….il mascarpone…..delizia del palato, nemico della bilancia….

  • marta ha detto:

    Che belli anche questi biccchieri!
    Grazie, ricetta copiata, ho comprato dei bicchierini nuovi e urgono ricette:O))

  • Robiciattola ha detto:

    @ patatone:
    di sicuro. mi sa che cambio fichi con altro, però.
    :)

  • catobleppa ha detto:

    @sigrid: la fecola di mais e la maizena sono la stessa cosa? posso usarle in maniera intercambiabile? Oppure posso usare la fecola di patate al posto di quella di mais? Oggesù non ci sto capendo più niente con queste fecole!

  • Elisakitty ha detto:

    Che belli
    …e devo essere buoni! Una ricettina poi anche abbastanza versatile, per un budino non avrei pensato alla fecola! Però! ;)

  • kosenrufu mama ha detto:

    il mascarpone è uno dei sapori preferiti, con i fichi poi… però non ho la marmellata, ve beh, la comprerò!!!

  • pasadena ha detto:

    Sembrano buonissimi i bicchieri cremosi, ma non saranno troppo dolci dolci?

  • Marina ha detto:

    Una ricetta favolosa, giusto domenica siamo in 12, quindi raddoppio le dosi, magari ne faccio anche qualcuno in più, così se avanzano il giorno dopo di festeggia la buona riuscita della cena. Grazie Sigrid!

  • Virò ha detto:

    Più che una pasticcera sono una pasticciona (però golosa!) quindi potrei capire la differenza di utilizzo tra estratto di vaniglia (quello liquido, no?), baccello, e vanillina? In questa preparazione sono equivalenti?

  • milena ha detto:

    @Alemu, meglio, il contrasto fra il gusto più deciso di questo formaggio ed il dolce della marmellata dovrebbe essere perfetto.
    ho proposto il seiras perche’ e’ un formaggio tipicamente piemontese (né!!) e quindi delle mie zone, col quale si puossono fare ottimi dolci, tra cui uno amattissimo dalla mia numerosa famiglia: la cassata piemontese.

  • Alemu ha detto:

    @milena: anch’io pensavo alla ricotta, a casa mia il mascarpone proprio non entra, o se ci entra fa la muffa!! e sostituirlo con i petit suisse?

  • milena ha detto:

    p.s. le dosi sono 1 kg fichi gia’ puliti – 600 gr di zucchero.
    mi chiedo se invece del mascarpone potro’ usare della ricotta piemontese (seiras) per rendere meno calorico il budino?

  • milena ha detto:

    questa ricetta capita proprio a pennello. quest’estate con i fichi dell’orto ho “prodotto” una quantita’ esagerata di marmellata.
    sarà quindi il mio dolce della domenica.
    per la marmellata di fichi io faccio cosi’:
    intanto non sbuccio i fichi più maturi (la buccia contiene pectina che è un addensante naturale)quindi faccio bollire solo aggiungendo il succo del limone e schiumando sovente per togliere parte dei semi (un po’ fastidiosi a marmellata ultimata). quando il sugo dei fichi è in parte consumato aggiungo lo zucchero e cuocio ancora per circa 20 minuti.invaso calda.

  • lise.charmel ha detto:

    eccomi, sono io quella che la marmellata la compra (no,non la faccio…) e non la mangio e ho proprio un vasetto di marmellata di fichi che attendeva un dessert così. grazie!

  • Patatone ha detto:

    @Robiciattola , fammi sapere come vengono… :-)

  • Lucia ha detto:

    Cara Sigrid, sono indietro di un paio di post a livello di esperimenti… Quindi ti scrivo per commentare il risotto con cavolfiore e mandorle che ho preparato ieri sera, con un paio di varianti: non ho usato solo cavolfiore, ma cavolfiore e topinambur in parti uguali, per portarlo a cottura un delizioso brodo di gallina e verdure molto delicato e quindi poco invadente, per mantecare, invece del brie (io sono intollerante ai latticini:-(( ), ho usato due cucchiai ben colmi di besciamella fatta me a base di latte di riso e margarina (non inorridite, vi assicuro, è buona!). E l’ho servito con mandorle a fettine fatte tostare. DELIZIOSO!!! ASSOLUTAMENTE DA RIPETERE!!!! Cavolfiore e topinambur si sposano bnenissimo, la besciamella dona una goduriosa cremosità e infine le mandorle tostate danno il meraviglioso tocco finale STREPITOSO!!!! Grazie per le tue ricette Sigrid, sempre buonissime e che sono sempre un ottimo spunto anche per ulteriori nuove creazioni!!!

  • Babuska ha detto:

    @ Sigrid questa ricetta è molto golosa, ma 2 etti di zucchero non sono un po’ troppi? Ho mangiato di recente dei fichi giulebbati al rhum che probabilmente con la ricetta della Feder vengono ancora più libidinosi.
    ps I tuoi cucchiaini bianchi sono da sballo…

  • Castagna ha detto:

    Buongiorno Sigrid, come sempre un’altra ottima ricetta…vorrà dire che dopo quella dei tuoi ricotta-lemon pancakes, dovrò provare anche questa! (PS erano buonissimi!!)
    Mi sembra molto veloce, adatta come dolcino in una normale serata post-lavoro.

    A presto!
    Castagna

  • Robiciattola ha detto:

    ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
    questi li faccio oggi, va…

  • Sabry ha detto:

    salve… questa mi piace più delle ultime di ricetta…proprio mi “garba” come si dice a Firenze mi dà idea di estate e siccome ho diversi tipi di marmellata in dispensa potrei anche fare 3 bicchieri in un modo e 3 in un altro o tutti diversi carina l’idea si, si … quando ho tempo proverò!
    ciaoooo e buon weekend a tutti :o)

  • Maude ha detto:

    Buongiorno, Sigrid, e buongiorno a tutti i cavoletti!:-)
    Deliziosi bicchierini, ho giusto una cena in cui faranno una splendida figura!!!
    Sempre belle le idee e splendide le foto!

  • cricca ha detto:

    wowowowowow Sigrid
    non si riesce a starti dietro!
    sei ritornata alla carica come non mai!!!
    finalmente ho finito le lezioni all’università e posso ritornare in piazzetta, avrò il tempo di leggere con calma tuuuutti i commenti e soprattutto potrò tornare a cucinare!!
    @Sigrid
    quando fai la panna cotta che intendi per due foglioline di gelatina?

  • Giulianagiu ha detto:

    sono proprio imbranata ero convinta di non aver inviato che figure! Senza mio figlio che mi fa da tutor sono proprio una frana!
    @Sigrid puoi aiutarmi leggendo il mio ultimo mess di ieri Grazi Giu

  • barbara.babs ha detto:

    mmmmmm….. sigrid, ti ho persa di vista un paio di giorni ma accidenti come sei produttiva!
    ora mi leggo i post persi ma questo bicchiere è già finito nel mio srchivio :-) fra l’altro, anche io sono un amante dei dolci al cucchiaio e soprattutto dei “bicchieri”
    buona giornata

  • Giulianagiu ha detto:

    Questi giorni solo guardare il post fa ingrassare di un chilo ogni volta Yummi

  • Giulianagiu ha detto:

    @Questi giorni solo guardare il post fa ingrassare di 1 chilo!
    grazie Giu

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