Mi dispiace molto per chi è a dieta e chi cerca ricette leggere e primaverili ma, capite, io questi baklava dovevo proprio farli! Non avevo scelta: avevo aperto una confezione di pasta
filo! :-) Dovete sapere che la pasta filo, a parte una derrata di una certa rarità (vabbe ce l’ha castroni :-), è fragilissima, per cui aprire la confezione, usarne due sfoglie (come serviva a me l’altro giorno) e riporre il tutto al frigorifero, praticamente non esiste, le sfoglie essendo sottilissime, si seccano in un niente (a voglia di panno umido), dopodiché si spezza e si sbriciola tutto. E quindi o si usa o si butta. Visto che non avevo esattamente voglia di buttare la preziosissima confezioncina religiosamente conservata al congelatore per almeno due mesi, beh, di corsa, ho messo su un po’ di sciroppo e ho costretto – oh, era una situazione di emergenza, che volete? :-) – una povera vittima a sgusciare mezzo chilo di noci sorrentine mentre tiravo fuori pistacchi e mandorle siciliane…
Il
baklava per il resto è uno di quelle cose che hanno girato mezzo mediterraneo. Certo, è greco, e me lo ricordo perfettamente, grondante e profumato di quel loro miele denso e resinoso, sul suo piattino di ferro dei caffé di Atene. Ma poi c’è chi dice che la cucina greca non esiste, per cui magari il baklava veniva dalla turchia, e infatti anche a istanbul erano soste dolci mooolto dolci e mooolto sciruppose. Ma per me in realtà, questa tipologia di dolce qui mi riporta dritto alla cucina magrebina, e manco tanto a quella del marocco (dove semmai sono più i fritti – sempre con l’inevitabile carico di sciroppo che sa di rosa o di fiori d’arancio, ovviamente), ma… alle pasticcerie marocchine di bruxelles, quelle della zone della Gare du midi, dove ogni tanto prendevo un vassoietto di robine mignon in mille varianti, con la filo, con la kataifi, con solo pistacchi dentro, ecc (e chiaramente, sistemando i dolcetti nella teglietta, delle volte che non ce ne fosse abastanza, ti ci riversavano sopra… una generosa mestolata di sciroppo :-), per non dire di quei baretti dove la domenica mattina dopo esser stati al mercato si andava a prendere in tè alla menta in mezzo a autoctoni che non parlavano affatto francese :-). Insomma il baklava è anche tutto questo, come dire che più che un dolce è una madeleine per viaggiatori melancolici. E infatti farlo ed assaggiarlo dopo anni di astinenza è stato… illuminante? :-)
Ah, una cosetta, nel ripieno ci può andare pressoché qualsiasi forma di noce, e la cosa che in assoluto è odiosa, ed è la stessa dalla quale si riconoscono i cattivi baklava, quelli fati a risparmio di ingredienti, è quando dentro ci metotno gli arachidi (non salati ovviamente). Badateci, la prossima volta che ne incontrate uno… :-)
Baklava
pasta filo 1 confezione
mandorle spellate 200g
pistacchi 200g
noci 200g
burro 200g
zucchero 400g
miele 100g
acqua di fiori d’arancio mezzo bicchierino
limone 1
cannella 1 cucchiaino
Far sciogliere il burro e usarlo per spenellare la pasta: sovraporre metà delle sfoglie filo dela consfezione spenellando ognuna generosamente con il burro, porre il tutto in una teglia da forno delle stesse dimensioni e rivestita di carta da forno. Tritare grossolanamente i pistacchi, le mandorle e le noci, mescolare, aggiungere un po’ di buccia di limone e la cannella e distribuire su tutta la superficie della pasta. Sovraporre l’altra metà di sfoglie filo spenellando anche queste con abbondante burro e sistemare il tutto sopra il trito di frutta secca. Tagliare il tutto a rombetti e infornare a 180° per 30-40 minuti o finché il baklava non sia dorato. Nel mentre scaldare 50cl di acqua con lo zucchero, il miele e il succo di mezzo limone, far bollire per 10-15 minuti o fino a ottenere uno sciroppo. Spegnere e aggiungere l’acqua di fiori d’arancio. Lasciar riposare. Al momento di sfornare il baklava, versare a filo tutto quanto lo sciroppo sl dolce. Lasciar riposare e servire a temperatura ambiente.
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Ho scoperto il Baklava solo un anno fa, quando sono stato in Inghilterra perchè preparato da amiche turche. E’ subito diventato uno dei miei dolci preferiti. Quest’estate a Creta ho mangiato il più buono in assoluto con gelato. L’unico dolce che riesce ad unire spezie ed estrema dolcezza così amabilmente.
Su http://www.spezio.blogspot.com una persona visione di questo Dolce con ricetta. Vi aspetto.
NB ho trovato un negozietto che vende la yufka… molto meglio ;););)
cara sigrid… fantastica la tua ricetta per i baklava!!! provata, piaciuta a tutti tantissimo!!
Ti chiedo una sola precisazione… tu dici di scaldare 50cl di acqua con lo zucchero, il miele e il succo di limone e di far bollire per 10-15 minuti fino a ottenere uno sciroppo… 50 cl = 1/2 litro giusto?! perchè dopo 30 minuti ancora non è diventato sciroppo ma è rimasto abbastanza liquido… è corretto o c’è qualcosa di errato nelle dosi?! grazie mille! ;) e.
Buongiorno Sigrid, Buongiorno a tutti. Vorei segnalare che il Baklava è una preparazione tipica anche dell’Albania. L’impasto somiglia più ad una sfoglia, ed ovviamente lo preparano solitamente le donne fato in casa. Ciao
ciao la pasta filo la si può fare in casa con farina di manitoba , olio e acqua. La ricetta l’ho trovata su internet…400g di zucchero mi sembrano veramente tanti, ne ho messo solo 100g per fare una teglia media
@Virò: Grazie mille! Non vedo l’ora di poterci andare! Magari troverò anche il portabanana che cerco da tempo…. :o)
Vi seguo da molto tempo ma non ho mai scritto.Oggi però ho provato la torta di mele vintage e il plum cake alle carote che sono risultati buonissimi, percui non posso fare a meno di complimentarmi con il cavoletto!!!!
@puracucina …credo che il negozio a cui si riferisca Patrycja sia Peroni…ci ho commprato da poco uno strepitolso ed irrinunciabile tagliabiscotti a forma di pipistrello!…
Ciao a tutti, mi inserisco nella discussione riguardo la pasta fillo.
Mia nonna era albanese e anche a casa nostra si è sempre fatto il baklava e la pasta si fa in casa a mano.L’impasto semplice di acqua e farina si stende sottilissimo e ciscuna sfoglia si intermezza con del burro fuso.L’abilità delle donne si misura nella capacità di stendere piu’ sottile le sfoglie e di riuscirne a fare per cio’ un gran nuemro(almeno 30).
Con la stessa pasta si fa anche una torta salata che prima no poi mettero’ sul mio blog, magari facendomi aiutare da mia cugina piu’ abile di me in quanto a sfoglie sottili!!
@Patrycja (92): Nooooo, sul serio??? L’ultima volta avevo il B&B in zona ma non mi ero mica accorta del super negozio! Vuol dire che dovrò portare una valigia più grande! ;o) Mi sai dire per favore il nome del negozio che la prossima volta lo cerco? Grazie mille dell’info!
My dear Lady….se cambi l’impaginazione…non torna più niente ! Comunque , è nel contesto del centenario…..
…la pasta fillo, questa conosciuta/sonosciuta.
Mia nonna una volta mi portò in un pastificio (ad Atene) dove la facevano. Ero piccolina, ma ricordo un grande banco rotondo con questa sfoglia sottilissima che mani magiche continuavano a tirare senza romperla ! Non penso che la facciano ancora così :-)
Comunque, non me ne voglia il sig. Buitoni ma la sua fillopasta, è una lontanissima parente.
Meglio quelle di importazione, sono più sottili.
x Ada (91) E’ quella strana macchinetta che serve a tirare la sfoglia : si attacca al tavolo con una morsa , e girando la manopola, si passa la pasta nella ‘pressa’ a cilindri , fino a ridurla dello spessore voluto . la famosa KA , ce l’ha come accessorio (uno dei tanti). Un tempo le cuoche oltre a fare la sfoglia in casa, la tiravano pure….Oggi non usa più . Pare . Per tornare alla domanda, io l’ho sempre sentita chiamare così , ma non ne ho mai saputo il perchè . Aqua-pedia…ci puoi illuminare ?
@Antonella: la pasta fillo (se è di quella che state parlando) la trovo molto spesso anche negli ipermercati Panorama, mi sembra sia di Buitoni
@Puracucina: sai che nei pressi di Castroni trovi anche uno stupendo negozio che vende qualsiasi tipo di attrezzatura per dolci e via dicendo?! è un casalinghi in piazza Dell’Unità!
@sigrid: sono capitata su questo sito davvero per caso e lo trovo stupendo! complimenti vivissimi!
@ Betty: poco fa cercando il tuo sorbetto in quel bel numero estivo di sale e pepe mi sono ricordata dello squisito olio aromatizzato che giaceva dimenticato in dispensa… quindi grazie! :-)
@ Acquaviva, se non ci fossi bisognerebbe inventarti! ;-)
@ San Bernardo, scusami la curiosità, ma ‘nonna papera’ sa di cameretta di bimbi, piuttosto che di cucina… mi illumini?
… mi stuzzica l’appetito questa foto anche se devo dire ultimamente vorrei evitare dolci…
ciao a tutti…e BUONA PRIMAVERA…
@Antonella (88): Fino a circa 2 mesi fa lo trovavo a Carrefour, quello della Buitoni, come si parlava sopra. Ma ora non lo vedo più. :o( Mi sa che ero l’unica a prenderlo…. Forse c’è ancora la spreranza se la tua città è più grande della mia.
@Sigrid:
1.Perchè quando cerco di fare il baklava non mi si diventa croccante? :o( Dove ho sbagliato secondo te?
2.Ogni qualvolta vado a Roma parto apposta con la valiggia mezza vuota, da riempire con le cose che compro da Castroni. Se per caso conosci personalmente il Sig. Castroni, gli chiedi per favore di aprire almeno una filiale a Udine che, secondo me, farebbe contenti non solo i friulani ma anche gli sloveni e gli austriaci? :o)
Solo Castroni? Ho qualche speranza di trovarla al supermercato?
@Betty vedo che sono arrivata in ritardo comunque ti devo ringraziare perchè così ho trovato una ricettina giusta per il compleanno della mia bambina, scappo vado a finire di sfogliare il numero nuovo di sale e pepe che è uscito stamani ma mi pare di non aver visto niente di Sigrid.
san bernardo: grazie, le ho trovate ora in ufficio!
@ sigrid…. testata anche la torta di mele vintage…. ottima…. anche senza burro e con un po di zucchero in meno….devo soloprocurami uno stampo un po’ più grande… perchè più che una torta sembrava un vulcano…
ADORO IL BAKLAVA!!!! forma parte dei ricordi della mia infanzia, quando mia nonna materna (di padre greco) preparava una volta alla settimana il baklava, e ragazzi, non mi chiedete come, ma la pasta fillo la faceva lei. E’ capitato anche a me d’incontrare un baklava fatto di arachidi (abominevole!), con molto garbo ma molto seriamente l’ho portato indietro spiegando che il baklava NON SI FA con gli arachidi.
Non lo faccio mai, a casa piace solo a me….
Sigrid: Grazie per gli auguri di buon viaggio:-) Come va il nuovo forno??, forse sarebbe il caso di provare los alfajores de maicena, che poi essendo giallini sono un po pasquali, ad esempio, con l’impasto io preparo biscotti a forma di coniglietto, uovo ecc. Guarderò il sito al mio ritorno e, soprattutto prenderò altre ricette.
Baci a tutti
Patricia
P.S. dimenticavo : non mangio nè gelati nè sorbetti…AUTOCOSTRUITI ….non mi fido dei miei possibili errori ! :-(
x acqua….se apri il freezer ogni ora per 4 ore ….sarà un frigo con delle pretese….: comprate la gelatiera se volete i gelati , la sorbettiera per i sorbetti , acquapedia per i suggerimenti :-)))))
@ betty: dimenticavo la nota: se non avete l’apposita macchina mettere il composto al basilico in freezer per 8 ore in un contenitore largo e basso, mescolando ogni ora durane le prime 4.
@ betty: sale & pepe giugno 2008: fragole con gelato al basilico e limone.
Per 6 persone:
225 gr.zucchero
150 gr. succo di limone
30 gr. foglioline di basilico
1,5 dl. latte
500 gr. fragole
Portare ad ebollizione in una casseruolina 4 dl. di acqua con lo zucchero. Lavare il basilico ed aggiungerlo allo sciroppo insieme al succo di limone, cuocere per 30 secondi, spegnere e lasciar riposare per 24 ore.
Filtrare lo sciroppo, miscelarlo al latte e versare il composto nella gelatiera, seguire le istrzioni, quindi versare il sorbetto in un recipiente adatto e tenere in freezer.
Lavare le fragole, tamponarle con carta da cucina, tagliarle a pezzetti e distribuirle in 6 coppette. Levare il sorbetto dal freezer dieci minuti prima di servire, quindi distribuirne una chucchiaiata su ogni coppetta e decorare con cimette di basilico.
x tutte , perchè l’attrezzo normalmente conosciuto in cucina come ‘NONNA PAPERA’ si chiama così ? di onomatopeico non c’è nulla e allora ?
x SIGRID a proposito di fotografie…..mi sbaglio oppure avevi promesso ai cavoletti curiosi , un reportage sull’antro della strega ? Nuovo, fiammante, ed ora anche collaudato ? a quando ?
Lady Baby….alla sinistra del…Blog di cucina….
x Dario (75) dovrebbe esserti arrivata anche all’Istituto…..
San Bernardo: oggi Sigrid mi ha dato la fotografia che tu mi hai fatto, con la maschera di Lord Fener
grazie mille!!!
Che strano è vero la baklava è una “madeleine”, a me ha fatto tornare in mente Bucarest, il mio primo viaggio lì nel lontano 1985. Allora, in piena era Conducator, questo dolce che è diventato tipico per via dei turchi la facevano pochissime pasticcerie e costava un botto. Poi quando sono tornata diverse volte nel 2002 l’ho ritrovata insieme al negozio di Benetton, allo store di Cesare Paciotti, alla miseria nera degli anziani, ai cani randagi di cui nessuno si occupa e che stanno facendo una finaccia e via dicendo.
berny???
dov’è che ti ho storpiato il nome???? non me ne sono accorta….. sorry
@anita grazie, interessante! La propongo subito a mia sorella che è sempre alla ricerca di ricette “vegane”, questa è perfetta.
@anit50: grazie, anche se io sono della scuola zeppola-graffa, quella con farina e patate…
@ Donatella – oggi alla prova del cuoco (che ogni tanto sbircio) hanno dato una ricetta di zeppole tratta dal libro di Ippolito Cavalcanti “cucina napoletana” del 1837, interessante per chi non può usare uova e burro, se vuoi eccola:
2 bicchieri di farina 00
2 bicchieri di acqua
2 piccoli bicchieri di vino bianco
2 cucchiai di olio
olio per friggere
zucchero e cannella
Si procede come per la pasta choux, cioè si porta acqua e vino quasi ad ebollizione, si versa tutta la farina in una volta e si cuoce fino a quando si stacca dalle pareti. Si versa su un piano e si fa intiepidire, poi si lavora incorporando i due cucchiai di olio lavorando la pasta schiacciandola e raccogliendola più volte sino a quando diventa liscia ed elastica. L’ideale sarebbe prepararla il giorno precedente per farla riposare. Quindi si stende in rotolini, si formano ciambelline e si friggono in olio profondo. Cotte, si rotolano in un miscuglio di zucchero e cannella.
Per Giu.Il baklavà amorevolmente confezionato viene gettato via dai genitori del’amichetto,Il bambino non si diverte per niente.Il film è molto bello,è da ieri che cercavo di ricordare il titolo senza riuscirci,grazie mille vado a prenderlo.
@san bernardo,l’isola è magica, bella sempre, in ogni manifestazione, con la pioggia e con il sole, con la nebbia e con la neve, che si tratti di via crucis o dei concerti di musica antica… e Rodari vi ha ambientato ” C’era due volte il barone Lamberto “, storia deliziosa, adatta a tutti! Vedere per credere, merita un we;-)))
Lady Baby , correggi….bernardo e non barnardo…
buonissime le ho fatte ma avevo un’altra ricetta, proverò anche quasta!!
ma lo vogliamo dire liberatoriamente alla Fantozzi che la baklava è una ca….ta pazzesca…???? :)
@ san bernardo: Grazie mille!!!
@ Sigrid….. va beh che la ricetta di iera… era un bomba e valeva per due…. ma ma oggi niente???? ciao ciao
Ma è san Giuseppe e neanche un zeppola in giro?
@maude: grazie proverò nel weekend!
@giu e tutti i papà: augurissimi
oggi ho cominciato il corso di Nutrizione Umana…la prof parlava di equilibri tra calorie che si ingeriscono e calorie che si consumano e io che pensavo a quale cavoletto-ricetta potevo sperimentare nel weekend…terribileeeee!!!
Isa (31) per la serie …la scrivono in un modo e la leggono in un altro….proava andare su Google , alla voce GIBANICA . La trovi sia dolce che salata ….
x Maude (56) : sull’isola del lago , la via Crucis è sempre bella come trent’anni fa ?
Io la pasta fillo la trovo senza problemi nel freezer all’ipercoop.
Dato che quasi sempre cucino solo per me, per evitare gli avanzi la uso a strisce spezzandole via dal rotolo ancora surgelato :P
Grazie :))))))
Ora che mi ci fate riflettere, mi tornano in mente tremendi dopopranzo domenicali sangiuseppini, quando mi toccava scrivere lettere e/o poesie a padre e/o nonno, e in piena vergogna leggerle stando in piedi su una sedia che mi desse una statura degna del messaggio da divulgare.
Sta’ cosa ovviamente era parente stretta della letterina di Natale (quella con i buoni propositi yeeeeeeeeeeeeeee) da mettere di nascosto sotto il piatto del genitore maschio e leggere tassativamente con guance in livrea. Inutile dire che se la prima portata era un brodo, la lettera… beh…
Ps.: @lago-viventi. La prossima volta facciamo direttamente il GiuRaduno a San Siro.
Domanda generica ,fuori ricette , da un paio di giorni volendo lasciare un post occorre riproporre i dati richiesti. Problemi di rete ?
Torniamo alle ricette . Gli ospiti …una fissa (l’altra metà del cielo) + sua sorella + maschietto al seguito , hanno spazzolato tutto ! Ti mandano i complimenti ed i ringraziamenti per la (parole loro)..favolosa ricetta . Ringraziamenti, che ti giro per competenza…
@Giu, auguri a te e a tutti i papà!
@Giulianagiu, io lago d’Orta, vedi un pò…
auguri Giu
Mi chiamo Stefania, da poco tempo ho creato un blog di cucina che mi da l’opportunità di scambiare consigli e ricette con altri foodblogger e ddvo dire che ci ho preso proprio gusto.
Questa iniziativa mi ha dato l’opportunità di conoscere un sacco di persone e interagire con loro.
E’ un sacco di tempo che ti seguo da dietro le quinte, provando di tanto in tanto a rifare qualcuna delle tue ricette.
A questo punto o deciso di farmi conocsere e di continuare a seguirti allo scoperto.
Ciao a presto e buona giornata!!!!
Ciao Sigrid,
visto che sei in un amarcord mood brussellese, non è che potresti ricordarmi quel ristorante a bruxelles, che avevi consigliato qualche anno fa sul tuo blog e che ora non riesco più a ritrovare? Era un nome fiammingo, credo, tipo stekkeplatte, bò, non mi ricordo!! Mi aiuti?
Grazie!
x GIU …al cavolendario ci sono arrivato leggendo la pagina…AUGURI…
xbabuska (49) per un ‘antidiluviano’ come sono io,il floppy è già una cosa troppo moderna , anche se ormai superato…dicono…so che esistono delle scatoline con memorie pazzesche , ma al momento sono molto lontane dal mio modo di ragionare. Credo che dovrò convertirmici ,visto che quando avrò finiti quella decina di floppy che mi sono rimasti , non avrò altra scelta…
Sigrid, sto facendo lo stufato alla birra…spero che venga come quello del T 7…..anche se quello era stato suonato a più mani….
Amici cavoletti, avete visto il calendario?
Tanti auguri all’impareggiabile Giu-seppe, al Giu-papà, e a che ci siamo, a tutti i papà!
:-)
@ Betty, il sorbetto basilicoso ce l’ho anch’io a casa, se resisti fino al pomeriggio… :-)
@ Sigrid: tu di solito associ i cartoni animati alle ricette, io quella del Baklavà la associo a “Sentieri”, dove una ragazza greca decise di lanciare il dolce tipico del suo paese tra le proposte di un pub. Beh, da allora (tipo 15 anni fa) io ne ho una voglia pazzesca. E pensare che son stata quasi un mese ad Atene e non ho praticamente mai mangiato dolci… traumatizzata da un dolcetto con la kataifi troppo mieloso mangiato in nave all’andata… sarò rinco? (però mi son fatta scorpacciate di moussaka che sto apposto per i prossimi cento anni)
@ San Bernardo: ma usi ancora i floppy???
@Betty (37) io sicuramente ce l’ho però fino alle 12.30 sono a lavoro se ti può andare bene lo stesso.
TANTI AUGURI A TUTTI I PAPA’
@Acquaviva e Maude mi farebbe davvero piacere il lago è il Maggiore ;-)
Buona giornata a tutti Giugiu
@betty: di sicuro ce l’ho, se non hai fretta quando torno a casa provo a cercarlo
@giu: quella degli armeni è una vicenda…boh non saprei definire…vergognosa? Raccomando “La strada di Smirne” di A. Arslan edito Rizzoli.
@maude: …infatti non ha proprio senso starsi a stressare con diete e privazioni quando bastano tre maratone e mezzo per far fuori il dolcetto…
@cricca: il segreto di Sigrid? certo non la dieta. La fureur de vivre peut-être?
xbarbara babs…(26) forse la sua dieta è uguale a quella di Luca…..
a proposito di dolci , due pulzelle avevano parlato ( e scritto ) di ricette di torte di mele , le avevo copiate su un floppy che poi si è rotto…Chi erano ? una parlava della torta..rovesciata se non vado errato . Il periodo dovrebbe essere tra agosto e ottobre 2008 !
@acquaviva, anch’io ho capito dopo… leggendo i commenti del day after! beh, la prossima volta ci riconosceremo!;-)
Grazie acquaviva, segno subito l’indirizzo tra gli appunti del tour romano.
@Sigrid, per l’amica che mi ospita nella capitale ho stampato il tuo cavolendario 2009, ma non preoccuparti: su cartoncino-fotografico-patinato e rilegato come si deve!
Simona
@maude: ma lo sai che al Teatro 7 eravamo sedute quasi di fronte ed io l’ho capito solo dopo, perchè ti eri presentata per nome e non per nick?! Mannaggia…
@giulianagiu: per quello che riguarda me a gozzovigliare in compagnia sono sempre disponibile!
@cucinella: come si diceva ieri: via Cola di Rienzo 196, metrò Ottaviano
Giulianagiu,quale lago? perchè mi sa che da quelle parti ci sto pure io…mi unirei volentieri al gruppo, nel caso!
@Giu film bellissimo,
pieno di zie amorevoli (che si fanno fare le iniezioni per incoraggiare il nipote) che cucinano cose prelibate, valige piene di marmellate che il piccolo protagonista non apprezza finchè non è troppo tardi……cucina e cucito in tutto il film, struggente ma bello davvero.
P.S. la prossima volta che tu e Acquaviva gozzovigliate nel varesotto posso unirmi? Dal lago non è poi tanto lontano :P
Ciao Giugiu
@giulio(runner), ora che conosco il risultato dei tuoi calcoli sul consumo calorico sarò molto più tranquilla ogni volta che mangerò una ( una???) fetta dei meravigliosi dolci che qui vengono quotidianamente proposti!!! ;-)))
@cricca, per le torte in barattolo meglio evitare dolci tipo pandispagna, con lievito e albumi montati, fecola e maizena, per capirsi dolci che lievitano molto e in fretta… usa piuttosto farina e scegli ricette di torte un pò ” compatte “!
Se ne parlo’ gia’ 1 annetto fa, ma visto che siamo in tema vorrei riprorporlo. Nel film 588 rue paradis (http://www.imdb.com/title/tt0103601/) c’e’ una bellissima scena dove tutta la famiglia di armeni emigranti prepara questo dolce alla loro maniera, per dare al figlio qualcosa da portare a casa di un suo compagno di scuola che lo ha invitato per una merenda snob. Se vi capita guardatelo (tutto il film ovviamente), personalmente l’ho trovato molto bello. La scena dei baklava invece e’ semplicemente toccante :))))
Ragazzi, scusate l’intrusione: c’è qualche anima pia che ha ancora il numero di sale e pepe con la ricetta cavolettiana del sorbetto al basilico? Dovrebbe essere dell’estate 2008 dove c’erano le ricette verdi. un grazissimo a chi me la riscrive!
Sigrid, sei un’artista a tutto tondo! Complimenti
lasciamo perdere diete e calorie da smaltire…ho cominciato a correre da pochissimo e i primi giorni mi ero promessa di non ingerire più nulla visto la fatica che si fa a consumare calorie…ma la cosa è durata ben poco…qua o si smette di leggere il cavoletto o sigrid ci dice il suo segreto!!!
scherzi a parte: ho finito solo ora di leggere tutti i commenti di ieri, sono incuriosita dalle torte in barattolo, già avevo chiesto delucidazioni in passato ma poi non ci ho più provato: va bene qualsiasi tipo di impasto che uso per fare ciambelloni, plumcake, etc…???
Mi sentirei di rassicurare chi è a dieta e si preoccupa della prova costume. Infatti, questo dolce sembra apparentemente sostanzioso ma apporta solo 9023 calorie.
…per dire ieri mi sono allenato, ho corso 7km consumando circa 440 calorie in circa 35 minuti. Per compensare questo dolce mi basterebbe quindi correre un pò di più, per circa 140km. In poco più di 13 ore di corsa sostenuta, ‘na sciocchezza, il dolcetto si smaltisce tranquillamente…
Mamma mia…i baklava, che tripudio di zucchero, miele e frutta secca:troppo godurioso! Ragazze ma siamo già entrate nella paranoia della prova costume?…no,vi prego, godiamo ancora un poco. Qui in Belgio le paste fillo/brik/kataifi te la tirano appresso. Sigrid,un’idea: organizza una trasferta!!!
W i baklava con il tè alla menta(varietà marocchina)
Ciao Sigrid! Ciao a tutti!
bellissime le mattonelleeeee!!!
una domanda che non c’entra nulla con questo post. Qualcuno di voi ha provato a fare la crema di Herme di cui Sigrid ci ha parlato nel post di Identità Golose e che poi ha visto bene di sperimentare con le bombe??? https://www.cavolettodibruxelles.it/2009/02/the-big-fat-creamy-boule-de-berlin#comment-69630
questo weekend vorrei fare una millefoglie e vorrei usare questa crema, una domanda stupida: ma per fare la versione al cioccolato come procedo? mi sembra inutile mettere il cacao perchè non c’è la farina, forse è meglio sciogliere del cioccolato a bagno maria e aggiungerlo?
grazie anticipatamente per qualsiasi consiglio!!!
Cristina
Ma ci vuoi tutti ciccia e brufoli?!?;-)))
bella la ricetta, il racconto, la foto… mi sembra di sentire un profumino greco-turco-nordafricano-mediorientale ( ho dimenticato qualcuno? ) che esce dal pc…
Carissima “cavoletto”,
primo di tutto complimenti per il tuo blog e soprattutto per le tue, sempre ottime ricette.
Scusa se utilizzo questo spazio, ma vorrei farti una richiesta se posso, conosci il doce Gibeniza? mi piacerebbe tanto avere la ricetta.
Grazie mille, e ancora complimenti!
veramente interessante!
anche io la fillo la trovo facilmente al carrefour, banco frigo, insieme alla sfoglia, frolla e brisè arrotolate
buonissima!!!!!!!!!!!!!
questo dolce evoca anche a me piacevoli ricordi….quando qualche anno fa a casa di una paziente di origine armena le sedute duravano ore perchè comprensive di lezioni di cucina e naturalmente di assaggio.Deliziosi i baklava che si faceva spedire da non so dove…
Ora posso prepararli io.Ciao
Ma nessuno ha notato la ricercatezza della location del baclava in foto? Le pistrelline orientali sànno già di viaggi ed esotismi: che bello, anche il post di Sigrid ci dice che l’estate è già nell’aria!
La pasta filo, come tante altre cosine esotiche, conviene sempre comprarla nelle piccole botteghe orientali. Sì sì, proprio quelle che tutti pensiamo siano terribilmente sporche e “probabilmente lì dentro non parlano neanche in Italiano”. Vincendo i pregiudizi si scoprono tesori!
Però sono proprio curiosa di visitare questo famoso Castroni. Domani sarò a Roma, qualcuno mi saprebbe dare l’indirizzo? Sul web ne ho trovati diversi e non so a quale affidarmi.
Simona
ussignur…….
sigrid, ma dove dimine metti tutto quello che prepari/mangi??????
prossimo post, la dieta di sigrid!
meraviglioso….. ciao
babs
@ Sigrid: Scusa, ma tutte queste cose, le mangi tutte tutte? Sul serio?
pare che questo megacalorico dolce sia comune alle culture arabe e mediterranee e che a parte la forma varino anche gli ingredienti eccezion fatta per le noci e la pasta filo. toccherà sicuramente assaggiarlo
mi hai aperto un angolo di ricordi, di quelli dolci, quando il papà di un fidanzatino tornando da Atene portava a casa dolci mielosissimi.
Che bomba calorica, ma che buona! :-)
Wow!! Dolce extra dolce, ideale per tutti quei momenti in cui si ha bisogno di una dose massiccia di coccole gastronomiche (e non solo..)
Immagino che sapore paradisiaco potrebbe avere, sostituendo il trito di frutta secca con una crema frangipane..!!
Ok.. la dieta è ufficialmente rimandata alla prossima settimana.. :D
Matteo
Il baklava mi fa venire in mente atmosfere franco-mediorientali: il cortiletto della moschea di Parigi dove mangiare dolcetti e bere un tè alla menta..ma anche i vicoli della vieux Nice e con le loro colorate pasticcerie tunisine.
P.s. cucina greca e cucina turca sono legate in modo genetico, considerate le vicende storiche dei due paesi!
concordo, io a questo dolce non sono mai riuscita a dire di no, in qualsiasi stagione! ;-)
Sigrid, hai mai sentito il gusto di gelato alla Baklava della Fatamorgana?
…..
Questa disputa intorno al’origine del baklava dispare nel secondo che affondo i denti in questi sciropposi meravigli! Essendo libanesa, chiaramento li considero nostri… ma adoro anche le variazioni di altri paesi. Grazie mille per usare l’avanzo della pasta filo in quest’aromatica ricetta!
Confermo, la fillo la fa anche la Buitoni, non sarà come quella di Castroni ma non è affatto male ^_^
@laura
mi pare a quella dell’eur-torrino ma qualche volta vado pure ad una più piccola vicino ad acilia, comunque una delle due di sicuro..
e mi sembra di averla vista anche al panorama ma non sono certissima
la pasta fillo ogni tanto la trovo al supermercato e ne faccio incetta, questo metodo per smaltirla mi sembra molto interessante, anche se sbucciare tutta quella frutta secca non mi esalta come idea :)
@ Barbara ma in quale GS (Roma) la trovi la fillo io l’ho sempre vista solo da Castroni?
ciao
Meraviglioso il dolce e le mattonelle della foto!
A Milano trovo facilmente la pasta fillo… ce l’ha l’Esselunga! Infatti ogni tanto mi diverto a fare qualche fingerino stuzzicoso!
Baklava… per me davvero troppo dolce!!
Poi… non so se la cucina greca esiste, ma ogni volta che andavo in Grecia da bambina adoravo i loro piatti tipici! Compreso lo tzazichi (o come si scrive :P)!
Avendo un papà tripolino e amante della cultura araba adoro tutti questi dolcini sciropposi….li mangio da quando ero piccina…. Peccato che ora con l incombente prova costume devo farbe a meno per un pò….
sissi anche a roma, sigrid, io la fillo la trovo alla giesse nel banco frigo (insieme alla pasta sfoglia arrotolata fresca) mi pare che la faccia la buitoni..
piuttosto la kataifi… ma da castroni ce l’hanno? io non l’ho mai vista…
p.s.: nello sciroppo anche un chiodo di garofano…
Cette recette est un véritable attentat !!! ;)
Depuis le temps que je cherchais une recette claire pour me lancer: merci…
sigrid questo dolce ricorda molto anche a me la cucina magrebina in particolare quella libanese..sembra ti sia venuto benissimo!
la prossima volta farò caso agli arachidi ;-D
Le mie figlie mi chiedono sempre di cucinare la baklava, ho sempre nicchiato per la difficoltà di trovare la fillo e perchè non amo tantissimo i dolci così …dolci, ma dato che l’imput viene da sigrid è chiaro che oggi si farà!!
ieri ho fatto il cake bollito: buonissimo ma mi domandavo: perchè si cuociono prima gli ingredienti e che differenza fa? un saluto a tutta la piazzetta
Gabriella
… per uno strano scherzo del destino qui la fillo si trova facilmente nei negozietti di alimenti etnici, nelle catene di supermercati specializzate in surgelati … e anche all’Esselunga. Poi magari devi andare fino a Milano per una salsa di soia od un aceto di riso decenti… ma forse con la fissa del jap casalingo nel Varesotto ci sto solo io (… e Giu, quando cala in queste lande!)
Il baklava a me piace prepararlo anche a più strati… Resta un pochino più facile da sporzionare, soprattutto se si è andati bene a fondo con il coltello negli intagli pre-cottura
Mi faccio proprio una cultura sul cibo etnico leggendo il tuo blog.. mi dispiace per la dieta Corrado..ne avrei bisogno anch’io..ma rimando..
Essendo Greco, ti posso assicurare che esiste una cucina greca…
Certo la cucina Greca come tutte le cucine del mondo è molto influenzata da altre culture, da altri popoli, da tutto quello che è successo nella nostra storia recente e passata, ovviamente anche dai 400 anni di occupazione Turca. Ma dire che non esiste proprio una cucina greca è un po esagerato secondo me.
Saluti,
Ioannis
p.s: per l’esattezza, la ricetta più antica che assomiglia al baklava che sappiamo oggi forse proviene dalla Cina-Mongolia
il baklava con il the alla cannella hanno segnato tanti pomeriggi al caffè arabo a piazza bellini (ovviamente, napoli)
ahhh…la pasta fillo!!!!! per me é una leggenda metropolitana…ma esiste davvero??? non la trovo neanche nei supermercati piú forniti!…qui nel pueblecito, poi non ne parliamo….
@sigrid: non preoccuparti, anche chi e’ a dieta puo’ sentirsi addosso un bel frisson. Si, guardando gli altri che si godono il baklava…