Di come nascono le cucine…

Oggi, post ad alto contenuto grandefrattellistico. Beh, l’aspettavate da un po’, ed era un po’ che lo dovevo scrivere, solo che non ne avevo mai il tempo. Ma, una promessa è pur sempe una promessa e sopratutto, ho sufficientemente scocciato l’anno scorso con il periodo ‘no cucina’ per non negarvi uno scorcio dentro quella particolare stanza di casa mia che in effetti è più importante di tutte le altre… :-)
I disegni di questo post sono di Andrea Federici, il ‘mio’ personalissimo progettista scavolini, le foto sono mie (un po’ così così, la cucina finita mi piace da matti ma l’unico suo diffetto è che a luce naturale non è che sia messa bene, eh vabbe, la perfezione non è di questo mondo), il testo invece è stato scritto in gran parte verso dicembre dell’anno scorso, così sapete tutto …

episodio 1
in cui c’era quindi bisogno di una cucina

Beh, diciamo che questa è la tappa più facile: scegliere il modello. Prendo quindi il catalogo scavolini e sfoglio. Il mio sguardo si ferma sul modello crystal, in acciaio e vetro temperato. Sfoglio più avanti, torno indietro, guardo, medito, sfoglio ancora. E finisce sempre che torno sulla crystal. E il giorno dopo la stessa cosa. Insomma, dopo un po’ è abbastanza chiaro: è quella la mia cucina. Bene. Colore? euhm, beh, dunque, nero sarebbe chic ma forse un filo opprimente per un posto in cui passo cosi tanto tempo. Rosso sarebbe divertente ma forse… troppo rosso? arancio, lila e verde mela, carini ma poi mi stufo. Insomma, visto che ho fatto tanto per tenere bianca la casa, tanto per essere originale la cucina missà che la prendo bianca. Il ripiano, va da sé, in acciaio, non c’era neanche discussione possibile, acciaio come le cucine vere, acciaio perché freddo e pulito, acciaio perché si riga anche solo a guardarlo ma tant’è, qua non siamo in un show room, qua si vive e si lavoro e qualche graffietto beh ci sta (basta che non finisca come in una certa cucina di un ristorante di cui tacerò il nome, dove il ripiano non è più piano ma un susseguirci di depressioni, come se l’avesero preso infinite volte a botte, il ripiano… :-) Fine episodo uno: uh, quant’è stato facile! :-)

episodio 2
in cui vabbe si c’è la cucina ma come la si mette?

Tutto quello che sapevo io e che volevo tanto spazio per lavorarci e volevo tanti tanti pensili per non avere nulla o quasi, a vista. Solo che lo spazio non era esattamente convenzionale e sopratutto ma come cavolo si fa a immaginarsi una cucina in 3D quando non è il tuo mestiere?? Qui c’è voluto tutto il genio di Andrea: ha immaginato, disegnato e proposto e rivisto diverse soluzioni fra le quali alla fin fine ho scelto la mia, aggiustandola ancora un po’: una composizione a L in cui in lato corto sono due colonne, un lato lungo con lavelli e piano cottura e poi un genialissimo banco colazione, l’isola dei poveri se volete – comunque non avrei potuto distruggere mezzo pavimento per far spuntare acqua, gas e elettricità in mezzo alla cucina. In compenso però, e bastava e avanzava a consolarmi, c’è un ripiano di un metro su1m60, acciaio, con sotto 4 cassetti e due cestoni, spazio quanto basta per ospitare tutta quanta la roba per la pasticceria, dispensa, collezione di stampini e aggeggi vari compresi, un vero e proprio angolo pasticceria insomma. Sull’altro lato ci entrano due sgabelli (per la colazione apunto, lo dice il nome stesso: banco colazione :-) e via. Confesso che ho insistito molto per mettere il più gran numero possibile di cestoni e cassetti larghi – pare siano passati di moda, phouah! – e sono veramente la cosa più comoda al mondo, immaginate un po’, tutte le posate e mestoli e aggeggi vari e tutte le vostre innumerevoli spezie, ciascuno in un singolo cassetto che si trova sotto il piano cottura – stesso discorso per il cassetto verticale che ospita tutti gli oli e aceti ecc… :-)

episodio 2b
in cui si sceglievano gli elettrodomestici

Ve lo dico subito, a parte che sembravo una bimba alle prese col catalogo di un produttore di bambole, ci ho passato le notti insonne. Vabbe quasi. Fatto sta che non riuscivo a decidere se prendere un piano cottura di 4 o 5 fuochi, alla fine ha vinto il 5 (grazie a un ragionamento del tipo elementare-watson: se ne prendo 4 e mi accorgo dopo che me ne serviva un quinto poi il quinto me lo posso scorda’, se invece ne prendo 5 e ne uso solo 4 beh, non sarà un dramma. E col senno del poi, il bruciatore centrale a 6Kww è fantastico per il wok e per l’acqua della pasta, mai più senza… Poi, stesso dilemma sul forno, che alla fine ho preso in versione ‘a vapore’, accompagnato di un cassetto scaldavivande. Infine, Frigo no frost con congelatore sotto e lavastovoglie a due cassetti indipendenti, praticissimi per quando hai da lavare non moltissimissimo, risparmi acqua e c’è pure la funzione eco :-). Tutta sta roba ovviamente andava incassata nel resto della cucina (ed è per quello che l’abbiamo misurata infinite volte e che altri sono venuti a verificare le misurazioni mie ecc…). E quasi dimentico cappa architect con le sue meravigliose lucine magiche :-)

episodio tre
in cui mi sono giocata un joker

Con Andrea avevamo scelto di rivestire le simpatiche piastrelle di casa con del laminato tundra antiquato, made in ikea, rigorosamente da segare da sé. Insomma, se avete a disposizione un papa un po’ bricoleur in pensione allora siete proprio apposto: ci metterà fra due e tre giorni, trasformerà en passant almeno una stanza di casa in una vera e propria segheria (usando, per segare, i vostri nuovissimi cavaletti laccati bianchi, distruggendoli, ovviamente, pensare a ringraziarlo; per non dire della finissima segatura di laminata sparsa ovunque :-). Trovare una qualche cosa per rifinire l’ingresso e l’inizio del laminato vi costerà un viaggio al leroy merlin di fiumicino (e già che ci siete, un paio di caffè, un pranzo al mare e un paio di chili di pescetti freschi da riportare a casa), però in finis il risultato non viene affatto male. Però ecco, non dimenticare di preventivare la mano d’opera volontaria (capire: da sola, col cavolo che me lo mettevo sto pavimento). Lo stesso problema delle piastrelle sussiste per i muri, e si decide di rivestire le piastrelle beigastre di casa con del laminato grigio tortora. Ma questo è oggetto di un prossimo episodo.

episodio 4
in cui ci si chiedeva ma il grigio tortora di che colore è?

Altro grande problema esistenziale da affrontare erano le piastrelle, di un colore beigastro, vagamente marmorizzate, che ricoprono i muri della cucina fino a due metri di altezza. E che non mi piacevano proprio pe’ niente ma proprio pe’ niente. Detto questo, non era neanche il caso di levarle, poiché secondo il contratto di afitto la casa va restituito nello stato in cui la si trova e blablabla. La soluzione suggerita da Andrea era il panello di laminato. Anzi una decina di panelli, a rivestire tutta quanta la cucina. Colore? Grigio tortora, di cui mi manda un campione. Guardo il campione, e lo trovo molto scuro, come grigio. Lo dico ad Andrea, e lui risponde che non è mica tanto scuro. Ci ripenso e medito sul mio pezzo di laminato grigio. Solo che a me mi pare proprio grigio antracite, un grigio che sembra uscire dalle viscere della terra, che ricorda i minerali grezzi, la sporcizia delle miniere, affascinante e… francamente scuro. Quindi torno con il mio ‘si ma è proprio tanto scuro’ e andiamo avanti cosi per più di un mese, a ping pong fra ma è scuro e ma no non è molto scuro… Un giorno che per l’ennesima volta discutiamo del colore di sto benedetto laminato mi viene un lampo di genio. Vado a prendere il campione di laminato, guardo il suo ormai familiare colore grigio scurissimo e… lo rigiro. Sul retro, cioè sul verso, c’è un grigio candido, che ricorda il mare del nord e le nebbie del belgio, un grigio che è quello di, beh si, le tortore. Anzi a dire il vero c’è pure l’etichettina che dice ‘grigio tortora’. Non ci credodi essere così stupida e rapporto l’accaduto ad Andrea che un altro po’ ci rimane per il crepapelle. In conclusione, dopo due mesi di discussione, resta quindi solo da far apporre il laminato colore grigio tortora…

episodio 5
in cui si va dal ferramenta e si fa da se

Tra una cosa e un’altra siamo arrivati metà dicembre. E un giorno, ricevo, ignara, la chiamata di un a me ignoto trasportatore che mi comunica che è appena andato a ritirare una cucina e vorrebbe sapere dove la deve lasciare. Casco dalle nuvole, quasi stupita che sia già quasi tutto finito, e subito dopo mi viene un mezzo infarto: la cucina non è pronta, manca, appunto, il famoso laminato sul quale tanto ho tergiversato. Il problema è presto risolto poiché più tardi, insieme alla visita preventiva, ricevo conferma dal signore-posatore-di-laminati che l’operazione è un lavoro luuuungo, e pignooooolo per non dire costoooooso (traduzione: è un lavoro che non avevano manco tanta voglia di fare). Al ché, avendo ormai la cucina alle porte, prendo una decisione eroica (di quelle incosciente, avete presente?): piuttosto che di rischiare un paio di settimane di ritardo causa laminato, piuttosto che di tenermi quelle piastrelle color cacchetta, me le dipingo io, di bianco, banzai! Pensando che in fondo potrebbe anche dare un bel contrasto, il rilievo delle piastrelle un po’ old fashion con gli armadi hitech (vabbe a noi intellettuali ce piace teoriza’, sissa). Detto fatto (beh, insomma), cancello ogni impegno e l’endomani mattina vado (i-ho i-ho) al ferramente, prendo un paio di litri di vernice bianca plastica, pennelli, acqua raggia, pensando che in fin dei conti meno male se ho fatto 6 anni di belle arti. Penso, sempre ignara e per di più ottimista, di sbrigare la faccenda in mezza giornata e mi metto all’opera. La verità è che dopo mezza giornata ho fatto solo la prima mano a metà della cucina, dopo due giorni la prima mano dell’intera cucina, e dopo quattro giorni ho finito. Nel mentre, a parte che profumo abbondantemente di acqua raggia, a parte che hodistrutto un paio di tennis, dei jeans, e che la sera mi devo lavar via la vernice persino dalla faccia, mi sono ferita a un dito causa legno grezzo del pennello, ho rinforzato la muscolatura delle cosce (fare su e giu lungo i muri tutto il pomeriggio è fondamentalmente come fare spinning), il braccio destro mi fa malissimo e mi sono pure preso il raffreddore a forza di stare tutto il giorno a dipingere con le finestre aperte. Leggermente esaurita ma felice, il risultato è al di là delle speranze (e sopratutto, da bianca la stanza sembra di colpo molto più grande di prima, booh?). E che portino pure la cucina, tié.

episodio 5
in cui arriva sua majesta la cucina

ovvero 30 scatoloni, portati dentro da tre facchini, che hanno anche abbondantemente bestemmiato quando si sono dovuti fare un piano di scale (meno male che non vivo al quarto piano) con il frigorifero. Un paio di giorni dopo i mobili sono li, al loro posto, mancano solo gli elettrodomestici, nel mentre mi aggiro pensierosa per una cucina non cucina, scarto scatole, compro accessori, sistemo un po’ tutto, e mi consolo sedendomi col portatile sul ripiano di acciaio, lo guardo brillare, stupita, e scrivo il post di com’è nata la mia cucina.

episodio 6
the end

Dopo due tre contrattempi alla fine c’è tutto, e nel mentre scopro la sindrome della cucina nuova: uno ci entra, anche di sera o di notte, si ferma a guardare e la trovo bella, straordinaria per novità e perfezione. Poi passa, cioè ti ci abitui :-)) Resta che dopo un paio di botte dolorosi (ci vogliono un po’ di giorni per capire le distanze, lo spazio, nel mentre ti urti un paio di volte la fronte agli spigoli dei pensili, prendi delle ante in faccia, quando non ti fai addirittura cadere il tagliere di polipropilene sul dito, sissi,sonopersino riuscita a fare quello), i miei spazi gli ho trovati, ho una marea di ripostigli in cui organizzarmi tutto ciò che mi serve, dalla dispensa al pentolame passando per qualsiasi altra tipologia di cosa che abbia a che vedere con la vita in cucina, insomma, entro fisicamente in sintonia con la mia cucina. E mi chiedo tutt’ora com mai abbia fatto a lavorare e passare tutto quel tempo senza un luogo così :-)

Accessori

Poco roba a dire il vero: il porta coltelli a calamita, un porta mestoli, un paio di scaffalini per le bottiglie, tutti ikea, una bilancina nuova che si appende al portomestoli (prticissimaaaaa). Eppoi,
cucina nuova vita nuova quindi via il legno e taglieri in polipropyleno bianco, coltelli global, kai shun e komachi, un paio di silcopat nuovi, un rinovo della collezione dei cul de poule, fruste & co ormai tutti in acciaio, idem per le padelle, de buyer e qualche pentolina agnelli (oltre alle barazzoni che sono fra le poche cose che, della cucina di prima, si sono salvate), e poi ancora lanciafiamme per le creme brulee, grattugge microplane, un paio di fogli di formine di silicone nuovi, cambiamento di tutti i barattoli delle spezie e fruttasecca & co, cambiamento anche della scuderia dei piatti & co: ormai i piatti sono tutti rigorosamente bianchi, i bicchieri sono tutti da osteria, rigorosamente duralex, pecco solamente sulle posate che sono alessi (tutto il resto della roba da tavola, cioè quella che non serve a cucinare e mangiare al quotidiano – eccioè per le foto – è stata trasferita sugli scaffali dello studio :-)

E questi?? che ci fanno li in mezzo?? Beh questa è un’altra storia, per un altro momento… :-)

132 Commenti

  • lauragirasole ha detto:

    Ciao Sigrid.
    Volevo ancora ringraziarti. In questi giorni sono stata contattata da “kitchenaid”: sono stati gentili, disponibili e soprattutto preparati. Grazie davvero perchè tra le tante cose che fai hai trovato un attimo anche per me: non solo le tue ricette sono affidabili, ma lo sei anche tu!  Buon Weekend!  

  • laura ha detto:

    Prima di tutto: GRAZIE!Le tue informazioni mi hanno fatto capire un po’ di più. Mi sono già rivolta al servizio clienti che purtroppo però fornisce solo indicazioni generiche e anche i rivenditori da me contattati a domande più approfondite non sanno rispondere. Così ho consultato il catalogo dove nelle specifiche tecniche ho trovato appunto la funzione “rosticceria professionale”, ma senza ulteriori indicazioni. Perciò ti sarei infinitamente grata se tu potessi
    prestarmi ancora un pochino del tuo tempo fornendomi un contatto in kitchenaid. Grazie ancora. Buona giornata
    P.s. Crepi il lupo

  • Sigrid ha detto:

    @laura: scusami, il tuo messaggio mi era proprio sfuggito… :-) Dunque, a parte che sottoscrivo il consiglio di Barbi che dice di contattare il servizio commerciale, che è senz’altro il miglior modo per ottenere le info che ti servono, e premettendo che non sono una technica quindi spero di non fare danni, rispondo a quel che posso: con il forno a vapore si può perfettamente cuocere senza vapore, in modo tradizionale (statico o ventilato), il vapore si usa o su tutto il forno oppure con la vaporiera fornita insieme al forno (che permette di cuocere verdure e budini e quello che ti pare come dentro una classica vaporiera…). La possibilità di cuocere su più livelli come in un forno professionale (da ristorante voglio dire) non credo proprio; la funzione ‘rosticcieria professionale’ (cos’è?)? invece devo confessare che mi manca, l’arrosto lo puoi cuocere con le funzioni tradizional, con una delle impostazioni dei programmi vapore (che è meglio :-) o con la funzione bassa temperatura.. :-) Ecco quanto per quello che ti posso dire io, se hai bisogno di altro scrivimi che vedo se riesco a trovare qualcuno in kitchenaid che possa risponderti che forse è la soluzione migliore per trovare risposte affidabili :-) ps. in bocca al lupo con i preparativi del matrimonio! :-)

  • Barbi ha detto:

    Laura 128: Chiedi ad un architetto e/o all’istallatore. Tramite l’architetto – o prova da te – contatta direttamente la sezione commerciale dell’azienda di produzione. Kitchen Aid mi sembra una marca inutilmente costosa.

  • laura ha detto:

    Cara Sigrid,

    scusa se approfitto della tua disponibilità per un quesito che riguarda la cucina…in senso lato.

    Tra un paio di mesi mi sposo(!) e, tra le tante cose, devo acquistare anche il MIO (tutto mio) primo forno.

    Ho letto a suo tempo con molto interesse e me lo sono spesso riguardato prendendo appunti,questo post sulla nascita della tua cucina: mi sono innamorata del tuo forno, ma ho qualche dubbio che nè il call center nè il catalogo riescono a dissolvere. Mio fratello realizzerà la cucina e potrò acquistare il forno attraverso i suoi fornitori, ma neppure questi ultimi però mi sono stati d’aiuto.

    – il forno a vapore può cuocere anche in modo tradizionale?

    – è possibile cuocere su più livelli (cosa che è possibile nei forni “Twelix”, proposti di recente da Kitchen Aid o almeno così mi hanno detto)

    – sul catalogo, nelle specifiche tecniche, non c’è la funzione professionale per la rosticceria: cosa significa? (Come si cuociono allora gli arrosti?)

    Scusa, scusa, scusa, ma per me è un acquisto davvero importante e ti sarei infinitamente grata se tu potessi dedicarmi un pochino della tua attenzione o, alternativamente, se potessi indicarmi chi mi possa aiutare.

    Grazie, grazie, grazie sin da ora per tutto ciò che potrai fare.

    Buona domenica!

  • Giacomo ha detto:

    ma perche io invece la trovo tristissima questa cucina senza le fineste e senza luce naturale?? E atrezzata benissimo e pensata genialmente ma le finestre? la luce?? ;((

  • Marina ha detto:

    Io sto ristrutturando casa proprio ora e fra un mesetto mi arriva la tanto sospirata cucina! la cosa che mi sta preoccupando di più è però l’illuminazione, sto combattendo con il geometra per averla come dico io e spero sinceramente di riuscirci… odio cucinare al buio, ma volgio anche la luce soffusa per la sera! la domanda sorge spontanea: ma i faretti neri li hai messi tu o erano dei tecnicici che avevi in cucina? perché quasi quasi… :-)

    ciao!

    Marina

  • DanielaM ha detto:

    Bellissima, mi hai confermato un sacco di idee che avevo (forno e lavastoviglie KA, per dirne un paio :-))!!!!
    Unica “critica”, ma questo avrebbe dovuto saperlo il progettista, e’ che il frigorifero non va MAI accanto al forno!! Purtroppo invece pare che tutti continuino a mettercelo.
    Per il resto bravissima, e a propo: ma come hai fatto a dipingere quelle piastrelle in modo cosi’ perfetto? Sono lucide, bellissime!
    Grazie per questo reportage, molto molto utile (io ne devo rifare 3, dico TRE, di cucine, e sono ancora in alto mare!)

  • Giada ha detto:

    Ciao…mi presento sn Giada è la seconda volta ke lascio un commento xò leggo sempre i tuoi post a parte ultimamente xkè sn stata presissima…xò mi sn aggiornata e qndo ho visto questo mi sn messa a leggere curiosa…la tua cucina è mooolto bella nn sembra vera…sembra quelle cucine ke vedi nei cataloghi e ke dici ne avrò mai una così?!bè bella davvero complimenti soprattutto le foto sono bellissime rendono l’atmosfera che tu hai descritto con le parole anzi di + davvero bella…
    p.s. cercherò d lasciare + commenti cercando di nn essere timida cm al solito così ank’io piano piano potrò far parte un pò del vostro gruppo e conoscerti meglio :)Ciao

  • Giulia ha detto:

    @ir3n3: grazie mille! ;)

  • Gallinavecchia ha detto:

    Bellissima!

    Ho amato moltissimo leggere tutti gli steps che ti hanno portata a questo splendido risultato.
    Mi sa che quando cambierò la mia cucina di interpellerò per ua consulenza! ;)

    baciotti
    Gallinavecchia

  • Ir3n3 ha detto:

    @GIULIA:
    ciao,
    io credo che si possano pitturare del resto sono sempre ceramica,credo che l’importante e’ che non siano a rilievo,perche’ altrimenti-e dico anche CHIARAMENTE- il rilievo si vedrebbe anche dopo la pittura.

    Cmq se decidi di pitturare le piastrelle vai un un buon colorificio dove hanno anche il tintometro,di modo che puoi sceglierti la colorazione che preferisci e poi fatti consigliare la pittura per piastrelle.
    A me diedero come scritto sopra,un aggrappante e la tina che andava diluita in percentuale con acqua.Su consiglio del venditore ho -Sgrassato accuratamente le piastrelle e le ho scartavetrate cosiche la vernice attaccasse meglio.
    Il risultato e’ molto buono!

    Ire

  • milena ha detto:

    Ciao Sigrid…è stato carino seguire i tuoi steps..però ti faccio un appunto! IO avrei osato il piano KA con i due piani ad induzione + i tre fuochi!! Il mio troneggia nella cucina ed è l’elettrodomestico che mi piace di più!
    Sai che la curiosità è femmina….perchè non continui ad aprire i tuoi cassetti/cassettoni e ce li fai vedere???
    Complimenti!!

  • Giulia ha detto:

    domanda.. ma si possono pitturare anche le piastrelle con disegni (non in rilievo)? nel senso.. com’è il risultato? vengono coperti i disegni? non sapevo che si potessero pitturare le piastrelle, ma pensa te.. forse mi avete trovato la soluzione :)

  • Ir3n3 ha detto:

    Ops ho messo una enne di troppo!
    Cmq anch’io l’anno passato ho tinto le piastrelle del bagno le mie erano grigio topo.
    Ho usato una speciale tinta per ceramica e devo dire che dopo 2 gg di duro lavoro il risultato e’ stato ottimo.
    HO dovuto scartavetrare le piastrelle tirando via il lucido e per renderle belle porose,passato l’aggrappante e lasciato in posta per un giorno.Ed in finale 2 mani di giallo ocra sapientemente diluito con acqua,gia’ perche’ per fortuna tutte queste nuove tinture non sono affatto tossiche e chimiche!
    Tutto questo per dire che ti capisco benissimo!
    E tutto sommato pitturare le piastrelle e’ un compromesso accettabile fra la spesa economica e quella di tempo.

    Ir3

  • france ha detto:

    bella!
    adoro quei cassetti pieni e ordinati…

  • Ir3n3 ha detto:

    Singrid,
    so’ che non ci conosciamo,ma seguo spesso il tuo blog e scopiazzo spesso le tue ricette.

    Senti ma posso trasferirmi nella tua cucina?mene staro’ in un cantuccio e non daro’ mai fastidio telo prometto.
    E’ bella, funzionale, spaziosa e soprattutto e’ piena di attrezzi e minuzie per la pasticceria!

    Io sono un’allieva pasticcera!!Anche se a dirla tutta mi piace l’enogastronomia in generale!

    Grazie di esistere!!
    Ir3

  • Fran82 ha detto:

    Mi stavo chiedendo: Ma se dovessi lasciare l’appartamento, come farai a togliere tutta quella vernice bianca?!

  • Alessandra ha detto:

    Che bella!!!! E’ il mio sogno una cucina così!

  • Margherita ha detto:

    Devo dire che questo post mi ha rallegrato mooolto tutta la settimana, mi sono “fatta gasata” perchè per tanti aspetti mi ricorda la mia cucina e lo stesso effetto me lo fa quella di Gatto goloso.
    Io ho però il piano bianco con profilo marrone scuro.
    Sigrid è bello poterti immaginare al lavoro in questa bella cucina e con un bel terrazzo romano!
    Certo che una fotina delle mensoline dello studio… oppure puoi svelarci un altro segreto… come fai ad essere così magra?! Ti prego dimmi che almeno la tua dolce metà è un filino in sovrappeso!

  • san bernardo ha detto:

    Sigrid (84) Sul terrazzo puoi fare un’isola verde utilizzando a) per la base : cassettine di legno tipo frutta, del mercato. Una con gli agolari verso il basso ( crei uno spazio ventilato ed ombroso) e un’altra sopra,con gli angolari verso l’alto . Questa la puoi riempire di terriccio oppure di sacchetti di terra,in cui potrai seminare…Logicamente il tutto moltiplicato per lo spazio che vorrai occupare…

  • Babuska ha detto:

    Ecco, finalmente son riuscita a leggermi il post al completo… avevo saltato la parte del grigio tortora ;-) Eppoi pensavo che la lavastoviglie fosse il forno. Abbiamo in comune: il colore della cucina, il lavello, la KA, gli stampini gialli da muffin, i barattoli Ikea. Per il resto: invidia! Hai una cucina splendida, coccola, funzionale e piena di contenitori. Però fai bene a tenere i taglieri vicino al lavello, io li riponevo in forno e Barbara T (buon trasloco carissima!) si ricorda bene cosa ne è stato di loro. Però i miei erano in plastica etilenica (sempre made in Sweden). Grazie per il bel post Sigrid, ci sentiamo ancora di più a casa così.

  • iomilanese-laura ha detto:

    che bello, sigrid, sapere dove pensarti! grazie e a presto. Io latito ma sono in giostra!

  • Gabri ha detto:

    @Sigrid effettivamente il ragionamento torna. Pare anche un acquisto di qualità e quindi sperabilmente non andrà in frantumi al minimo spostamento

    @Giu apprezzabilissima la costanza nel rispondere a quasi tutti i post. La strada quindi è farmi un nome ed essere pagato per occupare un appartamento: niente di più facile!

  • rdr ha detto:

    lo so.. sono arrivata tardi ma.. non si potrebbe sapere con quale prodotto hai ricoperto le piastrelle?

  • polepole ha detto:

    … ho solo guardato le foto ed i diesgni, ma prometto che mi trovo dieci minuti per leggere questa meraviglia di post…
    nel frattempo ho preparato la canadese perché credo che verrò ad abitare nella tua cucina! che meraviglia…

  • Salines ha detto:

    @Sigrid
    E’ davvero funzionale,lineare ed elegante. Geniale la pitturazione delle mattonelle!

    @gatto goloso
    Nella tua foto ho notato un robot Kenwood multipro. Se è quello, potrei chiederti delle cose? Ci potremmo trasferire nel forum per non dilungarci qui. Grazie.

  • prudenza ha detto:

    Anche i miei auguri per la cucina nuova.
    Ma visto che adesso si parla di arredamento,vi pongo anch’io il mio quesito.Devo sistemare la cameretta dei bambini, ho ordinati i mobili color crema, adesso devo ridipingere le parete e non so come farle, avevo anche pensato a rivestirne, almeno in parte, con qualche pannello.cosa ne dite? E la mia “salvatrice” acquaviva che dice?

  • mg ha detto:

    sono arrivata qui x caso.
    la cucina è già una mia grande passione ma dopo aver visto questo sito ho tirato fuori la mia vecchia reflex.
    sigrid sei bravissima!!!!!!

  • marti ha detto:

    @ san bernardo :-D bell’idea nooo?
    @ giu io gliel’ho mandata. Non dovresti vergognarti, è uno degli angoli di paradiso della casa e ognuno ha il suo. Assolutamente inopinabile! :-))

  • Serena ha detto:

    Grazie per aver condiviso con noi tutti questi momenti e: bellissima cucina! La mia è piccolina e completamente diversa (più buia, country, finta muratura, etc.) ma la tua è decisamente bella, attrezzatissima e sembra il top della funzionalità! Quando l’ho acquistata non avevo studiato troppo bene la questione dei cassetti e cassettoni e mi dispiace averne messi pochi (perchè poi debbano essere passati di moda???), di una cosa però non mi pentirò mai: il piano di cottura ribassato!!!
    Posso provare ad indovinare il colore del tuo pavimento? Tundra anticato? Oppure è il rovere? Mi sembrerebbe di più il primo ma potrei sbagliare!

  • catobleppa ha detto:

    Questo post mi interessa molto per motivi personali… ho appena preso casa nuova e devo arredarla, cucina compresa. Ma mi sa che per motivi economici mi rivolgerò per tutto a mamma ikea. Qualcuno di voi ha una cucina ikea? Consigli? Sigrid mi diresti che vernice hai usato per pitturare le piastrelle? E’ una soluzione geniale, non ci avevo pensato.. anche io ho delle piastrelle bruttissime. Mi piacerebbe fare lo stesso. Ovvero, farlo fare a mio zio, che io sono impedita. Magari ti scrivo in privato così se puoi mi dai i dettagli tecnici… Grazie!

  • breb ha detto:

    Molto bella la cucina, come anche approvo in pieno la scelta degli elettrodomestici (lo so che non aspettavi altro che la mia approvazione…), l’unica cosa che avrei disposto diversamente sono il frigorifero ed il forno, non li avrei messi vicini, hanno funzioni diametralmente opposte e vanno ad interferire l’uno sul consumo energetico dell’altro.

  • CorradoT ha detto:

    Sigrid, Giu & gli altri del tagliere: le muffette nascono e si riproducono nei tagli, il polipropilene e’ secondo me troppo morbido per essere usato nei taglieri. Penso che questi taglieri vadano asciugati subito dopo il lavaggio, e non lasciati in lavastoviglie, in quel bel caldo umido. Ognuno faccia come crede, ma se pensate che il polipropilene molto usato sia igienico, allora e’ meglio che non entriate nelle cucine di diversi ristoranti. Ho visto dei taglieri che quando pensavano che uno fosse distratto tiravano fuori le gambine e si spostavano :))

  • Mansikka ha detto:

    Complimenti per il “maquillage” delle mattonelle!! E’ perfetto. Mi hai fatto venire voglia di quel pavimento ikea…

  • Tingrid ha detto:

    Bellissima!!!! I cassetti…waw…anch’io anch’io voglio i cassetti cosi organizzati.
    Complimenti.

  • Alessandra ha detto:

    Bellissima cucina, il tuo layout assomiglia al mio, tranne che lavello e piano cottura sono invertiti. Non sapevo che la KitchenAid facesse elettrodomestici grossi. In particolare la lavastoviglie doppia è una novità interessante che non conoscevo: ma non consuma più acqua/energia fare 2 lavaggi invece che uno?
    Come mai non hai deciso di incassare il microonde sopra il forno?

  • bettina ha detto:

    ricordo quando ho traslocato…
    Ho riutilizzato la mia adorata Scavolini comprata ormai 23 anni fa ed ancora stupenda.
    Acquisti: frigorifero- congelatore e mneravigliosa cucina ILVE a 6 fuochi e due forni, entrambi rigorosamente blu.

  • barbaraT ha detto:

    grazie sigrid! già aggiunti in lista!
    averlo saputo prima che si potevano pitturare le mattonelle non mi sarei certo tenuta per 7 anni quelle orrende mattonelline con decoro floreale stile country (puah!) della mia vecchia cucina… ah, averti conosciuta prima cara la mia cavoletta!

  • Sigrid ha detto:

    @cobri: missà cheè stato buttato tutto, e no, a parte che per 4 giorni portavo gli stessi jeans con lo stesso maglionee sempre più pieni di macchioline bianche, nessuna barchetta di carta, sorry :-))

  • Sigrid ha detto:

    @giu equelli del tagliere, hum, beh, il mio ce l’ho da un paio di mesi e… beh è abbastanza rovinato, se non altro per la quantità di tagli che presenta. Esito fra buttarlo e ricomprarne un altro, tornare al legno o far finta di niente :-)

    @valerio: c’è scritto nel post, è laminato tundra, made in ikea… :-)

    @barbaraT: armadio stolmen? e qual è?? (il mio è pax, 300cm con ante di vetro, anche li, grazie papa!! – ci ha mezzo 3 giorni… :-)) ps: si, barattolini ikea, nei tuoi giri romani non dimenticare peroni e tervi per il pentolame :-)

    @livio: beh io col trasloco e la cucina ho imparato la pazienza: niente si fa da solo, però una volta che finisci di sistemare, sai che soddisfazioni?! :-))

    @sanbernardo: beh, è solo perché tutta la parte elettirca/idraulica, chiaramente, non l’ho fatta io (ma, è vero, ci sono simpatici aneddoti sulla volta in cui abbiamo fatto smontare il bidet per metterci la lavatrice o quella volta che mio padre, montando le lampade nel soggiorno, fece cortocircuitare tutta quanta la casa, sissi… :-)))

    @maria: ma un’occhiata al catalogo ikea, no? :-))) (si, lo so, mi dovrei far disintossicare :-)))

    @giulio: no guarda, i coltelli appesi sono praticissimi (eppoi comunque ho vietato chiunque di toccarli, i miei coltelli :-))

    @gatto goloso: beh mo’ non esageriamo col lato granfrattelisto eh :-) Insomma ho una stanza con computer e tutto l’ambaradam, tavolo per foto, lampade ecc, e li ho un muro pieno di scaffali ikea (quelli alti 2m di pino, dipinti bianco) con tutto, dai piatti ai tessutti passando per bicchieri, scatolette e ciotoline, brocche, taglieri ecc… :))

    @gabri: sinceramente non c’ho pensato. Cioè, da un lato penso che comunque, ovunque poi vada, si può riadattare almeno un tot pezzi di questa cucina qui, ma più che altro, ho da un pezzo fatto una croce sull’acquisto di un appartamento di 130mq o più nel centro di roma, quindi mi sono fatta il mio bel contratto 4+4, ho arredato tutto quanto e non ho nessuna intenzione di uscire da qui per i prossimi anni :-P E anche: si ma io con la cucina ci lavoro, e non ne potevo davvero più di beccarmi gli avanzi degli altri, insomma, alcuni hanno l’officina, altri lo studio, l’ufficio,, io ho la cucina :-) (e lo studietto, vabbe si :-)
    @imeruelda: in realtà quel terrazzo li sta diventando una specie di orto (al tempo della foto ancora non c’era), insomma ci ho messo le piante aromatiche, fra un po’ anche melanzane, pomodorini, ravanelli ecc, poi c’è un altro terrazzo, uguale ma senza scalini, con limoni, gelsomini ecc, dove momo faccio aggiungere una tenda, ecc :-))

    @babuska: so esattamente cos’è il bricolage con marito poco bricoleur (e infatti io ste cose le faccio fare da mio papa :-P)

    @formichina: non ti so dire di preciso, direi che a rifarla tale quale uguale ci vorrebbero fra 20 e 25 mila euri.
    @alem: ma guarda, il laminato m’han giusto detto di starci attenta con l’acqua, nel senso che buttarci na secchiata magari no, per il resto, davvero, mi piace molto, per ora – vabbe che sono neanche 6 mesi – sta li perfetto :-))

    @twostella: la calamita per coltelli è ikea, una sceemzna, ma utilissima :-) (cmq la fa anche la global ecc)

    @ non ricordo chi che chiedeva dell’induzione: personalmente ho preferito di no… Cioè l’induzione è divertentissima, davvero, ma un po’ mi preoccupava, appunto perché consuma in modo mostruoso, e in una casa ‘normale’ rischi seriamente di far saltare tutto, idem per i bruciatori pro. Per di più, a me il gas piace, anzi, so di diversi cuochi che le cucine solo a induzione non le vogliono, insomma, divertente si ma non a casa mia, e non è neanche stato un punto sul quale ho dovuto meditare a lungo :-)

  • cobrizo ha detto:

    @Valerio: trovi la mia mail nel mio blog ;-)

    Giu: tranne che nel colore e nel taglio di capelli… ;-DD
    sorvoliamo sul fatto che prima della Cucca c’era la Raffa nazionale?? ;-)))

    Sigrid: una foto della remise con pennelli e secchiello di vernice sarebbe stata molto carina! avevi il cappellino di carta fatto a mò di barchetta? io me lo sto facendo… ;-)

  • Dario Bressanini ha detto:

    Giù, confermo che il polipropilene è stato inventato da Giulio Natta, ultimo premio nobel per la Chimica Italiano :)

  • Giu ha detto:

    @cobrizo
    E’ la cuccarini che copia il cavoletto, da anni ormai.

    @lucia
    Ma che pezzetto e pezzetto: quello e’ tutto. Il resto della casa e’ un solo vano compreso il bagno, e si dorme in sacco a pelo verticale, tipo parete nord del Kitzbuhel.
    Anche la temperatura e’ la stessa, perche’ il gas se lo finisce tutto il 6 kww.

    @twostella
    Quella non e’ una calamita, ma un oggetto di decoro autoadesivo, comprensivo di coltelli finti. Hai prensente i libri vuoti di Fantozzi? Uguale.

    @sigrid
    O ma lo sai che le nestre cucine sono quasi identiche? Pensa che la mia e’ marrone!!! Incredibile no?
    E vogliamo parlare delle due “rosse” sul bancone?

    @CorradoT
    Il polipropilene e’ un’invenzione italiana, se non mi ricordo male Natta ci prese anche un mezzo nobel. Dario Dart Fenner Bressanini potra’ confermare. Quindi non si parla male delle invenzioni italiane: sono tutte ottime e senza difetti!!!
    Di taglieri ne ho diversi, e li lavo dopo ogni uso in lavastoviglie. Direi che per quanto mi riguarda e’ piu’ che sufficiente per tenerli in forma.

    @marti
    Facciamo che gliela mandi solo tu? Io mi vergogno! :DDD

    @juls
    Che c’entra: prima di fare una foto alla mia cucina, farei ordine pure io!

    @CorradoT
    Rifiorisce??? Io chiamerei il centro per le malattie infettive di Altanta, perche’ se ti rifiorisce dopo nemmeno 4 comment… vita aliena proprio.

    @Roberto Granatiero
    Lei e’ contro ogni tortura e sofferenza provocata agli animali, ti pare quindi sia un tipo da abbattitore?

    @Terry
    La cucina e’ l’unica stanza che ho guardato quando ho scelto casa :DDD

    @barbara.babs
    Seeeeeeeeeeeeeeh, a bellaaaaaa!!! Fai la fila pure tu!!! :DDDD

    @Gabri
    E’ che ormai il padrone di casa, scoperto il nome dell’affittuario, e’ lui a pagare per averla nel palazzo.

    @acquaviva
    “non c’indurre in induzione, ma liberaci dal gas, amen”

    @giulio de ranner
    Tu di’ che non c’e’ pericolo finche’ non trovi un triciclo della giusta misura. E poi non vorrei essere pignolo, ma lui non usava un’ascia?

    @barbaraT
    Beh, che dire…

  • Valerio ha detto:

    @sigrid che tipo di parquet hai messo ? facciamo un pò di pubblicità al parquet !

    @cobrizo, posso avere la tua mail ?

  • barbaraT ha detto:

    che meraviglia!!! quasi quasi mi pento di non aver preso il piano in acciaio.. acc… mi sembrava troppo csi e invece è fichissimo..
    la mia arriva giovedì e mi sto cominciando a preoccupare moltissimissimo perché non è che siano venuti tutti quanti proprio quattro volte a prendere le misure eh… speriamo in bene, che ti devo dire.. eccomunque, le mattonelle pitturare ti sono venute benissimo! io grigio tortora ci ho fatto un bagnetto.. che poi a me i grigi, compresi quelli tortora, mi piacciono moltissimo.. fosse per me ci farei tutta casa.. ganzi i barattoletti col tappo che si vede dentro, ikea? anche io non vedo l’ora di partire lancia in resta e visa in tasca al rinnovo di tutto l’armamentario.. ho già la lista: spazio7, gusto, c.u.c.i.n.a. a ‘sto giro ho deciso che butto via tutto il pentolame cheap -praticamente quasi tutto…- (tra cui spiccano, devo ammettere pubblicamente, alcuni esemplari presi coi punti della pam.. vergogna!)
    comunque fighissima la tua cucina sig, anche io ho fatto il bancone colazione e i cestoni (passati di moda? ma perché??)
    vi informo, gente, che oggi abbiamo ufficialmente iniziato il trasloco!! yeppahhhh !!! e abbiamo pure finito di montare quella cippa di cabina armadio stolmen dell’ikea…

  • Livio ha detto:

    Cara Sigrid, è da un po’ che leggo il tuo blog, ma non ti avevo ancora mai scritto.
    Stasera mi è venuta la voglia così, di scatto. Perchè vedere la passione e la cura che hai, anche per le piccole cose, mi donato del buon umore, dell’ottimo umore direi. Sto giusto traslocando in questi giorni, e arredare la casa nuova è allo stesso tempo entusiasmante e stancante.Vorresti che le cose si sistemasserò con un schiocco di dita. Vedere la nascita della TUA cucina mi ha ricordato che ci vuol grinta (e con un pizzico di fortuna) tutto filerà liscio come l’olio….:o)
    Bisous

  • Maude ha detto:

    Ora so dove immaginarti al lavoro…:-))
    bellissima e funzionale la tua cucina, affascinante come sempre il racconto e complimenti per l’intraprendenza: non avrei mai pensato si potessero ridipingere le piastrelle… mi hai dato un’idea!
    e…che sorpresa, sabato, trovare proprio una mia foto nel servizio su Teatro7 nel magazine di Repubblica… a imperitura memoria di una bellissima giornata!!!!
    Complimenti per tutto;-))
    ps Anche la mia cucina è bianca ma molto meno fotogenica…

  • Ada ha detto:

    Diamo quindi il benvenuto al forno con l’anta non semidistrutta dal trasportatore selvaggio!
    E che dire della lavastoviglie, senza i copricassetti faceva già la sua figura, ma così è perfetta, oltre che ecologicissima (per cui ri-brava, se tutti scegliessimo elettrodomestici a basso consumo…..)

  • san bernardo ha detto:

    x Formichina (44) …le formichine curiose , finiscono nella pancia del formichiere….

  • san bernardo ha detto:

    x Marti (20) e Gian dei Brughi (51) : cos’è il lancio d un nuovo …programma KITCHEN AID ?

  • san bernardo ha detto:

    x Corrado T ( 17 / 26 ) per il nero non ancora ,ma le piegature per il calore dei tegami o ei contenitori da forno…i tatuaggi con i ferri caldi del piano cottura….( :-) ) Per quanto concerne poi la ‘pulizia’ del piano in legno, anzichè ingrullire per trovare un falegname,puoi acquistare il ‘mouse’ della Blak & Deker…..

  • Gea ha detto:

    Davvero stupenda! Posto che il tuo banco da lavoro è chilometrico, di concetto è pressochè identica alla mia!

  • san bernardo ha detto:

    Sigrid , arredatrice oltre che fotografa/cuoca , ecc.ecc. però non ci hai detto dei collegamenti elettrici….di quelli idraulici , e del divertimento ( :-) ) della posa del pavimento…abbi pazienza, ma da buon ‘fai da te’ è un discorso che mi intriga un pò…

  • Marina ha detto:

    E’ bellissima, grazie per averla condivisa con noi.

  • maria ha detto:

    Brava, anch’io piastrelle bianche con righino a quadretti finissimo nero cucina bianca anch’io ad l come l’hai messa tu, ma ho l finestra lato lavello, poi non il bancone ma tavolo in legno, siamo in 4 2 adulti e 2 adolescenti e la sera mi piace sedermi intorno la tavola con la famiglia………Adesso ho deciso di arredare il salone 6.30 x 5.5 datemi suggerimenti doppie finestre su una parete….. aspetto Voi????

  • clemmy ha detto:

    ps : io in campagna sono rigorosamente country, ma celeste!

  • clemmy ha detto:

    cribbiooo!!il forno essiccatore!!!!!!!!
    everything is wonderful

  • sarah ha detto:

    Una cucina a dir poco meravigliosa!!!!!! Ci passerei intere giornate! Complimenti davvero :-)

  • Linda ha detto:

    that’s The Kitchen!
    tutto maiuscolo! caspita che invidia..ho già guardato mezzo catalogo scavolini..e dire che non ho nemmeno una casa…;-)

  • Cucinella ha detto:

    @Franci 19. Ma quando ho visto chi sei, ho pensato “ho trovato la mia sosia!” Stessi libri, musica e destino di architetto-cucoco!
    :-)

  • Cucinella ha detto:

    Adesso possiamo immaginarti all’opera! Da architetto devo proprio dirti brava: cucina piccola ma ben studiata, elegante il modello e d’accordissimo sul colore. Da cuoca posso solo dire: invidia, invidia, invidiaaaaa! Già, perchè per adesso vivo in casa in affitto già arredata e aspetto tempi e cucine migliori…
    …E io che mi ero preoccupata non vedendo arrivare nuovi post dopo i lamponi… Per fortuna sei sempre con noi! :-)
    Simona

  • puracucina ha detto:

    Che invidiaaaaa!!! Bellissima cucina, vai sul bianco e non sbagli mai! Ho scelto anch’io una cucina bianca ma potevamo permetterci soltanto “Lube” ed è di legno trucciolare…. :o(
    Mi è piaciuto tantissimo il racconto e provo empatia per te. Mi sembra di rivivere le esperienze di 1 anno e mezzo fa che ho avuto con la mia cucina. Era un incubo! Continuavano a sbagliare e ero rimasta senza le porte dei pensili per quasi 2 mesi! Peccato che non ho potuto “litigare” perchè il mio proggetista era un amico del suocero! ;o)

  • Patatone ha detto:

    Finalmente la cucina di Sigrid, ormai la leggenda e il mito avvolgevano questo luogo… invece eccola qua! :-)

  • cristina ha detto:

    ciao! ti scrivo per la prima volta! è molto bella la tua nuova cucina, l’hai, come si dice, trasformata! ah volevo dirti che di casa tua invidio un sacco la terrazza! come è fortunato il tuo cagnolino!!!
    a presto e continua così, il tuo blog è davvero ben fatto!
    a presto!

  • acquaviva ha detto:

    @ gabri: ho provato a risponderti in modo dettagliato ma finisco in moderazione… In sostanza le cucine compoibili te le puoi, appunto, ricomporre come vuoi, l’unico elemento un po’ vincolante è il piano di lavoro. Quindi se pensi di cambiare casa a breve scegli i mobili e gli elettrodomestici come preferisci e casomai risparmia le energie con un piano di lavoro poco impegnativo, così se anche un domani andasse sostituito non ti danni l’anima e/o il portafogli

  • giulio (runner) ha detto:

    Bella. molto bella. In casa mi hanno bocciato l’idea dei coltelli appesi, si teme sempre una scena alla shining…

  • acquaviva ha detto:

    @gabri: una cucina “componibile”di qualsiasi marca, tipo quella di Sigrid, la puoi comunque ridisporre in un nuovo ambiente in modo diverso, scambiando semplicemente tra loro la posizione dei componenti, mettendo naturalmente in conto che magari devi eliminarne o aggiungerne qualcuno in base alle dimensioni del nuovo locale.
    Può essere più complicato riadattare il piano di lavoro, perchè è quasi impossibile trovare due locali con dimenisoni, disposizione, aperture ed impianti identici.
    Se pensi di fermarti a lungo nella stessa casa investire su un piano costoso, potendo, è un rischio calcolato (in proporzione al costo totale della cucina “riciclabile” intendo), se invece pensi di traslocare entro poco tempo puoi acquistare mobili ed elettrodomestici dei tuoi sogni ed eventualmente utilizzare un piano molto semplice e di basso costo, che anche abbandonare al suo destino a breve non comporta suicidi finanziari o sensi di colpa…

  • Damiano ha detto:

    Cucina stupenda. Complimenti (e invidia, ma che te lo dico a fare)

  • Marta ha detto:

    disegno perfetto per creare bel cibo! Mi piace molto il bianco in cucina, rende un’ambiente piu nitido e pulito

  • acquaviva ha detto:

    @gabri: se acquisti una cucina “componibile”di qualsiasi marca, tipo quella di Sigrid, la puoi comunque ridisporre in un nuovo ambiente in modo diverso, scambiando semplicemente tra loro la posizione dei componenti, mettendo naturalmente in conto che magari devi eliminarne o aggiungerne qualcuno in base alle dimensioni del nuovo locale.
    Quello che è davvero difficile da riadattare in realtà è il solo piano di lavoro, perchè è quasi impossibile trovare due locali con dimenisoni, disposizione, aperture ed impianti identici.
    Se pensi di fermarti a lungo nella stessa casa investire su un piano costoso, potendo, è un rischio calcolato (in proporzione al costo totale della cucina “riciclabile” intendo), se invece pensi di traslocare entro poco tempo puoi acquistare mobili ed elettrodomestici dei tuoi sogni ed eventualmente utilizzare un piano molto semplice e di basso costo, che anche abbandonare al suo destino a breve non comporta suicidi finanziari o sensi di colpa…

  • Nicoletta ha detto:

    Complimentissimi…ora siamo in affitto e la cucina resterà qui perchè non è nostra (anche se scelta da noi!), e già non vedo l’ora di scegliere la MIA cucina, così mi viene ancora più voglia!!!
    Bellissimo il bianco, che per me sarà però pericoloso con una bimbetta che mi gira per casa armata di pennarelli!!

    @Gabri: se ti dicono che è infattibile muovere la cucina un domani, beh, penso che dipenda dal tipo di cucina, comunque sappi che con la mia famiglia abbiamo cambiato casa quattro volte quattro e la cucina è sempre venuta via con noi… è ancora lì, dopo più di 25 anni di onoratissimo servizio!

  • acquaviva ha detto:

    @anna: i piani di cottura ad induzione sono veramente perfetti da quasi tutti i punti di vista, l’unico limite(a parte il costo iniziale, ma quella è una valutazione soggettiva) è l’alto assorbimento in termini di energia elettrica, nel senso che con un contatore domestico normale di 3 kw devi fare attenzione a non accendere in contemporanea forno, ferro da stiro o lavatrice… In genere è consigliabile, come per tutti i piani di cottura ad alimentazione elettrica, un potenziamento del contatore ad almeno 6 kw.

  • Lisa ha detto:

    Che meraviglia !!!

  • gatto goloso ha detto:

    Ah, ultima curiosità:
    Non è che ci fotografi anche lo studio con l’angolo dedicato alle cianfusaglie che usi per footografare i tuoi piattini? (ciotole, piatti, bicchieri, posate ecc…)… si, lo so…. sono troppo curiosa! :-)
    A dire la verità te lo chiedo perchè ormai nella mia cucina non ci sta piu nulla e pensavo di trasferire i piatti che uso per le foto in una credenza o madia apposta…. il problema è trovare lo spazio! :-|

  • Gabri ha detto:

    Ciao! Leggo più che frequentemente il tuo blog e ti faccio molti complimenti per la cucina: davvero fantastica.
    Anche io sono alle prese con problemi del genere ma, dato che per ora sono in affitto, mi sono limitato al minimo sindacale. Ora una domanda mi sorge spontanea: ma perchè hai fatto un acquistone del genere dato che sei in affitto? L’obiettivo è quello di muovere con te anche la cucina un domani?

    ci stavo pensando anche io, ma tutti mi dicono che è infattibile etc etc. E io che ne so? Sono quanto di più lontano dall’edilizia e dall’arredamento…

    bye bye

  • imeruelda ha detto:

    Sabato ero a ferrara con amici emio marito che legge -la republica-, ma non l’inserto.La repubblica delle donne., me lo da da leggere e che ti trovo a pag 183???? indovino indovinello ta ta ta taaaaaaaaaa( -sta quasi diventando una ossessione- ha detto il lui) ma ho riconosciuto subito la foto delle tortine limone e ricotta, insomma trattasi di un bel pezzo con foto del ritrovo a milano al teatro 7.
    La foto della nostra anfitriona non è propio chiara, ma quella delle ricette si, molto chiara.
    Sigrid, bella la tua cucina tra l’altro io amo il grigio ( ho perfino il pavimento grigio in cucina) , mi piace anche il terrazzo che puoi raggiungere dai tre scalini, tra un pò con le belle giornate un tavolo, un ombrellone e ricette da gustare all’aperto. ciao a tutti. Imelda

  • Gian dei Brughi ha detto:

    bello !!! proprio vero che le cucine parlano (nel senso che dicono di noi molto più di tutte le altre stanze)!
    Perchè non facciamo il gioco delle “cucine parlanti”? non so bene come, ma si potrebbe fotografare la propria cucina e si potrebbe metterla in rete a mo’di presentazione. Tipo, non potendo conoscerci tutti personalmente potremmo presentarci attraverso i nostri “attrezzi del mestiere” e le nostre idiosincrasie estetiche (pensili/tutto a vista, a isola/a parete, monoblocco/comprata di qua e di là, ordine/caos creativo, freddissimamente acciaiotemperata/ tutta di legno modello tirolese)…
    insomma io la butto lì come idea un po’ scema e giocosa, poi Sigrid potrebbe organizzarci su un qualcosa di più articolato…

  • Irish Coffee ha detto:

    immensa e perfetta
    degna della regina della casa
    dipendesse solo da me una cucina tipo GF9 me la farei eccome
    non riesco a trovare nulla di mancante in questa
    complimenti hai scelto perfettamente gli elementi!!

  • Babuska ha detto:

    Sigrid, non vale, proprio oggi che non ho un secondo mi spari tutta stà cosa? Sono proprio costretta a rimandare: nel frattempo esprimo grande ammirazione per la cucina (pure io tutto bianco!), invidia per il patio esterno tipicamente romano e per il forno disidratante, comprensione per il pavimento (a me l’ha fatto mio marito nel loculo di milano e per soli 25 mq, sai cosa vuol dire fare bricolage con un marito poco bricoleur???). Ma soprattutto grande gioia per la trasmissione tivù che stai preparando direttamente dalla tua cucina, però mi par di capire che Bressanini nun c’è (se ho indovinato cosa vinco?). Ciao!

  • nadia ha detto:

    Meraviglia…anche io sto decidento per il bianco…magari in tutta la casa, ma la cosa che più mi entusiasma è il sapere che hai colorato le mattonelle di bianco….come hai fatto? se puoi cosa hai usato..! Meravigliosa soluzione

  • barbara.babs ha detto:

    sono sotto choc per le foto…. poi mi ripiglio e leggo tutto il racconto…. Sigrid!!!! Mi adotti? vengo a vivere in un angolino della tua cucina!
    :-)
    Babs

  • kosenrufu mama ha detto:

    che meraviglia!!! sia il racconto che la cucina…

  • georgette ha detto:

    ..ho gli occhi sognanti..avere una cucina che mi rispecchi come la tua rispecchia il tuo carattere e le tue esigenze sarebbe veramente indescrivibile..mi renderebbe perennemente euforica:)
    viva le cucine nuove!

  • formichina ha detto:

    Sono curiosa: quanto è costato il tutto?

  • Tery ha detto:

    PS. mi consola vedere che non sono l’unica matta ad amare la cucina rossa! la mia sarà legno e rossa…. rossa come il mio mum! non poteva mica essere stonato con il resto! :P

  • gatto goloso ha detto:

    La continuazione del post, mi interessa molto, sono curiosissima!!!!!!!!!
    E grazio per aver condiviso con noi questo racconto passa a passo! :-) È emozionante! E sarà bello rileggerlo fra qualche anno!

  • Tery ha detto:

    Bello!!! Realizzante vedere tutti i passaggi per arrivare da una stanza nuda ad una cucina su misura per te!
    Io ho appena scelto l’arredamento di tutta casa… la cucina è stato l’elemento critico! un giorno intero con il mobiliere per definire tutti i particolari… forse non mi sopportava più poveraccio! ma insomma… la cucina è il mio habitat!!!!
    Ancora un paio di mesi e spero di poterla guardare soddisfatta e viverla al massimo proprio come te! :DDDD

  • Lisa ha detto:

    non vedo l’ora di seguire anche l’altra storia!!!!! :-D

  • Roberto Granatiero ha detto:

    Ciao, fantastico il forno a vapore, e la lavastoviglie a due cassetti. Grande la macchina del caffè, i coltelli global e luci a colore naturale 5.600K (avresti dovuto chiedere al progettista di inserirle direttamente in progetto).. ti manca solo l’abbattitore :-PPP

  • alemu ha detto:

    bellissimo post e bella cucina!! anch’io ero fissata sul rosso, poi per fortuna marito e negozio mi hanno fatto cambiare idea. per cui ora wengè (cioccolato)le basi e pensili quadrati crema proprio come i tuoi. anch’io adoro i cestoni e lo scaffale stretto e lungo tipo farmacia. ma per terra come ti trovi con il laminato? lo volevo anch’io per nascondere le orribili piastrelle marroncine (rifare il pavimento non se ne parla, troppo caro per 2 neo sposini e ora impossibile con tutto sistemato!!) ma me lo avevano sconsigliato. a me piacerebbe la pietra opaca o la resina (mi avevano proposto piastrelloni di acciaio, a 100 euro l’uno!!) ma quasi quasi seguo la tua soluzione delle pareti: pittura! una volta sul cotto si faceva, perchè non riprovare? :)

  • gatto goloso ha detto:

    anche io sono una fanatica delle cucine bianche che più bianche non si può! La mia è ikea, e dopo più di 2 anni è ancora intatta e dire che di pasticci ne combino parecchi! :-)
    (se interessa qui se ne vede un pezzettino, ci sono anche le colonne frigo, forno sul lato opposto: http://img403.imageshack.us/img403/6715/34785054oe2.jpg)… quanto mi sarebbe piaciuto mettere anche io la lavastoviglie a cestoni peccato che ai tempi costava un botto! Io sono stata sveglia notti intere a pensare a cosa mettere, dove mettere e come farci stare anche questo e quello… ero scoppiata! :-) Ma devo ammettere che la cosa mi ha divertito un sacco, facevo piantine su piantine, disegni, schizzi qualsiasi idea mi balenava in testa la dovevo scrivere… che soddisfazione alla fine però!
    Ti rifaccio i miei complimenti, mi piace molto come l’hai studiata! :-)
    Ah, figo quel forno!

  • sardina ha detto:

    Stratosferica!!!

  • Staximo ha detto:

    Ho guardato solo le immagini, al momento non ho tempo di leggere tutto però sono MOLTO felice di vedere Olive!!! Sono almeno 2 giorni che ci penso e che notavo la mancanza dal blog :o) stavo per scriverti e chiedere notizie.

  • Alice ha detto:

    che invidia sigrid!

  • franci ha detto:

    aahhhh così questo è il famigerato laboratorio in cui nascono le tue pozioni :) complimenti, è bellissima!! :)

  • Clo ha detto:

    ps: io adoro il color tortora (ma odio le tortore!) e non sai quante risate ci facevamo anch’io e il mio ragazzo sul tema! :)

  • Anna ha detto:

    Cucina veramente utilissima… Tra un paio di mesi lascerò il mio appartamentino per trasferirmi con il mio futuro marito in una nuova casa… Molto più spaziosa e creata per soddisfare tutte le esigenze!! Dalla tua cucina moltissimi particolari (specie gli elettrodomestici) ma secondo te che ne pensi dei piani cottura ad induzione? Quali sono gli svantaggi rispetto ai tradizionali? http://www.kitchenaid.it/app.cnt/ka/it_IT/pageid/pgkaproddetail001/catid/8/subcatid/28/prodid/45099

  • Roberto P. ha detto:

    Augurissimi per la tua nuova e splendida cucina;
    ..ma…se in futuro dovessi avere bisogno di consigli, disegni, ecc., insomma tutto quello di cui può aver bisogno 1 persona quando si accinge a fare delle trasformazioni in casa e nella sua vita, e subito dopo si chiede: …e adesso da dove comincio???….io sono un architetto, ma soprattutto un tuo fan, perciò mi offro volontariamente ad aiutarti GRATUITAMENTE (..e solo xkè x me 6 1 mito!!!).

    Auguri ancora, ..e continua così..6 bravissima!!!

  • Clo ha detto:

    Sigrid, grazie! Non sai quanto aspettavo questo post, tutti giorni venivo a trovarti pensando: “oggi c’è il post sulla cucina, oggi c’è il post sulla cucina, oggi c’è il post sulla cucina…” E finalmente è arrivato il grande giorno! Bella la cucina e bello il post in sé, per i consigli pratici e per la passione che trasmette. Per aver saputo trasformare il dover arredare una stanza in una fiaba con eroi e antieroi, grazie grazie grazie.

    E’ un po’ che mi è venuta ‘sta mania dell’arredamento (o meglio, mi è venuta voglia di casa) e il tuo post oggi è davvero la ciliegina sulla torta (tanto per tornare a parlare di cibo!)

    …Grazie…

  • dada ha detto:

    Bella, semplice, lineare: dà voglia di passarci la giornata e forse anche la notte (nella mia c’entro praticamente solo io, sigh).D’accordissimo col bianco, sembra banale ma dà luce e non stanca mai.
    Grazie per questa condivisione piena di gioia e di particolari, penso Andrea si sentirà molto lusingato

  • Paola P. ha detto:

    come rosico…:=))

  • CorradoT ha detto:

    @acquaviva: dimenticavo… I 15-20 min ce li spende la moglie. E, testarda com’e’, insiste nel conservare i taglieri ormai rovinati. Io comunque ho il mio tagliere in legno e guai a chi me lo tocca :)

  • k ha detto:

    Bellissima, complimenti :-)
    Con la storia del laminato grigio tortora mi hai fatto morir dal ridere!
    k

  • CorradoT ha detto:

    @acquaviva: gia’ provata. Sembra funzionare, ma la muffa rifiorisce allegramente. Almeno due cuochi che conosco la pensano come me. Ma loro buttano il tagliere e se lo fanno ricomprare. Forse, come noi, non sopportano di spendere 15-20 min ogni volta.
    Vabbeh, sara’ che non ho pazienza…

  • Juls ha detto:

    sono rimasta ipnotizzata dalla sezione pasticceria.. il mondo dei balocchi!! ho la stessa faccia di quando da piccola sostavo per ore davanti allo scaffale delle Barbie e dei suoi vestiti ed accessori nei negozi di giocattoli!
    che ordine, che precisione, che varietà!

  • Saruk ha detto:

    I miei complimenti, bellissima cucina!!! Mi fa venir voglia di cambiare la mia! Il bancone colazione è proprio bello, il mio sogno!

  • Ily ha detto:

    l’arredamento è una delle mie passioni dire che l’ho letto tutto d’un fiato e poco…complimenti anche per l’articolo su D.

  • marti ha detto:

    propongo di inviare a sigrid le foto delle nostre cucine :-) Carino no?

  • franci ha detto:

    Bella storia e bella cucina!! parola di architetto ;)

  • acquaviva ha detto:

    Sigrid… la tua soddisfazione, la gioia e l’orgoglio con cui la esprimi credo siano la ricompensa maggiore per Andrea… e per tutti quelli che fanno il suo stesso lavoro!!!

    @corradoT: forse ti sconvolgo, ma il tagliere in polipropilene molti (anche nei ristoranti) lo puliscono con la candeggina… Ce ne versi sopra uno strato sottile, senza sfregare lo lasci agire 10/15 minuti, lo sciacqui bene e poi lo lavi a lungo più volte con spugnetta abrasiva ed acqua saponata molto calda.

  • CorradoT ha detto:

    Fa-vo-lo-sa. Invidia…. Pero’ il tagliere in polipropilene non lo sopporto, dopo un po’ diventa scuro (leggi nero) per via di una muffettina che non vuol sapere di andarsene. Limone, aceto, detesivi vari, di tutto e di piu’. Alla fine abbiamo rinunciato e siamo tornati al legno, che quello, mal che vada, gli faccio dare una piallata. Ho sentito di altri che hanno avuto lo stesso inconveniente, chi legge ha avuto esperienze simili?
    OK, la critica e’ stata piu’ lunga dell’apprezzamento, per cui ripeto: INVIDIAAA…

  • Mirka ha detto:

    bellissima, bellissima, bellissima…mi piace moltissimo il bancone da colazione/lavoro e sono molto daccordo con i cestoni e cassetti larghi…non sapevo fossero già passati di moda, a me sembra invece una soluzione intelligente: apri e hai tutto a vista e a portata di mano.. il forno parla anche??

  • Elisabetta ha detto:

    Mi piace così tanto!

  • myrtia ha detto:

    e una simpatica pubblicità per scavolini…
    detto questo, ce l’ho anch’io

  • Dario Bressanini ha detto:

    Che invidia :-D…

    ciao Dario

  • lise.charmel ha detto:

    maddai, il taglio della mia cucina è molto simile e anch’io ho il bancone (noi ci pranziamo e ceniamo anche), anche se poi il modello è del tutto diverso (legno chiaro) e tanti elettrodomestici sono in un armadio nel disimpegno (accanto alla cucina, per cui vicini).
    che brava che sei stata a dipingerti le piastrelle

  • Romì ha detto:

    Wow! Che invidia! Cucina e reportage bellissimi! Io sono ancora arrangiata in una cucina che non sento mia, ma ormai l’idea è di restare a Bruxelles, e quindi si comincia a parlare di acquisto di casa definitiva…allora riverrò a spulciare questo post per farmi venire qualche idea. Un abbraccio.

  • sara ha detto:

    Tutti quelli che mi conoscono lo sanno che sei il mio mito e oggi vedere che la tua cucina è simile alla mia per tanti particolari mi ha fatta sentire un po’ orgogliosa!! Mi associo a Lucia nel ringraziarti per aver condiviso con noi questo pezzettino di te, grazie!

  • twostella ha detto:

    Oh Sigrid, STREPITOSO! Come guardare le carte a una a una … Mi sono deliziata in ogni passaggio dal testo, al disegno, alla fotorafia :-) Invidia stratosferica per l’ordine in cui sono riposti gli attrezzi della cucina …
    Se posso, dove hai trovato la calamita per coltelli?
    Rimaniamo sintonizzati per “l’altra storia” …
    Saluti anche a Olive!

  • Lucia ha detto:

    Sei carina a condividere un pezzetto della tua cucina-vita con noi.
    un pezzetto importante di te…
    grazie!

  • lux ha detto:

    Letto tutto d’un fiato pensando alla mia futura cucina che ancora e’solo in testa, neppure sulla carta.

    Adesso non ti resta altro che noleggiarti il DVD di Kitchen Stories, film scandinavo godibilissimo che parte proprio da uno studio realmente compiuto negli anni 50 all’Istituto Svedese per la ricerca Domestica. Lo scopo era quello di ottimizzare i movimenti in cucina delle casalinghe, i cui spostamenti erano riportati in un diagramma come quello all’inizio del tuo post.

  • Giulianagiu ha detto:

    E’ valsa la pena aspettare e non solo per te grazie per il dettagliatissimo reportage, goditela sfornando delizie, per noi of course!

    P.S. la nota di colore calabrese ci sta bene ;-)

  • cobrizo ha detto:

    una scavolini? la più amata dagli italiani?!?! ;-)))
    non ti credevo una cuccarini addicted…

  • Robiciattola ha detto:

    wow…
    davvero splendidi i disegni e la realizzazione così, a occhio, mi sembra perfetta.
    r

  • Ale ha detto:

    Wow è una meraviglia!
    sono rimasta ipnotizzata dal forno!!!!

  • daria ha detto:

    Veramente un lavorone!Ben riuscito per non dire perfetto!In una cucina così…chi non trascorrerebbe almeno metà della giornata? :-)

  • polpettina ha detto:

    è un vero incanto! :)

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