Bruxelles, mangiare, bere…
(una mini-guida golosa)

Suppongo non ci sia esattamente di ché rimanere sorpresi ma, fra le mail che ricevo, una delle domande ricorrenti è appunto Sto per andare a bruxelles, cosa mi consigli? Anzi, ogni volta che ricevo una mail del genere penso ma percheeeeee non le conservo ste mail che poi devo sempre scrivere tutto da capo??!, cosa di cui ovviamente mi dimentico circa nel momento in cui lo penso, sicché ogni volta (o quasi, purtroppo capita anche a me di scordarmi di rispondere :-) mi ritrovo, appunto, a digitare ex nuovo tutta quanta la litania di consigli e must culinari bruxellesi… Ora che però ho un po’ rinfrescato i ricordi (perché chiaramente dopo Oostende mi sono fatto anche una tappa a Bruxelles) ne approfitto per mettere finalmente un po’ di ordine in quelle due tre cose e indirizzi che consiglio pressoché semmmmpre (sissammai, magari qualcuno in questo momento si sta organizzando un weekend a bruxelles… :-).
Premessa: non vivo più nella ‘mia’ città da sei anni per cui sono senz’altro apparsi tanti locali nuovi di cui non so nulla. I miei sono per lo più consigli ‘belgo-belges’ per cui non m’attardo un granché sui locali, per dire, italiani (e ce ne sono tanti, e alcuni sono pure buoni :-) ne sui ristoranti contemporanei, modaioli o di alta cucina (per quelli c’è già il guide michelin :-) Il mio è semplicemente un piccolo elenco perfettamente soggettivo di luoghi a me cari, che ho frequentati e che mi piacciono tutt’ora :-) (e così al prossimo che chiede inoltro il link, furba eh?? :-)

Cuisine Belge

T’kelderke: sulla piazza più turistica del paese, in uno scantinato, eppure, mi è sempre piaciuto l’atmosfera schietta e goliardica che regna in questa specie di taverna vecchio stile. Sebbene vi troverete probabilmente in mezzo a tedeschi, americani e giaponesi, il cibo è bruxellesissimo ed è anche fatto bene: stoemp, zampini di maiale, cozze in tutte le salse, coniglio alla gueuze, anguilla, non c’è un piatto belga che qui non stia in carta, il tutto ovviamente generosamente annaffiato di birra ☺ Poiché stavamo parlando della zona più turistica di Bruxelles (quella intorno alla Grand Place, ndr) e già che ci penso: non andate nella rue des bouchers, cioè andateci pure ma non vi azzardate a mangiarci, sotto nessun pretesto. Al massimo siete autorizzati a entrare allo storicisismo Teatro di Toone, prendere una birra nel piccolo estaminet tutto legno, vedere lo spettacolo delle marionette, leggendario, poi, via! ☺

Stekerlapatte, nel quartiere delle Marolles, il vecchio quartiere popolo-operaio di bruxelles. L’ambiente è popolare come una volta, anzi quando c’andavo io sui tavoli c’erano le tele cerate – e ho detto tutto – anzi probabilmente ci saranno tutt’ora :-) Qua bisogna andarci per la salsiccia al sangue con le mele caramellate, e lo zampio di maiale grigliato, provare anche le croquettes de crevettes grises, l’onglet de boeuf aux échalottes, ecc :-)

Au brabançon: era il ristorantino di vecchia signora (aveva 84 anni quando l’ho conosciuta, e sono passati credo 8 anni) che era stata cuoca di Leopold III (??!). Ora la signora non c’è più (ed è un peccato perché era un fenomeno, come si dice in francese ‘non teneva la sua lingua nella tasca’ :-), la figlia però dovrebbe aver ripreso in mano la cucina (però verificate e chiamate prima di andarci). Questo ristorante non ristorante sito al pianterreno di una normalissima casa privata è una roba assolutamente sui generis, ed è anche l’unico posto dove io abbia riconosciuto gli stessi profumi identici della cucina di mia nonna. Una tremendissima chicca insomma ☺ Cucina stra-bruxellese, dal kipkap ai rognoni alla senape passando per il piccione coi piselli o il navarin d’agneau.

Belga queen: E il mio neo-ristorante preferito, insomma non è un’ istituzione come i precedenti, ciò non toglie che mi piace molto, si tratta di una vecchia banca, con tanto di soffitti altissimissimi e colonne di marmo, convertita in ristorante, dove in un ambiente curato e bello si servono piatti tipici belgi (che sto diventando monotematica? :-), alleggeriti e resi un po’ più eleganti nella presentazione, ma senza tradirne lo spirito (in altre parole: non è mica nouvelle cuisine :-) Quindi polpette al sugo, coucou de malinnes arrosto, patatine fritte, pomodori ripieni di gamberetti ecc, in mezzo a uomini d’affari venuti a pranzo o cena con clienti, e altra bella gente dello stesso tipo :-)

Place Sainte-Catherine, sulle due piazze intorno alla chiesa ci sono circa tre milliardi di ristorantini, quasi tutti dedicati al pesce. Cercate quelli con il decoro meno moderno (qualche anno fa sono capitata in una specie di trattoira dalle panchine di mileskine, fantastica, il nome però vattelapescà :-) e che sul menu abbiano l’anguille au vert (anguilla in salsa verde) che personnalmente trovo abbastanza strepitosa, e che in genere sul menu vanno da paro passo con cozze, sogliola alla mugniaia, waterzooi di pesce e cose di questo tipo…

Fast food, più o meno

Le pain quotidien
Da sempre il mio preferito per un panino o un’insalata veloce in una cornice deliziosamente campagnola chic, con tanto di tavoli colletivi di legno, ceramiche semplici, zuppe confortanti d’inverno, pani tradizionali e dolci semplici ma gustosi, una formula che ormai ha fatto il giro del mondo, per cui non si vede proprio cos’altro aggiungere ☺ Ah, il mio preferito è quello della place du Sablon, specie la parte a veranda sul retro, perfetto per un succo di frutta bio e una crostatina al caramello ☺ (non vi sto invece a dire di Exki – ora anche italiano – take away bio e sano e buono e colorato, perfetto per un smoothie o un panino che vi faccia anche bene :-)

Birra belga & caffés

A la mort subite, il mio caffè, anzi, estaminet, preferito in assoluto, con i suoi interni di altri tempi, i tavolini di legno stretti, quell’odore acidino di gueuze pungente al naso, gli avventori seduti sulle panchine di cuoio lungo i mori a fissare il nulla da sopra la schiuma dei bicchieri. In bonus: le vere tartine bruxelloises con formaggio bianco e ravanelli ☺

Goupil le fol: non è una vera brasserie dedicata alla birra ma un localino per la sera, dall’atmosfera quasi surreale: si tratta in sostanza di un intera casa con tanto di scale, stanzette, cunicoli, tanti vecchi divani di velluto consunto, luci soffuse, e su tutto, vecchie musiche francesi che spaziano da brel ad aznavour passando per piaf. Da bere, i famosi viri aromatizzati della casa che non sono veramente nulla di ché, resta che non si va lì per il vino, ma per l’ambiance, e appunto è bello sostarci per lunghe chiacchierate ☺ Sempre per quanto riguarda gli sbevazzamenti serali, l’ile saint géry – di fronte alla Bourse – è una meta in stile ‘piccola movida’ piuttosto simpatica, piena di locali, bar à tapas e sushi bar; onfine, badate bene che non sconsiglio la sosta sulla Grand Place per una Trappiste in terrazza, anzi, sinceramente a me capita di farlo, altro che turisti con la macchinetta foto al collo :-)

La rue Haute, aux Marolles, è un posto dove mi piace sempre andare a bere una pression fresca, ci sono un paio di posti alternativi, giovani, ed altri che sembrano sopravissuti agli anni 70, con tanto di habitués chini a meditare sopra la loro pils (tipo che potete fermarmi rientrano dal mercato delle pulci :-).

Street food

le patatine fritte: in ciò che era – non so se lo è ancora ma in ogni caso era e suppongo sia tutt’ora un’instituzione, alla friterie (un aracchino quindi) di place flagey (se volete altri indirizzi, vedete qui); di fronte c’è il cafè Belga, molto carino, sito nel vecchio edificio della radio nazionale). Qui, c’è poco da discutere: Une grande frite-maionnaise s’il-vous-plait (et une jupiler bien froide aussi, merci!)

le gaufres: si trovano più o meno a ogni angolo di strada (vabbe, okay, esagero ☺), in genere si incontra la versione ‘gaufre de liège’ pastosa, densa, e dalla superficie caramellata (grazie al famoso zucchero perlato che scioglie a contatto del ghiso della piastra ma non dentro all’impasto), scegliete sempre chi li fa lì per l’, al momento, quindi le baracchino con le piastre di ghisa a vista. Poi ci sono le gaufres de Bruxelles, più leggere, squadrate e che si possono servire con tante cose sopra (un po’ una deriva da turisti, i puri e duri la mangiano con zucchero a velo e basta, proprio a esagerare con la panna montata, e basta ☺) che però forse più che per strada si mangiono nei tea room.

Se capitate a Bruxelles a luglio fatevi anche un giro alla Foire du midi che si sviluppa tutta intorno alla stazione ferroviera Midi, una vera e proprio fiera di paese ma allargata con le solite attrazioni per bambini più o meno grandi e un’infinità di bancarelle che propongono, oltre all’ormai classico kebab ☺, le chiocciole bollite, gli smoutebollen, patatine fritte, cozze, pommes d’amour, zucchero filato, gaufres ecc…

Pasticceria

Ogni forno che si rispetta propone, oltre a pani di tutte le tipologie, una nutrita selezione fra pains au chocolat, millefeuilles, éclairs, tartelettes e quant’altro, per cui non serve tanto che io vi dica dove andare, troverete da soli ☺ Però, una visitina da Wittamer sulla Place du Sablon, per uno dei loro preziosi dolci al piatto con un caffè in terrazza, è semplicemente imperdibile (Già che siete lì fate anche un piccolo giro di shopping dal chocolatier Marcolini, praticamente di fronte).

Biscotti & cioccolato

Sosta obligatoria da Dandoy in rue au beurre, dietro alla Bourse, per biscottini tipici da portare a casa (ce ne sono diversi, questa qua è la sede storica), fra speculoos, pains à la grecque, pains aux amandes, pain d’épices etc.

Pralines: il mio preferito personale è sempre stato Leonidas, mi va bene anche Neuhaus (hanno un bel negozio nella gallerie del la Reine, à due passi dalla stazione centrale, già che siete lì fate anche un salto alla mitica libreria tropismes), entrambi dall’ottimo rapporto qualità/prezzo. Godiva è chic e fa belle confezioni ma secondo me arranca ul rapporto qualità/prezzo ☺ Già che ci sono segnalo che tutti questi sono marchi su per giù industriali orami (anche se qua e la alcuni passaggi si fanno ancora a mano), poi ci sarebbero i chocolatiers artigianali, l’unico che io conosca in vicinanza del centro è Laurent Gerbeaud (che però non fa elaborate pralines ma frutta secca abbinata a cioccolato fondente, molto interessante in ogni caso – anzi, andateci così vi fate pure un giro dalle parti della rue Daensaert, caldamente raccommandato verso aperitivo/cena :-), gli altri stanno in luoghi più decentrati.

Potreste incontrare anche, lungo le vostre peregrinazioni intorno alla Grand Place, qualche negozietto di Moeder Babelutte: le babelutte sono delle caramelle al burro tipicamente fiamminge (io al momento ne tengo un barattolo sulla scrivania per i momenti di disperazione ☺, negli stessi negozi trovate anche i fruits de mer di cioccolato e le truffes, tutti di fattura decente (in compenso meglio non comprarli già confezionati in versione industriale, a parte forse quelli del marchio guylian che proprio malvagi non sono però sempre roba industriale è)

Fatevi anche un giro sentro un semplicissimo supermercato Delhaize, per biscotti e alimentari svariati, dai biscotti Destrooper (tutti buoni ☺ ai prodotti lotus (specie gli speculoos) passando per quaslsiavoglia altra cosa industriale che volete portarvi a casa (Suggerimenti? Cioccolato cote d’or, zucchero perlato, sirop de liège, senza dimenticare una sbirciatina allo scaffale delle birre ☺

Etnico, alla rinfusa

A Ixelles, vicino alla Porte de Namur, si trova ‘Matongé’, un quartiere con parecchi parucchieri, trattorie e alimentari africani (la cucina africana di bruxelles è in genere quella del congo per cui è tutto piuttosto grasso con tanto di pollo in salsa di arachidi e plantani fritti)

Dalla gare du midi, risalendo l’avenue Stalingrad, c’è una marea di salon de thé marocchini, sempre pieni di signori del magreb che prendono il tè alla menta (assaggiare anche le crespelle marocchine sfogliate servite con il miele – attenzione, sono riunioni quasi esclusivamente maschili per cui personalmente da sola non c’andrei – non che sia pericoloso, è giusto per una questione di, euh, bon ton?? :-)) Sempre in materia di tè marocchino, le palais des désirs, place st jos, per un tè pomeridiano arabizzante in un decoro curato e perfettamente orientale, con tanto di dolcetti tipici, o a cena. Di pasticcerie orientali ce ne sono altre, tante, in quella zona lì di saint-jos, ma anche intorno alla gare du midi. Sempre alla Gare du Midi la domenica mattina c’è un mercato che frequentavo spesso dove c’è di tutto, dai mercanti arabi che vendono solo olive marinati ad altri che vendono solo pane arabo, a spacci di formaggi italiani ecc :-)

Greco: Notos, in rue de livourne, è il miglior risto greco contemporaneo che io conosca, L’ouzerie invece propone delle specie di tapas greche con le quali cenare, molto carino anche il posto.

Portoghese: dalla pasticceria portoghese al baretto portoghese dove signori anziani mangiano sardine grigliate al ristorante portoghese gourmet (gourmet vecchio stile però, comuqnue gradevole :-), passando per il locale che ha almeno 10 ricette diverse di baccalà al menu (c’entra poco o niente il pollo, fidatevi) c’è di tutto…

E così via per le cucine di mezzo mondo, libanesi, thai, mongoli, sardi, ecc, a livello etnico c’è davvero da scoprire questo mondo e l’altro :-) Per trovare indirizzi e faresi un’idea dei ristoranti mediante i comment degli utenti o semplicemente capire quali sono gli indirizzi in del momento, www.resto.be rimane un sito piuttosto prezioso :-)

Shopping

Dille & Camille, il mitico, fra il campagnolo e il chic, mille cosette per la cucina e la tavola, dall’assolutamente indispensabile all’aleatorio ma tanto bellino, con una bella sezione i libri di cucina (anche se in materia credo che nessuno possa rivalizzare con la fnac di city2, rue neuve:-) prevedete un aumento del peso dei vostri bagagli…

La vaisselle au kilo: più orientato sulle ceramiche da tavola (prevalentemente bianche :-), con un enoooorme selezione di contenitorini per tapas, anche questo è un posto in cui perdersi…

Il mercatino della place du jeu de balles: qui vendono tutto ciò che è usato, dai giradischi rotti al letto della nonna o ai vecchi banchi di legno che si usavano a scuola (peccato che non m’entrava nel bagaglio a mano :-), posateria d’argento, vecchie scatole di latta, insomma, un po’ qualsiasi cosa. Se come a me vi piaceil vecchio e il vissuto, non vi schioderete da qui per almeno due ore :-)

Per i fissati di oggettistica casa/cucina (o per quelli che stano sempre a comprare accessori per il cibo che devono fotografare, hum) consiglio anche una visita da Hema, Casa e persino Blokker, tre catene di casalinghi decisamente forniti in modo interessante ☺

Infine, sul boulevard lemonnier fate una capatina in una delle librerie di usato; passate a vedere il supermercato asiatico fra la borse e place sainte-catherine (dove ho preso il cestino per la cottura al vapore – 5 euro ?? -che uso tutt’oggi, 6 anni dopo ☺), sempre pieno di ingredienti strambi e intriganti; andate dalle parti di rue Daensaert a vedere le botteghe di giovani designer, insomma, gironzolate, perché è molto di più ciò che non vi ho detto di quanto non sia scritto qui, ma, dopotutto, le città si rivelano a chi le esplora, giusto?! :-)

91 Commenti

  • Inguaribile ha detto:

    :-)  Sto per andare a bruxelles, cosa mi consigli?  :-)

  • Monica Perrotta ha detto:

    Ciao, ho letto con attenzione le tue informazioni, sono una romana che da un anno e per tre anni ancora vive e vivrà a Bruxelles!!
    Una città multietnica in cui è difficile sentirsi straniera……faro’ sicuramente un giro nei locali consigliati. Grazie Monica

  • Nero di Seppia ha detto:

    Allora, dopo aver seguito pedissequamente i tuoi saggi consigli, il minimo che io possa fare è ringraziarti pubblicamente esprimendo tutti i miei “thumbs up” per questa guida.

    Ricapitolando:

    – Frit Flagey: check! Voto 10 e lode
    – A la Mort Subite: check! Ottima la mia blanche
    – L’Estaminet du Kelderke: check! Carbonnades da sogno
    – Marcolini: check! C’è bisogno di commentare?
    – Dille & Camille: check! Lo conoscevo già (come anche Hema e Blokker) ed è assolutamente fantastico

    Ora mi restano ancora da provare le moules e le gaufres (anche se queste ultime le ho già gustate in tutta la mia infanzia lussemburghese :)

    Piuttosto, ho visto di interessante l’aperitivo al Nordzee e il relativo bistrot Le Royal. Per caso ne sai qualcosa?

    Ancora grazie grazie grazie!

  • Anna ha detto:

    Ecco la mia personale micro-guida alla città: http://sciameinquieto.blogspot.com/2010/11/bruxelles-ma-belle-seconda-parte-i.html

    Grazie del tuo blog. E’ sempre una fonte di ispirazione.

  • noisette ha detto:

    Salut Cavoletto. Voilà bien longtemps. J’ai vu ton livre sur une table à La Piola (le 20 mai, nous ne serons pas là), du coup, j’ai repensé à ton blog. Toujours aussi agréable à l’oeil et appétissant au palais. Alors, pour info, Laurent Gerbaud est maintenant installé dans son propre magasin/atelier, en face de BOZAR et a le vent en poupe. Dernière tuerie: son praliné. Dernier restaurant essayé que je recommanderais : “Resto Henri”, dans la seconde partie de la rue Dansaert. Du belge mâtiné d’autres horizons et sous toutes les formes : de l’espuma à l’ingrédient comme mère nature l’a fait. Pour la bière, un petit tour du côté de chez Pierre de “Délices et Caprices” (partie supérieure de la rue des Bouchers) vaut également la peine. Et surtout, ne pas oublier le salon de dégustation de “Comus & Gasterea” : une glace au caramel au beurre salé à tomber dans le coma pour figer l’instant ! Et d’autres parfums aussi déroutants que Trois poivres, Roquefort ou classiques comme son café brûlé et son speculoos. Et pour Notos, je suis 100% d’accord : une cuisine grecque qui transcende les poncifs. Evviva Bruxelles !

  • Giuliana ha detto:

    Cara Sigrid,
    ti seguo da tanti anni ormai,ti ho scritto altre volte, ho ricevuto in regalo il tuo libro (da mio fratello Vittorio e Francesca di Bologna)etc etc…
    Ecco, sono tornata a vivere a Bruxelles da qualche mese, e ispirata dai tuoi post e dai tuoi suggerimenti (mitica la piccola guida di Parigi) ho cominciato a raccogliere tutti gli indirizzi per fare una guida alla Bruxelles gourmand, per tutti quelli come noi appassionati di cibo di qualità e qualche volta (non sai quanto a volte siamo disperati noi italiani lassù ) buone cose di casa Italia.
    Posso aggiungere i tuoi indirizzi? (molti erano già stati “schedati”), posso coinvolgerti nel progetto? (se mi giri la tua mail, ti mando la bozza del documento che sta venendo fuori)
    Grazie e a presto,
    Giuliana

  • Valentina ha detto:

    Sono un frequentatrice silenziosa del tuo sito, appassionata di cibo e fotografia. Ora sto per fare un viaggetto a Bruxelles e prendo nota delle tue indicazioni. Non so come ringraziarti!

  • sara ha detto:

    Ciao a tutti,

    volevo chiedervi un consiglio, con il mio ragazzo partiamo per la prima volta per Bruges, vorremmo che fosse tutto speciale, non é che qualcuno conosce qualche ristorante che dove si respiri una bella atmosfera e si possa mangiare anche bene?

  • jacopo ha detto:

    @sigrid: anche io lo trovo poco garbato…lecito da parte tua eliminarlo, come lecito da parte mia rispondere al messaggio provocatorio del tizio!
    nel caso lo facessi, non mi offenderei…
    scusa ;-)

  • Sigrid ha detto:

    @jacopo: scusa ma quest’ultimo intervento lo trovo assai poco garbato… Al prossimo giro finisce nello spam, sorry :-)

  • Jacopo ha detto:

    @lo_RENZO…il fenomeno di sopra!!
    No, non era uno zacapa 23, erano 2 franziskaner medie…
    la foto te la invio volentieri, mi raffigura mentre orino le franz…ma mi raccomando, sii di parola e piazzala sopra la culla….sarà il posto più adatto!
    con altrettanta deferenza

  • Jacopo ha detto:

    @cara Sigrid:…facendola molto semplice, una mia amica ha preso foto e indirizzi che ci sono sopra per preparare e impaginare una guida che mi sono portato via!era un modo per ringraziarla…perchè so quanto ci ha impiegato!t’kelderke é ottimo, dopo piedini di porco, stoemp con uova e 3 grimbergen blonde…lavorare è stata veramente dura!

  • lorenzo di Pianogrillo ha detto:

    @jacopo.
    Dopo averti letto rinasce una qualche speranza anche per me. (Spero almeno sia stato uno Zacapa di 23 anni…)
    “Esserci pur non essendoci” è il tuo capolovoro.
    Praticamente tutto quello che avrei voluto dire io. Sei un mito.
    Mandami la tua foto con dedica che la piazzo sopra la mia culla.
    Con deferenza

    L.

  • Sigrid ha detto:

    @caro Jacopo: hum, sarà l’orario mattutino (che sfiga cascare dal letto il sabato mattina :-) ma…. non ho proprio capito di cosa tu stia parlando….?!

  • Jacopo ha detto:

    Se non avessi visto questa mini-guida golosa…non avrei capito quanta fatica c’è stata dietro a tutto il resto!
    Ti vedo, mentre cerchi di trovare l’attimo giusto, sulla home in flash di Belga Queen, per schiacciare “stamp-RSist” e fare “ctrl+V” nella pagina dedicata!
    …e poi il font, il pesciolino, la numerazione delle foto mancanti, cercate su google per arricchire le pagine…
    Sarò pure un romanticone, tralasciando il tuo ego creativo e la voglia di precisione che ci accomuna, lo so che è stato un divertimento, ma l’hai fatta per me!!
    L’ho fatta tagliare e rilegare a colla e ora, mentre preparo la valigia, ripenso al fatto che tu e il tuo pensiero renderete un banale viaggio di lavoro in un interessante viaggio di piacere…
    sia solo per 4 ore!
    Anche se non era quello lo scopo, resta il miglior modo per esserci pur non non essendoci!
    Forse hai ragione, forse è il caso che anche io smetta di chiedermelo….una come te non la troverò piu!
    Grazie

  • carla ha detto:

    ps. aggiungerei ancora mmmmh chausse de charleroi per tutto quanto riguarda la cucina e corsi di cucina (http://www.mmmmh.be/)

  • carla ha detto:

    aggiungerei ai bar/cafe’ : Cafe Belga alla Place Flagey.Ai Ristoranti: toucan sur mer (Av. Lepoutre), Patisserie Gaudron ( Place Brugmann),Cook and Book bellissimo centro composto da librerie tematiche diverse e relativi differenti ristoranti – meraviglioso (http://www.cookandbook.be/) , Ocean pescheria dove ti cucinano il pesce (av. de Stalingrad).
    Un’amante di Bruxelles a lungo vissuto li

  • daniela donadello ha detto:

    Cenzina, mille grazie seguirò i tuoi consigli, non vedo l’ora di partire e assaggiare e bere e….vedere Bruxells è da tanto che ci volevo andare… Ti farò sapere. Daniela

    Sei stata a Bra x i formaggi???? io si e ho fatto il pieno di formaggi…..curiosi a parte la pioggia di sabato domenica mattina ci è andata bene il tempo ha tenuto e ci siamo goduta questa …..formaggiata

  • Sigrid ha detto:

    @daniela: a parte che tutto il centro di bruxelles (compreso nella petite ceinture per intenderci), è piuttosto piccolo e si percorre facilmente a piedi, stai a circa 10-15minuti a piede dalla Grand’Place (basta che vai a rue neuve, la segui tutta, poi da Place de broukère sono si e no 5 minuti). Comunque molto indirizzi, quasi tutti, qui sopra sono in centro, per cui potrai spostarti facilmente a piede- non ti resta che munirti di una cartina :-)) Buon viaggio!! (e torna a raccontarci com’è andata, tesi compesa!) ;-)

  • daniela donadello ha detto:

    Cara Cenzina a ottobre sarò a BXL con un’amica che deve discutere una tesi di dottorato in osteopatia e ho subito pensato a te!!!!! Mi sono detta che tu sicuramente potevi darci dei consigli su come goderci la città in breve….ci stiamo 3gg. di cui uno lo dedichiamo alla discussione della tesi di laurea.Come sono entrata nel tuo blog ho trovato di tutto…………Sono una patita di cucina ed ho una scuola di cucina a Castelfranco v,to ti seguo da molto e adoro le tue foto e ricettine, per il nome del tuo libro potrebbe anche essere: Cavolo che libro! Comunque me lo comprerò sicuramente…Abbiamo trovato posto all’hotel VEndome parte nord di BXL mi piacerebbe sapere se le cose interessanti da vedere e gustare…sono moltolontane dal nostro hotel??? Ti ringrazio e buona scelta x il titolo del tuo ricettario. Dani-Do

  • Chiara et Moi ha detto:

    Senza dubbio, anche se vivo qui a 15km di Bruxelles, ho fatto un fantastico viaggio con te!
    Waouuh tutti i miei posti preferiti in un articolo piaccevolo da leggere… Tutte le imagine si meteva vicino ogni parola scritta… Ed le tue fotografie sono stupede! Mi piace tantissimo tuo blog…lo seguo da tanto ma ho sempre havuto paura di lasciara un commento… Ed qui la spontaneita mi ha fatta forte!
    A presto… per tanti altri viaggi “gastronomique” :-)))

  • Nicola ha detto:

    Grazie mille Sigrid per i consigli! Alla Morte Subite abbiamo bevuto un’ottima geuze come quella nella foto, poi siamo stati pure a Place de Flagey per le migliori frites che abbia mai mangiato.
    Per le gaufres consiglio la zona del Parc du Cinquantenaire: una nostra amica bruxellese d’adozione ci ha portati lì, è stato un colpo di fulmine!

  • maddalena ha detto:

    siiiii … dille e kamille è il mio negozio preferito!!!!!!!!!!! che bello …

  • Francesco ha detto:

    Aggiungiamo in ordine sparso: Fredreric Blondeel per i cioccolatini in place Sainte Catherine (http://www.frederic-blondeel.be/), il mitico Martin per le frites a place Saint Josse, Mamma Roma per una vera pizza al taglio per i nostalgici (tre locali nelle places Flagey, Chatelain et Jourdan), Poechenelle Kelder vicino al Manneken Pis per una birra con i camerieri più esperti della città, Les Brassins a Ixelles in rue Keyenveld per la carne come si deve e di sicuro sto dimenticando qualcosa… saluti da un Brusselaar d’adozione :)

  • ruby ha detto:

    ciao , grazie grazie e grazie!! le tue guide sono regali preziosi.sto andando a bruxelles e quello che avevo trovato in rete non era nelle mie corde , tu sei arrivata dritta chiave gemella….e poi sto un paio di mesi a parigi e terro la tua preziosa guida con me!! grazie ancora!

    ruby

  • adriano ha detto:

    Bruxelles e il belgio sono strettamente connessi, che poi uno ci si trovi immerso per altri fattori e per altre storie quella è un’altra cosa.
    Per passione che è andata ad evolversi seguo a vari livelli le microbirrerie, piccoli o medio grandi locali che producono e vendono la birra da loro stessi prodotta, io sto cercando di portare avanti la bellezza e la bontà delle birre belghe che amo per la varietà e la storia che con loro si intreccia. Mi son già fatto il pellegrinaggio nelle abbazie trappiste dove si produce la bevanda di Gambrinus, e a Bruxelles non avete nominato il Manneken , dopo ” La Morte Subite ” dpovrebbe essere tappa obbligatoria con la Maison des Brasseurs, si bei ricordi.
    Cercavo iconografia di confronto per un articolo su un giornale e qui ho trovato delle belle immagini, tranquilli non pubblico niente, comunque complimenti sono tutti ottimi spunti per un viaggio.A.

  • vitaminavi ha detto:

    Leonidas…e il lecca lecca al cocco che addolciva il ritorno a casa…
    Quando qualche dritta sul mitico “stoemp”?

  • Andrea ha detto:

    Bei ricordi, leggendoti, dei miei quattro anni a Bruxelles. Purtroppo necessariamente manca il bar par excellence delle nostre serate pseudo intellettuali e molto alcoliche: il mitologico Lop Lop, appena dietro Galerie de la Reine, ora venduto dai proprietari e sostituito con un anonimo ed orrendo pub irlandese. Aveva anche un piano scordato al piano terra, suonato a turno da vari alcolisti. Rientrato a Roma, ho incontrato il mio amore, che ha vissuto per tanti anni a Bruxelles. Per caso ho scoperto che anche lei all’epoca frequentava il Lop Lop.. chissà quante volte ci siamo sfiorati, allora, senza conoscerci.

  • Stefania ha detto:

    Che meraviglia di sito… me l’ero appuntato tante volte, senza mai visitarlo… Io ho un B&B a S.Benedetto del Tronto e sono arrivata a te perché cercavo nuove idee per le colazioni dei miei ospiti: ho appena scaricato il pdf, grazie mille! Adesso però ti metto tra i preferiti e non mi scappi più! :))

  • diana ha detto:

    Vado di corsa da Gerbaud… sta vicino casa mia e non l’ho mai visto! Altro chocolatier piu’ o meno artigianale nel centro: Frederic Blondeel, in place Ste Catherine dove sono i ristoranti di pesce, specializzato in poccole praline stile Marcolini ma molto più abbordabili. E se siete da quelle parti potete mangiare da Strofilia, greco e buono, stessi proprietari dell’Ouzerie ma più chic. E bere una birra da de Markten, tavolini sotto gli alberi e prezzi popolari circondati da bella gioventù fiamminga. (venite di cora perche’ oggi c’e’ il sole, domani chi sa…)

  • Anna ha detto:

    Il mese scorso ho mangiato a MA FOLLE DE SOEUR
    Chée.de Charleroi 53: fantastico wok di pesce con verdure saltate!
    una vera goduria!
    ve lo consiglio!!!

  • filippo - padova ha detto:

    mio cognato che vive a bxl per lavoro, a cui ho inviato la tua lista :-P dice “In effetti pero` manca un posto essenziale, ovvero il “Volle
    Gas” (http://www.vollegas.be/) dove si puo` trovare il cameriere
    spagnolo piu` neurotico, ma anche piu` simpatico, del mondo.”
    proveremo anche questo….

  • Marina P ha detto:

    Bruxelles! Sempre ricordi piacevoli ; confermo che nei Delhaize i biscotti nelle scatole di latta Destrooper costano di meno che altrove e ne ho fatto una bella scorta ultimamente, nonchè di cassonade che ho adoperato anche per le marmellate.

  • Francesca ha detto:

    ottimo, ora che mi trasferirerò a Strasburgo, quando deciderò di farmi un finesettimana a Bruxelles verrò a leggermi qualche consiglio qui.

  • Laura ha detto:

    Questo post me lo conservo perchè mi sarà senza dubbio utile! Buona serata laura

  • sabina ha detto:

    guida preziosissima! :D sarò a bruxelles a ottobre….
    ho provato a sfogliare tutti i tuoi post dedicati ai viaggi, all’italia, stavo cercando qualche consiglio sulle marche, ma ogni post è unico e mi perdo via a leggere… oltretutto sono in vacanza con connessione arrabattata e non posso fare indigestione notturna di cavoletto come vorrei… se hai tempo un secondo e ti viene in mente qualche posticino da vedere e assaggiare con tutti i sensi, te ne sarò grata! :)

  • Eleonora ha detto:

    Che dire d’altro Sigrid..meraviglioso…mi piace molto il tuo billetto….Buona serata !!!!!

  • silvia ha detto:

    ciao sigrid…leggo sempre con piacere il tuo blog…. e oggi decido di scrivere… ^_^

    ho vissuto per un bel periodo a bruxelles nel 2003….e oltre dei posti da citati ho un bellissimo ricordo anche del mercato del mercoledi in place chatelain….quanti bicchieri di vino bevuti li in piedi mangiando aringhe…. per non parlare del baracchino di cibo thalinadese e i relativi nems porc-soja…

    ahhhh che bei ricordi!!!
    ^_^

  • fioredicampo ha detto:

    grazie Sigrid, foto sempre “giuste”, e le tue “guidine” sempre utili…Bacino

    ah, dimenticavo… ho ripescato la ricetta delle Melanzane gratinate alla feta. Che Buone! Sono piaciute a tutti e … fredde sono proprio OK

  • Sabry ha detto:

    … belle foto sempre… complimenti sigrid!!!

  • Jordan belfort ha detto:

    utilissimo grazie.

  • san bernardo ha detto:

    Giù 33)….là in fondo , da qualche parte…..Buona estate a te e famiglia . Livio

  • san bernardo ha detto:

    Corrado 29) : se non trovi…il baccalà , prova con lo stoccafisso oppure con il…merluzzo…oppure vai a VICENZA ! P.S. se leggi meglio , (31) , la Nostra è già in ferie (!?!)ri-calabrie/ri-ricette/ri-rifoto….Livio

  • lefrancbuveur ha detto:

    Ancora un ottimo post sul mio amato Belgio!
    Complimenti!
    Ciao
    Enrico

  • CorradoT ha detto:

    Sigrid [31] – Scusami se ho stressato, speravo di arrivare all’elenco di quella decina di portate di baccala’. E invece niente sito: la curiosita’ punita….
    :-)

    Certo che la voglia di ricette nuove di baccala’ e’ rimasta…
    Avevo gia’ visto le tue ricette…..
    Il baccala’ di Zia Concetta
    Insalata di baccalà e peperoni grigliati
    Baccalà mantecato con salsa pere e coriandolo e guanciale croccante”
    Linguine asparagi e baccalà

    …e mi e’ piaciuta quella in salsa di pere (anche l’atmosfera di cucina), ma speravo in qualcosina d’altro. Una ricettina nuova targata cavoletto? Se non vai ancora in ferie, e (con questo caldo) per fare qualcosa controcorrente? Anche solo per ribellione alle fighettinate imperanti di questi tempi?

    OK, OK, mi tolgo. Buonanotte.

  • Turandot ha detto:

    Eh, ma non è giusto! son tornata ieri da una settimana a Bruxelles – Brugge – Gent, dove ho gustato le musseln e tutti gli speculoos possibili e immaginabili e solo ora trovo questa mini guida sfiziosa… averla vista prima! voglio tornarci subito.

  • roby ha detto:

    Ti leggo tutti i giorni ma non ti ho mai scritto.
    Tuttavia gli ultimi post sul Belgio mi hanno veramente ispirata e mi sono decisa.
    Mi chiedevo quale fosse la stagione ideale per visitare il tuo paese, dato che in primavera facciamo sempre una gita fuori porta.
    Ad Aprile ho visitato Parigi con la tua guida sotto braccio…
    Complimenti per tutto!!!

  • suggerisco a ixelles 2 posti:
    le tournant, tra il parlamento europeo e matonge, vicinissimo al celebre horloge du sud, e’ un ristorante prima gestito da un simpatico vecchietto ora in mano a giovani, con un pizzico piu’ di attenzione ai vini, cucina belga e ixelloise rivisitata, tenendo conto cioe’ delle tante contaminazioni di questo quartiere di bruxelles, vale a dire francia, africa, resto d’europa.
    altro indirizzo sempre a ixelles, a place saint boniface (dietro porte de namur), ristorante saint boniface, cucina del terroir francese del sud-ovest, rara da trovare a bruxelles, e quindi tripes, andouillettes, ma anche ricette regionali di altre parti della francia. straordinarie oeufs en meurette.
    per ora e’ tutto…

  • Giu ha detto:

    Ma questa citta’ dove si trova?

  • alem ha detto:

    io sono una di quelle che avrebbe voluto mandarti quella mail di richiesta ma per pudore/vergogna non lo ha mai fatto.
    Ora non serve più! :) ho il link!!!
    la prossima volta che andremo a bruxelles (per noi bruxelles significa gravidanza ;) ) non mancherò nessuna delle tue indicazioni. l’abbiamo visitata tante volte ma a luglio è bellissima, sedersi ad un tavolino e bere una blanche… ahhhh

  • sigrid ha detto:

    http://www.resto.be/ware/details.jsp?businessid=3300
    è questo, ma soo per darvi un indirizzo, non esiste un loro sito :-) (scusate ma sono fuori roma :-))

  • Juls ha detto:

    UUHH! che bello! una volta che in un posto ci sono stata anche io!! quando sono andata a Bruxelles sono andata a cena da Stekerlapatte (ho fatto ctrl+c ctrl+v per il nome, non riuscivo nemmeno a pronunciarlo!)

  • CorradoT ha detto:

    Sigrid, manca ancora il link al baccala’ (la curiosita’ uccide…)

  • Federico ha detto:

    Un altro post da viaggio ricco e affascinante oltre che utile (captatio benevolentiae).

    Ma ora, giusto per tirare l’acqua al mio mulino… l’anno prossimo sarò a Gent per un congresso in aprile e vorrei cogliere l’occasione per visitare anche Brugge: sono per caso in programma altre due guide golose? :-)

    Grazie, e come sempre complimenti per il blog. Tra poco preparo la quatre quarts con pesche bianche e sciroppo al basilico e ne pregusto già il sapore.

  • pasadena ha detto:

    A la morte subite è uno dei luoghi in cui torno ogni tanto volentieri con la mente…. ecco mi hai fatto venire nostalgia! Voglio tornarci subito!

  • Gian dei Brughi ha detto:

    P.S. E fare la stessa cosa con Roma per noi poveri franco-milanesi senza arte nè parte ?

  • Gian dei Brughi ha detto:

    Sigrid, ma come ti voglio beeeene quando fai così !!!!

  • ceci ha detto:

    sigrid, sei fantastica! Veramente grazie di esistere!

  • Giulia ha detto:

    Offinalmente!!! Non sai quanto ho cercato il nome di quel ristorante: Stekerlapatte! Mi ricordavo che ne avevi già parlato ma non ero più riuscita a trovarlo! A settembre torno a Brux e farò un bel giro tra cibo e birre!
    grazie ancora

    Giulia

  • alessandra ha detto:

    io, in belgio, ci ho fatto il viaggio di nozze- e pure per scelta, fra amici che strabuzzavano gli occhi e la suocera che fino all’ultimo mi sottoponeva depliant di viaggi esotici e patinati. “Les moules sont arrivèe” è stato il ritornello di tutta la luna di miele e ho sorriso con un po’ di nostalgia, di fronte alla foto delle cozze. Bruxelles, però, l’abbiam vista poco e male, ripromettendoci di tornarci un’altra volta. Per cui, io stampo questo post e lo lascio sulla scrivania del marito..non si sa mai…
    alessandra

  • Konstantina ha detto:

    Mio cugino lavora come diplomatico a Bruxelles ed io ci sono stata un paio di volte. Mi sa che è arrivato il momento per una nuova visita…e questa volta ci vado preparata;))

  • supersofia ha detto:

    io ci sono andata 2 anni fa, già ti leggevo ma non mi era venuto in mente di chiederti suggerimenti, e adesso mi mangio le mani!!!
    s.

  • midinettes ha detto:

    Tu as un véritable don pour rendre les choses magnifiques ! Ce sont tous des endroits que je fréquente régulièrement… merci pour cette belle escapade dans ma propre ville!

  • rdr ha detto:

    belle indicazioni!!! peccato esserci andata l’anno scorso, a bruxelles, per ben due volte.
    A questo punto devo tornarci per provare tutti i posti indicati. per cucchiara, lo stomp è in pratica un pure con delle verdure, in genere il porro. inutile dire, buonissimo…

  • Cucchiara ha detto:

    BUON GIORNO SIGRID!
    Ecco capita a Fagiolo questa guida qui. Io cerco da mesi la ricetta dello STINCO DI MAIALE con la senape (che ho mangiato a Bruxell per la prima volta e me ne sono innamorata perdutamente) ma non riesco a trovarla in nessun manuale di cucina belga. Sarà mica ‘sto Stoemp? Cioè alla cottura dello stinco ci potrei anche arrivare, è quella salsina con i semini di senape che non mi sipego… QUALCUNO NE SA QUALCOSA??

  • Cristallina ha detto:

    Che voglia di andarci che mi hai fatto venire!!
    L’ufficio Promozione Turistica di Bruxelles dovrebbe darti un premio! ;-)

  • Albicocca ha detto:

    Bello! Mia sorella abita a Bruxelles da sei mesi, se la pubblicavi prima, questa mini-guida golosa, le sarebbe stata utilissima! Grazie comunque :-)

  • evelyne ha detto:

    brava, anzi, bravissima! la prossima volta che qualcuno mi chiede ti linko! ;-)))

  • CorradoT ha detto:

    Molto bello, e molto ben raccontato. Belle foto (solo belle? Che vuoi, ci hai abituato troppo bene…).

    PS – Il link di “baccalà” e’ sbagliato

  • pallina ha detto:

    …leggere di Bruxelles e ritrovare un’aria di casa… mi devo ancora abituare a questa sensazione…

    Io aggiungerei una visita al mercato di Chatelain (Ixelles) il mercoledi’pomeriggio/sera (meglio se d’estate) per apprezzare il nuovo lato “multiecnico/europacentrico/chic” di Bruxelles;

    Ah visto che ci sono stata l’altro ieri, menziono anche la fin du siecle (quello vicino la bourse – Kartuizersstraat 9) una sorta di “cacio e pepe” belga, con i tavolacci all’aperto ed il cameriere con la lunga barba che ti accoglie con un’aria dolce/burbera e ti serve un ottimo Jambonneau avec moutarde à l’ancienne!
    Ultima cosa… consiglierei anche una puntata a Place Saint Boniface (Matongé/Ixelles), pieno di localini e risto simpatici…
    Io non manchero’ di provare “Au Brabançon”…

  • Lulù ha detto:

    Acc… Sigrid, sto tentando di lavorare… non puoi mandare sempre dei post così invitanti!!! E devo finire assolutamente a breve perchè devo preparare le valigie. Si parte per Bangkok e Bali. Non hai per caso qualche idea, suggerimento, mini reportage su questa destinazione? Comunque appena torno programmo un giro al Nord, e poi il Giappone, e poi… fermatemiiiiiiii :-))

  • franka ha detto:

    lacrimuccia nostalgica :(
    grazie per questa guida fantastica sigrid.
    molti posti da te segnalati non li ho ancora visitati, ma non mancherò al prossimo viaggio!
    io aggiungo alla lista: nel quartiere Les Marolles il ristorante “Les trois chicons”, dove ho lavorato e posso garantire sulla cucina.
    Bruxelles è una città che si svela piano piano, non si concede al primo sguardo, ma nel momento in cui ti prende non ti lascia più…
    sarà che tra una birra e una gaufre io c’ho trovato l’amore :)

  • Andrea ha detto:

    Per la birra consigliatissimo anche il Bier Circus (vicino l’Ortobotanico), dove si mangia anche molto bene, il nuovo Chez Moeder Lambic e il Delirium al centro. Poi c’è sempre lo storico birrificio di Cantillon, ad Anderlecht! Complimenti per il resoconto!

  • guido ha detto:

    Ho seguito un corso universitario a Bruxelles qualche anno fa.

    é stato meraviglioso! e più o meno i ragazzi del posto ci hanno fatto fare il giro descritto da Sigrid, “A la Mort Subite” compreso…

    Che nostalgia!
    Pure il week end ad Ostende e le sue gigantesche spiagge sarà difficilmente dimenticato!!

    Sono capitato anche in una fiera nella piazza principale di BXL, era a tema medievale e tutti bevevamo birra da boccali di creta!

    Voglio tornare studenteeeeeeee!!!!

  • Nina ha detto:

    splendide le immagini delle persone, d’altri tempi sembrano, riflettono pensieri vocianti.

  • fra ha detto:

    Stupendo! mi è venuta voglia di partire

  • alicepleasance ha detto:

    Le Pain Quotidien sempre, comunque e ovunque! Adoro l’ambiente informale. Per non dire della tarte au citron…

  • tingrid ha detto:

    ‘La mort subite’ est mon café préféré à Bruxelles!
    En voilà une bonne idée pour septembre ;-)
    Courage pour ce qu’il te reste à faire sur le livre, ça va être un best-seller!

  • luby ha detto:

    metto nell’agenda dei viaggi anche questo magnifico posto?…
    siiiiiiiiiiiiiiii
    le tue foto poi mi fanno diventare una scimmietta curiosona!
    grazie per la guida e dei consigli che ci regali!

  • Saruk ha detto:

    Carissimaa Sigrid, se continui a fare post di questo genere con consigli viaggio-culinario la mia, già lunghissima,lista di posti dove voglio assolutamente andare continuerà ad allungarsi all’infinito… ;-)
    Questa volta però Bruxelles era già in lista da tempo, anche perchè ho una cara amica che vive li’, quindi quest post mi risulta utilissimo utilissimo e forse è una buona scusa per realizzare questo viaggio!

  • yari ha detto:

    Appena tornato da Bruxelles! “A la Mort Subite” è un luogo bellissimo, e poi le loro gueuze sono strepitose. Se ti capita, la prossima volta prova “Den Teepot” e la loro pasticceria vegan (Rue des Chartreux 66).

  • Sachiko ha detto:

    Ciao Sigrid

    Mentre guardavo le tue bellissime foto mi e’ venuta grande nostalgia verso del tuo paese. Abitavo Bruxelles da tanti anni fa. Era tranquilla e mi ricordo il bar carino nella stazione ad Antowarp (non so come si scrive ). Vorrei trovarci di nuovo un giorno.

    Domani partero’ dal Giappone e vado in Italia e soggiorno per 2.3 mesi. Ho messo tanti cibi giapponesei nella mia valigia e insegno la cucina gp per un amico che studia macrobiotico.

    Soggiorno nelle Marche. Mi piace tanto le foto di Mario Giacomelli.Quindi vorrei venire senegalia e scanno. Non vedo l’ora di venire in Italia !

Commenti chiusi.