Poiché fa talmente caldo che persino l’atto di aprire il frigo per tirarne fuori l’acqua ghiacciata è diventato un esercizio quasi intollerabile, dimentico un attimo fornelli e padelle e faccio il mio quarto d’ora amarcord pensando al fatto che solo due giorni fa me ne stavo con 25°C sulla sconfinata spiaggia di Ostenda con il naso puntato all’orrizzonte, meditando fra tenero venticello, rumore del mare e sottofondo di gabbiani… :-)
Visitare O0stende?
Da Bruxelles sono 1h20 di treno, in ogni stagione meglio portarsi una giacca a vento, per il resto la città è piccola per cui la si gira tranquillamente a piedi, a patto di prendere un alloggio in centro. Consigliatissimo l’Hotel du Parc, tre stelle, nessun fronzolo ma decisamente pulito e bellissimamente retro (badate alla scala art nouveau), oltre ad essere assolutamente centrale. Ci troverete una colazione da perfetto piccolo belga (dal pane con l’uvetta ai pistolet con formaggio e prosciutto senza dimenticare il lunghiiiisssimo caffè nostrano :-), e per di più sta sopra allo storico caffè du parc dagli interni di legno che non mi stano mai di ammirare, dove il caffè lo servono ancora con il filtro d’argento che deve datare di 50 anni fa, stupendo :-)
Se andate non vi perdete…
La sogliola alla mugniaia, un classico; le croquettes de crevettes (delle crocchè fritte a base di besciamella e gamberetti grigi, la fine del mondo!), i migliori sono da Ensor nella galleria Ensor, o, sullo stesso tema, le tomates crevettes; provate anche il waterzooi di pesce (una sostanziosa zuppa di verdure e filetti di pesce legata con tuorlo e panna), e anche, in generale, il merluzzo fresco, il granchio e, figurarsi, le cozze. Poi anche: il pollo arrosto senza posate (nel senso che vi tocca arrangiarvi con le mani) al Koekoek, una istituzione che si trova nella Langestraat. Lato dolci, fate un salto da Jacques, nel Adolfbuylstraat a due passi dalla Wapensplein, storicissima confiserie che fa i miglior torroni, bucce di arancia canditi passati nel cioccolato e babelutes (delle caramelle al burro) che io conosca :-) e per pane, cornetti & co, da Dewulf nella Kapellestraat (o al t’Molenke). Per scoprire invece lo sconfinato mondo dei formaggi belgi c’è Haspenslag nella Wittenonnenstraat, bella bottegona dagli interni di legno e forme di formaggio ovunque. Se dopo tutto ciò c’avete ancora un po’ di fame, troverete vicino al mercato del pesce delle bancarelle che vendono wulloks (chiocciole di mare bollite), aringhe e più o meno qualsiasi altra cosa di pesce che si possa mangiare per strada, o provate a entrare in qualsiasi salumeria/pescheria e fatevi fare un panino con l’isalata di granchio o di gamberetti. In alternativa potete fare come i puri e duri e comprare, alla Vissetrap, il mercato del pesce sul porto, un paio di etti di gamberetti freschi (in sostanzavengono bolliti direttamente sul peschereccio) poi vi schiaffate di fronte in un bar, ordinate una blanche de bruges e sgranocchiate i gamberetti sorseggiando la birra :-) Infine, per il caffè pomeridiano e l’aperitivo, una sosta sulla terrazza al caffè du parc, place Marie-Josée, fra camerieri in bianco e nero e anziani venuti a osservare i passanti, è rigorosamente d’obbligo, lo facevano già i miei nonni 40 anni fa :-)
Per prepararvi psichologicamente… :-)
Leggete La plage d’Ostende, di Jacqueline Harpman, stupendo romanzo (in francese:-P) che dipinge assai perfettamente cos’è il mare del nord d’inverno, e quella sensazione mista fra romantica e tormentata che suscita :-) Già che ci siete, oltre a qualsiasi cosa di Hugo Claus, leggete anche Tyl Ulenspiegel, Bruges la Morte e le Balises pour l’histoire de la littérature belge…
Informatevi su James Ensor e Leon Spilliart, due pittori di Ostenda stranoti e anche loro decisamente rappresentativi;
Ascoltate Arno – il più tutto (noto, tormentato, pazzoide, dipendente, iconoclasta) dei cantanti di ostende, o rispolverate di un vecchio ritornello made in Italia :-)
..il tramonto ad Oostende…le croquettes de crevettes,le pistolet col farmaggio, lekker! Vogliamo parlare della modaiola Knokke?
@ chi chiedeva una birra di Bruges: La “Zot” del birrificio Halve Maan. E’ l’unico birricio in Bruges, risalente al 1500, completamente ristrutturato nel 2005. La bionda è molto piacevole da bere.
Ho vissuto per per più di due anni sulle coste del Mare del Nord in Francia a pochi km dal confine belga e condivido in pieno le sensazioni che le tue foto e post comunicano. Grazie! Tra i posti ancor meno conosciuti in Italia segnalo la piazza di Veurne, dove tra l’altro si mangiano delle ottime solettes!
ecco svelato l’arcano della presenza della hoegaarden nei supermercati italiani! anche io me ne chiedevo la ragione…. assurda la storia dei lieviti, non ne sapevo niente e mi sembra surreale (vedi che Corrado ha ragione??)
@Giu… aggiungerei “…e più porchetta per tutti!!!” ;o) Foco über alles!
@eleonora
“Piu’ Campli per tutti!”
@giu: Campli! credevo di conoscerla solo io e i “camplesi”…ci é nato il mio caro nonno paterno!
molto carina
Brava, Sigrid. Un po’ di pubblicità per il nostro paese e i suoi pregi culinari in questo giorno della festa nazionale !
… posti bellissimi che mi mettono un po’ di nostalgia…
ma la cosa più bella è che ho capito il detto!! che soddisfazione!
sigrid, visto che hai poche cose da fare :-) mi potresti dare ripetizioni di fiammingo!
@ingegnerina: grazie per il bel commento, davvero :-) Sono lieta che ti sia piaciuta la tua permanenza belga, in fondo, penso che ogni luogo o paese abbia una qualche sua forma di fascino, l’importante è di lasciare libera la mente di andare oltre alle cartoline e ai pregiudizi, sembra che tu l’abbia fatto, e trattandosi di ‘casa mia’ non posso che ringraziartene! ;-)
Non so se e’ anche un po’ il tuo caso, ma io, per dire, molti posti del mio ex circondario, li ho scoperti solo ora che in Italia ci vengo a fare il turista.
Oggi sono stato a Campli, nell’entroterra teramano. Un paesino bistrattato dall’ignoranza popolare del capoluogo di provincia, che invece merita quantomeno un’ovazione per il buonsenso della sua amministrazione locale. Un paese fatto di tante case, per lo piu’ centenarie, molte delle quali ristrutturate e salvate dal dimenticatoio del cemento che invece a Teramo non ha fatto prigionieri. Ed ecco allora che quelli che i teramani chiamavano (almeno ai miei tempi) in tono dispregiativo “i camplesi” (si dice ancora “stupido come un camplese” o “non fare il camplese”) sono stati molto piu’ furbi dei loro vicini, e hanno salvato con orgoglio il salvabile. Da non perdere la Scala Santa (una scala votiva del 1700 che da indulgenza plenaria a chi se la fa tutta in ginocchio (a salire, sia chiaro!!! Certo, per chi ci crede, ovviamente).
Tanti anche qui i segni del sisma abruzzese. Si vede qualche vecchio rudere che ha deciso di cedere solo alle scosse, e qualche chiesa che invece ha mostrato i suoi lati piu’ deboli. Ma nel complesso un paesino che merita piu’ di una visita.
E chi e’ lo stupido infondo? Chi ci ha vissuto accanto 27 anni e lo ha solo attraversato in macchina senza mai fermarsi, perche’ “ma che vuoi che ci sia da vedere a Campli?”.
Ciao Sigrid, non so come iniziare questo commento, che in realtà proprio un commento non è, ma quale dei tuoi post poteva essere più adatto per lasciare sul tuo blog i miei pensieri? Ho vissuto in Belgio negli ultimi 4 mesi, e il prossimo mercoledì tornerò in Italia. Fa sempre piacere tornare a casa, ma devo dire che, nonostante tanta gente giudichi (frettolosamente) il Belgio come un Paese noioso, per me è risultato piuttosto interessante. Un grosso merito va al tuo blog: l’ho scoperto per caso, una delle tante sere piovose in cui non era possibile uscire e io ero sola in casa di fronte al pc, e leggere le tue righe non solo mi ha tenuto tanta compagnia, ma mi ha anche aiutato a scoprire e ad apprezzare le bellezze della tua terra. Tanto più mi hai aiutato a scoprire che in Belgio si può anche mangiare molto bene, mentre a giudicare da quello che mi veniva propinato ogni giorno al lavoro sarei stata portata a pensare l’esatto contrario. Le tue pagine hanno inoltre ulteriormente accresciuto la mia passione per la cucina, sia per merito delle tue bellissime foto, sia perché il tuo approccio al cibo e alla cucina di un popolo come mezzo per scoprirne l’anima e il modo di essere costituisce esattamente “il fuoco” della mia passione. Con questo voglio quindi dirti un grazie infinito, perché ti sento come un’amica e spero di poter scambiare altri messaggi con te in futuro. Per quanto riguarda il Belgio invece credo che il mio sarà solo un arrivederci, perché anche se la mia carriera mi porterà altrove, sono sicura che non mancherò di tornarci in futuro. A presto!
Un’altro regalo, stavolta del nord ed estremamente poetico! Grazie Sigrid anche per tutti i consigli.
E per chi non conosce, come magistralmente illustrato da Cavoletto, anche il mare del nord ha un fascino tutto suo ;-)
Buona domenica
io, in belgio, ci ho fatto il viaggio di nozze….basta, come garanzia di un amore sconfinato per questa terra? Grazie per le foto e il reportage
alessandra
@lefrancbuveur: parla di un uomo ossessionato dalla moglie (oddio, non lo so se era la moglie…) morta (“la morte” del titolo)… una specie de “I morti” di James Joyce, ma molto molto più inquietante!
Bello bello bello
@francbuveur:
http://fr.wikipedia.org/wiki/Bruges-la-Morte
;-)
@monica: di che parla?
“Bruges la morte”… che libricino meraviglioso!!!
Grazie anche solo di avermelo ricordato!!!
Bellissime foto, ogni volta che sbircio il tuo blog t’invidio sempre più.
Dopo un paio di giorni di caldo insopportabile , oggi a Ventotene collegamenti sospesi causa vento e mare.
Non è bello da dire ma non mi dispiace , questo bel vento che fa tanto autunno, il mare che sbuffa, ora mi vado a fare una passeggiata al Faro sugli scogli d’avanti il porto romano.
E le tue foto m’hanno fatto venir voglia di camminare nonostante il tempo così così.
Non so perché ma i paesaggi dei mari del nord, hanno per me un fascino particolare. Grazie per queste splendide foto, vorrei tanto sedermi in qualche localino sul mare, a mangiare, bere e contemplare questo splendido paesaggio!!
@Sigrid: ecco svelato l’arcano: siccome i belgi non la vogliono più la mandano a Tokyo e da Panorama! :-)
@francbuveur & donatella: per quanto ne ho capito, mentre prima in belgio la blanche più diffusa era la hoegaarden (con la d :-P), ora è quella di bruges. Pare abbiano spostato qualche anno fa la produzione da hoegaarden a Jupille e che per una questione di lieviti locali (? mi pare strano, pensavo ste cose ormai si controlassero) la birra non veniva più come prima, per cui mezzo scandalo, un sacco di birra data in pasto ai maiali e obbligo di rispostare la produzione laddove stava prima, a hoegaarden quindi. Nel mentre sembrerebbe che il loro mercato sia crollato – questo è quanto m’han detto, non ho verificato e non so quanto sia attendibile), fatto sta che persino a bruxelles, se chiedi una blanche hanno quella di bruges et mai quella di hoegaarden (nelle fiandre poteva anche essere una mera questione di regionalismo, chissà :-). Quindi: la hoegaarden non l’ho proprio vista (in compenso l’avevo vista a tokyo, boh :-), mentre fra le blaches de bruges più diffuse c’è senz’altro la brugs witbier van de Gouden boom, ma ne esistono tante altre (e io non è che sia una fonte attentibile sull’argomento :-) Quindi, a roma, direi di fare un giro da Off licence in via Veio, o di dare una sbirciatina da bir&food, o al frigorifero delle birre di Gabriele Bonci, sempre pieno di belle sorprese :-))
allora a Ostenda 25°
qui a Mondavio (PU) Marche 35°
Tu stai meglio di me, beata te!!!!
@lefrancbuveur: quella di Bruges non so, ma la blanche de hoegarten, ossia quella che ti danno in genere nei bar quando chiedi “une blanche”, la trovi anche da Panorama.
Bellissimo le foto! Ostende andavamo anche noi in vacanza! Il tempo è sempre instabile ma rinfrescante per estate! w le tomates crevettes! ^_^
Grazie della risposta!
Una buona blanche di Bruges dove posso trovarla a Roma? All’oasi della birra? ci sono delle marche preferibili?
Dunque ci si vede ad ostende…?
@francbuveur: il pistolet è un po’ l’equivalente belga della rosetta, solo che è più buono, eheheh (vabbe detta da me non vale niente, non mi sparare :-)) Insomma, è il panino più diffuso che ci sia in belgio, piccolo, tondo, croccantino fuori e dala morbida mollica dentro. E il classico pane che si compra(va) la domenica mattina, o che si usa come panino fatto in casa, e quindi si può mangiare sia con cosa salate (per cui prosciutto cotto e o formaggio, entrambi a fette, un concetto quello – del formaggio a fette – che in italia non si conosce, ma daltronde i formaggi italiani hanno in genere una consistenza diversa dai nostri – e che sono tutto sommato i companatici più classici) o burro e marmellata :-)
Sigrid, mi spieghi meglio cosa sono i pistolet con formaggio e prosciutto?
questi comunque sono i posti e i …post che adoro :)
@fioredicampo: ma non lo so, che fosse una questione di firewall??
@k: normandia e bretagna sono un po’ diverse, anzi specie in bretagna si sente più l’atmosfera di finis terrae, l’atlantico, è tutto decisamente più violento (le rocce frastagliate, cose così), suppongo che il mare del nord sia invece l’annuncio del ‘nord profondo’, o qualcosa del genere… :-)
@cobrizio: vabbe ma mica pretendo di fare la cineasta mo :-D
@evelyne: ti dirò, più che nostalgica sono rientrata serena :-) (comunque, è folle come ti cambia lo sguardo su un luogo familiare quando non lo vedi per un pezzo :-)
@grifone: ostenda è a 20 minuti da bruges, in treno, una scemenza insomma :-))
@corrado: allora, no, non penso che fosse un momento di intimità fra cozze anche perché… le cozze non nascono così :-))) invece, diciamo che i belgi sono surrealisti almeno quanto gli italiani sono mangiaspaghetti, suvvia :-))
@rossella: la st bernardus sul waterzooi mai provato, se mi capita lo fo! :-) ps: il pontil si chiama staketsel :-)
@manu: nono, come già detto da non ricordo chi, al mare non fa mai orrendamente freddo, rischi solo un po’ di pioggia (ma anche quella in genere è del tipo lieve o comunque finisce presto :-)
@vecchiolupo: mah, impalpabilmente sfinito sarà lei, scusi eh :-)
@emily: pacata irrequietezza mi piace, è un po’ baudelairiana come immagine :-) (le ciel bas et lourd qui pèse comme un couvercle etc :-))
@eliana: e sopratutto, domani è un’altro giorno! ;-)
@fiordisale: se vai facci sapeeereee!!! ;-))
@oldhen: sottoscrivo in toto le tue considerazioni spiaggesche, sissisi!! :-))
@vale: se non l’hai mai fatto consiglio caldamente una passeggiata a piedi nudi sulla spiaggia a marea bassa, prestissimo la mattina, vedrai, riconcilia persino coi palazzoni (che a quel punto sono solo delle macchioline lontane :-)) Comunque, a proposito di palazzoni, quelli del centro non sono mica tanto tremendi, sarà che li vedo lì da sempre… :-)))
@labea: meno male che non ho aggiunto la foto della signorina che stava posando nuda sulla spiaggia alle 8 del mattino, chissà che non ci risparmiavi come commento :-) Comunque avrei un bellissimo detto fiammingo che va a pennello (quelli che capiscono son pregati di star zitti :-) : als ge’t beter kunt doet het dan zelf… :-P
@laura: si vede che bea c’ha le converse che puzzano… :-))
@la bea
ma cosa dici … anche quella e´ cosi´ “poetica” … chi potrebbe mai pensare ai risvolti che tu suggerisci, cosi´ “concreti”?
mmm….sono rimasta colpita dalle foto anche se quella con le all star sulla spiaggia ce la potevi risparmiare…non ci stanno con i luoghi che hai evocato anche se forse puzzano come i cavoletti!
buon lavoro continua con la ricerca
non riesco a smettere di guardare il video e di ascoltare quella voce stupenda. mi accarezza il cuore. uhhh, grazie al cavoletto!se non è mai stato un complimento, ora lo sarà per forza.
…e guardate l’incisione di Ensor “Bagni di Ostenda” e fatevi quattro risate!
quello che adoravo fare a ostenda era chiudermi in un ristorante con vetrata sulla passeggiata davanti al mare, bere birra e mangiare moules-fritte precedute da un croquettes des crevettes (ma si, facciamoci del male!) il tutto con la pioggia fina fina che colava sui vetri cantando in mente jacques brel….che ricordi!
matteo.
Bello, bellissimo tutto. Mai stata in Belgio, ma le tue foto mi ricordano Normandia e Bretagna e l’emozione che provavo di fronte alle maree, al cielo che cambia colore in un attimo, alle bulots da mangiare con strane pinzette, ai fari….
Mi sa che una gita a Ostenda merita proprio :-)
Non riesco mai a vedere i video, qualcuno può AIUTARMI?
Grazie
Cara Sigrid, sei molto brava, riesci a dire tutto con le tue foto, anzi di più a trasmettere quel mix di sensazioni che sono intraducibili con le parole. Abito vicino a Venezia ma sono nata a Padova, quando torno e vedo la mia città, le riviere, la specola, le piazze, i ricordi mi emozionano tantissimo e per questo mi sono sentita “a casa” vedendo le tue foto. Devo dire però che tutto ciò (compresa la malinconia) scompare al secondo giorno e penso che sia una fortuna!
Bacino.
Mmhhh, crevettes grises… miam!
Il solo vedere le foto mi fa riaffiorare un sacco di ricordi d’infanza, quanto vorrei tornarci!
…ricordi stupendi, mi fai ritornare in mente il sapore unico dei gamberetti grigi di ostenda, la blanche con moules-frites…e che atmosfera in quelle spiagge così…vere…
grazie Sigrid, sai sempre trasmettere emozioni sia con le foto che con le parole!
Sigrid……G R A Z I E ….!!!!!
Cara Sigrid,
Una romana a Bruxelles che guarda con gli occhi di una belga a Roma la spiaggia di Ostenda. Sarà l’esperienza speculare, ma ho sempre seguito ammaliata il tuo blog, le tue foto e le tue ricette che rispecchiano una commistione di tradizioni che è per certi versi anche la mia. Questa volta non posso non commentare perché ti sono davvero grata per avermi fatto vedere con occhi diversi la spiaggia belga e aver riempito queste pagine dell’affetto profondo che lega al proprio paese natale. Forse l’occasione per questo 21 luglio per passeggiare su quelle dune e non vedere solo mare grigio che si fonde col cielo e una muraglia di palazzoni…?
Come una leggera brezza…
Personalmente mi piaci di più nelle immagini (vero atto di amore verso la terra natia) che nei filmati, quasi musica e movimento fossero un di più… ma comprendo curiosità e desiderio di altra sperimentazione! ;-)
Grazie, come sempre, di portarci con te.
sigrid, mi ci stai facendo fare un pensierino.
sto amando molto questi tuoi report fotografici, mi fanno così bene (è una mia impressione o qui a roma da un due-tre giorni stiamo sui 40 °C intorno all’ora di pranzo??)!
baci.
mi sono innamorata di Bruxelles un paio di estati fa. Il Belgio è proprio bello, spero di visitarlo tutto il prima possibile (perchè per quest’anno la mia compagna di viaggio ha purtroppo deciso diversamente e così andremo a morire di caldo a Madrid -sigh-)
prendo nota faro un salto proprio al ritorno dalle vacanze per il mio complanno!!!
hai perfettamente ragione “sensazione mista fra romantica e tormentata” è proprio questo che suscita il mare del nord (@ spighetta, penso che sia questo che ci vedi anche tu nelle sue immagini), tra la bellezza di stare lì con temperature vivibili (per me), il tempo instabile, il mare a perdita d’occhio, senza folle vocianti…. un’istigazione all’introspezione.
forse mi hai attaccato un po’ di nostalgia… o forse era solo temporaneamente taciturna…
@ .manu.: generalmente non si schianta di freddo… da qualche anno a questa parte la temperatura è molto più alta, ma il tempo rimane molto, ma molto instabile… un giorno hai caldo da morire (30°), il giorno dopo pioviggina e hai bisogno di una felpa e una giacca a vento… mai il tempo di annoiarsi! ;-)
Grazie Sigrid!
Spero di andarci e seguirò tutti i tuoi consigli di viaggio e ristoro…
BUON WE!
sapore di mare… è il caso di dirlo…
pochi giorni e parto anch’io, per il mio amato salento:-)
meravigliose. si vede che ami questo luogo.
Che meraviglia! Foto fantastiche che sanno trasmettere emozioni! E’ da un po’ che vorrei fare un giretto di qualche giorno a Bruxells, Brugge, Anversa e dintorni, mi appunto anche Ostenda che mi pare davvero carina e vedo dalle cartine che è a due passi da Brugge.
Che dire foto assolutamente bellissime, ma soprattutto Ostende sembra uno di quei posti dove potrei tranquillamente vivere!
Sogno da anni di passare un po’ di tempo, magari in autunno, su una spiaggia atlantica del Nord della Francia o del Belgio e dopo questo racconto e queste foto il desiderio si è fatto ancora più intenso!
Ah sì, anche a me piacciono tanto queste atmosfere! Mi ricordano i viaggi con la mia famiglia tanti anni fa, le coste della Bretagna ma anche quelle belghe e olandesi, insomma un po’ di stretta al cuore anche per me… e foto e video sono proprio belli, grazie Sigrid!
P.S. – Ma non e’ che hai fotografato i due molluschi in un loro momento di intimita’? Lol
Mi piacciono le spiagge del Nord. Con le foto ho sentito il profumo del mare del Nord, il vento e un brividino di freddo (che di questi tempi e’ solo benvenuto…). Mi piace Magritte (ma i belgi sono tutti un po surrealisti? Scusa, ma se dicono che gli italiani sono mangiaspaghetti..), e di quel che hai elencato ho letto solo -anni fa- Bruges la Morte (ma tradotto, quel dommage). E’ bello incontrare altri mondi, io starei sempre a viaggiare.
Che nostalgia!!
Ci sono stata due volte.
Consiglio anche una bella pedalata sul lungomare, merita veramente soprattutto se a favore di vento.
E poi il cosidetto (da me e dall’altro pedalatore) “il pontile della birra”, ossia il pontile che appare in foto.
Il waterzooi l’ho provato in una locanda di Brugges e merita veramente,l’ho persino rifatto anche a casa. E direi che con una St Bernardus si sposa benissimo,sopratutto se è la vostra prima St Bernardus.
Poi..beh è vero il mare del Nord ha un effetto tutto suo e sicuramente leggerò qualcuno dei libri consigliati, ma solo se li trovo in inglese o italiano (il francese è arabo per me).
Quanto vorrei raccogliere conchiglie ora …
Che immagini stupende e suggestive.
E’ come guardare attraverso gli occhi del tuo cuore.
Percepisco le emozioni vibranti.
Ed oggi, che sono giù di morale, mi hanno proprio commosso.
Visitare il tuo blog è sempre più spesso come una carezza e forse oggi ne avevo particolarmente bisogno; grazie. Sono molto attratta dal Belgio, magari le prossime vacanze..in ottobre non schiatterò di freddo, vero?! ;)
Rispolverare le proprie radici e’ un tassello importante x mettere meglio a fuoco se stessi….il mare del nord da un senso di pacata irrequietezza(scusa l ossimoro!) ma guardando le tue foto mi vengono in mente le coste inglesi e le sensazioni che mi danno…
Ho fatto proprio bene a non venire, sennò col cavolo che sarei tornata indietro. Ma col cavolo eh.
Però ho marcato tutto, sissamai che per le vacanze riesca ad andarci, con ste immagini come resistere?
guardando le tue foto mi è tornata in mente la frase di h. laborit all’inizio del film “mediterraneo”: “in tempi come questi la fuga è l’unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare”.
a ostende sono stata l’ultima vacanza fatta con i miei, di settembre. millenni fa quindi. mi ricordo il cibo buonissimo, la spiaggia, i gabbiani giganti che ti facevano la posta per rubarti il cibo.
grazie per le foto bellissime.
a volte la nostalgia dei luoghi, a volte quella delle persone… sentimenti che si insinuano nelle certezze e nella quotidianità.
una stanchezza dello spirito, una forma di impalpabile sfinimento che fa riemergere le origini.
filmato e foto dicono questo, sarà l’inconscio? :-))
che voglia di partire e visitare questa citta di mare. grazie per i consigli, le foto, e e immagini in movimento…
Sigrid, ma tu sei nata lì?
Per tutti gli amanti della lettura consiglio il racconto “la sognatrice di Ostenda” di Eric Emmanuel Schmitt
che bello…che belle foto
bellissime foto, suggestivi i racconti e intriganti i consigli. ma quei palazzoni…mi mettono un pò tristezza e contrastano l’amarcord
Che belle foto, mi fa pensare al posto in Svezia dove sto per andare syd Koster, non farà mai troppo caldo per il mio amato afternoon tea (bè pure nel resto del giorno) il mare è freddo ma invitante i bimbi pescano granchi e gamberetti per noi che ci andiamo sempre è un pò un piccolo paradiso, come il resto della Svezia dove passeremo l’estate. Bello tornare bambini vero? Ben tornata :-)
La foto sopra al cornetto e quella delle cabine…sono meravigliose…sei bravissima! :-)
le foto della memoria sono sempre stupende, soprattutto se riesci a trasmettere agli altri sensazioni che rimarrebbero tue e soltanto tue…
25° hai detto?? quasi quasi…
Un abbraccio!
Cara Sigrid,
ne hai fatta di strada e ne farai ancora tantissima!
Sei così attente e sensibile!
Claphands
Belliiiissimoooooo! questo è il mare che piace a me, in questo modo potrei pure andare a fare le vacanze al mare… a me il mare nostro con tutto ‘sto caldo e tutta ‘sta gente praticamente nuda per il caldo, non mi piace. Preferisco la montagna a quel tipo di mare, ma così…. è tutta un’altra storia…;-)
Mi ricorda le vacanze a Brighton, dove in piena estate ero con la giacca a vento e ci stavo benissimo, mentre le vecchiette autoctone erano in due pezzi stese al sole… eh eh eh
sono appena tornato da Beveren Leie, a saperlo allungavamo ad oostende…bellissimo!!
Cosa darei per saper vedere con i tuoi occhi! Grazie Sigrid.
Che nostalgia….ho trascorso dei mesi bellissimi tra gent, antwerpen e oostende…quanto vorrei tornare anch’io a rivedere quel cielo che solo il Belgio mi ha saputo regalare.
Grazie Sigrid.
Bellissime foto che tessono la trama di una storia…il filmato è un pò malinconico…sarà la nostalgia?
Bellissime le foto e molto malinconico il filmato…sarà la nostalgia?
Complimenti per le fotografie. Parlano da sole.