Dell’ultimo giro di boa e del latte che se ne stava in piedi…

An vedi, la signorina va a Fossano! E che c’è da vede’ a Fossano??
(dixit il ragazzo dell’agenzia viaggi quando sono andata a fare il biglietto del treno.)
Fra parentesi, se mai dovesse venirvi in mente l’insulsa idea di fare roma torino in treno IC un giorno di fine luglio, lasciate perdere subito e prendete piuttosto un aereo, non agiungo altro, da Dutto c’è scritto tutto – hihhi, fa rima – si scusate, sono un po’ stanca :-).

Duuunque. Per colloro che non lo sapessero (ce ne sono?? :-), stavo quindi scrivendo un libro, anzi IL libro del cavolo, che è o sarà in qualche modo un prolungamente cartaceo del blog, anche se un filino diverso dal blog lo è pure… Ma su com’è e come non è magari riparleremo più avanti, per esempio nel giorno in cui vi farò vedere la copertina (eheheh :-). Comunque sia, un libro, per quanto sia del cavolo, è pur sempre un libro e così dopo mesi e mesi di ricette e scrittura, scambi via ftp, skype e telefono, alla fine arrivò il giorno in cui anche la pagina 256 era stata completata – con solo 15 giorni di ritardo sull’agenda stabilito a inizio anno – e quindi a quel punto c’era da rileggere ancora le bozze, apportare le ultime correzioni, scegliere le ultime immagini, colori, ghirigori qua e là, rifare altre prove copertina (tutte cose già fatte prime ma, sissà, gli esseri umani son belli perché delle volte cambiano idea :-), e mille altre cosette che così a vederlo un libro uno mai s’immaginerebbe dell’immmmeeeeensoooo lavoro che c’è dietro. Tutto questo quindi l’abbiamo fatto in questi ultimissimi giorni di pre-vacanza. Luogo: Fossano, provincia di Cuneo. E non penso che mi leggono ma all’attenzione degli operatori turistici dell’ostiense mi verrebbe da aggiungere che Fossano – che fin qui avevo sempre intravvista di corsa – è un bellissssssimo posto, raccolto, storico, umano, a due passi (anzi a una curva, ma una di quelle curve che delle volte non si superano indemni, meno male che eravamo in landrover) dalle Langhe, tre da Torino, dalla Liguria e via dicendo. Ecco, mi viene già voglia di tornarci (@Davide: noooo, non è veeeeerooo, sto scherzandoooo!! – il poveretto si prende un infarto se lascio intendere che potrei sbarcare di nuovo li e rimettermi a discutere per ore impuntandomi su temi tipo ma quanto sono assurde le bollicine della lurisia? :-) Comunque, vabbe, noio abbiamo pressoché fatto, e io prima di andare a riposarmi nel solito paese delle marmellate, vi lascio due tre cose di Fossano (veramente contate ché non ero mica lì per girare con la macchina foto :-)

Sopra qualche scorcio del centro (l’ho detto, avrò fatto sì e no 5 scatti, eppure questo luogo merita, che fosse solo una scusa in più per mandarvi a vedervelo da soli?! :-P). By the way, non ne ho ben capito le date ma qualche mese fa sono capitata a Fossano una domenica mattina in cui c’era un mercatino di cose vecchie nel centro (io adooooro le cose vecchie :-) ci ho rimediato una vecchia bottiglia da latte, delle ciotole deliziosamente vissute e dei cavovacci di canapa dell’altro secolo, stupendi (se qualcuno sa come e quando si organizzano ste cose, ce lo faccia sapere :-)

Sopra: prima di darsi alle penne colorate (sotto), la mattina iniziava con la colazione al Palazzo Righini, fresco di apertura al pubblico. Per ora ci sono un lounge bar e un ristorante, nuovissimi, all’interno di un palazzo storico ancora in via di restauro. Al bar si trovano dei cornetti briochati e sfogliati, fatti in casa; okay, non sono dei croissant francesi azi mi sta benissimo, sono curati e sanno di buono, e francamente non so da quando no mi capitava più una colazione con un tale tasso di soddisfacenza :-) Il ristorante invece, che si chiama Antiche Volte, meriterebbe un post a sé: lo chef si chiama Flavio Ghigi, è giovanissimo (cioè, con i suoi 28 anni è più piccolo di me, sob) ed è davvero davvero in gamba (è come per i cornetti, quasi non ricordavo da quando vedevo più un cuoco così :-), ma questo lo si può capire anche dal suo curriculum. Preciso, serio, attento, motivato, disponibile, i suoi piatti non sono particolarmente stravaganti, ma sono puliti, precisi, eleganti, e con delle cotture stupende (quasi che vorrei sognare di notte di quei calamaretti spillo tenerissimi che accompagnavano una lasagnetta alla parmigiana delicata e dalla sfoglia per-fet-ta). Tutte cose che mi fanno pensare che questo giovanotto, che di strada ne ha già fatta davvero tanta, andrà lontano, sissisi :-) Anzi, proprio a Flavio ho anche scucito una ricetta, quella del latte in piedi (nella prima foto di questo post) che serve al ristorante insieme ad altre cosette dolci: beh io del latte-in-piedi non avevo proprio mai sentito, ma sembrerebbe sia una preparazione piemontese piuttosto comune. E in sostanza un budino ma non di quelli che diventano proprio sodi, questo qui rimane invece morbido e cremoso e il suo buon profumo di vaniglia ti fa tornare in infanzia :-). Appena rientrata a casa mi sono quindi affrettata di prepararli (anche perché avevo della panna e delle uova da eliminare dal frigo prima di andare via :-P), la ricetta la trovate alla fine di questo post :-)

Infine: il mistero del Ciabot finalmente chiarito. Avevo sentito nominare un paio di volte questa tipica casetta di campagna piemontese, ora l’ho anche vista ed è semplicemente stupenda. Questa qui nella fattispecie ha dei cespugli di lavanda davanti all’ingresso (ora mi spiego perché Davide è famoso per i suoi condimenti profumati :-), e, come in ogna campagna che si rispetti, dei fichi, melograni, un’altalena e via dicendo. E l’ultima serata fossanese se n’è andata cosi, tutti intorno al tavolo di legno apparecchiato in mezzo all’erba sotto un’unica lampadina che penzolava sconsolata nel buio, nel fresco respiro che la sera arriva dalla montagna, a dividere delle bistecche della Granda grigliate e affettando l’inevitabile e sempre commovente salame crudo Dho. E poi un piccolo brindisi al nebbiolo, alla fine dei lavori… :-)

Il latte in piedi
di Flavio Ghigi (chef alle Antiche Volte)

latte fresco 500g
panna fresca 200g
zucchero 200g
albumi 150g
uova 100g
vaniglia 1 bacello

Versare tutti gli ingredienti in una ciotola capiente, aggiungere i semini di vaniglie, sbattere in modo da ottenere un composto omogeneo e versare in tazzine individuali. Sistemre le tazzine in una teglia da forno profonda 5 cm, aggiungere nella teglie 2-3 cm d’acqua bollente, coprire le tazzine con un foglio di carta forno e infornare il tutto a 120° per circa un’ora. (io l’ho lasciato circa 20 inuti in più, credo che possa variare da un forno all’altro, in ogni caso basta osservare la consistenza dei budini, che devono essersi rappresi). Sfornare, togliere le tazze dall’acqua e lasciar completamente raffreddare poi riporre il tutto in frigorifero e servire quando le cremine saranno belle e fredde.

Stampa la ricetta

piesse: le foto in cui ci sono io sono, ovviamente, credit fotodutto! :-)

73 Commenti

  • Joanne ha detto:

    Stavo per caso curiosando sul tuo blog (che ammetto, mea culpa, fino a 3 ore fa non conoscevo) quando nomini…cosa? il mio paese! inizialmente pensavo di aver capito male, dimostrazione di come l’abitudine ci impedisca di notare quanto siano belle le cose che ci circondano. Prima di rileggerlo con le tue parole ritenevo Fossano un paese ordinario e banale. Thanks

  • miciapallina ha detto:

    Oibò…. che aggiungere ancora?
    A me tutti quei commenti mi creano una certa soggezione, ma quanto li meriti! Tutti!
    Come ben sai (te lo avevo scritto mi sembra?) non solo iomemedesima copio a piene mani dal tuo blog (e SEMPRE metto l’origine e ti avverto quando pubblico)… ma ne sono totalmente “immersa”, come nelle tue foto, nei racconti….
    Un tuo libro?
    Ti pregoooooo con la dedica!!!!!
    mamma mia che bello!
    adesso mi piazzo qui a leggere tutti i giorni per vedere quando spunta qualcos’altro!

    nasinasi ronronanti

  • Tuki ha detto:

    Vero, ma in ogni caso 3 albumi= 150g è proprio un caso limite. Piú che altro non mi spiegavo come mai 2 uova pesassero 1 etto e 3 albumi 1 etto e mezzo, è impossibile (a meno che tu non prenda gli albumi da uova XXL e le uova intere siano medie). Comunque si, fai bene a lasciare solo i pesi!

  • Sigrid ha detto:

    Tuki: invece, prendendo le uova medie, pesano sui 50 grammi, e il tuorlo fa fra 10 e 15g. Penso che su uova grandi si può arrivare a 50g di albume(tipo che quelle di questo estate non le homaipesate ma erano proprio grandi :-). In ogni caso, sai che fo, le levo proprio le equivalenze in numeri di uova, qui, lascio solo il peso, ecco :-)

  • Tuki ha detto:

    Sigrid, a me questa ricetta è riuscita (seguendo i pesi) ma secondo me non è quello il problema. 4 albumi medi non peseranno mai piú di 150g, figuriamoci 3 (mi sa che devi rivedere un po’ le cose.. come fanno 2 uova a pesare 100g e 3 albumi 150?). 1 albume medio pesa 30g, per cui la colpa non è da attribuire alla quantità eccessiva di albumi. Io dico che troppi hanno i forni staratissimi e non lo sanno (evvai con la frittata dolce!!), io ho rimediato provvisoriamente con un termometro da forno.

  • Sigrid ha detto:

    ohiohiohi, l’errore era mio: ho scritto che 150g di albume erano circa 4 albumi e invece erano 3 (si vabbe ma voi i vostri ingredienti non li pesate??!!) Comunque, meaculpa per la frittata, mi dispiace molto (voi però approfittatene per mettervi a pesare, sui dolci è importante :-P)

  • Sigrid ha detto:

    @tutti quelli che si sono ritrovati con delle frittate…. Vedrò di chiedere lumi a Flavio ma a me mi sembra che la trascrizione dei suoi appunti sia esatta e che io abbia fatto la ricetta proprio come scritta qui sopra… solo che appunto non mi spiego affatto l’effetto frittata, davvero (forno troppo caldo??? boooh – avete mescolate bene gli ingredienti?? vabbe state lì buoni, cerco di appurare…)

  • Chicca ha detto:

    Ciao a Tutti, confermo il risultato “frittatoso” della ricetta; in realtà il sapore predominante era quello dell’albume…non è che alle 2 uova andrebbero aggiunti 4 tourli anzichè 4 albumi?

  • san bernardo ha detto:

    Clo-cilena (59) , sono …il cane goloso e per questo…abbondante…Per il salame : Biscotti secchi (oro saiwa) 300gr + burro(ammorbidito fuori dal frigo) 15gr + Cioccolato fondente 200gr + 2 uova + zucchero 100 gr + 2 ctav rum .Sbriciola i biscotti e lasciali da parte . Prendi il cioccolato e a bagno maria ,fallo fondere , mescolandolo con un cucchiaio fino a farne una crema . Lascialo al caldo . Prendi una ciotola capiente,mettici il burro + mescola + zucchero – mescola + uova – mescola +cioccolato-mescola .Quando sarà freddo + rum . Ora + biscotti :mescola bene..Con un foglio di carta di alluminio fai un salame: mettilo in frigo x 2 – 3 ore. NON CHIEDERE LE KCAL !!!!

  • san bernardo ha detto:

    Arrivo ultimo! come sempre… Tutti hanno detto tutto , quindi a me resta ben poco : cosa è successo all’impaginatura ? Altri cambiamenti in vista ? Tutto appiccicato al margine di sinistra…Chi ha premuto ‘quel tasto’ che non andava toccato ? Per caso il Grande ‘O’ ha passeggiato sulla tastiera ?

  • giovanna ha detto:

    Complimenti!!!!grande gusto e ottime ricette. non appena uscirà il libro lo comprerò subito.
    Un abbraccio
    Giovanna

  • Martina ha detto:

    E’ da qualche giorno che ho scoperto questo tuo sito meraviglioso, cara Sigrid (posso darti del tu? …visto che sei un po’ più giovane di me :-)) e debbo farti i miei complimentissimi, sia per i tuoi post (belli e descrittivi che mi sembra quasi di essere presente ai tuoi racconti!) sia per le ricette belle, nuove ed invitanti e sia per le fantastiche foto… mio marito è un grande appassionato ma non ha ancora prodotto foto della bellezza delle tue!!! (questo non glielo posso dire però… ;-))

    Complimenti davvero e per piacere continuaci ad estasiare con i tuoi racconti, ricette e foto!

    Grazie di cuore
    Martina

  • clo_cilena ha detto:

    Mi rubbi un sorriso ogni volta che ti leggo o che guardo le tue foto! Sei grande!
    Sono sicura che il tuo libro sarà il massimo!

    Clo

    PS: mia figlia di 8 anni ha la passione per fare il salamino di cioccolato. Ero curiosa di sapere se avei qualche ricetta “tua” ma non ho trovato niente sul tuo blog…grazie.

  • clo_cilena ha detto:

    Mi rubi un sorriso ogni volta che ti leggo o che guardo le tue foto! Sei grande!
    Sono sicura che il tuo libro sarà il massimo!

    Clo

    PS: mia figlia di 8 anni ha la passione per fare il salamino di cioccolato. Ero curiosa di sapere se avei qualche ricetta “tua” ma non ho trovato niente sul tuo blog…grazie.

  • flavio ha detto:

    la ricetta scritta da Sigrid è ok! Si possono sostituire gli albumi e i tuorli con 4 uova intere. Il segreto è la cottura: per chi avesse un forno a vapore cuocete a 88°C pe 30 min. Mi spiace che sono risultati non ok!!! Se posso vi do tutti i consigli, chiedete!
    Ciao Sigrid!, un abbraccio a presto!
    Flavio

  • alexa ha detto:

    anche io le ho fatte, seguendo le indicazioni e cuocendo in forno a 120° x 1h e 20. risultato: buone ma si sente poco il latte e tanto l’uovo, il bianco direi, che da’ quel sapore “quasi di frittata”. Mi chiedevo, Sigrid, sicuro che siano necessari così tanti albumi oltre alle 2 uova intere? chi fa delle prove con meno uova può postare cosa ne viene?
    x chi deve ancora provare: ne vengono fuori 6 coppette belle piene.

  • Marina ha detto:

    Che belle le bozze del libro! (deformazione professionale ;-)). Sono davvero curiosa di vedere il risultato finale!

  • Laura ha detto:

    Questi budini sembrano fantastici. Non vedo l’ora di provarli. Le foto, come al solito, sono bellissime.

  • Sigrid ha detto:

    @betti: nun agghiu capit’ (scusa, trasferta calabrese… :-) non so che dirti, io l’ho ftta pari pari così e… niente frittata. Sicuro di aver sbattuto bene l’insieme? Che il forno non fosse troppo caldo?? (altrimenti non vedo cosa possa esser stato… chissà se Flavio non ripassa da ste parti, magari lui sa…?)

    @lucia: le cose fresche dovresti trovarle più o meno sotto questo tag qui:
    https://www.cavolettodibruxelles.it/categoria/trends-moments/fresco
    (e al rientro magari faccio un po’ di pulizia nei vecchi link :-)

    @miriam: nel mio caso: 1 ora di ritaro + 7 ore di viaggio senza aria condizionata (né bagni, anzi c’er persino gente con posto prenotato su una carozza che non c’era, lol :-) vs. 1 ora di ritardo + 1h10 di volo; comunque preferibile la seconda :-)

  • julie ha detto:

    boooooooooooring. ”tecnica narratrice”… poveri 4 lecchini…BOOOOOORING. Questo blog un tempo era carino.

  • Lucia ha detto:

    Questo post non c’entra niente con la ricetta di oggi, ma non so dove scriverti…
    Ho cercato l’argomento “fresh” nella ricerca nel blog in alto a destra perchè ricordavo fosse il titolo dell’elenco di quelle ricette estive, ma i collegamenti con le singole ricette mi dicono “pagina non trovata”…….
    sbaglio io qualcosa o effettivamente qualcosa non funziona?
    ciao e grazie!

  • Barby ha detto:

    Sigrid non vedo l’ora che esca il tuo librooo…faccio il conto alla rovescia!!! baci

  • dada ha detto:

    Che bello una ricetta caotica! Bellissimo post Sigrid e complimenti per il lavoro (vabbè ne riparleremo ;-). Un abbraccio e buon ripose (se possibile)

  • Betti ha detto:

    Il primo fallimento cavolettiano! SIGH…
    Ieri ho provato a fare la ricetta e purtroppo invece di latte in piedi sono risultate delle specie di frittate tanto il sapore dell’uovo era dominante (bleark)…
    Dove avró sbagliato, perché sono certa di aver sbagliato qualcosa…?
    Un saluto caro e i miei compliemnti

  • Miriam ha detto:

    Vorrei segnalare a tutti che a Fossano la biblioteca civica si trova nel Castello dei Principi d’Acaja (per info http://www.bibliotecafossano.it). A parte la suggestiva collocazione, la biblioteca è una delle migliori della provincia. Per quanto riguarda i mercatini delle pulci, l’appuntamento in Carmagnola (dove abito) è ogni seconda domenica del mese.
    Il viaggio Torino/Roma dura mediamente sette ore e non è uno dei peggiori (Provare Torino /Salerno).Ma le colazioni con le brioche casalinghe di certi bar del Piemonte valgono come grande consolino!!!!

  • vaniglia ha detto:

    cara: non mi soffermo a parlare della fatica che procura PARTORIRE un libro perchè ti capisco e credo di non esserne ancora uscita indenne (non era proprio MIO, ma diciamo che ci andiamo vicini), PPERO’ posso dire che poi quando è passato, nato, uscito, andato, viene tanto la malinconia di quei giorni (dopo un po’ però, eh?), perchè non c’è niente di meglio di un libro al mondo (neanche un blog, sissì, vabè, diciamo quasi)..
    detto ciò, se ti serve una SCAGNOZZA che ti corregga le bozze, non hai che da fare un fischietto, perchè io lo farei veramente con piacere (e sono maniaca quanto basta, su questo garantisco)….
    grazie per la tua compagnia, hai un modo di condividere il tuo sguardo sulle cose molto bello.
    ciao!

  • Roberta ha detto:

    Ciao Sigrid,
    ma ti rendi conto che il tuo blog CREA DIPENDENZA??? :-)
    ti rendi conto che ormai è un gesto-piacere indispensabile di ogni mattina, come la sacrosanta colazione , il quotidiano e l’ascolto di “Prima Pagina” su Radio tre?
    Hai inventato un modo discreto, pulsante di emozioni di comunicare con il tuo pubblico (sempre più numeroso!) e sono CERTISSIMA che il tuo libro diventerà un best seller ME RI TA TIS SI MO!!
    Se capiterai a Bologna , da vecchissima lettrice e sostenitrice quale sono (ho diffuso il tuo verbo tra tutte le mie amiche!!!), rivendico una firma con dedica sul libro del cavolo, che tenterò di essere la prima ad acquistare in Emilia/Romagna.
    Molti auguri di buone vacanze
    :-) Roberta-Bologna

  • Sabry ha detto:

    … ho fatto proprio ieri sera del creme caramel per degli ospiti di oggi… cavolo se ero arrivata prima avrei fatto questi!!!!

    … ma li farò presto! belle foto!!!

  • massimiliano sepe ha detto:

    quest’anno ho fatto il viaggio fino a Torino un paio di volte in treno (per il salone del gusto).
    Avventura d’altri tempi, meglio l’aereo.

  • toccoetacchi ha detto:

    Ciao Sigrid , potevi fare ancora tre curve e venire in Liguria a trovarmi ! Va beh , tienilo presente per la prossima volta ! chiara

  • barbaraT ha detto:

    ci faccio caso solo ora… ma cosa sono tutte quelle correzioni sulle bozze… non vorranno mica correggere il perfetto “cavolettese” in anonimo erudito italiano comune, no eh???

  • Valeria ha detto:

    @ceci

    Benvenuta nella tana del biancavoletto!!! :)

  • ceci ha detto:

    Cara Sigrid, ho visto ora il video di Ostenda. E’ bellissimo! Purtroppo ho le casse rotte e non ho potuto sentirlo con la musica, ma a giudicare dal tuo innato buongusto deve essere molto suggestiva! Potresti cimentarti anche nel mondo del cinema, o dei documentari, mi sa che sei una di quelle persone che “quando fanno una cosa, gli piace farla bene”, vero? (Scusate se esagero, ma ho scoperto questo sito da poco e ne sono davvero entusiasta).

  • fe ha detto:

    ..ehm… si può dire che COLORO si scrive con una L sola?

  • luca ha detto:

    il post che non ti aspetti…

  • Monica ha detto:

    Ciao Sigrid, è stato proprio bello questo week end di lavoro piacevole a Fossano… e devo dire che hai visto delle cose per me -che vivo qui da 35 anni- inedite! incredibile! a presto

  • Gallinavecchia ha detto:

    Che dire? Sei superlativa :)

  • annalisa ha detto:

    Pensa che a Fossano, dove sono capitata perche’ in giro per le langhe, sono riuscita a mettere mani sull’ingrediente feticcio “matcha” in un posto nascosto ma a mio parere bellissimo che si trova sooto i portici che hai fotografato..e’ un antica drogheria caffe’ spaccio, non saprei come definirla, che mi pare si chiami la cascina del sole…luogo d’incanto per me!Spero tu non te la sia persa.Come sempre complimenti.
    annalisa

  • kosenrufu mama ha detto:

    la vaniglia…. il latte…. due dei miei sapori preferiti, questa volta devo rinunciare però, per una sopravvenuta intolleranza al latte!:(
    le ciotoline sono deliziose!

  • paola ha detto:

    Ho dimenticato il mio yogurtino-di-metà-mattina, ho una fame bestiale e quel latte-in-piedi al momento sarebbe proprio l’ideale.
    E’ emozionante vedere la bozza del Libro del Cavolo! Bello che tu abbia voluto condividerla, svelare un po’ del necessario mistero :D

  • ceci ha detto:

    Ciao a tutto il pubblico del cavoletto. Qualcuno può dirmi come si fa il gelato al cioccolato nella gelatiera di casa? Pur seguendo le istruzioni il mio rimane quasi liquido. Credo dipenda dal fatto che c’è troppa materia grassa (200 gr. di cioccolato, 3 uova, 200 gr. di panna liquida), mentre quello allo yogurt mi viene benissimo. Grazie!

  • ceci ha detto:

    Sigrid! Dio ti benedica, per tutte le belle cose di cui di cui ci rendi partecipi con una generosità veramente fuori dal comune. Non vedo l’ora che esca il tuo libro. Da parte mia contribuirò il più possibile al suo (e al tuo) successo, comprandolo per me e regalandolo a quante più persone possibile. Ti auguro buonissime vacanze e a rivederci a settembre con, sicuramente, nuove e splendide foto e ricette.

  • barbaraT ha detto:

    @alessandra – @ilaria
    giusto per non confondersi, aggiungo che si intende la panna liquida e fresca (quella che di solito si trova nel bric da 250 ml o da 500 ml nel banco frigorifero accanto al latte) a volte aka “panna da montare” (lo dico per non confonderla con la panna da cucina che invece non si monta e che non è fresca ma uht)
    buone vacanze a tutti!

  • Laura.lau ha detto:

    Sigrid, che bello, un nuovo post e nuove avventure! E che avventure … dato che ci svelano i retroscena del libro del cavolo!! Che iniziamo a pregustare a poco a poco ..
    Beata te che vai a riposarti, mi raccomando non ci lasciare soli, noi che per un motivo o per l’altro (non so perché ma, a riguardo, i miei di motivi abbondano sempre) saremo a lavorare.

  • luby ha detto:

    foto che lasciano l’incanto negli occhi, magnifiche come sempre!
    quei bicchierini idem!
    ^_^

  • Ilaria ha detto:

    @alessandra: ci provo io, Sigrid intende la panna liquida, non montata ovvio…

  • Ilaria ha detto:

    Ps: qua s’aspettano ancora il cavoletto grembiule e ormai credono che nemmeno l’abbia vinto per davvero…ehm ehm ehm :D :D

  • Ilaria ha detto:

    Mi stupisci ogni volta Sigrid, hai una capacità di rendere partecipi delle tue esperienze incredibile! Brava !
    Buona permanenza in terra calabrese.

    Ps: a proposito di stazioni, non tanto tempo fa dovevo tornare a casa mia (provincia di Como)per votare alle politiche e mi reco a Termini con appresso la mia bella tessera elettorale (per ottenere una riduzione sul prezzo del biglietto) e chiedo al bigliettaio “un biglietto andata e ritorno per Milano (la stazione che mi rimaneva più comoda)” e il bigliettaio impettito “scusi che non c’è una stazione più vicino alla sua residenza?” ed io facendo, finta di nulla, “ehm veramente no!” (in realtà ci sarebbe a Como ma mi rimane più lontana) ed il bigliettaio senza controllare sul terminale e con un fare da piacione “ah e certo, a Como già avete Clooney, che ce fate co la stazione”…
    e io basita feci finta di sorridere, pagai e me ne andai col mio biglietto scontato senza proferire parola.
    Ciao Sigrid!

  • flavio ha detto:

    Ciao Sigrid,
    che dire…! Sono commosso dalle tue belle parole, ma soprattutto sono contento di averti conosciuta meglio!Mi farò dare il tuo numero da Davide così potro ringraziarti meglio di persona!
    Beh mille grazie da parte di tutto lo staff di Palazzo Righini, senza loro riuscirei a fare ben poco.
    Un abbraccio, alla prossima
    Flavio

  • Beppe Dho ha detto:

    Ciao Sigrid,
    la prossima volta che vieni dalle mie parti ti aspetto a Centallo ad affettare un altro commovente salame!!!!!

    ciao Beppe

  • alessandra ha detto:

    Qualcuno mi spiega per favore che si intende per panna fresca? Quella liquida (così com’è senza montarla) oppure la panna già montata tipo quella che si trova in pasticceria o in gelateria? grazie

  • alemu ha detto:

    sig, non puoi perderti i mercatini di Cherasco!!! se ci torni… spesso sono tematici, ma qui in Piemonte ci sono tantisssismi mercatini.. chiedi, io e mio marito siamo espertissimi!!

  • salamander_75 ha detto:

    bel post sigrid!!!! fossano non è molto lintano da casa mia e prossimamente interrogherò mia suocera così ti comunicherò altri mercatini di antiquariato (lei è una assidua frequentatrice)

  • barbaraT ha detto:

    EVVAIIIII!!!
    beh, ora non ci resta che attendere l’uscita del mitico! qua c’è gente che non aspetta altro, cara la mia belga, altro che harry potter!
    buone vacanze a te e a tutti gli amici della piazzetta

  • Mario ha detto:

    Gran bel reportage letto tutto d’un fiato e con preparazione finale da annotare. E’ sempre un piacere passare di qua :-)

  • Valeria ha detto:

    Sigrid, nella foga dei ringraziamenti e dei complimenti :-) non mi sono resa conto di avere un paio di dubbi su questa ricetta: per quante persone? quante ciotoline vengono fuori? il forno è ventilato? statico? La preoccupazione più grande che ho quando faccio i dolci è il tipo di cottura in forno… Sono sempre così dubbiosa sul “programma” da scegliere… Sul mio forno ce n’è uno specifico per i dolci (sul disegnino sembra esserci una torta) ma temo potrebbe non andare bene per la cottura di queste cremine… Della serie… “conosci il tuo forno”…!

    Thanks a lot!

    Valeria

  • alessandra ha detto:

    “far nascere” il libro a Fossano significa partire con i migliori auspici: terra di sostanza, di tanti fatti che seguono alle poche parole, di basso profilo, di altissimo stile di vita. Ci passo le vacanze ( correggo: ce le passano i miei, ma appena posso corro lì) e ogni volta è un’ammirazione nuova. Questo reportage – grandioso, come sempre- le rende tutto l’onore che merita
    alessandra

  • Elena ha detto:

    Molto utile l’indicazione del bar per la colazione! Io passo da Fossano tutte le volte che vado in vacanza in montagna, e dato che vado in montagna praticamente solo (beh, soprattutto) per mangiare cose buone…capita a fagiolo!

  • Saruk ha detto:

    Beh che dire… han detto già tutto!

    Aggiungo che Fossano sembra proprio un bel posto, e quindi finirà, come gli altri posti di cui ci hai raccontato tante belle cose, nella mia lista dei posti da vedere!!!
    E in un Ciabot ci andrei volentieri a vivere, soprattutto se ha dei cespugli di lavanda davanti come quello che hai visto tu.

  • Cristina ha detto:

    Buone e meritatissime vacanze!
    Se al posto della vamiglia metto della lavanda? Ho il giardino pieno…
    P.S.Il libro uscirà solo in italiano?

  • Sigrid ha detto:

    @alexa: vuol dire esattamente ciò che c’è scritto, ovvero che prendi tutti gli ingredienti in qualsiasi ordine e che li schiaffi in un recipiente grande poi ci dai una buona mescolata con la frusta ed è fatta.

  • fra ha detto:

    che post stupendo…e la ricetta sembra davvero ottima!
    Un abbraccio
    fra

  • alexa ha detto:

    mhm buone queste cremine… ma che significa “Versare tutti gli ingredienti in una ciotola capiente”? in che ordine? anche gli albumi mischiati dall’inizio insieme al resto???
    grazie delle precisazioni!

  • Tuki ha detto:

    Sono curiosissima di vedere il libro del cavolo :)
    E poi questo latte in piedi non l’avevo mai sentito, mi piace molto!
    ps: abbiamo le stesse mini ciotoline bianche

  • valentin@ ha detto:

    attendiamo “di come nasce un libro del cavolo” (sulla falsa riga di “di come nasce una cucina”!)

    buone vacanze

  • Konstantina ha detto:

    Valeria ha già detto tutto!!
    Non ci resta che aspettare con ansia il libro del cavolo!!!
    Baci!

  • CorradoT ha detto:

    Grande Sigrid, che trova anche il tempo di farci un post. Buone, buonissime vacanze!!!!

    PS – Lascia perdere la richiesta delle ricette di baccala’, ho trovato gia’ molto; e qualcosa ho inventato e pubblicato. Certo che se tu avessi qualche novita’…..

  • Valeria ha detto:

    …e per oggi basta coi ringraziamenti e coi complimenti…!!! ;)

    Buona giornata a tutti!

  • Valeria ha detto:

    Superlativa… tu, la tua tecnica fotografica, la tua tecnica narratrice e nondimeno la tua tecnica culinaria!!! :-)

  • Valeria ha detto:

    Grazie di esistere! :-)

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