i l w e e k e n d
Dunque, la scorsa settimana, subito prima che scoppiasse il finimondo causa Libro del cavolo :-) ero in costiera amalfitana (chiedo umilmente scusa, me so’ distratta :-), da Don Alfonso, per un weekend un po’ sui generis, anzi, forse era addirittura una specie di prima mondiale… In sostanza è successo che la famiglia Iaccarino invitasse a Sant’Agata un piccolo gruppo di foodblogger venuti da tutto il mondo per dargli/ci l’occasione di un’immersione nel loro piccolo mondo. Un’operazione di comunicazione, certo, ma del tipo che vorremmo vederne di più, blanda e intelligente, senza indottrinamento né obblighi di nessun tipo, una piccola fiesta internazionale che è stata inanzitutto l’occasione per noi blogger/fotografi di conoscerci, scoprire un pezzetto di costiera me-ra-vi-gli-sooooo :-) E stato quindi una specie di G-7 di fissati di fotografia, internet e cibo, intimo e per molti aspetti rivelatore (tipo che discutendo abbiamo capito che dagli USA all’Italia passando per il Brasile o l’UK, c’è un gran bel status quo, tipo che tutti ci poniamo un po’ gli stessi problemi e le stesse domande, dall’importanza di fissarsi un codice etico al spesso delicato rapporto coi giornalisti e con le aziende, passando per gli eccessi che si osservano qua e là, ma magari qua non sarà il caso che vi annoio con tutto ciò :-). Vi passo le scene iniziali in cui tutti sono caduti ai piedi di tutti giurando che ‘OOoooh, it’s sOOoooo nice to meeeeet you, your work is sooooooo inspiring to meeee’ (evidentemente fra foodblogger questa formula equivale grossomodo a ‘ciao, piacere!’:-), rido rido ma è vero che alcuni dei presenti li leggevo da sempre e incontrare alcuni e ritrovare altri è stato decisamente una bella cosa. Eravamo quindi Matt, Adam, Keiko, Chika, Nicky & Oliver, Alessandra e Andrea più me stessa, e in tre giorni, oltre a divorare praticamente tutto il menu del Don Alfonso, abbiamo girato un po’ per ciò che è senz’altro, senza un’ombra di dubbio, uno dei luoghi più belli d’italia.
Cercare di mettere un po’ di ordine nelle (taaaaanteee, troooopppeeee) foto non è stato esattamente semplice :-) Inizio con un po’ di vedutine del ristorante (che come potete imaginare, ha fatto impazzire tutti con i suoi bianchi candidi e una cura del dettaglio pazzesco – poi abbiamo saputo che la maniaca di casa si chiama Livia, moglie di Alfonso e mamma di Ernesto: sembra assurdo da dire ma capitare per tre giorni con una macchina fotografica in dei luoghi – non solo il ristorante, anche la scuoletta di cucina, il giardino, le stanze del relais, dove tutto è stato meticolosamente pensato e curato è un mero invito a delinquere (capire: scattare qualsiasi cosa vi capiti sotto tiro, o quasi :-) Nell’insieme la cosa che più mi è piaciuta è che i design di tutto quanto il Don Alfonso, è inventivo, audace con dei colori – oltre al bianco ci sono dei rosa, dei lila, dei verdi mela, anche forti – dei dettagli barocchi, un’infinità di oggetti eppure l’insieme non risulta mai kitch, non è mai invadente o opprimente, e francamente questo già di per sé mi è parsa una gran cosa (che io per esempio sarei del tutto incapace a metere insieme :-). Poi ovviamente, oltre a scorazzare liberamente fra cucine, piscina e libreria, a giocare con i cani di caccia del neo-nonno Alfonso (i quali si porta regolarmente in aereo per andare a cacciare in Mongolia – anzi il risultato, al momento, è un pazzesco risotto di cacciagione, condito con un fondo bruno che manco vi sto a racconta’… :-) poi abbiamo fatto anche molto altro…
i l r i s t o r a n t e
Intanto una mezza nota sul ristorante Don Alfonso però la vorrei scrivere. Sissisi, lo so, questo non è un blog di critica ai ristoranti, guai ecc, daccordissimo. Però ecco, devo confessare che io stessa ero un filino prevenuta, nonostante avessi incontrato Ernesto e Alfonso Iaccarino in più di una occasione, diciamo in una mia vita, euhm, precedente (quella che ha a che vedre con certi crostacei rossi che camminano al’indietro :-). Semplicemente non li conoscevo, cioè non conoscevo la loro cucina, e per quanto sia splendida quella copertina del loro libro stampato da Bibliotheca culinaria, forse un pochino induce anche in errore. Insomma quello di cui mi sono accorta in questi giorni è che il Don Alfonso non è quel ristorante che pensavo, che in qualche modo si limita a giocare formalmente sui sapori tradizionali campani. Anzi. La verità è che in questi giorni ho assaggiato certi piatti davvero stimolanti, inventivi, che non mi aspettavo assolutamente. Tanto per dirne due, i calamaretti affumicati ripieni di ricotta con il coulis di peperone giallo, piuttosto che l’anatra con cacao, arancia, banane e riduzione di aleatico (e io sono una che detesta le banane, qui l’abbinamento, lieve e equilibrato, sfiorava addirittura il sublime), e non dico dell’uovo poché con fonduta di mozzarella e tartufo bianco, o del piccolo couscous al polpo che viaggiava elegantemente fra campanie e marocco… Insomma, certo, i piatti richiamano, com’è giusto che sia, il territorio (il ‘vesuvio’ per esempio, è stato il nostro primissimo pranzo ed è una speciedi quintessenza di pasta al forno, probabilmente buonissimo per gli stranieri ma addirittura commovente per chi vive in Italia), ma che spesso e volentieri vanno ben oltre e che sono tutt’altro che stanchi. Insomma, confesso, ogni tanto certe smentite a se stessi fanno proprio solo del bene :-)
l a p i z z a
Beh ho detto che abbiamo fatto anche dell’altro, non ho detto che quell’altro non avesse a che vedere con ‘mangiare’ :-) Siccome nel giardino del relais si trova un forno a legna (tutti ricoperto di maioliche, aaarghhh :-) abbiamo fatto anche, fra una goccia di pioggia e l’altra, un pranzo a base di pizza, l’impasto arrivava dal ristorante ed è a base di farina integrale e lievito madre, mentre le manine sono di Matteo, mastro pizzaiolo in costiera da più di 40anni. Di nuovo, mettete 8 foodblogger di fronte a uno spettacolo del genere, e immaginate un po’ cosa succede :-) (vi risparmio le fotine di 5 obiettivi puntati contemporaneamente sullo stesso oggetto mangereccio, ce ne sono troppe, risulterebbero noiose :-))
l a l e z i o n e d i c u c i n a
Anche la lezione di cucina ci è scappata (tutti rigorosamente con la giacca bianca e la macchina foto in mano, lol), a seguire Ernesto che ci spiegava la realizzazione di alcuni piatti del menu. Fra questi qui mi attardo solo su questi spaghetti di Gragnano con ostriche, erba cipollina e tartufo, una specie di versione milliardaria dello spaghetto con le vongole, lol, e che francamente mi verrebba da incoronare qui e adesso come la pasta del 2009. Certo, si potrebbe anche argomentare che basta grattarci del tartufo per rendere sublime qualsiasi cosa, suole di scarpe comprese, può esse’, però qui la semplicità della ricetta (ridurre l’acqua delle ostriche con un filo d’olio e usarlo per condire la pasta, aggiungere due ostriche che si rapprenderanno al calore della pasta e una spolveratina di erba cipollina fresca, più una grattata di sapete cosa) e la sua esecuzione (possiamo dire ‘perfetta’?) ha del geniale :-) E oltretutto questo l’ho davvero vissuto come un piatto che basta a se stesso, che è di una completezza unica (tipo che potrei mangiare, forse, soloquesto per tuttala vita – hum, sarà mica perché dentro ci sono 4 cose che stanno nel top 5 degli ingredienti che preferisco in assoluto?? :-) Come poi è successo in molte altre occasioni, c’è stata una piccola ressa di foto-fissati sul grattuggia-tartufi, non per condire ulteriormente i propri spaghetti bensi per fotografarlo (no comment :-). Tutto sommato però in queste occasioni siamo stati davvero molto ordinati, ciascuno aveva uno o due minuti di tempo par fare le foto che voleva poi era al prossimo (si, lo so, visto da fuori saremo sembrati un branco di idioti, però per noi era divertente assai :-). Corollare di tutto ciò: scommetto che le stesse cose viste diversamente le vedrete presto anche altrove in rete :-)
l a c u c i n a
Potevate immaginarvela da soli, anche la cucina del ristorante, con finestrona sulla sala, è curatissima e molto bella, e sopratutto è abitata da una brigata giovanilissima, in cui come sempre in questi luoghi, si mescolano un po’ tutte le origini e provenienze. A dire il vero era un po’ che non gironzolavo per una cucina da formula1 e cosi mi sono fatta prendere un pochino la mano :-)) (sopra. il basilico di don alfonso (bestiaaaaleeeee :), anzi, a proposito di ingredienti – perché il vero cuore della questione sta tutto qui – più giù vi spiego meglio :-)
v a n nu l o
Il più meglio caseificio del paese (no?) sito nella piana del sele. C’ero già stata un paio di anni fa e ci sono tornnata con piacere (anche per osservare che per quanto l’azienda fosse già bellissima allora, hanno continuato a investire e crescere, una fra tante novità per esempio è la mungitura volontaria – okay, c’è il trucco, nel senso che dietro lo spazio mungitura c’è lo spazio in cui si mangia resta che queste bufale che giocano con i spazzoloni, riposano sui tappettini di gomma, e vanno a farsi mungere da sole quando ne rissentono il bisogno, beh, sono sempre le bufale più belle del reame :-). Abbiamo anche pranzato da Vanullo e anche qui si è presentata una scena molto simile a quella del tartufo (sempre che non vogliamo considerare che sembravamo comunque, a ogni istante, un branco di turisti giapponesi en goguette :-)), insomma, metto una ricotta fresca e un tavolo di legno massiccio che casualmente stava li e ottieni, di nuovo, una mini seduta di still photography, stavolta addirittura con lo stilista che è stato chiamato in causa per tagliar via uno spicchio di ricotta (okay, sarò ripetitiva: sembravamo scemi ma … ‘voglio vivere cosìiii’… :-)))
p u n t a c a m p a n e l l a
Credo sia il luogo che in assoluta va il più vicino alla mia idea (e non solo mia missà :-) del paradiso terrestre. Punta Campanella sta esattamente di fronte a Capri, e, contrariamente a ciò che uno per minimo si sarebbe aspettato, non è stata colonizzata da una schiera di alberghi abusivi. No. A punta Campanelle c’è un assoluto e religioso e stupendo n-i-en-te. Oddio, proprio niente niente niente no: è un sussegguirsi di terrazze in un giochino a strappare l’ultimo pezzettino di terra prima del diroccamente sul mare pur di piantarci l’ultimo alberello di ulivo, c’è la limonaia con 300 e passa alberi di agrumi, ci sono le galline, le melanzane, i pomodori, i cespugli di capperi, ulivi circondati da carciofi, le sorbe appese a maturare, i gattini che dormono al sole accanto alle zucche appena raccolte, c’èl’uva e c’è il vitellino goloso di uva e via dicendo. Punta Campanella è semplicemente l’orto di Don Alfonso, solo che è mooooolto più grande di qualsiasi altro orto che io abbia mai visto, ed è di un curato da non crederci. Ed è anche qui il vero cuore del ristorante di famiglia, poiché gli ingredienti che vengono cucinati di là vengono tutti di qui. Un impresina mica da poco, che fa una differenza altrettanto poco da poco :-). E del resto non c’è proprio da stupirsi, poi, che siano più tanto buone le salsa al pomodoro e le verdure ela frutta che uno si ritrova nel piatto al ristorante: se fossi un pomodorino, no c’è proprio dubbio che a vivere in quel stupendo contesto, con quella vista demenziale e quel soffio continuo dal mare, sarei più buona anch’io :-)) Tutto il resto è quasi inutile dirlo: basta essere stato qui un fine pomeriggio verso il tramonto, nel silenzo assoluto, guardando i faraglioni su sfondo rosato, basta aver atteso il rientro dei cani imbucati chissà dove al seguito di una lepre o di una becaccia, basta fare quei 10 minuti di strada fra l’orto e il ristorante in furgoncino con Alfonso al volante e i cani senza fiato sdraiati dietro, per avere la precisa sensazione di lasciare un pezzettino di cuore da queste parti :-))
sorry its late I’m tired.. I meant to say
Here in sicily we have place which are not who are… as beautiful as the costa sorrentina which are…take care and ciao, I’d write in Italian but I’m not proud of my Italian, its self taught, I never studied Italian, sono auto didatta.
Saluti di nuovo da Marsala nella Sicilia occidentale :) Ciao :)
Oh what wonderful pics, here in Sicily we have places who are as beautiful. Good food is harder to find but we have amazing food and products as well. I will go to this hotel with my husband in June, as soon as I found your blog I thought of other food bloggers who were at this blogger camp, all sublime. I’m from DC (washington dc) but I grew up in Rome you know.. so i think its awesome seeing you respond in romano to some comments..I think its adorable that you respond to every comment, so kind :) blessings xo dea
ahahhah il predessert l’ho fatto io bella foto
Stupendoooooooooooooooo
Non riesco a contenere la mia invidia. Aiutooooo!!!!!!!
ma dai che la costiera ,a cominciare da Cetara, è STUPENDA per i colori, gli odori, i panorami…. che nostalgia!!!!!!
@ Sigrid…@ Tutti Firenze …. Visto che si avvicina la data di Firenze vorrei esser sicura dell’orario per organizzarmi in tempo; a che ora sarebbe di preciso? le 19? 20?
Grazie per la risposta …
Cricca (96): a proposito di té, per domenica prossima pomeriggio stiamo organizzando in una sala da tè a Roma (Babington’s, a P.zza di Spagna)con altri blogger un incontro.
Se ti va di venire, scrivimi una mail all’indirizzo che trovi sul mio blog (http://lefrancbuveur.blogspot.com). Altrimenti ci si vede martedì 10.
Ciao
Enrico
PS Ovviamente l’invito è esteso a chiunque altro è interessato…
ciao Sigrid! un weekend senza dubbio meraviglioso! è bellissimo trovarsi con persone che hanno la tua stessa passione e che stimi! dalle foto si deduce che ti sei divertita un mondo!
complimenti :)
Bastavano solo le foto a convincermi. Splendido! Che passione…
Such a beautiful post Sigrid! You manage to capture both the food and the life behind the food so well!
finalmente un ristorante dove i cuochi hanno i cappelli
…grazie… intanto ti ringrazio x esserci e penso che tutti questi complimenti (per altro meritati) ti diano la giusta carica x migliorare sempre più…grazie
Amo il tuo blog,e non mi stanco di leggerlo,e di viaggiare con te attraverso le tue foto!
Puntacampanella l’ho visitata anche io,e mi è rimasta nel cuore!
Una delle foto di questo post che più mi ha colpito è quella della pianta di peperoncino (credo sia peperoncino ;) ), davvero complimenti!!!
See you soon!
Sigrid queste foto parlano,complimenti veramente!!
E poi l’occasione deve essere stata proprio interessante!
P.S.Non sapevo intervenissi anche in radio
(forse ero l’unica a non saperlo :(()
Ieri mi è arrivato IL libro…sono sincera: è il primo libro di cucina che compro, semplicemente perchè non mi piacciono dei libri freddi, da consultare per una o due ricette quando oramai si trova di tutto e di più in internet. Lo so sono di parte perchè leggo questo blog da quasi due anni e per me è diventato veramente un posto dove venire quotidianamente per il puro piacere di leggere…ed è questo il bello del tuo libro, non è un freddo ricettario, ma è come un libro di lettura, da sfogliare come dici tu sul divano con una tazza di tè in mano (naturalmente quello alla cannella e zenzero, che si abbina perfettamente al tuo genere!!!), mi piace leggere le storie e anche se so che qualche ricetta non la farò, è bello stare li un attimo impalati a guardare la foto o scoprire cosa ti lega ad un piatto. Per ora purtroppo ho potuto dare solo uno sguardo veloce (brutto esamaccio in arrivo…che poi è di Nutrizione…forse potrei portarle il libro del cavolo, sarebbe un’idea…)non vedo l’ora che arrivi il weekend per godermelo bene, quindi per ora complimenti a te e tutti della cibele per l’organizzazione e la prima impressione che non è davvero niente male!!!
Che dire? Gli aggettivi sono stati usati tutti…forse ne resta solo uno: SUBLIME!
Sigrid,
You never fail to amaze me with your stunning images (and how quick you always bring them together around here). It was great seeing you again in S. Agata and then in Rome (where your saved our rainy and cold, less-than-perfect day!). Take care, best of luck with your new book and I do hope to see you real soon. x
facciamo così: nella prossima vita ti sposo a patto che tu faccia ancora questo lavoro. Io ti accompagno dappertutto assaggio tutto bevo tutto mi beo di tutto insomma. ok?
Sigrid. What a beautiful work! It was a pleasure to meet you. And I hope we can have more of this.
Ciao Sigrid. Trovo ambienti, piatti e ovviamente foto in una bellezza a dir poco commovente. Non si può aggiungere altro … Manu
Che bella atmosfera in questo post. Io sono campana, ma il tuo modo di guardare il mondo rende tutto nuovo…e mi sembra di vederle come per la prima volta, le mie terre.
Grazie :-)
@ Sigrid: grazie per la risposta, riproverò sicuramente a farla e si, sarà che ho messo troppo impasto…comunque ti dirò, ti dirò! :-)
Nel frattempo ho fatto anche altre ricette che ho preso di qua..e pensa che odio cucinare e credo di essere la negazione in persona…però le tue ricettine, e tu anche! mi ispirate proprio…
@Sigrid bella: ricevuto oggi il libro. E’ un capolavoro. Spero di esserci il 10 all’Open Baladin per dirtelo dal vivo.
@Barbara T: Nooooooooo, da Doppio Zero noooooo, non me lo dovevate fare, io che ci vado sempre (sta vicino la mia università, come ho detto anche a Sigrid :)) sperando di incontrarla, no, è troppo difficile da digerire, ci volevo venire anch’iooooooo!
Quindi la ricetta (pagina 164, buona la prima) è tua? Brava brava, /me invidiosa! ;)
@lise: beh… forse quella frasetta della tua collega è uno dei più bei complimenti che ho ricevuti fin qui, grazie di cuore ;-)
@pirpy: no, c’è pure qualcun’altro che era deluso del mio non-accento francese (ma sul serio?? ma voglio ddi’, io lo sento, com’è sta cosa?? :-)))
@giulianagiu: ma sai che me la ricordo pure io la tua nonna ‘folletta’?! ;-)
@paola: sottoscrivo! :-)
@giovanna: eccola, vabbe, solo per te, al prossimo giro provo a imitare hercule poirot ;-)
(ps: però, se lo dice acquaviva che non è poi tanto lontana da Varese, la valtellina… chefai non vieni?!;-)
@marina: anche da te mi fa un’immenso piacere, graziegraziegrazie!! (anche da parte degli editor, condivido in pieno, senza di loro col cavolo che… :-)))
@caroline: c’est vrai, j’ai lachement abandonné c’était too much de s’occuper de deux blogs à la fois… :-) Pour les speculoos, c’est pas là (s’il y a quelque chose que tu ne comprends pas je te traduirai :-)
https://www.cavolettodibruxelles.it/2008/03/the-ultimate-speculoos
@laura: sorrrry!! :-)) In realtà non so, da come la descrivi forse andrebbe usata una teglia più grande, o versato meno impasto in quella che usi (non deve venir spesso per cui è improbabile venga gommosa dentro). In ogni caso la farinata è abbastanza un mistero: serve un forno molto caldo e dei testi, in principio, di rame, del resto anche a me non vengono sempre uguale, direi che bisogna provarci un po’, magari con uno strato di impasto più sottile e una temperatura più elevata. Poi ci dirai :-)
@veronica: hai ragione :-) Sarà stata la visuale sui due golfi che mi ha indotto in errore (oltre alla distrazione che in cuor mio lo sapevo anche che quella non era la costiera amalfitana :-))
@cinzia: allora missà che ci siamo capite :-))
@dida: si, decisamente, siete fortunati di vivere lì :-) (e si, mi sembra un bel regalo ma forse io sono un po’ di parte ;-)
@gio: troppo forte sta cosa che abbiamo fatto lo stesso iter!! Troppo tuo si! ;-)
@elvira & prudenza: non mi risulta che al momento ci fossero ricette con le sorbe al menu del don alfonso, in compenso le ho assaggiate li, tale quali – non le conoscevo – e mi sono piaciute un fracco proprio (però in effetti cosi su due piedi non saprei manco cosa se ne potrebbe fare :-)
@sigrid: nooooooooo????? Maddaaaaaiiiiii???? Ma lo sai che da quando sono in italia non ho mai incontrato nessuno che portasse lo stesso nome mio?! (manco in belgio a dire il vero, ma ogni tanto si sentiva… ), davvero sensazione stranissima, anche per te immagino :-))
@sabry: graziegrazie!! Ci vediamo a Firenze sì! :-)
@luce: vero, cantina stupenda, galleria da non crederci proprio… (non inserita che mi sembrava già troppo lungo il post, sob :-)
@sara: spero davvero che un po’ di odorino di nuovo sulle pagine ne sia rimasto anche per te… :-)
@corradoT: non ne ho idea, bisogna vedere cosa posteranno semmai gli altri :-) ps: aggiustato link! :-)
sigrid, volevo annunciarti che oggi mi è arrivato il libro del Cavolo e… cavoli, che bello! ne ho ordinate due copie e sono arrivate ognuno con la sua bella scatola di protezione. le foto sono splendide. la carta, un vero piacere tattile (vado pazza per la fedrigoni, la settimana scorsa sono andata alla loro presentazione e non volevo più venir via) e le ricette, be’, quelle già lo sapevo. l’ho mostrato anche a una mia collega, che non ti conosceva e mi ha detto: “E’ il più bel libro di cucina che io abbia mai visto”
ahhhhh!!!! che meraviglia!
…Cribbio!!!
Ma sono l’unica ad aver ascoltato Sigrid su Radio Montecarlo, stamattina alle 6.50…?
Come al solito MITICA!!!
@giovanna: guarda che dalla Valtellina a Varese o Milano ci metti massimo un paio d’ore… E dai, fatti prendere dalla tentazione!
La foto della mano di Matteo in bianco e nero è bellissima mi sono commossa tanto mi ha fatto pensare alla mia nonna “folletta”. Grazie :-)))
foto stupende di un posto che amo, per me il TOP IN ITALIA. Non esiste un ristorante che si sia rinnovato così tanto negli ultimi anni, è uno scandalo che non abbia la terza stella Michelin !!
E complimenti a te che hai saputo coglierene il senso.
Paola
Ciao Sigrid! sono una delle tante (5 milioni!!) che ti legge tutti i giorni, ma non ti ha mai scritto….… Per dire cosa poi? Ogni volta semplicemente “Complimenti!! per!! la!! trasmissiooooone!!!” e, naturalmente, aggiungere: “Me lo dai un aiutino…..” Sì, visto che di cucinare beh, ecco, insomma, come nelle migliori trasmissioni…avrei bisogno, appunto, di un “aiutino”. Non ti conosco, non ti incontrerò mai, visto che non penso che tu verrai spesso su da noi in Valtellina (tre secondi di tempo per dire dov’è….senza aiutino!!!), ma oggi ho avuto il piacere di sentire la tua voce…. mi stavo svegliando quando Radio MonteCarlo si collegava con te: ma delusione!!! Non hai quel “asccento alla fransccccese” che mi ero immaginata!!! Beh, pazienza, continuerò al leggerti ugualmente e comunque “ Complimenti! per! la! trasmissiooooone!!!”
giovanna
Ciao, faccio un intervento off topic, mi è appena arrivato il libro e volevo farti i miei complimenti. Complimenti a te, per la scelta della ricette e per le bellissime foto, e complimenti anche alla casa editrice e agli editor che ti hanno aiutato a costruire il libro, perché è davvero ben riuscito e molto personale, una ventata di novità nel panorama editoriale culinario, ultimamente un po’ ingessato sempre con le solite proposte. Bravi!!
b e l l i s s i m o!!!!!
che realtà da sogno e che sogno nella realtà!!
Bonjour Sigrid
je viens de découvrir votre blog en français, mais j’ai l’impression qu’il s’est arrêté il y a un moment déjà, c’est exact?
Dedans vous parlez d’une super recette de speculoos que je ne trouve pas, pourriez-vous me la donner?
En tout cas le blog italien a l’air magnifique mais je ne comprends pas tout, dommage, je vais peut-être m’y remettre!
Merci beaucoup!
Caroline
Scusate, il mio commento qua sta come una triglia fuor d’acqua…ma nel post dove c’è la ricetta, nessuno mi risponde….dunque il mio “problema” è che ho provato a fare la farinata con carciofi ecc….e mi è venuta una mezza ciofeca! Anzi, togliamo pure il mezza….mi è venuta cotta sopra e sotto, e molla dentro! Non si riusciva manco a tagliare per bene…dove ho sbagliato? Qualcuno me lo sa dire? No perchè mi piace da morire la farinata, e anche se andare dalla Pia ha il suo perchè, mi piacerebbe che mi venisse come quella della foto di Sigrid ecco…
ciao sigrid.
concordo con Sara,Sant’Agata non è propriamente costiera amalfitana,ma bensi sorrentina,è pur vero che a sx c’è il golfo di salerno e a dx quello di napol(roba da perderci il capo arrivando a sant’agata quasi si fosse su un isola)..NUlla togliere alla costiera amalfitana,ma quella sorrentina,culinariamente parlando,ha una concentrazione altissima di chef meravigliosi,donalfonso in primis,gennaro esposito a vico equense,4passi a nerano..delizie della vista e del palato.come del resto tutta la campania..che non è solo napoli e camorra.
scusa lo sfogo,ma sono campana,e resterò campana anche se ora vivo lontana.e le tue foto mi hanno riportato alla memoria bellissimi ricordi!
ciao,a presto,spero di essere all’incontro del santobevitore il 16novembre!
Che bello, grazie Sigrid! Ci sono stata a settembre a festeggiare l’anniversario di matrimonio, ho cenato (mmm i calamaretti….) proprio in quel tavolino che hai fotografato e fatto colazione con quelle splendide tazzine. E poi a piedi a Punta Campanella. E non ho (avevo :-)) le foto… Anche per noi è stato un w-e molto bello, che voglia di tornarci!
Complimenti a te per il reportage e agli Iaccarino per quello che si sono inventati!
grazie Sigrid, mi fai sentire orgogliosa di abitare a un tiro di schioppo dai posti incantati che descrivi con tanta poesia!!! e pensa che io persa tra le tue immagini e parole manco avevo notato che avevi messo Don Alfonso sulla costiera amalfitana, sarà che questi nostri luoghi magici si fondono in un tutt’uno di bellezza…
un abbraccio e complimenti per il libro che ordinerò per Natale, mi sembra un bel regalo per una food-blogger no?
dida
Ottimo formato, ottima carta, ottima impaginazione, ottimi colori, ottime foto, ottima scrittura, ottime ricette….
mi è arrivato il libro…:-)))
Sigrid….come sempre articolo e foto stupende.
posso dirlo???… in questo momento, in me c’è un pò di invidia, per il posto, per il cibo, per le foto e per l’atmosfera che si respira dalle tue foto e attraverso le tue parole.
però è invidia buona, giuro!!!
semplicemente fantastico!!!!
Che meraviglia!!! Fa venir voglia di ripercorrere passo passo esattamente tutto quello che avete fatto voi (magari!). Ho visto foto dell’evento solo su un’altro blog… ed è interessante che non sembra proprio lo stesso posto… è bello vedere come ognuno abbia il suo punto di vista completamente diverso da un altro. Beh, sei brava brava brava, davvero!
p.s. Grazie per il commento sul mio blog: che emosssssione!
Mi è venuta la pelle d’oca.
Le tue foto sono semplicemente stupende!!
Ciao
Aniko
…sono dovuta andare a riguardarmi quei peperoncini…troppo belli! Meno male li hai fotografati, almeno sono immortalati!
foto stupende! quasi quasi mi faccio un giretto in costiera!! … I LIKE IT! ;)
woow…questa volta ti sei davvero superata!
Le foto sono pura poesia di luce, davvero splendide!!!
commovente..!
mi è arrivato oggi il libro. S P E T T A C O L O
è troppo il mio. Ho abitato per un pò a Bruxelles, il moroso è calabrese, voglio assolutamente andare in Giappone, ricordo con bontà la pizza fritta ungherese e la paprika ovunque!!
devo provarle tutte!!
Belle foto, bel racconto che trasmette l’atmosfera accogliente che hai vissuto!
carino il posto!
Eccomi, ho dovuto lasciare a metà la lettura cominciata in ufficio (sto’ lavoro che interrompe la lettura è insopportabile :D) ed ora sono tornata a godermela foto per foto e riga per riga.
Con o senza crostaceo-ambulante-a-retromarcia i tuoi incontri sono sempre fantastici, come i tuoi racconti, merci :))
PS1: i tavoli di Vannulo sembrano messi lì apposta per voi :D
PS2: le sorbe, le sorbe, ma lì da Don Alfonso ci fanno qualcosa a parte tenere quei meravigliosi grappoli a maturare? Giorni fa ho resistito al loro acquisto per paura di buttarle via :P
Foto meravigliosamente suggestive :)))
Complimenti per il giro straordianrio in costiera!!!
ma perchè quando leggo i tuoi post di viaggio, inizio a stressare il mio fidanzato per partire subito per quella destinazione??? stupendo!
Chi non avrebbe voluto essere al vostro posto?!?
sono letteralmente incollata allo schermo!!x deformazione professionale sono innamorata del design del posto, il pavimento bianco e le piastrelle della cucina…..che meraviglia!
La cucina del Don Alfonso , gli amici food blogger , l’incanto del posto ….che meraviglia di weekend !
…e comunque, sei la più brava di tutti a fare le foto…
bellissime foto veramente belle
Di tutti i particlari “angoli” che il Don Alfonso mette a disposizione quello che mi ha completamente rapito è il salottino con la biblioteca, dove mi sarei potuta fermare per ore, nonostante il sole, la piscina, i profumi della cucina…
grazie per il resoconto cavoletto caro.
domani ti ringrazierò per il libro che devo ancora scartare… :-)
Meraviglioso Blog, lavoro, foto… Complimenti. Mi sei già simpatica, anche perchè ti chiami come me. Auguri! Passarò sempre da qua, da adesso in poi!
semplicemente S P E T T A C O L O.
Non c’è null’altro da dire.
@sigrid @ luce, io l’ho appena sfogliato il libro…stupefacente, cosmopolita. E’veramente unico nel suo genere perchè veramente oltre alle ricette c’è un racconto di ricordi di Sigrid che fa venir voglia di viaggiare e di assaggiare quei fantastici cibi … e ovviamente provare a farli!!!
I miei complimenti, ci vediamo a Firenze.
@corradoT carina la tua idea da distribuire!
Dio quanti ricordi mi hai riportato alla mente! Ho avuto anch’io la fortuna di andare dai Iaccharino qualche anno fa e oltre all’esperienza superlativa di cenare al Don Alfonso, mi ricordo il dopo cena nella dépendance di fronte al ristorante dove ci si soffermava a chiacchierare con i padroni di casa i quali, con tutta naturalezza facevano visitare la loro spettacolare e preziosissima cantina secolare, si intrattenevano piacevolmente con i loro ospiti … bellissimo e indimenticabile.
Le tue foto sono come al solito stupende e rendono perfettamente l’idea dell’atmosfera alfonsiana. Complimenti!
Ragazzi,Sigrid, è arrivato il Libro del Cavolo (a casa e io sono ancora in ufficio) e non vedo l’ora di correre a casa per sfogliarlo … domani vi dirò … Buona serata a tutti
Sei impareggiabile topo chef!… :-)
Mi era giunta voce tramite amici di Nicky … ma le tue foto rendono il tutto ancora più magico.
Son rimasti un po’ di quei catartici peperoncini? Sembrano uscire prepontemente dalla foto,mi sembra di toccarli
… din don… suona il campanello .. piove a dirotto qui a Firenze… chi sarà… ma certoooooo…E’ ARRIVATOOOO IL LIBROOOOO!!! Che emozione… vadooooo a sbirciare subito, poi a seguire ulteriori news!!!
Come sentirsi sazi di immagini meravigliose. Quella dei peperoncini è strepitosa.
@BarbaraT: thanks!
bellissime foto e sono sicura bellissime giornate!
:-)
Ma ve lo potete immaginare voi, che in una giornata così (che non so lì, ma qui a Padova è di un umido e di un grigio….), mentre sono inchiodata alla mia scrivania a rimpiangere il week-end e a maledire il lunedì, mi vedo entrare una collega ignara e noncurante,con un pacchetto in mano, che mi fa: “E’ arrivato questo per te..”. E io che in un fraziosecondo mi ricordo di aver dato a Cibele l’indirizzo dell’ufficio e adesso mi par quasi che fuori dalla finestra spunti il sole????!!! :DDD
WOW! che bell’atmosfera! belle foto, bel racconto, mi piace soprattutto quando parli del comune sentimento da foodblogger di fronte alla pizza, eh eh.. insomma, un’esperienza indimenticabile di sicuro!
enrico-francbuveur
anche a me non funziona, comunque il blog di chika è questo qui http://shewhoeats.blogspot.com/
dirti che sono rimasta a leggere il tuo post con una faccia del tutto da pseudo stupidotta, espressione tipicamente da beota, occhi strabuzzanti e bocca spalancata con un sentore di “sogno o son desta”… è tutto fantastico: i luoghi, le foto e i tuoi racconti.
Beh passare a trovarti e leggerti è qualcosa di stimolante ogni santa volta!!!
A presto
Gialla
ma si, tutto abbastanza grazioso……..
aaaaarghhhhhhhhh ma come caspiterina fai a essere così brava!è vero che la costiera ci mette del suo, ma tu hai proprio una marcia in più!
ciao a tutti
WOW!!!..che belle foto…
complimenti!!!
spettacolare!
Che belle le foto di capri al tramonto! Mi si aggrovigliano le budella e… sdilinquisco.
Chissà Sigrid, come sarai tornata ispirata da questa esperienza. O magari invece ti sei bloccata? Macché, bloccata tu, non esiste!
Ti seguo da un bel po’, anche se non ho mai commentato, mi sa, ma questa coincidenza mi ha veramente colpita: sono stata da Don Alfonso ESATTAMENTE un anno fa, ed é stata una delle esperienze enogastronomiche più emozionanti in assoluto,sia per l’accoglienza, sia perché dopo ci hanno portati a visitare la tenuta, ci hanno mostrato la cucina del ristorante e quella che utilizzano per i corsi e, dopo un omaggio gastronomico, ci hanno dato qualche dritta per un giro suggestivo dei dintorni…
Sarà che desideravo da tantissimo tempo di andarci, ma ricordo ogni portata alla perfezione!
Il tuo post e le tue foto sono, come sempre, magnifici, e mi hanno fatto riassaporare quella splendida giornata. Grazie e complimenti davvero per il tuo splendido lavoro.
Foto splendide come al solito, dev’essere stato davvero un bel momento di scambio tra amanti di foto/cucina e la location ha sicuramente aiutato questo bell’incontro.
Favoloso. Mi dici che si può dire di più???????
Lisa
Sigrid, mi sembra che manchi il link alla blogger Chika. Puoi metterlo per favore?
Gracias e a presto.
Enrico
@sigrid
mah… certo… posto carino… ma non sara’certo come Budapest…
@stelle
Capra.
Meraviglia! I tuoi racconti lasciano sempre a bocca aperta ed è impossibile distrarsi! :)
Bella l’idea del G7 dei food blogger…
Che meraviglia…!
Per staccare un pò dallo stress quotidiano e rifarsi gli occhi non c’è niente di meglio che dare un’occhiata alle tue foto!
Per il libro ho deciso di sopportare l’attesa fino alla presentazione all’Open a Roma.
Cara Sigrid, grazie del racconto, ormai ero in astinenza da tuoi reportage! Poco fa mi è arrivato il librino…ma non posso ancora dirti il mio parere perchè le mie sorelle, che fanno sempre le finte disinteressate a tutto questo, me l’hanno sequestrato dalle mani appena scartato e io lo devo ancora sfogliare. Le sento di là che dicono ma che profumo, che bella carta, che fame e tutte le solite cose che puoi immaginare quando si tratta delle tue foto.
ME RA VI GLIO SO!
senza parole davvero…
o era pagina 146… boh?
che meraviglia questo post Sigrid!! ora mi vado a fare un giro in giro sulla blogosfera per dare un’occhiata alla versione dei fatti degli altri foodblogger!
e grazie ancora per il bel pomeriggio di venerdì…
(eh beh si, non vorrei farvi schiattare d’invidia… peccarità.. ma venerdì pomeriggio c’è stata una privatissima presentazione del libro “libro del cavolo” da doppiozero -della serie numero dei presenti: 2 compresa l’autrice- e ho avuto il privilegio di ricevere il libro del cavolo con tanto di dedica dalle mani della nostra belga preferita di pissona pissonalmente, il tutto accompagnato da una piacevolissima chiacchierata davanti a uno spritz e un gin lemon… ecchevolete fà… sopprivilegi riservati solo a chi ha una ricetta pubblicata sul “libro del cavolo” a pagina 164 e passa sotto casa del cavoletto ogni sera tornando a casa
ALLA FACCIA DI TUTTI QUELLI CHE ANDRANNO A CUCINARE A TORINO… ecco… :-PPPPPPPP
p.s. e che te lo dico affà???? il libro è semplicemente me-ra-vi-glio-so.. a parte la bella carta, la qualità della grafica (e che se pperò la prossima volta si potesse usare un carattere un cin cinin più grandino, grassie…), le foto su cui ormai è quasi inutile commentare ulteriormente, quello che veramente mi piace è il modo, secondo me, raro e generoso che hai di condividere le tue esperienze con noantri, come anche per il post di cui sopra, sembra veramente di essere stati lì, hai veramente uno stile unico nel trasmettere le tue emozioni.
ce gnente da fà.. ‘sta ragazza è proprio una fuoriclasse!
Sigrid Don Alfonso non è in costiera amalfitana, bensì tra Sorrento e Positano, e ti posso diro che per un campano c’è una bella differenza.
NOOOoOOOOOoooo!!!!!!!!
Ho sbagliato tutto nella categoria del blog!
A me al massimo mi invitano al workshop: “La rivoluzione solare: come scongiurare accadimenti futuri” che porta pure sfiga!!!!
Avei dovuto aprire un blog sugli agnolotti del plin…
Se passate da me c’è l’oroscopo della settimana StellePorcelle Style..
ANGOLO DELLA CURIOSITA’ DELL’ASTROLOGA:
Giu, ma di che segno sei?? ^_^
dev’essere stato un weekend strepitoso, poco da fare. Meraviglia di foto meraviglia di atmosfera, carriva il profumo di quel basilico “bestiale!, come sempre vien voglia di esserci davvero, corpo e papille!;)
ciao,
nina
Mi gira la testa:-) Le foto sono incantevoli che luce, che colori e che atmosfera serena. In effetti danno l’idea del paradiso. La compagnia deve essere stata uno schianto (forte la tua osservazione sulle presentazioni tra foodblogger ;-))) e il cibo…Ti confesso che anch’io sono un po’ prevenuta ma dopo cio’ che hai descritto sento quasi i sapori…
Buona giornata!
Accidenti…fai il lavoro migliore del mondo…max invidia…ma soprattutto bravissima!!
Mamma mia. Io sto sveneeendo…. anzi svengo!
Sono rinvenuta, che meraviglia! Uau!!
che cosa ci fa Iaccarino con le sorbe appese a maturare?
Che dire, Sigrid, foto spettacolari come sempre. Davvero bella comunque l’idea dei ristoratori di riunirvi tutti, in questa specie di “G7”, come dici tu. La cosa bella è che davvero il blogging sta diventando un nuovo canale, assolutamente democratico, per la professione di food writer/photographer… questo mi dà l’ispirazione per un nuovo post sull’argomento! ;-)
davvero non provo mai invidia per nessuno, ma questi tre giorni con Don Alfonso, li avrei passati volentieri anch’io! Abbiamo trascorso in costiera il nostro viaggio di nozze, ed il tuo resoconto le tue fotografie mi hanno fatto venire la pelle d’oca. grazie e complimenti, spero che tu abbia mangiato proprio tutto deve essere stata una goduria unica;-)
… ma scommetto che la foto alla mano del pizzaiolo che inforna l’hai fatta solo tu. Ho vinto?
reportage impeccabile come sempre!
che colori! e che meraviglie!
(il g7 dei foodblogger con le frasi che tutti si dicono mi ha fatto riderissimo)
eccezionale!!
Meraviglia..quanto vorrei fare una capatina in luoghi così belli e sani…come sempre 1000 complimenti x le foto Sigrid, sono speciali.
Francesca
una meraviglia la costiera amalfitana…e poi la mozzarella di Vannulo è un incanto sublime :))
quando posso vado lì, prima a trovare le bufale che pascolano e “prendono il sole” e poi, assaggino di yogurth o gelato e infine le mozzarelle nel loro pacchetto da mangiare a casa al ritorno …
ho prenotato proprio lì vicino per capodanno. mi porterò dietro il tuo meraviglioso reportage! grazie.
che spettacolo