Et voilà, finalmente, sono rientrata a casa e mo voglio proprio vedere, di qui non mi schioda più nessuno!!! :))) Insomma, martedi c’era l’ultima presentazione del libro, a Bologna (una presentazione un po’ sui generis, in libreria, con tanto di palchetto, microfono e special guest – nota per più tardi, c’avevo ragione io quando pensavo che preferivo fare degli aperitivi al posto di presentazioni più o meno seriose :P – detto ciò anche Bologna è stata accogliente e calorosa quindi… cosa chiedere di più della vita??! Beh ecco, cosa chiedere di più lo so ioooooo: casaaaaaaaaa!!! Stare in giro davvero è stato sempre emozionante e bello, ho rivisto tanti volti già conosciuti e moltissimi nuovi, e sono davvero felice di averlo potuto fare, è semplicemente bello andare oltre il virtuale ogni tanto, e non finirò mai di ringraziare la marea di persone che si sono date da fare, spontaneamente e con entusiasma, per fare di ogni presentazione una gran festa, un momento di goduria per tutti. Non ripeto di nuovo tutti i singoli nomi qui, mais le coeur y est! E lo stesso vale ovviamente per tutti colloro che sono venuti a trovarci, ovunque sia stato! ;-) Da ieri quindi mi posso considerare ufficialmente in vacanza, nel senso che posso tornare anch’io a… lavorare, e devo dire che solo l’idea di poter tornare a dormire nel mio letto, lavorare sui miei progetti, cucinarmi una zuppa calda di verdure e persino portare fuori il cane, mi pare in questo momento un enooooorme lusso! Quindi, primissimo giorno a casa: zuppetta calda per riapacificarsi con se e con il mondo, e riprendere un ritmo slow, umano e, ebbene si, coccoloso :) Quindi, oggi zuppa! :))
Zuppa di zucca, cocco e gamberi
zucca 700g
latte di cocco 3dl
gamberi una ventina
scalogni 2
pasta di curry rosso 1 cucchiaio abbondante
brodo vegetale qb
Sbuccuare e tritare gli scalogni e farli rinvenire con un filo di olio d’oliva. Aggiungere la pasta di curry (o del curry in polvere se non avete un alimentare pakistano nei dintorni :) e far insaporire perun minuto. Aggiungere poi la zucca sbucciata e tagliata a pezzetti, mescolare, e coprire infine con i brodo. Lasciar cuocere per 20 minuti e frullare la zuppa nel blender. Riversare la zuppa nella pentola, su fiamma bassa. Aggiungere i gamberi puliti e il latte di cocco. Lasciar riscaldare il tutto per 5 minuti, aggiustare il condimento e servire.
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Ciao Sigrid! Sono Maurizio Campoli di Spazio Art’e’ Ariccia
I tuoi libri da noi sono andati a ruba! Domani contatto la casa editrice e me ne fo’ mandare ancora un po’, chissa’ se ce l’hanno ancora, visto il successo!…
Se dovessi passare da queste parti, sarebbe bello se venissi a trovarci, e darci dei consigli, magari dopo una visita a Palazzo Chigi, uno dei piu’ bei palazzi del centro Italia, sicche’ da unire il…sacro al profano…
Un carissimo saluto, Maurizio
Spazio art’e’ Ariccia 340.2441096
Maturità scientifica 1985, tema sulla violenza:
«La violenza lacera quotidianamente la società, circonda la nostra vita, coinvolge la nostra coscienza, sollecita la nostra riflessione morale, culturale, politica. Nella tua esperienza giovanile non avrai mancato di interrogarti su questo aspetto drammatico del nostro tempo e di maturare personali considerazioni.»
Due mesi prima c’era stata la strage dell’Heysel (ricordate? Juventus-Liverpool in Belgio?), e tutti si buttarono su quello. E io pure, però parlai di tutt’altro, citai un sacco di libri che non avevo nemmeno letto (Zelig di Woody Allen non l’avevo ancora visto, ma il senso era quello…), parlai della violenza della collettività nei confronti del singolo (carceri, manicomi ecc,)… e andò bene… soprattutto grazie al giorno dopo, al compito di matematica più facile mai uscito alla maturità scientifica :-)
Su BarBaricco: io sono un lettore molto vorace, lavoro nell’editoria, ho fatto persino il libraio in proprio per un piccolo periodo di tempo, un paio di autori li ho conosciuti, e per deformazione professionale sono abituato a scandagliare ogni virgola di quello che leggo e a chiedermi perché è stata messa proprio lì… ma nonostante questo non sono ancora riuscito a elaborare un criterio per definire qualcuno «uno scrittore» (o «una scrittrice», naturalmente). L’unico senso a cui mi affido è naturalmente il sesto, e cerco di capire se l’autore «ci è» o «ci fa», cioè se in un libro, magari anche brutto, la voce dell’autore è percepibile «sincera» oppure se stia facendo il furbetto, seguendo un copione prestabilito, affidandosi al marketing piuttosto che alla scrittura ecc. ecc.
È un parametro molto labile, impossibile da definire e assolutamente personale, ma di meglio non ho…
Tutto questo sproloquio per dire che secondo me Baricco si ascrive alla categoria dei «furbetti»; nonostante questo ho ancora negli occhi e nelle orecchie una sua trasmissione televisiva in cui leggeva e raccontava «Oltre il confine» di Cormac McCarthy, e vi garantisco che il PIACERE di leggere che riusciva a trasmettere attraverso la telecamera era impareggiabile.
@fiorentina
Ecco guarda:
http://www.edscuola.it/archivio/esami/mat85_96.html#1991
“La fantascienza nella letteratura, nel cinema e nella televisione. L’interesse per l’immaginario fantascientifico è solo ricerca di svago? O vuol dire invece che l’uomo non può appagarsi di una realtà sperimentabile e verificabile?”
Questo usci’. E questo feci.
Comunque e’ interessante leggere anche gli altri temi, quelli comuni a tutte le maturita’. Nota gli accenni al federalismo, alle autonomie, ai nazionalismi. Col senno di poi fa una certa impressione rileggere questa roba.
Chissa’ perche’ in 18 anni non mi era mai venuto in mente di cercare il titolo del tema della maturita’…
E tu quale hai scelto? Vogliamo aprire un dibattito su chi quale tema ha fatto alla sua di maturita’? Tanto abbiamo tempo…
@fiordibistecca
Liceo io? Nooooo! Uscito con 44 da ragioneria… :DDD Salvato dal tema d’italiano ;) e da tanta tanta fortuna. Se mi avessero dovuto giudicare per gli ultimi 5 anni di scuola, penso che piu’ di 38 non mi avrebbero dovuto/potuto/voluto dare. Poi una botta di culo (si puo’ dire culo su un blog?) clamorosissimo: il tema di “fantascienza” della maturita’ 1991. Chiedi in giro. C’e’ gente che ha avuto visioni madornali quel di’, sentendo leggere il titolo dell’ultimo tema.
Sto ancora ridendo al ricordo del Tafazzi, col pannolone e cuffia in testa, e randello! Che flash! Me l’ero dimenticato!
Tu intanto scrivi, caro Giu, che con te rido, trasalisco (si dice?), rifletto, ricordo, sùnpatìzzo (hai per caso un liceo classico alle spalle? – ahia, mi so di Baricco)! Scrivi scrivi, che ti leggiamo tutti volentieri! Vero?
@fiorentina
Di sicuro non mi mettero’ a discutere di certe cose :))) sono troppo ignorante. :D
Leggo, molto ma mai abbastanza, e posso dirti cio’ che mi piace o non mi piace. Di sicuro non posso dirti chi sia uno scrittore o meno.
Baricco scrive, qualcosa mi e’ piaciuto, molto (soprattutto gli ultimi) decisamente no. Quasi tutti i suoi libri mi sono stati regalati. Davvero non me la sento di sentenziare se sia uno scrittore o meno. Lo spacciano come tale, pubblica, e sicuramente scrive piu’ di me ;)))
Io so di non esserlo, almeno di questo sono certo. Sono invece grafomane, questo si’ :)
Per quanto riguarda le emozioni, concordo pienamente. Ti diro’ che dal ’95, se un libro mi annoia o non mi piace proprio (diciamo dopo le prime cinquanta pagine), manco lo finisco.
E sai cosa mi ha fatto capire che la vita e’ troppo breve per leggere cose brutte? “Il senso di Smilla per la neve.” Ero a fare servizio civile a Macerata, alla gloriosissima Croce Rossa del capoluogo. Sono stato il loro obiettore n.1 (visto che ero proprio il primo ad essere arrivato da loro), o forse potremmo dire n.0. Vabbeh le storie dell’obiettore le racconto un’altra volta, che davvero ci facciamo l’alba.
Ho avuto 1 anno di esperienze incredibili, e anche di tanto tempo libero da dedicare a me stesso e alla ricerca della mia strada. Cosi’ ho anche letto molto, visto che con la paga da soldatino ci uscivano giusto la cioccolata fondente Novi e qualche libro in edizione economica. Smilla usci’ in quel periodo. Era primo in tutte le classifiche, e nonostante me ne fregassi altamente delle suddette, la cosa m’incuriosi’. Pensai a scenari degni di un Dottor Zivago (il film!), a filosofiche disquisizioni in candidi igloo, e invece mi sono ritrovato tra le mani il libro piu’ idiota che avessi mai letto. Ti giuro che verso la meta’ mi sono detto: beh no, ora lo devi finire, cosi’
1) impari a fidarti di certe classifiche,
2) impari cosa significa perdere tempo con un libro demente,
3) ti assicuri che tutte le pagine siano egualmente brutte.
Il risultato ha superato ogni aspettativa. Il libro alla fine mi e’ parso banale, superficiale, scritto male, ridicolo nella storia e nei contenuti, e con un finale degno di un b-movie che manco “Blob il fluido che uccide” o “L’invasione degli ultracorpi”.
E sono certo che a tanta gente e’ piaciuto, che molti si sono visti cambiare la vita dopo averlo letto (ve lo ricordate Tafazzi? Quello che si dava le bottigliate sul pipino? Ecco, lui probabilmente aveva letto questo libro).
Tutto cio’ solo per dire, che anche l’autore di quel libro magari e’ considerato uno scrittore. Forse, e dico forse, dipendera’ da cio’ che intendiamo noi con “scrittore”? Boh…
C’è qualcune che…taglia e cuce….meno male che non solo non sono scrittore , ma nemmeno cuoco…mi salvo in corner con un elemento simile :-) :-)
Caro Giu, scusa, ma concordo con Gian dei Brughi(149)neh! Uno scrittore non è soltanto una persona che sa scegliere le parole, quello lo sa fare chiunque abbia una cultura media o medio-alta, ma non basta! Uno scrittore deve riuscire a farti provare delle emozioni, così come un pittore o uno scultore, o anche un cuoco, perché no, deve cioè riuscire a trasformare una materia inerte in una sensazione forte, quale quella che si prova ammirando , ad esempio,il David di Michelangelo, o un quadro di Caravaggio, o assaggiando un piatto di un cuoco famoso che può essere anch’esso paragonato all’opera di un bravo artista. Non dirmi che il Nostro provoca certi sommovimenti dell’animo! Secondo me se la tira un monte, e basta.Comunque lasciamo in pace finalmente il povero Baricco, faccia quello che vuole, io però non lo considero uno scrittore, mi dispiace!
se può esser utile, parlando di pasticceria napoletana, a napoli c’è un forno molto antico che si trova accanto alla stazione garibaldi. si chiama attanasio. la sfogliata calda mangiata sul posto può per qualche istante cambiarti la vita. la pastiera – che condivide molti ingredienti – io dico sia la migliore che si possa mangiare. fin qui tutto normale. parlando invece di pasticceria milanese sentiii di un posto nella provincia di Napoli, dove si faceva un panettone che non temeva confronto alcuno. il posto era santoegidiodimontelalbino vicino angri. mi recai un pomeriggio percorrendo una strada che attraversava il solito squallore della ns provincia.in questo squallore comparve la scritta del bar che cercavo: pepe. una p dell’insegna era tipicamente abboccata per incuria, pensai di aver sbagliato non mi sarei fermato neanche per un caffè. invece mi fermai ed entrai.
@Gian dei Brughi
Ti stai vendicando del fatto che non sono venuto a dedicare il cavoletto libro da Cavallaro eh? :DDDD
Darmi del Pippo Baudo pero’… che onta! :)))
Io che a San Remo non ci sono mai manco passato…
Comunque Baricco e’ come il pesce ratto: “puo’ piacere o non piacere”! :))))
Grazie mille Acquaviva proverò da Medagliani per la carta fata !
@sigrid
sono un tuo saltuario lettore (ed è la prima volta che scrivo), non vedevo l’ora di conoscerti… pensa quando mi han detto che saresti venuta a presentar il tuo libro proprio qui a cavallermaggiore (CN)…
…peccato, veramente un peccato che tu non sia riuscita a sboccarti da non sò dove.
ancora saluti e alla prossima… o prossimo libro.
P.S. per favore NON DITEMI CHE BARICCO è UNO SCRITTORE NEH !
oh Giu, in questa ultima mano mi sei sembrato molto Pippo Baudo anni ’80 a conclusione del Festival di Sanremo : “Grazie a tutti i cari amici telespettatori e arrivederci all’anno prossimo !”
:-)
@fiorentina
Baricco e’ un esempio interessante, perche’ ci sono opere che mi sono piaciute, e altre che ho trovato inutili (dal mio modestissimo microscopico punto di vista). Seta mi e’ piaciuto, City no, Oceano mare si, Questa storia no. Resta il fatto che mi piace come sceglie le parole, e non nego mi abbia fatto riflettere come spesso sia determinante “chiamare le cose col proprio nome” (cosi’ mi pare disse una volta in una trasmissione). Poi e’ chiaro: puo’ piacere o meno.
Tutto questo, ovviamente, dando per scontato che il tuo non fosse un modo per mettere a confronto la sua opera letteraria con le mie cronache mondane, perche’ lui fa lo scrittore, mentre io solo il cazzaro ufficiale di questo blog :))))
@simonapinto
Altro che consecutio: “persecutio” diventa! :D
@roberta
No :((( a Bologna non c’ero. Solo Varese.
Pero’ appena divento ricco sfondato, faccio pubblicare a Sigrid un libro di sole foto mie, e poi vengo a propinarvelo in tutti i capoluoghi di provincia del Paese. Che ne dici?
@laura
La famosa diretta-differita.
Ah… dimenticavo di ringraziarti per il negozio Mondadori. Lo scherzetto mi e’ costato solo 172€ :DDDDD e nessun libro sull’olio!
@Giu: bè… e a bologna? se c’eri mi sa proprio che rompevamo il ghiaccio! (o mi son persa qualcosa, non c’eri vero?)
beh GIU che dire,4 spezzoni e li ho letti d’un fiato. Come al solito mi capita, quando leggo qualcosa che mi avvolge, devo superare la crisi da abbandono/vuoto letterario. Mi sa che vado a cucinare qualche natal biscottino compensativo. … se poi ti venisse in mente una qualche consecutio, firmo l’abbonamento ;-)
Beh, che dire, Giu, un racconto è bello quando chi racconta trasmette dei sentimenti veri, felici o tristi che siano, e tu li trasmetti eccome! Non come quel pirla di Baricco, ad esempio. Ma quello lì come ha fatto a diventare famoso? Quanti imbecilli ci sono a questo mondo? Forse aveva ragione Emily Dickinson quando diceva che “ognuno ha il suo piccolo pubblico”…
Ma adesso il tuo racconto èfinito?
@giu
quasi in diretta. Io c’ero ci sono e ci sarò. Forse…
Se il girone dei golosi esistera’ veramente, quando sara’ ora di scegliere dove finire, non mi preoccuperero’: so gia’ che saro’ in ottima compagnia. Certo faremo scambi culturali e gemellaggi coi lussuriosi, ma prima di tutto ce la spasseremo un mondo tra di noi fissati per i piaceri della tavola. Dante era un pirla, frustrato, pessimo mangiatore, e per chi non lo sapesse, aveva pure diverse amanti.
Quindi la sua attendibilita’ e coerenza lasciano il tempo che trovano.
Insomma… i golosi son sempre i migliori.
Dico cio’, perche’ il mio viaggio a Varese ha avuto prima di tutto questo risultato: non farmi sentire solo nemmeno a distanza. Sapete com’e’… uno stava pur sempre a 1200 km da casa sua, e pensava di essere abbastanza isolato con le sue fisse per la cucina (soprattutto italiana). Poi arriva il cavoletto, e succede il finimondo. Passi 4-5 mesi a leggere, poi 6 mesi a commentare e scrivere, per arrivare al punto in cui il salto nella vita reale si rende necessario. E’ successo con Sigrid la prima volta, poi i cavoletti romani, poi quelli palermitani in trasferta, poi a Varese con Annalena a marzo, ed ecco che l’occasione ha fatto nuovamente l’uomo ladro: Verese 2 “Il ritorno”.
Avevo voglia di rivedere Sigrid, Annalena, ma anche di conoscere gli altri cavoletti, con i quali ero venuto in contatto per qualche motivo. (per non parlare del Signore delle Merighe, che manco osavo sperare d’incrociare).
E’ un’esigenza che si scontra quotidianamente con le distanze che ci dividono tutti. Ma se capita l’occasione, si puo’, e magari si deve, soddisfare questa necessita’.
C’e’ ancora un sacco di gente che vorrei vedere e rivedere. Ma ormai non mi preoccupo piu’, non sento l’urgenza del “prima che sia troppo tardi”, perche’ ho capito che basta dare tempo al tempo, e chi devi incontrare poi lo incontri.
Andro’ ancora a Milano nella vita, cosi’ come a Roma o Firenze. Ma andro’ anche a Palermo e Chiaramonte. Vedro’ ancora tante persone, e mi sentiro’ nuovamente bene come in questo viaggio.
E’ solo questione di tempo :))))
Se vi capita un cavoletto-raduno, non fatevi prendere dall’ansia, non titubate, non negatevelo. La vita e’ davvero troppo breve per doversi pentire di non aver fatto una cosa tanto semplice quanto divertente. :)))
Grazie a tutti per esserci stati.
baci sfusi
Giu
E arriva ancora il momento degli addii, prima con le ragazze dell’affiatato gruppo “quelli che il cavoletto” che girano il paese a cucinare sempre a casa di altri, e poi per abbandonare anche Annalena, che chiamarla “ospite impeccabile” sarebbe ridicolo e riduttivo. Giapponese onoraria in questo, assolutamente. Mi ha sopportato per tutti questi giorni, e posso solo esserle grato.
Vi risparmio la tiritera di Malpensa che ti attira con i suoi ceck-in vuoti sopra, per poi farti venire l’ansia da aereo in partenza, al piano inferiore, dove una fila chilometrica, non solo in senso figurato, mi ha fatto sovvenire seri dubbi sul buonsenso dell’essere umano in quanto tale. Cosi’ come non mi profondero’ in dettagli sulla sfiga del volatore saltuario, che manco a dirlo si ritrova nuovamente sull’ala, e solo perche’ ha sbagliato nuovamente posto a sedere. La signorina che ha ereditato il suo, ha capito subito che il cambio le conveniva mostruosamente. Difatti ha sorriso sorniona…
E per finire non citero’ nemmeno le piccole “turobolenze” laterali che il capitano ha definito “di una certa intensita’”, e che grazie alle quali ho potuto finalmente capire su quale principio della meccanica si basa il volo di un aereo: sul fatto che sbatta le ali esattamente come un uccello.
Continuo a pensare che volare sia un’attivita’ umana assolutamente contro natura.
Dopo il peccato editoriale, torniamo di corsa a Varese e piantarci in casa di Paola, per cucinare “laddove nessun uomo era mai arrivato prima.” Tema del workshop: la cucina napoletana di Natale. C’e’ un po’ tutto il campionario d’obbligo, e tutto e’ strepitoso, ma poi… poi arriva cio’ per cui sarebbe valsa la pena venire anche solo per poterla annusare: la pastiera!!! Quando dicevo a qualcuno, che io non avevo mai mangiato una pastiera, mi prendevano per scemo. Oddio mi ci prendono spesso eh, uno poi ci fa il callo. Ma non e’ certo colpa mia se non ho mai incrociato il divino dolciume nella sua forma piu’ eccelsa: quella della preparazione casalinga. Ne ho viste diverse di pastiere, ma mi sono sempre rifiutato di fare il grande passo al banco di un negozietto del Nord, dove saranno anche inarrivabili col panetun, ma con la pastiera ho seri dubbi. Non sono in grado di descriverla, perche’ e’ stato un momento di puro misticismo. Provatene una fatta in casa da una vostra amica partenopea. Non riesco a immaginare che possa proporvi una roba scadente. Non rientra proprio nei canoni della cucina napoletana di casa: ci tengono troppo.
E poi nuovamente tutto riprende a trottare, fino al giorno dopo, quando siamo in fila per entrare alla giornata del “giapponese non turista” a Milano, dove Annalena ci fa toccare con mano la giapponesitudine nella sua forma piu’ zen: la cerimonia del the’. Verrebbe voglia d’impararla solo per stare in silenzio con gli ospiti su un tatami in una stanza di casa. Il the’ verde non mi fa propriamente impazzire, ma questo e’ un difetto da occidentale abbituato a ben altro fogliame. Per contro, tutta la cerimonia, la dedizione con la quale preparano la bevanda, i movimenti precisi ma rigorosissimi della padrona di casa, non hanno fatto altro che rafforzare in me l’idea che il giappone e’ uno di quei posti da vedere almeno una volta prima di morire.
Mo’ me lo segno…
Il giorno successivo gli eventi sono precipitati. Abbiamo portato Sigrid a Milano, per scoprire che Corso Sempione non e’ solo un luogo mistico dove mandare cartoline postali anni ’70, ma anche una strada “vera” con una sede Rai “vera”. E per la serie: il calzolaio va in giro solo con le scarpe bucate, ecco che ci siamo dimenticati la dedica alle mie di copie!!! Immaginatevi la scena: ingresso Rai, rampa di cemento, borsone di Sigrid, libri aperti, lei che dedica, e la guardia giurata che in uno specchietto affisso al suo gabbiotto, controlla cosa diavolo fanno “quei due la fuori invece di entrare”. E poi gli addii lacrimosi, i giurin giurelli di rifare ste’ cose in altri luoghi e in altri tempi. Per poi andare via senza voltarsi.
Mai voltarsi dopo essersi salutati.
Salvo poi scoprire che lei ha lasciato una copia del libro in macchina, e che le serviva in Rai, quindi frenata di emergenza, giro dell’isolato e via nuovamente a vedere sto’ Corso Sempione. Nuovi addii, nuovo giro.
Propongo una libreria. Annalena mi guarda come per dire: “ti direi volentieri di no, perche’ so’ gia’ come andra’ a finire”. E infatti… e’ finita molto molto male. Per il portafoglio intendo. Lei ovviamente non e’ stata in grado dire di no. Ma voi, siate onesti, riuscite a trattenervi in libreria? E in un negozio di articoli da cucina professionali? Io no. E ormai manco ci provo. Cosi’ e’ molto piu’ semplice, e i sensi di colpa mi lasciano in santa pace.
si ci sono. buonanotte.
ci sono?
Dimenticavo una cosa importante : la bottiglia va tappata !
Christian [131] , si comincia con il vetro….bianco , poi si prende l’aceto….bianco ,e si riempie la bottiglia , poi si prende l’erba o l’essenza [intesa come pianta] di cui vorresti trasferire il profumo e si mette a molle o a bagno nell’aceto si tappa e si mette la bottiglia al sole . tempo un mese l’esperimento dovrebbe essere riuscito .Se viceversa manca la luce solare , dimentica la bottiglia in uno scaffale in penombra e dagli il doppio del tempo . Accetto altri suggerimenti. Grazie.
i mini vasetti di nutella li ho trovati al negozio di alimentari dove vado di solito,se hai bisogno fammi un fischio.
@Giu!!! Grazie! Che bello ascoltare la voce di Sigrid….
Simonapinto , troppo onore….mi sono limitato a…spargere la voce….Purtroppo non ho potuta vedere la trasmissione , ccasa intoppi di carattere parentelare…….
Ily , ma sei andata fino a Borgo San lorenzo per i mini vasetti ? dove li hai trovati ? grazie.
Ciao Sigrid,
come si fa l’aceto aromatizzato?Complimenti per il sito web e il libro del cavolo.Grazie.
Finito! anche per quest’anno l’albero è fatto!senza palline perchè la mia sterminator me le farebbe fuori in 3 secondi essendo in vetro, abbiamo optato per cioccolatini vasetti mignon di nutella insomma un albero cioccolatoso!!però almeno per me è sempre un bel momento!anche se anticipato…. in genere lo facciamo l’8 ma la bimba era impaziente!!
E FINALMENTEEEEEE L’HO TROVATOOOO!!!
http://www.radio.rai.it/podcast/A0051041.mp3
:)))))))))))))))))))))))))
Certo Sigrid… se stavo ad aspettare a te…
@ Sigrid, le pastinache non si trovano solo in UK, in Italia c’è una modesta produzione…basta saper cercare…o avere qualche amico che le coltiva ;)
visto che il mio agente(Santo subito il Bernardo!) ha provveduto ad avvisare anche questo illustrissimo luogo delle mie nefandezze televisive sento il dovere di ringraziarlo da qui e la cavoletta per l’interessamento. Sono andata in onda, sì, in diretta 8 minuti senza prove nè provini …per la serie dilettanti allo sbaraglio…
Per dimenticare mi godo il romanzo a puntate dei “commenti del cavolo” che purtroppo pare stia già finendo(possibile?così in fretta?)
Cosa bella e mortal…? dai Giu, almeno 3 puntate ancora…;-)
Ho provato a preparare la tua zuppa, e’ ottima. Ho apportato una piccola modifica, a fine cottura ho aggiunto qualche goccia di succo di lime. L’ho provata con e senza; trovo che il lime le dia uno “zing” in piu’.
Hai visto …il vegliardo s’è sbagliato…..
Con questo freddo una zuppa non si rifiuta mai! ;-)
@sanberny
Eh no, percepisco dolo in tutto cio’.
Ma dico io, con tutto quello che lo paga la cocacola, una bottiglietta di latte di cocco cosa gli costava? Secondo me il vegliardo lo fa apposta. Tra l’altro io questa Porche Cayenne manco la volevo…
ciao
ti scrivo qui per chiderti un’informazione non culinaria. ho visto sulla colonna destra del tuo blog l’immagine html (scusa non so il nome tecnico) “questo blog è neo femminista e indignato”. Curo un blog e sarei interessata ad inserirla anch’io nella mia colonna, ma non ho trovato altre info in rete, nè altri blog con questa immagine. L’hai creata tu? O se no dove posso trovare il codice html?
Grazie mille e viva le donne indignate :o)
Giu, forse Santa Klaus non ha letto bene il tuo bigliettino…..
dannazione, ancora niente cocco in giro…
ieri ho acquistato il tuo libro a “Eataly” a Torino: è bellissimo, brava, me lo sono già letto quasi tutto, mi sono anche permessa di pubblicare un post sul mio blog, complimenti ancora. Ciao
l’è bon però pure la frittata….
Giu, la febbre non autorizzata ;-) mi è passata ma persiste un bel raffreddore.. continua continua :-D
Che bel reportage, sembrava di essere lì, grazie Giu, visto che non c’ero, almeno il tuo bel racconto mi fa sentire meno il dispiacere! Che ultima puntata? No, no, continua, continua!
Il locale si riempie improvvisamente di donne. Tante donne. Troppe donne.
Di tutte le eta’, tutte rigorosamente col libro di Sigrid in mano. Affluiscono come una piena, invadono ogni metroquadrato libero. Si guardano intorno, cinguettano. Poi si accorgono di un movimento sospetto dietro a un armadio.
Giu viene sgamato! Le fan lo prendono d’assalto.
Fugge. Scarta tra un divano enorme e una cucina rossa, si divincola da un attaccapanni e cerca una porta che lo conduca alla salvezza. Si barrica in bagno e chiede aiuto per poter fuggire da un piccolo pertugio sopra il Water. Sono i rischi del commentatore famoso, ma questo doveva aspettarselo.
“Heeeeiiii! Giuuuu!”
“He?”
“Svegliaaaaa!!!”
“Chi io?”
“Certo, tu. Sei Giu no?”
“Eh? S… si’, credo di si’…”
“Come credo? Sempre a scherzare… Dai vieni, che c’e’ Sigrid che ha bisogno di una mano coi quadri da appendere.
“Eh? Vengo vengo…”
Dovevo berlo quel caffe’, missa’…
Non ho mai partecipato alla presentazione di un libro.
Sulla via Andrassy di Budapest c’era una libreria che faceva spesso presentazioni di tomi. Non ci sono mai entrato, ma dalla grande vetrina vedevo tante persone assiepate nella sala principale, sedute su trespoli e sgabelli, intente ad ascoltare qualche sommo vate a me sconosciuto. Poi qualche volta vedevi pure quello che si abbioccava clamorosamente, perche’ la fame per il rinfresco non era stata abbastanza forte da farlo sopravvivere al discorso soporifero che si stava tenendo a qualche metro da lui.
Per molto tempo e’ stata questa l’idea di presentazione di libro che mi ha accompagnato nell’immaginario.
A Varese mi pare che non si sia addormentato nessuno, anzi (oddio al massimo uno…).
L’atmosfera era molto elettrica, specialmente nella mezz’ora prima dell’inizio, quando tutti erano concentrati solo sul come sistemare e sistemarsi. Poi, alla spicciolata, l’arrivo dei primi curiosi. Un gruppo di ragazze spacchetta dei vassoi di paste vicino all’ingresso.
Entra un uomo in giubbotto beige, una biondina lo vede e corre dalle sue amiche dicendo: “c’e’ Daaaaariooo Bressaaaniniiiiiii!!!”, mentre il nostro eroe, appena entrato, si e’ fermato proprio accanto alla ragazza, e sorridendo, in cuor suo annuisce: “beh si’, c’e’ anche Dario Bressanini”. La biondina si gira e lo vede :)))
Il resto e’ solo un rossore un po’ imbarazzato.
Gente che va, gente che viene. Persone in fila per moooolto tempo pur di poter conoscere di persona colei che tiene loro compagnia in cucina giorno per giorno, ricetta dopo ricetta. Molte mamme con figli al seguito. Mariti dapprima sconcertati per le insistenze delle mogli, e poi divertiti dall’atmosfera elegante e un po’ godereccia che si respira nel locale. Ci sono degustazioni di ogni genere, e ben di Dio in quantita’ pantagrueliche. Babs in gran tiro, il Bisconte e il suo preziosissimo nettare in lattine da 250 ml, le evanescenti fette di salamino di Joselito, i formaggi della zona, e le centinaia di tartine di Paola (da urlo!). E poi il vino della premiata ditta Occhipinti, bello, corposo, aromatico, sofisticato, che scalda il cuore e strappa un sorriso anche ai piu’ pensierosi. Filippo trotta, senza lonzino, da una degustazione all’altra. Laura confabula con Paola sopra un vassoio di pastarelle.
C’e’ chi tiene presentazioni spettacolari di forni Neff con un improbabile tono da venditore, e chi invece butta palle di ferro da 1 kg in un tubo di plexiglass sopra un bancone di vetro indistruttibile (una roba davvero da infarto secco… della serie: non fatelo mai a casa).
C’e’ chi mostra sacchetti di farina e distribuisce muffin, chi riempie bicchierini di plastica con bibite gassate stile anni ’80 (spuma, cedrata, menta… una roba che nemmeno al bar del paese!!!) e chi invece imbrizzica tocchetti di pane nella tonda iblea fattasi succo per Atena.
Firme, dediche, pensierini, chiacchiere leggere, qualche bicchiere d’acqua, qualche bicchiere di vino, molti sorrisi, molte foto, zero tempo per assaggiare in giro. Questo e’ l’impegno di Sigrid per accontentare un po’ tutti.
E’ sincera quando ringrazia sul suo blog, l’affetto dei lettori. Si vede quando li incontra dal vivo, e ha una parola carina per tutti, 5-10 minuti di conversazione a prescindere dal fatto che riconosca o meno il commentatore o il lettore silenzioso. Riceve tanto, dice sempre lei, e qui vedi che fa veramente di tutto per ricambiare.
Credo che le riesca. Nessuno va via col broncio. La serata scorre via leggera, e senza neanche accorgercene, arriva il momento di fare baracca e burattini. Ogni gioco e’ bello finche’ dura poco. Questo forse ci sarebbe piaciuto farlo durare un po’ di piu’.
(continua)
(ok, ok, solo un’ultima puntata, promesso…)
@sigrid
una vera giornata del cavolo! Stamattina ti ho ascoltato su Raidue a L’altrolato e stasera, cioè l’ho aperto adesso…, su IODonna, l’allegato del Corriere della Sera, a pag.244, in un boxino c’è una recensione mini ma molto carina del Libro del cavolo, definito “amabile diario culinario”. Se non lo trovi dimmelo che ti mando una scansione. Ciaociao
sigrid, such beautiful presentation. i love the addition of coconut milk. best wishes, shayma
Ciao Sigrid!!!
Fino ad oggi non ti conoscevo poi questa mattina ti ho sentita in radio, complimenti per il blog!
Agree!!! Quando si viaggia tanto non si vede l’ora di tornare a casuccia e di avere un mondo di coccole. Provero’ anch’io con la zuppa!!!
SIGRID: hai presente gli acufeni? Sono quei fischi che si sentono nelle orecchie. Bene, tu ieri sera gli hai sentiti di sicuro…
Abbiamo organizzato una cena, tu eri l’ospite virtuale. Abbiamo anche trovato un ristorante molto carino che prenderemo in affitto per un giorno (siamo forti, niente da dire…) per fare un cucinamento.
Con te o senza di te, ma preferiremmo tanto che ci fossi anche tu…. do you?
Pensavamo di farlo a carnevale. Pensaci, per favore.
@sigrid, ma che delizia stamattina ascoltarti su rai2.
@acquaviva! Poter dichiarare “confermo quello che ha detto Dario , l’uomo chantilly( per me)!”, sono soddisfazioni…La puntata in onda stamattina con tanto di “ricettina scemissima” del cavoletto-folletto sarà scaricabile sul podcast di “l’altrolato.rai.it.” ciao
@a tutti buon we
Voi mangiate la zuppa e io preparo l’albero di Natale con i biscotti strepitosi!
Ciao ciao
acquaviva: di solito la mettono entro una settimana
Giu , sono già diverse volte che chiedi a Dario se ha controllate le gomme…..che gli hai fatto …macumba… sull’auto ?
Aaaaaagh!!! E lo avevi pure detto che nella tua giornata milanese di follia eri stata anche in Rai a registrare una puntata per stamattina…
Me la sono persa! Sai se è scaricabile da qualche parte? Sul sito Rai non la trovo… Mannaggia!
A’ Sigrid, sei scoretta, però! Ce lo devi di’ quando vai in diretta a parla’ su raidue, eh! Porcaccia zozza, ahò!E mo’ noattri poveracci come famo?
Sono venuta di corsa a farti i miei più grandi complimenti!
Ti ho appena ascoltata in diretta su RADIODUE e appena ho sentito “Ricette del cavolo” ho pensato a te. Mi sono detta: “Stai a vedere che è il Cavoletto di Bruxelles!”
Era un po’ di tempo che non venivo a trovarti sul blog.
Ora che sei “in tournée”, come ha detto Federico Taddia, per la presentazione del libro sarà un periodo molto intenso…
Ti auguro tanto tanto successo… col cuore.
Bravissima.
Ciao.
Francesca
UN APPELLO a tutti i cavoletti e cavolette
e ovviamente alla padrona di casa che in quel di roma ci vive… ebbene saro’ per l’appunto a roma nei prossimi giorni ma attenzione… con i miei due cuccioli d’uomo (14 e 12 anni)e forse un loro amichetto e vi chiedo un consiglio …ovviamente si parla di CIBO e quindi dove mangiare a pranzo leggeri e in posizione centrale e la sera seduti comodi al caldo sempre in locali dove si possa andare con 2 o 3 bimbi senza essere guardati come alieni?
ah “ovviamente” ve lo potete immaginare dalle ns frequentazioni (tutti i giorni leggiamo il cavoletto! che malattia..-))) …siamo tutti buongustai! grazie a tutti monica
Non so di cosa tu stia parlando, ma fa nulla :)
Hai controllato le gomme della macchina stasera?
Comunque ho anche io una rivelazione da fare: Giu ha una doppia identità sul web, e “usurpa” il nome del figlio di un certo Pres.Del.Con.
Io l’ho letto al lungo, divertito, sui blog, ma solo l’altra sera a Varese ho avuto la rivelazione mistica che il Piersilvio del web è LUI, è Giu ;-)
@dario il grande
Non ti preoccupare: non ti ho mai fatto fare brutta figura :DDD
Comunque gente pensateci bene: Dario ha corretto solo il caffelatte e le 4 frecce. TUTTO IL RESTO E’ QUINDI ESATTAMENTE COME L’HO RACCONTATOOOO!!!
@acquaviva
Tu un portiere/parcheggiatore come lo chiameresti, scusa?
@giulianagiu
E’ una malattia rara e incurabile. Ci convivo da anni ormai.
Salamander 97…perchè delegare ad altri ciò che potresti fare tu , divertendoti ?
@ acquaviva: andrea me lo ha suggerito ma non me la sento molto. tu, che tutto sai e tutto conosci, mi sapresti indicare qualcuno?
@ bressanini: nella foto che ci ha scattato chiara di tocco&tacchi si vede che me la rido ancora di gusto!!!!
@dario: ah, vedo che anche voi avete un portinaio/posteggiatore di nome Osvaldo…
Giu, mi sto rotolando per terra dal ridere!!!!
Temo il resto :-D
Comunque la biondina/Salamander ha reagito benissimo
però la mattina bevo tè, e non metto mai le 4 frecce, parcheggio sempre correttamente ;-)
Ily 89 , fedifraga…..ingozzati di biscottini… vedrai che starai meglio dopo…tra le briciole…Leggi il commento di là ,nell’orticello
@salamander: scusa… pechè non glielo tieni tu?!
@ babs, babuska, barbara T e tutte le barbare: auguri!!!!
@ tutti: forse sono fuori tema, però aiutatemi per favore! ho alcune amiche che vorrebbero fare un corso di cucina base a torino o dintorni. sapete consigliarmi? grazie in anticipo!
ciao anna!!!! eh sì sono io la biondina urlante. sono poi diventata viola dalla vergogna ma non ci pensiamo…..
caffettino a torino? come no! ci scriviamo ma mi raccomando IL PARCHEGGIO!!! :-))))))
@chiara “campo fagiolo” ma questo è un modo di dire strepitoso … lo ruberò ;)
buon riposo a Sigrid e buonissima la zuppetta di zucca e cocco… anche se l’ultima volta che ho tentato l’abbinamento ero in un ristorante birmano a san francisco e ho provato veramente ribrezzo (ma solo perchè ci avevano infilato dentro anche del maiale un pesce gatto che mi fissava dalla ciotola :( … )
stasera Fiorentini divertitevi!!io intanto mi consolo con una ricetta briosciosa da me un po rivisitata con crema e frutti di bosco, è veramente una bomba di bontà e di calorie…….
salamander??ma la biondina urlante eri tu??
ihih…allora giu…mi immagino la scena… ;) ( :p salamander sei un mito…ma a quando un caffettino a Torino??ti prometto che ti studio prima l’area parcheggio ;) )
@giu…la tua radiocronaca mi fa spanciare!! :)
@salamander in rete ti batto io in quanto a figure……
Uffa era AUGURI
Augiri alle Barbare off couse :-)))
Auguri a tutte le berbare (hihihi) specialmente alla mia sorellina ;-)))
@sanbernardo52-53 ciao, proverò il tuo metodo ma credo di aver già fatto tutto solo che quando mi sembra che funziona si blocca, grazie
@toccoetacchi Chiara prima o poi ce la faccio :-P
@salamander ottimo d’ora in poi va anche bene essiccato ;-P
@Giu sei davvero fantastico, non sò da dove ti vengono ma continua così per favore :-)))
@DarioBressanini non ti preoccupare a Stoccolma adorano le meringhe ;-)))
@ BABUSKA:
Ma ti chiami così per Kate Bush?
C’ho pensato adesso..
:)
ah, oddio, è vero.
auguri barbare!!!!
@ giu: uuhhh!!!! c’è dario bressanini!!!! woww!!!
:-)))
@ giulianagiu: fatto con cocco essiccato: venuta benissimo! grazie!
“Darioooooo! Su pelandrone svegliati.”
“Amore dai, 5 minuti…”
“Amore un corno! Ieri sera ti sei addormentato come un sacco di patate.”
“Eh vabbeh dai, ero stanco te l’ho detto…”
“Ci sono i bambini da portare a scuola, su!”
“Ok… ok…”
(Hm… oggi e’ venerdi’… c’e’ la presentazione del libro di Sigrid. Chissa’ se e’ il caso che io
vada…)
Pantofole. Bagno. Cacchina. Finestra. Dentifricio. Vestiti. Caffelatte. Cappotto. Baciuzz. Chiavi. Garage. Auto. Strada. Scuola. 4 frecce.
“Ciao Papa’” “Ciao Papino”
“Ciao ragazzi. Chiamate mamma durante la ricreazione, cosi’ vi dice chi viene a prendervi”
“Ok” “Ciaooo”
4 frecce. Strada. Traffico. Parcheggio. Palazzo. Portineria.
“Osvaldo buongiorno”
“Buongiorno dottor Bressanini”
Corridoio. Colleghi.
“Buongiorno Dott. Rubbia! Dott. Dulbecco, anche lei qui?”
“Ciao caro Dario, si’! C’e’ la nostra gara annuale di bocce, ricordi? Vieni a fare l’arbitro? Rita dice che verra’ sul tardi a vedere la partita, quando finisce alla Fondazione”
“Ah gia’ ha fagione… no guardi oggi ho una giornata lunghissima. Contro chi siete quest anno?”
“Friedman, Störmer e Kobayashi.”
“Ah beh… ma Kobayashi e’ bravo!”
“Si’ ma loro non hanno il nostro Renato! E poi anche Riccardo Giacconi se la cava bene.”
“Ah c’e’ anche Riccardo? Fatemi uno squillo magari, che ci prendiamo un caffe’ tutti insieme”
“Ok Dario, a dopo.”
“Divertitevi”
Corridoio. Moquette. Passi felpati. Ascensore.
(Sta’ cosa dei nobel per la fisica che vengono qui a giocare a bocce mi ha sempre fatto ridere… Poi devono sempre usare bocce di colori e misure diverse, quasi fosse un esperimento subatomico.
Peccato non poter giocare con loro… Ma se continua sta’ storia delle meringhe, a Stoccolma non mi prenderanno mai sul serio…)
Ufficio. Mail. Carte. Orologio. Pranzo. Mensa.
“Allora com’e’ andata?”
“Oh benissimo! Siamo in vantaggio di 2 partite. Certo che se Renato avesse studiato fisica come desiderava… Oggi saremmo stati in vantaggio di almeno 5-6 partite”
“Beh ma se avessi studiato fisica, il nobel non me lo avrebbero sicuramente dato”
“HAHAHAHAHAHAH” “hahahahhhahahah” “hihihihihi”
Pranzo. Chiacchiere. Pomeriggio. Attesa. Dubbi.
(Andare o non andare… andare o non andare… Pero’ gliel’ho promesso… Ok ci vado vah… vada come vada. Magari potrei comprare qualche pastarella per non andare a mani vuote… Hm… manno’ vah… cosi’ se vedo che la situazione non e’ praticabile, posso sempre dire che mi trovavo a passare per caso e vado via.)
Leggera ansia. Caffe’. Cappotto. Borsa. Corridoio. Ascensore. Corridoio. Portineria. Auto. Strada. Direzione Varese.
(Ecco il loft… Dario puoi ancora girare e andartene. Ok ok entra dai. Tanto e’ solo la presentazione di un libro. E poi non e’ che mi conoscano in tanti.)
Specchietto retrovisore. Capelli. Sospiro. Freno a mano. Chiusura centralizzata. Ingresso. Cuore che batte. Emozione.
Biondina: “Ragazzeeeeeeeeeee avete visto chi c’e’??? DARIO BRESSANINIIIIII!!!”
(Continua)
grazie acquaviva e grazie dario
più chiaro di così non si potrebbe!
proverò.. a me le resine sintetiche sono simpatiche
chiara
coccolosa ma piccantina! :))
Goditi il ritorno del giusto, anzi, di quella giusta!! :))
@ Sigrid, ricette con la zucca! Che passione! Zucca e latte di cocco la faccio spesso anche io, ma in estate con le zucche estive! In inverno con speck croccante o bottarga affettata o crostini al timo o … :)Mi piace la zucca, si vede?
Il latte di cocco, in lattina!, si trova all’ipercoop. Almeno a Genova…a Roma da Castroni l’avranno sicuro!
si ma la carta fata costa un occhio!!
@bolognesi e limitrofi e a Ros: volevo raccogliere il tuo invito, sarebbe curioso trovarci ,rompere il ghiaccio in una serata e condividere il piacere di leggere Sigrid…
a quando?
grazie mille acquaviva proverò li!
domanda non inerente alla zuppa…ho comprato dei bellissimi stampini per speculoos tutti decorati, ma non ho ancora trovato l’impasto adatto. Pensi che la ricetta del tuo Bakker sia giusta? Sta tutto nel trovarne uno non troppo appiccicoso che si stacchi bene dal timbrino e che mantenga il più possibile il decoro in cottura…
Confido in te!
@dario: …che sintonia!
@laura: probabilmente da Peroni: http://www.peronisnc.it/home.asp
e a Roma dove la trovo??
chiara: e’ una plastica speciale che si usa per cucinare in forno, resistente alle alte temperature.
La chiamano “carta” per una pura questione di marketing (se la chiamassero “resina sintetica” non la comprerebbe nessuno, mentre “carta” fa tanto “naturale” ehehehe :-D )
@chiara: semplificando si può dire che è una specie di carta forno però trasparente, che si può usare per cuocere sia in forno (appunto!) che in padella, a vapore o tramite lessatura il cibo che si vuole proteggere dall’azione o dai sapori troppo diretti derivanti dal metodo di cottura
che cos’è la carta fata?
graziegrazie
chiara
@daniela: a Milano trovi la carta fata da Medagliani, che ha un negozietto in zona stazione centrale ed un grosso magazzino in periferia: http://www.medagliani.com/
Bentornata Sigrid!!!
63 Barbara T…..mi hai bruciato…in curva !
AUGURI A TUTTE….da un artigliere alpino !
…e qualche bel crostino non ce lo mettiamo?!?!?! che coccolosa!!!!! bentornata a casa
auguri barbarici a tutte le omonime, bruciaforni comprese!!
Cara Sigrid, sono stata davvero contenta emozionata e super impacciata nell’incontrarti sabato a MI allo spazio Gancia.. avevo tante domande, ma ero così emozionata che ero quasi imbambolata! E tu sei stata cosi’ carina, una parola ad ognuno di noi.. L’ incontro è stato davvero bello, ben riuscito! finalmente ho trovato anche il coraggio di scriverti!
Approfitto anzi per chiedere un consiglio a tutti i lettori del tuo blog: sapete per caso dove si può trovare la carta fata a Milano?
Grazie in anticipo ! Daniela
p.s.: io il libro l’ho già letto tutto è bellissimo!
bonjour, juste un petit mot pour vous demander pourquoi vous ne faites plus la traduction en français?
car j’ai votre blog en mémoire mais ne comprenant pas l’italien c’est vraiment frustrant; car vos photo sont très appétissante et donnent envie d’en savoir plus.
pourriez-vous y remédier?
Merci
Purtroppo a Bologna lo spazio Eataly è quello che è (quindi impensabile fare presentazioni come quella torinese, ahimè), e soprattutto la libreria che coabita con Eataly avrebbe potuto essere un po’ più partecipe e trovare un anfitrione che aiutasse a far decollare la serata. Sigrid e Bonilli sono stati squisiti, ma mancava una terza persona che “colmasse” i vuoti che in queste occasioni si vengono inevitabilmente a creare.
Bentornataaaa!! Questa ricetta sembra molto appetitosa, la proverò! A presto! Ciao
@ Giù : GRAZIE !
chiara
Ciao cara Sigrid, volevo ancora una volta ringraziarti per la bella serata di martedi’ a Bologna. E’ stato davvero bello poterti conoscere di persona, sei proprio una persona carina, quando mi sono seduta davanti a te ero molto imbarazzata, ma dopo pochi attimi ero perfettamente a mio agio. Grazie mille per la dedica, il libro è molto bello. Spero di rivederti presto, magari insieme a Bonilli, hai avuto una grande idea a portarlo con te, ero molto curiosa di conoscerlo. Tu e Bonilli in una sola serata, che chiedere di piu’??;-)) Ciao a presto, Sally
ps urka, son riuscita a postare a mezzanotte secca! Provo quasi più soddisfazione di quando riesco a centrare i 70 euro netti del pieno di benzina all’automatico. :-)
Grazie San Berny , dai Giulianagiu , prova , mi fa piacere se passi a trovarmi .
@Angelo focaccina : mi spiace che tu sia dovuto andare via prima , ma la prossima volta , non ci scappi ! vero Paola ?
Un saluto a tutti . chiara
@ Sigrid: ahhhhh, zucca e latte di cocco più curry sono impagabili! Ma con i gamberi devo proprio farla subito!
@ Barbare tutte: buon onomastico, mie care amiche! E viva la nostra santa, protettrice delle mine vaganti…
avrtebbe dovuto essere…rettangolo….
e….la strada è quella….
Giulianagiu 47 : per..entrare da Chiara è facile.E’ lasciare la traccia che è il dramma. Però segui le istruzioni del nonno :dopo scritto il tuo messaggio , dopo aver ricopiato nel rigo apposito , quella paroletta senza senso,sotto , prima di arrivare al retangolo arancione , c’è un o spazio con scritto : NOME/URL . Bene vai lì. clicca su nome , ti appaiono due righe , nela prima inserisci il nik , poi vai sul tettangolo arancione e clicchi . La strada è quelle . Prova.
col punto finale il link non va, giustamente
http://localhostr.com/files/703859/IMG_2993.JPG
@Sigrid, è stato stranissimo vederti da una settimana all’altra prima a Venezia nell’incontro più informale del tuo tour (pure off tour se vogliamo) e poi nella tappa più formale con tanto di palco e microfono a Bologna! Ah, sappi che il tuo Libro del Cavolo ha risolto molti problemi coi regali di Natale ad un paio di amiche che ho trasportato alla tua presentazione..!
@bolognesi: peccato che la foga e la fame e la configurazione degli spazi e la stanchezza del giorno e la timidezza abbiano irrigidito l’atmosfera… pur non vivendo a Bologna attualmente (poi chissà..) propongo una rottura dei ghiacciai con un incontro off, magari all’Osteria del Sole… eh?!?
Per dare un’idea a chi non c’era dell’evento… date un occhio alla foto che ho caricato qui http://localhostr.com/files/703859/IMG_2993.JPG.
Bentornata a casa!
Noi tutti qui aspettavamo il tuo ritorno.
Nell’attesa ti abbiamo riempito la piazzetta, abbiamo cucinato di tutto, chiacchierato di tutto, ma soprattutto siamo stati tutti intrattenuti da quel magnifico cantastorie che è Giu.
Adesso è tempo di tornare alla vecchia e solita routine: tu fai una ricettina e noi ti veniamo dietro..
Ma ti prego Giu finisci il racconto!!!
Sigrid, la tua visita mi ha veramente fatta felice!
sei un mito, torna presto a trovarci:-))
in soli due giorni il tuo libro del cavolo porta già i segni di ogni ricettario che si rispetti…farina, uova e piccole macchioline di unto! un vero record…
a presto
francesca-panella-a-bologna
@Sigrid, Lucas ti manda un bacione sdentato e felice….Mattias timidamente dice ciao ;-P Io ti ringrazio ancora per l’accoglienza, e la bella possibilità che abbiamo avuto di passare un pò di tempo con te e con altri cavoletti sperimentatori come noi! a presto Giuliana.
@salamander forse ora è un pò tardi ma io a volte ho comprato del cocco liofilizzato e l’ho fatto rinvenire nel latte, però non ho provato con quello in fiocchi essiccato, ma se lo scaldi un pò e lo lasci raffreddare magari il risultato è buono comunque, a casa nostra si mangia tanto thailandese il latte di cocco non può mancare, fammi sapere se lo trovi o faccio la parte di Evelyn scambiando il latte di cocco con l’olio e cerco di fartelo arrivare ;-)
@Toccoetacchi ho provato tre volte ieri a mandarti un commento ma ho fallito miseramente, nel weekend mi faccio aiutare dal figlio genio e ti mando la mail ;-)
@focaccina scusa Angelo non ti avevo salutato ieri ma è stato un piacere conoscerti :-)
un saluto a tutti Giulianagiu
…donna hay…
Ciao Sigrid , capisco benissimo la tua felicità per il ritorno a casa , per la zuppa calda , il tuo letto, il tuo cane . Goditi questi momenti , te li sei meritati tutti !
Un saluto a tutti i cavoletti che ho conosciuto .
chiara
@giulianagiu : mi mandi la tua mail ? potrei ricambiare con una foto ….biondissima :-)
Ciao Sigrid
peccato! ci contavo proprio :(
spero di incontrarti a Salerno appena puoi
nel frattempo ho letto il tuo libro e lo sto già mettendo alla prova cucinando… eh eh eh
a presto
Giovanni
…..comunque , visto che la strada per venire a guardare nel piccolo orticello , la conosci…
Sigrid! ERA ORA ! Ben tornata alla base. La Simona è convinta di andare in onda….
Per Firenze, andiamo a vedere il posto dove …poi… si tornerebbe a pasticciare. Ti terrò informata.
@mokito: a parte che ho una mareaaaa di mail in ritardo (aiutooo:), questa non me la ricordo proprio!!? Me la vuoi rimandare??! ;)
Scusate la personalissima parentesi (ma tanto ormai nel post con le patate di giu, come direbbero a casa mia, ‘una gatta non ci ritroverebbe i propri cuccioli’… :)) quindi: un bacio a Giulianagiu e ai suoi bimbibiondi!! ;))
Ciao Sigrid,
welcome back to home and Rome :)
Chissà se hai ricevuto la mia email scritta dopo la serata all’Open Baladin di Roma e chissà se hai visto lo scatto che avevo allegato…eventualmente te la inoltro di nuovo.
Un bacio
@ giulianagiu e @ sigrid: grazie! prossima settimana inizio la ricerca. però se volessi farla stasera la zuppa, visto che ho una bella zucca affettata che mi aspetta in frigo, se usasi il cocco in polvere? no eh?
@fulvia: ciao!! dunque, euhm… io ho detto e garantito che se avevano un’altra data stavolta mi incollavo un postit in fronte per non sbagliare l’appuntamento, non ho però avuto notizie quindi… no sé! Aspetto buona buona… :)
Ciao Sigrid e bentornata!
Mi rendo conto che ora che sei a casetta finalmente, questa non è proprio la domanda giusta da fare..ehm, ecco…ma per quelli del ppu, ci sarà qualche chance a gennaio ?…Su dicembre non ci conto ormai..
Ciao e goditi la zuppa!
Grazie per i welcome home, davvero, è da tanto che non sono cosi felice di tornare a casa :))
@san berni: allora in bocca al lupo a Simone (scusa ma va a registrare o va in onda??)
@abaluus: provare!! io l’adoro… :))
@lelena: benvenuta nel magico mondodei commentatori allora! ;)) (e grazie a te per essere venuta!! :)
@giovanna: mi raccommandoooo, al mercato comprati i beigli con lenoci che sono la fiiineeee del mondoooooo :))
@fiorentina: grazie!! ho sentito dire che state organizzando una cenetta!! Benebene, divertitevi, mi raccommando!! ;)
@enrico&barbaraT (&salamander): si ma il pesce io a pzza vittorio non lo prenderei (hanno avuto mille volte problemi di nas, di congelamenti fatti male, prodotti che non andava ecc, insomma… :/ in compenso solo li trono i bokchoy che sono stupendi sbollentati poi ripassati con salsa di soia e olio di sesamo… Per il latte di cocco, cmq, anche castroni, todis, e piu o meno qualsiasi piccolo alimentare etnico (io ne ho uno dietro l’angoloo, per dire :), idem per la pasta di curry…
@pretty heron: pastinache??!! e dove li hai trovato??? (non mi dire che vivi in uk, grmps :)
@staximo: ecco, se fossi stata meno sciroccata potevo pure ricordarmi di dirtelo! Sorry!! Prossima volta che capito dalla tue parti ti scrivo prima!! :)
@laurel: interessante, con le pere… io stavo pensandoalle mele, tutto sommato, siamo li!! :)) Proverò!!
∞oria: puoi usare entrambi, freschi son meglio ma pe le urgenze ‘estemporanee’ quelli surgelati (dell’oceano indiano o vattelapesca’ :) sono comunque meglio di niente :)
@gattinogoloso: grazie a te di essere passata!! Ci vediamo per lo street food!! Assolutamente!! :)
@Giovanni: niente Cetara, perché dovevo venirci per la festa della colatura che nel mentre è stata spostata, sob… mi dispiace. Nonè esluso però che prima o poi non facessimo qualcosa a Salerno! Vi dirò!! :)
@chiara: questa del campo fagiolo è bellissima, grazie! Cercherò di ricordarmela!! ;))
Ahhh… bella e semplice da fare questa minestra. Soprattutto qua negli States che c’e’la pumpkin in scatola!!
PER TUTTI : DOMANI VENERDI 4 LA CAVOLETTA SIMONA PINTO ……VA ALLA PROVA DEL CUOCO…..
Il latte di cocco mi lascia un pò perplessa, devo dire..ma la provo di sicuro!
Mi associo al coro del bentornata a casa e grazie ancora per la serata bolognese… veramente piacevole!
E con questo commento mi distacco dal club dei “non commentatori”… Saluti a tutti!
@giovanna
Copriti, che e’ arrivato il freddo.
Buon viaggio :)
A parte l’abbinamento perfetto che ci fa’ pure viaggiare un po’ magari sotto le palme, sono inchiodata davanti alla foto cosi’ essenziale…Un ritorno sereno senza dubbi
Buona serata a tutti
per Sigrid & Giu:
sono di corsa, sto preparando le valige x un week-end lungo, do solo un ultimo sguardo ad internet per le ultime “dritte” e, vista la destinazione, naturalmente è d’obbligo una rilettura di un vecchio post del cavoletto…. ma mi è bastato leggere quello di ieri!!! troppo forti! peccato però che, a questo punto, dove andrò non troverò “l’ingrediente principale”……pazienza! Intanto però so cosa mangiare! (ah…dimenticavo, sto partendo per Budapest!)giovanna
Ciao caraaaa! Bentornata a casina, come si sta bene a casa ora che è venuto pure il freddo a rompere i…! Estrosa e intrigante, ma semplice, questa zuppa ti assomiglia davvero! Qui a Firenze ti pensiamo tutti e ci diamo un sacco da fare grazie anche a te! Tanti baci. Cecilia
la proverò questa zuppa…mi sembra ottima!
enrico
a roma penso tu la possa trovare al mercato etnico di piazza vittorio o nei negozietti di alimentari che ci sono lì nei dintorni.
se non ci sei mai stato, ti consiglio un giro anche solo per vedere, i fruttivendoli hanno tantissime varietà di verdure e frutta orientali (per esempio io ci vado ogni tanto a prendere i fagiolini mange-tout che non ho mai visto altrove) molte delle quali sinceramente non saprei nemmeno come cucinare… per non parlare del settore pescheria dove ho visto specie di pesci di cui ignoravo totalmente l’esistenza.
insomma, un giro vale la pena e magari ci trovi pure quello che ti serve (e soprattutto a prezzi decisamente contenuti)
Mmmmm… Nothing like pumpkin soup! Io ne faccio una con zucca e pere che e’ buonissima! http://www.unamericanaincucina.com/it/2009/11/vellutata-di-zucca-e-pere/
Come cantava non mi ricordo chi “Been around the world but there’s no place like home”.
Fantastica zuppa, favolosa foto e mi associo a Gloria che ha detto che i tuoi scones creano dipendenza! E sto a dieta! ;)
Bentornata a casa:-))) goditi uno strameritato riposo, la zuppa sembra appetitosa la provo sicuramente.
@salamander ciao! il cocco nei negozi asiatici c’è sempre ma io lo trovo anche alla esselunga e alla coop ;-)
casa dolce casa……..
Bentornata Sigrid!
Anche io oggi mi sono concessa zuppetta con cavolfiore, zucca e pastinache!
Son quelle cosine calde che ti mettono davvero in pace col mondo!
A presto!
Federica
Ciao,
sono proprio tonta: avevo memorizzato la tua presentazione per il giorno 16 (gli strani scherzetti del cervello…) ed ero anche tutta contenta perchè potevo esserci.
Ho bisogno di vacanze,
bye!
Simona
Una zuppa fa inverno e l’inverno richiede la zuppa!
La tua è meravigliosamente ghiotta…zucca e latte di cocco WoW!!!
Proverò sicuramente :))
Questa zuppa mi intriga, avrei però una domanda: hai usato i gamberi freschi o quelli già cotti?
ps: Sigrid, i tuoi scones creano dipendenza!!
ciao sigrid! si sta bene a casina…..
ottima la zuppa, però io non riesco mai a trovare il latte di cocco!!! accidenti!tu lo trovi al super?
Grazie Fede (8), sempre gentile!
sigrid… sei unica!GRAZIE DI ESSERCI
Il libro è arrivato in Francia con una velocità incredibile ed è veramente bello!!
Bentornata alla tranquillità allora!
Un abbraccio
Grazie a te Sigrid! Per tutte le emozioni che trasmetti, per l’entusiasmo, per la carica che mi dai ogni volta che ti incontro, per avermi lasciato un libricino carinissimo da sfogliare con calma e che terrò come ricordo di quest’avventura, perché un po è come se avessi partecipato pure io, visto che non mi sono mai persa nemmeno un post da quando p nata l’idea del libro del cavolo! :)
Ti auguro un rientro il più coccoloso possibile! :)
questa zuppa profuma di esotico, nonostante la zucca.
Ed e’ proprio facile e veloce!!
bentornata a casa!
Scusa, ma stasera non sarai a Cetara?
se sì mi dici a che ora approx
grazie mille
Giovanni
Rif. post n. 5, Enrico, puoi trovare la pasta di curry in piu’ varianti, ed altro, online qui
ciao :)
l’anno scorso avevo fatto anch’io una crema di zucca con i gamberi. non avevo messo però il latte di cocco e avevo usato le spezie tandoori al posto della pasta di curry. concordo con te comunque… le zuppe sono coccolose!
bentornata!!!! :)
A Roma sai dove trovare qualche alimentare pakistano? Mi intriga la pasta di curry :-)
Bentornata! Purtroppo non sono riuscita a venire a Bologna… sigh, ci saranno altre “presentazioni-aperitivi”, anche dopo Natale?????
Buona ‘sta zuppa, e casca giusto a fagiolo visto che devo far fuori un po’ di zucche!
Mioddio zucca con il cocco deve essere libidinosa… foto come sempre fantastica… da proprio l’idea di “casa”…
bentornataaaa!
è un piacere saperti a casa, felice e di nuovo pasticciosa.
a casa mia si dice “faccio un po’ di campo fagiolo”. si trova una bella tana e si sguazza a tempo indeterminato nelle piacevolezze: libri, musica, pizza e cioccolato, fotografie, camino acceso, …
ti mando una buona giornata di campo fagiolo, con dentro tutto quello che ti fa stare bene.
a presto!
chiara
facile e appetitosa…da provare