Il Pandoro

pandoro

Ebbene sì, ho ceduto anch’io. Nonostante veramente, anche mentre contemplavo la mia creatura che stava lievitando, ho pensato ‘ma perché io sto faccendo un pandoro se a me i pandori non piacciono? siam diventati matti?? Beh si, in effetti, dev’essere stata una sotile forma di contaminazione natalizia, ecco… Insomma, per me i Pandori erano semmai quelle cose cotonnose delle pubblicità, le scatole rosa, le indicazioni, misteriose, mai viste osservare, di ‘tenerlo sul termosifone che si ammorbidisce’ e cose del genere. Il Panettone quello si, avvoglia se l’ho mangiato, non ci scampi, in versione lombarda, certo, ma anche romana, campana, persino siciliana. E farciti con dituttoedipiù, anzi, uno dei miei panettoni preferiti è siciliano, alla mandorla d’avola, ve ne avevo già parlato, poi c’è stato l’anno del panettone di Cristalli di Zucchero, e quest’anno invece ho scoperto e amato follemente il panetone al mandarino di Dario Loison :) Del pandoro invece, nulla, nada, non avevo neanche mai provato una versione artigianale, insomma il nec plus ultra assaggiato in materia era quella cosa industriale farcita di crema al limone (sarebbe un commento ironico, questo :). In sostanza, non sapevo nemmeno che sapore dovesse avere, un pandoro, ecco.

Stampi & stampi
Questa cosa del pandoro ha iniziata a frullarmi per la mente intanto perché era un anno che avevo degli stampini per pandorini, mini, in silicone, e l’idea iniziale era appunto di farli mini. Poi però leggendo la ricetta (dico ‘la’ perché ovunque uno si giri, nella rete, l’unica ricetta che si vede è quella delle Sorelle Simili, unnomeunagaranzia, lol), ho iniziato a pensare che i formini da pandorini sono in realtà un palesissimo controsenso, un oximoro pasticciere, perché l’impasto va sfogliato, come per la pasta sfoglia, quindi o uno sfoglia i suoi sei pandorini separatamente (ci sarà pure un limite alla maniacalità in cucina no??), o, boooh, ciccia??… Infatti, giusto per levarmi ogni possibile dubbio, l’ho anche fatto, preparato un impasto dividendolo dopo sfogliatura in sei pezzetti ed è stato, com’era ovvio che sarebbe stato, ma mi premeva sincerarmene, un mezzo disastro :). Insomma, giorno dopo giorno cresceva la frustrazione, e la certezza che se s’aveva daffa’ sto pandoro ci voleva lo stampo ad hoc, cioè: grande (visto mille volte sempre snobbato, chiamatemi scema). Cosi l’altra mattina, reduce di un bel giro fra circoscrizione e polizia (5 ore, une bagatelle, e, per la cronaca, no, non è finita… :), mi sono vendicata con un salto da Peroni dove ho preso uno stampo da pandoro. Di silicone. In realtà tempo fa Annalisa Barbagli mi aveva detto che la forma del pandoro con il silicone non viene affatto bene, me l’aveva detta triste e dispiaciuta (suppongo che anche lei, nella follia prenatalizia, avesse trovato solo quello), e cosi, quando la signora Peroni mi ha proposto due modelli in silicone (quelli di aluminio sono finiti e non so se arriveranno prima di Natale…), ho storto il muso e ho chiesto se era ben sicura che questi non si allargavano poi sotto la spinta dell’impasto?? Risposta, categorica: nonononnonono, assolutamente, questa silicone è solidissima, vede quant’è spessa?! Molti clienti ce l’hanno comprato… Just to be sure: ‘E Sicura eh?? Nessuno che sia mai mai tornato a dirle che non viene una bella forma di pandoro con ‘sto coso?? nonononono, assolutamente, ecc…. Beh, ecco, posso dire già da ora che come sempre, aveva ragione Annalisa (io come al solito finché non ci vado a sbattere col muso sopra continuo a sperare), e avremmo anche abbastanza dimostrato che i clienti di Peroni sono dei gran timidoni (o degli acquirenti frenetici che poi non mettono in atto i propositi pasticcieri, non saprei) perché, fatta la prova… ciò che esce fuori dopo cottura dallo stampo di silicone assomiglia, più che a un pandoro… a un baba. Il ché non sarebbe poi male, in fondo, se veramente avessimo cercato di produrre un baba. La noia è che noio si voleva un pandorooooooooo… Risultato dell’operazione: oltre 12 ore di lievitazione e 22 eurini di stampo tutti da buttare (certo, potrei sempre reciclaro comme un originalissimo pot à fleurs… :/). Giusto per chiarezza: non fatevi mai e poi mai venire l’insana idea di cuocere un pandoro in uno stampo di silicone, velo dico ioooooooo velodico!! :) (accessoriamente mi poneva quest’altra domanda ontologico/esistenzialista: ma quelli che li producono gli stampi di silicone, poi non li provano??? e se li hanno provato, come gli è venuto in mente di metterli sul mercato?! Bah, misteri del commercio… )
Corollare: l’endomai mattina, dopo aver considerato brevemente, e con una certa melancolia, il mio pandoro/baba, mi sono sfiondata, con il coltello fra i denti, dal mio casalinghi di fiducia, ovvero Sonino in via del porto fluviale (se siete di zona fateci un giro, hanno davvero mille cose che uno non penserebbe maaaaaiii di trovare inun posto del genere), pregando strada faccendo di trovarlo li, il tanto agognato stampo di aluminio, sperandoci poco… E invece ce l’avevano, al ridicolo prezzo di 13 euro (hai capito il silicone bastardo?? oh, scusate… :). A sto punto, chiaramente, visto ciò che ho investito di stampi mi tocca fare pandori tutti i giorni fino alla beffana per amortizzare un minimo, vabbeh… Certo, lo stampo rigido prende più spazio (devo ancora studiare dove collocarlo fra lo stampo da chiffon cake, quello da charlotte e via dicendo di cose improbabili che uso una volta ogni anno bissestile, vabbe), però lo stampo rigido presenta l’enooorme vantaggio (oltre a essere meno costoso) di essere, appunto, come lo dice il nome stesso, rigido :P

Il Signor Pandoro
Tutti i vostri (immani) sforzi vengono però ricompensati: La ricetta viene (alleluia! :), l’aroma di cottura è lussuosamente burroso (chi era già che diceva che questo blog è troppppo burroso?! :)), e, non so se questo assimiglia a cosa dovrebbe essere ma in ogni caso, da soddisfazione, è aromatico, morbido, ganzo, un signor pandorone insomma :)) Certo, bisogna stargli un pochino dietro, diciamo che fra una cosa e l’altra uno inizia verso le 15 e finisce di cuocere il giorno dopo, anche se chiaramente i tempi di riposo in frigo o di lievitazione a temperatura ambiente, visto che fa feddo, permettono di fare anche dell’altro in mezzo, per esempio andarsi a bere una birra con un’amica, e le mie amiche ne sanno qualcosa :) Personalmente ai giri successivi ho anche lasciato l’impasto, fra un giro di sfoglia ell’altro, parecchio più di 20 minuti al frigo, perché non sempre posso fare solo quello. Ammetto che fino all’ultimo non ci ho creduto più di tanto (insomma, al primo giro di pandoro, la sera dopo le svariate sfogliature ero rimasta con una palla di impasto che riempiva, si e no, un quarto del mio stampo, avvoglia di farina manitoba, non ci avrei scommesso più di cinque lire sul fatto riuscisse a riempirlo tutto, lo stampo, bello appesantito com’era di burro… Anzi non risparmiate sull’ultima lievitazione, che non faccio in forno ma a temperatura ambiente (finalmente ho trovato un lato positivo al fatto che non ci fossero termosifoni nella mia cucina :)), così il futuro pandoro se ne sta buono tutta la notte, per una decina di ore. E importante che nell’ultima lievitazione cresca al massimo, nel sennso che deve proprio riempire tutto quanto lo stampo prima di infornarlo :) Verdetto finale: dopo questo col cavolo che mi spacceranno mai più scatolettte rosa, anzi, vi lascio, c’avrei da mettere su il prossimo, che devo pure io pensare ai regalini natalizi :)

Il Pandoro delle Sorelle Simili

per 1 pandoro di 1 kg

ingredienti
farina manitoba 450g
zucchero 135g
burro a temperatura ambiente 170g
uova 4
lievito di birra 18g
sale 1 cucchiaino
vaniglia 1 bacca
acqua

Il pandoro si realizza in tre impasti successivi, gli ingredienti menzionati sotto vanno quindi a detrarsi di volta in volta da quelli qui sopra, che sono la somma del tutto.

1. il lievitino

acqua tiepida 60g
farina manitoba 50 gr
lievito di birra 15g
zucchero 10g
tuorlo 1

Sciogliere il lievito nell’acqua. Aggiungere gli altri ingredienti, mescolare bene con una forchetta, coprire con della pelicola e lasciar lievitare per un’oretta o inché il volume iniziale non sia radoppiato. Questa e le successive lievitazioni (tranne l’ultima), le ho fatte al forno a 40°.

2. primo impasto

il lievitino
+
farina manitoba 200g
uovo 1
burro 30g
zucchero 25g
lievito di birra 3g
acqua tiepida 2 cucchiai

Sciogliere il lievito di birra nell’acqua. Versarlo poi sul lievitino, aggiungere gli altri ingredienti, impastare per qualche minuto (da qui in avanti uso la planetaria con il gancio). Coprire di nuovo la ciotola e rimettere il tutto a lievitare per 45/60minuti, fino al radoppio.

3. secondo impasto

primo impasto
+
farina manitoba 200g
zucchero 100g
uova 2
sale 1 cucchiaino
vaniglia 1 bacca

Aggiungere nella ciotolona del secondo impasto gli altri ingredienti (della vaniglia si aggiungono solo i semini ovviamente) e mettere a impastare il tutto per una decina scarsa di minuti (per chi usa la planetaria, gancio impasto e velocità 1 :). Io qui aggiungo uno o due cucchiai di farina per non avere un impasto troppo molle (forse la devo smettere di comprare uova grandi, mo’ che ci penso? :) Al finale non viene comunque un impasto compatto, rimane leggermente appiccicoso :) Coprire di nuovo la ciotola (non che sia importante ma io dall’inizio alla fine ho usato la ciotola dell’impastatrice, no dico, per una volta che sono riuscita a non sporcare 5 ciotole diverse… :), lasciar lievitare per circa 1h30, fino al radoppio della pasta. Poi trasferire tutto quanta la ciotola con l’impasto in frigorifero, per 45 minuti.

4. sfogliare l’impasto

Riprendere l’impasto dal frigo, reimpastarlo velocemente con le mani su una ripiano leggermente infarinato, e stenderlo al mattarello in un quadrato di 1 cm di spessore circa (sarà circa 30cm di lato). Sistemare al centro 140g di burro morbido, a fiocchetti, poi ripiegare gli angoli del quadrato sul centro, chiudendo il burro, formando un secondo quadrato (una busta :) più piccolo. Chiudere bene le pieghe, poi con il mattarelle stendere in quadrato in una strischia davanti a sé (lungo circa 3 volte il lato iniziale del quadrato). Ripiegare la striscia in 3 (come si farebbe con la pasta sfoglia: ripiegare il terzo superiore sul centro e il terzo inferiore sui due di prima). Avvolgere di pelicole e mettere al fresco per 20 minuti. Ripetere due volte questa ultima operazione (qui faccio esattamente come con la pasta sfoglia, tengo la piega a destra e stendo in ‘verticale’davanti a me).

5. ultima lievitazione e cottura

Spenellare il pacchettino di pasta sfogliata con un po’ di burro fuso e, con le mani, formare una palla, riportando tutte le chiusure sotto la palla di impasto. Imburrare per bene lo stampo (da 1kg), sistemarci la palla con la chiusura dell’impasto verso l’altro, coprire con della pelicola, meglio se spennellata con un goccio d’olio, e lasciar lievitare fino a quando l’impasto inizierà a uscire dello stampo (ancora non ho capito il tempo preciso e comunue dipende dalla temperatura ambiente ma siamo sui 10/12 ore, ovviamente).
Infine, fare cuocere il pandoro per 10 minuti a 165° poi per 20 minuti a 155° e infine altri 15 minuti a 150° (ho un po’ adattato i tempi di cottura delle Simili, che dicono 10 minuti a 170°e 10 a 160° e basta, al mio forno, comunque al prossimo giro a metà cottura metto un foglio di carta da forno sopr in modo da non far dorare troppissimo la superficie dell’impasto). Fare una prova stechino con un lungo spiedino di legno, deve uscire asciutto. Sfornare, capovolgere e sformare. Lasciar raffreddare e cospargere con dello zucchero a velo. (poi aspetto che sia del tutto freddo, chiudo il pandoro in un sacchettino per alimenti, due giri di carta velina bianca, un nastrino, un’etichettina e hop: regalino natalizio :)

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153 Commenti

  • Giada ha detto:

    Posso lasciare l’impasto più di 45′ in frigo? Perché per tempistiche lo stampo lo avrò solo in serata :(

  • Sigrid Verbert ha detto:

    Strano… Sinceramente l’unica possibile causa che vedo io è la temperatura del forno: ke temperature indicate sono per forno statico, senza vapore. Proveei a verificare la temperatura reale del forno con un termometro da forno.

  • Angela Mangelli ha detto:

    Ho provato ieri a fare il pandoro delle “sorellesimili” seguendo tutti i passaggi alla lettera….ho pure il mio bellissimo stampo in alluminio…ma al momento della cottura.. Dopo circa i tempi di cottura dettati dallo stecchino…. Il mio pandoro usciva bianco come un cencio….ho pensato fosse lo spessore dello stampo in alluminio… :( ho dovuto farlo ” d’orare” mettendo in forno senza stampo…… Cosa avrò sbagliato???
    Idee?

  • jenifer ha detto:

    vado spesso in ristorante brescia per questo piatto. Ci sono un list di indirizzo di resto brescia. Sono buono. http://restaau.it/Search/City/ristoranti-brescia.html

  • jenifer ha detto:

    io sono già
    passata da te e ho visto un paio di idee che sicuramente sperimenterò al più
    presto!!! vado spesso in ristorante brescia per questo piatto. È buono. http://restaau.it/Search/City/ristoranti-brescia.html

  • Fran ha detto:

    Il pandoro è lievitato benissimo, forse avrei solo dovuto osare un po’ di più con le temperature del forno perchè alla fine non era totalmente dorato sui lati, Sigrid ma è giusto che alla fine il gusto del lievito fosse così persistente? Era davvero troppo per i miei gusti, volevo sapere se per caso ho sbagliato qualcosa.

  • Sigrid ha detto:

    Hi there, Manitoba flour should have about 15% protein, so in case you couldn’t find anything similar I guess bread flour would be the closest thing. Let us know how it works out! :-)

  • Regine ha detto:

    I live in the United States. We don’t have Manitoba. Can i use all purpose flour (about 10-11 % protein) or bread flour (about 13%)? Thanks!

  • Martina ha detto:

    Sigrid porti qui in Sud Africa dove vivo profumi e fotografie di cibi squisiti. Ma qui non trovo la farina Manitoba…..sai come si dice in inglese?Grazie mille!!!!

  • loukoum°°° ha detto:

    Merci beaucoup pour cette recette que j’ai réussi à me faire traduire, le résultat était parfait.
    Même si je ne parle pas un mot d’italien je continue à lire ce blog que je trouve magnifique!

  • lucia ha detto:

    Il pandoro lo compro al supermercato, i dolci di Natale in pasticceria, e le mele dal fruttivendolo. Per le feste cucino poco e male.
    Lucia

  • l'architetta ha detto:

    Che bello anche io il 30 dicembre stavo impastando tutto il giorno il mio bel pandoro. ho cominciato alle 8 del mattino per poi cuocere il tutto alle 11 di sera..meno male che in casa ho la stufa che mi ha aiutato nella lievitazione altrimenti l’avrei infornato a notte fonda! Il risultato è stato esteticamente perfetto (tanto da confonderlo con un pandoro bauli). Anche la consistenza interna appariva simile al pandoro industriale perchè la sfogliatura effettivamente fa sì che la consistenza sia quella giusta. Per essere pignoli Il gusto era buono ma un po’ burroso e un po’ lievitoso. Forse era la marca di burro sbagliata anche se io ne ho comprato uno normalissimo. E se si riducesse il lievito verrebbe lo stesso? chissà’? Accetto consigli

    Ah.. giusto per info…io lo stampo lo avevo già anhe se mia madre lo faceva 20 anni fa ma con una ricetta bertolini molto diversa
    Ciao a tutti

  • Chiara ha detto:

    30/12/2009 16h20 comincio la lavorazione del pandoro… 22h40 nello stampo!!!
    31/12/2009 10h00 eccolo lì, alto, dorato, profumatissimo! Buona la prima, direi!
    E ho ricevuto tanti complimenti alla cena di Capodanno!
    Grazie per la ricetta, forse è un po’ meno dolce di quelli in commercio, ma proprio quel gusto “artigianale” è eccezionale! Poi l’ho accompagnato con una salsa al cioccolato e arancia e abbiamo rimediato!
    Per l’indagine prezzo a Bari da Cirillo € 18,50.

  • patrizia ha detto:

    help! Visto che sapete fare anche i pandori… qualcuno di voi mi saprebbe dire come si fa il torrone morbido? Avete una ricetta pronta?
    Grazie!

  • Maria Teresa ha detto:

    Ciao Sigrid, innanzitutto tanti auguri!!!! Leggo solo ora il tuo post :( Il pandoro l’ho già fatto seguendo la ricetta di Adriano e devo dire che il risultato è stato molto soddisfacente, però devo assolutamente provare questa ricetta perchè dalla tua foto sembra davvero perfetto.
    Io ho comprato il mio stampo di pandoro in alluminio a Palermo, Via Calderai alla modica cifra di 20 euro. Ho letto che apprezzi il panettone Maina. Beh allora prova quello Fiasconaro (provenienza Castelbuono, Palermo) al pistacchio e frutti di bosco o il mannetto. Non ne potrai più fare a meno. Baci e ancora auguri.
    Mate

  • Claudia ha detto:

    @barbara (n. 22) il panettone di Marchesi è quasi un’istituzione qui, confermo. Meglio farlo scaldare un paio di minuti al forno per farlo “riprendere”.

    Buon natale!
    c

  • Sigrid ha detto:

    @margoy: no, mi dispiace, non sposterei nulla a impasto già lievitato, a questo punto meglio lo stampo non da pandoro…! :)

  • Margot ha detto:

    Ciao Sigrid,
    sto provando a fare il mio pandoro partendo da questa ricetta. Purtroppo ero priva di stampo in casa e ne ho usato uno che forse è un pò troppo grande (la lievitazione è ancora in corso d’opera, il risultato si vedrà domani mattina).
    Azzardo e chiedo: se domani riuscissi a reperire lo stampo da pandoro da 1kg e ‘travasassi’ l’impasto già lievitato? E’ una cosa fattibile?

  • Claudia ha detto:

    PS complimenti, il blog è bellissimo e le ricette stupende (ne ho già provate alcune, fantastiche)

  • Claudia ha detto:

    Cara Sigrid,
    leggo da qualche mese il tuo blog, ma non ti avevo ancora scritto.
    Mi sono trasferita a milano da circa un anno, e mi piacerebbe tantissimo fare un corso di cucina…magari tra te e tutti/e quelli che leggono il blog mi sapete consigliare qualcosa?
    grazie!
    Claudia

  • sarah ha detto:

    Sigrid: sono assolutamente d’accordo con te (sul discorso dello stampo): secondo me il problema è che spesso nei negozi vendono merce che loro per primi non usano, quindi si rifanno a ciò che viene indicato dal produttore (e che lui ti dice non non va bene? Ovviamente no…) e poi ad eventuali commenti dei clienti.
    Se nessuno va a dirgli che lo stampo da pandoro in silicone è ‘na ciofeca per loro vorrà forse dire che funziona. :)
    Tu se ripassi diglielo, che così magari eviti la fregatura a qualcun’ altro. ;)

    p.s: sul sondaggio costo stampo, da Peroni due anni fà l’ho pagato 17 euro.

  • Giovanni ha detto:

    A Firenze da Bartolini stampo di latta da Pandoro da 1Kg.(ovvero misura 9): 15,50 €
    La commessa mi si è raccomandata che una volta lavato dopo l’uso, di farlo asciugare bene in forno a 50/60° per non fargli prendere la ruggine.

  • Cin@ ha detto:

    @elvira. Grazie!

  • cinzia ha detto:

    L’avvistamento dello stampo da 25 euro è stato da Galleria Alessandria, via Alessandria- Roma. Il prezioso e lucente oggetto era in acciaio mi sembra, non in alluminio (a detta loro “professionale”). Risultato: per quanto mi riguarda è ancora lì!

  • Sigrid ha detto:

    @Lella: bene bene, son contenta :))

    @monica: ci penso ci penso, promesso!, la noia è trovare la locascionnn :)) Per caso ricordo il prezzo dello stampo da zucchi?? :)

    @cinzia: pure tu, se ci dici dove l’hai avvistato quello stampo… :)

    @sarah: infattii, devo però vedere di passare dal naturasi e non è detto che ci riesca :) Per Peroni, boh, il punto non era che ‘leinonsachisonoiooooo’, piuttosto, da adetti al lavoro seri quello di silicone non dovrebbero proprio averlo, o per lo meno non giurare su tutti i toni che funziona bene, visto che non è vero… (comunque se torno glielo dico :P)

    @kkri: non penso sia un gran problema cuocerlo in un altro stampo, purché sia stretto e alto (però vuoi mettere la forma a stella..?! :))

    @fiorentina: io niente alberi, sob :)) (siiii, un giornooooo lo faròòòòòò. Da grande però :)

    @moira: sinceramente il bimby non l’ho proprio mai usato, non saprei :) Per quanto mi riguarda, preferisco le cose ‘semplici’ per cui uso moltisismo l’impastatrice, ma se devo fare una pasticciera o un risotto preferisco mescolarli al cucchiaio, in pentola (ma con questo non sto dicendo che il bimby non risolve la vita a un sacco di persone che hanno poco tempo, bambini ecc :))

    @ily: è normale che l’impasto sia unto e un po’ appiccicoso (impossibile sbagliarlo :), però proprio per questo si possono fare le palline, cmq non devono mica essere perfette eh, le palline, fai dei mucchiettini, schiacci un po’ ed è fatta (ma le avrai già cotte ora, giusto?!)

    @monica: mm, no, le cocottine le avevo prese in francia. Però potresti sempre ripiegare su quelle di ceramica bianca revol, che si trovano un po’ ovunque http://www.revol-porcelaine.fr/

    @lorenzo: si, a patto di avere un panificio serio vicino a casa (boooh?? :))

    @ameliemelina: lo stampo di carta da pandoro mi manca proprio, non saprei, qualcuno l’ha usato? (temo però che pure quello potrebbe cedere sotto la spinta dell’impasto, o no??)

    @giovanni: devo dire che il sapore di questo non mi dispiace (servito sabato a cena con uno zabaione di passito pantelleria e scaglie di mandorla tostate, non era male :) però si, quello di Adriano mi rimane da provare, decisamente (devo trovare il tempoooo!!! :)

    @stefano: li per li non l’avevo fatta perché il pandoro era appena sfornato, poi non ho più avuto l’occasione :) Cmq quando si presenta la fo (cmq è lievitatisismo per forza, conta che prima di lievitare l’impasto occupa 1 quarto dello stampo :)

  • Sigrid ha detto:

    Ecco, io a sto punto vorrei proprio fare un piccolo punto sul prezzo dello stampo da pandoro, in alumino, da 1kg , perché osservo delle varianti davvero interessanti… Queste le segnalazioni:

    Verona 7 euro
    Roma Sonino 13 euro
    Roma Peroni 22 euro
    Roma c.u.c.i.n.a 24 euro (evvaiiii, i soliti…)
    Milano Medagliani 16,50 euro

    Se ne avete altre le aggiungiamo!! :))

  • cinzia ha detto:

    Uffa uffa, 25 di stampo mi sono sembrati troppi per un tentativo che non sarei neanche stata sicura di riuscire a fare e altri 364 giorni di pandoro di acciaio a cui trovare un posto nello scaffale stracolmo… Tentativo rinviato al 2010!

  • Lella ha detto:

    Ho provato a farlo senza crederci troppo e invece è venuto BENISSIMO.
    ti volevo davvero ringraziare per avermi regalato il coraggio di provarci (era anche la prima volta in vita mia che sfogliavo la pasta!!!)

  • Marcellagiorgio ha detto:

    @toccoetacchi: sai che ho visto, in una rivista di cucina francese, un Kenwood che cuoce anche, si chiama Cookin Chef!!! Interessante.
    @Moira: io non ho il Bimby ma il KA con molti accessori, ti garantisco che è ottimo e utilissino, soprattutto negli impasti si risparmia tempo, fatica e vengono perfetti.

  • Monica ha detto:

    Ciao e’ da piu’ di un anno che ti leggo e “vedo” ormai tra le mie amiche sei una specie di mito..
    All’ultima cena di Santa Lucia solo tue ricette.
    Ci siamo chieste ma non ti viene di organizzare a Roma qualche corso per noi “sigrid addict”?

    P.S. io lo stampa da pandoro lo comperai da oscar zucchi cosi’ come altre cose (p.e. la pentola per il cous cous)
    ZUCCHI OSCAR sas di Panico Manuela & C. Via S. Antonio all’Esquilino, 15 Roma, RM 00185.
    Sempre che esista ancora, vale la pena di farci un giro.

  • sarah ha detto:

    @ Sigrid: il malto giusto giusto a Roma lo trovavo da Naturasì. Se lo prendi acquista quello d’orzo, è il migliore (e poi lo puoi usare anche per il pane, quindi si sfrutta…e dura moltissimo).
    Sugli stampi: sono assolutamente d’accordo. Dovevano esser seri. Però non escludo che davvero chi li ha acquistati prima di te non sia tornato a dirgli nulla, quindi forse loro immaginano che ci si siano trovati bene non avendo ricevuto reclami… La butto lì eh? :)
    Alla fine però la stanno pagando in pubblicità negativa comunque: evidentemente non sapevano chi eri e quanti passano di qui, leggendo che…

  • kkri ha detto:

    Ho uno stampo bellissimo in alluminio in avvolgimento, originariamente per panbrioche, che viene bellissimo, lì. Non potrei utilizzarlo per un pandoro “strano”? Quali controindicazioni ci possono essere?

  • Mirtillo ha detto:

    E dov’é il commento del sapientone Giu?

  • fiorentina ha detto:

    Ciao Sigrid, come stai? Che farai di bello questo Natale? Che albero hai fatto? Ce lo fai vedere? Baci baci Cecilia

  • toccoetacchi ha detto:

    Ciao Moira , mi sembrano due apparecchi piuttosto diversi. Il Bimby cuoce anche , Ka no . Però il KA ha un sacco di accessori con i quali puoi fare tantissime cose . Per es. la sfogliatrice o il torchio per la pasta fresca. Impastare tutti i tipi di pasta lo fanno entrambi. Tritare anche . Con il Bimby puoi omogenizzare , con il frullatore del Ka non hai lo stesso risultato . Come vedi non è lo stesso apparecchio di due marche differenti. Dipende dall’uso che ne vuoi fare . Se ti piace fare, tagliatelle , ravioli , lasagne , ecc, il Bimby non te le fa . Spero di esserti stata di aiuto e di non ….averti confuso ancora più le idee :-) Un saluto e buone feste ! chiara

  • Moira ha detto:

    Ciao Sigrid&Co, ho gia’ cucinato un buon 50% delle ricette (soprattutto dolci) sia del libro del cavolo sia del sito e dato l’incredibile successo di pubblico e critica ho deciso che devo fare il salto di qualita’: KA o Bimby?
    Spero che questo dilemma non scateni l’ira funesta di voi veri appassionati di cucina,ma ho bisogno del vostro parere e in fretta (!) visto che e’ Natale e mi e’ stato appena chiesto che regalo desidero! Grazie e tanti auguri a tutti!

  • anthony ha detto:

    Bella ricetta, ma a Natale esiste solo il Panettone.
    Il pandoro è solo uno scadente succedaneo.

  • gaia ha detto:

    brava!
    io invece sono alle prese con il mio primo panettone. Oggi fase 1. Domani sera fase 2…
    Speriamo bene!

  • Ily ha detto:

    @sigrid sto facendo i tuoi biscotti al vin santo e dice di formare delle palline e poi schiacciarle ma il mio impasto è un po appiccicoso ed è un’impresa formare le palline ho sbagliato qualcosa?chi li ha fatti e mi da una mano?

  • Silvia ha detto:

    Ciao Sigrid,
    giovedì ho fatto il pandoro seguendo la tua ricetta ed è venuto fantastico, anche se non avendo lo stampo ho usato una pentola alta che avevo a disposizione.
    Ieri ho comprato lo stampo(in alluminio) e adesso un nuovo futuro pandoro sta lievitando nel mio forno :)
    Complimenti e grazie per le tantissime idee che ci regali.
    Buone feste!

  • .manu. ha detto:

    Wow! Io sto andando di rinfreschi per la pasta madre visto che quest’anno mi dedicherò al panettone ma mi hai fatto proprio venir voglia..anche se anche io ovviamente andrei di versione pm! :)
    @BarbaraT: consiglia alle tue conoscenti i metodi di congelamento o essicazione per la pm quando si va in vacanza..testati e funzionanti..va bene essere devoti..ma masochisti no! ;)

  • Cridon ha detto:

    Adoro il pandoro e avrei anche lo stampo di alluminio: è il coraggio che manca! X il silicone lo adoro x sformatini, muffin, plumcake &co

  • Laurel ha detto:

    Sono sempre stata terrorizzata dal idea di fare il pandoro! Che coraggio!

  • sabina ha detto:

    sigrid che pazienza :) e anche tutti gli altri!
    complimenti davvero!!

    sai che ho fatto i tuoi biscotti? spero che tu non ti senta perseguitata, o plagiata :D ma le tue ricette sono affidabilissime!!

  • Gea ha detto:

    A me non piace il pandoro, però wow!

  • monica vannucchi ha detto:

    Be’ ragazzi siete grandi, tutti a fare pandori e pandorini come matti! Qui in casa mia oggi per il ritorno del figliol prodigo dalle americhe, abbiamo fatto la torta caprese, in uno stampo rettangolare di (aiuto!) silicone!!!! è che si sforna benissimo. quanto alle terrine di silicone, erano carine e in valigia pesavano meno di quelle alsaziane, dai! comunque, anche io trovo le cocotte originali molto più belle; anzi,Sigrid, hai dritte di negozi romani che le hanno? baci, monica

  • Lorenzo ha detto:

    Ciao Sigrid,

    il malto puoi cercarlo in qualsiasi panificio. Dovrebbero averlo.

  • anit50 ha detto:

    All’esselunga a Milano sono arrivati i panettoni pandoro e veneziane Loison, certo non c’è tutta la gamma dei panettoni (ho visto quello tradizionale, senza canditi e al prosecco).Chissà com’è il loro pandoro, qualcuno l’ha provato? Purtroppo mancanza di tempo quest’anno per farlo in casa :(

  • LaraTZ ha detto:

    La penso come BarbaraT (22) a proposito degli stampi in silicone!

  • salamander_75 ha detto:

    grazie sigrid! vedremo se è possibile “tentare”una conversione utilizzando il lievito madre.

  • Anna di Vicenza ha detto:

    Mitico il panettone di LOISON, noi da sempre lo prendiamo direttamente in fabbrica, è buonissimo!
    buone feste!
    PS: tra i dolci natalizi delle mie parti, è fantastico il mandorlato di cologna veneta, in particolare garzotto rocco, croccantissimo e mandorlosissimo, niente a che vedere con certi torroni appiccicosi.
    e poi, sopra a qualunque cosa, la mostrarda vicentina piccante fatta con la senape.

  • Cristina ha detto:

    Proprio ora che ho riesumato il mio stampo in silicone mai utilizzato e mi ero imposta di provare il pandoro delle simili…corro alla ricerca di quello in alluminio, se ancora ne trovo qualcuno in giro.
    grazie sigrid!

  • almyel ha detto:

    …mmm a me gli stampi in silicone non piacciono proprio e anche io ho qualche perplessità sulla atossicità…però per i budini et similia efficace…detto questo devo andare a cercare lo stampo in alluminio per il pandoro ;)

  • shayma ha detto:

    thanks, sigrid, one never ceases to learn. x

  • ameliemelina ha detto:

    Sigrid!? invece lo stampo di carta? ho viaggiato in rete e visto anche quegli stampi… cosa ne dici?
    Ps ho ricevuto il libro del cavolo… è squisitamente affascianante!

  • Giovanni ha detto:

    Eh, il pandoro delle Simili è una garanzia!!!
    L’ho fatto anch’io ma come sapore per me è un po’ povero. A chi piace un po’ più carico e saporito come a me, consiglio la ricetta di Adriano Continisio, che è più complessa ma vale l’impegno impiegato. Io l’ho fatto due settimane fa (stampo rigorosamente di latta) ed è riuscito bene.

    A proposito di stampo in silicone, in un forum tempo fa, ho letto di una utente che disperatamente aveva messo lo stampo da pandoro in silicone dentro quello da panettone per contenere la spanciatura all’ultima lievitazione!

  • marcobenti ha detto:

    ciao sigrid,
    sto facendo il pandoro, ho comprato da sonnino lo stampo ieri.. ma che fatica ho finito stanotte alle 1.30 di sfogliare e ora è in forno sembra buonissimo dall’aspetto, ancora grazie poi ti diro quando l’avro assaggiata…
    marco

  • Nocciola ha detto:

    @sigrid..ma il mio babbo non li compra mica i pandori industriali ;0) quelli che finiscono sul calorifero sono solo quelli D.O.C.! Per gli hamburger riproverò, ma intanto mi sto sbizzarrendo con le ricette del tuo libro e danno così tanta soddisfazione…

  • Stefano ha detto:

    Faresti per cortesia una foto alla fetta, per vedere come rimane la texture del trancio? viene bella “alveolata”? grazie!

  • Davide ha detto:

    @ Sigrid: ecco, sì, è decisamente un po’ caro, se poi aggiungi a quei prezzi anche un modo di fare… diciamo frettoloso (per non dire altro), capisci perché nonostante abbiano di tutto io preferisca cercare altri «spacciatori» di materiale da cucina :-)))

  • Antonietta ha detto:

    domani mi faccio una passeggiata da Sonnino và…

  • dada ha detto:

    @ BarbaraT: grazie :-)! Forse hai ragione e forse come a Sigrid mi passerà l’entusiasmo (e magari nel frattempo avro’ anche cambiato cucina).

    @ Sigrid: anch’io sono innamorata dei cerchi metallici da pasticceria, li porterei sempre con me. Mi stavo pure dicendo, questo fine settimana provo a fare il pandoro per poi realizzare che non ho lo stampo (e qui non si trova)…con un certo sollievo ;-)

    Buona notte!

  • Salines ha detto:

    http://profumodilievito.blogspot.com/2007/11/il-panettone.html
    Ecco una ricetta di panettone con lievito di birra.

  • Giò ha detto:

    Ecco una di quelle cose che…ma si fa anche in casa??? Oddio mi sento spiazzata, abituata al pandoro confezionato (anzi non abituata xkè non lo mangio quasi mai)…xò è complicato per me da fare. Mangio con gli occhi il tuo :O

  • Maky ha detto:

    Sigrid, l’involucro è una comunissima pasta brisè e fidati che è di una leggerezza incredibile, mi inquietano i piatti troppo esagerati…non credo che riuscirei a reggere una cena con le cose che hai detto…sono tremende!!!

  • Sigrid ha detto:

    @anit50: buahahahaha, bene, benissimo, tanto a conferma della mia memoria a colabrodo, non mi ricordavo assolutamente di averla vista prima sta ricetta! stupendo!! In ogni caso, se riesco a fare un salto da naturasì, provo! :)

  • anit50 ha detto:

    @Sigrid, il malto lo trovi da Naturasi e da Superpolo (di mais, di riso, di grano ecc.). Mi sa che sei un po’ la fata smemorina, rispondendo a Sarah hai detto che non avevi mai visto quella ricetta di pandoro, è di Adriano e l’hai pure commentata, dicendo che non ti saresti mai cimentata con un’impresa simile:-))))le ultime parole famose!

  • Sigrid ha detto:

    @kkri: è che devi trovare il fornaio che usa il lievito madre (e non è che siano tanti) e sopratutto, penso io, ogni lievito madre va addomesticato, insomma devi imparare a conoserlo, a sapere come reagisce, in che tempi ecc. Per cui personalmente non mi sembra il momento questo per mettersi a fare gli apprendisti stregoni (almeno non per me, poi… :) Sto però aspettando chemi mandino una ricetta di panettone al lievito di birra, anche se, in fondo, forse è un pochino un controsenso :)

    @sere: seeeeeeeh, ma queslli sono monoporzione però. Prova un po’ con lo stampo grande, per vedere… :))

    @monica: temo c’entrasse anche l’inusuale lunghezza del post, se mi posso permettere… :))

    @davide: da castaldini sono andata solo quella volta, mi è parso un po’ caro (11 euro lo stampino aluminio da creme caramel, se confronti con i 13 del pandoro qui, c’è qualcosa che non quadra molto… :)

  • kkri ha detto:

    Ciao Sigrid. Ho un bellissimo stampo da panbrioche che vorrei utilizzare per fare un bel panettone. Dicevi che anche il panettone richiede il lievito madre: ma è possibile che lo vendano nei forni e quindi poterne prendere solo una dose giusta senza doverne diventare “schiavi”? Peggio del Tamagotchi… voelvo mettere su una pensione per panetti di lievito madre… mi sa che è un business…

  • Sere ha detto:

    …vuoi dire che la mia è stata solo fortuna sfacciata ? per il pandoro ho usato stampi in silicone e mi sono trovata benissimo, nulla si è sformato, il problema è che è stata la mia prima e unica volta che mi sono cimentata nella preparazione del pandoro… :) potrei provare con la ricetta delle sorelle Simili quest’anno!
    http://www.cucinailoveyou.com/pandoro.htm

  • Monica ha detto:

    Sigrid, cara… lo sai che quando sei indignata (tipo con lo stampo di silicone…) scrivi peggio in italiano??? A seconda di quanto sei furiosa, metti una vera cifra di doppie quando non ci vanno.
    Poi, il paragrafo appresso, dove dici che buono il pandoro finito, l’italiano più perfetto!!!
    …mi fai morire ;-)

  • Tiziana ha detto:

    Grazie 1000 a tutti

  • Davide ha detto:

    @ Bolognesi: oltre ai già citati, credo che abbiano lo stampo anche all’inizio di via Marconi (lato opposto a quello del pam) e (forse) da Pezzoli in piazza santo stefano (sarà che io quelli di castaldini proprio proprio simpatici non li trovo, ecco…).

  • Giulianagiu ha detto:

    CHe coraggio sei grande io non mangio il pandoro ma la ricetta mi intriga forse durante le vacanze ci provo…..o forse mangio il panettone :-)))

  • paoletta ha detto:

    mamma mia sigrid, che bello!!!
    purtroppo io, dopo la “prova-panettone-assolutamente-non-riuscita”,sono un po’ timorosa nell’avvicinarmi a preparazioni di questo tipo, però mi hai fatto venire una voglia…:))!
    per gli stampi in silicone:io uso gli stampini di silicone per fare cioccolatini ripieni o per le gelatine di frutta e mi trovo benissimo,mentre per le torte preferisco gli stampi classici; ma sul fronte salute, che dire…mantengo un atteggiamento di media-fiducia!(un paio di anni fa la rivista altroconsumo aveva pubblicato un articolo in merito..credo si trovi ancora in rete).

  • Sigrid ha detto:

    @maky: ahhhsooooo!!! non avevo letto bene quindi, uhps! :) è che sulle prime mi ha fatto pensare a questa torta pugliee di pasta friolla zuccherata ripiena di ricotta e salsiccia, voglio’ ddi, con tutta la buona volonta ma non ce la ffo’ :)) Anzi, oddio, che mi fai pensare… mi fa ensare al timballo di san bonifazio o come si chiamava (tagliolini al sugo con polpette di agnello, involucro di prosciutto crudo e pasta sfoglia, mai fatto, assaggiato si, micidiale sul serio :)) l’involucro lievitato però intorno alla pasta mi giunge nuovo… ma è una cosa tradizionale??

  • Giorgio ha detto:

    @Sigrid. Grazie per la risposta, che condivido pienamente. Anche io ho tovato ottima la soluzione silicone, per esempio, per le quiches. Sarebbe davvero bello se un post di questo spessore (raro!)produca ampi commenti ed esperienze :-)

  • stefania ha detto:

    Non ho parole, sono rimasta a bocca apertaaaaa!
    E’ Magnifico grande Sigrid, avevo gia sentito da altri che lo stampo in silicone per il pandoro non va bene.
    Ciao a presto!!

  • Maky ha detto:

    Ah ma nooo, il mio pandoro è salato e basta…è un bel timballo di pasta da mangiare con una crema al mascarpone ovviamente salata. E’ un peccato che le poste ci salassino con le spedizioni altrimenti mi sarei offerta come spacciatrice di stampi da pandoro! Approposito, oggi mi è arrivata la vaniglia che ho ordinato dalla Reunion dopo aver letto il tuo post e devo dire che non ha paragoni con quella miseria che si trova qui! Grazie ancora della dritta, ora mi potrò sfogare come una pazza!

  • Sigrid ha detto:

    @jacopo: eh vabbe ma tu dov’eri quando avevo bisogno di te?! :))

    @bolognesi: ecco, quel posto che dice stelleporcelle, lui! :)

    @medo: pizza di pasqua già fatta, anche da qualche parte su questo blog (però no nello stampo da pandoro no ddai!! :))

  • Sigrid ha detto:

    @elvira: forse era meglio se ne prendevi un paio, di stampi in carta, credo che ognuno debba farne due tre di prova fino ad arrivare a una cosa che sia soddisfacente, a livello personale :) cmq, visto tanto che non lo fai… :)))

    @michela: mmmm, la crostina caramellata me la segno in un angolo del cervello, mi piace l’idea, sissisi!! Grazie! ;)

    @sarah: ecco chi me l’ha fregato lo stampo di alumminio !! (comunque, se fossero seri non me l’avrebbero spacciato quello stampo di silicone :)))) Grazie per quest’altra ricetta, non la conoscevo, mi inrriga molto se non per… il malto! Dove lo trovi??

    @monica: il problema è che il panettone chiede il lievito madre! (io il mio l’ho ucciso da un pezzo, no tempo di sterci dietro, grmpff…)

    @valentin@: mai dire mai! ;) ps: ehiiiii… Auguri!!! ;))

    @tiziana: a bologna non so ma il ferramenta/casalinghi dove ho preso io lo stampo da budini mi sembrava ben fornito, è quello di strada maggiore, potresti vederre lì :) (un pandoro non a forma di pandoro? mah, anche no, dai :)

    @OrsO: questa ofella, mi pare di averla vista all’osteria bottega, giusto? :) ( non assaggiata però :)

    @gattogoloso: ma guarda che no è che tu devi lavorare, è lui che deve lievitre, insomma, la oigrizia non è controindicata ;))

    @vaniglia: anch’io seri dubbi sulla plastica!! :)

    @nocciola: ma… sei proprio sicura che ci sia del ‘burro’ nei pandori industriali??!! :) per gli hamburger: ma cos’è che non va, non capisco?!

    @monicavannucchi: beh in effetti, le terrine, non vedo proprio perché ci sarebbe bisogno di cuocerle nel silicone… :)) (‘na bella cocottina alsaziana no eh?! :)

    @stelleporcella: ah ecco, lei casca proprio a fagiuolo, adesso vengo di la a farmi fare il tema astrale :))

    @annalisa: mi sembrano delle ottime idee. A parte che il mio di stampo è rosso mattone, per cui i tulipani gialli anche no, e sarei anche abbastanza a favore della tua idea di far visita alla/le comesse :))

    @veronica: pensa che alla fine i tempi siano abbastanza flessibili, in sostanza io faccio le 3 lievitazioni nel pomeriggio (iniziando piu o meno tardi a secondo delle altre cose che ho da fare), poi faccio i 3 giri di sfoglia verso sera (a parte che il panetto sfogliato piegato può rimanere tranquillamente al fresco per un po’), e cerco di dinire tutto tutto (palla di impasto nello stampo imburrato quindi inizio dell’ultima lievitazione), per le 22. Cosi lui sta li per la notte, io mi sveglio alle 7 quindi dopo 9 ore di lievitazione e cosi posso decidere se aspettare o infornare e quando. A parte che chiaramente a luglio sarebbe una storia diversa, fin qui non mi dispiace essere organizzata in questo modo :)

    @lara: eddaiiii!! :))

    @nicoletta: no, giusto intravisto ma mai veramente capito… Si fa per natale??

    @shayma: actually I’m not sure all manitoba flour comes from the manitoba regio, anyhow, it’s more glutineous kind of four, and has more strength than allpurpose flour (the simbol is W), so manitobe flour is commonly used for viennoiseries, brioches, croissants, the kind of stuff that has to rise a lot and well :))

    @chiara: online forse sul sito di medagliani?? (senno fai un po’ una reicerca su ebay, vedi mai… :)) Non avevo mai sentito della Bussolà, sono andata a vedere il sito e gli ingredienti (olio di palma e emulsionanti a parte, hum), mi sembrno gli stessi identici del pandoro. E a lievitazione naturale??

    @cina@: I [heart] fiasconaro :)
    (ma non ti chiedo tanto però, grazie lo stesso! :)

    @giorgio: credo che ognuno debba un po’ fare per se, secondo me il silicone ha un senso laddove gli stampi tradizionali danno problemi. Cosi, per dire, li trovo ottimi per alcune tipologie di torte molto compatte, chesso, quella al semolino per dirne una, che sono difficili da sformare. Anche per i muffin il silicone è utile. Detto ciò io per le crostate non mi separerei mai dagli stampi antiaderenti con fondo inamovibile, e anche per le crostatine preferisco l’acciaio blu. Per il pandoro invece, ormai lo sappiamo… Oltre al solito pensierino (farà male la plastica?) credo che, dev’essere cosi per forza, conduca il calore in modo del tutto diverso a ferro e aluminio, e questo probabilmente si vede anche dal dolce finale, credo. Però ecco, nell’insieme, dopo un’inizio entusiasta, misto man mano allontanando dal silicone in generale… :) Pero come dice @dada, è veo, occupano meno spazio,… )

    @domizia: beh, facci sapere coe li fai!! :) I tempi di cottura non so, dimezzerei, ovviamente, poi bisogna testare :)

    @babs: okkay per lo scambio :))

    @salamander: ma ciao!! :)) Immagino che si possa fare anche con il lievito madre ma il mio problema essendo generalmente ‘come posso fare senza lievito madre’?!, non saprei dirti come si fa :)

    @monica: io invece mi ci sarei anche rimessa, al lievito madre, ma ormai era tardi :) Comqunue no, non so se esistono regole per la conversione, temo dipenda molttisismo anche dal lievito stesso che si usa, no?

    @fiordisale: dai, quasi ce l’hai fatta a deciderti… :))) (fammi sapere se lo faaaaiiii1!! :)))

    @maky: sinceramente ste cose dolci/salate non sono molto da me, cmq bello pensare ci sia un luogo dove gli stampi da pandoro non costano un occhio dalla testa :)))

    @sabrine: allora aspetto di vedere il tuo! (beh diciamo che è pure stagione dai :))

  • imma ha detto:

    tutto quello che sperimenti sigrid viene sempre meraviglioso come questo pandoro davvero spaziale e super goloso!!bravissima,baci imma

  • pappareale ha detto:

    per i bolognesi:
    lo stampo del pandoro c’è l’hanno anche in via marconi in quel negozio grande che vende articoli per la casa, circa a metà sul lato della pam, l’ho visto ieri!

  • StellePorcelle ha detto:

    @Tiziana e Studel
    Credo che la ferramenta sia Castaldini al n.7 di Strada Maggiore.

  • Elvira ha detto:

    @Cin@
    Si, tranquilla, i muffin riescono con gli stampi di silicone, io ne ho di 2 marche diverse e vanno bene entrambe :)

  • jacopo ha detto:

    Ciao Sigrid, hahahahaha, man mano che leggevo pensavo: “E dire che bastava fosse scesa sotto casa e l’avrebbe trovato, fresco fresco, da Sonnino, pagandolo pure la metà”… Meno male che ci hai pensato da sola :-D
    Pensa che io l’ho preso proprio lì 15 giorni fa, questa la scena: “Vorrei uno stampo in alluminio per il pandoro”, il ragazzo riccio di Sonnino me ne da uno da panettone, sempre in alluminio… Al che, io: “No, non da panettone, da pandoro… quello a stella”. Risposta del ragazzo: “Aaahh, quello a stella… quello da panettone !!” AAAARRRGGGHHHHH, ma alla fine sono riuscito a portarmi a casa lo stampo giusto ! :-D
    Solo che Sonnino ha 100.000 cose che mai t’immagineresti, ed ogni volta ne trovo qualcuna nuova :-D
    Ciao e… complimenti: è stato un lavoraccio ma i frutti mi sembrano ottimi :-D

  • strudel ha detto:

    per Tiziana (19)

    a Bologna lo stampo lo puoi trovare nella ferramenta di Strada Maggiore, non so come si chiami, ma è praticamente sotto le Due Torri, andando verso la Porta a dx

  • patricia.b ha detto:

    Chi fa panettone e pandoro a tutta la mia ammirazione!:) io ho un po’ di paura ed ogni anno mi propongo di farli e dopo indietreggio!
    Ma il panettone Loison con i mandarini, qualcuno sa dove si trovano a Padova?
    Brava Sigrid, un abbraccio:)
    Patricia

  • medo ha detto:

    Con lo stampo in silicone rimasto puoi fare “la pizza di formaggio” che si fa in Umbria, ottima con gli insaccati. Viene anche detta la pizza di Pasqua dalle parti di Spello, Assisi, Foligno, ed ha la forma di un pandoro, poichè in origine aveva la forma di una campana e si faceva in stampi di questo genere.

    Ho trovato una ricetta molto simile a quella usata dalla mia nonna (il colmo è che l’ho trovata in francese!), qui : http://anoushkaencuisine.blogspot.com/2009/04/pizza-di-pasqua-al-formaggio.html

  • Ci crederesti? Lo sto facendo anch’io! Stessa ricetta, stessi tempi… e spero stesso risultato! A questo punto, trattandosi della mia prima volta, sono anche doppiamente curiosa…
    Sabrine

  • Maky ha detto:

    Fortunatamente lo stampo da 1kg l’ho trovato a 7 euro…forse perchè l’ho comprato a Verona nella mia città natale e lì per forza di cose costa meno! Ho appena fatto la versione del pandoro salata in stile timballo e non riesco a smettere di mangiarlo, ho quasi paura a cimentarmi nella versione originale anche se ho una buona maestra (che lavorava proprio nella fabbrica dei pandori con la scatola rosa) ti faccio i complimenti per il coraggio e la pazienza, bravissima!!!

  • fiordisale ha detto:

    ambè, allora mi reputo una sfigata fortunella, lo scorso anno presi lo stampo d’alluminio pagandolo come fosse in silicone. Però, consoliamoci dai, perlomeno ne ho comprato uno solo. Anzi mò che mi hai fatto venire un buon 3/4 di sensi di colpa, mi sà che devo confessare che quest’anno non l’ho ancora usato (e manca pocooooo!)
    Toh guarda un po’ che strano, per caso, proprio ora, un trovato una ricetta buona da provare .-)

  • barbaraT ha detto:

    @monica
    no, il lievito madre nooooo… conosco gente che non va in ferie perché non sa a chi lasciare il lievito madre di 4 generazioni… (e, purtroppo, non è uno scherzo.. proposito per il nuovo anno: rivedere la lista delle conoscenze)

    @dada
    ok ok, ci risentiamo tra 20 anni e poi mi dici come ti senti… (bello il tuo blog!)

    @babs
    eh no.. il panetùn dev’essere con le uvette e le scorzete candite…panetùn al mandarino? ma rob dè mat! (scherzo.. mi fido della tua comprovata milanesitudine de milan, se lo trovo lo provo)

  • monica ha detto:

    nella blogosfera imperversano ricette di pani lievitati fatti con il lievito madre, non riesco proprio a superare lo scoglio, non ce la faccio, posso pensare di cimentarmi in questo spettacolare pandoro ma niente lievito madre, certo qui non c’è pero ci sono un sacco di cose interessanti da provare che prevedono il lievito madre, se volessi provarne una c’è una proporzione da seguire per sostituire il lievito madre con farina e lievito di birra ? salutissimo

  • Giu ha detto:

    Cos’e’ il pandoro?

  • Ily ha detto:

    @sigrid io ho il libro delle Sorelle Simili ed una raccolta di ricette date da persone che hanno fatto il corso con loro, ne ho fatte diverse e tutte sono venute a meraviglia!chissà se questo fine settimana è così freddo sarà la scusa giusta per cimentarmi in questa ricetta(sempre che trovi lo stampo)…))9

  • Ely ha detto:

    WoW!!..mi sembra di sentirne il profumo da qui!!:DD

  • salamander_75 ha detto:

    bravissima sigrid….io non penso che lo farò. è molto laborioso sigh :-(
    domandona: secondo voi si può fare anche con la psta madre? (per il prossimo anno oppure, durante le vacanze natalizie tra una dormita e l’altra…)

  • Silvietta ha detto:

    …purtroppo non potrò provarlo…mi spediscono in Polonia proprio prima di Natale e non avrò il tempo necessario…

  • babs ha detto:

    @barbaraT
    ahahahahahahahaah sul “panetun” confermo da resindente in loco, ma se vuoi un piccolo consiglio, piccolo piccolo, se riesci e se trovi, prova quello di Loison….. c’è da rimaner perplessi e te lo dice una milanese doc!
    prova prova prova (Ps: te lo dice pure sigrid lassù)

  • babs ha detto:

    sigrid sei un fenomeno, devo essere mooollto sincera, di fare il pandoro o il mìpanettone, proprio non mi è mai passato per la mente, anche se in questo periodo ne è pieno il web! troppo tempo e troppa dedizione, mica ce la posso fare a star dietro anche al pandoro….. quindi, la prossima volta che ci vediamo, io arrivo con un plateau di muffin ciocco-pep :-) e tu con un pandoro! e facciamo uno scambio :-DDDDDD
    ciao bella!

  • dada ha detto:

    Ammazza che pandoro, un bel signorotto, è bellissimo li’ tutto orgoglioso d’avercela fatta ;-) Grazie e brava Sigrid non solo per il coraggio, lo studio comparato ma anche per tutta la cronaca antecedente letta tutta d’un fiato

    @ BarbaraT: sei troppo forte, mi fai morire ogni volta :-) A me piaccioni gli stampi di silicone (di buona qualità) anche perché cucinina parigina oblige occupano poco spazio, benché continuano a crollarmi adosso, almeno non fanno male. Ma riconosco che per alcune preparazioni, nun se puo’ fa’ ;-)

    Buon pomeriggio a tutti!

  • domizia ha detto:

    Ciao!
    Ecco io sarei una delle maniache che ha deciso di fare i pandorini per regalarli a Natale ad amici e parenti (e ho pure comprato li stampini in silicone da Peroni snobbando forse l’ultimo stampo in alluminio!. Mi chiedevo se sai darmi qualche indicazione sui tempi di cottura per la versione mignon del Pandoro, suppongo che i tempi si riducano o sbaglio?

  • kosenrufu mama ha detto:

    che voglia, ne ho appena comprato uno confezionato…purtroppo!! ma come faccio a fare questo? dovrei prendermi 2 giorni di ferie..:(

  • Giorgio ha detto:

    Vogliamo fare il punto sugli stampi al silicone? Per il pandoro ormai sappiamo che non è cosa! Ma per tutti gli altri casi? Per il panettone, ad esempio, o per la bavarese? Insomma: Sigrid, vogliamo finalmente dire una parola di verita su Miss Silikomart?

  • Cin@ ha detto:

    Sigrid se sei una estimatrice di panettone ti mando un Fiasconaro!

  • Chiara ha detto:

    Wow.. sembra buonissimo!! Mi sa che, se trovo lo stampo (magari online? suggerimenti?io vivo a Madrid e mi sa che qui è più complicato trovarlo..)

    @Sigrid! devi assolutamente assaggiare il Bussolà: una specialità bresciana simile al pandoro ma, a mio avviso, più buona..

    quella della Pasticceria Veneto di Bs è spettacolare:
    http://www.ilpanettone.com/it/panettoni/il-bussola-di-iginio-massari.html

    buona giornata a tutti!

  • shayma ha detto:

    sigrid this looks lovely, but as someone who doesnt bake- what is flour manitoba? i am assuming it’s a tough form of flour coming from wheat grown in harsh weather in Canada? how i’d love this have this pandoro of yours. gorgeous.

  • StellePorcelle ha detto:

    Ohooh! Il pandolce tagliafico! Lo mangiavo da piccina, ce lo portavano i parenti di Genova! Che flash proustiano, brava Nicoletta!

  • Gloria ha detto:

    Mi hai fatto divertire con questo post! Anche io quest’anno ho scoperto il panettone Loison al madarino… è stata una scoperta così piacevole che unita alla pigrizia mi hanno fatto desistera dall’idea di fare il panettone in casa! Magari l’anno prossimo! Il tuo pandoro sembra una delizia, me lo immagino in bocca con una buona crema fatta in casa..

  • Nicoletta ha detto:

    Ciao Sigrid! Hai invece mai assaggiato il pandolce genovese? http://www.pasticceriatagliafico.it/pandolce.asp

  • LARA ha detto:

    IL PANDORO!

  • LARA ha detto:

    MI SA CHE LO COMPRO!!

  • Ammazza che lungo e circostanziato post…

  • lola ha detto:

    Oh cara migliore cuoca del reame virtuale grazie grazie grazie per ricetta pandoro!!!

    Siccome ti seguo da mesi non avevo letto post su Cristalli di zucchero – la pasticceria non plus ultra. Io adoro il quadratino di sacher… fantastico!

    E adoro pure Sonnino con i mille piani e le mille stanzette dove si trova di tutto e de pppiù… ci ho comprato tutta la roba del campeggio.
    Ora guardo in agenda quando ho il tempo da dedicare al pandoro che è lunga e bisogna organizzarsi.
    Un abbraccio>

  • veronica ha detto:

    bravissima!! Volevo chiederti se potevi darci un’idea dei tempi, cioè, io ho fatto diverse volte il panettone (anche quello delle Simili), ma ho imparato che non posso fare la lievitazione finale di notte, perchè rischia di essere eccessiva…tu come ti sei regolata?
    Dopo le tue premesse mi sono decisa a provare anche io questo bel dolce burroso, anche se, esattamente come te, non l’ho mai amato(ps: io ho lo stampo di alluminio antiaderente!!!)

  • Irene ha detto:

    Ma è difficilissimo! Come cavolo hai fatto. E’ davvero bellissimo…..complimenti.

  • annalisa barbagli ha detto:

    Ciao Sigrid. Tempo fa il mio stampo-pandoro in silicone blu è diventato un vaso da fiori. Ci ho versato tre dita d’acqua e l’ho riempito di tulipani gialli. Però la tentazione sarebbe stata di infilarlo come cappello alla commessa che me l’ha venduto.

  • Sabry ha detto:

    WOW che bello!!! A me piace anche accompagnato con qualche salsina … farlo sarebbe bello ma il tempo la pazienza mmm mah la ricetta la metto da parte lo stesso ,O) si sa mai!!!

  • Alice ha detto:

    lo stavamo aspettando con ansia il tuo pandoro!!
    complimenti, è bellissimo

  • StellePorcelle ha detto:

    Sigridina! Questo post è fantastico (e tu sai quanto mi appassioni la struttura del linguaggio..)!
    Il pandoro è bello come un campanile rinascimentale e i rugelach sono piaciuti a tutti (mi hanno fatto un po’ dannare in fare “spianamento”)e ti ho fatto pubblicità alle amiche che ancora non conoscevano il blog (pazze!).
    Un abbraccio

  • monica vannucchi ha detto:

    Aiuto Sigrid, e io che ho comprato a Parigi stampi in silicone da regalare per natale… va be’ però, sono per le terrine francesi, ovviamente, e mi sono presa pure un bel libro di ricette, che io le terrine le guardo con ammirazione, ma non le so fare. quanto al pandoro, non datemi della vigliacca, l’ho ordinato nella pasticceria sotto casa e ci farò vicino una bella crema pasticcera o un variante; avete suggerimenti? sono sicura di sì! monica

  • Nocciola ha detto:

    Ma come non hai mai messo il pandoro sul termosifone?!?!Si fa anche con il panettone e in genere con tutto ciò che è soffice e contiene burro: serve per far sciogliere il burro( appunto) dell’impasto e per rendere il tutto pù fragrante..e se lo dice il mio babbo è quasi una garanzia ;0)!
    Ad ogni modo complimenti è davvero uno spettacolo, ancora di più se si legge tutto il procedimento..e io che non riesco a fare gli hamburger vegetariani!!

  • barbaraT ha detto:

    valentin@
    lol! sottoscrivo (soprattutto la questione pensionistica… argh!)

  • barbaraT ha detto:

    degli stampi in silicone:
    personalemente ancora non mi sono fatta tentare.. non so, ma a me ‘sto fatto che il silicone possa andare in forno a 250 °C non mi convince per niente.. meringa-man (AKA dario bressanini) potrà illuminarci in materia, ma non vorrei che magari fra 20 anni viene fuori che sprigiona tossine tossiche e dannosissime… per il momento, mi astengo

    del pandoro:
    mai e poi mai avrei pensato che l’impasto del pandoro di fatto fosse un impasto sfogliato! io per gli impasti lievitati, sfogliati e di gran sbattimento non ci faccio molto, una volta ho fatto i croissant sfogliati -peccarità… buonissimi eh!- e il tuo babka al cioccolato per ben due week end consecutivi, il che mi basta per il resto dell’anno.
    e poi a me il pandoro francamente ‘manco mi piace (vabbé che non ne ho mai provato uno serio), mi sun de milan e a casa mia siamo del partito del panatùn tutta la vita! (anzi, mio suocero me ne ha portato uno della pasticceria “marchesi” di milano che devo ancora assaggiare.. qualche milanese ancora ivi residente mi conferma?)
    quindi, come se la cosa possa essere di alcun interesse, non credo che mi cimenterò mai nella produzione di questo pandoro casalingo..
    però grazie per la dritta del negozietto che a via del porto fluviale ci passo vicino tutti i giorni tornando a casa quindi un salto ce lo faccio di sicuro!!

  • vaniglia ha detto:

    sono sotto chock (per lo splendore), e ho un impeto di stampo…. e se ci facessi un salto, oggi, in via del porto fuviale? … devo essere scema, non so dalle parti tue ma stamattina roma africano-salario era un delirio, immagino stasera, magari riprende pure a piovere!
    cmq sì, mi andrebbe proprio tanto di provarlo, sto spettacolo. e cmq, io comincio a nutrire seri dubbi sullo stretto rapporto cibo-plastica (con les madeleines il silicone non va malissimo, esteticamente parlando, e secondo la mia umile esperienza…)

  • gatto goloso ha detto:

    Fighissimo questo pandoro! :)
    Anche io sono più di panettone che pandoro, quest’anno mi sono già pappata 3 panettoni Loison, e quello al mandarino è davvero buono! Adesso mi rimane da aspettare Natale per aprire quello al Chinotto :)

    Ma tornando al tuo pandoro: ammetto che non è poi così complicato, ma per me che sono pigra è già una lavorazione troppo lunga :) eh eh… però me la tengo in archivio! Si sa mai :)

  • Tiziana ha detto:

    Sei bravissima, il silicone funzia bene solo con le crostate almeno questa è la mia esperienza…
    il problema è dove trovo a Bologna uno stampo per pandoro, e se non mi interesso della forma e lo faccio in uno stampo rotondo, viene uno schifo vero?

  • valentin@ ha detto:

    dopo Cin@, naturalmente (non avevo ancora letto….!)

  • OrsO ha detto:

    da buon veronese ti promuovo con un 10 LODE! se fossi costretta a regalare pandori “industriali” invece di quelli orrendi con creme e glasse ti consiglio la famosa Ofella di Perbellini, o il più casereccio e antico Nadalìn (che poi è il nonno del pandoro classico)! cmq il tuo è proprio bello :-) mangiato caldo con lo zuccherino sopra sarà una goduria

  • valentin@ ha detto:

    penso che il pandoro lo farò insieme alla pasta sfoglia (cioè: mai. o al massimo quando andrò in pensione. cioè: mai)
    però complimenti per il coraggio!
    se te ne avanza uno, io sono disponibile per smaltire gli avanzi! ;)

  • Cin@ ha detto:

    Ah una domanda… ho comprato dei pirottini in silicone in un momento di entusiasmo… che ci posso fare senza che mi vengano su degli orrori?? i muffin riescono? baci grazie

  • Cin@ ha detto:

    Buongiorno! Sigrid mi hai fatto fare un sacco di risate con la storia dello stampo in silicone!!! Per me è troppo complicato, ma se te ne avanza uno… mi sacrifico!!!!
    Katia (Palermo)

  • monica ha detto:

    ti pergo ti prego ti prego fammi anche il panettone…..grazie e buone feste

  • sarah ha detto:

    Io lo stampo l’ho comprato da Peroni, ma è quello in alluminio (ciccacicca :D): in effetti all’epoca -2 anni fa- mi avevan già detto che è il materiale migliore per il pandoro.
    Mi sa che quelli in silicone gli son rimasti sul groppone e te l’han rifilato..
    La ricetta delle Simili è buonissima, ma ti consiglio caldamente di provarne un’altra, che secondo me è il vero Re del pandoro.
    Io le ho fatte entrambe e non c’è proprio paragone. La ricetta è quella di Adriano Continisio e si trova qui; http://profumodilievito.blogspot.com/2007/12/il-pandoro-sfogliato.html
    Da che ho fatto questo per me il pandoro è solo questo, quella delle Simili in questo caso -a mio modestissimo parere- non tiene il confronto.

  • Antonella ha detto:

    Mamma mia. Mi piacerebbe farlo ma è complicato per me!
    Complimenti Sigrid, brava, super brava.
    Antonella (Pavia)

  • Elivoice ha detto:

    Cara Sigrid, è la prima volta che lascio un commento (anche se ti seguo da tanto!!) e devo dire che mi hai particolarmente ispirata stavolta. Sarà che da tempo anch’io meditavo di fare un bel pandoro, sarà che non avevo avuto il coraggio finora di decidermi se acquistare lo stampo in silicone o in alluminio (grazie per la dritta), ma mi hai proprio convinta. E vai di pandoro! Sono davvero curiosa di vedere il risultato e allora…. mi armo di “santa” pazienza e comincio. Un abbraccio burroso

  • lise.charmel ha detto:

    arrivo lì con lo zucchero a velo e se devi ammortizzare i costi e ne fai tanti mi prenoto per riceverne uno! :)
    è davvero bellissimo, io ho sempre adorato il pandoro, fatto in casa deve essere sublime

  • raffy ha detto:

    stupendo….non ho parole!

  • Michela ha detto:

    Quest’anno non l’ho ancora fatto, ma prima di natale di sicuro almeno un paio…

    Una variante: imburrato lo stampo (io lo faccio col burro fuso, senno negli angolini non ci arrivo) lo cospargo di zucchero semolato; fa una crosticina caramellata che fa resuscitare i morti…

    Mik

  • Elvira ha detto:

    Io invece ho mantenuto basso l’investimento e ho comprato due stampi di carta, uno a stalla (stella stella, non pandoro) e duno per il panettone basso: una spesa di un euro e venti che forse non ammortizzero neanche, perche’ non riesco a parmi venire la voglia di panettonare/pandorare! E no, anche vedere quel pandoro a forma di pandoro e con l’aspetto di un pandoro e credo anche col sapore burroso del pandoro, no, non mi smuovera’…. :P

    PS: non ho mai avuto la possibilita’ di passare da Peroni (pirtroppo!), pero’ non e’ bello che ti assicurino una cosa che poi non e’, certo che il loro mestiere e’ vendere, ma penso anche conservare i clienti, o no??

  • Fiordilatte ha detto:

    e ora che te ne fai di quello in silicone???? una torta pandoro :) che peccato però. Bisognerebbe lamentarsi con la ditta produttrice!
    Cmq complimenti per il pandoro e il coraggio nel prepararlo che io non ho ancora trovato.

  • valina1977 ha detto:

    Sigrid con il tuo racconto ho bruciato quello che avevo sul fuoco…. ma che si può fare quando prende prende!!! Non ci ho mai provato… e chissà se mi prenderà la malaugurata idea,…però figo sarebbe!!! Ciao vale

  • dida ha detto:

    bene, bene, ho giusto lo stampo da un chilo che mi aspetta in dspensa!!!
    grazie Sigrid!
    un abbraccio
    dida

  • cinzia ha detto:

    Mi hai fatto venire voglia di provare… due anni fa ho fatto i panettoni (discreti ma non esaltanti), quest’anno avevo gettato la spugna già da tempo causa sovraffollamento di figli e di impegni, ma il tuo racconto mi ha fatto venire voglia…. spero che da Galleria Alessandria abbiano lo stampo e domenica mi dedico!!! Grazie!

  • Marina ha detto:

    Ma sarò davvero la prima?
    comunque bravissima, il pandoro è bellissimo! :-)

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