Topinambour, gamberi (& tartufo)

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Altra ricettina del capodanno, questa (no vabbe non ve le faccio tutte :). Dunque, non ho veramente idea perché questo piatto mi è saltato in mente ma fatto sta che l’altro giorno alla Metro, dove non andavo da un pezzo, c’erano i topinambour. Ora, quando ancora vivevo nella upperside di Roma, i topinambour me li trovavo anche al mercato, insieme al daikon e alle erbette più improbabili. Da quando sono invece passata a roma sud, si vede che i gusti variano con la geografia, mi va già bene se trovo zenzero e avocadi (per tutti il resto però non c’è paragone :). Quindi come ho visti i topinambour per riflesso condizionato li ho presi, sensa sapere veramente cosa ci avrei fatto. Beh cosa ci avrei fatto mi è venuto in mezzo un nanosecondo dopo: una ‘passatina’ di topinambour con gamberi rossi al vapore, e un goccio di chanel n°5, pardon, olio aromatizzato al tartufo (si vabbe se avete un tartufo bianco da grattuggiarci sopra è anche meglio ma partiamo dal principio che quello non ce l’avete in dispensa va :).

Qui in foto i gamberi non sono rossi (e non è il piatto di capodanno, l’ho rifatto dopo, al volo, giusto per voi :), sono dei gamberoni argentini (ehvabbe :), meglio quelli rossi (tipo che stamattina stavate giusto pensando di farvi un mutuo dal pescivendolo…). Quindi, per la passatina basta far bollire i topinambour sbucciati e tagliati a pezzi (circa 500g non sbucciato + 1 patata), e poi frullare il tutto aggiungendo un po’ di acqua di cottura in modo da ottenere una cosa fluida ma non troppo. Condirla leggermente. I gamberi vanno sgusciati (aperti o meno, comunque per i gamberi rossi il budelo dorsale si sfila facilmente), e cotti al vapore brevemente, un minuto circa. Finire con del sale maldon (o flos salis portoghese), un po’ di pepe macinato e due tre gocce di olio al tartufo. Se non me lo fossi inventato di sana pianta direi che è un piatto geniale, provatelo! :)

59 Commenti

  • Zen ha detto:

    aah, grazie, avevo dei topinambour e non sapevo davvero come cucinarli!
    (le famose cassette bio…si imparano tante cose)

  • Francesco ha detto:

    Fatto! Ricetta venuta benissimo e veramente deliziosa.Grazie e complimenti.

  • shayma ha detto:

    i adore the soft lighting in this photo- what a great presentation, dear sigrid. x

  • @valentina: come dicevo nel commento che ho lasciato l’altro giorno, per pulirli (cioè sbucciarli) io uso un guanto da scrubbing: la buccia è talmente sottile che si fa prima a grattarla che a tagliarla via col pelapatate.

    per avere un’idea del guanto guarda qui:
    http://www.blisstree.com/keepingthecastle/cool-gadget-gifts-here-and-there/

    ma vanno benissimo anche quelli che si trovano in profumeria (e secondo me costano pure meno):
    http://www.the-body-shop.it/it/bagno-corpo/accessori/bath-gloves.html

    sono perfetti anche per le patate novelle e le carote :)

  • Elaisa ha detto:

    Non ci credo è l’antipasto che ho preparato a Natale!! … con olio extravergine ligure.. non tartufato!!!

  • valentin@ ha detto:

    ah! ho appena scoperto che oltre a chiamarsi “ciapinabò” in piemonte, si chiamano “patacche” in sicilia”!

  • valentin@ ha detto:

    qualcuno ha un trucco per sbucciare i topinambur?
    non perchè l’ho fatto una sola volta, e stavo per far volare tutto dalla finestra…

  • Sono piemontese e i ciapinabò qui si trovano abbastanza facilmente, soprattutto al mercato. Per pulirli li strofino con un guanto da scrubbing (naturalmente riservato a questo scopo ;) comprato al Body Shop, che funziona bene anche per le patate novelle. In realtà Mark Bittman (supercuoco ammmerricano che li chiama “sunchokes” per sottolineare la parentela con i carciofi) dice che non è necessario pelarli… io mi regolo di volta in volta, a seconda di quanto sono giovani e di quanto sono rimasti in frigo :) ma diciamo che una bella scrubbatina non fa mai male!
    Quanto alle ricette, anch’io come la mia omonima ne faccio degli sformatini serviti con la salsina alle acciughe, una specie di bagna cauda molto gentile. E dire che a me i carciofi non piacciono per niente!

  • Saruk ha detto:

    @Cristallina, no no, non solo a te!!! Sembrano proprio i carciofi ma con la consistenza del sedano rapa, mica male!

  • san bernardo ha detto:

    Cristallina , se c’è chi fa la cremina di aragosta senza aragosta…..perchè non fare un risottino ai carciofi….senza carciofi ? Prova !

  • Cristallina ha detto:

    I topinambur mangiati e piaciuti.
    Mi ricordano moltissimo il gusto dei carciofi (solo a me?)

    @san bernardo: bella sta dritta dei fiori, devo provare!

  • san bernardo ha detto:

    Marcella e Fiorentina , se poi non sapete che farne , dopo i pastrocchi testè da voi descritti o ddopo aver provato a farci un risottino…o come suggerito più in alto….rovate ad infilarli in un vaso , con un pò di sabbia mescolata alla terra ! Vengono dei fiori bellissimi a gambo luuuunggggggggooooooooooo

  • fiorentina ha detto:

    Marcella, in quali mondi stai navigando?

  • fiorentina ha detto:

    Ecco la nostra Marcella-pedia!

  • Marcellagiorgio ha detto:

    Con i topinambour, a parte la solita crema con le patate e magari anche una grattugiata di zenzero fresco che la rende deliziosamente fresca, io faccio anche dei flan che servo con una salsina a base di aglio latte e acciughe che ricorda molto la bagna cauda.

  • Maria Grazia ha detto:

    Ciao Sigrid io i topinambur li ho scoperti qui a malta, credevo fosse zenzero poi una signora gentilissima mi ha spiegato che in realtà erano topinambur che i maltesi però chiamano artichokes israeliani. Io li cucino con poco burro, cipollotto, sale pepe, a pezzettini ed un goccio di acqua. Buonissimi e delicati. Ciao Mg da malta

  • Giu ha detto:

    @toccoetacchi
    ODDIOOO!!! :DDDDDD

  • Arianna ha detto:

    Ciao Sigrid, veramente chic queste ricetta! Il topinambur mi piace molto ma è più facile trovarlo spontaneo che al super…qui da me. Ci faccio spesso il risotto, se ti va vieni a vederlo…niente di così chic eh!!!!
    Un abbraccio e buon Anno Arianna

  • toccoetacchi ha detto:

    @Giù : passi un attimo da me ? Ciao !

  • Gian dei Brughi ha detto:

    @giu

    finalmente !!! erano ore che compulsavo febbrilmente il blog nella speranza di un tuo intervento risolutore…

  • kkri ha detto:

    E’ già da un po’ che mi avevano incuriosita questi topini-al-burro o cicioca (scrivi: “Csicsóka”) ;)))) La prima volta che li vedo al mercato, li prendo e li cucino… sperando che li riconosca…

  • dada ha detto:

    Anch’io vado matta per questo tipo di Chanel ;-) Molto elegante questo piatto!
    I topinambur li ho scoperti qui in Francia ma si vendono a fasi alterne, al mercato ce l’hanno poi non ce l’hanno…vai a capire perché.

    Buona serata a tutti!

  • fabila ha detto:

    @acquaviva: grazie mille ;-)

  • fiorentina ha detto:

    Che tu sia un genio oramai è assodato…tanti baci. Cecilia

  • ilgattogoloso ha detto:

    intanto ti faccio tanti auguri per un 2010 da urlo e ti mando un abbraccio a distanza! :)

    E poi devo ammettere che io i topinambour li ho mangiati solo un paio di volte, un po perchè finiti nel dimenticatoio e un po perchè di non facile reperibilità… :(
    Ricordo che avevo fatto un passato di sedano rapa e topinambour… a dirla cosi non sembra che le due cose ci stiano poi tanto bene insieme, ma in realtà non mi era dispiaciuto! Però sono passati un paio di anni se non erro… oddddio sto dieventando sempre più smemorata… sigh :(

  • acquaviva ha detto:

    @fabila: probabilmente ti riferisci alla versione giapponese della potato salad, la “giagaìmo no sarata”, che si prepara lessando tante patate e poche carote, che poi vanno schiacciate e salate, e condite con maionese e cipollotti d’inverno o cetrioli d’estate. Se usi i cipollotti devi tagliarli molto sottili e tenerli a bagno in acqua ghiacciata per una decina di minuti, i cetrioli invece vanno taglati, mantenendo la buccia, a fettine quasi trasparenti e poi “stropicciati” tra le mani con del sale per far perdere loro l’acqua amara.

    @chiara: … spiritosa!

    @giu: in dialetto si chiamano “ciapinabò”. I topinambur, dico, non le patate giapponesi…

  • Deborah ha detto:

    Cara Sigrid, mi accorgo ora che il mio commento non è stato pubblicato, credo di aver sbagliato a digitare qualcosa! Riprovo! Per iniziare ti suggerisco di visitare il punto vendita di Natura Si di viale Portuense, molto molto vicino a te (anche io abito a Monte Verde) dove troverai topinambur e daicon e tanto altro…(a prezzi non proprio modici ma il biologico sembra esigere così). Poi ti invito a visitare il mio blog, nuovo ma al quale mi stò dedicando con un entusiasmo incredibile e che mi stà dando la gioia di condividere la passione per la cucina con tante amiche e di ritrovarmi in un “piccolo mondo” incantato che mi sembra essere il mio da sempre!! Se ne avessi la voglia ed il tempo, sarei felice di raccogliere il parere di una esperta e veterana come te! Ti saluto affettuosamente, io sono spesso da queste parti, quindi, a presto!
    Deborah di “Il sapore del verde”

  • Cucinella ha detto:

    Si vede che queste feste i topinambur erano di moda…
    Anch’io ne ho fatto una vellutata per capodanno, ma quando li cuocio, aggiungo una foglia d’alloro per renderli più digeribili.
    La vellutata l’ho accompagnata con un filetto di orata fritto in crosta di alga nori e salsina alle acciughe. Piatto nuovo ma ispirato a quello di un famoso cuoco siciliano che accompagna la sua vellutata a petali di seppioline fritte!
    Simona

  • Giu ha detto:

    In ungheria si chiama “Csicsóka” (pron.: cicioca).
    Cosi’, giusto perche’ sono sicuro tutti se lo stavano chiedendo da diverse ore.

  • iomilanese-laura ha detto:

    @ sigrid, sei proprio la mejo!

    @barbaraT i topinambour a casa mia si mangiano anche crudi, affettati con l’affettatartufi, ops mandolina, siamo in un foodblog!, e conditi ovvio con Chanel n. 5, e sale a piacere. Concordo che sono noiosi da pulire, ma con il pelapatate quello fatto a archetto non ci si strema più di tanto.
    @giu, braaaaaavo, sei proprio bravo! stai ancora contando, da ieri. E’ come la luna del Liga, si sente “perfino da qui” 10000000000000000000001, 10000000000000000000002, 10000000000000000000003 di miliardi, di miliardi, di miliardi, ma non so scriverlo!

  • Haustores ha detto:

    Heiiii!
    Ma qui si vola alto con la creatività, allora mettiamoci un bicchiere altrettanto alto…
    E qui non posso esimermi dal fare un nome commerciale (il quale però è anche l’unico per cui….!)
    Potremo chiamarlo Tocai ma non si può più dovremo chiamarlo Friulano, ma il suo nome è Jakot; tenetevi forte stupirà tutti i vostri sensi in tutte le direzioni e con una ampiezza ineguagliabile e mi raccomando non mettetelo in frigo………..altrimenti si offende :):)

  • Saruk ha detto:

    Solitamente i topinambour li mangio solo il giorno di Natale a casa dei cugini, che non soddisfatti di antipasti, agnoli in brodo e lessi preparano ogni anno 6 o 7 verdure, una più buona dell’altra, fra cui anche i topinambour!!!
    Ma una volta ho voluto provare anch’io e ci ho fatto come Juls un risottino, e non era niente male!!!!
    Questa ricetta è da provare assolutamente, l’abbinamento con i gamberi sembra perfetto, grazie Sigrid!

  • valentina ha detto:

    ciao!
    i topinambur mi piaccion tantissimo e questo è un bell’accostamento.

    @ barbaraT di solito io li sbuccio insime ad altre verdure, come patate, cipolle, cavoletti di bruxell, carote, faccio tutto a pezzettoni e metto le verdure in una teglia unta con poco olio. a lato faccio una vinagrette con olio aceto balsamico del supermercato, perprocino sale e un paio di cucchiaini di miele, odori a piacere, mescolo bene e verso il composto sulle verdure, inforno per 30/40 miuti circa a 180°C. sono verdure caramellate in forno versione speedy.

  • Stefania ha detto:

    Grazie Sigrid!
    Il topinambour è la patata dei diabetici..
    potrei quindi mangiarla ma non avevo idea di come renderla sfiziosa..proverò la tua ricetta.
    Grazie!
    S.

  • alessandra ha detto:

    Ottimo!!!! In casa mia invece i topinambur li mangiamo spesso, specie da quando ho scoperto il tuo blog (anni ormai) e proprio le ricette a base di topinambur le abbiamo provate tutte! la crema ormai è uno straclassico, ma anche i gratin, e anche questa non farà eccezione! :-) E stamani a colazione abbiamo battezzato il cake matcha e crema di marroni..BUONISSIMO!
    Grazieee

  • Valeria ha detto:

    Come Genny, anch’io adoro l’abbinamento ceci e gamberi…L’ho provato per la prima volta la vigilia di Natale, delizioso. Anche il topinambur non mi dispiace, per sformatini e simili…Quindi perché no, non mi resta che provare l’abbinamento, che sicuramente mi piacerà (come quasi tutto!). Invece non sono grande amante dell’aroma al tartufo, quindi mi limiterò ad un buon giro d’olio senza tartufo.
    Complimenti per la fantasia come sempre, e per le foto, ça va sans dire! =)

  • Aniko ha detto:

    Fantastico! Ho scoperto il topinambur da poco , e mi piace molto il suo retrogusto di carciofi, abbinato con i crostacei…hmmmmmmm che buono che !!!!BRAVA!!!!

  • toccoetacchi ha detto:

    @fabila : se arriva acquaviva ti dice tutto ! anche lei ne sa uhhhhh ! se ne sa :-)Ciaoooo chiara

  • Tiziana ha detto:

    Adoro i topinambour in ogni loro declinazione! Li trovo molto delicati con quel loro retrogusto che ricorda il carciofo.

  • lucia ha detto:

    Da piemontese di origini, i topinambour li ho sempre associati alla bagna cauda insieme al cardo gobbo. E le (poche) volte che a casa mia si fa la serata bagna cauda non so mai cosa farne di quelli avanzati. Una volta ho provato a friggerli tagliati a rondelline, non erano male ma li ho apprezzati solo io! Questa ricetta potrebbe incontrare anche i gusti del marito, la provero!

  • paoletta ha detto:

    I topinambur oltre che buoni da mangiare sono anche belle da vdere. Se li piantate in piena terra o in un capiente vaso daranno bellissimi fiori gialli.

  • Juls ha detto:

    Dai! i topinambour! Li ho comprati per la prima volta nelle vacanze e ci ho fatto un risotto. Quando ho invitato nonna a prianzo ha storto il naso perché i ‘topini al burro’ proprio non la convincevano! eh eh
    Adesso li ricompro e provo questa idea! ottima!!

  • Gloria ha detto:

    A me piacciono molto i topinambur, solo che detesto pulirli! Mi intriga l’accostamento e soprattutto il tocco di chanel n. 5 – che tra l’altro mi hanno regalato pochi giorni fa!

  • Federica ha detto:

    I topinambur (che io chiamo i ‘topini’) sono una scoperta della mia lunga trasferta torinese. Io, orginaria di Mantova, mai li avevo adocchiati, tantomento assaggiati!
    La prima volta li ho mangiati tagliati a fettine sottili, spolverate di burro e passate al forno…una goduria unica! Da allora appena li vedo li compro, poi deciderò che farci!

  • mlu ha detto:

    ciao, ma lo sai che una mia amica belga, che insegna italiano in una scuola superiore per traduttori, usa i tuoi post come compiti per i suoi studenti?! geniale!

  • fabila ha detto:

    sigrid, tu che ne sai..
    nei ristoranti giapponesi, a volte, servono come antipasto una cosa che sembra un purè di patata con dei cipollotti e carote tritate… buonissimo!
    mi chiedo però se si tratta di patate o purè di altro genere, tipo sedano rapa o simili…
    ne sai qualcosa?
    ;-)

  • CorradoT ha detto:

    Interessante. Non solo la sostanza, ma anche la presentazione. Non male neanche il controluce. Forse i topinambur meriterebbero di piu’ che essere usati sempre per accompagnare qualcos’altro, o essere ridotti in puree. In cerca di ispirazione…

  • valina ha detto:

    Deve essere un piattino delizioso… leggero e profumato…

  • toccoetacchi ha detto:

    Anch’io , vellutata di topinambur per natale , l’ho servita con i tuoi biscotti di caprino , timo e sale nero . L’ho servita nei bicchierini con gli antipasti . Poca tradizione , ma facendo la spesa , li ho visti ed erano talmente belli che non ho resistito . Buona giornata . chiara

  • barbaraT ha detto:

    i topinambur sono stati una felice scoperta piuttosto recente. non che non li conoscessi, ma essendo geograficamente posizionata più o meno come te, per AAAANNNIIII ho girato mercati e supermercati in cerca di questi strani tuberi (dei quali per altro ignoravo completamente sia l’utilizzo che il gusto), il fatto è che mia mamma me ne aveva sempre parlato (essendo cresciuta a torino, lì i topinambò sono molto usati) insomma immaginati la sottoscritta che approccia il “responsabile reparto verdure” (cioè quello che al supermercato tira via le foglie mosce dell’insalata e la risistema alla meno peggio per farla sembrare più fresca e giustificarne l’assurdo prezzo…) e con la sua aria da alice-in-wonderland e una vocina da ape-maia domanda: avete per caso dei topinambour? e sentirsi dare da sempre la solita risposta accompagnata da una faccia a punto interrogativo… “dei tompinaché???”
    finché un bel giorno, al supermercato panorama di ostia (se qualcuno fosse interessato) trovo questo pacchetto con dentro questa specie di.. non so come descriverli, sembravano delle enormi radici di zenzero di colore violetto, insomma leggo bene e l’etichetta diceva “topinambour”…
    per non saper né leggere né scrivere ne ho fatto una vellutata: ho fatto soffriggere un trito di aglio e prezzemolo, poi ci ho messo i topinambour pelati a cubetti e una o due patate, ho fatto insaporire, versato acqua bollente, una presa di sale grosso e via in pentola a pressione per circa 25 minuti.
    poi ho frullato tutto, aggiunto un filo di panna fresca, un pizzico di pepe nero, ancora un pizzico di prezzemolo tritato et voilà..una delle migliori zuppette dell’anno.. un gusto inaspettato, una specie di carciofo ma molto più delicato, una consistenza cremosa e coccolosa, insomma proprio una bella scoperta questi topinambò!
    cavoletti piemontesi all’ascolto… altre idee su come cucinarli?

  • genny ha detto:

    topinambur e pancino mio non vanno d’accordo…ma con dei ceci…

  • lenny ha detto:

    Mi piace moltissimo: l’anno scorso ho preparato un purè con i topinambur molto interessante e l’abbinamento con i gamberi mi intriga.
    Le gocce di chanel n. 5: il tocco chic ….
    Buon anno Sigrid!

  • LaDonNAceNoNE ha detto:

    ……….sempre più radical-chic

  • properzia ha detto:

    Lo proverò! Avevo proprio l’olio aromatizzato al tartufo in dispensa che attendeva di essere inaugurato…Confesso che ultimamente sto provando 2 tipi ricette: le tue, che si rivelano sorprendentemente affini agli ingrednti che mi trovo sottomano e quelle di mia nonna, che mi sta passando i segreti del mestiere…davvero appassionante, wow!

    P.s. Dimenticavo, BUON ANNO a tutti!

    Properzia

  • dora ha detto:

    anch’io i topinambur non li ho mai nè cucinati, nè mangiati ….. è vero che ricordano il carciofo???
    comunque il piatto è godurioso tanto che lo proverei, se non fosse che mio marito è allergico al tartufo. Mi sa che senza tartufo non sia la stessa cosa, nel senso che aggiunge quel tocco di aromatico che altrimenti mancherebbe, appunto!
    buona giornata a tutti
    Dora

  • Valeria ha detto:

    Io non credo di avere la benchè minima idea neanche di come sia fatto un topinambur… :-0

    Ma so benissimo che avrei tanto voluto essere un’ospite della cavoletta a capodanno… Chissà che prelibatezze!!! :-)

    In questo mio primo commento 2010 ne approfitto per fare tanti auguri di buon anno alla cavoletta e a tutta la sua piazzetta!!!!!!

    Saluti sparsi.
    Valeria

  • I topinambur delle Langhe sono fantastici!

  • Sabry ha detto:

    … buongiorno… i topinambour penso proprio di non averli mai assaggiati ne cucinati vorrei provare con questa tua ricetta sempre che li trovi !!!!!

  • Davide ha detto:

    Sui topinambur mantengo qualche perplessità, secondo me sono un po’ sopravvalutati… o forse non sono mai riuscito a prepararli come si deve, chissà…

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