Lo sciopero degli stranieri

1marzo

Ci stavo pensando e con stupore mi sono accorta che pochi mesi dopo la mia prima manifestazione in piazza ecco che mi scappa anche il primo sciopero… Insomma, oggi niente manicaretti o giri turistisci: anche questo blog aderisce allo Sciopero degli stranieri, un modo – nel mio caso silenzioso o quasi – per dissociarsi di alcuni inquietanti episodi di razzismo osservati nell’ultimo periodo. Certo, se vogliamo, io sono un po’ una straniera di lusso, non lo nego, però questo non mi impedisce di sentirmi in qualche modo solidale con chi come me non è nato in Italia ma ci ha trasferito la propria vita, il proprio lavoro e il proprio futuro. (Anzi, idealmente vorrei anche sapere perché noio lavoriamo 6 mesi l’anno per gli utenti finali lo stato dopodiché non abbiamo il diritto di votare, cioè di partecipare alla società alla quale contribuiamo ma, vabbe’, ne parleremo forse un’altro giorno… ). Intanto, pensateci: gli stranieri sono umani come voi e me, la loro differenza è per noi una richezza e senza linfa nuova sarebbe un mondo decisamente più noioso… ;)

65 Commenti

  • Roberta ha detto:

    ecco perchè me lo sono perso! era il 1. marzo 2010!!!! ahahahah

  • Roberta ha detto:

    Leggo solo ora questo bellissimo post. Dopo essere stata un’apprezzata straniera per 10 anni in Austria, sono tornata in Italia e ho scoperto l’importanza del mio pensiero, contributo e voto.
    Fondamentale è l’integrazione che significa diventare membro di una società culturale “nuova” pur mantenendo la propria cultura e identità. Un connubio e coesistenza di culture diverse all’interno della società ma anche all’interno dell’individuo stesso.
    Penso che il rispetto per l’essere umano sia il punto di partenza per il rispetto dello “straniero” – diverso sì, ma anche uguale a noi.
    Citazione post soprastante: “Intanto, pensateci: gli stranieri sono umani come voi e me, la loro differenza è per noi una richezza e senza linfa nuova sarebbe un mondo decisamente più noioso… ;)”
    Grazie Sigrid!

  • shayma ha detto:

    mitica, Sigrid. x shayma

  • Vitto ha detto:

    Purtroppo, le frontiere tra l’italia e gli altri paesi sono aperte solo quando si tratta di produrre a bassissimo costo merci poi rivendute a caro prezzo… siamo aperti e tolleranti solo qdo si tratta di sfruttare manodopera sottopagata; per il resto, guai a chi invade e minaccia il nostro orticello… per come la vedo io, è vergognoso che nel 2010 si debba ancora protestare per affermare un’uguaglianza che dovrebbe essere scontata… e per di più in un paese come il nostro che tra l’altro si proclama cattolico…

  • Marcellagiorgio ha detto:

    Sigrid devo farti i complimenti per il post sul té con la geisha, in casa è piaciuto moltissimo a tutti.
    Belle foto e bel racconto.
    Grazie!

  • Marcellagiorgio ha detto:

    Buongiorno Sigrid!
    Per tutti quelli che passano di qui e si chiedono come mai tanta gente frequenta questo blog..ecco oggi la risposta, qui non ci troviamo solo ricette e cucina, ma TUTTO il mondo e tutta la sua umanità!

  • Giu ha detto:

    Progettavo di scrivere un comment bello lungo. Ma poi ho deciso di fare sciopero pure io.
    :)))

  • Monica ha detto:

    ciao sigrid, leggo da moltissimo il tuo blog. Complimenti. Mai mi ero inserita con un commento. Oggi lo faccio perchè ancor più mi piace questa tua adesione “silenziosa” allo sciopero degli stranieri. Gli “stranieri”, qualsiasi essi siano, fanno parte della nostra società, della nostra vita quitidiana, sono il nostro prossimo e lo dico da laica. La consapevolezza da parte di molti di noi, di doversi accettare nelle reciproche diversità, è un piccolo passo verso una crescita sociale importante.  La società si evolve, da sempre, seguendo un percorso lungo e lentissimo, fortunatamente inesorabile. Ciao!!!

  • linda ha detto:

    Francesca la scritta sul muro di Berlino non la conoscevo.. è stra bellissima!!! se non ti spiace me la copio e incollo sul mio blog, merita di essere ri ri ripetuta!
    ciao!

  • francy ha detto:

    meno male che sei umana anche te…..

  • Francesca ha detto:

    “Il tuo Cristo è ebreo. La tua democrazia greca. Il tuo caffè brasiliano. La tua vacanza turca. I tuoi numeri arabi. Il tuo alfabeto latino. Solo il tuo vicino è straniero” (1994, manifesto sui muri di Berlino.

  • Metiu ha detto:

    la diversità crea progresso
    ma solo per chi sa accoglierla con braccia e cuore aperti
    per chi ha curiosità e non paura dell’altro
    per chi ha voglia di confrontarsi e non di denigrare
    per chi ha voglia di cambiare e non di continuare coi soliti errori

    e fare luce su questo problema in qualsiasi modo ( scioperi fighetti o quant’altro ) è la strada

    sigrid, un abbraccio di cuore!

  • ElenaB ha detto:

    Sono italiana ma vivo all’estero, e solo due giorni fa ho lanciato un’occhiata feroce a una vecchietta alla fermata dell’autobus, che ha esclamato a voce alta: “Questo Paese sta diventando sempre più cosmopolitan!”. A me questo non sembra un problema… Evviva gli stranieri!

  • maja ha detto:

    Ciao Sigridbella e ciao a tutti, stranieri e non : )
    Io vivo in una città di confine e credo sia difficile capire quanto, ancor oggi, i pregiudizi e il terrore della diversità siano radicati. E’ inutile farsi belli parlando di integrazione, se poi nella vita di tutti i giorni non ci si degna nemmeno di accettare chi vive accanto a noi.
    Un abbraccio.

  • Steu ha detto:

    Condivido.
    Sigrid: voto 10, anche oggi.

  • Enrico ha detto:

    @San Bernardo: di che parlava l’articolo?

  • riccardo ha detto:

    Grande Sigrid, condivido al 100%.

  • angie ha detto:

    Anche io partecipo alla manifestazione (tra un’oretta qui in piazza ci si riunisce) e penso che sia un gesto importante, un segnale di attenzione a una situazione da troppo tempo ignorata, quindi grazie a te e a tutti quelli che partecipano e solidarizzano.

  • catobleppa ha detto:

    aggiungo un p.s. e scusate se sono petulante: visto che pare che il 45% dei giovani in Italia sia razzista (ultimi dati), sarebbe bello se potendo dare a tutti le risorse per farlo si istituisse un erasmus obbligatorio, come una volta lo era il militare. Due problemi in uno affrontati (non dico risolti): il razzismo e il bamboccismo :)

  • Aniko ha detto:

    Brava Sigrid!
    Anch’io sono una immigrata di ‘lusso’, bionda e bianca nonostante questo finchè non ho imparato l’italiano anch’io ho subito qualche discriminazione.(quindi non devi essere per forza di un altro colore…) Per fortuna dopo ho trovato lavoro in una multinazionale tedesca, ho colleghi russi, giapponesi, italiani,tedeschi.Tra di noi non c è mai stato nessuna discriminazione.
    Purtroppo però ci sono in giro tantissime persone senza cultura, senza sensibilità e senza cuore.
    Mi hanno colpito ieri gli occhi disincantati e il pessimismo di Gino Strada, purtroppo credo che abbia ragione: l’umanità non sta faccendo nessun progresso in merito…

  • catobleppa ha detto:

    Grazie per aver ricordato che cosa succede oggi, anche in un blog di cucina. Non si ragiona solo con lo stomaco, e non si possono chiudere gli occhi davanti alla realtà che ci circonda. Quindi mi sento di dire brava Sigrid, se ce ne fosse bisogno! :)

    @Ana grazie del tuo commento, davvero bello. La prossima cena rumena che fai ce lo dici? :P
    @Pa vale quello che ho scritto all’inizio. E poi ti direi… e allora? Visto che i nostri nonni sono stati vittime di episodi di razzismo questo giustifica quello che succede oggi in Italia? Dovrebbe anzi accadere il contrario, se non avessimo la memoria troppo corta (leggere l’Orda di G.A. Stella può aiutare in questo senso).

    E inoltre, poichè il razzismo è diffuso anche in altri paesi (come ho letto anche in altri commenti) non dovremmo indignarci per quello che succede da noi? Dovremmo dire mal comune mezzo gaudio? Io non ci sto. Non ci sto a vivere in un paese che fa della disinformazione nei confronti dei non italiani (soprattutto se provenienti da certi paesi, gli extracomunitari svizzeri o americani non sono extracomunitari), dove la politica populista di certi partiti riesce solo a trovare capri espiatori per nascondere la sua inefficienza e la sua incapacità ad essere al passo con i tempi (non dico di guardare al futuro, non esageriamo).

    Scusate se oggi non si parla di cucina.
    Che poi, se ne potrebbe anche parlare, perchè l’ignoranza e il razzismo sono diffusissimi anche nei confronti delle cucine altre (riflesso del più generale rifiuto delle culture altre). Ed è ridicolo, perchè la cultura (di cui la cucina è gradissima espressione) non è altro che il prodotto di innumerevoli miscugli e influenze. Per fortuna!

  • Ale ha detto:

    Sono daccordo con Giuseppe purtroppo non sono gli extracomunitari a poter scendere in Piazza. In realta oggi come oggi dovremmo stare tutti uniti per gli stessi diritti visto e non concesso che ance i cittadini italiani onesti sono sull’orlo del collasso economico.

    Evviva le diversità altrimenti sarebbe un mondo piatto.

    Ale

  • san bernardo ha detto:

    Sigrid,oggi il quotidiano di Firenze La Nazione , ti riserva una pagina intera…L’articolo è a firma di Rita Sechi .

  • Melly ha detto:

    compliementi davvero! è bello leggere un blog di una bella persona.
    Io sono di origine straniera, ma cittadina italiana e oggi avevo pensato di scioperare virtualmente non timbrando il cartellino, ma pare che non si possa!
    Per chi volesse portare la sua solidarietà a Bologna dalle 17.30 alle 19.00 ci si trova in piazza Nettuno

  • Ana ha detto:

    Brava Sigrid,

    Mi trovi pienamente d’accordo. Sono una rumena in Italia, straniera di lusso come dici tu perché venuta per studiare e poi rimasta per amore. Ma non ti dico quante cose ne ho vissute e sentite per causa delle mie origini…delle quali ne vado proprio fiera. Adoro essere ciò che sono, penso che essere diverso è una ricchezza e penso che la gente potrebbe vivere molto meglio se solo smettesse di temere ciò che non conosce e si aprisse di più.
    Una volta ho organizzato a Milano, dove vivo, un pranzo rumeno al quale abbiamo invitato tantissimi amici italiani. Ci hanno detto alla fine, con le pance piene e sorridenti, che hanno scoperto un nuovo mondo e non vedono l’ora di visitare Romania.
    A volte sogno che proprio l’amore per il cibo possa legare le persone, le nazioni, i colori della pelle, le tradizioni… davanti a un buon piatto non c’è più razzismo, cadono le barriere, si aprono le bocche e con loro anche i cuori…meno male!!!

    Brava come sempre, tanti complimenti per i reportage dal Giappone che mi cambiano le giornate e non vedo l’ora che finisca lo sciopero che condivido pienamente.

    Ana

  • angystardust ha detto:

    Sono appena tornato dalla manifestazione che questa mattina si è svolta nelle vie centrali di Milano (proseguirà questo pomeriggio a partire dalle 17:30 in Piazza Duomo).
    Oggi ho preso un giorno di ferie non retribuito per scioperare anch’io al fianco degli immigrati.
    Certo, qualche politico sostiene che scendere in piazza a manifestare in fondo altro non è che una “sterile protesta” ma per me è importante farlo; perché attraverso la mia partecipazione posso far capire agli immigrati presenti che gli italiani non sono tutti razzisti e xenofobi come la nostra triste e recente storia vuole dimostrare, che non ho paura del diverso, che non credo nelle divisioni e nelle distinzioni tra “noi” e “loro” e che abbiamo tutti gli stessi diritti (e doveri)…che si abbia tutti lo stesso diritto di calpestare la terra che abbiamo sotto i piedi.

    Grazie per aver dato attenzione nel tuo spazio a questo importante avvenimento.
    Considerando l’alta frequentazione quotidiana del tuo blog e la tua capacità di catalizzare l’attenzione dei tuoi lettori, il tuo è un piccolo grande gesto per innescare la rivoluzione culturale di cui abbiamo bisogno. Grazie ancora.

    Focaccina82

  • pa ha detto:

    ci penserei bene a dimenticare la storia…ognuno a casa propria ha i suoi problemi di integrazione…non meno il paese del cavoletto..non mi sembra il blog il luogo in cui fare polemica…ma ricordatevi la storia..gli zii della mia mamma sono andati nelle miniere del Belgio…a fare il lavoro sporco molto sporco e niente sciopero..altrimenti si tornava a casa senza soldi per mangiare…meglio parlare di ricette!!

  • Marina ha detto:

    Ciao Sigrid,
    torno ora dal bar dove sul Giorno leggo l’intervista di chi? ma tua naturalmente! o meglio, l’intervista A te. Devo dire che è carina, ma non ti rende giustizia del tutto, il tuo blog è molto meglio di quanto traspaia! :-)

  • lise.charmel ha detto:

    che bello il post di oggi e che belli i commenti. si dovrebbe dire più spesso che siamo tutti persone, indipendentemente dall’origine, dal colore della pelle, dal sesso e dalla religione.
    spero che la manifestazione di oggi abbia la risonanza che merita e che porti a rispettare di più altre persone diverse da noi

  • gaia ha detto:

    Ciao Sigrid,

    vorrei sentirmi straniera in un paese straniero invece di sentirmi straniera a casa mia, dove niente più mi appartiene…Solidarizzo con chi fa i “lavori sporchi” per noi, solidarizzo con chi ha lasciato la proprioa terra, la propria famiglia per venire in Italia a cercare un po’ di speranza … Solidarizzo con chi tutti i giorni subisce soprusi, per un colore diverso della pelle, per una lingua sconosciuta…
    Solidarizzo con le donne che hanno abbandonato i loro figli per dargli un furuto migliore e quel furturo sono venute a cercarlo qui da noi che invece le abandoniamo …
    Ho visto un film bellissimo ieri sera Invictus, sul razzismo…Una lezione di civiltà!Buon Giappone!

  • Sono d’accordo con te! Essere nati in un paese o in un altro è un caso. Farne un motivo di discriminazione o peggio di violenza è secondo me un crimine…

  • Glu.fri ha detto:

    Ti appoggio! Sono espatriata in un paese fatto per meta’ da italiani emigranti…La cosa assurda e’ che la legge premia il “sangue” e garantisce la cittadinanza a discendenti di italiani dopo varie generazioni, ossia a persone che forse avevavo il bis bis nonno italiano (1/8 e molti non spiccicano una parola di italiano e non sanno ubicare il mar adriatico…), ma non contempla il diritto di suolo, ossia la cittadinanza di chi vive e lavora nel territorio. Ovviamente a tutto questo seguono i diritti civili e quindi anche quello di voto…le conseguenze le abbiamo sotto gli occhi. Semplificando lo jus sanguinis era adottato da paesi che alta densita’ di emigrazione che speravano di poter far rimpatriare i loro figli dispersi nel mondo e lo jus solis era il criterio adottato da quei paesi che accoglievano l’emigrazione e crevano una nazione…..Ma oggi, che cosa e’ l’Italia ?

  • nina ha detto:

    @sigrid: è la prima volta che ti scrivo, essendo tua fedele lettrice e italiana all´estero, quale migliore occasione? il tuo blog è spesso fonte d´ispirazione, grazie!

    @micaela (26): anche io vivo da 5 anni in germania. che anche in questo paese, come un po´ovunque in europa, uno sciopero degli stranieri possa essere una buona idea, mi trova d´accordo. accusare genericamente persone di altra nazionalità di avere tradizioni “noiose” e di essere “ottuse” mi sembra un esempio di quello che si dovrebbe appunto evitare.

  • Erborina ha detto:

    Non posso essere più d’accordo

  • titti ha detto:

    oggi tutti stranieri in patria

  • Fedra ha detto:

    Una sola parola: GRANDE!!! :o)

  • acquaviva ha detto:

    per Simmel confinare il diverso dentro la diffidente definizione di “straniero” serve a rafforzare la propria identità personale e di appartenenza.
    Conoscere bene la propria cultura e confontarsi con curiosità e rispetto con le culture altrui dovrebbe essere la strada, ma anche se non siamo più nella preistoria gli istinti di paura ed i meccanismi di difesa sono rimasti grossomodo gli stessi.
    Fino a che si rimane ignoranti di sè e degli altri saremo sempre fragili, ci sentiremo poco sicuri di noi, “attaccabili”, dunque il diverso continuerà tristemente a spaventarci…

  • Gaia ha detto:

    ecco,
    gli stranieri siamo tutti, anche gli stessi italiani che non vivono piu’ in italia…. mica solo ottusamente i neri o gli arabi che vivono con noi e fanno parte della nostra societa’!
    grazie sigrid.

  • Micaela ha detto:

    Come mi trovi d´accordo! Vivo in Germania da quasi 5 anni e direi quasi che lo sciopero degli stranieri andrebbe fatto molto spesso qua….la mia cittá é piena di ottusi, incapaci di comprendere quanto noi potremmo arricchire con le nostre culture le loro noiose tradizioni…vorrei gridare “aprite gli occhi, ma soprattutto il cuore (e lo stomaco)!! :-D
    Buona giornata a tutti coloro che sentono la mancanza delle proprie radici come io la sento della mia Roma….

  • isabella ha detto:

    mi si è aperto il cuore
    brava

  • Ancutza ha detto:

    Ciao, sono solidale anch’io…purtroppo avevo già postato oggi. Comunque secondo me l’Italia non è più razzista rispetto ad altri paesi…e poi uno può benissimo sentirsi straniero anche a “casa sua”.

  • Gian dei Brughi ha detto:

    tra l’altro guarda che da sempre il ruolo degli intellettuali engagés (“i fighetti”)è stato quello di dare voce a chi non aveva parole e mezzi per poter urlare il proprio disagio…

  • pizzico ha detto:

    Purtroppo, la stragrande maggioranza degli stranieri che vengono sfruttati in Italia sono troppo ricattabili dai loro aguzzini per poter scioperare. In ogni caso, partecipo di cuore all’iniziativa.

  • Gian dei Brughi ha detto:

    @giuseppe

    saranno anche manifestazioni nate da “fighetti bianchi” come dici tu, ma se neppure questi fighetti bianchi di sinistra si mobilitassero per dare un po’ di visibilità al problema, la cosa sarebbe davvero più drammatica non trovi? almeno così si dà la possibilità a chi non ha i mezzi per scioperare di entrare in contatto con una rete di persone che in qualche modo (le strade poi sono parecchie) possono dargli una mano o fornire dei servizi che magari quella persona non sapeva neppure esistessero…

  • fe ha detto:

    Condivido appieno il messaggio. L’Italia è un paese ancora troppo ipocrita per riconoscere che le fa comodo la forza lavoro e che nello stesso tempo è il paese più razzista d’Europa. Ci restate solo voi ‘stranieri’ per darci una bella lezione.

  • Cristina ha detto:

    Vivo in Francia da dieci anni e l’unico cambiamento per noi “emigrati” é stata l’abolizione del permesso di soggiorno che ho dovuto richiedere come un qualsiasi cittadino extracomunitario per poter lavorarein Francia. Posso votare solo per le elezioni comunali. Tutto questo per dire che anche nella patria del “liberté,égalité,fraternité” c’é molto da fare!

  • catherine billups ha detto:

    I agree completely with you.

  • elisabetta ha detto:

    scusate, ma guardate che gli stranieri possono benissimo votare per le elezioni comunali se sono residenti e se si sono iscritti alle liste. Informativi presso il vostro comune di residenza.

  • Kafcia ha detto:

    Ci sarò anch’io con il palloncino giallo!
    Insomma hai ragione al 100% Sigrid siccome ci richiedono oltre 1/3 del nostro stipendio e più che lo stipendio ci rubano il tempo. Cosi sarebbe giusto avere almeno il diritto di votare! Straniero non significa ignorante e maleducato!
    E poi ognuno di voi potrebbe diventare un giorno “lo straniero” siccome le vie del Signore sono infinite.
    E so di che cosa sto parlando poiché non era mia intenzione di arrivare a vivere in Italia però il destino mi ha portato qui.
    E poi uno dovrebbe essere intollerante verso l’ignoranza e la cattiveria e non verso il colore della pelle oppure il luogo di nascita!
    Vi auguro buona settimana!

  • StellePorcelle ha detto:

    Brava Sigrid per la coerenza e il sentimento di comunione per nulla scontato di questi tempi, volevo partecipare anch’io allo sciopero perchè mi sento aliena (più che straniera) a questo paese che non mi rappresenta ma pubblicare l’oroscopo della settimana di martedì non potevo proprio.
    Un abbraccio
    Elisabetta
    (ce lo fai un mochi una di queste volte?)

  • Gian dei Brughi ha detto:

    ebbrava Sigrid !!!
    oggi, per chi c’è, per chi vuole, manifestazione a Milano alle 19 e poi grande concerto finale in P.zza Castello :-)

  • Sarù ha detto:

    GRAZIE per questo post! Secondo me è importante farsi sentire, far emergere sempre la propria disapprovazione rispetto a questo periodo “buio”, anche mentre si fa la fila alla posta o dal dottore! In tutti i momenti di scambio, di relazione…anche in un blog! Facciamoci sentire!!!

  • linda ha detto:

    Ciao Sigrid,
    non ero a conoscenza della giornata di sciopero degli immigrati.. sono però solidale con loro!
    Io sono nata e cresciuta a Torino, amo questa città profondamente, in tutte le sue mille sfaccettature, dai luoghi alle persone che la rendono viva. Negli anni ho visto tantissimi immigrati arrivare in città, e purtroppo ho assistito a scene pessime di razzismo.
    Non tollero tutto questo.
    Le parti più belle e vive di Torino sono esattamente quelle popolate da immigrati, come i murazzi e porta palazzo (che adoro).
    Scattando foto mi sono trovata in una realtà di persone socievoli, ben disposte, senza pretese, che con me hanno riso e scherzato, mi hanno accompagnata durante gli scatti, mi hanno raccomandato di fare attenzione “hai una bella macchina, attenzione se no te la rubano” e mi hanno offerto chi un caffè, chi un arancio mangiato per strada tra i banchi del mercato.
    Gli immigrati cercano di integrarsi con noi, non chiedono di meglio, è giusto permetterglielo, e godere delle loro conoscenze, esperienze e racconti dei loro luoghi di origine!
    Grazie per il post di oggi, umano e vero!

  • maia ha detto:

    Ottimo spunto di riflessione!!
    E’ giust rendersi conto che ormai la nostra società dipende anche dagli stranieri che vivono da noi!

    buona giornata!!

  • giuseppe ha detto:

    La realtà è che la maggior parte degli stranieri non possono scioperare. Lavorano a nero, in situazioni spesso di semi schiavitù.

    Scioperare potrebbe voler dire come minimo perdere l’unico sostentamento che hanno.

    E’ triste dirlo ma queste iniziative nascono da fighetti bianchi figli di famiglie “per bene” che non sanno nemmeno cosa può voler dire lavorare come un immigrato clandestino.

  • CorradoT ha detto:

    Ho avuto a che fare con diversi immigrati e, sorpresa, sono persone. Non stranieri, non extracomunitari, non “immigrati”, ma persone.
    Con altre abitudini, certo, con poca voglia di integrarsi, certo, (e poi, alla fine, che significa integrarsi?), ma persone da rispettare e da cui farsi rispettare. Parlo per esperienza diretta, non per essere stato educato dalla TV.
    Se lo scopo di oggi e’ per loro ottenere il rispetto che merita chi non delinque, allora sono con loro.

  • arabafelice ha detto:

    Ho provato con mano, da italiana residente all’estero, cosa voglia dire sentirsi apostrofare per luoghi comuni, o peggio trattare con disprezzo solo perche’ nata “altrove”.
    Ogni gesto, o atto, che possa far si che questi segni di ignoranza ed incivilta’ finiscano, sono sempre bene accetti.

  • Lidia ha detto:

    Ho aperto sperando di vedere le belle foto e leggere gli interessanti resoconti dal Giappone, ma sono contenta di avere trovato invece queste riflessioni, che condivido completamente.

  • LauraEsse ha detto:

    Grandissima Sigrid.

    Io sono italiana, ma sciopero idealmente, per tutte le volte in cui sono stata straniera in altri paesi, che mi hanno accolta e accettata, e per tutte le volte -troppe- in cui uno straniero in Italia è costretto a sentirsi non accetto e male accolto.

    Mi domando anche io, spesso e con rabbia, perchè il voto non sia allargato a tutta la componente della nostra società, poco importa la provenienza.

    La risposta credo sia banale e greve: un’onda multietnica e internazionale sarebbe molto meno facilmemte cavalcabile da politicanti e demagoghi.

    Per quel che mi riguarda, come dicono a Radio Popolare, “QUI NESSUNO E’ STRANIERO!”

    E’ un peccato dover rinunciare alle tue foto bellissime e a una qualche nuova ricetta, ma direi che oggi ne vale la pena!

    Un abbraccio

  • Lucy ha detto:

    Ciao Sigrid,

    da italiana emigrata capisco e solidarizzo te, con tutti i migranti in terra straniera e con questa bella iniziativa. Sono piccoli gesti, ma importanti.
    Circa l’argomento voto, ricordo bene che quando vivevo a Helsinki, potevo votare almeno per le comunali, in quanto residente e contribuente fiscale.
    Un abbraccio e buona permanenza in Giappone :)
    Lucy

  • emily ha detto:

    qualche giorno fà ho assistito ad un pietoso atto di razzismo nella metro di roma, un signore distinto e sua moglie sono saliti sulla metro, il signore si è seduto e senza parlare e facendo solo un cenno con la mano ha fatto alzare un ragazzo di colore x fare sedere sua moglie..un altro uomo che assisteva alla scena è intervenuto dando del razzista a quel distinto signore..perchè proprio tra tante persone sedute ha scelto un ragazzo di colore da fare alzare x far sedere la sua signora? perchè non fare alzare altri ragazzini? perchè non chiedere “scusi potrebbe cedere il suo posto a mia moglie perchè è stanca..nn si sente bene?” la cosa che mi ha fatto stare peggio è stato il commento del ragazzo di colore, è stato lui ha metter fine alla lite tra i due uomini…ringraziando il suo difensore e dicendo -con una voce rassegnata- che questi episodi gli capitano ogni santo giorno ed ormai non ci fa + caso, è abituato e non gliene frega + niente. che schifo! nel 2010 ancora c’è razzismo nella forma + pura..il colore delle pelle classifica le persone ed i loro diritti?

  • laranapensatrice ha detto:

    sono solidale anch’io, e grazie per questo post

  • alessandra ha detto:

    evviva la diversità!!!! Possibile non rendersi conto che è proprio questa che ci potrebbe finalmente arricchire come popolo e farci uscire dal pantano del nostro provincialismo culturale?
    Non so se vergognarmi, arrabbiarmi, deprimermi, ma certo quello che viviamo non è un momento fausto. Ciao a tutti, cavoletti!

  • antonella ha detto:

    Sono con te!
    Giusto ieri sera ho visto l’intervista a Gino Strada da Fabio Fazio. Mi sono vergognata. Non sappiamo nulla di quello che gira intorno a noi, siamo la società dell’apparire. Automobile bella, vestiti, scarpe e borse firmati(rigorosmente made in China!!!)e se qualcuno acquista al mercato e dai “cinesi” ti chiamano pezzente. Egoismo e indifferenza ecco cosa abbiamo conquistato!! Bravi. Io non direi lo sciopero degli extracomunitari, direi che oggi è la festa degli extracomuitari, un modo per dire al mondo rispettateci, noi non siamo diversi, ma veniamo da una cultura diversa!!!
    Antonella (Pavia)

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