Fra le tante cose ‘strambe’ che continuo a scoprire di giorno in giorno in giro per i (super)mercati di Kyoto, oggi propongo le ostriche. Già ve le imaginate, imballate nelle loro cassettine di legno e sistemate ordinatamente su un morbide lettino di alghe… E invece niente, le ostriche giapponesi sono parecchio meno romantiche di quelle che conosciamo noi: già sgusciate e racchiuse insieme alla loro acqua, 8 per volta, in una vaschetta di plastica. Da dove vengono queste ostrichette non saprei (ci sarà scritto solo che vi ricordo che sono analfabeta :-), di sicuro non dall’atlantico come le loro lontane cuginette francesi, e forse addirittura hanno qualcosina a che vedere con la gran quantità di perle intravvista l’altro giorno all’arts & craft center di Kyoto. In ogni modo, è buffo inciampare in un rapporto alle ostriche che non sia il nostro, qui per esempio le ostriche non hanno affatto quella aurea preziosa che invece hanno da noi, che tanto ben si addice ai ristoranti di lusso e alle bollicine pregiate, insomma, queste ostriche sembrano praticamente ciò che sono, ovvero dei molluschi giusto un pochino più grandi delle cozze :-)
Ostriche fritte
aperitivo per 4
ostriche 20
uova 2
salsa di soia 2 cucchiai
latte di soia 2 cucchiai
olio di sesamo 1 cucchiaino
panko (la ricetta)
farina
olio per friggere
Lasciar sgocciolare le ostriche sgusciate in uno scolapasta. Passare le ostriche nella farina, scuotere l’eccesso, e tenerle da parte. Nel mentre scaldare l’olio per friggere. Sbattere le uova con il latte di soia e la salsa di soia. Quando l’olio sarà caldo, passare velocemente le ostriche nel composto di uova poi nel panko. Buttare le ostriche nell’olio e farle friggere velocemente finché siano dorate. Scolare su carta da cucina, servire calde con la salsina che preferite (ps. per la maionnese al wasabi mescolare qb di maionnese con qb di pasta di wasabi :-))
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@chi non piaciono le ostriche (specialmente se crude) perché li fanno effetto: provate a farle gratinate.
aprite le ostriche e recuperate il liquido, mettete da parte le ostriche (staccatele, ma lasciatele ognuno nella sua conchiglia). mettete in un pentolino il liquido filtrato, della panna fresca e dello champagne/spumante, riscaldate a fuoco basso. aggiungete sale se necessario e pepe. nel frattempo grattugiate della groviera (non con la grattugia di parmigiano che è diversa, usate quella che usate anche per le carote). coprite ogni ostrica con il sughetto, spargete sopra la groviera grattugiata e mettete sotto il grill del forno finché il formaggio ha fatto la crosticina.
Mais quelle bonne idée de japoniser tout ça avec du lait de soja et de l’huile de sésame (et puis je dis oui oui oui à la mayo au wasabi.. et même au ketchup !).
Je suis surprise du conditionnement des huîtres au japon, même si, bon, à l’autre bout de la Terre on peut quand même s’attendre à quelques différences tout de même :) Moi je serai ravie d’en trouver des déjà préparée ici, car c’est moi qui me coltine la corvée de les ouvrir à CHAQUE occasion !!!
Merci du lien en tous cas et je suis ravie (vraiment ravie) que cette recette t’aies inspirée !
Frédérique.
Ciao a tutti!!
Ho lavorato poco più di 6 mesi in Giappone e mi sono imbattuto nelle ostriche di cui parli…
Grandi quasi il doppio di quelle a noi note, mi hanno spiegato che sono una varietà di ostriche che possono essere consumate solo previa cottura(infatti si trovano già cotte, in sacchettini proprio come le descrivi tu), in quanto contengono un batterio che viene inibito con la cottura. Credo sia una qualche forma di febbre intestinale, parente del virus Norwalk.
Chi le mangia diventa portatore sano, e le spore vengono eliminate con le feci.
A parte questi dettagli più o meno schifosi, io ne ho mangiate a tonnellate, sono eccezionali!!!!
Io utilizzo il comune pan carrè per la frittura, sminuzzato al cutter..
GNAM!!!
Mia madre ebbe a dire sulla prima ostrica che provo’: “mi sembra una caccola con sopra il limone”.
Santa subito!
Son buone, per carita’, ma non mi fanno impazzire.
Le cozze invece… ah beh… le cozze… L’unico pesciume che potrei mangiare a prescindere dalla quantita’ servita a tavola. Alla marinara, possibilmente.
Pero’ guarda Sigrid, quando m’inviterai a mangiare quelle oceaniche sulla costa francese, sono disposto a metterci la giusta apertura mentale per rivalutarle.
Buone le ostriche! mai mangiate fritte da provare :-P
..nel frattempo (appena tornato dall’ufficio)molto prosaicamente mi mangio un bel piatto di pasta con broccoli
Dario,se vuoi , a pag. 48 del forum di Sigrid,tra i toscani , c’è una ricetta analoga , ma con le cozze!
è una continua scoperta!
Ah, Sigrid, non ti ho detto poi come è finita la mia prima, emozionante, esperienza con il Dulce de Leche. Ehm, come dire…mi è venuta una schifezza, uffa! Era dolce oltremisura (forse il latte scappato si è portato via più materia grassa e meno zucchero? Bho, faccio ipotesi senza fondamento…) e super liquido. Sigh, la fiamma era troppo, troppo alta, come hai detto tu…
Che rabbia.
Devo riprovarci!
Un abbraccio
@Sigrid ehm..ritornando un attimo al dulce de leche verde, troppo sfizioso! l’ho dovuto fare :-) nonostante avessi ancora da smaltire i bicchierini con mela e crema(!) maa…a me è venuto molto “mouoso”..buono di gusto ma appiccicoso, non spalmabile :-( il tuo invece sembra spalmabilissimo..secondo te dove ho sbagliatoo???
@Peter Prescott Grazie Peter, hai ragione! Mi piace pensare in grande, ma qui ho proprio esagerato, ih ih!
@Laura.lau Figurati, è un piacere, omonima…
Nel giorno in cui in Italia esce al cinema “Alice in the wonderland” questo post risulta ancora più affascinante… povere ostrichette…
Se non ricordi o non hai mai visto ciò a cui mi riferisco… sbircia qui: http://www.youtube.com/watch?v=-hUweDo88Qo
A presto
Gialla
Cara Sigrid,
è la prima volta che scrivo qui. Complimenti per il blog (che seguo da un annetto) e per le ottime foto.
Tutta la tua avventura giapponese mi affascina molto, anche perché negli ultimi quattro anni sono stato parecchie volte in Giappone per periodi abbastanza lunghi (ho riconosciuto molti luoghi di Kyoto).
Confermo la bontà delle ostriche, anche se faccio parte del partito pro-ostriche al naturale. Una delle maggiori zone di allevamento è la zona di Hiroshima. Questa estate sono stato lì qualche giorno e le ho mangiate fritte, alla brace (a Miyajima, come sopra) e in un curioso pancake di ostriche: grigiastro d’aspetto ma molto buono.
Cosa curiosa, le ho assaggiate crude una sola volta a Kanazawa nel 2008, in un piatto di sashimi: enormi, nella loro conchiglia e alla pari delle migliori assaggiate in Francia.
ah, kaki fry! what a name, no? but everything you photograph and write about on your blog is so beautiful and it keeps my italian fresh in my mind. i guess i should be commenting in italian, too, right? ;)
x shayma
Mi sono tornate alla mente le ostriche “alla brace” con la salsa di soia mangiate sull’isola di Miyajima … anch’io ero scettica, invece le ho trovate insolite, ma piacevoli.
@LauraEsse: Grazie! Devo andare a vedere allora ..
Anch’io oggi mi aspettavo un post sull’Hinamatsuri….. anche se non mi pare che ci siano specialità culinarie legate a questa festa.
Per quanto riguarda le ostriche, le ho mangiate solo una volta, alla maniera “classica”: crude con limone, non mi hanno fatto impazzire, fritte credo proprio che siano piu “interessanti”.
@LauraEsse Non sono 5 milioni di visitatori al giorno sul blog di sigrid, neppure amazon o apple hanno 5 milioni al giorno :-))
Noto che le ostriche o le adori o le odi, non esiste via di mezzo!!!
Sigrid e Laura.lau, la recensione sul Libro del Cavolo è a pagina 68 di Marie Claire Maison. Anche io ci ho messo un po’ a individuarla. E’ tra altri libri recensiti, in un paragrafo tutto suo intitolato “Le insolite ricette del Cavolo”…
Parlano anche dei cinque milioni di noi che ti fanno visita ogni giorno sul blog!
Vai, vai, vai Sigrid, bravissima!
Bellissima Cancale!
Ma neppure lì ho osato assaggiare ostriche.
Come avete scritto in molti, fritte è l’unico modo in cui potrei mangiarne.
Buon pomeriggio(sera per Sigrid)!
ho letto con piacere che non sono sola a pensare “bleea le ostriche!” e la cosa mi riconsola, ma forse fritte………. si può provare!
Cara Sigrid, quando da te e’ quasi sera qui iniziamo a svegliarci…il bicarbonato di sodio e’ senza glutine. E’ un composto solido cristallino che quando si espone a un acido forte si scompone in diossido di carbonio e acqua. Viene prodotto industrialemente attraverso un processo che si chiama metodo Solvay mescolando gas carbonico con carbonato di sodio e questa e’ la polverina bianca che si compra al super…Ma Bressanini ne sa molto piu’ di me!..Tutto questo per dirti che se e’ puro
non dovrebbere contenere nessuna traccia di glutine. Nel mio piccolo blog ho scritto una breve guida per invitare a cena un celiaco without panic..http://glu-fri.blogspot.com/2010/03/invito-cena-con-celiaco-pequena-guia.html. Se vuoi ti passo qualsiasi delucidazione. Un consiglio potrebbe essere segnalare le tue bellissime ricette senza glutine con il simboletto gluten free e cosi’ sono facilmente rintracciabili dai celiaci e anche da chi sta un po’ a dieta di glutine…
MA QUANTO SONO BUONE LE OSTRICHE…(scusa il maiuscolo, ma quando ce’ vo, ce’ vo).
Da questa parti arrivano i molluschi cileni del pacifico…cose dell’altro mondo..! piccolo omaggio a questo piccolo grande paese scosso..
Un abbraccio
geniale! L’unico modo in cui riuscirei finalmente a gustare un’ostrica…
Ciao sigrid,
odoro le ostrche crude, queste mi incuriosiscono non poco!
Da provare.
Buona pomeriggio a tutti
le ho viste fare da Simone (il cuoco di sos Simone del Gambero) alcune con pastella chiara altre con la pastella colorata col nero di seppia..tremedamente chic ma perchè rovinarle? son del partito crude
@Monica: non sei la sola. A me non piacciono le ostriche crude. Le ho assaggiate fritte (negli USA). Continuano a non piacermi :-D
le ho mangiate a casa di amici (jappo-fan) ora voglio prepararle da me!!! SONO BUONISSIME
Il verbo “preconizzare” mi fa impazzire!
Ostriche are not my cup of tea…
Buona serata Sigrid!
Ma sapevano di ostrica, come le nostre atlantiche? O il sapore e’ diverso? Dicci, dicci….
Ma la sensazione di assaporare il mare…con la frittura sparisce!
Sigrid, rispondendo a quanto chiedevi in Twitter: ho guardato ieri piú volte Marie Claire Maison di marzo ma io non ho trovato la recensione del tuo libro … si attendono maggiori chiarimenti da parte di chi l´ha individuata ..
evviva il fritto… in ogni sua forma
Dio…già mi piacciono nature…figuriamoci fritte!!Saranno divine… :-)))
ciao! complimenti per il blog, ricette e fotografie sono bellissime!
mio marito è della Sierra Leone e anche lì, nonostante sia uno dei paesi più poveri del mondo, le ostriche non hanno proprio niente di prezioso, anzi sono comunissime. A me piacciono così tanto nature che non so se mi metterei a friggerle, però l’idea è carina!
saremo tutte un po’ banali, io compresa.
ma mi accodo al coro delle sbalordite davanti al titolo.
Mi son detta: .. ma che, davvero??
;-)
Ostriche fritte?!? Mmmhh… dalla foto sembrano così squisite. Ecco magari cosi’ fritte potrei mangiarle … chissà …
Ciao ciao
Da provare.
Quando sento parlare di ostriche, il ricordo va subito alla splendida Cancale…
Saluti.
Enrico
Che bell’idea, crude mi fanno senso…!
… anch’io sono una di quelle che le ostriche non le ha mai assaggiate mi fanno senso come le lumache del resto … ma forse fritte chissà … fritto è buono tutto si dice !!!
Stò sbavando nonostante l’orario!!!! Poi mi son sempre piaciuti i bastian contrari per cui vanno assolutamente provate!
Il panko le rende così appetitose :DD
Ostriche fritte? Io le preferisco decisamente crude, ma sono in tanti ad amarle gratinate, fritte, con salsine varie e così via.. comunque la tua ricetta con il panko mi sembra alleggerisca molto la frittura, rendendo le ostriche un finger food spiritoso e malizioso!
Chissà magari, un giorno, se mio marito si deciderà a usare l’apri-ostriche di Laguiole che giace nella scatola piuttosto che andarle a mangiare al ristorante.. ;))) Ciaooo!
L’idea delle ostriche stipate in piccoli contenitori mi fa molto sorridere!! ma costano un occhio della testa come da noi?
Però che tristezza il fatto che le levino dal guscio…
Ciao a tutti! Oggi c’è una bellissima festa in Giappone, la Hina Matsuri – la festa delle bambole. A Palermo c’è una mostra di Hina Matsuri, arte e magia delle bambole rituali giapponesi, fino al 15 marzo, più info quà: http://www.blumedia.info/index.php?sez=time_out_leggi&id=989
Ciao Sigrid,
io sono un pò come Monica…forse questo sarebbe l’unico modo per riuscire a mangiarle!!!
Mi piace trovare ogni mattina le tue simpatiche ed interessanti notizie ;-)
Un bacione
Lea
buon giorno!!!
io non sono amante delle ostriche, però so per detto di chi le mangia che sono buonissime (mah!!).. in ogni caso forse con una frittura intorno.. riuscirei ad assaggiarle??
chi lo sa.. proverò!!
la mia amica Marlena, ottima cuoca, forse riuscirà a cucinarmele così!!)
ciao!!
Buongiorno Sigrid!
Le ostriche fritte le ho mangiate alla Grand Central Station di NY, in uno dei ristoranti sotterranei…erano buonissime! Appena mi viene la voglia di comprarle e aprirle le faccio! Buon Japan!
Buongiorno!!
Non amo particolarmente le ostriche … ma nella tua versione hanno il loro perchè!!
ciao
Buon giorno – buon pomeriggio Sigrid hai ragione non oserei mai mangiare un’ostrca fritta però tempo fà dietro suggerimento di un nostro amico ,gran bel canone San bernardo, ho fatto le cozze fritte , buone , veramente buone .
Ostriche fritte? Mitici, l’unica cosa che noi mangiamo cruda loro la cuociono :)
buongiorno, io forse sono l’unica al mondo a non riuscire a mangiare le ostriche…mi fanno senso, sono troppo viscide!
Ecco magari cosi’ fritte potrei mangiarle!
Certo che questi giapponesi sono proprio interessanti, sul lato culinario eh!
Buon giorno Sigrid…
leggendo il titolo ho pensato ad una eresia…
poi leggendo immagino lo stupore comprendendo che erano ostriche stipate come bocconcini di mozzarella…
Sicuramente le assaggerei per curiosità ;-)
Buon pomeriggio