Tempura for dummies

kakiage_

Certo che a un mese e passa dalla migrazione, lo sfasamento continua a fare un certo effetto. Non in termini fisiologici, ma più semplicemente qualcosa di mentale che ha a che vedere col fatto che io stia a scrivere al tavolo della cucina, a mattinata ormai bella inoltrata, con la mia tazza di umekombucha che ascolto nel mentre (siamo o non siamo multitasking) la radio belga. La radio notturna. Da voi tutto dorme – sono le 3 di notte, me lo dice il computer che non ha cambiato orario – qui invece fa grigino, e fra un po’ sarà mezzogiorno. Ci si sente un curioso osservatore, a stare lontani, non so perché mi viene da pensare a Buzzati, alla scintinella sola nel deserto, in fondo c’entra mica niente :-) Però ecco, sono su un filo teso fra europa e giappone, guardo giù, e penso a chi fra un po’ di ore andrà a deporre qualcosa come 150.000 firme in sede Rai. E mi pare lontano e folle, e insieme importante (e siete ancora in tempo per aderire al gruppo facebook). Tutto questo per dire cosa? bah, forse che dovrei regolare il del portatile sull’ora giapponese :-)

Comunque. Oggi volevo parlare di tempura. Anzì, non volevo parlare di tempura. Cioè non so voi ma solo l’idea del tempura, quello fatto bene, leggero e croccante e etereo e insieme goloso, mi fa venire una strana forma di paralisi culinaria. Ecco, io non ho mai fatto il tempura, non ci ho mai neanche provato, ho nei confronti del tempura lo stesso timore reverenziale che si ha nel confronto degli dei, e pensare che il risultato finale potrebbe anche non essere quelle frittura perfetta che alcune volte rasenta il sublime, beh, inibisce ogni possibile velleità culinaria in materia :-) Detto ciò, in questi giorni, come potrebbe essere diversamente, mi si sta risvegliando un po’ la curiosità (e poi possibile che tutto si può cucinare ma il tempura no? eddai?! :-), e intanto, per avvicinarmi impercettibilmente al cuore della questione, ho provato una specie di cuginetto del tempura. Si chiama kakiage ed è, in sostanza, un pugnetto di bastoncini di verdure passato nella pastella e fritto a mo’ di fritella. Insomma, non è la stessa cosa ma ci va vicino, è una specie di bozza di tempura, più approssimativa, più sbarazzina e quindi: più facile! Ma sopratutto, il kakiage non è nient’affatto cattivo e, cosa forse ancora più importante, è un primo passo nell’agognata direzione tempuresca :-) Le fritelle di kakiage oltre alle verdure possono contenere pezzettini di gamberi, o di capesante, ma possono essere composte anche di solo verdure (come al solito, direi di sbizzarirvi tranquillamente :-) e si mangiano tali quali, intingendole in una salsina tentsuyu (la stessa che si usa per la soba o per il tofu fritto) oppure servite su una ciotola di riso, con la salsina versata sopra.

Kakiage

per 4 frittelle

carota (piccola) 1
patata dolce (piccola) 1
cipolla (piccola) 1
gamberi 6 (facoltativo)
tuorlo 1
acqua ghiacciata 1 tazza
farina 60g
fecola di patata 1 cucchiaio
sale un pizzico
olio per friggere

salsa tentsuyu

brodo dashi 160ml
salsa di soja 40ml
mirin 40ml
sake 40ml
zucchero un cucchiaio scarso

Sbucciare le verdure, affettare la cipolla e tagliare la carota e la patata dolce a bastoncini (di 3mm circa di spessore). Sgusciare i gamberi e tagliarli a pezzettini. Versare il tutto in una ciotola, aggiungere un cucchiaio di farina e mescolare bene il tutto. Sbattare il tuorlo con l’acqua ghiaccata. Aggiungere la farina e la fecola setacciati, mescolare velocemente (vi deve venire una pastella piuttosto lenta), poi versare il tutto sulle verdure, e mescolare bene. Scaldare l’olio, poi deporci, sepratamente, due generose cucchiaiate di verdure. Schiacciare un po’ e lasciar dorare su entrambi i lati, poi scolare su della carta da cucina. Procedere allo stesso modo con tutto il composto di verdure. Servire caldo.
Per la salsa tentsuyu: mescolare tutti gli ingredienti, portare a ebollizione. Spegnere e lasciar raffreddare, servire a temperatura ambiente.

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63 Commenti

  • Etnica ha detto:

    ma che cos’è il brodo dashi?

  • walter rossi ha detto:

    Mi sono copiaincollato la tua preziosa risposta, grazie sigrid, sei spendida.

  • shayma ha detto:

    hi sigrid, wonder what happened to my earlier comment on this post…just wanted to say it’s lovely to learn smthg from you which seems so simple but can be tricky, x shayma

  • dada ha detto:

    A parte il problema del sesso del(la) tempura, grazie mille! Forse anch’io riusciro’ a superare l’ostacolo…
    P.S. Abbiamo lo stesso piattino e canovaccio, globalizzazione o vicinanza mentale? ;-)

  • CriCri ha detto:

    Ciao Sigrid! dopo questo viaggio virtuale nella cultura giapponese spero di esaudire il mio sogno di andare in Giappone!! intanto mi godo i tuoi splendidi post! complimenti! e poi ti chiedo anche una dritta.. sarò a Roma il prossimo fine settimana, dove possiamo andare (I and my husband) a gustare qualche piatto di cucina romana di quella vera? :-)) ci illumini?
    Grazie!!
    CriCri

  • pat ha detto:

    OT: sto guardando il film julie and julia (in ritardissimo, lo so)…che strane coincidenze!!!!!

  • Pinella ha detto:

    eh, si. concordo fare una tempura perfetta…ci si puo’ solo provare ad avvicinarsi. ComE?
    un certo risultato ce l’ho con 1 parte di farina 00 e 1/2 di farina di riso. Acqua gassata ghiacciata. Mentre si frigge, uso due ciotole, una piu’ grande con acqua e ghiaccio. Fuoco caldo: 180°C. Niente uovo.
    Baci, Sig!

  • elisabetta ha detto:

    Il libro del cavolo mi è piaciuto
    Non mi sento in nessun modo di vivere in un paese
    assurdo forse perchè ho appena compiuto il 68°anno
    e non tornerei indietro. Penso che ci sia ancora tanto da migliorare ma anche essere contenti di tanti risultati raggiunti di cui mi sembra che molti non se ne siano neanche accorti.

  • GIUSEPPINA ha detto:

    @ Guido (runner) anch’io faccio metà farina 0 e metà farina di riso , e uso l’acqua frizzante ( la Perrier é la migliore ) e poi friggo con l’olio extravergine .Per gli amanti della pastella super-croccante : niente uova , solo acqua e le due farine.Per mantenere la pastella fredda invece un trucco semplicissimo mettere la ciotola dentro un’altra più grande contenente acqua e cubetti di ghiaccio. Frittura perfetta garantita e odore di fritto impercettibile…del resto il buon fritto non puzza !Buon(a) tempura a tutti !

  • Daniela ha detto:

    davvero invitante, grazie per la ricetta. Ciao Daniela.

  • Ancutza ha detto:

    Meravigliosa!

  • velio degola ha detto:

    ah mi piace la tempura..non riuscirò mai a farla però..come si fa a fare quella pastella incosnsistente che quasi sembra il nulla..bha in questo noiosissimo sabato pomeriggio quasi quasi ci provo..e se mi viene una schifezza..butto via tutto semplice..a presto SMAK

  • giovanni ha detto:

    Tempura deriva dal portoghese quindi anche se è un nome giapponesizzato e che in traslitterazione si dovrebbe scrivere “tenpura” ormai è di largo uso nel vocabolario italiano, ha preso la m in trascrizione ed è ritornato un termine a tutti gli effetti europeo quindi “la tempura” è il termine più corretto. Per tutti i termini non italianizzati come appunto “kombu” nell’articolo vale la regola della trascrizione a mio parere più corretta a livello internazionale ovvero il sistema Hepburn dove la n isolata di regola rimane n in trascrizione anche davanti a labiale. Quindi kombu–>konbu. Un esempio con un termine comune dimostra per chiarezza questa regola: il termine “panpan”(pacca) non si potrebbe mai scrivere pampam anche perché i giapponesi non pronunciano in questo caso la n come m (mentre nel caso di “konbu” in pronuncia la sfumatura può variare tra m e n anche se in trascrizione rimane sempre n. Questo tanto per fare chiarezza.
    Per quanto riguarda la dignità dei giornalisti…bene alcuni l’hanno persa quando hanno deciso di fare spudoratamente lotta politica in tv anche se a questo punto dovrebbero vietare anche la vendita dei giornali. A mio parere la legge sulla par condicio sarebbe proprio tutta da rifare.
    Complimenti per i piatti giapponesi; a differenza di altri blog anche di dilettanti giapponesi stessi i piatti sono davvero ben fatti e come vuole la tradizione giapponese sono una delizia sia per gli occhi per come si presentano che per il palato.
    Complimenti per il blog.

  • Lo showroom! Quando sento la show room mi si accappona la pelle….
    La tempura, ho ricevuto in regalo da una carissima amica il preparato per tempura (tempura ko) che ho provato con discreto successo – ghiaccio nell’acqua, ma oltre al frumento, al lievito, all’amido e all’uovo ha anche diversi coloranti, che non amo particolarmente. Però si sa’ la tempura mica la fai tutti i giorni.
    A Lugano i prunus sono in fiore….

  • giulio (runner) ha detto:

    @Sigrid: ohibò…avrei detto che ci andava metà farina normale e metà farina di riso.
    E poi meglio ancora se l’acqua è anche frizzante oltre che molto fredda…l’anidride carbonica fa gonfiare la pastella rendendo il tutto leggerissimo.

  • Marcellagiorgio ha detto:

    Buongiorno Sigrid!
    Buon Week end!
    Qua di nuovo freddo, ma domani è previsto sole. Le mimose stanno sbocciando, nei prati fanno capolino le prime margherite, insomma c’è odore di primavera!
    Ma niente ciliegi in fiore ancora!

  • gracemily ha detto:

    ciao Sigrid!
    IL tempura: tutte le parole straniere utilizzate nella lingua italiana hanno genere maschile. e poi in lingua giapponese la distinzione di genere non esiste!
    kyoto è meravigliosa vero? all’arrivo della primavera ti lascerà a bocca spalancata…

  • Cristina ha detto:

    @ Sigrid: pour info:oggi é Sainte Olive!

  • luisa ha detto:

    mmm…ho una fame…

  • vaniglia ha detto:

    sigrid, questa cosa di photoshop mi ha sconvolta… veramente così??? oddio adesso sto sul pc di mia sorella, e il mio lontano 3ore di treno, e quindi nemmeno possò fa’ la prova…
    masseiungenietto!!!!

    @fedra: come hai descritto bene il mio attuale stato d’animo…

  • Valeria ha detto:

    @ Enrico e @ Sigrid: avete pure ragione, vai di carotine cipolle e broccoli allora! yahuuuu :D

  • Ily ha detto:

    @sigrid ok per la salsa non avevo capito come poteva venire allora se pò provà!!
    Bene per il libro(si è capito che le ricette giapp.non mi fanno impazzire, anche se fatte da te sono un’altra cosa)

  • Elvira ha detto:

    @Caffetiera
    un ottimo link, grazie :))

  • Grace ha detto:

    Davvero oggi la giornata era grigina a Kyoto? Qui a Tokyo c’era un sole caldo mooolto primaverile! Proprio oggi il nostro pranzo è stato a base di tempura: a me pare che il kakiage sia sempre l’ultima portata del set menù, quella che ti dice “e con questo abbiamo finito di friggere!”, risulta anche a te?

  • Caffettiera ha detto:

    @walter: visto che siamo in tema di risparmio, se non hai photoshop, puoi usare Gimp, che e’ software libero. Ha tutte le funzioni di photoshop, anche se non sempre e’ facilissimo usarlo.

    Per altro, questa foto e’ splendida, Sigrid.
    La tempura e’ ad alto rischio disastri, sono d’accordo, pero’ io non ho molto timore reverenziale (ho un blocco psicologico verso la maionese, invece); ho provato un paio di volte questa ricetta e non e’ affatto male, se qualcuno vuole cimentarsi..

    http://www.justhungry.com/vegetable-tempura

  • campanellino ha detto:

    Bene bene, finalmente qualcosa che mi piace =)

  • Lilja ha detto:

    Ciao Sigrid bella e buona!
    Io provo a chiedertelo, anche se magari sei già immersa nel tuo sonno nipponico.
    Sto per lanciarmi nell’avventura del Far bretone di cui parli nel tuo (bellissimo) libro. Ma quando dici sbattere le uova con lo zucchero, intendi sbatterle fino a renderle cremose e bianche etc o dar loro solo una mischiata veloce?
    Sono in lizza per il premio alla domanda più stupida, vero? Scusa, ma, come avrai capito, sono alle primissime armi!
    Grazie e…io AMO le tue foto!
    Laura

  • Glu.fri ha detto:

    Ciao Sigrid, ore 9.30 am di baires..credo 9.30 pm dalle tue parti. Bellissima il/la tempura..non ho mica capito il sesso del/della tempura,,diciamo it..io ho un conflitto con i fritti in generale ma quasi quasi ci provo. Per quanto riguarda la farina di riso e’ gluten free se non e’ stata macinata in un mulino che abbiamo elaborato anche farina di grano o altri cereali che contengono glutine, altrimenti sono contaminate. La soluzione e’ cercare farine di riso con il simbolo gluten free che garantiscono un processo di produzione senza contaminazioni o farsela da soli a casa con un buon mixer-robot a tutta velocita’.

  • Sigrid ha detto:

    @walter: massi, certoooo: fai la foto con la macchinetta da 100 euro (anche meno eh, non siamo mica snob qua :-) poi passi le foto sul computer, apri la foto scelta in photoshop, selezioni la parte a fuoco che vuoi tenere a fuoco, inversi la selezione e vai su filtro > sfocatura controllata e sfuoci lo sfondo fino a quel giusto punto in cui non ti sembra del tutto esagerato, et voilà! ;-) (ps. è una questione di diafragma, e cioè una cosa che sulle digitaline piccole non c’è, oddio, poi magari c’è e io non lo sapevo, ma a priori missà che nun c’è :-)

    @bibi: guarda, l’acqua io la metto in una tazza che tengo al congelatore per 20 minuti (dev’essere liquida ma bella fredda :-) Puoi anche aggiungerci dei cubetti di ghiaccio, basta che non li fai finire nella pastella poi :-)

    @daniela: si usa spesso aggiungere un po’ di olio di sesamo all’olio di frittura per aromatizzarla (detto ciò siccome metto già olio di sesamo ovunque un po’ sempre, per quanto mi riguarda basta cosi :-))

    @monica: guarda, è facile, dalle 16 a mezzanotte, sigrid dorme :-))

    @fedra: eh… beh… comunque t’assicuro che visto da lontano sembra tutto ancora più assurdo di quanto visto da vicino, boh…

    @alelunetta: infatti il sushi non lo farò maaaaaaiiiii :-) Comunque i kakiage sono deepfried,l’unica cosa è che devi un pochino compattarli all’inizio (manco tanto per la verità :-)

    @sabry: ma guarda che buffo, pure io ieri ho fatto dei temarisushi, ma col salmone :-) (essu però fate uno sforzo: basta tonno! ;-))

    @valeria: si ma cipolle e carote ci sono no? aggiungi un po’ di broccolo o quel che ti pare e che sia di stagione evvaiii con i kakiage :-))

    @nina & barbara: ma la farina di riso non è gluten free di suo?? cmq non ho mai provato a friggerci… mi dite poi come viene?? :-)

  • Beppe ha detto:

    Ciao a tutte/i ciao Sigrid e complimenti, ho scoperto solo oggi il tuo sito e mi piace molto.. Tempura? cheddire…il segreto è nel contrasto delle temperature, ecco il perchè dell’acqua ghiacciata per la pastella! E poi provare e riprovare, con pazienza e amore in cucina si fanno miracoli !!!
    Ciao Beppe

  • Elvira ha detto:

    allora non sono l’unica ad essere bloccata dal terrore dell’effetto ciofeca della tempura :)

    La mia fissa e’ sull’acqua ghiacciata, che rimane ghiacciata per poco tempo se non si e’ in pieno inverno all’aperto :))

    Grazie per avermi ricordato di aderire al grppo, rimandavo in continuazione :). Ciao e..buona serata??? :)

  • Ecco, un giusto compromesso tra il sublime della frittura e il male di pancia della mia frittura… Grazie!

  • Enila ha detto:

    Grazie Sigrid ! I’m hungry now, yummi ^^si parla francese ?

  • Sarù ha detto:

    Adoro tempura (evito l’articolo così non sbaglio ihihi). E questo Kakiage sembra fantastico!!! Scusate se uso questo commento per fare una domanda: sapete se quest’anno a Roma zona Eur c’è la festa della primavera organizzata dalla comunità Jap-Romana? Avete qualche link in proposito? Sto impazzendo e non trovo nulla! Grazie :-)

  • walter rossi ha detto:

    Ciao Sigrid, ma un piccolo consiglio ogni tanto anche su come fare delle foto carine, con una macchina fotografica digitale da 100 euro.
    Per esempio qull’effetto che tu fai del soggatto in primo piano ed il secondo piano un po sfuocato si potrebbe fare? scusami l’ OT ma era tanto che voleo chiedertelo, oggi mi è venuto il coraggio ;)

  • Aniko ha detto:

    Ciao Sigrid , stavo aspettando prorpio questa ricetta!! Vado matta per la tempura o simil tempura (o chiamala come vuoi!)
    Buuuooooooni ..:-)

  • Gloria ha detto:

    Il cuginetto di tempura, mi piace! Io sono proprio negata per le pastelle, quindi ti faccio una domanda da negata: che si intende per pastella lenta?

  • StellePorcelle ha detto:

    Ciao Sigrid, anche a me la tempura mette un po’ in apprensione e probabilmente l’innalzamento del livello vibrazionale “mammoletta-mood” mi facilita la riuscita di un fritto moscio e unto…! Così ho smesso..
    Ciao cara, ogni tanto ci penso che tu pedali mentre noi dormiamo!

    Elisabetta

  • fede ha detto:

    Ciao Sigrid, non ti ho mai scritto prima… ma il tuo riferimento al deserto dei tartari, mi ha spinta a farlo.(è uno dei miei libri preferiti)..volevo complimentarmi con te per questo blog magnifico e per la tua simpatia!!! grazie per le idee e per le foto che pubblichi…ogni volta che torno a Parigi provo sempre uno dei posti indicati dalla tua guida golosa!!!un bacio

  • daniela ha detto:

    Ciao Sigrid, tempo fa ho seguito un corso di cucina giapponese. Uno dei piatti che ci hanno insegnato era naturalmente questo.
    La signora ..qualcosaiko .. usava una parte di olio di sesamo insieme all’olio per friggere. Secondo me ci sta bene, l’olio di sesamo HA UN SAPORE!

  • Monica ha detto:

    Ah la Tempura…questa irraggiungibile frittura perfetta!
    Lasciamola cosi’ perfetta…nei miei sogni, non oso nemmeno provarci, almeno per ora!Sai che a volte guardando l’orologio dico: chissa’ Sigrid cosa sta facendo adesso? magari dorme…e il moroso: Certo che queste osservazioni non le fai nemmeno per me!!!ahahahah
    Ps: ricordo a chi e’ interessato al gruppo di acquisto della KitchenAid che l’ordine chiude il 9 marzo tassativamente!

  • Fedra ha detto:

    Cara Sigrid, come ben sai grazie al multitasking e alla globalizzazione (che può avere anche i suoi lati positivi), qui nel “Belpaese” stiamo raggiungendo livelli vergognosi… il bavaglio all’informazione è solo l’ultimo episodio.. l’arroganza di chi ha presentato firme falsate per le liste elettorali e adesso sbraita e minaccia azioni di forza è la ciliegina sulla torta… Tu sei belga e hai scelto di vivere in Italia… io sono italiana e non sai cosa darei per trasferirmi come minimo a Bruxelles…se non nella splendida Kioto che ci stai facendo conoscere…
    Per il/la tempura… ti capisco perfettamente ..anche a me incute un timore reverenziale… :o) ma attendo con la ansia la prova fotografica della tua sperimentazione.. :o)
    baci
    Fedra

  • bibi ha detto:

    Milano
    Ore 10 am
    Buongiorno Sigrid! ;o)
    allora acqua ghiacciata…mi chiedevo cosa s’intende per acqua ghiacciata…
    faccio sciogliere dei cubetti di ghiacco nella tazza con l’acqua? può bastare…?
    a me le cose apparentemente semplici mi mandano in crisi…

  • Alelunetta ha detto:

    La tempura/il tempura (??? forse l’articolo andrebbe concordato con la traduzione italiana, quindi se tempura=frittura ci va il “la”…chissà) mi è sempre piaciuta, ma farla leggera come una nuvola e che non sappia di fritto penso sia frutto di una vera arte! Un pò come fare il sushi. Una domanda, ma quanto olio occorre per friggere? Dalla ricetta sembra che la padella vada appena velata (si parla di schiacciare le verdure), quindi non è “deep fried”?

  • Enrico ha detto:

    @Valeria: col tempura ci si può sbizzarrire con mille materie prime e verdure

  • Sabry ha detto:

    Ciao Sigrid … ieri ti pensavo … ho preparato le polpette di tonno fresco fritte e una sorta di temari-zushi (palline di riso) che però non sono venute una gran bellezza … ora capisco perchè costa caro il sushi, ci vuole una pazienzaaaa per prepararlo, quei deliziosi mini bocconcini di riso salmone e altro ancora…
    ieri sera in casa mia c’era una certa aria Nipponica!!! ciao ciao

  • toccoetacchi ha detto:

    Si , certe tempure fatte bene , sono proprio …nuvolette gastronomiche :-) ciao ! chiara

  • Valeria ha detto:

    Che voglia di verdurine fritte!! pensa e sono giorni che ci sogno sopra, è solo che la mia etica mi vieta di prendere le zucchine e le altre cose adesso…devo aspettare, sigh! :( intanto immagino che buona sia la tua e ti invidio in silenzio!! :D
    Ciaooo
    V.

  • Nina ha detto:

    stavolta li faccio sì sì, con la farina di riso glutenfree, solitamente più croccante..che dici, ça va?

  • Julie ha detto:

    La tempura, il tempura…è comunque deliziosa/o!

  • gaia ha detto:

    I’m dummy for tempura.
    I’ll try it, one day…
    Arigato

  • barbara ha detto:

    Pensavo al tempura come fatto con farina di riso e senza uovo…ma forse sbaglio.

    Io ogni caso, le tue fritelline, mi mettono un languorino già di prima mattina!

    …e da te è già pomeriggio inoltrato!!

    B

  • Sigrid ha detto:

    @ily: nota in margine, qualcosa mi fa pensare che voi per ‘salsina’ intendete una roba sconcia, grassa e calorica, notare che la ‘salsina’ tentsuyu non è affatto cosi, è leggera, liquida, ed è lei che serve a salare il fritto, intingendocelo (ed è anche la mia ‘salsina’ preferita, insomma, provalaaaa! :-) comunque no, il libro in preparazione col Giappone non c’entra proprio niente, sob :-) (il Giappone, semmai, forse, chissà, sarà per il 2011 :-)

  • Sigrid ha detto:

    @julie: grmpf, a guardare meglio però sembra proprio che tempura sia maschile. hmm, vabbe (ma chi le decide queste cose comunque?? :-), ho corretto nel testo :-))

  • Ily ha detto:

    B U O N G I O R N O sigrid, l’ultima volta che ho fatto la pastella sembrava colla (così doveva venire secondo la ricetta) mah!! sicuramente proverò la tua ma senza salsina.
    Scusa ma il nuovo libro che stai scrivendo non sarà mica di ricette Giap??

  • Fuoridizucca ha detto:

    Ciao Sigrid!! Anch’io l’adoro! Hai ragione: ogni volta hai il terrore che il risultato non sia soddifacente..appiccicticcio, molliccio..ma quando riesce coi fiocchi…beh! è una meraviglia per il palato….! :D..Ok…mi hai fatto venire una voglia matta di tempura…DOMANI TEMPURAAA!

  • Sigrid ha detto:

    @julie: nooooo, stooooop!! Sul serio, io non lo so se il nome è maschile o femminile, non me lo sono neanche chiesto, anzi sono andata a vedere in rete ora e trovo tutte e due le versioni… boooh?? (ma sopratutto… è importante?? :-))

  • maia ha detto:

    Buona tarda mattinata!

    Mi ispira parecchio la salsina di accompagnamento!

    ciao

  • Giovanni sa ha detto:

    Buongiorno Sigrid!
    anche io ho un timore reverenziale nei confronti del tempura quindi adottero per questo fine settimana il kakiage! grazie!
    Buona giornata!

  • arabafelice ha detto:

    Grazie, Sigrid.
    Anche io ho per la tempura una sorta di timore reverenziale…provero’ la tua versione, e poi una un po’ strana che devo ancora sperimentare, trovata su un libro di Nobu.
    Buona permanenza :-)

  • elfinore ha detto:

    Ciao Sigrid,
    come ogni mattina dell’ultimo mese una delle prime cose che faccio è aprire la tua pagina e vedere le tue ultime news.
    Devo ammettere che oggi la ricetta mi attira parecchio anche perchè io con la pastella sono assolutamente negata (potrebbero utilizzarla come calcestruzzo!!) ma non desisto e proverò a farla seguendo questa bella e buona ricetta. Fingers crossed!

  • Julie ha detto:

    Eccola!!
    Grazie Sigrid.
    Dunque si dice “la tempura”, bene, bene…
    A presto.

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