Tornare.

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Finché ero in Giappone pensavo che sarei tornata un filo diversa, e nel contempo pensavo che probabilmente ponendo il primo piede sul suolo romano sarebbero svaniti tre mesi di inchini rispettosi, di fontanelle tappezzate di muschio verde, di petali di fiori sparsi sui marciapiedi, di vecchie signore curve sul minicarellino della spesa, di cappellini eleganti e di sapore di dashi, e il modo pacato e sereno in cui tutto questo era diventato quotidiano. E in un certo senso è andata cosi, ho guardato estereffatta il suolo pubblico sporchissimo, ho guardato il primo piatto di pasta con occhi nuovi, sono rimasta perplessa quando per la prima volta hanno mancato di investire me e il cane sulle strisce pedonali (ma tanto la seconda volta è arrivata subito dopo) e persino le scritte in romanji sui muri della città mi facevano uno strano effetto. Il familiare e l’esotico avevano scambiato posto, ma è durato solo un attimo, e subito dopo ero già sguizzata via, esattamente come i pesci ributtati nell’acqua.

E quindi sono tornata. La mia cucina mi è sembrata grande, proprio grande, i miei ustensili tanti, proprio tanti (forse addirittura troppi?). Anzi, davvero, consiglierei a chiunque di assentarsi per tre mesi da casa propria, quando poi ci torni vedi le cose in modo diverso, sei un po’ un’altro ma non troppo, come se avessi spolverato dentro di te, e di conseguenza ti metti a fare pulizia e la riorganizzazione anche intorno a te, in casa ma neanche solo lì. In ogni caso, qui come li, la prima cosa, o quasi, da fare, è stata la spesa. Anche perché il frigo era perfettamente vuoto e dalla dispensa avevo buttato tutto ciò che avrebbe eventualmente potuto fare da comodo nido a quelle simpatiche farfalline che sono senz’altro l’incubo di ogni fervente accumulatore di ingredienti in dispensa. Soit, pianpianino il frigo ha accolto i primi ospiti. Prima il natto scongelato in volo, e il matcha, e il nigari e i fiorellini di sakura sotto sale, e altre cosettine strambe riportate dal Giappone che hanno lo strano potere di farmi sorridere e di rassicurarmi, anche solo a vederli (e non vi dico che è stato quando a Milano ho trovato la stessa identica salsa di sesamo per shabushabu che a Kyoto avevo sempre in frigo e che mi sarei anche sparato, potendo, in endovena :). Poi è arrivato un vasettino con dell’aglio orsino fresco (lo adoro, ne ricordo il profumo che galleggiava sui sentieri lungo i fiumiciattoli del Lussemburgo, gli stessi che sono indissociabili dal profumo delle trote che ci pescava mio padre), e infine, subito dopo il primo necessario da sopravivenza (renkon, miso, edamame, e altre cose così) la spesa seria, uova burro latte e via dicendo (anche perché mi aspettano chili e chili di biscottini e altre cosette da provare e riprovare ma questa è un’altra storia che sarà in libreria a ottobre :)

In tutto questo però un po’ di confusione in testa ce l’avevo, o piuttosto da un lato avrei una certa lieve nostalgia fisiologica di riso bianco e di tsuyu, ma nel contempo alla prima occasione in cui sono passata davanti al verdurivendolo non ho resistito all’acquisto di una bustona di fave fresche e mi è sembrato di comprare della primavera al peso :) Al supermercato invece avevo preso per mera curiosità una confezione di pasta integrale dalla confezione, piuttosto sobria equasi elegante, mai vista prima (sono le bavette di un marchio che non citerò, insomma inizia con b e finisce con arilla :) e poi avevo anche preso un paio di formaggi, ma con le pinze (mi rendo conto di dire una tremenda eresia ma non ne avevo mangiato per tre mesi e non mi mancavano, anzi), insomma, fra tutte le cose che sono arrivate in cucina, le bavette, le fave, la feta e l’aglio orsino sono spontaneamente andati a cristalizzarsi intorno alla voce ricetta nella mia testina ancora un po’ confusa (sono già sorpresa che non ci è finito manco il sesamo qui dentro :), e ne è però venuto fuori un qualche cosa di profumoso, primaverile, quasi sano, insomma, uno di quei piatti capaci di farti riconciliare con più o meno qualsiasi cosa :)

Ricetta, più o meno per due: pulire 500g di fave fresche, sbollentare le fave poi scolarle, passarle sotto l’acqua fredda ed eliminare le pellicine. Frullare le fave con 30g di feta, 2 foglioline di aglio orsino (se non ne avete a disposizione usate un pezzettino di aglio fresco, o un po’ di erba cipollina, ciò detto, se riuscite a trovarlo è meglio – essu, per una volta che non sto a parlarvi di strambi ingredienti esotici :) – che da all’insieme un profumo davvero fan-tas-ti-co! :-), e un generoso fino di olio d’oliva, fino a ottenere una crema non troppo liquida (aggiustare il condimento ma data la feta non dovrebbe esserci bisogno di aggiungere altro sale). Far cuocere la pasta e versare la crema in una ciotola capiente. Diluire la crema con uno o due cucchiai di acqua di cottura della pasta, scolare la pasta e mescolare energicamente con la crema. Annusare il profumino stupendo che si alza dalla pasta. Condire eventualmente con un po’ di pepe nero. Servire subito.

119 Commenti

  • damiano ha detto:

    fatta ieri sera per la mia futura mogliettina… gli è piaciuta moltissimo! ora la proporrò agli amici alla prima occasione.. :)

  • serena ha detto:

    In questa ricetta tu dici di usare due foglioline di aglio orsino, ma il mio aglio orsino, quello che ho in vaso, ha le fogliolone.
    Quante ne devo usare? Grazie. Ciao

  • mominthecity ha detto:

    davvero aria di primavera!!! venerdì ho amici a cena, credo che le proverò! queste o quelle appena pubblicate. grazie!

  • David Casalini ha detto:

    Mi è già venuta fame!

  • lau ha detto:

    aahahahahah elena!

  • Elena ha detto:

    Stanotte, giuro, ho fatto un sogno un po’ inquietante in cui mi aggiravo per le vie della città a chiedere a improbabili fruttivendoli l’aglio orsino: alla fine un tizio mi assicurava che me l’avrebbe procurato, dovevo solo tornare alle 23:30 all’angolo della via. E io gli dicevo anche: “Già che ci sei, portami delle fave”.
    Giuro. Forse devo disintossicarmi dal cavoletto O_O

  • lau ha detto:

    @vanamonde: io la buccia alle fave non l’ho tolta (per pigrizia e causa moccioso affamato!) e si, il gusto è un pò più amaro, ma buono; in più quando ho buttato la crema sopra le penne, l’asiago all’interno della crema ha inziato a sciogliersi e filava tutto…gnam! ^__^

  • lau ha detto:

    Ricettina fatta ieri sera! al posto della feta che non avevo, ho messo un pezzo di asiago ed è venuta una crema ottima lo stesso!

  • estrella ha detto:

    Ciao Sigrid..ieri sera avendo visto nel frigo che avevo delle fave fresche del “favivendolo” vicino casa, ho cucinato un gustoso piatto, riprendendo non questa ricetta, ma una che hai scritto parecchio tempo fa, ossia bucatini con fave fresche, bottarga di tonno e gamberi… ho un pò rivisitato la ricetta, utilizzando la mollica abbrustolita al posto della bottarga di tonno campisi, che avevo a casa in quanto sicula, ma che mio padre ha gustato e finito prima del mio arrivo!… la famiglia ha gradito, anche con questo cambio di ingrediente :)
    @ lucas: che per caso sei spagnolo?? :)

  • Lucas ha detto:

    ciao,
    questa era la prima volta che ho letto il suo blog e mi piace molto. nel foto, la ricetta è bellisima, ma ho una domanda, come si può cucinare la pasta perfettamente? perchè quando io posso, penso che la pasta non sia perfettamente giusto mai. per esempio, quando mangio fuori, cioè vado al ristorante, la pasta, senza salsa, sola pasta, che mangio è sempre megliore che la mia! che mistero!

  • schibui ha detto:

    ho scoperto per caso il tuo sito, alla ricerca di informazioni sul giappone…troppo in ritardo per candidarmi al “fuoricomeunsalone..” (peccato, anche solo per una sbirciatina), ma quando ho visto la ricetta delle bavette è stato bellissimo…non sapevo dell’esistenza dell’aglio orsino ed è entrato nel mio frigo solo una settimana fa, sabato avevo comprato le fave e stasera…pappabuona! grazie e molto piacere di conoscerti!

  • verdecardamomo ha detto:

    Ciao Sigrid,
    anch’io come te quando torno in patria mi sento furoi luogo . Sono rientrata ieri sera dopo 4 giorni on the road per l’Andalusia e devo dire che quando atterro già a Fiumicino mi sento straniera in questa città che non ti ama, che ti consuma e ti butta via.
    Questa volta il tuo libro non me lo perdo ….

  • Giu ha detto:

    @laurel
    Le fave noiose da pulire? Prova con una cassetta di carciofi e poi ne riparliamo :DDDD

  • Gian dei Brughi ha detto:

    BUON 25 APRILE A TUTTI !!!!! :-)

  • Laurel ha detto:

    Brava, io adoro le fave… Ma se non fossero cosi’ noiose da pulire!

  • salamander_75 ha detto:

    sigrid, che ricettina sfiziosa! considerando che amo la feta e che dietro casa ho un prato stracolmo di aglio orsino, beh…cosa aspetto?
    mi fa anche molto piacere leggere di quanto faccia bene assentarsi un po’ da casa….

  • Vanamonde ha detto:

    Provata: deliziosa! :P

    Sigrid, ritieni necessario togliere le bucce esterne delle fave? A me dispiace sempre un po’… e non trovo che abbiamo un gusto così amaro. Però questa volta ho seguito la tua ricetta.

  • Bruno ha detto:

    Cara Sigrid bentornata in Italia,
    Ma le bavette che hai usato per il piatto erano in fotografia erano integrali? dal colore non sembrerebbe
    Hai ragione comunque la nuova confezione della pasta integrale della nota marca a cui tu facevi riferimento è davvero molto bella. Io sono un appassionato di pasta integrale ed aspettavo di trovare anche le bavette integrali

  • shayma ha detto:

    welcome home, dear Sigrid. must be such a strange feeling after all these months to return to your own kitchen. thanks for taking us through your gorgeous culinary journey in Japan. tanti baci, shayma

  • Ancutza ha detto:

    Ciao Sigrid, bentornata! che nome carinissimo “aglio orsino”:).

  • @Feo: però per trovare le fave fresche dobbiam fare chilometri…..o ipotecare la casa.

  • Indovinate un po’ dove sono diretta…..nel boschetto, trallallà.

  • Valentina ha detto:

    Ciao Sigrid,
    bentornata dal tuo viaggio.
    Leggo sempre il tuo blog anche se non scrivo quasi mai.
    Avevo tutto in casa (tranne l’aglio orsino, ma avevo la ciboulette) e ho provato questa ricetta, davvero buonissima e semplice, complimenti! La metto tra le mie preferite insieme a quella dl pesto di spinacini e anacardi, e zucchine con bagna caoda o quasi, entrambe delle soluzioni squisite e molto rapide che sfruttano verdure e ingredienti freschi.
    Ma dove trovi l’aglio orsino? Io abito vicino a te, a Garbatella, e non l’ho mai visto né sentito.
    Grazie ciao

  • Giorgio Mantello ha detto:

    Bentornata….ottime le bavette: delicate e sostanziose.

    Grazie

  • L’ho cucinata ieri sera, sono fierissima, che buona, grande Cavoletto!!

  • feo ha detto:

    Perché non fate un salto nella Svizzera Italiana? Un sacco di aglio orsino, laghi, castelli,buona cucina, tranquillità e anche un fatto inconsueto in tutta la penisola: i pedoni hanno la precedenza sulle strisce!

  • acquaviva ha detto:

    @anna, gian, stella, finestrasullago: ieri sera ho provato a rispondervi ma il commento è andato in moderazione.
    La mostra è ad ingresso libero dalle 10.30 alle 20.30, giovedì e venerdì sera fino alle 23, lunedì chiuso.
    E’ allestita nell’Impluvium della Triennale e pur essendo piccola propone diversi spunti di approfondimento.
    Probabilmente ci torno domenica pomeriggio e martedì sera, se vogliamo visitarla insieme magari parlamone sul forum (o via mail, la mia la trovate nel profilo del mio blogghino)per non intasare lo spazio di Sigrid con ancora tutto questo Giappone!

  • Alex ha detto:

    Fatto ieri,mhmmm che buono e sano, però a Padova tutti i fruttivendoli, quelli top, ben forniti va sans dire, mi guardavano sbalorditi quando chiedevo di aglio orsino, per fortuna avevo ancora quello fresco nel frigo, non vedo l’ora di mangiare di nuovo questo gustoso e nutriente primo, la prossima volta aggiungero qualche goccia, ma goccia, di limone o lime per allegerire e portare in sù il sapore finale.

  • acquaviva ha detto:

    @anna, gian, stella, unafinestrasullago: scusate se rispondo solo ora… ma arrivo ora dall’inaugurazione, che sì, era libera… ma alle 18.30 del 23!
    Da oggi 24 aprile al 2 maggio la mostra è aperta e ad ingresso libero dalle 10 alle 20.30, giovedì e venerdì fino alle 23, lunedì chiuso.
    E’ una mostra piccolina (sta tutta nell’Impluvium)ma curata e apre la porta all’approfondimento di un sacco di temi bellissimi, che per forza di cose lì restano purtroppo appena accennati.
    Probabilmente ci faccio un salto anche domenica pomeriggio, oltre al 27, e se vi interessa si potrebbe vederla insieme. Non vorrei però invadere troppo lo spazio di Sigrid, possiamo parlarne casomai sul forum (oppure nel mio blog).
    Scusa Sigrid, non volevo di nuovo far dilagare tutto questo Giappone…

  • Giu ha detto:

    Qui l’aglio orsino si usa molto. Peccato ad averlo solo per qualche settimana.
    Di solito ci faccio il pesto (senza basilico e aglio, ovviamente), e viene una delizia. Oppure ci faccio una bella cremina con ricotta di pecora ed extravergine. Viene bello piccantino!

  • Giu ha detto:

    E’ tornata. Ora ne sono sicuro :)))

  • Bentornata! Questa ricetta provo a farla questa sera! Grazie :)

  • acquaviva: re triennale, abbiamo in comune un pezzo di A8/A9 sarebbe bello approfittarne?

  • Occhio all’aglio orsino per chi lo va’ a cercare nei prati, da non confondere con le foglie, del mughetto mi pare, ogni tanto qualcuno finisce all’ospedale per intossicazione!!

  • sara ha detto:

    alt, alt !
    Lo ammetto dell’aglio orsino io non so nulla e devo rimediare, dove lo trovo a milano ? si usa fresco ? secco ?
    attendo illuminanti lumi da chi sa !
    grazie,
    sara.

  • Stella ha detto:

    Ops, ingresso :)

  • Stella ha detto:

    @Acquaviva: bellissima mostra, è stasera (ven. 23/4) l’inaugurazione? A che ora? Ingesso libero?
    Grazie!!

  • donatella ha detto:

    3à donatella allora bentornata mi è molto piaciuto il tuo viaggio e le varie cerimonie ecc.ed ora ecco una ricettina da fare,quello che mi piace ,oltre le ricette,sono la grafica le foto e le presentazioni sempre molto molto belle.

  • lapiccolanene ha detto:

    Bentornata Sigrid… mi unisco al coro festante ma con una nota di rammarico… era così bello sognare il giappone almeno attraverso i tuoi post… proverò questa pasta … sai mai che cammuffate dalla feta, io riesca anche a far passare le fave nel piatto di uno che non mangia niente di vegetale… :)

  • clove ha detto:

    @catobleppa: certamente :p
    ciao Myriam :D

  • Alelunetta ha detto:

    Hai perfettamente ragione, c’è un certo senso di straniamento quando si ritorna da luoghi che per cultura e cucina sono completamente diversi dall’Europa. Nel mio piccolo mi è accaduto dopo essere stata per un mese o poco più in Australia..lì gli spazi sono immensi, i tramonti nel deserto spettacolari, il contatto con la natura quasi totale.. rientrata in città mi è sembrato di venir travolta dal cemento e dalle auto! Ma poi si ricomincia, un pò cambiati dentro, e si guarda tutto con un occhio diverso anche senza rendersene conto. Certe esperienze penso rimangano indiscutibilmente a far parte di noi, inconsapevolmente o meno.
    Anyway! Bella ricetta anche se temo che l’aglio orsino sia quasi da collezione ;)) (leggi difficoltà nel reperimento) probabilmente è più facile trovare dashi e panko!!!! ;D

  • Gian dei Brughi ha detto:

    Ahh, io l’effetto “spolvero” e “straniamento” ce l’ho sempre, anche quando vado due giorni a Roma per lavoro… poi torno e in genere ci metto almeno una settimana a riprendermi del fatto che sono tornata a Bergamo e continuo a girare per il centro cercando Roscioli e stupendomi del fatto che qui non c’è il Colosseo ;-)

    @ Acquaviva
    ti ho appena mandato una mail per la Triennale bacio!

  • catobleppa ha detto:

    Evviva! Adoro le fave. Con la feta non ho mai provato, ma mi sembra un abbinamento interessante :P
    Ma voi le avete mai mangiate crude con pecorino fresco e salame come si fa dalle mie parti? No? Provate!
    (Le mie parti = Liguria)

  • Roberta ha detto:

    ero in crisi d’astinenza di ricette italo-mitteleuropee!!
    qua l’aglio orsino non cresce neanche nei boschi…figuriamoci al mercato… ma mi hai fatto venire nostalgia dell’Austria dove i parchi e i boschi in questo periodo profumavano proprio d’aglio orsino!
    L’ho già messa sul menù! con le fave poi!!!
    Dammi un’idea: come si potrebbe accostare un secondo con pollo e sesamo??
    Per il libro ci tieni al corrente?! Che ne dici di passare da Salsomaggiore…?! o al limite Parma… La culla dei salumi, del Parmigiano, dei tortelli, chicche, gnocchi, torta fritta e chi più ne ha più ne metta…

  • Anna ha detto:

    @acquaviva: GRAZIE x l’info “Triennale di Milano sull’Estetica del Sapore” . Adoro questi PASSA-PAROLA! Besos!

  • Sabrina ha detto:

    Come ti capisco! Ho vissuto 3 mesi a Riga lo scorso anno. Inizio difficile: troppo freddo rispetto a Roma, la gente, il cibo. Ma poi mi sono calata perfettamente in quella realtà. La cosa che mi manca di più è il mercato, se andate a Riga non perdetelo. Un brulicare di gente e cibo e odori….indimenticabile! Torni e non sei più la stessa. Ancora adesso a distanza di un anno è come se avessi lasciato qualcosa di me li. E vedi tutto con occhi diversi. Continuo quasi ogni giorno a vedere le webcam e tornare in quei posti tranquilli, vivibili, puliti….Comunque ben tornata!

  • vale'n'tina ha detto:

    Sigrid che bello vedere su questo blog un piatto di pasta!
    Grazie per le paore, i colori e l’ ironia che ci regali. Ho capito male o stai lavorando ad un nuovo libro? Ben bene…lo aspetto!

  • Donatella ha detto:

    La Donatella che ha dato il benvenuto a Sigrid qualche post più avanti non sono io. Non che io non glielo auguri, per carità, ma quello proprio non è il mio stile.

  • lu ha detto:

    Che bello Sigrid… anche io vorrei “spolverare” dentro di me!

  • Marcellagiorgio ha detto:

    Bentornata nella cucina italiana Sigrid!!
    Bella ricetta primaverile, da provare, mi incuriosisce il sapore della feta sopra fave e aglio orsino!!
    Sono felice di ritrovarti in una cucina più occidentale, ma ti prego non lasciare tutti quei simpaticissimi ingredienti nipponici nella tua dispensa, ma falli spuntare a sorpresa tra gli ingredienti di qualche piatto, mi piace la cucina “fusion” e la sorpresa di nuovi sapori.

  • monica vannucchi ha detto:

    …dimenticato di dirti, ovviamente prenoto il libro nuovo in almeno tre copie , da regalare a natale proximo, anche dovesse parlare solo di , come si chiamavano? sardine Tango!!
    Potremmo fare insieme un libro con sardine tanghere, meringhe cha cha cha, minestroni rumba e così via, che ne dici?

  • monica vannucchi ha detto:

    Allora, adesso che sei veramente tornata ( che non sei a milano, voglio dire!) posso confessarti che ho sperimentato con discreti risultati la zuppa di miso come da tuoi consigli ( un po’ però ho sbirciato pure Allan Bay, e voglio provare a fare il dashi con il pesce azzurro!!) e ho rifatto anche i biscotti al matcha con la farina di Kamut per intolleranti al glutine (@glu. free ciao anche a te!) e che vengono sempre buonissimi. Però un bel piatto di pasta con verdure fresche di primavera e profumi selvatici è un’altra cosa, o no? ah, en passant, ho sbirciato le foto di milano per vedere se nella mega cucina di K. Aid ci fosse la gelatiera che cerco, ma mi sa di no, oppure è un optional di un mega motore a cui attaccare di tutto. dimmi che non è vero, e che sai esattamente quale gelatiera consigliarmi! bacioni, monica ( p. s. guarda, se hai voglia, sul mio blog cosa combinava in cucina una ragazza sveglia, dotata anche lei di parecchi utensili, negli anni settanta!)

  • Aniko ha detto:

    Ciao,
    finalmente sei tornata nel ‘vecchio’ Italy!
    Libro nuovo ?? Ritieni già prenotati almeno 2 copie!
    Ciao!!

  • san bernardo ha detto:

    Sigrid,sei andata in Giappone….e GIU’ è sparito di circolazione !
    GIU’ dove sei ? perchè hai smesso di scrivere ?Mi sa tanto che ha trovato il modo di andare sul satellite con tutte quelle signore ,e…ci guarda e osserva…..

  • ElenaB ha detto:

    Si!!Un altro libro!Lo voglio!Ma nel frattempo devo sbrigarmi a provare almeno un 50% delle ricette dell’ultimo libro, altrimenti sono una pelandrona!

  • twostella ha detto:

    Bentornata!
    Anche se ci mancherà la tua finestra aperta sull’oriente :-)

  • IlariaV. ha detto:

    Sigrid, bentornata.
    Con tutto il cuore.
    E che bello questo verde e bianco.

  • Anto ha detto:

    Questa pasta promette molto bene. Bentornata Sigrid.

  • ricciodimare ha detto:

    un carissimo saluto dal Lussemburgo!

  • Valeria ha detto:

    welcome back! originali ste bavette verdi!!

  • acquaviva ha detto:

    @gian dei brughi: assolutamente quando vuoi!!! Intanto ti segnalo dal 24 aprile al 2 maggio una mostra alla Triennale di Milano sull’Estetica del Sapore, ovvero l’arte giapponese della presentazione dei piatti: http://www.triennale.it/index.php?id=1&tbl=0&idq=1210
    Io sarò presente domani sera per l’inaugurazione e la sera del 27 per un evento collaterale, ma poi ci torno anche con un gruppo di amiche, probabilmente il 29. Se ti interessa fammi un fischio!

  • fiorentina ha detto:

    Vado a vedere in rete cos’è l’aglio ursino. Magari ce l’ho in giardino e non lo sapevo. Bellina da morire la ricetta, appetitosa e facile da realizzare, come sempre. Sei il giusto mix di tutto, bravissima. A presto! Cecilia

  • Nadia ha detto:

    Una bella ricetta ‘sigridiana’ non guasta mai.
    Certo che tornare dopo un viaggio così lungo fa il suo bell’effetto. Ma credo che tutto ciò sia estremamente salutare, specialmetne da un punto di vista mentale.
    Sei ristorata e piena di idee e spunti creativi dovuti dal fatto di aver cambiato aria per un pò. A me questo accade sempre anche quando faccio viaggi brevi. Torno e vedo molte cose sotto una nuova prospettiva e trovo che questo sia uno tra i più importanti benefici che si traggono dai viaggi.
    Nuovamente bentornata.

    Nadia – ALTE FORCHETTE –

  • Valeria ha detto:

    bentornata!! :) anche con ricette più familiari riesci sempre a farmi scoprire qualcosa di nuovo, l’aglio orsino proprio non lo conoscevo! :)

  • serena ha detto:

    @Sigrid, ciao, sono quella che ti ha contestato più e più volte! Mi rimangio pubblicamente tutto. Sono contenta di saperti a casa. Ho imparato ad apprezzarti ed a capire la tua ironia e la tua gentilezza in questi mesi che ti ho seguito virtualmente in Giappone. Complimenti.
    Bentornata!

  • valentin@ ha detto:

    Mi chiedevo cosa fosse l’aglio orsino.
    Ho cercato e ho capito.
    Credo di averlo avuto nel campo sotto casa, e temo di averlo fatto eliminare insieme alle erbacce pensando che fosse un residuo di vecchie e ignote coltivazioni (ho preso possesso del campo solo quest’anno)
    Me sciagurata!
    :.(
    Adesso scendo e vedo se è rimasto qualcosa…

  • Zazie ha detto:

    Bentornata Sigrid, e che magnifica ricetta.

    Ma è quello che racconti del tornare che mi colpisce al cuore. Io sono italiana (emiliana, per la precisione, innamorata di Milano, città in cui vivo) e sono andata a studiare/lavorare per qualche anno in Svizzera. Causa fidanzato divenuto marito sono poi rientrata in Italia, ma all’inizio è stata dura. Durissima. Ho odiato il mio paese, davvero. Lo sporco, la scortesia, i politicanti, la televisione, gli stipendi ridicoli… vabbè. Mi sono fermata solo per amore, ne sono contenta, e ho buttato la TV, ma davvero l’orgoglio per il mio paese è scomparso. E’ sbagliato anche questo, forse. Ma ora mi sento apolide, ecco (Ma adoro comunque Milano, perchè insomma, ci sono persone fantastiche anche qui dopotutto!)

  • Cristina ha detto:

    L’aglio orsino,questo perfetto sconosciuto,esiste sul suolo francese? se uso le favette congelate (quante?)di Picard commetto un’eresia? le ho nel congelatore ma non so come usarle e questa ricetta già mi piace…ma l’aglio?
    Non mi ripeto ma mi associo a tutti i commenti precedenti e,grazie.

  • sonia canadese ha detto:

    mi hai convinto…..anche a quest’ora riesci farmi venire l’acqualina in boccccca!!!

  • Che buono! tutto questo verde ricorda la primavera che speriamo cominci davvero!

  • Donatella ha detto:

    Ciao Sigrid! Bentornata in Italia! =)

  • mari ha detto:

    @Leone non dirmi che vai a raccoglierlo al parco Ravizza :-)??!
    Magari uno di questi sabati vengo a pranzo e mi presento…non abito lontana!

  • Silvia ha detto:

    ehh sìì, è proprio vero! stare lontani da casa ti fà capire cosa c’è di superfluo… e s’intende non solo in cucina ma anke nella quotidianità, nelle amicizie…
    Una collega, un giorno d qualke mese fà, mi ha presentato il tuo Blog… ed è stato subito amore-A-prima-vista… parole, foto, ricette tutto di gran gusto e ottimo sapore… COMPLIMENTI!!! :-)

  • Lale ha detto:

    Buon rientro :)
    Immaginavo che appena tornata ti saresti buttata su qualcosa al forno :p Ma la ricettina è davvero invitante, complimenti!

  • Gian dei Brughi ha detto:

    ciao acquaviva !
    quando ci si vede per combinare un qualcosa di nipponico ? bacione :-)

  • acquaviva ha detto:

    ecco finalmente il famoso “piatto di pasta” senza più contaminazioni nipponiche! Ammetto che sia molto goloso, ma perchè a me spunta una lacrimuccia?!
    Sob sob,io oggi vado di soba, così, tanto per tornare un momento nel mio ridimensionato cantuccio jap.
    Casomai le ricettine per il rankon od i 5 chili di riso ce le scambiamo di straforo, in postille piccole piccole a margine di post magnificenti, quando nessuno se ne accorge…

  • Anna ha detto:

    Ciao Sigrid, ben tornata!
    A me piace molto rientrare in Italia dopo un pò di tempo fuori e sentirmi straniera in patria. Guardi le cose sotto altri punti di vista…
    Sono contenta di leggere che presto uscirà un VOLUME II e spero sempre arrivi presto una mostra fotografica…NO NO, non preoccuparti, ora riposati un pò.. ma pensaci…
    Un abbraccio Anna

  • Steu ha detto:

    Ciao Sigrid, bentornata.
    Ti dedico “Mamma Roma addio!” del mitico Remo Remotti. Come? non lo conosci?!?!?!? ;_)
    http://www.youtube.com/watch?v=WC0uBCEjEdY

  • Denny ha detto:

    Non ho mangiato. Voglio questo ora!

  • almyel ha detto:

    …bentornata!!!!!

  • @Mari ma dato che sei così vicina come ti rintraccio? andiamo a fare una raccolta insieme di aglio ursino?

  • a tutti i ricercatori e ricercatrici ci aglio ursino, se mi avvisate per tempo, no ho una scorta in frizer e so dove andarlo a raccogliere in quantità. Sapete dove rintracciarmi e come, nn’è vero?

  • maia ha detto:

    Bellissima riflessione!

    dicci qualcosa di più sul nuovo libro!!!

    ciao

  • Patrycja ha detto:

    Bentornata Sigrid,

    è sempre un momento di poesia leggere la tua “vita” anche nel caoscasinoinferno delle strade di Roma!
    Aglio orsino, è la terza volta che ne sento parlare in due giorni soltanto: ma si chiama così perchè è peloso come un orso? ;-)
    Ma soprattutto a Roma dove lo trovo?

    Grazie di esistere :-)))

  • Precisina ha detto:

    Sei tu che riconcili.. cara Sigrid! Bentornata!!! :))

  • Lilja ha detto:

    Ehi ehi, tu, lo dici così, en passant, come se niente fosse? Un altro libro a ottobre? Che grande notiziaaaaaaaaaaaaaa!

  • bussola ha detto:

    ben tornata a Roma… una ricetta di cui conosco i nomi degli ingredienti :-) … la provo domenica

  • Chiara ha detto:

    Bentornata!! E intanto io… programmo il mio viaggio di nozze… in Giappone! ;o)

  • mari ha detto:

    è proprio vero! “nostalgia fisiologica di riso bianco”, di ordine, pulizia, gentilezza, pacata tranquillità ma allo stesso tempo instancabile efficienza…
    e tornare a Roma (nel mio caso a Milano) è un vero choc! Buona ripresa Sigrid!
    Ma dove si compra l’aglio ursino?
    m.

  • licia ha detto:

    ciao, è la seconda volta che mi collego al tuo sito che ho trovato per curiosità, è molto bello, complimenti da oggi inpoi avrai una nuova lettrice, assicurato!!. vorrei chiederti se qst ricette (splendide) le posso trovare in formato PDF e se sì, dove e come posso salvarle. grazie e complimenti ancora

  • Gloria ha detto:

    L’aglio orsino mi manca, per il resto amo le fave, la feta, e la pasta!

  • Ste ha detto:

    Un libro ad ottobre??!! Per il mio compleanno??!! Ohhh!!! Che bello!

  • fulvia ha detto:

    Ciao e bentornata!
    Posso essere sincerca? Non essendo una grande ammiratrice della cucina nipponica, sono ben contenta di questo primo post tutto italiano…mi mancavano gli ingredienti nostrani lavorati ad arte!
    Welcome back darling!

  • CorradoT ha detto:

    Bentornata Sigrid, anche a nome di tutti i cavoletti fiorentini!

    PS – Grembiuli e torchon col marchio “Cavoletti fiorentini” stanno per essere spediti, abbi fede :-)

  • Wanda ha detto:

    Ciao Sigrid, sono contenta che sei tornata (sia fisicamente che con ricette un po’ più occidentali!) ma si vede che tre mesi in Giappone hanno lasciato il segno…sono d’accordo con properzia, poetico questo post, trasmette un senso di pacatezza e tranquillità :)

  • antonella ha detto:

    Cara Sigrid ben tornata!
    la ricetta è splendida, ma essendo fabica posso solo ammirarla! peccato.
    Ti auguro un buon proseguimento di iniziative.
    Antonella (pavia)

  • Valeria ha detto:

    Bentornata!

    …e bentornato al bianco delle tue foto! :-)

    Grazie di tutto quello che riesci incredibilmente a trasmettere con i tuoi racconti, le tue foto e le tue ricette.

    Avrei addirittura anche una domanda: qualcuno mi saprebbe spiegare la differenza tra aglio fresco (che ultimamente trovo nei banchi dei mercati e supermercati) e l’aglio che si trova tutto l’anno a volte anche chiuso in delle retine di svarati colori? Mi sembra di capire non sia la stessissima cosa… Sarà un po’ come le cipolle e i cipollotti/le cipolline freschi/e?

  • laranapensatrice ha detto:

    bentornata, mi mancherà il giappone visto attraverso i tuoi occhi ma l’importante è ritrovarti qui ogni mattina
    al commento n. 7: siamo quasi omonime! non mi era mai capitato finora di incrociare chi portasse un nome simile al mio, che sorpresa!

  • dada ha detto:

    Un delicato ritorno, riesci sempre a comunicare, a trovare le parole, trasmettere sensazioni allegre e profonde. Ti ho immaginata davanti alle fave (non è il massimo della poesia in effetti). Se potessi, seguirei il tuo consiglio: tre mesi fuori casa per un ritorno all’essenziale.
    Detto questo, la pasta è da fare…peccato per l’aglio orsino, fantasma che perseguo da tanto tempo!
    Buona giornata a tutti!

  • clove ha detto:

    le fave sono nell’orto, l’aglio orsino nel bosco
    le bavette quasi in scadenza :p

  • Pamirilla ha detto:

    Concordo in pieno sul partire e sul tornare e prendere le misure della propria vita seminandola tra luoghi e noti e sconosciuti. In che misura? Con attenzione e saggezza, come in cucina!
    Partire è senz’altro la parte eccitante. Ma tornare ha in sè una dolcezza struggente. Sempre che si riesca ad attraversare la strada indenni!

  • Twinsmama ha detto:

    Mi ripeto, lo so, ma quanto sei carina!
    Nathalie ha scritto che sei un po’ timida: mi piace pensare che tu lo sia… che proprio dalla timidezza nasca questa tua rara, preziosa sensibilità nel raccontare in modo colorato e poetico anche le cose quotidiane…(al di là della laurea in lettere e tutto il resto).
    Detto questo, non mi piaccione le fave, sorry. A domani!

  • Tina ha detto:

    L’aglio orsino mi piace molto e adesso è proprio la sua stagione. Anch’io l’ho appena usato in una quiche col pesce. Bentornata Sigrid!

  • Tery ha detto:

    Questa ricetta è davvero molto ispirante, soprattutto che io ho odiato le fave per anni e adesso le sto pian piano riscoprendo.
    Mi rendo conto che l’amore per la cucina riesce ad avvicinarmi a cose che non avrei mai immaginato!

    Per quello che dicevi degli infiniti accessori che si hanno in cucina…hai proprio ragione, ci vorrebbe qualche mese lontano da casa per capire quanto alcune cose siano futili, ma nonostante questo sono sicura che riuscirei a sentire la mancanza di ogni piccolo attrezzino… e poi, per qualche strana legge della fisica, nei miei cassetti manca sempre quell’aggeggino lì che mi sarebbe così utile! :)
    E con l’avvento del blog le cose stanno peggiorando…….

  • Romì ha detto:

    Sigrid, bentornata a casetta! Che bel post. Meraviglia…
    P.S. nell’aria di bruxelles c’è trepidazione;)

  • Carolineh ha detto:

    La pasta con le fave è un grande classico della primavera siciliana. Da noi si fa fave e ricotta, ma con le fave intere e la ricotta a crema. Questa tua alternativa mi sembra parecchio invitante, la proverò senz’altro.

    p.s. mai sentito parlare prima di aglio orsino.

  • alem ha detto:

    bentornata!!!!!
    Questa ricettina la provo subito per festeggiare il tuo ritorno :) (per questa ho – quasi- tutti gli ingredienti!)

  • Kafcia ha detto:

    Bentornata! E adesso siamo pronti e pieni d’energia per ammirare i piatti nuovi provenienti dalla famosa cucina del Cavolo :-))

  • Rossella ha detto:

    Per me ha qualcosa di giapponese pure questo piatto, non so emana freschezza.

    I primi giorni del ritorno sono duri e piacevoli insieme. Io ho avuto problemi, dopo 3 mesi in Canada, a non capire come gli altri non avessero quella gentilezza ad oltranza e quell’ottimismo operativo che avevo imparato a far mio dall’altra parte dell’oceano.

    Ma credo che qui ci sia tanta gente che voglia scoprire (oltre che il prossimo libro)come il Cavoletto sia capace di rielaborare il giappone in Italia.

  • lise.charmel ha detto:

    questo post è bellissimo al di là della ricetta. ma mi hai dato anche un’idea per far fuori le fave nel frigo, grazie

  • babs ha detto:

    oh, riecco la sigrid più nota :-) sono tanto contenta di saperti nuovamente a portata di abbraccio. mi spiace non averti incrociata lo scorso week-end e ti ringrazio per i saluti che mi hai mandato. recuperiamo vero?
    ciao, buona giornata!

  • Mirta ha detto:

    Altro che cuoca e fotografa o viceversa o parimerito…c’è la poesia dentro di te. Quante sensazioni insieme! Un blog sinestetico, ogni volta la pelle d’oca per colori profumi immagini parole uno alla volta o tutti insieme, grazie. E bentornata!

  • Denise ha detto:

    Ciao!!! Bentornata in Italy! Non sai quanto ti ho invidiata in questi mesi…è uno dei miei sogni andare a farmi un giretto da quelle parti e tu ne hai proprio vissuto l’essenza!! Bello tornare un po’ diverse, un po’ rinate. Ora mi rimetto a leggere le tue nuove ricette…nuovamente italieniggianti…e continuo a scoprire sempre qualcosa di originale. Grazie grazie e ancora grazie di tutto quello che mi regali ogni giorno.

  • campanellino ha detto:

    ecco, un po’ di made in italy ci mancava :)

  • properzia ha detto:

    Bentornata! Tu ritorni e io parto…non vado lontano, ma mi allontano comuque dai passati tre mesi di quotidianità…che post poetico, niente di quello che hai scritto potrebbe essere più vero..Il cibo, i colori, i sapori, gli odori restano comuque un modo molto efficace per ricordare casa o ricordare i viaggi.
    Quindi…bentornata!

    Properzia

  • Daniela ha detto:

    Non ho mai assaggiato l’aglio orsino anche se l’ho visto nei boschi molte volte. La prossima volta che mi ci imbatto lo raccolgo!

  • Ariannina ha detto:

    Bentornata!

  • Mamma mia, ho trovato cosa cucinare stasera.
    Grazie!! :)

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