Popovers with strawberry and orange butter

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Hmm, allora, da dove iniziare? Un po’ di notizie dal fronte?? Beh, ecco, non sono morta (manca poco), invece oggi inizio la terza settimana di lavoro al prossimo libro, ovvero, negli ultimi quindici giorni ho praticamente chiuso due capitoli e cucinato, testato, ritestato, fotografato 34 ricette. Il che di per sé non è nemmeno enorme, ma quando ti ostini stupidamente a fare il onemanshow (dalla spesa alla cucina passando per lo styling, le luci, la scrittura e ovviamente il lavaggio dei piatti), beh, un po’ lo è. Al punto che mi sto chiedendo se non sarebbe ora di iniziare una cura vitaminica di quelle violenti perché pensare che siamo ‘solo all’inizio’, beh, non è che sia proprio il massimo del conforto morale :) Per farvela breve, al momento non ho ne tempo ne sopratutto energia per cucinare molto più di quanto programmato (non siamo ancora alla dieta ‘pizza al taglio’ ma manca poco anche per quello :) per cui direi che questo blog andrà un po’ cosi, al rallentato, per i prossimi tempi, anche perché la sera mi addormento davanti ai vecchi episodi di ncis (ci eravamo già bruciati tutto l’archivio di dr house in Giappone :) come una pera cotta e così, il blog se ne rimane un po lì, cioè qui… (ma sono ottimista, con l’avanzare dei capitoli dovrei andare più veloce e poi verso fine maggio c’è anche un break programmato, non vedo l’oraaaaa :)). In compenso sto guadagnando un sacco di cavolopunti presso amici e commercianti del quartiere a furia di distribuire i risultati dei miei cucinamenti (sotto il motto ‘levatemi sta roba dalla cucina che non la posso più vedere’ :), insomma, uno si prende le soddisfazioni che può :) Fin qui il paragrafo di autocommiserazione (‘che s’ha da fa’ per campa’, e anche ‘hai voluto la bicicletta ecc’), mi sento già meglio ora che mi sono potuta sfogare :)

Veniamone piuttosto alla ricetta di oggi: Cos’è sta roba?? Beh, ecco, vi dirò che non ho mai visto un popover autentico nel suo habitat naturale, l’avevo solo sentito nominare un paio di volte, cosi come anche il suo cuginetto il ‘yorkshire pudding’, indissociabile dell’english roast, e di per sé ovviamente mi stava simpatico già solo per il nome, e poi mi incuriosiva sta cosa della pastella che gonfia gonfia gonfia e collassa per formare una specie di panino bignettoso da accompagnare a cose dolci o salate… Insomma, l’altro giorno dietro segnalazione amica sono finata sul blog di Sweet Paul (me lo presentavano come bravo foodstylist, vi dirò, preferisco Adam Pearson e anche di gran lungo :), dove però era stato postata di recente questa ricetta del popover con il burro di fragole, tipica, pare, di un caffè americano che si chiama, appunto, popover. Poi però, girando nella rete, non ti scopro che di popover ce n’è pure da David Leibovitz e persino, ultimo post, su Delicious Days? Insomma, tutti pazzi per il popover, ultimamente, sembra… :)) In ogni caso, io li ho fatti per la colazione della domenica (l’unico momento in cui non avevo altro da cucinare, eheh :) e devo dire che sono davvero divertenti e scemi da fare, e poi sopratutto che non sono affatto malvaggi, insomma, mi sembra un’ottima cosetta da colazione del weekend (anche perché ho come l’impressione che questi vanno consumati caldi all’uscita dal forno :)

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Popovers con burro alle fragole e arancia

per una teglia da 6 muffin

latte fresco 240ml
farina 120g
uova 2
sale una presa

per il burro alle fragole

burro 200g
zucchero a velo 40g
fragole una decina
la buccia grattugiata di un’arancia
una punta di sale

Per il burro: frullare brevemente il burro morbido insieme allo zucchero, il sale, la buccia e le fragole lavate e tagliate a pezzettini. Riporre il tutto al fresco e lasciare rapprendere un po’ prima dell’uso.
Per i popovers: Sbattere leggermente le uova alla frusta, aggiungere il latte e mescolare bene, e aggiungere ifìnfine la farina e il sale e sbattere fino a ottenere un omposto liscio(il tutto ci metterete un minuto, non ci vuole niente :). Lasciar riposare il composto (che assomiglia a una pastella da crepes) per un’oretta a temperatura ambiente, poi versarlo in una teglia da muffin leggermente imburrata, riempiendo completamente ogni buchetto da muffin (con questa quantit di pastella sono riuscita a riempirne esattamente 6). Infornare a 220° C per 40 minuti, abbassando il forno a 180°C negli ultimi dieci minuti di cottura. Sfornare, lasciar riposare qualche minuto e sformare i popover. Servire caldi con il burro di fragole (o con della marmellata o quel che volete).

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83 Commenti

  • Dorima ha detto:

    Ricetta collaudata ieri sera. Délicieux!

  • intheprairie ha detto:

    sto in america, e adoro gli popovers, mio marito li fa in vari modi ma sempre salati tipo con le alici o con il timo , provero anche questa versione con il burro di fragole

  • Lo81 ha detto:

    mmm…sfiziosi questi popovers, e anche semplici! Confesso che non li conoscevo, mi sa proprio che li proverò presto!
    Complimenti per il tuo bellissimo blog!

  • Ba ha detto:

    @ san bernardo
    Aaaaah, beh, se sabato mattina in Piazza Vecchia avevi il cappello da alpino, ti avrei riconosciuto anch’io!!! Di sicuro eri l’unico…

  • Luciana ha detto:

    Ottima ricetta, precisa e validissima, da seguire alla lettera.
    Qualche piccola difficoltà per convincere i popovers ad uscire dallo stampo, ma dopo la fine ingloriosa del primo gli altri hanno preso paura e sono usciti tranquilli!
    Grazie

  • monica vannucchi ha detto:

    @serena, quali burri ricomponi? ci daresti le ricette? sarei molto interessata…; in cambio posso dire a tutti che in un ristorante svizzero mi hanno servito un burro montato (ricomposto?) col wasabi, per accompagnare pesce nordico tipo aringa affumicata, e che l’insieme era perfetto! il wasabi è di solito troppo forte e troppo jap, ma con il burro era delicatissimo e si sposava bene con l’aringa al posto del troppo abusato sushi… ciao ciao monica

  • kkri ha detto:

    Proprio carino il modo in cui si mangiano questi popovers (nel senso che sono delle cose gonfie-finite???) con questo burro aromatizzato, wow. Se domani nessuno mi farà un dolcetto per il mio compleanno, provo a far questi dolcetti con qualche variante, burro e marmellata mischiati, una bella cucchiaiata di crema sul top of the pop(overs)? Se poi verranno bene, via sul blog…

  • anna ha detto:

    Che forma e che nome buffo questi popovers! Molto british questa ricetta! complimenti! :)

  • Nirvana ha detto:

    BENTORNATA!!!!!!
    In ritardo lo sò..
    Ma che bello!! Indaffarata ma ci sei!!
    Aspetto il tuo secondo libro, e chissà che non riesca a farmi fare la dedica personale questa volta!!!

  • shayma ha detto:

    Sigrid dearest, the moulds are gorgeous- the white ones, are they vintage? i adore them. love how you call these the “cousin of yorkshire pudding”, i agree. love the recipes and photos, as always. baci, shayma

  • Anna ha detto:

    Io non posso che dirti…. NON VEDO L’ORA DE
    “Il libro del cavolo part. II”. (e poi III e via così…)
    Buon lavoro Sigrid! Anna

  • lunadeiboschi ha detto:

    Uhm uhm, per preparare i popovers ci vogliono quasi due ore (una di riposo pastella e 40 minuti di cottura)… quindi, potrebbero andar bene da brunch domenicale, quando ci si sveglia un po’ più tardi (ma non troppo) e magari si fa una colazione luuunga…nel tempo di attesa, si può stirare qualcosina, preparare altre delizie o, magari, fare ancora un pisolino!!! ^^
    Ma voglio proprio provarli, magari per una merenda :-)P
    Aspettiamo con ansia “il cavoletto 2”! :D

  • Twee ha detto:

    eccolo il mio stampo da popovers!
    [ ]
    Ti diro’ che vengono molto bene pure i muffins li’. La forma delle vaschette li fa venir fuori come dei porcini e massimizza il volume del “muffin top” un po’ biscottato che e’ la mia parte preferita dei muffins, farei come Lorelei di Gilmore Girls e mangerei solo che quelli!

  • Fabiana Del nero ha detto:

    Conoscevo i popover in una versione salata, con un sugo denso e scuro accompagnati da un importante arrosto.
    Questa versione più colorata è molto divertente, potrei provare con qualcuno dei miei burri ricomposti, ad esempio quello alle rose e glicine, oppure quello alla lavanda e rosmarino…. mi hai dato un’idea!

    un caro saluto e se avanza qualcosa sappi che anch’io ti attribuirei volentieri tonnellate di cavolopunti in cambio di un assaggio!!!

    Fabiana

  • Andrea ha detto:

    Forte ‘sta ricetta! ideale per una colazione o anche per un dopo cena con amici.
    Il mio dramma è: finalmente vieni a Bruxelles a presentare il libro. Io ovviamente quel giorno parto per Roma. Devo confidare nel vulcano islandese per non partire io cosi’ posso venire a La Piola? :)

  • Cristallina ha detto:

    mmm… devo assolutamente provare a farli.. mi ispirano di sofficioso..

    (mezzogiorno non è decisamente un buon momento per leggere il tuo blog.. fameeee)

  • marilisa ha detto:

    sigrid:)))!!!!cmq io mi offro come assistente volontaria!!!!se mai ti viene l’idea di farti aiutare….scrivimi:)!!!!sarebbe un piacere:)

  • @Marcella (54): un saluto :-)

  • anna ha detto:

    ciao,
    ho segnalato il tuo libro (e il tuo blog) alla proprietaria di un negozio di verona che vende oggetti da cucina di vario genere, tutti molto ricercati e carini. Siccome ho scoperto che a verona il libro del cavolo non è venduto in nessuna libreria ho pensato che poteva essere una idea suggerire alle proprietarie del negozio in questione di contattarti..come devono fare?
    ah il negozio si chiama suofflè e sta in corso cavour…nel caso ti capitasse di fare un giro a vr!

  • campanellino ha detto:

    Questa sì che MI PIACE assaje :)

  • Martina ha detto:

    Volevo solo informarti che ho appena ordinato il tuo libro… hooray!!! non vedo l’ora che arrivi :-)))

  • Martina ha detto:

    Grazie per la ricettina Sigrid…
    mò darò un’occhiata anche ai siti che hai citato.

    @Topazzia: sì sì facci sapere della panna acida…magari ci fosse davvero!!!

  • topazzia ha detto:

    ciao sigrid credo di aver trovato la panna acida prodotta dalla tre valli per una particolare fascia di consumatori, ovvero arabi e asiatici, possibile? devi cercare nei negozi di cibi etnici ed è fresca, no lunga conservazione. me ne parlava un mio collega bengalese, in questi giorni ti faccio sapere qualcosa di più, magari ti serve per le ricette del nuovo libro……

  • Marcellagiorgio ha detto:

    Ciao Sigrid!
    Vorrei essere lì con te a dare una sbirciatina a quello che stai preparando..a cosa stai scrivendo e fotografando…sono curiosa mooolto curiosa!!

  • san bernardo ha detto:

    O.T. x Gian dei Brughi…pensavo di poterti incontrare sabato mattina…sotto il portico del Palazzo della Ragione….avevo il cappello alpino in capo….mi avresti riconosciuto…. :-)

  • Qui negli Stati Uniti i popovers sono molto difusi. Il loro nome sempre mi e’ sembrato simpatico. Mi piace la idea di abbinarli con il burro di fragole, provero la ricetta.

  • vale'n'tina ha detto:

    Sigri coraggio! Siamo qui che ti leggiamo tutti i giorno, cuciniamo le tue ricette e aspettiamo il tuo prossimo libro.
    Ti vogliamo bene non mollare!!!
    :)

  • Serena ha detto:

    Cara Sigrid,
    ci siamo sentite per mail giusto un giorno fa (ti avevo chiesto delucidazioni in merito ad un master che avevi fatto….)…e guarda un po’ che coincidenza: io oggi preparo una bella marmellata alle fragole e arance (tra qualche giorno la posto) e tu che mi fai? un burro alle fragole con un pizzico di arancia!!!Evviva la telepatia!!
    Un grosso in bocca al lupo per il tuo libro…sei bravissimissima!!
    ps: oggi a Milano alla mostra di Alessandro Guerani ho incontrato una giornalista bionda che scrive di cultura e life style che tu conosci, purtroppo non ricordo il nome…è una persona a dir poco deliziosa!

  • Emanuela ha detto:

    Oddio, questo burro fragoloso mi fa già venire l’acquolina in bocca!!! :Q

  • Valeria ha detto:

    uuuuuuuuh, ottobre!!non vedo l’ora!:) nel frattempo basta anche qualche ricettina come questa una volta ogni tanto! :) bbbbuuoooniiii col burro alle fragole, un po’ un mattonazzo ma è proprio vero, i tre segreti della cucina francese vorranno pure dir qualcosa (1)burro, 2)burro, 3)burro) :D

  • ElenaB ha detto:

    Mai sentiti nominare, neanche qui in Inghilterra. Ma li faccio subito! Andranno bene anche gli stampini di metallo che di solito uso per i muffin? Spero di si! Meraviglioso anche il burro alle fragole…magari lo sperimento anche con altri frutti estivi!

  • Marina ha detto:

    Devo smetterla di guardare il tuo blog quando si avvicina l’ora di cena, altrimenti la mia pseudo dieta va a ramengo! ;-D

  • Twee ha detto:

    Hello! I popovers li ho provati la prima volta a St. Cloud in Minnesota in un ristorante che ne aveva fatto la propria specialita’. Me li avevano serviti con il burro montato con il miele YUM! Mi sono piaciuti cosi’ tanto che i miei ospiti mi hanno procurato una teglia apposta per i popovers e l’hanno accompagnata con la ricetta. Ti confesso che mi ci devo ancora cimentare perche’ da quel che mi dicevano l’impasto e’ molto suscettibile alle condizioni atmosferiche e puo’ venir fuori anche un disastro depresso..Adesso che me ne hai fatto ricordare l’esistenza vado subito a farli!

  • Dario Bressanini ha detto:

    Carissima :-)
    Complimenti per il nuovo libro. Pero’ se continuo a fare il “one woman show” mi dimagrisci ancora di piu’ ;-)

    Dario

  • valentin@ ha detto:

    Sigrid:
    1) sono curiosissima ed eccitatissima all’idea del nuovo libro!!!
    2) cioè vuoi dire che da questa pastella semplicissima, senza burro e senza lievito, vengono fuori questi cosi simpaticissimi? devo provare per forza, allora!

  • Daniela ha detto:

    Non conoscevo questi dolcetti sono fantastici. se ti serve un’aiutante vengo molto volentieri.

  • fulvia ha detto:

    buoni!!!
    Il mio problema è che se voglio far assaggiare queste leccornie a mio marito,devo scegliere per forza la farina senza glutine che richiede tutt’altra preparazione..ci provo, però…vedremo…grazie sigrid.

  • Sigrid ha detto:

    @mariasole: pensa che a me Amélie Nothomb non è mai piaciuta! :) (non per come scrive, è che me la ricordo che anni fa, al suo esordio, andava in giro a dichiarare che si nutriva solo di tè e di frutta marcia, insomma, mi è rimasta antipatica, anche se in realtà i suoi libri non mi dispiacciono, anzi, è non c’è bisogno che lo dica io, ma l’è brava, sissi :))

    @piera: beh, è un portfolio di foodstyling, non un ricettario :) (però alcune cose stanno sul blog di Matt, il suo compagno fotografo http://www.mattbites.com :)

    @patricia: ma ciao!! :) a propos, se passi su fb, c’è qualcuno ce cerca ricette dolci dalla tua zona, chissà, magari le conosci…? :))

    @barbara: non lo so :) Cioè, si, certo, ovviamente, il blog chiede tempo, un tempo che normalmente c’è, ma in questo periodo in cui manca il tempo per qualsiasi cosa, manca anche quello per il blog (e poi ho la cucina monopolizzata dal libro :)

    @nanninanni: ecco, in questo momento mi manca solo un trasloco amme’!! :)))

    @laroby: forte!!! perché non le scrivi per chiedere se è un caso o meno?? :DD

    @riccardo: a me invece mi manca la versione salata (e l’english roast…!! :) prima o poi… :)

    @daisy: ma scherzi?! se vengo a farli concorrenza in loco con i miei biscotti alla prossima occasione mi sputano sulla pizza al taglio, no grazie! ;)))

    @catobleppa: comedirebbero in Julie&Julia ‘il. burro. non. basta. mai.! (e hop 250g di grassi animali in padella…?! :)

    @fabiana: beh, cpita, la rete è grande, i blog sono tanti e gli esseri umani sono imperfetti, insomma, non possiamo mica prendercela :)) Scherzo, benvenuta! :))

    @pamirilla: sissi, il bello è he pian piano si sta mettendo in moto un sistema di scambio, ho già guadagnato una confezione di burro Sorresina (volevo svenire quando me l’han data :), oggi invece ho ricevuto mezzo chilo di vialone nano, insomma, fico, un’altro po’ producendo solo biscotti potrò vivere in autarsia totale!! :))

    @zebra a poi: si ma bisogna aspettare fino a ottobreeee :))))

    @nadia: sicuro! son convinta che vada bene anche sui pancakes, sulle brioches e qualsivoglia altra cosetta caldacalda e dolce, sissi, provaprova! :)

    @roryanna: hihhi, fai bene a ricordarmelo ma il toadinthehole è archiviato già da anni nel cassetto ‘ricetta trasgressiva per serata di disperazione’ da ormai un paio di anni, chissà se prima o poi mi capiterà di farla?! :)

    @barbaraT: vero, però in fin dei conti il tempo che uno passa a distribuire le ricette e raccogliere pareri e appunti è grosso modo quello che metti a fare da te… però. maybe, in un futuro prossimo… (per stavolta è andata cosi va :))

    @daniela: non mi ricordo niente di simile in portogallo, ma forse è stato una svista mia??

    @monica: già, vero! Solo che per i primi 20 minuti continuavo a passare e ripassare davanti al forno tipo ‘ma i alzerannoooo???’ :)) però ecco, l’angoscia si è risolta in popover supergonfi :))

    @vania: ma ciao! Benvenuta anche a te! :))

    @alessandra: per ora niente posto da assistente :) in compenso, se vuoi mandarci la ricetta del burro alla lavanda, mi interessaaaaa!! :))

    @laurel: si, pare esistino anche gli stampi da popovers, anzi se ho ben capito sono più alti, però tutto sommato funziona anche con quelli da uffin :)

  • Betta ha detto:

    anche io mai sentiti nominare i popovers, ma sembrano delicious!! a qs punto devo proprio procurarmi la teglia da muffins, la trovo nominata dappertutto: mi consigliate quella di silicone o meglio altri materiali?
    un saluto a tutti i lettori del cavolo!

  • mariasole ha detto:

    …lo so non centra niente ma sto divorando i libri di amelie nothomb e li associo tremendamente a te….

  • PIERA ha detto:

    Ciao Sigrid, presa dalla curiosità sono andata a vedere il sito di Adam Pearso, bellissime foto certo ma ……le ricette?
    Grazie

  • patricia b. ha detto:

    Ciao Sigrid:) Mai sentito nominare il popover!(nome un po buffo), pensa… mi piace però, così come il burro alle fragole… proverò!
    Ti abbraccio
    Pat

  • barbara ha detto:

    Il fatto che sarai di meno sul web e’ un buon segno, alla fine dei conti. Vuol dire che ‘the other life’ ti assorbe di piu’ di quanto credessi.
    Enjoy.

  • Nanninanni ha detto:

    Oltre che come colazione della domenica ovviamente li vedo bene anche come tea-time treat.
    Ciao

    P.S.: se ti può interessare nel mio palazzo vendono un appartamento… ;-)

  • Chiara ha detto:

    Cara Sigrid, l’attesa del nuovo libro ci aiuterà ad accettare le tue assenze!!! Intanto quanto mi piacerebbe essere una tua vicina assaggiatrice…

  • Gloria ha detto:

    Non li avevo mai sentiti nominare ed in effetti mi sembrano proprio golosi, soprattutto con questo burro di fragole… gnam!

  • Aniko ha detto:

    Sanno di primavera!!!!
    (Che tarda tanto ad arrivare )
    Noi comunque non ti abbandoniamo…quando ci sei
    ci precipitiamo a leggerti!!

  • Cristina ha detto:

    Non ho mai provato i popover, sembrano simili ai Yorkshire puddings, come dici, e condivido l’idea che probabilmente vanno mangiati velocemente – ma sono così invitanti che non penso sia un problema :-)
    Il burro alle fragole mi attira tantissimo!!! Le tue foto sono s.p.l.e.n.d.i.d.e.

  • LaRoby ha detto:

    Ma ci credete che ho appena ricevuto una mail, da un utente del sito che gestisco, che si firma……Signora Popov????!!!?!?! Bbbuuuuahahahahahahaha:DDD Che sia un caso o una fan del Cavoletto si è lasciata ispirare per lo pseudonimo???

  • riccardo ha detto:

    Tre anni di vita in UK, decine di sunday roasts e non ho mai provato l’equivalente dolce dello yorkshire pudding (non sapevo neanche che esistesse, lo ammetto). Shame on me!
    In bocca al lupo per il nuovo libro. Non vedo l’ora di averlo!

  • barbara ha detto:

    P.S. se ti mancano episodi di NCIS la tua assenza dal blog è più che giustificata, quel tf è fantastico!

  • barbara ha detto:

    E chi li aveva mai sentiti nominare prima i popover? O__o Hanno una forma carina ma i miei occhi sono puntati sopratutto sul burro alle fragole… buono!!!

  • Daisy ha detto:

    Ma se ti avanzano dei cucinamenti noi siamo pronti a riceverli!!
    Diciamo che passiamo da Doppio Zero la sera e, mentre ci beviamo un bicchiere in allegria, sottraiamo le tue ‘creature’ alla tua vista in un battibaleno…cosa si fa per non aiutare la propria food blogger preferita!!

  • catobleppa ha detto:

    Notizia dell’ultim’ora, alla fine pare che non sia il burro il problema (e tutti diranno ecchissenefrega, in effetti… ma giusto per chiudere il cerchio della discussione burro vs. olio di qualche post fa che aveva coinvolto niente popo(ver) di meno che Dario Bressanini). Così, stamane ho provveduto ad acquistare il costosissimo burro Occelli (e nel weekend ho anche acquistato una gelatiera, per festeggiare): e adesso mi arriva sta cosa del burro fragoloso, ohmygosh, potrei svenire!!!
    Vabbe’, tutto ciò per dire che ho già deciso la colazione di domenica prossima :PPPP

  • Fabiana ha detto:

    prima di tutto devo fare una terribile confessione.. è la prima volta che passo di qui… credo di essere l’unica a non sapere di te.. o meglio ad avere scoperto di te solo ora.. ma mi farò perdonare.. nel frattempo ti faccio i complimenti per questo piatto… e per il libro… un bacio Fabiana

  • Alelunetta ha detto:

    Carini! il burro alla fragola non fa per me :) ma la marmellata sì..quindi… all’arrembaggiooo!!!! ;D

  • UnaZebrApois ha detto:

    …c’è per caso qualcuno che affitta nei pressi di casa tua?!(cosa non si farebbe per un manicaretto DOC!) Questi popovers son troppo simpatici!!!E il burro alle fragole è così carino!!!
    Ti auguro buon lavoro, in attesa del nuovo libro (so che non dovrei dirlo, ma…EVVAI!!!)…a presto (spero per te, ma anche un po’ per noi ;P)!

  • Pamirilla ha detto:

    Più di tutto mi fa impazzire il nome :) pop pop.
    La ricetta sembra una versione povera delle canelles….sbaglio?
    Condivido con te i vicini contenti causa esperimenti e prove varie: bello sentirsi amate dai vicini, no?
    Peccato (per noi) che dovrai trascurare il blog ma buon lavoro!!!

  • chiachina ha detto:

    Gnammi, ci eri mancata…Non vedo l’ora che sia domenica per provarli!

  • Kafcia ha detto:

    Vabbè, ce ne faremo una ragione se il blog verrà aggiornato meno. Alla fine ci aspetta un bel libro da sfogliare, provare e gustare.

    In bocca al lupaccio

    Ciao ciao :)

  • Anna Greco ha detto:

    il buon umore può arrivare, inaspettatamente, da una ricetta di un Bolg!
    GRAZIEEEEEEE!

  • carlotta ha detto:

    Che bellezza i popovers! con quel delizioso burro poi! In bocca al lupo per queste settimane intense, allora, e buon inizio settimana!

  • Sabry ha detto:

    Ciao Sigrid, buona e veloce questa ricetta, sono da provare per una bella merenda o colazione, grazie!!!

  • Nadia ha detto:

    Vedila così: i tuoi sforzi non saranno vani e mieterai sicuramente altri grandissimi successi, frutto della tua competenza.
    E che dire di questi simpatici popovers? Ci sarebbero stati bene ieri mattina per colazione, anche se non rimpiango affatto i pancakes che presto arriveranno anche sul blog.
    Ottimo il burro alle fragole: quello sarebbe stato bene anche sui miei pancakes!
    A presto e ‘bonne chance’.

    Nadia – ALTE FORCHETTE –

  • Mansikka ha detto:

    Mi offro come aiutante, sia in cucina che dietro l’obiettivo. :-)

  • Francesca ha detto:

    Cavoli cavoli cavoliiiiiiiiii…voglio il tuo prossimo libro!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  • dada ha detto:

    Miam sembrano cosi’ soffici e anche secondo meno hanno un potere antistress oltre che traditore :-)
    Bon courage! Purtroppo non posso offrirmi all’assaggio…

  • Romí ha detto:

    Eh, come ti capisco. Quella storia di voler fare tutto da sola. Certo che in effetti sull’assaggio, BarbaraT ha ragione. Perchè secondo me è come quando scrivi qualcosa e poi lo devi correggere, lo rileggi talmente tante volte che alla fine gli errori non li vedi più. Quindi è una buona idea affidarsi a papille gustative vergini. No, se hai bisogno d’aiuto, dico…
    P.S.Sul tuo break programmato di fine maggio, qui ci sono almeno sei ragazze che non vedono l’ora anch’esse (per non parlare dei 150 e passa invitati, ma non te lo voglio dire per non metterti ansia….;))

  • Roryanna ha detto:

    Se ti affascinano i popovers e simpatizzi con lo Yorkshire pudding prova anche, più in là quando avrai tempo e voglia, l’altrettanto allegro Toad in the hole…

  • barbaraT ha detto:

    ….serve una manooooo??????? io mi offro volotaria!! a parte gli scherzi, sigridina bella, secondo me potresti seriamente pensare di ricorrere a dei “recipe-testers”, insomma gente affidabile che prova per te le ricette e ti fa un resoconto dettagliato del risultato, e magari in base a questi test decidi cosa preparare, foodstylizzare e fotografare.. penso che un bel 30% del lavoro te lo risparmieresti..

    sweet paul a me piace (si, anche adam pearson mi piace-che poi francamente uno non si immaginerebbe mai un “razza-di-omaccione-barbuto” come lui dietro al suo styling!) però, in particolare, ho trovato veramente una genialata questa cosa della rivista online che si è inventato ultimamente… eddai perché non lo fai anche tu il cavoletto mag’? (ora mi ci manda…)

    i popover li ho mangiati sia a new york che a san francisco, sono buoni anche solo con un velo di burro ma, come dici tu, solo se sono ancora tiepidini poi diventano piuttosto gommosi e anche riscaldati non è la stessa cosa… buoni e traditori, sembrano così leggeri e finisce che te ne mangi allegramente 3 o 4 e invece sono una bella botta di calorie!

  • daniela ha detto:

    Ciao Sigrid! Bello ritrovarti..
    Mi pare che questi dolcetti siano simili a quelli della Pastelaria Suica di Lisbona, li hai provati?
    Li servivano per colazione, nel loro pirottino di carta. così, plain. Non mi sono azzardata a provarli ed ora mi pento!!

  • monica vannucchi ha detto:

    Meravigliosi, condivido con LaRoby, sono antistress: in pratica se il soufflè non ti riesce, lo rivendi come popover ( ma perchè c’ha sto nome cosacco?)
    Sono curiosa come una scimmia per il nuovo libro, ma ovviamente, tu non sveli nulla!!! giusto?! non potresti fare un quiz con qualche indizio e chi si avvicina di più vince, che so, dieci copie gratis (oppure un bel tostapane Kitchen Aid, che mi farebbe proprio comodo!)? bacio e sursum corda ( prova con le vitamine però!) monica

  • Vania ha detto:

    Ciaaaaaaaaao!!!! ti “conosco” da poco: tutti i giorni butto l’occhio nel tuo blog… e sabato ho acquistato il tuo libro. Non vedo l’ora di sperimentare un po’ di ricette in una cena tra amici. Per ora tanti tanti complimenti: per le ricette … e per le FOTO!!!! buon lavoro!!!

  • Laurel ha detto:

    E’ un po’ di tempo che volevo provare a fare i popovers, ma pensavo di dover usare uno stampo diverso. Vedo che tu hai usato quello da muffin e sono venuti bene, provero’!

  • Ily ha detto:

    mmmmmh che buoni, il blog di sweet paul lo conoscevo, adesso vado a vedere l’altro.
    Proverò di sicuro il burro alla fragola ed anche i popovers….mai fatti!

  • Alessandra ha detto:

    Io mi propongo per farti da assistente! Tu ne hai assolutamente bisogno..ed io sono stufa di aggirarmi per i tribunali (n.d.r. da avvocato non da delinquente:-)!)..così magari imparo a usare la mia macchina fotografica!
    Troppo forte il burro fragoloso! Finora ho provato solo quello alla lavanda!

  • LaRoby ha detto:

    Ma che carini!!! In pratica dei soufflè anti-stress: perchè questi devi sperare che ti si sgonfino, per riuscire a puntino :)))))

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