Vous prendrez bien un p’tit plat belge? :-)

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Siccome tutto questo girovagare per le campagne di casa cavoletto vi avrà, forse, fatto venire un petit creux, oggi piccola raccolta di cose varie ed eventuali cucinate negli ultimi giorni (io nel mentre mi sono ritrasferita su lidi a voi più noti :-). Si inizia con un momumento di belgitude di cui non mi era mai capitato di parlare qui: L’américain préparé. Trattasi di un battuto di carne di manzo cruda (il quale, nature, si chiama filet américain) che va poi condito (e cosi diventa américain préparé, anche se spesso i due termini sono intercambiabili). Da noi molto popolare, sia nei ristoranti che nelle paninoteche (si usa anche come ripieno dei panini), in ogni caso, non è una cosa da mangiare ovunque, poiché com’è ovvio la carne dev’essere ottima e l’insieme freschissimo. (ps per colloro che avessero già iniziato a storcere il naso, faccio notare che questo piatto non è sostanzialmente diverso dalla battuta di fassone che tanto va da queste parti – e che fra l’altro è anche ottima :-)

Américain préparé, per 3: tritare al coltello un 450g di filetto di manzo (presa dal macellaio, se è un blancbleubelge è meglio ma non insisto :-), e condire con, alla rinfusa, un cucchiaio di capperi dissalati e tritati, un cipollotto fresco tritato finisismo, un tuorlo crudo, due gocce di tabasco, un cucchiaio scarsissimo di worcestershiresauce, un cucchiaino di maionnese, fior di sale e pepe nero macinato. Mescolare energicamente il tutto, e servire con patatine fritte, qualche cetriolino sott’aceto e, volendo, un tuorlo crudo (qui di quaglia, poi ho anche aggiunto un po’ di germogli di porro e delle fettine sotili di asparagi bianchi marinati con olio d’oliva e aceto di mele). piccola nota sulle patatine fritte: sono in sostanza sempre quelle di mio padre (cfr libro del cavolo :-) solo che stavolta siamo andati su una sezione esagerata di 13mm dietro dritte sentite alla tv belga non molto tempo fa, e va detto che così spesse non sono affatto male :-)

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Secondo capitolo: gli asparagi bianchi, meglio se di Malines (o, più realisticamente, di Bassano :-)), anche se l’altro giorno ne ho acquistato di ottimisisme anche in francia (le vedete nell’ultima fotina del post di ieri :). Ovviamente non ho resistito a farli in versione à la flamande, con uove soda al burro e erba cipollina (al posto del prezzemolo :-), e poi già che c’ero ho fatto anche un giochino non proprio tradizionale confezionando una zuppa che sognava di essere un cappuccino, usando anche un po’ del formaggio di capra acquistato in Francia.

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Cappuccino di asparagi bianchi e crottin de chavignol, per 4: pulire 300g di asparagi bianchi e tagliarli a pezzettini, sistemarli in un pentlino, aggiungere una piccola patata sbucciata, un 40g di crottin de Chavignol, 2dl di birra bianca e qb di acqua a coprire il tutto, e far cuocere per 20 minuti. Frullare, aggiustare il condimento, versare nei bicchieri. Infine, far schiumare un po’ di latte freschissimo (de la ferme) scaldato, prelevare la schiuma e distribuirla sulle zuppette.

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Questi qui invece non sono per nient’affatto fiamminghi, solo che il caso ha voluto che inciampassi in dei panais, delle pastinache insomma (che in realtà si trovano anche a campo de’ fiori, sempre a prezzi proibitivi of course, altrove non li ho mai visti), la ricetta invece l’avevo adocchiata una vita fa su chocolate&zucchini, e finalmente l’ho potuta provare… :-)

Tortine di pastinaca & chorizo: sbucciare e grattuggiare grossolanamente 600g di pastinaca, farla cuocere in padella con un filo d’olio e un bicchierino di acqua per una quindicina di minuti. Sbattere poi 4 uova con 60ml di latte (in realtà ho usato del latte fermentato :-), aggiungere la pastinaca, 80g di chorizo tagliato a dadini piccolini e due cipollotti sottilmente affettati. Mescolare, aggiustare il condimento e versare in pirofiline leggermente unte. Cuocere il tutto a bagno maria al forno a 180° per una quarantina di minuti. Vengono dei ‘tortini’ (che dovrebbe essere un po’ delle frittatine ma che ci assomigliano tutto sommato poco) morbidi e deliziosi, e il contrasto fra l’impasto pastinacoso dolciastro e il chorizo piccantino è ottimo… :-)

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Qua invece siamo di nuovo in Belgio, anzi, siamo a Falaen, uno dei tanti paesini di case di pietra grigia della zona dinentese. Ora, in sostanza, a Falaen c’è un chateau ferme dove si produce una birra che si chiama ‘Li Crochon (non chiedermi cosa significhi, io non parlo i dialetti walloni :-), e come spesso da queste parti, dove c’è birra c’è anche qualcosa da mangiare. Cosi la confraternità del crochon si è ‘inventata’ questo panino (non so se tradizionale o meno ma fatto sta che si fa solo li da loro…) che non ho nemmeno mai mangiato in loco e che però mi ha sempre incuriosito. Quindi ho provato a rifarlo. In sostanza, si tratta di un panino aperto, svuotato dalla mollica, farcito con un misto di formaggio prosciutto e panna, poi richiuso e passato al forno. Un tipica cosa belga pannosa e pesante, ça va sans dire, ma devo pure ammettere che il risultato davvero non era male :-)

Panini Li Crochon, per 6: aprire 6 panini (io qui ho usate delle mini baghettine tradizionali e dei pistolets ma pare che in realtà andrebbero usati dei panini tipo al latte), togliere la mollica e tenere da parte il coperchietto. Mescolare 200g di prosciutto cotto tagliato a dadini con 200g di formaggio tagliato a dadini (ho letto che molte ricette usano il brie, io ci ho messo del Gouda con i semini di senape, tié :-) e 2dl di panna fresca (ho aggiunto anche un poco poco di erba cipollina tritata). Mescolare e riempire i panini. Chiudere con il coperchietto e passare il tutto al forno a 180°C per un 15 minuti. Sevire con un’insalata e … una birra Li Crochon (hum :-)

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E infine… qualcosa con lo speculoos (no, non ho ancora provato la pate de speculoos in compenso adesso so com’è nata, cioè in seguito a un concorso per ‘inventori’ in tv, lol :-)). Insomma, mi rimanevano delle fragole di Wepion (cfr post di due giorni fa ;) e cosi ho pensto a un triffle, una specie di dessert inglese che dev’essere in qualche modo imparentato con il tiramisu ( o la zuppa inglese, vai a capire…) solo che nel triffle ci può andare veramente di tutto e di più mentre diciamo che la struttura del tiramisu è un po’ più definita :-) Insomma, dolcetto improvvisato per un risultato molto, euh, belga :)

Triffle di fragole e speculoos, per 4 bicchierini: montare 2dl di panna fresca e incorporala, insieme a 50g di zucchero, a 250g di fromage blanc frais al 40%. Sbriciolare una manciata di speculoos, affettare delle fragole, e alternare nei bicchieri gli speculoos con la crema di fromage frais e le fragole. Tenere al fresco per un’ora prima di servire.

104 Commenti

  • Anto ha detto:

    Ciao Sigrid, le frites nella tua foto mi hanno ricordato il mio viaggio in Belgio del 2009, che abbiamo adorato (con marito). Le frites erano squisite ovunque, ne abbiamo mangiato quintali! E a Bruxelles, in una tavola calda, ho mangiato una cosa tipo pollo alle mele, un piatto per niente ricercato ma buono, anche perchè sapeva di ‘casa’. Lo conoscerai, immagino. E la coppa con speculoos quest’anno l’abbiamo ritrovata in tantissimi ristoranti della Francia del nord (chez les chtimi’s, per intenderci!) Ottima anche quella, a volte in versione panna cotta, ma anche semplice fromage blanc.

  • daniela ha detto:

    Una domanda Sigrid, vorrei fare i tortini con choriso e pastinaca ma non ho capito cos’è la pastinaca o con cosa posso sotuituirla! mi puoi aiutare? grazie

  • Sigrid ha detto:

    @ginevra: si l’avevo letto però appunto questa cosa non l’avevo proprio mai vista ne sentita altrove :-) In ogni caso la maquée (che però è del Brabant wallon) è in pratica fromage blanc, ci si puo fare una tarte che ha un ripieno simile al cheesecake. O mangiarla nature, con dei ravanelli o con un po’ di zucchero e della frutta :-)

  • ginevra ha detto:

    Ecco svelato l’arcano: ”

    Li Crochon était, pour les anciens, la première et la dernière croûte du pain, tartinées de fromage et chauffées au feu de bois.” Hai qualche suggerimento per la maquée?

  • Marie ha detto:

    Oh my god, this pictures are so nice and the recipes seems to be the same!
    Bravisssimo!

  • Giu ha detto:

    @twinsmama
    1) Mai letto Ammaniti :)) per i ricordi non ti preoccupare, se mi finiscono, magari ne invento di nuovi.

    2) Eh che vuoi, da ragazzini si fanno tante fesserie. Ripeto, oggi non potrei mai.

  • Twinsmama ha detto:

    @Giu: 1. il tuo racconto sembra la trama di un libro di Ammaniti. Il “sanno” e il “Forse” sono determinanti. Bravo davvero: ci delizierai con altri ricordi?
    @Giu: 2. non farlo mai piu'(seviziare un gatto rognoso)o ti prendo a fiondate…;o)

  • vitaminavi ha detto:

    J’adore les speculoos! Qui a Strasbourg ho scoperto anche una specie di crema fredda di speculoos servita con la granella degli stessi biscottini!
    Ma…a quando la ricetta dello stoemp belga?

  • Giu ha detto:

    @roberta
    :)))

    @maninpasta
    Beh intanto il gatto e’ “andato”, e questo e’ cio’ che conta veramente.

    Anni e anni orsono, io, Vakon e Totonno, si ando’ in armeria a cercare soddisfazioni.
    Il Natale prima ci eravamo regalati a vicenda delle pistole ad aria compressa comprate col famoso 50% di scontofinto da Capacchietti.
    Ma poi Vakond ne fece un uso improprio sulle figlie del dirimpettaio, e finirono sequestrate ad aeternum.

    Cosi’ noi si penso’ bene di sopperire con un sistema meno cruento: la frezza (fionda, in dialetto teramano). L’oggetto del desiderio fu acquistato da Pescarmi alla modica cifra di Lire 15.000, ed era dotata di apposito braccio per una migliore sistemazione sul polso del tiratore. Per proiettili adottammo i ceci, visto che erano tondeggianti, secchi, duri e soprattutto reperibili anche al super sotto casa, senza porto d’armi. Di danni se ne fecero pero’ pochini purtroppo, e passata la novita’, anche la fionda fini’ nel dimenticatoio.

    Torno’ in auge qualche anno dopo, quando una mattina, verso le 3 e mezza, i rognosi della gattara di quartiere, scelsero la mia finestra per fare i loro quattro salti in padella. Visto che la mia vita sessuale all’epoca era piuttosto meschina, mi vendicai dei loro gnaulii libidinosi, prendendoli a ceci sulla coda, dalla finestra della camera.

    Ancora oggi mi meraviglio di come sia stato semplice centrare un gatto alle 3 e mezza del mattino… potenza della disperazione, credo. L’arma impropria servi’ fedelmente almeno 3 stagioni di accoppiamenti. Poi, visti gli impedimenti, la razza dei gatti rognosi si estinse definitivamente.

    Oggi mi basta guardarli, e loro immediamente “sanno”.
    Anche se ormai non riuscirei a seviziarne uno.
    Forse.

    @prudenza
    Grande Giove! Studiavo il flusso canalizzatore, no? :)))
    Ho dovuto rivedere “Ritorno al fururo” diverse volte per capirne il funzionamento.

  • prudenza ha detto:

    giu!
    che fine hai fatto tutto questo tempo, si sentiva la tua mancanza.

  • maninpasta ha detto:

    Attenzione che il gatto del vicino non torni già mummificato in compagnia di qualche faraone …..si aprirebbero nuovi scenari…

  • Roberta ha detto:

    Giu :-)))
    ben tornato!!!

  • Giu ha detto:

    @annemie
    Ci stiamo lavorando. Si chiama “flusso canalizzatore”, in onore di Ritorno al futuro. Servira’ per dare la possibilita’ a Sigrid di avere 48-72 ore al giorno, invece di 24, come per noi comuni mortali. A quel punto avra’ anche il tempo per portare fuori il cane una volta in piu’ al giorno, di fare la spesa prima che il super sotto casa chiuda, di andare in tintoria, e persino di annaffiare i gerani sul balcone.
    Per adesso siamo riusciti solo a mandare quel rompiballe del gatto del vicino, indietro di 5000 anni. Solo che dobbiamo trovare il sistema di farlo tornare tutto intero. Appena ci riusciamo, ci saranno sviluppi interessanti per il cavoletto.

  • Annemie ha detto:

    ciao Sigrid,
    una proposta: perché non rendere il tuo blog ancora più multinazionale, traducendolo nelle nostre lingue: francese e neederlandese?
    Secondo me sarebbe amore a prima vista tra i belgi e il tuo sito..e in più sarebbe un ottimo esempio di una vera ‘belgitudine’ senza distinzione tra wallons e vlamingen.
    Annemie, una anche-un-po’-adottata-italiana

  • Emilia ha detto:

    Sei un mito assoluto!

  • Giu ha detto:

    Ma quelles sont le famos patat de ton pere?

  • Roberta ha detto:

    li crochon e triffles sono stati un successone!!
    oggi cambio ospiti e li ripropongo!!
    Grazie 1000 per questo magnifico post!!!
    Con tutte ste ricette i puoi permettere ancora una settimana di riposo(ops, scusa di lavoro al tuo libro!) ;PP

  • giulio (runner) ha detto:

    C’entra nulla ma devo pubblicamente ringraziare Sigrid per la dritta del beurre Bordier all’Epicerie de Paris. Ne ho appena portato da Parigi una versione con le alghe: semplicemente S T R E P I T O S O. Se vi trovate a parigi un giro per Rue de Sevres (Metro Sevres-Babylone) fatelo…

  • Roberta ha detto:

    ieri FRIETJES, oggi panini li crochon e triffles!

  • Minni ha detto:

    di tanto in tanto terminato di lavoare (sono una cuoca e ho un ristorante da 25 anni)
    mi rilasso e mi conpiacio leggendo il tuosito
    ora è notte sono ancora con il grembiule in cucina
    o riguardato per caso anche i regalini di Natale
    è stata una goduria
    ti ringrazio
    Minni

  • virginie ha detto:

    ah le fameux filet américain préparé !!!
    tout cela me rappel des souvenirs …….. quand je travaillais en belgique, et que le soir, après le boulot, nous allions déguster des tomates crevettes, du filet américain, des croquettes au fromage ou encore aux crevettes, et bon sure, pour accompagner ca, une bonne portion de frites !!!
    mais pour les frites, rien à faire, l’huile végétale n’apportera jamais le meme gout que le gras de boeuf introuvable ici sur toulouse quel dommage !!!!

    bonne soirée gourmande
    virginie

  • Martina ha detto:

    Oltre alle tante bontà che avete in Belgio volevo dire “che figata” (si può dire??!!) i vostri panetti di burro!!!

    Sig, al solito foto e piatti stupendi… :-)

  • Roberta ha detto:

    W LE FRIETJES!!!

    le ho proposte e fatte oggi e sono state un successone!!

    Purtroppo non abbiamo “documentato” con foto il lavoro di alta concentrazione che ho fatto!! ;))

  • luisa ha detto:

    pommes frittes….se bon……

  • Enila ha detto:

    oh bien oui qu’on le prendrait bien !! ^^En plus avec des vraies frites !! Gras mais bon :p

  • Serena ha detto:

    Che trionfo di belgitudine!! Meraviglia! Persino la pastinaca!! Wow wow wow….. Bentornata in Italia e grazie ancora per l’incontro che ci hai regalato la settimana scorsa. La cosa che hai detto, tra le altre, del surrealismo belga è vera anche per me ed è bella, mi fa sentire al posto giusto tra le nuvolette di Magritte :)

  • quante belle cose!!!

  • catobleppa ha detto:

    In Belgio si mangia benissimo, si beve ancora meglio, ed è il paese con il maggior numero di parlamentari donne. Appuntare nel caso di trasferimento di residenza.

  • @Sigrid: quale formaggio ci va insieme al prosciutto e panna dentro a quel panino?

  • lille-flandres ha detto:

    Sigrid, ma come fai?
    Mi hai praticamente risolto una cena che ho in cantiere e che non sapevo come risolvermi.
    Ti adoro!!!

  • sara ha detto:

    ho una desiderio irrefrenabile di mangiare queste patatine fritte…e dire che non sono incinta
    devi tornare a milano e organizzare una giornata di cucina belga !!!

  • mariasole ha detto:

    … ma il fromage blanc frais al 40% è sostituibile con un mascaropone?

  • Oimmena che beltà e che bontà! Non saprei da dove iniziare, ma da bocca buona quale sono credo che non avrei problemi a fare un pasto COMPLETO con tutto questo! La carne è forse quella che mi attira più di tutto e che vorrei rifare a breve!
    e poi via, bisogna che provi gli speculoos!

  • lemmy ha detto:

    sei grande. e io sono invidioso. avrei voglia di partire adesso e vedere quella chiesa gotica di Dinant che sembra nuotare nella mosa…
    grazie

  • Pamirilla ha detto:

    Mooolto gustoooooso. Il filet lo adoro ma ho sempre un pò paura a prepararmi carne cruda. Lo soooo che basterebbero attenzione ed un macellaio di fiducia….ma sai…..impuntature senili. Cheppoi lo mangio al ristorante e allora, che senso ha?!?!?!?!?!!? Patatine fritteeeee for ever…..ma la prova costume? chissenefrega?!
    (posso dire chissefrega o siamo in fascia protetta?)

  • Zazie ha detto:

    @Elena:
    Grazie mille per la dritta pastinache, proverò al più presto al mercato di p.zza 24 maggio!!

  • vale'n'tina ha detto:

    Sigrid ma quante cose!
    Ora che so come è fatto un blanc bleu belge la mucca mi sembra così piccolina!
    Fantastica la zuppa che sognava di essere un cappuccino, immagino che tra la birra e il formaggio abbia una nota acidula e aromatica niente male.
    La foto del burro mi commuove: mi sa che quello è burro vero mica quello che abbiamo qui!
    Parliamo del tortino di pastinaca e chorizo: ma non potevbi fartelo venire in mente prima, quando vivevo in Sapgna e avevo accesso a chorizi di primissima scelta? E adesso che me ne procura uno…mi hai fatto venire pure un pò di nostalgia…mi toccherà consolarmi con il Triffle di fragole e speculoos!
    Post divino, grazie!

  • lisa ha detto:

    Non sai quanta voglia mi hanno fatto venire questi piatti, soprattutto il primo…mmmmm meraviglioso! ! ! Un bacio Sigrid
    p.s. ti devo aggiornare sulle novità, niente di concreto, ma ho trovato la strada….forse quella giusta ;-)

  • chiara&teo ha detto:

    bello! tutto davvero bellissimo, e poi in effetti credo che tu abbia scatenato una voglia di belgio in molti tuoi affezionati! anche io ci farò un pensierino e spero che tu presto venga colta da una irresistibile voglia di barbeque che ti faccia scatenare in ricette da manicomio, così faccio bella figura con i miei ospiti.. ;)))
    grazie di condividere questa tua creatività!
    chiara

  • Marina ha detto:

    le patate fritte due volte sono meravigliose, con le cozze poi potrei mangiarne a quintali, comunque anche la tartare sembra buonissima ;-)

  • Assomiglia al filet tartar…..un po più condito..
    Bel piatto, ma da voi si trova anche come fast food?

  • Questo post e’ fantastico!!!
    Non sono molto amante della carne ma le altre ricette del menu le faro presto.
    Grazie per compartire.

  • Enrico ha detto:

    Sigrid, come spiegarti…mi hai fatto venire le lacrime agli occhi in questi giorni; ti spiego (sono quello di Maredsous). Un paio di mesi fa qui a Londra dove abito ho organizzato una cena “vive la Belgique” dove ognuno dei miei amici affezionati al Belgio (perché ci siamo tutti vissuti qualche anno della nostra vita) ha portato un piatto. Chi i chicons au gratin, chi les asperges à la flamande, chi un waterzooi, chi ha portato la friteuse Actifry per fare les moules et frites (avevamo anche trovato la sauce andalouse della Devos Lemmens – per dirti il grado di raffinatezza…) e chi, come me, les carbonnades seguendo scruplosamente la tua ricetta – successone (abbiamo ascoltato Brel & co tutta la sera)! Un mese fa dopo questo successo mi sono lanciato in una cena francese dove ho servito il mio piatto preferito dell’oltralpe, indovina quale: il boeuf bourguignon seguendo proprio la ricetta della Julia Child e mi ero proposto di provare avendo appena visto il film! Ecco come se non bastasse settimana scorsa e’ tornato da Bruxelles un mio caro amico che conosce bene il mio gran debole per l’américain préparé – carino era andato a prenderlo dal mio macellaio di fiducia in Rue Vanderkindere…e ri-frites! Ovviamente si è portato dietro una buona scorta di speculoos (rigorosamente Lotus) per accompagnare la nostra banalissima Dame Blanche finale… Aggiungo che non mangio dolci ma una delle poche cose dolci di cui vado matto e’ il Rhubarb Crumble scoperto qui in Inghilterra anni fa – adesso forse capisci come questa tua ultima serie di posts è stata per me più che straordinaria coronata dall’aggiunta della nostra famosa “entre jambe et meuse” come la chiamavamo da monelli di Maredsous! Posso solo dirti un enorme grazie – ho quasi paura di aprire il tuo blog domani e scoprire un’altra mia passione…

  • Margherita ha detto:

    La ricetta per la american prepare è sostanzialmente una tartare? io l’ho fatta ieri (la tartare) praticamente con una ricettina quasi identica alla tua che faceva sempre mio papà. Non ho messo la maionese…

    Bellissimo tutto e che fame!!!
    :D

  • paola ha detto:

    Mi lasci sempre senza parole….complimenti!

  • Valeria ha detto:

    la carne cruda con quell’ovetto sopra mi ispira proprio tanto, non parliamo delle frites, fatte a mano tagliate perfette che nemmeno giotto col cerchio…anche i paninetti ripieni son una botta di vita, me li sono persi quando son stata su in Belgio a Pasqua. Ma gli speculoos, ah, quelli li conosco, mi sono portata a casa il barattolino di crema spalmabile, una dipendenza!!:)

  • matteo ha detto:

    …che spettacolo!

  • Aniko ha detto:

    Siii!!! Grazie di aver ascoltata la mia richiesta !
    Mi piacciono proprio queste ricette & sapori!!
    (anche se gli ungheresi non sono proprio vicino al
    Belgio…però forse i nostri gusti non sono poi cosi diversi… )
    Poi strano caso: il mio capo è belga..
    Ciao!!!

  • Che produzione!! mi sentivo meno frustrata prima, almeno in qualcosina riuscivo a starti dietro ;-)) Ora sono nella fase piantagione orto, dopo la michelle non si resiste senza!
    Oggi ho coccolato una pianta di rabarbaro e vari semi di pasteque per le supermarmellate.
    abbracci
    gabri

  • maia ha detto:

    la voglia di una vacanza in Belgio cresce sempre di piu’ leggendo i tuoi post!

    ciao

  • elena ha detto:

    @zazie ,per milano tralasciando il chiosco di piazza tricolore o i fratelli abbascia’ in porta nuova che pastinache e rabarbaro se non li hanno te li procurano ma per pagarli devi venderti la macchina , hai provato al mercato di piazza 24 maggio ? io le pastinache li’ le ho trovate piu’ di una volta….il rabarbaro per semplificare ormai me lo coltivo .

  • sabry ha detto:

    … quante ricette e quanto tempo … forse una ce la farò a provarla … ci vuole davvero energia e tempo come ha detto Fiorentina qualche post precedente!!!
    Cmq brava Sigrid!

  • Marcellagiorgio ha detto:

    Che fuoco di artificio di ricette!!
    Il crottin poi!!
    Il caprino preferito di mio figlio!!
    Mi chiedo però se il sapore delicato degli asparagi bianchi non muoia un po’ con il caprino e la birra.
    Mi piacciono i tortini, ma le pastinache qua sono introvabili come il rabarbaro, sarà lo stesso risultato con le carote??

  • gaia ha detto:

    le voglio anche io le patate del tuo babbo!
    ;-)

  • Margherita ha detto:

    ahhahha i tuoi post sembrano dei forum! :)
    Giusto perchè ormai tutti i complimenti se li sono giocati… moooolto bello il bokeh nella foto del cappuccino! :D

  • @Sigrid, sai dove si possono comprare gli asparagi bianchi a Roma?

  • lunadeiboschi ha detto:

    Grazie!
    Sospettavo che ci volesse un po’ di tempo per fare un giro degno di questo nome e senza stress da “turistapazzoconpocotempoepochisoldimachevuolegirarelEuropa” :)
    Però, ho guadagnato una meta da prendere in considerazione! ^^

  • elena ha detto:

    mi associo alla clamorosa salivazione di Stelleporcelle su Li Crochon…..

  • Zazie ha detto:

    Ciao L’américain Preperé mi stuzzica alquanto!
    …E anche le patatone fritte: danno sicuramente più soddisfazione delle loro parenti formato mignon!

    Per quanto riguarda il panis, io abito a Milano e l’ho cercato disperatamente, per una ricetta di vellutata da far fibrillare le papille gustative. Inutile dire che non ho avuto alcun successo, a parte qualche sguardo che tradotto in romano sarebbe “ma questa chevvò?”, delle pastinache qui neanche l’ombra! :(

  • fiorentina ha detto:

    Sigrid, ma sei quasi parossistica, sei come posseduta da un sacro fuoco! ma come ti vengono in mente tutte queste ricettine fantastiche? Te le immagini cucinate, da fotografare, e allora parti in quarta a realizzarle? anche perché ci vuole una bella dose di tempo e di energia!

  • CorradoT ha detto:

    Si, ma hai risposto di la’ oggi, 10 minuti prima di dirmi qui che avevi risposto :)
    Non importa, sei simpatica anche quando bari :-P
    Scherzo…
    In ogni caso vedendo le ricette di oggi avevo gia’ avute le mie risposte :)
    CIAO :))))

  • Cristina ha detto:

    Il faut vraiment être originaire de Belgique pour reconnaître le beurre de Nicolas Falise! Je connais particulièrement bien les paysages que vous avez photographiés (Anhée, Dinant). Il faut avouer que le soleil était avec vous. Mais même sous un ciel gris, ces paysages sont magnifiques. Je vous remercie de partager ces belles photos avec vos lecteurs d’Italie. Je les encourage vraiment à prendre le temps de visiter la Belgique. Ils ne seront pas déçus.

  • Donatella ha detto:

    @Sigrid: ah! Sigridina! que de souvenirs! Quand’ero una giovincella e non ancora vegetarana mangiavo spesso l’américain préparé, sia nei panini comprati durante la ricreazione di ora di pranzo a scuola, sia a casa dove lo facevo io macinando pezzi scelti. Io pero’ mi sembra di ricordare che le cipolline ce le mettessi sott’aceto.
    Riferendomi al posto precedente: davvero sono stata a Dinant e non lo sapevo? :)
    E al post ancora prima: non hai colto la mia sfida.
    @acquettafrizzante: sempre in risposta al post precedente, la prossima volta che vieni a roma tiro fuori le foto delle montagne fumanti :)

  • Gialla ha detto:

    Mamma mia che dose di ricette da cavoletto che mi haii iniettato oggi! Come sempre magnifiche idee… GRAZIEEEEEEEEEE

    A presto
    Gialla

  • Tery ha detto:

    Ciao Sigrid, come al solito ci fai volare lontano con le tue foto e le tue ricette!
    Bellissime le patatine del tuo papà! Anche io adoro fare le patatine fritte in casa…. seguendo tutto il rituale di sbucciarle, tagliarle e friggerle e non…apro il congelatore, prendo il sacchetto, apro il sacchetto e friggo :P
    Bellissime tutte le ricette! Anche la carne cruda non sembra niente male!! :)

  • StellePorcelle ha detto:

    @Sigrid
    lo so, lo so, una guizzante Luna in Scorpione come te opera per bene i distinguo!
    @Roberta
    lo so che scherzavi! non ho commentato nei post precedenti (Sigridina ho poco tempo ma ti seguo sempre e comunque…) determinati attacchi perchè era veramente delirante, ma oggi vista la tua vena ironica mi sono riagganciata al post!
    ..e ora…champagne!! (per tutti, puristi della lingua e non…)

  • Giorgio Mantello ha detto:

    Ciao, volevo dirti che abbiamo trovato buonissime le “Linguine, acciughe, limone e bufala” e adesso mi trovo davanti ad un post di grande ricchezza geo-gastronomica che mi lascia senza fiato. Tu hai l’arte di farci respirare l’aria dei paesi in cui vivi, così viaggiamo anche noi un po’ mentre cuciniamo (e ti leggiamo).

    Sigrid, sei GRANDE!!! A quando il prossimo libro?

  • roberta ha detto:

    grazie Sigrid…immaginavo ..ah la cara vecchia santa paziena :)
    io ci voglio provare a farle !!

  • roberta ha detto:

    @stelleporcelle
    era scherzoso..mi allacciavo all’ultimo commento (adesso però ho visto che Sigrid ha risposto..ihihih) dl post prima di questo…
    figurati guai a chi mi tocca Sigrid …la seguo dal 2005 .., non scrivo molto (azi diciamo molto poco) ma leggo sempre, e guai se non leggessi queste cose che fanno tanto cavoletto..
    Sigrid…a proposito io sono sempre qua che tu mi assuma come portaborse (o porta..qualsiasicosa) e che ti faccia imparare a fare le orecchiette :-))

  • Sigrid ha detto:

    @stelleporcelle: beh, io per esempio l’avevo capito :-)))

    @corrado: veramente ti ho risposto anche sul post die ieri :-P

    @monicavannucci: si può fare anche con gli asparagi verdi, hanno un sapore un po’ più ‘erboso’ rispetto a quelli bianchi, ma tutto sommato il caprino ci sta pure, diciamo che in versione bianca viene un sapore più rotondo, ecco, ma nulla vieta sperimentare :-)

    @glu.fri: vero, giusto, fra l’altro è per via degli spagnoli (che però non ci sono mai stati molto simpatici eh, voglio dire, in quel periodo lì… :-) che noio non siamo alti e biondi come gli ollandesi :-)) ps. traduzioni, non so, adesso stiamo appena iniziando a pensare (pensare, non fare, non vi eccitate :-) a quella in francese, hum…

    @alessandra & luna dei boschi: (a parte che in effetti gli speculoos no li faccio mica cosi spesso :-) credo che bisogna andarci con un po’ di criterio, cioè, ci sono moltissimissimi posti da vedere, spesso piccoli quindi cumulabili, ma per le città in genere contare comuqnue un giorno. Non so, penso che dovreste appunto (come spiegavo anche sul post di ieri, piu o meno), tenere presente cosa volete fare voi, cioè, secondo me, se uno si vuole riposare e ricaricare, una settimana in provincia di namur è perfetta, un o’ giri in macchina a vedree i paesini in collina, un po’ giri in bici, un po’ fai le passeggiate ne boschi (ci sono i sentieri adeps e GR) e, almeno visto l’effetto che ha fatto su di me in 4 giorni, torni in ottima forma :-P Oppure scegli di fare un tour fiammingo sempre a base di bici e passeggiate incorporandoci un po’ di mare, cumulare fiandre e wallonia in poco tempo temo possa dar luogo a una sindrome del tipo giapponese (tipo che si vedono tutta l’europa in 7 giorni poi chissà cosa mai ne avranno capito, e secondo me tornano a casa più stremati di prima :-)) nei due casi, beh, una sosta breve di un giorno a due a bruxelles, ci vuole :-))

    @roberta: lol!! :-DD

    @lilja: sissi, quelle sono di mio papa, solo un filo più spesse di quelle del libro :-)

    @roberta: in realtà no, ci vuole solo la santa pazienza (esistono anche delle machinettine per tagliare le frites, solo che i puristi sono assolutamente contrari, mo’ non ricordo di preciso ma tipo che tagliando le patate a macchina esce più amido, boh… :-)) ps. cmq mio padre di solito non le fa cosi squadrate (anche perché con i ritagli di patate poi mangi insalata di patate per due giorni :-), però siccome stavamo li a fare l’esperimento, si è impegnato… :-))

  • Gloria ha detto:

    Che bel menù invitante…. ma lasciami dire che quelle patatine tagliate così sono bellissime!

  • toccoetacchi ha detto:

    Non saprei da dove iniziare con gli assaggi ! Buona giornata . chiara

  • StellePorcelle ha detto:

    @Puntoevirgola
    Credo che abbiano capito l’intento assolutamente scherzoso!

  • CorradoT ha detto:

    Beh, quanto meno con questo post hai risposto alla mia domanda sul tipo di cucina del posto, domanda che ti avevo fatto nel post precedente. Grazie :)
    PS – Il Crochon e’ spettacoloso

  • monica vannucchi ha detto:

    Ma il cappuccino con gli asparagi è trooppo snob!! lo voglio fare e lo farò, cascasse il mondo; solo che a roma di asparagi bianchi non ne vedo mai neanche l’ombra; dove li trovo secondo te? e se provassi con quelli verdi? viene verde, e non sembra più un cappuccino, vero? monica

  • puntoevirgola ha detto:

    Nessuno interviene per questo “a noio ci stanno sulle balle” come fu per quella povera crista che venne messa alla porta per aver detto che palle? Ha già dimenticavo le regole del clan cavolettiano.

  • Glu.fri ha detto:

    Esplosione, fuochi di artificio culinari…sembra il festeggiamente del bicentenario argentino..! C´e´ pure il chorizo (beh in fondo questa e’ una ex colonia spagnola e ai tempi di carlo v le fiandre erano parte dell’impero come il sud america, ecco qui ho trovato delle radici comuni con il belgio…un po’ lontane magari!!)…
    Ma Sigrid quando ti tradurranno? Il tuo libro del cavolo e’ troppo bello, qui se lo stanno mangiando con gli occhi anche se non capiscono un H di italiano !!

  • UnaZebrApois ha detto:

    Come al solito mi lasci senza parole…Penso non ci sia niente che non voglia provare a rifare…e’ tutto eccezionalmente squisito!!!

  • lunadeiboschi ha detto:

    Bello, bello, bello! ^^
    Ricette e reportage, cosa si vuole di più?
    E fa venire voglia di andarci, in Belgio, che forse non ha l’anima turistica di altri paesi, ma sembra avere molto da offrire! :)
    Mi associo alla domanda di Alessandra(21), suggerimenti per un itinerario low-cost in terra belga?:)
    Grasssie!!! :)

  • StellePorcelle ha detto:

    PS: ho salivato clamorosamente su Li Crochon…

  • StellePorcelle ha detto:

    @Roberta commento 12
    “colloro” al pari di “noio” sono le istituzioni del Cavolezionario. Giù le mani! …e colloro che vogliono criticare il cavolettese a noio ci stanno sulle balle!
    Elisabetta

  • Meraviglia. Se dico abracatabra mi si materializza tutto, così come hai fotografato, sulla tavola?
    Complimenti, davvero!

  • Alessandra ha detto:

    Mi associo agli uhhh ohhhh ahhhh di meraviglia..a me sicuramente la carne, ma ancor più il paninooo! Delizioso.. Ho mangiato una cosa simile ma con i gamberetti piccini al posto del prosciutto! Boonooo! Gli speculos non mi emozionano più solo perchè ormai sono assolutamente di casa..credo di farli più spesso di quanto tu non li faccia te!
    Senti ma volendo vedere un po’ tutto ciò che di carino c’è in belgio quanti giorni dovremmo investire? Non conosco bruxelles..vale assolutamente la pena o avendo poco tempo la si può sorvolare (o comunque fermarcisi appena)in favore dei luoghi che ci descrivi qua che mi piacciono moltissimo?

  • Laurel ha detto:

    Che menu’ spettacolare! Voglio provare tutte le ricette… a partire dal cappuccino d’asparagi!

  • gatto goloso ha detto:

    Meravigliosi piatti, meravigliose foto :)
    Bentornata dall’altra parte dello specchio!

  • Rossella ha detto:

    Adoro il truffle, sono vittima dei speculoos :)
    E quel cappuccino a dire che è invitante, è dire poco.

    Ma ti ha fatto più bene l’aria giapponese, quella romana o quella di casa?

  • genny ha detto:

    io voglio quelle patatine:D

  • mariasole ha detto:

    spregiudicata…6 ricette tutte insieme..!!!

  • Benedetta ha detto:

    ok, se il menu è questo, arrivo per pranzo!
    a tra poco ;-)

  • Ce billet est un vrai régal, un menu de rêve. Je craque pour le tartare frites et le tiramisu aux spéculoos… un café, l’addition s’il vous plait!

  • almyel ha detto:

    …che meraviglia!!!! e poi io amo i paesi bassi, i loro sapori, i loro colori ;)

  • Roberta ha detto:

    maddi per favore Sigrid…usiamo termini italiani!!! colloro ch razza di neologismo eh…essu ddai..
    ;-D

  • spighetta ha detto:

    Con il cappuccino di asparagi bianchi sei troppo avanti :DD

  • Roberta ha detto:

    a propos delle frites…ma come fa a tagliarle così quadre…nel senso..potrei farlo…però magari c’è una tecnica belga??

  • Carolineh ha detto:

    Oddìo quelle patatine fritte mi hanno fatto venire l’acquolina in bocca. Sono meravigliose!

  • acquaviva ha detto:

    ti sei sfogata in cucina ultimamente, eh?! Ottimo, certi raptus sono sempre mooolto salutari…

  • Cleare ha detto:

    ehm da dove iniziare?? mi fa venire tutto fame..ke belle foto! Il battuto di carne lo faceva anke mia nonna (nata in quel della Val d’Intelvi..Como)..e ame fa un po impressione ma solo xkè nn amo molto la carne! Gli asparagi bianchi possibile ke qui a Roma costino 1 botto?? Quelle patatine fritte devon essere da urlo!! E ke dire della bellissima idea del simil cappuccino? credo ke rifarò moltooo presto il triffle (anke se sarei a dieta e tutta quella panna nn dovrei mangiarla..ma vabbè poi mi faccio 1 oretta di corsa a Villa Torlonia..)

  • Roberta ha detto:

    oh mamma Sigrid..
    che pranzetto…
    sei fenomenale!!
    ho fame!!!!!

    Grazie per tutto….
    @)>—–>—–

    Roberta

  • Lilja ha detto:

    Foto bellissime, come sempre…
    Ha ragione Daniela, potrebbe essere il capitolo belga di un nuovo libro!
    Ma quelle patatine sono la famose patatine fritte del tuo papà, quelle di cui parli nel libro? Quanto mi fanno gola!

  • Massimiliano ha detto:

    senza andare su wiki, lo speculoos è?

  • daniela ha detto:

    E’ il capitolo di un libro, già bell’e fatto!
    Magnifico.

  • properzia ha detto:

    Sempre fantastica!

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