Girgenti, greci, turchi e suore…

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Con molto moltissimo malincuore, son tornata :-) E ho una caterva di foto, piccole osservazioni, appunti e ricordo da mettere in ordine (perché è bello sì viaggiare ma alla fine il tempo di raccontare in contemporaneo nun c’è proprio stato, quindi da oggi e ancora per un paio di giorni cerchiamo di sanare gli arretrati… :-). Bene, Agrigento quindi… Ci siamo andati proprio perché non c’eravamo mai stati, e perché questa lacuna ci sembrava particolarmente vergognosa. Chi c’è stato ci dirà se l’ha vissuta allo stesso modo ma per me il primo impatto con l’agrigentino era composto dai seguenti elementi: 1) guardi il mare e pensi che dall’altra parte c’è la Tunisia, insomma l’Africa, wow!! :-) 2) guardi la città da lontano e ti sembra una specie di manhattan a scala ridotta, e la cosa un po’ t’intimorisce 3) poi fai 3/4 volte il giro di tutte quante le rampe e tangenziali che sono state appese e costruite intorno alla città perché persino il navigatore non ci capisce niente, e un po’ ti chiedi com’è sta cosa che in Sicilia spesso e volentieri le indicazioni stradali non ci siano (poi magari ci sono ma v’assicuro che tutte le volte in cui giravamo senza navigatore finiva che ci perdevamo)… 4) quando poi finalmente ti avventuri in centro (cioè quando finalmente l’hai trovato :-), sbagliando con curo l’orario di transito, ti ritrovi in una bolgia che poco avrebbe da invidiare al traffico sul lungotevere nelle ore di punta 5) siccome prima di arrivare lì uno non hai idea di come sia conformata ‘la valle dei templi’ che nella maggior parte delle guide e pubblicazioni turistiche viene circondata da aggettivi quali ‘stupenda’ e ‘meravigliosa’, quando poi ti accorgi che i templi si stagliano sullo sfondo della manhattan di cui prima e che altro che ‘valle’ li tutto intorno la speculazione edilizia da tempo s’è data alla pazza gioia, un pochino rimani, come dire, stupito… A parte tutto questo però, come spesso in Italia (v. Roma :-), c’è da dire che sotto sotto ciò che è bello è proprio bello, e dalla parti di Agrigento di bello ce n’è, avvoglia… Vi lascio un po’ di immagini, per le spieghe storiche vi lascio leggere su wikipedia :-)) (invece, se andate li in loco, consiglio caldamente la visita dei templi con guida ufficiale, veramente molto interessante :-)

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[sopra: la valle dei templi, sotto: il museo archeologico regionale di Agrigento, che contiene anche e sopratutto una collezione infinita di anfore, piatti e stoviglie di epoche greche e romane, insomma tutto l’occorrente per il foodstylist dell’anno zero :-)]

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Tornando invece ad Agrigento città, siamo andati a esplorare il centro, più che altro perché ci eravamo auto-investiti di una delicatissima missione (golosa :-)…

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Ecco, caso vuole che già diverse volte amici e conoscenti mi avessero parlato del famoso couscous dolce delle monache cistercensi di Agrigento. Capite che la cosa era intrigante: non solo per via delle monache di per sé (che già da solo in effetti suscitano curiosità e timore) ma anche perché il couscous dolce in questione sembra praticamente mitico: non si trova da altre parti, non lo fa nessun altro, i cuochi non sanno come replicarlo, chi lo ha assaggiato lo ha adorato ma non è in grado di dire di cosa potrebbe essere composto di preciso ne come potrebbe essere stato preparato, insomma, sul quel particolare e non riproducibile couscous dolce delle suore agrigentine planava un fitto – e quindi attraente – velo di mistero. Sicché era del tutto impensabile non fare una pausa fra la visita a un tempio e l’altro per andare a perdersi nei vicoletti del centro, alla ricerca del misterioso dolce :-)

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In realtà l’iter di per sé non è poi tanto complicato: la cosa più difficile è di trovare un posteggio per la macchina, poi basta chiedere indicazioni per il monastero Santo Spirito. Una volta lì (magari visitatelo pure, prima, è molto bello :-), si bussa al citofono della porticina a destra dell’ingresso principale, dopo qualche minuto la porta si apre, e entrate in una specie di piccola anticamera, vuota. Dopo un po’ di attesa (sapete, di quelle attese un po’ nervose, quando siete in un luogo di cui non conoscete le regole e in cui non sapete cosa accadrà), e dopo aver guardato attentamente tutte le icone e preghiere affisse in quella piccola stanza bianca, appare dietro a una piccola grata una suora minuscola e anziana che si scuserà gentilmente di avervi fatto aspettare (no, non ci sono foto della suora, non mi sembrava il caso… :-). Voi intanto balbettate le solite scuse rispettose e un po’ imbarazzate e concludete con una formula alla sesamo-apriti: ‘siamo venuti per i dolcetti’, aggiungendo un quasi spensierato ‘per caso avete anche il couscous dolce oggi?’… E quasi che non ci speravate (aspettavate in realtà delle congiunzioni astrali sfavorevoli, vi eravate già convinti dell’esistenza di complotti intergalattici destinati a privarvi del mitico couscous, quasi come se fosse troppo bella l’idea di poter assagiarlo per davvero…) e invece no, la suora annuisce gentilmente, vi chiede se mezzo chilo di ciascuno vi va bene (non avete idea di quanto rappresenti mezzo chilo di dolciumi cistercensi ma non vi sembra il momento di mettervi a discutere, annuite beotamente, se vi avesse proposto di portarvene via 5 chili avreste probabilmente annuito allo stesso modo grato e meravigliato). Da lì, è fatta: contare una decina di minuti (la suora si allontana sulle pantofole a preparare chissàddove i vostri vassoietti, immaginate cunicoli e enormi cucine medievali con mortai smisurati e giganteschi ricettari incunaboli – ma magari la vostra immaginazione si sta un po’ imbizzarendo…), e infine procedete agli scambi di rito (soldi, pacchettini col nastrino, monete ecc), salutate e ringraziate calorosamente. Al finale l’operazione vi prenderà circa 20 minuti, e in scambio di 22 euro porterete via due pacchettini: l’uno contenente 500 g di couscous dolce, l’altro 500 g di dolcetti misti… E uscendo da lì vi sentirete stranamente leggeri e felici… :-)

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E come sono quindi allora sti famosi dolci delle suore di Agrigento?! Beh, sono niente male :-)) I dolcetti da un lato sono, almeno per noi, i migliori mai assaggiati in Sicilia (dici niente!), e per un motivo molto semplice: sono molto poco dolci. In sostanza, nonostante le forme siano varie, le componenti di questi dolcetti sono poche, si tratta in pressoché tutti i casi di mandorle e pistacchi tritati in modo più o meno fine (e abbinati fra di loro o no, dipende), con certo delle aggiunte di zucchero e forse farina ma in quantità minime, insomma, questi dolcetti hanno il buon sapore pieno di mandorle/pistacchi, un sapore molto autentico, e non risultano quindi stucchevoli e esageratamente dolci come invece spesso capita. E quindi anche solo per i dolcetti, il viaggio ne valeva la pena. Il couscous invece, beh, non l’ho capito manco io :-)) Sembra sia composto veramente di semola, cioè, il sapore tipico della semola incocciata del couscous c’è, solo che la semola sembra ‘impastata’ con una forma di pasta di pistacchi (e il tutto è umido al punto giusto, non si tratta quindi di aggiungere semplicemente dei pistacchi tritati a della semola già cotta, il procedimento è diverso ma non so immaginate quale sia… :-), in ogni caso, la sostanza pistacchiosa del couscous assomigliava molto alla pasta di pistacchi di alcuni dei dolcetti di prima, solo che era perfettamente amalgamata e incorporato alla semola. Oltre al pistacchio, il couscous contiene delle micro gocce di cioccolato, e viene decorato con un po’ di ciliege candite, e anche qui, l’insieme è dolce ma con parsimonia, proprio come piace a noi, gradevole da mangiare e nient’affatto pesante o stucchevole :-) Bene, non ci resta quindi che trovare una volontaria che vada a farsi suora al monastero di Santo Spirito al fin di carpire i segreti di fabricazione di tutto questo bendiddio…? :-))

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Un altro luogo che ci era stato caldissimamente raccommandato era la scala dei turchi, il sito si trova a Realmonte, accanto alla ridente cittadina di Porto Empedocle (non la definirei esattamente ‘ridente’ però essendo la città ha dato i natali a Pirandello e a Camilleri il rispetto ci sembra doveroso, anzi, avete notato cosa c’è scritto fra partentesi sotto il nome del comune?!… :-). In sostanza, si passa da porto Empedocle, si segue il mare verso ovest e lungo la strada a un certo punto spunta il lido della scala dei turchi: scendete da li in spiaggia (ci saranno una trentina di metri di dislivello) e seguendo la spiaggia vi potete avvicinare a questa stramba scala di marnia, levigata, bianca e naturalmente antiscivolo. Un posto davvero curioso e decisamente bello da vedere :-)

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Infine, per ripigliarci da tute queste scoperte, ci voleva una cenetta al mare, o piuttosto a San Leone (che sarebbe in qualche modo lo scalo di Agrigento): siamo stato al Caico, una trattoria di pesce che esiste da quasi 60 anni, segnalata fra le osterie d’Italia Slow Food oltre che da un paio di gentili amici su twitter e facebook :-)). Siccome io sono fissata (anzi, dovrei dire ‘drogata’ anzi non sapete quanto è difficile farne a meno da due giorni) abbiamo iniziato con la caponata e le panelle (che se non me li mangiavo una volta al giorno non mi sentivo bene, anche se a posteriori abbiamo un po’ rimpianto il non aver assaggiato gli antipastini misti che intravvisti da lontano sembravana piuttosto interessanti :-)), poi pasta con gamberi rossi e pomodorini (mi sono pure fatto spiegare la ricette, che è piuttosto semplice e classica, eppure i sapori erano complessi e avvolgenti, io non capire, sarà la materia prima, sob :-) e una grigliata di pesce che era semplicemente ottima. E approfitto per salutare Marco Maccarone, l’ultima generazione in cucina, per la sua gentilissima accoglienza, le lunghe e appassionnanti considerazioni sul couscous, il tonno e la caponata – e anche per averci fatto scoprire la birra al vialone nano De Tacchi ;-)) Insomma, non ci avevo mai pensato ma visto che in qui giorni ho mangiato gamberi a gogo, oltre che per le panelle, il pane, la caponata e le arancine, la Sicilia e sopratutto la sua costa sud è una stupenda terra promessa per gli amanti dei gamberi rossi… (fra cui io, aahhhh…. :-))) To be continued…

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97 Commenti

  • CLOTILDE ha detto:

    VORREI SAPERE LE LEGGENDE CHE ALEGGIANO ATTORNO AL MONASTERO DI Santo Spirito.

  • Hariel ha detto:

    Ciao Sigrid,
    sono capitata qui per caso! Sono agrigentina purosangue, nata e cresciuta in questa ammaliante città… eppure non conoscevo il cous cous dolce delle monache cistercensi!!! Ahimè, cosa mi sono persa in tanti anni! Ma rimedierò al più presto :)
    Volevo solo fare una piccola, minuscola precisazione :)… Le foto ai templi le hai scattate tu? Sai, il gigante di pietra non è più nella Valle già da moltissimi anni (circa 20!), si trova al museo, lo avrai visto sicuramente…è impossibile non notarlo! Per il resto il tuo reportage mi è molto piaciuto, hai ragione sulle indicazioni stradali… sono assenti! Ho lavorato come receptionist in un albergo di San Leone e leggevo spesso lo sconforto negli occhi dei turisti quando tornavano dalle escursioni :)
    Ottima scelta sul ristorante! Caico secondo me è il miglior di Agrigento! Pesce freschissimo preparato con semplicità e professionalità. Basta! Sono troppo di parte! Non aggiungo null’altro… Torna presto, ti assicuro che c’è ancora tanto da vedere! ;) un abbraccio e grazie per l’affetto e la simpatia con cui hai parlato della mia cara città!

  • Manu ha detto:

    Grazie mille Sigrid per la ricetta!!
    buon lavoro

  • Sigrid ha detto:

    @chiara: che io sappia non c’è una ricette unaica e originale del cupcake, il cupcake è semplicemente un tortino con un ‘topping’ tipo glassa o ganache :-) comunque, questo è il mio blog preferito in asosluto in materia, propone da anni delle creazioni sempre originali e degli abbinamenti proprio interessanti :-)
    http://cupcakeblog.com/

    @julie: bentornata :-)

    @valentina: voglio vedeeeereeeee :-))

    @silvia: guarda, fosse per me, andrei in giro tutto l’anno :-) (purtroppo, la realtà essendo quel che è, beh, non posso, cosi per occupare il tempo, beh, cucino :-))

    @anto: beh, anche i fotografi in fondo fanno vedere solo quel che vogliono :-) ps. porta aurea vista, anz mo’ che ci penso, noi eravamo alla domus aurea, ma suppongo c’entri poco o nulla :-)

    @robi: l’idea è divertente ma nell’insieme lo trovo un po’, euh, mah, non so, stucchevole? Però il concetto di cucina coi lego è divertente, molto :-))

    @glu.fri: ma sai che non lo so proprio se sta birra è gluten free o meno? se lo scopri ce lo dici?? :-)

    @mogliedaunavita: secondo me (per quel che vale :-) potrebbe essere una semola incocciata con della pasta di pistacchi (magari diluita un po’…? boh?) senno non mi spiego come sia cosi uniformemente verde il couscous finale… toccherà provare :-) il vapore lo escluderei, non trasmette aromi e colori in generale…

    @lucia: te lo auguro, di andarci, un giorno, quando sarà il momento, davvero :-) (poi non è che sia proprio lontanissimo eh ;-)

    @barbara: vado a vedere! Intanto: in bocca al lupo!! :-)

    @marlene: la massa verde granulosa è il couscous dolce (verde di pistacchi :-)

    @sabry: anche quando ci siamo stati noi c’era un vento che pensavo che sarei finita giù con la scarpata :-))

    @palmirilla: beh, guarda, no, davvero, abbiamo gironzolato con la nostra punto evo che era un piacere, niente pirati della strada (ma forse è perché noi siamo abituati al traffico di roma :-P) ps. devo però dire che la mia technica del ‘come ti attraverso la strada’ l’avevo imparata a palermo, ovvero: tanto non si fermerà mai nessuno quindi tu buttati, poi quelli tanto quando ti si troveranno davanti alle ruota si fermano (fin qui è funzionato sempre :-)

    @ada: allora le ova murrine missà che ne avevo letto tempo fa (tipo sode e ripiene di cacao e non ricordo cosa??) in compenso… mmo’ ti tocca spiegarci cosa siano le cucchitelle :-)
    ps. bye bye blues ormai è un passaggio d’obbligo, cioè dovuto :-) E uno dei mille motivi per tornare (insieme a ‘dobbiamo ancora vedere favignana e tutte quante le egadi, pantelleria, lampedusa, ustica, caltagirone, tornare a Erice, vedere per bene Catania e tutta quanta la parte orientale e, beh possibile che io non sia mai manco passata da Corleone?! lol, insomma, missà che posso pianificare le vacanze per i prossimi 20 anni con la mareeeea di cose che ancora dovrei vedere dalle tue parti. Ahh, fortunata che sei ;-)

    @Ester: Grazie! Davvero, poche cose mi fanno piacere quanto questa che hai scritta… :-)

    @signora Rosa: ecco, già da un po’, cioè da quando ho saputo la data di uscita precisa, ho scritto la cosa sulla bacheca li sopra a destra, però, certo, le sarà sfuggito :-)) Insomma, the opera (oddio, io ancora sto qui che non riesco a guardarlo sto libro, è troppo recente, brrr :-), esce il 13 di ottobre, in libreria (quindi niente server che vanno in tilt, pacchi che si perdono e tutto il resto (o almeno così si spera :-). A breve cerco di dirvi qualcosina del making off e poi, beh, mi direte voi! :-))

    @gian: guarda io di messina so soltanto che fanno un dolce che si chiama la pignolata, bicolore bianco e nero. Ecco, e basta :-))

    @chiara: ecco, m’ero scordata di menzionare Siracusa nella to-do list… Inizio a pensare che una vita potrebbe anche non bastare… :-)

    @erosmax: euhm, sinceramente mmo il faro non me lo ricordo, in compenso ricordo benisismo di aver pensato che tutte quelle casette li sopra stanno in un uogo allucinanteeee :-))

    @giuliana: a sciacca mi sono fermata ma proprio per poco, il tempo di un caffè. Missà che dovrò tornarci per provare il gelato di pistacchi (o almeno cosi mi diceva Ada :-)) Aspetto la ricetta!! :-)

    @donatella61: quel link l’avevo visto, però si tratta di una creazione/elaborazione contemporanea, o per lo meno a leggere la ricetta missà che viene fuori una cosa totalmente diversa…

    @lise.charmel: a ragusa c’ero stata lo scorso anno, stavolta no, siamo rimasti ‘in occidente’… :-)

    @manu: le poche volte in cui l’ho fatto, il roast beef, era in una crosta di sale aromatizzato, une versione abbastanza simile, sembra, di questa qui:
    http://www.lacucinaitaliana.it/default.aspx?idPage=1025

    @fiorentina: ma che bello che dev’esser stato?! :-)

    @sara77: eeeeehhh, bilancina pure tu (io c’ho provato ma il libro non esce il giorno del mio compleanno, che è due giorni dopo il tuo, fra l’altro missà che abbiamo anche la stessa età :-), ci vediamo da Mel! :-)

    @ma. aspetta domani… :-))

    @slocum: ecco, il gelato ai pistacchi me lo son perso :-) In compenso: ma quanta invidia per quelle ‘merende’ (?) sul peschereccio… :-))

    @virginia: oh, beh visto che ormai ho quasi finito il gattopardo, il libro di Alajmo mi pare un’ottimo proseguimento, lo cercherò! :-)

    @dario: eheh, next time?! :-) (che fra l’altro una guido ad agrigento città ci avrebbe fatto più che comodo ;-)

    @angela: maddai, ma non abbiamo fatto che caminare per 10 giorni di fila :-))

    @roberto69: uhmamma, e cosa ci fai a Honolulu?! :-)) In ogni caso, benvenuto! :-)

  • Alelunetta ha detto:

    @Gian dei Brughi sì sì…colazione of course! unico problema, l’elevato contenuto calorico delle specialità sicule :D

  • valentina ha detto:

    sono appena tornata da caltagirone..
    dammi qualche giorno e ti mostrerò questa meraviglia..

  • Julie ha detto:

    Non frequento il cavoletto da un pò e riprendere con questo post è stimolante. Sono stata più volte nell’affascintante Sicilia e pure ad Agrigento (ma devo tornare perchè non ho assaggiato i dolcetti!!!), il racconto e le foto mi hanno fatto riassaporare quei giorni di tanti anni fa. Brava Sigrid!

  • Giorgio Mantello ha detto:

    mamma che foto, che foto….tuo per sempre!

  • Daniela ha detto:

    Sempre interessantissimo e veramente belle le foto. Bravissima.

  • chiara ha detto:

    QUESTIONE: SI è MAI CIMENTATO NESSUNO NEI CUPCAKES??? SIGRID HAI NOTIZIE IN MERITO??? VORREI FARLI NEL MODO PIù FACILE, VELOCE E FEDELE ALL’ORIGINALE POSSIBILE….. NESSUN ANGLOFONO NEI PARAGGI????

  • Lucia ha detto:

    Non ci sono mai stata, in Sicilia. Cioè, in realtà non è vero, sono stata a Vigata, ma solo di sera, sfogliando pagine di un libro nel mio letto. I sapori sembrano gli stessi che ho immaginato, prima o poi ci andrò, verificherò. Magari andrò dalle suore, chiederò anch’io del couscous, mi interrogherò, e poi deciderò che va bene così, va bene non sapere, godere l’odore del mare, il sapore dello zucchero che si mischia al sale. Grazie per il viaggio.

  • barbara zattoni ha detto:

    ciao, ti seguo da un po’ e quello che fai mi piace per diversi motivi: è comprensibile ma mai scontato, divertente, curioso e corretto (anche dal punto di vista etico-morale) ma non ti ho mai scritto, non per pigrizia, ma per una strana forma di “timidezza”, forse non è la parola adatta….perchè io sono una cuoca, una chef. Lavoro a Firenze e da poco ho cominciato il mio blog…….Ho anche alcune idee che rimettano in “fermento” il mondo femminile delle cuoche cosi’ poco valutato e non solo nella mia città. Se ti va di zampettare tra le mie cose il mio blog si chiama l’angolo cottura e lo puoi trovare nel sito http://www.ristorantepaneevino.it il Blog di barbara vive li. spero di averti incuriosito, un saluto Barbara

  • Marlene ha detto:

    Che foto meravigliose! Complimenti!!
    Una domanda: Che cosa è quella massa verde granulosa? Pistacchi? Si mangia così com’è o come si usa?

  • sabry ha detto:

    Buongiorno, sigrid hai fatto il mio stesso giro turistico compreso scala dei turchi ho delle foto simili e non so perchè ma lassù tira sempre un forte vento,ma che panorama!
    La sicilia offre tante cose belle sia da vedere che da mangiare, brava Sigrid bel racconto!

  • Pamirilla ha detto:

    Che la classe non è acqua….io sono stata in Sicilia l’anno scorso, stessi giorni. Però una autista siciliana pazza mi si è schiantata addosso e mi ha distrutto la macchina e così addio esplorazioni!
    Ma tu, con gli automobilisti siculi….nessun problema? Maddai…..beata…..sarà che la classe non è acqua……

  • Ada ha detto:

    @ Giuliana: le ova murine, che dolce commovente! (Che strano trovare un’altra saccense qui :-) Beh, a questo punto anche le cucchitelle meriterebbero di essere menzionate, non trovi? :-)
    @ Sigrid: certo non so se è lo stesso (che vergogna, tu belga sei stata dalle suore di S. Spirito, io sicula no…), ma da Bye bye blues il couscous dolce lo fanno ed è strepitoso, accompagnato da un magnifico parfait di pistacchi…. ti toccherà provarlo, al prossimo giro! ;-)

  • Ester ha detto:

    Sigrid, sono una tua grande ammiratrice silenziosa. Ho sempre ammirato ma non mai lasciato alcuno scritto. Oggi lo faccio perché quella che hai rappresentato è la mia città. Ne hai fatto un ritratto che mi ha emozionate e del quale ti ringrazio. E’ una città che ha bisogno di mostrare il suo lato migliore.
    Grazie della semplicità con cui condividi le tue passioni, mi dai sempre grande serenità!
    Ester

  • luisa ha detto:

    Che giornata triste questa….meno male che ci sei te con i tuoi racconti che mi tirano un pò su il morale….
    grazie Sigrid…

  • che meraviglia di viaggio, ben raccontato…mi e’ sembrato di esserci e di assagiare quei cibi!!!

  • Gian dei Brughi ha detto:

    alelunetta grazie !!! mi appunto subito i nomi… :-)
    ma alla pasticceria Irrera si può anche fare colazione ?

  • Alelunetta ha detto:

    @Gian dei Brughi ciao! non sono messinese (ma catanese), però da quelle parti ci vado abbastanza spesso per lavoro :) quindi per la tua 3 giorni messinese ti consiglierei sicuramente una tappa alla pasticceria Irrera (dolci tipici). Non ho ancora trovato un ristorante che mi appassioni, ma tra i più gettonati ti segnalo “Le due sorelle”.

    Se invece riesci a fare un salto a Milazzo c’è il “Piccolo Casale” che ricordo abbastanza gradevole e a Letojanni “Da Nino” (pesce).
    A presto!

  • Sicilia é bellissima, rimase innamorata quando andai tre anni fa.
    Fantastico post!!

  • rosa ha detto:

    Madame Cavoletto, mi perdone l’impertinenza, ma non si era detto che a fine Settembre lei dovesse concederci un’altra sua opera? noi siam qui in attesa, sa? noi non vediamo l’ora, sa?

  • Gian dei Brughi ha detto:

    scusate, scusate, credevo che ‘sto coso non avesse preso il primo messaggio e l’ho riscritto…

  • Gian dei Brughi ha detto:

    Ciao ! colgo l’onda di amore sicilano e approfitto per chiedere una cosa.
    Il mese prossimo sarò a Messina tre giorni per un convegno, non è che qualche messinese gentile (o Sigrid se sa) potrebbe darmi qualche dritta su dove anadare a mangiare, a fare colazione, a girellare e perdere tempo…?
    Grassie grassie :-)

  • Gian dei Brughi ha detto:

    Ciao ! colgo l’onda di entusiasmo siciliano per chiedere a tutti un favore.
    Il mese prossimo sarò a Messina per un convegno, non è che per caso qualche gentile messinese (o Sigrid se sa) potrebbe darmi qualche buon indirizzo per mangiare, fare colazione, guardare, ammirare e altro?
    Grassie, grassie

  • chiara ha detto:

    Beh allora se posso consigliarti,vieni a Siracusa!!!!!La Sicilia è una terra favolosa,e questa città è d’obbligo…=)

  • san bernardo ha detto:

    Sigrid grazie! mi hai fatto rivivere alcuni momenti del mio….viaggio di nozze… Però 45 anni fa , il paesaggio della città era più vuoto! Mi ricordo un albergo bianco a dx – solo – contro il cielo blu e poche case sparse….Sì , Agrigento è un pò cresciuta .

  • shayma ha detto:

    fantasy, utter fantasy, Sigrid. xx shayma

  • erosmax ha detto:

    …Buahahaha! Solo ora ho visto le foto… quindi ci sei stao sulle scale dei turchi (Stupende). Il paese è Realmonte. Praticamente, guardando dalle scale dei turchi il mare, sulla destra si nota un faro… beh! è quello! ;)

  • erosmax ha detto:

    …è da bambino che vado in quel posto (un luogo di mare vicinissimo ad Agrigento) e, ogni volta, è sempre bello. Certo, una volta era tutto molto diverso (fino a pochi anni fa, ad esempio, i Templi non si pagavano ed erano SEMPRE aperti… giorno e notte :( ), ma resta sempre bello.
    Io (anzi mia madre) ha casa in una pese li vicino, in una stupenda zona di mare… dove, sulla spiaggia, si affacciano delle colline bianchissime che formano una scala (Le famose “Scale dei Turchi”).
    Quest’anno non ci sono stato… ma l’anno prossimo, se tutto va bene, ci ritornerò!
    Un romano de Roma.

  • paulpa ha detto:

    aspettiamo, tutti credo…, le ricette e altre informazioni sui mitici gamberi sicilia
    PS. avevo assaggiato quelli di Porticello che, seppur piccolini, avevano un sapore ottimo..

  • lapiccolanene ha detto:

    mamma mia… che bello… pensa che ho appena visto le foto reportage di amici che sono andati proprio negli stessi posti… però le tue hanno quel qualcosa in più… certo che anche il soggetto aiuta parecchio… La Sicilia è magica… Questa del couscous+dolcetti cistercensi però me la appunto per la prossima visita… ma pensa te…

  • Ciupina Picture ha detto:

    Bellissimo! Quel couscous fa venire una fame….

  • sofia ha detto:

    Queste foto mi hanno fatto venire in mente il mio viaggio negli stessi luoghi tanti anni fa. Da poco ho visitato la zona del ragusano: la Sicilia ti resta nel cuore, non c’è niente da fare. E poi quei piatti, mamma mia…

  • Giuliana ha detto:

    Grande Sigrid!grazie di cuore per avere descritto e apprezzato così meravigliosamente la mia terra ( da Bxl sono tornata per le vacanze a Sciacca, sulla strada tra Tp e Ag)la prossima volta che torni in Sicilia devi scoprire un altro dolce misterioso, sempre legato alla tradizione dei dolci conventuali che fanno qui, si chiamano OVA MURINE, le conosci?
    Ti passo la ricetta by mail!

  • Silvia ha detto:

    Cara Cavoletta, lasciatelo dire da una che ti segue sempre e con affetto… le ricette non sono niente male, ma i tuoi reportage di viaggio sono insuperabili! Di gran lunga i miei post preferiti :)

  • Anto ha detto:

    Ho anch’io origini girgentane. Complimenti per il reportage, hai colto delle sfumature molto vere, ma ricordati quello che vedi in Sicilia è solo quello che i siciliani vogliono che tu veda.
    La Sicilia va intesa come uno scavo archeologico, ci sono tanti strati e ognuno è un mondo a parte.
    Un consiglio: fermarsi sempre un attimo a Porta Aurea, prima di San Leone: li finisce l’Europa, cosa comincia nessuno lo sa.

  • Pasquina ha detto:

    Che spettacolo! La Sicilia è una vera sorpresa, splendidi paesaggi e ottima cucina, mi intriga proprio. Il tuo post è davvero suggestivo

  • Robiciattola ha detto:

    GUARDATEEEEE:
    http://www.ilpost.it/2010/09/28/%C2%ABfatto-in-casa-e-meglio%C2%BB/

    non lo trovate talmente kitch da essere davvero carino carino?

  • alessandra ha detto:

    e’ sempre un piacere,viaggiare con te…

  • sonia canadese ha detto:

    ….non ho parole, solo molta emozione. brava davvero.

  • Lucy ha detto:

    Grazie.

  • Glu.fri ha detto:

    …e nun se fa cosi…mo´quando ci potró andare in Sicilia.?¡?
    ..boh..Vabbeh..mi guardo le tue splendide foto e sbavo sui crostacei (so non é elgante..ma rende l’idea).
    Ma la birra al vialone nano é glutenfree ? Adesso indago…

  • mogliedaunavita ha detto:

    esterefatta dalla meraviglia suggestiva delle foto della scala dei turchi, lascio la fantasia correre dietro quella finestra con tendina. pare una culla!
    per il cuscus dolce di cui non conoscevo storia (ho assaggiato solo semola e frutta secca, uvette, cardamomo cannella) potrebbe essere cotta sul vapore dell’acqua ai pistacchi? e con questo allungato?

  • valerio ha detto:

    Basta non leggerò più questi post mi fa troppa invidia!! Tutte le bontà che hai mangiato le sogno di notte e non c’è la faccio più!!

    Ovviamente scherzo Sigrid i tuoi viaggi sono molto belli ed anzi il vedere le foto mi fa immaginare di essere li sono contento per te.

  • donatella61 ha detto:

    Gentile Sigrid,
    credo che la ricetta del cous cous dolce possa essere quella riportata in questo link:

    http://www.cronachedigusto.it/component/content/article/222-numero-172-del-01072010/4934-la-curiosita-il-cous-cous-dolce.html

  • Patri ha detto:

    ti sei fatta un giro per i posti di cui, per metà, sono originaria io, e devo dire che vederli nelle foto e nelle descrizioni di qualcun’altro , con le sue impressioni, fa un po’di stranezza…ma è comunque piacevole e interessante immergersi nelle percezioni altrui, ti fa riscoprire i posti a cui pensavi di esserti abituato e di cui magari dopo anni di assenza ti sei pure un po’ dimenticato! complimenti per il bel post, saluti!

  • lise.charmel ha detto:

    sono stata ad agrigento più di vent’anni fa, grazie per avermi fatto rivivere la magia di quel luogo
    (sei riuscita ad andare anche a ragusa durante questo tuo viaggio? è un posto che io ho adorato)

  • Manu ha detto:

    Ciao Sigrid! complimenti per le foto, e poi che dal mondo segreto e misterioso delle suore di clausura escano dolci come il cous cous dolce a me fa impazzire….tornando a noi io, molto umilmente e con un filo di vergona (oh non lo so fareeee….) chiedo se qualcuno mi dice come si fa il Rosbif! grazie

  • lisso ha detto:

    le foto sono stupende!!!
    e il cous cous dolce??? deve essere una vera delizia!
    tornerei ad agrigento solo per assaggiarlo!

  • Twins ha detto:

    Mamma mia…

  • Marina ha detto:

    Che meraviglia…

  • fiorentina ha detto:

    Anch’io di Agrigento ho un ricordo bellissimo e suggestivo, ci arrivammo di sera tardi, e tutti i fornai della città erano aperti per preparare il pane per la festa di San Calogero patrono della città (verso metà luglio, se non ricordo male, era il ’92). Poi il giorno dopo, la processione e tutti dalle finestre a lanciare panini e invocare la protezione del santo, raffigurato in una statua di legno nero portata a spalle dai più bei ragazzi di Agrigento. Molto suggestivo, per non parlare del tempio di Giunone, commovente!

  • Sara77 ha detto:

    Voglio tornare anche io in Sicilia!!!
    Cara Sigrid, ho appena letto che il tuo nuovo libro esce proprio il giorno del mio compleanno!!! Yeeeee, non vedo l’ora di farmi questo regalo!!! E ven 12/11 sarai alla Mel Bookstore di Roma! Di nuovo Yeeeee, sarò in prima fila!!!
    Grazie per le foto stupende e per il viaggio virtuale che mi hai fatto fare in questa mattina grigia!

  • ma. ha detto:

    Che bello! I pasticcini più buoni li ho mangiati ad Erice, nella pasticceria più famosa, non ricordo il nome, quella nella piazza con la chiesa. Tra i tanti alcuni che si chiamavano “sospiri”mi sembra, pasta di mandorle..fiori d’arancio..il sapore era celestiale!

  • valentina ha detto:

    palermo, trapani, agrigento..

    sigrid,
    io aggiungo stasera al tuo tour una ricetta tipica di caltagirone ( prov. di catania ).. la città della ceramica per antonomasia.
    appena postata..
    devi andare a caltagirone una volta nella vita. credo che tu e la tua macchina fotografica impazzireste.
    è elegante, non troppo barocca e divertente.
    non ha eccessive tradizioni enogastronomiche, tipiche della sicilia, piuttosto sono tradizioni tramandate in famiglia, però è una cittadina esteticamente armoniosa e perfetta..

    valentina

  • valevina ha detto:

    Mamma mia Sigrid, mi hai fatto rivivere il viaggio di quest’estate..Anche se con un sacco di rimorsi per non esser stata dalle suore a mangiare quel meraviglioso couscous..(uffi non lo sapevo!)..Mi toccherà tornarci ;)!

  • slocum67 ha detto:

    Tutto il pescato di questa parte di mediterraneo ha un sapore particolare e diverso dalle altre parti della sicilia, ogni anno sempre più difficile da trovare. Mi ricordo che da piccolo mi portavano ogni tanto su di un peschereccio di notte a pescare ed al ritorno cuocevamo i gamberi direttamente sulla testata del motore diesel!
    Mi fa piacere vi sia piaciuto Caico. Altro pellegrinaggio fisso per me è il gelato al pistacchio di piazza Scandaliato a Sciacca.

  • rosa ha detto:

    ma come? ci affidiamo a te e tu te ne torni indietro senza la ricetta del cous cous dolce? non potevi esibire le tue arti affabulatorie? no, davvero gente: qui bisogna che ci inventiamo qualcosa per avere quella ricetta!

  • Marcellagiorgio ha detto:

    Bello!! Bello!! Anzi Bellissimo: il soggetto le foto ed il racconto!!
    Anche golosissimo!!
    Che voglia di tornare in Sicilia!!
    Le bianche scogliere le ho viste a Siculiana per l’esattezza a Torre Salsa, bellissime ed abbacinanti sotto il sole, c’era pure un furgoncino attezzato che tutti i giorni veniva a portarci il gelato, naturalmente con le brioche con il tuppo.
    Non sono mai stata dalle suore, buon motivo per tornare ad Agrigento.
    Bello questo viaggio attendo curiosa il seguito..

  • virginia ha detto:

    bellissima la Scala dei Turchi e bellissime tutte le foto. Mi è sembrato di rifare il viaggio siciliano del libro di Alajmo che avevo recensito qui (e che consiglio a tutti):
    http://www.lucianopignataro.it/a/roberto-alajmo-larte-di-annacarsi-un-viaggio-in-sicilia-laterza/1412
    Ciao!

  • Dario ha detto:

    Ma dai!!!! Se avessi saputo che saresti venuta ad Agrigento mi avrebbe fatto piacere farti da guida alla valle (visto che studio archeologia) e poi per i ristoranti, anche della provincia; se non altro per ringraziarti per tutte le ricette che ho carpito dal tuo sito. :D

    Vabbè sarà per il prossimo viaggio, nel frattempo continuerò a leggere il tuo blog. :)

  • Symposion ha detto:

    oramai ci vado da anni e pensate che questo e solo un angolo di Sicilia, immaginate il resto! è una terra fantastica!

  • Spettacolare! Mi sembra di rivivere alcuni momenti della mia estate (scala dei Turchi, Valle dei Templi) ma senza quei dolcetti e quel cous cous che mi hanno incantata, complimenti. :)

  • Emanuela ha detto:

    Mamma mia, che viaggio fantastico…fai venire una voglia matta di tutti i posti in cui vai!! e penso tu sia anche un’ottima alternativa alla giuda turistica tradizionale…nei tuoi racconti ci sono tutti i particolari che uno desidera conoscere: i luoghi per rilassarsi, quelli prettamente culturali e poi quelli per mangiare in grazia di dio!! Evviva!! :D

  • Barbara ha detto:

    WoooW!! Mai stata in Sicilia, ora dovrò andarci per forza!!
    A proposito di couscous oggi da Demetria a Milano ho assaggiato l’amaranto, una specie di cous cous più fine….non ho trovato ricette nel tuo blog (o magari non ho cercato bene ;-)), qualcuno lo conosce?? dove lo posso trovare ??

  • imma ha detto:

    che meraviglia tutto un incanto…che posti meravigliosi ricca di storia e di bellezza vera!!baci imma

  • Alessandra ha detto:

    Che spettacolo quel cus cus..:-)) e tutta la sicilia, salvo in effetti quel po’ di abusivismo qua e là, che mi da sui nerviii!!..ma tutto il resto è una cosa bellissima! Non sono mai stata nella costa sud, ma spero di andarci prestissimo a questo punto!

  • supersofia ha detto:

    che belle vacanze…
    s.

  • mi hai regalato una bellissima pausa caffè! foto stupendissime. Una domanda: ma tutte queste cose nmeravigliose che ti mangi, che non sono prorpio leggerissime, come fai a smaltirle???? corsa, tapis roulant, bici???? madre natura??????????
    che invidia!!!

  • joelle ha detto:

    Bellissimo reportage e poi il couscous meraveglioso, mi hai dato la voglia pazzesca di andare solo per assaggiarlo e vorrei tanto sapere come lo fanno hemm, farmi suora!!!! ma no lo so

  • Benedetta ha detto:

    un wow dietro l’altro.
    devo proprio andarci..

  • maia ha detto:

    che piacere leggerti!!!

    mi vien voglia di partire

  • valentina ha detto:

    chapeaux.

  • lucia ha detto:

    Che spettacolo! MI sono rimirata le foto e letta per bene tutti i tuoi racconti. E mi hai fatto tornare ragazzina, quando, in gita scolastica, andai ad Agrigento. Ebbi la fortuna di vedere per prima cosa la Valle dei templi di notte, illuminata: una magia. Il giorno dopo mi fece lo stesso effetto che ha fatto a te… E che dire delle suorine?? Anche qui mi hai ricordato dei viaggi con i miei per paesini sperduti di andalusia ed estremadura, con regolare tappa ai monasteri di suore dove comprare i dolci. La stessa poesia! Grazie e aspetto con curiosità il resto! PS ci sono anche io tra gli amanti i gamberi rossi!!

  • Saruk ha detto:

    Bellissime foto e interessante resoconto, come sempre del resto!!!
    La Sicilia mi manca proprio, e devo dire che il couscous dolce non l’avevo mai sentito, ma contenendo pistacchi sono sicura mi piacerebbe tanto!!!

    E allora aggiungiamo anche la Sicilia alla lunga lista di posti da visitare!

  • Francesco Tumminello ha detto:

    Pirsonalmente di pirsona credo che queste fotografie siano ‘ntifiche ai luoghi reali!!

    Insomma, deCamillerizzandomi, come al solito hai reso in maniera fantastica luoghi, fatti, colori, sapori e profumi!!

  • Anna ha detto:

    Che dire…foto belle, luoghi suggestivi, cibi prelibati…che si può desiderare di più?
    grazie
    Anna

  • IlariaC ha detto:

    Meraviglia Sigrid, meraviglia !

  • fulvia ha detto:

    Io non ci sono ancora stata maaa è tra le prossime mete…Belle foto Sigrid!!!

  • antonella ha detto:

    L’apotosi dei gusti, olfatto, vista… insomma ecco perchè hanno donato i 5 sensi!!!

  • Caroline ha detto:

    Ho scoperto la Scala dei Turchi solo l’anno scorso e me ne sono innamorata. Il mare è spettacolare.

  • Da provare assolutamente il couscous dolce!

  • Edda ha detto:

    Sembra di affondare in altri tempi e mi fai sempre ridere con la tua dolce leggerezza nel raccontare le cose (compreso il traffico). A questo punto mi tocca scoprirli entrambi Agrigento e il cuscus dolce :-)

  • Nettarina ha detto:

    Che spettacolo, Sigrid!!! Grazie, non ho altre parole.

  • Roberto69 ha detto:

    Sempre magica Sigrid, ti scrivo da Honolulu, sono le 22:55 del 27 settembre e solo con le tue foto mi fai venire nostalgia dell’Italia. Grazie.

  • Ale Roma ha detto:

    Mamma mia Sigrid, e’ quasi ora di pranzo e mi sto sciogliendo :), spero di tornare in Sicilia a Febbraio con una mia amica…nel frattempo grazie per questo succulento reportage :)

  • Aniko ha detto:

    Sai che ci sono andata solo 2 settimana fa?..ma
    forse mi ci voleva una guida come te…
    La Valle dei Templi è stupenda ma basta poi non ho fatto le tue scoperte e adesso mi dispiace di non aver fatto qualche ricerca prima per sapere cosa c’era da vedere!
    Stupendo reportage , come sempre.
    Un saluto,
    Aniko

  • kitchenqb ha detto:

    Lo sapevo che non ti saresti persa il cuscus dolce…e tutto il resto! Fantastico reportage!
    Baci! :)

  • Cristina ha detto:

    Come fa una terra cosi bella e ricca di storia e di sapori ad essere poi cosi difficile al quotidiano?

  • laura.lau ha detto:

    Che splendore! Sono stata lì lo scorso anno e ho fatto almeno un imperdonabile errore … non sapevo ulla delle monache di clausura e dei loro dolci e me li sono persi .. Chissà se e quando potrò ritornarci mai a colmare la lacuna?

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