La brioscia (col tuppo)

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Mi rendo conto che questo non è il miglior momento per rivangare ricordi vacanzieri (per lo meno spero di non provocare delle reazioni alla retour-de-costa-crociere) però ecco, questa brioscina di stampo siciliano – ricetta sottratta a Luigi di Palermo, anzi veramente la ricetta è di sua mamma, noi ci siamo fidati e abbiamo fatto bene :-) – l’ho fatta diverse volte questo estate (mi hanno persino dette ‘ma buone, sembrano quelle che si comprano’ e non so se era un complimento ma forse ci assomiglia) e, nonostante non sia più esattamente tempo di granite, non potevo non rendere giustizia a questa ricettina semplice ed efficace che oltretutto produce delle briosce come piacciono a me: dense, profumate, morbide e un pochino compatte (e, en passant, prepararmi mentalmente alla prossimissima trasferta in terra sicula- yuppie!!… :-)).

L’unico neo, se cosi lo vogliamo chiamare, della faccenda è che essendo una ricetta a lievitazione ‘veloce’ poi chiaramente non c’è speranza di conservare le brioches per più di un giorno (quindi o si consumano o si congelano, ma subito :-), già che dopo qualche ore, ma solo se fate la versione ‘col tuppo’ perché con le brioches semplice non capita, dopo qualche ora iniziano a raggrinzarsi un pochino (come d’altronde si vede bene nella foto, grmpfff). Resta che a parte questa piccola messa in guardia il risultato è ottimo, perfetto da servire con granite e gelati, e anche da soli, a colazione, o persino con burro e marmellata, massì. Anzi, non so se è un caso o meno (vedimai, l’influenza araba…?), ma, sesamo a parte, queste brioscine qui assomigliano abbastanza, per consistenza, alle briochine marocchine fatte taaaanto tempo fa …

Brioches siciliane

farina 500g
zucchero 50g
lievito di birra 15g
uova 3 + 1 per spennellare
burro 90g
latte qb (circa 1,5 dl)
sale 1 pizzico

Diluire il lievito nel latte tiepido. Versare la farina a fontana sul ripiano (volendo si può fare metà manitoba metà farina 00 ma tutto 00 va benissimo lo stesso), aggiungere, in mezzo, lo zucchero, il sale, le uova, e il latte con lievito, iniziare a mescolare, aggiungere poi il burro morbido e iniziare a impastare. Se l’insieme risulta troppo asciutto, aggiungere un po’ di latte, se è troppo colloso, spolverare di farina. Impastare per una decina di minuti fino a ottenere un impasto liscio ed elastico. Coprire con della pellicola e lasciar lievitare per un’ora circa o finché l’impasto sia raddoppiato di volume. Riprendere l’impasto, dividerlo in 12 porzioni, formare delle palline e disporle su una teglia da forno (volendo fare le briosce col tuppo conservare 10 briochine integre e usare l’impasto delle altre due per formare delle palline piccoline da collocare in cima alle brioche – per farle reggere bene premo prima sulla brioche col pollice, poi aggiungo la pallina, poi premo pure un po’ su quella, fare attenzione che senno si rischia di vederle scivolare via :-)). Lasciar lievitare per 30 minuti. Infine, spennellare le briochine con dell’uovo sbattuto e infornare a 200°C per 10-15 minuti o finché siano dorate. Lasciar intiepidire su una griglia e servire a temperatura ambiente.

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64 Commenti

  • Mandorlamara ha detto:

    Non ci posso credere… Ho provato la ricetta ed è perfetta! Fattelo dire da una siciliana DOC cresciuta a brioscia col tuppo e granita di mandorle!!! In realtà ammetto di averci ho messo qualche aroma in più, memore di qualche “sentito dire” nei retrobottega delle pasticcerie: una bustina di zafferano in polvere, un cucchiaio di miele, un cucchiaino di vaniglia e una grattuggiata di scorza d’arancia. Risultato: le MIE brioche che mi mancano tanto qui in Spagna, morbidissime e lucide! :) Grazie di cuore per questo splendido regalo, Sigrid. Un abbraccio

  • vincenzo ha detto:

    abbiamo fatto le brioscie con nostalgia dei nostri tempi siciliani: e sono venute bene per essere la prima volta e con lievito raffazzonato…

  • Maria Grazia ha detto:

    Ciao Sigrid, da siciliana devo dirti che questa ricetta è perfetta. Vivendo lontano avevo tanta nostalgia delle briosce e adesso invece… :-)))

  • Sara ha detto:

    Insomma, magari sembrerò un po scontata ma questo blog è una meraviglia… per non parlare della ricetta.

    Complimenti

    Sara

  • shayma ha detto:

    *immediately* consumed. x shayma

  • bibi e la signora solis ha detto:

    vedi sopra

  • bibi ha detto:

    Domenica culinaria, risultato: 11 eccezionali brioche col tuppo!!
    Come sempre ricette facili e gustosissime, peccato io debba aspettare domani mattina per mangiarla…quando si dice che la disciplina è tutto!!

  • ely ha detto:

    Ah che bella la brioscina col tappo :-)non ho il paragone con quelle siciliane perchè le uniche che ho assaggiato erano in una rosticceria siciliana ad ostia, però erano buoneeee!!!
    Ho voluto provare e proprio ora le ho sfornate..speriamo siano venute bene!!!..mi sa che la prossima volta devo premere di più la pallina che fa il tappo…sono un po’ scivolate e quindi non sono proprio al centro!!

  • Ago ha detto:

    Sigrid queste brioche sono identiche alle originali!!! Bravissima a te per averle fatte così bene ed un grazie a Luigi e sua mamma! Anche le pieghine di cui parli sono caratterizzanti, infatti non sarebbero belle se non ci fossero :-D
    Questa ricetta la voglio proprio provare! :-***

  • Caffettiera ha detto:

    Grazieee! il mio uomo me le chiede da una vita, per lui sono queste ‘le’ briosce – tutte queste cose burrose e sfogliose che facciamo noi al nord, bah, non e’ che gli piacciano tanto.
    Ora so da che ricetta partire almeno! il fatto che tu dica che durano pochissimo mi fa ben sperare, quelle che voglio riprodurre io le trovo solo ‘in stagione’ (ie estate), perche’ le sfornano almeno tre-quattro volte al giorno, senno’ si seccano :)

  • edi ha detto:

    hmpf, l’ho provata ieri (seguendo pedissequamente le indicazioni) e purtroppo non sono venute bene. Anzi, non hanno lievitato affatto! Sicuramente ho sbagliato qualcosa, oggi ci riprovo aumentando i tempi di lievitazione e coprendo con straccio umido anziché pellicola.

  • Carine da morire ‘ste briochine, e poi anche facili da preparare, quasi quasi ci provo, a fare le mie prime brioche !!! Poi ti faccio sapere. Intanto besos !

  • sembra facile oltre che bella …. anche adatta a una merenda di bimbi, no????

  • UnaZebrApois ha detto:

    e dire che ho della granita di mandorle in freezer…accoppiata perfetta, nonostante il tempo non più clemente ;P!

  • enza ha detto:

    Sigrid, esistono diverse versioni che variano da città a città e addirittura da un bar all’altro.
    se quella a pasta gialla è con l’uovo, ne esiste un tipo a pasta bianca che non ha l’uovo ma nell’impasto ha la saìme (strutto) e il latte o l’acqua addirittura.
    avere una baby sitter estiva che è anche la fornaia del paese ha i suoi vantaggi :)

  • franqa ha detto:

    ma se le cuocio la sera per mangiarle la mattina si raggrinziscono come dici che è successo a te??? :(

  • eleonora ha detto:

    Proprio stasera riguardavo le foto della Sicilia di questa estate… che nostalgia! Ma con questa ricetta mi consolo, spero solo che riescano :)

  • Valeria ha detto:

    ho notato anch’io lo nuovo stile fotografico, molto bello, pieno di luce! curiosità: di solito per farlo usi il controluce naturale con uno schermo davanti oppure luci artificiali? Mi piace così tanto, se fosse naturale sarebbe un sogno.
    Quanto alla brioscia, la adoro, l’ho mangiata a Torino da Marchetti (non potendo andare direttamente alla fonte sicula) con la granita ed era mooolto buona, però adesso son curiosa di riprovare da me :)

  • blunotte ha detto:

    Non le ho mai fatte, ma prima o poi ci proverò….sono davvero invitanti!

  • Barbara ha detto:

    Che mi succede se ammetto che non l’ho mai assaggiata???
    Beh proverò a farla e vedremo cosa succederà….anche se ultimamente sto provando a mettere in pratica un pò di queste belle ricette (prima mi godevo solo lettura e foto non avendo una cucina tutta mia) e non me ne viene neanche una, ahah!!
    Ma io non mollo e continuo a tentare :-)!

  • valentina ha detto:

    gabriella :

    è vero, qui va tutto con lo strutto.. sono più morbide con lo strutto .. da noi lo strutto sembra essere la materia base per ogni cosa..

    però il burro merita riscatto !

  • Gabriella ha detto:

    ciao,
    essendo una catanese appassionata di cucina ho provato molte volte a fare queste brioches, le ricette che ho io però suggeriscono la farina manitoba mista a quella 00, aroma di arancia (o vaniglia) e una bustina di zafferano per renderle gialle. Inoltre il pasticcere mi ha detto che loro mettono lo strutto invece del burro … appena provo le varianti del pasticcere vi farò sapere!!!

  • Lara TZ ha detto:

    Segnato il 13 ottobre! Se va come l’anno scorso, riesco a convincere una trentina di persone…
    A+

  • Glu.fri ha detto:

    ..sono di corsa, devo andare a festeggiare la festa degli immingranti nella scuola qui a Baires, e mia figlia balla pure la tarantella (della serie italiani=mandolino..e c´e´voluto un bel po’ a convincerla)
    …cosí mi porto negli occhi questa immagine meravigliosa…chissá se mi viene gluten free ?…

  • Properzia ha detto:

    no, no, l’evoluzione delle foto mi piace,eh! Ormai sei una professionista provetta! ;)

  • Ylenia ha detto:

    Semplicemente wowowowow!
    Ogni estate quando vado in Calabria ne faccio giusto una scorpacciata! Poi con la granita di mandorle… ma sono buonissime anche da sole.
    Mi sono già segnata la ricetta!
    Grazie. Ciao.

  • vaniglia ha detto:

    nooooooooo, ma perchè fai così?
    io me ne frego proprio del temporale che orora nella nostra città sta arrivando, perchè queste qui, ce le avevo in agenda proprio per il mese di settembre, dovevo solo trovare una ricetta adatta!
    può essere il segno zodiacale cinese che abbiamo in comune?
    mah, quanto so’ contenta!

  • mlu ha detto:

    che ricordi…la colazione a Stromboli con brioche e granita….mmmm
    però non vale, proprio oggi ho deciso di mettermi a dieta! forse è meglio incrementare la palestra, visto che mi sa che diminuire le calorie è troppo faticoso!!!

  • Patri ha detto:

    ooooh,la brioche….sempre mangiata col gelato, in vacanza dagli zii siciliani, of course :)

  • Tery ha detto:

    Buone buone!!!
    Evviva le brioche con il tuppo!!
    Però per me con il gelato…e vanno bene tutto l’anno!! :)

  • valentin@ ha detto:

    uno dei vantaggi di avere un bimbo di pochi mesi e dover evitare il sole caldo delle 11… oltre a godersi la spiaggia delle 8,30 praticamente deserta… é la colazione al bar! Con granita e brioche, of course!
    Che magari tentero` di replicare a casa :)

  • Sigrid ha detto:

    @laraTZ: per la lievitazione lenta si riduce la quantità di lievito e si allunga il tempo di lievitazione, ma più correttamente bisognerebbe lavorare con un poolish, una biga e/o del lievito madre… Tutte cose di cui non sono molto pratica :-) Ciò detto se qualcuno ha idea come adattare, benvenga! :-) Per il latte di riso invece non credo ci siano controindicazioni, l’unica cosa è che se è un problema di latte & derivati dovresti togliere anche il burro (e sostituire con? margarina vegetale? brrr… :-)
    Per quanto riguarda il libro invece, mi sono distratta!! :-)) La data c’è (un po’ più in là rispetto a quanto inizialmente annunciato): il libro sarà in libreria il 13 ottobre. Non ho idea se si possa prenotare, magari la cosa più semplice, semmai, è di chiedere in libreria, però comunque, non credo che tutte le copie scompariranno ne giro di 24 ore (ma magari! ;-))

    @principessaraffreddata: in realtà, non so se è LA ricetta, anzi, credo che il più delle volte non ci sono ricette uniche e monolitiche, in più, magari le brioches siciliane che ho conosciute io e che mi sono piaciute non sono nemmeno le stesse che mangiavi e amavi tu. In sostanza, direi che dovrai provare. nb certo, uno può avere dei piccoli segreti di lavorazione, ma comunque, penso che parte del problema è che i pasticcieri medi spesso e volentieri non usano gli ingredienti che usiamo noi (burra, uova, farina 00…). Per dire, se io andassi dal pasticciere qui di fronte a casa e chiedessi la sua ricetta della crema pasticciera che fa lui (ddio ce ne scampi), non me la potrebbe dare, semplicemente perché usa valanghe di semilavorati… Insomma non vorrei fare troppo la pessiista ma temo che questo fattore c’entri pure… (e con questo non ho detto che questa qui sia la migliore ricetta al mondo eh, è solo che a me è piaciuta :-)

    @ilaria: devi aspettare un pochino di più, che siano a temperatura ambiente, in principio non si possono mettere cose ancora se,mi-calde in frigo o nel congelatore :-)

    @verdecardamomo: credo si chiamino semplicemente ‘brioches siciliane’ però chiaramente, se qualcuno la sa diversamente… :-)

    @properzia: euh, non saperi :-) cioè negli ultimi mesi ho cambiato un bel po di cose (lavoravo con le luci per il libro quindi ogni tanto le ho usate anche per il blog, poi – grande novità – ormai scatto in raw, uso lightroom, ho un obiettivo TS, insomma, poi chiaramente il blog rimane spesso un luogo dove sperimentare -e non sempre in modo concludente – , pero si, sicuramente le foto degli ultimi mesi stanno un po’ cambiando – solo che non so se in meglio ;-))

  • Buone, mi ricordano quelle che mangio ad Ischia al bar-pasticceria Calise, di cui parlerò nel prossimo mio post.
    Per ora, se volete sapere altro su Ischia, leggete il mio ultimo post…
    http://lefrancbuveur.blogspot.com/2010/09/stessa-spiaggia-stesso-mare.html
    ciao

    Enrico

  • Cristina ha detto:

    Ma due parolina sulla granita al limone non le dici? Perché anche se sembra una cosa facilissima,il risultato non é quasi mai esaltante!
    Le tue briochine le ho mangiate quest’estate a Palermo in versione salata:una bontà!

  • Nina ha detto:

    meraviglioso, stavolta giuro che ci provo in versione gluten free :)
    baci col tuppo

  • Come fai a sapere che la ricetta è quella giusta? Ho cercato in tutti i modi di estorcere i segreti della “brioches col tuppo” ai dei pasticceri siciliani e nessuno ha ceduto!
    Proverò… e ti dirò… :)

  • Lara TZ ha detto:

    Buona! Domanda: dici che “essendo una ricetta a lievitazione ‘veloce’ poi chiaramente non c’è speranza di conservare le brioches per più di un giorno”, c’è un’alternativa “lievitazione lenta”? Se sì, come? Si potrebbe sostituire il latte con latte di riso?
    Merci :-)
    PS: c’è una data ufficiale dell’uscita del nuovo libro? Fine settembre è un po’ vago… sai se può prenotare?

  • simona ha detto:

    ecco………proprio adesso che comincio la dieta sigh sigh sigh …

  • cristina ha detto:

    A_D_O_R_O !!!

    non le farò mai, sarebbe buttare farina e tempo, ma adorerei addentarne una!!

  • La SIssa ha detto:

    Fresca fresca da vacanza siciliana… ho fatto la lacrimuccia sugli occhi! Quante ne inzuppate nelle granite!!! …ho letto che tra gli ingredienti esposti nelle pasticcerie, alcuni mettono il miele. Grazie della ricettuzza, la proverò sicuramente! Ciao!
    Sissa

  • Edda ha detto:

    Si’ si’ ancora ricordi soprattutto se sono panciosi e con il tocco sciliano. La foto è di una freschezza unica!

  • Ilaria ha detto:

    Domanda: appena sono tiepide le posso congelare per usarle poi le mattine seguenti? Dieci sono troppe, ma mi piacerebbe averne una scorta!

  • lunadeiboschi ha detto:

    Gnammmm! :)
    Le adoro con la granita alla mandorla o al cioccolato! A Torino le trovo in un paio di graniterie, garantite da amici siciliani come simili a quelle originali, e sono state una bellissima scoperta…Ora, non resta che provare il fai-da-te! ^^

  • lise.charmel ha detto:

    uhhhh, mi hai ricordato le mie colazazioni a ragusa con la granita al caffè, che commozione!
    beata che torni in sicilia, vedrai che là trovi il bel tempo adatto alla granita
    per la foto mi associo ai complimenti già fatti da qualcuno prima di me

  • Giovanni Sa ha detto:

    brioche…granita…Sicilia..quanti bei ricordi!
    e quante brioche mangiate di notte (quasi alba) appena sfornate prima di rientrare nella casa di Taormina!
    già solo per questo bisogna farle!
    grazie per lo spunto Sigrid! Gio

  • fulvia ha detto:

    che nostalgia, era la mia merenda a scuola …anche a lecce vanno molto! proverò a farle! grazie Sigrid
    ps any news del libro? presentazione a quando?

  • fulvia ha detto:

    che nostalgia, era la mia merenda a scuola …anche a lecce vanno molto! proverò a farle! grazie Sigrid
    ps any news del libero? presentazione a quando?

  • valerio ha detto:

    veramente eccezionali!! Sembrano veramente quelle mangio tutte le mattine al bar. Ottimo lavoro.

  • Sigrid ha detto:

    @rosa: hai ragione, io l’uovo da spennellamento lo conto sempre in bonus ma ovviamente voi questo non lo sapete :-) Ho corretto, spero si capisca meglio ora :-)

  • Luigi ha detto:

    Quella brioscia è “troppo bella” (alias “buonissima” in Palermitano) :P
    Complimenti!!

  • rosa ha detto:

    scusa sigrid, non mi è chiaro un passaggio: uso 2 uova nell’impasto e 1 per spennellare?

  • Cleare ha detto:

    ecco svelato il mistero del tuppo..nn avevo mai realizzato come riuscissero a farlo (si lo so suona stupido..)..mi hai fatto venir voglia di andare a via Cola a mangiare la briosce col gelato! Bellissima la foto, luminosa, pulita!

  • fulviaeffe ha detto:

    Mamma che meravigliaaaaaaaaaa! Il “retour da costa crociere” te lo racconterò tra un paio di settiimane, per ora c’è “l’envie du départ con costa crociere” e queste briochine sapranno sicuramente rendere meno lunghi questi giorni di attesa prepartenza.

  • ale ha detto:

    viva la “brioscia”!! brava sigrid!!

  • verdecardamomo ha detto:

    ma queste brioche hanno un nome proprio??? io le ho mangiate questa estate all’isola di Salina ma non ho osato metterci il gelato dentro come facevano tutti!!!

  • alem ha detto:

    a casa mia non resisterebbero più di qualche ora… non c’è pericolo!!! :):)

  • rosa ha detto:

    sicuro! quel complimento ‘sembrano quelle comprate’ porta in sè un’approvazione piena e senza riserve. l’approvazione di chi culturalmente ha sempre ambito al mercato di largo consumo, quindi alla produzione industriale, come alla perfezione da raggiungere.
    fortuna che ora la tendenza si sta invertendo e grazie a blog come questi il ‘fatto in casa’ si riappropria di un valore insostituibile!

  • Properzia ha detto:

    Una domanda-curiosità tecnica: è una mia impressione o la tua fotografia sta evolvendo verso un’esaltazione della luminosità? Ultimamente le tue fotografie, sempre splendide, stanno diventando ancora più sofistcate e luminose o sbaglio? E’ una nuova scelta stilistica o sono solo io che ho notato queste luci più “accese” sulle tue foto?

  • daniela ha detto:

    Ormai da tempo mi sono convertita alla brioscia.
    Croissantifera convinta fino a qualche mese fa, ora solo brioscia di Freni o di Princi. I milanesi sanno di cosa sto parlando..

  • Donatella85 ha detto:

    Grande ricetta! Grazie davvero!
    Ho mangiato queste delizie per la prima volta in un bar del centro di Napoli (si usano ancohe lì…?) e da allora non sono mai mancate nella mia “colazione vacanziera partenopea”! Al mio ragazzo, di origine sicule, hanno subito ricordato la sue vacanze da bambino in Sicilia: effetto Proustiano garantito! ;-)

  • Caroline ha detto:

    Oddìo le brioschine con il tuppo sono state il leit-motiv della mia infanzia.
    Io le chiamavo le brioche con il pancino. Da piccola ero golosissima e per me era il massimo – durante la passeggiata in centro del sabato insieme ai miei genitori – fermarmi da Cofea, un’antica gelateria palermitana che si trova in via Villareale, parallela di via Ruggero Settimo, e prendere una brioche con il pancino con il gelato al caffè (da Cofea era la specialità).
    Io staccavo il “pancino” della brioche e facevo zuppetta nel gelato, che era sempre cremosissimo. Non sono riuscita a mangiare più un gelato al caffè così buono.

  • lisso ha detto:

    Viva la brioche! Abbasso il cornetto!

    Sigrid andrai al Salone del gusto?
    Sarebbe bello organizzare lì un incontro tra cavoletti….

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