La fougasse d’Aigues-Mortes

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Une fois n’est pas coutume, oggi ricetta di una roba che in vita mia non ho mai assaggiata né vista dal vivo, originaria di un posto in cui non sono manco mai stata, insomma, si, io son quella che pensa che si può pensare di cucinare (decentemente) solo ciò che si ha conosciuto e assaggiate in loco, beh, com’è che dicevano? do as I say and don’t do as I do, ecco :-) Comunque sia, recentemente, per ragoni che credo di aver già esposte, ho come una recrudescenza d’interesse per tutto ciò che è brioscioso in genere, e questa ricetta qui neanche stava sulla mia to-do-list, no, ci sono semplicemente inciampata, in rete, un paio di giorni fa, cercando una tutt’altra cosa. E leggere le descrizioni di questa semplice focaccia (rinvio alle lezioncina simil-etimologica già abbozzata sotto la voce fougasse) dolce, completa di crosticicna croccante di zucchero e profumino di fiori d’arancio (la quale acqua che mi berrei anche direttamente dalla fialetta se non fosse una roba cosi dannatamente chimica…), beh, mi ha irremediabilmente intrigato…

La focaccia in questione dunque è originaria di Aigues-Mortes, la quale ha tutto l’aria di essere, nonostante il nome un filo funesto, una deliziosa cittadina medievale nella Camargue (e che prima o poi andrò a visitare, cascasse n’a panocchia :-) e a quanto pare la mia è venuta un pochino beh, altina, uhps… Questo perché l’ho messa dentro a uno stampo per cui se la provate direi di schiaffare l’impasto, come per una focaccia nostrana, direttamente sulla teglia… Il risultato invece, beh, oltre a essere semplice e perfetto per colazioni e merende, ha deliziato una goduriosissima colazione stamattina… Non mi resta in sostanza che conoscere l’originale (e chissà se qualcuno di voi ha avuto il piacere?? :-) Buon lunedi! :-)

Focaccia dolce profumata di fiori d’arancio

farina 500g
latte 30cl
burro 50g + 20g
zucchero 120g
lievito di birra fresco 15g
sale 8g
acqua di fiori d’arancio qb

Diluire il lievito in metà del latte. Versare la farina sulla spianatoia o nella ciotola della planetaria, aggiungere 40g di zucchero, il sale, il burro morbido (50g) e versare infine il latte con il lievito. Iniziare a impastare e versare man mano il resto del latte (io non l’ho versate tutto, mi sono avanzato 2 0 3 cl quando il mio impasto è arrivato alla giusta consistenza). Impastare per circa 10 minuti fino a ottenere un impasto liscio, elastico e non troppo duro. Coprire con della pelicola e lasciar lievitare per 1h circa. Riprendere l’impasto, stenderlo delicatamente su una teglia da forno (a 1-2cm di spessore diciamo, il mio di partenza era 3-4cm), Lasciar riposare per 20 minuti, cospargere con il resto del butto a fiocchetti e infornare a 180°C. Cuocere per una ventina di minuti (dipende dallo spessore) o finché la focaccia non sia dorata. Nel mentre, mescolare lo zucchero avanzato con un paio di cucchiai di acqua di fiori d’arancio. Quando sarà cotta, sfornare la focaccia, e spalmarla con lo zucchero ai fiori d’arancio in modo da ricoprirla tutta. Lasciar intiepidire prima di consumare (raffreddando lo zucchero in superficie si muta in crosticcina :-)

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86 Commenti

  • Rosalba Pasquali ha detto:

    E’ veramente uno spettacolo e una gioia per il palato! grazie per la ricetta

  • Rosalba Pasquali ha detto:

    CERCAVO DA GIORNI QUESTA RICETTA!!! GRAZIE !L’originale che ho assaggiato io è davvero altina, almeno 4 cm ed è eccezionale per essere in fondo una ricetta così semplice, di nuovo grazie

  • Luana ha detto:

    mi sono imbattuta nel tuo mondo e leggendo questa ricetta e il tuo commento riguardo al luogo da cui proviene,beh.io ci sono stata più di una volta … appena puoi vai.ciao

  • Vaniglia ha detto:

    Cara, mo’ la provo con pasta madre… Che il tuo pan di zucchero adattato in versione super-slow è uscito una favola…
    Gli abitanti si chiamano Aiguemortais… Pare un po’ una parolaccia in romanesco…
    Baci, abbelle! ;-)

  • susina ha detto:

    io ad aigues mortes ci sono stata e ho tre splendidi ricordi: la gita alle saline col trenino, la passeggiata sulle splendide mura e la sua focaccia! ne parlavo giusto ieri con mio marito ed ora trovo la ricetta, che proverò quanto prima. grazie!

  • Lorenza ha detto:

    io sto passando il mio periodo briochoso ora… e infatti mi sto replicando tutte le tue ricettine, presenti e passate! :-)

    e questa, sarà la colazione di domani mattina, con il mio maritino e una marmellata bio che ho scovato da queste parti all’albicocca e gelatina di vaniglia… slurpissima!

  • Sigrid ha detto:

    Ciao Gilda! :-) Dunque, solitamente se ciò che dovrebbe lievitare non lievita per niente le possibilità sono due, anzi, tre: 1) il lievito era scaduto (però se usi lievito di birra fresco si dovrebbe vedere, dopo la scadenza fa la muffa; 2) – la più plausibile: hai usato un liquido troppo caldo per scioglierci il lievito (dev’essere tiepido, non caldo), risultato: il lievito è morto 3) hai dimenticato di mettercelo, il lievito :-) Direi che è molto poco probabile che ci sia qualche altra causa quindi… ti tocca riprovare! :-)) Intanto: Buona fine gravidanza!! ;-)

  • GILDA ha detto:

    gulp, anche io pazza per la Provenza e pazza per la fougasse di Aigues Mortes, stamattina l’ho fatta. Ho seguito la ricetta al millimetro, ma la focaccia non ha lievitato di un millimetro…..il sapore era buono, non c’è che dire, ma la consistenza un po’ suola di scarpa….mi chiedo come può essere che il lievito non abbia fatot il suo dovere….mah! ciao cavoletto
    gilda – 30esima settimana!!!!

  • Sigrid ha detto:

    ciao Sabrina, intanto, beh, grazie :) Per quanto riguarda la focaccia, la quantità di liquido può anche dipendere semplicemente di quanto la farina ne assorbe e sembra scemo però può variare… quindi l’importante è giungere a un impasto di bella consistenza, compatto ma non troppo e bello elastico. Per la lievitazione: solitamente, nel giro di un’ora, un’impasto dovrebbe pressoché radoppiare (poi ovviamente dipende dalla temperatura ambiente, la lievitazione si fa prima d’estate ed è più lenta d’inverno quindi in quei casi si può, volendo, aggiustare un po’ i tempi). Lalenta lievitazione quindi può essere causata da un ambiente particolarmente freddo (e anche gli spifferi non sono molto graditi :) oppure da un lievito scaduto o sciolto in un liquido troppo caldo (dev’essere tiepido il liquido, non bollente altrimenti il lievito ci rimane secco e non lievita più…) Facci sapere! :)

  • sabina ha detto:

    Ciao, mi chiamo Sabina e mi dilettoun po’ a pasticciare con la farina. Il tuo blog è delizioso e tu sei bravissima.
    Ieri sera sono rimasta folgorata dalla focaccia e questa mattina alle 8 impastavo come una pazza. Ma, ti voglio chiedere un consiglio: a me i 30 cl di latte non sono bastati e ne ho aggiunti altri ad occhio. Ora ho sbirciato la focaccina….ma mi sembra che non lieviti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Deve crescere molto?
    Scusami per il disturbo e complimenti ancora per la tua maestria.
    Buona giornata da Roma sotto la pioggia.
    Sabina.

  • simona ha detto:

    oHHHHH!!!yes….I did!!!!!!!!!!! mmmmhh morbidissima…profumatissima………appena sfornata!!!!!BUONISSIMA!!!!!!!!!!!
    Grazie per questa ricetta spettacolare!!!!!!!!……..

  • Mi ricordo del posto e della fougasse calda e fragrante.

  • giuseppina ha detto:

    Io in Provenza ci vivo quasi tutto l’anno e la scorsa settimana ho passato due giorni a Aigues Mortes assieme all’equipe di Coté Sud che stava preparando un servizio sulla bouillabaisse e ho avuto la fortuna di poter assaggiare questa deliziosa focaccia , la migliore della città mi hanno assicurato : era alta come la tua , Sigrid , e il profumo di fiori d’arancio molto ” sottile” , ma devo dire che il segreto sta proprio li nel trovare la vera acqua di fior d’arancio e non quella chimica che sa troppo di colonia !

  • lisbeth ha detto:

    Conosco Aigues Mortes e posso confermare che la cittadina è deliziosa, come tutta la Camargue e, ancora a più ampio spettro, tutta la Provenza… ti raccomando di farci una visitina, appena ti sarà possibile.
    Invece ahimé, questa fougasse non la conosco :-( … toccherà provarla, perciò grazie per la ricetta! ;-)

  • shayma ha detto:

    ah, i love orange blossom water, too. beautiful, beautiful photo. Monday? thank god it is *finally* friday. x shayma

  • Robiciattola ha detto:

    SIGRID!
    quello che dice SImo è come la cosa che ti avevo suggerito io:
    http://www.regatacookingtrophy.com/

    guarda com’è andata.
    besos,
    r

  • Lilli ha detto:

    Se può servire l’acqua di fior d’arancio naturale (non fialetta chimica) la trovate alla pasticceria Romanengo di Genova, io l’ho comprata recentemente all’area di servizio Carcare Est sulla A6 TO-SV in direzione Torino, dove trovate alcuni prodotti di Romanengo.
    Nel gelato fiordilatte….super!

  • feo ha detto:

    @missparrish
    ssst! la padrona del blog non vuole che ci si scriva di cose private, ma via cortivallo, si

  • MissParrish ha detto:

    @feo
    ciao! anche tu di lugano? :)

  • Simo ha detto:

    Ciao Sigrid,
    ho bisogno di te!! Mi sono incoscientemente iscritta ad una manifestazione ‘cookandsail’ : regata in barca a vela con cucina.
    Si tratta di navigare (ma và!) e intanto cucinare a bordo due piatti, uno salato e un dolce, che una giuria di esperti valuterà “per bontà e presentazione estetica” (cito testualmente dal regolamento)
    Come me la posso cavare? tieni conto che la cucina è quello che è, non so se ci sia il forno ( e comunque non mi fiderei ad usarlo per la prima volta ‘in gara’) e le condizioni per spignattare non saranno proprio quelle ideali.
    AIUTO!!!!

  • costanza ha detto:

    sono fanatica di focacce! questa non me la lascio sfuggire.

  • aliceihm ha detto:

    Ho provato la focaccia oggi, sono deliziosissime. Io ho usato tutto il latte… si vede che dipende da quanta umidità c’è in quel momento. La pasta l’ho tirata un centimetro, poi raddoppia.

  • feo ha detto:

    @miss parrish
    chiamami: 0793732472

  • luisa ha detto:

    brioche……s’è bon…

  • Lilium ha detto:

    L’ho impastata ieri sera e l’ho messa a lievitare (12,5 gr di lievito) anch’io tutta la notte, per poterla infornare questa mattina. Non ho ridotto la quantità di latte, ed ho aggiunto all’impasto un paio di cucchiai d’acqua di fior d’arancio: buona, ma la prossima volta i 40 gr di zucchero dell’impasto diventeranno 80 :)

  • non l’abbiamo mai provata, ma sembra moooolto mooolto invitante
    ci piace così altina :)

  • SILVIA ha detto:

    @ prudenza(56) ma quanto ne hai messo di lievito per farla lievitare tutta la notte? grazie e ciao

  • Elena ha detto:

    L’acqua di fiori d’arancio naturale altro non è che l’idrolato di neroli. gli idrolati sono un sottoprodotto della distillazione degli oli essenziali; sono totalmente naturali perchè originano dalla corrente di vapore con la quale si estraggono gli oli essenziali. Si trova in erboristeria…in Francia ancora più facilmente.

  • MissParrish ha detto:

    per chi ci è riuscito: mi dite come avete fatto ad ascoltare il podcast dell’intervista su rete 1??? a me non apre la pagina… sgrunt.

  • MissParrish ha detto:

    nooooooooo Sigrid, ieri eri sulla Radio Svizzera, che ha sede proprio a Lugano e io l’ho letto soltanto oggi… accidenti!!!
    spero di riuscire a sentire la trasmissione in podcast… :)

  • prudenza ha detto:

    Stamattina focaccia a colazione, veramente deliziosa.
    L’ho impastata ieri sera tardi e ho messo meno lievito così tutta la notte ha lievitato lentamente e stamattina in forno,il profumo ha riempito tutta la casa.
    Ho ascoltato il podcast della tua intervista.
    Complimenti.

  • Daniela ha detto:

    Anche io ho un blog di cucina (www.cucinaamoremio.com se ti andasse)
    e il tuo è per me un grande punto di riferimento.
    Sarà un anno o forse più che ti consulto ed ora che ho il blog guardo anche le tue foto (bravissima).
    Continuerò a consultarti. Complimenti ancora.

  • Sta brioche schiacciatosa non unta ma zuccherosa mi gusta da favola ;-)
    Quando torni a Firenze prova a passare in via della Scala vicino alla stazione e prova a prendere l’acqua ai fiori di arancio alla farmacia di Sanra Maria Novella…il luogo è storicissimo e bellissimo e forse l’acqua si può bere…forse :-D
    Neanche io trovo il postcad!!!

  • vaniglia ha detto:

    a me piace proprio “un po’ altina”, come si suol dire… e poi l’acqua di fiori d’arancio io la metterei in kit con il lievito di birra, da vendere esclusivamente insieme! (in effetti ultimamente l’ho messa un po’ ovunque, brioscine, pandoro, colomba… direi che si può continuare no?) ad avere i fiori, capece che tu, se ti “incapricci” la fai in casa… o no?
    ;-)

  • mi ricorda un po’ i sapori e la consistenza della colomba pasquale. Deve essere squisita a colazione.

  • Lùcia ha detto:

    hai provato a profumare con l’acqua di fiori d’arancio anche le brioche col tuppo di qualche giorno fa? in molte zone della sicilia le fanno in questo modo e secondo me sono fantastiche!

  • Robiciattola ha detto:

    non ho capito sta cosa di RSI.
    potete ripetermela?
    ho cercato un podcast che riguardava te, ma non trovo nulla.

  • luk75 ha detto:

    per la colazione è il massimo, da provare…

  • Sigrid ha detto:

    oppure andare qui
    http://reteuno.rsi.ch/home/networks/reteuno.html
    e cloccare ‘ascolta la radio ‘ :-))

  • Chiara ha detto:

    sì, grazie, sono on-line!

  • Sigrid ha detto:

    ooooh ,scusateeee!!! se ho ben capito, rete uno, all’interno di Batto Quattro (cmq poi dopo si può anche scaricare il podcast :-)) (non che chissà quali rivelazioni ho fatte nell’intervista eh :-)))

  • Nina ha detto:

    fatta proprio ieri sera, manco il tempo di dire “vai! la prov
    :)
    buona buona! semplice come amo io! solo che versione gluten free la mia, ahimé oggi s’è fatta un po dura..
    baci!
    nina

  • Chiara F. ha detto:

    Aaaahhh, la Camargue!

  • Chiara ha detto:

    Sigrid, su quale rete di RSI cet après-midi?

  • Silvia Amap ha detto:

    gnam la brioche della Camargue è buonissima!! grazie per la ricetta, spero che funzioni, ho cercato più volte di rifarla ma non mi è mai venuta buona come quella che si mangia laggiu’

  • Alelunetta ha detto:

    Buona! Sembra molto invitante!! Anche per me è un momento molto “brioche”.. ho un libretto che ne ha una ventina di tipi tutti regionali francesi, ma non ho ancora trovato il tempo di provarli!! :))

  • claudia ha detto:

    io ci sono stata quest’ estate in camargue e aigues mortes è davvero maravigliosa! C’è un mercatino gastronomico bellissimo, ho provato di tutto compresa la fougasse che però non mi è piaciuta un granchè sembava di dare una boccata all’acqua di colonia della nonna…

  • Edda ha detto:

    Anche tu drogata di fior d’arancio? ;-) Penso anch’io che mangiare la specialità in loco è più autentico, fascinoso e gustoso, ma forse non è sempre cosi’, non so’, la tua mi sembra vera :-) Questa briochina è un morbido abbraccio mattutino…

  • guarino ha detto:

    Quando non conosci l’originale il bello è che ti innamori della tua copia, senza porti il problema di “come dovrebbe essere”! Bhè io non so quale sia la vera e questa mi ispira tantissimoooooooooo

  • cristiana ha detto:

    ciao, anche io sono stata ad Aigues Mortes, ed è un posto che vale davvero la pena di visitare. ma di focaccia manco l’ombra…acc! ad averlo saputo prima, l’avrei di sicuro cercata. anche io comprai là il fior di sale, che a dir la verità ho ritrovato all’Esselunga, dove costava assai meno che in Camargue.Mah?!
    proverò questa focaccia di sicuro.
    grazie,
    Cristiana

  • boilerdilardo ha detto:

    il termine focaccia è uno di quelli che mi fa venire fame già solo per il suono, quella che hai preparato sembra super.
    sigrid domanda che non c’entra niente: ti piacciono i dEUS? li ho visti l’altra sera in concerto e sono stati dei grandi sia sul palco che dopo giù a ballare con la gente..ho anche avuto modo di parlarci un minuto di cibo, mi hanno detto che la cucina belga è ottima, ma me lo immaginavo già :)

  • Gloria ha detto:

    Qualche settimana fa sono stata di passaggio ad Aigues Mortes – carina ma molto, troppo turistica! – ma non ho provato la fougasse, non sapevo nemmeno della sua esistenza a dire il vero! Mi tocca provare a fare la tua ricetta ;-)

  • patesetpattes ha detto:

    carissima, noi abbiamo la fortuna di trascorrere le nostre estati a Les Saintes Maries de la mer e Aigues Mortes è proprio lì dietro l’angolo, c’è una panetteria che la domenica mattina, giorno di mercato, ne sforna una dietro l’altra, è molto morbida, direi quasi umida al centro, ne mangeresti senza fermarti … baciotti Helga e la pelosotta Magali (originaria di quelle parti)

  • paulpa ha detto:

    gnamme gnamme, slurpe slurpe!!

  • Alessandra ha detto:

    Se per caso dovessi andare in quella meravigliosa zona ti consiglio un bellissimo posto dove allogiare (http://www.petitfourchon.com/) Si trova Arles, punto “strategico” per visitare la Camargue. E’ un posto adorabile, di ottima ospitalità e dove ci si ricarica alla grande (ci sono stata per il mio viaggio di nozze e ci tornerei mille volte).
    ciao Alessandra

  • fulvia ha detto:

    mmm, chissà che profumino per tutta casa..sono le quasi le 17…come ci starebbe bene con una bella tazza di the ora!

  • Francesco ha detto:

    Sono stato ad Aigues Mortes quest’estate durante una rievocazione medievale e pur essendo un po’ finta come diceva qualcuno tra i commenti, è proprio una bellissima cittadina alle porte della Camargue! Si trovano mieli buonissimi oltre al sale per cui è famosa!

  • Daniele ha detto:

    Ciao Sigrid,
    vedo una ricetta d’origine francese e devo assolutamente rifarla. Sarò posseduto?
    Una curiosità: perché la foto “di spalle”? Trattandosi di un impasto lievitato sarebbe utile vedere l’alveolatura per capire che tipo di consistenza. Sono un po’ maniaco, lo so ;)
    D.

  • sempre sulla scorta del mio viaggio in Provenza di quest’estate, Aigues Mortes è scenicissima: da fuori sembra una fortezza messa lì non capisci bene come, con le saline con l’acqua rossa proprio lì a due passi.. poi dentro, a parte scansare i turisti, è bellina, forse un po’ meno di quel che ti aspetti a vedere l’esterno!
    Avessi saputo di questo dolce prima l’avrei cercata.. e invece anche qui avevo chiesto del fromage blanc – vedi post precedente – che non ho trovato!

  • Irene ha detto:

    Aigues-mortes è uno dei posti più belli che io ricordi. Ci sono andata da ragazzina e ne sono restata incantata. Cascasse una pannocchia ci devi proprio andare…..aggiungila alla tua to-do-list. La focaccia dolce però non l’avevo assaggiata; mi ero lanciata su un panino prosciutto-formaggio….nulla più. ciao ciao irene

  • Glu.fri ha detto:

    Aigue Mortes…molto medioevale, non so perché..anche la fougasse con il profumo di fiori d’arancio, sembra qualcosa di antico e…tremendamente buono.!
    (Mi inquieta un poco il qb per l’acqua di fiori d’arancio, se mi cade la mano mi sa che sembra di mangiare un neroli (mi e´capitato con un dolce natalizio, peró se lo sono pappati tutti lo stesso.)
    Besos, Simonetta

  • fedeccino ha detto:

    Dopo il doppio decesso del mio lievito madre autoprodotto ho cessato di sfornare cose che necessitino lievito di birra per lievitare, mi sembrava di venir meno al mio periodo di lutto.
    Forse e’ giunta l’ora di abbandonare il nero e rivestirmi di fiori (d’arancio).
    Ciao !

  • Kiarina ha detto:

    Beh… che dire… la foto e la ricetta si commentano da sole! Semplicemente fantastica!!! Una tentazione, da provare al più presto! Complimenti! Un abbraccio

  • ma che meraviglia! la cosa che mi attira di più è il profumo di arancia
    @luca, @giulia: che invidia le vacanze in camargue!!!!

  • barchetta ha detto:

    oh,che colazione golosa!!!

  • federica ha detto:

    Bellissima e buonissima, mangiata dal vivo ad Aigues-Mortes (bel gioco di parole!!!), per sapere se la tua ricetta è paragonabile a quella mangiata in loco, non mi resta che provarla! Effettivamente quelle che si trovano nelle boulangeries della Camargue sono più “fugassose” cioè bassine, l’ho provata anche versione “raisins” cioè con l’uvetta….. che ve lo dicoaffà?!??
    cmq per tutti i dubbiosi sull’uso dell’acqua di fiori di arancio, c’è l’alternativa “Acqua di Neroli” naturale e non chimica che si trova in erboristeria ed è prodotta con l’olio essenziale di fiori di arancio amaro, ha tutto un altro sapore e profumo :)

  • Aniko ha detto:

    Sono appena tornata dalla Sicilia con tante promesse di rimettermi a dieta…moh come faccio??
    Sembra strainvitante questa focaccina!!!

  • valentina ha detto:

    (S)FORTUNATAMENTE HO TUTTI GLI INGREDIENTI ;) ..
    mi metto subito al lavoro,
    meravigliosa alla vista, non oso immaginare al palato.

    questa volte, rea della precedente distrazione, ho letto per bene tutta la ricetta.
    ne sento già il profumo..
    come dicono sempre : le faremo sapere ! ;)

  • salamander_75 ha detto:

    …magari si può sostituire l’acqua ai fiori d’arancio come suggerisce francesca oppure con una grattatina di scorza d’arancia..no?

  • salamander_75 ha detto:

    senza acqua ai fiori d’arancio? va bene lo stesso?

  • Francesca ha detto:

    …e se al posto dell’acqua di fiori d’arancio si mettesse un tè aromatizzato ai fiori (o frutti)?

  • rosa ha detto:

    quella crosticina di zucchero è una vera tentazione! me la immagino fare cric croc e poi sciogliersi sotto il calore dei polpastrelli…
    per non dire del fatto che l’idea di una focaccia dolce è un ossimoro assai invitante!

  • giulia ha detto:

    ad Aigues-Mortes sono andata questa estate, ho girato un pochino la Costa Azzurra, la Provenza e siamo stati due giorni in Camargue! Mi ha stupito come ci fossero tradizioni culinarie molti simili a quelle Catalane, Aigues-Mortes è una cittadina carina, ma se ci stai mezza giornata basta e avanza, purtroppo è un po’ finta, sembra fatta solo per i turisti. La focaccia non l’ho mai vista né mangiata, in compenso mi sono strafogata di calissons! :)
    La proverò, grazie!

  • Sara77 ha detto:

    In-vi-tan-te!!!
    Grazie!!! :-)

  • Filippo ha detto:

    Sigrid te l’ho sempre detto che dovresti andare a fare un giro da quelle parti, ti consiglierei di partire da Mentone e arrivare fino a Perpignan…ciaoooo F

  • lise.charmel ha detto:

    a me il tuo trend briochoso piace moltissimo!

  • I have never tried this, but it looks so delicious, and not that difficult to make, that I will definetively give it a try.
    Great blog, and great photos.
    Hugs

  • Saruk ha detto:

    Ma dai la fougasse l’ho sempre vista salata, buonissima! Questa non sembra niente male!!!
    In Canargue ci sono stata anni fà, ma Aigues-Mortes non l’ho vista… un ottimo motivo per tornarci!!!

  • Buona e profumata

  • valerio ha detto:

    beh non ^’ho mai mangiata ma se mi inviti a casa mangio volentieri la tua per cominciare.

  • Benedetta ha detto:

    Non mi pare proprio niente male per iniziare un lunedi’ mattina…poi mi dici quanto si conserva?
    ma tanto a me diventerebbe gommosa il giorno dopo, chettelodicoaffà!?

    tanti baci cara sigrid…

  • luca ha detto:

    Ciao,
    proprio quest’estate sono stato due settimane in giro tra Provenza e Camargue e ho visitato le famose saline di Aigues-Mortes (dove ho anche comprato il fleur de sel de Camargue).
    La focaccia dolce è deliziosissima e ci ho fatto colazione per tutto il periodo in cui ho soggiornato in Camargue.
    Nei prossimi giorni la rifaccio a casa e ti faccio sapere se è buona come quella originale.

  • daniela ha detto:

    Ecco, mia cara. Sono condannata a replicare le tue ricette da colazione. Già la brioscia col tuppo la scorsa settimana, e ora questa. La ciambella attorno alla vita, quella, è mia…

  • frankkie ha detto:

    che spettacolo! sto giusto provando un po’ di ricette per la colazione del piccoletto che va all’asilo e questa mi sembra a dir poco perfetta!
    frank

  • Twinsmama ha detto:

    ;o) buooona!

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