10 cose buone dal Salone del Gusto (2010 release)

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Appena rientrata di tre giornate di simpatica bolgia, e come la volta scorsa, volevo lasciare almeno un mini appuntino su alcune cose buone (e pulite e giuste, ma anche belle), incrociate dalle parti di Torino. Chiaramente non si tratta di un top 10 che prende in considerazione ogni singola cosa comestibile presente al Salone e nei dintorni – sarebbe impossibile stilare una classifica del genere :) – è più semplicemente una piccola raccolta del tutto soggettiva, composta di momenti e di morsi di piaceri e delizie, incontri e entusiasmi, sorprese e scoperte… :-)

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1. Fare colazione da Eataly. Sembra una scemenza, e sicuramente lo è (aka, l’erba del vicino è sempre più verde e c’è sicuramente chi invece mi invidia la stategica collocazione di casa, sopra il famoso bar Imperial e a due passi da Andreotti, lol) io invece son contenta quando posso fare – circa una volta all’anno, due se mi va di lusso – un salto a Eataly per una veloce colazione al banco, e proseguire con un giro di spesa spensierato… (però, da fine 2011 potrò fare colazione da Eataly ogni giorno, sempre che non abbandoni Roma prima :-))

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2. Gli orti del Salone. Anche questa può sembrare una cosa un po’ scontata o ovvia, ma vi posso assicurare (visto che pochi giorni prima ero a Eurochocolate che lì è davvero tutta un’altra storia, un’altro mondo) che il bello del salone non sta solo nella quantità enorme di prodotti interessanti concentrati in poche centinaia di metri quadri. No, il Salone, grazie ovviamente a Slow Food, è proprio intriso di consapevolezza, rispetto, consumo responsabile, ed è una cosa che io trovo di un sollievo e di un bello e di un auspicabile, a larga scala, in futuro, che non so dire… E appunto i piccoli orti sparsi qua e la sono li a ricordare, sopratutto ai bambini, che gli alimenti crescono dalla terra e che mangiare è anche un atto agricolo. Sono messaggi semplici e importantissimi, e sapere che c’è un luogo che vive, certo, di commercio ma anche di messaggi di questo tipo, beh, è meraviglioso… :-)

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3. il numero zero. Uno stupendo progetto/sperimento degli amici di Garofalo (anzi, ne approfitterei per ringraziarli qui per l’ospitalità e sopratutto per l’entusiasma contagioso con il quale lavorano su tutti i progetti Garofalo, collaborarci è davvero un grande piacere :-), al momento un po’ un utopia non commercializzata anche se questo pacco di pasta esiste e che sta li sul ripiano della mia cucina: il grano di questi spaghetti viene coltivato e poi trasformato a Gragnano, la confezione è realizzata in polimero di mais e del tutto biodegradabile, e lo stesso per l’inchiostro, in sostanza, questa è una pasta a impatto zero, perfettamente ecosostenibile, ideata da Garofalo in collaborazione con l’Università di Napoli Federico II. La pasta ancora non l’ho assaggiata, lo farò presto, ma sono già convintissima che non potrà che essere assolutamente buonissima! :-)

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4. Capperi! Sono quelli della mia donna del vino preferita, Arianna Occhipinti, e commercializzati sotto il marchio Scià. E sopratutto, sono strabuoni, roba da proiettarvi immediatamente nell’isola sicola, anzi, da ricordare certo lontani episodi di cucina per boyscout :-) ps. Trattasi di capperi iblei selvatici e raccolti a mano, conservati con sale di Mothya e basta, e appunto credo proprio non abbiano nulla ma proprio nulla da invidiare ai cuginetti di Salina o Pantelleria… :-)

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5. i barattolini per pranzo, da Lavazza: semplicemente perché la presentazione era tanto carina e che la giardiniera di verdurine con pezzetti di coniglio che contenevano era deliziosamente acidula, croccante, fresca e colorata, insomma, trattasi di ideuzza per snack informali da reciclare assolutamente… :-)

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6. l’insalata di frutta di Andrea Ribaldone. Conoscevo Andrea, chef del ristorante La Fermata, solo per fama e sentito dire, e ho scoperto la sua cucina all’occasione di un pranzo allo stand della provincia di Alessandria. Intanto, l’idea promozionale era semplice e perfetta, del tipo da dieci e lode: pruomuovere il territorio e i suoi prodotti organizzando un piccolo ristorante con uno chef bravo del territorio in questione. Nella pratica, esperienza meravigliosa sotto forma di 4 piatti leggeri, semplici e insieme fantasiosi e davvero ben eseguiti (e francamente il salone non mi pare il posto dove venga più facile cucinare bene, un po’ per i numeri, un po’ per il ritmo, un po’ per la bolgia incessante :-) Deliziosi gli gnocchi con salsa di barbabietola, acciughe e spinaci, tenerissima la lingua di fasone, e il colpo finale è stato questa cosina qui sopra, il miglior dolce mai assaggiato in vita mia, senza scherzi: un’insalata di frutta e verdura (si! cipolla, barbabietola, sedano…?!!! :-) alessandrina, leggermente candita, servita con un sorbetto di uva e un’altro di basilico: fresco, acidulo, appena dolce, croccante e morbido, un fine pasto semplicmente per-fet-to, anzi, forse addirittura insuperabile… con tanto di Chapeau ad Andrea, e tanto di ringraziamenti alla provincia di Alessandria! :)

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7. La piadina romagnola al lievito madre: scoperta tramite Davide Dutto e Michele Marziani che ci hanno fatto addirittura un libro (ve ne parlo in un prossimo episodo :-), questa qui viene fabricata, a mano (!!) da Fresca Piada a Riccione, e commercializzata, fra l’altro a Eataly, sotto il marchio Il Trovatore. Dire che le solite piadine del commercio in confronto sono del tutto inconsistenti è ovvio, aggiungere che manco a casa a me mi vengono così è realismo, insomma, proprio buone buone, mentre la crescia sfogliata di Urbino mi ha proprio tanto fatto pensare a certi ricordi di Pesaro (solo che a Urbino, mi dicono, ci mettono le uova mentre a Pesaro no)… In ogni caso, è bello accorgersi che dei prodotti – quelli veramente buoni – appartenente a certi luoghi, e che pensi di poter trovare solo li, a volte viaggiano anche nella loro forma di eccellenza (insomma, per farla breve: stasera piadine! :-)

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8. le margheritine di Stresa. In realtà queste non le ho trovate al salone, sarebbe più corretto dire che me le hanno portate al Salone (e qui aggiungere un grande Grazie a due ragazze in gamba che si riconosceranno senz’altro :-) Vengono appunto da Stresa, dalla pasticcieria Pompa, e io che non le avevo mai assaggiate devo ammettere che da ieri sera non ci sarà più canestrella che tenga, questi biscottini qui sono francamente superlativi (e deliziosamente friabili :-)

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9. il tartufo. Beh, che ci volete ffa’, se andate in Piemonte a ottobre i tartufi ve li tirano dietro, o quasi, e noio questo sacrificio lo facciamo sempre volentieri.. Insomma, nel giro die due giorni si sono succeduto i tajarin col tartufo, gli agnolotti del plin col tartufo, i cardi col tartufo, le uova col tartufo e infine il risotto, quello in foto, con una ‘leggerrima’ grattugiata… Il risotto è opera di Ugo Alciati, la grattugiata finale invece l’ha ‘commessa’ Piero Alciati, i due frattelli si trovano al ristorante Guido a Pollenzo, il quale è accessoriamente il mio ristorante preferito assoluto da quelle parti :-)

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10. i gianduiotti di Guido Castagna. Diciamo che se due torinesi appassionati di gastronomia e sopratutto di cioccolato quali Clara e Gigi Padovani (e che hanno appena pubblicato CioccolaTorino, 200 pagine interamente dedicate al cioccolato torinese) vi consigliano con insistenza di provare i gianduiotti di tale Guido Castagna, beh, ovvio, non potete che ubbidire e precipitarvi al suo stand per acquistare e portare a casa una scorta (nel mio caso lo si fa anche un po’ per farsi perdonare la tragica gita perugina, forse :-)) Beh, io a sto punto non dovrei neanche aggiungere nulla: gli esperti ès gianduiotti sono senz’altro loro e non io. Però, cavoli, questi qui in effetti sono proprio proprio buoni! ;-)

61 Commenti

  • Marisa ha detto:

    Il Signor Paolo Grisoni, titolare della Pasticceria Pompa di Stresa, produttrice delle le Margheritine di Stresa, dopo aver letto il Suo articolo,relativo ai 10 Buoni prodotti del Salone del gusto 2010, avrebbe piacere di inviarLe una confezione di Margheritine, ma non conosce l’indirizzo per poterlo fare.
    Le saremmo grati se ci potesse dare la possibilità per farlo.
    Grazie e cordiali saluti da Stresa
    Marisa Droghetti

  • Sigrid ha detto:

    gentile Giancarlo: se non erro è già intervenuto più sopra nei commenti un responsabile garofalo a puntualizzare che in effetti il grano qui menzionato non è coltivato a Gragnano (avevo capito male io, me ne scuso, anzi, è vero, dovrei modificare il testo, lo farò…) Ciò detto, penso che un pochino potrebbe anche moderare il tono, così, a naso… :-)

  • giancarlo ha detto:

    Prima di scrivere si informi su eventuali fesserie il grano coltivato e macinato a GRAGNANO!
    Dove lo coltivano lo ha visto?
    Chi lo macina?
    Ha visto se Garofalo ha un mulino ?
    Io lo so di no.
    Lei che fa passare una pasta industriale superiore ad una artigianale solo perchè chissà che le dicono in azienda(garofalo) il glutine..ecc.
    Faccia pubblicità allora,ma non inganni persone perbene!

  • sonia ha detto:

    ciao Sigrid! che è stato belli rivederi te l’ho già detto!
    Per il lievito madre Fausto è stato carinissimo e penso proprio che andrò direttamente a trovarlo in una prossima gita :-)
    Per finire… ho appena scartato il tuo libro, stasera mi diverto :-)
    bacioni
    sonia

  • Eleonora ha detto:

    Il salone del gusto è passione per il cibo, il territorio, la cucina, in fondo cucinare delle materie prime eccellenti può e deve essere un atto d’amore… e l’amore per tutto ciò si sente in quello che fai, scrivi, fotografi. Ti ho intravista ma non mi sono sentita di fermarti e salutarti… alla prossima! Se verrai a torino a far colazione a Eataly fammelo sapere che ti tengo compagnia volentieri!!!

  • lorenzo ha detto:

    bellissimo articolo sintetico e allo stesso tempo ricco d’iformazioni, solo una precisazione al punto 7 la ditta che fa le piadine si chiama fresco piada.

  • Maura ha detto:

    Ciao,
    non sapevo del libro, purtroppo non riesco a seguirti come vorrei……….ma lo segno in agenda e cercherò di passare presto in libreria :) Per la piadina……..mi incuriosisce quella del Trovatore, ma mi lascia perplessa l’uso del lievito ……….da romagnola mi sento di dire che nella ricetta della vera piadina il lievito non dovrebbe esserci…..
    comunque la proverò sicuramente :)
    ciao
    Maura

  • a volte si vede una lista insignificante di nomi, cose viste e sentite, lezioncine, etc. dopo questi eventi…e invece tu – brava come sempre – sei riuscita a creare un reportage veramente leggibile e molto visuale. Perfetto, godibilissimo.

  • lisso ha detto:

    mi sento fortunata perchè sabato sono stata a Eataly e poi al Salone dove ho avuto il grande piacere di incontrarti e di privilegio di assaggiare le paste che avevi cucinato!!!
    che soddisfazione!!!
    ho anche portato a casa delle belle melanzane rosse con le quali ho fatto il sugo per gli spaghetti Garofalo numero zero:una delizia!!!
    ciao
    roberta

  • Pasquina ha detto:

    Purtroppo sono venuta al salone Domenica, ma prima o poi ti incontrerò. Sono fortunata perchè a far la spesa da Eataly ci vado tutte le settimane e concordo con le tue impressioni, è un posto speciale

  • claudia ha detto:

    sigrid, scusa sono curiosa di sapere anch’io se applichi l’effetto lomo alle tue foto e, se no, cosa ne pensi. grazie mille ed ancora auguroni

  • C’ero anch’io!
    Ho lavorato come interprete i 5 giorni del Salone, apprezzando e scoprendo prodotti e genti.
    E Eataly…ce l’ho sotto casa!

  • Pinedda ha detto:

    Cara Sigrid,
    come non concordare con te su quanto hai scritto nel paragrafetto degli orti? Qui è tutto bolgia, acquisto ossessivo compulsivo e confusione, e corsa ed ancora corsa..mi dispiace non averti conosciuta in un contesto più sereno e anzi, spero potremmo ripetere l’esperienza, facendo finta di incontrarci in quel momento in un bel parco romano ed andare a mangiare insieme per chiacchierare con serenità…tra l’altro, ho avuto un prosieguo così terribile il giorno dopo (te l’avevo accennato mi sa…) che solo a sera tarda ho realizzato di non averti fatto autografare la mia copia del libro…sadness =(
    insomma, dobbiamo vederci ancora per forza! =P
    che mi dici del torrone?
    quel barattolino di fichi&vaniglia è già stato saccheggiato!
    un abbraccio grande

  • Emanuela ha detto:

    Ciao Sigrid….
    quanto avrei voluto incontrarti al salone del gusto!!!
    Ci sono stata domenica pomeriggio e come ogni anno mi è piaciuto un sacco!!!
    Volevo confermare la bontà dei cioccolatini di GUIDO CASTAGNA!
    Io ho la fortuna di conoscerlo molto molto bene e soprattutto di avere il suo Atelier proprio dietro casa…
    se hai trovato fantastici i suoi gianduiotti ti consiglio di provare la sua Sacher… è paradisiaca, nei vecchi post del mio blog se hai voglia la potrai solo vedere…non assaggiare ma ne vale veramente la pena!

    tornando a noi…
    volevo farti mille complimenti, ho comprato il tuo libro da eatly… è bellissimo e tu sei bravissima!

    Se hai tempo e voglia scrivimi, mi farebbe un piacere enormissimo!
    il mio blog è:
    http://lacasadolcecasadimanu.blogspot.com
    Buonissima giornata
    Manu

  • Sara77 ha detto:

    E’ bello sapere che in Italia ci sono menti e cuori “nobili” che inseguono sogni e speranze sulla sostenibilità e sul rispetto delle risorse a nostra disposizione!
    Ammiro tantissimo il progetto Garofalo di cui sopra e spero che la provocazione dia prima o poi i suoi frutti!
    L’articolo di oggi su “La Repubblica.it” è interessantissimo e dovrebbe far riflettere tutti ma proprio tutti! Tratta il tema della cucina del riuso al Salone del Gusto e dello spreco quotidiano di cibo:
    http://www.repubblica.it/ambiente/2010/10/25/news/cibo_riuso-8403422/

  • emidio mansi ha detto:

    Ciao Sigrid, eccomi appena tornato da un salone stancantissimo ma pieno di soddisfazioni. Grazie a te per la presenza, e’ qualche anno che ci conosciamo e penso sinceramente che il continuo aumento delle persone che ti stimano, dimostrato ampiamente al salone, sia la prova dell’eccellente lavoro che fai, molto piu’ di tante parole.
    Quanto al Numero Zero vorrei rispondere e chiarire:
    1) non ha un imballo in carta perche’ non siamo in grado di confezionarlo con i nostri macchinari. abbiamo provato sia il materb che il pla ed anche il materb per noi e’ stato ingestibile
    2) per massima chiarezza il grano non e’ stato coltivato a Gragnano ma a Bellizzi (Sa) nell’azienda agricola Torre Lama di proprieta’ dell’Universita’ di Napoli
    3) Purtroppo non sara’ in vendita. Questo pacchetto e’ una provocazione ed uno stimolo alla filiera fatto con tre ricerche sperimentali totalmente a nostro carico, per i cartoni abbiamo risolto con un piccolo costo supplementare e gia’ da un anno produciamo con carta riciclata nelle discariche campane e rilavorate in campania (27.000 alberi risparmiati, 800.000 metri cubi di acqua, 42.000 kg di co2, non poca roba…) il cellophan che vedete, per quanto bellissimo, al momento costa piu’ di quello che contiente e quindi non e’ economicamente sostenibile, speriamo che con la nostra provocazione i prezzi scendano.
    Scusatemi la lunghezza del messaggio che per altro e’ incompleto vista la complessita’ del progetto, mi permetto in questo senso a segnalarvi la sezione Gente del Fud di http://www.pastagarofalo.it per ulteriori approfondimenti.

  • CoCò ha detto:

    Che bello! Io invece anche quest’anno – causa marmocchio – ho dovuto rinunciare al Salone del Gusto.
    Sigrid volevo farti i miei complimenti per il libro se vuoi dare un’occhiata l’ho appena recensito nel mio blog
    http://www.saleepepequantobasta.com/2010/10/regali-golosi-e-confezioni-curiose.html

  • Enrico ha detto:

    Interessante, soprattutto per chi non è potuto andare al Salone.
    A bientot.
    Enrico

  • Pallina ha detto:

    @feo – non auspico la carta per avvolgere TUTTI i cibi, mi domando solo perché si é scelto di non usarla…sai che l’uso del mais negli imballaggi é talvolta criticato come scelta veramente sostenibile?
    Io non ho una posizione al riguardo, ma mi domando…che sia un male domandarsi qual’é la soluzione più sostenibile?

  • fabrizia ha detto:

    eco nonti ho visto al salone mannaggia! misarei accontentata di vederti da lontano e dire al mio moroso eccola è lei la cavoletta, ma non sono(ovviamente) uscita a mani vuote,oltre alle innumerevoli sporte (anche se abito a torino e a eataly si trova il meglio)sono riuscita a portarmi a casa anche il tuo nuovo libro…. posso dire che è delicato, che ho paura da morire di sporcarlo, tutto quel bianco candido… non so se lo farò mai entrare in cucina ma di sicuro so già la prima ricetta in programma la marmellata di pere e ciocco. ti farò sapere ciao fabri

  • Sara77 ha detto:

    Come???!!! Vuoi lasciare Roma?? No eh! Almeno non prima del 12 novembre! ;-)
    Quanto mi piacerebbe andare da Eataly almeno una volta…davvero ce ne sarà uno anche a Roma??
    BENISSIMO!!!
    E spero che la pasta Garofalo di cui ci hai parlato sia presto in commercio!!!grz per il resoconto soprattutto per chi non è potuto essere al salone del gusto :-( eh ma prima o poi… :-)

  • ricky ha detto:

    qui un pò di clip sul Salone del Gusto:
    http://www.youtube.com/watch?v=q60uDQGsHE0
    http://www.youtube.com/watch?v=Do53gJjSwuE
    http://www.youtube.com/watch?v=r5eDXhbn0hE

    sul canale youtube di slowfooditalia ne trovate altre

  • Tilia ha detto:

    Condivido totalmente la passione per Eataly! E io pure posso concedermelo una o due volte l’anno soltanto. Ma non ho capito … sei tu che vai alla montagna o è Eataly che apre da Maometto?

  • k@tia ha detto:

    ieri c’ero anche io!! ti ho vista allo stand garofalo mentre rilasciavi un’intervista ma non ho osato salutarti!! beh, era la mia prima volta al salone e sono rimasta a dir poco frastornata: la confusione e i tanti stand richiedevano più tempo di quello che gli abbiamo concesso, sarà per il prossimo anno!!
    fPerò un giro a eataly me lo sono fatto: come dici tu è veramente impagabile la spesa spensierata!!

  • FuoridiZucca ha detto:

    ..p.s.: che nuovo stile fotografico è?? Quello del “non si può, ma uno scatto lo rubo lo stesso???2 :D

  • FuoridiZucca ha detto:

    Come si sarebbe piaciuto esserci!!!!!! :(

  • feo ha detto:

    Due cose che mi hanno (tra il resto di beltà che descrivi)fatto molto piacere:
    1.- la grafica dell’etichetta dei capperi, perché è ora di finirla con le etichettine carine carine con la scrittura da seconda elementare. Finalmente un grafico ci mette la zampa!
    2.- non so perché auspicare la carta per avvolgere QUALSIASI cibo, quando ci si può spellare le mani per gli applausi a qualcuno che trova un metodo semplice e pulito (sentito parlare di Terzigno in questi giorni?)per vendere spaghetti, molto buoni tra l’altro, e non imbottire le discariche o i cassonetti della raccolta differenziata.
    Per il resto che dire? Maggica Sigrid!

  • Federica ha detto:

    Le Margheritine di Stresa ma dai, le adoro!! Che bella sorpresa Sigrid, vieni dalle nostre parti e non resterai delusa :))

  • Anna ha detto:

    Felice che ti piaccia venire a trovarci a Torino, anche se solo per il salone!
    Saluti

  • joelle ha detto:

    ciao Sigrid il mio compagno mi ha promesso di regalarmi il tuo libro e sono impaziente di leggerlo. Ho gia’ visto che hai fatto i “cougnou” un vero ricordo dell’infanzia e non vedo l’ora di provare la ricetta. Ho saputo che la mia amica e collega Angela… ti ha incontrato al salone del gusto (beata lei)e ti ha dato il nostro libro che spero ti piaccia, cosi potrai conoscerci un po meglio. ti confesso che i gianduiotti mi fanno molto gola e anche le margheritine di stresa; vorrei provarle presto. Intanto vado a farmi l’indivia belga caramellata ma che buona, con un po di nostalgia del nostro paese (fin che dura!!!!).

  • Glu.fri ha detto:

    Quanto mi manca la cultura del cibo italiana…..Baci

  • eleonora ha detto:

    finalmente ho comprato il tuo libro… bellissimo e goloso :)

  • ale ha detto:

    confermo: i gianduiotti di castagna sono semplicemente i più buoni del mondo!
    ale

  • Gloria ha detto:

    Il mio ragazzo mi ha appena comprato il tuo libro e mi aspetta a casa. Non vedo l’ora di tornare da lavoro. intanto dice somigli un po’ Carla Bruni nell’aspetto..;-)

  • Elena ha detto:

    Grazie Sigrid dello splendido reportage, avrei voluto esserci anch’io sabato, ma per problemi familiari, per fortuna niente di grave, ho dovuto rinunciare.
    Dopo quello che dici,vedrò di andare ad Eataly, almeno prima di Natale!
    Grazie delle dritte!

  • marilu ha detto:

    ecco, ora mi mancava di incuriosirmi per i gianduiotti castagna!! e io che credevo di aver raggiunto il top dei top coi Gobino….via, mi tocchera’ cercarli e assaggiarli!

  • margolosa ha detto:

    ciao Sigrid,sono nuova da queste parti e non so bene come funzionano queste “discussioni”!!complimenti per il tuo sito e soprattutto per le tue ricette sto cercando di ispirarmi per una cena che faro’a novembre!peccato ,proprio il giorno che sarai da Mel!!quanto mi piace cucinare ma i miei maschi sono sempre a dieta …

  • Carolina ha detto:

    Bellissimo! Mi è piaciuto da morire…
    Io non ci sono stata purtroppo (segregata in quel di Londra…), ma questo reportage in stile “le 10 cose da non perdere” è stato un bel salto a Torino.
    Grazie! :)

  • salamander_75 ha detto:

    sigrid che delizie!!!!
    dopo aver letto questo post voglio assolutamente provare la pasta garofalo ad impatto zero!
    purtroppo quest’anno niente sone del gusto per me…..
    un abbraccio
    cinzia

  • mari ha detto:

    Vabbè, faccio la noiosa: la piada vera non ha lievito madre. trattasi anzi di ossimoro. Se ha il lievito è pane, non piada, la quale era il pane dei poveracci che non avevano neanche i soldi per andare dal fornaio e si accontentavano di mescolare un pò di farina a un cicinnin (come dice mia nonna) di strutto.

  • chez munita ha detto:

    ma come mi sento lontanaaaaa qui dalla punta dello stivale..!

    il prossimo anno tenterò la traversata, magari con la valigia di cartone con dentro forchetta, coltello e cucchiaino..

    beati voi continentali !!

  • Vero ha detto:

    Tutto meraviglioso, ma che dire del punto 8.
    La Pompa!! ogni estate a lago non si parla d’altro se non di quella pasticceria di quanto la signora Pompa non abbia eguali quanto meno in tutta la costa piemontese del lago maggiore!
    Ti consiglio anche i baci di stresa…meravigliosi!!

  • ps @ Sigrid= ho appena visto che Davide Dutto ha pubblicato un bel reportage sul Lago Maggiore e valli montane limitrofe.. E’ stato un pò sfortunato perchè ha trovato delle giornate uggiose però un’idea delle isole Borromee la dà! In caso tu ci voglia passare una piccola rilassante vacanza da futura mamma il posto è assolutamente l’ideale: pieno di atmosfera e molto intimo.. le anime che amano l’autunno non se lo possono perdere:-)

  • Noemi ha detto:

    Da torinese è davvero lusinghiero leggere e vedere ritratti in questo modo affascinante prodotti delle “nostre terre”!

  • Silvia ha detto:

    Due posti indispensabili che mi mancano: il Salone del gusto a Torino e il Festivaletteratura a Mantova. Ma intanto grazie alle tue foto ho un assaggio del primo! PS: sulla colazione da Eataly sono d’accordo :-)

  • Ehi ma quelle sono le margheritine! E’ uno stra onore vederle fotografate (e recensite!) nel blog più bello e curato di cucina che c’è..Veramente! Volevamo trovare un modo per ringraziarti di tutte le ricette e le ispirazioni che prendiamo da te, in più volevamo farti gli auguri per la tua piccola ed insieme per il tuo compleanno.. Ti leggiamo tutti i giorni e ci sembra ormai di conoscerti da tanto tempo, e quando una persona che si conosce da tanto comunica una notizia così importante cosa si fa?! Bè si porta un regalino! E quindi insomma abbiamo pensato perchè non portarle dei biscottini che secondo noi hanno qualcosa di tremendamente speciale?! Sono come dici tu “coccolosi”, burrosi e per di più sono copiati malissimo dall’industria che ne fa una versione (secondo noi) molto scadente.. Tu avevi diritto ad assaggiare la versione originale!
    Come ricetta sono molto semplici, hanno la particolarità di essere fatte con il tuorlo dell’uovo sodo che le rende così friabili e impalpabili al palato.. Noi le adoriamo.
    Come ultima cosa vogliamo ancora ringraziarti per l’attenzione e per quanto sei sempre carina e disponibile.. E’ sempre uno stra piacere vederti! Un bacio grande!

  • gatto goloso ha detto:

    Peccato non essere riusciti ad andare da Eataly… ci tenevo un sacco; ma il tempo scorre veloce al Salone…
    L’angolo Street food secondo me è splendido… mangerei una cosa dietro l’altra senza esclusioni di colpi :)
    Sai che ora il tuo bel libro mi fa compagnia prima di fare la nanna?? :) Ogni sera ne leggo un pezzettino… è bello addormentarsi dopo aver letto le tue ricette, rende tutto più dolce :)

  • anche io non vedo l’ora di andare da Eataly, quello di Torino, a Milano ne abbiamo uno in versione mignon in una sede del COIN, ma a torino credo sia ‘naltra roba. Cos’è questo riferimento “se sarò ancora a Roma”???? progetti??? vieni a Milano?????
    concordo con te completamente sul tema giardini, orti &C.

  • Gaia ha detto:

    grazie sigrid per il post! quest’anno non sono riuscita ad organizzarmi per andare! sigh, sarà per la prossima volta! un abbraccio

  • Stefania ha detto:

    Infatti io ti invidio tantissimo la collocazione di casa a due passi da Andreotti! :))
    Nell’attesa di fare colazione da Eataly (è vero che sarà all’ex stazione Ostiense?), ti prego di non pensarci nemmeno di andare via da Roma!
    :D

  • Pallina ha detto:

    bel progetto pasta numero 0 di Garofalo…
    mi domando pero’ perché il polimero di mais e non della banale carta…(non é una critica, ma proprio una domanda…)

    bellissimi gli orti, a volte ci dimentichiamo che le verdure appena colte sono sporche di terra!

  • MarinaM ha detto:

    Tutte ottimissime idee/consigli/suggerimenti a parte il tartufo che (penso di essere un caso unico) proprio non mi piace. Vedi la sfiga e c’abbiamo pure il tartufo nostrano qui nelle Marche ad Acqualagna. La piadina di Riccione invece è da provare subito!
    ps ho visto in giro delle foto, se avessi fatto un passaggio in zona sarei ingrassata 3 kg
    ps 2 il pain au raisin della prima foto è irresistibile, la mia colazione preferita in Francia…

  • Guud Fuud ha detto:

    Quest’anno sono stato al Salone del Gusto per la prima volta. Anche io avrei voluto incontrare Cavoletto e altre personaggi del settore, ma la scelta assolutamente non azzeccata del giorno (sono andato di domenica) non mi ha certo facilitato.
    Sarà per un’altra occasione…

  • erica ha detto:

    Ciao Sigrid! non c’entra niente con questo post (peraltro molto interessante) ma volevo dirti che venerdì ho fatto la tua torta di farro con le pere e le spezie (un post di qualche tempo fa) è davvero buonissima!!! a mio marito è piaciuta moltissimo! grazie per la ricetta!

  • fulviaeffe ha detto:

    Volevo venirci e magari incontrarti e conoscerti finalmente, ma purtroppo il lavoro ha avuto il sopravvento. Ma il tuo racconto e le splendide immagini mi hanno fatto lo stesso sognare…Ora bisogna sollecitare a Bill Gates l’introduzione di un qualche software per la trasmissione “dei profumi” via internet…

  • verdecardamomo ha detto:

    ummm anche a me piacerebbe tanto fare colazione da Eataly!!! aspetto il 12 novembre per il tuo libro. Ciao a presto Claudia

  • Nadia ha detto:

    10 buonissime notizie direi !
    Qualche dubbio sulla cipolla nella macedonia però ce l’ho !!

  • Carlotta ha detto:

    Ciao Sigrid,
    anche noi della cucina a pois siamo reduci da una giornata intensissima al Salone del gusto, e anche noi abbiamo fatto scorta di piadine (che buone) e di tante altre delizie!!!
    Ti abbiamo anche spiato mentre spadellavi da Garofalo…
    Non avendo potuto farlo di persona, ti mandiamo un bacio grande qui!!!!

  • Silvia ha detto:

    Guido Castagna è mio compaesano… che tentazione ogni qualvolta che passo davanti al suo laboratorio!

    Complimenti ancora per il libro… quando smetterò di dormirci insieme, di farci colazione, di passarci le pause, di farlo vedere a tutti?

    Silvia

  • rosa ha detto:

    fantastico reportage!
    avrei una curiosità (che magari hai voglia di soddisfare): e queste nuove foto kodak-oriented? te lo chiedo perché ho appena scoperto il mondo LOMOGRAFIA e mi domandavo se per caso queste non fossero prodotte con una diana.
    illuminami. o, per restare in tema: flashami!

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