Castagnaccio muffins

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Tanto lo so che questo post non piacerà un granché ai toscani però ecco, hum, il punto di partenza di questa ricetta è proprio il fatto che amme’, il castagnaccio tradizionale toscano, piatto con la superficie a crepe ecc, non piace. E può essere, certo, che io non abbia mai assaggiato il castagnaccio giusto, resta che so’ gusti, e quelli miei tendono a tenermi lontana dal classico castagnaccio toscano (pur chiedendo venia.. :-)). Questo era un po’ lo stato delle cose, fino a quando un giorno a pranzo la mia amica Raffa’ (la stessa del polpettone di tempo fa :-) fece trovare un trancetto di una cosa che sembrava castagnaccio (stesso colore, uvetta e pinoli in superficie), alto 2cm, morbido e… semplicemente delizioso. Une rivelazione! :-) Il ‘castagnaccio’ nuovo stile (almeno per me) veniva dal forno Farinando di Testeccio, e da li, cercando in giro, si è apurato (mi pare) che il castagnaccio esiste in forma classica, toscana, detta anche quella-che-a-me-non-piace, lol, poi ci sarebbe la variante del fornaio, che i puristi disprezzano e che sembra essere piuttosto diffusa nei forni in giro per l’Italia: farina di castagne tagliata con farina 00, lievito, latte e uova… evidentemente il mio castagnaccio apparteneva a questa seconda scuola poco ortodossa, e com’era ovvio, ho dovuto provare a fare qualcosa di simile pure io.

Note di cucina: come dal castagnaccio ‘piatto’ siamo passati ai muffins, non lo so nemmeno io, sarà stato un attimo di delirio dovuto alle imprevedibili conseguenze della reazione chimica avvenute nel mio stomaco fra proteinato di ferro e schweppes quel pomeriggio…. :-) Invece, due righe più serie a proposito della farina di castagna. Cioè, sempre della serie fate quello che dico e non quello che faccio: quando ho chiesto notizie della farina di castagne presso l’alimentare sotto casa (dove sono tutti umbri e cucinano pure… :-) la risposta è stata che, a rigor di logica in effetti, per la farina bisogna aspettare la raccolta delle castagne, la loro essiccazione e successiva trasformazione in farina… E quindi in effetti sarebbe prestino, ora, per la farina di castagne. Anzi, veramente, hanno anche aggiunto che se la compravo ora rischiavo di prendere non meglio precisate grandi fregature… In ogni caso, appunto, io sono del genere impaziente e ora che mi ero fissata che avevo da sperimentare… ho trovato la farina di castagne alla Todis (fra l’alto confezionata questo mese, boh?! :-) La morale della favola? Fate un po’ come volete… :-)

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Castagnaccio muffins

per 6 muffins
latte intero 170ml
farina 00 85g
farina di castagne 85g
zucchero 100g
uovo 1
cioccolato fondente 50g
noci 50g
olio d’oliva 35g
estratto naturale di vaniglia 1 cucchiaino
lievito per dolci 1 cucchiaino
sale una presa
uvetta & pinoli

Sbattere l’uovo con lo zucchero. Aggiungere il latte, l’olio e l’estratto di vaniglia e mescolare bene. Aggiungere poi le farine, il lievito e il sale, mescolare. Far sciogliere il cioccolato al microonde e incorporare anche quello, insieme alle noci spezzettate. Infine, distribuire il composto negli stampini da muffin (o versarlo a in uno strato unico di 2cm di spessore in una teglia), decorare con uvetta e pinoli e infornare a 180° per circa 35 minuti (o finché l’interno delle tortine risulti asciutto).

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94 Commenti

  • Milla ha detto:

    Ciao Sigrid! Devo provarli con urgenza! Io adoro le castagne, ma il castagnaccio proprio non lo preferisco!
    Cmq ho da poco aperto un blog e naturalmente ti ho aggiunta ai miei siti preferiti! :)
    Se ti va facci un giro!
    A presto….Milla

  • mmm….sembrano molto appetitosi, mi sa che uno di questi giorni proverò a veganizzarli!

  • lavinia ha detto:

    Ho fatto più volte questa splendida ricetta: un successone! Grazie. Una piccola aggiunta davvero molto riuscita: qualche aghetto di rosmarino spezzettato per decorazione prima di infornare l’impasto. Il risultato è piacevolissimo ed equilibrato.

  • michi ha detto:

    @lucia: “normalissimissima carta da forno” (vedi Sigrid al commento 73)

  • Lucia ha detto:

    Una domanda Sigrid ( o chiunque lo sappia )ma di cosa è fatto il contenitre dei muffini?? è stupendo , fa scena!!

    attendo una rispostina

    Bravissimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

  • Lucia ha detto:

    @sigrid
    una domanda ma di cosa è fatto il contenitre dei muffini?? è stupendo , fa scena!!

    attendo una rispostina

    Bravissimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

  • Ea ha detto:

    Provati sabato: buonissimi!

  • PiperitaPatti ha detto:

    Solo per dirti che l’ho provato (in versione teglia stile brownies però) ed è venuto buonissimo!
    Grazie mille per questa ricetta e le altre mille ispirazioni.
    E già che ci sono tanti auguri per Tutto :)

  • Mode in Italy ha detto:

    l’idea sembra davvero niente male! stasera faccio un salto al supermercato per pinoli e uvetta: devo cimentarmi nell’impresa :)

  • aizi ha detto:

    Provati ieri e da toscanaccia quale sono … dico che sono davvero buonissimi! Complimenti

  • Sara @CaffeIna ha detto:

    Cinque anni in Toscana e neanche a me il castagnaccio e’ mai piaciuto tanto. Pensavo di proporlo ai miei amici (americani)ma non so se neanche loro apprezzerebbero. Ora provero’ le due varianti: tradizionale e muffin style. Vediamo chi vince qua! Ma insomma, la cucina non e’ poi anche innovazione? :) Bel lavoro!

  • mlu ha detto:

    Grazie per la dritta del cioccolato, provato e funziona! li ho fatti (anche io non sono un’amante del castagnaccio, nonostante adori castagne e derivati) e sono piaciuti; l’unica cosa le uvette le metterei già nell’impasto perchè si sono seccate troppo.
    Buona l’idea della scorza d’arancia…

  • Maria ha detto:

    Beh,in effetti….sono un pò viziatella! ;-)

  • Your Noise ha detto:

    @Sigrid: Chiarissima e gentilissima come sempre, grazie!! :) In effetti avevo notato una variante nella preparazione di questi dolcetti (così rimaniano in territorio neutrale e non offendiamo nessuna categoria :D), ma il fatto che l’impasto rimanesse piuttosto liquido alla fine mi aveva “tranquillizzata”. Muffin-come-quelli-dell’autogrill: sono scoppiata a ridere! Anch’io uso spessissimo (quasi sempre) quest’espressione per descrivere il muffin ideale :D
    Grazie ancora, spero d’incontrarti e di poterti conoscere di persona a una delle prossime presentazioni del tuo libro.. buona giornata!

  • marilu ha detto:

    Fatti ieri con risultato ottimo!

  • barbara zattoni ha detto:

    trovo deliziosa l’idea di “driblare” il senso comune del castagnaccio. Io che vivo, e faccio la chef a Firenze da 30 anni ed ho genitori e nonni fiorentini, apparte un’intrusione di Santa maria di Leuca, ho deciso di smettere di proporlo al ristorante per eterne e penose diatribe: migliaccio/castagnaccio, alto morbido, basso secco ma siccome adoro la farina di castagne, ho proposto i necci (simil crespelle di farina di castagne con ricotta montata e cioccolato caldo.Intrigante la versione muffins e se qualche toscano se n’avesse a male, pace!!!

  • scampanellino ha detto:

    saranno di sicuro buonissimi i tuoi, ma l’olio d’oliva a me proprio non piace nei dolci.
    una volta l’ho messo nei muffin ai mirtilli ed era acidissimo. BURRO TUTTA LA VITA (col colesterolo, certo, ma vuoi mettere?!?!)
    Baci,
    Camp*

  • madamede ha detto:

    sono nata in Toscana, in un paese della Montagna P.se : ho sempre visto fare i necci e il castagnaccio e provo a darvi qualche consiglio:
    Premesso che la farina migliore è quella dell’anno in corso , la sua bontà dipende naturalmente da chi la fa e dalla qualità del prodotto base. Ancora c’è qualcuno che fa seccare le castagne in modo tradizionale in piccoli edifici rurali in pietra chiamati canicci e che porta poi le castagne ai mulini con le macine in pietra. La farina di castagne non passa un estate ed io , se me ne resta un pò alla fine dell’inverno, la surgelo. Così resta fresca ed è utilizzabili prontamente al bisogno.
    I necci si fanno con le forme e la pastella è più densa di quella nella ricetta di Donna Moderna. Nell’impasto sia del castagnaccio che dei necci non va aggiunto lo zucchero, ma anzi un pizzico di sale. I necci sono buonissmi con la ricotta di pcora ma anche in versione salata con la pancetta o la salsiccia.
    Fatemi sapere.
    Per Sigrid: guardo spesso il tuo blog , è il miopreferito, per le foto , per i reportage di viaggio e per la curiosità / voglia di vivere che si legge in quello che fai. Buone cose

  • Alessandra ha detto:

    Bono invece il castagnaccio!! Come dicevano sopra..croccante fuori con crepette e rosmarino, morbido dentro! Però questi appunto basta non chiamarli castagnaccio che neanche una purista come mia mamma (in termini di castagnaccio>) se ne potrebbe avere a male!

    E bono pure il polpettone della Raffaaaa!! :-))

  • Elisa Pirovano ha detto:

    credo che mi cimenterò con questa ricetta entro…subito! Sa di BUONISSIMA. Un po’ come quelle che proponi nel tuo “Regali golosi”. L’ho comprato ed ho iniziato immediatamente a “testarlo”: i miei amici (“cavie” più che contente del loro status)sono ancora lì che si leccano i baffi per gli spritz!

  • @Irene (71): premesso che condivido al 1000% quello che dice Sigrid, ti consiglio un libro con cui anche amici che non sapevano proprio cucinare si sono trovati bene: “Cuochi si diventa” di Allan Bay (il primo libro della serie).
    ciao
    Enrico

  • Sigrid ha detto:

    @irene: mm, guarda, sinceramente, io penso che i manuali di base, spesso e volentieri, non servono. Cioè, se ripenso a come ho imparato io, non c’è nel mio passato un titolo in particolare, ma un insieme di letture, ricerche, curiosità e informazioni raccolte lungo la strada (e su internet, ovviamente :-). Cioè, detto così ti può sembrare molto dispersivo, in realtà, non è poi così complicato (poi non è che stiamo parlando di imparare la cucina molecolare, voglio dire). Per cui quel che mi sentirei di consigliarti è di scegliere di volta in volta una ricetta, quella che ti ispira o ti incuriosisce sul momento, di leggerla molto attentamente, e di fare delle ricerchine (anche in rete, basta incrociare i risultati, applicarci un po’ di buon senso critico… :-), per approffondire quei passaggi che ti sono poco chiari… o venire a porre la domanda per esempio qui i su altri blog o forum di cucina. Insomma, non è un metodo scientifico ma credo che in questo modo si ingrani molto :-) Comunque sia, a parte che di titoli ce ne sono molti (c’è persino un bel dizionario della gastronomia pubblicato dalla mondadori che potrebbe risultare utile, anche se, ripeto, internet secondo me riesce abbastanza a sostituire dizionari e enciclopedie… :-) uno di quelli che mi sembrava più simpatico, chiaro e sistematico, proponendo ricette tutto sommato adatte alla gioventù di oggi – lol – è ‘Il mio corso di cucina base’ di cui avevo parlato qui:
    https://www.cavolettodibruxelles.it/2008/12/books-for-cooks-christmas-edition
    In bocca al lupo! ;-)

    @mlu: nulla di astruso, veramente, spezzetti il cioccolato, lo metti in una ciotolina, e lo schiaffi al microonde a potenza media (tipo 600W e qualcosa), poi scaldi tipo 30 seconde per volta e ogni 30 seconde verifichi lo stato del cioccolato (ci vorrà 1 minuto e mezzo, circa, credo :-): quando vedi che lo puoi girare con un cucchiaio è pronto :-)

    @maria: vabbe, ma così son tutti bravi ad amare il castagnaccio scusa eh??!! :-)) (scherzo: meraviglia!! :-))

    @fuoridizucca: no guarda quella è una normalissimissima carta da forno… :-)) (mi sembra diventi scura quando la cottura va parecchio troppo oltre no?? boh… è una domanda per dario bressanini questa, temo :-))

    @passiflora: certo, l’ho indicato anche nella ricetta, si può fare con lo stesso impasto una specie di ‘castagnaccio’ piatto, di uno spessore di circa 3 cm (2 prima della cottura, poi lievita :-), da tagliare a fettine o quel che si vuole :-)

    @juls: lol, dev’essere una qualche reazione chimica fra il castagnaccio stesso e i nordeuropei in generale …. :-)))

    @eleonora & cmdd: in effetti questi muffin qui non sono quelli standard/piccolini da teglia, per cui in effetti avrei dovuto pernare a segnalarvelo che i 6 muffin che dicevo io erano piuttosto grandicelli :-)) @cmdd: il rosmarino anche perché no? :-)) ma per me forse più la buccia d’arancia, come suggerisce Lara :-))

    @valentina: credo sia un po’ l’eterno ‘dilemma’ fra prodotto industriale e artigianale, cioè il primo lo trovi tutto l’anno mentre il secondo, per forza, è legato alle stagioni… suppongo :-) Ciò detto, la questione delle farfalline prima o poi andrebbe studiata per benino, mi sembrava di aver capito che apparivano per lo più nei prodotti ”scadenti” che non erano stati trattati bene (in modo termico) al momento del confezionamento e per esempio ho a casa, da mesi ormai, mezza scorta di farine artigianali (ma fatte veramente bene – sia sempre audato il mulino marino :-) – e, niente, neanche questo estate, farfalline manco per niente… insomma, un mistero è… :-)

    @cristiana: ecco, lo sapevo, io non sbaglio mai!! :-)) (buahaha, schezo, anzi, vi ho mai raccontato di quella volta in cui ho fatto un budino con 1,5 litri di latte invece del 1/5 litro indicato nella ricetta?? :-)) insomma, tutto fa esperienza, intanto son felice che il tuo caramello abbia ritrovato la sua forma cremosa e spalmabile ;-))

    @simone: ma non avevo dubbi guarda… :-))

    @cavoloverde: ecco, la torta paesana brianzola mi manca proprio…. cos’è?? :-)

    @pankogut: non so se è triste, insomma, la memoria è selettiva no? forse si dimenticano solo le cose che non ci hanno particolarmente colpite… :-)

    @pasticciona: teh, non ci avevo mica fatto caso?! (alla home di ibs dico :-))

    @valina1977: hai ragione, anzi, la raffa’ è una sicurezza, anzi, l’altro giorno mi ha anche passatp una ricetta di polpette di agnello cotte nel tahini che prima o poi… :-))

    @your noise: hm… ma guarda, se l’impasto di quei ‘muffin’ si preparava proprio con il lievito di birra e chiede un riposo/lievitazione, allora tenderei a classificarli direttamente sotto la voce ‘briochine’ (specie se c’era anche burro/latte nella ricetta :-); gli scones invece hanno un impasto più compatto rispetto ai muffin (nel senso che l’impasto degli scones si stende e si ritaglia, quello dei muffin si schiaffa a cucchiaiate nei pirottini… inoltre gli scones hanno nell’impasto una quantità davvero spropositata di lievito per dolci, più del doppio rispetto ai muffin – fra l’altro il lievito reagisce molto di più in impasti molto umidi e appunto quello dei muffin è molto più umido rispetto a quello degli scones). Non so se ho contribuito a chiarire le cose o se le ho rese persino più confuse??! Anzi, a proposito di muffin, questi cosetti qui li ho chiamati muffin ma come vedi, ho iniziato mescolando zucchero e uova, insomma non ho tenuto separati fino alla fine gli ingredienti secchi da quelli umidi, anzi, stavo appunto iniziando a chiedermi se è veramente necessario operare in quel modo (perché poi tanto alla fine non mi esce mai il muffin come lo vorrei – vedi sotto la voce ‘il muffin di starbucks o dell’autogrill’… :-))

    @chez munita: hum, no, n’effetti, l’olio c’è tutto l’anno però… immagino che ci sia anche perché lo si può conservare (quello del frantoio dico) per cui non so, tendo comunque a pensare che il brav’uomo fosse in buona fede, chesso’, magari è convinto o abituato da sempre a usare della farina artigianale e magari quella li, o quella sua, non si conservano tutto l’anno, o magari la produzione che se ne faceva nel suo paesino bastava per i dolci invernali e poi finiva, non saprei… (ma lasciatemi illudermi che ci sia una spiegazione romantica a tutto questo :-)

    @stefi: uhm, se era umidiccia (alta 2 cm tipo??) possibile che fosse la versione ‘da fornaio’, col lievito dentro (ma tanto se c’è il lievito si capisce al volo: senza non sarebbe morbido :-))

    @glu.fri: ma questo tuo dicembre in italy prevede anche una tappa romana per puro caso?? :-)

    @lapiccolanene: molto probabilmente si, cioè, per dire, anche in Ardèche, in Francia, sono pieni di castagne, e li usano trasformarle in ‘crème de marrons’ più che in farine e castagne secche ecc, e appunto, hanno una serie di ricette tradizionali di torte fatte con questa la famosa crème de marrons (che si trova da castroni o che si può fare in casa, in sostanza sono castagna bollite, sciroppo di zucchero e vaniglia), per cui direi che da li si potrebbe tranquillamente prendere spunto… :-)

    @ratatouille: ma di niente, è stato un piacere :-))

    @barbaraT: hm, io gliele propinerei come ‘autumn muffins’ (della serie ‘castagnaccio?? e che è?? :-))

    @nadia: grazie!! (e grazie a te, anzi a voi, per esserci venuta/i!! :-))

    @angela: yumm, vogliamo il nome del te e dello spacciatore please!! :-)) (cosi almeno cambio un po’ dal tè ai marrons glacés mariage frères, lol… :-))

    @lise.charmel: trovato la farina anche, giusto ieri, al carrefour… (e tre giorni fa ancora non c’era :-)

    @letizia: in realtà, appunto, questo non è castagnaccio, insomma, sono delle tortine con la farina di castagna & co… per cui un po’ di ruffianeria, quasi quasi che ci può pure stare, no? In ogni caso, benvengano le ricette per castagnaccio original a prova di bomba, ci riprovo volentieri :-)

    @rossella: ma, guarda, a parte che non è menzionato specificamente l’origine delle castagna, sia la farina di castagne presa alla todis che quella del carrefour sono prodotte in provincia di Cuneo.

    @verdecardamomo: ma, scusa, ma voi di dove siete?? no perché quello li non mi sembra mica che abbia niente a che vedere con castagnaccio toscano?! (in compenso sembra buono!! :-)) Ricettaaaaa???? :-))

    @pamirilla: oohh??! Mi spiace non averti incontrata!! :-) Next time?? :-)

  • mlu ha detto:

    @Irene

    La cucina di casa di Annalisa Barbagli edizioni Gambero Rosso

  • Irene ha detto:

    AAA cercasi disperatamente consigli sull’acquisto di un libro per imarare a cucinare con consigli su ingredienti materie prime, metodi di cottura o non, e ricette belle, un pò classiche e un pò moderne. Perchè io non so da che parte cominciare sia in libreria che ai fornelli.

    Si beh…so “fare da mangiare” ma non ne capisco molto di cucina… Pertanto mi piacerebbe che “cucinare”, oltre ad essere un’attività legata alla sopravvivenza, diventasse il mio hobby-scarica nervi-interesse dopo il lavoro e lo studio universitario. (Troppe cose direte voi? no..ogni tanto ci vuole…!)

    Eh si, è vero Sigrid che hai già fatto due bellissimi libri… ma talvolta ho un pò di senso di “dispersione” di fronte ad alcune tue ricette…

    quindi….

    Mi consigli un libro (o un paio di libri) x principianti, in modo che posso anch’io capirci un pò di più, e essere sicura di provare le tue ricette senza commettere disastri?? :)

  • mlu ha detto:

    chi mi aiuta? il microonde è entrato nella mia vita da poco tempo e mi chiedevo quali sono gli accorgimenti x sciogliere il cioccolato al microonde

  • Maria ha detto:

    Ciao Sigrid, pensa che x me una delle cose più belle è andare in un minuscolo paesino dell’appennino dove sono praticamente cresciuta a seguire tutto il processo dalla castagna alla farina con santa pazienza! e poi, prima cosa mangiarmi 2 cucchiaiate di farina così com’è, secondo l’impasto del castagnaccio crudo che è una delizia e infine castagnaccio cotto in un forno a legna che avrà 150 anni,con sopra la ricotta anche quella rigorosamente appena fatta! ma proverò anche la tua versione, promesso!

  • FuoridiZucca ha detto:

    E che razza di magnifica carta forno è quella che hai usato?? che non si brucia durante la cottura, assumendo quel tipico colorino marrognolo????? La voglio anch’io!!!! :)

  • aboutstyle ha detto:

    fantastici!di sicuro nel fine settimana proverò a farli ….speriamo bene|

  • Neovecchiostile ha detto:

    Devo assolutamente farlo!!!!

  • Passiflora ha detto:

    Ciao Sigrid sembrano ottimi. A me il castagnaccio non dispiace ma con questi si va certamente a colpo più sicuro.. In alternativa si potrebbe pensare di farne una tegliona quadrata e tagliarli tipo brownies?

  • OK, ti dico solo questa. Da toscana a me il castagnaccio piace così com’è, e ne vado anche abbastanza fiera. Quando sono venuti a trovarmi alcuni amici foodblogger da Londra e dalla Finlandia ho pensato di stupirli e preparare con loro il castagnaccio, seguendo tutti i crismi…
    Allor,a finché lo stavamo preparando era tutto un ooohhhoo, uhhh, bello…
    poi l’assaggio…

    bon, siamo andati da “sembra gomma” a “sembra torta di renna”… quindi, ecco, questo per dirti che non sei sola!!
    un abbraccio!

  • Maddalena Caruso ha detto:

    Ciao Sigrid, continuo a leggerti con regolarità e adoro passare del tempo con te. Da qualche giorno ho inaugurato il mio blog di storie in cucina e sono già stata travolta dalla nuova “creatura”. Collaboro con il fotografo Stefano Scatà che sicuramente conoscerai come professionista. Queste giornate sono alla ricerca dell’equlibrio tra vita calata nella giungla del web e salse, sughi e tartellette. Continuo a seguirti con enorme piacere. Vienimi a trovare!

  • eleonora ha detto:

    fatti anch’io ieri sera… ne son venuti 12!!!

  • cmdd ha detto:

    Fatti ieri sera! Sono davvero buonissimi…
    L’unica variazione che mi sono permessa è stata la sostituzione dello zucchero con lo zucchero di canna. Con queste dosi mi son venuti 11 muffin di dimensione media (di cui 2 non sono mai arrivati nella scatola di latta :-)).
    E guarnire anche con qualche ago di rosmarino, già che ci siamo?

  • Lara ha detto:

    Toscana! presente! le tue ricette sono sempre ottime e fantasiose. Il castagnaccio o come si dice qui a Lucca ‘Torta di Neccio’ viene fatto anche con rosmarino e buccia di arancia…profumatissimo! Croccante fuori e morbido dentro, quello della mia Nonna è fenomenale! Quando vieni a Lucca?

  • valentin@ ha detto:

    penso che la farina che si conserva tutto l’anno è il risultato delle moderne tecniche di conservazione (il vuoto, l’atmosfera protetta, il frigo,…i conservanti!)…probabilmente una volta succedeva che si rovinava presto e quindi veramente la trovavi solo nel periodo invernale.
    non per niente, in estate la farina di castagne è la prima che mi fa le farfalline :)

  • gaia ha detto:

    io sono fiorentina, ma non mi sconvolgo, tranquilla.
    Il castagnaccio, pure a me non e’ piaciuto per tanto tempo.
    Ma sono aperta alle innovazioni. E appena mi arriva la farina del marronaio (stasera!) comincero’ a pensare a questa nuova declinazione!!

    ps. Ho fatto finalmente le tue quiche loraine, che assaggiai al santo bevitore! :-)

  • lunadeiboschi ha detto:

    valentin@
    Ma dai, magari facevo i necci e non lo sapevo! :D
    Buone castagne a tutti!

  • cristiana ha detto:

    cara Sigrid,
    ti scrissi qualche giorno fa a proposito del caramello salato…svelato l’arcano…avevo preso lucciole per lanterne, infatti, giustamente come dici tu, vanno usati 40 cl di panna, e non 40 ml, come avevo fatto io.per questo lo zucchero si era cristallizzato immediatamente e mi era venuto solo un barattolino piccolo, non due medi, come dicevi tu. ho già ricomprato il tutto per rifarlo.ti farò sapere.grazie ancora.
    un bacione,
    Cristiana

  • simone ha detto:

    @ Sigrid

    Il Vero Castagnaccio si prepara dentro una teglia di rame stagnato, lo spessore è abbastanza fine (quanto la famosa torta di ceci detta anche farinata o cecina) e la consistenza deve essere croccantissimo fuori e morbido dentro.
    Se un giorno assaggerai questo castagnaccio vedrai che dovrai ricrederti ;-)

  • Melly ha detto:

    Bella idea i “castagnaccio muffinds”, anche io non amo la mappazza classica.

    Per la farina di castagne la fornaia di un paesino di montagna dell’appennino modenese (grande zona di produzione di castagne) sostiene che è meglio usare quella dell’anno prima, perchè è più buona; il perchè non lo sa neppure lei. Quindi ben venga la farina di questa stagione, che sennò ci tocca aspettare dicembre per mangiare i dolci alla castagne!

  • carlotta ha detto:

    ahhh Sigrid, non preoccuparti: io sono toscana, eppure il castagnaccio non mi è mai piaciuto particolarmente! sotto forma di muffin, chissà… assolutamente da provare la tua versione! un bacio

  • CavoloVerde ha detto:

    Sai che visti così ricordano piccole porzioni di torta paesana brianzola: anche quella ha le uvette e i pinoli ed è dello stesso colore (e vabbè io la preferisco perchè sono brianzolo…)

  • paola ha detto:

    …è da qualche giorno che mi frulla in testa il castagnaccio…ma la tua versione muffin è davvero fantastica!! Assolutamente da provare!

  • Giu ha detto:

    L’ultima volta che ho fatto il castagnaccio, sembrava la replica dei biscotti pietrificati.
    Un po’ piu’ grande pero’.

  • PanKogut ha detto:

    Dovrei riprovare il castagnaccio, ho dimentico il sapore. E’ triste dimenticare le sensazioni, nel bene e nel male.

    Ciao Sigrid

  • oscar ha detto:

    …anche io preferisco il castagnaccio alto e morbido e per questo mi capita spesso di farlo con le mele…o ancora meglio con le pere! ciao!

  • Marina ha detto:

    Io anche me lo faccio spesso a casa, questa variante-muffin mi piace proprio!

  • pasticciona ha detto:

    vedi a volte? si cambia la forma et voilà cambia tutto!
    PS fantastico trovarti anche sulla homepage di ibs..

  • valina1977 ha detto:

    Ciao cara!! sono toscana e non mi offendo per nulla.. non mi posso certo considerare una purista… ho la farina in casa dallo scorso anno che attende giusto giusto una ricetta come questa..
    e poi voglio sottolineare che all’apparizione del nome Raffa ho gioito .. faccio spesso il suo polpettone che trovo irresistibile quindi tu+lei per me siete una garanzia!!! baci baci Vale

  • monica vannucchi ha detto:

    @MarinaM, grazie, sono andata a vedere ma… con i testi moderni (praticamente una piastra in ghisa che si chiude , con quattro o sei formine rotonde e piatte all’interno, tipo piadine o crescentine, e infatti nascono per questo, ma quelli antichi erano in terra refrattaria e si impilavano nel caminetto)), con quelli moderni dicevo , questa ricetta mi sembra troppo liquida e infatti l’autrice le chiama crépes!! chissà che non ci aiuti qualcun altro a svelare l’arcano… monica

  • MarinaM ha detto:

    Amo moltissimo le castagne, il castagnaccio un po’ meno, però ho in casa giusto una busta di farina e magari mi cimento.
    Quanto ai necci di cui chiedeva lumi
    @ monica (35) non ne avevo mai sentito parlare fino a quanto non ne ho letto qui
    http://blog.donnamoderna.com/duecuorieunfornello/2010/11/06/i-necci-le-crepes-di-castagne/

  • Your Noise ha detto:

    I like it! Adoro le castagne ma mi trovo sempre a corto d’idee per quanto riguarda il loro utilizzo in preparazioni dolci… o meglio, il problema è che si rischia sempre di ripiegare su quei due o tre classici stranoti… sempre buoni, certo, ma quando ci vuole un pò di fantasia… Questi muffin m’ispirano, al prossimo attacco di voglia di muffin li proverò :)
    Volevo chiedere una cosa, una delucidazione, meglio.
    Ero abituata a muffin preparati con il classico procedimento liquidi + polveri, breve mescolata, forno ma l’altro giorno ho letto una ricetta di muffin preparati con una pasta affatto liquida, più della consistenza di una pasta lievitata, con la quale venivano formate delle palline poste poi nei pirottini… ebbene, sono muffin anche loro oppure si tratta di un ibrido del tipo “scones- muffin”?
    Ringrazio anticipatamente per le risposte :)
    Ciao Sigrid, ciao a tutti,
    Agnese

  • Daniela B. ha detto:

    Bella idea Sigrid!! :-)
    Con questo tempo di pioggia e nebbia qui nel profondo NORD sarà l’ideale a merenda..mi serve solo la farina di castagne ma qui la trovo di sicuro che sono circondata da castagneti!
    abbracci caldi e morbidi, ciao

  • chez munita ha detto:

    io non ho mai mangiato il castagnaccio..
    forse mi tocca, forse no.. però magari sì..
    perè questi muffin mi ispirano tantissimo..sono semplici ed immagino anche gustosi..
    è sostanziosi ;)

    sigrid,
    ma io la farina dic astagne la trovo tutto l’anno..
    non è che magari il tuo venditore di fiducia per nascondere l’assenza della farina di castagne s’è inventato la raccolta e la lavorazione delle castagne?:))
    scusa, sigrid,ma per caso l’olio lo troviamo solo da ottobre in poi..? -____-..
    venditore curioso..

    poi hai avuto anche la fortuna di trovarlo fresco.. :)

    bacini bacetti

    valentina

  • Stefi ha detto:

    Scusate l’ignoranza, qualche settimana fa ho comprato una fetta di torta dal panettiere che l’ha chiamata “castagnaccio”, era marroncina, umidiccia, di consistenza “strana”, qualcuno sa dirmi se effettivamente di “castagnaccio” si trattava?
    altrimenti dovrò cercare “the original”!
    grazie :)

  • Glu.fri ha detto:

    Sará che io le castagne le mangerei anche con la buccia, mi mangio tutto, castagnaccio toscano, quello piatto e secco, e questi muffin, belli creativi…! Ottimi..
    peccato che, a parte che non siamo in stagione, ma qui la farina di castagne proprio non esiste, e manco le castagne.I marron glacé si peró, prima si accende un mutuo peró..Baci.Mi rifaccio a dicembre in Italy…:)

  • purista o no a me piacciono le innovazioni e trivo che in forma di muffins siano davvero carini! Ciao!

  • giada ha detto:

    Ciao Sigrid, io adoro il castagnaccio, quello vero, sottile, croccante ai bordi e che abbia il buon sapore della castagna…ma questi muffin devono essere squisiti e sono curiosissima di provarli!!

  • monica vannucchi ha detto:

    Ciao a tutti,c’è per caso in giro qualcuno del’appennino pistoiese che ha la ricetta dei necci? Sono delle piadine fatte con la farina di castagne e poi cotte nei testi: da bambina le mangiavo ancora, ma non ho le proporzioni e mi piacerebbe farle assagiare alla famiglia! noi ci mettevamo la ricotta appena fatta…monica

  • Gaia ha detto:

    da toscana ti dico che questi muffins te li approvo in pieno!!!

  • Sara ha detto:

    Ciao …che coincidenza avevo pensato anche io di fare dei muffin con la farina di castagne dato che il castagnaccio è uno dei miei “non dolci” preferiti. Il castagnaccio toscano ( o baldino come lo chiamano in alcune zone) mi piace molto anche se è tendenzialmente molto secco, ma se ti piacciono le consistenze più coprose dovresti assaggiare quello che si mangia nella mia regione, in Lombardia e che passa sotto il nome di patuna che è molto alto, anche 3 dita e dove la farina viene diluita con latte e lasciata a riposo per diverse ore. Una gustosissima mappazza!

  • Se dalla cucina della Raffa è arrivato alla cucina del cavoletto deve essere buonissimo. Detto da una che ormai se dice polpettone è sempre quello della Raffa!! Già provato in mille varianti, con pistacchi, con nocciole, con le mandorle… sempre ottimo!! non vedo l’ora di provare anche questo!

  • Robiciattola ha detto:

    @ barbaraT:
    diciamo che per un toscano, in genere, la Toscana è il centro del mondo di tutto: lingua italiana, castagnaccio, carne.
    che barba!!!
    ;)

  • lapiccolanene ha detto:

    io amo il castagnaccio e tutto ciò che ha base di castagne… mi domabìndo però se non si possa fare qualcosa del genere partendo dalle castagne passate…. mumble mumble mediterò …. le tue foto sono bellissime come al solito. buona giornata

  • valentin@ ha detto:

    @lunadei boschi
    a proposito di crepes, dalle mie parti fanno i “necci” che sono una roba simile alle crepes, ripieni di ricotta (tradizionali) o di nutella (goduriosi!)

  • valentin@ ha detto:

    …anche se adoro il castagnaccio toscano, con la sua consistenza ambigua e le crepette in superficie! (e pure col rosmarino, tiè!)

  • valentin@ ha detto:

    QUESTA-LA-FACCIO!!!!!!!!!!!!

    Forse il tipo dell’alimentari non sa che… l’Italia è lunga e in tanti posti le castagne sono già state raccolte, essiccate (che dite, esisteranno delle macchine apposta?), e tramutate in farina. Senza necessariamente cadere in qualche clamorosa sòla (che ne so, castagne cinesi?) sicuramente dietro l’angolo…

  • lunadeiboschi ha detto:

    è sparito dal testo un “le cose” in prima riga dopo i saluti, acc!

  • lunadeiboschi ha detto:

    Ciao Sigrid, ciao gente!
    Il castagnaccio classico non è semplice da fare bene, come tutte le che prevedono pochi ingredienti, ma calibrati… Così anch’io in genere preferisco quello un po’ elaborato del fornaio. Oppure lo faccio in casa, bello alto perchè mi piace morbido. Ma se volete provare una versione per usare la farina di castagne, rapida e “slurposa”, provate le crepes con solo farina, acqua e poco olio. La pastella, un po’liquida, va cotta in padella come le solite crepes, finchè on fa le bollicine… poi servitele calde col cioccolato fuso, oppure una buona crema di marroni (non tutte sono buone, molte coprono la castagna con troppa vaniglia, ma è questione di gusti…:-) )

  • il gatto goloso ha detto:

    Beh, la verita? Nemmeno a me il castagnaccio fa impazzire… non chiedermi perché, sarà che lo prendeva sempre la mia nonna e l’ho sempre legato ai vecchi :) poil’ho assaggiato e quella consistenza un po’ molliccia mi ha lasciato un brutto oricordo e da allora non ho più avuto il coraggio di assggiarlo… eh eh eh!
    Ma questa tua versione invece la trovo assai golosa :)

  • Giovanna ha detto:

    Fantastica ricetta! anche io non amo il castagnaccio (continuo a mangiarlo quando mi si presenta davanti ma proprio non va giù!) ma questa ricetta sembra essere davvero gustosa! Tentiamo!

  • Ratatouille ha detto:

    venerdì scorso è stato un evento spettacolare…mio marito ringrazia per la dedica al mio libro regali golosi ( da lui regalatomi).
    Non apprezzo granchè la farina di castagne e affini, ma proverò la ricetta, visto che i muffin della foto sono decisamente irresistibili!!!

  • barbaraT ha detto:

    premesso che anche io rientro nella categoria di quelli-che-il-castagnaccio-crepato-toscano-proprio-no… con l’aggravante che c’ho pure il quasi-marito toscano.. fai un po’ te..
    mi toccherà sperimentare questa versione di castagnaccio-reloaded di nascosto, oppure spacciarla per un semplicissimo-muffin- casualmente-di-farina-di-castagne-uvetta-e-pinoli-ma-che-no!-non-ha-nulla-a-che-vedere-col-castagnaccio..
    no perché, devi sapere, che per un toscano, anzi un maremmano, tutto il meglio del meglio di codesto mondo ha origine in toscana (capisci? l’ombelico del mondo di fatto sta da qualche parte tra grosseto e siena…).. bisogna imparare a conviverci con un toscano..

    mi spiace non essere riuscita a venire alla presentazione di venerdì, spero tanto di riuscire a vederti comunque presto ;-)

  • Nadia ha detto:

    Presentazione del libro “Regali Golosi” venerdì scorso piacevolissima e divertente con musica e recitazione.
    Ma la cosa più bella è stata conoscere Sigrid, così dolce, disponibile e gentile con tutti (nonostante la ressa) come i suoi deolcissimi e teneri biscotti !
    Grazie per il bel pomeriggio !!

  • Vero ha detto:

    Idem!! l’altro giorno per l’ennesima volta mi sono detta “ora lo assaggio di nuovo” è l’unico caso in cui un alimento composto da ingredienti che adoro non mi piace neanche un po’!!
    A questo punto proverò la tua versione!!! :)
    baci e buona settimana
    Vero

  • lucia ha detto:

    Sì, certo, in effetti bisognerebbe aspettare un po’ e magari comprarsi una farina di castagne decente, non da super… ma questi muffin sono così invitanti…. che una come me, che ama anche il castagnaccio versione toscana, non può aspettare!!! vado a vedere se l’azienda che vende farine qui vicino a casa mia ha qualcosa… Buona settimana!!

  • Cleareilpomodoro ha detto:

    eheh alla fine nn hai resistito e l’hai comprata la farina! però se c’era scritto che era stata confezionata questo mese dovrebbe essere ok! Avranno ottimi canali di vendita! Io il castagnaccio vero lo mangio quando lo porta il mio fratellone da Firenze..lo mangiucchio ma nn ne vado matta. Invece questi muffin son troppo carini..e secondo me buonissimi! E poi io adoro le mini porzioni. mi è tanto dispiaciuto nn poter venire alla presentazione del libro..il prof malefixco ha finito lezione mezz’ora più tardi e nn ce l’vre mai fatta ad esser li! Uffi..io volevo quesi biscottini super fighi e la tua firmetta sul libro..sigh

  • elena ha detto:

    Uffa…proprio stamattina il mio sacchetto di farina di castagne ha preso il volo verso la pattumiera causa vermetti, uova di vermetti e farfalline varie…mi toccherà andare alla ricerca di un altro sacchetto!!!in compenso stasera cena con torta esterhazy, grazie sigrid per la ricetta, vi farò sapere se piace!

  • Silvia ha detto:

    In questi giorni ho la fissa delle castagne (mai successo prima), questo post è manna dal cielo!

  • valerio ha detto:

    Non so a me il castagnaccio piace, però proverei volentieri anche la versione da fornaio. Va anche detto che dalle mie parti non si trova molto nei negozi c’è più la tradizione di farselo in casa. Vabbè mi sto perdendo comunque lo provo.

  • Paprika&Paprika ha detto:

    Vado matta per le castagne ma il castagnaccio non mi è mai piaciuto…forse per quel suo aspetto insignificante..questa nuova versione però mi ispira molto! Bravissima , qui non si finisce mai ad imparare !!

  • Pamirilla ha detto:

    A me piace tuuuutttoooo: castagne, castagnaccio, muffin di castagne, sufflè di castagne e marron glacè!!!!! Però sulla farina hanno ragione quelli del tuo alimentare, ma io sono una purista!!!!!
    Sono venuta alla presentazione: divertentissima. Però non avevo il tempo per affrontare quella lunga coda e ti saluto qui. Baci!!!!

  • verdecardamomo ha detto:

    Mi sembrano deliziosi Sigrid! Mi dispiace molto non poter essere venuta venerdì alla presentazione del tuo libro.Cavolo!!!Avevo un appuntamento che non potevo rimandare visto che sto cercando un altro lavoro!!! Comunque io di castagnaccio fino ad ora ho sempre e solo mangiato quello della tradizione di famiglia:puro cioccolato fondente, purea di castagne (e non farina), burro e zucchero. Non appena trovo dei marroni lo faccio e pubblico sul blog. Te lo farò sapere. Buona settimana. Claudia

  • Rossella ha detto:

    Curiosa la storia della farina. Avrai preso della farina di castagne coltivate in chissà quale Paese dove la raccolta è già stata fatta da mesi?! :) Per curiosità, la zona di produzione qual’era?
    Io l’ho già vista in erboristeria, comunque.

  • Letizia ha detto:

    Massimo rispetto per la padrona di casa, ma, da toscana e da amante del castagnaccio classico questa elaborazione mi rimane un pò sul gozzo…sopratutto perchè estratto di vaniglia e cioccolata mi sembrano un pò due ingredienti ruffiani proprio per chi non ama il castagnaccio…in ogni caso proverò la ricetta…però se vuoi ti passo la ricetta di mia mamma…. Comunque complimenti sei bravissima.

  • lise.charmel ha detto:

    il todis a milano non si trova, ma a latina sta a due passi da casa di mio padre, mi sa che scendo a far la spesa gastronomica :)

  • sofia ha detto:

    ma più che altro…
    come la tagli la carta per fare i pirottini finti che sono più belli e più facilmente staccabili di quelli fattapposta!
    devo tagliare a provare!
    ciao!
    s.

  • anzi, quinta! nemmeno abbastanza veloce a scrivere!!!

  • quarta! cavolo, non ce la faccio mai a essere la prima!!!!!
    mi piacciono molto i muffin, non adoro il castagnaccio, ma le castagne sì, perciò questa è da provare, eppoi è davvero perfetta in questa stagione, magari con una bella tazza di the, ho giusto comprato settimana scorsa una miscela di oolong con castagne, rosmarino e mandarino …
    vedo che sei tornata al dolce!
    un abbraccio

  • cmdd ha detto:

    Ieeeeeeeeeeeeeeeeee!!
    Venerdì ho comprato la farina di castagne al supermercato…. Vediamo: latte, cioccolato, uova….Ho tutto! Appena ho un attimo li provo, io impazzisco per qualsiasi cosa sia fatta con castagne&farina di castagne ;-D
    Buona giornata!
    Chiara

  • Da Toscana ti dico che questo post mi piace un sacco mentre il castagnaccio classico non mi piace per niente :-)

  • sara ha detto:

    Non amo il castagnaccio, forse travestito da muffin….

  • Luce ha detto:

    A me nemmeno piace molto il castagnaccio classico, ma questo lo proverò senz’altro! Mi ispira non poco!! Merci Sigrid

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