Kouglof (ricetta di Christophe Felder)
farina 275g
latte 125g
burro morbido 65g
uovo 1
uvetta 50g
zucchero 40g
rum scuro 1 cucchiaio
lievito di birra fresco 10g
sale 1 cucchiaino
mandorle a fettine 30g + burro fuso 20g
zucchero a velo
Nelle ciotola dell’impastatrice (anche no ma è più comodo :-), far sciogliere il lievito con 35g di acqua a temperatura ambiente. Aggiungere 50g di farina (prelevati sulla quantità totale indicata), e mescolare con un cucchiaio in modo da ottenere una pallina di impasto. Versare il resto della farina (225g) sopra questa polpetta di farina e lievito, e lasciar riposare il tutto, coperto, per 30 minuti (siccome è inverno le lievitazioni le ho fatte tutto in forno a 40°C). Nel mentre, versare il rum sull’uvetta, spenellare lo stampo (se trovate quello tipico a forma di turbante dei re magi è meglio :-) con il burro fuso e spolverarlo con le fettine di mandorle. Riprendere la ciotola, aggiungere l’uovo, il latte, lo zucchero, il sale e il burro e impastare il tutto per una decina di minuti (io qui ho aggiunto qualcosa come 3 cucchiai di farina) fino a ottenere un’impasto morbido ed elastico ma non più collosissimo. Incorporare per ultimo l’uvetta scolata dal rum. Coprire la ciotola e lasciar lievitare per 1h30 o finché l’impasto sarà raddoppiato di volume. Reimpastare velocemente a meno, poi formare una palla e sistemarla nello stampo da kouglof (il mio fa sui 22cm diametro), premere un pochino, coprire e lasciar lievitare per 2 ore (per me, a 40°C, 2 ore era un po’ troppo, insomma, controllate a vista, prima della lievitazione l’impasto dovrebbe rimpire 1 3/4 dello stampo, dopo lievitazione deve formare una bella cupola fuori dallo stampo). Infine, infornare a 170°C con ventilazione per circa 25 minuti (dipende un po’ dalle dimensioni del kouglof, fare comuqnue la prova dello stecchino prima di sfornarlo…). Sformare, lasciar intiepidire e spolverare con dello zucchero a velo. Consumare lo stesso giorno o conservare in una busta di plastica per alimenti ben chiusa.
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ieri sera mi sono lanciata nella preparazione di questa torta di mele…
da parte mia ho aggiunto della cannella, che personalmente adoro con le mele…!
Riusultato veramente buono! :)
Sono scivolata in questa ricetta cercando tutt’altra cosa….ho letto i commenti (positivi e non) e presa dalla curiosità ho pensato che me la stampo e ci penserò…
Intanto ad occhio posso dire che me pare un trionfo di sofficità!!!
Fatto ieri. A mio parere troppo poco zucchero (uno dei miei commensali mi ha gelata con la frase: “Ma hai DIMENTICATO lo zucchero?”) e non è lievitato molto, nonostante io abbia seguito pedissequamente tutti i passaggi. Certo ho usato farina 00 (perché quando non specificato diversamente, di solito è quella che viene usata) e lo stampo in silicone e forse questo binomio non ha giovato alla lievitazione… Ma tant’è: mi ha un pochino delusa, rispetto ad altre ricette del Cavoletto. Detto con tutto il rispetto possibile e considerato che il “creatore” non è Sigrid, ma Mr. Felder!
ammazza che meraviglia! lo vorremmo ora, slurp
@fulviaeffe, grazie!
@lalore, il negozio su ebay è madagascardirect! Sono veloci nella spedizione e molto gentile. Ah, vaniglia buona oltre ogni dire!
Auguri!
Avrei una piccola richiesta di informazioni. Mesi fa Sigrid, nei commenti, ci aveva parlato di un sito dove compra delle strepitose stecche di vaniglia, qualcuno si ricorda qual’è? Grazie
Un Felice Natale e un luccicante 2011 a tutti.
@ arale
anche io sono una fan dei biscotti grappa e cioccolato, se l’impasto lo lasci in frigorifero per un tempo superiore all’ora consigliata ;-)
non incollano quasi per nulla
… e te lo dice una che ne sta facendo…
auguri a tutti
Ciao Sigrid, ieri sera ho testato la tua ricetta biscotti grappa e cioccolato e lo sò, non centra nulla con la ricetta sopra, ma te lo devo dire sono riusciti benissimo, un vero peccato di gola.
L’unico punto poco pratico è stato dare la forma ai biscotti poichè il composto si “incollava” letteralmente sulle mani. Ti ringrazio mille per queste piccole/grandi chicche.
UN DOLCISSIMO BUON NATALE
L’ho appena mangiato stasera da mia mamma (alsaziana ;-), non lo faceva da dieci anni, nello stampo di terra cotta. Esito ancora a comprarlo non solo per la mole ma poi che ci faccio a parte lui? ;-) Legato all’infanzia, una brioche speciale, grazie d’averla proposta in veste così essenziale.
Un abbraccio
@ Maddalena: sì molte pasticcerie (soprattutto a Parigi) lo imbevono in uno sciroppo profumato (per la conservazione e il profumo ;-): al fior d’arancio, orzata… Ma, come ben dici, l’autentico è come questo, con sapori semplici e coccolosi
M’ero imbattuta anch’io in questo dolce e sicuramente uno dei motivi deve essere stato proprio il nome! Nella ricetta che ho seguito, presa dal libellum de “Ladurée”, accompagnavano il Kouglof con uno sciroppo profumato al fior d’arancio, anzi, lo imbevevano per bene! Mah? forse è proprio meglio dare al Kouglof ciò che è del Kouglof! Baci
Maddalena
Il mio post non c´entra niente con questa ricetta (Gugelhupf in Austria) ma è una disperata mail e richiesta di aiuto.
Sono partita da Roma con qualche copia di ricetta dal tuo nuovo libro, per preparare e riproporre dopo il successo in Italia anche per la mia famiglia e gli amici austriaci i tuoi biscotti. quelli marocchini, quelli di pistacchio, farina di riso e cardamomo e … quelli di cioccolato e grappa, però la ricetta di quegli ultimi non trovo più:-((( Anche nei vecchi post non sono riuscita a ritrovarli…
Chi mi può salvare??
un caro saluto dall´Austria
Ciao Sigrid: sono ancora io
Visto che non so se avrò ‘sottomano’ un PC
in questi due giorni prima delle feste, beh volevo augurarti un felicissimo Natale e Buon Anno!
Aniko
L’ideale pucciato nel latte!
Ce l’ho fatta!!!!! Il profumo in casa è meraviglioso…per fortuna le nanette dormono sennò se lo sarebbero già mangiato!
Solo un paio di noticine: l’ho lasciato nel forno a gas a 190 per 30 minuti poi visto che lo spaghetto è uscito asciutto l’ho tolta, ma vedendo le tuo foto forse poteva stare altri 5 minuti.
La prossima volta colloso o no di farina ne metterò meno che sopra la crosticina non me l’aspettavo così “tosta”…immaginavo una consistenza più spugnosa……il mio stampo è di alluminio a turbante.
bella……………………………dev’essere anche buonissima!!!!!!!!! e cmq ho fatto gli spritz alla vaniglia del tuo libro e …….SUCCESSONE!!!! strepitosiiiiiiiiiiii!!!! grande Sigrid!!!
Il nome nome è tedesco e, ovviamente, il dolce (con qualche “licenza poetica” francese)pure….
Si chiama Kugelhupf.
Comunque, tedesco o francese che sia è molto buono… :)
BTW, comprato libro del cavolo sabato :-)))
Ciao,
alla FNAC on c’è e oggi non l’ho trovato nemmeno su amazon.fr…ufff
A milano non so davvero dove trovarlo. MAgari Hoepli. Nessun milanese ha suggerimenti? (da kitchen sabato non l’avevano)
mi regalarono regali golosi, io lo regalai a mia volta ..
credo di aver incrementato l’economia di regali golosi..
però ti citai già:
http://chez-munita.blogspot.com/2010/12/andate-e-panificatevi-tutti-30-i.html
inzio con le cose semplici..
io ti consiglio, se sei libera di osservare pure il post precedente..
grazie per la manitoba..immaginavo..
:*
vale
aggiornamento: non solo ho usato solo farina doppio 00 ma rispetto ai tuoi 3 cucchiai di aggiunta ho dovuto metterne un altro pò perchè non la staccavo proprio dalle mani. ora sta facendo la lievitazione di 1 h e 30…speriamo bene!
Oh, il Gugelhupf!
In Austria lo chiamano così, io ne conosco diverse varianti, ma la mia preferita è il Marmor G. ^_^
…ed oggi provo la tua torta di riso!!!!! si vede che sono influenzata…;)))
Credo proprio che dopo l’esperimento panettone porterò in tavola questo a Natale! E già che ci sono mi regalo il libro di Felder!
p.s. Grazie Sigrid, sto consegnando un sacco di regalini golosi “tuoi”, ogni volta un successo!
@betta: si, esatto, sono tutti quanti i nove volumi in una rilegatura sola, avevo fatto il calcoletto del risparmio sui costi nel post sui libri :-)
@roryanna: io l’avevo ordinato su amazon (.fr però, uso sempre quello e penso che continuerà a farlo che tanto io li compro prevalentemente libri francesi e inglesi/americani, per ora non credo siano tutti disponibilit su amazon.it) altrimenti direi di provare sul sito della fnac.fr, oppure, per chi è a Roma, alla libreria di San Luigi dei Francesi dove l’ho avvistato poche settimane fa :-)
@daniela: Felder non da indicazioni in merito (e il mio stampo è di ferro smaltato, ad averlo quello alsaziano di terracotta :-). Ciò detto, ho delle terrine alsaziane di terracotta e se ben ricordo le istruzioni erano qualcosa tipo di riempirli con del latte e di metterli al forno per un’ora a un tot (eh, boh??) gradi poi di lasciarli raffreddare li dentro. E basta. Però appunto, semmai queste istruzioni dovrebbero essere fornite insieme all’oggetto…
@marcellagiorgio: in effetti è vero, rispetto al pandoro il kouglof è molto più leggero… :-))
@leli: ohh, beh mi dispiace!! (però vabbe, stanno arrivando le ferie, speriamo in un po’ di clemenza… :-))
@papera: ma grazie!! :-))
@passiflora: hihhi, beh… in ogni caso se hai modo, provalo lo stollen, è proprio una delle cose più natalizie che io conosca :-))
@monica vannucchi: eh no, niente belgio (fa troppo freddo :-PP) insomma, natale a roma (e tanto ormai con sta panza chi mi schioda più da qui?! :-))
@barbaraT: il mio in effetti è di ferro smaltato, anzi, è pure vintage ungherese, eheheh… :-)) Ciò detto mi pare che ogni tanto ne vedo in giro di stampi cosi, in aluminio, credo – come d’altronde qualcuno menzionava prima – che si usino anche per fare i budini… Lato silicone, in effetti, temerei un po’ l’effetto pandoro, non credo che lo stampo mantenga la sua forma originale dopo lievitazione… Mi dirai della faccia della commessa quando le chiederai del turbante ecc?? :-))
@nadia: no guarda, non è difficile da fare, veramente, provaci… :-))
@agnese: a parte che secondo me i sali aromatizzati bisogna un po’ giocarci e provarli dove ti dice l’istinto per poi trovare i tuoi abbinamenti personali preferiti, quello alla rosa mi piace sui pesci bianchi cotti al vapore (filetto di sogliola per esempio), o sulle tagliate di tonno (che però non mangio più :-) o lo spada grigliato, funziona bene anche sui peperoni grigliati (ssi, giuro!!) e sui gazpacho di pomodoro. In ogni caso, conta che il profumo dovrebbe essere molto lieve quindi si tratta solo di una sfumatura in più che va a interagire con gli altri sapori del piatto… :-)
@valentina: già! mi sono dimenticata di scriverlo, mo’ lo aggiungo… ci va la manitoba (come praticamente sempre nelle brioche lievitate, anche se poi – a parte che non sono un’esperta ès lieviti :-P – spesso e volentieri faccio a metà con della normalissima 00… :-)
@Beppe: maddai?!! Ma grazie della promo! lol.. :-))
@cadibal: certo che non mi dispiace, anzi: Grazie!! E buone continuazione ( e divertimento sopratutto) con il tuo blog!! :-)
Bella ricetta (come sempre….) da provare subito!
Una domanda: il ‘Patisserie’ di Felder in pratica contiene tutti i suoi Leçons de pâtisserie usciti finora?
Buon Natale!
Il libro “Patisserie” è, purtroppo, non disponibile su Amazon. Ho inviato una mail alla casa editrice e ora aspetto la risposta…Le foto del libro che mostrano sul sito sono chiare e le istruzioni appaiono comprensibili anche per me che il francese…Comunque, ben tornata – se sei tornata a Roma – e auguri di Buon Natale non avessi modo di farteli più in là. Naturalmente, auguri anche a tutti quelli che leggono!!!!
Che combinazione! Sono appena tornata dall’Alsazia e volevo provare a fare il Kougelhopf. Ho anche il vero stampo alsaziano di terracotta smaltata. Secondo voi, prima di utilizzarlo lo devo lasciare un paio d’ore in acqua fredda? Cosa dice Felder?
Grazie Sigrid
Oh ecco cosa posso preparare con questo stampo!!:)
Sei tornata !Cominciavo sentire la tua mancanza!
Le foto sono meravigliose e scommetto che il sapore di questo kuglòf( come si dice in Ungheria) è altrettanto meraviglioso!
Sissi la ricetta Felder è perfetta tanto che è diventato un mio must.
http://www.flickr.com/photos/marcellagiorgio/5179364659/
Poi ha così poco burro e zucchero che lo definirei dietetico!!
Nuovo acquisto da fare…stampo per kouglof!
E…grazie…non davvero…stamattina ho timbrato in ritardo per colpa tua…incantata davanti al tuo libro…quei 6 minuti di anticipo come te li giochi?Libro di Sigrid…persa la cognizione…e ritardo!Ma ora si può riprendere la lettura!
Ti seguo da un anno e sei fonte di ispirazione!!! sei bravissima e con tanta fantasia! complimenti Sigrid! Oggi ho fatto una delle tue torte al cioccolato…..fantastica….
…per un momento sono tornata bambina al sentire le tue storie di circhi e altre creature burlesche: grazie per un momento regalato! e come al solito le foto sono freschissime.
A proposito mia madre mi ha portato il tuo libro come regalo di Natale quando e’ venuta a visitarmi a NY. Favoloso, e’ sul tavolino vicino al mio letto, per un piacevole svago serale.
Sigrid, ma allora sei tornata?! io pensavo a un tour Parigi- Bruxelles, Natale con i tuoi ecc…
Va bene che non capisco mai come fai a fare questi giri vorticosi in tempi che a me sembrano brevissimi, ma non ti facevo già qui e per giunta di nuovo in cucina a sfornare dolci natalizi!
Però visto che ci sei, mica faresti un post scriptum sui lieviti ( tipi e utilizzi), che io in merito ho le idee confuse? Anche con calma, quando potrai, eh!:-) O devo chiedere a Bressanini? abbracci, monica
meraviglioso!
Ah vedi Sigrid! Non ho ancora avuto modo di vedere il tuo libro e ti proponevo una ricetta che già ti appartiene! :)Nel frattempo ho preparato la verdura alla Pollock già due volte nelle ultime 2 settimane. Facile e sfiziosissima!
@ Sara77, la “to do list” è talmente lunga… e poi ogni volta si aggiunge roba nuova… è destinata a non esaurirsi mai.. ma in fondo è bello così!
questa foto mi fa sentire proprio il natale, il bianco sopra sembra una spolverata di neve, il candore dell’atmosfera nell’insieme ispira proprio la purezza del Natale, e la ricchezza del ripieno, beh, scalda il cuore e il corpo in wueste giornate così fredde!!! congratulazioni per la meritata nomination!!!
un bisou!!!!!
Angela
che bello… ho sempre sognato di farlo, ma non ho lo stampo e visto che devo fare un giretto da cucina store… domanda: conoscendo la tua “antipatia” per quelli in silicone immagino che quello che hai usato tu sia in metallo, n’est pas?
ah glielo chiedo di sicuro alle commesse di cucina se ce l’hanno a forma di turbante dei re magi, voglio proprio vedere che faccia mi fanno :P
E’ perfetto, forse troppo per le mie possibilità!
Prima di assaggiarlo pensavo fosse una schifezza…..in realtà nasce come dolce povero e mi pareva una cosa triste e stopposa. Poi l’ho mangiato fatto ad arte (che non tutti lo fanno così)e ora me lo rifarei proprio al volo. Ci credi? Non ho lo stampo!!!!! Che fallimento di pasticcera!!!!! Nostalgia dell’Alsazia, dove l’ho conosciuto…..e dove NON ho comprato lo stampo (tsè)
Ciao Sigrid, non saprei ripetere il nome che hai scritto di questo dolce :) ma sicuramente annoto la ricetta e la metto in coda per ciò che farò dopo le vacanze (se ci campo con tutto ‘sto cibo)!!
Un abbraccio siciliano
Elena
E’ bellissimo, stampo e lo faccio in vacanza.
Ieri ho regalato alle amiche i vasetti di dolci da fare: baci di dama e linzertorte (con abbinati tavoletta di cioccolata e vasetto di marmellata). Stupore e complimenti… chissà se impasteranno!
Mamma mia quant’è invitante!Certo fra questo e il Pandoro che hai postato l’anno scorso farò un figurone quest’anno!Grande Sigrid!!
soffice bontà! Sigrid, è bellissimo!
this looks delicious! beautiful photos too!
Che meraviglia!!!
beh, è semplicemente meraviglioso!!! :D
Io con i lievitati non vado molto d’accordo , e con il forno tanto meno… mi sa che devo accontentarmi di guardare questa tua creatura e svbavare :)
Sai che una fettina ora me la mangerei?
Buon Natale alle cavolette :)
che bello!, sembra proprio una di quei panettoni di una volta, sicuramente merito anche della forma dello stampo. Sigrid posso farti una domanda? dato che sto facendo dei sali aromatizzati da regalare un po’ in giro (come suggerisci tu nel libro)volevo sapere, quella alla rosa con cosa si abbina? con cosa si può usare? perchè mi piacerebbe dare a chi li regalo anche delle idee per come usarli. Per gli altri sali ci sono, ne ho fatti anche altri, nn solo quelli che consigli tu, per inventare qualcosa con gli ingredienti che avevo in casa, ma per quello alle rose non riesco a trovare un abbinamento. grazie mille in anticipo!
uauuuuuuuuuuuuu….
ps. sigrid, ma che farina usi ? una normale 00 per dolci, oppure una 00 con glutine ( w 260 ), o una 00 manitoba?
no, sai, non è che sono impazzita, ma giusto per sapere.. per non fare cose che poi si chiamano “schifezze”..
perchè a voi artisti riesce sempre tutto bene, per noi principianti ( io per lo meno ) poi è un terno al lotto..
:**
Buongiorno !!! che bello questo dolce….e che odore straordinario che fanno gli impasti lievitati con il burro, l’uvetta…..fa molto Natale !!!
Ieri sera mi sono preso un momento tutto per me alla libreria dell’Heataly di Bologna…finalmente ho potuto sfogliare per la prima volta il tuo libro…c’era la nuova fascetta che diceva “seconda edizione in una settimana” COMPLIMENTI !!!!
e’ BELLISSIMO !!! Mentre lo sfogliavo avidamente mi è passata accanto Concita Degregorio…non ha potuto resistere a buttare un occhio a quello che stavo sfogliando con tanto trasporto…..
Ciao ciao
Beppe
ho il tuo libro incartato sotto l’albero :o) ma devo aspettare ancora qualche giorno per aprirlo :(
nell’attesa che faccio, mi butto nel Kouglof e stupisco i suoceri per il pranzo di natale?
quanto si conserva conservandolo nella busta ben chiusa? (qualche giorno o anche 10-15?)
Ecco, ho appena fatto la spesa per poter preparare qualcosa di sfizioso per domani che a scuola c’è la recita scolastica di Natale della mia “pulce”..avevo pensato a muffin dolci e minicake salati ma adesso che ho visto questo splendore…mi sa che so come utilizzare lo stampo della nonna della zuppa inglese!
@ Passiflora puoi trovare la ricetta dello Stollen nel libro di Sigrid Regali Golosi!
:) anche io ho lo Stollen nella lista delle cose da fare! Non si può far richiesta di qualche giorno da 36-48 ore ogni tanto? Per smaltire tanti buoni propositi e qualche voce della “to do list” ‘che rimangono incompiuti per colpa del “dovere”!
Questo Kouglof è veramente invitante!!! Ha un che di sofficioso e coccoloso! Inizio col comprare lo stampo…e allungo la “to do list” ;)
Talmente è la meraviglia di questo blog che è il primissimo che ho linkato sul mio, se non spiace!Dire che sei la mia eroina è un tanticchio eufemistico
Ecco, io Felder lo adoro. Stasera l’avremo a cena (metaforicamente) con una quiche zucchine-curcuma..
Che meraviglia… ti ruberò il trucco dei 40 in forno per la lievitazione… che in questi giorni fa talmente freddo! Mia zia che ha a sua volta una zia tedesca preparava sempre un altro dolce natalizio con lievito di birra, uvette e frutta secca. Si chiama Stollen, la conosci? Non mi sono mai cimentata ma anche quella è nella lista “da provare”.. te la consiglio!
SBAV…!!!
Bonoooooo!!!
Margie-o ha fatto esattamente le domanda avrei fatto io…sulla sistemazione della palla e sul forno ventilato!
E poi è un dolce con pochi grassi!!!!!!!!!!!!!!!
Senti ma l’impasto come è circa…soffice, o tipo colomba, che a me non piace granchè?
sontuoso!
Devo dire che il Kouglof ha un aspetto speciale, sembra morbidissimo. Una riceta che proverò certamente a fare….dopo Natale, adesso sono troppo impegnato con i roccocò ed affini.
ah ecco…l’idea mi aveva sfiorato ma mi sembrava troppo “violento” ed io ho un timore reverenziale per gli impasti lievitati. Ti farò sapere…volevo segnalarti tra i non cereali ad alto contenuto di ferro l’amaranto. Personalmente non mi fa impazzire perchè ha un gusto tra gli spinaci e il fieno (!?!) ma mio marito lo adora e lo uso per un’amica celiaca.
Tanti auguri di buone feste e una carezzina al pancino.
Quest’anno ho “tradito” i tuoi speculoos per quelli di Felder, intanto per i regali continuo ad attingere a piene mani dal tuo libro! Bentornata e grazie per questa chicca! :)
che bella sigrid, un po’ di dolcezza questa mattina ci voleva proprio!! e che dici, ti faccio addirittura gli auguri, che magari nei prossimi giorni non ne ho l’occasione? bene, allora buon natale a te alla tua pancina rosa e a tutti i cavoletti!!!un abbraccio
@margie-o: la questione del perno è molto semplice: tu prendi la palla e la schiacci sopra al perno, in sostanza l’impasto li dentro non ci entra e si distribuisce uniformemente, premendo, nello stampo :-) Senza ventilazione (che fra l’altro io solitamente non faccio cuocere cose lievitate con la ventilazione ma in Felder we trust… :-) dovrebbero essere un 20° in più, quindi 190 (se non addirittura 200, dipende un po’ dal forno che hai :-)
Bellooooooo!!!
come mi mangerei quella fettina lì adesso!!!!
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questa la devo, la voglio provare perchè lo stampo ce l’ho e ci facevo solo i bavaresi….ma ho qualche domandina:
– come fai a sistemare una palla nello stampo con il perno al centro? fai un rotolo e lo sistemi?
– non ho il forno ventilato ho quello a gas: cosa cambia?
Meravigliosoooooo!!
ussignur prima?