Avete tempo per una storia un po’ lunga? :-) In realtà a essere lunga non è tanto la storia quanto il bouquet di considerazioni intorno a questa zuppa che a voi forse potrebbe far strano ma che, cosi ho scoperto, è una preparazione condivisa in tutto il Nord (e forse anche centro) Europa. Iniziamo dalla parte più semplice: di cosa si tratta? Erwtensoep è fiammingo ed è piuttosto trasparente poiché erwten sta per ‘piselli’ e soep per ‘zuppa’. E la zuppa di piselli (rigorosissimamente secchi e spezzati, nulla a che vedere con i piselli freschi questa cosa qui) per me e penso per molto altri piccoli e grandi del nord, era un inequivocabile alleato dell’inverno, oltre che una piccola festa visto che era una delle pochissime zuppe, anzi, forse persino l’unica, che a casa mia si accompagnavano tassativamente con i crostini (che sono dei scemissimi quadretti di pane saltati al burro e di cui da piccola andavo matta :-). Anzi, a proposito di ‘cibo per il freddo’, a casa mia ha sempre molto fatto ridere l’aneddoto in cui, a sei anni, mentre si passeggiava su non ricordo quale montagna innevata austriaca, i miei sono riusciti a convincermi a continuare a camminare fino al rifugio solo grazie alla promessa che lì mi aspettava appunto, la zuppa di piselli secchi (cosa che era pure vera, me la ricordo), insomma, se non fosse per la zuppa di piselli a quest’ora magari ero un fossile congelato incastrato nel fianco di una montagna da qualche parte alla periferia di Vienna, vabbe’… :-)
Però la parte più interessante della faccenda l’ho scoperta quando ho iniziato a guardarmi in giro per capire come, dove, quale ricetta e via dicendo. E mentre – colpo temo di una recente visita all’ikea – era un po’ di tempo che guardavo incuriosità ai costumi e alla lingua svedese, pensando che tutto sommato, se conosci il fiammingo, l’inglese e un po’ di tedesco, lo svedese riesci anche a capirlo, eccco che mi è spuntata fuori la ärtsoppa svedese, eccoqua, zuppa di piselli pure loro, con la solo differenza che i piselli (e quindi anche la zuppa) sono gialli e che dagli svedesi la zuppa in questione merita addirittura il suo giorno settimanale (vabbe, d’inverno almeno), il giovedì: pare che quel giorno, nelle mense, le scuole e persino nelle caserme, è zuppa di piselli secchi per tutti, con per dolce le crespelle (sarei curiosa di vedere se è davvero così, in ogni caso l’idea mi piace :-). Poi, chiaramente, zuppa di piselli secchi anche negli altri paesi scandinavi e in Inghilterra (dove la zuppa era addirittura stata all’origine della metafora descrivendo lo denso smog gialla causato dalla combustione del carbone e tipico di londra fino al dopoguerra). Tutto sto giro per poi tornare ai ‘miei’ vicini di casa: zuppa di piselli secchi anche in Ollanda, però lì è un pochino diversa da quella che conoscevo io. Da quelle parti la chiamano anche snert (una parola che ricordo dai fiummetti e che tutta la vita mi son chiesta cosa fosse, lol ) ed è anche più spessa della zuppa di casa mia, anzi, lo snert ideale è un intruglio di tale densità che ci si può piantare il coltello dentro… L’altra particolarità della zuppa di piselli secchi ollandese è l’aggiunta finale di salsiccia affumicata a fettine e di odori grossolanamente tritati in cottura. Ed è su per giù questa la ricetta qui che ho seguita io, lasciando perdere l’introvabile salsiccia ollandese a favore delle costine (a casa mia si usava la pancetta, c’è pure chi ci mette i piedi di maiale, insomma, il concetto è di agggiungere un qualche pezzo di carne di maiale a insaporire il tutto :-), e allentando un pochino la consistenza dell’insieme… Risultato, una bella zuppona calorica che ‘fa’ tanto casa e calduccio, con il sapore tipico che i ‘figli del nord’ non possono non riconoscere ma che, pare, piace anche a quelli del sud :-)
Zuppa di piselli secchi, versione ollandese
per circa un calderone di zuppa
piselli secchi spezzati 500g
costine di maiale 2
sedano 2 coste
carote 2
cipolla 1
patate 2
acqua 2,5l
sale & pepe
Versare i piselli in uno scolapasta e sciacquarli bene. Versare i piselli in una pentola capiente, aggiungere l’acqua e le costine e postare il tutto a ebollizione, lasciando cuocere poi per 45 minuti. Schiumare di tanto in tanto. Nel mentre, tritare grossolanamente (più il taglio è grossolano e approssimativo meglio è, niente dadini precisi quindi stavolta…) tutte le verdure. Dopo la cottura dei piselli, ripescare le costine, disossarle e rimettere i pezzettini di carne nella pentola. Aggiungere anche tutte le verdure tritate, e lasciar cuocere per altri 30 minuti finché i piselli si sia letteralmente sciolti e le verdure teneri. Aggiustare di sale & pepe e servire (anche se come spesso per i piatti tradizionali, anche questa qui pare sia più buona il giorno dopo… )
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molti anni fa una gelida Venezia mi accolse con una zuppa di spezzati che mi ridiede la vita in un caldo bacaro. poi la volli rifare e i due grandi droghieri vogatori che avevo sotto casa, dandomene la ricetta insieme al pacchetto di piselli secchi, sussurrarono chinandosi, complici e tentatori: dentro, un bel tocco di lardo. La zuppa c’è anche in Italia, che è lunga e varia.
Buongiorno, Sigrid. Leggo spesso e con piacere il tuo blog, qui volevo ringraziarti per la ricetta. Ho provato a rifarla a casa, senza sedano (non ne avevo) e senza cipolla, ma aggiungendo a freddo una mezza cucchiaiata di cunza (battuto di lardo e pancetta, con sale ed erbe aromatiche) in modo da sfruttare la lunga cottura. Al posto delle costine avevo uno stinco piccolo, tirando a cottura fino ad avere una crema molto densa, che in casa e’ piaciuta molto, grazie :-)
@silviacake: wow!! ma ci voglio venire pure io alla tua prossima cena nordico-natalizia!! :-)) L’idea è davvero molto carina, quasi quasi… :-)) ps. e grazie per la disponibilità!! ;-) (ps. 5 figliiii??? maddavveroooo???!!! massulserio?!! chapeau, davvero… – comunque, ci credo volentieri che l’esperienza non ti manchi… :-)
@Giovanni: grazie per queste precisazioni (da ollandesino…), ma come senz’altro saprai qui a roma il sedano rapa non è che te lo tirino dietro (magari), in quanto al rookworst, sinceramente, non lo chiamerei un wurstel – anche perché wurstel è una parola tedesca e sopratutto perché in Italia il termine sta a indicare una ‘cosa’ che in fin dei conti col rookworst c’entra poco se non nulla ma passiamo…
La vera erwtensoep è fatta con il sedano rapa, non con quello a coste e dentro ci va il wuerstel affumicato (rookworst)
Ciao Sigrid io sempre ti leggo e ti navigo ma mai ti scrivo. Questa volta devo farlo perchè mi hai toccato sul vivo!E’ vero che gli svedesi non sono i migliori dietisti del mondo ma certi piatti li adoro davvero! Lo sai che per regalo di Natale alla mia numerosa famiglia quest’anno ho preparato una cena della Vigilia (con Tanto di Menù e dedica) ispirita ad uno Smorgasbrod svedese? Ed il primo era la zuppa di piselli del giovedì che i miei piccoli si sono sbafati in due minuti (ed anche tutti gli altri parenti che all’inizio erano rimasti un pò sconcertati dal menù) fatta però con i piselli spezzati verdi visto che quelli gialli qui in Italia è difficile trovarli. Scusa lo sfogo !! E’ stata una cena memorabile .. Grazie dello spunto che mi hai dato per ricordarla
Silviacake
PS Non voglio fare la presuntuosa ma ti offro un sincero aiuto se in futuro avessi bisogno di congigli sui bambini (ne ho 5 e sono farmacista…)
Ciao Sigrid! Ho seguito i tuoi consigli e ho provato a fare questa zuppa con i ceci…bè, non so com’è con i piselli secchi (non sono ancora pronta per il grande passo di assaggiarli! :)) ma con i ceci è veramente buona!!Però le costine le ho cotte a parte sulla griglia…cmq davvero un buon piatto! ;)
@zazie: bello il momento di amarcord intorno alla zuppa cubana! :-) In ogni caso, si, i piselli secchi sono del tutto diversi da quelli fresci, assomigliano più a dei legumi e hanno un sapore decisamente più invernale… Comunque si trovano facilmente sullo scafale dei legumi, basta fare una prova… :-)
@caterina: beh in effetti, anche rispetto ad alcune note più su nei comment, in fondo la purea di fave pugliese e il macco siciliano sono dei procedimenti abbastanza simili che sembrano lontanamente imparentate con delle zuppe di questo tipo :-)
@martina: lol! in effetti è una coincidenza mica male :-))
@federica: ooooh, risolto allora??! :-))
@andrea: no, come diceva appunto laura.lau (e altrimenti l’avrei scritto nella ricetta ;.), non ci vuole ammollo :-)
@luna: wooow, che invidia!! :-)) Spero tu ti trovi bene, anzi, facci avere delle notizie, anche culinarie, se potrai/vorrai, sono curiosissima di cosa tu possa scoprire da quelle parti!! :-)
@symposium: eh, no, ti servono i piselli secchi per questa zuppa! :-)
@pamirilla: ah ecco, ora mi è più chiaro!! grazie della spiega! Il quartiere africano in effeti a me mi sta un po’ dall’altra parte del mondo, vedremo come staremo con la schiena in quel periodo, intanto: In bocca al lupissimo! (e ovviamente no che non mi sono scocciata per la parentesi ‘autopromozionale’, anzi, benvengano le iniziative fatte di entusiasma e passione :-)
@monica: ci sono andtaa nel pomerigigo :-) e comunque, di questi tempi, niente alzate all’alba, nonono :-)) Poi in realtà non ce l’ho un orario fisso per il mercato, fra sabato e domenica vado un po’ quando mi capita :-) In ogni caso, si può anche organizzare una tisana indipendentemente dal mercato eh ;-)
@leli: sicura che non ami nemmeno i piselli secchi? (molto diversi da quelli freschi :-), certo puoi provare anche con i ceci però in quel caso dovrai tenerli in ammollo prima, e sopratutto non si scompongono allo stesso modo in cottura, dovresti frullarli a un certo punto (magari prima di rimettere a cuocere le verdure nella pentola)
@michèle: eheheh, missà di sì :-) Intanto: Buone inaugurazione della cucina!! (son bei momenti, ricordi i primi mesi della mia, ogni volta che ci entravo mi sembrava magica, ora mi sembra ‘normale’, lol :-)) baci! :-)
@maddalena: già, anche questa zuppa qui tende, col passare del tempo, a diventare sempre più compatta… Per fortuna basta un po’ di acqua in aggiunta per allentarla… :-)
@imre: wow! rookworst in een italiaanse koelkast?! Da’s exotisch!! :-)) A casa mia in effetti solitamente in questa zuppa ci andava la pancetta, invece il katenspek per il pane non ha equivalenti italiani (anche se in effetti magari lo speck non ci starebbe nemmeno male…). In quanto al cavolo nero, mi hanno detto solo di recente che sarebbe il ‘kale’ uguale a quello del boerenkool…. sinceramente: non lo so, cioè, non mi sembrava fosse la stessa identica cosa, dovrei indagare :-)) ps. ooh, devo dirti una cosa che solo tu puoi capire: ieri ho comprato una piccola peluche di Nijntje het konijntje, sono felice come ‘na pasqua :-))) Doeiii! :-)
@joelle: ma sai che l’idea delle polpettine non è nient’affatto male?!!!! – momo ci medito… :-))
@renzo: eh infatti, non avevo pensato al macco, e invece hai (anzi, avete, tu e @gialla ) ragionissimo! :-) (ps. felice che ti sia piaciuta Bruxelles! ;-)
p.s.
ma danno un sapore/consistenza diversa i piselli secchi?
Piselli secchi!
Chi ci avrebbe mai pensato?
Ammetto che sino ad oggi io ne conoscevo di due tipi (di piselli): fresci e surgelati! :P
Mi hai incuriosito proprio.
Mi ricordo che, tanti anni fa, all’estero, un amico cubano aveva preparato una magnifica zuppa di piselli (penso la zuppa più buona che io abbia mai mangiato) (in realtà conteneva altro oltre i piselli, verdure e brodo vero di pollo) e il nostro collega olandese si era commosso. Aveva raccontato della sua zuppa, spessissima ci diceva, che il cucchiaio ci sta in piedi, e tutti ci commuovevamo, ognuno da bravo espatriato a pensare alle proprie zuppe di casa…
Adesso conosco la ricetta, e non mi stupisce che, rispetto alla magnifica versione made in cuba, quella olandese sia molto più massiccia. A ogni stagione la sua zuppa!
E’ tra le mie zuppe preferite! Ma è una vera sorpresa leggere nella preparazione i piselli secchi. Giuro che domani vo a comperarli! E’ da quando ero piccina che non vedo più piselli secchi, ogni tanto li usava mia mamma poi sono finiti nel “dimenticatoio” :) Buona serata Laura
Varianti permettento, credo che la zuppa di piselli secchi sia diffusa in tutto il mondo occidentale.
Da noi in Italia forse non è molto usata ma ne riporta la ricetta (arricchita dall’osso del prosciutto) anche il famoso libro dell’Artusi.
A me personalmente piace molto: è appetitosa e riscalda bene le fredde serate invernali.
L’ho servita qualche giorno fà ad un gruppo di amici per cena ma non l’hanno capita: qui da noi le minestre sembrano a molti cibo da malati: Perchè poi?
Ma guarda che coincidenza!!!Mia madre ieri ha provato a cuocere per la prima volta i piselli secchi e dopo 40 minuti si sono sfaldati tutti, quindi….abbiamo fatto cena con una specie di vellutata di piselli, assomigliava molto alla tua ed era buonissima!!:)
@andrea
se mi posso permettere di rispondere … non serve lasciarli in ammollo per ore, puoi anche metterli a cuocere senza ammollo o é sufficiente lasciarli in ammollo per qualche ora; sono cioé diversi da fagioli e ceci, anche perché sono decorticati.
ciao Sigrid,
sono Federica: ti ho scritto stamattina da Parma, in panico, perché non entravo + nel tuo sito.
Ora lo vedo, dopo ben 15 giorni di astinenza e sono CONTENTA, CONTENTA, CONTENTA!!!!! Yuppi!!!
Voilà un plat de rigueur pour la détox après les fêtes
Je te souhaite un agréable mardi
Bise, Valéri€
chiaramente i piselli secchi vanno lasciati in ammollo diverse ore prima della cottura, giusto?
mmmm…quanto adoro le zuppe! sono un vero toccasana sia per lo stomaco che per la mente!
questa la provo ;)
ciao ciaooo
Ciao Sigrid!
Mi sono da poco trasferita in Svezia e posso confermarti la tradizione del giovedí! Me ne hanno parlato la prima volta che sono venuta qui e non so se lo facciano tutti gli svedesi, ma io ho deciso di adottarla come mia! :)
Tra l´altro qui i supermercati sono ben forniti di cibi pre-confezionati (non storcere il naso!) e si puó trovare una buonissima ärtsoppa e anche i pannkakor giá pronti.
P.S. Anche qui ci mettono della carne di maiale magra salata a pezzettini e danno il tocco finale con timo o maggiorana.
Complimenti per il blog e soprattutto per le foto!
Ho trovato i piselli secchi spezzati!!!!
ciao Sigrid, la zuppa sembra buonissima, e le tue foto…beh sono semplicemente stupende. complimenti! buon lunedì a tutti :)
buona la zuppa di piselli nella tua versione olandese :)
quest’estate ho congelato un bel po’ di piselli freschi ed è giunto quindi il momento di usarli! :) buona settimana!
Dove e cosa? Beh, Miranda ha creato e produce artigianalmente confetture e gelatine: un prodotto d’eccellenza assolutamente originale e senza simili, studiatissimo nel gusto,nelle consistenze e nell’estetica. Il punto vendità è a Roma, quartiere africano e aprirà i battenti a febbraio, data da stabilire. Da parte mia la accompagnerò in questa avventura con ricette pensate apposta per lei e per la presentazione. La data definitiva è ancora da decidersi e aggiornerò il post. Capisco benissimo i tuoi problemi….però te lo volevo dire lo stesso caso mai ti facesse piacere curiosare e ne avessi la possibilità. Scusami….non volevo farmi pubblicità usando questo spazio ma non sapevo come risponderti in privato.Spero di non essere stata invadente. Sai che ti seguo con assiduità e che stimo molto la qualità del tuo lavoro….trovo un’affinità negli intenti del tuo lavoro, il mio e quello di Miranda ed è per questo che mi sono permessa di intervenire qui.
Sabato a san Teodoro? ma a che ora, accidenti? mi son guardata in giro ,ma non c’eri… non sarai per caso di quelle che: “il mattino ha l’oro in bocca”?anche stavolta niente caffettino… monica
Cosa dite se i piselli li sostituisco con i ceci? Quelle palline verdi proprio non riesco a mandarle giù… :)
Adoro questo tipo di zuppe dense, da me si chiamano macco e anche in questo caso si parla di legumi secchi, in realtà il mio preferito è quello di fave, ma questo di piselli è da provare nella tua versione, aggiungi anche che adoro l’Olanda e… il gioco è fatto, amerò questa zuppa!!!
Buona settimana
che buona idea!!! ho diversi sacchetti di legumi secchi da usare, tra cui piselli per cui stavo cercando una ricetta adeguata! eccola qui
grazie as usual
Una visita all’Ikea? Mi dice qualcosa… ;-)
Sto per rientrare a casa mia dopo i lavori e, di conseguenza, per iniziare a usare la mia nuova cucina, magari una delle prime ricette che sperimenterò sarà questa (dalla vacanza dell’anno scorso a Berlino mi è presa la fissa delle zuppe)!
e’ una delle mie zuppe preferite. Se la voglio fare vegana, sostituisco le costine con dei pomodori secchi (in realta’ ho piu’ spesso in dispensa i pomodori delle costine..), comunque sono buonissime tutte e due!
In effetti i piselli secchi, quelli gialli e bioooo, comincio a trovarli dalla Svizzera in poi e sono buonissimi. Ho imparato ad usarne pochi, nelle mie prime versioni ottenevo sempre una malta a presa rapida, buona ma non troppo rassicurante!
Baci. Maddalena
mmmmmmmm met rookworst! So cosa mangiare stasera, specialmente perché ho ancora due “rookworst” sotto vuoto portati dall’Olanda ;)
E’ buono anche se accompagnato con due fette di pane di segale su cui adagiarre due fettine sottili di speck!
In alternativa alla rookworst puoi anche usare del bacon a fette spesse fatte rolosare finché non diventano croccanti….
non esattamente una cucina legera, ma invernale si!
In Olanda hanno persino fatto un servizio di piatti di Blond Amsterdam dedicato al “boerenkool”, altro piatto che mi manca tanto qui in Italia… devo provare a farlo con il cavolo nero, se lo trovo
grazie per questa “rimpatria”!
Sigrid,
Che l’inverno non sia una invenzione del Nord?
Già etimologicamente lo dice la stessa parola:
” ..inverNord.. ” ;)
qui in Sicilia fa caldo, questo piatto quando lo faccio?
Da tre giorni esco con la sola camicia..
Babbo Natale non è passato quest’anno perchè lo scirocco non era adatto per le renne..
Però “l’influenza invernale” ce la siamo presi tutti..eccome !!
Io magari questa zuppetta piccina picciò la preparo, casomai la faccio raffreddare..
Che non sia già primavera??!!
Vado a prendere i costumi..
Sigrid, la vuoi la granita?!
che-ve-devo-dì :)
vale
che bello la mia zuppa preferita da piccola, qualche tempo fa ne ho anche fatto una versione polpettine schiacciate cotte al burro in padella..squisite! basta farla molto piu asciutta tipo puréa densa, vi consiglio di provarle.
che bella zuppa coccolosa!
quanti tempo è che non passavo da qui? tanto da non aver ancora letto che diventerai mamma! Preparati a vivere le gioie e le emozioni più belle che possano esistere! Congratulazioni! :D
e intanto mi sbircio un pò le ricette indientro…
Sicilia, uno dei piatti preferiti della mia infanzia: macco di piselli secchi + verdure.
La pancetta ce la mettevo da studente per fare la porcata ;) una erwtensoep inconsapevole!
Ah, appena tornato da Brusselles, me la sono proprio goduta, guida del Cavolo alla mano ;)
@palmirilla: a san teodoro ci sono stata sabato :-) Ho letto invece il tuo post, guarda, non è che non vorrei, è solo che divento sempre meno autonoma per cui, dovrò vedere a febbraio. Una cosa, anzi due però non le ho ben capite: dove e cosa?? :-))
@anto: sinceramente, per quanto mi sia affine il mondo vegetariano e per quanto rispetti le scelte alimentari altrui, penso che il rispetto dovrebbe essere reciproco e le uscite fra il provocatorio e l’estremismo non mi vanno mai molto a genio.
@cleare: non so se due costine in un intero pentolone di zuppa aiuteranno a far ingrassare il fidanzato, lol. In ogni caso, puoi anche ometterle (anche se poi non è del tutto la stessa cosa… :-) o sostituire con dei dadini di pancetta affumicata.
Ciao Sigrid…ieri al mercato non c’eri??????
Se avessi voglia di passare per il mio blog c’è un invito…..un pre-invito ad essere precisi……e Roma non è lontana per te (!)….insomma..come vuoi….ma sarebbe bellissimo per me……..ciaoooo
Splendido questo racconto, sa di cose buone,autentiche.
buona la zuppa, anche io la faccio ma non con i piselli secchi. Provero’ a farla anche cosi’!!!
Ciao Sigrid,
ho vissuto per qualche anno in Finlandia, che ha eredidato tantissime tradizioni svedesi, e confermo che il giovedi’ era il giorno della zuppa di piselli (hernekeittio), a cui seguivano i pan cakes (pannukakku) con una coulis di frutti rossi (puolukka).
Un abbraccio da Bruxelles :)
Lucy
La mia crema di piselli ha una ricetta molto simile, davvero buona ed avvolgente, perfetta per queste giornatacce. Un bacione
Buonissima la zuppa di piselli spezzati! Proverò questa variante con le costine! Si fa anche qui in Veneto (Padova)…piselli freschi per i risi e bisi,ma la zuppa…rigorosamente con quelli secchi (come una vellutata)!
Ciao, sai che mia nonna (che di origini era genovese) la faceva uguale uguale? anche con le costine di maiale (affumicate) forse l’aveva imparata da mio nonno originario di Capodistria, chissà, resta il fatto che è una delle mie zuppe preferite! Ciao Kri
Buonissima la zuppa di piselli…anche se italiana 100% questa a casa mia si è sempre mangiata!!!…per fortuna!:)
La conosco bene questa zuppa. è eccellente senza maiale, tutto è piú buono senza sangue.
Ciao Sigrid non c’è dubbio alcuno che questa zuppa piaccia anche ai figli del sud europa. A dire il vero non conoscevo tutta la storia che hai raccontato con le origini del piatto, ma ti assicuro che in inverno questa zuppa a casa mia non manca davvero mai.
La zuppa di piselli è molto più buona fatta con i piselli secchi che non con quelli freschi…
almeno…a me piace di più.
Anche in Ungheria esiste la zuppa di… piselli gialli … anzi secondo me è più buona.Sarà un quarto di secolo che non la mangio più..chi sa se
riesco trovare i piselli gialli anche qui..
nella bella Liguria?
Un abbraccio,
Aniko
Sigrid, è vero che i bambini si convincono con poco, ma a volte anche i grandi!! Io, per esempio, mi sarei fatta convincere volentieri visto l’amore che ho per le zuppe!
Un abbraccio.
Elena
sono russa e mia madre ha sempre fatto una uguale, è buonissima, ma io preferisco la versione più leggera, senza costine, magari usando il brodo x dare il sapore..
Adoro le zuppe e uso spesso i legumi secchi! Non amo altrettanto mettere le costine..però per ilmio boys che ha bisognio di ingrassare la faccio!
no… i piselli secchi davvero mi mancavano…
da provare, anche perchè ho delle puntine nel congelatore da troppo tempo oramai… troppo troppo tempo…
baci e buon anno!
non sono una fan dei piselli secchi (preferisco tutti gli altri legumi…) ma chissà, magari in questa forma li potrei anche provare… :)
buon anno a tutti
in Polonia è altrettanto diffusa, si chiama grochowka, si usa carne affumicata (pancetta, costine, o salsicce) e maggiorana a profumare.
anche nella mia residenza milanese è entrata con gran successo nel periodo invernale :-)
Una delle cose che amo di più dell’inverno sono appunto le zuppe, e questa sembra proprio una bontà!
Leggendo poi il post mi è venuto in mente che devo averne mangiata una simile, con tanto di salsiccia affumicata proprio come dici tu, a Maastricht anni e anni fà durante un viaggio di lavoro col mio babbo, e mi era piaciuta moltissimo.
Grazie dell’idea Sigrid!
Sigrid, ma sai che la faccio anche io? In realtà la chiamo crema di piselli e la passo. Ometto anche le costine a dirla tutta :) Però ogni tanto ci aggiungo della pancetta croccante o i crostini al burro. Adoro le zuppe!
Conosco quella zuppa. Io invece la zuppa di piselli secchi la faccio in un modo più italiano.
Chi è interessato dia un’occhiata sul mio blog.
Si trova agevolmente con la voce “cerca”
ciao
Enrico
Una zuppa decisamente invernale da gustare davanti al caminio.. In genere i piselli sono un tantino sciocchi ma magari insaporiti così.. Da provare..
i piselli non mi hanno mai attirato molto, ma la ricetta sembra veramente gustosa, chissà che non mi avvicini ad un gusto (fino ad ora) poco apprezzato!
un abbraccio Sigrid!
ottimo spunto sigrid! in effetti ci sta proprio una zuppetta calda! mi riesce strano immaginare dei bimbi che adorano una zuppa con i piselli! io i legumi ho imparato a mangiarli da grande!:)
la faccio per stasera!!! qui freddo umidino che ha bisogno di una zuppa così! grazie!
ciao, anche qui in Puglia si usa la zuppa di piselli secchi, solo non si mettono le patate (risulta quindi più liquida) e i crostini si friggono nell’olio (si chiamano cecamariti- accecamarito).
Se chiedi a tua suocera molto probabilmente si userà anche in Calabria.
Ciao.
P.s. la marmellata di pere, cioccolata e vaniglia è diventata un must della mia cucina. Ieri è stata la terza volta che la faccio e si è già finita.
bentornata sigrid!
con un piattino azzecatissimo visto il tempo che c’è…. come stai? passato delle buone feste?
un bacino
facciamo due va!
:)
b
anche io ieri mi sono letteralmente tuffata in una zuppa con crostini.Lungi dal rassomigliare alla tua (la mia più che nordica sembrava indiana). Comunque in Puglia esiste una preparazione simile all’erwtensoep: il purè di fave gialle. Ottimo inizio di settimana a tutti i cavoletti addicted.
P.s. grazie ad amazon e al mio uomo ho finalmente il libro del cavolo.Yuppie!!!
bella storia Sigrid, i bambini si conquistano con poco mentre gli adulti sono molto più difficili. Buon lunedì
che buona che è la zuppa di piselli!
di solito però io uso i piselli freschi….e quindi la mia è una zuppa decisamente poco nordica :)
Anche da me usiamo i piselli secchi per una specie di zuppa/vellutata. E usiamo anche i crostini di pane…spesso spalmati di burro. In beffa alle calorie!
Mese di dicembre, traghetto per le isole di Wadden, temperature polare artica con accompagnamento di un vento strappaorecchie. Ti imbarchi, scendi sottocoperta e al self service prendi una gamella – peraltro rigorosamente di acciaio – di erwtensoep. Piu’ olandese di cosi’ per me c’e’ poco…! Grazie per la ricetta Che l’analfabeta culinario con cui vivo mai aveva saputo procurarmela Ed I miei tentativi erano solo simili … Sono certa Che con questo ti sarai conquistata fiumi Di energia positiva da parte sua … :-))))
Lilù, se pensi alla zuppa come minestra seguita da un secondo/controrno e magaridolce potrei anche darti ragione. Se lo traduci come piatto unico in climi freddi e umidi, fidati, la sostanza ci vuole tutta.
L’olandese vegetariano con cui condivido “tafel en bed” da quasi 20 anni mi ha sedotta facendomi uno snert con tutta la carne, le salsicce e la pancetta, che lui dal suo piatto spadellava nel mio. Non l’ho piu` mollato, poi uno dice che la via del cuore passa attraverso lo stomaco. E a Groningen fanno persino i campionati mondiali di ertwensoep, prima di morire devo partecipare.
Per il giovedi svedese mi viene in mente una cosa tipo woensdag gehaktdag, o giovedì gnocchi da noi, e se una trovasse abbastanza ricette del genere sarebbe carino un cavolendario settimanale, che ne dici?
ma guarda che anche negli asili e nelle elementari italiane c’è il giorno fisso della zuppa di piselli, solo che da noi i bambini non la chiamano suppe o snert, ma più semplicemente “lo schifo verde” (piccoli gourmet crescono…)
la zuppa è indissolubilmente un piacere legato all’inverno,sicuramente da provare, magari la terrei meno asciutta.
che bella zuppettina .. ottima per queste giornate piovose!!
buona settimana!
Sigrid, della serie tutto il mondo e’ paese, anche qui in Arabia si usano i piselli secchi, e proprio per farci una zuppa.
Certo senza costine di maiale, come ben potrai immaginare…
Ciao :-)