Sarebbe la giornata del silenzio dei blogger però io un po’ di cose ve le volevo dire… Intanto, piccola parentesi con le notizie dal fronte, anzi, dal deserto dei tartari: nessuna cavolettina in vista, cioè, non al momento, è solo che passo questi ultimi tempi lontana da un po’ tutto (chiamatelo un residuo di riflesso animalesco…?!), mi spiace ovviamente molto per chi mi ha scritto di essere entrato in astinenza però, appunto, le blog c’est moi, e mo’ non mi pare ci sia davvero bisogno di spiegarvi che ci sono momenti e priorità (e un fornitissimo archivio a cui attingere in caso di astinenza acuta da ricette quotidiane :-). Insomma, ‘neffetti, in questo preciso istante mi verrebbe da fare di tutto ma proprio di tutto tranne in sostanza due cose (entrambe le-ta-li per la schiena): starmene al computer e cucinare :-). In ogni caso, grazie per i pensieri, staiate sereni, va tutto bene, vedremo anche di avvisarvi quanto prima quando sarà, ecco :-)
Piuttosto, volevo parlarvi del Giappone. Caso vuole che mi trovavo lì esattamente un anno fa, a scorazzare fra fiori e prati e ciotolone di spaghetti in brodo. Poi avrei quella curiosa forma di memoria che dev’essere legata alle stagioni, insomma è facile che mi venga, esattamente un anno dopo, la nostalgia dei posti dov’ero l’anno precedente. Quindi era un po’ che meditavo al Sol levante, al primo viaggio con la cavolettina, ai bento aperti al tepore del sole della primavera, alla biciclette lungo i marciapiedi di Kyoto, al profumo della zuppa di miso e via dicendo… E poi è successo quel che è successo. Ovviamente non ho del Giappone una conoscenza profonda al punto di poter pretendere di capirlo tutto, la gente, il pensiero, il modo di vivere, anzi, forse è proprio quella radicale diversità che me lo rende magnetico, però, per come ci ho vissuto e per il sentimento che ho avuto standoci per un bel po’ di tempo, tutto questo, le immagini di fango e di devastazione, lo sguardo di chi ha perso tutto, le notizie quotidiane angoscianti circa i reattori pericolanti, mi pare profondamente ingiusto e terribile, più di quanto saprei dire, forse addirittura più che se qualcosa del genere fosse successo a casa mia. Forse perché sembra il colmo della beffa, che un popolo cosi ordinato, preciso, pignolo, civile e rispettoso venga sconvolto in un modo così intimo e inapellabile, non saprei. Lato beffa, tutto ciò sembra quasi un crudele richiamo al nocciolo stesso dell’estetica giapponese, al desiderio di godere del bello per quel breve istante in cui è, prima di svanire nel nulla. Sembra quasi assurdo ma è, appunto, periodo di sakura e di hanami questo, è il periodo dei boccioli e della linfa, esattamente un anno fa, con la mia amica Chika non facevamo che parlare di fiori di ciliegio, organizzavamo picnic sotto gli alberi e impazzivamo per le sakura-ricette includendo i fiori di ciliegio stessi, e più generalmente per qualsiasi cosa collegata al sakura, dai tessuti ai bento a tema passando per il vino con i fiori in infusione o i packaging rosa a fiorellini…
Quest’anno temo proprio che il periodo di hanami sia decisamente meno spensierato, e io intanto torno a parlarvi di Chika, che sul suo blog ha avviato una raccolta di fondi per i disastrati del Giappone. Così come l’altra raccolta fondi organizata da blogger – la quale si chiama For Japan with Love e di cui trovate i dettagli sopra – Chika usa la piattaforma di Firstgiving, l’unica differenza è che i fondi raccolti da For Japan With Love sono destinati all’acquisto di ShelterBox (potete leggere tutto in merito qui) mentre Chika ha deciso di destinare i ‘suoi’ fondi all’International Rescue Comittee, mettendo fra l’altro in palio, a mo’ di piccolo incentivo, un vero e proprio kit di sakura-ingredienti e accessori da pasticcieria decisamente introvabili fuori dal Giappone. Al di là però dell’incentivo, credo sia davvero importante in un momento come questo fare prova di un minimo di solidarietà internazionale, anzi, umana. Quindi spero che penserete a esprimere anche voi la vostra solidarietà verso quelle migliaia e migliaia di persone che hanno persa ogni cosa, per esempio mediante una piccola donazione sul sito di Firstgiving. Non so, decidete di saltare il prossimo aperitivo, o la prossima pizza, e mandate i soldi in beneficienza, insomma, ciascuno decida per se ma come al solito, tanti tanti piccoli aiuti messi insieme alla fine qualcosina, si spera, lo smuovono per davvero…
Per oggi vi lascio con due righe che chiudono un breve articolo dello scrittore Ryu Murakami sul NYT di ieri, in cui si parla di scelte, di fede e di speranza, in modo estremamente semplice e insieme complesso. Sono due righe quasi spoglie e che nel contempo trovo estremamente forti e positive…
For all we’ve lost, hope is in fact one thing we Japanese have regained. The great earthquake and tsunami have robbed us of many lives and resources. But we who were so intoxicated with our own prosperity have once again planted the seed of hope. So I choose to believe.
Ryu Murakami
Ottima iniziativa, bel post condivido appieno.
Che bel pensiero… Grazie di averlo condiviso…
condivido appieno :)
Un pensiero al Giappone sperando che si riprendano presto da questa catastrofe…
ciao Sigrid, riposati e goditi questo bel momento per te e la tua famiglia. sono anche io contro il nucleare, specialmente per un paese come l’italia,ad alto rischio sismico.e poi se non siamo in grado di gestire la spazzatura come possiamo pensare di poterlo fare con le scorie che derivano dal nucleare? resta ovviamente la tristezza e lo sbigottimento per i tanti giapponesi che stanno vivendo un dramma, io lavoro con diversi di loro e so cosa stanno passando.
un abbraccio,
cristiana
cara sigried,
non ho mai scritto ma sempre apprezzato molto le tue ricette.
La solidarietà tra noi essere umani è importantissima e fa andare avanti il mondo.
Speriamo di dare un mondo vivibile ai nostri figli.
Hey ragazzi, Pinella è arrivata oltralpe!
Grande Mariesouricette!
Merci Sigrid en particulier de ton commentaire 21. Comme d’habitude 100% d’accord avec toi! (mais promis le jour ou ça ne sera pas le cas je me dépècherai de te le dire!) Tu verras quand Pinette (ou Fleur ;-P) sera là tu te surprendras EN PLUS a te dire “et si ça arrive là maintenant que je suis aussi responsable de sa vie?”
bisous
Emotivo post.
Sta succedendo di tutto, di più…
Quando mi e’ capitato di pensare all’Apocalisse l’ho immaginata all’incirca cosi, e quando dico all’incirca intendo che ancora una volta la realta’ ha superato la piu’ fervida immaginazione…ci si salva dal terremoto perche’ i palazzi sono ben costruiti ma arriva lo tsunami; ci si salva dallo tsunami per fortuna o per circostanze favorevoli e arriva la contaminazione…un incubo senza fine.
Detto cio’, concordo con chez munita, sono anch’io attonita e impaurita per tutto quanto accade cosi’ enorme e cosi’ in contemporanea, Giappone, Libia,l’ipocrisia di sentirsi dire che non siamo in guerra… e con cosa si sta sparando, ma soprattuto su chi? Effettivamente e’ meglio tacere e riflettere, finche’ ancora potremo farlo..
Cara Sigrid, dopo averlo fatto personalmente, sto girando l’indirizzo suggerito da Chika a tutte le associazioni e agli amici che conosco, affinché tutti possiamo contribuire anche con una piccola somma alla ricostruzione della terra dei ciliegi in fiore. Non dimentichiamo i nostri terremoti (anch’io sono una sopravvissuta…), non dimentichiamo tutte le tragedia vissute dall’Europa e guardiamo ad esse per trasformare la compassione in azione.
Grazie Sigrid (ho anche pensato a te quando ho visto le notizie, lo so’ sembra futile ma c’è un legame) e grazie Giu…
Possiamo fare poco ma tanti piccoli pochi posso diventare grandi.
E te Sigrid riguardati, è la tua vita, ci sono ritmi speciali, non ti preoccupare per noi. In bocca al lupo!
Un abbraccio e buona settimana a tutti!
Grazie a Sigrid per il post, e soprattutto a Giu per aver esposto la mia opinione molto meglio di quanto avrei potuto fare io… come si dice in blogghese, ti quoto in tutto e per tutto!
auguri alla cavolettina in arrivo, che possa contribuire a raddrizzare questo storto pazzo mondo!
Sigrid, Grazie. Penso che con questo post tu abbia colto l’essenza del day of silence: l’invito a guardare al di fuori di noi stessi, ad agire. Una piccola precisazione su Shelterbox: accetta anche donazioni dirette ed e’ una delle charities che si attivano da subito quando succede una catastrofe. Uno dei loro kit puo’ aiutare concretamente 10 persone e costa 1000 USD. Il governo Giapponese ha chiesto esplicitamente il loro aiuto per far fronte all’emergenza degli sfollati. Teniamoli al caldo, non solo nei nostri cuori.
Io non ho dimenticato Chernobyl: mi hanno detto che i problemi al sistema immunitario di uno dei miei figli potrebbero nascere da lì…
E, per quello che è successo in Giappone, non trovo le parole, ho ancora negli occhi le immagini di quegli omini bianchi e neri inghiottiti dall’onda.
@fero
ci si può anche ritrovare sopraffatti dall’emozione, dalla tristezza, dallo sconforto o da una sottile speranza.
ma a volte è anche lecito il silenzio intelligente che il commento fuori luogo, ripetitivo e inopportuno.
ovvio che i 59 qui presenti non fanno parte di questa descrizione.
è possibile avere un pensiero di solidarietà e stringerlo con sè. per sè. e non riuscirlo a tirar fuori.
che sigrid sia riuscita a trovare così tante parole, opportune, adatte, in un contesto così complesso le rende onore e merito..
anzi è stato uno spunto meraviglioso di riflessione, come lo rimangono i 59 commenti sopra letti.
io onestamente, dopo il Giappone e ora la Libia, sono rimasta in silenzio.
attonita.
e anche un pò impaurita.
e credo che la speranza sia sempre la cosa migliore per tutti ma ci sono casi, come il mio, in cui non basta un mese per smettere di riflettere.
è una tragedia.
noooo sono il cinquantanovesimo? Non ci posso credere!
(nel senso di: un post così e CINQUANTOTTO risposte? ma dove siete tutti, col telecomando in mano?)
Belle parole Mr.Murakami, grazie Sigrid.
Andiamo da Chika, e ci permettiamo di invitarvi a tutti a fare parte di questo desiderio…”delle 1000 gru” http://las1000grullas.wordpress.com/about/
Riccardo e Candela.
Che dire? Spesso in quest epoca intossicata da gossip e corruzione, almeno in Italia, parole come queste passano troppo inosservate. Però esprimono bene la forza di questo grande popolo: la dignità.
Spero vada presto meglio..
Un augurio per il Cavoletto in arrivo! ^^
Un abbraccio e un aiuto per il popolo giapponese.
@ Fiorentina: io vivo in Abruzzo, non a L’ Aquila fortunatamente. Il nostro terremoto ormai non fa più notizia e se ne parlano è solo per dire una marea di cose non vere. La situazione non è affatto risolta e, secondo le notizie che arrivano a me, pare che ci sia qualche interesse nell’ ostacolare la ricostruzione.
@valentina: in tutti i servizi giornalistici su tutti i canali e su tutti i giornali, NESSUNO ha detto una parola su L’Aquila…
Un pensiero a tutte le vittime del mondo intero.
Auguro speranza, la speranza che da errori, disastri e tragedie le persone possano unirsi per fare la forza.
Infiniti auguri per il tuo futuro cara Sigrid.
Quello che mi preoccupa davvero e’ il susseguirsi continuo di queste tragedie!
Haiti? L’ Aquila è ancora da ricostruire.
nucleare:per me è una perdita di tempo tutto questo parlare del nucleare si o no in Italia quando i nostri cugini francesi ci hanno piazzato un bel numero di centrali al confine (tra l’altro in zona sismica :-),gli svizzeri hanno centrali nucleari e pure la slovenia (centrale che ha avuto problemi tecnici 2 o 3 anni fa,bè va bè cavoli del FVG giusto?)…insomma per me dovrebbe essere rivalutata l’intera cosa a livello europeo comunque magari mi sbaglio…
giappone:io sono sconvolta da quello che è successo in giappone e ai giapponesi,ma credo ci sia del classismo(e anche io mi ci metto in mezzo) addirittura in queste tragedie…i 300000 morti (trecentomila e forse di più!!!) di Haiti dell’anno scorso chi se li caga più?i poveri in fondo ci fanno meno paura…
Il Governo ha tagliato i fondi per la ricerca e l’investimento nelle energie alternative.
E sapete perchè? Il fotovoltaico andava talmente bene che avrebbe raggiunto il traguardo prefissato per il 2020 nel 2014… con danno di chi deve guadagnare dal nucleare, che come giustamente ricorda Giu fu già rifiutato nel 1986 ma ora? Di Chernobyl si dono dimenticati (o fanno finta) tutti, speriamo che la tragedia giapponese faccia almeno sì che in un referendum prox futuro l’Italia continui a dire no.
grazie Sigrid.
e grazie pure a giu!
@valentin@
:PPPPPPPPPPPPPP
@nucleare
Sono contro da sempre. Nel 1986 passammo giornate intere a telefonare in Ungheria per avvertire parenti e amici che c’era stato un disastro, che era meglio evitare certi comportamenti e certi prodotti. Qui in .hu i “compagni” preferirono tacere il problema per settimane.
Poi venne il referendum, e Craxi lo uso’ per salvare il suo Governo. L’Italia comunque fu chiara: nucleare no grazie.
Il problema non e’ il nuclerare in se’, ma la follia umana della certezza assoluta.
Riesco ad accettare che tutto sia nato per il terremoto e per lo tsunami, ma non posso accettare che si sia progettato un accrocco che sostanzialmente non si puo’ fermare premendo un tasto.
Se fossero state centrali di altro tipo, magari smettevano di funzionare e basta (bruciate, sbriciolate, a scelta insomma). Il nucleare e’ intrinsecamente insicuro, e soprattutto non ha visione del futuro, perche’ una volta finito di usare una centrale, resta del materiale che sara’ pericoloso per migliaia di anni. Ma che razza di prospettiva e’ quella di seppellire scorie radioattive in giro? La verita’ e’ che si vive quasi tutti solo per il presente, si arraffa oggi, non domani, che’ potremmo essere gia’ morti. E i pronipoti? Beh cavoletti loro. E a me questo egoismo e’ cio’ che piu’ mi fa vomitare. Se ripenso ad un “Ministro della Natura” che si preoccupa di abbandonare il nucleare solo perche’ potrebbe fargli perdere le elezioni… beh mi pare di non dover proprio aggiungere nulla.
Sono per l’eolico e per i pannelli solari anch’io, e a tutti quelli che dicono che sono brutti, proporrei 2 cose: provare a ridurre i propri consumi elettrici del 50% (che non ci credo manco se lo vedo), farsi un giro dalle parti di Fukushima di sti’ tempi.
Poi possiamo fare tutte le filosofie di questo mondo, ma i fatti sono questi: non vogliamo rinunciare a nulla, e non ce ne frega niente quando un disastro e’ lontano da noi. Stiamo a straparlare di 30 miliardi di euro per le centrali, quando a L’Aquila sappiamo tutti benissimo com’e’ la situazione, e a quelli non li aiuta manco il padreterno.
Investiti nelle energie alternative, 30 miliardi farebbero miracoli.
@giapponesi
Sono quello che sono proprio in virtu’ del luogo in cui vivono, e per le sfide che la natura pone loro da sempre (non lo pontifico io, ho letto diversi articoli sull’argomento). Sanno, piu’ o meno consciamente, di vivere in un luogo estremamente difficile, e che sopravvivere e’ l’unica cosa che conta. Oggi sono forse piu’ contaminati dall’occidentalizzazione, di quanto magari farebe comodo non essere, ma e’ chiaro che non si puo’ evitare.
Passo le giornate ad aggiornare le ultime notize, cerco di non far finta di niente, perche’ a queste distanze tutto sembra spesso solo una fiction, mentre li c’e’ gente che muore davvero.
Ho visto un video dove inquadrano un omino piccolo e nerovestito, che corre per salvarsi dall’onda.
Sembra una scena di qualche film americano, corre sparato, sembra guardarsi indietro, l’onda lo incalza, salta un canale, l’onda devia un attimo, distratta, lui si arrampica nell’erba alta, e sembrerebbe che ci sia stato anche il lieto fine, perche’ mi pare di vederlo su una collinetta, quando ormai l’acqua ha tagliato tutte le vie di fuga.
Poi ne apro un altro, e vedo che c’e’ un omino questa volta bianco, del quale nemmeno l’operatore si e’ accorto perche’ sta’ fissando l’onda assassina e non nota i dettagli periferici. L’onda arriva fin sotto, ma la telecamera non riprende la sorte del biancovestito, ormai furoi campo.
Non sapro’ mai se si e’ salvato oppure no.
I giapponesi ne usciranno, e’ nella loro stessa natura. Cio’ che mi turba e’ che probabilmente ne trarranno anche degli insegnamenti per il futuro, mentre noi da Messina, Vesuvio, Friuli, Belice o L’Aquila, dimostriamo e dimostreremo di non aver imparato assolutamente nulla.
@cavolettina
Vieni vieni, che al mondo ci sono anche tante cose belle che vale la pena vedere e sentire :))))
@sigrid
Senti, ma se il cano (si’ si’ cano) dovesse scappare mentre lo porti fuori, poi chi gli corre dietro?
Ho visto il blog di Chika,segnalato da un’altra blogger, e mi e’ sembrata una bella idea. Noi avevamo gia’ provveduto altrove, abbiamo vissuto in Giappone per diversi anni e ci torniamo regolarmente, soprattutto mio marito, che era li’ un paio di settimane prima del terremoto (brrrrrr!). Tutti i nostri amici stanno bene, anche se impauriti. Quella centrale….
Sei in dolce attesa? Che bello!! Se poi sei agli sgoccioli tieni i piedi per aria, son sicura che i tuoi lettori capiranno, e poi mi sembra (dico sembra, sono abbastanza nuova qui) che se la cavano benissimo anche da soli a scriversi commenti fra di loro, come in un forum :-). Hai ragione a dire ‘le blog c’est moi’
la tua salute e quella del bebe’ sono la cosa piu’ importante, sempre.
Auguri
A.
Cara Sigrid, grazie per gli indirizzi segnalati. Mi piacerebbe mettere il link anche nel mio blog, ma sono un pò imbranata e non sono ancora riuscita. Non sono mai stata in Giappone, e invece avrei tanto voluto andarci! Mi affascina tutto del Giappone, ed ora vedere questo disastro mi sembra….impossibile. Ed il loro dolore muto è come un urlo di disperazione pieno di dignità..la loro cultura, le loro tradizioni….spero che possano rinscre con l’aiuto di tutti, Ciao Franci
Hope. Believe. Grazie Murakami
Cara Sigrid,
pensare alla situazione giapponese mi fa star veramente male… a Settembre mi sposo e finalmente avrei coronato il sogno di andare in viaggio di nozze proprio lì, un viaggio sentito e studiato da me e il mio fidanzato sin nei minimi particolari, senza agenzie intermediarie, solo io lui e il Giappone… fino a una settimana fa ancora non riuscivo a credere che fra pochi mesi sarei stata lì… e ora non voglio cambiar meta, sarà quello il mio viaggio di nozze, a costo di doverlo rimandare all’anno prossimo.
Vedere il popolo che in questi mesi pian piano ho studiato ed imparato a conoscere mi fa star male, il muto dolore di chi ha perso tutto ma non la dignità che li contraddistingue mi sconvolge…
Un abbraccio
Non c’è molto da aggiungere a quello che dice sigrid. Mi associo alle parole di izn che rappresentano in tutto e per tutto anche il mio sentimento. In questi giorni sono sgomenta e di parole me ne rimangono davvero ben poche.
Dire “siamo tutti sotto il cielo” esprime solo in parte ciò che in realtà è, e cioè che noi e i giapponesi siamo la stessa cosa, e che provo una sofferenza immensa, anche se non è accaduto a me, perché io so di essere anche loro, perché la separazione è solo fisica ed è ingannevole (o almeno lo è per tanti).
L’empatia innata che ognuno di noi ha è ciò che ci rende umani. Condividere il dolore forse può renderlo appena un po’ meno pesante anche a loro, che sono lì fisicamente.
Sono vicina con tutta me stessa a quei bambini, a quelle madri, a quegli uomini e a quegli anziani attoniti ed estenuati.
Sento l’eco della loro stanchezza, della loro paura, della loro disperazione.
Prego ogni giorno per loro, e spero che anche questo possa in qualche modo lenire la loro sofferenza, dar loro la forza di rialzarsi e ricominciare.
Ciao Sigrid,
visto che ami il Giappone e ce lo dimostri e hai dimostrato sempre, mi permetto di sfruttare questo tuo spazio per segnalare il blog di una cara amica giapponese.
http://imonologhi.blogspot.com/
Si chiama Titti, è una ragazza di una sensibilità incredibile, scrive benissimo in italiano perchè ama davvero tanto l’Italia, al punto di impararne la lingua, e ciò che sta scrivendo nelle mail e nel suo blog in questi giorni per me vale più di mille parole sentite al telegiornale.
Chiedo a te e a tutti i nostri amici di farle visita: un segno di amicizia e solidarietà ora è il modo più bello di contraccambiare il suo amore per il nostro paese (oltre alle bellissime iniziative che hai illustrato, ovvio).
Grazie!
Linda
E’ impressionante vedere l’ordinatissimo Giappone in preda alle devastazioni ed è sorprendente vedere la loro calma e dignità di fronte alla tragedia pensando anche al fatto che i danni sono stati minori di quelli che avrebbe potuto causare un sisma di questa entità in un paese senza la lunga tradizione di edilizia antisismica come il Giappone.. Non voglio far mancare un piccolo contributo..
Che meraviglia il reportage che avevi fatto sul Giappone quando ancora non era sucessa questa catastrofe. Farò anche io, nel limite delle mie possibilità, il mio dovere. Un saluto affettuoso, a presto
M.G.
Grazie per la segnalazione…è un modo per sentirsi un po’ meno impotenti davanti a tutto questo dolore.
Un abbraccio
Non sapevo della gionata di silenzio dei blogger purtroppo e quindi non vi ho partecipato. Grazie per le segnalazioni. E’ così bello che nelle tragedie come queste ci sia l’occasione di fare concretamente qualcosa e di unirsi per un fine comune e altruista. Martina
Mi dispiace moltissimo.Per il popolo Giapponese sarà una grandissima prova di forza.La natura
ci può cancellare con un colpo di spugna in pochi secondi …noi siamo solo formiche che si illudono di poter controllare e manipolare tutto..
Un abbraccio
Aniko
Cara…Sono contenta di seguirti con affetto e sai perchè??? Perchè mi accorgo che il tuo blog e il tuo modo di essere vanno oltre le ricette…
Ti seguo perchè dici sempre la tua, anche se ultimamente leggo che ti hanno un pò criticata..ma insomma gente….Evviva la spontaneità! perciò ho capito che sei una personcina proprio con tanto carattere e la cosa mi fa molto piacere…altro che Biancaneve!!Brava Sigrid…questo è proprio un parere sulla persona..il blog poi…mi piace assai!!
Goditi questi momenti magici e non preoccuaprti di aggiornare il blog, deve essere un modo per divertirsi e ditrarsi..non un lavoro!!Chi ti segue e ti apprezza non muore mica..mal che vada andrè al Mac per una volta!!!
Baci e Auguri
Angela
P.S.: Sigrid, auguri per il bellissimo momento che stai per vivere!
La nascita di un figlio è la cosa in assoluto più importante che possa succedere a una donna … a me è successo quasi 21 anni fa ed è stata una cosa meravigliosa!
Anch’io, come tantissimi, sono sgomenta dinanzi alla catastrofe che si sta consumando in Giappone e ringrazio Sigrid per gli indirizzi che ci ha dato …
Però vorrei precisare che l’immane tragedia giapponese del terremoto e dello tsunami prima e delle centrali nucleari ora, non sono fatti e avvenimenti separati e distinti tra loro, anzi proprio perchè esiste ed è (probabilmente solo in parte) noto il problema delle radiazioni, proprio in quei luoghi, già devastati dalla natura, rende ogni intervento per aiutare e salvare la popolazione molto più difficile e rischioso. In questi giorni il pericolo nucleare rende tutto più difficile e gli interventi di aiuto sembrano barcollare nell’incertezza … non sanno come intervenire ma soprattutto ho l’impressione che non sappiano ancora bene quali rischi corrono ad operare per giorni in quei posti … leggo di persone che dopo essere sfuggite al terremoto, poi allo thsumani, ora vagano senza aiuti, senza cibo e senza un tetto dove ripararsi … e sono ormai passati 8 giorni, tutto questo succede nel 3° paese più ricco ed industrializzato del mondo!
Il nucleare era stato purtroppo sottovalutato anche da loro e la verità non hanno ancora il coroaggio di raccontarla, ne’ al Giappone e ne’ al resto del mondo.
Non potrei essere più d’accordo con te Sigrid! Tutti a parlare del proprio orticello: “nucleare si nucleare no” oppure “domani rimpatriati tutti gli italiani..” sì grazie e di tutti gli altri non ce ne frega niente?
E’ il momento della compassione, del rispetto per il dolore altrui e dell’aiuto. Punto.
(io da neoblogger non sapevo della giornata del silenzio, chiedo venia..)
E’ che di questi tempi ci sono parole che vanno molto di moda. “onda emotiva”, “strumentalizzazione”… ma in pochi sembrano capirne il significato.
Le migliaia di vittime della tragedia nucleare le vedremo nei prossimi anni, purtroppo. E allora il referendum ci sarà già stato, e le decisioni saranno già state prese, e sarà tardi per cambiare idea. Per questo io ritengo che oggi si debba parlare anche di questo. Con senno, ovviamente.
Mi sembra giusto riportare l’attenzione sul disastro umanitario di oggi.
E riguarda la tua schiena. Noi ce la caviamo bene anche senza di te (difatti è rispuntato Giu :-P )
Grazie, sempre ben scritto come tu sai fare.
Capisco anche la tua voglia di fare altre cose.
Riposati e goditi tutte le novità che stai vivendo e vivrai tra poco.
In bocca al lupo per tutto.
Lilli
Sono molto d’accordo con te Sigrid riguardo a Greenpeace e le polemiche sul nucleare. Beh se fosse successo in Italia…basta pensare cosa è successo all’Aquila con un terremoto molto meno intenso e senza maremoto…
Rimane assolutamente vero che non è questo il momento di polemica, certo se hanno avuto questi problemi loro…
Grazie per la segnalazione,mi attivo subito.
Sono vicina con il cuore al grande dolore del popolo giapponese, ho pensato molto anch’io al tuo bellissimo reportage della scorsa primavera.
Riguardati cara,è giunto il momento di predisporsi serenamente a ricevere una nuova vita, il resto può attendere..un abbraccio
cara sigrid, certo che il disastro causato dalla natura tra terremoto e tsunami è di per sé una tragedia, ma è un dato di fatto che l’eventualità di un’imminente esplosione nucleare rischia di abbattersi pesantemente sul paese (e sul mondo!), raddoppiando l’entità della tragedia.
Il dibattito che ne consegue sull’energia nucleare nel mondo e quindi anche in Italia è una reazione a mio avviso logica: la natura ci sta dimostrando di avere una potenza e una forza che non possiamo del tutto soggiogare. Di avere un’imprevedibilità che nemmeno gli organizzati e tecnologici giapponesi hanno potuto tenere a bada. Di fronte a tale imprevedibilità, scegliere le centrali -soprattutto in un Paese di pressapochisti e disonesti come l’Italia, dove immagino già come funzionerebbero appalti e manutenzione….- significa esporsi in modo consapevole (o inconsapevole?) a un rischio.
Il dibattito è partito a livello europeo e sono state le affermazioni leggere del ns governo a suscitare una reazione di chi invece, spaventato, invita a riesaminare -che non vuol dire cambiare rotta in modo immediato e immotivato, ma riflettere approfonditamente e attentamente – sull’argomento. L’empatia per i giapponesi e la tristezza per il disastro naturale non scompaiono per questo, semplicemente si affiancano a nuove riflessioni su che mondo vogliamo lasciare ai nostri figli.
quella del Giappone e’ una tragedia immane,le cui ripercussioni saranno dure e lunghe nel tempo!Il popolo giapponese ha dimostrato grande coraggio e merita la solidarieta’ dell’Occidente!La cosa piu’ triste e’ pensare ad una citta’ come Tokyo,con quasi 25 milioni di abitanti come ad una citta’ fantasma,chiusa in se stessa in attesa del suo destino,che ancora aspetta di compiersi.Al terremoto e allo tsunami poi,si sono aggiunte quelle terribili radiazioni,a cui e’ seguito un silenzio,un dire e non dire delle istituzioni giapponesi che spaventa davvero.Ripensando a Chernobyl,a quelle tristi immagini delle migliaia di bimbi devastati dalla leucemia,perche’ e’ questo di cui nessumno parla ma c’e’ e ci sara’,ripensare di rivedere quelle immagini il mio cuore si strozza in un muto dolore!
Non ci sono molte parole.. E’ tutto molto triste.. La natura ci dona e ci toglie e penso che siamo tutti quanti un po’ senza risposte di fronte a certi eventi inspiegabili.. Al dolore e alla sofferenza umana, ma penso che non dobbiamo perdere la capacita’ di riconoscere anche la forza , la bellezza e l’amore della stessa natura.. Questo video mi ha commossa..:
http://www.youtube.com/watch?v=2KG9bIwBYv8&feature=youtube_gdata_player
Grazie per la segnalazione.
Sippero la posso aggiungere una cosetta che un po’ mi rode ultimamente? Cioè, certo, il lato nucleare della cose rende il tutto ancora più cupo e angoscioso e terrificante però, anche se non ci fossero centrali nucleari in Giappone saremmo lo stesso davanti a un disastro di ampiezza inaudita, causato in tutto e per tutto da eventi naturali, una roba che se succedeva in Italia a quest’ora eravamo tutti quanti in fondo al mediterraneo. In altre parole: non è stato il nucleare a causare direttamente tutto ciò. Mi permetto di sottolinearlo perché spesso in questi giorni – e anche in questi commenti – leggo qualcosa che sembra un nesso di causalità che invece non c’è. Dopodiché è chiaro che è giusto discuterne e ripensarci e se fosse per me pianterei eoliane lungo le coste di tutto il mondo, però, personalmente di persona non mi sembra affatto questo il momento per metterci a fare il tifo o, peggio, la propaganda per il nucleare italiano si/no, dimenticandosi invece dell’emergenza di, al momento, qualcosa come 600.000 persone (c’è chi lo sta faccendo, Greenpeace Italia tanto per non fare nomi…). Quindi, non so eh, ma direi che magari di referendum & co se ne potrebbe dibattere più avanti, questo di adesso mi sembra semmai il momento per pensare alle persone che in Giappone concretamente vivono momenti estremamente difficili…
non ci sono parole adatte a descrivere lo sgomento che si prova nel vedere le coste devastate, le case spazzate via, le vite cancellate e quelle dei superstiti, dignitosamente calmi e ordinati, nelle palestre allestite per loro alla bell’e meglio. E ora questo incubo nucleare. Vedere le tue foto dell’anno scorso non fa che accrescere il rammarico per questo popolo affascinante, dove la cura del dettaglio e la ricerca della bellezza si mescolano all’orgoglio (forse troppo, come emerge dalle ultime notizie..) e al rigore. Il Giappone è lontano geograficamente ma è qui, dietro l’angolo, perché loro sono come noi, anzi loro siamo tutti noi. Speriamo per il meglio.
Ho riguardato le immagini del tuo viaggio in Giappone dello scorso anno. E’ stato terribile vedere tutte quelle persone sorridenti ed apparentemente felici. Mi sono chiesta quante di loro hanno subito direttamente o indirettamente il dramma di questo terribile evento. Sono molto triste ed angosciata. Quale sarà il futuro che ci aspetta se anche noi ci affideremo al nucleare visto che anche l’Italia é un paese a rischio terremoti?
Mi associo, in rispettoso silenzio, al dolore di questi nostri fratelli che soffrono per le conseguenze degli atti scellerati che l’uomo compie pugnalando al cuore la madre terra…
Grazie, anche se piccolo, non si mai come dare il proprio contributo in questi casi e si finisce magari per non fare niente.
Il sito di Chika l’ho visitato ieri e sono stata felicissima di partecipare, grazie anche per l’altro link.
Come mi ha scritto oggi una gentilissima Signora, Gambatte Giappone!
Ciao Sigrid, ho aderito subito e contribuito all’iniziativa di Chika nonchè publiccizzato il tutto sul mio blog (wennycara ha pure ideato un banner per questo) ma non so quanto questo abbia sensibilizzato le persone… diciamo che sono un pò delusa…
Grazie per le tue parole, ti abbraccio
il mio pensiero è verso i giapponesi. non c’è molto da aggiungere a quello che hai scritto.
baci
@marta: anche a me ha fatto brutto trovare come primo commento un “noooo sono la prima?? non ci posso credere…” dopo aver letto il post. Da parecchio tempo a qsta parte il primo commento di moltissi post di sigrid è sempre uguale, una frase come qsta o simile, come se avesse importanza chi scrive prima o dopo. Di solito non mi importa e ci passo sopra però su qsto post ce se lo poteva risparmiare. Sicuramente martina l’ha scritto senza pensarci, senza un intento di gara con gli altri, però magari sarebbe stato carino starci più attenti. Tutto qua
riposare, riflettere, tacere. a volte è tutto quel che serve. grazie Sigrid, buona giornata.
Commossa…in silenzio. Baci
Grazie Sigrid.
Non c’è altro da aggiungere, solo raccogliere il tuo invito e un rispettoso minuto di silenzio virtuale
…benchè della giornata del silenzio dei blogger non sapessi stamattina :(
Dovevo partire a breve, il 4/4, per il mio primo viaggio in Japan quindi oltre alla tristezza per le immagini viste in tv c’è anche la tristezza per aver dovuto disdire un viaggio programmato da mesi e mesi! :( Capisco perfettamente il magnetismo di cui parli ed era quello che mi aveva spinto a programmare “IL” viaggio della mia vita!
Sono sicura che quel “[…] popolo cosi ordinato, preciso, pignolo, civile e rispettoso” di cui parli troverà la forza per rialzarsi, anche grazie a tutte le persone sparse per il mondo desiderose come te, come noi di dare il proprio piccolo contributo.
Grazie per questo post e un grande in bocca al lupo a te per questi giorni a venire!!!
Ora però Sigrid basta pc, riposati!!! :)
scusate ma proprio non capisco come dopo un post come questo si possa ancora fare la solita gara al primo commento… io rimango senza parole..
grazie sigrid per le segnalazioni..
E’ vero che è il giorno del silenzio dei blogger ma in questo caso credo che valga un’eccezione. Io sono triste e mortificata per tutto quello che sta accadendo laggiù come credo anche tutti voi, ma penso che questo sia il prezzo da pagare se si accetta di far dipendere la propria energia dal nucleare. Il problema è che queste decisioni le prendono alcuni e poi le conseguenze disastrose le subiscono tutti gli altri. Terremoti e tsunami ci sono sempre stati, soprattutto in giappone, non dipendono da noi e sempre ci saranno in tutto il mondo….il nucleare no, lo possiamo impedire, non è una cosa naturale e bisogna ELIMINARLI dalla faccia della terra.
ps: c’è un piccolo errore nella url che hai legato alla foto!
Grazie per la segnalazione, la speranza è davvero l’ultima cosa che rimane, insieme al nostro aiuto.
Auguri per la cavolettina che è lì dentro :-)
Mi dispiace tantissimo per quello che sta accadendo in Giappone, ma non solo. C’è veramente tanta sofferenza nel mondo, sofferenza inspiegabile!
Nel nostro piccolo qualcosa possiamo farla, donando anche solo un sorriso a chi sta peggio di noi.
Un bacio Sigrid
bellissime le parole di Murakami, come sempre. un bacio al Giappone
Comunque, guardando alle immagini della tua Kyoto…non riesco proprio a rivedere in televisione la situazione attuale di questo Paese, attualmente coperto dalla neve! Sarebbe bello trovare un modo per aiutare concretamente…
ps. auguri per la cavolettina in arrivo!:)
noooo sono la prima?? non ci posso credere…