Fragole, meringhe & tulipani

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Siccome ultimamente – le vie degli ormoni femminili sono infinite – sono stata travolta da una passione per i dolci che contemplano l’associazione di frutta + crema o, peggio, frutta + panna montata (e pensare che per nove mesi non mi interessava affatto tutto ciò che non era salato + acido, mmah…), c’è un dolce che avevo ‘scoperto’ di recente e che non poteva non diventare uno dei miei preferiti della stagione: la pavlova, quel delicatamente aeroso ma non di meno calorico abbinamento fra meringa e panna montata, incoronata da una lussuriosa cascata di frutti freschi :-) La pavlova stranamente non l’avevo proprio mai considerata (pur essendo, in fondo, la versione estiva del mont blanc), cioè sapevo della sua esistenza (anche se in effetti, tutt’ora, il nome del dolce mi fa sopratutto pensare alla bava di un certo cane) ma poi, sarà he non sono mai stata una fan di meringhe in generale (che sia inteso come dolcetti a base di albumi, vestiti da matrimonio dai volumi tondeggianti o persone dal carattere eccessivamente zuccheroso), insomma, non mi era semplicemente mai passato per l’anticamera del cervello di prepararne una.

Poi c’è stato il lavoro con Anna Moroni (appena uscito in libreria btw), e così mi sono trovata ad assaggiare la sua pavlova semplicemente perché l’avevo fotografata e che, poiché l’oggetto esercitava un innegabile fascino estetico, mi era venuta la curiosità di sapere come fosse il suo sapore. E tutta quella legerezza zuccherata mi è pure piaciuta :-) A ciò sono seguite, recentemente e nei pochi momenti di svago, delle sperimentazioni degne da scienziato pazzo: credo di aver fatto e buttato quattro o cinque basi di meringa prima di produrne una che fosse decente, dalla forma che-piace-a-me, dalla giusta consistenza e dal colore chiaro. Va detto però che, a parte che ci vuole un po’ per azzeccare la pavlova-che-piace-a-te, questa è un’altra di quelle ricette che si fanno praticamente da sole: 5 minuti per preparare la meringa poi in forno per un paio di ore durante le quali uno torna a fare dell’altro – tipo ballare in soggiorno su vecchie canzoni di britneyspears o opus più recenti di fabrifibra – se. tu. sei. bella. e. bionda. grida. ooohh…! – con in braccio una neonata sorridente… Infine, grand finale pavloviano nel weekend della festa della mamma (e siccome a me piacciono le tradizioni, anche quelle che uno si inventa, beh, missà tanto che la pavlova diventerà il-dolce-della-festa-della-mamma, tié… :-)), che è stata anche l’occasione per ricordare alla famiglia quali siano i miei fiori preferiti, lol :-)

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Intanto due note sulla Pavlova a sé che è una vera ricetta-non-ricetta, nel senso che l’unica cosa che va quantificata è la meringa, per la quale uso 4 albumi che vanno montati a neve soda (ma-non-troppo) prima di aggiungere, poco a poco, il doppio del loro peso in zucchero (ho usato quello granulato) al quale aggiungo un cucchiaio scarso di amido di mais. Una volta che tutto lo zucchero è stato incorporato, verificare la consistenza, se si sentono ancora molto i grani di zucchero continuare a sbattere per qualche minuto. Infine, disporre la meringa a cucchiaiate su una teglia da forno rivestita di carta da forno, formare un cerchio e spalmare un po’ di meringa anche sulla base in modo da avere un ‘piatto’ di meringa. Infornare a 100°C per circa 2h30 (o fino a quando la meringa sarà dura al tatto). Lasciar raffreddare nel forno aperto (meglio preparare la meringa il giorno prima quindi). Prima di servire, montare circa 350ml di panna fresca ben fredda (non serve zuccherarla! :-), disporla nella meringa e aggiungere una caterva di frutta, che siano frutti di bosco + fragole, fragole + fettini di kiwi, fettine di mango + frutti della passione o tutto ciò di fruttoso che vi verrà in mente… :-) Insomma, nell’insieme, è un dolce che inanzitutto presenta bene, che è buono e fresco e proprio facile da preparare (anche con tempi strastriminziti…:-)

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Vi lascio anche una piccola nota circa ‘other things crafty’ visto che qua ultimamente non si vive più di sola cucina, humhum, ie che magari a qualcun’altro potranno interessare dritte e links per piccoli progetti faidate… nsomma, qui sopra a parte il Lil’ sakura dress ‘creato’ au-pied-levé qualche giorno fa (ispirandomi a un vestitino chasuble visto in commercio, che pero presentava l’enorme difetto di non essere fatto di un tessuto stampato di fiorellini giapponesi… :-P – se volete potrei anche farvi il tutorial prima o poi :-), abbinato con dei pantaloncini di sangallo seguendo questo modello qui. Dimenticavo, la ricetta della crostata di fragole di qui sopra la trovate in archivio.
ps. e comunque, anche se in ritardissimo, buona festa alle mamme fra di voi! ;-)

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145 Commenti

  • ilaria lionti ha detto:

    Bellissime foto , come al solito! La pavlova, beh… che dire,.. io l’adoro, l’ho adottata come icona del mio compleanno, visto che nacqui a fine giugno casca proprio bene e s’abbina a perfezione con la mia frutta preferita: i lamponi! (of course!) cmq ho scritto per esternare qualcos’altro. Quell’abitino petit bateau mi fa proprio bene al cuore i miei tre petits choux sono grandini ma continuo a comperare per le due femmine (12 e 19 anni mutande petit bateau, non ho trovato niente per il garcon che è ormai 16enne)!
    Brava Sigrid!!

  • Margherita Neri ha detto:

    ma se la meringa la faccio 2 giorni prima va bene lo stesso?
    come la conservo?

  • claudia ha detto:

    ciao Alessandra, grazie del consiglio! cercherò allora di essere meno impetuosa ;)

  • Lisa ha detto:

    Ciao Sigrid,
    ho preparato delle mini Pavlove di riciclo in tuo omaggio!
    A presto

    http://cucinaeco.wordpress.com/2011/05/21/mini-pavlova-di-riciclo-omaggio-a-sigrid/

    Lisa

  • Alessandra ha detto:

    Claudia, se non ti dispiace ti do un consiglio io. Per la pavlova bisogna aggiungere lo zucchero un cucchiaio alla volta, ed aspettare che il primo cucchiaio sia completamente assorbito dalla meringa prima di aggiungerne un altro. Ed un po’ si smorza comunque. Comunque come ho scritto in un commento prima, aiuta anche metterci l’aceto…

    ciao
    A.

  • claudia ha detto:

    che meraviglia, la pavlova è un dolce buonissimo! io l’ho mangiato solo 1 volta preparato per un mio compleanno da una pasticcera australiana.
    così ispirata dalla tua ricetta ho provato a rifarlo. ho sempre però un problema con la meringa… non mi tiene, anzi, per essere precisi a un certo punto si smonta °_°”
    oggi ho usato 170gr di albume e 320 di zucchero. tutto pareva andare per il meglio quando si è ritirata sotto le fruste dello sbattitore. mi sai dare 1 consiglio?

  • Che brava che sei! Per le fragole eper il vestitino, mi fai sperare in unfuturo migliore, al momento io in effetti arranco!

  • Ale Ti ha detto:

    Ciao Sigrid!!
    Anche a casa nostra abbiamo mangiato la pavlova il giorno della festa della mamma!! La trovo una delle tradizioni inventate più azzeccate in assoluto :-) E’ buonissima, mia sorella l’ha fatta solo con i lamponi che essendo un po’ aspri si contrastano benissimo con la dolcezza della meringa.. comunque sicuramente proverò la tua ricetta!

  • Sandra ha detto:

    che amore quell’abitinooooooo!! sei una wonder mamma cara la mia ‘dinosaura’™
    un abbraccio grande anzi di più!
    ciao dolcezza :*)

  • Luana ha detto:

    Ciao Sigrid l’altro giorno mi sono cimentata con gli spring rolls poi con la teacake quella con la frutta lasciata a riposare nel tè al bergamotto ora ti presenti con la pavlova mmmmmmm uno dei miei dessert preferiti che dire mi sà che mi tocca !!!!

  • SUSANNA ha detto:

    …provata…due volte…la prima ho messo troppo poco zucchero e non si è solidificata abbastanza…la seconda perfetta!! ho aggiunto anche due chucchiai di aceto bianco … più 3 gocce di limone che la fanno diventare candida candida!

  • ilcestodeitesori ha detto:

    In altre parole… non solo fragole!

  • Roberta ha detto:

    perfettamente riuscita, è finita tutta nonostante fosse sovradimensionata rispetto agli ospiti che avevo… e uno si è pure portato via quella piccola fetta avanzata! Buonissima

  • antonella ha detto:

    Scusi, non volevo l’e-mail, volevo sapere dove scrivere nel suo blog.
    Proverò a prenotare, speriamo in bene.
    Grazie

  • Mattia ha detto:

    Blog unico ed inimitabile. Buone ricette, foto incantevoli, e soprattutto una iniezione di irresistibile voglia di cucinare (e di vivere, di conseguenza). Pavlova provata e riuscitissima, candida e stracolma di fragole e kiwi: pavlova tricolore! Grazie, a presto.

  • margherita ha detto:

    questo post è di una tenerezza infinita.
    Brava Sigrid!!
    ;-))

  • Julie ha detto:

    Molto bello tutto il post!
    Ho copiato subito l’idea della crostata con le fragole e i biscottini a forma di cuore sopra. E così, mia figlia ed io, abbiamo trovato un modo per trascorrere questo pomeriggio di pioggia. Anche la mia ha un bell’aspetto, spero lo sia altrettanto il gusto!

  • monica ha detto:

    ah.. ma che bello! non solo la ricetta :)

  • Fanny ha detto:

    Bellissima e meravigliosa questa Pavlova! Ho appena sfornato la meringa (in realtà non perfettamente bianca, leggermente sul beige … ma tanto poi la copro con la panna :p) che completerò domani per pranzo. a questo punto, poichè in tanti avete tentato questa magnifica Pavlova, se qualcuno non l’ha finita immediatamente mi può dire quanto resiste? Graziegrazie e un caro saluto alla dolcissima Sigrid!

  • non so come ma mi ero persa questo tuo dolcissimo post… io la festa della mamma l’ho festeggiata con la prima comunione del mio bimbo, meglio di così!! Che meraviglia la Pavlova, la crostata, tutti quei biscottini a cuore e che poesia in tutte le tue foto! Un abbraccio, cara mammina, e tanti auguri!! Lucia

  • Giu ha detto:

    Sara’… ma da me le fragole finiscono sempre prima che si arrivi a usarle per farci qualcosa… :S

    @Dario il Grande
    Prima o poi tocchera’ rivedersi :)

  • Dario Bressanini ha detto:

    antonella: la mail non la do, se qualcuno mi vuole contattare scrive un commento al blog :-)

    Per quel che riguarda il tonno di favignana, io l’ho acquistato ad una manifestazione, non so come funzionano le cose via web

    Valentina: prima o poi la previsione fatta qui tempo fa si avvererà: io e Sigrid in un programma :-)

  • Rossella ha detto:

    Stavolta il tuo post ha superato in bellezza e dolcezza persino la pavlona. Non so se mi ha colpito di più l’immagine di te canterina con la bimba in braccio o i lavoretti extra-cucina che ci hai presentato. W gli ormoni femminili che sanno dare energia ed emozioni in ogni situazione!

  • valentin@ ha detto:

    Dario…in tv? maddavvero?????????? wow!

    le meringhe di Dario anche a me sono venute. e se sono venute a me vuol dire che possono venire a tutti!
    solo che ho un forno-chiavica e non ho un termometro quindi sono dovuta andare per tentativi (non tantissimi, però)

  • shayma ha detto:

    really gorgeous- i love a good meringue. and tulips are my fave, too, esp “parrot tulips”. x shayma

  • Passiflora ha detto:

    La pavlova non l’ho mai mangiata nemmeno io, sarà che come te non amo le meringhe e non sono nemmeno tanto un tipo da panna… però devo dire che mi hai fatto venire voglia… soprattutto grazie alle splendide foto! il tuo “Love is” è davvero tenero… ti immagino a ballare fabbrifibbra con la pupattola mentre controlli lo stato di cottura in forno dei biscottuzzi. brava mammina!!

  • Lisa ha detto:

    buonissima la pavlova! ti vedo felice e sono proprio contenta per te.
    Ti mando un abbraccio

  • Lorenza ha detto:

    fantastico fantastico fantastico!

    ora che scrivi un pochino meno, vedere un tuo post (tra l’altro così bello-zuccheroso-rosa!), è proprio una festa!

    così ho trovato il compito del weekend: provo la pavlova…e la crostata di fragole, che adoro! :-)

    un bacio Sigrid!

  • antonella ha detto:

    Buongiorno Dario, ho provato a scriverle nel suo blog, ma non riesco….
    Ho letto l’articolo del tonno (io acquisto il tonno all’esselunga, lo so….).
    Mi sono collegata al sito Antica tonnara di favignana, so che non è educato, ma posso prenotare tranquillamente i loro prodotti?
    La ringrazio e le auguro buona giornata
    Antonella

  • emily ha detto:

    Sì Sigrid:) mi piace tanto l’idea dei “tutorial” dei tuoi progetti da sartina..:) Ho visitato il sito crafty che hai indicato ed ho visto borsette cucite con stoffe vintage veramente carine…ma tu hai la macchina da cucire?
    Complimenti anche x le cose mangiarecce, ma di questi tempi con la prova costume e via dicendo..meglio impiegare il tempo libero a cuci-re, piuttosto che cuci-nare;)
    Buona festa della mamma:)

  • ElenaB ha detto:

    Un lato molto bello di quest blog sono i racconti di viaggio…Quando si viaggia (specialmente all’estero) spesso non si sa dove andare per mangiare qualcosa di tipico e soddisfacente, si seguono guide spesso non aggiornate (a me capita sempre), e si finisce in postacci in preda ai morsi della fame. Mi piacerebbe ci fosse un modo per condividere tra di noi tutti i posti interessanti (panetterie, pasticcerie, ristoranti, semplici negozietti…) che troviamo, in modo da permettere a chi va in quella città dopo di noi di organizzare bene la propria gita (e la propria pausa pranzo).

  • Sara ha detto:

    ….ma io dove ho vissuto fino adesso???

    Cos’è questa Pavlova, io qui in Toscana non l’ho mai vista, ne ad una festa, ne un compleanno, ne in un ristorante niente niente mai mai…

    …ma si può vivere così senza averla mai assaggiata???

    E dato che mai l’ho veduta nemmeno per acquistarla, dovrò dunque cimentarmi nel provarla…oh mamma spero di farcela…

    Cara dolce mammina di questa primavera, complimenti perchè questo post trasuda amore per la vita…il vestitino è semplicemente fantastico…se vedo una bambina vestita così me la mangio a baci proprio…

    …e quei biscottini poi…e la frase…

    …e la Pavlova…

  • Roberta ha detto:

    che bella torta, ho fatto la meringa ieri e oggi monto il tutto, fresca e bella

  • Isabella ha detto:

    buono il dolce… ma tutta questa super felicita’ ostentata in tutti suoi dettagli è condivisione o panico post partum??

  • Alessandra ha detto:

    Ciao a tutti,

    vivo ne paese della pavlova (la Nuova Zelanda, anche se fa a botte con l’Australia per il brevetto – ma io da italiana non posso intromettermi nelle dispute su chi l’abbia creata prima).

    Una cosa che ho notato nella ricetta e’ che manca l’aceto (circa un cucchiaio di aceto bianco, solitamente qui non usano quello di vino), e anche i tempi di cottura: il forno solitamente si scalda ai 150, poi si abbassa a 125, si mette la pavlova dentro per un’ora, poi si spegne e si lascia tutta la notte in forno.

    Il risultato non e’ una ‘meringa’ gigante, ma una specie di ‘marshmallow’ gigante, e’ molto compatta ma soffice (si taglia praticamente senza fare briciole), ed anche la crosticina non dovrebbe essere proprio croccante o meringosa, semplicemente piu’ asciutta dell’interno.

    Ah, solitamente si aggiunge anche un po’ di vaniglia.

    Ma sono sicura che nel mondo ci siano miliardi di interpretazioni, tante quante ne vedo per i piatti italiani all’estero :-).

    Ciao ebuon fine settimana
    A.

  • Dario Bressanini ha detto:

    valentina: probabilmente il tuo forno ha delle escursioni termiche troppo elevate. I forni non stanno sempre alla temperatura a cui li settiamo. Se li fissiamo a 80 magari oscillano tra 60 e 100. Quelli di buona qualita’, e nuovi, dovrebbero avere oscillazioni molto piccole (magari minori di 5 gradi)

  • vale'n'tina ha detto:

    Eh Dario, ho letto bene anche quella parte solo che dovrei procurarmi un termometro da forno. Comunque va bene, riesco ad ottenere delle meringhe praticamente perfette solo che ci vuole un’ infinità di tempo e di conseguenza non mi va quasi mai di farle.

  • grigiortortora ha detto:

    Brava Bia,
    anch’io come te esco solo adesso allo scoperto, si vede che questo post ha davvero qualcosa in più ..condivido in pieno

  • Dario Bressanini ha detto:

    Valentina: se vai avanti nel mio articolo leggi che si dovrebbe sempre avere un termometro per misurare la temperatura EFFETTIVA del forno. Altrimenti non riesci a seguire le ricette: se tu imposti 70 ma il tuo forno va a 100 ;-)

  • Laura ha detto:

    Ah ah ah… è stato bellissimo leggere la parte in cui ti interroghi sul perché ora ti faccia gola una cosa così mentre in gravidanza solo “salato e acido”… mi vien da ridere perché a me la gravidanza m’ha “colpita” mentre lavoravo in un ristorante dove producevo circa 70 dessert a settimana, e sebbene io fossi stata sempre golosa di dolci, in quel periodo lì anche solo entrare nel frigo e vederle lì in quantità, beh mi dava nausea!! Mangiavo lasagna e pasta in ogni maniera, ma soprattutto Pizza bianca sol sale sopra, impazzivo nel vederla senza riuscire a trattenermi! Ora invece, che l’alieno ha 18 mesi e che ancora allatto (di qui gli ormoni a palla!!) anch’io, che come te non ho mai amato la meringa (e manco la panna montata, invero) mi tuffo volentieri in preparazioni goduriose del genere… ah, essere DONNE !!! Un abbraccio e COMPLIMENTI per le FOTO, la PAVLOVA, e i balli con la neonata in braccio… BRAVA BRAVA BRAVA!!!

  • vale'n'tina ha detto:

    Ehm…di nuovo io! Dario scusami, stavo rileggendo il tuo post e ho trovato questa frase. “Per quel che riguarda le alte temperature invece, il rischio è quello di caramellare parzialmente lo zucchero, ottenendo così meringhe con una colorazione beige, abbastanza brutta a mio parere.”. E’ esattamente quello che dicevo io: a me le meringhe vengono beige se supero i 70 gradi. Ci sta che lo zucchero nn si imbbrunisce ad 80 gradi ma per quanto ne so gli 80 gradi del mio forno potrebbero anche essere 100. Poi nel mio forno ci vuole molto più tmpo per asciuugarle bene. Per il resto faccio tutto esattamente come hai scritto tu, è per questo che dopo aver letto il post ho continuato a fare di testa mia!

  • vale'n'tina ha detto:

    Dario rimane il fatto che se supero i 70 gradi le meringhe mi vengono colorate e bruttissime.

  • vale'n'tina ha detto:

    Ciao Dario! Effettivamente avevo letto e studiato le tue meringhe per poi tornare a farle di testa mia quando mi avanzano degli albumi e ho il forno acceso. Appena finita la dieta pre-costume proverò, pronmesso!

  • Dario Bressanini ha detto:

    vale’n’tina: questa e’ la mia ricetta INFALLIBILE per le meringhe :) (centinaia di blogger ormai la conoscono, e mi hanno pure soprannominato “l’uomo meringa” ;-) )

    http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/01/18/le-ricette-scientifiche-le-meringhe/

  • Gian dei Brughi ha detto:

    no Mara no ! Che privato e privato, i tuoi indirizzi interessano anche a me plizzzz !!!!!

  • Dario Bressanini ha detto:

    vale’n’tina: no, lo zucchero caramella a temperature superiori. A 80 gradi non succede nulla (ma non fidatevi delle temperature dei forni: compratevi dei buoni termometri)

  • Dario Bressanini ha detto:

    Zenobia: figurati :)

    Dall’autunno saro’ anche in TV con dei piccoli interventi sulla Scienza in Cucina (e credo iniziero’ proprio dalle Meringhe e la famosa mousse di cioccolato e acqua).
    Peccato che sara’ la TV Svizzera e non quella italiana :(

  • Mardou Fox ha detto:

    @Mara: ma sei un mito!
    Fra l’altro mi scuso con tutti per il disturbo. Non vorrei dare l’impressione di essere una persona pigra perché non lo sono affatto e in genere mi documento moltissimo prima di partire. Questo viaggio però mi capita – fortunatamente – un po’ fra capo e collo, in un momento in cui il lavoro arretrato è tale da costringermi già a fare le ore piccole.
    Ne approfitto inoltre per ringraziare Sigrid che è stata gentilissima e molto disponibile nell’offrirmi ospitalità per la mia ricerca di informazioni.
    Tuttavia, per non correre il rischio di annoiare nessuno, proporrei a Mara di scrivermi in privato (mardoufox@libero.it).
    Cara Mara, ti prego, dilungati pure quanto vuoi. I tuoi suggerimenti sono estremamente preziosi!

  • Zenobia ha detto:

    Approfitto per ringraziare DARIO Bressanini per la ricetta scientifica delle meringhe. Da quando l’ho letta, le mie meringhe sono per-fet-te.
    (grazie anche per tutto il discorso sulla temperatura di cottura di carne etc. ho comprato il termometro, è tutto molto più semplice…)

  • Bia ha detto:

    Ciao Sigrid,
    sono ormai tre anni che leggo assiduamente i tuoi post ma non ho mai scritto niente. Non ti ho fatto neanche gli auguri per la nuova arrivata, perché mi sembrava strano dover partecipare alla vita di qualcuno che neanche conosco…ma questa volta non posso trattenermi…leggendo il tuo post mi sono commossa! E’ vero…fare i biscotti è l’atto d’amore più grande…è strano come farina, zucchero, burro, uova e tanto amore possano generare una così bella sensazione!…non sono mamma, ma credo che ancora più bello sarà quando la tua piccolina sarà cresciuta e vi divertirete a tagliare l’impasto con le varie formine…fortunata Lena ad avere una mamma così!
    un abbraccio ed un bacino ad entrambe

  • mara ha detto:

    Mardou da dove comincio…
    allora di sicuro del Borough Market avrai sentito parlare visto che ormai è meta di pellegrinaggi di turisti di ogni nazionalità… però se riesci ad andare il giovedì pomeriggio o il venerdì mattina puoi riuscire ancora a muoverti tra i banchetti.. (il sabato è francamente un po’ da evitare ameno che si sia amanti della folla).. non perderti in una delle stradine laterali il Neal’s Yard, adorabile negozio di formaggi quasi tutti inglesi e molti davvero buoni.. sarò sincera anch’io ero scettica la prima volta che ci sono andata, ma poi quando guardi e assaggi ti rendi conto che non esiste solo il cheddar rosso inquietante… senza contare l’abitudine carinissima che hanno i commessi di far assaggiare tutto quello che si vuole…

    anch’io adoro Dickens e devo dire che la casa mi aveva un po’ deluso.. però è sempre interessante vedere come funzionavano le case vittoriane.. se anche tu non rimani soddisfatta puoi sempre andare a Westminster Abbey a calpestarne la lapide.. anche se dopo il matrimonio reale potrebbe esserci parecchia coda.. io torno da un we lungo domenica e non avevo mai visto così tanta ressa per entrare!
    se però riesci a concederti almeno una mezza giornata puoi andare al Victoria and Albert Museum , dopo lo shop a destra primo piano trovi la National Art Library (consulta gli orari sul sito perché sono leggermente diversi da quelli del museo) dove puoi fare una tesserino gratuita che ti permetterà di vedere tra altri anche edizioni originali di Dickens e manoscritti.. ci va un po’ di tempo però perché da quando si richiede il libro a quando te lo portano solitamente passa almeno una mezz’oretta.. poi però puoi rilassarti con un tea e uno scones con clotted cream nel cafe’ del museo, ottimo e a buon prezzo, nonché se è bel tempo goderti la fontana del giardino e tutti i bimbi a mollo che sono sempre uno spettacolo..

    dal lato culinario se vuoi provare un molto vero okonomiyaki (mangiato anche in Giappone e devo dire che è davvero molto buono) vai assolutamente da Abeno in Museum Street (di fronte al British Museum) o Abeno-To in Great Newport Street: sempre restando sui giapponesi da provare Koya in Frith Street dove fanno esclusivamente udon.. ripeto dopo essere stata in Giappone direi che questi due posti sono davvero fedelissimi..

    se sei golosa e pensi di andare in Portobello Road dai senz’altro un’occhiata alla Hummingbird Bakery anche solo per le vetrine.. sono specializzati in cupcakes, e sono uno più bello e colorato dell’altro.. anche qui però c’è spesso la coda fuori..

    se tu e tuo marito capite bene l’inglese non perdetevi uno spettacolo allo Shakespeare Globe.. la platea in piedi costa solo 5 Pounds e sono sempre ben spesi.. oppure un concerto a lume di candela nella chiesa di Saint Martin in the fields di fronte alla National Gallery

    adesso devo scappare ma non pensare che sia finita qui… ripasso e continuo!
    scusate se mi sono dilungato ma parlando di Londra proprio non ho resistito!

  • andrea ha detto:

    Al di la della semplice bravura culinaria , nei tuo post emerge una qualità non frequente nei blogger,
    IL TALENTO.

  • Robiciattola ha detto:

    madò… non ho ancora letto attentamente, ma mi è venuta la pelle a cuoricini e gli occhietti a cuore.

  • Sara77 ha detto:

    Ormai la mia dolce metà non me lo chiede quasi più “Dove hai preso la ricetta di oggi?” perché sa che la fonte è questo blog o uno dei tuoi libri!!! ;) quanto mi diverto a sperimentare le tue ricette!!! e devo dire che vengono tutte bene!!! GRAZIE!!! :)

  • come sempre, ripaghi l’attesa in maniera straordinaria..
    credo che fare la meringa sia come prendere la patente..
    bisogna sentirsi pronti per mettersi al volante con un pizzico di incoscienza..
    ed io ancora cammino col triciclo..
    :)

    baciuzzi

    valuzza..

  • kat ha detto:

    Ciao capito qui troppo poco e rischio di perdermi dei post cosi’ accipicchia!
    Tutto molto dolce e romantico come la tua meravigliosa pavlova, mai fatta mi dovro’ applicare un giorno di questi, ma prima forse dovrei assaggiarla!
    Alla prossima

    Katia

  • Mardou Fox ha detto:

    @Silvia e Marcella: grazie, vengo subito sul vostro blog.

  • Glu.fri ha detto:

    Amo la pavlova,credo che mi abbia salvato la vita (un po´iperbolico ma vero), quando ho scoperto la celiachia mi sono affondata nelle meringhe e ho un’amica che la pavlova la ha soprannominata “el postre Simonetta” e cosí non sai come mi ha commosso questo post.
    Anch’io ballavo con la neonata e vedere tutte le foto mi ha messo una nostalgia..ma adesso che guardo la 7enne dormire la rivedo bebé e sono felice. Tanti auguri a te, mamma Sigrid e tante pavlove a tutte noi mamme !

  • Dada ha detto:

    che bello questo post! ricco, goloso e fatto di semplici sapori! mi piace più di tutti (e li ho letti proprio tutti)! un bacione a te ed alla pupattola!

  • Chiara ha detto:

    Ho trovato il tuo blog per caso… e pensare che ho comprato il tuo ultimo libro,che è di garnde utilità e ispirazione..
    Complimenti per tutto quello che fai,e come nuova food-blogger ho molto da imparare!!!
    Bellissimo questo post,e tutti quanti…
    Davvero brava!

    A presto
    Chiara!

  • Hanno ragione tutti a dire che questo post ha una freschezza tutta particolare e un romanticismo forse un pò nuovo. Del resto con tutti quegli ormoni che ballano il twist dev’essere difficile non avere vari stravolgimenti di persona ed in questo caso anche di gusti:-)
    Ah, nota in calce, sì la pavlova si chiama così in onore della grande ballerina e fu creata durante la sua turnèe in Australia e Nuova Zelanda che se non mi sbaglio se ne contendono la paternità (del dolce non della ballerina:-), dolce delicatissimo e molto adatto alla prima festa della mamma.
    Un bacio grande, ti abbiamo ancora in mente al Salone del Gusto con quella piccola pancetta che faceva capolino.. E tu già con uno sguardo molto diverso dal nostro primo incontro! E’ bello vedere una persona che cambia con l’evolversi della propria vita..
    Un bacione alla piccola!

  • @MardouxFox: se stai partendo per Londra penso che il nostro blog ti potrebbe essere utile!
    Siamo qui da 8 mesi, siamo laureate in gastronomia e nel tempo libero scriviamo post tematici sulle diverse zone di Londra.. (ovviamente dal punto di vista gastronomico!), ovviamente se vuoi ancora altre informazioni puoi contattarci tramite la mail!
    Buone vacanze!

  • Come essere dolci senza essere stucchevoli. Una lezione: d’amore, d’ironia, di leggerezza. E pure di cucina…

    Sabrine

  • Mardou Fox ha detto:

    @ElenaB: Grazie mille, farò senz’altro un copia incolla del tuo commento.

  • Martina ha detto:

    Sigrid,
    meravigliosa come sempre!
    Auguri anche a te per la tua prima festa della mamma…
    un bacino alla piccolina
    Marti xxx

    p.s. foto stupende, ma ke te lo dico affà?? :-)

  • ElenaB ha detto:

    @mardou fox: sui posti dove andare a cenare non ti saprei dire, però ti posso suggerire un pranzo tra le bancarelle di Spitalfields (dove ho incontrato anche una bancarella di formaggio italiano…la più affollata di tutte), e una capatina a Portobello Road per stoviglie e anticaglie. Avevo anche pranzato bene e a poco costo in Brick Lane e a Camden Town (non lungo la strada principale, ma nella zona vicino ai canali), sempre tra bancarelle. Non son sicura di essermi spiegata bene…fatti guidare dal naso, come ho fatto io!

  • Mardou Fox ha detto:

    Su consiglio di Sigrid, mi rivolgo a tutti voi curiosi gastronomi (e non solo) per avere qualche dritta su come rendere il mio imminente viaggio a Londra (parto lunedì e ci rimango fino a venerdì) indimenticabile. Premetto che ho già sbirciato nel blog di Carolina (semplicemente pepe rosa) trovandoci notizie utilissime su posti in cui deliziarmi e mettere contemporaneamente a durissima prova la pazienza di mio marito, ma qualsiasi ulteriore suggerimento è gradito. Sono in cerca soprattutto di posti carini dove andare a cenare (senza giocarmi lo stipendio) e negozi di anticaglie dove arricchire la mia già ricca – seppur internettiana – collezione di posate e stoviglie. Che altro… sono cresciuta (e sto anche invecchiando) nella venerazione di Dickens; oltre alla sua casa c’è qualche altro posto dove andare in pellegrinaggio?
    Grazie a tutti
    Mardou

  • mogliedaunavita ha detto:

    meravigliosa idea @Daniela! a me piace molto meringare, ma a me tocca tenere in forno le teglie con spumini almeno 5 ore a 70 gradi. metto metà zucchero semolato e metà a velo, un cucchiaino di limone per schiarire e per “invertire” lo zucchero.
    ma la pavlova non l’ho mai fatta. certo che bella è bella eh? come te in queste parole!

  • francesca ha detto:

    caspita..torta magnifica!!!credo che ai miei piccoli piacerà da matti…
    ma c’è qualcosa che non ti riesce bene????

  • valentin@ ha detto:

    @Daniela…che bellissima idea!!!!!!!

  • Daniela ha detto:

    Ciao Sigrid,
    se ti piace la pavlova ho un piccolo consiglio per te.
    L’ultima volta che ho avuto ospiti ho preparato delle mini pavlovine, grandi un po’ meno di un piattino da dessert.
    In tavola poi ho messo panna montata, gelato, fragole e quella salsa di fragole stupenda che hai postato parecchio tempo fa.
    Gli ospiti si sono assemblati il dessert come volevano, ed è stato un successone.
    Un bacio a te e alla piccolina.

  • valentin@ ha detto:

    Sigrid, sei stupenda.
    Sei un fenomeno.
    Sei insuperabile.
    Di più non riesco a dire!

  • Alessandro ha detto:

    Eh, come hanno scritto anche altri nella pavlova ci vuole del succo di limone o dell’aceto (piu’ che le due goccine che si mettono di solito), teoricamente l’amido e l’aceto fanno in modo che rimanga la crosticina ben fatta fuori, ma che la meringa dentor rimanga un po’ molle (che e’ come dovrebbe essere una pavlova)

  • vale'n'tina ha detto:

    Questo è un post dolcissimo, deliziose le torte, meravigliosi i tulipani e tenerissime le “other things crafty”.
    Perplessità culinarie: la meringa. Io le faccio ogni tanto, poco a dire il vero. Da quel che so il forno non deve superare i 70 gradi altrimti lo zucchero si caramella e le meringhe vengono marroncine, ho constatato a mie spese che è vero. Poi…due ore e mezza? Solo? Io le faccio della grandezza di un cucchiaino e mi tocca tenerle in forno per un numero spropositato di ore, alla fine metto il forno a 30 gradi, ventilato, vado a dormire e le lascio lè tutta la notte (che l’ energia elettrica di notte costa anche meno :p). Le meringhe non devono cuocere, devono asciugarsi lentissimamente. E’ da un po’ che ho voglia di fragole e meringhe e panna, se trovo il coraggio provo con la pavlova!

  • marinella ha detto:

    Che post magnifico…che tenerezza, Sigrid!!!
    Un abbraccio e un bacetto alla piccola

  • il gatto goloso ha detto:

    Ma ciaooo Sigrid! :)
    Che bello rileggerti… l’ultima foto mi ha fatto commuovere sai? Che meraviglia… un bacio a te e un morso alla piccola :D

  • Elena+2 ha detto:

    Ah, le meringhe, erano l’unica cosa dolce che potevo mangiare quando stavo male, perchè contrariamente a quanto uno pensi hanno molto zucchero ma non hanno grassi che potevano provocarmi una colica…ho giusto qualche fragola in frigo, sono indecisa tra la crostata e la pavlova…ai posteri l’ardua sentenza!
    Elena

  • Anche io voglio preparare qualche ricetta con la frutta: presto smoothies!

  • Daria ha detto:

    si vede proprio che mentre scrivevi questo post sorridevi e la cosa bella è che è contagioso!! Che scarpette deliziose!!Si, la pavlova, sono un paio di mesi che mi dico che devo provarla e prima o poi lo farò, ma i miei ormoni non sono ancora impazziti per le meringhe :), magari aspetto…

  • Betta ha detto:

    …è tutto delizioso…le foto meravigliose,la panna,le fragole,quei cuoricini biscottosi,le scarpine rosa…ah,che felicità diventare mamme :)

  • madeleine ha detto:

    Io avrei una domanda… una volta fatta quanto tempo “regge” questa pavlova? La volevo preparare sabato per una festa a sorpresa ma non vorrei ritrovarmi con delle fragole morte affogate in un lago di panna sciolta… Grazie mille per i consigli…

  • ornella ha detto:

    Anche per me la Pavlova è la torta per la festa della mamma, io la adoro!Tantissimi auguri Sigrid, questo tenerissimo post allarga il cuore!!!!!!

  • Malgrado i miei ormoni siano perfettamente normali io ho voglia di frutta con panna montata un giorno sì e uno no: Non posso farci nulla non resisto a cotanta meraviglia!!!
    La pavlova ( che a dirla tutta anche a me fa pensare ad un certo esperimento) l’adoro: bella, colorata, elegante … ce le ha tutte!!!
    Compplimenti per le foto, i tulipani, i vestitini ele scelte musicali ( vai con Fabri Fibra!!!) oops, dimenticavo: complimenti per il dolce ;)
    Baci grandissimi a tutte e due! Bacioni Titti

  • serena ha detto:

    che dire? a parte che la pavlova è fantastica…. BUONA PRIMA FESTA DELLA MAMMA A TE!!!

  • Patrizia ha detto:

    Che bel post! Che aria leggera, fresca, deliziosamente tenera! Belle le foto e bellissima la tua gioia e la quieta serenità che traspare da ogni tua parola!

  • Cristina ha detto:

    Ma un “Bravo” al maritino per il mazzo di fiori,no? Sigrid non mettere tutta quell’acqua nel vaso ed i tulipani dureranno di piu’,nell’ideale solo la base deve essere a mollo (quindi l’aggiunta giornaliera non va dimenticata!).
    Io credevo che nella pavlova ci andasse anche la crema…non si finisce mai d’imparare!

  • leli ha detto:

    Oggi in libreria ho sbirciato l’ultimo libro di Anna Moroni pensando a te…le foto sono, come al solito, proprio belle…e di questo post che dire, condivido le parole di Carolina (54) e ti ringrazio per regalarci tante belle sensazioni, che arrivano attraverso le tue parole, ma ancor più secondo me attraverso le tue foto! <3

  • orestina ha detto:

    evviva! sei tornata…

  • Donatella ha detto:

    ciao e complimenti per la Pavlova.. golosissima!
    Le foto, come sempre, sono perfette ed emozionanti!
    Solo le donne possono capire certe cose, anche se non sono madri.. un uomo non può avvicinarsi nemmeno lontanamente (come invece può una donna non madre)a quelle sensazioni, a quegli stravolgimenti, a quella vita nuova, a quell’universo..
    un bacio alla tua bimba

  • Carolina ha detto:

    No, fammi capire. Tu inforni pavlove, crostate, biscotti, gestisci una neonata e trovi pure il tempo di “sfornare” meravigliosi abitini in stoffe giapponesi… L’ho sempre detto che sei un fenomeno.
    :)

  • Cristallina ha detto:

    Uau, il cavoletto in versione così zuccherina (in tutti i sensi) non si era mai visto! ;-)

  • Anto ha detto:

    Io a base di meringa la costruisco con il sac- à -poche, facendo una spirale partendo dal centro, secondo me si cuoce meglio.
    La Pavlova è fantastica ma la crostata è meglio.

  • monica vannucchi ha detto:

    Cara sigridina, eccoti qua, in perfetta forma a giudicare dal post! La Pavlova, quella che si chiamava Anna, è stata una grande ballerina russa, nata a fine ottocento, nota per la sua superba interpretazione de “La morte del cigno” coreografata da Fokine; diffuse in tutto il mondo un’immagine nuova della ballerina, delicata e sottile, espressiva più che “forte” tecnicamente. Nelle foto e nei documenti d’archivio si può ancora apprezzare il suo talento. Chissà se il nome del dolce deriva da lei, dai suoi vaporosi tutù, che ricordano molto una meringa a pensarci bene!!:-) un bacione e un grazie anche a bressanini per i consigli, monica

  • Giovanna ha detto:

    La pavlova è eccezionale e mi piace molto e anche io, come te non zucchero la panna (ma aggiungo un cucchiaino di aceto per la meringa). Foto incredibili come sempre, hai pure fotografato i tulipani bianchi che sono i miei fiori preferiti… post perfetto! Aggiungiamoci la tenerezza di una neonata mentre ritagli cuoricini di pasta frolla ma….. ORA SAI PURE CUCIRE? Avevo letto che ti stavi cimentando ma non credevo che fossi capace! Mi immaginavo qualche ciofega da fai-da-te improvvisata e invece te ne esci con quel magnifico vestitino???

  • Gaia ha detto:

    che meraviglia!!!!

  • Donatella ha detto:

    Auguri per la gioia e la dolcezza che ti ha portato la tua bimba. Il tuo blog era gia’ un concentrato di bravura e simpatia, ora aleggia un profumo di felicita’ in più! Da mamma non posso che trovare adorabili anche le idee “taglia e cuci” che stai proponendo. Brava!

  • Kafcia ha detto:

    Anch’io adoro i dolci con la frutta e la panna, la stagione si presta bene.

    Un bacio

  • Luisa ha detto:

    Grazie Dario.
    Luisa

  • claudia ha detto:

    TGIF = thanx God I’m female !!!!!!

  • elena ha detto:

    Questo post è una delizia per il palato, per gli occhi e per il cuore!

  • maia ha detto:

    che spettacolo le tue foto!!
    mi mancavano da un po’!!!!

  • Le rocher ha detto:

    Che piacere rileggerti, soprattutto con un post così semplice e delizioso che trasmette gioia e serenità ad ogni parola!

  • Dario Bressanini ha detto:

    Luisa: per ottenere la meringa bella bianca:

    1) si aggiunge qualche goccia di limone agli albumi da montare. Niente sale.
    2) si cuoce a temperature tra gli 80 e i 100 (ma VERI, non quelli segnati dal termostato. Se il vostro forno sgarra finite anche a 110 e con le meringhe di colore beige

    Se vai sul mio blog c’e’ tutto lo spiegone per le meringhe scientifiche

  • Simona ha detto:

    Pavlova è un mio classico, anche se non amo la panna montata, minimo sforzo massimo risultato e facce ad effetto sonoro (OOHHHHHH) degli amici a cena….!!
    Ho finito TUTTO il tuo blog, letto tutte le ricette dal 2005, posso sostenere l’esame finale!
    Bravissima

  • Daniela ha detto:

    25 Trattoria da Martina: grazie mille…ovviamente devo imburrare strabene la teglia giusto??
    grazie

  • Alessandra ha detto:

    Foto eccezionali. Bellissimi i vestitini.
    ma per le meringhe scusa ma non ho capito bene. ne fai un disco e poi? Mucchietti? Tipo le classiche meringhette? e di quelle che ne fai?? attorno al disco? sopra? sotto? sbriciolate????

  • Cleareilpomodoro ha detto:

    stai tornando alla grande! Ti fa proprio bene essere Mamma, i tuoi post hanno una marcia in più..o forse il cambiamento ci voleva! Bellissima l’ultima foto dei biscotti nn la foto in se ma il tutto). E si magari avere un tutorial..ma io nn so manco mettere il filo nella macchna da cucire!

  • valentina brida ha detto:

    Bentornata!!! foto as usual meravigliose e torte bellissime!!!!

  • nora ha detto:

    ahahahah, ho un bimbo nato qualche giorno prima della tua e a quanto pare condividono la passione per fabri fibra! …alla prossima danza mi sentirò in ottima compagnia :-)

  • Strawberryblonde ha detto:

    immagini strepitose come sempre…la pavlova non l’ho mai mangiata, però! Mi fido di te e la proverò…

  • franci a vale ha detto:

    la pavlova è sempre buona…e mette anche un pò a posto la coscienza pensando che c’è tanta frutta!!!…belli e dolci quei vestitini….anch’io ho voglia di ricominciare a cucire…

  • Paprika&Paprika ha detto:

    Finalmente!!!! Sai che anche’io non ho mai provato la pavlova?!( chi se ne frega dirai
    tu..;-)
    Comunque: meraviglioso, dolcissimo post!Complimenti per tutto:Pavlova, vestitino e tulipani!!
    Ciao!!

  • Luisa ha detto:

    Sono già alla mia quinta Pavlova, mi piacerebbe sapere da te come si fa a mantenere la meringa bella bianca, a me un po’ scurisce.
    Grazie, Ciao Luisa

  • sonia ha detto:

    Che schifo parlare di bava di cane in un blog di cucina, ma tant’é…

  • milla ha detto:

    Come quella di Anna Moroni?????

  • annie ha detto:

    bentornate!!!!!!!!

  • agnese ha detto:

    bella e semplice! e poila meringa è una delle cose più goduriose del mondo!!!! era da tanto che non postavi nulla e aspettavo con ansia….e ritrovarti con un dolce così è stato un piacere!

  • Per Sigrid: il vestitino e i pantaloncini in sangallo sono bellissimi e anche la pavlova! un bacio, Martina

  • @Daniela: spero che Sigrid non si offenda se ti rispondo come faccio io a fare il bordino perfetto nella crostata. Io stendo la pasta a cerchio, La dimensione deve essere di un paio di cm più largo tutto intorno rispetto al diametro dello stampo, poi inserisco la pasta nello stampo facendola aderire bene ai bordi. Infine, passo il mattarello in orizzontale sul bordo dello stampo in modo da tagliare la pasta in eccesso. Altra nota. Perchè la frolla mantenga la forma deve essere ben fredda, quindi dopo averla stesa nello stampo io la metto in frigo per una 20ina di minuti come minimo e poi la inforno. Se ci va dentro uan crema, va prima cotta in bianco e in quel caso va coperta con carta forno e riempita con dei pesi di ceramica (quelli appositi) oppure con dei fagioli o lenticchie secche.

  • natalia ha detto:

    cuoricini, vestitini, scarpine…eh, si, qui ora si respira proprio un’altra aria! mi piace ancora di più ! bella ricetta ed Anna come dici tu, vale la pena di conoscerla! tra le poche persone che ogni volta che mi incontrava nei corridoi mi salutava e mi scambiava due parole, spesso anche interessata alle mie ricette e con il pensiero sempre rivolto ai figli e ai nipoti!

  • Nadia ha detto:

    La Pavlova è meravigliosa e deve essere meravigiosamente buona!
    E i tulipani bianchi sono i miei preferiti!

  • Emanuela ha detto:

    Che gioia leggere i tuoi post… e questa ricetta è bellissima e credo buonissima! Ora che sono neolaureata/disoccupata e ho tanto tempo libero penso proprio che mi dedicherò alla cucina :D

  • Gintonic ha detto:

    Pavlova, pavlova, pavlova! domenica mi cimento…
    Belli i tulip bianchi.

  • arabafelice ha detto:

    Un post pieno di amore, di bianco e…di rosa.
    Una gioia leggerti :-)

  • ElenaB ha detto:

    I pantaloncini del tutorial hanno un difetto: poco orlo! Mia mamma l’ha imparato in fretta (ha avuto tre figli molto spilungoni)…se non si lasciano almeno 3 o 4 centimetri dentro l’orlo i pantaloni andranno bene a malapena per una stagione.

  • Lizzy ha detto:

    Eleganza e delicatezza allo stato puro!
    grazie per le suggestioni!

  • marilu ha detto:

    Troppo forti quando iniziano a sorridere, e’ tutt’un’altra soddisfazione!

  • vaniglia ha detto:

    madonna che bello tutto (si può fare quel pagliaccetto-gonnella anche per meeee???? me-me, la ultratrentenne, sì, quella)

  • Daniela ha detto:

    …domanda, ma come fai a far venire quel bordino perfetto ondulato alla crostata? solo imburrando per bene lo stampo? con ausilio ti carta da forno? (credo di no) Magie dello stampo in silicone?
    grazie
    Daniela

  • Laura ha detto:

    Oddio,
    mi sono commossa…L’ultima foto mi ha fatto sciogliere.
    Che bello “rivederti”, Sigrid!
    A parte altri desideri del tutto inaspettati e meno realizzabili nell’immediato (tipo una bimba da intrattenere, ehm…), mi hai fatto proprio venire voglia di provare a fare la Pavlova. Sembra abbordabile persino da me, ih ih!

    Un abbraccio

  • bentornata!!!! io aggiungo anche un cucchiaino di aceto e per lo zucchero faccio metà granulato e metà a velo. Ma dentro come ti viene??? asciutta o un bo’ umida?
    per la forma io disegno un cerchio sulla carta forno con la matita e poi giro la carta forno così che la matita non sporchi l’impasto.
    Infine, la condisco con crema pasticcera, panna montata e come dici tu una caterva di frutta!!!
    ciaoooooooo
    PS foto stupende as usual

  • Valeria ha detto:

    Un post veramente energico, dolce e positivo ..che ha stanato persino me che leggo sempre ma posto pochissimo !

  • Doriana ha detto:

    Non ci credo, i cuoricini sulla torta sono dolcissimi! :) In tutti i sensi! :)

  • francescab. ha detto:

    Mi piace tutto, la pavlova, sebbene neppur eio ami la meringa di per sè, i tulipani, la mamma che cuce deliziosi vestitini… la bimba che sorride felice, e anche la crostata alle fragole che ti copierò fra poco!

  • Edda ha detto:

    Ci stavamo preoccupando. Che aria frizzante e felice che hai portato…Tutto dolce (per forza) e molto femminile (per forza anche qui ;-). Buona giornata!

  • Francesco d'Elia ha detto:

    Scatole cinesi di splendore..:-)) Matrioske di felicità..:-)) La pavlova mi intriga decisamente.. Grazie Sigrid e fatti vedere più spesso nonostante le gioie della maternità..

  • daniela ha detto:

    bentornata, vezzosissimo post femminile!

  • manineinpasta ha detto:

    Sempre bello rileggerti perchè in pochissimi nel web hanno la tua scorrevolezza.
    Sempre bellissime anche le foto…adoro quelle scarpine!!!!!!
    Ah si non sono male neanche le ricette :P (scherzo of course)

  • gabriella ha detto:

    E’ proprio vero che con la maternità si cambia:sembri molto più dolce e romantica.bello, davvero bello!!

  • che bello leggerti. Traspira che sei felice da ogni virgola!

  • Mardou Fox ha detto:

    Cozy

  • lisso ha detto:

    prima!!!non ci credo

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