Allora ecco, è successa questa cosa curiosa (si salve ciao come state? io bene grazie ma manco a dirlo, a parte per frullare zucche, preparare compostine di frutta autunnale, schiacciare banane e porzionare polli bio cotti al vapore in pachettini di 20g da congelare, boh, non è che frequento moltissimo la cucina, devo dire :-), insomma, dicevo, una cosa curiosa. Ecco, forse i puri e duri fra di voi ricorderanno un roundup di books for cooks di qualche tempo fa e di quanto io fossi rimasta, per dirla con un eufemismo, piuttosto scettica dinnanzi al libro delle Tapas pubblicato da Phaidon. Caso vuole che nella stessa collana sta uscendo La cucina di Vefa, un librone di cucina greca (scritto da Vefa Alexiadou, che alcuni definiscono la Julia Child greca) e lì, miracolo: me ne sono sperdutamente innamorata. Il che significa, nel caso di una come me che cucina praticamente nulla (tranne le ricette del prossimo libro ma quella è un’altra storia :-P), che il librone in questione è rimasto per giorni e giorni sul tappeto ikea di Lena, fra l’ananas che fa prrrrr e il maialino in legno di acero eco per bebe-che-mettono-i-denti perché appunto più che davanti al computer è li che passo il tempo, a giocherellare, girare pagine e a sognare col 5% di cervello che mi resta alle ricette che prima o poi, cascasse ‘na pannocchia, vorrò cucinare… :-)
Non resisto intanto a incollarvi l’immaginetta della copertina del libro che da giorni e giorni mi mesmerizza totalmente (avete presente l’effetto della casina delle api chicco su un neonato nella culla? ecco :-), trovo sia una copertina stupendissssima. Comunque, a ripensarci, i motivi per i quali d’impatto questo libro mi piace sono gli stessi per i quali non mi piaceva Tapas: la copertina a ricordare i colori nazionale e gli stesi colori ricorrenti nei testi ( le pagine gialle le trovavo un po’ hard, il testo blu invece mi risulta elegante e riposante), i titoli delle ricette bilingue (e poi traslitterati, sono persino arrivata a cercare di leggerli in greco) e sopratutto, le fotografie non realistiche, di più. Avrei il forte sospetto che qui dietro non ci siano affatto squadre di manine operose come quelle che producono il realismo jamie oliveriano (che è finto), nel senso che a guardare le pietanze, beh, potrebbero essere state cucinate, con tutto il rispetto parlando, lol, da mia suocera, in una parola: sembrano vere! (inizio anche a pensare che il vero è il nuovo finto – non so se mi seguite :-) insomma, tutte quelle cose semplici e casalinghe e curate con gentilezza ma senza essere vistose o esagerate o innaturali, beh, costituiscono tutto sommato una grande boccata d’aria (esattamente come un’altro libro di cui missà che vi parlerò presto).
Altro enoooorme motivo di fascino è che sfogliando questo libro non potevo ripensare, ancora e ancora, al famoso ‘una faccia, una razza’… Sembrerà scontato ma in questa opera magna della cucina greca (la quale io sinceramente pensavo nemmeno esistesse, almeno cosi sosteneva un nostro amico greco, che la cucina greca è tutta turca – missà che forse non aveva ragione anzi, con questo libro mi si è letteralmente aperto un mondo, ricco, gustoso e profumato…) si delinea una area che sembra il pezzettino di un puzzle, un pezzettino che si incastra perfettamente con un’altro pezzettino che si trova li di fronte, sull’altra sponda del mediterraneo e che è la calabria. Sul serio, ritrovo nelle ricette di Vefa molte cose a me familiarissime, dai peperoni con le uova a, addirittura, la fresa con pomodoro (e feta, paese che vai formaggio che trovi…), passando per tanti altri abbinamenti e usanze, come se nella cucina greca si intravedesse, qua e là, la cucina calabrese. Poi, certo, ovvio, c’è molto altro, molte le ricette ‘esotiche’ anche che fanno l’occhiolino all’oriente, basta pensare al capitolo sulle sfoglie di filo, o a quello sui dolci sciroppati…
Come dicevo, a forza di sfogliarlo sto libro, l’elenco di ciò che vorrei cucinare sta diventando lunghetto, dalle polpette della Traci allo yoghurt alle mele ripiene di carne passando per il pollo con patate, limone e timo o i torciglioni alla cannella e la pita per i souvlaki (e i souvlaki di agnello!! :-)), e poi la crema di melanzane e pinoli, il riso pilaf della sposa e il pane al formaggio del monte Pelio etcaetera… :-) (anzi, veramente, un’altra ricetta greca l’ho già fatta, senza saperlo, ed è questa qui delle patate schiacciate con vino e coriandolo, che sarebbe cipriota). La scelta era quindi ardua e alla fine per prima cosa ho cucinato un pane che mi faceva l’occhiolino da quando l’ho visto per la prima volta, e che si prepara in un modo un po’ particolare, poiché invece di cuocerlo nel forno va… fritto a tocchetti (un po’ come le pizze fritte napoletane…:-). Più che un pane direi che si tratta di un ottimo stuzzicchino da aperitivo, non proprio dietetico ma decisamente decisamente goloso :-)
Pane fritto con olive alla cipriota (Tiganopsomo me elies): Versare 350g di farina nella ciotola dell’impastatrice, aggiungere due cucchiai di miele, due cucchiai di olio e 10g di lievito di birra sciolto in 150g di acqua tiepida, impastare il tutto, aggiungendo a filo altri 100g di acqua, all’incirca. fino a ottenere un’impasto soffice ed elastico che non deve essere troppo colloso. Coprire e lasciar lievitare per un’ora fino a radoppiare di volume. Stendere l’impasto in un rettangolo di 1 cm di spessore (circa 25x35cm), e distribuirci 120g di olive nere (kalamata, se le trovate) grossolanamente tritate. Ripiegare l’impasto in tre, nella lunghezza, in modo da ottenere un fagottino lungo 35cm. Ritagliare 10 porzioncine, passarci il mattarello per appiattirle un po’ e lasciar riposare per 10 minuti. Infine, versare un fondo di olio per friggere in una padella, e metterci a friggere i panini, circa 5 minuti per lato o finché siano leggermente dorate. Scolare su della carta da cucina, servire caldi e divorare subito.
Polpette dei Traci…immagino… piu’ evocative di quelle della Traci :)
nuuuuuuuuu!!questo fatto delle pags in meno nella versione italiana…mi dispiace proprio!!e non ne capisco il perchè…circa stesso prezzo ma 1/3 in meno, bah!! qualcuno sa qualcosa a riguardo? mancano proprio le ricette o “solo” le foto di molte di esse??
Oggi ho ceduto anch’io, comprata in libreria (quindi dopo averlo visionato) la versione italiana! Non sapevo però che avesse tante pagine in meno rispetto alla versione inglese, avrò sbagliato allora??
Tanti auguri Sigrid, anche se un po’ in ritardo!
Sai che in questi giorni è uscita l aversioen in italiano del libro di Vefa? Solo che ha circa 200 o 300 pagine in meno!
Questa direzione che hai scelto mi ispira tantissimo, esplora esplora non vedo l’ora di vederne i frutti mmmm!!!
Sigrid, questa ricetta è speciale! Mai sentito niente di simili, mi è venuta una voglia di provarli! :) Vedrò di provarli tra qualche weekend, intanto venerdì si va a Bruxelles :) baci
e comunque i tuoi panini sono una cosa fenomenale da proporre ai cuccioli ^_^
vabbè mai fatto venì voglia di comprarlo grazie sig
con affetto
alessandra
noooooooo, non ci credo. un post su un libro di cucina greca nel giorno in cui sono partita per la grecia appunto!! dovrò comprarmelo,,sisi! ;)
Interessante… grazie
Sigridella, bella bella questa tornata greca!
Scompaio, poi riappaio, ma ti leggo sempre con grande affetto! ti scriverò presto, anche! =P
Un abbraccio!
Conoscete un sito web di cucina greca?
Uno stuzzichino decisamente ghiotto! Interessante questo libro sulla cucina greca, davvero un ottimo consiglio!
oh, e io che speravo in un cavoletto-book da farmi regalare a natale…
non mi resta che procurarmi quello francese :-P
Bellissimi! Che voglia!! Altro che dieta!!! :S
La copertina del libro è fantastica… e fantastico il tuo descrivere l’angolino e i giochi della piccola Lena… sembrava di essere un po’ lì con voi!! ;)
Calabria e Grecia sono più simili di quanto si pensi e i “nasini” che la genetica ha regalato alla mia famiglia ne sono una testimonianza.
Quando sono stata in Grecia i pasti erano il momento più rilassante…sembrava di essere a casa di Nonna Maria.
Origano, cipolla rossa, olive…al posto della feta formaggio di capra fresco…
Grazie Sigrid ancora una volta!
Anna Greco
Borgodelduca.com
Gnamme! Testato anche con uvette nel mezzo, visto che le olive erano finite ed è buono! Sarà che è fritto?
ma quale libro?
Funziona. Grazie :-)
c
Mah, diciamo che la mia è convinta di essere una esperta sia nel cucinare che nel servire a tavola…percui è indifferente che le feste le faccia a casa mia o a casa sua: se sa che organizzo qualcosa si mette in mezzo e finisce col fare tutto lei.
Per Sofia: il libro esce in italiano, il 13 ottobre nelle librerie.
Ho lavorato per un po’ con chi da anni cerca di far conoscere la cultura greca in Italia. Per far capire che non è solo isolette sperse nell’Egeo. La Grecia è imprescindibile, cresce dentro… e non te ne liberi più. DEVI tornarci. E questo vale anche per la loro meravigliosa cucina. Che non è turca (bestemmia agli dèi!!!), è bizantina. Viva Costantinopoli! Io consiglio di provare a fare la torta al sesamo e cannella. E lo tzatziki, che non è così banale farlo bene. Qualche video ben fatto su youtube c’è pure. Hai ragione sul libro: cover bellissima!
Scusa Sigrid, ma approfitto per una info: il libdro di Vefa sta per uscire anche in italiano?
L’ho trovato in inglese ed ero tentata di acquistarlo, ma se esce in italiano mi semplifico un pò la vita. Grazie
Valentin@ e Elena B mi sa cheio allora sono fortunata: mia suocera fa cucinare me per non fare brutta figura…o forse solo perchè è pigra!
Ciao Sigrid!!!!! ti ho scoperta da poco….nienete pane fritto…non ho impastatrice e non amo friggere….ma sei diventata il mio mito.
Sposi perfettamente le ia esigenze di mamma-lavoratrice-sempre di fretta ma curiosa.
Ieri ho fatto il fantastico pollo con miele, soia, timo ecc al forno e, per la seconda volta la torta al ciccolato larousse…..oltre a parecchie altre tue ricette.
Complimenti, sei bravissima anche con le foto!
brava brava brava e bella!
p.s. è un problema mia o non si aprono più i pdf da scaricare??? così come i link dopo che si clicca su “indice”
grazie ancora di tutto!
elenita
Ciao Sigrid e ciao a tutti. Questo fine settimana dovrei andare a Bruxelles. Mi consigliate un posto economico dove dormire per due notti?
Grazieeee! (per mangiare e bere seguirò i consigli di Sigrid, ovviamente!).
@ Elena B : mi dispiace per te! cerca di essere più indipendente, scappaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!
Elena B: perchè alle feste con i tuoi amici è presente tua suocera???? pauuuura!!!!!
per elena B: concordo…in particolare raccapriccio per i vassoi di acciaio bleahhhh
eh eh da mezza calabra inamorata della Grecia fin dai tempi del liceo(classico), mi piace tanto tanto che tu sia nel tuo “greek period”! La cucina greca ha tante assonanze con quella calabrese (e siciliana): da quando i greci colonizzarono la cosiddetta Magna Grecia (i.e. sud Italia) i riverberi di quell’epoca sopravvivono anche nella cucina e persino nei cognomi (il mio x es.). Questo pane fritto lo vedrei bene con lo tzatziki (salsa di yogurt al cetrilo e aglio sciocchezzisssima da fare) GNAM!
Cara Sigrid
Con la tua descrizione, questo libro mi ha incuriosito molto!
Questo pane fritto sembra ottimo, vorrei saggiare!
Léia
Mi piace molo questo discorso sull’estetica dei piatti! Ho supplicato molte volte mia suocera di lasciare fare a me quando organizzo una festa per i miei amici…e invece niente (“Non voglio fare brutta figura!”). Io vorrei taglieri rustici, ciotole colorate, ricette etniche
… Lei usa solo vassoi di acciaio in cui dispone le fette di prosciutto con precisione maniacale, tovaglie con pizzi, servizio di porcellana del corredo, ricette ultra-tradizionali e insiste col servire personalmente gli ospiti proprio come al cenone di Capodanno. Risultato: i miei amici si sentono a disagio. Anche l’occhio vuole la sua parte!
Ricordo un villaggio di montagna sull’isola di Karpathos, nel Dodecaneso. Il villaggio si chiama Olympos, ci si arriva soltanto via mare o tramite una pericolosissima strada di montagna piena di dirupi che si può percorrere soltanto con un fuori strada e le agenzie non si fidano neanche tanto ad affittartelo. Dopo due ora da incubo, con la paura di finire giù nella scarpata, ma in un paesaggio bellissimo, arrivi in questo luogo d’incanto dove…sentite bene….vige il più rigido matriarcato. Nelle locande è vietato pagare agli uomini, sono le donne che fanno i conti, cucinano, gestiscono l’attività. E in cima a questo villaggio c’è una locanda stupenda, dove si mangia il cibo degli angeli e c’è un forno a legna spettacolare. Lì, fra le altre cose, ho mangiato il pollo con le patate di cui parli (cotto in una teglia nel forno a legna)…devi andarci :) la copertina di questo libro me l’ha immediatamente richiamato alla mente.
Ciao SIgrid,
Sono greca e ti seguo da un po e sono molto felice che tu abbia scoperto vefa:))
in quanto greca trapiantata a milano, sono felice che tu abbia scoperto la ns. cucina!!!!!
@giulia: ecco, forse avrei dovuto spiegare meglio per non essere fraintesa. Il mio’finto’ non era una valutazione negativa, con ‘finto realismo’ (potrei aggiungere ‘esasperato’:-) intendo la tipica estetica del cibo di Jamie Oliver per es. nei libri dei viaggi all’estero: c’è la ciotola sbrecciata, il piatto usurato, il tagliere antediluviano, è tutto molto ‘usato’ e quindi fa tutto molto ‘questo cibo l’ho fotografato nella cucina della vecchia signora untale ecc. Insomma, tutta quanta la foto si arricisce di storie che non sappiamo ma ndoviniamo, e tutto ciò si cela nelle crepe sullo smalto di una ciotola o nella patina scura di un vassoio di ferro. E l’esatto opposto delle foto levigate e perfettine in cui tutto sembra nuovo da concessionaria, qui s’indovina la vita e le piccole e umili storie del quotidiano. Ed è un genere che in realtà piace molto anche a me. E però buono essere lo stesso consapevole che tutta quella visione cosi saporitamente autentica è in risultato di una costruzione ad oc, con tanto di stylist e di art buyer che ha raccolto pezzi vintage. Quindi, in senso stretto, ciò che si vede nelle foto dei libri di Jamie Oliver non è ‘vero’ è pur sempre una costruzione, e quindi una ‘finzione’ che contrariamente alla mera realtà (del piatto di pasta che cucina mia nonna, per dire) presuppone un pensiero, una intenzione e una lavorazione. Cosi non è, mi pare, con i piatti di mia nonna o quelli di Vefa, che esistono a prescindere, al di fuori della foto, e senza essere stati pensati per essa. Non dico cos’è meglio, ma osservo il distinguo e ammetto che la seconda categoria, quasi quasi, al momento, forse per via dell’intrinseca naivita, mi da (a me, in questo periodo ;-) un senso di maggiore freschezza, tutto qui… :-)
Ciao Sigrid, cosa intendi quando dici che il realismo Jamie Oliveriano è finto? Preciso che non sono una fan di Jamie, mi diverte guardarlo in Tv. Ho un suo libro che trovo molto divertenete, mentre altri me ne guardo bene dall’acquistarli ;-)…è che “il ragazzo” ha quest’immagine così “alla buona” anche per come cucina.
Interessante anche il libro di cucina greca, mi toccherà per lo meno sfogliarlo in libreria :-)
Grazie per la risposta.
Giulia
che bel blog! ci ho appena fatto un salto e già ne sono innamorata :-) alcuni pdf scaricabili a destra però non si aprono… come mai?
Grazie per la risposta, Paola!
Non sapevo che il Bimby fosse internazionale.
che onore, rispondo al quesito di Paola su Noma e il Bimby. No no,non è un’aggiunta della redazione italiana, c’era proprio nell’originale (si chiama Thermomix) assieme a diverse altre macchine e paraphernalia moderne (Pacojet, abbattitori ecc.)– si vede che esiste anche un modello professionale o comunque lui per qualche uso specifico lo utilizza! saluti,
Paola
Diavola tentatrice! Innanzitutto ho comprato il libro (su amazon, arriverà a giorni) poi, come annunciato, ho fatto il pane fritto di Cipro per l’aperitivo di stasera. A parte il fatto che mentre friggevo è squillato il telefono e io, nell’ansia di rispondere, mi son buttata l’olio bollente su un piede e adesso devo andare in giro scalza, mi sono chiesta: ma non ci vuole il sale in questa ricetta? Io mi sono attenuta alle tue indicazioni e non ce l’ho messo. A me il pane fritto sembrava piacevolmente dolciastro in contrasto con il sapido delle olive nere, ma il mio consorte e l’ospite sentivano la necessità del sale, quindi qualche dubbio mi è sorto. Va be’, controllero quando arriverà il libro.
Comunque dei dieci trancetti di pane cipriota qui non c’è più traccia ;-)
@Sigrid
ciao sigrid, mio papà ha cucinato quest’estate una marmellata di lamponi buonissima che ho voluto usare per preparare “i trancetti alla…marmellata di lamponi”-ovviamente- ricetta presa dal tuo splendido libro regali golosi.mi sembrava che il burro fosse troppo ma ho voluto fare paripari quello che hai scritto e in effetti mi sono risultati troppo burrosi.ti risulta che il 250 gr di farina, 250 gr di zucchero e 240 di burro siano esatti?non vorrei che sia la cottura al microonde e non la quantità di burro sbagliata..sai qui a casa bibi c’è solo quello e niente forno..appena mi compro casa vedrò di comprare anche il forno e di imparare ad usarlo!grazie bibi
Ciao Sigrid,
ho provato a riaprire il file dei finger food ma il link non funziona più. Forse il link si è perso in qualche migrazione?
Grazie
C
Io adoooro la cucina greca!!
Non sapevo di questo libro, vista la tua super recensione ci darò un’occhiata.
Anch’io mi sono immaginata Olive!!
Sigrid, aspettiamo librettino da editore prestigioso …. e benvengano le circostanze eccezionali!!!! Per plurimi motivi verrebbe da dire …
Dopo il tuo post mi sono fatta un’idea: la cucina greca buona dev’essere quella che si mangia nell’entroterra ovvero dove il 98% dei turisti non mette piede e per di più dev’essere anche quella che si mangia ovunque tranne che nelle grandi città. Insomma un pò difficile da scovare anche per il tuo amico:-) E unendo un ultima considerazione, forse il libro attinge proprio alla parte greca più vicina alla Turchia.. L’unica è aspettare un libro Phaidon sulla Turchia e fare un pò di confronti (per poi scoprire che la cucina turca è uguale a quella calabrese.. ehm.. la faccenda si complica:-)
Nel quadretto stra tenero he hai descritto di te e Lena che giocate mi sono anche immaginata la faccia di Olive davanti al maialino e all’ananas parlante.. Penserà confusamente che la maternità è una faccenda proprio strana!
Un bacio grande a te e alla piccola!
@tutti, a proposito del ‘libro: missà che ho combinato un guaio :-) Dunque, per via delle circostanze ecceziunali che sapete (la circostanza in questione ha sei mesi e due dentini, avete presente no? 8-), e dato anche i tempi dell’editoria (ovvero: per uscire con un librone del cavolo bisognava lavorarci nei primi sei mesi di quest’anno..), quest’anno, niente libro del cavolo (ma l’anno prossimo si e quello dopo pure, tié :-). Intanto, ora ora sto lavorando su un librino per un (prestigiosissssimo, mi commuovo quando ci penso :-P) editore francese (no, non è marabout :-), saranno 64 pagine e una buona trentina di ricette monotematiche. Nulla di eccessvamente personale, anzi, è un lavoro in senso stretto quindi, ma comunque penso che verrà bello :-) Quando poi sarà vi farò un cenno :-)
@bimbi: beh, veramente, non saprei. Cioè, non l’ho proprio mai usato quindi non so cosa aspettarne di preciso, ma come diceva qualcuno qui sopra, anch’io faccio parte di quelli che le grammature insomma boh e sopratutto, mi piace girare rimestolare annusare aspettare e mi pare che il bimbi (cosi come anche la pentola a pressione, con tutto che per alcune cose – il polpo, i legumi – è molto pratica) mi toglierebbe un po’ il piacere del’apprendista stregona che rimestola… Anzi in alcuni casi trovo persino assurdo di usare un aggeggio del genere (mo, per dire, che ci vuole a fare una crema pasticciera sui fornelli??) e infine, anche il prezzo mi pare non scherzi, appunto si, tanto a spenderli i soldi la planetaria mi pare un’investimento migliore (ma per uno che fa lievitati e imasti svariati, di nuovo, dipende da soggetto, magari il bimby ha per arget un’altra fascia di esseri cucinanti, bo, non saprei… :-)) Nella prossima puntata parleremo del folletto :-))
@Zenobia and Roberta: Grazie per i vostri Feedback. Ho conosciuto una ragazza in vacanza che ne parlava entusiasta….! Diecendomi che la sua vita in cucina si era praticamente rivoluzionata.Ma come voi anche io ho optato per un planetraia. Per me la cucina è un momento di relax e creatività. E uno strumento del genere non credo che mi permetterebbe di esserlo! ;) Lavoro anche io tutto il giorno sommersa da mille scartoffie… Almeno quando cucino voglio sentirmi creativa…. eh eh :)
La descrizione delle tue attività per la preparazione delle pappe mi sembra dolcissima :-))
A quando il nuovo libro? Magari regalino di Natale?
:) wow che belli… mi sa che dovrò comprarmi ‘sto libro… Avevo notato anch’io le tante assonanze gastronomiche di cui parli nel post! Vabbè anch’io sono terrona… in più noi salentini siamo mezzi greci, albanesi e quant’altro, perciò mi sono sempre ritrovata e riconosciuta in molte ricette tratte dai libri di cucina mediterranea che ho letto. Cose lievitate fritte? :) pure da noi a piovere. Ma questi cosi sono una delizia anche per gli occhi! Devo farli assolutamente, e voiopureillibro!!! Vado su Amazon, va’… ^___^
Ciao,
ho un’amica non particolarmente portata per la cucina che usa il bimby e si trova benisismo.
io ho preferito comprare una planetaria, perchè non mi piace l’idea della cucina a grammi e minuti…
Penso sia più una questione di approccio.
PS lavoro 12 ore al giorno, tutta carta, e quindi cucinare mi dà piacere e mi rilassa
PPS la cucina dell’amica è migliorata molto col bimby :-)
Un nuovo libro?!! Dove? Quando? Gli ultimi due che hai pubblicato li conosco a memoria :-)
@Leti: per quanto riguarda il Bimby, ho un’amica entusiasta perchè con 3 bambini piccoli e tante piante da frutta con quell’attrezzo ci cucina di tutto: dagli ossobuchi alle marmellate. Ma se sei come me, una coppia che sta fuori casa 12 ore al giorno per lavoro, forse non è l’investimento migliore da fare…Io ho preso il superaccessoriato Kenwood che fa tutto tranne cuocere e l’ho pagato la metà rispetto al Bimby.
una copertina stupendissssima, sono d’accordo (e m’immagino il contenuto!)
Che bello! Bentornata Sigrid!
… per un attimo ho sperato fosse pain au chocolat (si vede la mia resistenza alle olive, nonostante la calabresità?)!!!
Ciao, mi riallaccio al commento di Paola (nr 57)per fare una domanda generale a voi e a Sigrid.
Ma voi cosa ne pensate di questo bimby?
vi sono persone che ne parlano come se fosse una divintà salva vita e tempo.
Mentre io lo trovo un aggeggio infernale e carissimo. Uno apparecchio del genere toglie il vero piacere di cucinare…. e della cucina! e inoltre lo si deve pagare fior di soldi!Io rimango dell’idea che una planetaria “classica” sia la soluzione migliore!
Ma se la tengono proprio nascosta i greci questa buonissima cucina! In Grecia, almeno dove mi è capitato di andare, è tutto un moussaka e taramosalata fintissime per turisti! grazie Sigrid per questa segnalazione libresca!
Divorare subito davvero! Vado matta per tutti i tipi di pane fritto, infatti devo controllarmi, i miei li mangerebbero ogni giorno!
Che olio hai usato?
Ciao
A.
Sono una meraviglia questi panini…li voglio provare!!!Un bacio bella!
ottimi questi paninetti! conosco molto poco la cucina greca ma mi intriga molto! spero che posterai altre ricette elleniche così allargo le mie vedute :)
qualche cosa di più sul tuo nuovo libro?? mi hai incuriosita parecchio…
Ciao Sigrid, so che non centra per niente ma ti interessa ancora raccogliere ricette di torte di mele tramandate? mi ricordo che l’avevi chiesto ma non mi ricordo in che post così te lo chiedo qui, scusa, ciao.
Assaggiato l’antipasto, mi metto il grembiule, sono pronta per le ricette di cucina greca :-)
Paola V. penso che tu sia la Paola Vitale che ha tradotto anche Noma. Mi puoi dire perché nella traduzione dite di utilizzare il Bimby? Dubito che Redzepi lo usi, quindi è una scelta di Phaidon Italia.
Grazie.
ciao Sigrid,
sempre Paola, una delle traduttrici di Vefa’s (e di Tapas). Sono felice che il libro ti piaccia, spero che sia per te miniera di idee e che ti diverti a cucinare le ricette. Ti assicuro che è stato un lavoro immane anche quello di traduzione e redazione!
un caro saluto,
Paola V.
oddio, pane alle olive fritto! ma che goduria!
Mamma mia che bontà! Io in Grecia ci sono stata in vacanza ed effetivamente la cucina era molto varia e deliziosa…
ciao
Ale
Spero che il nuovo libro sia simile al libro del cavolo…e spero che esca per Natale, perchè così mi si risolverebbero molti problemi nella scelta dei regali.
Ho fatto decine di merende con un pane tipo questo: fritto, però a forma di triangolo. Mia madre era una fuoriclasse in questo genere di cose… Ci voleva una tua recensione con annessa ricetta per riportarmi indietro nel tempo: e invitarmi a provarci… Magari stavolta con taglio rettangolare. Grazie! E adesso vado a indagare nell’albero genealogico: chissà che mia madre non abbia qualche lontano avo cipriota…
Sabrine
Oggi sono entrata in libreria. Mi sono diretta nel reparto cucina. Non avevo molto tempo. Mi sono detta, la prossima volta entro, sfoglio, guardo. Sto dentro fino a quando non sbadiglio. E se ci trovo anche Vefa,meglio!
ehi, che scoop, un libro nuovo, ma purtroppo mi sa he l’attesa sarà lunga…
qualche altro pezzettino da immaginare nel frattempo ce lo dai?
ciao! dalla mia esperienza greca, non è che abbia tanta voglia di comprare un libro di cucina.. ma quelli erano altri tempi, ero “giovane” (sigh) e non capivo niente.. visto ‘sto bel fritto-ma-non-troppo che proponi oggi, magari, devo ricredermi!
stai quindi preparando un nuovo libro? molto interessante, non sai quanto sono curiosa, vorrei sapere come-dove-quando-perché si fa..
foto fantastiche (vere, ma non nel senso di nuovo e finto, ma di vero tipo tua suocera..) come ogni post.. e comunque il vero finto di jamie mi piace tantissimo (e lui pure…)
Senza neanche aver finito di leggere il post ….. ho ordinato il libro!
Sai quel che mi piace di te? A parte tutto ciò che si è detto (e che ho detto :-), è il modo intelligente, elegante ma anche semplice (sono compatibili? ;-) con cui parli delle cose.
Grazie mille per questa bellissima recensione, una boccata d’aria in effetti salvo poi mangiare fritti tutto il giorno :-)
mi sa che ne potrei mangiare un treno di panini fritti caldi ;-P
Ahaha! “una razza, una faccia” … questa frase mi perseguita :D Ogni volta volta che capiscono che sono Italiana ecco che arriva la frase!
Mi piace un sacco il pane fritto di Cipro ed il libro!!! Assolutamente da comprare :) Bacioniiiii
ma non avevo mica capito che avevi un altro libro in cantiere! bene bene, non vedo l’ora!
ipnotizza anche me questa copertina! Il prossimo tour in libreria lo cercherò di sicuro, anche perchè la cucina greca potrebbe essere il tema del nostro prossimo cenone di capodanno (ogni anno il cenone lo organizziamo io e mio marito, stabilendo il tema… )
Ciao e buona giornata!
Buoniiii!!! Hai tempo di venire a farli a casa mia? Faccio giocare Lena con le apine del mio Pietro: lui ormai le vuole sradicare dal loro supporto, magari la tua è un po’ più delicata..per ora!
Bellissimo anche il libro!
A la prochaine!
il mio approccio con la cucina greca è davvero limitato,ma tutte le cose ho potuto assaggiare mi hanno stupito,anzi le ho trovate appetitose, mai scontate,fresche e dai contrasti originali…ma ripeto sono sicura di conoscere poco…finora quando mi sono fidata dei tuoi consigli sui libri non sono rimasta delusa…perchè non provare con questo?i panini fritti li devo mattere sulla to do list,ma aspetteranno un pochino…mi sono imposta un pò di dieta per qualche settimana e quindi niente fritti…se reggo!
un abbraccio,Marika
Sigrid, se ami la cucina Greca dovresti provare anceh i libri della luxury book di Tessa Kiros..A parte il fatto che sono dei libri ricchissimi, sono anche bellissimi….Io adoro la cucina ggreca e in fondo la Calbria fu un tempo magna grecia, quindi le contaminazioni culinarie ci sono sicuramente…Questo libro mi era capitato di vederlo, ma non so perchè non aveva attirato la mia attenzione, forse perchè non c’era un piatto fotografato in copertina, non so…però la prossima volta lo sfoglierò senza dubbio dal mio libraio di fiducia…;) Grazie per la ricetta di questo sfizioso pane…
amo la cucina greca e questi panini sono deliziosi. Dicevo che non ho un buon rapporto con il lievito di birra ma credo che questa ricetta sia sufficientemente stuzzicante da farmi tentare!!
Simpatici questi “fagottini”, ho degli amici di Cipro … ora saprò che finger food proporgli alla prossima cena insieme (insieme alle patate con vino e coriandolo, ovvvvio!!);)!!un saluto Lys=))
Ps fascinoso il librone di cucina graca sìsì!!
Sigrid, ho incrociato la torta di mele vintage nel nuovo Sale&Pepe (che devo ancora decidere se mi piace o no) è ho pensato che…il nuovo finto vorrebbe essere il vero! vabè…
che la prossima frontiera sia la cucina greca? perchè no!
niente sale??
Wow deliziosi questi panini greci!
Direi che la copertina è ipnotica!!
Alleluia! Sono anni ormai che aspetto la traduzione in italiano: lo presi per errore in inglese e sbam! Amore a prima vista. Accompagnato dalla frustrazione di non poterne godere appieno, viste le difficoltà linguistiche. Non vedo l’ora di poterlo avere tra le mani!
Anch’io sono alla ricerca di una grande boccata d’aria… penso che questo libro lo comprerò!
Post molto interessante e libro effettivamente stupendo!
Sì, va bè che fritto è buono tutto, anche una ciabatta, ma questa sembra una cosa strepitosa! Devo assolutamente provarla! Grazie grazie!
Super appetitosi questi panini…E’ anche ora di pranzo…mi fai venire troppa fameee!! ;)
guarda mi è giusto arrivato “India” the cookbook sempre edito da phaidon e, a parte il fatto che è un’opera mastodontica, veramente ammirevole e che ti fa capire un pò il legame tra cultura e cibo, di come si suddivide e si sviluppa a seconda delle regioni e delle zone, è semplicemente bellissimo! Devo dire che io non sono mai rimasta delusa da un libro phaidon (quello delle tapas non ce l’ho però!). Adoro ad esempio rose bakery, il suo stile essenziale e pulito ma allo stesso tempo familiare e accogliente che poi rispecchia un pò quella che è la cucina di rose. Insomma non c’è dubbio che dovrò avere anche questo!
Solo a leggere i nomi delle ricette mi è venuta fame…. intanto però questi panini li farò al più presto!!!
Che dire Sigrid, io ora VOGLIO questo libro.
MI hai letteralmente conquistata… il tuo entusiasmo è contagioso!
e poi avendo orgini calabresi sto libro lo devo sfogliare per davvero! ;)
e vogliamo parlare degli accenni alla tua prossima opera? mi sento curiosa come una scimmia!
allora ti consiglio anche “how to roast a lamb” che ho preso da bfc a londra tempo fa ma che trovi anche qui http://www.amazon.com/How-Roast-Lamb-Classic-Cooking/dp/0316041211/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1317292304&sr=8-1
e cccciao!
sigrid cara, questa ricetta cade a fagiolo! con un gruppetto di amici ho inaugurato “il fritto del mercoledì”, ovvero ogni mercoledì abbandoniamo la dieta settimanale e ci diamo a cibi ipercalorici rigorosamente fritti! indovina cosa proporrò per mercoledì prossimo???!!
Splendida e fresca aria mediterranea odorosa Sigrid..:-))
YUM!!! Ecco, ORA ho fame… e addio dieta.
Interessante suggerimento questo libro! E…..what about your?! ;)
Ila
apporto un prezioso commento confermando che quella copertina è fantastica ^_^
nina
Ciao Monica,
a parte il libro di Vefa che è meraviglioso e genuino (i0 l’ho già visto in anteprima…:-))
mi diresti dov’è questo posto con giochini di stoffa e legno? Ci farei volentieri un salto. Francesca
avrei preferito che non lo postassi….sono in pieno periodo fritti….te possino:DDDDD ( libro segnato:D)
Ciao Sigrid! che bello rileggerti! :)
grazie per la deliziosa recensione! libro segnato nella mia wish list! ;)
Irma
Sissì, mi sa proprio che il vero sia il nuovo finto, ma mica solo in cucina, eh?! diciamo che qualcosa sta cambiando nei gusti di chi fa immagine, vedremo dove porterà. intanto il libro di cui ci parli l’avevo addocchiato anche io su qualche rivista , ma… come si fa con tutti sti libri e pochissimo tempo per cucinare? ancora devo esplorare la cucina giap di casa, io, che sono sempre in ritardo sulle mode, che qui mi esplode la mania ellenica, uff!
Autrement, ti devo consigliare un posticino che ha giochini di stoffa e di legno per bimbi , disegnati da una ragazza nordica come te. costano anche poco, fammi sapere se ti interessa. baci, monica
Ciao Sigrid, uscirà per Natale il libro? Spero tanto di si, saprei già a chi regalarlo (oltre alla sottocritta).
Ma lo sai che i tuoi post che aspetto con più trepidazione sono proprio quelli della serie “Books for Cooks”? Questo l’ho già segnato nella mia lista desideri!
Ciao Sigrid bentornata! che bello rileggerti… non solo su inserti del CorSera… ;)
: ) grazie Sigrid!
il libro esce il 13 ottobre nelle librerie.
Avevo deciso che per questa settimana con lo shopping avevo già dato, ma come fare a resistere?
Compro subito il libro e poi, essendo napoletana ed esperta in pizze fritte, sperimenterò similitudini e differenze preparando questo pane fritto per l’aperitivo di domani.
Baci
I love this dish. I’m glad you discovered Greek and Cypriot cuisine via Vefa. She is a goddess in the kitchen and considered a great lady in Greece!
Magda
E chi se la immaginava tutta questa varietà nella cucina greca? E io che pensavo fosse tutta melanzane e carne tritata! Splendido libro, e decisamente… splendida copertina!
Tra maialino in legno di acero, un accenno al prossimo libro, i vari commenti di stile e la ricetta da aperitivo…come non ammettere che questo post conquista fin da subito?!
Mi devo ancora avvicinare alla cucina greca, ma saprò da dove cominciare ora.
E com’e’ che a Cipro mi e’ sfuggito????
P.S.: SIgrid, hai avuto la mia mail? :-)
“il vero è il nuovo finto” ;-)
ottimo Sigrid.
Finalmente una nuova ricetta! A quando la prossima puntata di books for cooks?
FANTASTICO QUESTO LIBRO..TI PREGO FACCELE TUTTE QUESTE RICETTE!!! a partire dal pane al formaggio..slurp..
E poi qua si parla di novità libresche!!!! quando quando quando??? :-)
Buoni i sapori della Grecia! Soprattutto quando si tratta della gyro pita :) gnam!Devo provare a rifarla a casa.. la pita intendo. Spero sperimenterai altre ricette sullo stile. Ciao!
buongiorno Sigrid,
anch’io giusto ieri sfogliando una rivista (mi pare Sale e pepe dove peraltro c’è un riferimento al tuo blog) mi sono imbattuta in questa copertina che mi ha colpito tantissimo per i colori e la grafica che sembra quasi un labirinto.
Ho pensato subito di acquistarlo anche se non è proprio a buon mercato …. ma visto che tu lo hai sfogliato e ti è tanto piaciuto, mi fido e lo compro oggi stesso.
ciao ciao
Dora
Adoro la cucina greca, che sa di mare, di terra e di vento, ed è proprio vero che la cucina mediterranea è fatta di commistioni e suggestioni tutte da scoprire. Anche mia nonna (sicula doc) faceva il pane fritto!!!
Camy
Ore 11:24…..l’ora ideale per uno spuntino di questo genere prima di schizzare a prendere la Nanetta al nido!
Buono buono buono….
quando ci rivelerai le tue novità libresche?? ;)
Bello rileggerti!!!