Della serie ‘autunno a morsi’… Seh, vabbe’, veramente qui in via del gazometro se guardi fuori mica lo capisci che stagione è, è sempre tutto uguale, anzi, se qualcuno ha da consigliarmi una meta vicina a roma in cui fare una passeggiata autunnale – capire: faccendo sbriciolare i propri passi su un spesso tappeto di foglie secche, un posto con castani e che profumi di bucce di noci appassite, un posto senza asfalto e dove lo smog non si sappia cosa sia – allora, vipprego viccongiuro, scrivetemelo che mi sta per venire una crisi di astinenza da aria pulita e sensazione autunnale, grazie! Ciò detto, ecco, per fortuna un po’ di stagionalità al mercato lo si trova e al momento… è tempo di cachi! Oltre a farle finire in composte formato baby ho anche commesso una piccola rivisitazione di me stessa (avete detto ‘autoreferenziale’? :-))
Avrei quindi volentieri chiosato un po’ sul tema della panna cotta con cachi e noci e se è per questo di nostalgia a tema autunnale ne avrei da rivendere ancora un bel po’ solo che… avrei da raccontare qualcosa di più importante oggi. Una cosa che ha a che vedere, non esattamente alla maniera di Bachelard, con l’acqua e i sogni. Ecco, riassumo molto velocemente che ormai la storia si può leggere su molti blog: c’è, nella vastissima comunità dei foodblogger, una ragaza che si chiama Chiara, ha un blog, e anche un sogno, quello di gestire un ristorantino, di quelli piccolini, raccolti e calorosi, carini e umani, senza snobbismi. Non mi dilago sul fatto che aprire un locale è il sogno di una marea di persone, ma poi come ben sapete, è difficile tradurre i sogni in realtà, ci vuole fegato, e la maggior parte delle persone con questo sogno nel cassetto, per un motivo o un’altro, poi non lo realizza. Ecco, Chiara invece lo ha realizzato, da pochissimo. Manca fin qui un piccolo dettaglio: è che questo ristorantino, aperto tre mesi fa, si trova a Genova. Dove poi è successo quel che è successo, e cosi quel piccolo sogno raccolto e caloroso all’improvviso è stato spazzato via da un mare di acqua e di fango.
E qui però, a dimostrazione che gli eventi brutti certe volte riescono a tirar fuori il meglio delle persone, è succeso che le foodblogger (è una delle prime volte che considero il termine con un certo orgoglio :-) si sono organizzate per aiutare Chiara, che in quel finimondo ha lasciato molto materiale da cucina, molte materie prime, libri e che sarà costretta a fare un certo numero di lavori per poter ripristinare il suo picolo locale. Insomma, lì sotto il fango è rimasto qualcosa di quel sogno che un po’ tutti noi abbiamo. Cosi, per solidarietà, la movida foodbloggeriana si consulta e si organizza su una pagina dedicata su Facebook, e funziona cosi: c’è una lista degli oggetti naufragati e chi poteva ha contattato i propri sponsor chiedendo un aiuto materiale, la mission del gruppo quindi è, in sostanza, di recuperare ogni cosa in modo che il locale possa ripartire. Ebbene vi dirò che il gruppo sta lavorando alla grande e che i primi risultati sono decisamente positivi, anzi, ci stiamo stupendo noi stesse di quanto siamo efficaci :-) In pochi giorni si sono risolti molto problemi, e molte aziende hanno risposto con gentilezza e generosità (la lista completa delle donazioni si trova sulla pagina Facebook) sicché ogni giorno che passa il ristorantino di Chiara si avvicina alla riapertura… Però, purtroppo non bastano i materiali che riusciamo a farci dare in beneficienza, siccome ci saranno anche un certo numero di lavori da fare (come imbiancare le pareti e lucidare il pavimenti rovinati dal fango, sistemare i mobili di legno, gli infissi ecc), serviranno anche dei soldini veri, e cosi abbiamo pensato di provare a recuperare anche un po’ di quelli. Ed è qui che sarete preziosi voi! Vi lascio qui sotto l’iban di Chiara, e vi lancerei un ‘a votre bon coeur monsieurs dames…’ Non si chiedono ovviamente delle somme folli, basta un piccolo gesto, l’equivalente di un panino o di aperitivo, per dire, è già tanto, perché molti pochi euri messi insieme fanno pur sempre un bel po’ di euri, e sopratutto regalerebbero serenità e ottimismo, e dopo tanto acqua è proprio quel che ci vuole per far ripartire un piccolo grande sogno… :-)
E qui però, a dimostrazione che gli eventi brutti certe volte riescono a tirar fuori il meglio delle persone, è succeso che le foodblogger (è una delle prime volte che considero il termine con un certo orgoglio :-) si sono organizzate per aiutare Chiara, che in quel finimondo ha lasciato molto materiale da cucina, molte materie prime, libri e che sarà costretta a fare un certo numero di lavori per poter ripristinare il suo picolo locale. Insomma, lì sotto il fango è rimasto qualcosa di quel sogno che un po’ tutti noi abbiamo. Cosi, per solidarietà, la movida foodbloggeriana si consulta e si organizza su una pagina dedicata su Facebook, e funziona cosi: c’è una lista degli oggetti naufragati e chi poteva ha contattato i propri sponsor chiedendo un aiuto materiale, la mission del gruppo quindi è, in sostanza, di recuperare ogni cosa in modo che il locale possa ripartire. Ebbene vi dirò che il gruppo sta lavorando alla grande e che i primi risultati sono decisamente positivi, anzi, ci stiamo stupendo noi stesse di quanto siamo efficaci :-) In pochi giorni si sono risolti molto problemi, e molte aziende hanno risposto con gentilezza e generosità (la lista completa delle donazioni si trova sulla pagina Facebook) sicché ogni giorno che passa il ristorantino di Chiara si avvicina alla riapertura… Però, purtroppo non bastano i materiali che riusciamo a farci dare in beneficienza, siccome ci saranno anche un certo numero di lavori da fare (come imbiancare le pareti e lucidare il pavimenti rovinati dal fango, sistemare i mobili di legno, gli infissi ecc), serviranno anche dei soldini veri, e cosi abbiamo pensato di provare a recuperare anche un po’ di quelli. Ed è qui che sarete preziosi voi! Vi lascio qui sotto l’iban di Chiara, e vi lancerei un ‘a votre bon coeur monsieurs dames…’ Non si chiedono ovviamente delle somme folli, basta un piccolo gesto, l’equivalente di un panino o di aperitivo, per dire, è già tanto, perché molti pochi euri messi insieme fanno pur sempre un bel po’ di euri, e sopratutto regalerebbero serenità e ottimismo, e dopo tanto acqua è proprio quel che ci vuole per far ripartire un piccolo grande sogno… :-)
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Tornando alla nostra pannacotta: Portare a ebollizione 2,5dl di panna fresca con 2,5dl di latte intero, 50g di zucchero e un pezzetto di vaniglia, poi aggungere 3g di agar agar sciolti in un cucchiaio di latte. Lasciar bollire per 30 secondi. Spegnere, togliere la vaniglia, aggiungere la polpa di 4 piccoli cachi, frullare con il minipimer e versare in 4 stampini. Lasciar rapprendere a temperaura ambiente. Nel mentre, fare un caramello con 100g di zucchero e due cucchiai di acqua. Quando il caramello è bello biondo, spegnere, aggiungere 100g di noci grossolanamente tritati, mescolare e spalmare il tutto su un silpat. Lasciar rapprendere e spezzettare il croccante da servire insieme alla pannacotta. Per 4.
cavoletto!! ho provato la ricetta perchè sono arrivati a cachi anche a casa mia ma la panna cotta mi è venuta di una consistenza terribile!! acquosa e grumosa! ho sbagliato qualcosa? a te come sono riusciti?
s.
anche io ho realizzato un sogno, 6 mesi fa ho aperto il mio “different fashion store” , come una pazza, in un minuscolo paese dell’entroterra marchigiana, lasciando la capitale e in un momento di crisi nera… ma sono felice e non oso pensare cosa sarebbe per me la distruzione di questo sogno.
Una cosa è certa voi “Food-bloggers” sapete essere umane, autentiche e solidali come noi Fashion-bloggers, forse, non saremo mai.
Grazie a tutti
borgodelduca.com
Mia madre, appassionata di cachi, si sta sciogliendo sul divano, dopo aver provato la tua ricetta!!hihi
Un nuovo post, pleaseeeee!! :)
adoriamo le tue ricette!!!
@chiara (comment 65): io li compro da madavanilla. sempre tutto perfetto e veloce, merce di qualità.. sito in tedesco..
Mi limito alla prima parte della tua richiesta “faccendo sbriciolare i propri passi su un spesso tappeto di foglie secche” prova al parco all’EUR in tra via delle tre fontane e viale del pattinaggio – per il resto traffico, asfalto, profumo ecc ci varrà uno sforzo di fantasia ma non è troppolontano da via del gazometro (Pollyanna view :)
Purtroppo dalle mie parti non è andata benissimo coi cachi, ma ho potuto comunque farne un bel dolce. Grazie!
Bellissima iniziativa! Mi sono commossa. Spero che Chiara possa ritornare a sognare!
Questa panna cotta mi a fatto salivare!
Léia
qualcuno ha una bella idea per acquistare online i baccelli di vaniglia come hai consigliato tu, sigrid, due inverni fa dalla reunion… ottima e non a peso d’oro??? ciao
il tuo Belgio…
http://www.ilpost.it/2011/11/21/dimissioni-di-rupo/
Il parco della Caffarella, fuori dal mondo! E sta pure vicino!
Mi piace, soprattutto perche’ si usa l’agar agar (anch’io uso sempre quello perche’ sono vegetariana). e buona l’iniziativa, l’ho postata anch’io. Non riesco a credere che qui nessun giornale parli delle alluvioni in Italia, ne sono molto seccata veramente.
Ciao
A.
Bellissima l’iniziativa per Chiara! Non vorrei suonare retorica, ma scalda davvero il cuore vedere che esistono ancora la solidarietà e l’amicizia.
Hai ragione, aiutare Chiara è ..aiutare anche un po’ i nostri sogni, realizzati o no.
Bella la panna con l’agar l’agar e senza la …cotenna di maiale (alias colla di pesce)
Cinzia
Bellissima panna cotta e meravigliosa iniziativa per Chiara! Perché i sogni sono più forti delle catastrofi! :)
Confesso di non aver mai assaggiato i cachi, nonostante mia nonna abbia una pianta. Ma quest’anno li comprerò…due, uno lo mangio e il secondo ci invento una ricetta.
Tutta la mia solidarietà per Chiara!
Marco di Una cucina per Chiama
Che spettacolo! Proprio ieri ho fatto anch’io un dessert ai cachi, prossimamente lo pubblico ;) Brava Sigrid, comme toujours!
E’ passato un pò di tempo dalla mia ultima visita qui. E, casualmente, il primo post che vedo è un dolce ai cachi. Dico casualmente perchè anche io ieri ne ho cucinato/divorato/pubblicato uno sul mio Blog :) che dire? Questo spazio è sempre bellissimo, queste ricette sempre goduriose. Un abbraccio e a presto
Noemi
Sigrid: la faggeta sopra soriano nel cimino. Alta, fuori dal mondo e sopra le nuvole (e dal mondo). Adesso ha dei colori indescrivibili!
@amberle (n.18) l’agar agar io lo trovo sempre al Naturasì.
@sigrid sai qui a Bologna ci sono le foglie secche per terra, la nebbia e 1.5°C stamattina! Bello e autunnale, anche se mi rendo conto che è un filino decentrato rispetto a Roma :)
IN BOCCA AL LUPO PER CHIARA, se lo merita :-*
Grazie Silvia :-) riguarderò le fate ignoranti e stavolta ci farò caso!
@dulcistella
il gazometro è una struttura del primo novecento nella zona ostiense di roma…su google image lo puoi trovare anche illuminato in occasione della notte bianca…o se hai visto “le fate ignoranti” di ozpetek ritroverai un po’ tutto il quartiere…
é proprio una bella idea!!!Io invece ho preparato una torta per smaltire i cachi,ma anche la tua ricetta è davvero deliziosa!!Complimenti!!!Anna
perdonate la mia ignoranza di friulana, ma cos’è ‘sto gazometro? :-D
mi sa che ho sbagliato qualcosa con il link, scusa!
ciao! visto che hai citato il gazometro…mio marito, che è della garbatella, ti suggerisce di vedere villa celimontana! se invece vi va di fare una passeggiata verso il mare, vicino casa nostra c’è il bosco di foglino…se vuoi puoi vederlo sul mio blog a questo indirizzo
grazie per la ricetta, mi fai sempre conoscere qualcosa di nuovo!
@amberle l’agar agar la puoi trovare in qualsiasi negozio che vende prodotti bio. Buona domenica
Chiara, non mollare!
L’idea è strepitosa e sicuramente il gusto sarà notevole. Giusto giusto mia mamma ha una bella pianta di cachi ;)
Oh, babs, che lezione. Grazie.
Complimentissimi,ho dei cachi che mi ha portato mia cognata questa la provo sicuramente…e complimenti anche x il blog corro a metterti nel mio blogroll cosi’ saro’ sempre aggiornata!!! buon week ;-)))
@biba: scusa, chiarisco solo che io non sono la vittima dell’alluvione ma solo una delle prime persone che, conoscendola personalmente, ha segnalato questa specifica emergenza in rete.
@Acquaviva: ti ringrazio per il chiarimento e per la cordialità con cui hai risposto dato che sei la diretta interessata in tutta questa faccenda. Ti auguro ti ripartire al più presto con il tuo sogno :-)
@Babs: mi sembra che ci sia un pò di acredine nelle tue parole (hai forse la coda di paglia :-)) e visto che la diretta interessata aveva già risposto con stile ed educazione, il prendere ulteriormente le sue difese mi sembra superfluo. Permettimi di sottolineare che le tue parole mi confermano che tra le blogger non c’è poi tutto questo amore che sembra si respiri nei commenti ai post e che in molti blog c’è un grande sfoggio di marche di pentole e utensili vari messi in bella vista (oltre che di materie prime) che mi lasciano un pò dubitare della qualità della blogger (della serie: proporrà quel prodotto perchè è davvero buono e valido o solo perchè la pagano? E in questo non ci sarebbe nulla di male ma per onestà e rispetto di chi vi segue sarebbe meglio dichiararlo). Per quanto riguarda il contributo alla causa di Chiara, non c’è bisogno di far parte di gruppo su FB per fare un bonifico bancario (ed è quello che ho fatto). Non volevo fare nessuna polemica ma solo chiedere un chiarimento.
Per una bella dose di autunno, passeggiate, ottimo cibo e serenità ti consiglio “Tacita Country Club”, verso Rieti. Ci siamo stati due weekend di seguito l’anno scorso e ci siamo trovati proprio benissimo. http://://einfachmalitalienisch.blogspot.com/2010/11/la-tacita-country-club.html
@26 – Keb
razzolare in un altra aia per le persone ignoranti e maleducate, normalmente anonime, direi che sarebbe buona cosa. ciao Keb
@30 – Biba
Prima di tutto, leggo con piacere che già ti ha risposto, con la solita classe, Acquaviva. Poi ti domando: hai idea di cosa stiamo facendo o parli tanto per disprezzo?
Non sei parte del gruppo in Facebook, quindi non mi pare tu possa sapere chi fa cosa.
Chiara ha bisogno di tutto, dal denaro contante ai macchinari, agli alimenti.
Ognuno di noi contribuisce con quel che può donare. Se si può semplicemente mobilitare un supporter (perchè lo sponsor è ben altra cosa) lo si mobilita. E questo direi che non è argomento su cui una persona che non conosce gli sviluppi di quel che stiamo facendo, può permettersi di contestare.
Nessuno ti domanderà mai se hai fatto un versamento, perchè nessuno è interessato a quel che fai. Ma ognuno di noi ha la certezza di essere in movimento per Chiara. E tu?
Finiamola qui con le polemiche gratuite anche quando è più che evidente che, una volta tanto, le bloggher non sono incarognite l’una contro l’altra, ma stanno lavorando unite per qualcosa di buono. Stop.
B
Quando ero piccola avevo un certo disprezzo per i cachi, sarà per il nome, sarà perchè dalla pianta davanti casa cadevano e si spiaccicavano sul piazzale e a me non restava che schivarli con la bicicletta!
… ora li adoro, e questa ricetta sembra perfetta!
Ciao
se la passeggiata autunnale è fuori porta,dalle mie parti c’è un castagneto splendido.
si trova ad Ambrifi , frazione di Lenola (lt), un bel castagneto in una valle splendida, aria pulita, e da quelle parti c’è un forno che partorisce dell’ottimo pane cotto a legna.
Un’abbraccio
max
@biba: dato che tutto questo movimento solidale è partito involontariamente da un mio post mi permetto di risponderti in prima persona e da “dietro le quinte” di questa macchina organizzativa. Sia i foodblogger “che non hanno nessuno alle spalle” che quelli “famosi” stanno lavorando esattamente con lo stesso impegno. Il che significa tre o quattro ore al giorno sottratte a famiglia, lavoro e/o sonno per fare sì che tutto si incastri. E chi può, oltre al proprio tempo, ha regalato anche oggetti personali o denaro, queste ultime cose quasi sempre in forma anonima. Chi poi ha un’attività nella vita reale che lo mette a contatto con delle aziende ed ha usato il proprio ascendente oppure la propria facciatosta per andare a chiedere loro aiuto ulteriore… ha semplicemente offerto una ulteriore forma di sostegno che alcuni possono reperire ed altri no. Per essere precisi sappi che viene messo in rete solo il ringraziamento alle aziende come tributo minimo alla loro generosità ma molti sono i donatori privati. Tra cui anche blogger. Tra cui anche “blogger famosi”. Solo che questi aspetti della solidarietà passano, per,loro elegante scelta, sotto silenzio. Se ti servono ulteriori “spunti di riflessione” puoi unirti a noi nel nostro impegno quotidiano, così potrai arrivare ad una personale conclusione appartenendo anche tu allo sforzo collettivo. Per qualsiasi informazione ti serva puoi assolutamente contattarmi con una mail o iscriverti al gruppo facebook. E grazie per aver fornito lo spunto per questo chiarimento
siamo tutti qui ad incrociare le dita per Chiara, ho visto da Babs che le cose vanno già benissimo e ne sono extra-felice!
quanto all’autunno, se vedi da me di foto con le foglie ce ne sono a iosa, non ti resta che venirci :))) lo sai io invece coi cachi cos’ho deciso di fare? il persimmon pudding tradizionale dell’indiana, una ricetta extra-antica che mi ha dato la nonnetta americana del mio moroso :) questo per un thanksgiving un po’ american-braidese, ehehe :) perchè sennò con la panna cotta sarebbe già un po’ troppo braidese e poi non si è più tanto equi :)
non vedo l’ora che i miei cachi siano maturi !!!! ps: sei il mio mito, l’altra sera ho preparato una cenetta tutta “cavoletto style” e inutile dirti che ha avuto un gran successo…. sulle tue pagine sto coltivando il mio piccolo sogno.
Bei colori in queste foto!! Lys
Se vuoi uno scorcio autunnale… viene a fare una passeggiata nel mio giardino (è immenso) a Velletri! ;)
Questa pannacotta la farò, ho un albero di cachi e recentemente ci ho fatto una marmellata.
Cara Sigrid, ti seguo più assiduamente da qualche settimana e infatti il risultato sono quei 3 cm in più di giro-fianchi. prima di andare in palestra a farmi la mia solita corsa quotidiana, non potevo non rispondere al tuo appello sull’autunno. Fino a qualche non fa vivevo in centro a Roma. IL Centro, quello proprio che si vede ben evidenziato sulle mappe dei turisti (e quindi anche dei pullman parcheggiati lungo il lungotevere), quello delle manifestazioni, che quando c’erano le cariche era meglio non uscire con il piccolo nel passeggino, quello del Potere e di tutte le auto blu, delle sirene della sporcizia. Sì certo anche quello del mercato di piazza campo de’ fiori… ma alla fine non valeva la pena, perché alla fine mi va benissimo anche bio box. E così prima di rovinarmi definitivamente con l’esaurimento nervoso ho cercato anche io l’autunno, anzi il susseguirsi delle stagioni. Ecco, ti invito qui da me, si è ancora a roma, ma a 500 mt in linea d’aria io ho una magnifica fattoria, si è ancora a Roma, ma si è già nel parco di Veio, si è ancora a Roma, ma ci sono alberi che fan cadere foglie che scricchiolano sotto i piedi, e se si apre la finestra si sente il profumo dei caminetti dei vicini. Ci mettiamo lì, cuciniamo, poi ci si va a fare una bella passeggiata all’interno del comprensorio, che è un vero paese ormai con un numero di abitanti esorbitante, tra boschi strade e sentieri. Sarebbe davvero carino, non trovi?
il caco di per sè non mi piace…ma se avessi davanti questo tuo capolavoro di certo lo assaggerei!
Sulla gita non ti so aiutare, sull’appello lo condividerò certamente!!
la ricetta è molto allettante, con quel caramello decorativo sopra poi… splendida
Ho letto dell’iniziativa per aiutare Chiara su diversi blog e con vero piacere vedo una gara di solidarietà. Mi sembra però di aver notato che le foodblogger più famose si siano limitate a contattare gli sponsor e questi hanno donato macchinari e materie prime (importantissime per carità) ma spero anche che queste foodblogger siano così altruiste da tirare fuori di tasca propria anche qualche euro per aiutare Chiara, perchè la solidarietà con i soldi degli altri (sponsor) è molto più facile che privarsi di qualcosa di proprio… e tutte quelle foodblogger che non hanno nessuno alle spalle?. Ripeto, nessuna polemica ma solo uno spunto di riflessione.
PS: non si dice euri ma eurO anche al plurale
http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=104&ctg_id=93
Ho giusto giusto comprato 4 cachi che mi guardano sorridendo… L’autunno è la stagione più gustosa (per quanto mi riguarda). Bellissime foto come al solito.
Un posto molto bello dove andare è la riserva di canale monterano http://www.monteranoriserva.com/wp/?page_id=123 , un’ora da roma, nella tuscia?molto vicino in ogni caso. In questo periodo ci sono molti ciclamini!lci sono diversi itinerari:il più breve passa per la città vecchia, si prosegue fino alla bellissima chiesa diroccata con la facciata del bernini, e si prosegue giù per il bosco fino alla solfatara, dove pascolano liberi buoi e cavalli lungo il fiumicciattolo. é un posto meraviglioso per i picnic( prima di entrare nella riserva si possono comprare delle ottime focacce nel panificio sulla strada principale)
Ciao Sigrid,
bella l’idea dei cachi, io non li mangio quasi mai ma a vedere questo post m’è venuta una voglia!!!
Se vuoi un bel posto vicino Roma dove fare una passeggiata, vieni a trovarmi :D qui a Cerveteri ci sono tantissimi posti dove godersi l’autunno
VIPPREGO VICCONGIURO????! Ma falla finita di sfottere la gente…
La panna cotta é bella, il post é buono….Grazie Sigrid !
Se vuoi un posto bello pieno di alberi e muschio vicino roma vai al parco dei mostri di Bomarzo… è stupendo!!! Il dolce è buonissimo e adoro i cachi, al mercato di san teodoro poi ne hanno di dolcissimi. Avevo già letto molto in giro riguardo all’iniziativa per il ristorantino di Genova e sono felice che stia già avendo così tanti riscontri.
silpat?
grazie…
Spero davvero che Chiara pssa ripartire al più presto…il bello di questo Internet odiato e amato è proprio questo!!!
buona la panna cotta con i cachi…e,nel caso fosse un pò che nessuno te lo dice: ma che belle sono le tue foto!?!?!!!!!!
Ciao Sigrid,
visto il post altruista, colgo l’occasione e vorrei chiederti il permesso di pubblicare una iniziativa che sto promuovendo anch’io.Nel caso tu non sia d’accordo, non ci sono problemi di nessun modo se tu cancelli il mio messaggio.
“Nel mese di dicembre farò dei ritratti, a chi vorrà farsi fare una foto da me, in cambio di un piccolo contributo per sostenere una associazione di ricerca per i bambini. Le giornate sono: sabato 11/12 e 17/12, prenotate il vostro posto via mail (maia@studioagnus.com), vi aspetto!”
L’aiuto andrà al progetto piccola Clara in sostegno al comitato maria letizia verga, di seguito ti inoltro il link
http://www.comitatomarialetiziaverga.it/
Grazie ancora!
Luca
mmm, non saprei però dove trovare l’agar agar… suggerimenti?
E’ bello vedere che esiste ancora la solidarietà! Forza Chiara!
Per la parte passeggiata con foglie che scrocchiano sotto ai piedi potremmo aiutarti, ma dovresti fare una vacanzina di almeno 2 giorni data la distanza :)
La ricetta è davvero interessante (amo i cachi), ma le foto sono veramente stupendissime!!!
tutti per uno, uno per tutti! aiutiamo chiara, è un po’ come nutrire anche i nostri sogni!
per la ricetta, mi fa venire in mente la bavarese ai cachi con base daquoise che ho fatto per il nostro club lo scorso martedì. Proverò anche la versione panna cotta, dalla foto mi viene da dire slurp
Che bella questa panna cotta. Un grosso in bocca al lupo invece a Chiara (forse vista la quantità d’acqua dovremmo usare il modo trendy e giovanile di in culo alla balena!)
The Life After
farfa… soriano del cimino… i boschi sopra i castelli (rocca priora, per intenderci)
lo dicevo io che siamo tutti cachi (o loti che dir si voglia http://sinfonina.blogspot.com/2011/11/lalbero-di-loto.html…:)
bontà di sogni e d’acqua.
nina
grazie, carissima. Ai lettori, altrettanto cari, fate conoscere l’iniziativa. I sogni devono vivere.
:) grazie….
è proprio triste questa storia, ma pr fortuna io spero che tutte insieme potremmo, anzi no: possiamo fare qualcosa di utile!
Vorrei dirti che nel mio blog ho appena postato una ricetta che parla di una tuo torta e di fiabe da bambine ; )
se ti interessa leggerla la trovi qui:
http://cucchiaiodistelle.blogspot.com/2011/11/blueberry-cake-biancaneve-docet.html
Provvederò a divulgare questa iniziativa di aiuto all’amica Chiara!
Buon weekend.
Enrico
golosissimi, i cachi sono un frutto buonissimo, io ne faccio intere scorpacciate. Bella rivisitazione. Un saluto
Cara Sigrid,
grazie per l’iniziativa per aiutare attivamente e nel piccolo qualcuno dei genovesi colpiti da questa catastrofe…
Per quanto riguarda Roma e foglie di mille sfumature dell’arancione prova ad addentrarti in Villa Ada :)
Le immagini del locale di Chiara mi hanno lasciata senza parole, dev’essere terribile vedere che il proprio sogno, realizzato da pochissimo, viene sommerso dal fango! nel mio piccolo contribuirò ad aiutare Chiara e il suo sogno!
Grazie per quello che state facendo! ….
Pannacotta di cachi deliziosa! ;)
brave ragazze, aiutiamo Chiara!
Quest’anno l’autunno forse non è sensazionalmente colorato (dalle mie parti, per lo più, le foglie da verdi sono diventate in un colpo marroni senza passare per le tonalità giallo, rosso, arancio…) però sono sicura che posti belli si possono trovare ovunque.
Bellissima iniziativa quella a sostegno del ristorante di Chiara. Spero che possa riaprire al più presto.
Bella la ricetta: adatta per quei cachi mollicci che non riesco proprio a mangiare così come sono. I cachi vaniglia invece sono davvero un’altra storia!
Ciao Sigrid, per le gite domenicali Calcata esercita sempre su di me molto fascino, anche ora che il mio ristorante preferito La Grotta dei Germogli – con il mitico brownie di Pancho – ha chiuso. Oppure il Parco de Mostri di Bomarzo, in questa stagione sarà mostruosamente bello.
Buona gita!
Ed in bocca al lupo a Chiara.
P.S. Sei il mio mito!
Che bella idea!!! Lo preparero’ per mio marito che va matto per i dolci di frutta e per i cachi!!!