12 dicembre

12dicembre

Oggi piccola ricetta per la felicità altrui ovvero ‘come regalare un sorriso a uno sconosciuto’…
Lato ingredienti la ricetta è assolutamente non dispendiosa (vi serve solo un pezzettino di carta qualsiasi) e il tempo di esecuzione è del tutto trascurabile (il tempo di scrivere una riga gentile, un augurio, o quel che vi viene in mente), e basta infine colloccare il vostro biglietto in un luogo in cui uno sconosciuto lo potrà trovare (fra le pagine di una rivista o di un libro, in edicola, libreria o biblioteca; sotto un tergicristallo, in una cassetta delle lettere qualsiasi, fra gli strati di una confezione al supermercato ecc… ). Il giorno arbitrariamente stabilito per fare questa cosa qui è il 14 dicembre, dopodiché, se volete, potete usare twitter per lasciare traccia del vostro messaggino usando l’hashtag #leaveamessage. Personalmente non userò twitter, il mio messaggio sarà destinato a essere trovato da qualche signora anziana del gazometro e dubito fortemente che chiunque essa sia sappia cos’è twitter… :-)) Qualunque sia quindi il modo in cui vorrete aderire, divertitevi. E per oggi vi lascio con queste sagge parole di un vostro connazionale che forse non conoscete: Un sourire ne coûte que le plaisir de le cueillir.


L’idea di #leaveamessage è di Machedavvero (se volete potete anche scriverle la frase del vostro biglietto in modo che lei le raccolga tutte sulla sua pagina dedicata alla cosa), e aderiscono anche Funky mamas e Trend and the city. L’illustrazione è, come sempre, di Ilaria Falorsi.

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52 Commenti

  • Melania ha detto:

    ..missione compiuta!Supermercato, libreria e cinema!!

  • Dulcistella ha detto:

    io oggi ci ho lasciato una ricetta :-)

  • Sigrid ha detto:

    @stellina: uhh… difficile questa…. intanto qui in archivio c’è una short list con alcuni miei posti preferiti a Bruxelles poi, in effetti il belgio essendo piccolo si arriva facilmente ovunque, cio detto, non potete fare tutto in copsi poco tempo quindi dovreste intanto scegliere: mare o ‘montagna’ (per modo di dire ovviamente :-)), se scegliete mare vi consiglio Oostende (eh vabbe, è la mia città ;-), cercate ‘het trapje’, è il piccolo mercato del psce sul porto, comptrateci ii gamberettini cotti, poi andate a prendere una birra e accompagnate l’uno con l’altro, andate a mangiare sogliole e turbot nei ristorantini sul lungomare e dormite una notte alle terme http://www.thermaepalace.be/ oppure all’hotel du parc (o se non ci dormite andate almeno a prenderci il caffè). Da ostede seguendo il mare vero ovest trovate un sacco di dune, fateci una passeggiata… Già che siete da quelle parti fate, cioè nelle Fiandre, un salto a vedere Bruges (seguite la guida e fermatevi da chocolate line per dei ciooccolatini assurdi e buonissimi) e a Gent che sono due città molto belle. Se invece preferite i boschi, vi consiglio la vallata da Namur à Hastière, seguendo la Mosa, su quel tragitto potete visitare Maredsous e Leffe, il castello di Annevoie e quello di Freyr, in piu, appena fuori dalla vallata ci sono molti paesini in pietra grigia, troverete sicuramente indicazioni sulle guide. Bevete un sacco di birre e mangiate trote, formaggi e salumi ardennesi e cacciaggione. Se da qui volete inoltrarvi nelle Ardennes, potete visitare Bouillon o andare fino a Orval… Buon viaggio! :-)

  • Stellina ha detto:

    e’ ormai da tanto tanto tempo che seguo il tuo blog e oggi, per la prima volta, chiedo il tuo aiuto! 5 giorni/4 notti a Bruxelles a fine dicembre, auto già prenotata per girare il più possibile: cosa mi consigli? Oltre ai luoghi imperdibili che trovo nelle guide, hai qualche chicca da regalarmi? Un negozio, un posticino dove mangiare, una foto da rubare… a Bruxelles o anche no! Mi sembra infatti tutto abbastanza raggiungibile in un paio d’ore di macchina… Siamo una coppia di fotografi appassionati di cucina, quindi qualcosina in comune con te dovremmo averlo!!! Un bacino e un grazie per il tuo blog

  • Dax ha detto:

    @Alessandra
    Quando mi riferisco a Sigrid come padrona di casa è per puro rispetto. Mi permetto di dire la mia ma rispetto ciò che scrive, ci mancherebbe. Se non mi andasse bene sarei io ipocrita a passare di qui e lasciare un commento. Cmq ciò che è stato espresso è in riferimento a ciò che è stato percepito da chi sta sulla ”piazza” senza nulla togliere alla libertà di espressione.

  • risomandorlino ha detto:

    Ho segnalato l’iniziativa del lasciare un messaggio per un sorriso anche sul mio blog, mi sembra davvero troppo carina…(e rimandato, per saperne di più, a quasto tuo post!! Un salutino Lys

  • BonBon ha detto:

    Io lo faccio in libreria!!! :)

  • Ma che idea stupenda!! la trovo bellissima!!! Penso proprio che lo farò..Se trovassi unabella frase scritat da qualche parte mi rallegrerebbe la giornata..:A volte basta anche una piccola gentilezza o un sorriso a ridarti fiducia nella natuira umana…visto quante cose brutte si sentono sempre!

  • Alessandra ha detto:

    Per fortuna sono tornata, avendo scritto per seconda mi ero persa tutti i vari commenti e risposte ai commenti, e la cosa bella di questo posto sono anche i commenti, sembra quasi un forum :-).

    La cosa che mi sorprende però in Italia (adesso faccio io quella che nazionalizza – ma questa cosa l’ho notata molto solo in Italia) è come si continui a parlare di ‘padrona di casa’. I blog non sono una casa privata dove si entra sotto invito e quindi si deve fare attenzione a mettere le pattine sotto ai piedi, e non sono neppure un ‘salotto’, i blog sono come una finestra aperta da dove si esprimono opinioni e magari si fanno vedere stralci dell’interno (quello che scegliamo noi di far vedere) su una piazza dove o si va regolarmente, o ci si passa per caso. Ed i commenti che arrivano dalla piazza, da conoscenti o perfetti sconosciuti, sono in risposta a quello che si vede, e da come viene interpretato. Ovviamente sarebbe bello affacciarsi alla finestra per coloro che hanno qualcosa di intelligente da dire, o magari salutano cordialmente e basta, ma è interessante sentire anche gli altri, (basta che non siano volgari o dicano oscenità) perché questa rimante una situazione virtuale, e la piazza (virtuale) è di tutti.

    Grazie per la finestra Sigrid, e per i panni stesi ☺

  • Claudia ha detto:

    Stasera candele su tutti i nostri balconi eh? E’ Santa Lucia! :-)

  • lunadeiboschi ha detto:

    e santa Lucia porta i mandarini, i biscotti ed i “bagigi” (le arachidi) ai bimbi buoni del Veneto (almeno nel paese dov’è nata la mia mamma) :)

  • Bella iniziativa! Pratica e veloce! Proprio per me! :-)

  • direbbero a casa mia, i miei “connazionali”..

    “ma perché vaviti ‘a sciarriari sempre??”
    (perchè dovete sempre litigare?)

    ps. SIGRID OGGI E’ SANTA LUCIA!! RICORDI? A PALERMO E’L’ARANCINA DAY!!!!

    Valuzza..
    :D

  • lunadeiboschi ha detto:

    Ehiehiehi!
    Ma alla fine, chi ha vinto l’estrazione di venerdì? C’era il ponte in mezzo…cioccolato!!! ;-)P

    Evviva i sorrisi regalati e ricevuti gratis…sono il sole ed il sale di certe giornate un po’ così…Ed ultimamente c’è taaanto bisogno di calore umano, che non abbia bisogno di SPREAD, di WTO, di Vattelapescafinanziario :-/
    Seminate sorrisi! Fioriranno, tutti! E daranno frutti inaspettati :)

  • fran ha detto:

    IDEA BELLISSIMA! anche la scelta del giorno…è il mio compleanno!!!

  • federica ha detto:

    fatto, condiviso!

  • Sara ha detto:

    ahimè mi sono proprio distratta per via dei commenti, anche io trovo l’idea molto carina e mi è anche già successo di lasciare biglietti, una volta in un libro una volta in giro con qualche frase e soffermarsi sul chissà chi lo leggerà è sempre piacevole!
    let’s do it

  • questa idea è veramente geniale… ma perchè solo un bigliettino e solo il 14? mi hai fatto venir voglia di prepararni diversi e di lasciarli in giro per Roma. ho voglia di regalare pace ^ – ^, amore e un sorriso a tanti. Un abbraccio a tutti

  • Sara ha detto:

    da poco commento qui anzi pochissimo, ma il blog lo seguo da anni e sono proprio stupita da questo episodio odierno credo un po’ paradossale per via dell’esagerazione di questo commento primo che ha causato un dibattito appunto paradossale, tuttavia temo vi prenderò parte un attimo solo per dire che credo sia proprio sciocco non vedere delle appartenenze territoriali o culturali o sentimentali dove vi sono; la parte splendida è che Sigrid condivida il lait de poule appartenente alla sua tradizione e Elena e Leia si ricordino di quello che facevano le loro nonne milanesi e brasiliane oppure che io scopra una cosa nuova, anzi 3. Sono andata fuori argomento?Forse sì scusate

  • pippi calzelunghe ha detto:

    quando leggo certi commenti ed i post che conseguentemente ne derivano mi sembra che si perda un pò la leggerezza con cui (Sigrid correggimi se sbaglio) il blog dovrebbe essere inteso.. fondamentalmente si parla di cucina, ricette, svago e condivisione e non di trovare l’ago nel pagliaio o ancor peggio la vena negativa nelle parole scritte, altrimenti sarebbe un blog di storia, linguistica, scienze politiche e tante altre meravigliose discipline che ho studiato, ammiro ancora oggi ma che mi sembra vermante inopportuno chiamare in causa in questa sede.. soprattutto perchè chi scriverebbe dovrebbe avere certe cariche e titoli per essere credibile ed oggettivo e non approssimare commenti fuori luogo..le cose dette così pour parler non mi piacciono e non mi sono mai piaciute.. Sigrid, aspetto l’estrazione del post vincente domani mattina, chissà che.. ;)

  • anit50 ha detto:

    io Adamo lo conosco e l’ho amato molto come cantante si intende (è vero, sono un po’ vecchierella) e mi ricordo molto bene le sue canzoni in italiano.
    Posso dire che ogni tanto non capisco il senso di certe “polemiche”?

  • Serena ha detto:

    E quindi viene fuori che nazione è quasi un parolaccia? Bella lì, questa mi è nuova! Mi sembra di essere tornata al primo anno di Scienze Politiche.. meno male che poi sono cresciuta! Comunque, ben venga l’arte, la storia e la cultura, anche gastronimica, dell’espressione geografica dai confini nel tempo ridisegnati (eh sì), che è l’Italia, e ben venga l’apertura mentale, di chi viaggia e non, per davvero oppure solo con la propria curiosità, che permette di scoprire culture e gusti diversi da quelli che si sono respirati nella propria famiglia e nella propria storia personale.
    Riguardo Salvatore Adamo, qui in Belgio è un mito, e non è il solo cantante italiano espatriato ad esserlo: come dimenticare Rocco Granata??

  • silvia ha detto:

    mercoledì sarò a roma da quelle parti…chissà!

  • Sigrid ha detto:

    @maggie: sinceramente non so quale sia il tuo problema. A parte che non mi importa molto di cosa abbia detto o non detto Talleyrand a proposito del Belgio (i quale fra parentesi è morto 8 anni dopo l’indipendenza del Belgio e mentre la Repubblica Italiana nemmeno ancora essiteva, tanto per fissare un paio di balises…), mi chiedo un po’ dove vuoi andare a parare: non mi difenderò dall’essere nazionalista o meno perché sinceramente in questo contesto non vedo proprio quale senso potrebbe mai avere esserlo, piuttosto, ciò che mi lascia a bocca aperta è quel mondo global che in qualche modo rivendichi e che non esiste: è evidente che se si cresce a Bruxelles, a Stoccolma o a Palermo si hanno, nel proprio bagagli, dei sapori diversi, è evidente che tutti questi e molti altri posti hanno le proprie tradizioni gastronomiche, e per fortuna ce l’hanno. E mi sembra altrettanto ovvio e logico che io e ognuno per sé cerchi di trasmettere ai propri figli qualcosa della propria cultura gastronomica. Per cui continuo a non capire quale sia di preciso il problema. Infine, si fa il caso che Salvatore Adamo sia italiano, e che sia da tempo molto molto famoso in Belgio. Qui non l’ho mai visto menzionare da nessuna parte, mi faceva piacere segnalarvelo, cosi come io sarei stata sorpresa di trovare in Italia un belga famoso di cui non saprei nulla. Per il resto: booooh…

  • Federica ha detto:

    Ti ho letta per anni, ho cucinato le tue ricette sempre, ed ora la vita mi ha portata ad essere caporedattrice di un giornale. Grazie per tutti questi anni, continuerò a seguirti. Oggi ho postato sulla pagina di facebook “macaia redazione” le mie briochine preferite, quelle semplici del lunedì. Ciao
    Federica

  • chiara ha detto:

    @maggie. a bologna si direbbe che sei un po’ pesa!

  • Maggie the Cat ha detto:

    Non era certo mia intenzione mancare di rispetto a Sigrid nè offendere lei o gli altri lettori, mi scuso con chi può avere letto un’offesa nelle mie parole (grazie Dax per avermi fatto riflettere).
    Essendo però “biograficamente apolide” resto delusa da quello che mi era in principio sembrato un blog “melting pot” (termine adatto, direi, trattandosi di cucina)ma che ultimamente mi ha fatto più volte pensare che forse mi sbagliavo (questo “vostro” qui non è che un esempio). Le mie aspettative erano sbagliate, cercherò altrove. Scusate se vi ho importunati e state buoni.

  • chiara ha detto:

    … ma l’estrazione del post di venerdì?

  • Dax ha detto:

    @ Maggie. L’uso del ‘vostro’ connazionale…l’avevo notato pure io e non mi era sembrato adatto visto che non siamo tutti connazionali mi sembra. In parte condivido ciò che hai scritto. Mi sembra giusto che ognuno possa esprimere la propria opinione rispettando pur sempre la ‘padrona di casa’.

  • The life after ha detto:

    Che idea meravigliosa!!! Anche io ho notato ultimamente questi voi/noi. Anche io mi sono sorpresa sinceramente.

    The Life After

  • Lucia ha detto:

    Felice di lasciare biglietti come tracce di amore e di passaggi.

  • la Ucci ha detto:

    quoto Valentina. Maggie, la tua mi sembra proprio un’interpretazione forzata.

  • Mamma di Caterina ha detto:

    Mah!

  • Maggie the Cat ha detto:

    @valentin@
    concordo

  • valentin@ ha detto:

    vedi come non si finisce mai di imparare…
    Giuro che non avevo notato -letto sì, ma non ci avevo colto uno spirito nazionalista- alcuna delle cose che hanno fatto tanto arrabbiare Maggie.
    Temo che i paletti e i confini, in certi casi, siano solo dove noi li vogliamo vedere.

  • Maggie the Cat ha detto:

    Bella quest’idea.
    Peccato che, ancora una volta, debba trovare fra i commenti di Sigrid una strana nota, un ingrediente che lascia un gusto nazionalista. Un “vostro” connazionale, scrive unser Sigridchen. A parte che “vostro” implica che tutti i lettori del blog abbiano la stessa nazionalità di Salvatore Adamo, il che già è contestato e invalidato dai fatti. Poi che significa “connazionale”???? Che significa “nazione”????(Vabbè, se diamo retta a Talleyrand, questa è l’ultima domanda da fare a Sigrid, dal momento che il Belgio “n’est pas une nation”).
    Altrove ho dovuto leggere che Lena è una piccola belga (per puro ius sanguinis, evidentemente–mi sembra che la piccola sia nata e crescerà in Italia), che gli svedesi hanno/fanno/mangiano certe cose secondo lo stesso principio (credo che in quell’occasione si parlasse di Ikea) ecc. ecc.
    Ebbene, io seguivo questo blog perché–che bello!!!–mi offriva ricette INTERNAZIONALI, mi faceva spaziare a tavola e–io credevo–anche con la mente. Invece è proprio il contrario. Da alcuni mesi a questa parte non fa che mettere paletti nazionali, delimitare confini geografico-gastronomici, creare un NOI e un VOI che proprio non mi piacciono. Ebbene: io vi lascio. “Il Belgio non è una nazione. L’Italia non è che un’espressione geografica.” (Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord, politico vissuto 200 anni fa)

  • Gaia ha detto:

    bellissima l’illustrazione di oggi!

  • Figata! Userò twitter e qualsiasi altro mezzo :)

    Marco di Una cucina per Chiama

  • la Ucci ha detto:

    che idea bellissima, lo farò sicuramente :-)
    peccato che non ho un account twitter per lasciarne traccia (magari lo apro proprio per l’occasione).

  • risomandorlino ha detto:

    Che iniziatica romantica, mi piace, ora penso a dove e per il 14 il messaggino sarà posizionato nel mondo!! Un salutino, buon inizio settimana =)) Lys

  • valentin@ ha detto:

    bello, molto bello. si potrebbe istituire un giorno al mese per fare questa cosa assolutamente meravigliosa :-)

  • agnese ha detto:

    carina questa iniziativa!… nn so perchè ma mi ricorda il film “il favoloso mondo di amelie”, forse per questa cosa di regalare un momento bello ad uno sconosciuto

  • marika ha detto:

    forse qualcuno di noi (solo qualcuno eh…) si dimentica di quanto posa essere gratuita la felicità…ad esempio noto che quando per la strada saluti o sorridi a qualcuno, lo vedi quasi meravigliato….stupito!quindi l’iniziativa di oggi non può non piacermi molto,e spero che questi gesti gentili e generosi possano diventare sempre più spontanei fra noi…e chissà mai,mi auguro un giorno più naturali per i nostri figli….

  • Tery ha detto:

    Ma che idea dolcissima <3<3<3

  • claudia ha detto:

    Che bella questa idea!! Davvero molto originale e divertente… un sorriso è una delle cose più dolci che si possano regalare! ‘Mo mi organizzo e vedo che fare!! :)

  • Sarebbe carino tornare ai bigliettini di carta con un messaggio per una persona speciale …
    Buon 12 dicembre

  • ilaria ha detto:

    che bello poter trovare un biglietto per regalare un sorriso…a me farebbe piacere…magari in una giornata uggiosa quando tutto va storto, il pensiero che uno sconosciuto abbia pensato di far sorridere qualcuno è bellissimo…lo farò sicuramente lascerò mille bigliettini del sorriso
    buona giornata :D

  • Léia Silva ha detto:

    Che carina questa idea!
    Sicuramente parteciperò!
    Un abbraccio
    Léia

  • conosco già l’indirizzo del tergicristallo in cui mettere il biglietto..

    ti/vi bacio..

    valuzza

  • Alessandra ha detto:

    Magari scrivo anche una barzelletta cosi’ gli regalo pure una risata.
    Salvatore Adamo non lo conoscevo di sicuro!
    Ciao
    A.

  • Luca ha detto:

    Ciao, primo…bello l’aquilone!

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