Oggi vorrei inserire nel calendario dell’Avvento una nota che forse un po’ stona, ma non potevo non inserirla. E che ho saputo ieri che San Bernardo, molti se lo ricorderanno come storico commentatore su questo blog e probabilmente anche il più anziano dei cavoletto-amici, ci ha lasciato. Non so come né quando ma devo confessare che sono davvero molto dispiaciuta di non averlo potuto salutare altrimenti che non qui, ora. Per quel poco che l’ho conosciuto, e nonostante lo abbia coonsciuto in rete, Livio mi sembrava una persona di un’altra epoca, e credo che sarò sempre grata alla mia epoca per aver potuto conoscere anche quella, l’altra, tramite persone come lui che coltivano con entusiasma attività che vanno perdendosi: faceva foto con la pelicola che poi ti mandava via posta, scriveva mail ma anche lettere a mano, pasticciava con fili elettrici e batterie (ricordo di aver passato una giornata a firenze con lui e i fiorentini, tutti muniti di un lumino verde cavoletto da spillare sulla propria giacca in segno di riconoscimento…:) e realizzava persino lavoretti di legno intarsiato (tempo fa me ne mandò uno a forma di cavoletto…). Sono felice di aver conosciuto Livio, e anche se è tardi lo ringrazio di cuore per tutto l’entusiasma che ha messo nella frequentazione mia e degli altri lettori di questo blog. Uso quindi questo spazio per mandare un abbraccio a sua moglie e alla sua famiglia.
Per oggi poi, dura regola del calendario, avevo inizialmente previsto una ricetta di preparato per cioccolata calda da regalare. La ricetta ve la scrivo qui sotto, pensando che Livio sarebbe stato felice di un ultimo brindisi, con la cioccolata calda. Allora brindisi al cioccolato sia. Livio, questa è per te.
Per un barattolo di ‘cioccolata chai’ (speziata all’indiana): mescolare 100g di cacao non zuccherato in polvere, 100g di buon cioccolato fondente tritato piuttosto finemente, 3-4 cucchiai di zucchero di canna, due cucchiaini di cardamomo in polvere, un cucchiaino di cannella in polvere, una punta di zenzero in polvere, una punta di garofano in polvere e una punta di pepe nero macinato. Mescolare tutto, versare in un barattolo e regalare… Per consumarlo, basta versare 2 o 3 cucchiai di miscela in una tazza, completare con del latte caldissimo e mescolare.
Good point. I hadn’t tohguht about it quite that way. :)
livio, alias san berny. lui mi chiamava lady b. Ho ancora una lettera scritta di suo pugno con delle ricette “alcoliche”.
uomo particolare, fuori dal coro ma di rara eleganza.
sigrid, è stato bello leggere le tue parole per lui, anche se con giorni di ritardo.
grazie.
b
Fatto!!Ora devo abbellire il vasetto! Non so che capienza avesse il tuo ma dal mio avanzava giusto un cucchiaio e mezzo per provarla! :-p Credo proprio che sarà apprezzata!
:-(
Un ciao a Livio…
Qui oggi nevica e vorrei fare la famosa Boule de Neige. Chi mi aiuta?
Ragazze è natale! e i gusti sono gusti!
ma credo che in una fredda giornata questa “ricetta” sia come ricevere un caldo abbraccio aromatico. Quindi io la regalerò scrivendo proprio “coccola di Natale”.
Caro Livio, era adorabile chiacchierare insieme sui frutti dei nostri orti, di bricolage e letteratura. Con te se ne va un piccolo mondo di ironia e delicatezza, saggezza e simpatia. Ciao, San Bernardo!
Anche io voglio salutare Livio/San Bernardo, del pasticciamento di Milano ho un dolcissimo ricordo… Ho gurdato le foto proprio qualche giorno fa…
Accidenti Sigrid, ci son rimasta proprio male. Che gran peccato
ma se si aggiungessero 2/3 cucchiaini di fecola al tutto? aumentiamo la densità per chi lo desidera :)
Bon voyage, Livio!
@ Nero di seppia: mio padre è allergico al latte e quando io ero bambina non c’erano tutte le alternative che ci sono ora. Lui la faceva così: una tazza di acqua in un pentolino, 3 cucchiai di cacao, 1 di farina e 1 di zucchero (da aumentare se ti piace più dolce); una volta che il tutto era amalgamato faceva bollire piano piano fino a densità voluta che era, appunto, una specia di besciamella morbida! Certo non è come con il latte, ma tant’è…
Questa tua idea di regalare tè, tisane e cioccolata mi piace tantissimo! E’ un modo economico per fare comunque un regalo speciale in cui mettere un proprio tocco individuale. Personalmente, anche io preferisco la cioccolata “densotta” (non budino, chiaro) ma non ho mai provato a farla quindi non saprei come renderla tale. In realtà, purtroppo non posso bere il latte (le conseguenze sono devastanti). Dici che della semplice acqua possa andare bene lo stesso?
Grazie Sigrid per il bellissimo post su Livio, per noi era davvero una persona molto importante. E il brutto è che il più delle volte una persona si apprezza fino in fondo solo quando ti viene a mancare
comunque se l’addensate NON deve mica venire un budino o una crema pasticcera: deve comunque scorrere (diciamo come una besciamella non troppo viscosa)
A parte che l’idea è bellissima e la userò come piccolo regalo ma quanto mi piace che intervenga Bressanini con le spiegazioni scinetifico/storiche!
Ciao Silvia
@Sigrid Il fatto di avere lo stesso IP non è un indice di trollaggine. Anzi, pensa per esempio che il 90% degli abbonati a Fastweb in Italia hanno lo stesso IP… Potresti avere persino molte decine di migliaia di commentatori con lo stesso indirizzo di provenienza senza che questo faccia di loro la stessa persona o un troll. L’IP non è un identificatore unico di provenienza perché il NAT (usato da molti provider, aziende – tutte – e anche reti casalinghe) crea IP privati all’interno di una rete che possono avere anche milioni di indirizzi separati ma uscire su Internet con un solo IP.
Uhm, la cioccolata calda all’italiana è un budino solo per chi è campato a Ciobar. Ma i torinesi sanno bene cosa vuol dire cioccolata calda (e io domani vado da Fiorio e me ne faccio una con la panna).
Ciao San Bernardo! L’ho conosciuto al cavoletto-incontro a Milano al Teatro 7 insieme a Sigrid, e mi ha gentilmente spedito alcune fotografie che mi aveva scattato. Un signore di altri tempi!
Sulla densita’ della cioccolata: in casa mia c’e’ la lotta: io la voglio senza addensanti, moglie e figlio con addensanti. E’ solo questione di gusti.
Voglio ricordare che la cioccolata, come bevanda, arriva prima dell’invenzione del cioccolato (che e’ sostanzialmente un prodotto industriale da sempre), solo che una volta era estremamente grassa: il cacao si scioglieva nel latte nei vari locali in giro per l’europa, ma il cacao ha il 55% di grassi e la brodaglia risultante non era molto appetitosa, nonostante le spezie aggiunte.
Poi arriva il chimico Van Houten che inventa la pressa (l’ho raccontato nel mio Blog anni fa) e in questo modo estrae parte del burro di cacao dal cacao, che quindi diventa meno grasso (circa il 22% invece del 55%) e si puo’ aggiungere piu’ facilmente al latte.
Come sottoprodotto si ottiene il burro di cacao che poi qualcuno ha l’idea (in inghilterra) di aggiungere al cacao e allo zucchero per fare la prima tavoletta di cioccolato. Che pero’ si masticava, (era sostanzialmente come il cioccolato di Modica oggi). Per arrivare al fondente (cioe’ che si scioglie in bocca) dobbiamo aspettare Nestle’ e Lindt che inventano le macchine per il cioccolato al latte e per il concaggio, che rendono il cioccolato finalmente “scioglibile” in bocca (confesso che non apprezzo il cioccolato di Modica, non a caso il 99% dei produttori con l’invenzione del fondente e’ passato al nuovo metodo :)
Quindi, tornando alla cioccolata, se vogliamo l'”originale” era senza addensante, ma era “da ricchi” perche’ serve piu’ cacao. Se ci mettiamo un addensante possiamo permetterci meno cacao (che costava) e la consistenza e’ ovviamente diversa.
Scusate per la prolissita’ e buone feste
Dario
la cioccolata a me piace densa, e non sono mai riuscita a farla venire densa come piace a me (nè troppo nè troppo poco, e senza grumi, lol) in tazza.
l’ho gustata anche in messico e mi pare proprio che fosse densa!!!!!
può essere che questa diventerà un dolce regalo di natale (non richiede preparazione anticipata!) dell’ultim’ora :-)
Da come hai descritto Livio lo immaginoi quasi come perfetto protagonista di un film alla Amelie :) Brindo anche io per lui con questa cioccolata.
L’illustrazione di oggi mi fa impazzire.
Buona giornata!
Mari
Ciao Sigrid, anche io nella mia gioventú preferivo la cioccolata calda densa….ora dopo averacquistato un po di gusto nel mangiare e nel bere la preferisco non densa…
Ps: aggiungerei un cucchiaino di cioccolato per completare il tutto. ;-)
Ciao Livio! Cin!
Ciao San Bernardo, a ciascuno la sua cioccolata, la tua spero sia dolcissima se così ti piace.
grazie Sigrid per il bel ricordo di Livio……rammentava sempre la bella esperienza Milanese dalla quale uscì l’elefantino rosa e l’idea di aprire il forum dei pasticciatori fiorentini……
grazie Livio.. sei riuscito a far nascere una bella grande amicizia nel tuo orticello cercheremo di non deluderti continuando a coltivarlo e grazie anche alla “” padrona di casa “” come diceva lui …
grazie Sigrid…..
Ho conosciuto San Bernardo al ‘grande pasticciamento’ a Milano…mi unisco al tuo saluto e non aggiungo altre parole alle tue, che sono già abbastanza eloquenti…
Ricordo San Bernardo e le tante conversazioni di tento tempo fa qui sul Cavoletto … mi dispiace tanto che un animo cosí gentile se ne sia andato, mi é piaciuto molto che Sigrid abbia voluto ricordarlo, e ricordarlo cosí, con questa grazia ..
Quanto mi dispiace…ciao Livio! :'(
La cioccolata sembra fantastica, anch’io l’ho sempre preferita densa, ma i preparati industriali li trovo troppo dolci, eppure eppure con la panna…
:P
Io amo la cioccolata calda in tazza dal nesquik alle versioni più raffinate.. tanto quanto odio il ciobar e consimili. Quando ero bambina, le mie feste di compleanno (molto più semplici e intime delle orge attuali dei nostri piccoli mostri) erano a base di cioccolata in tazza e brioche (quelle scure e piatte all’italiana). Per l’occasione si usava la tovaglia blu di lino ricamata e il servizio buono di porcellana era eccezionalmente ra messo a disposizione del c.d. popolo basso.
Userò questo preparato per riempire dei microvasetti a tema natalizio che non sapevo come utilizzare (senza cardamomo che non amo) e li userò come segnaposto da regalare.
Grazie, quindi, per questa idea, Sigrid e anche, per questo goloso calendario dell’avvento (Io il mio l’ho copiato da una delle deliziose idee della sezione Kids di My Little Paris (una tela di quadro con incollate mollette rosse dell’Oviesse trasformate in piccoli babbi natale)…
Spero che il tuo amico livio sia seduto su una panchina a chiaccherare con la mia adorata amica che è volata via ormai sette anni fa e che in questo periodo dell’anno mi manca più che mai. Un bacio
:-)
Dico solo questo: Anna, Tamara e Matilde hanno lo stesso identico ip. Don’t feed the troll…
in effetti non avevo mai pensato di regalare un preparato “home made” per la cioccolata, bella idea!
@Simona: scatenato???
Solo perchè hai posto la questione sulla densità?
Io credo che voi lettrici siate un pò succubi della supponenza di Sigrid, subito tutte pronte a difenderla, appena qualcuno le fa notare qualcosa. Lei è così, se qualcuno mette un “ma” la sua insicurezza culinaria si fa avanti celata da un’acidità più che evidente.
Anch’io comunque la preferisco tipo Nesquik
Quando una persona speciale, anche se l’abbiamo solo sfiorata se ne va, è sempre un dispiacere- un affettuoso ultimo saluto a Livio, profumato al cioccolato e spezie.
E’ agghiacciante vedere come talebani e polemici siano sempre in agguato in questo spazio che dovrebbe essere di condivisione gioiosa: leggere i commenti di un blog è di solito un’esperienza che arricchisce i post con punti di vista simpatici e diversi. Ma francamente non riesco a capire il tono di tanti frequentatori. Mi auguro che come me anche gli altri lettori ignorino completamente i commenti che indicano non una diversità di opinione, ma l’appartenenza ad un diverso grado evolutivo.
P.s. Io amo la cioccolata liquida e speziata, mentre quella densa, così come budini e gelati al cioccolato, non riesco proprio ad apprezzarla. Ma con il cioccolato ho un rapporto travagliato, sebbene appassionato! :)
@Tamara rispondo come parte in causa, visto che ho scatenato io il tutto!!!! Non mi sembra per niente acida, solo esplicativa e va benissimo, basta leggere il suo commento fino in fondo.
A proposito poi della densità, in effetti io la faccio con cacao zucchero latte e un cucchiaio di farina, facendo bollire fino a che si addensa non come un budino, diciamo come una salsa colata sul dolce!!! Buona cioccolata a tutti!!!!!!!!!
l’acidità è nello spirito di chi legge…
Mi pare la classica questione di lana caprina, potremmo optare per il quantitativo di cioccolata/cacao in ordine alla catalogazione e chiamarla “cioccolata calda” se e’ bella scura e “latte al cioccolato” se predomina il bianco!
beh Sigrid, sempre acida con chi non la pensa come te eh??
non ti smentisci mai
Grazie per questa deliziosa idea
ciao
a proposito della densità della cioccolata, su wikipedia la danno come varianti della cioccolata calda in italia e anche in spagna (e quindi in tutto il resto del mondo no… :-)
http://en.wikipedia.org/wiki/Hot_chocolate
per chi discuteva sulla questione del nome, dicendo che questa qui non dovrebbe chiamarsi cioccolata ma latte al cioccolato, farei presente che la versione densa è, esattamente come la mia, un latte al cioccolato, con aggiunta di fecola (personalmente proporrei quindi, per la versione densa, la denominazione ‘latte al cioccolato speziato con fecola’ ecco :-) (suvvia, sto scherzando, è una questione di punti di vista, e meno male che lo è… :-)
grazie Sigrid per il tuo ricordo di Livio e per la ricetta facile e veloce di oggi..credo la farò mia presto.. si vede che mi piace il tuo calendario dell’Avvento?! prima non scrivevo mai, ora sono commentatrice assidua ;) spero di non perdere l’abitudine, anzi lo metterò tra i propositi del 2012!
Allora, non credo ci sia una vera regola nazionale sulla cioccolata calda: a me piace budinosa, ma certo che se mi si presenta una cioccolata molto liquida non è che non me la bevo… Scherzi a parte, credo che sia una cosa troppo universale da poter essere strettamente nazionalizzata, quindi.. ognuno la fa come vuole! Io ci metto un pizzico di fecola, oltre a cacao e cioccolato, quando la faccio solo per me.. mia sorella, ad esempio inorridise davanti alle mie tazze budinose.. e siamo italiane tutte e due!!!
bella idea, molto speziata e buona e carina da regalare! foto bellissima!
non ho avuto la fortuna di conoscere Livio, ma con le tue parole e i tuoi ricordi ci hai regalato un pò di lui. grazie e ciao Livio
So già a chi regalarla!! :-) Devo solo cercare un barattolo!
non lo sapevo di Livio. Lo avevo conosciuto a quel famoso raduno fiorentino con i filini luminosi e poi era passato un paio di volte in negozio e era rimasto a chiacchierare due ore con il mio babbo su come i loro nonni facevano la zuppa inglese. mi dispiace davvero.
il tuo saluto a Livio – che non ho avuto la fortuna di conoscere – mi ha fatto riflettere. tendiamo tutti a relegare le cose belle, le persone belle, i pensieri belli in un’epoca passata e poi? anche noi siamo persone belle finchè siamo capaci di ricordare così un amico. Basta non farsi travolgere dalla inciviltà – e questo vale oggi come ieri.
genialeeee!!! oggi seguendo le tue indicazioni ho liberato alcuni bigliettini di auguri su auto di sconosciuti… bello! e oggi è il mio compleanno quindi ho deciso di ripetere l’iniziativa ogni anno…
Oh sì, questa è proprio una differenza culturale. Io infatti al contrario di te non sopporto le cioccolate liquide, mi ricordano troppo il nesquik, io preferisco quelle belle dense!
ciao San Bernarlo, ciao Livio, ti saluto con una lacrima.
Mi sono accorta che NON lo leggevo più da te
Che brutta notizia. Proprio qualche giorno fa mi sono chiesta come mai non commentasse più, stavo rileggendo i suoi commenti sul mio blog (cioè, su quello che sto recuperando dalla memoria cache di google, Aruba me lo ha cancellato definitivamente) e da lì mi sono accorta che lo leggevo più da te. Ciao San Berny, un abbraccio.
mi ricordo i vari commenti di San Bernardo… ciao Livio, mi unisco a questo caldo e speziato saluto.
Chi ha detto che la cioccolata in tazza italiana dev’essere un budino?? Gli addensanti non sono porcherie, se per addensanti si intende farina, fecola o altro.
E poi far bollire serve appunto a far sì che l’addensante si leghi al resto e renda cremoso il composto. Ovvio che non ha senso far bollire la tua preparazione.
Questa a mio parere non è un preparato per cioccolata in tazza, ma per un buon latte al cioccolato speziato.
Ciao Livio
Mi unisco al brindisi per Livio, mai conosciuto ma siamo tutti sotto il medesimo cielo. Stellato.
E’ da parecchio che seguo questo blog ma Livio nn l’avevo mai “letto”. Mi aggiungo comunque al pensiero perchè da quel che dici sembrava davvero una persona interessante. Leggendo la ricetta mi hai fatto ripensare al chai di istanbul, il tè speziato…mi manca così tanto quella città. un saluto!
un delicato omaggio al grande San Bernardo, arrivederci….Marika
Sento già il profumo…. posso farti i complimenti anche per le foto? sono bellissime.
mi associo al brindisi per Livio! E’ veramente triste quando se ne va una persona di “altri tempi”…
Per quanto riguarda la cioccolata, anch’io detesto quella cioccolata in tazza simil budino…da modicana doc, la cioccolata deve mantenere la “sua” consistenza, altrimenti il sapore e gli aromi non si apprezzano come si deve.
Un caro saluto
elisa
e qui si rivedono quelle sacrosante differenze che fanno innorridire alcuni…. e che invece a me incuriosiscono tanto!
per voialtri belgi (tra cui mio marito)la cioccolata ha una consistenza diversa….”noi” siamo abituati ad una calda crema di cioccolata.
che poi sicuramente saranno addensanti cattivi ma a me piace così tanto quella consistenza densa che in belgio non riesco proprio a prenderla…. e mi devo consolare con le vostre meravigliose birre o con un caldo waffle… che si deve fare per campare eh!
e infine un bridisi a livio e a tutte coloro che con i loro modi cortesi ci hanno fatto conoscere un mondo antico che forse non c’è più.
ciao san bernardo. grazie sigrid per averlo ricordato con tanta dolcezza.
@simona&matilde: credo che a parte in alcuni preparati industriali che si trovano nei bar, gli addensanti nella cioccolata calda non ci vanno proprio (poi per carità, è tutto una questione di punti di riferimenti e capisco che forsec’è chi è abituato diversamente ma per me la cioccolata non è assolutamente mai stato una robe che avesse la densità della crema pasticciera…:-) al massimo si può suggerire un’aggiunta di panna insieme al latte ma tutto qui, far bollire non serve a far addensare (il cacao non è un addensante), a meno ovviamente che non si contasse sull’evaporazione del latte ma per questo bisognerebbe far bollire per tanto tempo.
Anche io ho saputo ieri e sono molto addolorata era una persona speciale, Sigrid l’hai descritto perfettamente.
E’ stato lui a formare il gruppetto dei Fiorentini ed a tenerlo unito, ci mancherà molto di là nell’orticello che non ha più il suo guardiano che ogni sera chiudeva i cancelli.
Ciao elefantino rosa la tua zampona verde rimarrà sempre nel mio cuore.
Che belle parole, mi hai toccato il cuore!
Anche se no lo ho conosciuto lascio il mio abbraccio alla sua famiglia.
Léia
niente addensanti tipo fecola o maizena o che so io?
Un cin a Livio! E una domanda: versando solo il latte la cioccolata non si addensa, è più un latte al cioccolato chai ( fantastico, per carità)… Forse bisogna pentolinare il tutto, no??
Un abbraccio a te e grazie per il gentile e delicato ricordo di Livio. Credo che gli avrebbe fatto piacere un bel bicchiere di cioccolata condiviso con tutte noi
Bel post…davvero commovente…e cioccolata calda sia!
Non lo abbiamo conosciuto, ma ci uniamo a te nel ricordarlo brindando a lui e a tutti quelli “di un’altra epoca” con una tazza di cioccolata calda.
Sì, da come lo descrivi, Livio sarebbe stato felice di questo brindisi al cioccolato…
Grazie per la ricetta, Sigrid. Voglio proprio farlo questo preparato. Quindi ho una domanda: come faccio a evitare che, versando il latte, il cacao formi dei grumi?
un cin a Livio, allora…
Non ho conosciuto Livio ma mi associo al brindisi. La cioccolata in ricordo di foodblogger è davvero un bel tributo.
Le tue parole sono molto toccanti. Un caro saluto a Livio
Un saluto a Livio che starà sorseggiando il tuo cioccolato caldo con mio padre :)
cin :(
:’)
Ma quanto mi piace questa foto!!!!
Oltre all’idea che è deliziosa, ma proprio la foto mi ha fatto innamorare! :))
..un brindisi a tutti quelli dell’altra epoca che hanno accompagnato il nostro cammino e che ora bevono in compagnia di livio, ciao miei cari