Galettes et petits choux braisés au cidre

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Per quelli che non se ne fossero accorti (lol) oggi è la chandeleur, oppure, come si dice dale mie parti, lichtmis (che poi è in sostanza la fetsa della presentazione del cristo al Tempio…) e la principale conseguenza di questa festa è che oggi… si fanno le crespelle. Siccome però fin qui ve le ho quasi servite in salsine dolci, oggi ve la faccio à la bretonne, con delle crespelle al grano saraceno, le galettes, che si farciscono un po’ con quel che si vuole (o quello che si ha nel frigo). Io non ho resistito a personalizzarle in chiave cavolettiana, con dei cavoletti brasati con un delizioso sidro irlandese che mi è capitato per le mani (teh, davvero, si fa del sidro in irlanda?? – non chiedere a me, l’ho scoperto l’altro giorno…), decisamente interessante, molto più delicato e leggero dei suoi cuginetti normanni, insieme a pancetta, cipolla e panna, insomma, tutto un programma…

Lato abbinamento musicale vi risparmio le choeur des bigoudènes de St Malo e vi lascio un piezz’ e cor’, una canzoncina dell’ultimo album di nilda fernandez, il mio eroe musicale di quando avevo quindici anni (comunque, no, non è una donna, e comunque, si, dalla voce sembra una donna…), mille critiche si possono fare a ‘sto album, a’voja (una per tutti: è un po’ vecchiotto tutto ciò… :-) ma non si può dire che non siano curati, come sono sempre stati, gli arrangiamenti musicali e nemmeno i testi mancano mai di una sottile vena poetica nutrita di melancolia (anche se poi, mi accorgo ora, le canzoni di fernandez ricordano sempre quanto sia bello il cielo e l’idea di libertà, e forse sono belle proprio per quello). Quindi, leitmotiv di queste cupe giornate di baudelairiane memoria è questo ♫ Je lui ♪, prontamente adottata da Lena in quanto ninna nanna…

Piuttosto, easy peasy, le galettes bretonnes au blé noir si fanno mescolando 150g di farina 00 con 150g di farina di grano saraceno, aggiungere 10g di sale, due uova e circa 7dl di acqua mescolando con una frusta fino a ottenere una pastella bella lente. Lasciar riposare per 2 ore al fresco poi riprendere la pastella, scaldare la più grande padella che avete (presumo nessuno sia cosi pazzo da essersi portato dalla bretagna il testo di ghisa tradizionale…), far sciogliere una puntina di burro poi versare due mestolini, circa, di pastella, farla aderire su tutta la superficie della padella, lasciar cuocere, poi girare, insomma si procede come per delle crepes normalissime. Se avete poi un ripieno che guadagna a essere scaldato un po’ vi conviene lasciar cuocere la galette su un lato solo, farcirla e piegare i bordi sulla farcia (senza cuocere quindi il secondo lato), se preferite invece fare una cena fai-da-te, cuocete le galettes su entrambi i lati e portateli in tavola insieme a tutti i condimenti, dopodiché ciascuno fa come gli pare. Lato condimenti, quello più classico è formaggio tipo groviera con prosciutto cotto e un uova (strappazzato o sgusciato direttamente sulla galette e cotto li dento), ma poi si può fare di tutto, dal salmone con il formaggio fresco alla mozzalla coi pomodori (sic) passando per dei misti di verdure cotte, funghi, porri, gamberi, panna, insomma, chi più ne ha più ne metta, fate davvero prima a guardare cosa avete in frigo… Io in frigo avevo dei cavoletto, appunto.

Cavoletto brasati al sidro: Tagliare a listarelle una piccola cipolla e farla rinvenire con una noce di burro. Aggiungere 80g di pancetta affumicata tagliata a dadini, lasciar rosolare per qualche minuto. Aggiungere poi 300g di cavoletti (precedentemente puliti, sbollentato per 2 minuti e tagliati in 4 spicchi), e lasciar insaporire mescolando. Versare 2dl di sidro (Magners, si trova nei pub e nelle birrerie – purtroppo pare che in italia non si trovi al dettaglio, per i pub invece lo commercalizza gma), abassare la fiamma e lasciar cuocere piano per una ventina di minuti. A fine cottura, aggiungere 4 cucchiai di panna fresca, aggiustare il condimento e spegnere. Et bien vous m’en direz des nouvelles! ;-)

posate in plastica effetto argenteria | gloria baldocchi
straccio di lino | ikea
bicchiere | duralex
piatto e tovaglietta | vintage

68 Commenti

  • Rossana ha detto:

    Ma che belle queste galettes! Anche io le preparo spesso con 100% farina saracena.
    Mia figlia è celiaca e non potrei fare diversamente, ma sono comunque ottime.

  • simona la peste ha detto:

    che idea mi hai dato! spesso preparo le crepes, ma classiche.
    ho giusto della farina nera, non saracena, ma ai cereali.. per delle dolci crepes della colazione :)
    magari con della marmellatina home made!

  • laure-sophie ha detto:

    Rhooooo! Nilda Fernandez…ça ne nous rajeunit pas hein! Dire qu’il était venu dans mon lycée pour parler avec les “djeunes” à la cafétéria.
    Du cidre sans aller dépenser tout ses sous à un magasin franco français romain, il y en a aussi à l’agricoltura Nuova (castel di Leva, sur la pontina), pas du français mais bio (comme tout ce qui s’y vend). La farine de blé noire, chez naturasi??
    ciaoo

  • Qui a Lux, durante il pomeriggio della candelora si vedono gruppetti di bimbi con le lanterne accese e i sacchetti, che girano per le case, cantando! Immaginatevi il tutto con la neve, veramente suggestivo. Ottima la tua idea, xxx!

  • Attendevo questo post! ;-)
    Questa è stata la mia prima Chandeleur in Francia e l’ho festeggiata con una classica crepe alla nutella. Un po’ di Francia e un po’ d’Italia, ne avevo bisogno. ;-)

  • risomandorlino ha detto:

    MhMh, curiosa l’omelette de la mère poulard di mont saint michel(62 Ci) … l’assaggerei volentieri!! =) Lys

  • Ci ha detto:

    scusa Sigrid ma visto che siamo in tema di gallettes bretoni e crepes, non conosci per caso la recette de l’omelette de la mère poulard di mont saint michel (che come è noto pure si trova al confine con la bretagna ) ?? come saprai bene si usa allo stesso modo ma è sofficissima.anche se il ristorante dove si mangiano è ormai un’impresa commerciale e non ha più molto di casareccio (con buona pace di mere poulard), mi sono piaciute moltissimo in loco con prosciutto e formaggio Ho provato a rifarle, non sono venute neanche troppo male ma vorrei migliorare (avevo provato – con tecnica inventata di sana pianta da me -separando gli albumi, montandoli a neve e rimescolandoli piano piano con i tuorli…). certo lo so che lì le preparano con cucchiaiate di burro salato che si vende a secchi e le fanno cuocere nel camino con padelle dal manico lunghissimo (questo particolare è un po’ difficile da riprodurre), ma ci sarà pure un modo per avvicinarsi alle originali…

  • Francesca ha detto:

    Contesto un po’ la ricetta. Le galettes bretoni originali migliori che abbia mai assaggiato (e anche fatto personalmente) non hanno farina di grano o cereali simili, ma sono unicamente di grano saraceno (il che farà felici anche i celiaci perché il grano saraceno è ideale per loro). La ricetta è la seguente, per 4/5 galettes piuttosto grandi: 250 grammi di farina di grano saraceno, 2 uova intere, 250 grammi di acqua, 250 grammi di latte intero, 40 grammi di burro (demi-sec bretone sarebbe molto meglio, sciolto al microonde o similia), sale e pepe. Mescolare la pastella, magari iniziando dalle uova e la latte e poi aggiungendo l’acqua, la farina e alla fine burro, sale e pepe. Mettere in frigo, ben chiusa da una pellicola, per almeno 12/24 ore. Il giorno dopo sarà orribile a vedersi, ma dopo una breve mescolata sarà pronta e morbidissima. Imburrare abbondantemente la padella piatta per le crêpes (più grande è, meglio è) e poi cuocere come dice Sigrid, probabilmente meglio da un lato solo se fate la completa classica (uovo, groviera e prosciutto cotto) perché altrimenti l’uovo non avrà il tempo di cuocersi (alla fine deve essere simile ad un uovo al tegamino, col bianco cotto ma il rosso ancora liquido) e nemmeno il formaggio di sciogliersi.
    In questo modo le galettes vengono morbide, facili da stendere e consono assolutamente ne simili a crespelle ne si spaccano da tutte le parti. Vi assicuro che con un po’ di pratica sono assolutamente fatte come si deve, anche senza l’attrezzatura giusta. Impossibile però senza la padella piattissima e grande, meglio antiaderente, e senza abbondantissimo burro, senza il quale tanto vale lasciar perdere, secondo me. Un consiglio, fra una galette e l’altra togliete la padella dal fuoco e asciugate il burro residuo con della carta assorbente da cucina, un questo modo ogni galette sarà imburrata di fresco e non ricuocerete i residui del burro, evitando di superare temperature pericolose e di mangiare burro bruciato. Ripeto, non lesinate col burro, il segreto è tutto lì.

  • Sigrid ha detto:

    @roby: stralol! :-) Guarda, non so proprio cosa venda come dischi, di sicuro però siamo a cifre neanche lontanamente paragonabili a quelle di erooooos :-) Insomma, direi che è conosciuto (anzi era, missà che ‘andava’ un po’ di più una quindicina di anni fa che non adesso, cosi a naso…), insomma è un po’ di nicchia, non esattamente un eroe nazionale… Diciamo che la sua musica ha delle ispirazioni chiaramente globetrotter e un po’ anche circense, insomma si capiva che il tipino era più vicino a un saltimbanco che a un divo – comunque qualcuno dovrebbe dirgli che il fumo fa male ;-) – in ogni caso dal quadro che ci hai descritto (e cosi pittoresco non me lo sarei aspettato nemmeno io, devo dire, lol) mi pare non ti abbia fatto tutta sta gran impressione… :-))

    @marcella: aaaaarghhhh, ooooooh, li vogliooooooo!!!!! :-))

    @lorenzo: croccanti? beh no ddai proprio croccanti no, più sottili e più secche un po’ si, ma secondo me appunto per averli cosi e con il 100% di grano saraceno ci vuole il testo, in padella vengono per forza di cosa più spesse, e se non tagli con la farina 00, mi pare, ti vengono crespelle che si spaccano da tutte le parti… insomma, certo, non sono identiche alle vere galettes fatte come si deve, ma temo sia difficile se non impossibile riprodurle sensa l’attrezzatura giusta…

  • mamma che spettacolo! mi piace sia la versione da cuocere e mangiare subito, sia quella fai da te, per una bella serata tra amici!
    Quel sidro l’ho provato anche io, è buono! Ho in frigo anche la versione alla pera, che non ho ancora provato… sto aspettando la ricetta giusta.
    Buon week end!

  • Serena R. ha detto:

    Che bella la ricetta delle galettes bretonnes! Io le ho scoperte in viaggio di nozze e me ne sono innamorata!!!! Da allora provo a riprodurre quel gusto e quella consistenza senza però riuscirci…..sarà che i ricordi sono inavvicinabili???? Proverò la tua versione….chissà che non sia la volta buona…..
    Certo avrei bisogno anche di qualche dritta per il sidro….quello che trovo in vendita qui è sempre una delusione….

  • agnese ha detto:

    curiosissima di provare questo sidro irlandese! ma l’hai trovato qui a roma?

  • Léia Silva ha detto:

    Non conoscevo questa festa! Mi é piaciuto molto la tua personalizzazione con i cavoletti.
    Ti auguro un belissimo weekend.
    Léia

  • Sonia M ha detto:

    Ciao Sigrid mi piace molto la rusticità della farina di grano saraceno e il tuo mi pare un buon accostamento cavolettiano :P – come potrebbe non essere il contrario!-
    @LaRoby se sei la Roby che vive vicino a me poi mi racconterai davanti ad una buona tazza di caffè di questi tuoi incontri interessanti ;)))
    Buon fine settimana

  • LaRoby ha detto:

    :-)))) Sigrid, a dire il vero – prima di leggere il tuo post – dubitavo fortemente che i miei amici mi stessero raccontando la verità!!! Continuavano a ripetermi che è un idolo musicale per molti in Francia, ma è come se qualcuno mi raccontasse che Eros Ramazzotti quando va a Parigi, dorme su un materasso per terra, gira tutto il giorno con i pantaloni del pigiama e non si pettina per giorni interi….

  • marcella ha detto:

    http://halwatishop.com/epages/box2131.sf/fr_FR/?ObjectPath=/Shops/box2131/Categories/Les_Nouveautes ohoh guarda cos’ho trovato! sarebbero dei biscottini bellissimi x Lena!

  • Gaia ha detto:

    non impazzisco per la farina di grano saraceno ma quei cavoletti brasati al sidro mi ispirano parecchio ;-)

  • Lorenzo ha detto:

    :-)
    Indubitabilmente buone, ma quelle nella vera ricetta originale (solo farina di grano saraceno, acqua e sale) sono superlative, più saporite e croccanti, anche se un pochino più difficili da realizzare.
    Provate!
    :-P

  • Vanessa ha detto:

    E’ bellissimo l’album Ti Amo di Nilda Fernandez… Grazie per questa scoperta!

  • Arianna ha detto:

    Ciao!
    Le tue ricette sono una più bella dell’altra… non commento, ma spulcio molto volentieri facendomi sempre venire l’acquolina in bocca e traendo ispirazioni!
    Per questo ho deciso di inserirti nella lista dei blog premiati col Versatile Blogger award… fai un salto nel mio blog se ti va – mi farebbe mooooolto piacere! :)

    Ancora complimenti!!!

  • Allora Buona candelora!
    Ho un bel pacco di farina di grano saraceno che aspetta ormai da troppo tempo di essere usato.
    Vuoi vedere che ora lo sveglio dal suo torpore??!?!
    ;-)

  • Isabeau ha detto:

    Non sono molti a sapere della Candelora, o di Imbolc.
    Io festeggio tutta la ruota dell’anno per ringraziare la nostra terra di tutti i regali che ci fa.

    E mi sembrano davvero ottime queste crespelle per festeggiare questa giornata.
    Inoltre complimenti per la foto, è molto suggestiva.

  • allora è telepatia, la candelora non l’avevo presente, ma questa settimana è già la seconda volta che faccio crepes, dolci però che le bimbe adorano con quella nota crema alle nocciole o con la marmellata. Una super coccola dopo cena!
    Sigrid, ma il cavolendario? hai forse deciso di non farlo più?? dimmelo ti prego, così metto fine alla mia agonia!!

  • Saruk ha detto:

    le galettes sono BUONISSIME!!!! E questa ricetta mi sembra davvero interessante.

  • Lorenza ha detto:

    oh, le crepes bretoni… ho uno splendido ricordo di quelle che ho mangiato a Parigi, alla “Creperie de Cluny” (http://www.creperiedecluny.fr/), slurp! mi ero pappata la Complete, proprio con formaggio-prosciutto-uovo.
    Non vedevo l’ora di avere la ricettina per poterle rifare! Grazie Sigrid!

  • Claudia ha detto:

    “Dalla Madonna della Candelora, dall’inverno siamo fora”…..sèèèèè, ci sono 65 cm di neve a Bologna!!! Bbbòne le crespelle Sig’

  • Elena+2 ha detto:

    Io le crepes con il grano saraceno le farcisco con formaggio e bietoline, insomma una chiara rivisitazione dei pizzoccheri, ma diciamo che possiamo sacrificarci e provare anche queste, va…

  • Enrico ha detto:

    @Susi (34): ad agricoltura nuova c’è il sidro irlandese? allora ci vado subito, è dietro casa…Chi conosce a paris la creperie bretonne a rue vielle du temple? non ci sono stato perchè quel giorno era chiusa….arghhhhhhhhh

  • The life after ha detto:

    Ad Amburgo c’è un ristorantino fantastico che fa quasi esclusivamente le galettes bretonnes! Non vedo l’ora di tornarci!

    The Life After

  • donatella ha detto:

    sììì: in Irlanda ne fanno eccome di sidro! l’ho bevuto in ogni pub che ho esplorato… ma siccome a me non piace, dopo mi dovevo sempre rifare la bocca con una (o più….) birra!
    che belle queste crepes!

  • QuaderniGolosi ha detto:

    Buonissime queste galette anche di prima mattina!

  • Costanza Saglio ha detto:

    Ciao!! Un’amica mi ha segnalato la tua fantastica mini guida alla Parigi golosa, e siccome ho un blog di viaggi che recentemente h parlato proprio di questo, volevo dirti che la condividerò su facebook indicando il tuo blog!! Spero ti faccia piacere!!
    C.

    http://thetraveleater.com

  • Stefania O ha detto:

    Reinterpreterò il tutto in chiave totally gluten free! ;)

  • BK ha detto:

    Dear Cavoletto, la mia bambina piu’ piccola, Abigail, 17 mesi, ha apprezzato molto le tue galettes—daltronde nella nostra tradizione il grano saraceno (kasha) e’ utilizzatissimo ed amatissimo. Ho copiato anche il ripieno (sans pancetta, pero’).
    Non le e’ pero’ piaciuta molto, credo, la canzone, visto che ha iniziato a piangere dopo 10 secondi—pazienza :)

  • susi ha detto:

    il sidro si trova, a Roma, all’azienda agricola “Agricoltura Nuova”, sulla Pontina, alla riserva di Decima. Hanno anche un banco al mercato di Roma 70.

  • Bruna Cipriani ha detto:

    Le crepes di grano saraceno le ho preparate per Natale in una sorta di pizzocchero valtellinese destrutturato ( è sul mio blog se vuoi vedere.
    Il grano saraceno fa proprio parte della cultura e della coltura nord europea…

  • Tilia ha detto:

    Io ho fatto un nuovo intruglio oggi, per mancanza di latte l’ho sostituito con panna tedesca con fermenti (non ho idea di cosa sia, somiglia un po’ allo yogurt) e latte d’avena. Buone buone, tanto che sto considerando di usarla ancora questa panna alemanna ;)

  • bucciadilimone ha detto:

    Per adesso sono in trasferta, ma appena torno, neve permettendo, mi metterò a cucinare le crespelle..è da tanto che non ne mangio!!!
    Un caro saluto!
    elisa

  • Babi ha detto:

    Da noi non si festeggia la Candelora, la conoscevo, ma non sapevo delle crepes. Le tue sono particolari, mi segno la ricetta e prima o poi le provo! Grazie, buona serata, Babi

  • serena ha detto:

    concordo: anche per me è stata una sorpresa scoprire il sidro irlandese quando vivevo a Limerick. Niente a che fare con la Guinness, ca va sans dire, ma un gusto leggero e pulito che mi ha conquistata!

  • ornella ha detto:

    mamma mia che brutta roba, solo a guardarle mi passa l’appetito!

  • Chiara ha detto:

    le crepes le faccio tutti gli anni, ma quest’anno con una mano cullo il cucciolo di un mese, con l’altra cucino, stiro, lavo…non sapevo dove tenere la monetina! ;) cmq Sigrid, il testo di ghisa no, ma ho portato in aereo (bei tempi quelli…) la macchina per la raclette ché all’epoca in Italia non si vendeva! Alla follia culinaria non c’è limite, mi sa! :)

  • ziaincucina ha detto:

    a si oggi è la Candelora!! La mia famiglia mi assorbe troppo! Questa ricetta con i cavoletti è da provare..

  • risomandorlino ha detto:

    Ultimamente sono assolutamente rapita da tutto ciò che si presenta in sfoglia dopo essere passato in padella…blinis, crepes, crespelle/gallettes. Queste fanno subito grande apetito e tavolo con tanti amici intorno!! Cara Sigrid, Buona Chandeleur..anche se quasi finita, e grazie mille per la bella ricettina…=)) a presto Lys

  • fiorentina ha detto:

    Questa sì che è una bella ricetta! E anche originale! E mi fa venire in mente la creperie Canettes in Rue des Canettes a Parigi, zona Saint Germain, dove fanno le crepes e le galettes più buone della città!

  • Gian dei Brughi ha detto:

    ma scusa, ci hanno la voce uguale!!!!!!!
    (e poi non mi toccate La Chartreuse che è l’amore mio di sempre e che sono sicura fa benisssssimo anche ai bambini. Fabrizio del Dongo forever!)

  • Le galettes…semplicemente adorabili!!!perfette in tutte le “salse”…poi la foto è veramente elegante :)

  • Laura Malouine ha detto:

    @ Sigrid : Se ti interessa (anzi se interessa a Lena) la letteratura bretone per l’infanzia, sono molto carini i libri delle edizioni béluga (coop breizh) e in particolare quelli della serie ‘ma première légende de Bretagne’ : http://www.coop-breizh.fr/rubrique-423,ma-premiere-legende.fr.htm.
    Subirà meno traumi che dalla lettura de La Chartreuse de Parme… (ma forse si addormenterà meno rapidamente… :-) )

  • Sigrid ha detto:

    @gian: scusa ma mmo mi devi spiegare cosa c’entra mai patty pravooooo??? :-)))

    @laura: miiitiiicaaaaa ma c’è tutta una letteratura bretone per l’infanzia di cui ero allor scuro (missà che mi faccio un giro su amazon anche perché arrivati intorno a p.100 di La chartreuse de Parme all’ora della nanna forse sarebbe ora di cambiare registro… :-)
    ps. oh beh certo se vuoi suggerirle la ricette a me fa solo piacere (la galette du petit chou de bruxelles, no? :-) e prima o poi la verrò ad assaggiare certooooo!!! :-)

    @simona, tipprego, postaci una foto delle tue crespelle blu!! :-)

    @mardou: concordo, sono tutte cose ugualmente utili e importanti… (però per favore non mi menzionare i tappeti marocchini che mi viene l’acidità di stomaco se ci ripenso, anzi se qualcuno li vuole barattare contro il testo bretone… :-))

    @laroby: no ma dico stai scherzandoooooo??? e me l dici cosi??!!! :-D

    @elvira. mmm, no, in effetti… e infatto momo me ne vo a prepararne un paio di bianche e dolci, con monetina :-)

  • Laura Malouine ha detto:

    PS : posso suggerire questo ripieno a un’amica che ha una crêperie qui a St Malo ? (propongo di metterla in menu’ chiamandola Galette Belge o Galette Sigrid…)

  • Laura Malouine ha detto:

    Qui non posso non commentare ! sarà mica l’ispirazione di Trotro à St. Malo ??? A questo punto Lena è pronta per http://www.amazon.fr/Une-petite-cr%C3%AApi%C3%A8re-Christophe-Boncens/dp/2843463572
    A quando la visita bretone ? :-))))

    Un bacione

  • lunadeiboschi ha detto:

    “A la santa Candelora,de l’inverno semo fora…” Così diceva la mia nonna, ma erano altri tempi, evidentemente.
    Qui si nuota nella neve, tanta ne è venuta, ed in effetti visto che domani, San Biagio, ci si fa benedire la gola contro i malanni da freddo, è bene coprirsi e coccolarsi con un cibo buono buono… le crepes sono adattissime! In Francia le ho scoperte con burro salato e caramello, in Svizzera a Friburgo con porri e salsiccia…gnam!
    Queste col grano saraceno mi mancano, ma non ci vuole nulla a provarle :)
    Bon appétit! :)

  • Buccia ha detto:

    crepes e galettes mi sono sempre piaciute, ma chissà perché era tantissimo che non le facevo, fino al mese scorso, in cui ho comprato farine di qualunque tipo e mi sono scatenata!
    farina di grano saraceno – check! pronti per queste galettes bretonnes au blé noir =)

  • Valeria ha detto:

    io faccio le tue, tiè! stasera stessa, pure!

  • Simona ha detto:

    Allora niente grano saraceno ma userò la farina di mais blu biologica portata dagli Stati Uniti… Ha un retrogusto rustico e “pannocchioso” che secondo me ci sta da Dio!!!!!

  • benedetta ha detto:

    ho già lasciato un messaggio a questo post, ma ho ascoltato la canzone di Nilda che suggerivi e mi è piaciuta talmente tanto che volevo ringraziarti per avermela fatta scoprire. ^_^

  • Paprika&Paprika ha detto:

    Tutto terriblement chiccoso : le crepes con i choux!

  • Gian dei Brughi ha detto:

    ummmamma sembra troppo Patty Pravo !!!!!

  • Mardou Fox ha detto:

    Basta solo nominarle, le gallette bretoni, perché mi torni in mente l’università e le nottate passate a disegnare in cui – immancabilmente – a un certo punto ti veniva una fame senza perdono. A quei tempi Carla (sempre lei, la mia migliore amica, quella che ha comprato casa a Parigi) cucinava ancora – ma con un congenito poco occhio alla proporzione – e una notte preparò qualcosa come un centinaio di gallette bretoni con cui poi ingolfammo il surgelatore di sua mamma. Per la cronaca: sì, lei il testo di ghisa originale ce l’aveva perché la sua mitica mamma era stata così pazza da portarselo dietro fino a Napoli dopo un viaggio in Bretagna. Così come si era portata dietro un mucchio di tappeti dal Marocco, una maxi padella per paella (sembra uno scioglilingua) dalla Spagna, uno scoiattolo impagliato (!) dalla Svizzera e una cesta grande quanto una valigia da Berlino.

  • LaRoby ha detto:

    Sigrid! Ma lo sai che ho conosciuto Nilda l’estate scorsa??? A Venezia, in casa di amici comuni, componeva al piano in compagnia di qualche birra e un pacchetto di sigarette. Un folletto biondo che sembrava appartenere ad un altro spazio-tempo….

  • Elvira ha detto:

    immagino che il salto della crèpes con la moneta nell’altra mano non venga bene con il testo di ghisa bretone o con la padella gigante… :-D
    Uff, questo è il primo anno da un bel po’ che salto le crèpes della candelora, l’hanno prossimo mi rifaccio, galettes e crèpes a volontà :)

  • benedetta ha detto:

    Amo talmente il grano saraceno che non posso non preparare queste gallette.
    Dopo aver poi vissuto un anno a Bruxelles poi questi cavoletti me lo ricordano troppo… e mi manca tanto la mia Bruxelles…
    Copio la ricetta quindi e ti mando un abbraccio!

  • adoro le ricette della tradizione!!!
    La candelora “se sole solicello siamo a metà dell’ invernello se tempesta e gragnola dell’ inverno siamo fora” (filastrocca della montagna pratese dove è nata mia mamma! :-) )

  • Giulia ha detto:

    Wow! Devono essere super! Poi ora che i cavoletti sono di stagione…proverò di sicuro!! :D

  • quandofuoripiove ha detto:

    Ogni anno per la candelora non manco di fare una capatina per la “mia” tradizionale ricetta di crepes! ;) Grazie! Purtroppo passo la versione di quest’anno (vediamo, mi manca il sidro-irlandese????- mi mancano i cavoletti, credo di aver quasi finito la farina di grano saraceno…), MA aspetto la “mia” nuova ricetta di crepes tra un anno esatto!

  • anna ha detto:

    Che meraviglia di foto!

  • Stasera vado col condimento groviera e prosciutto cotto: sai, i bambini…

  • Valentina* ha detto:

    E’ vero, buona chandeleur a chi la festeggia!
    E buone crepes a chi le prepara…per me ogni scusa è buona ;-)

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